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04/10/23 1Speranzina Ferraro
Miur – D. G. per lo StudenteSperanzina Ferraro
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Ma come si è arrivati a tale consapevolezza?
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L’orientamento, alla luce delle trasformazioni del contesto sociale, economico e culturale , ha assunto un ruolo sempre più centrale nel sistema formativo come nel mondo del lavoro. In tale ottica esso rappresenta lo strumento chiave per governare l’incertezza e la complessità.
Speranzina Ferraro
Il ripensamento del ruolo dell’orientamento nel settore dell’istruzione e della formazione prende avvio in un contesto di grandi cambiamenti sociali, economici e di riforma promossi a livello nazionale ed europeo dagli anni novanta in poi.
Si approfondisce l’analisi del rapporto tra dispersione e orientamento.
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Per le ricadute patologiche sul
sistema scolastico e per le
conseguenze sul sistema economico-
produttivo
Per gli effetti problematici
sull’evoluzione delle storie individuali (formative,
lavorative, sociali)
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Da questa consapevolezza dell’importanza strategica dell’orientamento riprende vigore l’iniziativa del Ministero e il cammino verso un Piano nazionale di azioni da condividere con gli altri Soggetti, senza soluzione di continuità con il passato.
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Uno dei documenti di legislazione scolastica più importanti in tale senso è la Direttiva Ministeriale n. 487 del 6/8/1997. All’art. 1 si afferma che:“l’orientamento costituisce parte integrante dei curricoli di studio e, più in generale, del processo educativo e formativo sin dalla scuola d’infanzia. Esso si esplica in un insieme di attività che mirano a formare e potenziare le capacità delle studentesse e degli studenti di conoscere se stessi, l’ambiente in cui vivono, i mutamenti culturali e socio-economici, le offerte formative, affinchè possano essere protagonisti di un personale progetto di vita, e partecipare allo studio e alla vita familiare e sociale in modo attivo, paritario e responsabile”.
La Direttiva Ministeriale n. 487 disegna la nuova visione dell’orientamento, inteso
come uno dei pilastri della lotta lotta all’insuccesso e alla dispersione scolasticaall’insuccesso e alla dispersione scolastica.
Speranzina Ferraro
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Principali interventi in tema di orientamento a cura dell’Unione Europea:
-2000, Memorandum europeo sull’istruzione e formazione permanente, che riconosce la funzione permanente e continua dell’orientamento lungo tutto il corso della vita,
- 2004, Risoluzione europea sull’orientamento lungo tutto il corso della vita, che definisce l’orientamento come una serie di attività che mettono in grado i cittadini di ogni età di identificare le proprie capacità, le proprie competenze e i propri interessi, prendere decisioni in materia di istruzione, formazione e occupazione, …………….- 2006, Raccomandazione europea che individua le 8 competenze chiave e le competenze trasversali essenziali, che ciascun cittadino deve possedere e che vanno continuamente aggiornate e qualificate per rispondere alle esigenze del mercato del lavoro.-2008, Raccomandazione europea sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF).
Speranzina Ferraro
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Principali interventi legislativi in tema di orientamento a livello nazionale:
D.Lgs. 15 aprile 2005 n. 76, concernente la definizione delle norme generali sul diritto-dovere all’istruzione e alla formazione,
D.Lgs. 15 aprile 2005 n. 77, concernente le norme generali relative all’alternanza scuola-lavoro,
Legge 11 gennaio 2007 n. 1, relativa agli esami di Stato e al raccordo scuola –università,
D. Lgs. 14 gennaio 2008 n. 21, concernente norme per la definizione dei percorsi di orientamento all’ università e l’alta formazione ….,
D. Lgs. 14 gennaio 2008 n. 22, concernente la definizione dei percorsi di orientamento finalizzati alle professioni e al lavoro,
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C.M. 15 aprile 2009 n. 43, concernente le “linee guida” in materia di orientamento lungo tutto il corso della vita,
Piano d’azione Italia 2020, per l’occupabilità dei giovani attraverso l’integrazione tra apprendimento e lavoro , che indica l’orientamento come una risorsa per i giovani e per le Famiglie.
Dec. Dip. 26 ottobre 2009 n. 54, che istituisce il “Forum nazionale per l’orientamento” con l’obiettivo di assicurare il coordinamento tra i Soggetti responsabili ai vari livelli dell’offerta di servizi di orientamento,
Nuovi Regolamenti di riforma della scuola secondaria superiore, febbraio 2010, che riservano ampio spazio all’orientamento.
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Parole chiave:
La nuova definizione si fonda sull’orientamento formativo:
- come processo di crescita e maturazione globale della persona e della sua identità, che si estende lungo tutto il corso della vita,
- trasversale a tutto il percorso d’istruzione e formazione e trasversale a tutte le discipline di ogni ordine e grado di scuola,
- presente nel processo educativo sin dalla scuola dell’infanzia.
ProcessualitàTrasversalità
ReteSistema integrato
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L’impianto delineato, che trova fondamento nella C.M. n. 43/2009, presuppone due dimensioni:
- Una che mira a costruire una rete interistituzionale con gli altri Soggetti, flessibile e interconnessa , articolata ai vari livelli. Compito della rete è garantire la governance di tutto il percorso e dei processi di sviluppo. Strumenti sono il Forum nazionale e le reti interistituzionali a livello regionale per la realizzazione dei piani regionali.
- Una più diretta alla scuola che mira a stimolare e guidare il processo di cambiamento della cultura professionale dei docenti, delle metodologie di apprendimento, delle modalità di lavoro sul territorio, dell’organizzazione attiva e partecipata del lavoro in classe, del coinvolgimento dello studente a partire dai suoi bisogni.
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C.M. n. 43/2009 - L’orientamento : funzione strategica nel sistema educativo.
Compito principale della scuola e di ogni docente, attraverso la sua disciplina, è quello di aiutare lo studente nello sviluppo perché possa realizzare integralmente se stesso, potenziando le sue capacità per inserirsi in modo attivo e creativo nella società in rapida trasformazione. Perciò è riduttivo collocare le attività orientative solo nelle fasi di passaggio e transizione in relazione con le scelte da affrontare. Esso , essendo collegato alla formazione globale della persona e allo sviluppo dell’identità, deve attraversare ogni ordine e grado di scuola e ogni disciplina.
Dimensioni dell’orientamento:
• Orientamento formativoOrientamento formativo• Orientamento informativo• Consulenza orientativa
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L’orientamento formativo indica la capacità del soggetto di AUTO-ORIENTARSI, cioè di scegliere
autonomamente e responsabilmente il proprio futuro, di realizzare il proprio progetto personale e professionale.
C.M. n. 43/2009
Nella dimensione dell’orientamento formativo, i docenti di ogni ordine e grado hanno un ruolo che non è più quello di trasmettitori dei saperi, quanto piuttosto di costruttori di saperi e di competenze.
Essi hanno, cioè, un ruolo di intermediazione tra i giovani e la società per prepararli adeguatamente all’inserimento nel lavoro e nella società.
Tale ruolo implica il passaggio dal sapere tradizionale al “saper essere e saper fare”.
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Porre al centro la persona e il suo progetto di vita in tutto l’arco formativo implica lo sviluppo di competenze orientative, cioè l’insieme di caratteristiche, abilità, atteggiamenti, motivazioni necessarie alla persona per affrontare qualunque compito o situazione. (C.M. n. 43/2009)
13Speranzina Ferraro
La capacità di attivarsi di fronte a un
compito/problema, di agire in una situazione
complessa ( comportamento
proattivo)
La capacità di confrontarsi con gli altri, allargando il
proprio punto di vista
La capacità di pianificare azioni,analizzando gli elementi del problema/situazione, e di valutare risultati e conseguenze delle strategie messe in atto.
Sviluppo delle competenze orientative generali
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L’impianto proposto dalla C.M. 43/2009 poggia su alcuni presupposti culturali e metodologici:
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L’orientamento formativo significa per il docente “mettere in atto azioni intenzionali finalizzate a sviluppare una mentalità o metodo orientativo, a costruire o potenziare le competenze orientative generali o pre-requisiti, usando le discipline in senso orientativo, individuando in esse le risorse per dotare i giovani di capacità spendibili nel processo di auto-orientamento e guidandoli ad imparare con le discipline e non le discipline”.
Tale dimensione deve essere presente in maniera consapevole sin dall’avvio del processo formativo e, in particolare, sin dalla scuola dell’infanzia.sin dalla scuola dell’infanzia.
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La scuola primaria rappresenta la fase più delicata nella crescita della persona.
Le basi della futura conoscenza e la qualità della formazione si giocano in questa fase della vita.
Gli episodi di dispersione e di abbandono che si verificano nel periodo dell’adolescenza hanno radici e cause spesso riconducibili ad una infausta esperienza scolastica nella scuola primaria.
Dopo … può essere difficile cambiare o rimediare.
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Lavorare per competenzeLavorare per competenze implica che ogni esperienza,
per essere realmente metabolizzata, trasformarsi in competenza
e diventare utilizzabile in termini orientativi,
deve coinvolgere mente, cuore, corpo ed essere riletta secondo categorie di significato che tengono conto sia della realtà esterna che del mondo interno e delle loro interconnessioni reciproche.
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Conoscere se stessiGestire le emozioni
Governare le tensioni
(competenze meta-emozionali)
Analizzare/valutare situazioni
Capire, elaborare pensiero astratto
Acquisire metodo di lavoro(competenze cognitive)
Affrontare le situazioni Svolgere compiti e prendere decisioniRisolvere problemi
(competenze metacognitive)
Esprimersi efficacementeComprendere gli altri
Interagire positivamente con essi
(competenze comunicative)
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La funzione tutorialefunzione tutoriale del docente, per il modo in cui si sviluppa, favorisce il processo orientativo e l’acquisizione di competenze nella direzione della autonomia e dell’auto – orientamento.
La didattica orientativadidattica orientativa indica la predisposizione di attività finalizzate a preparare lo studente a gestire in modo consapevole il processo di auto-orientamento, scelte e decisioni.
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Gli strumenti del nuovo impianto sono: il raccordo e il coordinamento tra Soggetti istituzionali responsabili e competenti, la formazione docenti, la didattica laboratoriale, la personalizzazione dell’intervento educativo, il coinvolgimento attivo dello studente.
Gli ingredienti per un sistema di orientamento sono: Accessibile a tutti,
Interconnesso con tutte le aree della vita sociale,
Centrato sulla domanda più che sull’offerta, Centrato sulla rete territoriale e sui Soggetti
che la rappresentano, Articolato in reti funzionali comprendenti
servizi vari in risposta a specifici bisogni, Soggetto a monitoraggio continuo.04/10/23Speranzina Ferraro
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Alla vostra riflessione:
“Ogni studente suona il suo strumento, non c’è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l’armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un’orchestra che prova la stessa sinfonia”.
( Daniel Pennac, “Diario di scuola”)