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MAMMA CHE ANSIA, Comitato Genitori Liceo Marie Curie E’ INIZIATA LA SCUOLA!!!!!! LICEO: ISTRUZIONI PER L’USO Dott.sa Veronica Monti

Mamma che ansia... Dott.ssa Monti

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MAMMA CHE ANSIA,

Comitato GenitoriLiceo Marie Curie

E’ INIZIATA LA SCUOLA!!!!!!LICEO: ISTRUZIONI PER L’USO

Dott.sa Veronica Monti

Dalla scuola materna …

In un arco temporale relativamente breve –11 anni - i ragazzi e, di conseguenza, leloro famiglie si sono dovuti adattare a 4differenti gradi di istruzione!!!!differenti gradi di istruzione!!!!

Non sempre sarà stato facile ma sietearrivati fino a qui …

TUTTO!

• AMBIENTE

• CLASSE E CONTESTO SOCIALE

• INSEGNANTI

• METODO DI STUDIO

• ASPETTATIVE SCOLASTICHE

• ABITUDINI

• MA SOPRATTUTTO I RAGAZZI

IL TERMINE ADOLESCENZA DERIVA DAL LATINO ADULESCENS

(participio presente del verbo adulesco) CHE SIGNIFICAGIOVANE CHE STA CRESCENDO.

IN TERMINI EVOLUTIVI E’ LA FASE DELLA VITA CHEINTERCORRE TRA LO SVILUPPO PUBERALE E L’ETA’ ADULTA(l’età è variabile)

La crescita dell’individuo procede dalla primainfanzia alla morte senza drastiche soluzioni dicontinuità. Ciò vale anche per l’adolescenza; nontutti passano attraverso periodi tumultuosi,anarchici o trasgressivi.anarchici o trasgressivi.

Ciò nonostante non dobbiamo dimenticare chequesto periodo è caratterizzato da numerosieventi e cambiamenti che comportano nel ragazzoadattamenti ed aggiustamenti sia dell’immaginedi sé che delle relazioni interpersonali.

La pubertà comporta a livello corporeo i cambiamentipiù rapidi e massicci che l’individuo sperimentanell'arco della propria esistenza; tali mutamenti siriflettono in modo determinante sull’immagine di sé edesigono anche una modificazione dei rapporti con glialtri (coetanei ed adulti).

Le modificazioni della sessualità non sono che uno degliLe modificazioni della sessualità non sono che uno degliaspetti legati alla trasformazione del sé durantel’adolescenza. La crescita rapida e spesso disorganicarende spesso difficile per i ragazzi riconoscersi in unnuovo corpo; da qui nascono le preoccupazioni per ilviso, il corpo, il peso, ecc …

Inoltre i mutamenti corporei comportano cambiamentianche nella percezione del mondo esterno che inizia afare richieste di maggior autonomia e responsabilità, purcon alcune ambivalenze.

Obiettivo dell’adolescenza è giungere ad una identitàpersonale, nella quale integrare i vari modelli propostipersonale, nella quale integrare i vari modelli propostidall’esterno e le esperienze vissute.

Questo processo può essere ostacolato quandoall’adolescente, dal contesto circostante, vengono fattirimandi molto discrepanti tra loro o troppo rigidi.

Il rapporto spesso disarmonico o confusionale tra genitori e figliadolescenti viene quasi sempre spiegato come una fase «naturale»,determinata quasi esclusivamente dalle «turbe ormonali» deiragazzi.

Sebbene in parte tale motivazione rimanga valida perché gliadolescenti in questa fase sono impegnati in un processo diadolescenti in questa fase sono impegnati in un processo diseparazione/individuazione rispetto alle figure adulte diriferimento, non bisogna dimenticare il ruolo reciproco nellerelazioni.

A loro volta i genitori nella fase adolescenziale del figlio siritrovano a fare un bilancio della propria esperienza adulta, contutto il carico di sentimenti di soddisfazione / fallimento che ciòcomporta e che rischiano di riversare nelle aspettative sul figlio.

Durante la preadolescenza e l’adolescenza i rapporti con icoetanei acquistano un’importanza primaria.

Il gruppo (formale o informale) diventa un luogo insostituibiledi confronto, di elaborazione e sperimentazione della propriaidentità.

Nella fase adolescenziale si passa da un bisogno di affiliazioneNella fase adolescenziale si passa da un bisogno di affiliazione(essere accettati e quindi conformarsi a un gruppo in modoindiscriminato e spesso acritico) ad un bisogno diappartenenza, sulla spinta del quale il ragazzo inizia aselezionare le situazioni sociali che sostengono e rinforzanol’emergente e nuova immagine di sé.

Inoltre i gruppi in questa fase iniziano ed essere eterogeneirispetto al genere; ciò aiuta ad iniziare un confronto tra stilirelazionali, interessi ed atteggiamenti femminili e maschili.

L’amicizia in questa fase della vita inizia a connotarsi comeuna relazione reciproca ed intima.

L'amico inizia e divenire un partner privilegiato con il qualecondividere esperienze private, che spingono il ragazzo aduna sempre maggiore introspezione e ridefinizione di sé.

Ciò consente una comune ricerca di soluzioni a problemipersonali e l’apertura al confronto con l’altro.

I ragazzi capaci di confidare le proprie emozioni ad un amicorisultano socialmente più competenti, soddisfatti di sé emeno ansiosi.

L’adolescente ed il sesso

La sessualità è uno degli argomenti più spinosi e difficili datrattare per un genitore con l’adolescente.

Bisogna innanzitutto accettare e fare i conti con il fatto che ilproprio figlio durante l’età puberale inizia a produrre da unpunto di vista organico gli ormoni che lo porteranno ad averepulsioni sessuali.

Ciò non significa necessariamente che agiscanocomportamenti sessuali ma che iniziano a sperimentaresensazioni corporee naturali e che non vanno colpevolizzate.sensazioni corporee naturali e che non vanno colpevolizzate.

Compito dell’adulto è insegnare ai ragazzi a riconoscere talisegnali, a non sentirsi inadeguato per questo, a conoscere ilproprio corpo, rispettarlo, ma soprattutto comprendere chela relazione sessuale prima di ogni altra cosa è una relazioneemotiva e tra persone.

Parola d’ordine: RISPETTO!

In un contesto già complesso di per sé come quello presentatosinora si inserisce un cambiamento importante: l’inizio di unnuovo ciclo scolastico ….

E la scuola?

Oh mamma!!!!!!!

Che ansia!!!!!!!!

La scuola superiore rappresenta per quasi tutti gli studenti unasfida e un terreno di prova costante.

Il primo anno è «il cambiamento»!

Tutto è nuovo, soprattutto ciò che spesso spiazza ragazzi efamiliari è la discrepanza fra le aspettative scolasticheprecedenti e le nuove valutazioni e richieste …

Ma anche negli anni successivi non sempre è facile adeguarsi:c’è il passaggio al triennio che spesso comporta un ulterioreinnalzamento dell’asticella in termini di impegno e diautonomia, il quarto anno si avverte la stanchezza, il quintol’ansia per la maturità e la scelta universitaria ….

Mi è tornata l’ansia!!!!!!!

Ma l’ansia che cos’è?

E’ un’emozione, cioè il risultato di trecomponenti differenti: neurofisiologica –biochimica, comportamentale e legataall’esperienza soggettiva.all’esperienza soggettiva.

Le emozioni sono uno dei moventi fondamentalidel comportamento umano e ognuna di esse haspecifiche funzioni adattive.

Si caratterizza per un anormale ed opprimente senso dioppressione e paura, marcato da segni fisiologici,provocata dal dubbi riguardanti la realtà e la naturadella minaccia e dal dubitare della propria capacità difronteggiarla.

L’ansia di per sé non è negativa, come tutte leemozioni, lo diventa quando è eccessiva e persistenterispetto alla situazione da affrontare.

Inoltre tende ad essere un’emozione circolare a livellorelazionale. Quando si vive in un contesto ansiogeno illivello d’ansia percepito automaticamente aumenta.

La percezione dell’ansia è soggettiva, e spesso tendiamo ad indicarecon questa parola più di una situazione stressante o preoccupante.

I sintomi somatici e comportamentali dell’ansia generalmente rientranonei seguenti:

• Sudore

• Difficoltà respiratorie

• Senso di nausea

• Tremori

• Inquietudine

• Intorpidimento di alcune parti del corpo• Intorpidimento di alcune parti del corpo

• Brividi

• Irritabilità

• Difficoltà di concentrazione

• Vuoti di memoria

• Senso di svenimento

• Prurito

• Variazioni nel ciclo sonno – veglia

• inappetenza

Spesso l’ansia è un indice attendibile rispetto a fattori chesentiamo rischiosi per l’immagine di noi o di situazioni cheabbiamo la sensazione di non avere potere o controllo.

Inoltre tendiamo ad utilizzare la parola «ansia» per intenderesituazioni ed emozioni quali la paura, tristezza, stanchezza,eccitazione, ecc …eccitazione, ecc …

Il primo passo per sconfiggere l’ansia è iniziare a fare maggiorchiarezza su come stiamo e quale è il fattore di rischio nellanostra percezione, cioè individuare il problema.

Se (Lettera al figlio, 1910)

Se riesci a conservare il controllo quando tuttiIntorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;Se riesci ad aver fiducia in te quando tuttiNe dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall'odio,E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;

Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;Se riesci a far fronte al Trionfo e alla RovinaE trattare allo stesso modo quei due impostori;Se riesci a sopportare di udire la verità che hai dettoDistorta da furfanti per ingannare gli sciocchiO a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;

Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vinciteSe riesci a fare un mucchio di tutte le tue vinciteE rischiarle in un colpo solo a testa e croce,E perdere e ricominciare di nuovo dal principioE non dire una parola sulla perdita;Se riesci a costringere cuore, tendini e nerviA servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,E a tener duro quando in te non resta altroTranne la Volontà che dice loro: "Tieni duro!".

Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,Se non riesce a ferirti il nemico né l'amico più caro,Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;Se riesci a occupare il minuto inesorabileDando valore a ogni minuto che passa,Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,E - quel che è di più - sei un Uomo, figlio mio!

Rudyard Kipling

I FIGLI

(da: "The Prophet" di Khalil Gibran - Knopf)

I vostri figli non sono figli vostri. Sono i figli e le figlie del desiderio che la vita ha di se stessa. Essi non provengono da voi, ma attraverso di voi.E sebbene stiano con voi, non vi appartengono.

Potete dar loro tutto il vostro amore, ma non i vostri pensieri. Perché essi hanno i propri pensieri.

Potete offrire dimora ai loro corpi, ma non alle loro anime. Perché le loro anime abitano la casa del domani, che voi non potete visitare, neppure nei vostri sogni.abitano la casa del domani, che voi non potete visitare, neppure nei vostri sogni.

Potete sforzarvi di essere simili a loro, ma non cercare di renderli simili a voi.Perché la vita non torna indietro e non si ferma a ieri.

Voi siete gli archi dai quali i vostri figli, come frecce viventi, sono scoccati.L'Arciere vede il bersaglio sul percorso dell'infinito, e con la Sua forza vi piega affinché le Sue frecce vadano veloci e lontane.

Lasciatevi piegare con gioia dalla mano dell'Arciere. Poiché così come ama la freccia che scocca, così Egli ama anche l'arco che sta saldo.