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Muschietta (Das Mooserl, 1904) di Agnes Sapper (1852-1929), dalla raccolta Das kleine Dummerle und andere Erzählungen (D. Gundert Verlag, Stuttgart 1929). Traduzione dal tedesco di Silvia Pellacani. Estratto dall’ebook "Sul treno per Dovevuoiandaretu", a cura di European School of Translation e Dragomanni (Narcissus.me, 2013). Sono vietati la duplicazione, trasformazione o rappresentazione, totale o parziale, dello stesso, così come lo sfruttamento economico, previa autorizzazione dell’Editore e dei detentori dei diritti sulla traduzione. Illustrazione del frontespizio e impaginazione a cura di Valentina Volpi. http://issuu.com/dovevuoiandaretu/docs/muschietta_pellacani
Citation preview
Agnes Sapper
Muschietta
Traduzione dal tedesco di
Silvia Pellacani
Dalla raccolta © Sul treno per Dovevuoiandaretu
Per le traduzioni: © 2013 dei rispettivi traduttori e traduttrici
Per l'edizione: © European School of Translation e Dragomanni
Illustrazioni: © Valentina Volpi
Muschietta Silvia Pellacani
Fuori dal bosco il sole era caldissimo e accecante, mentre sotto gli abeti regnavano l’ombra, il
fresco e i profumi delle erbe. Il sole era alto nel cielo blu, ma pochi raggi riuscivano a farsi
strada fra le cime degli abeti fino al sottobosco coperto di muschio.
In mezzo alla solitudine e al silenzio dell’abetaia, nascosta nel folto della boscaglia, c’era una
bambina con due belle guance rosse, addormentata sul muschio verde e morbido. Aveva
muschio fra i riccioli biondi e anche il vestitino che portava era verde muschio. Sembrava quasi
un fiorellino del muschio spuntato per magia dal bosco delle fiabe.
Forse dormiva già da molto, perché si stirò, si alzò dal suo lettino di muschio, si guardò intorno
con occhi saggi e corse a infilarsi fra due grossi tronchi d’albero che erano a terra abbattuti.
Non riuscì a correre molto in là, perché due grandi ceppi accatastati l’uno sull’altro le
sbarravano la strada in alto e in basso. Ogni tanto la bambina si metteva ad ascoltare i colpi
d’ascia che risuonavano in lontananza nel bosco. Ora i colpi non si sentivano più e dopo un po’
le venne incontro un taglialegna. Nel vederlo arrivare la piccola saltò dalla gioia e gli gridò:
«Papà, papà!».
L’uomo grande e grosso la sollevò in aria e la sua voce ruvida suonò piena di tenerezza quando
esclamò: «Allora, dov’è la mia bimba del muschio, la mia piccola, brava Muschietta? Adesso
vorrà qualcosa da mangiare, vero?» e prese il tascapane. Intanto arrivarono altri taglialegna e
si sedettero sui tronchi abbattuti, per riposarsi un poco dal lavoro, mangiare e bere. La bambina
andava fiduciosa dall’uno all’altro e tutti erano gentili con lei.
Ogni mattina il taglialegna andava nel bosco vicino e portava con sé la figlia, rimasta senza
Estratto dall’ebook Sul treno per Dovevuoiandaretu, a cura di European School of Translation e Dragomanni (Narcissus.me, 2013). Sono vietati la duplicazione, trasformazione o rappresentazione, totale o parziale, dello stesso, così come lo sfruttamento economico, previa autorizzazione dell’Editore e dei detentori dei diritti sulla traduzione.
Muschietta Silvia Pellacani
madre. La bambina giocava con la corteccia degli alberi, con le pigne degli abeti e i fiori del
bosco e a mezzogiorno, quando faceva caldo ed era stanca, il padre le diceva: «Infilati nel tuo
letto di muschio!» E lei si infilava nel muschio soffice, lo staccava dal terreno con le piccole
dita, strizzava gli occhi per guardare in alto, verso il cielo blu che risplendeva fra gli alberi, e
sonnecchiava beata nell’aria profumata di abeti.
Un giorno però il taglialegna non andò dalla sua bambina nella pausa di mezzogiorno: uno dei
grandi alberi vecchi che doveva abbattere gli era caduto addosso e lo aveva ucciso. Gli altri
taglialegna si raccolsero tristi. Guardavano preoccupati la piccola orfana e si domandavano: «E
adesso, cosa facciamo con Muschietta?».
Illustrazione di Marta Welsch, tratta da Bines Kinderbuchseite
Estratto dall’ebook Sul treno per Dovevuoiandaretu, a cura di European School of Translation e Dragomanni (Narcissus.me, 2013). Sono vietati la duplicazione, trasformazione o rappresentazione, totale o parziale, dello stesso, così come lo sfruttamento economico, previa autorizzazione dell’Editore e dei detentori dei diritti sulla traduzione.