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NEXT Repubblica delle Idee Palermo 18 ottobre 2014 Agnese Addone, CoderDojo Italia

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Intervento a Next la Repubblica delle Idee, Palermo 18 ottobre 2014

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(by Gianluca Dettori @DigitalVenice)

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In principio c’era CoderDojo. Coder è il programmatore, Dojo è la palestra in cui si fa esercizio.Al CoderDojo ci si esercita a programmare, a creare programmi divertendosi.CoderDojo è nato in Irlanda nel 2011, ha oltre 500 club nel mondo e in questo momento circa 40 sono italiani. Siamo una delle reti più attive, nelle grandi città ma anche nei piccoli paesi, come dimostra la galassia di loghi ;) chiedo perdono ai dojo che ho dimenticato…!I volontari offrono laboratori gratuiti di programmazione, affiancando i bambini che imparano a scrivere codice divertendosi e aiutandosi tra di loro.

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Questo gatto è Scratch, è il gatto che ha cambiato la mia vita: anch’io mi sono misurata con il coding e ho iniziato a studiare. Spesso ai bambini facciamo usare Scratch perché è uno strumento molto semplificato per loro, così possono concentrarsi sul lato creativo del progetto e non sulla sintassi, che può risultare molto difficile. A questa foto tengo molto. Questa è una sessione cosiddetta unplugged , senza PC. I bambini che ancora non sanno leggere e scrivere al CoderDojo possono comunque scrivere codice e lo fanno camminando su un tappeto a forma di griglia. Queste attività potenziano al massimo la logica e la capacità di risoluzione dei problemi.

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CoderDojoItalia ha partecipato a molte iniziative, in Italia e all’estero: Coolest Projects, Maker Faire Rome 2013 e 2014, EUdojo a Bruxelles e doppio dojo alla Camera e al MIUR.In poco più di un anno ho capito che quello del CoderDojo è un vero metodo, ho studiato e facendo anche io il mentor ho imparato che un dojo è 1000 volte più efficace di un corso di aggiornamento tradizionale, quindi lo consiglio ai miei colleghi.Quindi, siccome sono anche un po’ svitata, con una banda di mentor scatenati me ne sono andata al MIT a Boston, a conoscere il papà di Scratch, Mitch Resnick.

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Il Media Lab è un vero e proprio laboratorio di pedagogia applicata, il cui metodo si basa sulla teoria di Papert. Mindstorms è il libro che può cambiare la vita a un insegnante, Papert diceva che le cose si imparano costruendole nella realtà e che il computer è un simulatore perfetto, utilissimo per potenziare l’apprendimento. Durante la Scratch Conference anche noi ci siamo messi a giocare: qui siamo con il creatore della Makey Makey, Eric Rosenbaum, che è impazzito a vedere la nostra fisarmonica fatta con infradito e slinky, ovviamente collegata al pc e programmata nota per nota.

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Vado molto in giro a far conoscere CoderDojo. A Digital Venice ho incontrato Gianluca Dettori e gli ho rubato questa slide.Credo che sia la persona che abbia interpretato meglio quello che penso della scuola. Si cambia davvero in meglio se si è creativi, e un primo passo fatto da me non può che aiutare un altro insegnante e così via.

Ovviamente sempre seguendo il principio che sta alla base del CoderDojo: be cool, cerca di essere sempre in gamba, usa la tecnologia in modo consapevole e non averne paura.