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LA SCRITTURA • E’ un’abilità complessa che dipende da diverse componenti tra loro interagenti. • Il suo scopo è quello di trasformare in forma grafica il linguaggio e il pensiero. • E’ un’operazione di decodifica e collocazione che utilizza segni grafici convenzionali.

Per barbara

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Page 1: Per barbara

LA SCRITTURA

• E’ un’abilità complessa che dipende da diverse componenti tra loro interagenti.

• Il suo scopo è quello di trasformare in forma grafica il linguaggio e il pensiero.

• E’ un’operazione di decodifica e collocazione che utilizza segni grafici convenzionali.

Page 2: Per barbara

• Come per la lettura sono indispensabili capacità di analisi visiva e discriminazione fonologica: in più è necessaria un’adeguata programmazione ed esecuzione di sequenze motorie.

• Considerare la scrittura come una funzione che deriva dal funzionamento di diverse componenti non ha solo valore descrittivo ma diventa determinante in fase diagnostica e riabilitativa.

Page 3: Per barbara

Lessico di entrata uditivo

Sistema di analisi acustica

Sistema semantic

o

Lessico di uscita

grafemico

Buffer fonemico

Buffer grafemico

PAROLA SCRITTA

Conversione suono-scritto

MODELLO A DUE VIE PER LA SCRITTURA SU DETTATO

PAROLA UDITA

Page 4: Per barbara

Discriminazione fonemica

Competenze espositive

Recupero lessicale e sintattico

Analisi fonemica

Competenze di trascrizione e

revisione

Recupero convenzioni

linguaggio scrittoAssociazione

fonemi-grafemiRecupero forme

ortografiche

COMPONENTI EFFETTRICI

Recupero allografico

Recupero pattern grafo-motori

Efficienza (velocità) neuromotoria

COPIA

Discriminazione visiva

Analisi spaziale

Pianificazione costruttiva

MODELLO DELLE COMPONENTI SPECIFICHE DEL PROCESSO DI SCRITTURA (Tressoldi, Sartori, 1995)

DETTATO

SCRITTURA SPONTANEA

Page 5: Per barbara

COMPONENTI EFFETTRICI

Influiscono nella realizzazione della scrittura

Efficienza (velocità) neuromotoria: è responsabile, con l’efficienza oculo-motoria, delle caratteristiche della grafia

Recupero modelli grafomotori: attiva i movimenti che definiscono le varie forme grafemiche (ad es: l’alternanza dei caratteri di grandezza diversa)

Recupero allografico: consente la scelta del tipo di carattere da utilizzare

Page 6: Per barbara

FORME DI SCRITTURA

DETTATOsono coinvolte tre componenti

1. analisi fonetica2. associazione fonema-grafema3. recupero della forma ortografica

Page 7: Per barbara

FORME DI SCRITTURA

COPIA

1. e’ estranea al processo di scrittura

2. riguarda le componenti visive ed

esecutive

Page 8: Per barbara

FORME DI SCRITTURA

SCRITTURA SPONTANEA

è il processo più completo e richiede:

1. pianificazione comunicativa

2. recupero lessicale e sintattico

3. competenza argomentativa

Page 9: Per barbara

Disturbo di sviluppo dell’espressione scritta

Spesso associato ad altri disturbi specifici ma diagnosticato in ritardo rispetto alla lettura.

CRITERI (DSM)A. Il livello raggiunto nella scrittura, misurato con test standardizzati, è al di sotto di quanto previsto per l’intelligenza, l’età, l’istruzioneB. L’anomalia descritta in A interferisce con l’apprendimento scolastico e le attività di vita quotidiana che richiedono la composizione di testi scrittiC. Non è dovuto a difetti neurologici o sensoriali

Page 10: Per barbara

DISORTOGRAFIA

• DIFFICOLTA’ NELL’ASSOCIARE I SEGNI

GRAFICI AI SUONI

• PUO’ ESSERE COMPROMESSO IL

PROCESSO FONOLOGICO O IL PROCESSO

ORTOGRAFICO

Page 11: Per barbara

In età scolare è frequente osservare una compresenza di disturbi fonologici e superficiali.

Gli errori fonologici si riducono più rapidamente di quelli non fonologici, quindi lo sviluppo della componente fonologica della scrittura è più rapido di quella non fonologica.

Page 12: Per barbara

DISGRAFIAE’ il disturbo specifico dell’apprendimento che si manifesta come difficoltà a riprodurre sia segni alfabetici che numerici.

Si esplica nella difficoltà di organizzazione degli schemi motori motori, la parte più esecutiva del processo di scrittura.

Riguarda esclusivamente il grafismo e non le regole ortografiche e sintattiche.

Questo disturbo provoca la difficoltà nella rilettura e limita l’autocorrezione dovuta al maggiore carico della memoria di lavoro e attentivo durante la fase di codifica dei suoni.

Page 13: Per barbara

PARAMETRI QUALITATIVI

Page 14: Per barbara

Posizione e Prensione

• Il bambino disgrafico scrive in modo irregolare

• La mano scorre a fatica

• L'impugnatura è scorretta

• La posizione del corpo è inadeguata (il gomito

non viene appoggiato sul tavolo, il busto è troppo

inclinato

• L'altra mano non ha funzione vicariante (es. non

tiene fermo il quaderno per evitare spostamenti

del foglio)

PARAMETRI QUALITATIVI

Page 15: Per barbara

Orientamento nello spazio grafico

La capacità di usare lo spazio a disposizione è

ridotta

• Il bambino non ha adeguati riferimenti per

orientarsi

• Non rispetta i margini del foglio

• Lascia spazi irregolari fra i grafemi e fra le

parole

• Non segue la linea della scrittura (va in salita in

discesa rispetto al rigo)

PARAMETRI QUALITATIVI

Page 16: Per barbara

Pressione sul foglio

• Non è adeguatamente regolata (troppo forte o

debole)

• E' spesso presente una paratonia=alterazione

in eccesso o in difetto del tono muscolare

• E' spesso presente una sincinesia=atti motori in

eccesso o non direttamente implicati nell'attività

grafica

PARAMETRI QUALITATIVI

Page 17: Per barbara

Direzione del gesto grafico

Frequenti inversioni nella direzionalità del gesto

grafico (sia nell'esecuzione dei singoli fonemi,

sia nella scrittura autonoma da dx a sn)

PARAMETRI QUALITATIVI

Page 18: Per barbara

Produzioni e riproduzioni grafiche

• Difficoltà notevoli nella riproduzione grafica di

figure geometriche (es. nel triangolo arrotonda

gli angoli, non lo chiude bene)

• Livello di sviluppo del disegno è spesso

inadeguato all'età

• La riproduzione di oggetti o la copia di

immagini è molto globale, i particolari sono poco

differenziati

PARAMETRI QUALITATIVI

Page 19: Per barbara

Esecuzione di copie• La copia di parole e frasi è scorretta, poiché

scarsa è la coordinazione oculo-manuale (difficoltà

a seguire con lo sguardo il proprio gesto grafico

• La copia alla lavagna è ancora più difficoltosa,

poiché si devono portare avanti più compiti

contemporaneamente: 1) distinguere la parola

dallo sfondo; 2) spostare lo sguardo dalla lavagna

al foglio; 3) riprodurre i fonemi

PARAMETRI QUALITATIVI

Page 20: Per barbara

Dimensione dei grafemi

Scarso rispetto delle dimensioni delle lettere

(troppo piccole o troppo grandi, alternando

microdimensioni e macrodimensioni)

PARAMETRI QUALITATIVI

Page 21: Per barbara

Unione di garfemi

Legatura inadeguata tra le lettere (perché la

mano non scorre bene, per la difficoltà a seguire

il gesto grafico)

PARAMETRI QUALITATIVI

Page 22: Per barbara

Ritmo grafico

• Alterazione del ritmo di scrittura (velocità

eccessiva o estrema lentezza)

• I movimenti sono a scatti, non armonici, con

frequenti interruzioni

PARAMETRI QUALITATIVI

Page 23: Per barbara

• CODIFICA FONO-GRAFICA

• COMPETENZA ORTOGRAFICA

• PRODUZIONE SPONTANEA

• ESECUZIONE GRAFO-MOTORIA

Page 24: Per barbara

VMIDevelopmental test of Visual-Motor Integration (Beery, 2000, OS, Firenze)

dai 2 ad oltre 14 anniForma interaPercezione VisivaCoordinazione Motoria

VALUTAZIONE DEI PREREQUISITI

Page 25: Per barbara

Dettato parole-non parole Testo spontaneo elicitato da immagine

Dettato parole-non parole Testo spontaneo elicitato da immagine

Page 26: Per barbara

Parole (ci consente di verificare se il bambino utilizza una via di accesso lessicale alla scrittura, se è sensibile alla frequenza d’uso della parola)

Non-parole (ci consente di verificare

se il bambino è in grado di utilizzare una via di accesso indiretta alla scrittura, entrando in gioco i meccanismi sublessicali di transcodifica)

DETTATO

Page 27: Per barbara

ci consente di verificare il carattere costruttivo della composizione negli

aspetti della elaborazione, pianificazione e revisione

applicando, quindi, la conoscenza di concetti, schemi, regole

linguistiche

PRODUZIONE SPONTANEA (di un testo)

Page 28: Per barbara

Batteria per la valutazione della dislessia e della disortografia evolutiva

(Sartori, Job, Tressoldi, 1997, OS, Firenze) Prova 10

Dettato di paroleProva 11

Dettato di non parole

Batteria per la valutazione della scrittura e della competenza

ortografica nella scuola dell’obbligo

(Tressoldi, Cornoldi, 1991, OS, Firenze)

Page 29: Per barbara
Page 30: Per barbara

Batteria per la valutazione della scrittura e della competenza ortografica nella scuola dell’obbligo

(Tressoldi, Cornoldi, 1991, OS, Firenze)

Dalla 1a elementare alla 3a media.

Le prove riguardano la fine di ogni anno scolastico e possono essere presentate anche all’inizio dell’anno successivo.

Page 31: Per barbara

Prove di scrittura spontanea

Descrizione e Narrazione

tempo massimo 10 minutigli errori sono rapportati al numero

di parole scrittele norme sono riferite a 50 parolese il bambino scrive un numero

inferiore o superiore occorre calcolare la proporzione rispetto a 50

la valutazione del contenuto viene fatta su scala qualitativa

Page 32: Per barbara

Prova di velocitàper valutare le abilità di decodifica e

grafomotorie

Su di un foglio a righe si devono scrivere per esteso i numeri partendo da uno, il più velocemente possibile per un minuto esatto. Se non vi sono errori il punteggio corrisponde al totale dei numeri scritti correttamente, che non contengono sostanziali abbreviazioni (ad es. si considera esatto diechi per dieci). Se vi sono errori si sottrae all’ultimo numero scritto il totale degli errori.

Page 33: Per barbara

Prova di velocitàper valutare le abilità di decodifica e grafomotorie

Classe Media Dev.St.

75° PERC.

2a 12.14 4.5 10

3a 12.8 2.3 12

4a 15.2 2.4 14

5a 16.3 2.37 15

Page 34: Per barbara

Per la grafia

Esercizi grafici preparatori 

ISCRIZIONE

INCISIONE

TRASCINAMENTO

Da “Difficoltà di Apprendimento” Ed. Erickson, vol.9, n.3, 2004,pp.329-348

Page 35: Per barbara

Per la grafia

Insegnare le lettere IN CORSIVO non secondo l’ordine alfabetico, ma per FAMIGLIE DI LETTERE  

i t u re l f bn m p hc a d q g o s z vj k w x y

Page 36: Per barbara

IL SISTEMA DEL NUMERO E

IL SISTEMA DEL CALCOLO

Page 37: Per barbara

La capacità di utilizzare i numeri è indispensabile per svolgere in modo normale molte attività quotidiane.

Basti pensare a tutte le occasioni in cui siamo chiamati ad utilizzare il sistema dei numeri (ad es.: leggere i prezzi, memorizzare un numero civico) o il sistema del calcolo (ad es.:controllare il resto o la durata di un viaggio).

Page 38: Per barbara

Tuttavia il cognitivismo, per molti anni, ha considerato l’aritmetica non tanto una specifica area di ricerca, quanto piuttosto un supporto all’indagine di altre funzioni.

- Contare all’indietro valutazione della memoria a breve termine.

- Scrittura di numeri in colonna valutazione delle abilità visuo-spaziali.

Page 39: Per barbara

IL SISTEMA DEL NUMERO E

IL SISTEMA DEL CALCOLO

Indipendenza funzionale tra il sistema di elaborazione numerica e il sistema del calcolo.

Sistema del numero Sistema del calcolo

Page 40: Per barbara

SISTEMA DEL NUMERO

RETTA NUMERICA

CODIFICA SEMANTICA

TRANSCODIFICA

GIUDIZIO DI GRANDEZZE NUMERICHE

ENUMERAZIONE

Page 41: Per barbara

SISTEMA DEL CALCOLO

E’ funzionalmente indipendente dal sistema del numero.

Tuttavia, si avvale di esso sia in entrata (per l’elaborazione dei numeri), che in uscita (per fornire il risultato dell’operazione).

5 X 45, 4 20

input output

Page 42: Per barbara

SISTEMA DEL CALCOLO

E’ organizzato in tre sottosistemi indipendenti, che vengono attivati a seconda del compito aritmetico richiesto:

Segni algebrici

SISTEMA DEL CALCOLO Fatti aritmetici

Procedure

Page 43: Per barbara

SEGNI DELLE OPERAZIONI

Consentono di attribuire al segno algebrico le relative procedure di calcolo,

ad es. sommare se appare il segno “+”.

In alcuni pazienti si è osservata la conservazione di una normale capacità di usare le procedure di calcolo insieme ad un’errata interpretazione dei segni.

Page 44: Per barbara

FATTI ARITMETICI

Ci permettono di accedere al risultato di un’operazione per via associativa, attraverso il richiamo dalla memoria a lungo termine, piuttosto che eseguendola.

Ne sono un esempio l’esecuzione delle tabelline o di semplici addizioni, sottrazioni o moltiplicazioni.

Variano in estensione a seconda delle abilità e soprattutto della frequenza d’uso del calcolo da parte del singolo individuo.

Page 45: Per barbara

PROCEDURE DI CALCOLO

Impegnano a rispettare le regole di esecuzione dell’algoritmo, quali l’ordine di svolgimento delle sotto operazioni, l’incolonnamento, i prestiti e i riporti.

Data la presenza di specifiche difficoltà presentate da pazienti adulti, si ipotizza che gli algoritmi delle 4 operazioni abbiano una rappresentazione autonoma e separata nel sistema del calcolo.

:X

-+

Page 46: Per barbara

SISTEMA DEL CALCOLO

Elaborazione dei segni

delle operazioni

=riconoscere ed

interpretare correttamente

il segno

Magazzino dei fatti

aritmetici=

ci sono dei calcoli già

memorizzati.I fatti aritmetici

sono le operazioni di

cui già si conosce il

risultato senza eseguire la procedura

Procedure di calcolo

=consentono di eseguire un

calcolo ricordando la procedura, ad esempio il riporto nell'incolonnamen

to

Page 47: Per barbara

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE NUMERICHE E DI CALCOLO

Numerosi studi hanno dimostrato come il

SNC sia già provvisto di competenze

innate, che si costruiscono e sviluppano

attraverso l’interazione con gli adulti e con i

coetanei.

Page 48: Per barbara

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE NUMERICHE E DI CALCOLO

Gelman e Gallistel hanno individuato alcuni

principi di conteggio che i bambini sembrano

utilizzare ben prima di ricevere un’istruzione

formale:

1. Principio della corrispondenza: per ogni oggetto deve essere utilizzata una sola etichetta numerica (già a 2 anni e ½).

2. Principio dell’ordine stabile: per contare occorre rispettare un determinato ordine di enunciazione (già a 2 anni e ½).

Page 49: Per barbara

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE NUMERICHE E DI CALCOLO

3. Principio dell’irrilevanza dell’ordine: una determinata etichetta verbale può essere assegnata a qualunque oggetto. Es: una volta il numero 1 è Marta, un’altra volta lo diventa Paola e Marta diventa il numero 2 (dai 3 anni).

4. Principio di astrazione : la procedura di conteggio può essere applicata ad ogni cosa (dai 3 anni).

5. Principio della cardinalità: l’ultimo numero utilizzato rappresenta e contiene tutti gli oggetti contati (successivo a 3. e 4.).

Page 50: Per barbara

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE NUMERICHE E DI CALCOLO

Giudizi di grandezza

Prima di accedere alla scuola elementare i bambini sanno:

- esprimere giudizi di grandezza per numeri entro la decina, anche se non si tratta di numeri contigui (ad es 4, 9).

- denominare il numero che precede o segue i numeri compresi entro il 10.

Page 51: Per barbara

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE NUMERICHE E DI CALCOLO

Riconoscimento di numeri

La distinzione tra i numeri e le altre categorie

lessicali viene acquisita molto presto.

Alcuni errori possono derivare dalla

contaminazione di elementi tratti da altre

sequenze convenzionali, come ad esempio

le lettere dell’alfabeto.

Page 52: Per barbara

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE NUMERICHE E DI CALCOLO

Calcolo aritmetico

Nel periodo immediatamente precedente

l’ingresso alla scuola elementare, i bambini

utilizzano un complesso sistema di algoritmi

in parte insegnati in parte appresi

spontaneamente, che permettono loro di

affrontare e risolvere semplici calcoli

aritmetici.

Page 53: Per barbara

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE NUMERICHE E DI CALCOLO

Per l’addizione, ad es., utilizzano due strategie che differiscono per complessità ed efficacia:

La più semplice consiste nel contare tutte le singole unità degli addendi (5+2: uno, due, tre, quattro, cinque – sei, sette / sette).

La più complessa consiste nell’assumere il valore cardinale maggiore a cui si aggiungono le unità del valore minore (5+2: cinque - sei, sette / sette).

Page 54: Per barbara

DISCALCULIA

Nel DSM III-R

Il disturbo del calcolo viene diagnosticato quando il rendimento misurato attraverso test standardizzati, risulta al di sotto di quanto ci si aspetterebbe dalla scolarizzazione del soggetto e dalle sue capacità intellettive

Page 55: Per barbara

LA DISCALCULIA EVOLUTIVA

Insieme alla dislessia, alla disortografia ed alla

disgrafia si inserisce tra i disturbi specifici di

apprendimento

Page 56: Per barbara

DISCALCULIA

E' un disturbo globale: interessa sia la nozione di numero nel suo aspetto globale ed astratto, sia l'ordinamento, sia la classificazione, sia l'operatività matematica.

Il bambino ha, a volte, difficoltà nel conteggio (impaccio a contare con le dita): non riesce a mostrare ed utilizzare contemporaneamente più dita, a causa della globalità del movimento non riesce cioè a muovere separatamente i vari segmenti.

Si manifesta in età precoce, sebbene giunga a segnalazione generalmente dopo gli 8/9 anni

Page 57: Per barbara

I DISTURBI DELL’APPRENDIMENTO DEL SISTEMA DEI NUMERI E DEL SISTEMA CALCOLO

- Discalculia Evolutiva: disturbo delle abilità

numeriche e aritmetiche che si manifesta in

bambini di intelligenza normale, che non

hanno subito danni neurologici.

Page 58: Per barbara

I DISTURBI DELL’APPRENDIMENTO DEL SISTEMA DEI NUMERI E DEL SISTEMA CALCOLO

Nei Bambini:

- Discalculia appare nei primi anni di vita associata ad un’importante disprassia digitale.

- Discalculia spaziale: difficoltà nell’organizzazione visuo-spaziale, che si mostra più tardi, con disturbi non espressamente dei numeri, ma delle capacità di valutare le superfici, lunghezze, volumi.

Page 59: Per barbara

LA DISCALCULIA EVOLUTIVA

Difficoltà o ritardi negli apprendimenti

aritmetici causati da deficit intellettivi o

sensoriali, problemi emotivi o

comportamentali e da particolari situazioni

sociali, che non hanno permesso una

regolare ed adeguata esposizione agli

apprendimenti scolastici, non possono

essere inquadrate nella DE.

Page 60: Per barbara

LA DISCALCULIA EVOLUTIVA

Essa può presentarsi associata a Dislessia, ma è possibile che ne sia dissociata.

Nella pratica clinica è molto raro trovare casi di discalculia evolutiva puri, che non presentino altri segni di disturbi specifici di apprendimento quali Dislessia, Disortografia o Disgrafia.

Page 61: Per barbara

LA DISCALCULIA EVOLUTIVA

Circa il 60% dei bambini dislessici presentano anche una discalculia evolutiva.

Ciò fa ipotizzare la presenza di un fattore sottostante comune come un deficit di automatizzazione o a carico della memoria di lavoro.

Page 62: Per barbara

LA DISCALCULIA EVOLUTIVA

Si manifesta come una difficoltà nei compiti

numerici ed aritmetici di base, come

leggere e scrivere correttamente i numeri

o nell’ eseguire calcoli a mente con

sufficiente rapidità e precisione.

Page 63: Per barbara

EZIOLOGIACohen e Dehaene (1996)Descrivono una paziente con la parte posteriore del corpo

calloso distrutta; è impedita la comunicazione tra le aree visive.

1) esprime corretti giudizi di grandezza quando i numeri vengono presentati sia a sinistra che a destra.

Sia emisfero destro che sinistro sono in grado di riconoscere i numeri e di elaborare grandezze analogiche/dimensioni

2) nomina correttamente solo quando i numeri sono presentati al sinistro; quando sono presentati al destro commette errori particolari: nomina numeri vicini al target (4 o 6 per 5; mai 9 per 2)

Solo il sinistro può rappresentare la numerosità3) non esegue calcoli di nessun tipo quando i numeri da calcolare

sono presentati al destro.Il calcolo sembra essere un compito esclusivo del sinistro

Page 64: Per barbara

Studi di Neuroimmagine

- Dehaene, Piazza et al. (2003).Studi con neuroimmagine evidenziano attivazione dei lobiparietali, specificatamente del solco intraparietale, durantecompiti di processamento numerico e di calcolo.• Cipollotti et al. (2001)Studi di pazienti con lesioni cerebrali individuano il solcointraparietale sinistro e il giro angolare come critici per ilraggiungimento di normali performance in aritmetica• Ad oggi non si sa se il solco intraperietale sostenga lecapacità infantili ed è ancor meno chiaro il suo ruolonelle fasi successive dell’apprendimento

Page 65: Per barbara

Basi genetiche specifiche

• Butterworth et al. (1999)Soggetti con Sindrome di Turner sono severamentedisabili in aritmetica.• Paterson, Girelli, Karmiloff-Smith (Submitted)Soggetti con S. di Williams in compitiaritmetici di base vanno molto peggio dei pari etàcronologica e pari età mentale e dei soggetti con S. di

Down• Alarcon et al.(1997) Studio su gemelli. I probandi D.E.hanno gemelli D.E. nel 58% se monozigoti, nel 39% sedizigoti (indici di concordanza rispettivamente .73 e .56)

Page 66: Per barbara

Basi genetiche specifiche

Shalev, Manor et al. (2001)Studiano 39 soggetti discalculici evolutivi, 21

madri, 22 padri, 90 parentidi I° grado, 16 parenti di secondo grado.Erano discalculici: 66% delle madri, 40% dei

padri, 53% dei parentidi I° grado, 44% dei parenti di secondo gradoLa familiarità esprime una prevalenza anche 10

volte superiore a quanto atteso nella popolazione normale.

Page 67: Per barbara

LA VALUTAZIONE

Principali strumenti di valutazione:

• Batteria per la Discalculia Evolutiva (Biancardi e Nicoletti, 2003)

• Prove AC-MT (Cornoldi, Lucangeli e Bellina, 2002)

• Test ABCA (Fiore, Tressoldi, Lucangeli, 1998).

Page 68: Per barbara

La Batteria per la Discalculia Evolutiva (BDE)

(Biancardi e Nicoletti, 2003)

La BDE è un test a somministrazione

individuale, costruito con lo scopo di

valutare le abilità nei compiti numerici e

aritmetici, nei bambini del secondo ciclo

della scuola elementare e della prima media.

Page 69: Per barbara

La Batteria per la Discalculia Evolutiva (BDE)

(Biancardi e Nicoletti, 2003)

La BDE indaga le abilità numeriche e

aritmetiche

identificando per ognuno dei due sottosistemi,

il sistema dei numeri e il sistema del calcolo,

alcune specifiche aree d’indagine:

Page 70: Per barbara

La Batteria per la Discalculia Evolutiva (BDE)

(Biancardi e Nicoletti, 2003)

Per quanto riguarda le abilità numeriche le aree d’indagine sono:

- La linea dei numeri

- Le abilità di transcodifica

- La codifica semantica

Page 71: Per barbara

La Batteria per la Discalculia Evolutiva (BDE)

(Biancardi e Nicoletti, 2003)

le abilità numeriche vengono valutate attraverso 5 prove:

1. Prova di conteggio (linea dei numeri)

2. Lettura di numeri (transcodifica)

3. Scrittura di numeri (transcodifica)

4. Ripetizione di numeri (transcodifica)

5. Triplette e inserzioni (codifica semantica)

Page 72: Per barbara

La Batteria per la Discalculia Evolutiva (BDE)

(Biancardi e Nicoletti, 2003)

Prova di conteggio (linea dei numeri):

Prova di conteggio in avanti e all’indietro.

Vengono valutate sia la correttezza nella sequenza di conteggio che la rapidità.

Page 73: Per barbara

Conteggio 1 – 100: Tempo : errori : Conteggio 100– 1 (intertempo 30 – 1): 30 29 28 27 26 25 24 23 22 21 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 tempo 30 – 1 : errori : tempo 100 – 1 : errori : Osservazioni :

Page 74: Per barbara

La Batteria per la Discalculia Evolutiva (BDE)

(Biancardi e Nicoletti, 2003)

- Lettura di numeri (transcodifica): Richiede di passare dal codice arabico al codice alfabetico orale.

- Scrittura di numeri (transcodifica): Richiede di passare dal codice alfabetico orale al codice arabico.

- Ripetizione di numeri (transcodifica): Richiede di passare da un input uditivo ad un output articolatorio.

Page 75: Per barbara

La Batteria per la Discalculia Evolutiva (BDE)

(Biancardi e Nicoletti, 2003)

La lista è composta da 36 numeri bilanciati per complessità sintattica e numero di occorrenze delle singole cifre.

Vengono registrati gli errori e il tempo d’esecuzione.

Page 76: Per barbara

PROTOCOLLO L/S/R NUMERI

LETTURA SCRITTURA RIPETIZIONE

18 18 31 31 23 23 40 40 33 33 83 83

193 193 234 234 302 302 840 840 385 385 568 568

1832 1832 2008 2008 3516 3516 2345 2345 4080 4080 5309 5309

tot tot tot

Osservazioni :

Page 77: Per barbara

La Batteria per la Discalculia Evolutiva (BDE)

(Biancardi e Nicoletti, 2003)

- Triplette e Inserzioni (codifica semantica):Permette di approfondire le abilità dei bambini di

costruire un’adeguata rappresentazione concettuale del numero.

* Triplette: il bambino deve esaminare delle triplette di numeri e decidere quale è il numero più grande.

5 10 103

7 12 113

2 21 213

Page 78: Per barbara

La Batteria per la Discalculia Evolutiva (BDE)

(Biancardi e Nicoletti, 2003)

* Inserzioni: il bambino deve decidere quale posto occupa un determinato numero sulla linea dei numeri.

97527

3120191719

154133113103103

Page 79: Per barbara

La Batteria per la Discalculia Evolutiva (BDE)

(Biancardi e Nicoletti, 2003)

Per quanto riguarda le abilità di calcolo le aree d’indagine sono:

• I Fatti aritmetici

• Il calcolo mentale complesso

• La conoscenza degli algoritmi del calcolo scritto

Page 80: Per barbara

La Batteria per la Discalculia Evolutiva (BDE)

(Biancardi e Nicoletti, 2003)

le abilità di calcolo vengono valutate attraverso 5 prove:

1. Tabelline in sequenza (fatti aritmetici)

2. Moltiplicazioni (fatti aritmetici)

3. Addizioni e Sottrazioni entro la decina (fatti aritmetici)

4. Addizioni e Sottrazioni oltre la decina (calcolo mentale complesso)

5. Calcolo Scritto (algoritmi calcolo)

Page 81: Per barbara

La Batteria per la Discalculia Evolutiva (BDE)

(Biancardi e Nicoletti, 2003)

- I primi 3 compiti valutano le abilità del

bambino nel recuperare il risultato di

un’operazione senza eseguire l’algoritmo,

ricavandolo per via associativa

dalla memoria a lungo termine.

Page 82: Per barbara

tabelline :

a) tabellina del 4 4 8 12 16 20 24 28 32 36 40

b) tabellina del 7 7 14 21 28 35 42 49 56 63 70

oppure

tabellina del 3 3 6 9 12 15 18 21 24 27 30

Osservazioni :

Page 83: Per barbara

La Batteria per la Discalculia Evolutiva (BDE)

(Biancardi e Nicoletti, 2003)

- Il quarto compito valuta la capacità del bambino di eseguire addizioni e sottrazioni a mente.

L’ordine di grandezza non permette di accedere a risultati memorizzati e richiede l’esecuzione del calcolo.

Page 84: Per barbara

La Batteria per la Discalculia Evolutiva (BDE)

(Biancardi e Nicoletti, 2003)

- Il quinto compito valuta la capacità di risolvere calcoli scritti e implica:

a. Selezione dell’algoritmo

b. Conoscenza delle procedure di calcolo

c. Esecuzione del calcolo

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Calcolo scritto :

4 8 3 7

1 2 = 2 9 =

2 3 4 0

1 8 = 1 2 =

3 7 x 8 4 x 1 1 x

6 = 2 7 = 1 1 =

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La Batteria per la Discalculia Evolutiva (BDE)

(Biancardi e Nicoletti, 2003)

La BDE permette di attribuire:

un Quoziente Numerico (QN),

un Quoziente di Calcolo (QC),

e infine un Quoziente Totale (QNC).

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ANALISI DEGLI ERRORI E PERCORSI RIABILITATIVI

Il progetto riabilitativo si costruisce sugli errori del bambino, cercando una costante integrazione tra aree di debolezza e aree di forza.

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SISTEMA DEL NUMERO

Gli errori più frequenti riguardano la

transcodifica ( processo che permette il

passaggio da un sistema di notazione

all’altro), che ricopre un ruolo fondamentale

nel progetto riabilitativo.

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SISTEMA DEL CALCOLO

I bambini con discalculia evolutiva presentano spesso difficoltà nel calcolo aritmetico sia mentale che scritto.

Calcoli a mente- Difficoltà nell’automatizzazione delle tabelline- Calcolo mentale lento, scorretto e

frequentemente appoggiato a materiale concreto come le dita.

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SISTEMA DEL CALCOLO

Nel Calcolo scritto possono essere errori di vario tipo:

1. Selezione dell’algoritmo

2. Errori secondari a difficoltà nel calcolo mentale

3. Errori relativi alla dimensione spazio-temporale dell’esecuzione delle operazioni.

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SISTEMA DEL CALCOLO

La tavola pitagorica

Permette di recuperare il risultato delle moltiplicazioni fra numeri ad una cifra.

Implica la capacità di leggere correttamente i numeri a due cifre e di utilizzare una tavola a doppia entrata.

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SISTEMA DEL CALCOLO

La tavola additiva e sottrattiva

Permette di recuperare il risultato di somme e sottrazioni di diverso ordine di grandezza, in rapporto all’estensione della tavola.

Implica la capacità di leggere correttamente i numeri a più cifre e di utilizzare una tavola a doppia entrata.

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SISTEMA DEL CALCOLO

La calcolatrice

Permette di recuperare il risultato di qualsiasi calcolo.

Implica la capacità di digitare i numeri in modo corretto, che impone un training preliminare sulla transcodifica.

Richiede inoltre la conoscenza dei segni delle operazioni.

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COME INTERVENIRE

Fare usare la calcolatrice

Fare usare la tavola pitagorica

Fare usare le dita

Creare associazioni es. 6X8 asino cotto

Fare notare che basta imparare un verso delle tabelline

Fare risolvere le addizioni e le moltiplicazioni nel verso più semplice

Insegnare strategie facilitanti: es. scomposizione

23+14=20+10+3+4 oppure 40-19=40-20+1