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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Istituto Comprensivo “Ferrari Maranello” Via Claudia, n. 232 - 41053 Maranello (MO) Tel. 0536/941232 – Fax 0536/943818 e-mail: [email protected] e-mail: [email protected] Codice fiscale 93036740368 Cod.Mecc. MOIC83300X SCUOLA DELL’ INFANZIA STATALE “ J. DA GORZANO” SCUOLA DELL’ INFANZIA STATALE E. OBICI “ SCUOLA PRIMARIA STATALE “G. RODARI “ SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “ FERRARI “ ANNO SCOLASTICO 2014-2015

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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Istituto Comprensivo “Ferrari Maranello” Via Claudia, n. 232 - 41053 Maranello (MO)

Tel. 0536/941232 – Fax 0536/943818 e-mail: [email protected]

e-mail: [email protected] Codice fiscale 93036740368 – – Cod.Mecc. MOIC83300X

SCUOLA DELL’ INFANZIA STATALE “ J. DA GORZANO”

SCUOLA DELL’ INFANZIA STATALE “ E. OBICI “

SCUOLA PRIMARIA STATALE “G. RODARI “

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “ FERRARI “

ANNO SCOLASTICO 2014-2015

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SOMMARIO PREMESSA NATURA E SCOPO DEL DOCUMENTO: RIFERIMENTI NORMATIVI 1. REALTA’ TERRITORIALE E UTENZA 2. PATTO PER LA SCUOLA 3. RUOLO E PRINCIPI DELL’ISTTITUZIONE SCOLASTICA 4. FINALITA’ 4.1 FINALITA’ DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA 4.2 FINALITA’ DELLA SCUOLA PRIMARIA 4.3 FINALITA’ DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 5. FATTORI DI QUALITA’ DEL SERVIZIO SCOLASTICO. 6. PROGRAMMAZIONE: OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO. 6.1 PROGRAMMAZIONE E DOCUMENTAZIONE SCUOLE DELL’INFANZIA 6.2 PROGRAMMAZIONE SCUOLA PRIMARIA 6.3 PROGRAMMAZIONE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 7. INCLUSIVITA’ DELL’ISTITUTO 8. ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA 8.1 AMBITI DISCIPLINARI NELLA SCUOLA PRIMARIA 8.2 AMBITI DISCIPLINARI NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 9. AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA: PROGETTI 10. VALUTAZIONE 10.1 VALUTAZIONE NELLE SCUOLE DELL’INFANZIA 10.2 VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA 10.3 VALUTAZIONE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 11. RAPPORTO SCUOLA-FAMIGLIA 11.1 PATTO DI CORRESPONSABILITA’ SCUOLE DELL’ INFANZIA E PRIMARIA

11.2 PATTO DI CORRESPONSABILITA’ SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 12. QUADRO RIASSUNTIVO DELLE RISORSE UMANE E PROFESSIONALI

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PREMESSA

NATURA E SCOPO DEL DOCUMENTO: RIFERIMENTI NORMATIVI. Il Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F.) è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia. E’ stato infatti introdotto nella scuola con il Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche (D. P.R 08/03/99 n.275), ai sensi dell’art.21 della legge 59 del 15/03/97 istitutiva dell’Autonomia scolastica. Il P.O.F. costituisce la struttura portante delle attività che la scuola svolge e contiene la programmazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa dell’intera istituzione scolastica. Il collegio dei Docenti lo elabora e lo approva annualmente tenendo conto delle esigenze emergenti dal contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale. Esso viene adottato dal Consiglio di Istituto, messo a diposizione e portato a conoscenza delle famiglie e degli alunni. Le varie componenti dell’istituzione scolastica si impegnano a garantirne la realizzazione nel rispetto e nella piena esplicazione delle proprie competenze. Il piano dell’offerta formativa definisce le linee programmatiche generali del servizio offerto dall'Istituto e fonda l'impegno educativo-didattico della scuola. E’ reso pubblico tramite il sito web dell’Istituto Comprensivo all’indirizzo www.icferrarimaranello.altervista.org. ; viene inoltre illustrato ai genitori nelle assemblee che precedono le iscrizioni e nelle assemblee di classe/sezione, distribuito alle famiglie (in formato ridotto) all’atto dell’iscrizione e può essere richiesto in copia in segreteria (pagandone il corrispettivo cartaceo). Il P.O.F. è quindi un documento di:

mediazione tra le prescrizioni a livello nazionale, le risorse della scuola e la realtà locale programmazione delle scelte culturali, educative e didattiche, nel quadro delle finalità

del sistema scolastico nazionale progettazione di attività curricolari ed extracurricolari mirate ad ampliare ed arricchire

l'offerta formativa identità culturale dell'Istituto che delinea il quadro delle scelte didattiche della scuola,

chiarendone le finalità educative impegni di cui l'Istituto si fa carico nei riguardi del personale, dell'utenza e del territorio riferimenti normativi e procedurali che regolano la vita dell'Istituto e disciplinano i comportamenti

della comunità scolastica informazione nei confronti dell'utenza sulle attività, le risorse e gli strumenti che costituiscono

l'offerta formativa dell'Istituto trasparenza nei confronti degli studenti e dei genitori sulle scelte educative e didattiche

Nell’elaborare il POF per l’a.s. 2014-2015, l’Istituto comprensivo Ferrari ha fatto riferimento alle nuove “Indicazioni nazionali per il curricolo dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione “ del 2012. Tali indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole; esse sono un documento aperto che la comunità professionale è chiamata ad assumere e contestualizzare, elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione coerenti con i traguardi formativi delineati nel documento nazionale. Le principali parole chiave introdotte dal documento sono le seguenti: competenze, intese come una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto di cui tutti gli studenti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.

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A seguito di regolare osservazione , documentazione e valutazione delle competenze, è prevista la loro certificazione al termine del percorso scolastico. nuove tecnologie: la competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. L’uso responsabile e consapevole delle nuove tecnologie diventa un elemento fondamentale nel processo di insegnamento-apprendimento; le conoscenze teoriche e quelle pratiche si combinano e concorrono alla comprensione di sistemi complessi. cittadinanza attiva: insegnare le regole del vivere e del convivere , concorrere alla costruzione del senso di legalità e di responsabilità sono obiettivi irrinunciabili che l’istituzione scolastica deve perseguire. La scuola, oltre a quello di insegnare ad apprendere, ha anche il compito di insegnare ad essere. Scuola di tutti e di ciascuno: la scuola italiana sviluppa la propria azione educativa in coerenza con i principi dell’inclusione delle persone e dell’integrazione delle culture, considerando l’accoglienza un valore irrinunciabile. L’istituzione scolastica favorisce inoltre la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica e del fallimento formativo precoce.

Il nostro sistema scolastico assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze chiave dell’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea. Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave:

Comunicazione nella madrelingua Comunicazione nelle lingue straniere Competenza matematica e competenze di base in scienze e tecnologia Competenza digitale Imparare a imparare Competenze sociali e civiche Spirito di iniziativa Consapevolezza ed espressione culturale

A queste otto competenze chiave calate nella realtà scolastica italiana si ispira il “Profilo dello studente alla fine del primo ciclo”; il conseguimento delle competenze delineate nel profilo costituisce l’obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano.

Lo studente, al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme agli altri. Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee , di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea.

Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale g li consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.

Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

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Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.

Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.

Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

1. REALTA’ TERRITORIALE E UTENZA. Il Comune di Maranello si colloca nella fascia collinare dell’Appennino Modenese , conta circa 17.000 abitanti e appartiene al distretto ceramico insieme ai comuni di Fiorano e Sassuolo. La sua densità demografica è piuttosto elevata e la popolazione ancora in leggera crescita, sia per il saldo naturale che per quello migratorio. Negli ultimi anni, infatti, il fenomeno dell’immigrazione da aree extracomunitarie si è andato intensificando e ha comportato l’arrivo di nuclei familiari con figli in età scolare. Il tessuto economico è caratterizzato da insediamenti produttivi della piccola e media industria ( meccanica, ceramica, costruzioni) e delle attività artigianali. Più del 50% della forza lavoro è impiegato nell’industria e circa il 30% nel commercio. Il terziario, in questi ultimi anni, ha registrato un positivo incremento dovuto in modo particolare alle iniziative collegate alla Scuderia Ferrari. Se fino a qualche decennio fa si poteva parlare di una situazione economica favorevole e di un benessere diffuso, ora la crisi ha investito le famiglie del territorio, soprattutto quelle di recente immigrazione ( Africa e Magreb in particolare ed Europa orientale) e anche molte che dal nostro Sud si sono spostate nelle nostra regione per le opportunità lavorative che offriva. I diversi nuclei familiari extracomunitari e non, con figli frequentanti la scuola dell’obbligo, si sono comunque ben inseriti nel nostro territorio e la scuola offre loro il luogo più adatto all’integrazione nel tessuto sociale. Da parte dell’Amministrazione Comunale poi, si è rilevata una particolare sensibilità ed attenzione ai bisogni e alle difficoltà dell’utenza più debole ( fornitura gratuita dei libri di testo, progetti per la scuola che offrono la possibilità di esperienze educative). Allo stesso modo la scuola si adopera per favorire gli alunni con difficoltà economiche ad esempio attraverso il prestito annuale di manuali scolastici e con i mercatini dei testi usati. L’ambiente, ancora abbastanza attivo e intraprendente sul piano economico, appare ora più vivace anche nell’ambito culturale. L’Ente locale, infatti, oltre alle iniziative di indirizzo e di sostegno alla normale attività scolastica, di cui si farà cenno più tardi, propone diverse attività culturali e ricreative ( cinema, concerti, spettacoli teatrali, mostre) . Il Comune di Maranello promuove il progetto distrettuale del Centro per le Famiglie, la cui sede è stata inaugurata a maggio 2008 in via Magellano negli spazi del Centro “Biribicchio”. Diverse iniziative culturali e interventi nella scuola a favore dell’infanzia sono spesso sostenuti dall’associazione commercianti.

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L’ente locale organizza inoltre, presso l’Auditorium, un programma di attività cinematografica e teatrale. Nel capoluogo esiste un patrimonio storico e bibliografico: una nuova biblioteca che presenta periodiche offerte di attività relative all’educazione all’ascolto, alle letture animate, alle attività manuali e creative. Il parco di Villa Rangoni Machiavelli ospita trentaquattro importanti sculture contemporanee, una sorta di “mostra temporanea” all’aperto che è possibile ammirare grazie ad una convenzione con la famiglia Severi, proprietaria delle sculture. Il Parco Rangoni Machiavelli è un luogo particolare e ricco di suggestioni: uno spazio d’integrazione tra natura e cultura, tra arte contemporanea ed ambiente; basti pensare che molte delle opere presenti sono state create appositamente per essere collocate in precisi punti del parco. Vi è una sede per eventi culturali, quali mostre, presso la “Madonna del Corso”. Altri elementi culturali di rilievo sono: la Fornace Romana, la Torre Pietro Bonis, l’Auditorium “Enzo Ferrari”, la galleria Ferrari, reperti preistorici di Gorzano risalenti alla società delle terramare e opere dell’artista Graziosi. Nel comune di Maranello sono disponibili diversi impianti sportivi quali campi da tennis, palestre, piscina, campi da calcio e da bocce, oltre a molte società sportivo-ricreative, che offrono ogni anno alle scuole attività sportive di vario genere. Operano sul territorio anche un attivo circolo per anziani e un’associazione dei commercianti. Si segnala infine una buona partecipazione alle iniziative di solidarietà coordinate da associazioni di volontariato ben organizzate e ormai radicate nel nostro territorio. La situazione religiosa si caratterizza prevalentemente per una tradizione di fede cattolica, oltre la quale esistono altre espressioni di culto cristiano e non. La parrocchia costituisce un punto di riferimento importante per molti giovani e offre anche un servizio di doposcuola per gli alunni della secondaria identificati dai vari consigli di classe, sia in base ai bisogni emersi sia per contrastare situazioni di disagio o di solitudine di cui soffrono in ambito familiare. L’attività culturale e assistenziale trova in ambito scolastico un importante punto di riferimento nelle seguenti strutture: • quattro asili nido • un centro per bambini (da zero a tre anni) e genitori • quattro scuole dell’Infanzia statali e una paritaria • due scuole primarie • due scuole secondarie di primo grado • una scuola secondaria di secondo grado • un centro adolescenti A seguito dell’operazione di dimensionamento della rete scolastica, dal 1 settembre 2012 le scuole presenti sul territorio del Comune sono state suddivise in due Istituti Comprensivi. Il nostro Istituto Comprensivo Ferrari ha così modificato la propria composizione: due scuole dell’infanzia : scuola dell’Infanzia “Obici”, situata a Pozza in via Ponchielli 58. scuola dell’Infanzia “ Iacopo da Gorzano”, in via Ticino 19. una scuola primaria

scuola primaria “ Rodari” comprendente 3 sezioni, situata a Pozza in via Vandelli 195.

una scuola secondaria di primo grado scuola secondaria di primo grado “ Ferrari” ubicata in via Claudia 232 a Maranello, comprendente 4 sezioni che raccolgono principalmente gli alunni delle frazioni di Maranello. L’edificio è ora diviso con la scuola secondaria di primo grado Galilei del I.C. Stradi.

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I rapporti fra l'Amministrazione Comunale e l’Istituto Comprensivo Ferrari, definiti in un accordo di programma approvato dal Consiglio Comunale e dal Consiglio di Istituto, sono normalmente gestiti dall'Ufficio Scuola del comune, che predispone e attua un piano annuale delle iniziative relative al diritto allo studio. In particolare l'ufficio scuola gestisce il servizio di trasporto, che coinvolge più della metà degli alunni; una parte delle uscite che si svolgono nell'arco della mattinata sono effettuate utilizzando i trasporti comunali. L'ente comunale assicura inoltre un contributo finanziario per l’elaborazione di progetti di educazione ambientale, educazione alla salute, di laboratorio espressivo, ecc. Attraverso gli operatori della cooperativa Dolce, il Comune garantisce l'assistenza per l'intero orario scolastico a diversi alunni portatori di handicap e in alcune situazioni assistenza pomeridiana con il supporto degli educatori. Per i casi di disagio giovanile o familiare interviene il servizio sociale. Durante l'estate l'Amministrazione organizza centri estivi e soggiorni in colonie marine o montane. La scuola ha rapporti costanti anche con l'azienda ASL, in particolare con il distretto di Sassuolo, per la consulenza, la certificazione e l’eventuale terapia di alunni con bisogni educativi speciali e per tutte le questioni riguardanti la medicina scolastica (vaccinazioni, tutela sanitaria dell'ambiente scolastico). I genitori sono presenti negli organi collegiali della scuola ( cfr. Regolamento di Istituto) e, in generale, il

loro rapporto con l'istituzione scolastica è improntato a spirito di collaborazione.

2. PATTO PER LA SCUOLA. Nell'anno scolastico 2010/2011 è stato rivisto ed aggiornato il Protocollo di intesa con l'amministrazione comunale di Maranello per la costituzione degli strumenti di raccordo operativo tra le politiche e i servizi del comune e la progettazione delle scuole, così come risulta espressa nel presente Piano dell’Offerta Formativa. Tale documento, approvato dagli organi collegiali e dalla Giunta comunale, ha preso il nome di “Patto per la scuola” ; esso ha come finalità la qualificazione del sistema integrato di istruzione pubblica, quale condizione strategica per lo sviluppo culturale, sociale e civile della comunità. I soggetti coinvolti nel Patto per la scuola sono il Comune di Maranello, che lo sottoscrive nella persona del Sindaco, e le Istituzioni scolastiche, scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, I.P.S.I.A. A. Ferrari del Comune di Maranello, per le quali sottoscrivono i Dirigenti Scolastici nell’ambito delle funzioni gestionali e negoziali previste dal CCNL dei Dirigenti Scolastici- area V.

3. RUOLO E PRINCIPI DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA. Le istituzioni scolastiche sono chiamate a formare, orientare e garantire l’integrazione dell’alunno con la realtà nella quale vive. I soggetti che cooperano all’assolvimento di queste funzioni, oltre alla scuola, sono la famiglia-cui spetta un ruolo centrale nell’azione educativa e con cui i docenti ritengono fondamentale instaurare una stretta collaborazione- e la realtà esterna. Il nostro istituto si pone dunque come luogo di esperienze e di apprendimento in cui l’alunno possa acquisire un sapere “significativo”, tale da garantirgli la capacità di “continuare a imparare per tutta la vita”. Per svolgere tale compito, l’insegnamento di strumentalità di base e di discipline dovrà tendere all’acquisizione di competenze che contribuiscano a formare una persona in grado di conoscere, riflettere, progettare e compiere scelte autonome. L’acquisizione di tali competenze dovrà avvenire in modo graduale nell’ottica di un curricolo verticale, che parte dal primo anno della scuola dell’infanzia per concludersi con il terzo anno della scuola secondaria di primo grado.

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L’Istituto Comprensivo Ferrari di Maranello fa propri i principi fondamentali della Carta dei Servizi ,che si pone come strumento a tutela del diritto allo studio dei cittadini. La Carta dei Servizi della scuola è un patto stipulato tra l’istituzione scolastica e le famiglie degli alunni ; esso definisce gli impegni che la scuola si assume per i ragazzi e i diritti nonché le responsabilità che essa chiede di condividere. La carta informa inoltre sui servizi offerti, sulle modalità di svolgimento delle attività proposte. Lo scopo di tale documento è quello di garantire un’informazione adeguata affinché ogni famiglia possa seguire consapevolmente l’esperienza scolastica del proprio figlio. Si tratta quindi di un importante strumento di informazione e di trasparenza. Esso ha come fonte di ispirazione fondamentale gli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione Italiana. La Carta esprime altresì la necessità della piena collaborazione e del convinto coinvolgimento di tutti i protagonisti del processo formativo: la direzione della scuola, i docenti e tutti gli altri operatori della scuola, le strutture periferiche e centrali del M.I.U.R, i genitori-utenti ed i loro rappresentanti, gli alunni, gli Enti Locali, i Servizi Sanitari del territorio. Il servizio scolastico tiene conto, sul piano educativo-didattico e su quello amministrativo, dei seguenti principi fondamentali:

Eguaglianza ed equità Nessuna discriminazione nell'erogazione del servizio scolastico può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socio-economiche. I servizi sono erogati a tutti gli utenti secondo procedure trasparenti ed eque, che tengano conto dei bisogni formativi dei singoli e della collettività. I soggetti erogatori del servizio scolastico agiscono secondo criteri di assoluta imparzialità educativa. Accoglienza ed integrazione La scuola si impegna, con l'apporto di tutti gli operatori scolastici, a favorire l'accoglienza dei genitori e degli alunni, l'inserimento e l'integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase d'ingresso, alle classi iniziali dei rispettivi cicli e ad ogni situazione di rilevante necessità. Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative agli alunni stranieri, ai degenti negli ospedali e, più in generale, a coloro che presentano bisogni educativi speciali. ( cfr. piano annuale per l’inclusione) Nello svolgimento della propria attività ogni operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli interessi dello studente. Obbligo scolastico e frequenza L'obbligo scolastico, la regolarità della frequenza e il proseguimento degli studi superiori sono assicurati con interventi di prevenzione e controllo dell'evasione e della dispersione scolastica da parte di tutte le istituzioni coinvolte, chiamate a collaborare tra loro in modo funzionale ed organico. Regolarità La scuola, attraverso le sue componenti e con l'impegno delle istituzioni collegate, garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, nel rispetto dei principi e delle norme sancite dalla legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali in materia. Partecipazione, efficienza. Istituzioni, personale dell’Istituto comprensivo, genitori e alunni sono protagonisti e responsabili dell'attuazione della Carta, attraverso una gestione partecipata della scuola, nell'ambito degli Organi e delle procedure vigenti, nella prospettiva di promuovere la più ampia realizzazione degli standard generali di servizio. L'istituzione scolastica e l'ente locale si impegnano a favorire le attività extrascolastiche che realizzano la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile, consentendo l'uso degli edifici e delle attrezzature fuori dell'orario del servizio scolastico. Tale uso deve essere regolamentato da apposita convenzione.

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Le scuole, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantiscono la massima semplificazione delle procedure e un’ informazione completa e trasparente. Per gli aspetti organizzativi e amministrativi, il Consiglio di Istituto, nella sua potestà regolativa, definisce i criteri per il buon funzionamento del servizio scolastico tramite il regolamento e la gestione del bilancio. L'attività scolastica e in particolare l'orario di servizio di tutte le componenti si conforma a criteri di efficienza, di efficacia, di flessibilità nell'erogazione dei servizi amministrativi, dell'attività didattica e dell'offerta formativa integrata. Per le stesse finalità si impegna ad assecondare le iniziative di aggiornamento e formazione in servizio degli insegnanti e del Dirigente Scolastico, in collaborazione con istituzioni ed enti culturali, nell'ambito delle linee di indirizzo e delle strategie di intervento definite dall'amministrazione. Trasparenza Le informazioni su quanto l’istituzione scolastica attua e propone sul piano organizzativo, amministrativo e didattico vengono garantite mediante comunicazioni individuali e pubbliche, utilizzando per queste ultime l'albo, le assemblee, le riunioni e i relativi verbali (fatta salva la riservatezza delle pratiche personali) nonché il sito web dell’Istituto Comprensivo. La scuola elabora e rende pubblici i seguenti documenti: il Regolamento d'Istituto, il Piano dell’Offerta Formativa, il Piano Annuale per l’Inclusione, le programmazioni educativo-didattiche dei singoli Consigli di Classe e le Programmazioni elaborate dai singoli dipartimenti disciplinari (depositate in Segreteria). La scuola assicura spazi ben visibili adibiti all'informazione; in particolare sono predisposti: tabella dell'orario di lavoro dei dipendenti; organigramma degli uffici; organigramma degli organi collegiali, organigramma del personale docente e ATA; albi di istituto; bacheca sindacale; bacheca genitori.

Libertà d'insegnamento ed aggiornamento del personale Nel rispetto delle libertà d'insegnamento dei docenti, si attua una programmazione che favorisca la formazione dell'alunno facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico della sua personalità, in conformità con gli obiettivi formativi nazionali e comunitari, generali e specifici recepiti nei piani di studio di ciascun indirizzo. L'aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico e un compito per l'amministrazione, che assicura interventi organici e regolari. Il Collegio dei Docenti delibera annualmente i progetti di formazione e di aggiornamento.

4. FINALITA’ “Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali” (NUOVE INDICAZIONI MINISTERIALI PER IL CURRICOLO a.s. 2012/2013). “La Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado predispongono le basi necessarie al completamento, con il ciclo secondario, del percorso di istruzione e di formazione e offrono un fondamentale contributo alla crescita umana e civile di ciascun allievo” (ATTO DI INDIRIZZO 8/9/2009). A questo scopo la nostra scuola: - pone al centro della propria azione l’alunno e il suo itinerario di formazione personale e di apprendimento - mantiene in primo piano l’obiettivo di formare i cittadini di oggi e di domani - opera per una scuola dell’inclusione - fissa le tappe e i traguardi da superare nel percorso formativo - verifica e valuta periodicamente con sistematicità i progressi di ogni singolo alunno.

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4.1 FINALITÀ DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA

La Scuola dell’Infanzia, rapportandosi costantemente all’opera svolta dalle famiglie, rappresenta un luogo educativo intenzionale di particolare importanza, in cui le bambine e i bambini realizzano una parte sostanziale della propria relazione con il mondo.” ( ATTO DI INDIRIZZO 8/9/2009) Nell’ambito sociale e culturale attuale, è intesa come: “(…)contesto di relazione, di cura e di apprendimento, nel quale possono essere filtrate, analizzate ed elaborate le sollecitazioni che i bambini sperimentano nelle loro esperienze. Essa promuove una pedagogia attiva e delle relazioni che si manifesta nella capacità degli insegnanti di dare ascolto e attenzione a ciascun bambino, nella cura dell’ambiente, dei gesti e delle cose e nell’accompagnamento verso forme di conoscenza sempre più elaborate e consapevoli. L’apprendimento avviene attraverso l’esperienza, l’esplorazione, i rapporti tra i bambini, con la natura, gli oggetti, l’arte, il territorio e le sue tradizioni, attraverso la rielaborazione individuale e collettiva delle esperienze e attraverso attività ludiche. Con il gioco i bambini si esprimono, raccontano, interpretano e combinano in modo creativo le esperienze soggettive e sociali” (INDICAZIONI per il Curricolo). Non si configura come preparatoria al successivo ordine di scuola ma riveste un proprio ruolo formativo ed educativo, in grado di rispondere alle esigenze dei bambini in età tre - sei anni. Le INDICAZIONI PER IL CURRICOLO hanno definito le finalità della Scuola dell’Infanzia alle quali il Collegio dei docenti si attiene: • Sviluppo dell’identità per: “…imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato, …imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile, …sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità…” • Sviluppo dell’autonomia come: “… acquisizione della capacità di interpretare e governare il proprio corpo; partecipare alle attività nei diversi contesti; avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi; provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto; esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni; esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana; partecipare alle negoziazioni e alle decisioni motivando le proprie opinioni, le proprie scelte e i propri comportamenti; assumere atteggiamenti sempre più responsabili.” • Sviluppo della competenza per: “… imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al confronto; descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e condivise, rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi; sviluppare l’attitudine a fare domande, riflettere, negoziare i significati.” • Sviluppo del senso di cittadinanza per: “…scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise, che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l’espressione del proprio pensiero, l’attenzione al punto di vista dell’altro, il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri; …porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo-natura.” In particolare le Scuole dell’Infanzia del Circolo di Maranello, al fine di perseguire gli obiettivi generali previsti dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo, privilegiano progettazioni educative centrate sull’identità corporea, affettiva, emotiva, sull’identità culturale, sessuale e sulla percezione dei propri stili di pensiero e delle proprie capacità, sulla fiducia in sé, sull’autostima, sulla relazione interattiva con l’altro, l’ambiente, la cultura/le culture.

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4.2 FINALITÀ DELLA SCUOLA PRIMARIA

La Scuola Primaria, “accogliendo e valorizzando le diversità, ivi comprese quelle derivanti dalle disabilità, (Legge 53/03 e DL 59), costituisce “un segmento formativo di fondamentale importanza, lungo il quale si forma e via via si consolida una vera e propria alfabetizzazione culturale” . La Scuola Primaria promuove: - la persona intesa nella completezza e nella complessità delle sue dimensioni: cognitiva, emotiva, sociale, artistico-espressiva, corporea - la finalizzazione dell’istruzione all’educazione, coniugando l’apprendimento con la crescita integrale della persona e l’affinamento delle competenze necessarie alla convivenza sociale - la cura dell’accoglienza, delle relazioni, del clima della scuola, del benessere degli alunni, quali condizioni per l’efficace svolgimento delle attività

- la cultura della promozione del successo formativo per tutti e la ricerca delle strategie e dei percorsi atti a valorizzare vocazioni e potenzialità di ciascuno - il raggiungimento per tutti, nel rispetto dei ritmi personali, dei traguardi definiti, in modo che nessuno rimanga escluso.” (ATTO DI INDIRIZZO 8/9/2009)

4.3 FINALITA’ DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO La scuola secondaria di primo grado tiene conto del processo di trasformazione e di crescita che caratterizza la fascia evolutiva della preadolescenza / adolescenza. Nei tre anni di scuola media, infatti, lo studente vive un periodo complesso e delicato, che vede cambiamenti fisici, psicologici e intellettivi di grande rilevanza. I docenti della scuola secondaria di primo grado elaborano strategie largamente condivise che si ispirano alle seguenti finalità:

1. Promuovere uno sviluppo armonico e integrale della personalità dello studente, per consentirgli di agire in modo maturo e consapevole.

2. Favorire l’acquisizione di una coscienza sociale e civile, attraverso la costruzione di un’etica della responsabilità e della legalità.

3. Perseguire le competenze chiave definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (cfr. riferimenti normativi pag.3)

4. Valorizzare le diversità individuali, da considerare come risorse nel processo di crescita di ciascun alunno.

5. Tutelare le vulnerabilità, cogliere e leggere bisogni e segnali di disagio dei preadolescenti, intervenire coinvolgendo le famiglie e utilizzando tutte le risorse presenti nella scuola e sul territorio.

6. Rafforzare nei giovani l’autostima e la conoscenza di sé, affinché possano costruire relazioni interpersonali significative ed operare scelte coerenti e consapevoli nell’immediato e nel futuro.

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5. FATTORI DI QUALITA’ DEL SERVIZIO SCOLASTICO. I servizi amministrativi. La scuola individua, fissandone e pubblicandone gli standard e garantendone il rispetto, i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi: celerità delle procedure, trasparenza, informazione dei servizi di segreteria, tempi ridotti di attesa agli sportelli, flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico. Vengono messi a disposizione dell'utenza tutti i documenti che non fanno riferimento a singole persone, salvo il loro consenso. I certificati vengono rilasciati nel normale orario di apertura della segreteria (affisso all'albo), entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi per quelli di iscrizione e frequenza, e di cinque giorni per quelli con votazioni e giudizi. I certificati di licenza media sono consegnati a partire dal giorno successivo alla pubblicazione dei risultati finali. La scuola assicura all'utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al proprio interno modalità di risposta che comprendano il nome dell'Istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la persona in grado di fornire le informazioni richieste. Presso l'ingresso devono essere presenti e riconoscibili operatori scolastici in grado di fornire all'utenza le prime informazioni del servizio.

La programmazione. I criteri fondamentali ai quali si ispira l’attività di programmazione sono i seguenti:

la definizione collegiale e la condivisione degli obiettivi generali del processo formativo

la collaborazione nel team e il lavoro collegiale dei docenti all’interno dei consigli di classe / interclasse

l’interdisciplinarità come strumento di raccordo fra i docenti

l’ attenzione alle “diversità” intese come valore aggiunto e l’individualizzazione dei percorsi formativi

l’ attivazione di percorsi interculturali

la flessibilità organizzativa e didattica

l’utilizzo razionale degli spazi educativi

il rapporto costante docenti-genitori

la disponibilità dei docenti alla sperimentazione, all’ innovazione didattica e all’aggiornamento.

La promozione del successo formativo. La rilevanza del successo formativo si esprime attraverso:

l’attenzione al clima educativo positivo, all’impegno nel promuovere comportamenti adeguati da assumere per il benessere individuale e collettivo

la valorizzazione delle risorse e delle attitudini individuali nonché della pluralità dei linguaggi

l’attenzione ai processi di apprendimento e ai risultati conseguiti

l’inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali

il raggiungimento di autonomia personale nel pensare, progettare, decidere, agire

l’acquisizione di conoscenze e competenze adeguate

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La continuità

L’Istituto Comprensivo per sua natura si ispira al principio della continuità educativa e didattica, da realizzare attraverso la progettazione intenzionale ed organizzata di “azioni positive”, per garantire il raccordo tra i vari ordini di scuola e con l’extrascuola. Tali azioni prevedono:

incontri periodici e attività in collaborazione fra i diversi ordini di scuola ( progetti-ponte)

confronti fra metodologie e strategie utilizzate nei tre ordini di scuola

il passaggio di informazioni sugli alunni per le classi-ponte

la costruzione di percorsi curricolari continui

la produzione di materiali / elaborati da parte degli alunni

il confronto sulle modalità di verifica e di valutazione

In generale la continuità tra i vari ordini di scuola si realizza quindi nella sperimentazione di curricoli verticali, nell’ottica del conseguimento delle competenze delineate nel profilo dello studente (cfr .premessa e riferimenti normativi). In particolare, per le situazioni problematiche, si prevedono, all’inizio dell’anno scolastico e dopo il primo periodo di frequenza, incontri tra gli insegnanti dei tre ordini di scuola per scambi di informazioni utili all’accoglienza e all’inserimento degli alunni. Annualmente si predispongono percorsi specifici da attuare nei passaggi: Asili nido/famiglie –Scuola dell’Infanzia

Scuola dell’Infanzia –Scuola Primaria

Scuola Primaria - Scuola Secondaria di 1° grado

Questo per garantire la continuità delle informazioni nel percorso scolastico di ogni alunno. Curricoli trasversali:

I docenti della Scuola Primaria e delle Scuola dell’Infanzia condividono un percorso trasversale educativo che possa agevolare il passaggio tra i due ordini di scuola

I docenti di matematica della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di 1° grado, si incontrano per condividere obiettivi e competenze disciplinari

I docenti di lingua italiana della Scuola Primaria si incontrano con i docenti di lettere della Scuola Secondaria di 1° grado, per condividere obiettivi e competenze disciplinari

I docenti specializzati della Scuola Primaria si incontrano con i docenti di inglese della Scuola Secondaria di 1° grado, per condividere obiettivi e competenze disciplinari.

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6. PROGRAMMAZIONE: OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO. 6.1 PROGRAMMAZIONE E DOCUMENTAZIONE SCUOLE DELL’INFANZIA La Scuola dell’Infanzia opera affinché il bambino sia soggetto attivo nel proprio processo di crescita e di formazione; per favorire ciò, organizza percorsi didattici individualizzati tenendo conto del sapere e del saper fare, dei bisogni e delle attitudini di tutti e di ciascuno. La programmazione delle attività educativo-didattiche e la valutazione sono di competenza degli insegnanti:

di sezioni parallele

di team per plesso

di team di sezione La programmazione annuale viene elaborata attraverso la progettazione di percorsi didattici che ciascun team di scuola e di sezione struttura tenendo conto dei campi di esperienza. Tali percorsi sono intercampo, al fine di promuovere lo sviluppo integrale della personalità dei bambini e delle bambine, sono flessibili, per rispondere adeguatamente ai bisogni di ciascuno e individualizzare le esperienze, rappresentano un insieme di azioni effettivamente realizzate, che non può essere definito a priori, ma costruito in itinere e completato al termine dell’anno scolastico. Gli obiettivi formativi di riferimento sono contenuti nel curricolo e rappresentano la traduzione degli obiettivi generali in impegni di apprendimento che dal sapere (conoscenze) e dal saper fare (abilità) portano alla maturazione di competenze.

Il curricolo scuola dell’Infanzia è depositato agli atti della Direzione.

Obiettivi generali del processo formativo “Pur nell’approccio globale che caratterizza la Scuola dell’Infanzia, gli insegnanti individuano, dietro ai vari campi di esperienza, il delinearsi dei saperi disciplinari e dei loro alfabeti. In particolare nella Scuola dell’Infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare occasioni e possibilità di esperienze volte a favorire lo sviluppo della competenza, che a questa età va inteso in modo globale e unitario.” Gli obiettivi generali sono stati individuati interpretando la parola competenza in senso ampio, spendibile sul piano cognitivo, relazionale, emotivo e affettivo. Il sé e l’altro Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme: - consapevolezza della propria identità personale - consapevolezza dei propri bisogni - vivere in modo equilibrato e positivo i propri stati affettivi - esprimere e controllare emozioni e sentimenti e rendersi sensibili a quelli degli altri

- sviluppo del senso di appartenenza alla famiglia e alla propria cultura

- apprezzare l’identità personale ed altrui nelle connessioni con le differenze di sesso, di cultura e di valori esistenti nelle rispettive famiglie, comunità e tradizioni di appartenenza

- disponibilità all’interazione costruttiva con il diverso e l’inedito

- primo approccio ai concetti di diritto e di dovere - apertura alla scoperta, all’interiorizzazione e al rispetto pratico dei valori della libertà, della cura di sé, degli altri e dell’ambiente, della solidarietà, della giustizia, dell’impegno ad agire per il bene comune - iniziale capacità di risolvere i conflitti con il dialogo

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Il corpo in movimento Identità, autonomia, salute: - riconoscere le dipendenze esistenti ed operanti nella concretezza del proprio ambiente naturale e sociale di vita - capacità, in tale contesto, di orientarsi in maniera personale e di compiere scelte anche innovative - consolidamento delle capacità sensoriali e percettive - acquisizione di sicurezza

- stima di sé - fiducia nelle proprie capacità - sapersi autogestire nella cura di sé - definire schemi dinamici e posturali di base - controllare il proprio corpo in interazione motoria e in situazioni statiche - conoscere e rappresentare il proprio corpo

Linguaggi, creatività, espressione Gestualità, arte, musica, multimedialità: - comprendere, interpretare, rielaborare la realtà attraverso una molteplicità ordinata ed efficace di modalità rappresentative (disegno, pittura, …) - comprendere ed esprimersi attraverso il linguaggio del corpo (drammatizzazioni, approccio al teatro…) - utilizzare i materiali a disposizione per progettare e rappresentare attraverso: intuizione, immaginazione, creatività, gusto estetico e capacità di conferimento di senso

- utilizzare il corpo, la voce e gli oggetti per esplorare il codice musicale, produrre suoni scoprire ritmi I discorsi e le parole Comunicazione, lingua, cultura: - padronanza nell’uso della lingua per: descrivere, raccontare, dialogare, formulare domande, esprimere bisogni, desideri, aspettative… acquistando fiducia nelle proprie capacità

- capacità di arricchire il proprio lessico - capacità di ascoltare - capacità di utilizzare la lingua in modo diversificato rispetto alle situazioni

- capacità di riflettere sulla lingua - formulare ipotesi sul codice scritto sperimentando prime forme di utilizzo dello stesso La conoscenza del mondo Ordine, misura, spazio, tempo, natura: - capacità di esplorazione e scoperta intenzionale ed organizzata della realtà di vita (in senso sociale, geografico e naturalistico, artistico e urbano) - capacità di orientarsi nello spazio vissuto utilizzando coordinate spaziali (lontano, vicino, …) - capacità di orientarsi nella giornata utilizzando coordinate temporali (prima, dopo…) - capacità di utilizzare simboli per registrare (tempo atmosferico, presenti/assenti…) - capacità di formulare ipotesi - motivazione al passaggio dalla curiosità alla ricerca

Documentazione Scuole dell’ Infanzia Il lavoro di documentazione si concretizza nella raccolta sistematica e organizzata dei prodotti dei bambini suddivisi in:

produzioni individuali con gli elaborati di ciascun bambino rispetto ai progetti sviluppati e la documentazione fotografica delle attività collettive, organizzate a libro e per anno scolastico (vengono affidate al bambino e alla famiglia)

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produzioni collettive utilizzate per allestire le pareti raccontando le esperienze vissute

produzioni di passaggio alla Scuola Primaria con prove specifiche (il disegno della figura umana, l’approccio spontaneo alla scrittura, il disegno di elementi quali un animale, una casa, un albero, il disegno spontaneo) affidate alle famiglie con la consegna di portarle alla Scuola Primaria il primo giorno di scuola.

6.2 PROGRAMMAZIONE SCUOLA PRIMARIA Le INDICAZIONI per il Curricolo aggiornate per l'anno scolastico 2012/2013 costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole. La programmazione delle attività didattico educative è affidata ai docenti, che sono chiamati a contestualizzare e ad assumere le Indicazioni dei “Curricula” elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione. La programmazione si attua per team e/o per classi parallele. Gli incontri fra i docenti delle classi parallele sono finalizzati a: • definire una progettazione annuale comune

• definire obiettivi comuni (verificabili)

• individuare strumenti di misurazione e di verifica della progettazione (prove da somministrare a conclusione dei percorsi progettati) • individuare e/o elaborare progetti ed uscite per arricchire l’offerta formativa.

Lo scopo della programmazione di team è quello di rendere unitario l’insegnamento, condividendo:

le finalità educative contestualizzate al gruppo classe

l’organizzazione della vita scolastica di classe (regole, compiti, ruoli, impegni, ...)

l’orario delle discipline suddivise per docente nell’arco della settimana

i criteri e le modalità nell’assegnazione dei compiti e dello studio a casa

l’utilizzo delle ore di contemporaneità

la realizzazione di forme di recupero e/o di approfondimento

la scelta dei progetti di arricchimento dell’offerta formativa

le proposte culturali di tipo trasversale alle discipline

gli atteggiamenti e le risposte condivise rispetto allo stesso problema (comportamento alunni, collaborazione con le famiglie, correzione degli elaborati, gestione dell’errore, riflessione nei casi di mancato rispetto delle regole)

la documentazione del lavoro svolto

le modalità di valutazione dei processi di apprendimento degli alunni e del percorso didattico educativo

le modalità di comunicazione con le famiglie

L’insegnamento della Religione Cattolica è affidato ai docenti con idoneità e l’insegnamento della lingua Inglese ai docenti specialisti o specializzati. Chi sceglie di non avvalersi dell’insegnamento della Religione Cattolica può usufruire delle attività alternative o dello studio individuale.

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6.3 PROGRAMMAZIONE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

I riferimenti istituzionali per l’elaborazione del curricolo sono le Indicazioni nazionali per il curricolo (settembre 2012), che, per quanto riguarda la scuola secondaria di primo grado, definiscono:

le finalità generali dell’azione educativa e didattica;

le competenze chiave del processo formativo ( cfr. premessa e riferimenti normativi);

gli obiettivi di apprendimento da conseguire al termine del terzo anno della scuola secondaria di primo grado;

i traguardi di sviluppo delle competenze da raggiungere al termine della scuola secondaria di I grado.

La scuola si impegna a realizzare, pur con modelli diversi, attività di individualizzazione dell'insegnamento, avvalendosi delle opportunità insite nella struttura oraria, promuovendo lavori di gruppo, a classi aperte, attività integrative. Si impegna inoltre a promuovere progetti di accoglienza, integrazione, interculturalità, pari opportunità, orientamento scolastico e professionale. L’istituzione scolastica individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i diversi ordini e gradi di istruzione all'interno delle singole realtà scolastiche, secondo la "storia", il territorio e l'utenza corrispondenti, al fine di promuovere un armonico e consapevole sviluppo della personalità degli alunni. Tali strumenti sono esplicitati nelle Programmazioni educative e didattiche e nel Regolamento d'Istituto. Nella programmazione dell'azione educativa e didattica i docenti adotteranno soluzioni idonee a rendere possibile una equa distribuzione dei testi scolastici nell'arco della settimana, in modo da evitare, nella stessa giornata, un sovraccarico di materiali da trasportare. Nell'assegnazione agli alunni dei compiti da svolgere a casa, il docente opererà in coerenza con la programmazione didattica del Consiglio di Classe, tenendo presente la necessità di favorire una proficua ed uniforme attività di studio degli allievi. Nel rispetto degli obiettivi formativi, previsti dagli ordinamenti scolastici e dalla programmazione educativo-didattica, si tenderà ad assicurare agli alunni, nelle ore extrascolastiche, il tempo da dedicare al gioco, all'attività sportiva e ad altre attività formative. Le programmazioni curriculari dei singoli docenti sono depositate agli atti della scuola e quindi consultabili dai genitori che ne vorranno fare richiesta. Gli obiettivi di apprendimento, la finalità dei quali è l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona, sono specificamente disciplinari e funzionali allo sviluppo delle relative competenze. Con l’autonomia scolastica, spetta al Collegio dei Docenti costruire i curricoli disciplinari d’Istituto declinando, all’interno ed in sintonia con il Piano dell’Offerta Formativa, il percorso delle discipline sulla base dei traguardi e degli obiettivi di apprendimento prescritti a livello nazionale. I curricoli di istituto stabiliscono pertanto gli indicatori per la valutazione da sottoporre a verifica al termine di ogni classe e costituiscono il punto di riferimento di ogni insegnante per la progettazione didattica e la valutazione degli alunni.

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OBIETTIVI TRASVERSALI DELL’AREA DIDATTICA

CLASSE PRIMA

COMPRENSIONE ORALE

E SCRITTA

CLASSE SECONDA

COMPRENSIONE ORALE

E SCRITTA

CLASSE TERZA

COMPRENSIONE ORALE

E SCRITTA

-Comprende le istruzioni e le consegne -Comprende globalmente un testo -Comprende il significato di nuovi termini e li memorizza -Ricerca sul vocabolario parole sconosciute e ne individua il significato corretto

-Comprende le istruzioni e le consegne -Coglie il significato di nuovi termini e li memorizza -Comprende un testo ascoltato e letto

-Comprende le istruzioni e le consegne -Coglie il significato di nuovi termini e li memorizza -Comprende un testo ascoltato e letto -Utilizza in situazioni nuove le conoscenze acquisite -analizza e sintetizza i contenuti proposti

ESPRESSIONE ORALE E SCRITTA

ESPRESSIONE ORALE E SCRITTA ESPRESSIONE ORALE E SCRITTA

-Risponde in modo adeguato alle domande -usa i termini specifici delle varie discipline -Si esprime correttamente

-Si esprime usando le strutture linguistiche adeguate -Risponde in modo coerente alle domande -Sa usare la terminologia specifica delle discipline -si esprime in modo chiaro e ordinato

-Risponde in modo coerente alle domande -Sa usare la terminologia specifica delle discipline -Si esprime utilizzando strutture linguistiche più complesse -si esprime in modo personale e organico

CAPACITA’ LOGICHE

CAPACITA’ LOGICHE CAPACITA’ LOGICHE

-E’ in grado di individuare gli elementi di un problema -E’ in grado di applicare regole

-E’ in grado di individuare gli elementi fondamentali di un problema -E’ in grado di applicare regole

-E’ in grado di individuare gli elementi fondamentali di un problema -E’ in grado di desumere e applicare regole

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-E’ in grado di mettere in relazione gli elementi o le fasi di un procedimento -Individua il procedimento risolutivo di una situazione problematica

-E’ in grado di mettere in relazione gli elementi o le fasi di un procedimento -Individua il procedimento risolutivo di una situazione problematica

METODO DI STUDIO

METODO DI STUDIO

METODO DI STUDIO

-sa suddividere il testo in frequenze -Sa sottolineare le informazioni-chiave -sa ripetere con parole proprie i contenuti proposti

-utilizza correttamente il libro di testo: ne riconosce le diverse parti e le funzioni fondamentali -sottolinea i concetti-chiave -individua i termini che non conosce: chiede spiegazione o ricerca sul dizionario -espone con parole proprie i contenuti acquisiti

-utilizza correttamente il libro di testo: ne riconosce le diverse parti e le funzioni fondamentali -sottolinea i concetti-chiave selettivamente -individua i termini che non conosce: chiede spiegazione o ricerca sul dizionario -espone con parole proprie i contenuti acquisiti e li rielabora -E’ in grado di organizzare la propria attività di studio in modo autonomo

OBIETTIVI TRASVERSALI DELL’AREA EDUCATIVA

CLASSE PRIMA CLASSE SECONDA

CLASSE TERZA

ASCOLTO E ATTENZIONE

ASCOLTO E ATTENZIONE

ASCOLTO E ATTENZIONE

-Presta attenzione sia alle spiegazioni che durante le esercitazioni individuali -Interviene in modo ordinato e pertinente

-Ha tempi di ascolto adeguati alle richieste dell’attività didattica -Interviene in modo ordinato e pertinente

-Ha tempi di ascolto adeguati alle richieste dell’attività didattica -Interviene in modo ordinato e pertinente

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RAPPORTI INTERPERSONALI

RAPPORTI INTERPERSONALI

RAPPORTI INTERPERSONALI

-rispetta se stesso, gli altri e l’ambiente circostante -si relaziona con gli adulti e con il gruppo dei pari

-osserva le regole della scuola

-rispetta se stesso, gli altri e l’ambiente circostante -sa relazionarsi con gli adulti e con il gruppo dei pari -osserva le regole della scuola in modo consapevole

-rispetta se stesso, gli altri e l’ambiente circostante -sa relazionarsi con gli adulti e con il gruppo dei pari -opera scelte responsabili valutando le conseguenze del proprio agire

PARTECIPAZIONE

PARTECIPAZIONE

PARTECIPAZIONE

-alza la mano e aspetta il proprio turno -sa porre domande in modo comprensibile e pertinente

-fa interventi coerenti -partecipa con interesse alle varie attività -rispetta l’opinione altrui

-fa interventi coerenti -dà il proprio apporto all’incremento delle informazioni nelle attività svolte con i compagni -rispetta il punto di vista altrui ed eventualmente modifica il proprio

METODO DI LAVORO

METODO DI LAVORO

METODO DI LAVORO

-sa utilizzare il diario -porta il materiale occorrente e ne ha cura -porta a termine il lavoro assegnato in tempi stabiliti -esegue i compiti assegnati con regolarità -è in grado di pianificare le attività settimanali -segue attivamente la correzione dei compiti

-porta il materiale occorrente e ne ha cura -esegue i compiti assegnati con continuità -organizza in modo ordinato lo svolgimento dei compiti -partecipa attivamente alla correzione collettiva e individuale degli elaborati per correggere il proprio

-porta il materiale occorrente e ne ha cura -esegue i compiti assegnati con continuità secondo i tempi e le procedure sia in classe che a casa -organizza in modo ordinato lo svolgimento dei compiti -partecipa attivamente alla correzione collettiva e individuale degli elaborati per correggere il proprio -organizza autonomamente il proprio lavoro a casa, anticipando anche attività di studio non immediatamente richieste

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-E’ disponibile al cambiamento -E’ consapevole dei propri livelli di partenza e valuta le proprie capacità e attitudini

7. INCLUSIVITA’ DELL’ISTITUTO Il nostro Istituto Comprensivo, oltre a favorire la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica e del fallimento precoce, sviluppa la propria azione educativa in coerenza con i principi dell’integrazione delle culture e dell’inclusione . Nel loro lavoro quotidiano gli insegnanti individuano ed attuano adeguate strategie organizzative e didattiche, finalizzate al superamento degli ostacoli derivanti da situazioni di fragilità e di diversità , rendendole opportunità di crescita per l’intera comunità scolastica. Il GLI ( Gruppo di Lavoro per l’Inclusione), coordinato dal Dirigente Scolastico e formato dai rappresentanti degli insegnanti di sostegno e di classe, dai rappresentanti dei genitori e dei servizi educativi, dal coordinatore dell’area di sostegno e dalla funzione strumentale POF, si occupa di predisporre il Piano annuale per l’inclusione (PAI ). Tale gruppo di lavoro inoltre assicura rapporti periodici con le famiglie e con gli enti del territorio, coordina e verifica la redazione dei piani e dei progetti di intervento , monitorando i livelli di inclusività dell’Istituto, i punti di forza e di criticità delle pratiche inclusive proposte. Il PAI viene quindi elaborato insieme al POF (nel rispetto della Direttiva M. 27/12/2012 e della CM n.8 del 6/3/2013 ) per individuare e rendere esplicite le azioni e le strategie che la scuola mette in atto per rispondere alle diverse esigenze degli alunni e delle alunne con bisogni educativi speciali. Le aree di riferimento che consentono di classificare alcune fra le problematiche più comuni degli alunni con BES (bisogni educativi speciali ) sono le seguenti: Area della disabilità intellettiva o motoria Alunni certificati legge 104/92 ( ritardo mentale, disturbi generalizzati dello sviluppo…) La scuola pone particolare cura nell’affrontare le problematiche derivanti dall’inserimento nelle classi di alunni portatori di handicap, i quali esigono il rispetto più attento della loro situazione e l’attuazione di appropriati interventi educativi e didattici. La presenza di insegnanti specializzati, la collaborazione degli specialisti di medicina scolastica, il servizio socio-psico-pedagogico concorrono ad assicurare un’attività scolastica adeguata alla delicatezza dell’inserimento e dell’integrazione. I docenti che compongono il team di interclasse (per la scuola primaria) e il consiglio di classe (per la scuola secondaria di primo grado), per la parte di competenza della scuola, lavorano per garantire all’alunno diversamente abile:

l’accoglienza e l’inserimento nel gruppo classe

la progressiva conquista delle autonomie personali e sociali

l’uguaglianza delle opportunità

il rispetto delle modalità e dei ritmi personali di apprendimento

il rispetto del diritto all’educazione e all’istruzione Il docente di sostegno potrà quindi lavorare in classe, collaborando con gli altri docenti, pur nell’attuazione di specifici percorsi educativo-didattici. Il team docente e i consigli di classe, in collaborazione con le famiglie e con le figure professionali esterne, sulla base della Diagnosi Funzionale ( a cura dell’ASL), elaborano per l’alunno il Profilo Dinamico Funzionale (PDF) e il progetto Educativo Individualizzato (PEI ).

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L’insegnante di sostegno coordina tutti gli interventi specifici sull’alunno visionando i suoi documenti, pianificando l’attività educativa e didattica e gli incontri con la famiglia, gestendo i rapporti con l’ASL e con tutte le figure professionali di riferimento. Per svolgere adeguatamente tutte le attività previste dai singoli Consigli di classe, si prevede l’utilizzo dei seguenti spazi: aule della classe, biblioteca, palestra, laboratori, aula per le attività individuali, laboratorio di informatica, aula attrezzata con materiale specifico per le situazioni di handicap più grave. Gli insegnanti di sostegno in servizio nel nostro istituto vengono coadiuvati, per i casi più delicati, dal personale PEA; gli alunni sono assistiti secondo le modalità previste dal Piano educativo Individualizzato per essi elaborato. Nel corso dell’anno scolastico è previsto un incontro per gli alunni H tra gli insegnanti e il personale dell’ASL di Sassuolo; per i casi in cui si ravvisi la necessità, gli operatori ASL si rendono disponibili a pianificare nuovi incontri. Nell’Istituto è presente la Commissione per l’integrazione scolastica. Sul piano metodologico particolare rilievo avranno la continuità tra i vari ordini di scuola, la promozione di una proficua collaborazione scuola-famiglia, l’attenzione alle risorse e ai bisogni dell’alunno nell’ottica di una progettazione il più possibile inclusiva. Area dei disturbi specifici dell’apprendimento Disturbi specifici dell’apprendimento definiti dalla Legge 170/2010 (es. disgrafia, dislessia, disortografia, discalculia). Ogni équipe didattica, a fronte di una certificazione di Disturbo Specifico dell’Apprendimento, predispone un Piano Didattico Personalizzato (PDP), documento nel quale tra l’altro vengono esplicitate le misure dispensative e gli strumenti compensativi necessari per ogni singolo alunno nelle diverse discipline. Attraverso l’organizzazione di interventi di supporto, anche extrascolastici, l’attivazione di progetti specifici, la diffusione di metodologie e strumenti didattici utili per affrontare le problematiche emerse, l’istituzione scolastica intende dare una risposta concreta al bisogno di autonomia e di autoefficacia di questi studenti, cercando di interpretare al meglio le attese e le speranze delle famiglie. Area dei disturbi evolutivi specifici Es. disturbi del linguaggio, dell’attenzione e dell’iperattività, della coordinazione motoria, della disprassia Area dello svantaggio ( con indicazione del tipo di disagio prevalente) alunni con svantaggio socio-economico alunni con svantaggio linguistico-culturale ( difficoltà derivanti dalla non conoscenza della lingua e della cultura italiana) alunni con svantaggio comportamentale / relazionale Si tratta di situazioni per le quali la scuola può ritenere opportuno formalizzare un percorso di apprendimento personalizzato. Per gli alunni non segnalati ma in difficoltà di apprendimento sono previsti:

-momenti di insegnamento individualizzato nella classe di appartenenza; -attività mirate di recupero nel piccolo gruppo; -attuazione di percorsi alternativi e di strategie didattiche concordate con il Consiglio di Classe; -consultazione e collaborazione con personale specializzato ( A.S.L.); -inserimento privilegiato in progetti mirati al recupero e all’integrazione; -coinvolgimento delle famiglie e, quando possibile, delle strutture presenti nel territorio (parrocchia, biblioteca ecc.).

La presenza nel nostro Istituto di alunni stranieri viene considerata una risorsa che consente alla comunità educante di aprire nuovi spazi di confronto con altre culture. La valorizzazione e l’integrazione di tutti gli alunni trova riscontro nel principio fondamentale dell’accoglienza, che fa della scuola il luogo dove ci si incontra e si impara a convivere.

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Il piano di accoglienza per questi alunni prevede tra l’altro:

l’eventuale intervento di mediatori culturali, al fine di accompagnarli nel loro inserimento e/o di favorire l’approccio con una cultura diversa dalla propria

l’organizzazione di percorsi di alfabetizzazione o di prima formazione linguistica in italiano come L2, nonché di sviluppo linguistico per alunni in Italia già da qualche anno

la realizzazione di azioni concordate con i docenti della classe per il potenziamento del supporto linguistico o il recupero in determinate discipline

l’organizzazione di attività extrascolastiche di aiuto allo studio

la costruzione di percorsi e/o di interventi specifici finalizzati alla preparazione degli esami di fine ciclo

L’intervento del mediatore culturale, finanziato dall’Amministrazione comunale, prevede che tale figura di supporto affianchi l’alunno individuato dal consiglio di classe proponendo attività individualizzate, volte ad una prima alfabetizzazione della lingua italiana a livello orale e scritto. Importante sarà la collaborazione tra i docenti e l’operatore linguistico, per concordare i percorsi da proporre agli alunni, inserendo anche attività relative all’educazione civica, che stimolino sia il confronto tra il paese di provenienza e quello di accoglienza, sia l’orientamento e il radicamento nelle strutture del territorio locale. Potranno essere concordati interventi di animazione interculturale all’interno delle classi, per favorire e stimolare lo scambio tra culture diverse. La durata del progetto, in termini di ore, dipende dalle risorse economiche che l’Ente Locale può mettere in campo. Gli interventi del mediatore culturale saranno comunque concordati con i consigli di classe interessati e inseriti nell’orario curriculare. Per ciò che riguarda le verifiche, esse si effettueranno in itinere in collaborazione con i docenti, per modificare, qualora se ne presenti la necessità, modi, contenuti ed attività del percorso.

Per quanto riguarda infine il problema della dispersione scolastica, si ritiene importante che il Piano dell’Offerta Formativa preveda anche alcuni interventi mirati a contrastare detto fenomeno. È necessario che ogni Consiglio di Classe individui ed abbia ben presenti quelle situazioni “particolari”, che possono portare un alunno all’abbandono (insuccesso scolastico ripetuto, scarsa motivazione verso lo studio, atteggiamento rinunciatario, famiglia poco partecipe) ed intervenga con attività adeguate, individualizzate o in piccolo gruppo di recupero.

Per ciascuna delle problematiche riferite alle aree sopra menzionate, come pure per le situazioni eventualmente individuate dai rispettivi consigli di classe che richiedono particolare attenzione, l’istituzione scolastica potrà attuare prassi e interventi di carattere amministrativo-burocratico, comunicativo - relazionale, educativo e didattico. Occorre precisare infine che non tutte le situazioni si configurano come permanenti, ma potranno essere considerate transitorie al termine di una loro evoluzione positiva. Come indicato nella nota MIUR del 22.11.2013, la scuola ha la facoltà di intervenire nella personalizzazione dei percorsi dei singoli alunni secondo i bisogni di volta in volta emersi. Nel caso in cui il team docenti o il Consiglio di classe ravvisi la necessità di introdurre per l’alunno particolari misure dispensative o strumenti compensativi, provvederà all’elaborazione di un Piano didattico personalizzato. L’adozione di tali strumenti e/ o di particolari metodologie didattiche, fino al momento in cui il PDP resta in vigore, avrà il fine di consentire all’alunno di affrontare il suo percorso scolastico con serenità, riducendo la fatica e le criticità derivanti dal bisogno specifico. Il Piano annuale per l’inclusione, nonché il quadro di sintesi del piano di intervento predisposto per gli alunni BES è pubblicato sul sito web del nostro Istituto Comprensivo.

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8. ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA

Suddivisione anno scolastico Il collegio dei Docenti dell'Istituto Comprensivo ha deliberato la suddivisione dell’anno scolastico in quadrimestri: I° Quadrimestre dal 15 Settembre 2014 al 31 Gennaio 2015 II Quadrimestre dal 1 Febbraio 2015 al 6 Giugno 2015. L’organizzazione oraria delle scuole dell’istituto è vincolata alle disposizioni ministeriali e all’organico assegnato annualmente, ma gode di una propria autonomia progettuale. L’offerta formativa, quindi, sia nella scansione oraria che nella progettualità didattica, può subire modifiche.

8.1 AMBITI DISCIPLINARI NELLA SCUOLA PRIMARIA Nella Scuola Primaria non è prevista alcuna rigidità di orario, ma viene attuata la flessibilità della programmazione garantendo un monte ore annuale per le discipline. Il Collegio dei Docenti, in riferimento a una ipotetica media annuale (settimana ipotetica tipo), ha deliberato la seguente distribuzione oraria delle discipline: Religione: obbligatorie 2 ore settimanali Lingua 2: 1 ora in classe prima, 2 ore in classe seconda e 3 ore nelle altre. Tecnologia: nuova disciplina, conteggiare almeno 1 ora settimanale Informatica ed educazioni: sono trasversali a tutte le discipline quindi non hanno un loro monte ore definito, ma rientrano indistintamente nelle 27-40 ore.

CLASSE PRIMA

DISCIPLINE ORE SETTIMANALI ORE ANNUALI

RELIGIONE CATTOLICA 2 66

ITALIANO 8 9 (TP) 264

INGLESE 1 33

STORIA-GEOGRAFIA 2 3 (TP) 66

MATEMATICA 6 7 (TP) 198

SCIENZE 2 66

TECNOLOGIA E INFORMATICA 1 33

MUSICA 1 33

ARTE E IMMAGINE 2 66

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 66

CLASSE SECONDA

DISCIPLINE ORE SETTIMANALI ORE ANNUALI

RELIGIONE CATTOLICA 2 66

ITALIANO 7 8 (TP) 231

INGLESE 2 66

STORIA-GEOGRAFIA 3 99

MATEMATICA 6 7 (TP) 198

SCIENZE 2 66

TECNOLOGIA E INFORMATICA 1 33

MUSICA 1 33

ARTE E IMMAGINE 2 66

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 1 2(TP) 33

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CLASSI TERZA – QUARTA – QUINTA

DISCIPLINE ORE SETTIMANALI ORE ANNUALI

RELIGIONE CATTOLICA 2 66

ITALIANO 7 8 (TP) 231

INGLESE 3 99

STORIA-GEOGRAFIA 3 99

MATEMATICA 6 7 (TP) 198

SCIENZE 2 66

TECNOLOGIA E INFORMATICA 1 33

MUSICA 1 33

ARTE E IMMAGINE 1 33

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 1 2 (TP) 33

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8.2 AMBITI DISCIPLINARI NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO La scuola secondaria di primo grado attualmente opera con il modulo orario a 30 ore su sei giorni, la mattina dal lunedì al sabato, dalle 8.00 alle 13.00, per 4 sezioni. Ogni disciplina (o gruppo di discipline) è affidata a un docente, che può operare in una o più classi a seconda del numero di ore previsto per ciascuna materia di insegnamento.

Materia N° ore settimanali

Italiano 5

Storia / Geografia 4

Scienze matematiche 6

Attività di approfondimento Italiano 1

Prima lingua comunitaria ( Inglese) 3

Seconda lingua comunitaria ( Francese) 2

Tecnologia 2

Arte e immagine 2

Musica 2

Scienze motorie e sportive 2

Religione 1

TOTALE 30

La scuola organizza attività alternative all’insegnamento della Religione Cattolica. Nelle ore di alternativa potranno essere proposte agli alunni attività concordate con i docenti del Consiglio di Classe, di consolidamento e/ o di approfondimento di tematiche attinenti ai programmi disciplinari dei rispettivi anni di corso. Sono previste altresì attività opzionali pomeridiane (es. corsi di inglese, tedesco, latino), finanziate con il fondo dell’istituzione scolastica oppure con il contributo parziale o totale dei genitori, a seconda delle risorse di cui l’Istituto Comprensivo dispone. Per il quadro completo dei progetti realizzati in questo e negli altri due plessi, si rimanda al capitolo sull’ampliamento dell’offerta formativa.

9. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Oltre a progettare attività didattiche curricolari, il Collegio dei Docenti , nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili e coerentemente con il piano dell’offerta formativa, promuove , su progetto, attività specifiche, ore aggiuntive di insegnamento per interventi didattici finalizzati all’arricchimento e alla personalizzazione dell’offerta formativa, nel rispetto della libertà di scelta e di adesione dei Consigli di Classe e di interclasse. Le attività di ampliamento dell’offerta formativa, così come gli interventi didattici per recupero, consolidamento e potenziamento, vengono realizzati sia in orario curricolare, cioè durante le ore di lezione, che in orario extracurricolare (nel pomeriggio). I percorsi che caratterizzano il Piano dell’Offerta Formativa sono sostenuti da risorse interne ed esterne e la loro effettiva realizzazione dipende dall’assegnazione dei fondi ad essi destinati. Di seguito si riporta l’elenco dei progetti realizzati per l’anno in corso nei singoli plessi, suddivisi in base a criteri riferiti alla natura e alle modalità dei relativi finanziamenti.

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AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA ENTE LOCALE

GESTIONE DIRETTA

SCUOLE DELL’ INFANZIA

TITOLO PROGETTO

DESCRIZIONE

DESTINATARI

DIVERSITA' DI GENERE E PARI OPPORTUNITA

IDENTITA' MASCHILE E FEMMINILE E SUPERAMENTO DEGLI STEREOTIPI 5ANNI GORZANO 5 ANNI OBICI + MISTA

ED. ALIMENTARE

SPERIMENTAZIONE , RICERCA E STUDIO DEI VARI CIBI COME ATTIVITA' PROPEDEUTICA AD UNA SANA ALIMENTAZIONE 4 ANNI GORZANO + OBICI

LA CONTINUITA' DALL'ASILO NIDO ALL'INFANZIA USO DI TESTI E NARRAZIONI ANIMATE 3 E 5 ANNI GORZANO +OBICI

CONTINUITA' MATERNA PRIMARIA ATTIVITA' CON ESPERTO ESTERNO E UTILIZZO DI TECNICHE TEATRALI

5 ANNI FUTURE PRIME PRIMARIA GORZANO + OBICI

SPORTELLO DOCENTI STRATEGIE DI GESTIONE GORZANO + OBICI

CONCORSO DI PITTURA PAESAGGI E LUOGHI DEL NOSTRO TERRITORIO 5ANNI GORZANO + OBICI

MEDIAZIONE CULTURALE SOCIALIZZAZIONE E ALFABETIZZAZIONE ALUNNI STRANIERI GORZANO + OBICI

I DINOSAURI MANGIA SPAZZATURA PERCORSO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE 4-5 ANNI OBICI

ACQUAMONDO PERCORSO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE 5 ANNI GORZANO

LO GNOMO CARTAIO PERCORSO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE 4 ANNI GORZANO + MISTA OBICI

ROBIN IL PETTIROSSO PERCORSO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE 3 ANNI GORZANO

SCUOLA PRIMARIA

TITOLO PROGETTO DESCRIZIONE DESTINATARI

CONTINUITA' MATERNA-PRIMARIA PROGETTO-PONTE 5 ANNI FUTURE PRIME-PRIMARIA

CONCLUSIONE CONTINUITA' INFANZIA-PRIMARIA SPETTACOLO TEATRALE PRIME PRIMARIA

CONTINUITA' PRIMARIA-MEDIE PROGETTO-PONTE QUINTE PRIMARIA-PRIMA SECONDARIA

MEDIAZIONE CULTURALE ALFABETIZZAZIONE CULTURALE ALUNNI STRANIERI

AMICO ALBERO CACCIA AL TESORO CLASSI SECONDE

IL PRATO DELLE MERAVIGLIE PROGETTO AMBIENTALE CLASSI SECONDE

CACCIA AL LIBRO PERCORSO DI LETTURA ANIMATA IN BIBLIOTECA TERZE QUARTE QUINTE

PERCORSO DI EDUCAZIONE STRADALE ITINERARI DI EDUCAZIONE STRADALE TUTTE

RACCONTARE LA STORIA A FUMETTI COSTRUZIONE IN CLASSE DI UN FUMETTO 3C

SPORTELLO DOCENTI LA GESTIONE DELLA CLASSE DIFFICILE INSEGNANTI SCUOLA PRIMARIA

PALLANDIA GIOCO SPORT TUTTE LE CLASSI DEL PLESSO

PROGETTO ACQUATICITA' ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP

PROGETTI EXTRASCOLASTICI INTEGRAZIONE ALUNNI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP

L'ORTO A SCUOLA PIANTUMAZIONE E RINNOVAMENTO DELL'ORTO A SCUOLA UNA CLASSE DA DEFINIRE

SPORTELLO DOCENTI CENTRO SERVIZI SOSTEGNO ALLA PERSONA ALUNNI BES

KARATE CLASSI TERZE, QUARTE, QUINTE

LA SCUOLA CALCIO 1B, 1C, 3C

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

TITOLO PROGETTO

DESCRIZIONE DESTINATARI

ORIENTAMENTO

ATTIVITA' E INIZIATIVE ORIENTAMENTO IN

USCITA CLASSI TERZE + GENITORI

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TENNIS AVVIAMENTO AL GIOCO DEL TENNIS CLASSI PRIME

BOCCE GIOCHI DI COORDINAZIONE OCULO-MANUALE CLASSI PRIME E SECONDE

DALLA NATURA ALLA NOSTRA TAVOLA PERCORSO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE SECONDE

SETTIMANA DELLA SALUTE CONFERENZA DOTT.MUNDULA SECONDE

IPPOTERAPIA ATTIVITA' LUDICO-SPORTIVA EQUESTRE ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP

PROGETTO EXTRASCOLASTICO AFFIANCAMENTO POMERIDIANO DA PARTE DEL PERSONALE EDUCATIVO ALUNNI CON BES

MEDIAZIONE CULTURALE PERCORSI DI ALFABETIZZAZIONE ALUNNI STRANIERI

GET MARANELLO E POZZA INTERVENTI EDUCATIVI E RICREATIVI POMERIDIANI ALUNNI INDIVIDUATI DAI CDC

CONFERENZA RITA BORSELLINO PERCORSO DI EDUCAZIONE ALLA LEGALITA' TERZE

CONOSCERE LO SPAZIO GIOVANI E IL CONSULTORIO EDUCAZIONE ALL'AFFETTIVITA' TERZE

GIORNO DELLA MEMORIA VISITA AL CAMPO DI FOSSOLI E MUSEO MONUMENTO AL DEPORTATO DI CARPI TERZE

GIORNO DELLA MEMORIA PIANTUMAZIONE E CERIMONIA CON LETTURE INTORNO ALL'ULIVO PRIME + PRIMARIA

INCONTRO CON LA POLIZIA MUNICIPALE PERCORSO DI EDUCAZIONE ALLA LEGALITA' TUTTE

SMS VOLONTARIATO INCONTRO CON ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO DEL TERRITORIO TUTTE

PERCORSI DIDATTICI IN ARCHIVIO ATTIVITA' DI RICERCA STORICA SU DOCUMENTI E VISITE GUIDATE ALL'ARCHIVIO STORICO DUE CLASSI SECONDE O TERZE

PROGETTO SCUOLA-BOTTEGA ATTIVITA' MANUALI ARTIGIANALI GUIDATE ALUNNI A RISCHIO DI ABBANDONO SCOLASTICO

AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA ENTE LOCALE

CONTRIBUTO DATO ALLA SCUOLA

SCUOLA PRIMARIA

MUSICA INTERVENTO ESPERTO DEL FLAUTO MAGICO 2A,2B,2C,3A,3B,4A,4B

TEATRO

MESSA IN SCENA DI UN TESTO LETTERARIO O

STORICO

4C

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

TITOLO PROGETTO DESCRIZIONE

DESTINATARI

TUTOR 2 SPORTELLO DI CONSULENZA PSICOLOGICA A SCUOLA SECONDE E TERZE

LA FABBRICA DI CIOCCOLATO LABORATORIO DI MUSICAL

7 CLASSI 1 D-E-F-G-3D-E-F

EX SCUOLA- BOTTEGA ATTIVITA' DI RECUPERO E POTENZIAMENTO DI LINGUA E MATEMATICA TERZE

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AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA ISTITUTO COMPRENSIVO

FIS

SCUOLE DELL'INFANZIA

TITOLO PROGETTO DESCRIZIONE DESTINATARI

INSERIMENTO / ACCOGLIENZA ATTIVITA' DI SUPPORTO ALLE PRIME ESPERIENZE DI VITA COMUNITARIA GORZANO + OBICI 3 ANNI

PROGETTO DI INTERSEZIONE: FIABE,FAVOLE,STORIE PER INTERAGIRE E CRESCERE INSIEME PERCORSO CON GRUPPI MISTI PER ETA' GORZANO 3-4-5 ANNI

APPROCCIO ALLA LINGUA INGLESE ATTIVITA' LUDICHE PER LA CONOSCENZA DI CODICI LINGUISTICI DIVERSI DALLA PROPRIA LINGUA OBICI 5 ANNI

SCUOLA PRIMARIA

TITOLO PROGETTO DESCRIZIONE DESTINATARI

GAMES WITHOUT FRONTIERS & English breakfast

PROGETTO DI CONTINUITA'. DISCIPLINE COINVOLTE: INGLESE, LETTERE, MATEMATICA, TECNOLOGIA. QUINTE PRIMARIA

CRETA PER CREARE PROGETTO ACCOGLIENZA E CONTINUITA' QUINTE PRIMARIA

RECUPERO E POTENZIAMENTO LINGUA E MATEMATICA 1C 2A 3A 3B 3C 4B 4C

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

TITOLO PROGETTO DESCRIZIONE DESTINATARI

PROGETTO EDMODO PIATTAFORMA DIDATTICA DIGITALE PER STUDENTI E DOCENTI

PRIMARIA SECONDARIA ALUNNI DOCENTI

CORSO DI POTENZIAMENTO LINGUA INGLESE TERZE

CRETA PER CREARE CONTINUITA' E ACCOGLIENZA PRIMARIA QUINTE SECONDARIA SECONDE

PRIMI ELEMENTI PER LO STUDIO DEL LATINO STRUTTURE LINGUISTICHE DI BASE TERZE

FESTA DI NATALE LABORATORIO MANIPOLATIVO ESPRESSIVO ALUNNI INDIVIDUATI DAI CDC

RECUPERO POTENZIAMENTO INGLESE TERZE

GIOCHI MATEMATICI TORNEO DI GIOCHI MATEMATICI TUTTE

RECUPERO CONSOLIDAMENTO AREE LINGUA E MATEMATICA

ALUNNI IN DIFFICOLTA' E INDIVIDUATI DAI CDC

POTENZIAMENTO MATEMATICA 3D 3D

AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA ISTITUTO COMPRENSIVO

FINANZIAMENTO GENITORI CON CONTRIBUTO VOLONTARIO O PER SINGOLO CORSO / PROGETTO

SCUOLE DELL'INFANZIA

TITOLO PROGETTO

DESCRIZIONE

DESTINATARI

LA MUSICA PER CANTARE DANZARE COMUNICARE E INTERAGIRE ANCHE FINANZ COMUNE E ASL GORZANO TUTTE

LA MUSICA PER CANTARE DANZARE COMUNICARE E INTERAGIRE ANCHE FINANZ COMUNE OBICI TUTTE

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YOGA PER VIVERE IN ARMONIA PERCORSO LUDICO PER L'ASCOLTO DI SE STESSO E DEGLI ALTRI GORZANO 5 ANNI

INGLESE ESPERIENZE DI GLOTTODIDATTICA GORZANO TUTTI

RASSEGNA DI TEATRO SPETTACOLI TEATRALI ALL'AUDITORIUM GORZANO OBICI TUTTI

A SCUOLA DI CUCINA CON I GENITORI COLAZIONE A SCUOLA E INIZIATIVE VARIE TUTTI

SCUOLA PRIMARIA

TITOLO PROGETTO DESCRIZIONE DESTINATARI

SABBIA COME UNA MATITA

UTILIZZO DELLE DITA E DELLA SABBIA PER CREARE UN’EMOZIONE TUTTE

ASCOLTARE PENNAC GUARDANDO MIRO'

TECNICHE DI LETTURA PER L’ASCOLTO GUIDATO SECONDE TERZE

NUOTO 1B 2B 4A

TRAME DI PIETRA REALIZZAZIONE DI UN MOSAICO 5B

LA FABBRICA DI CIOCCOLATO MUSICAL 3A 3B 4A

RASSEGNA DI TEATRO SPETTACOLI TEATRALI ALL'AUDITORIUM TUTTE

TEATRO IN CLASSE LA GABBIANELLA E IL GATTO CHE LE INSEGNO' A VOLARE 3C

TEATRO I BURATTINI A SCUOLA TUTTE

IL FUMETTO NELLE SCUOLE PRIMARIE

PROGETTO DIDATTICO INTERDISCIPLINARE QUARTE

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

TITOLO PROGETTO DESCRIZIONE DESTINATARI

MI ORIENTO CORSO DI LINGUA TEDESCA TERZE

CORSO DI NUOTO 8 LEZIONI A GRUPPI DI LIVELLO PER AVVIAMENTO E APPROFONDIMENTO DEI VERI STILI DI NUOTO.

SECONDE

LA FABBRICA DI CIOCCOLATO LABORATORIO DI MUSICAL

7 CLASSI 1 D-E-F-G-3D-E-F

CORSO DI NUOTO

ALUNNI H CON DOCENTI DI SOSTEGNO / EDUCATORI

AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA ISTITUTO COMPRENSIVO

COFINANZIAMENTO COMUNE

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

TITOLO PROGETTO DESCRIZIONE DESTINATARI

PRENDI IL BULLO A MARANELLO!

CONTRASTO A BULLISMO E CYBERBULLISMO

CLASSI PRIME E SECONDE

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AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA ISTITUTO COMPRENSIVO

FINANZIAMENTO A CARICO DI ASSOCIAZIONI ED ENTI VARI

SCUOLE DELL'INFANZIA

TITOLO PROGETTO

DESCRIZIONE DESTINATARI

LE AVVENTURE DI SKIZZO PERCORSO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE GORZANO OBICI 5 ANNI

A TUTTA FORZA PERCORSO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE GORZANO OBICI 5 ANNI

IL VIAGGIO DI BUCCIA PERCORSO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE GORZANO OBICI 4 ANNI

SCUOLA PRIMARIA

TITOLO PROGETTO DESCRIZIONE DESTINATARI

HERA-CARTA DA FAVOLA IL RICICLO DIVENTA UNA MAGIA

1B-1A

SORRISI SMAGLIANTI FUTURI BRILLANTI PROGETTO DI IGIENE ORALE 1A-B-C 2A-2C

IL TEATRO DELL'ACQUA LE MILLE MERAVIGLIE DELL’ACQUA 2A 2C

CONOSCERE I CETACEI 4C

I MESTIERI DEI GENITORI 4C

LIM EDUSTRADA PROGETTO DI EDUCAZIONE STRADALE QUARTE QUINTE

PICCOLE RUOTE CRESCONO PROGETTO DI EDUCAZIONE STRADALE TUTTE

LA BUONA STRADA DELLA SICUREZZA PROGETTO DI EDUCAZIONE STRADALE TERZE QUARTE QUINTE

LEZIONE DIDATTICA DI PALEONTOLOGIA

IL RECUPERO DEI FOSSILI IN CLASSE CON L’ESPERTO 3A

RICICLO APERTO RACCOLTA DIFFERENZIATA 2A 2B

TRICOLORTO ESPERIENZE DI SEMINA 1C

HERA CARTA DA FAVOLA 1A 1B

INCONTRO CON ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI

CONTRASTO AL BULLISMO E CORRETTO USO DEL WEB QUINTE

BOY FOX MANGIA GIUSTO MUOVITI CON GUSTO EDUCAZIONE ALIMENTARE 2A

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

TITOLO PROGETTO DESCRIZIONE DESTINATARI

PROTEZIONE CIVILE EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA A SCUOLA PRIME

AVIS ATTIVITA' DI PRIMO SOCCORSO E GIOCHI DI RUOLO

2D 2E

W L'AMORE PROGETTO DI EDUCAZIONE SANITARIA 3D 3E GENITORI

STUDENTI OGGI CITTADINI DOMANI EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA

CLASSI TERZE

EDUCAZIONE ALLA LEGALITA' USO CONSAPEVOLE DI INTERNET E DEI SOCIAL NETWORK

CLASSI TERZE

RUGBY AVVIAMENTO AL GIOCO DEL RUGBY

SECONDE

IMPRONTA ECONOMICA JUNIOR EDUCAZIONE AL RISPARMIO CONSAPEVOLE

3F

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10. VALUTAZIONE Il processo valutativo si articola su due livelli:

la valutazione di sistema ( P.O.F, condizioni strutturali, servizi) attraverso azioni periodiche di controllo e di monitoraggio;

la valutazione formativa, attraverso modalità chiare e ben definite, anche con il coinvolgimento degli alunni stessi (comprensione della valutazione, autovalutazione, contratto formativo).

Il Sistema Nazionale di Valutazione (INVALSI), inoltre, ogni anno somministra agli alunni delle classi seconda e quinta della Primaria prove di Italiano e di Matematica , standardizzate e uguali su tutto il territorio nazionale. La prova nazionale Invalsi è entrata a far parte del sistema di valutazione delle prove d’Esame di Stato al termine del primo ciclo di studi.

10.1 VALUTAZIONE NELLE SCUOLE DELL’ INFANZIA Nelle scuole dell’Infanzia, l’osservazione occasionale e sistematica dei bambini e la documentazione della loro attività consentono di cogliere e valutare le loro esigenze, di riequilibrare via via le proposte educative in base alla qualità e alla quantità delle loro risposte e di condividerle con le loro famiglie. L’osservazione è finalizzata alla comprensione e all'interpretazione dei comportamenti, li contestualizza e li analizza nei loro significati. I livelli raggiunti da ciascuno non vengono classificati ma descritti nell’ambito di processi aperti, eventualmente da sostenere e rafforzare per consentire a tutti di sviluppare al meglio le proprie capacità. La verifica, intesa come monitoraggio del processo formativo di ciascun bambino e lettura della qualità delle esperienze proposte, viene attivata attraverso: • osservazioni sistematiche con griglie di raccolta dati • osservazioni occasionali registrate • comparazione degli elaborati dei bambini • registrazione di conversazioni • proposta di prove specifiche in situazione ludica. La valutazione prevede: • momenti interni alle varie sequenze didattiche, che consentono di adeguare e personalizzare le proposte educative e i percorsi di apprendimento, documentati attraverso relazioni descrittive a medio e lungo termine; • la compilazione di un profilo descrittivo individuale come: - narrazione del percorso scolastico di ciascuno in riferimento al percorso di tutti quelli che gli stanno intorno (genitori, coetanei, insegnanti ed esperti vari che lo accompagnano in un tratto del percorso stesso) rispetto alle esperienze compiute e al contesto; - descrizione dei progressi individuali nell’ottica di un processo in continuo divenire per esprimere ciò che ciascuno sa fare e quali strumenti utilizza per esplorare il mondo. Infine, verifica e valutazione sono da intendersi quali attività a carattere collegiale per renderle il più possibile oggettive.

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10.2 VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA Relativamente alla valutazione e certificazione delle competenze nella Scuola Primaria, il Collegio Docenti, visto anche il DPR 122/09, ha deliberato il Documento di Valutazione dell’alunno, ispirandosi al modello ministeriale. Gli ambiti da valutare, quadrimestralmente, sono i seguenti: -valutazione delle singole discipline

-valutazione del comportamento

-valutazione della Religione Cattolica o attività alternative Per gli apprendimenti si utilizzano i voti numerici in decimi (scritti in lettere); per il comportamento, la Religione Cattolica e le Attività Alternative si utilizza il giudizio sintetico. Il Collegio prende anche atto delle indicazioni cui attenersi nella valutazione periodica e finale degli alunni.

Per gli alunni con disabilità la valutazione è riferita alle discipline e alle attività svolte sulla base del Profilo Dinamico Funzionale e del Piano Educativo Individualizzato tenendo conto dell’impegno e dei progressi maturati.

I docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni.

La valutazione degli apprendimenti degli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) deve tener conto e prevedere l’adozione di misure dispensative e l’impiego di strumenti compensativi.

In nessuna parte del Documento di valutazione deve essere fatta menzione della modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove.

Per gli alunni di lingua nativa non italiana, nel primo anno di scolarizzazione, la valutazione deve essere riferita alla conoscenza della lingua italiana, tenendo conto del livello di partenza del bambino, della motivazione, del l’impegno e delle sue potenzialità di apprendimento.

Con decisione assunta all’unanimità i docenti, in ogni passaggio alla classe successiva, possono non ammettere l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione.

L’ammissione alla classe successiva in presenza di carenze è motivata con una nota.

Il passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado avviene a seguito di valutazione positiva al termine del secondo periodo didattico biennale (art 4 Dl 59 del 2004)

Parametri di valutazione Il Collegio condivide i seguenti parametri di valutazione corrispondenti ai voti numerici, la possibile trasposizione dei giudizi (utilizzati negli anni precedenti) in voti espressi in decimi

VOTO

10 se l’alunno/a ha raggiunto in modo eccellente gli obiettivi di apprendimento.

9 se l’alunno/a ha raggiunto in modo completo gli obiettivi di apprendimento.

8 se l’alunno/a ha raggiunto in modo sicuro gli obiettivi di apprendimento.

7 se l’alunno/a ha raggiunto in modo apprezzabile gli obiettivi di apprendimento.

6 se l’alunno/a ha raggiunto gli obiettivi minimi di apprendimento.

5 se l’alunno/a non ha raggiunto gli obiettivi minimi di apprendimento.

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Per quanto riguarda la valutazione dei singoli elaborati degli alunni o delle verifiche periodiche degli stessi, gli insegnanti adottano discrezionalmente le misure valutative che ritengono più adeguate allo stile educativo da loro proposto.

OBIETTIVI MINIMI DI ITALIANO (per la sufficienza)

Classe prima

ASCOLTARE E PARLARE - Ascoltare e comprendere semplici consegne operative. - Comprendere l’essenziale di una semplice spiegazione. - Riferire semplici resoconti di esperienze personali o di testi letti e/o ascoltati

LEGGERE - Leggere ad alta voce parole bisillabe e trisillabe.

SCRIVERE - Riconoscere la corrispondenza fonema / grafema. - Copiare brevi testi in stampatello maiuscolo. - Scrivere sotto dettatura in stampatello maiuscolo semplici frasi. - Scrivere autonomamente in stampatello maiuscolo parole con due o più sillabe.

RIFLETTERE (Nessuno) Classe seconda

ASCOLTARE E PARLARE - Ascoltare, comprendere ed eseguire consegne operative via via più complesse. - Comprendere il significato basilare di brevi testi - Riferire in modo comprensibile un’esperienza o un semplice testo, anche con domande guida.

LEGGERE - Leggere ad alta voce e comprendere frasi con espansione.

SCRIVERE - Usare il corsivo. - Scrivere semplici frasi (soggetto, predicato e un’espansione) sia autonomamente, sia sotto dettatura, in modo comprensibile. - Produrre semplici testi anche se con alcuni errori, data una serie di immagini o sequenze.

RIFLETTERE - Riconoscere e rispettare alcune difficoltà ortografiche. - Riconoscere in una semplice frase il nome.

Classe terza

ASCOLTARE E PARLARE - Ascoltare il contenuto di brevi testi letti dall’insegnante e comprenderne il significato essenziale. - Raccontare oralmente una semplice storia rispettandone l’ordine cronologico.

LEGGERE - Leggere con sufficiente scorrevolezza un breve testo noto. - Leggere e comprendere il contenuto essenziale di testi di diverso tipo. - Riconoscere in un breve testo personaggi, luoghi e tempi.

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SCRIVERE - Scrivere rispettando le principali convenzioni ortografiche. - Produrre brevi testi con l’aiuto di tracce e schemi guida.

RIFLETTERE - Riconoscere e rispettare le fondamentali difficoltà ortografiche. - Conoscere l’ordine alfabetico.

Classe quarta

ASCOLTARE E PARLARE - Ascoltare il contenuto globale di brevi testi letti dall’insegnante e comprenderne il significato globale. - Raccontare oralmente una storia in modo sufficientemente coeso e coerente.

LEGGERE - Leggere con sufficiente scorrevolezza un testo noto. - Ricavare in un testo informazioni esplicite. - Comprendere il significato di un testo.

SCRIVERE - Ordinare i fatti rispettandone la cronologia e le varie convenzioni ortografiche - Produrre brevi testi coesi e coerenti - Ridurre le sequenze di un brano in semplici didascalie.

RIFLETTERE - Riconoscere le parti variabili del discorso: articolo, nome, aggettivo e verbo. - Riconoscere la frase minima. - Riconoscere soggetto e predicato all’interno di una frase.

Classe quinta

ASCOLTARE E PARLARE - Ascoltare e ricavare le informazioni principali di un testo. - Rispondere a domande di comprensione relative a un testo ascoltato. - Riferire le informazioni principali di un testo, anche di discipline di studio

LEGGERE - Leggere con sufficiente intonazione un testo noto. - Distinguere le principali tipologie testuali.

SCRIVERE - Comunicare per iscritto con frasi semplici e compiute, strutturate in un breve testo, coeso e coerente, che rispetti le fondamentali convenzioni ortografiche e la punteggiatura. - Dato un semplice testo narrativo, modificare alcuni elementi secondo precise indicazioni (personaggi, luoghi, tempo della narrazione, conclusione…).

RIFLETTERE - Sapere usare le principali convenzioni ortografiche. - Riconoscere le parti variabili (nome, articolo, aggettivo e verbo) e alcune parti invariabili. - Riconoscere in una semplice frase soggetto, predicato ed espansione diretta e indiretta. - Ricercare parole sul vocabolario.

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OBIETTIVI MINIMI DI MATEMATICA Classe prima

IL NUMERO - Leggere e scrivere i numeri entro il 20. - Eseguire addizioni e sottrazioni con supporto grafico.

SPAZIO E FIGURE - Conoscere i principali concetti topologici.

RELAZIONI, MISURE, DATI E PREVISIONI - Risolvere semplici problemi additivi. Classe seconda

IL NUMERO - Leggere e scrivere i numeri entro il 100. - Contare in senso progressivo entro il 100. - Conoscere il valore posizionale delle cifre (da – u). - Eseguire addizioni e sottrazioni in colonna senza il cambio. - Acquisire il concetto di moltiplicazione come quantità ripetuta e prodotto cartesiano. - Saper utilizzare la tavola pitagorica. - Eseguire moltiplicazioni in colonna con una cifra al moltiplicatore senza il riporto. - Eseguire semplici divisioni con la rappresentazione grafica.

SPAZIO E FIGURE - Riconoscere le principali figure piane. - Acquisire il concetto di regione e confine.

RELAZIONI, MISURE, DATI E PREVISIONI - Risolvere semplici situazioni problematiche utilizzando operazioni aritmetiche, addizioni , sottrazioni e / o rappresentazioni grafiche. Classe terza

IL NUMERO - Leggere e scrivere i numeri entro il 1000. - Conoscere il valore posizionale delle cifre (h – da – u). - Contare in senso progressivo e regressivo. - Effettuare confronti e ordinamenti. - Conoscere l’algoritmo delle quattro operazioni.

SPAZIO E FIGURE - Conoscere figure solide, figure piane, linee e angoli. - Riconoscere perimetri e superfici utilizzando modelli grafici e materiali.

RELAZIONI, MISURE, DATI E PREVISIONI - Analizzare il testo di un problema e individuarne il contesto, i dati e la richiesta. - Eseguire semplici problemi con le 4 operazioni (con una domanda e un’operazione).

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Classe quarta

IL NUMERO - Leggere e scrivere i numeri entro il periodo del migliaio. - Conoscere il valore posizionale delle cifre. - Saper eseguire la moltiplicazione con due cifre al moltiplicatore e le divisioni con una cifra al divisore - Moltiplicare e dividere per 10 – 100 – 1000 con i numeri interi. - Comprendere il concetto di frazione e relativa rappresentazione simbolica.

SPAZIO E FIGURE - Riconoscere e descrivere le principali figure geometriche piane. - Calcolare il perimetro di una figura piana.

RELAZIONI, MISURE, DATI E PREVISIONI - Conoscere le unità di misura di lunghezza convenzionali. - Risolvere un problema utilizzando le quattro operazioni con domande esplicite.

Classe quinta

IL NUMERO - Leggere, scrivere ed operare con i numeri interi e decimali. - Conoscere il valore posizionale delle cifre. - Eseguire le quattro operazioni con i numeri interi e decimali. - Leggere, scrivere e rappresentare frazioni. - Calcolare la frazione di un numero. - Riconoscere frazioni decimali.

SPAZIO E FIGURE - Riconoscere e denominare varie tipologie di linee e angoli. - Riconoscere le principali figure geometriche piane. - Calcolare il perimetro e acquisire il concetto di superficie.

RELAZIONI, MISURE, DATI E PREVISIONI - Leggere tabelle e grafici. - Riconoscere le misure del sistema S.I. ed eseguire semplici equivalenze tra un’unità di misura e un’altra.

- Analizzare un semplice problema e organizzare un percorso di risoluzione.

OBIETTIVI MINIMI DI LINGUA INGLESE (per la sufficienza al termine della scuola primaria)

1) RICEZIONE ORALE (ASCOLTO) Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e lentamente.

2) RICEZIONE SCRITTA (LETTURA) Comprendere testi brevi e semplici accompagnati da supporti visivi.

3) INTERAZIONE ORALE Saper usare le principali forme di saluto e di cortesia.

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10.3 VALUTAZIONE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO La valutazione, oltre ad essere strumento di lavoro per i docenti, è un momento informativo per i genitori, ma soprattutto un’esperienza formativa per gli alunni. Nel percorso scolastico la valutazione assume un ruolo importante. L'insegnante è consapevole che i riflessi degli eventi valutativi non solo influiscono sul proseguimento degli studi, ma anche sulla percezione che l'alunno ha di sé, sulla fiducia nelle proprie forze e capacità, sulla stima degli adulti e dei compagni. Scopo della valutazione dei livelli di profitto è quello di raccogliere informazioni che possono essere utilizzate dall'insegnante per individuare strategie idonee a migliorare le conoscenze degli allievi. I docenti elaborano il proprio curricolo con attenzione alle condizioni di contesto, didattiche e organizzative dell’istituzione scolastica. I documenti di riferimento per la programmazione del percorso didattico educativo sono i seguenti:

- Il profilo delle competenze, che delinea le macro-competenze disciplinari e le competenze di cittadinanza che lo studente deve dimostrare di possedere al termine del primo ciclo di istruzione Il conseguimento di tali competenze, come riportato nella premessa al POF, costituisce l’obiettivo generale del nostro sistema educativo e formativo

- I traguardi per lo sviluppo delle competenze, descrivono più dettagliatamente i campi di esperienza e le competenze che, al termine della secondaria di primo grado, ogni studente dovrà sviluppare. I traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese.

- Gli obiettivi di apprendimento individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi. Tali obiettivi, utilizzati dai docenti nella loro attività di programmazione, sono organizzati in nuclei tematici e definiti in relazione a periodi didattici estesi .

Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione, nonché la scelta dei relativi strumenti, nel quadro dei criteri deliberati dagli organi collegiali. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali dovranno essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo. La valutazione non deve intendersi come pura misurazione del profitto, ma deve tenere conto anche dell’entroterra culturale dell’alunno e di specifiche problematiche che lo riguardano. Essa si ispira dunque ai seguenti criteri:

oggettività e trasparenza

centralità dell’alunno e del suo percorso di crescita, non dei risultati e delle prestazioni

individualizzazione

FASI DELLA VALUTAZIONE Il processo valutativo si articola nei seguenti momenti:

Definizione del punto di partenza per l'attività didattica (valutazione diagnostica) Le prove diagnostiche d’ingresso, somministrate all'inizio dell'anno scolastico, consentono all’insegnante di accertare i livelli di partenza. I risultati delle osservazioni consentono inoltre ai docenti di scegliere il materiale didattico più adatto al livello di abilità degli alunni, di organizzare gruppi di lavoro e di predisporre i materiali per il recupero e il rafforzamento. Nei Consigli di classe / interclasse, inoltre, vengono definiti gli obiettivi formativi trasversali da condividere nel primo incontro con i genitori, traducendo le richieste in comportamenti concreti, esplicitando i criteri di valutazione e le modalità di comunicazione con le famiglie (cfr. Patto di corresponsabilità) Sarà utile procedere alla comparazione dei livelli di abilità conseguiti nella propria classe con quelli di altre classi.

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Misurazione dei progressi degli alunni (valutazione in itinere) Quando l'insegnante si rende conto delle difficoltà che l'alunno evidenzia, mette a punto procedure didattiche mirate in modo particolare al superamento delle difficoltà stesse (valutazione formativa). I risultati delle prove iniziali vengono confrontati con quelli ottenuti alla fine dell'unità didattica, del quadrimestre, dell'anno. L'insegnante, in base alle prove, valuta il profitto raggiunto dai singoli alunni (valutazione sommativa). Le valutazioni relative alle varie discipline vengono comunicate alle famiglie attraverso il diario scolastico o riportati su apposite griglie fornite dai docenti all’inizio dell’anno scolastico. Valutazione periodica e finale Alla fine del primo quadrimestre e al termine dell’anno scolastico vien consegnata alle famiglie la scheda di valutazione. E’ compito dei docenti verificare l’efficacia degli strumenti didattici adottati. La valutazione del profitto viene assunta soprattutto come indicatore di potenzialità, sul quale insistere per proseguire il lavoro. Eventuali risultati negativi devono essere considerati con cautela e non essere fonte di giudizi assoluti .

INFORMAZIONE AGLI ALUNNI E ALLE FAMIGLIE. Occorre assicurare agli studenti e alle famiglie un’informazione tempestiva e trasparente sui criteri e sui risultati delle valutazioni effettuate nei diversi momenti del percorso scolastico. Gli alunni, soggetti del processo di insegnamento-apprendimento, devono essere a conoscenza e divenire consapevoli degli obiettivi didattici e comportamentali che devono raggiungere di volta in volta, in relazione al percorso didattico da affrontare. A tale scopo i docenti comunicano e si accertano che siano chiari gli obiettivi che verranno valutati nelle singole prove, siano esse scritte oppure orali. In questo modo gli studenti hanno la possibilità di esercitare una forma di controllo sul loro processo d'apprendimento e di divenire consapevoli delle difficoltà che incontrano. Valutazioni generiche, non riferite a precisi obiettivi, costituiscono per gli alunni elementi di confusione e rinforzano percezioni errate delle loro effettive capacità. Gli obiettivi definiti per ogni disciplina e unità didattica e gli esiti delle prove di verifica vengono portati a conoscenza dei genitori tramite diario. Al termine di ogni quadrimestre, come già accennato, il Consiglio di Classe procede alla compilazione delle schede di valutazione, documenti che riportano le valutazioni espresse in decimi relative ad ogni disciplina. Viene inoltre allegata la scheda riguardante l’insegnamento della Religione Cattolica (per gli alunni i cui genitori abbiano deciso, all’atto dell’iscrizione, di avvalersi di tale insegnamento) con giudizio valutativo. Le schede vengono consegnate ed illustrate alla famiglia dai docenti.

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VALUTAZIONE DELLE DISCIPLINE Le singole discipline vengono valutate sulla base degli indicatori sotto elencati, strettamente correlati alla programmazione e agli obiettivi in essa contenuti.

DESCRITTORI DEL GIUDIZIO VALUTATIVO

10 Può essere utilizzato in verifiche in cui l’alunno abbia ottenuto il punteggio massimo previsto, ma

nella valutazione sommativa si ritiene opportuno limitarlo ai momenti finali della valutazione, per

sottolineare percorsi costanti di crescita e di impegno.

9 Completo raggiungimento degli obiettivi, padronanza di contenuti, abilità di trasferirli in contesti

diversi (= pieno sviluppo delle competenze)

8 Conseguimento complessivo degli obiettivi dimostrandone l’applicazione relativamente alle

conoscenze acquisite.

7 Conseguimento complessivo degli obiettivi con una capacità non pienamente sviluppata di

applicazione delle conoscenze.

6 Acquisizione superficiale delle conoscenze e delle capacità prefissate.

5 Possesso solo parziale delle conoscenze e delle abilità.

4 Notevole distanza dagli obiettivi visti nei loro aspetti essenziali.

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Per la valutazione della condotta il Collegio dei Docenti ha deliberato di far riferimento alle seguenti voci:

autocontrollo rispetto delle regole, delle persone, degli ambienti e delle attrezzature

La valutazione del comportamento espressa in modo sintetico trova corrispondenza nella valutazione in decimi utilizzata nella scuola secondaria di primo grado secondo i descrittori che seguono.

CRITERI

VOTO

Alunni che siano stati sospesi nel corso del Quadrimestre e abbiano continuato a non ottemperare ai punti C del Patto di corresponsabilità. Estratto del documento in oggetto: C 1 : danneggiamento fisico e/o verbale delle persone C 2 : danneggiamento, furto o perdita di attrezzature e materiale della scuola C 3: danneggiamento e/o furto del materiale di un compagno C 4 : Cumulo di note comportamentali segnalate dai singoli docenti C 5 : Assenze non giustificate

5

Alunni che abbiano accumulato note di comportamento da parte di insegnanti di diverse discipline e non abbiano ottemperato ai punti D del patto di corresponsabilità. Estratto del documento in oggetto:

6

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D: Comportamenti soggetti a segnalazione sul registro di classe:

□ Contegno non corretto durante la ricreazione □ Uso improprio di ambienti, attrezzature, materiale □ Utilizzo di un linguaggio e di un abbigliamento non consoni all’ambiente educativo □ Uscita senza permesso dall’aula □ Non ottemperanza al divieto di portare cellulari e/o altre attrezzature elettroniche a

scuola □ Ritardi reiterati nell’ingresso al mattino o durante gli spostamenti all’interno della scuola □ Reiterata mancanza di giustificazioni

Alunni che abbiano accumulato note di comportamento da parte di insegnanti di diverse discipline, o che si siano resi responsabili di battute irrispettose sui compagni o di reiterate mancanze di materiale o di compiti

7

Alunni sostanzialmente rispettosi delle regole, ma che debbano essere richiamati ad una maggiore attenzione o all’autocontrollo verbale.

8

Alunni complessivamente rispettosi delle regole e degli altri.

9

Alunni rispettosi delle regole e degli altri.

10

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI In ogni classe vi sono alunni il cui percorso scolastico richiede attenzione per una varietà di ragioni e, di conseguenza, un diverso approccio alla valutazione degli apprendimenti. Dal momento che la valutazione si riferisce al concetto di competenza, che per gli alunni con Bisogni educativi speciali non può essere generalizzata in un modello specifico, essa deve essere calibrata sul processo di apprendimento del singolo. Per gli alunni con disabilità certificata in diversi ambiti ( Legge 104/92) la valutazione fa riferimento a quanto concordato nel Piano educativo individualizzato (P.E.I.) e può non attenersi a standard generalizzati. Durante il percorso scolastico, così come in sede di Esame di Stato, potranno essere somministrate prove di verifica differenziate in linea con gli obiettivi di apprendimento definiti nel P.E.I. Per gli alunni disabili la Commissione può predisporre prove consistenti nell’uso di mezzi tecnici o condotte con modalità differenti di sviluppo dei contenuti culturali e didattici atte a comprovare che il candidato ha raggiunto una preparazione per il rilascio del titolo di studio con valore legale. Per gli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA, Legge 170 /2010) la scuola, come si è detto, garantisce interventi didattici personalizzati, attraverso la redazione di un Piano didattico personalizzato (P.D.P.), con l’indicazione degli strumenti compensativi e delle misure dispensative adottate. In linea con quanto stabilito dal D.M. 12.07.2011, l’istituzione scolastica attua misure che favoriscano le condizioni ottimali per l’esecuzione delle prove da valutare, relativamente sia ai tempi di effettuazione, sia alle modalità di strutturazione delle prove ; particolare attenzione sarà riservata alla padronanza dei contenuti disciplinari, a prescindere dagli errori connessi al disturbo. In casi particolari, è prevista la possibilità di dispensa dalla lingua straniera scritta o l’esonero totale dallo studio della disciplina. La valutazione scolastica, periodica e finale, sarà quindi coerente con gli interventi pedagogico-didattici attuati e verificherà il raggiungimento dei livelli essenziali di apprendimento deliberati nel P.O.F.

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Per gli alunni in situazioni che configurano bisogni educativi speciali, la valutazione terrà conto della situazione di partenza, dei risultati raggiunti e delle competenze acquisite nel percorso individuale educativo e didattico, ma sarà sempre vincolata al raggiungimento dei livelli essenziali di apprendimento.

CRITERI DI NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA O ALL’ESAME DI STATO Il giudizio di non ammissione (alla classe successiva o all’Esame di Stato) tiene conto dei seguenti indicatori, deliberati dal Collegio dei Docenti: mancato raggiungimento degli obiettivi minimi in più discipline

discontinuità nello studio

scarsa disponibilità verso gli interventi di recupero proposti o non raggiungimento degli obiettivi per i quali gli stessi interventi sono stati realizzati

mancato rispetto delle regole scolastiche e della convivenza civile

VALUTAZIONE DELL’ESAME DI STATO Sulla base della normativa vigente (Legge 169/2008, D.P.R. 122/2009) l’esito dell’Esame di Stato è espresso con valutazione complessiva in decimi e illustrato con una Certificazione analitica dei traguardi di competenza e del livello globale di maturazione raggiunti dall’alunno. Conseguono il diploma gli studenti che ottengono una valutazione non inferiore a sei decimi; a coloro che conseguono un punteggio di dieci decimi può essere assegnata la lode da parte della Commissione esaminatrice con decisione assunta all’unanimità. Alla formulazione della valutazione dell’Esame di Stato concorrono gli esiti delle prove scritte e del colloquio orale, la prova nazionale INVALSI e il giudizio di idoneità all’ammissione. Il voto finale è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità, arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5.

11. RAPPORTO SCUOLA –FAMIGLIA La comunicazione tra scuola e famiglia è di fondamentale importanza per il raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici concordati all’interno dei Consigli di classe e di Interclasse. I genitori entrano nella scuola quali rappresentanti dei ragazzi e come tali partecipano al contratto educativo condividendone responsabilità e impegni nel reciproco rispetto di competenze e ruoli. E’ compito dell’Istituzione scolastica:

formulare proposte educative e didattiche

fornire informazioni chiare e leggibili

rendere conto periodicamente degli apprendimenti dei singoli alunni

individuare le iniziative volte a sostenere gli alunni in situazione di handicap, svantaggio, disagio, difficoltà.

Per facilitare il dialogo e la cooperazione tra i soggetti interessati sono previsti:

momenti assembleari

colloqui individuali organizzati secondo un calendario fissato e/o su specifica richiesta dei genitori o dei docenti

colloqui strutturati e individualizzati in occasione della consegna del documento di valutazione

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In particolare per le scuole dell’infanzia e primaria sono previste:

Assemblee pre-iscrizione

rivolte ai genitori dei bambini aventi diritto ad iscriversi alle Scuole dell’Infanzia e Primarie

- a Gennaio/Febbraio di ogni anno scolastico

- per la presentazione delle scuole

- per informazioni di carattere generale. Assemblee post-iscrizione rivolte ai genitori dei bambini nuovi iscritti alle Scuole dell’Infanzia

- a Maggio

- per consegnare il materiale e fornire indicazioni utili ad una accoglienza individualizzata Assemblee di inizio Anno Scolastico per le sezioni 3 anni delle Scuole dell’Infanzia

per le classi prime delle Scuole Primarie - nella settimana antecedente l’inizio delle lezioni - per informare sulle modalità organizzative della scuola/classe/sezione e le linee generali del Progetto Educativo Assemblee di ottobre

per tutte le classi della Scuola Primaria e le sezioni della Scuola dell’Infanzia

- per la presentazione della programmazione didattica annuale - per l’elezione dei rappresentanti dei genitori nei Consigli di Intersezione e Interclasse

Colloqui individuali docenti / genitori

per tutti gli alunni delle Scuole dell’Infanzia

per tutti gli alunni delle Scuole Primarie - per informare sull’andamento dell’esperienza didattico-educativa

Assemblee di classe / sezione

per tutti i genitori di ogni classe/sezione

-per informare sull’andamento complessivo della classe/sezione

- per organizzare iniziative

- a richiesta dal rappresentante di classe/sezione o dai docenti Ulteriori incontri scuola-famiglia saranno concordati fra docenti e genitori ogni volta in cui se ne ravvisi la necessità.

Tutti gli incontri tra docenti e famiglie sono adeguatamente calendarizzati e distribuiti nel corso dell’anno scolastico. I genitori, chiamati a condividere il patto educativo con l’istituzione scolastica, si impegnano a:

intervenire alle assemblee e alle riunioni indette dalla scuola

tenersi informati e al corrente delle iniziative della scuola

contribuire al loro arricchimento e alla loro realizzazione sia sul piano ideativo che operativo

sostenere i ragazzi nel mantenimento degli impegni assunti a scuola, anche attraverso un controllo sistematico del diario scolastico

partecipare ai colloqui individuali

cooperare perché l’alunno senta come importante per la sua formazione la collaborazione tra scuola e famiglia.

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Scuola secondaria di primo grado: Poiché i genitori costituiscono parte integrante del contratto educativo, è indispensabile il loro coinvolgimento attivo attraverso le seguenti modalità. Uso del diario personale. Questo strumento è utilizzato per:

informazioni varie riguardanti il funzionamento delle attività scolastiche e non;

comunicazione dei risultati delle verifiche scritte e orali in relazione agli obiettivi didattici esplicitati in modo chiaro (i genitori interessati potranno visionare le prove scritte previa richiesta);

comunicazione di comportamenti non conformi alle norme di convivenza e/o agli obiettivi educativi stabiliti all’interno di ciascun Consiglio di classe o di Interclasse

nel caso in cui la comunicazione attraverso il diario risulti inefficace, sarà compito dei singoli coordinatori, a nome del consiglio di Classe, convocare i genitori di quegli alunni che nel corso dell’anno scolastico dimostrino difficoltà a raggiungere gli obiettivi educativi e/o didattici per loro prefissati.

Tali comunicazioni non vogliono avere una connotazione punitiva, ma mirano a coinvolgere la famiglia al fine di perseguire risultati apprezzabili.

Ricevimenti genitori Sono previsti:

ricevimenti individuali al mattino in un’ora prefissata dai singoli docenti.

ricevimenti generali a scansione quadrimestrale al pomeriggio durante i quali i genitori hanno la possibilità di incontrare singolarmente tutti i docenti della classe. Le ore e i giorni relativi a tali incontri sono trasmessi ai genitori con specifica comunicazione nella prima parte dell’anno scolastico.

consegna delle schede di valutazione da parte di un gruppo di insegnanti del consiglio di classe in febbraio e in giugno;

assemblee di classe alla presenza di tutti i genitori e/o dei rappresentanti eletti all’inizio dell’anno scolastico secondo quanto previsto dalla normativa vigente Durante tali riunioni i docenti forniscono informazioni relative alle finalità e agli obiettivi perseguiti dalle singole discipline e alle metodologie adottate, ai criteri di valutazione, alla tipologia delle verifiche, ai comportamenti attesi, alle eventuali attività integrative ed extrascolastiche.

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11. 1 PATTO DI CORRESPONSABILITA’ SCUOLE DELL’INFANZIA E PRIMARIA I Collegi della Scuola Primaria e dell'Infanzia hanno elaborato un documento (PATTO DI CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA) da sottoporre alla condivisione della famiglia, che impegna le due parti a responsabilizzarsi reciprocamente verso un comune intento educativo.

LA SCUOLA DI MARANELLO RICONOSCE: □ L’originalità, l’individualità e i bisogni specifici di ogni bambino □ L’originalità del percorso formativo individuale □ L’unicità della rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali

Si impegna: □ a rispettare i diritti di tutti i bambini □ a promuovere il benessere di ciascuno con se, con gli altri e nell’ambiente □ a promuovere esperienze e attività finalizzate al consolidamento dell’identità, alla conquista

dell’autonomia, al riconoscimento e allo sviluppo della competenza, all’acquisizione delle prime forme di educazione alla cittadinanza

□ a garantire a tutti e a ciascuno pari opportunità formative □ a garantire ai genitori il diritto all’informazione sulla vita scolastica del/della figlio/figlia □ a rispettare la legittima autorità parentale

attraverso □ il riconoscimento e la valorizzazione delle diversità □ il riconoscimento e la valorizzazione delle attitudini individuali □ la costruzione di un contesto di cura e di apprendimento □ l’adozione di metodologie e strategie per rispondere adeguatamente ai bisogni di tutti e di

ciascun bambino □ la promozione di esperienze di convivenza responsabile □ la predisposizione di adeguate forme di relazione con le famiglie

chiede ai genitori

□ L’impegno nel condividere le regole di convivenza democratica in particolare per ciò che riguarda la risoluzione dei conflitti, il confronto con il punto di vista altrui, l’accettazione delle diversità, la comprensione e l’accettazione delle regole

□ La pratica di valori quali: rispetto per gli altri e per l’ambiente, la coerenza, la collaborazione □ Il sostegno all’autonomia e all’autostima attraverso l’ascolto e la valorizzazione delle

esperienze □ Il rispetto delle norme contenute nel regolamento interno (orari, modalità di accesso alle

scuole…) □ Il rispetto dei diversi ruoli educativi e formativi □ Il rispetto della professionalità dei docenti in un clima di stima reciproca

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11.2 PATTO DI CORRESPONSABILITA’ SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO I rapporti tra scuola e famiglia sono regolati dal Patto di corresponsabilità educativa che si riporta di seguito.

IL PATTO DI CORRESPONSABILITÀ

COSTITUISCE

COINVOLGE IMPEGNA

La dichiarazione esplicita dell’operato della scuola.

Consigli di Classe Insegnanti Genitori Alunni Enti esterni che collaborano

I docenti Gli alunni I genitori Il personale non docente Il Dirigente scolastico

TERMINI DEL PATTO DI CORRESPONSABILITA’

I DOCENTI al fine di garantire efficaci itinerari di

apprendimento e di orientamento

SI IMPEGNANO NEI CONFRONTI DEGLI ALUNNI A:

creare un ambiente educativo sereno e rassicurante;

favorire momenti di ascolto e di dialogo; incoraggiare, gratificando, il processo di

formazione di ciascuno; favorire l’accettazione dell’ “ altro” e la

solidarietà;

promuovere le motivazioni all’apprendere; rispettare i tempi e i ritmi di

apprendimento; far acquisire una graduale consapevolezza

delle proprie capacità; rendere l’alunno consapevole degli obiettivi

educativi e didattici; favorire l’ acquisizione ed il potenziamento

di abilità cognitive e culturali che consentano la rielaborazione dell’esperienza personale;

favorire un orientamento consapevole e positivo delle scelte;

esplicitare i criteri per la valutazione delle verifiche orali, scritte e di laboratorio;

condividere le scelte con i colleghi della stessa disciplina, con i colleghi dei Consigli di classe e con l’intero corpo docente della scuola nelle riunioni del Collegio dei Docenti.

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GLI ALUNNI al fine di favorire la propria crescita

culturale e sociale

SI IMPEGNANO A:

prendere coscienza dei personali diritti-doveri;

tenere un contegno corretto e rispettoso nei confronti di tutto il personale della scuola;

rispettare ambienti, attrezzature, materiali;

usare un linguaggio e un abbigliamento consono all’ambiente educativo in cui si vive ed opera;

frequentare con puntualità e regolarità le lezioni;

assolvere assiduamente agli impegni di studio;

seguire con attenzione quanto viene insegnato e intervenire in modo pertinente, contribuendo ad arricchire le lezioni con le proprie conoscenze ed esperienze;

essere collaborativi nei gruppi di lavoro;

lasciare l’aula solo se autorizzati; non usare i telefoni cellulari e gli altri

dispositivi elettronici durante le ore di lezione( C.M. 15/3/07).

I GENITORI per una proficua collaborazione scuola-famiglia

SI IMPEGNANO AD ASSICURARE:

il rispetto delle scelte educative e didattiche

condivise; una proficua e reciproca collaborazione con

i docenti; il rispetto, la collaborazione, la solidarietà

dei loro figli nei confronti degli altri; il controllo delle assenze e dei ritardi del

proprio figlio, contattando anche la scuola per accertamenti;

il controllo costante del diario, degli avvisi, delle verifiche e dei compiti assegnati;

il controllo dell’abbigliamento dei figli che deve essere consono all’ambiente scolastico;

che i propri figli non portino a scuola oggetti di valore e/ o cellulari.

la partecipazione agli incontri periodici scuola-famiglia.

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IL PERSONALE NON DOCENTE

SI IMPEGNA A: essere puntuale e a svolgere con

precisione il lavoro assegnato; conoscere l’Offerta Formativa della

scuola e a collaborare a realizzarla per quanto di propria competenza;

garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con puntualità e diligenza;

segnalare ai Docenti e al Dirigente scolastico eventuali problemi rilevati;

favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e operanti nella scuola (studenti, genitori, docenti).

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

SI IMPEGNA A: garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta

Formativa, ponendo studenti, genitori, docenti e personale non docente nella condizione di svolgere al meglio il loro ruolo;

garantire ad ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare le proprie potenzialità;

garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della comunità scolastica;

cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera, per ricercare risposte adeguate.

A nome del Personale della scuola : il Dirigente scolastico, Dott.ssa Assunta Diener ……………….. Firma dei genitori per accettazione, per quanto riguarda il proprio ruolo: ………………………………………………………………………………………………………… Firma dello studente/ della studentessa, per quanto riguarda il proprio ruolo: ................................................................................................................................................................ Data: Maranello,……………………………..

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12. QUADRO RIASSUNTIVO DELLE RISORSE UMANE E PROFESSIONALI

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