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CLIL (Content and Language Integrated Learning) nella Scuola Secondaria Superiore
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Mario Pasquariello - 5 novembre 2010
CLIL
nella scuola secondaria di II grado
• CLIL (Content and Language Integrated Learning)
Approccio metodologico che prevede l’insegnamento di unadisciplina non linguistica, in lingua straniera veicolare al finedi integrare l’apprendimento della lingua e l’acquisizione dicontenuti disciplinari, creando ambienti di apprendimentoche favoriscano atteggiamenti plurilingui e sviluppino laconsapevolezza multiculturale.
All. B GlossarioLINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO -ISTITUTI TECNICI (d.P.R. 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3)
Mario Pasquariello - 5 novembre 2010
M. Pasquariello - Cisem - 5 11 2010
CLIL• nel 5°anno di corso dei nuovi tecnici e dei
nuovi licei una disciplina è insegnata in lingua straniera
• nei licei linguistici due discipline sono insegnate in lingua straniera, una dal 3° anno l’altra dal 4°
Mario Pasquariello - 5 novembre 2010
Mario Pasquariello - 5 novembre 2010
Regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei ai
sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge
6 agosto 2008, n. 133”.
15 marzo 2010
Articolo 6
Licei linguistici
Dal primo anno del secondo biennio è impartito l’insegnamento in lingua
straniera di una disciplina non linguistica, prevista nell’area delle attività e degli
insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti
attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse
assegnato e tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. Dal
secondo anno del secondo biennio è previsto inoltre l’insegnamento, in una
diversa lingua straniera, di una disciplina non linguistica, compresa nell’area
delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli
insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di
organico ad esse assegnato e tenuto conto delle richieste degli studenti e delle
loro famiglie.
CL IL nei tecnici
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Nel Regolamento degli istituti tecnici, art 8 punto 2 c.b2. con
successivi decreti del Ministro dell’istruzione, dell’università
e della ricerca di concerto con il Ministro dell’economia e
delle finanze, sono definiti:
[...]
b) i criteri generali per l’insegnamento, in lingua inglese, di una
disciplina non linguistica compresa nell’area di indirizzo del
quinto anno, da attivare in ogni caso nei limiti degli organici
determinati a legislazione vigente.
Che cos’è il CLIL?
Chi è l’insegnante CLIL?
Quale "visione didattica" deve possedere? Quali requisiti? Che tipo di formazione?
Perché “fare” CLIL?
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EMILEEnseignement d’une Matière par l’Intégration
d’une Langue EtrangèreAICLE
Aprendizaje Integrado de ConocimientosCurriculares y Lengua Extranjera
FAUAFremdsprache als Unterrichts- und
Arbeitssprache
Content and Language Integrated Learning
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CLIL è …
Insegnamento di contenuto disciplinare attraverso una lingua straniera
Applicabile a tutte le materie non linguistiche
Contenuto non trattato precedentemente
Uso di materiali adeguati e autentici
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La Lingua veicolare
viene appresa incidentalmente
costituisce solo il mezzo attraverso cui i contenuti prima ignoti sono
Veicolati
Compresi
Assimilati Mario Pasquariello - 5 novembre 2010
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1. Uso di realia e materiali iconici che sostengono l’acquisizione del contenuto
2. Uso di Mappe cognitive, schemi e diagrammi per riassumere parole e idee chiave
3. Ridondanza che si attua attraverso la parafrasi, la ripetizione e il ricorso a sinonimi
4. Programmazione precisa e accurata da parte dei docenti
Caratteristiche dell’insegnamento CLIL
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Focus dualeL’accento si sposta da
• insegnare la LINGUA STRANIERA a
• insegnare ATTRAVERSO la lingua straniera
• focus sul contenuto, lingua in ruolo ancillare
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Insegnante abilitato in due discipline
Insegnante di disciplina che usa correttamente la lingua straniera
Insegnante di lingua madre straniera che insegna contenuti disciplinari
Insegnante di disciplina che attraverso scambi o corsi di perfezionamento all’estero acquisisce competenze LS
Insegnanti di disciplina e lingua straniera che cooperano
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Il docente CLIL il passato
Il docente CLIL il futuro
Insegnante di disciplina
formato alla metodologia CLIL con competenza linguistica a livello C1 del QCERche collabora attivamente col docente di lingua
straniera
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Decreto del MIUR, recante regolamento
concernente: “Definizione della disciplina dei
requisiti e delle modalità della formazione
iniziale degli insegnanti della scuola
dell’infanzia, della scuola primaria e
della scuola secondaria di primo e secondo
grado, ai sensi dell’articolo 2, comma 416,
della legge 24 dicembre 2007, n. 244”
ART. 14
(Corsi di perfezionamento per l’insegnamento di una
disciplina non linguistica in lingua straniera)
1. Le università nei propri regolamenti didattici di ateneo
possono disciplinare corsi di perfezionamento per
l’insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua
straniera. Ai predetti corsi accedono gli insegnanti in
possesso di abilitazione e di competenze certificate nella
lingua straniera di almeno Livello C1 del “Quadro Comune
Europeo di Riferimento per le lingue” pubblicato nel 2001
dal Consiglio d’Europa.
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ART. 142. I percorsi formativi di cui al comma 1 sono istituiti per la
scuola secondaria di secondo grado e prevedono l’acquisizione
di almeno 60 crediti formativi comprensivi di un tirocinio di
almeno 300 ore pari a 12 crediti formativi universitari.
3. [Omissis ]
4. A conclusione del corso, al candidato che supera con
esito favorevole l’esame finale è rilasciato il certificato
attestante le acquisite competenze per l’insegnamento di
una disciplina non linguistica in lingua straniera.
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Quadro comune europeo di riferimento per le lingueTav. 1. Livelli comuni di riferimento: scala globaleLivello C1È in grado di comprendere un’ampia gamma di testi complessi epiuttosto lunghi e ne sa ricavare anche il significato implicito. Siesprime in modo scorrevole e spontaneo, senza un eccessivosforzo per cercare le parole. Usa la lingua in modo flessibile edefficace per scopi sociali, accademici e professionali. Sa produrretesti chiari, ben strutturati e articolati su argomenti complessi,mostrando di saper controllare le strutture discorsive, i connettivie i meccanismi di coesione.© Council of Europe, 2001© RCS Scuola Milano - La Nuova Italia – Oxford, 2002, pag. 32
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Il docente CLIL il presente
?Misure transitorie
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Vantaggi per l’allievo Maggiore motivazione ad apprendere
Maggior quantità e qualità dell’esposizione alla lingua Potenziamento delle abilità linguistiche
Maggior interazione tra insegnante ed alunni e alunni tra loro
Sviluppo di competenze progettuali
Riflessione metacognitiva (imparare ad imparare) attraverso l’uso del metodo cooperativo e collaborativo
Aumento dell’autostima, dell’autonomia, delle capacità organizzative successo formativo
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Vantaggi per il docente
Crescita professionale (strategie messe in comune, gestione
cooperativa della classe ecc.)
Condivisione di conoscenze circa l’epistemologia delle discipline
Analisi degli aspetti strutturali e lessicali del linguaggio disciplinare
Pianificazione diversa del curricolo
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Vantaggi per la scuola
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Sviluppo della dimensione interculturale
Formazione di team di lavoro con ricaduta positiva nei consigli di classe e nel collegio docenti
Vantaggi per la Valutazione
Priorità del contenuto disciplinare sulla lingua (anche se si
valutano gli obiettivi linguistici)
Predisposizione di strumenti per monitorare il percorso di apprendimento
Tipologie diverse di test valutativiCertificazione di competenze
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Vantaggi del lavoro in rete
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Iniziative rivolte agli studenti
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Iniziative rivolte ai docenti
corsi di L2
seminari
produzione moduli CLIL
corsi pereccellenze
incontriformazione
• http://www.tieclil.org/index.htm
• http://gold.bdp.it/goldtrain/content
• http://www.euroclic.net
• http://gold.indire.it/nazionale/content
• http://www.clilcom2.stadia.fi
• http://www.clicompendium.com
• http://learn.co.uk/default.asp?WCI=Home
• http://education.guardian.co.uk/
• http://www.bbc.co.uk
• http://venus.unive.it/labclil/clil/modules.php?op=modload&name=Web_Links&file=index
Sitografia
Mario Pasquariello , 5 novembre 2010
• Marsh D. – Langé G. (eds.), Apprendimento Integrato di Lingua e Contenuti : Proposte di realizzazione, Milano, MPI, Direzione Regionale per la Lombardia, 2000
• Pavesi M. – Zecca M., La lingua straniera come lingua veicolare: una indagine sulle prime esperienze in Italia, in SILTA, Volume n. 30, pp. 31–57, 2001
• Langé G. (ed.), Insegnare in una lingua straniera. Guida per gli insegnanti e le scuole all’uso delle lingue straniere nell’insegnamento delle discipline, Milano, MIUR, Direzione Generale della Lombardia, 2001
• Langé G. (ed.), TIE-CLIL Professional Development Course, Milano, MIUR, Direzione Generale della Lombardia, 2002
• Serragiotto G., CLIL Apprendere insieme, Guerra, Perugia, 2002• Coonan C.M., La lingua straniera veicolare, UTET, Torino,2002• Barbero T., Clegg J.,Programmare percorsi CLIL, Carocci Faber, Roma, 2006
bibliografia
5 novembre 2010
Grazie per l’attenzione
Mario Pasquariello