Presentazione tesi laurea conservazione restauro dei beni culturali

Sistema Organizzativo di Gestione per la Qualità MR-07-RTS Relazione Tecnica Indagine Scientifica. Revisione 05

Numero di commessa: 27CR2010 Destinatario: Reggia di Venaria Reale

RELAZIONE TECNICA

“FONTANA DELL’ERCOLE” (CANTIERE DIDATTICO)

ANALISI SCIENTIFICHE (Microscopia Ottica, SEM-EDX)

Redatto a cura di: M. Nervo (SEM-EDX) L. Degani (MO, SEM-EDX) In data: 29/11/2010 Verificato da: A. Giovagnoli In data: 1/12/2010

UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO

ALMA UNIVERSITAS TAURINENSIS

ALLEGRA CARLONETESI DI LAUREA MAGISTRALE

A.A. 2012-2013

Corso di Laurea Magistrale in Conservazione e Restauro dei Beni CulturaliIn convenzione con Fondazione Centro Conservazione e Restauro dei Beni Culturali La Venaria Reale

Tesi di Laurea Magistrale

STUDIO INTERDISCIPLINARE FINALIZZATO AL RESTAURO DELLA FONTANA D’ERCOLE PRESSO I GIARDINI DELLA REGGIA DI VENARIA REALE

Sperimentazione di malte e realizzazione di un cantiere pilota per la conservazione e la valorizzazione del monumento.

Relatore Prof.ssa Maria Concetta CapuaRelatore storico-artistico Prof.ssa Silvia PirettaRelatore scientifico Prof.ssa Annamaria GiovagnoliCorrelatori Dott.ssa Paola Croveri, Dott.ssa Claudia Gazzano, Dott. Tommaso Poli

Candidata Allegra Carlone



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PRESENTAZIONE DI ABILITAZIONE:

•Introduzione

•Latecnicaesecutiva •Lostatodiconservazione:causeed

effetti del degrado •L’approcciometodologicoalcantiere

pilota •Lefasid’intevento •Conclusioni

PRESENTAZIONE DELLA TESI:

•Approcciomultidisciplinare

•Inquadramentostorico-artistico

•Analisiconoscitive •Requisitideimaterialid’intervento •Testfisici •Testbiologici •Conclusioni



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APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE

Ricerca storico-artisticaattraverso le fonti e

i documenti di archivio

Conoscenza dei materiali originali e dei metodi

di applicazione.

Piano diagnostico analisi dei materiali

e dei prodotti del degrado

Riconoscimento dei materiali

costitutivi e dei fenomeni di degrado.

Sperimentazionedei materiali per

il restauro e la manutenzione

Conoscenza del comportamento dei

materiali.

Restauronel contesto del cantiere pilota

Individuazione delle linee guida per un intervento

generale.



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La ricerca storico-artistica ha permesso di:

• Ipotizzare lo stato originale del sito dalle incisioni storiche

•Conoscere i materiali impiegati e la loro provenienza attraverso i libri dei conti

•Conoscere le maestranze luganesi e genovesiattivenellaFabbrica

LaFontanad’ErcolerappresentantanelTheatrum Sabaudiae, Amsterdam 1682 e le incisioni di G. Tasniére in Venaria Reale palazzo di piacere e di caccia di Amedeo di Castellamonte (1674)

INQUADRAMENTO STORICO-ARTISTICO



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Ipotizzare lo stato originale del sito dalle incisioni storiche

Conoscere i materiali impiegati e la loro provenienzaattraversoilibrideiconti

Conoscere le maestranze luganesi e genovesiattivenellaFabbrica

•Osservarel’apparato decorativo disperso prima della demolizione

Bassorilievi e telamoni provenienti alla Fontana d’Ercole,oggial Castello di Govone




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Ipotizzare lo stato originale del sito dalle incisioni storiche

Conoscere i materiali impiegati e la loro provenienzaattraversoilibrideiconti

Conoscere le maestranze luganesi e genovesiattivenellaFabbrica

Osservarel’apparato decorativo disperso prima della demolizione

•Confrontareilninfeoconaltriesempi italianied’oltralpe

Villa della Regina a Torino

VillaBorromeo,IsolabellaVillaLittaBorromeo,Lainate




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ANALISI CONOSCITIVEIndagini sui materiali originali:•2010:analisidellemalteoriginali(XRF;MO;SEM-EDX)

•2012:analisipetrografichedimaltaemachefer (MO; XRD)

•2013:-Analisideimattoni (XRD) -Osservazionedellaporosità delle malte (MO in luce UV) -Analisidelleefflorescenze saline (SEM-EDX;FTIR)

LamaltaoriginalealSEM:frattureacaricodellegante;solfatinellecavità

Sezionilucideinglobateinresinafluorescente:campionidimaltaemattoneoriginalealMOinluceUV.Lafluorescenzaazzurraevidenzialaporositàaperta.

Risultati:

•Malteabasedicalce aerea, con alcune eccezioni incuisonostateindividuatequantitàsuperiroridi silicio nel legante

•Machefer composto da ferro, silicio e vetro•Presenzadisalisolubili(solfati) •Differente conformazione della porosità nel

mattone e nella malta originali



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ANALISI CONOSCITIVE

Caratterizzazione delle patine biologiche:

•Campionamento e osservazione al MO

•Coltura su piastre Petri

•Isolamento

•Riconoscimento

Individuazione e isolamento delle alghe su terreno BBM OsservazionedellecellulealMO:speciecoccoideefilamentosa

Risultati:

•BiofilmcostituitodaduespeciediChlorophyceae(algheverdi):unacoccide,unafilamentosa

•Sviluppo preferenziale sui substrati porosi e umidi(maltad’arriccio,paretiinombra)

•La stessa composizione del biofilm è presente in diverse zone ed altezze da terra



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REQUISITI DEI MATERIALI D’INTERVENTO

•Compatibilità coi materiali originali (malta e mattone)

•Permeabilitàall’acquainfaseliquida(intonaco macroporoso)

•Resistenzaallacolonizzazionebiologica

•Analisisuimaterialioriginali

•Testfisici •Testbiologici

Presupposti Indagini



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TEST FISICI

1. Assorbimento d’acqua per immersione totaleNORMAL 7/81 Assorbimento d’Acqua per Immersione Totale - Capacità di Imbibizione

•Realizzazione di 20 provini di malta con differenti leganti, inerti, idraulicizzanti, additivi e rapporti tra i componenti.

•Essiccazione dei provini e della malta e mattone originaleinstufaa60°Cfinoaraggiungimentodell’asintoto

•Immersioneinvaschediacquaosmotizzata

•Pesatefinoaraggiungimentodell’asintoto

•Calcolo della Capacità d’Imbibizione

Materiali per le malte di laboratorio:•Calce idraulica NHL 3,5 (St. Astier® / Moretta®)•Grassello di calce (Cepro®, 6 anni)•Pozzolana (romana micronizzata / non setacciata da

Brecciano / grigia di Nepi)•Cocciopesto• Sabbia(0,0-0,2/0,3-1/0-5,6mm)•Primal B60®



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TEST FISICI

2. Perdita d’acqua per evaporazioneNORMAL 29/88 Misura dell’Indice di Asciugamento (Drying Index)

•Iproviniimbibitidaltestprecedentesonostatipostiin stufa a 60° C

•Pesatefinoaraggiungimentodell’asintoto

•Calcolodell’Idiced’Asciugamento



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TEST FISICI

Conclusioni:

•Nessuna malta di laboratorio ha raggiunto valoridiCapacitàd’ImbibizioneeIndiced’Asciugamentodellamaltaoilmattoneoriginali

•Il mattone ha comportamento differente rispetto alla malta originale

•Lemaltedilaboratorioassorbono e rilasciano l’acqua più rapidamente della malta originale, ma meno del mattone

•Il Primal B60®nell’impastononsembrainfluiresulcomportamentodeiprovini

•A parità di risultati, le malte di calce aerea e pozzolana sono più coese (dato empirico) delle malte di calce idraulica

Tempo (ore)

Misura della perdita per evaporazione dell’acqua assorbitaMisura della perdita per evaporazione dell’acqua assorbitaMisura della perdita per evaporazione dell’acqua assorbitaMisura della perdita per evaporazione dell’acqua assorbitaMisura della perdita per evaporazione dell’acqua assorbitaMisura della perdita per evaporazione dell’acqua assorbitaMisura della perdita per evaporazione dell’acqua assorbitaMisura della perdita per evaporazione dell’acqua assorbitaMisura della perdita per evaporazione dell’acqua assorbitaMisura della perdita per evaporazione dell’acqua assorbitaMisura della perdita per evaporazione dell’acqua assorbitaMisura della perdita per evaporazione dell’acqua assorbita

Tempo (ore)

0

5

10

15

20

0 0,25 0,5 1 1,5 19 24 96

Misura della perdita per evaporazione dell’acqua assorbita 1° test

MO MT P1 P2 P3 P4

0

3

6

9

11

14

17

20

0 0,25 0,5 1 1,5 3,3 7 24 48

MALTA ORIGINALE MATTONE ORIGINALE P16 P5P15 P6 P10 P11P12 P13 P14 P17P6B P6C P10B

Qi (

%)

Composizione malta P16

•3sabbiaGranita®•1sabbia120-0,2mm•1sabbia0,3-1mm•1,5pozzolanarossaromanamicronizzata

•1,5grassellodicalceCepro®6anni

•18mlPrimalB60®in3Kgvolumesecco

RapportoInerte/Legante6,5:1,5

Composizione malta P15•3sabbiaGranita®•1sabbia120-0,2mm•1sabbia0,3-1mm•1,5pozzolananeraventilatadiNepi

•1,5calce idraulicaSt.Astier®NHL3,5

•18mlPrimalB60®in3Kgvolumesecco

RapportoInerte/Legante6,5:1,5

Risultati: Tempo (ore)

gfg

Tempo (ore)

0

3

6

9

12

15

19

0 0,5 1 2 4 17 23

Assorbimento d’acqua per immersione totale 1° test

MO MT P1 P2 P3 P4

0

3

6

9

11

14

17

20

0 0,25 0,5 1 3,5 7 24 48

Assorbimento d’acqua per immersione totale

Qi (

%)

Qi (

%)



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TEST BIOLOGICI1. Prove di incubazione su malta

•Selezione di 10 provini con differente rapporto L/I, composizione, granulometria dell’aggregatoequantitàdiPrimalB60®nell’impasto,piùuncampionedimaltaoriginale

•Incubazionedialghecoccoidiefilamentosesullamalta,imbevutad’acqua

•Regolare controllo e documentazione delle colonie

Conclusioni:

•Nessunadellemaltedilaboratoriocostituisceun sustrato nutritivo per le colonie algine, anche se addizionate di Primal B60®

MaltaP16almomentodell’inoculo MaltaP16a30giornidall’inoculo

Malta originale al momento dell’inoculo

Malta originale a 30 giorni dall’inoculo



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TEST BIOLOGICI

2. Test di efficacia dei biocidi

•Realizzazionedidueimpacchi:BenzalconioCloruro al 2,5 %; Biotin T® al 2 %, (vol./vol.) in acquaesupportatisupolpadicellulosa

•Parziale rimozione degli impacchi dopo 2 e 4 giorni, rimozione completa dopo 7

•ControllodellavitalitàdelbiofilmalMOinluce UV prima del trattamento, nelle zone trattate ad ogni intervallo e in una zona tal quale

•Controllodellavitalità30giornidopolarimozione completa degli impacchi

Impacchidibiocida

Lesuperficiadunmese dal trattamento,

particolare lungo il perimetrodell’impacco

biocida



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TEST BIOLOGICI

Conclusioni

•Le alghe più resistenti sonoquelleditipococcoide

•Le colonie trattate con Benzalconio Cloruro sonomortepiùrapidamentediquelletrattatecon Biotin T®

•Entrambiibiociditestatisonoefficacisoloconun applicazione uguale o superiore ai 4 giorni

•Le colonie algine impiegano del tempo a morire,dopolarimozionedell’impacco,tempochesaràinferioreconl’usodelBenzalconioCloruroecomunqueentro i 30 giorni

Talquale 2 giorni

4 giorni 7 giorni

2 giorni (dopo 30 giorni) 4 giorni (dopo 30 giorni)



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CONCLUSIONI

Ricerca storico-artisticaattraverso le fonti e

i documenti di archivio

Conoscenza dei materiali originali e dei metodi

di applicazione.

Piano diagnostico analisi dei campioni originali

e dei fenomeni di degrado

Riconoscimento dei materiali costitutivil’operaedeiprodotti del degrado.

Sperimentazionedei materiali per il restauro

e la manutenzione

Conoscenza del comportamento dei materiali.

Restauronel contesto del cantiere pilota

Individuazione delle linee guida per un intervento

generale.

Individuazione dei requisitideimateriali

per il restauro e la manutenzione.

Scelta dei materiali e delle metodologie

piùidoneeperl’intervento.

Concreta osservazione delleproprietàedelcomportamento dei materiali selezionati

per un intervento piùdurevole.



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Grazieperl’attenzione

Grazie alle relatrici Maria Concetta Capua, Annamaria Giovagnoli, Silvia Piretta e i correlatori Paola Croveri, Claudia Gazzano e Tommaso Poli per il supporto e il tempo dedicatomi.

Ringrazio anche Rosanna Piervittori, Lorenzo Appolonia e Lorenzo Gallo per il loro contributo a questo studio.

Education

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