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Gli indicatori congiunturali dei prezzi alla produzione dei servizi e del fatturato dei servizi. Roma, 23 maggio 2013
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Verso un indice di produzione dei servizi
Caso di studio: servizi postali
Roberto Iannaccone, Barbara Guardabascio, Luisa Massimiani
Roma, 23 Maggio 2013
Indice
1. Motivazioni
2. Task Force Eurostat sull’Indice di Produzione dei Servizi
3. Alcune esperienze europee• Regno Unito• Svezia
4. Un esperimento per l’Italia: i servizi postali• Descrizione del settore• Fonti dati disponibili• Indice di Produzione dei Servizi Postali
Verso un indice di produzione dei servizi, R. Iannaccone – Roma, 23 Maggio 2013
• Interesse delle istituzioni europee (Eurostat, Commissione Europea e Banca Centrale Europea) per le statistiche sui servizi:
1. Maggiore copertura delle statistiche a breve termine sui servizi
2. Passaggio dell’indicatore di fatturato dei servizi da trimestrale a mensile
3. Indice di Produzione dei Servizi (ISP)
• Istituzione di una Task Force in Eurostat per la creazione di un indice di volume dei servizi (marzo 2012)
Verso un indice di produzione dei servizi, R. Iannaccone – Roma, 23 Maggio 2013
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Motivazioni
• Verifica e selezione dei dati disponibili (fatturato, SPPI, CPI, volumi) sui servizi
• Analisi delle metodologie esistenti (OECD/Eurostat)
• Sperimentazione di calcolo per la definizione di un indice di produzione dei servizi (ISP)
• Eventuali problemi nella produzione dell’indice e proposte di soluzioni
• Sviluppo di indici per settori economici differenti
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Compiti della Task Force
• Indice di produzione dei servizi coerente con la contabilità nazionale
• Trasformazione della serie del fatturato da trimestrale a mensile a partire dal 2000
• Sviluppo di metodologie di calcolo differenti per i diversi settori dei servizi
• Utilizzo di numerose fonti di dati
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Alcune esperienze europee – Regno Unito
• Inizio lavori ISP nel 2002
• Produzione del primo indicatore nel 2008
• La produzione dell’ISP è mirata alla creazione di un indicatore unico per l’intera economia
• Metodologia di calcolo: fatturato deflazionato
• Deflatori utilizzati: CPI, PPI e indicatori di salario
• Pubblicazione mensile dell’ISP con un ritardo di 35 giorni
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Alcune esperienze europee – Svezia
• Definizione di una metodologia coerente con i conti nazionali
• Diversità di dati disponibili (per ciascun settore)
Necessità di elaborare un ISP distinto per ciascun settore
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Alcune esperienze europee: considerazioni conclusive
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Come cambia il settore postale
• Diminuzione del volume della corrispondenza
• Ricavi in altri settori (finanziari e assicurativi)
• Sviluppo nuove forme di comunicazione
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Descrizione del settore postale: quadro generale
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•La composizione e il peso dei tre segmenti di mercato varia da un paese all’altro per lo sviluppo storico e le condizioni del mercato
•Alla luce dei cambiamenti di mercato le aziende diversificano l’offerta con nuovi prodotti
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Descrizione del settore postale: osservazioni
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• Apertura del mercato alla concorrenza
• Garanzia del servizio postale universale
• Trasparenza dei costi
• Definizione di norme comuni relative alla qualità
• Armonizzazione delle norme tecniche
• Rapido progresso tecnologico
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Il mercato postale europeo
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Il mercato postale europeo comprende tradizionalmente tre segmenti:
• Comunicazioni: trasposto e consegna di plichi postali, comunicazioni mail
• Logistica: consegna pacchi, corriere espresso
• Vendite al dettaglio e segmenti di servizi finanziari
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Sviluppo dei paesi UE-27 nel settore postale
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La normativa prevede il completamento del processo di liberalizzazione entro il 2014 per tutti i paesi UE-27 (Direttiva europea 97/67/EC, Direttiva europea 2002/39, Direttiva europea 2008/6/EC).
Attualmente
• L’80% degli Stati membri ha aperto alla concorrenza
• Il 60% degli Stati membri, tra cui l’Italia, ha un mercato completamente libero
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Attuazione del processo di liberalizzazione
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• Mercato completamente aperto
• Servizio postale accessibile ovunque e a tutti alle stesse condizioni (garanzia del servizio universale)
• Controllo prezzi e qualità
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Il processo di liberalizzazione
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Paesi/anni 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Belgio 2.211 2.370 2.499 2.635 2.809 2.836
Danimarca 961 1.072 1.208 1.280 1.163 1.204
Finlandia 267 299 307 324 322 337
Francia 1.950 2.011 1.884 : : 1.530
Germania 7.651 8.221 8.995 8.784 8.854 8.562
Grecia 320 331 337 : 369 :
Gran Bretagna 11.000 11.385 11.609 12.297 11.752 11.707
Italia 2.040 2.025 2.113 2.147 2.061 2.067
Lussemburgo 47 49 54 53 54 52
Paesi Bassi 2.350 2.705 2.710 3.106 3.532 4.459
Portogallo 1.081 853 710 278 302 322
Spagna 6.056 5.893 5.427 4.490 5.875 6.045
Svezia 351 390 412 419 422 437
Numero di imprese nei principali paesi europei del settore postale e attività di corriere (H53)
Fonte dati: Eurostat
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Indicatori 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Numero di imprese 2.040 2.025 2.113 2.147 2.061 2.067
Numero di occupati 163.897 165.175 166.385 167.752 167.998 163.341
Dimensione media addetti
80,3 81,6 78,7 78,1 81,5 79,0
Tasso di mortalità dell’impresa
11,8 12,3 13,3 14,7 14,3 19,9
Tasso di natalità dell’impresa
13,9 14,7 14,3 15,9 14,4 16,5
Tasso di sopravvivenza
: : : : : 32,4
Indicatori demografici del settore postale e attività di corriere (H53) in Italia
Fonte dati: Istat – «Il primo rapporto sulla competitività dei settori produttivi»
• Indice trimestrale del fatturato dei servizi a base fissa: Base 2005 = 100 e dal 5 giugno 2013 Base 2010 = 100
• Indice trimestrale dei prezzi alla produzione dei servizi: indici concatenati Base 2006=100 (SPPI)
• Indici mensili dei prezzi al consumo: Base 2010 = 100 (NIPC e ICPA)
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ISP: le fonti dati disponibili per il settore servizi postali
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Deflazione del fatturato mediante opportuno deflatore:
• Opzione A: SPPI solo prezzi BtoB (per alcuni settori dei servizi)
• Opzione B: aggregazione degli indici SPPI e IPCA
Indici espressi in diverse basi e prodotti con differenti metodologie:
• “Semplice” slittamento degli indici in modo tale che tutti siano espressi nella stessa base (Base 2006 = 100) con tutti i limiti dovuti all’operazione da utente non privilegiato
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ISP: il metodo per utente non privilegiato
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Opzione A
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Variazioni percentuali sullo stesso trimestre dell’anno precedente
Aggregazione delle due fonti sui prezzi disponibili
• Riproporzionamento degli indici per esprimerli nella stessa base = 100
• Individuazione del sistema dei pesi per l’aggregazione
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ISP: Opzione B
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Aggregazione delle due fonti sui prezzi disponibili
• Tavole delle risorse e degli impieghi diffusi dalla Contabilità Nazionale il 28 marzo 2013
• Tavole degli impieghi a 63 branche ai prezzi base: output dei servizi postali e di corriere distinti tra input delle branche intermedie e impieghi finali (spese per consumi finali delle famiglie)
• Anno 2009: 0,884 e 0,116 (simile per il 2008)
• Costruzione del deflatore utilizzando i pesi calcolati
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ISP Opzione B: i pesi
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Opzione A e B
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Conclusioni
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• Esperimento interessante per l’analisi delle fonti dati disponibili
• Fatturato deflazionato interessante strumento per individuare relazioni tra indici di fatturato (valore) e indici di volume
• Metodologia più fine per l’individuazione del deflatore