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Alessio Gattuso, Tesi di laurea magistrale in Teoria e tecnologia della comunicazione, Università di Milano Bicocca (marzo 2010).Realizzata presso TangoLab.Relatore: R.Polillo
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO – BICOCCA
Facoltà di Psicologia
Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
Corso di Laurea in Teoria e Tecnologia della Comunicazione
SELEZIONE DI STRUMENTI WEB 2.0
PER LA REALIZZAZIONE DI SITI WEB
PER ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE
Relatore: Prof. Roberto POLILLO
Tesi di Laurea di:
Alessio GATTUSO
Matricola 064397
Anno Accademico 2008 - 2009
I
Indice
CAPITOLO 1
Introduzione
pag. 1
CAPITOLO 2
Il cambio di paradigma del web: Web 2.0 e cloud computing
pag. 4
2.0 Storia e preistoria pag. 4
2.1 Manifestazioni superficiali del Web 2.0 pag. 6
2.1.1 L’esplosione dei blog pag. 6
2.1.2 I social network pag. 8
2.1.3 La democratizzazione del web pag. 9
2.2 Il web come piattaforma: il cloud computing pag. 11
2.2.1 SaaS e tecniche di mash-up pag. 13
2.2.2 Vantaggi e rischi dell’approccio cloud pag. 14
CAPITOLO 3
Le ONG italiane e il web
pag. 16
3.0 Le ONG italiane per la cooperazione allo sviluppo pag. 16
3.1 La qualità dei siti web delle ONG italiane pag. 19
3.1.1 Metodologia della ricerca pag. 20
3.1.2 Risultati della ricerca pag. 28
II
3.2 Da siti per mostrare a siti per fare: progettare l’interattività pag. 29
3.2.1 Le funzionalità desiderabili per i siti delle ONG pag. 31
CAPITOLO 4
Classificazione degli strumenti Web 2.0
pag. 34
4.0 Introduzione pag. 34
4.1 Metodologia della ricerca pag. 35
4.2 Classificazione degli strumenti e dei servizi Web 2.0 pag. 35
CAPITOLO 5
Piattaforme per la creazione di siti
pag. 43
5.0 Introduzione e metodologia pag. 43
5.1 Site builder
5.1.1 Webs
5.1.2 Weebly
5.1.3 Google Site
5.1.4 Wordpress
5.1.5 Confronto
pag. 44
pag. 44
pag. 52
pag. 56
pag. 62
pag. 66
5.2 Social network builder pag. 68
5.2.1 Ning pag. 68
5.2.2 SocialGO pag. 72
5.2.3 Grou.ps
5.2.4 Confronto
5.3 Blog creator
5.3.1 Blogger
5.3.2 Bloog
5.3.3 Blogattivo
5.3.4 Confronto
pag. 75
pag. 78
pag. 79
pag. 79
pag. 80
pag. 80
pag. 81
III
CAPITOLO 6
Altri servizi e applicazioni web per l’implementazione di funzionalità
interattive
6.1 Strumenti per l’e-commerce e donazioni online
6.1.1 Strumenti per transazioni online
6.1.2 Negozi online
6.2 Software per la gestione delle newsletter
6.2.1 Zoho Creator
6.2.2 Dabbledb
6.2.3 Wufoo
6.2.4 Confronto (versioni free)
6.3 Online storage service
6.3.1 Badongo
6.3.2 Humyo
6.3.3 DivShare
6.3.4 Windows Live SkyDrive
6.3.5 Box.net
6.3.6 Dropbox
6.3.7 Servizi a confronto
6.4 Servizi per la condivisione di contenuti
6.4.1 Flickr
6.4.2 YouTube
6.4.3 Slideshare
6.4.4 Issuu
6.5 Motori di ricerca
6.5.1 Google ricerca personalizzata
6.5.2 Eurekster
6.6 Forum creator
pag. 82
pag. 82
pag. 82
pag. 84
pag. 87
pag. 87
pag. 91
pag. 94
pag. 99
pag. 100
pag. 101
pag. 103
pag. 105
pag. 107
pag. 108
pag. 109
pag. 110
pag. 112
pag. 112
pag. 113
pag. 114
pag. 115
pag. 117
pag. 117
pag. 118
pag. 119
IV
6.6.1 Nabble
6.6.2 Forumattivo
6.7 Slideshow
6.7.1 Slide
6.8 Share button e RSS feed button
6.8.1 Addthis
6.9 Mappe
6.9.1 Google Maps
6.10 Calendario eventi
6.10.1 Google Calendar
6.11 Strumenti di videoconferencing
6.11.1 Dimdim
6.11.2 Vyew
6.11.3 Yugma
6.11.4 WebEx
6.11.5 Servizi a confronto
CAPITOLO 7
Conclusioni e sviluppi futuri
pag. 119
pag. 120
pag. 120
pag. 120
pag. 121
pag. 121
pag. 122
pag. 122
pag. 123
pag. 123
pag. 125
pag. 125
pag. 130
pag. 132
pag. 134
pag. 135
pag. 136
Bibliografia pag. 141
Sitografia
pag. 144
1
Capitolo 1
Introduzione
L’evoluzione del web dal suo concepimento ad oggi ha apportato notevoli cambiamenti al
concetto di comunicazione e di interazione tra le persone. Lo sviluppo di applicazioni
software sempre più specializzate, unito alla crescente diffusione della banda larga, ha
favorito il proliferare di piattaforme dedicate allo scambio di informazioni e
all’interazione tra individui. Il passaggio dal web tradizionale al Web 2.0, inoltre, ha
affollato la rete di utenti in erba, i quali, sfruttando servizi che non richiedono particolari
conoscenze tecniche, si improvvisano sviluppatori, generando, condividendo,
distribuendo e riutilizzando il contenuto del web.
La situazione attuale è, quindi, un terreno fertile sul quale far crescere la propria visibilità
e le proprie opportunità, attraverso lo sfruttamento di siti web, social network, blog e
comunità d’interesse. Un’azienda non presente in rete risulta tagliata fuori dalle moderne
dinamiche di comunicazione e non competitiva sul mercato, nonostante possa essere in
possesso di un notevole capitale da investire. A buona ragione, una realtà come
un’Organizzazione Non Governativa, la quale deriva tutti, o comunque gran parte dei
propri introiti dalle donazioni, non può permettersi di non prendere parte al fenomeno
Internet.
La creazione di un sito web, la presenza di un profilo sui più famosi social network,
l’utilizzo di strumenti d’interazione con l’utente, sono solo alcune delle possibilità offerte
da manifestazioni delle rete nate con l’avvento del Web 2.0. Ancora più interessanti si
stanno rivelando gli scenari aperti dall’affermarsi del paradigma del cloud computing e
delle applicazioni SaaS. Questo tipo di piattaforme sono estremamente intuitive ed
economiche, grazie all’invisibilità del codice di programmazione da parte dell’utente, da
un lato, e l’utilizzo di un modello di business scalabile, dall’altro. Per questo le ONG di
2
piccole dimensioni sono gli enti che possono maggiormente beneficiare di questi
strumenti, al fine di accrescere la loro visibilità e portare alla conoscenza di molte più
persone la loro mission e i loro progetti, ottimizzando i costi.
Lo scopo finale di questa tesi è proprio quello di offrire una panoramica di questi
strumenti, in funzione di un loro successivo utilizzo per la creazione di siti web a basso
costo per realtà non profit di piccole-medie dimensioni.
Questo lavoro di tesi si inserisce all’interno di un più ampio progetto promosso da
Roberto Polillo, docente all’Università degli Studi di Milano Bicocca, denominato
TangoLab, acronimo di Technology Assistance for Non-Governmental Organizations,
che ha l’obiettivo di sperimentare e proporre strumenti informatici che possano aiutare le
organizzazioni di volontariato (e in particolare le ONG che operano nei Paesi in via di
sviluppo) a svolgere meglio il proprio lavoro.
Il progetto raccoglie diversi lavori di tesi connessi reciprocamente, per questo parte di
questo scritto è stato realizzato in stretta collaborazione con Fabrizio Maggioni, il quale
avrà il compito di utilizzare i servizi analizzati in questo lavoro per creare prototipi di siti
a basso costo in funzione di un loro utilizzo da parte di ONG. In particolare, il secondo e
il terzo capitolo sono stati concepiti congiuntamente e sono quindi riportati in forma
pressoché identica negli scritti, in quanto premesse fondamentali e necessarie per
entrambe le tesi.
Il capitolo 2 introdurrà il contesto tecnologico nel quale è stata effettuata la ricerca degli
strumenti e presenterà i principali cambiamenti apportati dal fenomeno Web 2.0.
Il capitolo 3, invece, si occuperà di descrivere la situazione attuale delle Organizzazioni
Non Governative per la cooperazione allo sviluppo in Italia e analizzare la loro presenza
sul web, avvalendosi anche di considerazioni emerse dai lavori di tesi di Donato
Francavilla e Paolo Magosso, due tesisti inseriti nel progetto TangoLab che si sono
occupati rispettivamente della valutazione della qualità dei siti delle ONG italiane e
dell’individuazione delle best practice e dei pattern nella presenza sul web delle charity
statunitensi. Al termine del capitolo verrà stilata una lista delle funzionalità desiderabili
all’interno di un sito web appartenente a una generica ONG, le quali verranno poi
3
descritte nel dettaglio durante il quarto capitolo, prestando particolare attenzione ai
benefici che apportano in termini di interattività con l’utente.
Per ogni categoria di strumenti presentata nel capitolo 4, sono stati individuati alcuni
servizi presenti in rete, i quali permettono di implementare le funzionalità desiderabili
descritte nel terzo capitolo. Questi servizi verranno analizzati nel dettaglio nel corso del
quinto e del sesto capitolo, che si occupano rispettivamente delle piattaforme online per la
costruzione di siti completi e degli altri strumenti che offrono funzionalità interattive
inseribili all’interno di un sito web. I servizi più complessi e ricchi di funzionalità saranno
comparati alla fine dei paragrafi con l’utilizzo di tabelle riassuntive, le quali offrono una
visione d’insieme dei pregi e dei difetti degli strumenti.
Il capitolo 7 è dedicato infine alle conclusioni e alla presentazione degli scenari futuri
prospettati per quanto riguarda gli strumenti Web 2.0 e il loro utilizzo da parte delle
Organizzazioni Non Governative.
4
Capitolo 2
Il cambio di paradigma del web: Web 2.0 e cloud
computing1
2.0 Storia e preistoria
“I mercati sono conversazioni”2. Così recitava il Cluetrain Manifesto nel lontano 1999,
anticipando di un lustro o poco più, con una massima apparentemente scontata, quello che
sarebbe stato il più grande cambiamento nella concezione del web dalla sua nascita ad
oggi.
Il Web 2.0 segna l’evoluzione del World Wide Web da una serie (collegata) di siti statici a un
ambiente globale nel quale i software online, le connessioni a banda larga e le applicazioni
multimediali offrono contenuti più ampi e un’interazione più stretta fra gli utenti. Il fenomeno del
Web 2.0 è caratterizzato da un numero crescente di sviluppatori (da un lato) e di utenti (dall’altro)
che generano, condividono, distribuiscono e riutilizzano il contenuto del Web.3
Questo è il web che conosciamo oggi, brulicante di vita sui blog e sui forum, su Facebook
e su Youtube. Non esiste una precisa e concisa definizione di Web 2.0 su cui ci sia pieno
accordo tra tutti gli specialisti del settore. D’altronde, l’essenza stessa del Web 2.0 non
può essere catturata in una definizione, data la natura mutevole del fenomeno,
caratterizzato dalla continua nascita ed evoluzione di servizi ed applicazioni che
arricchiscono ogni giorno le possibilità di interazione tra gli utenti. Il neologismo Web 2.0
è stato coniato da Dale Dougherty, vicepresidente della O’Reilly Media, per indicare
un’attitudine alla collaborazione e alla condivisione di contenuti, resa possibile da
1 Il presente capitolo è stato scritto in collaborazione con Fabrizio Maggioni, autore della tesi Realizzazione
di template di siti web a basso costo per le Organizzazioni Non Governative, coordinata con la presente.
Per rendere le due tesi leggibili separatamente, il capitolo è stato riportato, in forma identica, in entrambe
le tesi. 2 Levine, Rick; Locke, Christopher; Searls, Doc; Weinberger, David, Cluetrain manifesto, Fazi Editore, 2001,
pag. 75. 3 AA.VV., Web 2.0, A cura di Di Bari, Vito, Milano, Il Sole 24 Ore, 2007, pag. 3.
5
software sviluppati per supportare l’interazione in rete. I principi fondamentali sui quali ci
si può basare per comprendere la natura del Web 2.0 sono contenuti nel lungo articolo nel
quale Tim O’Reilly riassume le considerazioni emerse dalla prima Web 2.0 confernce,
promossa nel 2004 dalla stessa O’Reilly Media4.
Il Web 2.0 nasce dalle ceneri del fallimento del vecchio modello di business caratteristico
del web degli ultimi anni ’90, quando Internet era considerato solamente una fonte di
arricchimento rapido per quelle aziende che vi operavano, le cosiddette dot-com, al solo
scopo di essere collocate in borsa e sfruttare così l’entusiasmo degli investitori dell’epoca,
senza delle solide basi sulle quali fondare il proprio commercio elettronico. Questo può
essere considerato come il Web 1.0, composto da siti statici con contenuti informativi,
destinati all’interazione con un singolo utente e basati sull’e-commerce o sulla pubblicità
come modelli di business. I siti 1.0 erano chiusi, miravano esclusivamente ad attrarre il
cliente mediante una comunicazione uno-a-molti, tipica dei media tradizionali.
Se le date di nascita simboliche del web possono essere considerate il 1991, con la
creazione del World Wide Web da parte di Tim Berners Lee al Cern, e il 1995, con la
quotazione di Netscape in borsa, quella del nuovo fenomeno definito da Dale Dougherty
come Web 2.0 può essere fatta risalire al 19 agosto 2004, data del collocamento in borsa
di Google. In mezzo il crollo del Nasdaq nel 2000, con l’esplosione della bolla delle dot-
com, e l’evoluzione del tecnologie hardware (larghezza di banda) e software (linguaggi di
programmazione) sulle quali si basa Internet.
Lo sviluppo delle applicazioni web di nuova generazione, le Rich Internet Application
(RIA), deriva “dalla combinazione di vecchie tecnologie e standard (come HTML, CSS,
XML, JavaScript e DOM) per realizzarne di nuove (come AJAX)”5. Per dirla con Tim
Berners Lee: “Il Web 2.0 non è nulla di nuovo nella pratica, tutte le componenti del
cosiddetto Web 2.0 c’erano già alla nascita del Web e quindi possiamo piuttosto parlare di
4 O’Reilly, Tim, What is Web 2.0: Design Patterns and Business Models for the Next Generation of Software,
2005, articolo tratto dal sito http://oreilly.com, 21/01/2010. 5 Tratto dalle slide di Polillo, Roberto, Corso Web 2.0, Università degli Studi di Milano-Bicocca, a.a. 2009-
2010.
6
una naturale evoluzione dei tool e della cultura del Web verso un nuovo livello di
strumenti e di utilizzo”6.
Se dal punto di vista tecnologico l’innovazione nel web non è stata così dirompente, lo
stesso non si può dire del cambiamento avvenuto per quanto riguarda le sue modalità di
utilizzo. I siti 2.0 sono piattaforme che consentono una forte interazione tra gli utenti, la
conversazione di cui si parlava all’inizio. Essi, da meri fruitori, diventano produttori e
giudici dei contenuti della rete.
2.1 Manifestazioni superficiali del Web 2.0
Il cambio di prospettiva del nuovo web si concretizza nel passaggio dal modello di
comunicazione uno-a-molti a quello molti-a-molti. Come hanno avuto più volte modo di
affermare gli specialisti del settore, il Web 1.0 consisteva nella connessione tra computer,
mentre il Web 2.0 prende vita dalla connessione di persone. Le manifestazioni più
evidenti di questo nuovo modo di concepire la rete sono visibili in quei siti che
incoraggiano gli utenti a produrre contenuti, coinvolgendoli come co-autori del web: blog
e social network.
2.1.1 L’esplosione dei blog
L’espressione blog è stata coniata da Peter Merholz e deriva dalla modifica
dell’espressione originale web log (diario di bordo sul web) in we blog: noi scriviamo. Un
blog non è altro che un sito in cui i contenuti (i post) sono pubblicati ed organizzati
secondo una successione temporale, con la possibilità per i lettori di commentarli. Oltre a
favorire lo scambio di idee tra i suoi utenti, un blog è solitamente collegato ad altri blog:
l’insieme dei blog tra loro connessi si definisce blogosfera.
Benché la definizione di Peter Merholz risalga a dieci anni fa e i blog esistano addirittura
da alcuni anni prima, la crescita esponenziale del loro numero è un fatto riconducibile
6 AA.VV., Web 2.0, A cura di Di Bari, Vito, Milano, Il Sole 24 Ore, 2007, pag. 5.
7
solamente agli ultimi anni. Il grafico seguente, tratto dal sito dell’autore di Technorati, il
più importante osservatorio sui fenomeni del web e in particolare sulla blogosfera, mostra
come l’impennata più ripida della curva dei blog sia cominciata a partire dalla fine del
2004. Alla rilevazione di Technorati del giugno 2008 il numero dei blog presenti in rete è
cresciuto fino a 112,8 milioni di unità7.
Grafico 2.1 L’espansione della blogosfera. Fonte: http://www.sifry.com/alerts/archives/000493.html, 08/01/2010.
Questa crescita esponenziale è stata favorita soprattutto dalla presenza di software online,
realizzati con i nuovi strumenti web descritti nel primo paragrafo, che permettono a
qualsiasi utente di creare, pubblicare e gestire un blog, senza bisogno di alcuna
competenza informatica o di web design. Ci si riferisce ai cosiddetti blog builder come
Blogger e Wordpress. 7 www.technorati.com, 08/01/2010.
8
2.1.2 I social network
I blog, insieme ai forum, si sono imposti come la prima manifestazione di sito-piattaforma
caratterizzato da una forte interazione tra gli utenti. Un’evoluzione di questi strumenti
verso ciò che è attualmente considerata la piattaforma d’interazione sul web per
antonomasia sono i social network.
Gli utenti di un social network possono creare all’interno di esso un proprio profilo,
ovvero uno spazio personale dedicato alla presentazione di sé stessi e al caricamento dei
propri contenuti. Tale profilo può essere pubblico, quindi visualizzabile da qualsiasi
utente, oppure semi-pubblico, se vi può accedere soltanto una lista di persone specificata.
La peculiarità nei siti di social networking è proprio quella di potersi connettere
stabilmente ad altri profili al fine di mantenere i contatti e condividere con essi un
maggior numero di informazioni e contenuti. Contrariamente alle comunità virtuali, la
rete di contatti online che si viene a creare tende ad essere simile a quella reale.
Lo scopo, la natura, la terminologia e i contenuti relativi al profilo variano a seconda del
social network. Attualmente ne esistono di molti tipi, che possono essere
approssimativamente raggruppati in due categorie:
� Reti interesse – connettono persone con un interesse comune. Solitamente si tratta
di reti dedicate alla condivisione di un determinato tipo di contenuti, per i quali
viene messa a disposizione un’ampia serie di strumenti per la loro gestione e
personalizzazione. Tipici esempi di social network appartenenti a questa categoria
possono essere Flickr (dedicato alla condivisione di foto), YouTube (video) e
Del.icio.us (bookmarks).
� Reti generaliste – al contrario di quanto accade nelle precedenti, gli utenti possono
inserire nel proprio profilo una vasta gamma di contenuti. Queste social network
sono più carenti rispetto a quelle d’interesse per quanto riguarda gli strumenti
dedicati a uno specifico tipo di contenuti; allo stesso tempo offrono all’utente
diverse funzionalità per comunicare con i propri contatti: non soltanto commenti
ma anche una chat e una casella di posta interna. Uno dei primi social network di
questo tipo è stato MySpace, una pagina personale e personalizzabile per
contenuti e link ad altri profili. Facebook è attualmente il social network
9
generalista più popolare al mondo (vedi grafico 2.2) e rappresenta un’evoluzione
di MySpace, con un miglior focus sulle relazioni tra i profili e sugli strumenti di
comunicazione.
Grafico 2.2 Percentuale di utenti di Internet che visitano ogni giorno le pagine dei principali social network. Dopo Google, Facebook è attualmente il secondo sito più visitato al mondo. Fonte: www.alexa.com, 11/01/2010.
Benché al loro interno le social network si rivelino un potente strumento di connessione e
permettano di ottenere una grande visibilità, proporzionalmente alla loro grandezza in
termini di utenti iscritti, il più grande limite di questi siti si riscontra nella loro struttura
chiusa. La rete di connessioni e i contenuti propri di un profilo su un determinato social
network sono validi solo all’interno di esso e non possono, per ora, essere esportati da un
sito all’altro: ogni social network richiede la creazione di un account specifico.
2.1.3 La democratizzazione del web
Gli strumenti visti finora presentano un unico denominatore comune, che è anche la
caratteristica principale del Web 2.0, il protagonismo dell’utente e dei contenuti da lui
generati. Il medium Internet tende, per le sue caratteristiche, a sfuggire ai fenomeni di
censura e ai limiti imposti dai media tradizionali. Questa ulteriore rivoluzione del web
10
apre scenari comunicativi prima impensabili, permettendo a chiunque di essere presente
online e comunicare potenzialmente con qualsiasi utente della rete senza bisogno di dover
creare un sito.
Questa democratizzazione del web, unita ai bassi costi di pubblicazione, può essere
sfruttata da realtà che troverebbero grandi difficoltà a procurarsi spazi e pubblico sugli
altri media. È il caso delle Organizzazioni Non Governative, i potenziali beneficiari di
questo lavoro di tesi.
Le innovazioni apportate dal Web 2.0 non si limitano però alla semplice possibilità per
tutti di ritagliarsi un piccolo spazio virtuale, per di più costretto dalla limitatezza degli
strumenti offerti da un blog builder e dalla struttura chiusa dei social network. L’apertura
di un blog e la creazione di diversi profili sulle più importanti reti sociali sono aspetti
rilevanti e molto remunerativi in termini di visibilità per qualunque organizzazione, dato
il loro potenziale comunicativo e di amplificazione sociale verso utenti appartenenti alle
più diverse comunità.
Tuttavia, una presenza web di questo tipo può risultare frazionata e non sfruttare appieno
tutte le potenzialità del mezzo Internet, in particolar modo quelle connesse con
l’interattività dei siti, accentuata dal continuo sviluppo di software basati sul web. I siti
stanno diventando sempre più dei programmi su Internet, in grado di semplificare
procedure, gestire transazioni e via dicendo. Pertanto, sarebbe auspicabile che, oltre a
sfruttare le possibilità aperte da blog e social network, un’Organizzazione Non
Governativa possa avvalersi anche di un nucleo centrale che sia collegato a tutti questi
servizi e nel quale possa offrire all’utente strumenti che vadano oltre la semplice
comunicazione. Una vera rivoluzione dovrebbe poter cambiare il web in modo da creare
un ambiente nel quale qualsiasi utente, anche se privo di competenze specifiche, possa
costruirsi una presenza web di questo tipo, completa e interattiva.
11
2.2 Il web come piattaforma: il cloud computing
Il termine Web 2.0 sta iniziando ad essere consumato, associato continuamente ed
erroneamente soltanto con l’insieme di tutti quei servizi “social” che sono stati presentati
nel paragrafo precedente. L’emergere di questi strumenti rappresenta soltanto la punta
dell’iceberg rispetto a ciò che realmente sta accadendo al web. Lo sviluppo di linguaggi di
programmazione sul web sempre più evoluti e sempre più semplici da utilizzare, ha
portato alla proliferazione di software online. La rete, da insieme di siti, è diventata un
insieme di applicazioni, le quali possono potenzialmente sostituire i programmi installati
sugli elaboratori client.
Servizi come Google Docs e Zoho Docs rappresentano un esempio lampante di
applicazioni di questo tipo: entrambi permettono di usufruire degli stessi strumenti messi
a disposizione da Microsoft Office, consentendo la creazione e la gestione di documenti,
fogli elettronici, database, interamente online. Benché questi servizi online si rivelino più
rudimentali rispetto ai corrispettivi programmi offline, essi, essendo basati sul web,
permettono la condivisione, la cogestione e il co-editing dei documenti con un numero
potenzialmente illimitato di utenti.
Oltre agli strumenti software, le applicazioni in rete possono essere utilizzate anche per
reperire spazio di memoria aggiuntivo e sfruttare ulteriore potenza di calcolo. Queste
applicazioni, che rappresentano una sorta di “noleggio” di hardware, pagato in
proporzione al consumo, sono solitamente offerte dai grossi fornitori di sevizi web, i quali
hanno a disposizione una gigantesca infrastruttura hardware/software. I potenziali fruitori
di servizi di questo tipo sono gli sviluppatori di software.
Il “cloud computing” non è altro che l’insieme di tutte queste possibilità, sempre più
presenti in rete. Si tratta della tendenza a traslare sul web non solo i dati, ma via via anche
i programmi e l’infrastruttura hardware, i quali dal computer dell’utente si spostano sui
server dei fornitori dei servizi. Al di là degli aspetti social e di User Generated Content
(UGC), è questa la vera innovazione verso cui ci sta proiettando il Web 2.0. Un cambio di
paradigma nel concetto stesso di elaborazione al computer, come pochi ce ne sono stati
negli ultimi decenni (vedi figura 2.1): il web diventa la piattaforma preferenziale.
Figura 2.1 Il cambio di paradigma nell’elaborazione al computer apportato dal cloud computingPolillo, Roberto, Corso Web 2.0, Università degli Studi di Milano
Internet rappresenta la “nuvola
che vengono utilizzati dagli sviluppatori e dagli utenti. Come si può notare nella figura
sottostante (figura 2.2), riferita all’evoluzione dei programmi
si passa da computer carichi di applicazioni e dati (
(thin client), che accedono alla rete per effettuare le stesse operazioni, arricchite dalle
potenzialità sociali e di condivisione proprie dell’ambiente Internet.
Figura 2.2 Da fat client a thin client. Fonte: slideBicocca, a.a. 2009-2010.
Figura 2.1 Il cambio di paradigma nell’elaborazione al computer apportato dal cloud computing, Università degli Studi di Milano-Bicocca, a.a. 2009-2010.
nuvola” nella quale risiedono l’infrastruttura, i dati e i programmi
gli sviluppatori e dagli utenti. Come si può notare nella figura
sottostante (figura 2.2), riferita all’evoluzione dei programmi di gestione dei documenti,
si passa da computer carichi di applicazioni e dati (fat client) ad elaboratori più snelli
), che accedono alla rete per effettuare le stesse operazioni, arricchite dalle
potenzialità sociali e di condivisione proprie dell’ambiente Internet.
Fonte: slide di Polillo, Roberto, Corso Web 2.0, Università degli Studi di Milano
12
Figura 2.1 Il cambio di paradigma nell’elaborazione al computer apportato dal cloud computing. Fonte: slide di
nella quale risiedono l’infrastruttura, i dati e i programmi
gli sviluppatori e dagli utenti. Come si può notare nella figura
di gestione dei documenti,
) ad elaboratori più snelli
), che accedono alla rete per effettuare le stesse operazioni, arricchite dalle
degli Studi di Milano-
13
2.2.1 Saas e tecniche di mash-up
Come meglio specificato nel capitolo introduttivo, l’obiettivo di questo lavoro di tesi è
l’individuazione di strumenti Web 2.0 per la costruzione di siti interattivi a basso costo
per le Organizzazioni Non Governative. Nell’ambito del cloud computing, questi
strumenti vengono messi a disposizione sotto forma di servizi applicativi sul web. Tale
pratica prende il nome di SaaS (Software as a Service).
L’utente che desidera usufruire di questi servizi deve soltanto registrarsi presso il
fornitore, creando un account. Gli strumenti utili per la creazione di siti interattivi sono
spesso messi a disposizione mediante questo modello di servizio. In primo luogo ci si
riferisce ai site builder, applicazioni online che permettono all’utente di creare e
pubblicare pagine web, anche provviste di funzioni interattive, attraverso un editor
semplice ed intuitivo. Altri servizi invece forniscono strumenti per implementare in siti
così costruiti ulteriori funzionalità, ad esempio form compilabili, con annessi database per
la raccolta e il riuso delle informazioni. Un elenco completo degli strumenti utili per il
conseguimento degli obiettivi di questa tesi verrà fornito nel capitolo 4.
I fornitori dei Saas operano solitamente attraverso un modello di business definito
“freemium” (free + premium). Gli utenti che desiderano usufruire dello strumento messo
a disposizione dal servizio devono, come specificato sopra, creare un account presso il
sito del fornitore. Tale operazione è solitamente gratuita e permette di accedere alle
funzionalità base (free) dello strumento in questione. Le funzionalità aggiuntive e i
potenziamenti di quelle base sono invece soggetti a pagamento e spesso raggruppati in
pacchetti premium di costo e valore via via crescenti. In questo modo si realizza un
modello di pagamento di tipo pay-as-you-go, grazie al quale l’utente può usufruire del
servizio in maniera scalabile, a seconda delle sue esigenze e possibilità economiche.
Per far sì che tutte le funzionalità interattive ottenute tramite SaaS vengano incorporate
all’interno del sito si deve far ricorso alle cosiddette tecniche di mash-up, ovvero
l’integrazione dinamica di contenuti e strumenti provenienti da diverse fonti. Nel caso
specifico della creazione di un sito interattivo, le applicazioni esterne vengono inserite
nelle pagine web tramite l’importazione di stringhe di codice html, generate
automaticamente dai fornitori del servizio utilizzato (embedding).
14
2.2.2 Vantaggi e rischi dell’approccio cloud
Una situazione come quella descritta nel paragrafo precedente può risultare molto
vantaggiosa per una ONG che voglia dotarsi di un sito web interattivo, pur non avendo a
disposizione tra collaboratori e volontari persone competenti in questo campo e mancando
delle risorse necessarie per rivolgersi agli specialisti del settore. Diversi sono i vantaggi
che il cloud conputing può garantire a realtà di questo tipo:
� semplicità d’utilizzo – non è necessario conoscere i codici html e css per creare da
zero un sito web con funzionalità interattive; sia i site builder che le altre
applicazioni online (RIA) dispongono di potenti interfacce grafiche basate su
paradigmi intuitivi, come il drag and drop;
� azzeramento dei costi fissi – i servizi Saas di cui si parlerà in questo lavoro di tesi
non richiedono pagamenti per usufruire del pacchetto base di strumenti; se
l’organizzazione possiede maggiori risorse può acquistare le funzionalità premium
in modo scalabile secondo le proprie esigenze (pay-as-you-go);
� molteplicità di punti d’accesso – per una ONG per la cooperazione allo sviluppo,
che normalmente possiede almeno due sedi geograficamente lontane tra loro, è
fondamentale che le applicazioni e le risorse necessarie per gestire il sito siano
accessibili da qualsiasi luogo, mediante connessione ad Internet; si tratta di uno
dei principali vantaggi dell’approccio cloud, che sposta dati, programmi e
piattaforme dai computer client ai server dei service provider (virtualizzazione).
I siti costruiti con le modalità descritte finora (sfruttamento dei SaaS e mash-up di
applicazioni) possono essere adeguati per realtà di medie-piccole dimensioni. Per
organizzazioni con esigenze molto maggiori in termini di complessità dell’infrastruttura
hardware e di sistema informativo, una presenza web di questo tipo non è ad oggi
implementabile, sia perché le applicazioni online risultano ancora rudimentali e non
tagliate per grandi realtà, sia perché l’approccio cloud, pur presentando innegabili
vantaggi, non è esente da tutta una serie di rischi, connessi con i seguenti aspetti:
� dipendenza dai service provider – dati e programmi non sono fisicamente su
server propri, pertanto, in caso di guasti sugli elaboratori dei fornitori i relativi
servizi non sarebbero disponibili e non si avrebbe alcun controllo sulla situazione;
15
� sicurezza e privacy – la protezione delle informazioni e delle applicazioni è
anch’essa affidata ai service provider, che le ospitano sui propri server, e non è più
controllabile dall’utente.
Oltre a questi rischi maggiori, esistono altre sfide che l’approccio cloud dovrà affrontare e
risolvere per imporsi come paradigma di elaborazione del futuro. Tra queste
l’interoperabilità e la portabilità di dati e informazioni da un servizio all’altro e i problemi
connessi con la governance e la gestione di questi servizi, che dovrebbe restare distribuita
ed equamente divisa per evitare scenari monopolistici così comuni per i media
tradizionali.
16
Capitolo 3
Le ONG italiane e il web8
3.0 Le ONG italiane per la cooperazione allo sviluppo
L’acronimo O.N.G. sta per Organizzazione Non Governativa: una qualsiasi
organizzazione o gruppo locale, nazionale o internazionale di cittadini indipendente da
qualsiasi organismo di governo, che sia impegnato nel settore della solidarietà sociale o
della cooperazione allo sviluppo. Generalmente si tratta di organizzazioni non aventi fini
di lucro (non profit), che ottengono una parte significativa dei loro introiti da donazioni
private.
Come già specificato nel capitolo introduttivo, l’oggetto della trattazione di questo lavoro
saranno le ONG italiane per la cooperazione allo sviluppo, organizzazioni impegnate nel
miglioramento delle condizioni dei paesi sottosviluppati o in via di sviluppo. In
particolare si farà riferimento alle ONG accreditate dal Ministero degli Esteri che hanno
superato i criteri di idoneità imposti dalla legge 49/87, delle quali sarà fornito un elenco
completo nel prossimo paragrafo9.
La fonte utilizzata per reperire i dati riguardanti le dimensioni e i paesi di intervento di
queste organizzazioni è stata il rapporto Un mestiere difficile 2008, il quale fotografa la
situazione relativa all’anno 200710. Questa ricerca indica che le organizzazioni che si
occupavano di cooperazione e solidarietà internazionale in quell’anno erano 256,
considerando sia quelle idonee per il Ministero degli Affari Esteri sia quelle non idonee.
8 Il presente capitolo è stato scritto in collaborazione con Fabrizio Maggioni, autore della tesi Realizzazione
di template di siti web a basso costo per le Organizzazioni Non Governative, coordinata con la presente.
Per rendere le due tesi leggibili separatamente, il capitolo è stato riportato, in forma identica, in entrambe
le tesi. 9 Elenco tratto da http://www.cooperazioneallosviluppo.esteri.it, 23/12/2009.
10 I dati riportati in questo paragrafo sono tratti da Link 2007, rapporto Un mestiere difficile 2008, 2008.
17
Sulla base del numero di operatori con contratto, risulta che la maggioranza delle
organizzazioni era di piccole dimensioni, con meno di 10 collaboratori, mentre soltanto
12 enti superavano la soglia dei 100 collaboratori (vedi tabella 3.1 e grafico 3.1).
Tabella 3.1 Tipologia delle associazioni per dimensioni. Fonte: Link 2007, rapporto Un mestiere difficile 2008, 2008, pag. 19.
Grafico 3.1 Le associazioni italiane per dimensioni. Fonte: Link 2007, rapporto Un mestiere difficile 2008, 2008, pag. 19.
Benché le organizzazioni di grandi dimensioni rappresentassero soltanto il 4,7% del
totale, in esse si concentrava la maggior parte degli operatori, il 65%, a testimonianza di
una grossa sproporzione, in termini di operatori con contratto, rispetto agli enti di piccole
dimensioni. Tuttavia, il gran numero di questi piccoli enti fa emergere l’importanza che
essi rivestono nell’ambito della cooperazione internazionale allo sviluppo.
18
Il continente con la maggior presenza di operatori è l’Africa, dove lavora il 58% degli
espatriati, seguono l’America Latina con il 17%, l’Asia con il 16% e l’Europa con il 10%
(vedi figura 3.1). Un gran numero di ONG, in particolare quelli di dimensioni medio-
grandi, opera contemporaneamente in aree geografiche differenti, molto distanti tra loro.
Figura 3.1 Fonte: Link 2007, rapporto Un mestiere difficile 2008, 2008, pag. 31.
I dati riportati in questo paragrafo confermano che organizzazioni di questo tipo
potrebbero beneficiare grandemente dell’approccio cloud, descritto approfonditamente
nel capitolo precedente, per la creazione e la gestione di una presenza web completa ed
interattiva. I servizi di tipo SaaS, accessibili virtualmente da qualsiasi luogo dotato di
19
connessione alla rete, si prestano ad assecondare la naturale distribuzione geografica delle
ONG. Inoltre, la carenza di risorse economiche e di competenze tecniche all’interno di
organici ridotti, non rappresenterebbe un ostacolo per l’utilizzo di questi strumenti, tutti
dotati di potenti ed intuitive interfacce grafiche.
3.1 La qualità dei siti web delle ONG italiane
Per una ONG, un’organizzazione che deriva la maggior parte dei propri introiti da
donazioni private, la comunicazione sul web può rappresentare una grande possibilità di
crescita e una potenziale fonte di guadagno, sia per l’intrinseca economicità del mezzo
Internet, caratterizzato da costi di accesso irrisori rispetto agli altri media, sia per l’elevata
interattività che si può offrire ai propri utenti sul web, consentendo loro di interagire
direttamente con l’organizzazione, anche a livello di transazioni economiche (donazioni
online).
Janelle Estes e Jakob Nielsen, parlando della situazione delle charity statunitensi,
indicano come il volume delle donazioni effettuate direttamente attraverso i siti web delle
organizzazioni sia destinato a crescere esponenzialmente nei prossimi anni:
In 2008, non-profits got about 10% of their donations online, according to a survey by Target Analytics.
Given the high grow rate for Internet donations, we estimate that they’ll constitute the majority of
donations by 2020. If non-profits organization get their sites into shape, that is.11
Donazioni online dunque, ma non solo. Lo spettro dell’interazione con l’utente sul web è
ampio e si sta allargando sempre di più. Ad esempio, se un sito ben progettato è l’ideale
per attrarre nuovi donatori e consentire loro di donare direttamente online, il mezzo via
web più efficace per mantenere un rapporto di fiducia con i propri sostenitori sembra
essere l’invio periodico di newsletter informative. Sempre citando Estes e Nielsen:
Well-designed non-profit websites are particularly suited for attracting new donors and efficiently
supporting small-scale impulse giving. Websites are less effective at sustaining long-term donor
11
Estes, Janelle; Nielsen, Jakob, Donation Usability, Fremont, Norman Nielsen Group, 2009, pag. 5.
20
relationship. For encouraging customer (or donor) loyalty, e-mail newsletters remain the Internet tool of
choice.12
Con l’avvento del Web 2.0 e dei nuovi strumenti di interazione e comunicazione sul web,
quali blog, forum e social network, entrano in gioco nuove modalità di approccio che non
possono essere ignorate dalle ONG che intendono coinvolgere i loro potenziali donatori
attraverso la rete.
Considerata quindi l’importanza che la presenza sul web può rivestire per gli enti no-
profit, è stata realizzata una ricerca analitica sui siti delle ONG italiane per la
cooperazione allo sviluppo, al fine di valutarne la qualità sotto diversi aspetti. Di seguito
verranno analizzati i risultati di questa ricerca allo scopo di individuare le aree in cui tali
siti web risultano più carenti.13
3.1.1 Metodologia della ricerca
La valutazione di qualità è stata effettuata sui siti delle ONG accreditate dal Ministero
degli Esteri, a cui si è già fatto riferimento al paragrafo 3.0. Di seguito riportiamo l’elenco
di questi enti, ciascuno associato al corrispondente indirizzo web.
N Nome Ong Sito Web
1 Associazione Italiana per la Solidarietà tra i Popoli San Raffaele http://www.aispo.org/
2 Action Aid http://www.actionaid.it/
3 Associazione Africa Tremila O.N.L.U.S http://www.africatremila.it/
4 Associazione Bertoni per la Cooperazione e lo Sviluppo del
Terzo Mondo http://www.abcsverona.it/public/index.cfm
5 Comunità di Sant'Egidio http://www.santegidio.org/
6 Associazione Centro Aiuti Volontari Cooperazione Sviluppo
Terzo Mondo http://www.acavtn.it/
7 Associazione di Cooperazione Cristiana Internazionale http://www.accri.it/
8 Associazione Casa Famiglia Rosetta http://www.casarosetta.org/home/default.asp
9 Associazione di Cooperazione Rurale in Africa e America Latina NO SITO
10 Associazione di Cooperazione e Solidarietà NO SITO
11 Amigos da Angola NO SITO
12 Amici dei popoli http://www.amicideipopoli.org/web/index.php?p
12
Ibidem 13
Metodologia e risultati della ricerca tratti da Francavilla, Donato, Analisi dei siti web delle ONG italiane,
tesi di laurea in Teoria e Tecnologia della Comunicazione, Università Statale di Milano Bicocca, a.a.
2008/2009.
21
N Nome Ong Sito Web
age=home
13 Adra Italia http://adra.chiesaavventista.it/
14 Associazione Amici dello Stato Brasiliano Espirito Santo NO SITO
15 Associazione con i Fatebenefratelli per i malati lontani http://www.afmal.org/
16 Africa 70 http://www.africa70.org/
17 Africa Mission http://www.africamission.org
18 Agenzia n.1 di Pavia per Ayamé http://www.puntoapunto.org/home.html
19 Associazione Amici dei Bambini http://www.amicideibambini.it/
20 Associazione Donne Italiane per lo Sviluppo http://www.aidos.it/
21 Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau http://www.aifo.it/
22 Associazione per la Cooperazione internazionale e l'aiuto
umanitario http://www.alisei.org/
23 Associazione Laicale Missionaria NO SITO
24 Associazione Mani Amiche http://www.mani-
amiche.it/Mani_amiche/Benvenuto.html
25 Associazione laica fondata dal padre comboniano Renato Kizito
Sesana http://www.amaniforafrica.org/amani/index.htm
26 Associazione Mondo Giusto NO SITO
27 Fondazione Africana per la Medicina e la Ricerca http://www.amref.it/locator.cfm?SectionID=820
&CFID=12133110&CFTOKEN=39496008
28 Azione per un Mondo Unito http://www.azionemondounito.org/home.asp
29 Associazione Noi per Loro http://www.noiperloro.org/
30 ANPO NO SITO
31 Apurimac Onlus http://www.apurimac.it/
32 Venerabile Arciconfraternita Misericordia Firenze http://www.misericordia.firenze.it/
33 Arci Cultura e Sviluppo http://www.arci.it/internazionali
34 Associazione Studi America Latina http://www.asalong.org/home.html
35 Alleanza per lo Sviluppo e la Cooperazione NO SITO
36 Amici senza confini Onlus NO SITO
37 Associazione Solidarietà e Sviluppo NO SITO
38 Associazione Sanitaria Internazionale http://www.asi-international.org/it/home.htm
39 Associazione per la solidarietà internazionale in Asia http://www.asia-ngo.org/j15/
40 Associazione Solidarietà Paesi Emergenti http://www.aspemitalia.it/
41 Associazione Servi dei Popoli del Terzo Mondo NO SITO
42 Association for Sarva Seva Farms Italia http://www.assefaitalia.org/
43 ASSOCIAZIONE LEO NO SITO
44 Associazione di Terra Santa NO SITO
45 Associazione Universitaria per la Cooperazione Internazionale http://www.auci.org/
46 Associazione Volontari per lo Sviluppo dei Popoli - AVAZ NO SITO
47 Associazione Valdostana di Solidarietà e Fratellanza
(Fihavanana) con il Madagascar http://www.netsurf.it/madagascar/
48 Associazione volontari per il servizio internazionale http://www.avsi.org/
49 Care and Share http://www.caresharegermany.de/
50 Caritas Italiana http://www.caritasitaliana.it/
51 Centro per un Appropriato Sviluppo Tecnologico http://www.cast-ong.org/
22
N Nome Ong Sito Web
52 Comitato di Collaborazione Medica http://www.ccm-italia.org/index.php
53 Casa do Menor Italia http://www.casadomenor.it/
54 Comitato europeo per la formazione e l'agricoltura http://www.cefaonlus.it/
55 Centro Italiano di Solidarietà http://www.ceis.it/index.htm
56 Centro Laici Italiani per le Missioni http://www.celim.org/pag/index.php
57 Organizzazione di Volontariato Internazionale Cristiano http://www.celimbergamo.it/
58 Centro Internazionale per la Pace fra i Popoli Onlus http://www.centropace.org/
59 Centro Europa per la Scuola, l'Educazione Società http://www.ceses.it/
60 Centro di Educazione Sanitaria e Tecnologie Appropriate
Sanitarie http://www.cestas.org/
61 CESVI http://www.cesvi.org/
62 Centro Sviluppo Terzo Mondo http://www.cesvitem.org/it/chi-
siamo/presentazione.asp
63 Centro di Volontariato Internazionale http://www.cevi.coop/public/SiTE/index.php?tit=
Home&m=1
64 Centro Italiano Aiuti all'Infanzia http://www.ciai.it/
65 Centro Internazionale Crocevia http://www.croceviaterra.it/
66 Comunità Internazionale di Capodarco http://www.capodarcointernazionale.com/
67 Comunità in dialogo http://www.comunitaindialogo.it/
68 Centro di Informazione ed Educazione allo Sviluppo http://www.cies.it/
69 Centro Internazionale per l'Infanzia e la Famiglia http://www.cifaadozioni.org/
70 Comunità Incontro http://www.comunitaincontro.org/
71 Cooperazione Italiana Nord Sud NO SITO
72 Coordinamento di Iniziative Popolari di Solidarietà
Internazionale
http://www.cipsi.it/CIPSI/master/index.asp?FRFX
=1&Wscreen=1280&initSess=1
73 Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli http://www.sviluppodeipopoli.org/Italiano/Home
/Frameset.html
74 Cooperazione Internazionale Sud Sud http://www.cissong.org/it
75 Comunità Impegno Servizio Volontario http://www.cisvto.org/
76 Comunità Laici Missionari Cattolici NO SITO
77 Comunità Nuovo Mondo http://www.mondonuovo.org/
78 Centro Mondialità Sviluppo Reciproco http://www.cmsr.org/default.asp
79 COMUNITA’ MISSIONARIA DI VILLAREGIA PER LO SVILUPPO http://www.cmv.it/nuke/
80 Coordinamento delle ONG per la Cooperazione Internazionale
allo Sviluppo http://www.cocis.it/sito/
81 Centro Orientamento Educativo http://www.coeweb.org/index.php
82 Cooperazione Odontoiatrica Internazionale http://www.cooperazioneodontoiatrica.eu/
83 Camminiamo oltre l'orizzonte http://www.colorngo.org/
84 Cooperazione per il Mondo in via di Sviluppo http://www.comiorg.it/
85 Comitato Italiano Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia http://beta.unicef.it/
86 Cooperation of Medical Services and Development http://www.comsed.org/associazione.php
87 Associazione di fedeli di diritto pontificio http://www.apg23.org/
88 Cooperazione Internazionale http://www.coopi.org/it/home/
89 Cooperazione Paesi Emergenti http://www.cope.it/
90 Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti http://www.cospe.it/italiano/index.php
23
N Nome Ong Sito Web
91 Comitato di Coordinamento delle Organizzazioni per il Servizio
Volontario
http://www.cosv.org/new/associazione.php?PHP
SESSID=25d60b4e8a9f956de703fa2ed19956af
92 Comunità Promozione e Sviluppo http://www.cps-ong.it/
93 Centro Regionale d'Intervento per la Cooperazione http://www.cric.it/
94 Controinformazione Terzo mondo - Onlus http://www.ctm-lecce.it/
95 Medici con l'Africa http://www.mediciconlafrica.org/ita/home.asp
96 Centro Volontari Cooperazione allo Sviluppo http://www.cvcs.it/
97 Comunità Volontari per il Mondo http://www.cvm.an.it/public/index.asp
98 Differenza Donna http://www.differenzadonna.it/
99 Delegazione Europea per l'Agricoltura famigliare dell'America
Latina http://www.agriculturafamiliar.org/
100 Disarmo e Sviluppo http://www.disvi.net/
101 Associazione volontari Dokita http://www.dokita.org/
102 Dalla parte degli ultimi NO SITO
103 Cooperazione e aiuto internazionale in campo educativo http://www.educaid.it/chisiamo.html
104 Educazione e sviluppo http://www.educazionesviluppo.org/
105 Centro Elis http://www.elis.org/
106 Emergency http://www.emergency.it/
107 Fondazione Emmanuel per il Sud del Mondo http://www.fondazione-emmanuel.org/
108 Ente Nazionale Giuseppini del Murialdo http://www.engiminternazionale.org/
109 Essegielle Cooperazione Internazionale http://www.essegielle.org/
110 European School of Transfusion Medicine NO SITO
111 Fratelli dell'Uomo http://www.fratellidelluomo.org/newfdu/master
/index.asp
112 Fondazione Ivo De Carneri http://www.fondazionedecarneri.it/
113 Federazione italiana Maricoltori NO SITO
114 Volontari nel Mondo – Federazione Organismi Cristiani di
Servizio Internazionale Volontario http://www.focsiv.org/index.php
115 Fondazione Don Carlo Gnocchi http://www.dongnocchi.it/
116 Fondazione Marisa Bellisario http://www.fondazionebellisario.org/new/index.
html
117 Fondazione Rita Levi Montalcini http://www.ritalevimontalcini.org/
118 Fondazione San Vigilio http://www.fondazionesanvigilio.it/frontend/ho
me.aspx
119 Fondazione Sipec NO SITO
120 Fondazione Raphael Onlus http://www.fondazione-raphael.org/
121 Fondazione Giuseppe Tovini http://www.fondazionetovini.it/
122 Gao Cooperazione Internazionale http://www.gaong.org/
123 Gruppo italiano Chirurghi Amici della Mano http://www.gicam.it/
124 Gruppo Missioni Africa http://www.gmagma.org/
125 Green Cross Italia http://www.greencrossitalia.org/
126 Gruppo per le Relazioni Transculturali NO SITO
127 Gruppo Abele Onlus http://www.gruppoabele.org/
128 Gruppi Solidarietà Internazionale http://www.gsitalia.org/
129 Gruppo Trentino di Volontariato http://www.gtvonline.org/
24
N Nome Ong Sito Web
130 Gruppo Umana Solidarietà Guido Puletti http://www.gus-italia.org/
131 Gruppo di Volontariato Civile http://www.gvc-italia.org/
132 Gruppo italiano per lo sminamento umanitario NO SITO
133 Associazione Internazionale per la Medicina Umanitaria Brock
Chisholm http://www.iahm.org/
134 Associazione Italiana Soci Costruttori http://www.iboitalia.org/default.asp
135 Istituto Cooperazione Economica Internazionale http://www.icei.it/
136 Consorzio italiano di solidarietà http://www.icsitalia.org/
137 Istituto per la Cooperazione Universitaria http://www.icu.it/
138 Incontro fra i popoli http://www.incontrofraipopoli.it/
139 Il Sole Onlus http://www.ilsole.org/default.asp?page=1
140 Istituto Nuova Africa e Americhe - Federazione Italiana
Comunità terapeutiche http://www.fict.it/
141 Insieme si può http://www.365giorni.org/
142 Organizzazione Umanitaria per l'Emergenza http://www.intersos.org/
143 Intervita Onlus http://www.intervita.it/ita/index.php
144 Istituto Pace Sviluppo Innovazione Acli http://www.ipsia.acli.it/
145 Istituto Superiore per le Tecniche di Conservazione dei Beni
Culturali e dell'Ambiente NO SITO
146 Istituto Sindacale per la Cooperazione con i Paesi in Via di
Sviluppo http://www.iscos.cisl.it/
147 Istituto Superiore Internazionale di Scienze Criminali http://www.isisc.org/ISISChome.asp
148 Associazione Itaca http://www.itacaong.org/index.php?/itaca
149 La ruota internazionale Onlus NO SITO
150 Volontariato Internazionale Rogazionista NO SITO
151 L'Africa chiama Onlus http://www.lafricachiama.org/
152 Coordinamento Regionale Volontariato e Solidarietà Luciano
Lama onlus
http://www.associazionelucianolama.it/index.ht
ml/
153 La casa del sorriso NO SITO
154 Legambiente Onlus http://www.legambiente.eu/
155 Fondazione Lions Club http://www.fondazionelions.org/
156 Gruppo Laici Terzo Mondo http://www.ltmong.org/
157 Associazione Internazionale Volontari Laici http://www.lvia.it/index.htm
158 M.A.I.S. http://www.mais.to.it/mambo/
159 MOVIMENTO AFRICANO '70 http://www.africa70.org/
160 Movimento Apostolico ciechi http://www.macnazionale.it/
161 Fondazione Magis - Movimento e Azione dei Gesuiti italiani per
lo Sviluppo http://www.magisitalia.org
162 Mani Tese http://www.manitese.it
163 Maratona dei Popoli http://www.peoplesrun.org
164 Mediterranean Council for burns and fire disaster http://www.medbc.com/
165 Movimento e comunità in difesa dei diritti dei popoli http://www.movicom.it/
166 Missioni Consolata Onlus http://www.missioniconsolataonlus.it
167 Missione futuro NO SITO
168 Movimento per la lotta contro la fame nel mondo http://www.medicusmundi.it/
25
N Nome Ong Sito Web
169 Movimento per la Cooperazione Internazionale No sito
170 Fondazione Monserrate Onlus http://www.monserrate.org/
171 Movimondo NO SITO
172 Medici senza frontiere http://www.medicisenzafrontiere.it/
173 Movimento Sviluppo e Pace http://www.movimentosviluppopace.org/
174 Napoli: Europa Africa http://www.neaculture.it/
175 Next Onlus http://www.nextonlus.it
176 Emilia Romagna Onlus http://nexuser.wordpress.com
177 Non c'è pace senza giustizia http://www.npwj.org
178 Nuovi Spazi al Servire http://www.nuovispazialservire.it/
179 Nessuno Tocchi Caino http://www.nessunotocchicaino.it/
180 Nuovo villaggio del Fanciullo Celso e Anna Frascali NO SITO
181 Organizzazione di aiuto fraterno Italia http://www.oafi.org/
182 Istituto Oikos http://www.istituto-oikos.org/
183 Opera di Promozione dell'Alfabetizzazione nel Mondo http://www.opam.it/
184 Azione Verde Onlus http://www.azioneverde.org/
185 Operazione Sviluppo NO SITO
186 Organizzazione Sviluppo e integrazione http://www.ongosa.org/
187 Organismo Sardo di Volontariato Internazionale Cristiano http://www.osvic.it/
188 Associazione la Nostra Famiglia http://www.ovci.org/
189 Organizzazione per lo sviluppo globale di comunità in Paesi
extraeuropei http://www.overseas-onlus.org/
190 Parma per gli altri http://www.parmaperglialtri.it/
191 Persone come noi http://www.personecomenoi.org/
192 Punto di Fraternità http://www.puntodifraternita.it/
193 Politecnico Internazionale per lo Sviluppo Industriale ed
Economico http://www.pisie.it/
194 Progetto Domani: Cultura e Solidarietà http://www.prodocs.info/Home.aspx
195 Fondazione per la promozione umana e la salute http://www.fondazioneprosa.it/
196 Associazione per la promozione della scuola di cultura
ambientale http://www.prosca.com/
197 Progetto Continenti Onlus http://www.progettocontinenti.org/
198 Associazione ProgettoMondo Movimento Laici America http://www.mlal.org/
199 Progetto Mondialità http://www.promond.it/
200 Progetto Syd http://www.progettosud.org/
201 Progetto Sviluppo http://www.prosvil.cgil.it/
202 Reggio Terzo Mondo http://www.reggioterzomondo.org/home.php
203 World Family of Radio Maria http://www.radiomaria.org/
204 Ricerca e Cooperazione http://www.ongrc.org/lang/ita/cgi-
bin/gk.pl?pg=home
205 Reach Italia http://www.reachitalia.it/_home.php
206 Fondazione risorsa donna http://www.fondazionerisorsadonna.it/
207 Organismo di Solidarietà Internazionale http://www.sosmissionario.it/
208 Solidarietà Uomo Cooperazione allo Sviluppo NO SITO
26
N Nome Ong Sito Web
209 Salute e Sviluppo ONG http://www.salutesviluppo.org/
210 Save the children http://www.savethechildren.it/2003/index.asp
211 Servizio Collaborazione Assistenza Internazionale Piamartino http://www.scaip.it/
212 Servizio Civile Internazionale http://www.sci-italia.it/news.php
213 Solidarietà e Cooperazione senza Frontiere http://scsfong.wordpress.com/
214 Associazione Giovanni Secco Suardo http://www.associazionegiovanniseccosuardo.it/
215 Senzaconfini onlus http://www.senzaconfini-onlus.it/
216 Servizio Esperti Volontari http://www.sev84.org/
217 Associazione per la Cooperazione Tecnica e Sociale
Internazionale NO SITO
218 San José Amici nel Mondo http://www.sjamo.it/oldsite/home.htm
219 Soleterre http://www.soleterre.org/
220 Solidarietà e Servizio NO SITO
221 Sulla Strada Onlus http://www.sullastradaonlus.com/
222 Servizio Volontario Internazionale http://www.svibrescia.it
223 Sviluppo 2000 http://www.sviluppo2000.org/
224 Tamat http://www.tamat.org/
225 Fondazione Terre des Hommes Italia http://www.tdhitaly.org/
226 Terra nuova http://www.terranuova.org/
227 Trasparency Internationale http://www.transparency.org/
228 Unità e Cooperazione per lo Sviluppo dei Popoli http://www.ucodep.org/index.php
229 Ufficio Centrale Studenti Esteri in Italia NO SITO
230 Unione Medico Missionaria Italiana http://www.sacrocuoredoncalabria.it/
231 Un ponte per... http://www.unponteper.it/
232 Un Pozzo per la Vita http://www.gruppomissionariomerano.it/
233 Unione Volontariato Internazionale per lo Sviluppo e la Pace http://www.uvisp.org
234 Volontariato Internazionale Donne per Educazione e Sviluppo http://www.vides.org
235 Volontariato Internazionale per lo Sviluppo http://www.volint.it
236 Volontari Internazionali Scuola Beato Angelico NO SITO
237 Associazione Volontari Iniziative Sviluppo Economico e Sociale http://www.vises.it
238 Volontari Italiani per la Solidarietà ai Paesi Emergenti http://www.vispe.it
239 Volontari per la Solidarietà e lo Sviluppo NO SITO
240 Voci di Popolo del Mondo http://www.ongvpm.org
241 Fondo Mondiale per la Natura http://www.wwf.it
Per condurre la valutazione di questi siti, vista l’enorme mole di dati da analizzare, è stata
utilizzata una versione semplificata del modello di qualità di Roberto Polillo, descritto nel
dettaglio nel libro Il Check Up dei siti web.14
14
Polillo, Roberto, Il check-up dei siti web, Milano, Ed. Apogeo, 2004.
27
Si tratta di un modello basato sulla valutazione soggettiva di una serie di caratteristiche
dei siti web. Gli aspetti presi in considerazione sono i seguenti:
� Architettura – come sono strutturati i contenuti all’interno del sito e quanto risulta
facile per l’utente navigarli, ad esempio attraverso ausili all’orientamento;
� Comunicazione – la qualità e la coerenza dell’impianto grafico del sito;
� Funzionalità – la presenza nel sito di strumenti interattivi adeguati alle necessità di
un’ONG; questo punto sarà descritto meglio nel paragrafo 3.2.1;
� Contenuto – quanto chiaramente sono descritti i valori e la mission
dell’organizzazione, il suo organigramma e i suoi bilanci e come queste
informazioni sono messe in evidenza; rientrano in questa categoria anche
considerazioni riguardanti lo stile di scrittura, che deve essere adeguato al web.
Per ciascuna di queste caratteristiche, il valutatore si è posto una serie di domande
standardizzate, alle quali è possibile rispondere solo in modo binario (sì=1, no=0), in
modo da ottenere rapidamente un punteggio totale per ogni sezione. Normalizzando poi i
punteggi rispetto al numero di domande per ogni caratteristica, e assegnando un peso
uniforme e unitario a ciascuna di esse, si è provveduto a calcolare il totale generale per
ciascun sito.
In una seconda analisi, i punteggi ottenuti dai siti delle ONG italiane sono stati confrontati
con quelli dei siti individuati come migliori nel panorama internazionale delle ONG:
� American Red Cross;
� Amnesty International;
� Greenpeace;
� Medici Senza Frontiere;
� Oxfam;
� Save the Children;
� Unicef;
� WWF.
Data l’enorme sproporzione di risorse tra queste otto organizzazioni e le altre ONG
italiane, questo confronto servirà più che altro a comprendere in quali aree i siti italiani
sono più carenti.
28
3.1.2 Risultati della ricerca
L’analisi dei risultati rivela innanzitutto che il 15 % (37 su 241) delle organizzazioni
risulta privo di un sito internet. Prendendo in considerazione i totali generali, tra le ONG
che possiedono un sito soltanto il 22% ha raggiunto un risultato uguale o superiore a 2,4,
considerabile come la soglia della sufficienza su un massimo di 4.
I risultati più interessanti però si possono trovare analizzando separatamente le
distribuzioni di frequenza dei punteggi assoluti nelle diverse caratteristiche e
confrontandole con quelle dei migliori siti internazionali (vedi grafico 3.2).
Grafico 3.2 Le distribuzioni di frequenza dei punteggi ottenuti dai siti delle ONG italiane (in blu) in ciascuna categoria, confrontate con quelle dei punteggi dei migliori siti internazionali (in rosso). Fonte: Francavilla, Donato, Analisi dei siti web delle ONG italiane, tesi di laurea in Teoria e Tecnologia della Comunicazione, Università Statale di Milano Bicocca, a.a. 2008/2009, pagg. 64-70.
Osservando i grafici ottenuti salta immediatamente all’occhio la discrepanza di
distribuzione tra i punteggi ottenuti dai siti delle ONG italiane e quelli dei best sites.
Mentre questi ultimi si concentrano su risultati di eccellenza per tutte le caratteristiche
considerate, i siti degli enti italiani tendono a conseguire punteggi distribuiti secondo una
curva normale centrata prevalentemente su risultati medi. Questo vale per tre dei quattro
29
aspetti considerati, architettura, comunicazione e contenuto, mentre per quanto riguarda la
funzionalità i siti italiani hanno conseguito punteggi decisamente insufficienti: la
maggioranza ha ottenuto 0 punti su 7, mentre all’aumentare del punteggio diminuiscono
progressivamente le distribuzioni di frequenza.
Uno sguardo d’insieme su questi risultati fa emergere che la stragrande maggioranza delle
ONG italiane non dedica abbastanza attenzione alla propria presenza sul web,
considerando Internet come uno strumento di comunicazione secondario, puramente
complementare e non integrato con la strategia comunicativa globale.
Spostando l’attenzione sulle distribuzioni di frequenza dei punteggi e sul confronto con i
migliori siti internazionali, si nota subito come l’aspetto più carente dei siti web delle
ONG italiane sia quello funzionale. Gran parte degli enti italiani possiede un sito vetrina,
prevalentemente statico, in cui l’interazione con l’utente è scarsa o totalmente assente. Le
funzionalità web 2.0, di cui si è parlato diffusamente nel capitolo 2, non sono presenti
nella maggior parte dei siti analizzati: i blog sono molto rari e l’utilizzo dei principali
social network, come Facebook, Twitter e Flickr, è prerogativa di poche organizzazioni.
La maggior parte dei siti delle ONG analizzati ha un approccio al web obsoleto: […] il web dovrebbe
rappresentare uno strumento economico, pratico e veloce per autofinanziarsi tramite le donazioni online,
per contattare persone che vogliono collaborare che sono interessate alle loro attività, che vogliono
essere informate sui loro progetti nel mondo; per promuovere iniziative, per mettere in contatto nazioni
e culture diverse. Il web offre un valore aggiunto difficilmente paragonabile ai mezzi tradizionali, che va
sfruttato al suo massimo potenziale.15
3.2 Da siti per mostrare a siti per fare: progettare l’interattività
Come è emerso dalla ricerca di Francavilla, il principale punto debole dei siti delle ONG
italiane è la carenza di funzionalità che permettano all’utente di interagire con
l’organizzazione direttamente sul sito. Riprendendo quanto affermato all’inizio del
paragrafo 3.1, una tale mancanza rappresenta un importante fattore di inibizione per la
crescita del sito in quanto fonte di guadagno. Infatti, anche se l’architettura
15
Francavilla, Donato, Analisi dei siti web delle ONG italiane, tesi di laurea in Teoria e Tecnologia della
Comunicazione, Università Statale di Milano Bicocca, a.a. 2008/2009, pag. 74.
30
dell’informazione è ben congeniata, la grafica è attraente e coerente per tutto il sito e le
informazioni riguardanti le finalità dell’organizzazione sono presentate in modo adeguato
ed evidente, affinché gli utenti possano donare immediatamente o avanzare proposte di
collaborazione è necessario offrir loro strumenti adeguati perché possano farlo
comodamente, senza usare altri mezzi al di fuori del sito. Ad esempio, un utente
positivamente impressionato dal sito e convinto a donare dalla presentazione degli
obiettivi dell’ONG, nella maggioranza dei casi abbandonerà la sua intenzione quando
scoprirà che per versare il suo contributo sarà costretto a procedere tramite bonifico
bancario o bollettino postale.
Ora, poniamo che il nostro utente, frustrato dall’impossibilità di effettuare una donazione
online, cerchi nel sito la possibilità di comunicare questa mancanza all’organizzazione e
agli utenti. Ebbene, molto probabilmente non troverà alcun modo per farlo se non
scrivendo una mail. Le lacune evidenziate nelle funzionalità dei siti non riguardano infatti
solo strumenti per le transazioni economiche, ma anche tutto quell’insieme di
applicazioni, introdotte dal web 2.0, atte ad aumentare e a migliorare la partecipazione
attiva dell’utente al processo di comunicazione: la presenza di un blog, di un forum, la
possibilità di abbonarsi a RSS feed o interagire con i profili dell’ONG sui principali social
network.
Come più volte già affermato nel capitolo 2, l’utilizzo coerente e integrato di tutti questi
strumenti, unito a una cura costante delle relazioni con l’utente, favorisce non soltanto la
partecipazione ma la costruzione di un vero e proprio dialogo, di una relazione di fiducia,
duratura nel tempo. Per dirla con Vito di Bari: “Il web 2.0 permette (e richiede) un
processo di fidelizzazione efficace del proprio pubblico. Concentratevi sul costruire un
progetto di comunicazione durevole. […] Mettetevi bene in testa che dovrete costruire
una conversazione, non un urlo nel vento”16.
Alla luce di queste considerazioni, di seguito verrà proposto un elenco delle funzionalità
da introdurre nei siti delle ONG italiane con l’intento di colmarne le lacune emerse
dall’analisi di Francavilla e migliorarne l’approccio comunicativo.
16
AA.VV., Web 2.0, A cura di Di Bari, Vito, Milano, Il Sole 24 Ore, 2007, pag.37.
31
3.2.1 Le funzionalità desiderabili per i siti delle ONG
Per stilare l’elenco delle funzionalità implementabili dai i siti delle ONG si è fatto ancora
riferimento all’elaborato di Francavilla, nella parte in cui individua le best practice
adottate da queste organizzazioni17.
Altre fonti dalle quale trarre utili indicazioni sono state le esperienze sul web delle charity
americane: le associazioni non profit statunitensi si distinguono per un approccio molto
più maturo ed innovativo alla comunicazione su Internet rispetto alle equivalenti italiane.
In particolare si è potuto notare come le charity riescano a sfruttare molto meglio gli
strumenti di connessione sociale e le possibilità offerte dal web 2.0. Un’analisi dettagliata
ed approfondita delle best practice adottate dalle ONG americane in questo ambito è stata
reperita nell’elaborato redatto da Magosso, Il web 2.0 per le organizzazioni non-profit:
best practice delle charity statunitensi 18.
Infine, ulteriori strumenti interattivi che possono essere ritenuti desiderabili per i siti delle
ONG italiane sono stati individuati in un’analisi qualitativa dei siti delle organizzazioni
idonee effettuata dall’autore di questa tesi, in collaborazione con Maggioni. Obiettivi,
metodologia e risultati di questa analisi si trovano nello scritto di Maggioni Realizzazione
di template di siti web a basso costo per le Organizzazioni Non Governative 19.
Di seguito si riporta l’elenco delle funzionalità individuate, grazie alle fonti sopra citate,
come desiderabili per i siti delle ONG:
� donazioni online: perché il sito possa diventare una fonte di guadagno diretta, è
necessaria una sezione, strutturabile in modi diversi, in cui l’utente possa
effettuare le donazioni immediatamente mediante carta di credito o prepagata;
� newsletter: l’utente deve potersi iscrivere sul sito per ricevere notizie periodiche
sull’organizzazione e i suoi progetti;
17
Francavilla, Donato, Analisi dei siti web delle ONG italiane, tesi di laurea in Teoria e Tecnologia della
Comunicazione, Università Statale di Milano Bicocca, a.a. 2008/2009, pagg. 77-141. 18
Magosso, Paolo, Il web 2.0 per le organizzazioni non-profit: best practice delle charity statunitensi, tesi di
laurea in Teoria e Tecnologia della Comunicazione, Università Statale di Milano Bicocca, a.a. 2008/2009. 19
Maggioni, Fabrizio, Realizzazione di template di siti web a basso costo per le Organizzazioni Non
Governative, tesi di laurea in Teoria e Tecnologia della Comunicazione, Università Statale di Milano
Bicocca, a.a. 2008/2009.
32
� RSS feed: necessari affinché l’utente possa essere informato sugli aggiornamenti
del sito senza necessariamente connettersi ad esso;
� profili sui principali social network: Facebook, Twitter, Youtube e Flickr solo per
citarne alcuni. “Incoraggiate i consumatori a interagire [...] e fatelo nei luoghi che
essi frequentano: non invitateli a casa vostra (potrebbe essere considerato un
invito troppo formale) ma passate a trovarli dove sono”20.
� download di documenti: la possibilità di scaricare documenti in diversi formati; la
maggior parte dei siti analizzati mette a disposizione una grande quantità di
materiale riguardante le pubblicazioni e i comunicati stampa dell’ONG;
� motore di ricerca interno al sito: semplifica la ricerca delle informazioni sul sito,
assecondando il comportamento prevalentemente goal-oriented degli utenti del
web;
� mappa interattiva: aiuta l’utente nella localizzazione delle sedi e dei luoghi in cui
si svolgono i progetti della ONG;
� blog: prevalentemente usato per pubblicare le notizie inerenti all’ONG e alle sue
attività, questo strumento può essere anche sfruttato per permettere ai lettori di
lasciare commenti, ponendo le basi per l’instaurazione di un dialogo tra gli utenti
del sito;
� forum: permette agli utenti di intraprendere conversazioni su argomenti specifici
coinvolgendo l’intera comunità degli utenti del sito; come il blog, aumenta
l’engagement dei visitatori;
� form per proposte di collaborazione: fondamentale per semplificare la procedura
di reclutamento di volontari, aggiungendo nel contempo valore pratico
all’esperienza dell’utente sul sito;
� social network interno: pensata come una sorta di intranet per volontari e
collaboratori dell’ONG, nella quale sono contenuti documenti e materiali tecnici
riguardanti i progetti e l’organizzazione nel suo complesso, non accessibili ad
utenti esterni;
� e-commerce per merchandising: per tutte quelle ONG che prevedono la vendita al
pubblico di prodotti propri o del commercio equo e solidale;
20
AA.VV., Web 2.0, A cura di Di Bari, Vito, Milano, Il Sole 24 Ore, 2007, pag. 35.
33
� photogallery con slideshow: modalità di visualizzazione delle gallerie fotografiche
più interattiva e coinvolgente;
� share button: pulsanti che permettono all’utente di condividere le informazioni
contenute nella pagina del sito in cui sta navigando con la sua rete di contatti
tramite i più popolari social network; oltre ad aumentare il coinvolgimento, questo
tipo di passaparola online, in gergo word of mouse, risulta più efficace di quello
tradizionale (word of mouth) “grazie alla velocità di trasmissione delle
informazioni e alla possibilità di raggiungere più persone anche diverse dal
proprio gruppo di appartenenza”21.
Le funzionalità qui individuate guideranno la successiva ricerca degli strumenti Web 2.0
attraverso i quali è possibile costruire un sito interattivo a costi irrisori e senza la necessità
di rivolgersi a specialisti del settore, in quanto non richiedono competenze informatiche o
di web design avanzate. Nel prossimo capitolo verrà fornito un elenco dettagliato di
questi strumenti, con l’obiettivo di descrivere il loro funzionamento.
21
Olivero, Nadia; Russo, Vincenzo, Manuale di psicologia dei consumi, Milano, Mcgraw-Hill, 2009, pag.504,
ripreso da Phelps, J.; Lewis, L.; Mobilio, L.; Perry, D.; Raman, N., Viral marketing or electronic word of
mouth advertising: examining consumer responses and motivations to pass along emali in Journal of
advertising reaserch, 44, pagg.333-348.
34
Capitolo 4
Classificazione degli strumenti Web 2.0
4.0 Introduzione
A seguito delle analisi di Francavilla e Magosso, nonché da quella effettuata in
collaborazione con Maggioni, sono state raccolte numerose best practice utilizzate nei
migliori siti web delle ONG (italiani e internazionali) , che migliorano la comunicazione e
l’interazione con gli utenti. L’elenco riportato alla fine del precedente capitolo presenta
una descrizione delle funzionalità desiderabili per un sito appartenente a una ONG,
considerate dal punto di vista dei vantaggi che possono apportare nell’interazione con
l’utente.
Nel presente capitolo l’attenzione viene spostata su come questo insieme di funzionalità
possa essere realizzato grazie all’utilizzo di strumenti Web 2.0, con un costo minimo e
senza particolari competenze in campo informatico. Il cambio di prospettiva si rende
necessario per conseguire l’obiettivo di questa tesi e offrire una panoramica prima e
un’analisi dettagliata poi dei servizi presenti in rete.
Partendo dall’elenco delle funzionalità individuate, è stata quindi effettuata una ricerca
per individuare il modo migliore di realizzarle. Il criterio principale seguito nella ricerca
è il carattere gratuito o semi gratuito del servizio o del prodotto software individuato, in
un ottica di modello economico di tipo pay-as-you-go.
35
4.1 Metodologia della ricerca
Come già affermato nel capitolo 2, una delle peculiarità del Web 2.0 è lo spostamento dei
software dal computer dell’utente al web (cloud computing). Per effettuare l’analisi si è
quindi proceduto a setacciare l’ambiente web con l’obiettivo di raccogliere informazioni
riguardanti le categorie di strumenti prese in considerazione, nonché per individuarne i
principali fornitori ed effettuarne un’analisi di benchmarking che verrà successivamente
proposta nei capitoli 5 e 6.
La metodologia adottata risulta quindi essere esplorativa: una navigazione a tappeto
dell’ambiente web con successiva raccolta di informazioni. In questo senso si sono
dimostrati utili siti web come Wikipedia, ma soprattutto blog e forum specializzati, i quali
hanno guidato la ricerca verso le tecnologie e gli strumenti più efficaci e diffusi. La
valutazione delle funzionalità non potrà che essere soggettiva. Inoltre, l’ambiente web si
presenta come un oggetto in continua e rapida evoluzione, perciò i risultati dell’analisi
sono da considerarsi relativi al periodo durante il quale è stata effettuata la ricerca, ovvero
tra ottobre e dicembre 2009.
4.2 Classificazione degli strumenti e dei servizi Web 2.0
Per ogni tipologia di strumenti presentata viene data una breve descrizione del suo
funzionamento e di come l’organizzazione possa sfruttarla al fine di costruire un sito web.
Anticipando alcune considerazioni emerse dall’analisi, si evidenzia come la natura cloud
di questi strumenti li porti a possedere caratteristiche comuni:
� registrazione al sito per poter accedere al servizio e conseguente creazione di un
account;
� allocazione dei dati e dei file su server dedicati;
� integrazione (embedding) della funzionalità sul sito web desiderato tramite codice
html;
� fruizione gratuita del servizio con eventuale abbonamento premium.
36
Queste peculiarità sono presenti nella maggior parte delle categorie analizzate e non
verranno quindi menzionate durante il corso della seguente analisi.
Site builder
I site builder sono delle piattaforme content management systems (CMS) in rete che
offrono all’utente uno spazio su un server dedicato per creare un sito web e pubblicarlo
immediatamente. Questa categoria di strumenti è fondamentale per la creazione di un sito
web, la “scatola” all’interno della quale inserire le varie funzionalità.
Per creare un sito attraverso questo tipo di servizio non è richiesta la conoscenza dei
codici html e css, in quanto questi software mettono a disposizione dei sofisticati editor
appositamente creati per la gestione di contenuti su pagine web. L’innovazione che
portano i site builder può essere perciò sfruttata da una ONG di piccole dimensioni per la
costruzione di un sito web senza che i suoi collaboratori e volontari siano in possesso di
conoscenze tecniche avanzate.
Le funzionalità che questo tipo di servizio offre sono numerose: di base viene data la
possibilità di modificare l’aspetto del sito, aggiungere contenuto testuale (anche stringhe
di codice html), immagini e video, mentre strumenti più avanzati permettono di gestire
eventuali membri del sito, creare blog e forum, impostare una sezione dedicata all’e-
commerce, inserire un calendario degli eventi o una mappa interattiva, modificare il
layout tramite css o visualizzare slideshow di immagini. Queste possibilità variano da site
builder a site builder, e dipendono dalla completezza del servizio nonché dal tipo di
abbonamento scelto (free o premium).
Creando un sito viene automaticamente associato un URL di tipo
www.nomeorganizzazione.nomeservizio.com (oppure .it, .org, ecc.), a meno che
l’indirizzo non sia già presente in rete. E’ possibile in seguito associare al sito un altro
URL già in proprio possesso, oppure acquisirne uno pagando la cifra richiesta.
37
Social network
Un social network è un insieme di persone connesse tra loro da diversi legami sociali.
Pensato in questa sede come intranet per i collaboratori e i volontari dell’organizzazione,
una ONG interessata a crearne uno potrebbe farlo in modo semplice mediante la
creazione di pagine riservate all’interno del sito e la gestione dei profili degli utenti che
possono accedervi. Questo tipo di funzionalità non è offerta da tutti i site builder.
L’alternativa è l’utilizzo di social network builder, come Ning e SocialGO. Questi ultimi
sono servizi specializzati che offrono funzionalità avanzate per la costruzione di una rete
sociale e una gestione accurata dei suoi membri. Anche questi servizi saranno analizzati e
confrontati più avanti per offrire degli esempi concreti delle piattaforme presenti sul web.
Blog
Il blog, una delle prime manifestazioni del Web 2.0, è uno degli strumenti fondamentali
per aumentare e migliorare la comunicazione e l’interattività con gli utenti del web. Nella
sua forma pura permette a uno o più amministratori di pubblicare dei post che possono
poi essere commentati dagli utenti del blog. Una variante del suo utilizzo, eventualmente
utile a una ONG, consiste nel non consentire i commenti dei lettori e utilizzare il blog
come una mera pagina di pubblicazione di notizie. Questo tipo di servizio viene offerto da
molte piattaforme specializzate, oltre che da i più comuni site builder.
Strumenti per l’e-commerce e donazioni online
Questi strumenti sono software che permettono transazioni economiche online sul proprio
sito web. Esistono diverse piattaforme che permettono di realizzare pagine dedicate all’e-
commerce, ma è necessario fare una distinzione fondamentale tra negozi online che
vendono prodotti e siti destinati alla raccolta di donazioni online, tipiche delle ONG. Nel
primo caso, oltre alle funzionalità dedicate messe a disposizione dai site builder esistono
altre soluzioni che offrono uno spazio web per la costruzione di un negozio online, che
risulta però essere separato ed esterno al sito principale. Nel secondo caso possono essere
invece utilizzati strumenti (widget) per la gestione di transazioni online messi a
38
disposizione da siti specializzati come Paypal (il leader in questo campo) oppure usufruire
di software specifici per il fund-raising (di solito a pagamento).
Software per la gestione delle newsletter
L’invio periodico di mail da parte dell’organizzazione agli utenti iscritti al sito risulta
spesso di fondamentale importanza per una ONG. La procedura di iscrizione alla
newsletter di solito si realizza mediante un form all’interno del quale l’utente inserisce
l’indirizzo di posta elettronica sul quale desidera che gli vengano inviate le informazioni
relative all’organizzazione. Questo tipo di servizio può essere implementato attraverso
software specializzati, che permettono di creare form composti da campi di vario tipo
(testo, data, scelte ecc..) e di incorporarli all’interno del proprio sito web. Inoltre, il
servizio può comprendere anche la creazione e la gestione dei database associati a tali
form.
RSS feed
I web feed (detti anche syndacated feed) sono informazioni, formattate secondo un
linguaggio standard, utilizzate per fornire agli utenti una serie di contenuti
continuamente aggiornati. Sono documenti spesso basati sul linguaggio XML che
contengono un link alla sorgente del contenuto. I feed sono sottoscritti dall’utente
che, grazie a un lettore apposito (feed reader o aggregatore di feed), combina i diversi
contenuti sullo schermo riuscendo così a rimanere aggiornato sulle pagine web
d’interesse senza visitarle direttamente. Solitamente un feed si sottoscrive
manualmente inserendo l’URL nel lettore, o cliccando il link corrispondente, presente
ormai nella maggior parte dei browser per la navigazione in rete.
Di solito questo tipo di servizio è integrato nelle pagine del blog dei site builder e assicura
così che gli utenti, sottoscrivendoli, possano ricevere le informazioni riguardanti gli ultimi
post o commenti inseriti. In servizi più avanzati i feed RSS possono veicolare
informazioni non riguardanti soltanto i post del blog, ma anche altre parti specifiche del
sito, ad esempio l’inserimento di nuove immagini nella photogallery.
39
Social button
La creazione di un profilo su un social network permette all’organizzazione di aumentare
la propria visibilità attraendo gli utenti verso il sito principale. Per permettere ai visitatori
di effettuare il percorso contrario, ovvero passare dal sito al profilo dell’organizzazione
sul social network, vengono utilizzati i cosiddetti social button. Questi non sono altro che
link testuali o costituiti da immagini, che rimandano l’utente ai profili sui principali social
network in rete. La semplicità di questo strumento permette di utilizzarlo in qualsiasi
pagina web e consente all’utente di navigare facilmente tra il sito e questi profili, ad
esempio visualizzando i video dell’organizzazione sul relativo canale YouTube o le
immagini dei progetti in corso su Flickr.
Form
Il form consiste in uno o in più campi che l’utente può compilare, inserendo dati che
potranno in seguito essere utilizzati dall’organizzazione in vari modi, ad esempio per
reclutare collaboratori o inviare newsletter. Questa funzionalità è offerta dai site builder,
anche se non tutti la implementano in modo completo, consentendo l’utilizzo solo di
pochi campi e inviando i dati inseriti dall’utente ad un indirizzo e-mail, senza una loro
registrazione all’interno di un database. Come già detto per quanto riguarda la newsletter,
esistono in rete anche piattaforme specializzate che permettono all’organizzazione di
raccogliere e tenere traccia di questi dati in appositi database.
Download
Il download di file permette di rendere disponibili documenti, presentazioni e file
multimediali, che vengono in questo modo salvati sul computer degli utenti.
L’organizzazione ha quindi bisogno di spazio virtuale all’interno del quale allocare i file
che desidera rendere pubblici; online storage service e backup service offrono questo tipo
di servizio mettendo a disposizione spazio disco (anche di dimensioni rilevanti) per
l’upload dei file. Nel corso del capitolo 6 verranno analizzati nel dettaglio alcuni dei
servizi più conosciuti e confrontati in una tabella riassuntiva. Anche i site builder offrono
40
un servizio di storage, ma molto spesso lo spazio messo a disposizione è esiguo o
comunque non sufficiente a ospitare file di peso consistente.
Un’altra opportunità per l’organizzazione è quella di sfruttare servizi di document
embedding; questo tipo di funzionalità, offerta da siti specializzati come Slideshare o
ISSUU, consente di caricare documenti e presentazioni su un server esterno, che vengono
successivamente integrati sul sito dell’ONG. L’utente potrà consultare direttamente sulla
pagina visualizzata il contenuto del documento e, se lo vorrà, potrà anche scaricarlo sul
proprio computer.
Motori di ricerca
La funzione “search” è integrabile nel proprio sito in modo semplice migliorando
l’interattività con l’utente. Google, che rappresenta il leader mondiale in questo settore,
offre un servizio personalizzato che si basa sulla scansione delle parole e dei tag
all’interno del sito web. Anche alcuni dei migliori site builder mettono a disposizione
questo tipo di strumento, che funziona però solo per la ricerca delle parole all’interno del
blog, una funzione alquanto limitata se si possiede un sito web completo e ben strutturato.
Forum
Strumento di conversazione utilizzato frequentemente dalle comunità, il forum offre alle
ONG la possibilità di creare delle discussioni attorno a progetti, emergenze ed eventi.
Offerto come funzionalità aggiuntiva da molti site builder, può essere creato anche
attraverso piattaforme specializzate e widget integrabili all’interno del sito.
Slideshow
La modalità di visualizzazione delle immagini tramite slideshow viene sfruttata per
conferire una maggiore interattività agli album fotografici e una loro più gradevole
consultazione. Spesso i servizi per creare siti possiedono questa funzionalità, che può
41
tuttavia essere implementata tramite servizi appositi presenti in rete, widget integrabili o
social network dedicati alle immagini come Flickr.
Share button
In un ambiente Web 2.0 la condivisione di materiale e di notizie diventa cruciale per
aumentare la consapevolezza da parte degli utenti di una determinata organizzazione o
ente. Gli share button permettono di raggiungere questo obiettivo, offrendo all’utente la
possibilità di condividere la pagina visualizzata (o alcune parti della pagina) sui principali
social network o di inviare il link via mail a uno o più destinatari. Questi strumenti sono
solitamente presenti nei site builder, ma è possibile inserirli all’interno del sito anche
utilizzando widget specifici in rete, che di norma offrono soltanto la condivisione della
pagina.
Mappe
Le mappe interattive vengono incontro alle esigenze di una ONG in quanto strumenti utili
per la visualizzazione dell’ubicazione delle sedi o dei progetti intrapresi. Google Maps e
altri servizi in linea permettono di integrare mappe nel proprio sito, offrendo la possibilità
all’utente di interagire con esse, esplorarle e pianificare percorsi.
Strumenti di videoconferencing
Anche se l’utilizzo di questa funzionalità non è stato evidenziato nei siti delle ONG
italiane, la ricerca in rete ha individuato alcuni servizi online di audio-video conferenza
potenzialmente utili per una ONG. Tali strumenti potrebbero permettere ai membri
dell’organizzazione di effettuare riunioni a distanza, comunicando tra loro via voce
(VoIP), eventualmente utilizzando anche delle webcam. Molti di questi servizi, la
maggior parte dei quali è a pagamento, consentono di usufruire di funzionalità come il
desktop sharing, efficace per effettuare conferenze, corsi, o comunque conversazioni in
42
cui occorra mostrare del materiale documentale. Alcuni dei migliori strumenti gratuiti di
questo tipo saranno comparati alla fine del sesto capitolo.
Nei successivi due capitoli verranno analizzati alcuni dei servizi presenti in rete che
permettono di implementare le funzionalità descritte sopra. Il capitolo 5 è dedicato alle
piattaforme online che consentono la costruzione di un sito a sé stante, all’interno del
quale inserire eventuali widget provenienti da fonti esterne, ovvero site builder, social
network builder e blog builder. Il capitolo 6 presenta invece tutti gli altri servizi che
offrono funzionalità interattive integrabili all’interno di pagine web, come ad esempio
strumenti per l’e-commerce, per la creazione di form, per la condivisione di contenuti, e
così via.
43
Capitolo 5
Piattaforme per la creazione di siti
5.0 Introduzione e metodologia
Il lavoro effettuato fino ad ora ha permesso di stilare, nel capitolo 3, un elenco delle
funzionalità desiderabili in un sito di una ONG e di presentare, durante il corso del quarto
capitolo, le categorie di strumenti adatte ad implementarle. Il passo successivo sarà
l’analisi di alcuni dei migliori servizi presenti in rete appartenenti alle categorie descritte
in precedenza.
Per ogni classe di strumenti descritta nel capitolo 4 è stata effettuata una ricerca di tipo
esplorativo sul web, con l’obiettivo di reperire i servizi gratuiti o freemium che meglio
permettono di implementare le funzionalità individuate. Tali servizi sono stati quindi
messi a confronto, realizzando una sorta di benchmarking qualitativo, con particolare
attenzione alle funzionalità offerte. Per le categorie che si contraddistinguono per una
maggiore complessità funzionale, verrà fornita anche una tabella, la quale riassume in
modo schematico l’analisi effettuata, comparando le variabili specifiche di ogni classe e
permettendo così una rapida consultazione dei risultati.
L’approfondimento proposto nei prossimi due capitoli non ha il solo scopo di far
emergere i migliori strumenti presenti in rete, ma soprattutto di offrire una panoramica
delle peculiarità e delle differenze possedute da alcuni di essi, in previsione di un loro
mash-up all’interno di un sito di un’Organizzazione Non Governativa.
Questo capitolo è dedicato all’analisi delle piattaforme che permettono di creare pagine
web complesse. I widget e le funzionalità interattive che possono essere inserite
all’interno di un sito web saranno invece trattate nel prossimo capitolo.
44
5.1 Site builder
Di seguito saranno presentati tre site builder, a partire da quello che sembra essere il più
completo per quanto riguarda le funzionalità offerte (nella versione free, senza contenuti
premium). L’analisi degli altri due procederà mediante comparazione al primo. I tre site
builder in questione sono Webs, Weebly e Google Sites. Inoltre è proposta anche una
breve analisi di Wordpress, che pur non essendo stato concepito per creare siti web
completi si rivela un valido concorrente per i tre site builder presi in considerazione.
5.1.1. Webs
www.webs.com
Questo site builder offre all’utente 40 Mb di spazio sul server Webs (espandibili a 80 Mb
con la semplice installazione di una toolbar per il browser) per la creazione di pagine web
personali e per il caricamento di file da inserire nel sito (immagini, video, documenti
ecc.). L’indirizzo del sito creato sarà del tipo http://www.nomesito.webs.com.
Con Webs è possibile creare pagine di diverso tipo, nelle quali è possibile quindi inserire
diversi strumenti. Le pagine così create possono essere gestite nella sezione “site
manager”, dove è possibile modificarle, visualizzarle in anteprima, rinominarle,
nasconderle, cancellarle o restringerne l’accesso a particolari tipi di membri.
Figura 5.1.1 La schermata di gestione delle pagine. Fonte: www.webs.com, 10/12/2009.
45
Gestione dei membri del sito e della privacy
Con Webs è possibile creare siti pubblici o privati, con un gran numero di soluzioni
intermedie e ulteriori possibilità di personalizzazione per quanto riguarda la concessione
di privilegi a particolari categorie di utenza (es. membri). E’ possibile infatti suddividere
gli utenti che avranno accesso al sito in tre categorie (escluso l’amministratore):
1. limited member;
2. member;
3. moderator.
L’amministratore (colui che crea e gestisce il sito) deciderà poi a quali privilegi avrà
accesso ciascuna categoria, dalla semplice visualizzazione delle pagine alle possibilità di
postare sul blog o lasciare commenti. Vedremo in seguito tali privilegi occupandoci delle
diverse funzionalità.
L’amministratore decide le modalità con cui gli utenti possono diventare dei membri (su
richiesta, accettabile anche automaticamente, o solo su invito) e chi può invitare nuovi
membri. Un sito con dei membri registrati avrà la possibilità di creare un’apposita pagina
con la lista dei membri, dalla quale si può accedere ai profili.
Gestione degli editor del sito
Webs non permette di separare le funzioni di editor dei contenuti e editor della struttura e
della grafica del sito. L’amministratore è unico e assume entrambi i ruoli nel momento in
cui gestisce il sito. Anche se gli strumenti di editing non richiedono particolari
competenze per essere utilizzati con buoni risultati, funzionalità avanzate di content
management, come la possibilità di avere editor multipli, di cui alcuni limitati solo alla
pubblicazione dei contenuti, o la suddivisione tra “autori” e “revisori”, potrebbero
risultare utili nell’ottica di una ONG con personale geograficamente distribuito.
46
Gestione contenuti testuali
La pagina standard creabile con Webs è componibile mediante una serie di content box in
pila per l’inserimento dei contenuti. Il contenuto testuale di questi box è formattabile
attraverso gli strumenti di editing messi a disposizione dai più comuni word processor,
anche se le opzioni a disposizione sono qui molto limitate. Nei content box si possono
inserire stringhe di codice html. In questo modo è possibile inserire widget prelevati da
altri siti o altre sorgenti.
Gestione contenuti multimediali
Con Webs è disponibile una gran varietà di contenuti multimediali inseribili nei content
box delle proprie pagine web. Ne forniamo di seguito un breve elenco per quelli
principali:
� Immagini - è possibile caricare un’immagine dal proprio computer, oppure
linkarla da un altro sito web, mostrandone comunque un’anteprima. Questa
possibilità può rivelarsi estremamente utile per salvaguardare lo spazio a propria
disposizione sul server, caricando le immagini su siti specializzati nella
condivisione di foto (www.flickr.com).
Webs offre inoltre la possibilità di creare una (e una sola) pagina dedicata alla
condivisione di fotografie. In questa pagina l’amministratore può concedere a
particolari categorie di membri la facoltà di caricare delle foto e di postare dei
commenti su di esse. Tali foto sono poi organizzabili dall’amministratore e da chi
ne ha ricevuto il privilegio in album e categorie.
� Video - l’inserimento e la gestione di video è del tutto simile a quelle delle
immagini. Anche qui è possibile creare una (e una sola) pagina di condivisione dei
video, che funziona esattamente come quella di condivisione delle immagini.
� Addons - nei content box si possono inserire anche ulteriori widget sviluppati da
terze parti. La scelta è assai vasta e comprende strumenti per la condivisione,
contatori, giochi, calendari, mappe, fonti di notizie ecc. Di particolare interesse
per le ONG potrebbe essere lo strumento per effettuare donazioni online tramite
47
un semplice clic. La transazione verrà gestita tramite Paypal o Google Checkout,
ai quali l’amministratore dovrà registrarsi.
Funzionalità di comunicazione
Con Webs è possibile predisporre diversi strumenti di comunicazione per i membri e gli
utenti del sito:
� Blog - si tratta di una pagina specializzata dedicata ad un blog estremamente
personalizzabile nei diritti di accesso; l’amministratore può infatti decidere quali
categorie di utenti postare, commentare i post e gestire le categorie. Inoltre, egli
può predisporre una moderazione di questi post e commenti.
� Forum - il forum è aperto a tutti gli utenti del sito e il suo utilizzo non è
restringibile.
� Guestbook - un tipo di pagina speciale in cui gli utenti possono lasciare commenti
sul sito.
Figura 5.1.2 La pagina di gestione del blog. Fonte: www.webs.com, 10/12/2009.
48
� Web form - un tipo di pagina speciale per creare dei form. I dati inseriti
dall’utente verranno poi inviati alla mail specificata dall’amministratore.
� Calendario - pagina dedicata alla condivisione e alla visualizzazione di eventi.
L’amministratore può decidere quale categorie di membri possono pubblicare
degli eventi. Inoltre è possibile importare eventi da altri calendari elettronici (in
formato iCal).
E-commerce
Webs offre all’utente di aprire un piccolo negozio elettronico. Il numero di prodotti
inseribili è limitato e può essere aumentato tramite l’adesione ai profili premium a
pagamento. Per ogni prodotto è possibile specificare molte informazioni riferite alla sua
descrizione, alle modalità di spedizione e di pagamento.
Figura 5.1.3 La schermata di inserimento dei dati relativi al prodotto. Fonte: www.webs.com, 10/12/2009.
49
Inoltre, si possono pubblicare in questa pagina le condizioni di utilizzo del servizio. Le
transazioni sono gestite tramite Paypal o Google Checkout.
Personalizzazione dell’aspetto
Webs è abbastanza flessibile per quanto riguarda le opportunità dell’utente di
personalizzare l’aspetto grafico del proprio sito. Lo è molto di meno per l’impostazione
del layout delle pagine.
Di base, è possibile scegliere tra una sessantina di temi, disponibili in diverse
combinazioni di colori, il che rappresenta già un’ampia gamma di possibilità di scelta.
L’utente può anche scrivere manualmente il codice css per realizzare la propria grafica, se
ne è in grado. Anche senza ricorrere alla scrittura di codice, è possibile personalizzare
ulteriormente il proprio tema, cambiando le dimensioni della header, il titolo e la tagline,
il logo, l’immagine di sfondo del sito e il footer.
Meno flessibilità è invece consentita nella personalizzazione del layout delle pagine: i
content box verranno sempre disposti uno sopra l’altro. Di default è prevista la presenza
di una barra laterale a destra, completamente personalizzabile quanto a contenuti (anche
qui impilati in content box). Nell’apposito editor si possono scegliere quali moduli
inserire nella barra e si può crearne di nuovi.
Altre funzionalità
Figura 5.1.4 La scelta dei muduli inseribili nella sidebar. Fonte www.webs.com, 10/12/2009.
50
Una funzionalità interessante offerta da Webs e non elencata tra quelle descritte in
precedenza è quella di creare pagine (e sottopagine) appositamente dedicate a uno spazio
“wiki”. Queste pagine saranno quindi modificabili a piacere dagli utenti del sito, senza
restrizioni imponibili dall’amministratore. Sono inoltre disponibili, per ogni contenuto
aggiunto, strumenti tipici dei wiki, come la cronologia delle modifiche, un albero di
navigazione proprio di questa sezione, per seguirne l’espansione o lo strumento di tagging
per generare una folksonomia delle pagine wiki.
Servizi premium
Tutte le funzionalità descritte finora sono disponibili su Webs gratuitamente e richiedono
soltanto di registrarsi al sito. Se si desidera disporre di strumenti più veloci per la gestione
del sito (come l’uploader multiplo), di privilegi per quanto riguarda l’assegnazione
dell’URL, oppure di ulteriore spazio di memoria dedicato sul server, è necessario
sottoscrivere un abbonamento a pagamento (su base mensile). Webs permette all’utente di
scegliere tra tre tipologie di abbonamento.
Come si può vedere nell’immagine a pagina seguente, uno dei vantaggi più importanti
nell’ottica di una ONG, quello di avere un dominio proprio (www.nomesito.com) e mail
associate al sito, è disponibile solo a partire dal secondo livello, per un costo quindi di
100$ l’anno.
Altri aspetti interessanti per una ONG possono essere l’aumentato spazio per prodotti da
vendere online (in caso di merchandising per l’ONG) e le statistiche sul traffico del sito.
Gli altri privilegi riguardano soprattutto incrementi nella disponibilità di memoria sul
server Webs, un aspetto relativamente trascurabile se gli elementi multimediali vengono
gestiti tramite siti di condivisione specificamente dedicati (Flickr e Youtube ad esempio).
51
Figura 5.1.5 La pagina che riassume I servizi offerti dai pacchetti premium. Fonte: www.webs.com, 10/12/2009.
52
5.1.2 Weebly
www.weebly.com
Weebly offre all’utente notevole spazio sul suo server per la creazione di pagine web
personali e per l’upload di contenuti multimediali come immagini, video e altri file.
Questo site builder risulta essere più semplice rispetto a Webs, sia per quanto riguarda le
impostazioni di personalizzazione sia per quanto riguarda il suo utilizzo. La particolarità
che lo contraddistingue dagli altri site builder è la possibilità di comporre le pagine del
sito attraverso drag and drop ovvero il semplice trascinamento degli elementi all’interno
della struttura di base.
Gestione dei membri del sito e della privacy
Con Weebly è possibile creare gratuitamente siti pubblici, mentre se si desidera impostare
delle restrizioni nella visualizzazione delle pagine bisogna acquistare la versione Pro.
Contrariamente a quanto permette Webs, non è possibile impostare diverse categorie di
utenza oltre al creatore del sito, che diventa quindi l’unico in grado di modificarlo. La
sola possibilità degli utenti di interagire con il sito è quella di commentare i post di una
eventuale pagina dedicata al blog (vedi più avanti).
Gestione degli editor del sito
Come per Webs, anche qui è possibile avere un solo amministratore del sito. Non è quindi
possibile specificare ruoli differenti per eventuali editor multipli con competenze diverse
nella gestione del sito.
Gestione contenuti testuali
Come già accennato la peculiarità di Weebly è la semplice costruzione delle pagine
mediante il trascinamento degli elementi all’interno di esse. I contenuti testuali (sotto
53
forma di “scatole vuote”) vengono quindi trasportati e inseriti nella pagina uno sotto
l’altro in modo intuitivo.
Il contenuto testuale di questi box è formattabile anche qui attraverso gli strumenti di
editing messi a disposizione dai più comuni word processor, anche se le opzioni a
disposizione sono molto limitate. Nei content box si possono inserire stringhe di codice
html; in questo modo è possibile inserire widget prelevati da altri siti o altre sorgenti.
Figura 5.1.6 L’inserimento di un modulo di testo tramite drag and drop. Fonte; www.webly.com, 10/12/2009.
Gestione contenuti multimediali
Con Weebly è possibile inserire contenuti multimediali nelle proprie pagine web. Ne
forniamo di seguito un breve elenco per quelli principali:
� Immagini - è possibile caricare un’immagine dal proprio computer, mentre non è
possibile linkarla da un altro sito web. Un modo per salvaguardare lo spazio a
disposizione sul server è quello di caricare le proprie foto su siti specializzati
(www.flickr.com) per poi mostrarne delle slide show sul proprio sito mediante un
semplice link. Tuttavia, in Weebly non è possibile creare una pagina dedicata ad
una photogallery con funzioni specifiche, e tantomeno alla condivisione di
fotografie, come invece accade in Webs.
54
� Video - i video sono linkabili dai più famosi siti dedicati come Youtube; per
caricarne uno direttamente sul server Weebly bisogna acquistare la versione Pro
che offre 100 MB di spazio per l’upload. Non è possibile creare una videogallery
o una pagina di condivisione di video.
� Audio - il lettore audio è anch’esso legato all’acquisto della versione Pro di
Weebly.
� Addons - è possibile inserire altri contenuti multimediali come file di vario tipo,
applicazioni in flash, mappe da Google e widget sviluppati da terzi. Non sono qui
presenti applicazioni dedicate alle donazioni online.
Funzionalità di comunicazione
Con Weebly è possibile predisporre diversi strumenti di comunicazione per i membri e gli
utenti del sito:
� Blog - è l’unica pagina
appositamente dedicata alla
comunicazione con gli utenti del
sito. Essa presenta tuttavia
impostazioni molto povere; la sola
scelta disponibile riguarda se
approvare o no i commenti prima
della loro pubblicazione (vedi foto
a lato).
� Forum - il forum è inseribile nel sito con una applicazione gestita da terzi, ed è
aperto a tutti gli utenti del sito.
Figura 5.1.7 Alcuni dei moduli inseribili all’interno del sito. Fonte: www.weebly.com, 10/12/2009.
Figura 5.1.8 Le impostazioni relative al blog di Weebly. Fonte: www.weebly.com, 10/12/2009.
55
� Contact form - un tipo di elemento utile per avere dei contatti attraverso l’utilizzo
di una mail specificata dall’amministratore. Le opzioni di personalizzazione del
forum sono anche qui molto più ridotte rispetto a quelle del blog di Webs.
� Sondaggio - elemento inseribile nella pagina che permette di creare un sondaggio
che sarà poi sottoposto a tutti gli utenti del sito.
E-commerce
Anche Weebly offre all’utente la possibilità di presentare articoli che possono poi essere
acquistati online utilizzando conti Paypal o Google Checkout. Non sembrano esserci
restrizioni per quanto riguarda la quantità di prodotti che è possibile inserire.
Design e layout grafico
Weebly offre oltre 70 temi grafici da usare per il proprio sito. Malgrado la vasta scelta di
temi, la semplicità di questo site builder riduce a zero le opportunità di personalizzazione
del layout, che è possibile modificare solamente agendo sul codice html, creandone uno
nuovo o importandolo.
Al contrario di Webs non è qui presente una colonna laterale. Il layout si limita alla sola
colonna dei contenuti più il menù di navigazione.
Servizi premium
Weebly Pro, la versione a pagamento di Weebly, offre diversi vantaggi rispetto alla sua
versione base:
� Una password per imporre restrizioni di accesso al sito o solo ad alcune pagine;
� La possibilità di usufruire di un lettore audio e di uno video, caricando quindi
direttamente i contenuti;
56
� Il limite di 5 MB per ogni singolo upload viene espanso fino a 100 MB, rendendo
la capacità di storage virtualmente infinita;
� La possibilità di caricare documenti di vario tipo come file .doc o .pdf e
visualizzarli così direttamente nel browser;
� Il vantaggio di poter creare 10 siti diversi con lo stesso account;
� Un servizio di supporto a disposizione per ogni eventuale problema.
Il costo per usufruire di Weebly Pro parte dai $27 per 6 mesi ai $71 per due anni.
5.1.3 Google Site http://sites.google.com
Google Sites offre all’utente la possibilità di creare e condividere delle pagine web sul
proprio server, con un limite di 100 Mb di spazio, per le pagine stesse e per tutti gli
oggetti incorporati.
Al contrario di Webs, non esiste una sezione dedicata esclusivamente alla gestione
globale delle pagine; è invece presente una sezione “gestisci sito”, dalla quale si possono
modificare impostazioni di carattere generale del sito o relative alla sua condivisione
(vedi immagine a pagina seguente) e visualizzare la cronologia delle versioni e delle
modifiche apportate, in stile Google Docs, con possibilità di recuperare versioni
precedenti tornando indietro in caso di errore.
57
Le pagine vengono gestite in fase di
creazione direttamente nell’editor
principale del sito (cosa che è possibile
fare anche con Webs). Inoltre, una
volta create, possono essere gestite
tramite un apposito menù, che
permette all’utente solo di spostarle,
cancellarle o modificare poche
impostazioni, come la visualizzazione
del titolo o la possibilità di aggiungere
commenti e allegati (vedi immagine a
fianco).
Gestione dei membri del sito e della privacy
All’atto di creazione del sito, Google Sites chiede all’utente se desidera che il suo sito sia
pubblico o privato. Queste impostazioni sono poi modificabili anche in seguito, mediante
la sezione “gestisci sito”. Qui è possibile cambiare l’impostazione iniziale e, in caso di
Figura 5.1.9 Le impostazioni generali di Google Sites. Fonte: http://sites.google.com, 10/2/009.
Figura 5.1.10 Il menu di gestione delle pagine. Fonte: http://sites.google.com, 10/2/009.
58
sito privato, invitare gli utenti autorizzati a visualizzare il sito, con tre diversi gradi di
membership:
� proprietari;
� collaboratori;
� visualizzatori.
Il creatore del sito è automaticamente un proprietario e, al contrario di Webs, è qui
possibile aggiungere altri proprietari che saranno in grado di modificare il sito con gli
stessi privilegi del creatore (vedi immagine a sotto).
Tuttavia, a parte la distinzione non ben chiara tra collaboratori e visualizzatori, non è
possibile definire gradi di partecipazione intermedi che su Webs sono invece disponibili
in ampio numero. Ciò è dovuto anche alla povertà funzionale di Google Sites, che, come
vedremo in seguito, non dispone di particolari servizi che potrebbero essere aperti a
diverse classi di utenti.
Infine, non è possibile per i membri di un sito gestire il proprio profilo. Da questo punto
di vista Google Sites si presenta molto meno aperto rispetto a Webs per la costruzione di
siti che prevedano aspetti di social networking, con la partecipazione degli utenti.
Figura 5.1.11 La pagina di gestione dei membri. Fonte: http://sites.google.com, 10/2/009.
59
Gestione degli editor del sito
Anche con Google Sites non è possibile specificare ruoli differenti per eventuali editor del
sito con competenze diverse (ad esempio content manager e grafici). A differenza di
Webs, tuttavia, per uno stesso sito si possono avere amministratori multipli, invitati dal
creatore del sito o da altri amministratori, i quali hanno accesso a tutte le funzioni di
editing messe a disposizione da Google Docs.
Gestione contenuti testuali
L’editor di pagina è composto, come in Webs, da una serie di blocchi (disponibili in
diversi layout) nei quali si possono inserire testi ed elementi multimediali a piacimento.
Per quanto riguarda i testi, essi sono formattabili con strumenti che ricordano da vicino
quelli di Microsoft Word.
Figura 5.1.12 Gli strumenti di formattazione del testo e i moduli inseribili nel sito. Fonte: http://sites.google.com, 10/2/009.
60
Anche con Google Sites si possono inserire elementi html nella pagina, incorporando
quindi qualsiasi widget di terze parti nel proprio sito.
Gestione contenuti multimediali
Come per Webs, anche con Google Sites è possibile inserire all’interno delle proprie
pagine web una vasta gamma di contenuti multimediali (si può vedere una lista
nell’immagine a pagina precedente). Ne forniamo di seguito un breve elenco con
descrizione per quelli principali:
� Immagini - per l’inserimento di immagini, Google Sites offre le stesse possibilità
di Webs, ovvero il caricamento dal pc oppure il link ad un’immagine presente in
un altro sito web. Tuttavia, in Google Sites non è possibile creare una pagina
dedicata ad una photogallery, con funzioni specifiche, e tantomeno alla
condivisione di fotografie, come invece accade in Webs.
� Video - Google Sites non permette di caricare video sul server dal proprio pc.
L’unica possibilità di includere video all’interno delle proprie pagine è oppure di
prelevarne da altri siti tramite link. Non è possibile creare una videogallery o una
pagina di condivisione di video.
� Documenti - una funzione aggiuntiva non presente in Webs. Google Sites
permette infatti di incorporare all’interno delle proprie pagine web documenti di
diverso tipo, comprese mappe e slideshow di fotografie, generati con altri
strumenti offerti gratuitamente da Google, come Google Docs. Il documento
apparirà all’interno di un frame di dimensioni specificabili, nel box selezionato.
� Gadget - i gadget sono l’equivalente degli addons di Webs, applicazioni inseribili
nella propria pagina web. Anche qui ce ne sono disponibili un gran numero, con le
più disparate funzioni.
Funzionalità di comunicazione
Da questo punto di vista, Google Sites si presenta molto più povero rispetto a Webs e
mostra i suoi limiti come creatore di siti rivolti a comunità di utenti. Oltre a non avere a
61
disposizione gli strumenti di condivisione di contenuti multimediali sopra citati (foto,
video e rispetto a Webs anche pagine wiki), Google Sites permette soltanto di inserire una
pagina dedicata al blog del sito. Qui soltanto i proprietari possono postare e nessuno può
lasciare commenti. Non è possibile modificare le impostazioni di accesso alle differenti
funzioni del blog per i diversi gradi di “membership” al sito.
E-commerce
Al di là dell’aggiunta di gadget appositi, Google Sites non offre strumenti propri per la
gestione e la vendita di prodotti tramite il proprio sito web.
Personalizzazione dell’aspetto
Come Webs, anche Google Sites è piuttosto flessibile per quanto riguarda la
personalizzazione dell’aspetto grafico del proprio sito. E’ possibile scegliere tra cinquanta
temi , complessivamente meno graficamente elaborati rispetto a quelli di Webs. Tuttavia,
Google Site offre un’esperienza di personalizzazione via editor dei singoli elementi del
tema molto più ampia rispetto a Webs, a partire dalle dimensioni stesse dei principali
elementi del sito.
Figura 5.1.13 Le impostazioni di personalizzazione dell’aspetto. Fonte: http://sites.google.com, 10/2/009.
62
Tutte le parti del sito sono personalizzabili con immagini o colori di sfondo. La stessa
cosa vale anche per i link e i titoli dei paragrafi.
Come in Webs, anche qui è possibile personalizzare la barra laterale con l’aggiunta di
moduli a piacimento. Tuttavia, in Google Sites non è disponibile la possibilità di
personalizzare totalmente il tema grazie alla scrittura del codice css.
5.1.4 Wordpress
http://wordpress.com
Wordpress è di sicuro la piattaforma gratuita più famosa ed utilizzata per la creazione e la
pubblicazione online di un blog. Tuttavia, grazie alla sua flessibilità di utilizzo e al ricco
pannello di controllo si è rivelato anche un valido strumento per la creazione di siti web,
motivo per il quale verrà descritto in questa sezione dedicata appunto ai site builder.
La bacheca generale, visibile nell’immagine a pagina seguente, è suddivisa in blocchi e
mostra un riassunto dello stato attuale del sito e offre informazioni come il numero di
pagine create, le statistiche relative al traffico e alle visite e i commenti recenti ai post del
blog.
Le sezioni relative agli strumenti di comunicazione, quali forum e chat, e all’e-commerce,
non sono trattate in questa analisi a causa della loro totale mancanza all’interno di questa
piattaforma.
63
Figura 5.1.14 La bacheca generale di Wordpress.com. Fonte: http://wordpress.com, 17/01/2010.
Gestione dei membri del sito e della privacy
Con Wordpress è possibile impostare diversi livelli di visibilità alle pagine create, le quali
possono essere pubbliche, protette da password o private, consentendo così al creatore del
sito di gestire la privacy dei contenuti.
La piattaforma mette a disposizione quattro ruoli standard che è possibile assegnare agli
utenti invitati a collaborare: amministratore, editore, autore e collaboratore. Gli utenti
conferiti di questi titoli avranno privilegi diversi e potranno effettuare azioni limitate
all’interno del sito, che però non sono specificate.
Su Wordpress.com non è possibile personalizzare i ruoli o specificare azioni particolari,
come non è possibile suddividere il ruolo di editor dei contenuti da quello di editor del
layout grafico del sito.
64
Gestione contenuti testuali e multimediali
Le nuove pagine vengono create all’interno della sezione dedicata; l’inserimento dei
contenuti è simile al procedimento utilizzato nei più comuni word processor, con
strumenti di formattazione per la modifica del testo. Per gli utenti più esperti, è possibile
anche scrivere direttamente in codice html.
Nella pagina possono essere inseriti elementi multimediali ed interattivi come immagini,
video, file audio, sondaggi e stringe di codice html per l’embedding di file multimediali
presi da altre sorgenti. Il servizio mette a disposizione ben 3 GB di spazio per caricare i
file desiderati.
Essendo concepito per i blog, ogni pagina creata con Wordpress permette, di default,
l’inserimento dei commenti da parte degli utenti. Togliendo la spunta a questa opzione, la
pagina creata diventa simile a una normale pagina web statica, con piccole differenze che
riguardano la disposizione dei contenuti al suo interno (poche opzioni presenti) e la firma
del suo autore, sempre presente a fondo pagina.
Personalizzazione dell’aspetto
Wordpress.com è piuttosto carente per quanto riguarda questo aspetto, poiché fornisce
all’utente pochi template grafici tra i quali scegliere il proprio. Benché alcuni di questi si
differenzino per disposizione del menù e per complessità grafica, l’utente è costretto ad
adattarsi alle alternative proposte, senza la possibilità di modificarle, a causa
dell’impossibilità di personalizzazione del foglio di stile css. Questa funzionalità viene
proposta infatti solamente a pagamento con il passaggio alla versione Pro.
Wordpress.com si rivela in definitiva uno strumento con alcuni pregi, come il pannello di
controllo ricco e la possibilità di scegliere la lingua del back office tra le molte offerte, ma
anche con molti difetti se viene utilizzato per la costruzione di un sito web. Tra gli
svantaggi più evidenti si possono citare l’impossibilità di integrare widget attivi (script,
65
frame o form) all’interno delle pagine e la già discussa scarsità di opzioni di
personalizzazione dei template grafici.
Per ovviare a queste mancanze, Wordpress mette a disposizione una versione gratuita
scaricabile della sua piattaforma, Wordpress.org, la quale risulta essere molto più
flessibile e completa rispetto alla sua corrispettiva online. Tuttavia, per beneficiare dei
vantaggi offerti da questo servizio bisogna possedere qualche conoscenza tecnica in più
rispetto a quelle necessarie per utilizzare gli altri site builder descritti in precedenza.
Infatti, per pubblicare il sito, è necessario possedere un server sul quale caricarlo,
connesso a sua volta a un database MySQL, un database management system (DBMS).
Per i collaboratori non informatici di una ONG questi passaggi potrebbero rappresentare
un serio ostacolo alla creazione e alla pubblicazione di un sito, considerati anche i costi da
sostenere per l’acquisto di un server sul quale caricarlo. Fortunatamente questi
inconvenienti possono essere in parte risolti con l’adozione di servizi online che offrono
uno spazio dedicato ad ospitare siti web gratuitamente. Servizi di questo tipo, come ad
esempio ilbello.com, automatizzano l’installazione di un’applicazione web su un sito,
facilitando di gran lunga il compito ad utenti poco esperti.
A parte queste piccole difficoltà, l’utilizzo di Wordpress.org è intuitivo e le funzionalità
offerte all’utente sono numerose. Su questa piattaforma è infatti possibile inserire
qualsiasi tipo di widget proveniente da sorgenti esterne. Inoltre, i temi grafici tra cui
scegliere sono molti, personalizzabili in modo quasi completo attraverso la modifica del
codice css.
66
5.1.5 Confronto
Nella tabella seguente vengono confrontati i servizi analizzati; Wordpress, nonostante
offra funzionalità molto interessanti per la costruzione di un sito web, non è un site
builder puro e non è stato quindi considerato per il confronto.
Webs Weebly Google Sites
Gestione pagine Sezione dedicata.
Sottopagine non
raggiungibili
direttamente dal menù
principale.
Sezione dedicata.
Sottopagine raggiungibili
direttamente dal menù
principale.
Mancanza di una
sezione dedicata.
Sottopagine non
raggiungibili
direttamente dal menù
principale.
Gestione contenuti
testuali
Funzionalità di editing
limitate.
Funzionalità di editing
limitate.
Funzionalità di editing
limitate.
Gestione immagini Upload diretto.
Link esterno con
anteprima. Possibilità di
inserire una sezione
dedicata alla
condivisione delle
immagini.
Upload diretto.
Impossibilità di linkare
immagini da altri siti.
Slideshow da Flickr.
Upload diretto.
Link esterno con
anteprima.
Gestione video Upload diretto.
Link diretto con
incorporazione del
video. Sezione dedicata
alla loro condivisione.
Link diretto con
incorporazione del
video.
Link diretto con
incorporazione del
video.
Gestione altri contenuti Upload di file musicali.
Vasta scelta di widget,
tra i quali uno per
donazioni online.
Limitata scelta di
widget.
Vasta scelta di widget.
Possibilità di
incorporare ducumenti
da Google Docs.
Funzionalità di
comunicazione
Blog ampiamente
personalizzabile.
Forum.
Calendario condiviso.
Creazione pagine wiki.
Blog con limitate
funzionalità di
personalizzazione.
Blog limitato ai soli
annunci dei proprietari
non commentabili.
E-commerce Numero di prodotti in
vendita limitato.
Possibilità di inserire un
vasto numero di
informazioni sul Web
store e sui singoli
prodotti.
Illimitato numero di
prodotti in vendita.
Mancanza di una
apposita funzionalità di
e-commerce.
Membership Possibilità di gestire Non esistono membri Possibilità di
67
un’ampia gamma di
gradi di membership al
sito concedendo a
ciascuno diversi ordini
di privilegi (postare sul
blog, condividere foto,
invitare altri membri…).
Possibilità per i membri
di gestire il proprio
profilo.
del sito. amministratori multipli
del sito. Non esistono
membri del sito.
In caso di sito privato,
soltanto
l’amministratore può
invitare gli utenti.
Gestione editor sito Amministratore unico
gestisce contenuti e
grafica.
Amministratore unico
gestisce contenuti e
grafica.
Amministratori multipli
gestiscono contenuti e
grafica.
Gestione della privacy Restrizione dell’accesso
per le singole pagine. La
presenza di molteplici
categorie di utenza
permette un maggiore
controllo sulla privacy
degli utenti.
Restrizione dell’accesso
alle singole pagine
possibile solo a
pagamento.
Possibilità di creare siti
completamente pubblici
o completamente
privati (ingresso solo su
invito del creatore)
Personalizzazione
aspetto grafico
Vasta scelta di temi,
ulteriormente
personalizzabili.
Layout delle pagine non
modificabile.
Possibile inserire
manualmente il codice
css per personalizzare
l’aspetto.
Vasta scelta di temi,
ulteriormente
personalizzabili.
Layout delle pagine non
modificabile.
Possibile inserire
manualmente il codice
css per personalizzare
l’aspetto.
Vasta scelta di temi,
ulteriormente
personalizzabili.
Layout delle pagine
modificabile.
Servizi Premium Tre tipologie di
abbonamento (da 50$
l’anno a 250$ l’anno).
Dominio indipendente
Indirizzi mail del sito.
Maggiore spazio sul
server. Maggior numero
di prodotti vendibili sul
sito. Strumenti di
upload più veloci.
27$ per 6 mesi, scalabili
fino a 71$ per 2 anni.
Accesso con password
alle singole pagine.
Lettore audio e video.
Maggiore spazio sul
server.
Possibilità di creare 10
siti diversi con lo stesso
account.
Non sono disponibili
servizi premium.
68
5.2 Social network builder
I social network builder sono piattaforme software online (gratuite o meno) per la
creazione di reti sociali, definite come gruppi di persone connesse tra loro da diversi
legami sociali. In questa sede verranno analizzate nel dettaglio tre piattaforme che offrono
questo tipo di servizio, scelte perché risultate essere le più comuni, complete o innovative:
Ning, Grou.ps, Socialgo.
Nel presente documento verrà data particolare rilevanza a tutte le funzionalità ed
impostazioni che si possono rivelare utili ad una ONG per la creazione di comunità
specializzate intorno a una causa o ad un singolo progetto.
5.2.1 Ning www.ning.com
Ning è sicuramente uno dei siti più famosi nell’ambito dei social network creator. Esso
permette, in modo totalmente gratuito, di costruire una rete sociale intorno a interessi e
passioni con l’ausilio di strumenti di comunicazione, condivisione e applicazioni widget.
Personalizzazione grafica e layout
Nella sezione “Aspetto”, all’interno della pagina di gestione del network, è possibile
personalizzare la grafica scegliendo un tema tra gli oltre 50 disponibili, modificandolo
ulteriormente attraverso la formattazione dei colori e delle immagini di sfondo, delle barre
laterali, del testo e dei lettori multimediali. Per utenti esperti è inoltre possibile agire
direttamente sul foglio di stile CSS, rendendo così unica la propria social network.
Il layout è composto da testata, menù e da tre colonne, all’interno delle quali inserire
tramite drag and drop le funzionalità offerte da Ning (disponibili nella sezione “Aggiungi
funzionalità”); in questo modo viene delineato l’aspetto grafico e funzionale del social
network che si sta creando.
69
Per quanto riguarda la gestione delle pagine, sia dedicate che statiche, attraverso la pagina
“Gestione scheda” avviene la modifica o l’aggiunta delle pagine che andranno a comporre
il network, fino ad un massimo di 14 schede di livello superiore. L’interazione tramite
drag and drop consente facilmente di ordinare le pagine, mentre il menù di modifica
permette di settare nome, scegliere se renderla visibile a tutti o solo a particolari membri e
modificare i colori del menù delle schede secondarie.
Gestione dei ruoli
All’interno della sezione “Membri”, la piattaforma permette di invitare membri ad unirsi
alla comunità e di moderarne le possibilità di intervento; i tipi di ruoli predefiniti sono
amministratore (pubblica, modifica il network e gestisce membri), membro (controlli
limitati a commenti, post o aggiunta di widget) e creatore del network (rivestito da una
sola persona e avente tutti i controlli disponibili).
Ning dà la possibilità di aggiungere ulteriori ruoli personalizzati attraverso un pannello
dedicato con il quale settare le preferenze riguardo le azioni che i membri possono
effettuare all’interno della comunità.
Figura 5.2.1 La pagina di creazione dei ruoli. Fonte: www.ning.com, 15/12/2009.
70
Gruppi
Una funzionalità molto interessante e utile offerta da Ning è quella di creare, sempre
all’interno del network, delle sottoreti di membri, uniti intorno ad una causa, un progetto
o semplicemente degli interessi. Nell’ambito di social network per ONG questo aspetto è
di grande rilevanza, poiché dà la possibilità di creare dei mini network interni attorno ad
un progetto.
Dalla pagina dedicata è possibile aggiungere dei nuovi gruppi, indicando nome,
descrizione, eventuale indirizzo web, se renderlo visibile a tutti o impostare un’iscrizione
moderata. E’ inoltre disponibile una scelta delle funzionalità da inserire nella pagina del
gruppo per renderla più dinamica e interattiva: commenti, forum interno, caselle di testo e
lettori RSS.
Funzioni di comunicazione e di condivisione
Su Ning è possibile inserire pagine dedicate a strumenti di comunicazione e interazione
quali:
� Blog;
� Forum;
� Chat (sempre attiva nella barra inferiore del network).
E’ inoltre disponibile per i membri l’abbonamento a feed RSS, attraverso i quali restare
costantemente aggiornati su ciò che accade all’interno della comunità.
I contenuti multimediali che possono essere aggiunti e condivisi all’interno del network
da amministratori o membri autorizzati sono:
� Foto – è possibile aggiungere foto da Flickr, creare album fotografici (anche
collegati a gruppi specifici) e visualizzarli tramite presentazione, taggare le
fotografie o condividerle tramite mail o su alcuni dei social network più famosi;
� Video – l’aggiunta dei video avviene direttamente con l’upload dal proprio
computer oppure attraverso codice html da incollare per visualizzare video
71
provenienti da sorgenti esterne come Youtube; anche questi elementi possono
venire condivisi con le modalità dette sopra;
� Musica – Ning fornisce un lettore mp3 con la possibilità di caricare fino a 100
brani.
Lingua
Il back office di Ning mette a disposizione 25 lingue, selezionabili esclusivamente nella
pagina principale del sito prima di effettuare il login con e-mail e password.
Nella pagina di gestione è presente una sezione “Editor lingua” attraverso la quale
modificare la traduzione di alcune parti di testo del social network, creando così un
piccolo dizionario personalizzato.
Privacy
All’interno della pagina dedicata nel pannello “Impostazioni” vengono settate le
preferenze riguardo la privacy del proprio network. E’ possibile scegliere se mostrare a
tutti la propria pagina personale, il proprio blog, le foto, i video e gli eventi. Per quanto
riguarda blog, foto e video, questa impostazione può essere modificata anche per singole
voci, rendendo così molto più precise le impostazioni di privacy.
Inoltre, sempre nella stessa pagina, sono presenti le opzioni di moderazione del blog e
quelle relative alla visualizzazione delle attività recenti.
La scelta riguardante la visibilità generale del network è invece collocata nella sezione
“Privacy” del pannello di gestione, all’interno della quale è possibile anche decidere se
abilitare l‘iscrizione su invito e se approvare i nuovi membri.
72
5.2.2 SocialGO
www.socialgo.com
A differenza di Ning, SocialGO è un creatore di reti sociali online con 4 livelli di servizi,
che, al crescere del costo, offrono sempre maggiori funzionalità e vantaggi. Nel dettaglio:
� Free (basic + adverts) – con semplice registrazione, offre 1GB di file storage e
standard features;
� Starter (limited features) – a $4.99 mensili elimina la pubblicità di SocialGO;
� Premium (all the features) – a $24.99 mensili offre 5GB di storage, maggiore
larghezza di banda, la possibilità di utilizzare un proprio URL e di accedere a
impostazioni avanzate;
� Concierge (we build it for you) – per $149.99 mensili offre tutte le funzionalità ed
elimina ogni riferimento a SocialGO.
Una particolarità interessante da notare è che, al momento della creazione dell’account,
SocialGO permette di scegliere la tipologia di configurazione del network, differente a
seconda delle proprie esigenze; alcuni esempi di configurazione sono:
� social network pubblico o privato;
� blog, forum o website con un social network;
� intranet;
� sito dedicato ad eventi.
A seconda della configurazione scelta, modificabile comunque poi nelle impostazioni,
SocialGO predisporrà diversamente le pagine del network, in modo da rendere il servizio
più usabile.
Personalizzazione grafica e layout
Nella pagina delle impostazioni la sezione “Network designer” è adibita alla
personalizzazione grafica del tema, della header e del body. Le combinazioni risultanti
sono moltissime, anche se per accedere alla modifica del foglio di stile CSS è necessario
l’abbonamento premium. L’abbonamento premium è necessario anche per modificare il
layout delle pagine, gestire ed aggiungere elementi attraverso l’utilizzo del drag and drop.
73
Le uniche pagine disponibili sono quelle date fin dall’inizio da SocialGO; non vi è la
possibilità, nella versione free, di aggiungere pagine statiche a proprio piacimento e, come
già detto, neanche di modificare quelle già esistenti.
Gestione dei ruoli
I ruoli che è possibile assegnare ai membri del sito sono quelli di moderatore e di
membro, oltre naturalmente al ruolo di owner, detenuto dal creatore del network. E’
tuttavia possibile creare diversi livelli specifici relativi a un ruolo anche se, in questa
sezione, non vi è modo di gestire e settare effettivamente le azioni che questi particolari
membri possono effettuare. Cosa che è invece possibile fare nella sezione “Tabs and
pages”, dove l’amministratore può dare il permesso a questi membri di visualizzare
particolari pagine altrimenti non visibili.
Nella sezione “Access settings”, sono presenti invece le impostazioni generali di accesso
ai contenuti, all’interno della quale è possibile scegliere le azioni che i membri del sito
possono effettuare e le attività che l’amministratore/moderatore deve approvare.
Gruppi
Anche in SocialGO è data la possibilità di creare dei gruppi, all’interno dei quali invitare
membri, aggiungere foto e video, creare eventi, comunicare tramite un forum dedicato o
messaggi lasciati nella bacheca.
Funzioni di comunicazione e di condivisione
Le pagine dedicate alla comunicazione offrono alcuni degli strumenti già incontrati:
� un forum generale del network, all’interno del quale visualizzare anche i forum
dedicati ai singoli gruppi;
� un blog, chiamato qui Magazine;
� una chat di IM per parlare n tempo reale con i membri in linea.
74
SocialGO offre anche una pagina specializzata dove aggiungere e visualizzare eventi e
un’altra che funge da aggregatore, sulla quale visualizzare notizie provenienti da tg online
attraverso l’uso di feed RSS.
Per quanto riguarda gli strumenti per il caricamento di contenuti multimediali e la loro
successiva condivisione, ci sono da riscontrare alcuni problemi:
� le fotografie caricabili sono al massimo 300 e non vi è la possibilità di
condividerle con utenti esterni al network;
� non si possono caricare video dal proprio computer, ma è possibile solo
importarne da siti come Youtube tramite codice html;
� i brani caricabili sono solo 10 e di formato .mp3;
� non sono presenti strumenti di collegamento e integrazione a siti come Facebook
ecc.
Lingua e privacy
Nel menù impostazioni è possibile modificare la lingua (scelta tra 5 differenti) di alcune
parti di testo, anche se la maggior parte delle istruzioni del back office continuano
comunque ad essere visualizzate in inglese.
In riferimento alla privacy, SocialGO permette una gestione molto fine della
visualizzazione dei contenuti. Sempre nel pannello delle impostazioni nella sezione “Tabs
and pages”, sono elencati gli stati in cui può essere settata una pagina: visibile solo
dall’owner e dal moderatore, visibile anche agli utenti non loggati, visibile solo ai membri
(o a particolari livelli di membro), visibile solo ai visitatori e nascosta ai membri,
totalmente invisibile.
La versione premium di secondo livello permette di impostare i permessi di accesso anche
per i singoli blocchi di contenuti all’interno delle pagine.
75
5.2.3 Grou.ps
http://grou.ps
Grou.ps è più giovane rispetto agli altri due siti concorrenti, ma mostra, fin dalla pagina di
sign in, la sua propensione all’integrazione e alla connettività proponendo strumenti di
condivisione delle attività con il social network per eccellenza, Facebook.
Il servizio è totalmente gratuito e il vasto pannello delle impostazioni offre molte
funzionalità personalizzabili in modo quasi totale.
Personalizzazione grafica e layout
Grou.ps offre una discreta scelta di template per modificare il look and feel del proprio
network, permettendo all’amministratore di personalizzarli ulteriormente agendo su ogni
parte della struttura e, volendo, sul codice CSS.
Il layout è altresì modificabile in ogni sua parte: tramite drag and drop è possibile gestire
ed aggiungere blocchi predefiniti o contenenti dell’html direttamente dalle pagine, mentre
nella sezione dedicata viene gestita la creazione di nuove pagine e sottopagine e la loro
disposizione.
Inoltre da qui si accede ai pannelli di amministrazione relativi alle singole pagine, dove
settare le restrizioni di accesso in lettura e in scrittura, aggiungere descrizioni relative al
contenuto e, nel caso di pagine statiche, inserire dei contenuti.
76
Figura 5.2.2 Il pannello di gestione delle impostazioni di Grou.ps. Fonte: http://grou.ps, 15/12/2009.
Gestione dei ruoli
In Grou.ps è possibile creare ex novo ogni tipo di ruolo. Nella sezione “Roles”, dopo aver
specificato il nome del ruolo, si può decidere quali sono le azioni da abbinargli,
scegliendo da una lunga lista proposta, mentre nella sezione “User management” si
associano i ruoli creati ai singoli membri e si impostano le eventuali password di accesso
ai contenuti.
Gruppi
La piattaforma mette a disposizione una pagina specializzata dedicata alla creazione e alla
gestione dei sottogruppi. È possibile invitare membri a parteciparvi e postare messaggi
ma, a differenza dei concorrenti, non sono presenti strumenti per creare dei sottoforum
dedicati o inserire foto e video riservati ai membri del gruppo.
77
Funzioni di comunicazione e di condivisione
Grou.ps offre tutti gli strumenti utili per comunicare con gli altri membri del network;
come nei servizi descritti in precedenza, sono presenti pagine dedicate al blog, al forum
(Talks) e alla chat.
Alcune funzioni innovative si riscontrano invece negli strumenti di condivisione dei
contenuti. Grou.ps è una piattaforma che cura molto l’aspetto di condivisione, fornendo
funzionalità dedicate, come ad esempio il modulo “Share”, un pannello che presenta
alcune informazioni relative al network e che è possibile inviare via mail o integrare in
molti tra i social network più famosi e non.
Inoltre il servizio si dimostra fortemente legato a Facebook, poiché offre una sezione
totalmente dedicata alle istruzioni per la creazione di un’applicazione in grado di fornire
una massiccia integrazione tra il proprio social network e quello creato da Mark
Zuckerberg.
Lingua e privacy
La sezione dedicata permette di modificare la lingua del back office scegliendola tra 7
differenti, ma tra queste non risultano esserci lingue parlate in Sud America. E’ possibile
comunque modificare particolari parti di testo per personalizzare in modo più specifico le
istruzioni fornite ai membri.
Le impostazioni relative alla privacy offrono le consuete opzioni di visualizzazione dei
contenuti, limitate però alla totale visibilità o invisibilità delle pagine da parte di tutti i
membri.
78
5.2.4 Confronto.
Ning SocialGO Grou.ps
Personalizzazione
grafica e layout
Personalizzazione
completa tramite css.
Oltre 50 temi
disponibili. Drag and
drop per aggiungere
funzionalità.
Grafica modificabile solo
in parte, struttura delle
pagine date non
modificabile. Css
accessibili solo con
versione premium. Non
si possono creare pagine
statiche con versione
free.
Personalizzazione
completa tramite css.
Drag and drop per
aggiungere funzionalità.
Gestione dei ruoli 3 tipi di ruoli predefiniti.
Possibilità di
aggiungerne altri e di
personalizzarli.
3 tipi di ruoli predefiniti.
Possibilità di impostare
diversi livelli di azioni
per i ruoli dati.
Impostazioni per la
gestione dei ruoli difficili
da reperire.
Creazione totale dei
ruoli. Le azioni
effettuabili sono scelte
da una lista proposta.
Gruppi Creazione di sottogruppi
con eventuale iscrizione
moderata. Funzionalità
inseribili nella pagina
del gruppo.
Creazione sottogruppi
con funzionalità
interattive al loro
interno.
Creazione sottogruppi
senza funzionalità di
comunicazione e
inserimento di
contenuti multimediali.
Funzionalità di
comunicazione e di
condivisione
Blog, chat, forum e
contenuti multimediali.
Abbonamento a feed
RSS.
Blog, chat, forum, feed
RSS. Limitazioni per il
caricamento di
contenuti multimediali.
Blog, chat, forum e
funzionalità di sharing.
Possibilità di creare
applicazioni Facebook.
Lingua 25 lingue disponibili per
il back office. Possibilità
di modificare alcune
parti di testo.
5 lingue disponibili per il
back office. Possibilità di
modificare alcune parti
di testo.
7 lingue disponibili per
il back office, ma
nessuna diffusa in Sud
America. Possibilità di
modificare alcune parti
di testo.
Privacy Restrizioni di accesso
alle pagine e ai
contenuti multimediali.
Restrizioni di accesso
alle pagine.
Pagine visibili o
totalmente invisibili agli
utenti.
79
5.3 Blog creator
Oltre a Wordpress, già analizzato in qualità di site builder nel paragrafo 5.1.4, esistono in
rete molti altri servizi che danno la possibilità all’utente di creare un blog a sé stante, non
integrabile all’interno di un sito web. Di seguito verranno brevemente descritte tre di
queste piattaforme presenti sulla rete, con lo scopo di offrire delle valide alternative ai
blog contenuti all’interno dei site builder.
5.3.1 Blogger
www.blogger.com
Blogger è uno strumento gratuito di proprietà di Google per la creazione, la gestione e la
pubblicazione di un blog. La piattaforma permette, previa creazione di un Google
account, di utilizzare tutte le funzionalità tipiche di un blog (aggiungere post, gestire
commenti) unite a strumenti di condivisione di album fotografici (Picasa Web Album), di
video (Google Video) e applicazioni di terze parti integrabili nel blog.
Figura 5.3.1 Un esempio di blog creato con Blogger. Fonte: www.blogger.com, 10/01/2010.
80
Inoltre Blogger offre numerosi modelli di layout personalizzabili tramite l’uso del drag
and drop, strumenti per il caricamento delle foto e per la visualizzazione di slideshow, un
motore di ricerca interno e pulsanti per la condivisione dei contenuti del blog.
Blogger si dimostra essere flessibile nel suo utilizzo, consentendo di modificare il layout
grafico del blog direttamente dal codice html e fornendo all’utente 41 lingue differenti per
la gestione del back office.
5.3.2 Bloog
www.bloog.it
Bloog è un semplice editor che offre gratuitamente all’utente la possibilità di creare un
blog personale. Le impostazioni base del back office sono tutte presenti e sono spiegate in
alcuni video dimostrativi molto utili ai neofiti. L’aspetto grafico del blog può essere
scelto tra uno di quelli proposti ma può essere anche creato e personalizzato dall’utente in
modo molto fine attraverso la modifica del foglio di stile CSS.
Inoltre è possibile inserire elementi multimediali come album fotografici, video, file
audio, documenti generici, pdf e creare campi personalizzati all’interno dei quali incollare
codice di stringhe html generate da fonti esterne.
5.3.3 Blogattivo
www.blogattivo.com
Con Blogattivo è possibile creare un blog o un multi blog (ovvero un blog sul quale tutti
gli utenti sono liberi di inserire post e commenti) e categorizzarlo a seconda
dell’argomento trattato o della tipologia. La piattaforma permette la quasi totale
personalizzazione del template attraverso immagini personalizzate, logo e colori, oltre
alla modifica del codice html e all’aggiunta di moduli come un calendario, un motore di
ricerca, dei link esterni, ecc. Inoltre è possibile gestire le autorizzazioni di accesso dei
81
singoli utenti e dei gruppi e la moderazione dei commenti attraverso degli editor avanzati.
Il servizio è completamente gratuito e le lingue disponibili per il back office sono 20.
Connesso e parallelo a questo blog creator, Forumattivo è un servizio online di creazione
di forum che utilizza lo stesso stile e la stessa impostazione di back office di Blogattivo e
del quale se ne darà una breve descrizione nel paragrafo dedicato ai forum creator.
5.3.4 Confronto
Blogger Bloog Blogattivo
Personalizzazione grafica e layout
Vasta scelta di temi
personalizzabili in modo
parziale. Modifica
layout tramite
trascinamento.
Modifica dei css.
Personalizzazione
completa della grafica
tramite css.
Buona
personalizzazione della
grafica. Possibilità di
agire sugli scheletri
html. Modifica del
layout tramite drag and
drop.
Inserimento widget Widget offerti dal
servizio e altri di terze
parti.
Widget esterni Moduli offerti dal
servizio. Inserimento
codice html per widget
esterni.
Lingua 41 lingue differenti per
il back office.
Scelta limitata di lingue 20 lingue disponibili per
il back office.
82
Capitolo 6
Altri servizi e applicazioni web per l’implementazione
di funzionalità interattive
6.1 Strumenti per l’e-commerce e donazioni online
E’ stata effettuata una ricerca riguardo i software gratuiti per permettere transazioni
economiche online sul proprio sito web, con particolare attenzione per le soluzioni più
adeguate alle realtà di organizzazioni non governative (ONG) che vogliono implementare
delle funzionalità di donazioni online.
Le possibili soluzioni individuate si possono distinguere in tre grandi categorie:
� Strumenti (widget) per la gestione di transazioni online messi a disposizione da
siti specializzati;
� Funzionalità o servizi per la costruzione di negozi online;
� Software specifici per il fund-raising (ad esempio CiviCRM). Software di questo
tipo, non essendo di natura SaaS ed alquanto difficili da utilizzare, esulano dalla
trattazione e non verranno descritti in questo paragrafo.
6.1.1 Strumenti per transazioni online
Il gestore di transazioni online più completo e diffuso trovato in rete è Paypal
(www.paypal.com).
Chi desidera effettuare transazioni tramite questo gestore deve innanzitutto aprire un
account presso il sito; Paypal assocerà all’indirizzo mail specificato un conto online.
Questo sarà il conto sul quale verranno depositati i soldi derivanti dalle transazioni. Da
questo conto i soldi sono poi trasferibili su un conto corrente/carta di credito/carta
prepagata.
83
Un’apposita sezione del sito Paypal permette all’utente di creare ed esportare dei widget
che collegano il proprio sito web a Paypal offrendo lo strumento per le transazioni. Le
pagine dedicate ai movimenti di denaro sono poi gestiti interamente da Paypal.
Di seguito un elenco dei widget disponibili:
� pulsante per acquisti singoli (paga ora) - per effettuare una transazione singola di
prezzo specificato;
� pulsante aggiungi al carrello - per aggiungere un oggetto/elemento alla propria
lista acquisti in caso di acquisti multipli;
� pulsante vedi carrello - per visualizzare la lista degli oggetti/elementi finora
selezionati;
� pulsante donazione - il più interessante dal punto di vista delle ONG. Permette
all’utente di donare un cifra da lui specificata, ma è comunque possibile inserire
uno o più importi standard di donazione;
� pulsante iscriviti - se l’utente clicca su questo pulsante sottoscrive con
l’organizzazione un contratto in base al quale gli verrà addebitata una somma a
scadenze regolari decise dall’organizzazione in fase di creazione del pulsante.
L’aspetto di tutti questi pulsanti può essere personalizzato in fase di creazione,
modificandone le impostazioni sul sito, fino ad utilizzarne uno personale in modo da
integrarlo con lo stile grafico del proprio sito.
Figura 6.1.1 Le impostazioni di personalizzazione del pulsante. Fonte www.paypal.com, 12/12/2009.
84
Una volta selezionate tutte le impostazioni (nome prodotto, prezzo, eventuali spese di
spedizione, ecc) il pulsante viene aggiunto al proprio elenco di pulsanti personalizzati; è
quindi possibile copiare il codice html del pulsante e inserirlo nel proprio sito. Un altro
strumento disponibile con Paypal è quello del pagamento via e-mail. In questo modo è
possibile inviare una mail ai proprio contatti contenete un pulsante cliccando sul quale il
ricevente può effettuare il pagamento dell’importo specificato.
6.1.2 Negozi online
Un altro modo di gestire gratuitamente l’e-commerce sul proprio sito web è quello di
usufruire delle pagine appositamente dedicate a questa funzione messe a disposizione da
alcuni site builder, come ad esempio Webs e Weebly (vedi foto sotto per un esempio di
web store in Webs). I motori utilizzati per la gestione delle transazioni online sono Paypal
o Google Ceckout.
Nonostante alcune funzioni siano limitate, le pagine create svolgono egregiamente la loro
funzione, presentando in modo chiaro le informazioni sui prodotti.
Figura 6.1.2 Un esempio di web store in Webs. Fonte: www.webs.com, 12/12/2009.
85
Un software online per la creazione di una pagina appositamente dedicata all’e-
commerce, invece, è Paystr (www.paystr.com). Si tratta di un sito internet destinato a
piccoli fund-raising, con il quale è possibile creare una pagina che presenti le
informazioni relative alla raccolta fondi e il collegamento per effettuare le offerte,
lasciando un eventuale commento.
Il servizio, che non abbonda affatto di opzioni di personalizzazione, permette di creare
anche un piccolo negozio online attraverso la presentazione della lista dei prodotti che si
possono acquistare (vedi immagine sotto per un esempio di pagina creata con Paystr).
Figura 6.1.3 Un esempio di negozio online creato con Paystr. Fonte: www.paystr.com, 12/12/2009.
86
Il servizio è completamente gratuito e richiede solamente la registrazione al sito, utile a
segnalare i dati per ricevere i pagamenti, gestiti con Paypal.
Se si dispone di un proprio sito web e di un proprio server è invece possibile utilizzare
software appositi scaricabili gratuitamente dalla rete. Questi programmi sono solitamente
più complessi rispetto ai widget mostrati e ai negozi creabili con i site builder in versione
gratuita: permettono infatti di gestire in modo più completo il flusso di prodotti, il
magazzino, le statistiche di vendita e i dati degli utenti, consentendo in alcuni casi anche
di costruire profili utente per i compratori.
Anche se permettono un controllo molto più approfondito su molti aspetti dell’e-
commerce, questi software richiedono una base di competenze informatiche notevolmente
superiore a quella richiesta per utilizzare i site builder, sia per l’installazione che per la
gestione del negozio on-line.
Un esempio di software di questo tipo è ZenCart, un software open source con il quale è
possibile creare e gestire un negozio online. La piattaforma, che utilizza Paypal per
gestire le transazioni, offre un ottimo pannello di amministrazione con moltissime opzioni
per gestire prodotti, spedizioni, sconti, e la gestione avanzata del sito stesso.
Zen Cart è totalmente personalizzabile (anche grazie ai numerosi Add Ons scaricabili
gratuitamente dal sito di riferimento), e permette di creare eventualmente una piattaforma
per gestire donazioni online. Il software in lingua inglese è scaricabile dal sito www.zen-
cart.com/, mentre se si desidera la versione italiana il sito di riferimento è www.zencart-
italia.com/.
Per una ONG, il cui scopo in rete è prevalentemente quello di raccogliere donazioni e
finanziamenti per i progetti, i widget messi a disposizione da Paypal e al più un semplice
negozio on-line potrebbero essere sufficienti per gestire le transazioni economiche senza
incorrere in difficoltà supplementari di utilizzo della tecnologia.
87
6.2 Software per la gestione delle newsletter
Partendo come sempre dal presupposto che questi software devono essere utili per
Organizzazioni Non Governative di piccole dimensioni, quindi con scarsa disponibilità di
risorse economiche e di competenze informatiche, l’attenzione si è concentrata sui
software interamente online (SaaS), che non richiedono alcuna installazione su server. Tra
questi, se ne sono individuati tre, dei quali di seguito verranno presentate le principali
funzioni nella loro versione free; saranno comunque citati anche i principali
miglioramenti ottenibili con le versioni premium. I tre software individuati sono Zoho
Creator, Dabbledb e Wufoo.
6.2.1 Zoho Creator
http://creator.zoho.com
La funzione Creator fa parte di una grossa suite di programmi online messi a disposizione
da Zoho, che comprende, tra gli altri, anche software per la creazione, gestione e
condivisione di documenti (testi, fogli di calcolo, presentazioni) e per online meeting.
Zoho Creator permette di creare application, ovvero database online e relativi form di
inserimento dati, i quali possono poi essere incorporati in qualsiasi sito web mediante il
codice html.
Creazione e gestione dei form
L’editor di form messo a disposizione da Zoho è molto semplice da usare, grazie al
meccanismo del drag and drop. Per aggiungere un campo del tipo desiderato è sufficiente
trascinarlo nell’area di destra (vedi figura a pagina seguente).
88
Per ogni campo è poi possibile specificare
ulteriori opzioni, quali la lunghezza in
caratteri, l’obbligatorietà, oppure altre
caratteristiche relative a campi più
complessi del semplice testo (vedi figura
a fianco). Una funzione particolarmente
interessante è quella che permette di
inserire nel form campi per l’upload di
file da parte dell’utente. Anche questi file
saranno poi conservati nel database di
Zoho.
Una volta completato il form, è possibile incorporarlo in un sito web qualsiasi
semplicemente uscendo dalla modalità “editing”, selezionando nel menù l’opzione
corrispondente e copiando il codice html.
I form e i database creati con questo software sono anche personalizzabili dal punto di
vista dello scripting. Non ci siamo addentrati nella trattazione di questo tema, ma ciò
rende possibile a chi conosce il codice, supportato anche qui da un’interfaccia drag and
drop, la modifica di ogni dettaglio riguardante l’interazione degli utenti con il form
(validazione, reindirizzamento, ecc).
Figura 6.2.1 Il metodo di creazione del form tramite drag and drop. Fonte: http://creator.zoho.com, 13/12/2009.
Figura 6.2.2 Le opzioni relative al singolo campo. Fonte: http://creator.zoho.com, 13/12/2009.
89
Creazione e gestione dei database
La tabella di visualizzazione dei dati è detta “view” e per ogni “application” ne viene
creata automaticamente una, associata ai campi che sono stati aggiunti nel form. Per ogni
tabella è possibile modificare, in modalità “editing”, il tipo di visualizzazione, le
impostazioni del layout e i filtri per nascondere record.
In modalità di visualizzazione dati, dal menù “more actions” si può accedere alle funzioni
di import/export dei dati. Si possono importare dati nel database da un file esterno (xls,
csv o tsv), caricandolo interamente oppure copiando e incollando le tuple d’interesse.
Per quanto riguarda l’esportazione del database, un’operazione molto utile per riutilizzare
le informazioni ottenute tramite i form, sono disponibili diversi formati, visibili
nell’immagine sotto.
Figura 6.2.3 I formati di esportazione del database. Fonte: http://creator.zoho.com, 13/12/2009.
90
Privacy
All’atto di creazione di ogni singola application, Zoho chiede se la si vuole rendere
pubblica oppure lasciare privata. I dati contenuti in un database pubblico possono essere
visti potenzialmente da tutti. Zoho permette all’utente di modificare queste opzioni anche
in seguito, per mezzo delle impostazioni e del pannello “share”, attraverso il quale è
possibile specificare separatamente il livello di privacy del database e quello del form
associato.
In questo modo è quindi possibile creare database privati con form pubblici. Se anche il
form è privato, infatti, anche se è incorporato in un altro sito web, non sarà possibile per
un utente inserirvi dei dati; il che renderebbe l’intera applicazione inutile per i nostri fini.
Per quanto riguarda la gestione del database, Zoho Creator versione free limita a due il
numero degli utenti che possono godere di privilegi di amministrazione (il secondo su
invito dell’amministratore e creatore del database).
Servizi premium
La versione free di Zoho Creator dà diritto alla creazione di tre application per account, le
quali potranno contenere un massimo di 1000 tuple in totale. Tali application possono
essere gestite al massimo da due utenti e non possono contenere più di 200MB di file,
caricati da chi compila il form tramite la funzione “file upload” vista prima.
Figura 6.2.4 Il prezziario dei contratti disponibili in Zoho Creator. Fonte: http://creator.zoho.com, 13/12/2009.
91
6.2.2 Dabbledb
http://dabbledb.com
Si tratta di un servizio per la creazione di application online che, come quelle di Zoho,
comprendono tabelle di database e relativi form per l’inserimento dati. Anche con questo
programma è possibile poi esportare i form e incorporarli in qualsiasi sito web mediante il
codice html. L’application creata avrà un suo URL, del tipo
http://nomeapplication.dabbledb.com.
Le funzionalità offerte da Dabbledb sono molto simili a quelle di Zoho. Nei prossimi
paragrafi verranno evidenziate quindi brevemente eventuali differenze, in positivo o in
negativo, rispetto al software trattato nella prima parte.
Creazione e gestione dei database
Viene invertito l’ordine dei primi due paragrafi perché con Dabbledb è necessario prima
definire una tabella, specificando tutti gli attributi che l’utente dovrà inserire, per poi
creare il form di compilazione relativo. Naturalmente questi attributi potranno anche
essere modificati in seguito.
Il tipo di informazioni da inserire (testo, data, scelta ecc..) viene quindi qui indicato in
fase di creazione o modifica della tabella; quando poi si andrà a creare il form associato,
non sarà possibile aggiungere campi diversi da questi.
Le operazioni eseguibili sulle tuple del database sono pressoché identiche a quelle di
Zoho (filtri, modifiche al layout e al tipo di visualizzazione), così come l’import/export di
dati da e verso altre tabelle, qui anche siti, oppure sotto forma di file (vedi figura a pagina
seguente).
92
Creazione e gestione dei form
Come già accennato sopra, la creazione dei form è subordinata a quella del relativo
database. I campi da compilare e il tipo di informazioni da inserire vengono decisi in fase
di modifica degli attributi della tabella (fields, vedi figura sotto).
Figura 6.2.5 I formati di esportazione del database. Fonte: http://dabbledb.com, 13/12/2009.
Figura 6.2.6 Le opzioni di configurazione del campo. Fonte: http://dabbledb.com, 13/12/2009.
93
Come si può vedere, ci sono meno tipi di informazione disponibili rispetto a quelli offerti
da Zoho. La differenza comunque non è significativa.
Una volta creata la tabella, tramite la sezione “share” è possibile creare un form ad essa
associato (si potranno aggiungere solo i campi impostati come attributi della tabella), il
quale potrà poi essere incorporato in qualsiasi sito web, tramite il codice html,
esattamente come in Zoho.
Gli utenti inseriranno i dati nel sito e questi saranno immediatamente trasmessi al
database su Dabbledb, esattamente come accade con Zoho.
Privacy
La privacy dei dati è una discriminante fondamentale se si sta valutando l’utilizzo della
versione free di Dabbledb. Con questo contratto infatti non è possibile creare database
privati: i dati restano pubblici e chiunque ne conosca l’URL può visualizzarli. Questo
rappresenta un enorme limite della versione free di questo software.
Come in Zoho, è poi possibile impostare il livello di privacy dei form associati alle
tabelle. Se li si vuole incorporare in altri siti web perché siano compilati dagli utenti, è
bene impostarne la visibilità a anyone, come mostrato nella figura sottostante.
Figura 6.2.7 Le impostazioni del livello di privacy dei form. Fonte: http://dabbledb.com, 13/12/2009.
94
Servizi premium
Come già scritto nella sezione “Privacy”, il più grosso limite della versione free di
Dabbledb è quello di non poter creare database privati.
Tolto questo fondamentale problema, questa versione sembra essere molto meno limitata
rispetto a quella di Zoho: fino a 15 utenti possono modificare il database e ogni account
può contenere fino a 100.000 tuple (100 volte di più rispetto a Zoho). L’unica debolezza
di Dabbledb è l’impossibilità per gli utenti di effettuare l’upload di file. Nella figura sotto
riportiamo il confronto tra la versione free di Dabbledb e l’unica versione a pagamento
disponibile.
6.2.3 Wufoo
http://wufoo.com
Rispetto a Dabbledb, che riserva maggiore attenzione alla parte di database
dell’application, e a Zoho, che sviluppa sinergicamente sia i form che i database correlati,
Wufoo si distingue per essere in primo luogo un form creator. L’utente parte dalla
creazione del form desiderato e solo in un secondo momento può accedere ai dati con
esso raccolti, nella sezione “entries” del “form manager”.
Come vedremo meglio in seguito, questa scelta influenza il numero di funzionalità
disponibili per la gestione di form e database; sicuramente, tra i tre software analizzati,
Figura 6.2.8 Il confronto tra la versione free e quella a pagamento. Fonte: http://dabbledb.com, 13/12/2009.
95
grazie a questa impostazione e ad un’interfaccia utente colorata e intuitiva, con uno stile
colloquiale diretto, Wufoo è il più semplice da imparare e utilizzare.
Creazione e gestione dei form
Creare un form è lo scopo principale di questo servizio e la prima cosa da fare una volta
registrati al sito. L’editor di Wufoo si presenta molto simile a quello di Zoho e funziona
con il meccanismo del drag and drop.
Come si può notare, questo editor possiede tutte le funzioni di quello di Zoho. Inoltre, con
Wufoo è possibile creare form suddivisi in più sezioni e a anche in più pagine. Un’altra
funzionalità aggiuntiva interessante è quella che permette di inserire nel form delle scale
di likert, utili nel caso si stia preparando un questionario online.
Infine, nella sezione “form settings” è possibile impostare la lingua nella quale appaiono
all’utente eventuali messaggi di sistema, come gli errori di compilazione; messaggi che
possono poi essere ulteriormente personalizzati dall’utente.
La novità più grande di Wufoo rispetto agli altri due software è la possibilità di
personalizzare completamente la pagina di form, grazie ad un editor semplice e intuitivo
che permette di modificarne facilmente tutti gli elementi grafici e testuali. Nel caso si
Figura 6.2.9 La schermata di aggiunta di un campo. Fonte: http://wufoo.com, 13/12/2009.
96
abbia anche un file CSS in rete, lo si può importare per personalizzare ulteriormente il
proprio form.
Per incorporare il form in un qualsiasi sito è sufficiente accedere al codice, copiarlo e
incollarlo, come in Zoho e Dabbledb. Sono inoltre disponibili anche altre opzioni di
esportazione, mostrate nella figura sotto.
Creazione e gestione dei database
Come già scritto sopra, questo aspetto è piuttosto trascurato in Wufoo, essendo il focus
principale del servizio la creazione di form. Come conseguenza, non è possibile effettuare
sui dati molte delle operazioni disponibili con Zoho e Dabbledb: solo per citarne alcune,
non si possono raggruppare i dati, cambiare tipo di visualizzazione e modificare il layout.
La mancanza più importante, tuttavia, è l’impossibilità di importare dati da altri database,
siti o tabelle. Anche in fase di export dei dati, Wufoo è lontano dagli standard offerti dagli
altri due software: si possono esportare dati soltanto nei formati xls, txt e csv.
Figura 6.2.10 Il codice sorgente da incollare sul sito di destinazione. Fonte: http://wufoo.com, 13/12/2009.
97
Una funzionalità interessante offerta da Wufoo è quella della creazione di report sui dati
raccolti con un form. Si tratta di “fotografie” del database associato al form in un dato
momento e possono essere corredati da grafici ed elementi testuali.
Privacy
Wufoo non permette di personalizzare finemente l’accesso al database o al form: gli
utenti che possono accedere e modificare form e database correlati sono quelli specificati
dall’amministratore, che nella versione free è l’unico ammesso.
Anche qui, come in Zoho e Dabbledb, perché il form sia visibile agli utenti del sito in cui
è incorporato, è necessario renderlo pubblico, mediante l’apposito comando nel form
manager.
Al contrario di Dabbledb, qui i dati provenienti da ciascun form sono privati e possono
essere visti soltanto dall’amministratore dell’account ed eventualmente dagli utenti da
esso autorizzati.
Figura 6.2.11 La pagina di report relativo ai dati del database. Fonte: http://wufoo.com, 13/12/2009.
98
Servizi premium
L’account free di Wufoo è piuttosto limitato per quanto riguarda la grandezza dei form e
il numero di entries per ciascuno: i form creati (massimo 3) possono contenere al
massimo 10 campi, inoltre non si può superare il limite di 100 entries al mese, sommando
quelle di tutti i form. Quest’ultimo rischierebbe di essere un limite molto serio per una
ONG con un volume considerevole di traffico sul proprio sito web.
Come già aggiunto nella sezione “Privacy”, un altro limite della versione free è quello per
cui soltanto un utente (l’amministratore) può visualizzare e modificare i form su Wufoo.
Nell’immagine a pagina precedente sono specificate tutte le possibili fasce di contratto
premium di Wufoo e i relativi vantaggi.
Come si può notare, dalla terza fascia compare la funzione payment integration, ovvero la
possibilità di inserire nel form una funzionalità di pagamento online. Ciò potrebbe
risultare molto utile per le ONG, le quali potrebbero richiedere donazioni online facendo
compilare al contempo un form di identificazione, al fine di costruire un database dei
propri donatori.
Figura 6.2.12 Le fasce di contratto premium di Wufoo. Fonte: http://wufoo.com, 13/12/2009.
99
6.2.4 Confronto (versioni free)
Zoho Creator Dabbledb Wufoo
Creazione e gestione
form
Drag-and-drop.
Upload di file.
Scripting per la
personalizzazione
dell’interazione con
l’utente.
Embedding in sito
web.
Drag-and-drop.
Poca scelta quanto a
tipi di campi da
inserire.
Embedding in sito
web.
Drag-and-drop.
Upload di file solo con
versione premium da
$25/mese.
Personalizzazione
grafica completa
(CSS).
Embedding in sito
web.
Gestione database Numerose opzioni di
gestione dei dati.
Import da file o
tabelle.
Export: xls, pdf, html,
rss, json, csv, tsv.
Numerose opzioni i
gestione dei dati.
Import da file, tabelle
o altri siti.
Export: xls, rss, json,
csv, txt.
Limitate opzioni i
gestione dei dati.
No import.
Export: xls, csv, txt.
Creazione di report.
Privacy Impostabile
separatamente per
form e database:
pubblico, privato o per
determinati utenti.
Massimo 2 utenti
amministratori delle
application.
Impostabile per il
form: pubblico,
privato o per
determinati utenti.
Database pubblico!
Amministratori delle
application illimitati.
Impostabile per il
form: pubblico,
privato.
Database privato.
Un solo
amministratore per
account.
Grandezza database 3 form/view.
Campi illimitati.
1000 entries in totale.
Form/view illimitati.
Campi illimitati.
100.000 entries in
totale.
3 form.
3 report.
10 campi per form.
100 entries/mese
100
6.3 Online storage service
I servizi di online storage, detti anche hosting service o online media center, sono
progettati per “ospitare” contenuti statici, tipicamente grandi file che non sono pagine
web. I servizi di personal file storage sono destinati a utenti singoli, ai quali viene offerto
uno spazio online per effettuare il backup dei propri file, accedervi e condividerli con altri
utenti. I file caricati possono poi essere resi pubblici o privati a seconda dell’utilizzo.
Le aziende che offrono questo tipo di servizio sono molte; le differenze riguardano
principalmente la quantità di spazio messo a disposizione per i file, i costi per usufruire
degli abbonamenti premium, le opzioni per condividere i file e i servizi aggiuntivi
connessi (come il document sharing o la creazione di album fotografici).
In questa sede sono stati analizzati alcuni dei più validi e famosi servizi di online storage,
scelti in base alle possibili esigenze delle ONG, che riguardano in particolare la
condivisione dei file all’interno del proprio sito web. Infatti accade spesso che lo spazio a
disposizione sul server del sito web dell’organizzazione non sia sufficiente a ospitare la
gran quantità di file - come ad esempio foto – che l’ONG intende caricare (soprattutto se
si utilizzano server messi a disposizione da site builder). Proprio per questo motivo i
parametri di valutazione dei servizi saranno tre:
� spazio messo a disposizione (correlato al costo);
� costo del servizio (correlato allo spazio);
� strumenti di condivisione dei file.
Inoltre verranno effettuate valutazioni anche su altri aspetti del servizio non meno
importanti come:
� la possibilità di modificare la lingua del back office;
� il limite di upload per singolo file;
� gli strumenti aggiuntivi offerti;
� la flessibilità di utilizzo del servizio (completamente online o software da
scaricare e installare su pc).
Di seguito verrà riportata l’analisi dettagliata alcuni di questi servizi, scelti tra la
moltitudine di storage service presenti online e risultati essere quelli che soddisfano
101
maggiormente i suddetti criteri. I servizio sono Badongo, Humyo, DivShare, Windows
Live SkyDrive, Box.net e Dropbox.
6.3.1 Badongo
www.badongo.com
Badongo è un sistema di gestione e pubblicazione di contenuti personali; esso offre agli
utenti la possibilità di gestire i propri file e di inviarli ad altre persone in modo molto
semplice. Per la condivisione del materiale Badongo propone link di testo rapidi che
possono essere copiati e inseriti direttamente nei messaggi e-mail, in siti web o social
network. Inoltre è possibile permettere agli utenti il download dei file senza che essi siano
utenti di Badongo. Il servizio prevede principalmente due livelli di abbonamento:
� utenti gratuiti: richiede esclusivamente la registrazione al sito e offre subito spazio
illimitato per l’upload dei file;
� premium: pagando 6$ al mese si ha la possibilità di usufruire di servizi aggiuntivi
quali Badongo Buddy (strumento da scaricare per l’upload dei file direttamente
dal desktop), nessun limite per il download dei file altrui e ovviamente nessun
limite di spazio per il caricamento dei propri file.
Dopo essersi registrati e aver effettuato l’accesso è possibile caricare online qualsiasi tipo
di file; Badongo suddivide per semplicità i file in foto, album, musica, video e file
generici.
Dopo aver effettuato il caricamento di una foto o di qualsiasi altro file vengono presentate
alcune opzioni per la sua condivisione (vedi immagine a pagina seguente):
� file info - link diretto da copiare e incollare;
� email - invia il file via mail direttamente da Badongo;
� IM - per condividere il file usando applicazioni di Instant Messenger;
� embed in site - genera il codice sorgente da copiare all’interno di un sito web; se il
file è una foto viene data la possibilità di scegliere la larghezza dell’anteprima tra
quelle predefinite;
� post to forum - link da copiare all’interno di un forum;
102
� inoltre è possibile condividere il file utilizzando alcuni dei più diffusi social
network presenti nelle opzioni di condivisione.
Figura 6.3.1 Le opzioni di condivisione del file. Fonte: www.badongo.com, 14/12/2009.
Condividendo un file, Badongo lo rende pubblico a qualsiasi utente, a meno che
l’amministratore del file non imposti una password per limitarne l’accesso; si possono
impostare password differenti per differenti file, gestendo così facilmente la propria
privacy. Qualsiasi utente abbia accesso al file può effettuarne il download semplicemente
copiando una stringa di caratteri (captcha: test utilizzato per evitare che vengano scaricati
automaticamente i file) e attendendo qualche secondo.
Badongo permette inoltre di:
� tenere traccia di tutte le azioni effettuate sul sito attraverso una timeline
visualizzabile sulla barra laterale;
� creare Flash slideshow personalizzate e condividerle sul web;
� creare e gestire playlist musicali personali e condividerle sul web tramite un
lettore mp3 dedicato;
� modificare la lingua del back office scegliendola tra 10 differenti;
103
� scaricare toolbar e applicazioni integrabili con sistemi operativi diversi, iPhone e
social network.
6.3.2 Humyo
www.humyo.com
Humyo è un servizio di online storage molto completo con il quale è possibile caricare,
gestire e condividere file di ogni tipo. Esistono due livelli di servizio che Humyo mette a
disposizione:
� free: 10GB di spazio (5GB per file multimediali, 5GB per quelli non multimediali)
con registrazione al sito e accesso esclusivamente via web;
� premium: per 50 euro all’anno offre 100GB, accesso da dispositivi mobili e Mac,
backup automatico di PC o Mac, supporto tecnico.
Dopo aver effettuato il login è possibile caricare un file singolo o una cartella già esistente
sul proprio computer. L’interfaccia di gestione permette di agire sul singolo file in modo
semplice offrendo varie opzioni di modifica e di condivisione a seconda che il file sia una
foto, un file audio, un documento, ecc:
� edit this photo – permette di modificare la foto caricata tramite un’applicazione
dedicata;
� download – permette di scaricare il file;
� get link – visualizza il link per accedere al file dall’esterno;
� embed - genera il codice sorgente per condividere il file all’interno di siti web,
social network, ecc attraverso un media player personalizzabile;
� open online in Zoho (solo per i documenti) – apre il documento con Zoho Writer,
un’applicazione esterna on la quale è possibile modificare il documento;
� make this file public – rende il file visibile a tutti gli utenti;
� share this file – permette di inviare il file via e-mail;
� opzioni di gestione per spostare, rinominare e cancellare il file.
104
Nel menù principale è inoltre presente la voce “updates” con la quale è possibile
visualizzare uno storico dei file caricati e cancellati.
Figura 6.3.2 La schermata di gestione dei file e le operazioni eseguibili. Fonte: www.humyo.com, 14/12/2009.
Nella parte destra della suite è presente una barra laterale che di default visualizza la
quantità di spazio usato e quello ancora a disposizione, sia per i file multimediali che per
gli altri. Selezionando un file la sidebar indica se esso è privato o condiviso e offre la
possibilità di condividerlo velocemente tramite mail inserendo l’indirizzo dei destinatari.
Humyo propone all’utente anche applicazioni aggiuntive utili a rendere i servizi di
storage e sharing più completi ed efficienti:
� Humyo SmartDrive è un’applicazione da installare sul proprio computer che
permette il caricamento, la sincronizzazione e il backup dei file senza bisogno di
accedere al web;
� Humyo Teamspace permette di creare ambienti virtuali collaborativi dove
condividere e modificare i file caricati (disponibile con la versione Premium).
105
6.3.3 DivShare www.divshare.com
DivShare è un servizio molto valido di online storage che permette di caricare e
condividere all’interno del proprio sito web ogni tipo di file. L’account gratuito permette
di usufruire di 5GB di spazio ma è possibile espandere questo spazio abbonandosi ai
servizi premium:
� Personal – 25GB per 20 dollari all’anno;
� Professional – 100GB per 71.40 dollari all’anno;
� ProfessionalPlus – 100GB per 180 dollari all’anno ma con un limite di 500GB di
download al mese;
� Dedicated – 2000GB per 399 dollari al mese.
Tutti i servizi premium eliminano i banner pubblicitari presenti nella versione free.
A login effettuato è possibile caricare qualsiasi tipo di file benché non superi i 200MB,
peso massimo che il servizio supporta in fase di upload.
La pagina principale chiamata “dashboard” si presenta molto semplice e intuitiva; è
possibile visualizzare tutti i file caricati o filtrarli in base al tipo, in questo caso immagini,
video, audio e documenti. Direttamente dall’anteprima presentata è possibile effettuare
alcune azioni (vedi immagine a pagina seguente):
� tags – per inserire una descrizione del file;
� privacy – permette di settare il file come completamente pubblico (indicizzato
anche dai motori di ricerca e quindi visibile da tutti) o parzialmente pubblico (il
file non viene indicizzato dai motori di ricerca ma si può condividere attraverso il
link generato). Non è presente un opzione per rendere il file completamente
privato;
� share – visualizza le stringhe di codice da copiare per linkare il file, inviarlo via
mail, condividerlo con anteprima all’interno di siti web (embedded), su forum o su
alcuni dei social network più famosi.
106
Figura 6.3.3 La schermata di anteprima dei file in DivShare. Fonte: www.divshare.com 14/12/2009.
Accedendo al file è possibile inoltre scaricarlo sul proprio computer attendendo solamente
qualche secondo prima dell’avvio del download.
DivShare risulta essere l’ideale per condividere ogni tipo di file all’interno di siti web;
infatti il servizio offre strumenti per:
� creare un’anteprima per le foto;
� visualizzare uno slideshow per gli album;
� inserire un lettore multimediale personalizzabile per file audio e video;
� visualizzare i documenti direttamente sul proprio sito web con Macromedia
FlashPaper.
Il servizio di storage è integrabile con siti come Facebook o Wordpress mediante il
download di applicazioni dedicate, che comprendono anche un software per iPhone che
permette di utilizzare DivShare da dispositivi mobili.
107
6.3.4 Windows Live SkyDrive www.windowslive.it/skydrive.aspx
Windows Live Skydrive è il servizio di storage di Windows Live che fa parte di una serie
di prodotti come Live Spaces e Hotmail con i quali si può integrare.
Il servizio è totalmente online e permette, previa registrazione, di archiviare foto e file
fino a un massimo di 25 GB di spazio. Il tavolo di lavoro è suddiviso in cartelle,
all’interno delle quali sono presenti i file caricati. I file generici possono essere scaricati
oppure linkati tramite il link diretto visualizzato nelle informazioni del file; le foto
possono essere visualizzate in una presentazione o scaricate, vi si può associare un tag o
un link.
Le opzioni di condivisione dei file sono eseguibili solo con le cartelle (vedi immagine): è
possibile inviarle tramite mail, scaricare le cartelle (anche come file .zip) e modificarne le
autorizzazioni di accesso. Si può quindi decidere se renderle private, visibile a tutti, solo
agli amici o solo a particolari utenti di cui si specificherà la mail.
Figura 6.3.4 La pagina di anteprima dei file e le operazioni eseguibili su di essi. Fonte: www.windowslive.it/skydrive.aspx, 14/12/2009.
Windows Live SkyDrive permette inoltre di:
� creare cartelle condivise;
� impostare password di accesso ai contenuti;
� modificare la lingua scegliendola tra oltre 50 diverse (nelle impostazioni generali
di Windows Live).
108
6.3.5 Box.net
www.box.net
Box.net è un servizio di online storage pensato principalmente per supportare la
collaborazione online e la condivisione di file. La sua particolarità è quella di poter
trasformare una cartella in uno spazio pubblico condiviso, all’interno del quale è possibile
invitare collaboratori per vedere, modificare o aggiungere file.
L’offerta è suddivisa su 4 livelli di servizi:
� lite – con semplice registrazione, offre 1GB di web-storage con un limite di
25MB per ogni file caricato e mobile web access;
� individual – 10$ mensili per 5GB di spazio e 1GB di limite per ogni file caricato,
supporto tecnico;
� business – 10GB di spazio offerto pagando 15$ mensili per user; da questo livello
è abilitata la team collaboration per il lavoro simultaneo online;
� enterprise – dà la possibilità di collaborare con più di 10 persone alla volta; il
prezzo è da contrattare con l’azienda.
Accedendo al servizio ci vengono presentati i file suddivisi in
cartelle che è possibile filtrare per data, tags o per tipo (pubblico,
privato o collaborativo); mediante la sezione “folder options” si pùo
linkare la cartella, inserirla in un sito web, personalizzare l’indirizzo
URL della cartella, rinominarla o collegarvi dei widget (solo con
versione pro).
Agendo sul singolo file è invece possibile effettuare le azioni visibili
nell’immagine a fianco. Da segnalare è la possibilità di settare una
data raggiunta la quale il file verrà automaticamente cancellato o
reso privato (“Set expiration”). Proprie del tipo di file sono invece le
opzioni poste nella parte bassa della figura: “edit image” per le foto
e “edit document” e “preview” per le foto.
Figura 6.3.5 Le operazioni eseguibili con il file. Fonte: www.box.net, 14/12/2009.
109
Oltre a poter rendere un file pubblico o privato, Box.net permette di inviare via mail dei
“tasks”, ovvero delle notifiche utili a rivedere il file, approvarlo o richiederne una
versione più aggiornata.
Nella sezione OpenBox, Box.net offre molte applicazioni scaricabili che si integrano con
il servizio in modo automatico come l’applicazione per accedere al servizio via iPhone o
il collegamento diretto con Twitter o Facebook per la condivisione dei file.
6.3.6 Dropbox www.dropbox.com
Dropbox è un servizio utile per effettuare il backup dei propri file permettendone poi la
loro condivisione. Rispetto agli altri servizi analizzati Dropbox ha la particolarità di
funzionare direttamente dal proprio desktop senza dover accedere al web; scaricando il
programma e installandolo sul proprio computer viene visualizzata una cartella all’interno
della quale possono essere trascinati i file di cui si vuole effettuare il backup. I file caricati
vengono sincronizzati automaticamente con il server online e con tutti gli altri dispositivi
sui quali è installato Dropbox. I file saranno quindi accessibili sia da tutti questi computer
sia dal web nel caso non si avessero a disposizione i propri dispositivi.
Dropbox prevede 3 livelli di servizi, differenti fondamentalmente per la quantità di spazio
offerta:
� basic – offre 2GB di spazio con semplice registrazione;
� pro – 50GB disponibili per 10$ mensili;
� pro 100 – 100GB per 20$ mensili.
La cartella che viene creata sul computer è suddivisa in “public” e in “photos”; di ogni
file è possibile visualizzare le precedenti versioni semplicemente agendo su di esso con il
tasto destro del mouse, oppure è possibile linkarlo copiandone il link pubblico (solo per i
file contenuti nella cartella “public”).
110
Le opzioni di condivisione aggiuntive sono disponibili esclusivamente accedendo a
Dropbox via web: a login effettuato, nella sezione “files”, vengono elencate le cartelle
caricate, che è possibile scaricare o condividere via mail (vedi immagine 6.3.6).
Figura 6.3.6 La pagina di gestione dei file. Fonte: www.dropbox.com, 14/12/2009.
6.3.7 Servizi a confronto
Come già detto esistono svariati servizi oltre a quelli analizzati, a prima vista molto simili
ma con sostanziali differenze: alcuni sono progettati per effettuare backup di file (di solito
utilizzando un client da installare sul computer), altri sono pensati per offrire enormi
quantità di spazio a grandi aziende, altri ancora si dimostrano essere troppo semplicistici e
adatti a un uso sporadico.
La tabella riassuntiva seguente compara alcuni di questi software con quelli analizzati più
dettagliatamente nel documento, offrendo così una visione globale dei vantaggi, dei difetti
e delle funzionalità che caratterizzano questo tipo di servizi.
111
SERVIZIO SPAZIO GRATUITO
SPAZIO AGGIUNTIVO
OPZIONI DI CONDIVISIONE
LINGUA BACKOFFICE
STRUMENTI AGGIUNTIVI E NOTE
Badongo Illimitato Illimitato (6$ al
mese per
funzionalità
aggiuntive)
Download, link,
e-mail,
embedded
10 lingue
differenti
Slideshow, lettore
audio-video,
opzione upload
file windows client
Humyo 10Gb 100GB per
50euro annuali
Download, link,
e-mail,
embedded
Inglese,
tedesco,
francese, slavo
Slideshow, lettore
audio-video,
opzione upload
file windows
client, workspace
DivShare 5GB Da 25GB per
20$ annuali a
2TB per 399$
mensili
Download, link,
e-mail,
embedded
Inglese Slideshow, lettore
audio-video,
document
preview
Windows Live SkyDrive
25GB - Download, link,
Oltre 50 lingue Integrato con
LiveSpaces,
nessuno spazio
aggiuntivo
ADrive 50GB Fino a 1TB da
69.50$ annuali
Download, link,
Inglese Zoho online
document editor
Box.net 1GB Da 5GB per 10$
mensili a
illimitato
Download, link,
e-mail, widget
share
Inglese Document
management,
iPhone application
Carbonite - Illimitato per
54.95$ annuali
Download, link,
10 lingue Windows e Mac
client
access,revision
history di 90 giorni
DropBox 2GB 50GB per 10$
mensili, 100GB
per 20$ mensili
Download, link,
e-mail, shared
folders
Inglese Windows, Mac e
Linux client
access, web
access, sync files,
file version
ElephantDrive - Illimitato da
50$ annuali
Download, link Inglese Windows e Mac
client access,
FlipDrive Free trial 30
giorni
Da 20GB per
50$ annuali
Download, link,
e-mail, public
page address
Inglese Web access,
Photo albums,
calendario eventi,
address book
TrueShare Free trial 7
giorni
Da 3GB per 60$
annuali
Download, link,
e-mail,
embedded
Inglese Opzione Windows
client, album
manager,Flash
widget
Wuala 1GB Da 10GB per
25$ a 1TB per
1000$ annuali
Download, link,
e-mail, group
share
Inglese,
tedesco
Windows, Mac e
Linux client
access,
ZumoDrive 1GB Fino a 500GB
per 80$ mensili
Download, link,
e-mail,
embedded
12 lingue
differenti
Windows client
access, slide show,
iPhone application
112
6.4 Servizi per la condivisione di contenuti
Questi tipi di servizi offrono widget per l’inserimento di contenuti di varia natura
all’interno di pagine web, che vengono in questo modo visualizzati direttamente nel sito
all’interno dei quali sono integrati. Sebbene anche i servizi di online strorage, descritti nei
paragrafi precedenti, permettano di inserire anteprime nelle pagine web, essi non
posseggono funzionalità specializzate come quelle offerte dai servizi presentati di seguito.
Le funzionalità di document sharing possono essere suddivise in base al tipo di contenuto
che condividono; in particolare verrà descritto Flickr per quanto riguarda la condivisione
di immagini (anche tramite slideshow), YouTube per i video, Slideshare per le
presentazioni e i documenti generici e ISSUU per le pubblicazioni online.
6.4.1 Flickr
www.flickr.com
Flickr è il più famoso social network dedicato all’upload, alla gestione e alla condivisione
di foto. Con l’account di base gratuito è possibile caricare un gran numero di immagini
utilizzando differenti modalità: il semplice upload, via mail o tramite programmi desktop
di terze parti.
L’applicazione permette di strutturare le foto suddividendole in “set”, ovvero cartelle
organizzate in base a un tema specifico, o in “raccolte”, gruppi di set contraddistinti da
temi più generali o catalogate per anno. Le cartelle create possono essere condivise con
altri utenti in vari modi: direttamente su Flickr, inserendo il link di destinazione
all’interno di una pagina web o integrando la slideshow delle immagini su un sito. Flickr
permette infatti di visualizzare in sequenza le immagini caricate, una funzionalità, questa,
che rende più piacevole e interattiva l’esperienza dell’utente.
Per inserire la slideshow scelta all’interno di una pagina web basta impostare alcuni
parametri, come le dimensioni della presentazione, copiare la stringa di codice html
generata e incollarla nell’editor html di destinazione.
113
Figura 6.4.1 La slideshow di Flickr integrata all’interno di un sito web. Fonte: www.prototipoong.ilbello.com, 22/01/2010.
6.4.2 YouTube
www.youtube.com
Youtube è un sito di video sharing tramite il quale gli utenti possono visualizzare, caricare
e condividere contenuti. Se si possiede un account YouTube, l’utente è abilitato a caricare
video, lasciare commenti, esprimere preferenze o creare un canale personalizzato
all’interno del quale effettuare l’upload dei propri filmati.
Collegandosi all’argomento di questa tesi, Youtube mette a disposizione delle
organizzazioni non-profit canali specifici (attualmente solo negli USA e nel Regno Unito)
tramite i quali invita ad utilizzare i video per lanciare campagne che sarebbero oltre
misura costose se attuate attraverso i media tradizionali.
Per quanto riguarda la condivisione dei contenuti, il servizio offre la possibilità di
visualizzare un’anteprima del video desiderato all’interno dei più famosi social network
in modo semplice e diretto.
114
Una volta scelta la destinazione, si aprirà una nuova finestra, che presenterà la pagina di
login del social network all’interno del quale si desidera visualizzare il filmato. Dopo aver
inserito nome utente e password, YouTube pubblicherà immediatamente il video
all’interno del proprio profilo.
6.4.3 Slideshare
www.slideshare.com
Con Slideshare è possibile caricare e condividere con altri utenti presentazioni in
PowerPoint, documenti di Word o file in formato pdf. Dopo aver effettuato l’upload del
documento (che non può superare i 100 MB di peso), è possibile renderlo pubblico e
condividerlo con tutti gli utenti di Slideshare, oppure apportare delle restrizioni e
scegliere chi può visualizzarlo da una lista creata in precedenza.
Per consentire la visualizzazione del file ad utenti non iscritti al servizio esistono tre
modi:
� spedire direttamente dalla pagina di gestione del file una e-mail alle persone
prescelte con all’interno l’indirizzo URL della presentazione;
� condividere il file caricato su un social network, un blog o un aggregatore di
informazioni (Slideshare fornisce molti link di questo tipo, vedi immagine a
pagina successiva);
� integrare il documento all’interno di un sito web tramite codice html.
Se il creatore del documento lo consente, con tutte queste opzioni è possibile inoltre
scaricare il file, a prescindere dal modo in cui esso è stato condiviso.
L’integrazione tramite codice html (document embedding) rende fruibile il documento
direttamente sul sito, senza bisogno di doverlo prima scaricare e senza occupare spazio
sul server del sito web.
115
Figura 6.4.2 Gli share button e il codice html da copiare e incollare per integrare il documento su un sito web. Fonte: www.slideshare.com, 18/12/2009.
Con Slideshare è possibile inoltre creare dei webinar, ovvero dei seminari online,
aggiungendo dell’audio alla presentazione. Il file così ottenuto potrà essere utilizzato per
corsi di formazione, tour interattivi o, appunto, seminari online.
6.4.4 ISSUU
http://issuu.com
ISSUU è un servizio che permette di creare e condividere pubblicazioni digitali. Una
volta caricato il documento in formato pdf, è possibile scegliere un layout di
116
pubblicazione tra i molti offerti dal servizio, ad esempio Magazine, Presentation o Paper,
e personalizzare la grafica (anche in modo complesso tramite css). Dopo aver creato la
propria rivista, ISSUU dà la possibilità di condividerla con le stesse modalità di
Slideshare, già discusse nel paragrafo precedente.
Questo servizio rappresenta uno strumento molto valido per presentare pubblicazioni o
riviste online, garantendo al tempo stesso un alto grado di interazione per l’utente, il quale
può sfogliare letteralmente le pagine del documento.
Anche per quanto riguarda ISSUU, le pubblicazioni con esso create possono essere
eventualmente scaricate dall’utente sul proprio computer.
Figura 6.4.3 Un esempio di pubblicazione online su ISSUU. Fonte: http://issuu.com, 10/01/2010.
117
6.5 Motori di ricerca
6.5.1 Google ricerca personalizzata
www.google.com/cse
Il leader mondiale in questo campo offre la possibilità di creare un motore di ricerca
personalizzato da inserire nel proprio sito web. Una breve procedura guidata accompagna
l’utente verso la creazione del search engine, chiedendogli di specificare i siti web sui
quali effettuare la ricerca. In seguito, esso potrà modificare alcune impostazioni relative al
motore, come il layout grafico, inserire una Sitemap contenente le pagine più importanti e
recenti o aggiungere parole chiave utili a perfezionare i risultati. Per ottenere il widget
l’utente dovrà solamente copiare dalla apposita sezione il codice html generato e
incollarlo sulla pagina del proprio sito web.
Figura 6.5.1 Il motore di ricerca integrato all’interno di un sito. Fonte: www.prototipoong.webs.com, 22/01/2010.
118
Il motore di ricerca così creato visualizzerà i risultati sulla base dei metadati e delle parole
contenute nei siti specificati nelle impostazioni, che potranno essere comunque
modificabili in ogni momento.
6.5.2 Eurekster
www.eurekster.com
Eurekster è un servizio innovativo che permette la creazione di un motore di ricerca
personalizzato e focalizzato su argomenti scelti dall’utente. La novità consiste nell’unire
le funzionalità della ricerca alla propria rete sociale. Il funzionamento è semplice: ai
consueti dati raccolti e utilizzati dagli algoritmi per effettuare le ricerche, se ne
aggiungono ulteriori, come i siti visualizzati dagli amici e il tempo di permanenza. Il
valore aggiunto del sistema è la concretizzazione dei rapporti e dei legami virtuali posti in
essere dagli utenti; il motore rappresenta infatti un raro esempio in cui la community
incide sulla vita virtuale di un utente, simulando per certi versi la vita sociale reale.
Il motore di ricerca, denominato “Swicki
search”, viene creato specificando il campo
di interesse e le parole chiave che andranno
a comporre una prima buzzcloud, ovvero una
“nuvola” delle parole e degli argomenti più
frequentemente ricercati dal motore (vedi
immagine a fianco). La personalizzazione
grafica e l’inserimento, tramite codice html,
dello Swicki all’interno del sito web
desiderato, completano il processo di creazione del motore di ricerca personalizzato.
Ogni utente appartenente alla rete sociale del creatore del motore contribuirà così ad
aggiornare inconsapevolmente la nuvola di parole attraverso le proprie ricerche e
consapevolmente tramite il rating (la votazione) dei singoli risultati proposti dallo Swicki.
Figura 6.5.2 Il motore di ricerca e la sua buzzcloud. Fonte: www.eurekster.com, 18/12/2009.
119
6.6 Forum creator
6.6.1 Nabble
www.nabble.com
Nabble.com è un servizio gratuito per creare un forum embaddable (integrabile), come
recita la home page del sito. Oltre al forum, Nabble offre funzionalità dedicate alla
creazioni di gruppi, photogallery, blog, message boards.
Il look and feel è totalmente personalizzabile tramite la modifica del foglio di stile css
associato, mentre le opzioni che permettono di mostrare un motore di ricerca interno o i
breadcrumbs si ritrovano nelle impostazioni, nella sezione “Appearance”.
Dopo aver creato il forum e impostato tutte le preferenze, l’amministratore potrà renderlo
pubblico incollando il codice html generato su una pagina del sito web desiderato,
integrandolo completamente al resto delle pagine online.
Gli utenti che parteciperanno al forum, oltre a prendere parte alle discussioni, potranno
seguirle abbonandosi ai feed RSS, iscrivendosi alla mailing list o potranno condividere i
post.
Figura 6.6.1 Un esempio di forum creato con Nabble inserito all’interno di un sito web. Fonte: www.nabble.com, 22/01/2010.
120
6.6.2 Forumattivo
www.forumattivo.com
Questo servizio è parallelo a Blogattivo, descritto nel paragrafo dedicato ai blog creator,
ed ha in comune con esso lo stile e l’impostazione del back office. Dopo aver scelto lo
stile di visualizzazione, il titolo del forum, la lingua utilizzata (scegliendola dal lungo
elenco proposto) e altre necessarie impostazioni, il forum sarà pronto per l’utilizzo. In
seguito si potranno modificare opzioni che riguardano la creazione di ruoli personalizzati,
i permessi concessi ai membri del forum, l’attivazione di una “ChatBox” o di un
calendario e perfino aggiungere pagine html statiche per rendere il forum simile a un sito
web.
Dopo la pubblicazione del forum, l’iscrizione ad esso da parte degli utenti (se abilitata
dall’amministratore) permetterà loro di partecipare alle discussioni, condividerle sui
principali social network o inviare gli indirizzi URL delle pagine ai propri amici.
La sostanziale differenza rispetto a Nabble è l’impossibilità di integrare il forum creato
all’interno di un sito; tramite un semplice link esterno è comunque possibile ovviare a tale
mancanza collegando il forum al sito principale.
6.7 Slideshow
6.7.1 Slide
www.slide.com
Slide.com è un valido e semplice slideshow creator, ma, a differenza di Flickr, il quale
fornisce un servizio di storage per caricare le foto, non consente di immagazzinare le
immagini sul server. Slide è infatti concepito per la sola creazione di presentazioni,
ottenuta la quale non è più possibile, sul sito, riutilizzare in altro modo le immagini
caricate.
Dopo aver caricato le immagini dal proprio computer o dai più famosi social network, la
procedura guidata accompagna l’utente verso la creazione della slideshow. Le opzioni di
121
personalizzazione sono numerose e riguardano la modifica dello stile di presentazione,
l’aggiunta di effetti e di un brano di sottofondo, la scelta delle dimensioni della
presentazione e del livello di privacy (pubblico o privato).
Conclusa la modifica, come di consueto viene fornito il codice html da copiare e incollare
sulla pagina web desiderata.
Figura 6.7.1 La ricca pagina di creazione delle slide in Slide.com. Fonte: www.slide.com, 22/01/2010.
6.8 Share button e RSS feed button
6.8.1 Addthis
www.addthis.com
Addthis è un pratico servizio che permette ad ogni utente di creare dei pulsanti per la
condivisione delle pagine o per l’abbonamento a feed RSS. Per ottenere il widget è
sufficiente scegliere il sito di destinazione del bottone tra quelli proposti (più che altro
122
social network, ma anche newsletter o un sito generico), selezionare il tipo di bottone
desiderato (per la condivisione o per i feed) e copiare il codice generato nell’editor html
della pagina voluta.
Addthis mette a disposizione una sezione all’interno della quale personalizzare il proprio
pulsante, cambiandone ad esempio l’immagine agendo direttamente sul codice html,
modificare l’elenco dei siti di destinazione tra i quali scegliere quello sulla quale
condividere la pagina, selezionare un layout o una lingua differente.
Il servizio, che non richiede la registrazione e che mette a disposizione oltre 200 siti sui
quali è possibile condividere le pagine e più di 50 lingue differenti, permette anche di
raccogliere statistiche relative ai pulsanti creati, necessitando però in questo caso della
creazione di un account.
6.9 Mappe
6.9.1 Google Maps
http://maps.google.it
Google Maps è un applicativo di Google che permette di integrare, all’interno di pagine
web, mappe personalizzate e commentate. Una volta effettuato l’accesso con l’account di
Google e scelto la località da visualizzare nella mappa, è possibile renderla pubblica o
privata, inserire del testo descrittivo, comprensivo di formattazione e html, inserire foto e
video, condividere la mappa con gli altri utenti. Attraverso alcuni strumenti dedicati,
Google Maps consente di inserire inoltre nella mappa dei segnaposto, utili per indicare
con precisione una o più località delle quali si vuole visualizzare l’ubicazione (vedi
immagine sotto).
La condivisione della mappa creata può avvenire tramite e-mail, all’interno della quale
viene specificato l’URL, o tramite embedding all’interno di un sito. Quest’ultima scelta si
rivela estremamente utile nel caso si vogliano fornire degli indirizzi o si voglia
visualizzare con precisione un luogo senza far uscire l’utente dal sito nel quale si trova.
123
Figura 6.9.1 L’aggiunta di informazioni relative alla località visualizzata. Fonte: http://maps.google.it, 18/12/2009.
6.10 Calendario eventi
6.10.1 Google Calendar
www.google.com/calendar
Google Calendar è un valido strumento che consente di pubblicare eventi e calendari sul
proprio sito web. Dopo aver effettuato l’accesso con il proprio account Google, è
possibile personalizzare il proprio calendario, sia per quanto riguarda l’aspetto grafico e il
layout, sia per quanto riguarda le impostazioni base come il nome del calendario, la sua
descrizione, il fuso orario, ecc.
Tramite le impostazioni è possibile inserire un evento al calendario, specificando il tipo di
evento, quando e dove avverrà, l’indirizzo mail degli invitati, se renderlo privato o
124
pubblico e se utilizzare dei promemoria per ricordare agli invitati dell’evento. Per
incorporare il calendario degli eventi sul proprio sito web o blog è sufficiente copiare il
codice html generato e copiarlo all’interno dell’editor html della pagina web.
Figura 6.10.1 L’inserimento di un evento all’interno del calendario. Fonte: www.google.com/calendar, 22/01/2010.
Questo servizio dà anche la possibilità agli utenti che consultano il calendario di salvare
gli eventi nei propri Google Calendar attraverso un pulsante di promemoria evento,
personalizzabile e integrabile nel proprio sito sempre tramite codice html apposito.
125
6.11 Strumenti di videoconferencing
La ricerca effettuata in rete sui software di videoconferencing ha evidenziato una
massiccia presenza di strumenti di questo tipo. Nonostante ciò, i programmi per effettuare
videoconferenze o document/desktop sharing in modo completamente gratuito si contano
sulle dita di una mano.
Tra i tanti software a pagamento più completi per queste attività collaborative, ma che
non verranno analizzati nel dettaglio, si evidenziano Marratech, Windows Live Meeting,
Gotomeeting e Webex. Tra i software non a pagamento o che mettono a disposizione una
versione free e una o più premium emergono, in ordine crescente di complessità, Yugma,
Dimdim e Vyew.
Sono stati analizzati anche il nuovo Skype e il suo concorrente per il VoIP, Google Talk,
ma, benché si tratti dei migliori programmi per la gestione di chiamate audio/video via
Internet, non si sono trovate in essi funzioni per il conferencing. Di seguito viene riportata
una breve descrizione delle principali funzioni dei programmi freeware sopra citati.
6.11.1 Dimdim www.dimdim.com
Dimdim è un software web based per online meeting e videoconferenze. L’interazione tra
i partecipanti si svolge all’interno della finestra del browser ed è supportata da un’efficace
interfaccia user friendly. Chiunque con Dimdim può ospitare riunioni, alle quali possono
partecipare al massimo 20 utenti nella versione free. Ciascuna riunione si svolge in una
meeting room con un URL univoco. Chi ospita una riunione è detto broadcaster e ha il
controllo sulla condivisione dei file durante l’incontro e sugli inviti ad altri partecipanti.
Dimdim offre anche la possibilità di programmare riunioni per una data ora, inviando nel
contempo una mail di notifica a tutti gli invitati. Costoro per partecipare dovranno
semplicemente connettersi all’URL della meeting room.
126
Canali di comunicazione
� Audio - Dimdim permette al broadcaster di comunicare tramite voce, mediante
l’uso di un microfono. Gli altri partecipanti possono ascoltare con le cuffie o
l’impianto audio del pc.
� Video - come per l’audio, il broadcaster può comunicare con gli altri partecipanti
anche tramite il video, se ha a disposizione una webcam. La qualità della
trasmissione del video è regolabile dal menù impostazioni; è possibile dunque
abbassarla se ci si trova a comunicare in situazioni di banda ristretta, come spesso
capita nel contesto di una ONG di piccole dimensioni.
� Chat - questo è un canale di comunicazione aperto a tutti i partecipanti. E’ infatti
possibile per chiunque scrivere nella chat pubblica della riunione (vedi figura a
fianco). Inoltre, ogni partecipante può avviare e partecipare a conversazioni
private, attive soltanto tra alcuni degli utenti della riunione.
� Status - oltre a comunicare via chat, i partecipanti possono indicare il proprio
stato, tramite un’icona visibile a tutti, scegliendolo tra quelli disponibili:
agree/disagree (riferito a ciò che il broadcaster sta comunicando), occupato, torno
subito, problema, ecc.
Desktop e document sharing
Dimdim consente al broadcaster di condividere con gli altri partecipanti il proprio
desktop: tutti gli utenti potranno seguire in tempo reale le azioni che il broadcaster
compie sul proprio computer. Si tratta di un’operazione estremamente utile nel caso si
debba insegnare agli altri partecipanti a svolgere una particolare procedura al pc, ad
esempio nell’ambito della formazione a distanza.
Perché il desktop sharing sia possibile, il broadcaster deve scaricare un plug-in client e
installarlo sul proprio computer (Screencaster).
Un’altra funzionalità utile in meeting per la formazione a distanza è il document sharing.
Si tratta infatti della possibilità, per il broadcaster, di condividere con gli altri utenti un
documento. La navigazione all’interno dello stesso è ad opera del broadcaster, gli altri
partecipanti possono soltanto seguirne le azioni (vedi screenshot a pagina seguente).
127
Figura 6.11.1 Un esempio di condivisione di documento in Dimdim. Fonte: www.dimdim.com, 16/12/2009.
Dimdim offre la possibilità di condividere soltanto due tipi di documenti: presentazioni
Power Point o file PDF, una scelta piuttosto limitata che non sembra espandibile
nemmeno con la sottoscrizione di un account premium.
Oltre a navigare all’interno del documento, il broadcaster può anche aggiungervi delle
annotazioni in tempo reale, mediante una serie di strumenti di disegno (matita, gomma,
forme geometriche). Gli stessi strumenti da disegno sono anche disponibili per scrivere su
una lavagna condivisa (Whiteboard).
Un altro tipo di condivisione effettuabile con Dimdim è quella delle pagine web: in
questo caso si apre una sorta di embedded browser nella sezione principale della meeting
room e il broadcaster può navigare liberamente in Internet mentre gli altri partecipanti
seguono le sue azioni (vedi screenshot a pagina seguente).
128
Figura 6.11.2 Un esempio di desktop sharing con navigazione in Internet. Fonte: www.dimdim.com, 16/12/2009.
Tutti gli oggetti condivisi vengono caricati una sola volta all’interno della meeting room e
possono essere gestiti dal broadcaster tramite un apposito pannello.
Altre funzionalità
� Registrazione - è possibile registrare le riunioni, o parte di esse, tramite il pulsante
“record”. I file così salvati possono essere visionati in seguito e anche incorporati
all’interno di un sito web, un espediente molto utile per tenere traccia ad esempio
di un corso di formazione online sul sito ad esso dedicato.
� Personalizzazione delle funzioni - il set di funzioni disponibili all’interno di una
meeting room (tutti i tipi di condivisione e tutti i canali di comunicazione) è
completamente personalizzabile all’inizio di una riunione o durante il suo
svolgimento, mediante il menù impostazioni. In questo modo è possibile tarare la
complessità del meeting sulle proprie possibilità in termini di banda disponibile.
� Lingua - l’interfaccia delle meeting room in Dimdim è disponibile soltanto in due
lingue: inglese e francese. La mancanza di spagnolo e portoghese renderebbe
129
difficoltoso l’utilizzo di questo software per ONG che operano nei paesi
dell’America Latina.
Funzionalità premium
Dimdim offre un account free che permette di usufruire di tutti gli strumenti presentati
sopra in meeting con un tetto massimo di 20 partecipanti. Sono disponibili inoltre due
account premium, di cui di seguito elenchiamo le principali funzioni aggiuntive.
� Pro ($25 al mese) - permette di personalizzare i meeting con il logo della propria
azienda/organizzazione. Inoltre, mette a disposizione un’interfaccia API per
effettuare mash-up con altre applicazioni ed eventualmente incorporare la meeting
room all’interno del proprio sito web o di una social network. Il limite di
partecipanti sale da 20 a 50.
� Webinar ($50 al mese) - il limite di partecipanti al singolo meeting sale da 50 a
100, con la possibilità di organizzare seminari web (Webinar) ai quali possono
partecipare fino a 1000 utenti come spettatori. Questo account di Dimdim
permette al broadcaster di cedere il proprio ruolo a un altro utente del meeting (co-
presentatori).
130
6.11.2 Vyew http://vyew.com
Il software web based Vyew è simile a Dimdim e permette di organizzare riunioni online
dalla finestra del browser senza dover scaricare e installare alcun software. L’interfaccia
si presenta meno user friendly rispetto a quella di Dimdim, ma ciò è dovuto alla maggiore
complessità delle funzioni offerte da Vyew (vedi immagine sotto).
Con Vyew è possibile usufruire di diversi canali di comunicazione:
� Voice Over IP (VOIP) – comunicazione audio ad alta qualità;
� Webcam video – audio e video integrati attraverso l’utilizzo di webcam;
� Tele-conferencing – chiamate telefoniche (solo in USA);
� Text chat – chat pubblica o privata.
Document e desktop sharing
Vyew permette di ospitare web meeting in un ambiente di lavoro chiamato “Vyewbook”;
in ogni Vyewbook è possibile condividere un documento con gli altri partecipanti.
Per ospitare un meeting è sufficiente cliccare sul tasto “invite people” posto nella barra
laterale; i partecipanti vengono invitati tramite mail ed è possibile decidere che ruolo
avranno durante l’incontro: viewer, reviewer (gli user possono annotare e disegnare),
Figura 6.11.3 L’interfaccia di Vyew. Fonte: http://vyew.com, 16/12/2009.
131
collaborator (gli user possono anche importare o scaricare contenuti e settare il “Sync
Mode”) o moderator (dà la possibilità agli user di settare restrizioni per altri user).
Sempre attraverso la barra laterale si può scegliere se ospitare un meeting via VOIP (Push
To Talk), via webcam o semplicemente tramite chat pubblica o privata. Un menù a
tendina dà la possibilità di settare la qualità della connessione (low, regolar o high), una
funzione estremamente importante se non si dispone di ampia larghezza di banda.
La suite mette a disposizione diversi strumenti di formattazione del documento posti nella
barra superiore e in quella laterale sinistra, mentre un’esclusiva funzionalità di Vyew
permette ai partecipanti di inserire nel documento dei commenti, utili per chiarificare o
segnalare degli elementi all’interno del Vyewbook.
Inoltre vengono offerti diversi Plug-in come grafici, quiz, sondaggi, video e bottoni da
aggiungere al meeting per rendere l’interazione più completa e dinamica.
Per ospitare un meeting con desktop sharing è sufficiente selezionare il tab “Desktop
share” posto nella parte alta del Vyewbook; in questo modo tutti i partecipanti potranno
vedere in tempo reale quello che accade sul desktop dell’owner.
Gestione utenti e versioni premium
Vyew offre tre livelli di servizi:
� Free – con semplice registrazione, meeting illimitati, fino a 10 partecipanti e 20
Vyewbook;
� Plus e Professional: la versione Plus costa 7 dollari al mese e permette di
rimuovere la pubblicità dall’area di lavoro e di incrementare il numero massimo di
Vyewbook a 50, con 200 pagine ciascuno. La versione Professional costa 14
dollari al mese, alza a 15 il numero massimo di partecipanti e a 150 quello dei
Vyewbook (con 500 pagine ciascuno). Inoltre, la versione Professional permette
di personalizzare la meeting room a un costo aggiuntivo.
132
Funzionalità aggiuntive
Gli utenti di Vyew possono inoltre usufruire delle seguenti funzionalità:
� possibilità di salvare le sessioni e di riprenderle dopo; in questo modo Vyew rende
possibili riunioni asincrone;
� possibilità di sessioni multiple (Vyewbook diversi), fino a un massimo di 20 per
l’account free;
� possibilità di esportare le sessioni all’interno di un sito web;
� compatibilità con una serie di addons in grado di potenziare ulteriormente lo
strumento.
6.11.3 Yugma www.yugma.com
A differenza degli altri strumenti, Yugma si presenta come un software da scaricare e
installare sul proprio computer.
Con Yugma è possibile condividere il proprio desktop, collaborare a documenti in tempo
reale e ospitare una web conference one-to-one o one-to-many. I canali di comunicazione
presenti durante i meeting possono essere audio (VOIP) o testuale (chat pubblica o
privata).
Oltre alla versione free, accessibile mediante registrazione e che offre già molte
funzionalità consentendo di ospitare un meeting con 20 partecipanti, esistono 4 versioni
pro: pro 20, pro 50, pro 100 e pro 500, a partire da 150$ annuali. I servizi premium di
queste versioni riguardano l’incremento del numero massimo di partecipanti ad un
meeting, la possibilità di condividere il mouse con gli altri utenti, di registrare i meeting,
di avere a disposizione strumenti per le annotazioni e altre features.
133
Desktop e document sharing
Yugma è un software pensato per ospitare e partecipare a meeting online di varia natura.
Mentre la versione free permette al presentatore di condividere il proprio desktop e i
documenti, le versioni premium offrono utili tool che permettono di lasciare annotazioni e
disegnare sugli oggetti condivisi; inoltre consentono di creare ed importare tabelle e
diagrammi.
Yugma permette l’integrazione del suo software con quello di Skype, il famoso software
che permette di effettuare chiamate e videochiamate via VOIP o via webcam: Yugma SE
(Skype Edition) permette di aggiungere le funzionalità di Yugma al proprio Skype,
completando questo strumento di VoIP con le funzioni per videoconferencing (Yugma
Skype Meeting).
Figura 6.11.4 L’interfaccia di Yugma visibile sul proprio computer. Fonte: www.yugma.com, 16/12/2009.
134
6.11.4 WebEx
www.webex.com
Si tratta di un software sviluppato da Cisco System, da scaricare sul computer e
compatibile con i maggiori sistemi operativi (Windows, Mac, Linux, Solaris, Unix).
Non è disponibile una versione free, WebEx costa $49 mensili ($588 all’anno). Le
funzionalità offerte sono simili a quelle di Dimdim e Vyew, più complete nei dettagli.
Di seguito elenchiamo le principali differenze in termini di funzionalità aggiuntive:
� Application sharing – è possibile condividere applicazioni all’interno della
meeting room. In questo modo i partecipanti possono creare o modificare
collaborativamente documenti di vario tipo. Inoltre, le riunioni possono essere
avviate direttamente da qualsiasi applicazione Office aperta sul desktop;
� video sharing fino a 6 partecipanti (6 webcam);
� vasta scelta di documenti condivisibili;
� per un costo aggiuntivo sono disponibili versioni specializzate del software che
permettono potenziare ulteriormente il programma: WebEx Event Center per
organizzare eventi online (fino a 300 partecipanti) e WebEx Training Center per la
formazione online (fino a 100 partecipanti).
135
6.11.5 Servizi a confronto
La seguente tabella intende confrontare i software sopra esaminati, in ordine di complessità.
SERVIZIO PIATTAFORMA CANALI SHARING ALTRE
FUNZIONALITA’
COSTO DEL
SERVIZIO
Yugma Client (PC, Mac,
Linux)
Audio, video
(Yugma Skype
Meeting), chat
Document,
Desktop
Meeting
recording,
integrazione con
Skype
Free.
Pro da 150$
annuali
Dim Dim Web-based Audio (fino a
20 partecipanti
nella versione
free), video,
chat
Document
(solo ppt,pptx
e pdf), Desktop
Meeting
recording
esportabili
Free.
Pro da 25$
mensili
Vyew Web-based Audio, video,
chat
(fino a 10
partecipanti
nella versione
free)
Document,
Desktop
Multi-languages
support, plug-in,
gestione
avanzata dei
partecipanti
Free.
Pro da 7$
mensili
WebEx Client + web-
based
Audio (fino a
25
partecipanti),
video, chat
Document,
application
(integrazione
con MS Office),
desktop
Meeting
recording
esportabili,
webcam
multiple,
versioni
specializzate
$49 mensili
(costi
aggiuntivi per
versioni
specializzate)
136
Capitolo 7
Conclusioni e sviluppi futuri
Le analisi effettuate in questo lavoro di tesi sono solo una goccia nel mare delle
applicazioni Web 2.0 presenti in rete. Ogni giorno nascono nuovi servizi che permettono
di implementare funzionalità interattive e quelli già presenti in rete continuano ad
evolversi, alimentando il fenomeno del perpetual beta, concetto con il quale si esprime la
tendenza al continuo aggiornamento dei progetti software, tanto da togliere senso alla
distinzione tra versione di test e versione di produzione. L’approfondimento su alcuni di
questi servizi riportato in questo scritto si riferisce, quindi, alla situazione attuale, ovvero
quella degli ultimi due mesi del 2009.
A conclusione della ricerca e delle analisi riportate nei capitoli 5 e 6, viene mostrata qui di
seguito una tabella riassuntiva, la quale offre una visione d’insieme delle funzionalità,
interattive e non, presenti all’interno delle piattaforme scelte come “assi portanti” per la
costruzione di un sito web completo. Inoltre, per le funzionalità interattive, sono
presentati alcuni dei servizi alternativi con i quali è possibile implementarle.
FUNZIONALITA’ PIATTAFORME SERVIZI ALTERNATIVI
WEBS
WEEBLY
WORDPRESS
NING
SOCIALGO
Pagine statiche x x x x $
Blog (news) x x x x x Blogger, Bloog,
Blogattivo
Calendario eventi x - - x x Google Calendar
Registrazione eventi - - - x x -
Forum x x2 - x x Nabble, Forumattivo
Registrazione x - - x x -
Profilo utenti x - - x x -
Motore di ricerca x1 - x
5 - x Google search,
Eurekster
137
WEBS
WEEBLY
WORDPRESS
NING
SOCIALGO
Donazioni x2 - - - - Paypal, Google
Checkout
E-commerce x x - x2 $ Amazon, Buyitsellit,
Zen Cart
Chat x2 - - x x webChattr, Meebo
me, My ShoutOut
Creazione form x x - - - Zohocreator, Wufoo,
Dabbledb e Widget
esterni
Gestione database - - - - - Zohocreator, Wufoo,
Dabbledb
Newsletter x - - x - -
Videoconferencing - - - - - DimDim, Vyew,
Webex ($), YugmaSE
Audioconferencing - - - - - DimDim, Vyew,
Webex ($), Yugma,
Skype
Document sharing - - - - - DimDim, Vyew,
Webex ($), Yugma
Desktop sharing - - - - - DimDim, Vyew,
Webex ($), Yugma
Storage x x x x x Badongo,Dropbox,Hu
myo,Divshare,
Box.net
Photogallery x x - x x Flickr, Goodwidget
Slideshow x x2 - x $
2 Flickr, Slide.com
Videogallery x $ - x x Youtube,
Googlevideo
Audiogallery x2 $ - x x MP3 player widget,
Playlist.com
Presentazioni - $ - x2 - Slideshare
Navigazione secondaria
- x x x - -
Feed RSS x1 x
5 x x x
5 -
Share button x2 - - - x
9 Addthis.com
Mappa x x - - - Google maps
Breadcrumbs - - - - - -
Personalizzazione grafica
x x x x x -
Modifica CSS x x $ x $ -
Restrizione accesso pagine
x3 $
6 x
6 x x -
Restrizione accesso contenuti
- - x6 - $ -
Personalizzazione ruoli back-office
x4 - x x
8 - -
138
WEBS
WEEBLY
WORDPRESS
NING
SOCIALGO
Sottogruppi - - - x x -
Wiki x - - - - -
Modifica lingua - - x x x10
-
Pagina link x - x7 - - -
1 – Solo per blog, photogallery e videogallery.
2 – Widget esterno.
3 – Non si possono comunque togliere i link dal menu principale.
4 – Ruoli limitati.
5 – Solo per blog.
6 – Solo con password.
7 – Blogroll.
8 – Compiti assegnabili ai ruoli limitati.
9 – Solo per la home.
10 – Parti modificabili molto limitate (amministrazione sempre in inglese).
Le particolarità emerse dall’analisi dei singoli servizi hanno permesso di stilare una sorta
di graduatoria delle migliori piattaforme online e degli strumenti per l’implementazione di
funzionalità interattive. Nella prossima tabella, i servizi vengono suddivisi in prima e
seconda scelta, al fine di individuare quelli che offrono una maggiore qualità per quanto
riguarda gli strumenti presi in considerazione, soprattutto in previsione di un loro utilizzo
da parte di una ONG.
FUNZIONALITÁ
PRIMA SCELTA
SECONDA SCELTA
Site builder Webs Wordpress.org
Social network builder Ning Grou.ps
Blog builder Wordpress.org Blogger
Donazioni online Paypal Google checkout
Form Zoho creator Wufoo
Online storage service Badongo DivShare
Condivisione documenti Slideshare Issuu
Motore di ricerca Google CSE Eurekster
Forum Nabble Forumattivo
Slideshow Flickr Slide.com
Videogallery Youtube -
139
Share button Addthis -
Mappe Google Maps -
Calendario eventi Google Calendar -
Strumenti di video conferencing
DimDim, Vyew Yugma
L’evoluzione di Internet ha permesso ai servizi online di raggiungere un buon livello di
implementazione, sia dal punto di vista delle funzionalità cha da quello dell’interazione
con l’utente. Tuttavia, dall’analisi e dall’utilizzo dei software online, sono emerse diverse
considerazioni riguardo le lacune più importanti che caratterizzano questi strumenti. Tali
carenze indicano la direzione verso cui questi servizi probabilmente si evolveranno nel
prossimo futuro:
� Le lacune più evidenti emerse per le piattaforme per la creazione di siti (site
builder) si sono riscontrate negli editor di personalizzazione grafica, i quali
peccano di intuitività e semplicità. In nessuno dei servizi analizzati è possibile una
fine modifica della grafica da parte dell’utente senza che esso sia in possesso di
conoscenze tecniche sul codice html e sui css. Inoltre, la scelta del tema non
influenza solo l’estetica del sito ma anche la struttura del layout, mischiando in
questo modo due fasi progettuali ben distinte del processo di creazione di un sito
web.
� Per quanto riguarda i gestori di transazioni online, ed in particolare Paypal, si
ravvisa la quasi totale assenza della possibilità di personalizzazione grafica.
Questo accorgimento permetterebbe la totale integrazione delle pagine di
pagamento con il resto del sito web, creando così un senso di continuità
nell’esperienza dell’utente.
Inoltre, la piattaforma dovrebbe offrire un database che tenga non solo traccia dei
pagamenti ricevuti, ma con il quale sia anche possibile gestire le anagrafiche degli
utenti che effettuano le donazioni.
� Un’ultima considerazione va fatta sui servizi di online storage. Solo alcuni di essi
offrono la possibilità di condividere i contenuti caricati (foto, video, documenti) e
permettere la loro visualizzazione direttamente sul sito web desiderato. Questa
140
funzionalità (embedding) dovrebbe essere implementata da tutti i servizi di questo
tipo per consentire una maggiore integrazione e fruibilità dello strumento.
Queste prime conclusioni rappresentano una parte delle valutazioni che è possibile
effettuare sulla maturità degli strumenti Web 2.0; solo attraverso un loro utilizzo
simultaneo e una loro integrazione all’interno di una piattaforma web è possibile
raggiungere una precisa e profonda comprensione degli aspetti da migliorare. Un lavoro
di questo tipo si inserisce nel progetto TangoLab, ed è già stato compiuto da Fabrizio
Maggioni, nella sua tesi Realizzazione di template di siti a basso costo per le
Organizzazioni Non Governative, logicamente successiva ma di fatto parallela a questo
scritto. In essa vengono individuati dei profili tipici di siti di ONG, ordinati per livello di
complessità funzionale, da utilizzare come modello per la progettazione e la costruzione
dei template di siti a basso costo realizzati con gli strumenti Web 2.0 descritti in questo
lavoro di tesi. I template creati rappresentano un ottimo esempio di mash-up di
funzionalità interattive e si possono ritrovare agli indirizzi seguenti:
� www.prototipoong.weebly.com (template base);
� www.prototipoong.ilbello.com (template completo);
� www.prototipoong.webs.com (template avanzato).
L’unione dei due lavori di tesi, in aggiunta a quelli di Francavilla e Magosso, rappresenta
un valido “manuale d’uso” per guidare le Organizzazioni Non Governative nella
costruzione di una presenza web completa e interattiva, che sfrutti appieno le potenzialità
attuali offerte dal Web 2.0.
141
Bibliografia
AA.VV., “Cloud Computing, Distributed Internet Computing for IT and Scientific
Research”, IEEE Computer Society, www.computer.org, settembre/ottobre 2009.
AA.VV., Un mestiere difficile 2008, Link 2007, 2008.
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Boscarol, Maurizio, Ecologia dei siti Web, Milano, Tecniche nuove, 2003.
Estes, Janelle; Nielsen, Jakob, Donation Usability, Fremont, Norman Nielsen Group,
2009.
Francavilla, Donato, Analisi dei siti web delle ONG italiane, tesi di laurea in Teoria e
Tecnologia della Comunicazione, Università Statale di Milano Bicocca, a.a. 2008/2009.
Gorman, Lyn; McLean, David, Media e società nel mondo contemporaneo, Bologna, Il
Mulino, 2005.
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Levine, Rick; Locke, Christopher; Searls, Doc; Weinberger, David, Cluetrain manifesto,
Fazi Editore, 2001.
Maggioni, Fabrizio, Realizzazione di template di siti web a basso costo per le
Organizzazioni Non Governative, tesi di laurea in Teoria e Tecnologia della
Comunicazione, Università Statale di Milano Bicocca, a.a. 2008/2009.
Magosso, Paolo, Il web 2.0 per le organizzazioni non-profit: best practice delle charity
statunitensi, tesi di laurea in Teoria e Tecnologia della Comunicazione, Università Statale
di Milano Bicocca, a.a. 2008/2009.
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Cooperazione italiana allo sviluppo, www.cooperazioneallosviluppo.esteri.it.
O’Reilly, Tim, What is Web 2.0: Design Patterns and Business Models for the Next
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Viega, John, “Cloud Computing and the Common Man”, IEEE Computer Society,
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144
Sitografia
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Alexa, www.alexa.com.
Badongo, www.badongo.com.
Blogattivo, www.blogattivo.com.
Blogger, www.blogger.com.
Bloog, www.bloog.it.
Box.net, www.box.net.
Cooperazione italiana allo sviluppo, www.cooperazioneallosviluppo.esteri.it.
Dabbledb, http://dabbledb.com.
Dimdim, www.dimdim.com.
DivShare, www.divshare.com.
Dropbox, www.dropbox.com.
Eurekster, www.eurekster.com.
Flickr, www.flickr.com.
Forumattivo, www.forumattivo.com.
Google Calendar, www.google.com/calendar.
Google Ceckout, https://checkout.google.com.
145
Google Maps, http://maps.google.it.
Google ricerca personalizzata, www.google.com/cse.
Google Site, http://sites.google.com.
Grou.ps, http://grou.ps.
Humyo, www.humyo.com.
IEEE Computer Society, www.computer.org.
Il Bello, www.ilbello.com.
ISSUU, http://issuu.com.
Nabble, www.nabble.com.
Ning, www.ning.com.
Paypal, www.paypal.com.
Paystr, www.paystr.com.
Prototipo ONG avanzato, www.prototipoong.webs.com.
Prototipo ONG base, www.prototipoong.weebly.com.
Prototipo ONG completo, www.prototipoong.ilbello.com.
Sifry, www.sifry.com.
Slide, www.slide.com.
Slideshare, www.slideshare.com.
SocialGO, www.socialgo.com.
Technorati, www.technorati.com.
Vyew, http://vyew.com.
WebEx, www.webex.com.
146
Webs, www.webs.com.
Weebly, www.weebly.com.
Windows Live SkyDrive, www.windowslive.it/skydrive.aspx.
Wordpress, http://wordpress.com.
Wordpress, http://wordpress.org.
Wufoo, http://wufoo.com.
YouTube, www.youtube.com.
Yugma, www.yugma.com.
Zoho Creator, http://creator.zoho.com.
Ringraziamenti
Devo ammettere di essere stato molto fortunato. Ho sempre pensato al futuro con ingenuo
ottimismo e con un pizzico di indifferenza, credendo che in qualche modo ce l’avrei fatta
nella vita. Ora che gli anni da studente sono giunti al termine, guardo indietro e scopro
che non sarei mai riuscito ad arrivare fino a questo punto senza l’aiuto di persone
importanti, che in qualche modo hanno contribuito alla mia crescita in modo positivo o
che semplicemente mi hanno regalato un sorriso.
Voglio ringraziare innanzitutto i miei genitori, i quali, malgrado la mia forse eccessiva
riservatezza, hanno sempre creduto in me, infondendomi fiducia e sicurezza.
Voglio ringraziare Roby, in attesa della sua di laurea, Andrea, ritrovato compagno di
avventure, Stefano, amico di sempre, Raino, per avermi aiutato in questo lavoro.
Ringrazio tutti gli altri miei più cari amici, di scuola e del nuoto, per avermi fatto passare
giornate (e serate) spensierate durante questi mesi, nonostante qualcuno di loro metta
ancora in dubbio il valore del mio corso di laurea…
Un ringraziamento speciale va al professor Roberto Polillo, che mi ha seguito con
pazienza e passione nel corso di questo lavoro, nonostante le migliaia di chilometri di
distanza, e alla professoressa Letizia Bollini, la quale ha saputo darmi preziosi consigli
sull’impostazione della tesi.
Voglio infine ringraziare in particolar modo e dedicare questo scritto al mio amico e
compare Fabrizio, senza il quale questi anni di università sarebbero stati sicuramente
meno divertenti e, forse, più lunghi.
Gennaio 2010
Alessio