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SEZIONE I

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Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Provinciale di Arezzo

Formazione in servizio a.s. 2007/2008

“Accoglienza e integrazione degli alunni stranieri - II parte

Elaborazione di una proposta di percorso di italiano L2 base”

Materiali elaborati dai gruppi di lavoro

Sede ITIS “G. Galilei” – Arezzo

Organizzazione: Istituto Comprensivo di Civitella in Val di Chiana

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Premessa

Questa pubblicazione nasce dall’opportunità di tesaurizzare i risultati di un percorso che ha visto impegnati più soggetti per gestire il problema dell’integrazione degli stranieri nella nostra scuola. Del resto l’evidenza del fenomeno migratorio, l’incremento esponenziale della presenza di studenti con cittadinanza non italiana nel territorio aretino, costituiscono ormai elementi strutturali con i quali la scuola deve confrontarsi. Nell’anno scolastico 2007/08 nella nostra provincia abbiamo registrato circa il 12% di presenza di alunni stranieri. E la crescita … continua.

La scuola aretina riconosce e contestualizza un paradigma pedagogico interculturale che si connota per accoglienza, incontro, dialogo, integrazione ed interazione.

I molteplici riferimenti normativi tracciano la linea di quanto affermato e la “strada maestra” passa obbligatoriamente dall’aggiornamento degli insegnanti che rappresentano la “scuola militante”. Il bisogno di formazione (in servizio) dei docenti di tutti gli ordini scolastici non può prescindere da una continua sinergia fra le varie istituzioni che operano nel nostro territorio.

Da questa interistituzionalità nasce il Protocollo d’intesa provinciale sull’educazione interculturale nelle scuole della provincia di Arezzo i cui soggetti firmatari sono: Provincia di Arezzo - Ufficio Scolastico Provinciale - Collegio Provinciale dei Dirigenti Scolastici - Conferenze dei Sindaci della provincia di Arezzo - Conferenze Zonali per l’istruzione - Istituzioni scolastiche della provincia di Arezzo.

Grazie a quel Protocollo, diventa operativo, dopo incontri fra i soggetti suddetti, il Tavolo provinciale per l’Intercultura, dal quale sono scaturite decisioni caratterizzate ad una maggiore organicità ed incisività che hanno permesso di realizzare iniziative sistematiche e piani d’intervento più razionali. Ci piace qui ricordare tra le più significative:

- giornate seminariali di studio rivolte sia ai Dirigenti che agli insegnanti su tematiche interculturali relative a competenze organizzative, comunicativo-relazionali, disciplinari e metodologico – didattiche;

- corsi di formazione per docenti di tutti gli ordini di scuola a.s. 2006/07 e a.s.2007/08. Per le attività intraprese si possono evidenziare i seguenti punti di forza: - lavorare secondo una logica di condivisione, razionalizzazione e coordinamento di risorse,

energie finalizzate alla formazione in servizio di Dirigenti scolastici ed insegnanti, - programmare iniziative per creare le condizioni perché la scuola “militante” crei strumenti

per farsi educatrice interculturale della società civile.

Nel corso delle iniziative sono emerse costruttive osservazioni che hanno evidenziato anche alcune criticità che, se opportunamente valutate, possono diventare “modus operandi” per il futuro. E così si è stabilito di:

- diffondere presso le scuole la documentazione scaturita dai corsi di formazione, - promuovere ed operare affinché le buone pratiche di integrazione fra Enti locali ed

Istituzioni scolastiche diventino concreta realtà. Fermo restando che tali criticità e prospettive devono essere supportate anche da un maggior

impegno di risorse finanziarie e professionali, senza le quali verrebbe meno qualsiasi ipotesi di lavoro e di coordinamento fra i vari soggetti del Protocollo, pur necessario per evitare la dispersione delle risorse che da più parti vengono destinate alla formazione.

Nella convinzione che i risultati raccolti in queste pagine possano servire a chi vorrà leggerle per qualche ulteriore spunto e riflessione nelle problematiche dell’integrazione tuttora aperte ed in continua evoluzione, desidero esprimere un grazie al preside Domenico Sarracino, direttore del corso, ed alla professoressa Tiziana Giovenali, referente per l’intercultura per l’Ufficio Scolastico Provinciale, per l’impegno profuso nella realizzazione di questa esperienza.

Il Dirigente USP Arezzo (Alfonso Caruso )

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Presentazione

La sezione di materiali che presentiamo nelle pagine che seguono è il frutto di un lavoro di formazione e di ricerca che si è svolto nell’anno scolastico 2007/08 nell’ambito di un progetto dell’USP di Arezzo e dell’USR della Toscana.

Sono materiali che mettiamo a disposizione delle istituzioni scolastiche aretine all’inizio del nuovo anno scolastico quando esse, di fronte al confermarsi del crescente flusso di alunni stranieri, sono chiamate a programmare interventi ed iniziative e a mettere in campo specifiche competenze professionali.

Ad essi hanno lavorato tre gruppi di insegnanti impegnati a produrre materiali di italiano L2/

base per la scuola primaria, la secondaria di 1° grado ed il biennio obbligatorio della secondaria di 2°grado, tenendo presenti le esigenze di alunni non italofoni alle primissime esperienze di contatto con la lingua italiana e con le nostre scuole.

Sono, dunque, materiali pensati per la prima accoglienza di quegli alunni stranieri che hanno bisogno di imparare rapidamente l’italiano di base per poter cominciare a vivere la vita di classe, della comunità scolastica e del più ampio contesto sociale, e, nel contempo, iniziare con gradualità un loro autonomo percorso scolastico, sostenuti da altri tipi di interventi quali quelli individuati nell’italiano per studiare.

E non sono prodotti di esperti, concepiti fuori della scuola, ma di insegnanti in servizio che hanno tenuto conto innanzitutto degli alunni stranieri che hanno, o hanno avuto, nelle loro classi, arrivati da altri e diversi mondi, che hanno bisogno di conoscere e/o riconoscere il mondo attraverso i nostri codici linguistici, primo fra tutti quello della lingua italiana.

Si è tenuto presente il fatto che anche per questi interventi i primi passi sono molto importanti e

devono essere compiuti con approcci professionali che tengano conto delle specifiche esigenze (didattiche, psico-affettive, relazionali) di apprendenti non italofoni immersi per buona parte della giornata in un contesto italofono e secondo le indicazioni della più recente ricerca in materia di glottodidattica e di quanto il mondo editoriale è andato producendo negli ultimi anni.

Ci auguriamo che questi materiali, pensati in quest’ottica, possano servire anche agli altri

docenti (non solo a quelli di lettere!) che sono chiamati ad affrontare o condividere queste problematiche fornendo piste, aprendo strade, suggerendo modalità di approccio: non sono perciò “prodotti finiti” ma ipotesi di lavoro che possono essere sperimentate, corrette, integrate nel concreto lavoro scolastico.

Per tutto questo desideriamo ringraziare gli insegnanti che con impegno e passione si sono

dedicati a questo compito e la dott.sa Lucia Maddii per la sua funzione di supervisione. È infine doveroso segnalare che questo lavoro si inscrive nei vari contributi, realizzati nel corso

dell’anno, nell’ambito delle collaborazioni previste dal protocollo interistituzionale promosso dalla Provincia di Arezzo, l’USP, il Collegio dei dirigenti scolastici e le Scuole del territorio provinciale.

Il direttore del corso Domenico Sarracino

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ARTICOLAZIONE DEI LAVORI DI GRUPPO

incontro n° tema - argomenti

1 La situazione iniziale - scopo: - definire un quadro dei descrittori delle competenze linguistiche in

ingresso - definire una griglia di osservazione dei comportamenti linguistici - produrre esempi di prove per la rilevazione in ingresso delle competenze

linguistiche

2

3

Il sillabus - scopo: - definire l’elenco dei contenuti linguistici, tenendo conto delle necessità

più urgenti dal punto di vista linguistico - articolare il sillabus secondo lo schema: | contenuti lessicali | funzioni comunicative | strutture grammaticali (morfosintattiche) | - Confrontare i sillabuses presenti nei vari manuali - Definire il sillabus con riferimento soprattutto all’ambiente scolastico ed

alla sua organizzazione (ma anche ad alcuni aspetti della vita quotidiana)

4 Verifica in itinere - scopo: - definire la sequenza delle unità, le fasi operative, le tappe del percorso

5 Materiali e risorse - scopo: - ricognizione delle risorse disponibili - confronto e selezione di: esercizi, strategie, metodologie, tecniche, …

6 / 7 / 8 Esempi di unità - scopo: - produrre esempi di unità

9

Il Laboratorio linguistico - scopo: - analizzare i modi di organizzazione delle attività linguistiche in classe e

nel Laboratorio - definire proposte e modelli organizzativi relativamente a: orari, luoghi,

durate, materiali, ecc. - affrontare il problema del coinvolgimento di tutti i docenti nello

svolgimento della prima fase di accoglienza e proporre ipotesi organizzative

10 Verifica complessiva e conclusioni

11 Incontro conclusivo in plenaria

12 Presentazione dei risultati al Centro di Documentazione

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S C U O L A P R I M A R I A

Introduzione Il nostro lavoro è il risultato di scambio di esperienze, opinioni, consultazioni di materiali e aggiornamenti personali. Abbiamo quindi raccolto il contenuto in sezioni di un “Portfolio dell’alunno straniero” inteso come percorso formativo e linguistico dell’apprendimento dell’italiano L2. Il punto di partenza è stato quello di porsi nella condizione direi ormai consueta di accogliere un bambino con nessuna conoscenza, o comunque limitata, della lingua italiana. Questa necessità è stata il nostro punto forza e di coesione, poiché ci ha visto protagonisti di un percorso costruito sui nostri bisogni. “Tutti i bisogni sono facilmente comprensibili una volta individuati; è individuarli che è difficile” (Galileo Galilei) La comprensione viene prima di tutto. L’empatia, l’ascolto e l’incoraggiamento sono parte di tutto questo. È impossibile soddisfare il resto dei nostri bisogni se prima non ci sforziamo di capire l’altro. Questa riflessione condivisa da tutto il gruppo ci ha dato la possibilità di crescere professionalmente verso la ricerca di strategie condivise per il raggiungimento del soddisfacimento dei bisogni altrui e innanzi tutto quelli degli alunni e delle loro famiglie. Auspichiamo che questo lavoro possa essere uno strumento facilitatore nella pratica quotidiana e che venga supportato da tutti coloro che insieme a noi docenti hanno la responsabilità della formazione dei futuri cittadini di una società multiculturale.

Marzia Serrai Coordinatrice Gruppo di lavoro per la Scuola primaria

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PORTFOLIO DELL’ALUNNO STRANIERO

PERCORSO FORMATIVO E LINGUISTICO NELL’APPRENDIMENTO DELL’ITALIANO COME L2

Alunno _____________________________________________________

anno scolastico ______________________________________________

Scuola _____________________________________________________ Sezione 1 - Biografia dell’alunno.

Sezione 2 - Scheda di rilevazione delle competenze linguistiche e trasversali.

Sezione 3 - Le competenze linguistiche di italiano come L2 nel quadro di riferimento europeo.

Sezione 4 - Programmazione L2: pronto intervento.

Sezione 5 - Percorso individualizzato di facilitazione linguistica.

Sezione 6 - Attività significative del percorso formativo.

Sezione 7 - Osservazioni e verifiche intermedie e finali sul percorso svolto.

Sezione 8 - Valutazione sull’evoluzione linguistica a fine Laboratorio.

Le sezioni previste in questo Portfolio vanno innanzi tutto lette, condivise e intese tra docenti di laboratorio, di classe ed, eventualmente, facilitatore e/o mediatore.

Successivamente è auspicabile la traduzione in lingua madre per presentarlo allo studente e alla famiglia (sezioni 1, 6, 7, 8) quale strumento per narrare il percorso scolastico dell’alunno.

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Sezione 1

SCHEDA PER LA RILEVAZIONE DELLA BIOGRAFIA DEI BAMBINI STRANIERI

(da compilare a cura della commissione d’accoglienza e insieme alla famiglia)

DATI PERSONALI ALUNNO: ___________________________________________________________ M F PLESSO: ________________________________________ CLASSE: ______________________ CITTADINANZA: ________________________________ ETNIA: ________________________ LINGUA MADRE: _______________________________________________________________ ANNO DI NASCITA: _______________ LUOGO DI NASCITA: _________________________ PRESENZA IN ITALIA DI ENTRAMBI I GENITORI: SÌ NO PROFESSIONE DEI GENITORI: PADRE: ________________________________ MADRE: _______________________________ SCOLARITÀ GENITORI: PADRE: ________________________________ MADRE: _______________________________ PRESENZA DI ALTRI FRATELLI O SORELLE IN ITALIA: SÌ NO ETÀ:________ SCUOLA:_________________________________ CLASSE: ________________ ETÀ:________ SCUOLA:_________________________________ CLASSE: ________________ RELIGIONE PROFESSATA: _______________________________________________________ PERCORSO MIGRATORIO DATA DI PARTENZA DAL PROPRIO PAESE: _________________________ ARRIVO IN ITALIA: ___________________________________ PAESI VISITATI PRIMA DELL’ARRIVO IN ITALIA: _________________________________ EVENTUALI CITTÀ ITALIANE: ___________________________________________________ PERCORSO SCOLASTICO

SCOLARITÀ NEL PAESE D’ORIGINE: SÌ NO

NIDO: ________________________ SCUOLA DELL’INFANZIA: __________________________ SCUOLA PRIMARIA ____________________

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INSERIMENTO SCOLASTICO PRECEDENTE IN ITALIA: SÌ NO

DOCUMENTI SCOLASTICI ACQUISITI: ____________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________

ANNOTAZIONI: __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________

LINGUE D’ORIGINE: TIPOLOGIA E CARATTERISTICHE

LIVELLO DI COMPETENZA

MODALITÀ DI APPRENDIMENTO

ORALE SCRITTO ACQUISIZIONE SPONTANEA

APPRENDIMENTO ANCHE

SCOLASTICO

DIALETTO O LINGUA FAMILIARE

LINGUA NAZIONALE E DI SCOLARITÀ

ALRE LINGUE CONOSCIUTE

CONOSCENZA DELLA LINGUA ITALIANA DA PARTE DELLA FAMIGLIA: ______________________________________________________________ ______________________________________________________________ EVENTUALE CONOSCENZA DELLA LINGUA ITALIANA DA PARTE DELL’ALUNNO (DA VALUTARE): ______________________________________________________________ ______________________________________________________________

DATA DI COMPILAZIONE: _________/___________/______________ DOCENTE: _________________________________________________

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Sezione 2

GRIGLIA DI OSSERVAZIONE

DESTINATARI: alunni 5 – 8 anni

AREA DI OSSERVAZIONE

COMPETENZE CONOSCENZE

ATTIVITÀ PROPOSTE

VALUTAZIONI

MOTRICITÀ GLOBALE

• Dimostra di conoscere il proprio corpo

• Sa usare il proprio corpo in modo intenzionale

• Sa muoversi in modo coordinato

Osservazione durante i giochi di movimento in aula e in cortile Osservazione durante le attività di educazione motoria in palestra o all’aperto

(da IMPACCIATO a AGILE )

MOTRICITÀ FINE

• Impugna correttamente gli strumenti di lavoro

• Sa ritagliare: - linee dritte / linee curve / linee zigzag

• Sa piegare

• Sa incollare

• Ricompone un semplice puzzle

• Disegna spontaneamente

• Sa colorare un semplice disegno

• Sa copiare linee orientate

• Sa copiare forme

Osservazione durante le attività in classe e nel laboratorio di manipolazione Schede consigliate:

• allegato 1 • allegato 2

(da IMPRECISO a PRECISO)

RITMI E

MEMORIA UDITIVA

• Ripete battiti e semplici ritmi

• Ripete suoni

• Ripete sequenze di suoni (anche parole)

Osservazione in aula durante giochi ritmici e fonologici

(da IMPRECISO a PRECISO)

SPAZIO TEMPO ORDINE MISURA

• Ricostruisce una sequenza temporale in tre momenti

• Comprende una breve successione temporale

• Indica una breve storia in sequenza e/o le attribuisce significato

• Racconta una breve storia in sequenza

• Sa raggruppare elementi (oggetti, simboli,etc.) per somiglianza: colore; forma; dimensione.

Osservazione durante attività specifiche con utilizzo di materiali predisposti Materiali consigliati:

• Schede temporali: es. allegato 3

• Blocchi logici

(da INCERTO a SICURO)

COMPORTAMENTI LINGUISTICI

Vedere allegato: LIVELLI COMUNI DI RIFERIMENTO: GRIGLIA DI AUTOVALUTAZIONE, Da A a C2

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DESTINATARI: alunni 8-10 anni

AREA DI OSSERVAZIONE

COMPETENZE CONOSCENZE

ATTIVITÀ PROPOSTE

VALUTAZIONI

COMPRENSIONE ORALE

Non comprende alcuna parola Comprende singole parole

L’insegnante indicando oggetti presenti nell’aula, ne chiede il nome; mostra alcuni oggetti di uso comune, poi dice i nomi senza indicare l’oggetto a cui si riferisce, invita il bambino ad attribuire il nome corrispondente all’oggetto mostrato.

(da INCERTO a SICURO)

PRODUZIONE ORALE

Non si esprime oralmente in italiano Comunica con molta difficoltà Comunica con frasi composte da singole parole

L’insegnante, indicando oggetti presenti nell’aula, ne chiede il nome

(da INCERTO a SICURO)

COMPRENSIONE SCRITTO

Non sa decodificare il sistema alfabetico Sa leggere e comprendere qualche parola scritta Legge parole e frasi senza comprenderne il significato

Allegato 4 (da IMPRECISO a PRECISO)

PRODUZIONE SCRITTO

Non sa scrivere l’alfabeto latino Scrive qualche parola in italiano

Allegato 5 (da IMPRECISO a PRECISO)

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Sezione 3 COLLOCAZIONE DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE DI

ITALIANO COME L2 NEL QUADRO DI RIFERIMENTO EUROPEO

A A1

CO

MP

RE

NS

ION

E

AS

CO

LTO

Comprendo gesti. Comprendo semplici comandi verbali.

Comprendo e seguo semplici istruzioni date lentamente (per imitazione). Comprendo semplici comandi anche senza il sostegno gestuale

LET

TU

RA

Leggo parole conosciute

PA

RLA

TO

INT

ER

AZ

ION

E

Mi esprimo solo con gesti o cenni della testa

Rispondo a semplici quesiti con affermazioni o negazioni. Rispondo utilizzando forme convenzionali

PR

OD

UZ

ION

E O

RA

LE

Utilizzo forme di saluto Utilizzo parole-frase per esprimere necessità o richiedere l'attenzione

SC

RIT

TO

PR

OD

UZ

ION

E S

CR

ITT

A

Riesco a copiare Scrivo, anche autonomamente, parole conosciute

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Sezione 4

PROGRAMMAZIONE DI ITALIANO L2: OBIETTIVI PER IL PRONTO INTERVENTO

Gli obiettivi previsti sono da intendersi come competenze essenziali da possedere relativamente alla lingua italiana 1. ASCOLTARE E COMPRENDERE

� Semplici e brevi messaggi orali ricorrenti nel linguaggio della classe: • Rispondere a saluti • Comprendere ed eseguire comandi che richiedono una risposta fisica • Comprendere e agire consegne relative ad attività di manipolazione • Comprendere ed eseguire indicazioni di lavoro scolastico • Comprendere semplici osservazioni di valutazione sul lavoro svolto • Comprendere e rispondere a inviti

� Messaggi orali relativi ad aspetti concreti della vita quotidiana • Comprendere e riconoscere i vocaboli appresi • Apprendere nuovi vocaboli relativi alla vita scolastica e alla vita quotidiana • Comprendere e riconoscere le frasi interrogative e affermative che prevedono

un modello domanda/risposta di tipo chiuso • Apprendere nuove strutture i base

� Brevi storie legate al mondo dell’immaginario lette o raccontate dall’insegnante, con il supporto di illustrazioni e drammatizzazioni

� Brevi racconti relativi a esperienze concrete vissute da altri, con il supporto di immagini e drammatizzazioni

2. COMUNICARE ORALMENTE

� Parlare con pronuncia accettabile � Usare vocaboli ed espressioni di uso frequente per denominare e indicare � Chiedere e dare informazioni

• Sulla propria identità • Sull’ambiente della scuola • Sull’ambiente familiare • Sulle qualità più evidenti di persone e oggetti • Sulla posizione e la collocazione nello spazio • Sulla successione e la dimensione del tempo • Chiedere una cosa • Chiedere a qualcuno di fare qualcosa

� Esprimere aspetti della soggettività • I propri bisogni, i gusti, le preferenze, le condizioni soggettive e fisiche, gli stati

d’animo, l’accordo e il disaccordo, le intenzioni � Raccontare brevemente fatti avvenuti nel presente

• Raccontare fatti avvenuti nel presente • Esprimere emozioni e raccontare fatti (con l’aiuto della mimica e dei disegni per

sopperire al lessico mancante) • Usare le regole e le strutture apprese • Esprimere la successione temporale e la durata

3. LEGGERE E COMPRENDERE DIVERSI TIPI DI TESTO

� Leggere e comprendere brevi testi

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• Associare la parola all’immagine • Associare brevi frasi a immagini • Rispondere a domande strutturate sul testo • Cogliere le informazioni principali di un breve testo • Ordinare in sequenze

4. PRODURRE TESTI SCRITTI

� Saper utilizzare la lingua posseduta in semplici produzioni scritte • Scrivere brevi didascalie relative a immagine conosciute

� Saper utilizzare la lingua posseduta per scopi funzionali • Scrivere le istruzioni di un’attività già svolta • Scrivere un breve messaggio a un destinatario reale per una determinata occasione

(biglietto di saluti, auguri, scuse…) 5. USARE LA LINGUA IN FUNZIONE INTERCULTURALE

� Confrontare elementi della lingua madre con elementi della lingua italiana (valorizzazione della lingua d’origine)

• Rilevare differenze e similitudini dei due alfabeti • Costruire semplici glossari bilingue

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Sezione 5

PERCORSO INDIVIDUALIZZATO DI FACILITAZIONE LINGUISTICA

L’insegnante responsabile del Laboratorio linguistico allegherà in questa sezione il percorso individualizzato elaborato per l’alunno, specificando la tipologia del laboratorio (livello base, intermedio, …) Per la costruzione del percorso si fa riferimento ad aree tematiche ed alle relative unità didattiche, inserite in un contesto reale riferite sempre ad argomenti del “qui e ora” o comunque facilmente evocabili.

AREE TEMATICHE

AREA TEMATICA

FUNZIONI LINGUISTICHE

LESSICO STRUTTURE ATTIVITÀ

CONOSCIAMOCI - presentarsi - salutare e

rispondere ai saluti

- presentazioni - saluti

- verbo essere, avere, chiamarsi; 1a, 2 a, 3 a persona

- intonazione dell’interrogazione

- le vocali - intonazione

dell’affermazione - pronomi personali

soggetto io, tu, lui/lei - pronome interrogativo

chi - interrogative dirette - enunciative

affermative con soggetto implicito

- accoglienza - relazioni in

situazione

LA SCUOLA - riconoscere e denominare il lessico relativo all’ambiente scuola

- comprendere semplici consegne

- usare frasi per favorire scambi comunicativi: come si dice, non ho capito …

- numeri - colori - oggetti - ambienti - persone della

scuola

- le consonanti - verbo essere /avere

(imperativo) - genere dei nomi: e –i /

o – i / a - e - articolo det. il / l’/ la /

i / le - pronome

interrogativo: chi / che / cosa

- avverbi interrogativi: come / quando

- espansione della frase minima: complemento oggetto

- ripetizioni di nomenclature

- attività di TPR - fumetti

IO E GLI ALTRI - richieste di permesso

- richieste di collaborazione

- forme di cortesia

- espressioni per richiedere collaborazio-ne

- presente verbo: potere, andare, avere

- interrogative dirette - enunciative

affermative e negative

- dialoghi situazionali

- semplici testi role-play

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AREA TEMATICA

FUNZIONI LINGUISTICHE

LESSICO STRUTTURE ATTIVITÀ

LA FAMIGLIA - riconoscere, denominare e descrivere le relazioni di parentela

- esprimere il possesso

- componenti della famiglia

- presente indicativo dei verbi riflessivi

- genere e numero dei nomi

- articoli determinativi

- aggettivi/pronomi possessivi

- espansione della frase: complemento di specificazione

- dialoghi situazionali

- didascalie di foto, disegni..

- testi descrittivi

LA CASA - riconoscere e denominare gli ambienti

- oggetti e ambienti

- particella ci nelle forme c’è/ci sono

- Avverbi interrogativi: dove / perché

- funzionali di spazio: dentro/fuori, sopra/sotto

- funzionali di tempo: prima/poi

- preposizione semplice in

- espansione della frase minima: complemento di moto a luogo

- dialoghi situazionali

- didascalie di immagini

- TPR

IL MIO CORPO - riconoscere e denominare le parti del corpo

- esprimere possibilità fisiche

- esprimere bisogni e sensazioni

- parti del corpo

- azioni che si fanno con il corpo e le sue parti

- sensazioni, bisogni, malesseri fisici

- presente indicativo del verbo potere / stare

- aggettivo qualificativo

- aggettivi e pronomi indefiniti: tanto / poco / molto / troppo

- avverbi di modo: abbastanza, così e così

- congiunzione temporale quando

- espansione della frase minima: complemento di modo

- dialoghi situazionali

- testi descrittivi - fumetti - TPR

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AREA

TEMATICA FUNZIONI

LINGUISTICHE LESSICO STRUTTURE ATTIVITÀ

TEMPO / GIORNI

- indicare le azioni del quotidiano

- riconoscere e denominare le parti della giornata

- riconoscere e denominare: giorni, mesi, stagioni

- azioni quotidiane

- le parti del giorno

- il tempo meteorologico

- i giorni e i mesi

- le stagioni

- verbi impersonali - verbi uscire e venire - aggettivo/pronome

interrogativo che, preceduto da in e con

- avverbio interrogativo perché

- funzionali di tempo: mai, sempre, spesso, qualche volta, durante

- espansione della frase minima: complemento di tempo, complemento di causa e di compagnia

- dialoghi situazionali

- didascalie di foto, disegni ...

- cartoline - testi

descrittivi e narrativi

GIOCHI

- denominare le proprie esperienze di gioco

- comprendere indicazioni di direzione

- comprendere le regole di un gioco

- sport, giochi, giocattoli, luoghi

- presente indicativo dei verbi andare, dare, arrivare, cercare, rincorrere

- articolo indeterminativo - aggettivi/pronomi

indefiniti nessuno, altro, altri

- funzionali di spazio: a destra, sinistra, dritto, avanti, indietro, intorno

- relazioni in situazione

- testi: narrativi, descrittivi, regolativi

- conte e filastrocche

CIBI

- riconoscere, denominare e descrivere cibi, pasti e azioni, sapori

- esprimere gusti e preferenze

- usare formule di cortesia

- cibi, bevande, oggetti della tavola, pasti

- presente indicativo verbi: bere, mangiare, piacere, volere

- gradi dell’aggettivo qualificativo

- aggettivo pronome interrogativo quanto

- avverbio interrogativo dove

- relazioni e dialoghi in situazione

- fumetti - testi

descrittivi

LO SPAZIO INTORNO A ME

- indicare e denominare negozi e merci

- descrivere un percorso e indicare i mezzi di trasporto

- fornire e chiedere indicazioni rispetto all’ubicazione di luoghi

- luoghi principali della città, edifici, negozi ed insegne

- presente indicativo verbi sapere e dire

- genere e numero dei nomi

- funzionali di spazio vicino, lontano, dopo, attraverso ...

- espansione della frase minima: complemento di moto da/per luogo, complemento di termine

- testi: narrativi, descrittivi, regolativi

- role-play

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ESEMPI DI UNITÀ DIDATTICHE Gli esempi di unità qui presentati sono formulati in maniera schematica, in alcuni casi con riferimenti a esempi di attività o esercizi tratti da pubblicazioni o riviste di facile reperibilità. UD 1 - CONOSCIAMOCI

Parte per l’insegnante Titolo Conosciamoci Destinatari alunni della scuola primaria Livello di competenza linguistico-comunicativa pre – A1 Tipologia di corso prima accoglienza: 2 / 3 mesi Durata dell’unità quattro / sei ore

MOTIVAZIONE � Giochi delle presentazioni:

Pallanome, Il trenino dei nomi Attività: PALLANOME

Il gioco favorisce la memorizzazione dei nomi dei compagni e la socializzazione, coinvolge gli alunni stranieri nell’attività di ascolto, riproduzione dei nomi dei compagni della classe. Da riproporre anche in giornate diverse

• Dividiamo la classe in 2 gruppi, uno di 6-7 e l’altro di 12-13. Un primo gruppo forma un cerchio, gli alunni rimasti si uniscono in un unico gruppo e formano un cerchi più grande che circonda il primo.

• Dall’esterno lanciamo la palla ad un bambino del cerchio interno chiedendo di dire il proprio nome ad alta voce una volta afferrata la palla. Raccomandiamo ai bambini del cerchio esterno di memorizzare ogni nome che sentono, associandolo al compagno o alla compagna che lo pronuncia

• Chiediamo poi all’alunno con la palla di lanciarla a un altro compagno del cerchi interno, il quale a sua volta deve dire il proprio nome afferrandola. Facciamo continuare i lanci fino a che tutti i bambini del cerchio interno sono riusciti a dire il proprio nome almeno 3 volte.

• Ora chiediamo ai bambini del cerchio interno di non dire più il proprio nome quando afferrano la palla; facciamolo dire invece a un bambino del cerchio esterno scelto da noi con un tocco sulla spalla. Il gioco va avanti fino a che tutti i bambini del cerchio esterno avranno parlato almeno 3 volte.

Attività: TRENINO

Il gioco permette di esercitare la presentazione e di memorizzare i nomi dei compagni

• I bambini sono in cerchio. Giriamo zigzagando all’interno del cerchio imitando il suono del treno. Fermiamoci davanti a un bambino e diciamo “Ciao sono X. Come ti chiami?” Il bambino dice il proprio nome “Y”. Rispondiamo “Ciao Y!”. Il bambino esce quindi dal cerchio e posiamo le mani sulle sue spalle trasformandolo in locomotrice e noi in vagone. Il gioco continua fino a che tutti i bambini sono saliti a bordo e trasformati prima in locomotrice e poi in vagone. Se il numero dei bambini è elevato conviene spezzare il treno in 2 o più trenini una volta raggiunti i 5 vagoni.

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� Cartellone dei nomi con foto e/o disegni:

Come ti chiami? Io mi chiamo. Chi sei? Io sono

� Saluti legati al gioco del trenino: Immagini: sole/luna/stelle, buongiorno/buonasera/buonanotte

GLOBALITÀ � Preparare cartellini e presentarli, sistemarli nel cartellone:

io sono, io mi chiamo, tu sei, come ti chiami, lei e’, lui e’, come si chiama, ciao buongiorno, buonasera, buonanotte

Lettura globale attraverso il gioco

LAVORO SUL TESTO � Sempre con i cartellini: ritaglia, ricomponi, copia e disegna � Abbina immagini a parole � Cloze

CONTROLLO

� Domande in situazione � Schede: riordina, collega, trova l’intruso

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UD 2 – LA SCUOLA

Parte per l’insegnante Titolo La scuola Destinatari alunni scuola primaria Livello di competenza linguistico-comunicativa pre – A1 Tipologia di corso prima accoglienza: 2 / 3 mesi Durata dell’unità otto / dieci ore

MOTIVAZIONE La scuola e i suoi spazi:

Visita ed esplorazione degli ambienti. Conoscenza e denominazione di luoghi, arredi, oggetti, persone.

1.a) L’ambiente scuola e i suoi spazi: aula; bagni; corridoio; laboratori; giardino; mensa … 1.b) arredi, sussidi, oggetti degli ambienti; 1.c) oggetti personali della scuola: zaino, astuccio … 1.d) il personale scolastico: insegnanti, alunni, collaboratori scolastici, esperti, Dirigente, personale di segreteria

Conoscenza della loro funzione. GLOBALITÀ 2.a) L’ambiente scuola

� Preparare cartellini in due serie uguali con i nomi degli ambienti: � 1a serie da sistemare negli ambienti durante la visita; � 2 a serie da utilizzare in un cartellone dove sono rappresentati i vari ambienti (ad esempio,

vedi Sesamo, n. 2, 2007, pag. 13) � Consegnare cartellini, presentarli assieme alla fotocopia muta della pianta della scuola, far

scrivere i nomi degli ambienti : � Scoprire la funzione degli ambienti (di Sesamo, n. 2, 2007, pag. 13).

2.b) Arredi e oggetti della scuola � Esplorare e denominare oggetti e arredi (vedi Sesamo, n. 2, 2007, pag. 14) � Far ripetere i nomi degli arredi anche nel cartellone: “Io e la scuola” (cartellone provvisto di

nomi) � Scheda :”Colora gli arredi della scuola” (vedi scheda in: Facile 1, pag. 22) � Dare scheda di una classe con i nomi da imparare (vedi Facile 1, pag. 21) � Scheda abbinamento immagine-parola (vedi Amici come noi, 2° vol., pag. 19) � Schede operative di esercitazione (vedi schede 3, 4, Sesamo, n. 2, 2007, pag. 22).

2.c Oggetti personali della scuola � Fare fotocopia di uno zaino ingrandito per incollarci gli oggetti che contiene. � Scheda con oggetti dello zaino da ritagliare ed incollare denominazione a voce. � Abbinamento immagine-parola (vedi scheda Facile 1, pagg.17-18) � Attività per conoscere la funzione degli oggetti (vedi scheda Facile 1, pag. 18)

2.d Il personale scolastico � Conoscere e denominare le persone della scuola presenti nella realtà della giornata scolastica � Caccia al tesoro … anzi alla stanza; …anzi allo zaino; …anzi all’astuccio… � Gioco del:

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Chi è? Indovina le persone della scuola (vedi copiare Sesamo, n.2, 2007, pag. 14) Che fa? Indovina le azioni.

LAVORO SUL TESTO

� Cartellini: ritaglia, incolla e copia � Cosa è questo? � Cloze, inserimento di parole sulle immagini.

CONTROLLO

� Domande in situazione � Gioco dell’oca (lessico dei luoghi, delle azioni, delle persone…) � Giochi per comprendere e apprendere comandi e istruzioni � Immagini e foto: luoghi della scuola; arredi, sussidi degli ambienti; oggetti della scuola.

Schede con collegamenti di parole e immagini; � Caccia al tesoro … anzi alla stanza; …anzi allo zaino; …anzi all’astuccio… � Caccia agli oggetti: scheda con vari oggetti e arredi da ritagliare ed incollare su una scheda

con ambienti muta � Schede con completamento di parole; � Schede con cancellazione dell’intruso ...

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UD 3 - I GIOCHI

Parte per l’insegnante Titolo La scuola Destinatari alunni scuola primaria Livello di competenza linguistico-comunicativa pre – A1 Tipologia di corso prima accoglienza: 2 / 3 mesi Durata dell’unità sei / otto ore

MOTIVAZIONE In palestra- in classe- nel laboratorio....

� In classe creare un angolo dedicato ai giochi (puzzle, memory, costruzioni, shangai, dadi,ecc.).

� In palestra gioco: “La rete e il pescatore” � Proporre il gioco della campana. � Gioco dei birilli. � Percorsi motori con comandi che prevedano: “destra-sinistra; avanti-indietro-intorno; sopra-

sotto”. GLOBALITÀ

� Preparare un cartellone con un gioco di gruppo individuato dagli alunni e scrivere accanto le regole (es. Palla Bowling)

� Fare un’indagine sui giochi praticati durante l’intervallo e realizzare un istogramma. � Fare un’indagine sui principali sport praticati dagli alunni, preparare un cartellone e

successivamente costruire un grafico. � Ricerca di parole inerenti gli sport o i giochi su riviste e giornali.

TESTO

� Leggere e scrivere le parole relative ai giocattoli, ai giochi, alle attività sportive utilizzando i vari caratteri di scrittura.

� Aggiungere l’articolo accanto ai nomi. � Completare frasi con i quantificatori ... � Completare con il presente indicativo con i verbi relativi ai giochi. � Lettura di immagini e attività per la comprensione. � Memorizzazione di conte e indovinelli; risoluzione di cruciverba per risolvere indovinelli. � Lettura e comprensione di racconti di vario genere. � Lettura di semplici fumetti per la comprensione e l’uso dei pronomi possessivi. � Questionari.

CONTROLLO

� Utilizzare il lessico acquisito in situazioni strutturate, libere e su schede. � Saper eseguire e riconoscere comandi relativi allo spazio. � Saper classificare una serie di giocattoli in base alle caratteristiche date. � Comprendere le istruzioni di un semplice gioco. � Saper raccontare le fasi di un gioco sia oralmente che per scritto.

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UD 4 – IL TEMPO

Parte per l’insegnante Titolo La scuola Destinatari alunni scuola primaria Livello di competenza linguistico-comunicativa pre – A1 Tipologia di corso prima accoglienza: 2 / 3 mesi Durata dell’unità dieci / dodici ore

1 - LE PARTI DELLA GIORNATA / I GIORNI DELLA SETTIMANA MOTIVAZIONE

� nominare le parte della giornata attraverso le flashcards-solo immagini � gioco del mimo sulle parti della giornata e azioni (esempio: mi alzo, mi lavo, mi vesto…) � nominare i giorni della settimana utilizzando filastrocche � gioco: indovina il giorno utilizzando un calendario;

Materiali: � flashcards (immagini e parole delle parti della giornata) � costruzione dei cartellini dei giorni della settimana

GLOBALITÀ � gioco con le flashcards – unione parole-immagini � costruzione della ruota dei momenti della giornata � costruzione della ruota e della linea del tempo con i giorni della settimana � gioco del prima e del dopo; � lettura globale � domande del tipo: cosa fai di mattina, pomeriggio, sera notte

TESTO � scrivere, utilizzando la ruota del giorno o i cartellini, brevi frasi sulle parti della giornata; � scrivere in ordine cronologico i giorni della settimana in una linea del tempo o in una ruota; � scrivere i giorni che vengono prima e dopo � domande del tipo che giorno è? � introduzione di dei riferimenti temporali: ieri-oggi- domani.

CONTROLLO � domande in situazione:

Nomina le parti della giornata Nomina le azioni che fai durante la giornata Che giorno è? Che giorno era ieri? Che giorno sarà domani? Nomina i giorni della settimana in ordine. Quanto giorni ci sono in una settimana? Precede il lunedì… la domenica Segue il martedì… il mercoledì

� schede per riordinare, collegare, completare 2 - I MESI E LE STAGIONI MOTIVAZIONE

� Filastrocca/poesia per introdurre i mesi � In cerchio chiedere: quando sei nato? Sono nato in … � gioco: Alza la mano se sei nato in …? � costruzione di un cartellone abbinando i mesi ai compleanni � introdurre le stagioni con una canzone � Nominare le stagioni facendo rilevare ... fa caldo, fa freddo

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GLOBALITÀ � costruzione della ruota dei mesi e delle stagioni � treno dei mesi e gioco (ogni bambino possiede un cartellino corrispondente al mese; si

mettono in ordine cronologico; introdurre i numeri ordinali: primo, secondo, terzo ...) � lettura globale � Schede operative: abbina ogni frase al disegno corrispondente

Materiali occorrenti: cartelloni, calendario TESTO

� riscrivere la linea del tempo dei mesi � completare un testo: dato un mese/stagione, scrivere il mese/stagione precedente e

successivo � data una lista di mesi in ordine non cronologico, scrivere accanto: primo, secondo, … � data una lista con i nomi delle stagioni non in ordine cronologico, scrivere: primo, secondo, � scrivere didascalie

CONTROLLO

� domande in situazione: nomina in ordine cronologico i mesi/o stagioni; quanti mesi ci sono in un anno? Quante sono le stagioni? Quale mese viene dopo/prima? Che mese è? Che stagione è? Quando finisce la scuola? Quando viene Natale/Pasqua …

� Usare le festività, anche in termini interculturali per far emergere similitudini e differenze � schede per riordinare, collegare, completare

3 - IL TEMPOATMOSFERICO: “CHE TEMPO FA?” MOTIVAZIONE

� realizzazione di flashcards con i simboli del tempo atmosferico � presentazione: che tempo fa oggi? È sereno, piove, è nuvoloso. Fa caldo, fa freddo, è mite � Che tempo fa in estate/primavera/autunno? � Gioco - Maria dice: “c’è il sole …”, tutti gli alunni mostrano il cartellino corrispondente � costruzione di un gioco domino/memory

GLOBALITÀ

� costruzione di un memory/domino con parole e immagini del tempo atmosferico � funzionali di tempo (mai, spesso, qualche volta, durante)

TESTO

� abbina immagini a parole Se piove prendo… Se c’è il sole …. In inverno c’è la …

� esercizi di comprensione (ad esempio con domande a scelta multipla) CONTROLLO

� descrivi oralmente: che tempo fa? � descrivi il tuo abbigliamento in forma scritta � schede di completamento � attività: scegli l’intruso

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4 - IL TEMPO: “L’ABBIGLIAMENTO” MOTIVAZIONE

� ritagliare da giornali, riviste, immagini sull’abbigliamento e creare flashcards � nominare i vari capi di abbigliamento � parlare di sensazioni fisiche… che tempo fa oggi? Fa caldo, fa freddo � rispondere a domande: perché indossi i guanti? � Gioco - Da una cesta contenente le flashcards, gli alunni scelgono l’abbigliamento adatto in

base alla domanda: Come ti vesti quando piove? E se c’è il sole? GLOBALITÀ

� creazione di un cartellone con immagini ritagliate e didascalie del tipo: Maria indossa un maglione rosso

� Ogni alunno dice: il mio vestito preferito è…. � Gioco della statua vivente …(mimo): la statua si mette un cappello .. si toglie le scarpe….. � consolidamento dei colori

TESTO

� abbina immagini a parole � Data una scheda con disegni non colorati, dare le seguenti istruzioni: colora i pantaloni gialli � ritaglia e incolla didascalie ad un immagine � i funzionali ti tempo

CONTROLLO

� descrivi oralmente l’abbigliamento di un compagno � descrivi il tuo abbigliamento in forma scritta � schede di completamento � attività: scegli l’intruso

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UD 5 - LA CASA

Parte per l’insegnante Titolo La scuola Destinatari alunni scuola primaria Livello di competenza linguistico-comunicativa pre – A1 Tipologia di corso prima accoglienza: 2 / 3 mesi Durata dell’unità sei / otto ore

MOTIVAZIONE � Gioco “ Costruiamo la nostra casa”

Realizzazione grafico-pittorica di un poster che rappresenti la struttura interna di una casa in sezione laterale (con relativa nomenclatura degli elementi strutturali)

� Gioco “arrediamo la nostra casa” Inserimento degli arredi specifici negli ambienti rappresentati nel poster realizzato nel gioco precedente con la tecnica dell’associazione degli elementi

GLOBALITÀ � Preparare i cartellini con il nome degli ambienti, presentarli, sistemarli nel cartellone. � Preparare i cartellini con i nomi degli elementi più rappresentativi dei singoli ambienti,

presentarli, sistemarli nel cartellone. � Giochi di lettura globale e di risistemazione

TESTO

� Abbinamento immagini parole (vedi scheda 1 in: Sesamo, Gennaio 2007, pag. 17) � Completamento di parole � Metti in ordine le frasi (vedi scheda 3 in: Sesamo, Gennaio 2007, pag. 18 ) � Cloze (vedi scheda 4 in: Sesamo, Gennaio 2007, pag. 18)

CONTROLLO

� Domande in situazione � Schede con completamento di parole � Abbinamento immagini parole � Cancella l’intruso

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UD 6 - I CIBI

Parte per l’insegnante Titolo La scuola Destinatari alunni scuola primaria Livello di competenza linguistico-comunicativa pre – A1 Tipologia di corso prima accoglienza: 2 / 3 mesi Durata dell’unità quattro / sei ore

MOTIVAZIONE

� Gioco 1: “Prepariamo la colazione” Preparazione di una colazione salata a base di pane olio e pomodoro accompagnata da spremuta di arancio. Preparazione di una colazione dolce a base di pane e Nutella accompagnata da latte.

� Gioco 2: “Tutti al pic-nic”. Partecipazione ad un pic-nic a base di cibi dolci e salati preparati dalle famiglie dei compagni accompagnati da bevande varie.

GLOBALITÀ

� Preparazione di cartellini con il nome degli ingredienti e/o dei cibi e delle bevande � Lettura e sistemazione dei cartellini accanto all’elemento relativo � Giochi a squadre di riposizionamento dei cartellini: “mosca cieca dei sapori”; etc.

TESTO

� Scheda di associazione nome-elemento � Completamento scheda di immagini: denominando gli elementi ed indicando il gradimento � Completamento scheda di termini: leggendo e disegnando gli elementi; indicando il

gradimento � Scheda crucipuzzle (vedi esempio in: Sesamo, Febbraio 2007, scheda 1, pag. 16)

CONTROLLO

� Domande in situazione � Schede di completamento di parole � Abbinamento immagini parole � Cancella l’intruso

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UD 7 - IL MIO CORPO

Parte per l’insegnante Titolo La scuola Destinatari alunni scuola primaria Livello di competenza linguistico-comunicativa pre – A1 Tipologia di corso prima accoglienza: 2 / 3 mesi Durata dell’unità quattro / sei ore

MOTIVAZIONE

� Giochi per conoscere e denominare le parti del corpo � Disegnare la sagoma e completare le varie parti insieme all’insegnante (fase di ascolto) � Denominare le varie parti del corpo. � Ritagliare e ricomporre sagome o immagini di bambini. � Toccare e successivamente denominare, parti del corpo dietro comando verbale � Completare una sagoma con la parte mancante (saper denominare la parte mancante) � Eseguire prima su imitazione e successivamente su comando verbale semplici azioni, come:

saltare, correre, rotolare, baciare, battere le mani … � Gioco a coppie “la calamita”. � Filastrocca. � Ascolto e riproduzione di una semplice canzoncina.

GLOBALITÀ

� Si preparano cartellini con il lessico relativo alle parti del corpo e si sistemano accanto alla sagoma precedentemente realizzata (testa, occhio, naso, bocca, orecchio, collo, braccio, ginocchio, caviglia, piede, schiena...).

� Favole al telefono. � Lettura globale di parole relative allo schema corporeo (nomi e azioni).

TESTO

� Riconosce e riproduce le vocali. Riconosce e riproduce le consonanti.

� Completa le parole. � Copia e ricompone con le sillabe semplici parole relative allo schema corporeo (ma- no / di

– ta / vi – so / …) � Copia e legge semplici parole relative al lessico sullo schema corporeo e sui movimenti. � Abbina parole ad immagini. � Abbina semplici frasi ad immagini. � Legge e comprende semplici consegne da eseguire. � Legge e comprende semplici parole o frasi relative ai bisogni personali, alle sensazioni …

CONTROLLO

� In situazioni strutturate e libere. � Su schede. � Su libere produzioni.

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Sezione 6 ATTIVITÀ SIGNIFICATIVE

In questa sezione potranno essere inserite le attività più significative del percorso formativo. Verranno inseriti in allegato i documenti che narrano e descrivono le attività più rilevanti svolte nel corso dell’anno dal docente del Laboratorio, dai docenti di classe ed eventualmente dal facilitatore e/o mediatore. Sezione 7

OSSERVAZIONI E VERIFICHE INTERMEDIE E FINALI SUL PERCORSO SVOLTO

Si possono inserire sia le schede predisposte per l’autovalutazione in itinere (fine unità didattica) sia quelle di fine anno:

scheda 7a - a cura dei docenti e/o facilitatore e/o mediatore scheda 7b - a cura della famiglia scheda 7c - a cura dell’alunno

SCHEDA .7a (DOCENTI E/O FACILITATORE-MEDIATORE)

L’ alunno ha partecipato al Laboratorio linguistico o regolarmente o occasionalmente o per la maggior parte delle ore previste In modo: o interessato o entusiasta o con indifferenza o con sofferenza e disagio o con diffidenza o altro ______________________________________________________________________

L’alunno ha partecipato alle attività di classe o in modo marginale o dimostrando progressivamente piacere-curiosità o in modo selettivo o dimostrando disagio/insofferenza o in modo interattivo o in modo motivato o con entusiasmo nonostante le difficoltà linguistiche o altro ______________________________________________________________________

La classe si è dimostrata: o accogliente o progressivamente accogliente o entusiasta o indifferente o a disagio o protettiva o altro ______________________________________________________________________

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Le relazioni con i docenti sono state: o abbastanza serene o generalmente serene o poco serene o altro ______________________________________________________________________ Le relazioni con il facilitatore/mediatore sono state: o serene o abbastanza serene o poco serene o difficoltose o vissute con forte disagio o altro ______________________________________________________________________

Le relazioni con i compagni sono state: o serene o difficili inizialmente o progressivamente buone o altro ______________________________________________________________________

Dall’inizio dell’esperienza didattica si può dire che l’alunno è in grado di

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

A fine anno scolastico l’alunno dimostra di: o avere particolare interesse per

______________________________________________________________ o avere attitudine di

______________________________________________________________ o possedere i seguenti punti-forza

______________________________________________________________ o possedere i seguenti punti deboli

______________________________________________________________

Per il prossimo anno scolastico si può pensare di promuovere le seguenti attività: ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Altri suggerimenti utili ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________

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SCHEDA .7b (PAGINA DELLA FAMIGLIA)

Breve descrizione del carattere di nostro figlio ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ A scuola dice di sentirsi ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ All’inizio dell’anno si aspettava ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Vi parla della sua giornata a scuola

o sempre o solo su richiesta o mai

Nell’affrontare l’esperienza scolastica nostro figlio è sembrato

o curioso o entusiasta o indifferente o motivato o non sempre motivato

A casa svolge i compiti

o da solo o con il nostro aiuto o con l’aiuto di un’altra persona o volentieri o a fatica o altro ______________________________________________________________________

Alla fine di questo anno abbiamo notato dei cambiamenti

o positivi ___________________________________________________________________ o negativi __________________________________________________________________ Le discipline che privilegia sono: ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Quelle in cui riscontra più difficoltà sono: ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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SCHEDA .7c - LA MIA PAGINA!

A scuola mi piace o ascoltare l’insegnante o disegnare o partecipare al laboratorio linguistico o stare con i miei compagni o lavorare in gruppo o lavorare da solo

Per me le attività sono più facili e imparo meglio se:

o lavoro da solo o lavoro con gli altri o lavoro con l’insegnante vicino o vedo fare le cose o se posso disegnare ciò che faccio o leggo o sento leggere o se me le spiega anche un compagno

Nel tempo libero mi piace:

o guardare la TV o ascoltare la musica o giocare con i videogiochi o giocare al computer o fare lo sport o giocare fuori con gli amici o altro ______________________________________________________________________

A fine anno posso dire di saper fare ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Posso migliorare in ________________________________________________________________________________ Secondo gli insegnanti ora il mio livello di competenza linguistica è: A1 A2 B1 B2 C1 C2 Dunque

o sono migliorato o devo ancora migliorare

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Sezione 8 VALUTAZIONE SULL’EVOLUZIONE LINGUISTICA

(nuova collocazione nel Quadro di riferimento Europeo)

1. ASCOLTARE E COMPRENDERE

1. riesce a capire semplici comandi-istruzioni 1 2 3 2. riesce a capire semplici racconti filastrocche 1 2 3 3. riesce a seguire le conversazioni di classe 1 2 3 4. riesce a comprendere espressioni familiari relative a se stesso 1 2 3

2. COMUNICARE ORALMENTE

1. riesce a usare semplici espressioni per esprimere bisogni essenziali 1 2 3 2. riesce a descrivere in modo semplice se stesso, un’ altra persona, un luogo familiare,

un oggetto 1 2 3

3. riesce ad esprimere le proprie preferenze 1 2 3 4. riesce a raccontare una breve storia 1 2 3 5. riesce ad interagire con semplici frasi nelle discussioni in classe 1 2 3 6. riesce a chiedere se non capisce ciò che viene detto o letto dall’insegnante 1 2 3 7. riesce ad esprimere sensazioni, emozioni con frasi essenziali 1 2 3

3. LEGGERE E COMPRENDERE DIVERSI TIPI DI TESTO

1. riesce a leggere e comprendere semplici frasi, testi, istruzioni…. 1 2 3

4. PRODURRE TESTI SCRITTI

1. riesce a scrivere sotto dettatura 1 2 3 2. riesce a scrivere in modo essenziale informazioni su di sé 1 2 3 3. riesce a scrivere semplici didascalie relative alla sequenza di un racconto già

ascoltato e/o letto 1 2 3

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VALUTAZIONE L2 - Livello A1 ASCOLTO Se gli si parla in modo lento e chiaro, con pause lunghe, è in grado di capire: esempi • domande semplici riguardanti i dati personali Come ti chiami? Quanti anni hai? • la presentazione Questo è il mio amico Liviu • semplici domande della vita quotidiana Alzati. Apri e chiudi la porta. • i numeri (rispetto all’età e alla scolarità) • alcuni aspetti della routine scolastica (parole/frasi/consegne regolative) • semplici dialoghi su hobby e attività del tempo libero Cosa fai nel pomeriggio? • indicazioni i lavoro scolastico Leggi ... Scrivi ... • la valutazione sul lavoro svolto Bravo. Va bene PRODUZIONE ORALE È in grado di: • parlare con pronuncia comprensibile • usare vocaboli ed espressioni di uso frequente • porre semplici domande personali • saper rispondere a domande sulla propria persona • presentare un compagno • esprimere bisogni, gusti e preferenze • salutare e ringraziare PRODUZIONE SCRITTA È in grado di: • rispettare la scrittura sx-dx • stabilire la corrispondenza tra fonema-grafema • trascrivere e produrre suoni semplici e complessi: diagrammi, trigrammi • copiare parole e brevi frasi in stampato maiuscolo e minuscolo • scrivere parole e brevi frasi in stampato maiuscolo e minuscolo, partendo da un input strutturato LETTURA È in grado di: • decodificare semplici parole e frasi • comprendere parole conosciute • comprendere brevi frasi

Livello A2 ASCOLTO Se gli interlocutori parlano in modo lento e chiaro, riferendosi a situazioni concrete facilitazioni, e introducendo alcune facilitazioni, è in grado di capire: • la descrizione di una persona

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• cosa sta facendo qualcuno • informazioni sull’orientamento nello spazio • una semplice telefonata • brevi resoconti • brevi avvisi su argomenti quotidiani e prevedibili in un determinato contesto • informazioni essenziali da notizie supportate da immagini PRODUZIONE ORALE È in grado di: • descrivere se stesso, la sua famiglia e altre persone • descrivere dove abita • riferire su avvenimenti in modo breve e semplice • descrivere la sua storia scolastica • riferire in maniera semplice su hobby e interessi • riferire su attività svolte e su esperienze personali, per esempio sull’ultimo fine settimana, sulle

ultime vacanze • rivolgersi all’interlocutore distinguendo la seconda e la terza persona • utilizzare un lessico adeguato all’interazione quotidiana PRODUZIONE SCRITTA È in grado di: • scrivere una breve e semplice annotazione o comunicazione • scrivere brevi testi relativi alla quotidianità utilizzando il lessico conosciuto • scrivere una cartolina e una breve lettura • utilizzare nelle produzioni scritte gli indicatori temporali ad alta frequenza (prima, dopo, ieri,

oggi, …) Rispetta: • l’accuratezza della morfologia all’interno della produzione • le principali convenzioni ortografiche LETTURA È in grado di: • decodificare e comprendere brevi semplici testi di genere diverso

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BUONE PRATICHE PER L’INTEGRAZIONE: VERSO IL LABORATORIO LINGUISTICO

Elenchiamo buone pratiche per l’integrazione rivolte all’organizzazione di laboratori linguistici di L2, premettendo che non c’è una risposta univoca all’organizzazione, dipendente da molti fattori fra loro variamente intrecciati:

� la numerosità e la complessità della classe con la presenza o meno di altri bambini che necessitano di attenzioni specifiche;

� la disponibilità di ore di compresenza degli insegnanti di ore aggiuntive che ricadono comunque sull’orario di classe;

� la classe d’inserimento; � la L1 parlata dal bambino.

a) Il bambino neo-arrivato necessita di attenzioni didattiche specifiche che lo sostengano

nell’apprendimento della lingua italiana. b) Se il bambino è inserito in prima o seconda, può imparare a leggere e scrivere più o meno

insieme agli altri alunni, magari con ritmi e attenzioni individualizzate; se invece è in quarta o quinta, o classi superiori, potrebbe essere necessario un percorso intensivo esterno.

c) Un piccolo gruppo di 4-6 bambini costituisce una possibile rete comunicativa e di apprendimento cooperativo: storie, scambi di esperienze, aiuto reciproco con la guida dell’insegnante. L’intervento individualizzato è utile quando bisogna aiutare il bambino a superare sue peculiari difficoltà, quando non c’è possibilità di costituire piccoli gruppi, quando il bambino può svolgere attività cognitive comuni al resto della classe, ma con ritmi e modalità facilitate e più semplici. Da evitare piccoli gruppi di alunni neo arrivati con alunni diversamente abili.

d) Le entrate e le uscite dalla classe non devono essere occasionali e saltuarie ma programmate. È bene che le attività esterne non si sovrappongano a quelle di classe a più alto grado di operatività, quali ed. motoria, arte e immagine, attività scientifiche, perché sono occasioni di socializzazione con i compagni e rappresentano momenti privilegiati per l’apprendimento della lingua in contesti significativi. Gli insegnanti di classe organizzano i loro interventi tenendo conto delle uscite e dei rientri dei bambini stranieri.

e) La frequenza di un laboratorio linguistico potrebbe essere utile fra le 6 e le 10 ore settimanali nella fase iniziale (i primi 3, 4 mesi) con una progressiva riduzione dell’orario in relazione della competenze (4, 6 ore). Quando l’alunno sta in classe è però necessario sia coinvolto nelle attività comuni, magari prevedendo l’uso di testi semplificati e varie forme di facilitazione.

f) Le attività di supporto linguistico dovrebbero essere condotte da insegnanti formati all’insegnamento dell’italiano L2, preferibilmente:

- docenti distaccati dalla classe sulla base di progetti (il docente potrebbe seguire gli alunni sia delle scuole primarie che secondarie);

- personale educativo e docente previsto da progetti per cui gli enti locali possono ricevere un finanziamento (L. 285/97);

- insegnanti esterni alla scuola, educatori/educatrici, insegnanti in pensione, grazie a progetti proposti e cogestiti con il Comune di appartenenza.

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MODELLO ESEMPLIFICATIVO DI LABORATORIO L2

CHI DOVE COME QUANDO Le attività di supporto linguistico dovrebbero essere condotte da insegnanti formati all’insegnamento dell’italiano L2; è auspicabile: - docenti distaccati dalla classe sulla base di progetti (il docente potrebbe seguire gli alunni sia delle scuole primarie che secondarie); - personale educativo e docente previsto da progetti per cui gli enti locali possono ricevere un finanziamento (L.285/97); - insegnanti esterni alla scuola, educatori/educatrici, insegnanti in pensione, grazie a progetti proposti e cogestiti con il Comune di appartenenza.

Predisporre un’aula all’interno della scuola come scelta di spazio con un’identità. È un luogo in cui si può sbagliare senza timore. Vi si parla del qui ed ora ma anche del prima, del proprio paese. Gli spazi del laboratorio (scaffali e pareti, arredi, strumenti e materiali) costituiscono gli scenari, i contesti entro cui si svolgono attività di apprendimento che tengono conto di aspetti oggettivi e motivazionali. Lo scenario comprende sia i segni dell’identità personale, sia segni e materiali della cultura d’origine:

- fotografie/autoritratti dei bambini con i dati anagrafici;

- planisferi e carte del mondo, calendari interculturali, manifesti e altre scritte, libri di fiabe L1 e/o bilingue;

- alfabetiere murale; - lavagne tradizionale e a

fogli per andare a vedere i lavori precedenti;

- cartelli, scritte, elenchi bilingue di parole;

- testi per eserciziari - libri e testi di lettura; - strisce da completare per

registrare condizioni atmosferiche;

- raccolta menu mensa; - piantine da far crescere

(diario della crescita) - giochi: oca, memory ... - teatro dei burattini; - materiale non strutturato;

computer

Gruppi di 4-6 alunni con competenze linguistica equivalente, non lezioni di recupero ma italiano come strumento del pensiero: laboratorio come spazio d’apprendimento. � Contestualizzazione:

linguaggio linguisticamente espresso e referenti oggettivi

� Operatività: il fare che accompagna il dire, situazioni che attivano i processi cognitivi per trovare soluzioni a qualsiasi problema

� Comunicazione reale: in contesti veri (fra insegnanti e bambini e fra bambini)

� Ludicità: come approccio motivante

� Apertura della scuola: attività condotte anche fuori della scuola

� Alternanza di attività per cui momenti di lavoro collettivo e individuale si intersecano durante il periodo di permanenza del gruppo.

Modello esemplificativo: Insegnante A: 6ore settimanali aggiuntive in orario scolastico, da Settembre a Novembre, sovrapponendosi in parte alle ore di Religione e/o lingua straniera che i bambini non frequentano. Insegnante B: 4ore settimanali da Gennaio a Febbraio con gli stessi bambini che a quel punto avranno una competenza maggiore. Insegnante C: 6ore settimanali, segue per 2 mesi un piccolo gruppo di bambini arrivati in corso d’anno.

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Bibliografia

• Appunti dott.ssa Maddii Lucia • Rivista “Sesamo” ed. La Nuova Italia • Cdrom “Tutti uguali tutti diversi” • M.Traversi, G.Ventura, Il salvagente • Luatti, Favaro, Accogliere chi accogliere come • Favaro, Insegnare l’italiano agli alunni stranieri • Omodeo, La scuola multiculturale

Sitografia

• http://www.centrocome.it • http://www.cospe.it • http://www.pavonerisorse.it • http://www.socrates-me-too.org • http://www.unive.it • http://www.comune.torino.it • http://www.pubblica.istruzione.it • http://www.iprase.tn.it • http://www.lannaronca.it • http://www.maestroalberto.it

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S C U O L A S E C O N D A R I A D I P R I M O G R A D O

Introduzione

L’arrivo di alunni stranieri ad inizio anno o, come spesso accade, durante l’anno scolastico pone molti problemi agli insegnanti ed alla scuola come istituzione. Fra i tanti, è sicuramente di fondamentale importanza riuscire a definire un percorso didattico il più possibile adeguato ai bisogni linguistici e formativi dei soggetti interessati.

I lavori di gruppo di questo corso di aggiornamento sono stati perciò finalizzati a produrre dei materiali per tentare di fornire qualche risposta all’interno di un organico quadro di intervento.

Il gruppo si è quindi impegnato nella ricerca di materiali, nella discussione e rielaborazione di essi, oltre che nella produzione di esempi di unità, seguendo gli stimoli, i suggerimenti e le proposte che la relatrice, prof.ssa Lucia Maddii, ha fornito nelle prime riunioni.

Nonostante una certa discontinuità nella frequenza, dovuta a cause diverse, il gruppo è riuscito sostanzialmente a completare il compito assegnato, seguendo la traccia predisposta, affrontando via via varie problematiche: − come analizzare la situazione iniziale; − come definire un “sillabus”, inteso come elenco dei contenuti linguistici, tenendo conto delle

necessità più urgenti dal punto di vista linguistico, secondo lo schema: contenuti lessicali - funzioni comunicative - strutture grammaticali (morfosintattiche);

− come definire gli obiettivi della prima fase di inserimento e alfabetizzazione di alunni appena arrivati in Italia;

− ipotizzare una sequenza delle unità; − produrre esempi di unità; − come organizzare un laboratorio di italiano L2.

Nelle pagine che seguono sono raccolti i materiali prodotti dal gruppo. Il clima di collaborazione creatosi all’interno del gruppo ha favorito un costante scambio di

esperienze, dal quale sono scaturiti molti spunti, evitando di perdere di vista lo scopo primario dei lavori, cioè l’accoglienza e l’insegnamento della lingua italiana ad alunni appena arrivati in Italia, privi di qualsiasi conoscenza della nostra lingua.

A conclusione dei lavori, lo scopo si può considerare raggiunto: i corsisti hanno infatti valutato positivamente l’esperienza, che ha loro consentito di riflettere sui vari aspetti collegati all’insegnamento dell’italiano L2, non solo da un punto di vista teorico, ma soprattutto con un taglio operativo che ha permesso di delineare le tappe essenziali di un percorso, quasi una traccia di lavoro, sicuramente da perfezionare, adeguare e integrare; ma comunque una “bussola” utile per orientarsi in situazioni complesse come quelle relative all’inserimento in classe di alunni stranieri.

I materiali per la costruzione delle unità sono stati tratti e, in parte rielaborati, da: Viola I., Sabbatici L., Tarocco L., L’Italiano per te, Petrini Bosio I., S.O.S. Italiano testo base, Il Capitello Chiuchiù A. , Viva l’Italiano, Guerra Latino A., Muscolino M., 1 – 2 – 3 Italiano, Vol. 1, Hoepli Brognoli, Malorgio, Parole per il mondo 1, 2, 3 , 4, 5, 6, Gaia editore Favaro, Italiano anch’io Favaro, Bettinelli, Piccardi, Insieme - Corso di Italiano per stranieri, La Nuova Italia

Alessandro Eblasi Coordinatore del gruppo di lavoro della Scuola secondaria di primo grado

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47

Scuola Classe

GRIGLIA DI RILEVAZIONE DELLE COMPETENZE IN ITALIANO SECONDA LINGUA PER ALUNNI APPENA INSERITI

Alunno età nazionalità in Italia dal lingua materna

~ ~ ~

A. Aspetti affettivo - relazionali sì no note 1. Dimostra disponibilità a comunicare e a

socializzare � �

2. Ha bisogno di essere sollecitato e/o stimolato ad interagire

� �

B. Abilità di ricezione orale sì no note 1. Comprende gesti

� �

2. Comprende e segue istruzioni date gestualmente

� �

3. Comprende frasi ed espressioni relative al qui e ora dell'ambiente scolastico

� �

C. Abilità di ricezione scritta sì no note 1. Distingue e legge lettere e suoni

dell’italiano � �

2. Sa formare le sillabe, ma non legge parole complete

� �

3. Riconosce alcune parole che vede scritte, ma non le legge

� �

4. Legge strumentalmente parole per abbinarle a immagini e gesti

� �

5. Legge e comprende parole

� �

6. Legge e comprende parole e/o frasi didascaliche

� �

7. Legge i numeri almeno fino a 100

� �

D. Abilità di interazione sì no note 1. Si esprime e risponde utilizzando

prevalentemente codici extralinguistici � �

2. Utilizza parole singole per esprimere necessità o richiedere l'attenzione

� �

3. Utilizza forme di saluto

� �

E. Abilità di produzione scritta sì no note 1. Copia

� �

2. Sa orientarsi nello spazio della pagina

� �

3. Copia usando le lettere maiuscole e/o il corsivo

� �

Page 42: Sezione I

48

Obiettivi della prima fase

A. Ascoltare 1. Comprendere espressioni della quotidianità scolastica e frasi molto semplici

orientate alla soddisfazione di bisogni concreti e immediati

B. Leggere 1. Comprendere parole ed espressioni di uso molto frequente relative alla dimensione

spazio-temporale ed al proprio vissuto (routine quotidiane) 2. Comprendere in modo globale brevi testi a carattere descrittivo e narrativo 3. Leggere ad alta voce pronunciando correttamente le parole

C. Parlare 1. Presentare se stessi, descrivere in modo semplice se stessi 2. Rivolgere domande e rispondere su semplici argomenti del proprio vissuto e

dell’esperienza scolastica 3. Fare domande per soddisfare bisogni immediati 4. Usare parole ed espressioni della quotidianità scolastica

D. Scrivere 1. Scrivere sotto dettature comunicazioni e consegne 2. Completare semplici frasi usando parole ed espressioni della quotidianità scolastica 3. Usare parole ed espressioni delle quotidianità scolastica 4. Scrivere semplici frasi con il lessico acquisito

Elenco dei contenuti linguistici

Contenuti lessicali Funzioni comunicative Strutture grammaticali (morfosintatiche)

- numeri fino a 100 - nazionalità - la scuola: spazi, oggetti,

persone - la famiglia: rapporti di

parentela, nomi di persona - cibo - colori - abbigliamento - corpo - casa - azioni della giornata - divertimento, sport - animali - spazio, ambienti - tempo

- presentarsi - salutare - domandare / dire l’età, la

provenienza, l’indirizzo - denominare oggetti - numerare oggetti - indicare oggetti - chiedere oggetti - chiedere il permesso - esprimere bisogni relativi

alla vita scolastica - denominare rapporti di

parentela - raccontare, descrivere

routine quotidiane - denominare numeri e

colori - descrivere ambienti,

oggetti, persone - eseguire istruzioni e

consegne - esprimere il possesso - elencare animali

- suoni e scrittura - nomi: genere e numero - verbi: indicativo presente

prima coniugazione - verbo essere, verbo avere - verbi regolari - concordanze:

articolo/nome, aggettivo/nome, verbo/nome

- pronomi personali soggetto

- aggettivi possessivi - aggettivi dimostrativi - aggettivi qualificativi - avverbi di tempo - avverbi di luogo - avverbi di quantità

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Sequenza delle unità

titolo unità contenuti lessicali funzioni comunicative strutture grammaticali

1. Unità O � alfabeto � suoni e scrittura

� sillabe

2. Chi sono, da dove vengo

� nomi di persona � saluti � formule di cortesia � frasi affermative e

interrogative � verbo venire

� presentarsi � salutare

� pronomi personali soggetto (io, tu)

� genere dei nomi � verbi essere (indicativo

presente, prima e seconda persona singolare)

3. La scuola

� spazi � oggetti � persone � numeri � formule di cortesia

� denominare, indicare, numerare, chiedere oggetti

� chiedere il permesso � esprimere bisogni

relativi alla vita scolastica

� denominare ambienti, oggetti, persone

� eseguire istruzioni e consegne

� genere/numero dei nomi � aggettivi qualificativi � c’è, ci sono � concordanza articolo/nome –

aggettivo/nome

4. La famiglia

� nomi propri di persona � rapporti di parentela

� denominare rapporti di parentela

� descrivere persone � raccontare, descrivere

routine quotidiane

� aggettivi possessivi, qualificativi, dimostrativi

� concordanze � verbi regolari

5. La casa

� spazi, ambienti � arredamento � colori

� denominare, indicare, oggetti

� descrivere spazi e ambienti

� verbi entrare, andare � preposizioni semplici e

articolate � avverbi di luogo

6. La strada, il paese, la città

� mezzi di trasporto � terminologia relativa alla

strada � nomi di negozi � nomi di edifici � segnaletica

� chiedere, domandare informazioni

� verbi andare, stare, venire � avverbi di luogo

7. Il corpo

� parti del corpo � i sensi � le funzioni corporee

basilari � verbi legati alla

sensorialità e alle funzioni corporee basilari

� denominare, indicare parti del corpo

� descrivere se stessi e altre persone (aspetto fisico)

� esprimere stati (sto bene / sto male, …)

� aggettivi numerali, qualificativi

� concordanze

8. L’abbigliamento

� vestiti � colori

� denominare, indicare, descrivere abiti e oggetti

� chiedere

� aggettivi qualificativi, possessivi, dimostrativi

� concordanze

9. Il cibo

� alimenti � tavola e arredamento � bevande � formule di cortesia

� chiedere, indicare, denominare cibo e piatti

� esprimere apprezzamenti (mi piace / non mi piace)

� verbi, mangiare, dare, bere � pronomi personali � concordanze � avverbi di quantità (tanto,

poco, molto, …)

10. Il tempo

� ore � giorni � mesi � settimana � momenti della giornata � routine quotidiane � stagioni

� chiedere / dire l’ora � chiedere che tempo fa

� frasi interrogative � verbo sapere

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ESEMPI DI UNITÀ DIDATTICHE UD 1 - Chi sono, da dove vengo

Parte per l’insegnante Titolo Chi sono, da dove vengo Destinatari alunni della scuola secondaria di primo grado Livello di competenza linguistico-comunicativa

pre – A1

Tipologia di corso prima accoglienza: 2 / 3 mesi Durata dell’unità due / quattro ore

Prerequisiti � Conoscere l’alfabeto italiano � Pronunciare e associare in modo corretto suoni e lettere

Contenuti lessicali � Nomi di persona � Frasi affermative e interrogative � Formule di cortesia � Verbo venire

Funzioni comunicative e linguistiche � Presentarsi (dire e scrivere il proprio nome) � Salutare

Strutture grammaticali � Pronomi personali soggetto: io, tu � Nomi comuni e propri � Genere dei nomi � Verbo essere, Indicativo presente, prima e seconda persona singolare

Fasi operative Fase 1 – Carta d’identità Prima attività: Mi presento - Costruisci una carta d’identità con foto o disegno

Foto o disegno

nome

cognome

città

scuola

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Seconda attività: completa le vignette, come nell’esempio.

Terza attività: come ti chiami? Completa le vignette, come nell’esempio.

io sono Luca io sono Maria

tu sei Luca tu sei Maria

io mi chiamo Luca io mi chiamo

Maria

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52

Quarta attività: da dove vengo? Completa le vignette, come nell’esempio.

Quinta attività: colora il Paese di provenienza e l’Italia su un planisfero.

Fase 2 - Presentazioni: i compagni si presentano e l’alunno, a sua volta, si presenta.

Di quale Paese sei? Da dove vieni?

Sono del ……..

Vengo da ……..

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53

Simulazione di dialogo / scambio comunicativo fra alcuni alunni.

Esempio: Mario: tu come ti chiami? Ugo: io mi chiamo Ugo [da ripetere alcune volte, con nomi di persona diversi, maschili e femminili] Prima attività: completa le vignette con le opportune battute del dialogo, come nell’esempio.

Seconda attività: riconosci il genere dei nomi propri indicandolo con una crocetta, come nell’esempio.

maschile femminile Maria X Ugo X Laura Filippo Luigi Carla Carlo Mario

Terza attività: elenca i nomi propri dei tuoi compagni di classe ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………

tu come ti chiami? io mi chiamo

Ugo

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54

Quarta attività: riconosci nell’elenco i nomi dei tuoi compagni di classe. c’è non c’è

Diego Andrea Camilla Carlo Mario Luigi Silvia Alice Alessandro

Fase 3 – Salutare e presentarsi con compagni e adulti

Prima attività: completa le vignette come nell’esempio.

Seconda attività: ricostruisci correttamente le frasi, riordinando le parole. io – buongiorno – sono – Mario _________________________________ io – Paolo – ciao – sono _________________________________

Ciao, io sono Beppe Tu come ti chiami?

Ciao, io mi chiamo Ugo

Ciao, io sono la tua insegnante. Tu come ti chiami?

Buongiorno, io mi chiamo Ugo

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UD 2 – La Scuola

Parte per l’insegnante Titolo La Scuola Destinatari alunni della scuola secondaria di primo grado Livello di competenza linguistico-comunicativa

pre – A1

Tipologia di corso prima accoglienza: 2 / 3 mesi Durata dell’unità otto / dieci ore

Situazione iniziale dell’alunno: Si ipotizza un alunno, proveniente dal Pakistan, inserito nella realtà scolastica italiana all’inizio del secondo quadrimestre. Presentazione e/o motivazione: L’unità prevede una prima familiarizzazione con l’ambiente e con la terminologia relativa alla quotidianità scolastica. Per il raggiungimento degli obiettivi previsti si richiede il possesso dei seguenti prerequisiti:

• Conoscenza dell’alfabeto; • Pronuncia in modo almeno comprensibile suoni e parole (Fonetica); • capacità di associare suono-lettera.

Obiettivi linguistico-comunicativi

Contenuti lessicali Funzioni comunicative Riflessioni sulla lingua • Spazi • Oggetti • Persone • Numeri • Formule di cortesia

• Denominare, indicare, numerare, chiedere oggetti

• chiedere permesso • esprimere bisogni

relativi alla vita scolastica

• Denominare ambienti, oggetti, persone

• eseguire semplici istruzioni e consegne

• Genere e numero dei nomi

• Concordanza articolo nome

• aggettivo qualificativo • c’è /ci sono

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FASI OPERATIVE

1) Lettura – analisi di un disegno di un’aula scolastica con etichette: Consegna: dopo aver osservato attentamente l’immagine, collega ogni oggetto al nome.

astuccio

penna

orologio

temperino

gomma

2) Cruciverba immagine- parola Completa il cruciverba inserendo i nomi degli oggetti al posto giusto.

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3) Completa il disegno scrivendo i nomi mancanti negli spazi vuoti

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58

4) Lettura e comprensione - Leggi ad alta voce il testo, quindi esegui gli esercizi. A Scuola L’aula è spaziosa e luminosa, c’è una grande finestra che dà sul cortile interno. In classe non manca nulla: un armadio, il cestino della carta, una lavagna, banchi e sedie, una cattedra. Sui banchi ci sono astucci, penne, gomme, fogli di carta per scrivere. Appoggiato per terra c’è uno zaino. Accanto alla lavagna un orologio indica l’ora. Sotto l’orologio, il professore ha attaccato all’attaccapanni il cappotto. A destra della lavagna c’è un calendario. Il professore ha chiamato uno studente alla lavagna per fare la correzione del compito.

Indica con una crocetta le parole corrette per completare la frase. L’aula è � spaziosa e luminosa

� molto spaziosa � molto luminosa

Il professore � entra in classe � non è entrato in classe � è in classe

Uno studente è andato alla lavagna � per disegnare � per correggere il compito � per pulire la lavagna

5) Vero o falso? - Rispondi osservando la figura a pag. V F Il quaderno è sul banco � � Lo zaino è sopra la cattedra � � Lo studente scrive alla lavagna � � L’armadio è sotto la finestra � � L’orologio è accanto alla lavagna � � Il professore legge il libro � �

6) Completamento di un testo - Completa il testo inserendo gli articoli elencati:

…aula è spaziosa e luminosa, c’è … grande finestra che dà sul cortile interno. In classe non manca nulla: … armadio, … cestino della carta, … lavagna, banchi e sedie, … cattedra. Sui banchi ci sono astucci, penne, gomme, fogli di carta per scrivere. Appoggiato per terra c’è … zaino. Accanto alla lavagna … orologio indica …ora. Sotto …orologio, … professore ha attaccato all’attaccapanni … cappotto. A destra della lavagna c’è … calendario. … professore ha chiamato … studente alla lavagna per fare … correzione del compito.

(uno - una – L’ - un – il – una - Il – l’ – una – uno – un - l’ – il – il – un - la)

7) Collega il nome con l’articolo - Scrivi accanto ad ogni parola l’articolo, scegliendo fra il – lo - la

Banco Sedia Classe Orologio Zaino cestino

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59

8) Dal singolare al plurale - Scrivi le seguenti espressioni al plurale, come nell’esempio.

singolare plurale il banco i banchi la sedia la classe il quaderno la matita il cestino la cartella

9) Lettura di immagini - Osserva attentamente le immagini, quindi esegui gli esercizi.

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Chiedere oggetti - Osserva attentamente l’esempio, quindi esegui gli esercizi.

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61

10) Posso andare a ….. ? – Dopo aver osservato il disegno, completa le frasi e leggi ad alta voce.

Posso andare

……………………….

Posso andare

……………………….

Posso andare

……………………….

Posso andare

……………………….

11) Conoscere la corretta terminologia - Completa il disegno scrivendo il nome di ogni stanza

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12) I numeri - Dopo aver letto con attenzione, completa liberamente.

Uno è il sole, uno è il mio naso e uno è il ……………………………….

Due sono gli occhi, gli orecchi, le gambe, le braccia e due sono …………………………

Tre sono gli angoli del triangolo e tre …………………………….

Quattro sono le dita di Topolino e quattro …………………………… .

Cinque e cinquanta, la mia gallina canta e cinque …………………………… .

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63

Sei, asino che sei e sei ………………………………………. .

Sette sono le stelle dell’Orsa Maggiore e sette …………………………………. .

Otto sono le zampe del ragno e otto ………………………………………… .

Nove sono i mesi per nascere e nove ……………………………………… .

Dieci sono le dita della mano e dieci ………………………………………. .

Undici sono i giocatori di una squadra di calcio e undici ………………………………….. .

Dodici sono i mesi dell’anno e dodici …………………………………. .

Tredici è il mio giorno fortunato e tredici …………………………………………… .

[*] da svolgere in modo guidato.

13) Gli aggettivi – Osserva attentamente le vignette, quindi scegli la parola giusta.

Il pagliaccio è � felice

� triste

La bambina è � felice

� triste

La casa è � bella

� brutta

L’albero di Natale è � bello

� brutto

La bambina è � buona

� cattiva

Il bambino è � buono

� cattivo

Piero è � giovane

� vecchio

L’uomo è � vecchio

� giovane

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14) Gli aggettivi – Completa le frasi scegliendo i più adatti fra gli aggettivi elencati. La mia aula è ………………………………… [grande – piccola – luminosa – rumorosa – affollata – vuota – ordinata] Il mio vicino di banco è ………………………………… [alto – basso – simpatico – antipatico – magro - grasso] Il mio vicino di banco ha gli occhi …………………… [chiari – scuri – azzurri – verdi – neri] La mia vicina di banco è ………………………………… [alta – bassa – simpatica – antipatica – magra - grassa] Il mio vicino di banco ha i capelli …………………… [chiari – scuri – biondi – castano chiaro – neri]

Verifica conclusiva - Disegna e descrivi la tua aula.

……………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………….

Page 59: Sezione I

65

UD 3 – La casa

Parte per l’insegnante Titolo La casa Destinatari alunni della scuola secondaria di primo grado Livello di competenza linguistico-comunicativa

pre – A1

Tipologia di corso prima accoglienza: 2 / 3 mesi Durata dell’unità otto / dieci ore

Situazione iniziale dell’alunno: Si ipotizza un alunno già inserito nella realtà scolastica italiana da alcune settimane, che ha iniziato a seguire alcune unità di un percorso di prima alfabetizzazione.

Presentazione e/o motivazione: L’unità prevede una prima fase di acquisizione del lessico-base, quindi una serie di attività per esercitare le funzioni comunicative ed alcuni meccanismi linguistici. Per il raggiungimento degli obiettivi previsti si richiede il possesso dei seguenti prerequisiti:

• Conoscenza dell’alfabeto; • pronuncia in modo almeno comprensibile suoni e parole (Fonetica); • capacità di associare suono-lettera; • conoscenza dei pronomi personali soggetto e del presente indicativo del verbo essere.

Obiettivi linguistico-comunicativi Contenuti lessicali Funzioni comunicative Riflessioni sulla lingua

• nomi delle stanze e lessico dell’arredamento: cucina, ingresso, corridoio, soggiorno, camera da letto, bagno, armadio, tavolo, sedia, divano, poltrona, libreria, tappeto, scrivania, lavandino, frigorifero, lavatrice, …

• Aggettivi: i colori (rosso, verde, azzurro, bianco, …)

• denominare, indicare spazi e oggetti

• descrivere in maniera essenziale spazi e oggetti.

• verbi entrare, andare (indicativo, presente);

• preposizioni semplici • alcuni avverbi di luogo

(dove, qui, lì, là).

Fasi operative

1. Leggi il testo e osserva con attenzione le immagini. Una casa italiana è composta da diverse stanze: l'ingresso, il corridoio, il soggiorno o salotto, le camere da letto, la cucina e il bagno. Nel soggiorno si ricevono ospiti e si pranza in occasione di feste importanti o nei giorni festivi. Nella casa italiana tradizionale la cucina è abbastanza grande ed è il luogo dove si passa la maggior parte del tempo. Nelle case moderne, però, la cucina è più piccola e la stanza dove si passa la maggior parte del tempo è il soggiorno. Nel soggiorno ci sono un tavolo, delle sedie, un divano o qualche poltrona, un mobile. Spesso sul mobile del soggiorno c’è un televisore. In cucina gli elettrodomestici più comuni sono: il frigorifero, la lavastoviglie, il lavello. Le camere da letto sono arredate con uno o più letti, un armadio, dei comodini, spesso una libreria ed un tappeto. Il bagno è ricoperto di piastrelle in ceramica colorata o bianca; la lavatrice è spesso nel bagno.

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1. Ingresso 2. Corridoio 3. Salotto o soggiorno 4. Camera da letto 5. Balcone 6. Bagno 7. Cucina

2. Nelle stanze si possono trovare molti mobili ed elettrodomestici di vario tipo, ecco alcuni dei più comuni.

armadio divano frigorifero lavatrice

libreria lavandino poltrona sedia

tappeto scrivania

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3. Dopo aver osservato attentamente le immagini nella pagina precedente, completa con le parole mancanti

1. …………………………… 2. …………………………… 3. …………………………… 4. …………………………… 5. …………………………… 6. …………………………… 7. …………………………… 8. ……………………………

4. Collega ogni nome al disegno corrispondente.

A. lavandino B. tappeto C. lavatrice D. libreria E. divano F. poltrona G. armadio H. frigorifero I. sedia J. scrivania

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5. Rileggi il testo e completa le frasi con le parole mancanti.

Nel soggiorno si ricevono …………………………………………….. Si pranza in ……………………………………………………………….. Nella casa tradizionale italiana la cucina è …………………………………………………. Nelle case moderne, però, la cucina è …………………………………………… La stanza dove si passa la maggior parte del tempo è il …………………………………….. Gli elettrodomestici più comuni sono ………………………………………………………….

6. Consultando il testo, scegli la risposta corretta fra quelle proposte.

La lavatrice è spesso � nel bagno � in cucina � in camera

Il divano è � in camera � nel soggiorno � nel bagno

Il frigorifero è � in cucina � in bagno � nel soggiorno

Il comodino è � in cucina � in camera da letto � in soggiorno

7. Completa il testo inserendo le preposizioni mancanti.

Una casa italiana è composta ….. diverse stanze: l'ingresso, il corridoio, il soggiorno o salotto, le camere da letto, la cucina e il bagno. ….. soggiorno si ricevono ospiti e si pranza ….. occasione ….. feste importanti o ….. giorni festivi. ….. casa italiana tradizionale la cucina è abbastanza grande ed è il luogo dove si passa la maggior parte ….. tempo. ….. case moderne, però, la cucina è più piccola e la stanza dove si passa la maggior parte del tempo è il soggiorno. ….. soggiorno ci sono un tavolo, delle sedie, un divano o qualche poltrona, un mobile. Spesso ….. mobile ….. soggiorno c’è un televisore. ….. cucina gli elettrodomestici più comuni sono: il frigorifero, la lavastoviglie, il lavello. Le camere ….. letto sono arredate con uno o più letti, un armadio, ….. comodini, spesso una libreria ed un tappeto. Il bagno è ricoperto ….. piastrelle ….. ceramica colorata o bianca; la lavatrice è spesso ….. bagno.

8. Osserva attentamente la coniugazione dei verbi entrare e andare.

Verbo entrare – Prima coniugazione (-are) modo Indicativo, Tempo Presente

Verbo andare (irregolare) modo Indicativo, Tempo Presente

Io entro Tu entri Egli entra Noi entriamo Voi entrate Essi entrano

Io vado Tu vai Egli va Noi andiamo Voi andate Essi vanno

9. Completa le frasi con le forme verbali corrette.

Io ………………. in casa di Lucia Tu ……………….in casa di Lucia Egli ……………….in casa di Lucia Noi ……………….in casa di Lucia Voi ……………….in casa di Lucia Essi ……………….in casa di Lucia

Io ……………….in soggiorno Tu ……………….in soggiorno Egli ……………….in soggiorno Noi ……………….in soggiorno Voi ……………….in soggiorno Essi ……………….in soggiorno

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10. Completa le frasi utilizzando correttamente le forme verbali del presente indicativo dei verbi andare ed entrare e combinando i nomi e le preposizioni elencate.

es. Io vado in bagno

nomi preposizioni

io bagno al

tu bar in

egli cinema a

noi scuola al

voi ristorante in

essi palestra al

11. Riordina le parole per formare una frase.

prendere cucina di vado una in bottiglia vino a ……………………………………………………………………………………………………. riposare vado per camera in ……………………………………………………………………………………………………. in televisione vado a soggiorno vedere la …………………………………………………………………………………………………….

12. Rispondi, come negli esempi.

Dove sei? Sono in cucina Dove sei? ………………………. (camera) Dove sei? ………………………. (bagno) Dove siete? Siamo in cucina Dove siete? ………………………. (camera) Dove siete? ………………………. (bagno) Dove vai? Vado in cucina Dove vai? ………………………. (camera) Dove vai? ………………………. (bagno) Dove andate? Andiamo in cucina Dove andate? ………………………. (camera) Dove andate? ………………………. (bagno)

13. Completa le frasi con i nomi mancanti, scegliendo dall’elenco.

Andrea è sul ……………. per guardare la ……………. Luca va in ……………. per fare ……………. Carla va in ……………. per andare a dormire

(cucina - camera - divano – colazione – televisione - )

14. Leggi con attenzione, quindi esegui gli esercizi seguenti.

• Dove sei? Sono qui, in soggiorno.

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• Dove sei? Sono qui, in camera. • Vieni qui in cucina, ho bisogno di te. • Dov’è il libro di Storia? È là, sulla scrivania. • Dov’è la mia camicia nuova? È lì, nel cassetto dell’armadio.

15. Completa le frasi con gli avverbi di luogo (dove, qui, là, lì)

• …….. sei? Sono …….., in soggiorno. • …….. sei? Sono …….., in camera. • Vieni …….. in cucina, ho bisogno di te. • …….. è il libro di Storia? È …….., sulla scrivania. • …….. è la mia camicia nuova? È …….., nel cassetto dell’armadio.

16. Completa le frasi con gli avverbi di luogo (dove, qui, là, lì), coniuga anche i verbi

correttamente.

• …….. siete? …….. …….., in soggiorno. • …….. siete? …….. …….. in camera. • …….. …….. in cucina, ho bisogno di voi. • …….. è il libro di Geografia? È …….., sulla scrivania. • …….. è la mia camicia nuova? È …….., nel cassetto dell’armadio.

17. Completa le frasi usando gli aggettivi sotto elencati.

Il tappeto è ………………….. Il divano è ………………….. La poltrona è ………………….. Il frigorifero è ………………….. Le piastrelle del bagno sono ………………….. La mia casa è ………………….. La mia casa è ………………….. La nostra casa è ………………….. I mobili della mia casa sono ………………….. I mobili della mia casa sono ………………….. I mobili della cucina sono di colore ………………….. Le piastrelle della cucina sono ………………….. con i fiori …………………..

(moderni - verde – piccola - rosso –gialla – bianco - gialli – grande – comoda – antichi – azzurre – verde – bianche)

18. Trasforma dal singolare al plurale.

singolare plurale Il tappeto è rosso I tappeti sono rossi Il divano è verde La poltrona è gialla Il frigorifero è bianco Le piastrelle del bagno sono azzurre Le nostre case sono grandi La mia casa è piccola La nostra casa è comoda

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19. Scrivi una breve descrizione di una casa, utilizzando quanto hai appreso in questa unità. …………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………………

Page 66: Sezione I

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S C U O L A S E C O N D A R I A D I S E C O N D O G R A D O

Il viaggio del “ sillabus “ delle scuole secondarie di secondo grado Abbiamo cominciato il nostro viaggio in quattro, per poi proseguirlo con un numero contenuto e variabile di compagni. Il calendario così esteso nel tempo, non ha consentito di essere costantemente presenti, ma non ha tolto motivazione ed interesse ai partecipanti. Il gruppo era composto da insegnanti di scuola secondaria in servizio presso licei, istituti tecnici e professionali. Le materie di loro competenza sono lingue straniere, italiano e sostegno e questo ha favorito omogeneità nel linguaggio e nella circolarità dei saperi didattici. La rotta assegnata era quella di alfabetizzare in italiano come lingua seconda, un ragazzo neo arrivato. Gli strumenti a nostra disposizione erano davvero pochi. L’editoria, non ancora pronta all’obbligo formativo fino a 16 anni, non aveva pubblicato testi per questa fascia d’età e quindi abbiamo afferito a testi stranieri, di lingua o destinati ad un pubblico adulto; li abbiamo rielaborati immaginando un ragazzo alfabetizzato in lingua madre, destinato ad un istituto tecnico della nostra provincia, nella prima fase di inserimento con un età compresa fra i 15 e i 17 anni. Le riflessioni nate intorno alla “costruzione” di questo alunno ipotetico, ci hanno portato a considerare l’inserimento di un ragazzo con un’alfabetizzazione strumentale in lingua neo-latina e magari in possesso di una lingua ponte europea o comunque insegnata nelle scuole italiane, caso diverso da quello di un ragazzo alfabetizzato in una lingua “altra” con una grafia e una spazialità, magari, opposti. Abbiamo anche evidenziato che questo comporterà difficoltà di relazione fra compagni e con gli adulti, ma anche nella comprensione del nostro sistema scolastico o dell’organizzazione della scuola in cui viene inserito. Pertanto abbiamo cercato omogeneità e trasversalità, enucleando le seguenti criticità o problematiche da tenere presenti nella formulazione del percorso di insegnamento di italiano come lingua seconda:

a. gli analfabeti nella lingua madre; b. gli alfabetizzati in un alfabeto diverso da quello latino; c. gli alfabetizzati in alfabeto latino con livelli di scolarizzazione bassa; d. gli alfabetizzati in alfabeto latino con livelli di scolarizzazione standard o più alta di quella

italiana; e. gli alfabetizzati in Italia dopo la quinta elementare; f. gli alfabetizzati in Italia prima della quinta elementare; g. la frequenza scolastica; h. la scolarità nel paese di provenienza e le tipologie di insegnamento extralinguistico; il

progetto di vita delle famiglie e dell’alunno; i. la tipologia di scuola superiore e le sue specificità.

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Queste riflessioni portano ad una diversa distribuzione del tempo destinato all’apprendimento della lingua italiana, che sarà più lungo se il ragazzo viene da un alfabeto molto distante da quello italiano. Nella stesura delle unità di apprendimento abbiamo previsto continui richiami ad apprendimenti precedenti proprio per rinforzare e consolidare. Inoltre, il gruppo ha proceduto a riflettere intorno alla necessità di un laboratorio linguistico. Dal confronto è emerso che alcune scuole del territorio ne sono provviste, mentre altre no. Abbiamo comunque stabilito che il laboratorio linguistico è:

1) Il laboratorio è uno spazio (in genere un’aula) dotato dei supporti messi a disposizione dalle varie tecnologie e, cosa fondamentale, dalle risorse della scuola, dove si svolgono attività mirate per alunni stranieri. Questo è un luogo “dedicato”, con “finalità precise”, e costituisce un “ambiente” artificiale più “protetto” e più controllato dall’insegnante, in cui i ragazzi ricevono sollecitazioni all’apprendimento in qualche modo più “controllate” rispetto a quelle che essi ricevono all’interno della classe. Qui dovrebbero essere presenti i supporti multi-mediali, una piccola biblioteca, carte geografiche, giochi, piantine delle varie città, in particolare una della città in cui si trova la scuola, con l’indicazione della scuola stessa, ed eventualmente una dei paesi in cui gli alunni vivono.

2) Il laboratorio è un’attività linguistica mirata agli alunni stranieri nell’ambito della classe (da svolgere quindi nell’aula).

3) Il laboratorio è un luogo fisico, che coincide con quello descritto al punto 1, dove si svolgono azioni di recupero particolari, mirate a problemi specifici.

4) Il laboratorio è un’occasione feconda di scambi interculturali fra alunni stranieri e fra questi e quelli italiani, da ricercare continuamente in ambito scolastico ed extrascolastico, anche mediante una precisa programmazione.

5) Il laboratorio è un termine che spesso rimanda ad un insieme di percorsi, strategie, che vengono proposti agli alunni stranieri indipendentemente da luoghi e tempi.

L’accezione con la quale noi preferibilmente interpretiamo il termine “Laboratorio linguistico” è l’ultima, poiché raccoglie tutte le precedenti, ne è la summa. Quindi per la stesura delle unità didattiche e del percorso di apprendimento dell’italiano come L2 si evidenziano dei punti comuni a tutte le tipologie di scuole superiori che si possono così riassumere:

PUNTI FORTI PUNTI DEBOLI

• Protocollo dell’accoglienza; • Biografia scolastica; • Le prove; • Il laboratorio; • Il grado di autonomia dell’alunno; • La collaborazione tra docenti.

• L’applicazione degli strumenti a disposizione;

• I sistemi scolastici; • I saperi disciplinari.

PUNTI APERTI • Trasferibilità delle competenze e conoscenze degli alunni; • Universalità dei saperi extra-linguistici; • La valutazione; • Gli strumenti a disposizione dei docenti e degli alunni; • Il laboratorio; • Le risorse economiche.

Riprendendo dal Quadro delle lingue europee, punto A1, il “nostro” alunno ha le seguenti competenze, riscontrabili ed osservabili attraverso prove ed esercizi, esemplificati nelle quattro unità didattiche predisposte, che lo sosterranno nella fase iniziale di apprendimento ed inserimento:

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COMPETENZE

PRAGMATICHE COMPETENZE LINGUISTICHE

COMPETENZE SOCIOLINGUISTICHE

− Comprende semplici messaggi e scambi comunicativi con frasi o parole-frasi in ambiti di immediata rilevanza.

− Ascolto di annunci e istruzioni.

− Comprende e segue istruzioni date lentamente.

− Comprende semplici indicazioni relative a come andare da X a Y, a piedi o con trasporti pubblici.

− Coglie il punto principale in messaggi e brevi annunci.

− L’apprendente è in grado di interagire in modo semplice, rispondere a domande facili su se stesso e su ciò che lo circonda, formulare e reagire a enunciati semplici riguardanti i bisogni più immediati.

− Riesce a comprendere e utilizzare espressioni familiari di uso quotidiano e formule molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto.

− Lettura per orientarsi − Riconosce nomi, parole e frasi

familiari su semplici cartelli nelle più comuni situazioni quotidiane.

− Comprende testi semplici e avvisi di uso quotidiano quali insegne, indicazioni, istruzioni e avvisi di pericolo in luoghi pubblici.

− Sa trovare informazioni nel materiale di uso quotidiano, come pubblicità, prospetti, elenchi, orari ecc.

− Lettura per informazione − Sa cogliere il senso del

contenuto di materiali informativi molto semplici e di brevi e facili descrizioni specialmente se accompagnati da supporto visivo.

− Lettura di istruzioni − Sa seguire indicazioni scritte

brevi e semplici. (ad es. “vai da X a Y” ).

− Comprende semplici istruzioni.

− È in grado di interagire in modo semplice purché l’interlocutore parli lentamente e chiaramente e sia disposto a collaborare.

− Comprende un breve intervento orale, se esso è accuratamente articolato e contiene pause che permettono di coglierne il senso.

− Sa presentarsi/re e usare semplici espressioni di saluto e di commiato.

− Discussione informale (fra amici ).

− Sa esprimere il consenso o il disaccordo con gli altri.

− Cooperazione orientata. − È in grado di chiedere e dare

qualcosa. − È in grado di comprendere

domande e istruzioni rivolte lentamente e di seguire brevi, semplici indicazioni.

− Ottenere beni e servizi − Sa chiedere per avere e sa

dare cose alle persone. Sa ordinare un pasto. Sa fare semplici spese indicando che cosa vuole e chiedendo il prezzo. Sa dare e ricevere informazioni sulla quantità, numeri, prezzi ed ore.

− Scambio di informazioni

METODI E STRATEGIE

METODI E STRATEGIE METODI E STRATEGIE

Inserimento in classe. Full immersion nella lingua italiana.

Laboratorio linguistico previa accoglienza nella scuola

Alunno tutor

Le unità sono riunite in un modulo titolato “Presentazione” e si articolano in

1) Mi presento 2) La famiglia 3) La scuola 4) Il tempo libero.

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Un ringraziamento particolare va a Francesca, che ha disegnato le prime pagine appositamente per questo lavoro, e a Michela per la sua illuminante partecipazione.

Roberta Magi Coordinatrice del gruppo di lavoro

della Scuola secondaria di secondo grado Bibliografia Le immagini e parte delle attività proposte sono state tratte dai seguenti libri: R. B. Costa, C. Ghezzi, M. Piantoni, Contatto 1, Loescher 2005 M. Mezzadri, P. E. Balboni, Rete! Junior-parte A, Guerra Edizioni, 2005 I. Fratter, C. Troncarelli, Piazza Navona, Cideb, 2006 L. Puttini, L. M. Lanata, Pronto, chi parla?, Nicodemo Maggiulli Editore, 2006 Gruppo Meta, Uno, Bonacci

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Francesca Nardelli ISIS Margaritone

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UD 1 - CONTATTO – “MI PRESENTO” Destinatari Studenti stranieri di diverse provenienze geografiche inseriti nel biennio di scuola secondaria di

II grado Competenze Livelli A1 – Quadro comune europeo per le lingue Contenuti e attività AMBITO LINGUISTICO E COMUNICATIVO:

Presentarsi – presentare un amico 1. dire e chiedere il nome 2. dire e chiedere l’età 3. salutare e presentarsi 4. associare descrizione e ritratto fotografico 5. produrre una descrizione a partire da una immagine/fotografia 6. ampliare e organizzare il lessico 7. presentare un amico 8. scrivere una breve presentazione personale 9. riconoscere e denominare gli oggetti della scuola

10. denominare le principali azioni che si svolgono in ambito scolastico Attività propedeutiche

Definizione dei profili individuali dei partecipanti: lingue di origine, livello di competenza in italiano L2, motivazioni, modalità di apprendimento

Metodologie didattiche attive

• Utilizzo di materiale iconico sollecitatore • Brainstorming • Insegnamento reciproco • Role Plaing • Lavoro individuale e di gruppo

Strumenti • Selezioni di materiale sul tema • Mat. Informatico - Web • Dizionario • Lavagne (a gesso, a fogli)

Risultati attesi L’alunno è in grado di descrivere una persona e di autopresentarsi (caratteristiche fisiche, carattere, interessi)

Durata 8 ore tot. Fonti del percorso Da materiali utilizzati nel laboratorio , immagini dalla rete Web

Adattamento e sviluppo degli stessi. Parte della grafica delle copertine è stata prodotta appositamente da allieva ISIS Margaritone F. Nardelli

Prima tappa - motivazione

Si presentano fotografie e/o immagini con diversi personaggi e si chiede agli alunni di esprimere le proprie preferenze, simpatie e antipatie, ecc.

Seconda tappa - le attività

- Si propone una osservazione più attenta delle immagini per individuare la corrispondenza tra queste e brevi testi descrittivi.

- Si chiede agli alunni di produrre brevi descrizioni di persone. - Con un brainstorming si attivano e registrano le parole e le espressioni già conosciute

dagli alunni e si forniscono nuovi termini. Usando uno schema di “scrittura guidata”, si chiede agli alunni di produrre una auto-presentazione.

Indicatori per la valutazione

Viene attribuito un punteggio su tre livelli (0-1-2) alle voci: - Comprensione del testo - Correttezza ortografica - Lessico - Sintassi - Efficacia testuale

l’intervento mira inoltre a sviluppare i seguenti CONTENUTI e FUNZIONI:

AMBITO LINGUISTICO E COMUNICATIVO: � dire e chiedere il nome � dire e chiedere l’età � salutare � presentarsi � riconoscere e denominare gli oggetti e gli ambienti della scuola � denominare le principali azioni che si svolgono in ambito scolastico

AMBITO LESSICALE: a) i nomi b) i numeri da 1 a 30 c) gli oggetti scolastici di uso quotidiano

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Prof.Giulia: Buongiorno Manuel: Buongiorno Prof. Giulia: Come ti chiami? Manuel: Io mi chiamo Manuel Prof. Giulia: Io sono la tua insegnante, mi chiamo prof. Giulia Rossi. Lui si chiama Francesco Manuel: Ciao Francesco. Lei come si chiama? Prof. Giulia: Lei si chiama Chiara e lei si chiama Irina Irina: Ciao Manuel, ciao Francesco Chiara: Ciao Irina, ciao Manuel Prof. Giulia: Arrivederci

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A RICREAZIONE: Francesco: Ciao, io sono Francesco e tu chi sei? Manuel: Io sono Manuel Irina: Ciao Manuel, io sono Irina, tu sei in classe con Andrea? Manuel: No, sono in un’altra classe. Io sono in classe con Francesco e Chiara Chiara: Ciao Manuel da dove vieni? Manuel: Vengo dalle Filippine Francesco: suona la campanella, torniamo in classe.

Esercizio 1: l’insegnante legge

Prof Giulia: Buongiorno. Manuel: Buongiorno. Prof Giulia: Abbiamo due nuovi alunni. Come ti chiami? Manuel: Io mi chiamo Manuel. Irina: Io mi chiamo Irina. Prof Giulia: Io sono la vostra insegnante, mi chiamo prof Giulia. Da dove vieni? Manuel: Dalle Filippine. Prof Giulia: Tu Irina? Irina: Dall’Ucraina. Prof Giulia: Manuel, quando sei arrivato in Italia? Manuel: Tre giorni fa. Prof Giulia: Tu Irina? Irina: Un mese fa. Prof Giulia: Bene, tu sei Manuel. Lui invece si chiama Francesco. Manuel : Ciao Francesco. Lei come si chiama? Prof Giulia: Lei si chiama Chiara. Arrivederci ragazzi.

Ciao, io mi chiamo Francesco e tu chi sei?

Ciao, io sono Manuel, io vengo dalle Filippine

Ciao, io sono Chiara

Ciao Manuel, io sono Irina e vengo dall’ucraina, tu da dove vieni?

F. Nardelli 5A Orafi ISIS Margaritone

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Rispondi con Vero/Falso V F

1. La prof saluta ���� ���� 2. Manuel è un nuovo alunno ���� ���� 3. Manuel è del Senegal ���� ���� 4. La prof si chiama Giulia? ���� ���� 5. Manuel è in classe con Francesco ���� ����

Esercizio 2: l’insegnante legge Francesco: Ciao, io sono Francesco e tu chi sei? Manuel: Io sono Manuel. Sono un nuovo alunno. E lui chi è, come si chiama? Francesco: Lui è Andrea. Andrea: Ciao Manuel! Tu sei in classe con Giovanni? Manuel: Non so chi è Giovanni. Sono arrivato da poco. Sono in classe con Francesco. Adesso devo andare. Mi ha chiamato la prof. Ciao. Andrea e Francesco: Ciao Manuel Rispondi con SÌ/ NO

1. Andrea e Manuel sono in classe insieme? ........... 2. Manuel è in classe con Francesco? ............ 3. Manuel è arrivato da tanto? ............. 4. Andrea e Francesco salutano Manuel? ............. 5. La prof ha chiamato Francesco? ................

Esercizio 1: completa le frasi

(in classe) Prof Giulia: Buongiorno Manuel: Io mi chiamo Manuel Prof Giulia: ……….. …………….. la tua insegnante, mi chiamo prof. Giulia. Lui ……..

……………… Francesco Manuel: Ciao Francesco ………… come si chiama? Prof Giulia: ……….. si chiama Chiara. …… ……… ……… ………………Irina Prof Giulia: ……………………

(a ricreazione) Francesco: …………., …… …………….. Francesco e tu chi …………? Manuel: Io …………… Manuel Irina: Ciao Manuel! ……. …………..Irina, …….. ………. in classe con Andrea? Manuel: ……….., ………….in un’altra classe. Io ………. in classe ……..Francesco e Chiara Chiara: ……….. Manuel …… …….. vieni? Francesco: suona la …………….! ……………… in classe Omar: Io sono Omar e lei è …………………………..

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Esercizio 2: rispondi alle domande 1. Come ti chiami? ………………………………………………………………..……….

2. Lui come si chiama? ……………………………………………………………….

3. Lei chi è? ……………………………………………….………………………….

4. Lei come si chiama? ……………………………………………………………….

5. Come si chiama? ………………………………………………………..…………. Esercizio 3: completa con le seguenti parole

campanella / sono / amico / ricreazione / classe / presenta / ragazza / insieme Francesco con Manuel ……………a …………… e mangiano un panino.

Arriva, Irina una……………ucraina venuta qui da un mese.

Chiara …………… Irina a Francesco e lui gli presenta il suo …………….Manuel

Parlano un po’……………, ma subito suona la ……………. È ora di tornare in …………….

Esercizio 4: riscrivi le frasi in ordine

(in classe) Manuel: Buongiorno Prof. Giulia: Come ti chiami? Prof. Giulia: Lei si chiama Chiara e lei si chiama Irina Irina: Ciao Manuel, ciao Francesco Manuel: Io mi chiamo Manuel Prof. Giulia: Io sono la tua insegnante, mi chiamo prof. Giulia. Lui si chiama Francesco Prof. Giulia: Arrivederci Manuel: Ciao Francesco. Lei come si chiama? Prof. Giulia: Buongiorno. Chiara: Ciao Irina, ciao Manuel

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.........................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................

Uso del linguaggio formale (lei) e amichevole (tu)

Trasposizione dal tu al lei e viceversa

Esercizio: Trasforma le seguente espressioni dal TU al LEI

Dal TU al LEI • Ciao, come ti chiami? _____________________________________________ • Sei albanese? _____________________________________________ • Quando sei arrivato in Italia? _____________________________________________ • Dove abiti? _____________________________________________ • Hai tutto quello che serve per la lezione? _____________________________________________ • Ti scrivo un elenco. _____________________________________________ • Devi andare dritto, in fondo a destra. ______________________________________________ • Puoi tornare domani dalle 9 alle 12. ______________________________________________ • Scusa, dov’è la mia aula? ______________________________________________ • A che ora posso venire? ______________________________________________ Esercizio: Trasforma le seguente espressioni dal LEI al TU:

Dal LEI al TU • Per favore, mi può dire dov’è la Scuola? ______________________________________________ • Non ho capito quello che mi ha detto. ______________________________________________ • Venga, si passa di qui. ______________________________________________ • Grazie, lei è molto gentile. ______________________________________________ • Arrivederla, a presto! ______________________________________________ • Vuole una penna per compilare il modulo? ______________________________________________ • Ha un documento? ______________________________________________ • Deve portare il bollettino compilato. ______________________________________________ • Potrebbe aiutarmi? Sono straniero. ______________________________________________ • Prego, si accomodi. ______________________________________________

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PRODUZIONE ORALE

Role Playng Esercizio 1: presenta un tuo compagno di classe a un tuo amico.

Come si chiama? Quanti anni ha? Da dove viene? Esercizio 2: rispondi

1. Io mi chiamo?

2. Tu ti chiami ?

3. Lei si chiama ? 4. Lui si chiama ?

5. Io sono la tua insegnante?

6. Lui si chiama Manuel?

7. Lei si chiama Chiara?

8. Lui è il tuo compagno di banco?

9. Tu sei in prima superiore?

LA MIA CARTA DI IDENTITÀ Cognome……………………………………….

Nome……………………………………………

Nato il……………………………………………

(atto n………….S………………………………)

a………………………………………………….

Cittadinanza……………………………………..

Residenza……………………………………….

Via………………………………………………..

Stato civile……………………………………….

Professione……………………………………...

CONNOTATI E CONTRASSEGNI SALIENTI

Statura…………………………………………..

Capelli…………………………………………..

Occhi……………………………………………..

Segni particolari………………………………...

Firma del Titolare ……………………… ____________ li …………………………..………..

IL SINDACO

…………………………………..

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���� Ripassiamo insieme. Completa la tabella

Vengo … Sono … (maschile) Sono … (femminile) … dall’Italia

Sono italiano

Sono italiana

… dal Brasile Sono brasiliano Sono _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

… dalle Filippine Sono _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

… dalla Cina _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

… dal Perù

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

� Ripassiamo insieme. Completa la tabella

Io sono _________________________

Io sono _________________________

Lei è _________________________

Tu sei _________________________

Loro sono _________________________

Lui è _________________________

Io sono ________________________

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LESSICO � Ripassiamo insieme : PRONOMI PERSONALI singolari e plurali

� Ripassiamo insieme : PRESENTAZIONE

Come si chiama? Come ti chiami?

Io mi chiamo Tu ti chiami Lei , Lui si chiama Ripassiamo insieme : Forme di SALUTO

PRONOMI PERSONALI singolari e plurali

Io Tu

Lei, Lui, Esso Noi Voi Essi

VERBO ESSERE – presente

Io sono Tu sei Lei, Lui, Esso è Noi siamo Voi siete Essi sono

VERBO AVERE – presente

Io ho Tu hai Lei, Lui, Esso ha Noi abbiamo Voi avete Essi hanno

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Formale Informale

Buongiorno Ciao

Arrivederci

BUON GIORNO

BUONA SERA BUONA SERA

BUONA NOTTE

h.17.00 h.20.00 h.21.00

h.23.00 h.24.00

h. 8.00 h.12.00 h.14.00

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� Ripassiamo insieme : Pronome Interrogativo Chi?

� Ripassiamo insieme GENERE: generalmente i nomi che terminano con –o al singolare sono di genere maschile; quelli che terminano con –a sono di genere femminile

maschile femminile

ragazzo ragazza libro porta quaderno segreteria bagno aula

I nomi che terminano con –e al singolare, possono essere di genere maschile o femminile

dirigente (m) chiave (f)

�NUMERO: i nomi maschili che terminano con –o formano il plurale con –i

singolare plurale

ragazzo ragazzi libro libri

I nomi femminili che terminano con –a formano il plurale con –e

singolare plurale

porta porte finestra finestre I nomi maschili e femminili che terminano con –e formano il plurale con –i

dirigente (m) dirigenti studente (m) studenti chiave (f) chiavi luce (f) luci

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� Ripassiamo insieme : I NUMERI CARDINALI

1 uno 11 undici 21 ventuno

2 due 12 dodici 22 ventidue

3 tre 13 tredici … ……

4 quattro 14 quattordici 30 trenta

5 cinque 15 quindici

6 sei 16 sedici

7 sette 17 diciassette

8 otto 18 diciotto

9 nove 19 diciannove

10 dieci 20 venti

Esempi: Manuel ha 16 anni Giulia ha 14 anni Io ho 15 anni Egli ha 18 anni…….

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Esercizio: descrivi verbalmente le immagini

SALA INSEGNANTI

INGRESSO AULA

SALA INSEGNANTI LABORATORIO DI INFORMATICA

LA SEGRETERIA

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Esercizio: descrivi i seguenti disegni

Immagine n.1…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..…………………….. n.2…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..…………………….. n.3………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

BAGNO

PALESTRA

LABORATORIO ELETTRICO LABORATORIO MECCANICO

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LE AZIONI:

Esercizio: riordina le frasi

1. favore / per / e / sedetevi / entrate

.........................................................................................................................................................

2. la / chiudi / porta / Manuel

.........................................................................................................................................................

3. italiano / libro / il / prendete / di

.........................................................................................................................................................

4. bagno /andare / in / posso

.........................................................................................................................................................

5. la / sono / italiano / io / prof / di

.........................................................................................................................................................

6. Manuel / chiamo / buongiorno / mi

.........................................................................................................................................................

Entrare Uscire

Sedersi Alzarsi

Scrivere

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Esercizio: scrivi davanti ai nomi l’ARTICOLO DETERMINATIVO SINGOLARE (il, lo, la, l’) …….. scuola ……. aula ……. libro …….. banco ……. matita ……. penna …….. insegnante (f) ……. cellulare (m) …….. porta ……. bagno ……. finestra …….. ragazzo ……. compagna ……. quaderno ……. amico …… astuccio ……. anno ……. mese (m) Esercizio : scrivi davanti ai nomi l’ARTICOLO DETERMINATIVO PLURALE (i, gli, le) …….. scuole ……. aule ……. libri …….. banchi ……. matite ……. penne …….. insegnanti (f) ……. cellulari (m) …….. porte ……. bagni ……. finestre …….. ragazzi ……. compagne ……. quaderni ……. amici …… astucci ……. anni ……. mesi (m) Esercizio: scrivi davanti ai nomi l’ARTICOLO INDETERMINATIVO (un, uno, una, un’) ….. professore (m) ….. maestra …... dirigente (m) ….. amica ….. scatola ….. amore (m) ….. porta ….. zaino ….. figlia ….. studente (m) ….. finestra ….. stanza

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� Ripassiamo insieme gli ARTICOLI DETERMINATIVI: il – lo – la – l’ – i – gli – le

Singolare: il libro

il davanti a nomi maschili il l ibro che cominciano con consonante il quaderno

lo davanti a nomi maschili lo studente lo sbaglio che cominciano con sp, st, z, se, sb lo specchio

la davanti a nomi femminili la casa che cominciano con consonante la scuola

l’ davanti a nomi maschili e femminili l’a lbero (m) l’o rologio (m) che cominciano con vocale l’aula (f)

Plurale: i libri

i davanti a nomi maschili che cominciano con consonante i l ibri i quaderni

gli davanti a nomi maschili gli sbagli che cominciano con vocale, sp, st, z, sc, sb gli studenti gli insegnanti

le davanti a nomi femminili le insegnanti le case le aule

� Ripassiamo insieme : ARTICOLI INDETERMINATIVI una davanti a sostantivo femminile una casa una bambina una sigaretta quando il sostantivo femminile comincia con vocale una diventa un’ una auto un’auto una africana un’africana una insegnante un’i nsegnante un davanti a sostantivo maschile un bambino un mese un anno quando il sostantivo comincia con z, s + consonante un diventa uno uno zio uno sbaglio uno studente uno scoiattolo uno specchio uno stupido

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LESSICO:

zaino pennarelli quaderno

gesso lavagna gomma penna

cestino righello libro matita

portapenne quaderno appunta lapis

computer

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Esercizio: inserisci la parola esatta

1. Francesco prendi la …………………..

2. Manuel legge il ………………..

3. Chiara scrive nel ……………….

4. mettete i libri dentro lo …………..

5. Irina scrive al ………………..

6. La prof. Giulia scrive alla …………….… con il ……………….

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INSERISCI I DIALOGHI NELLE VIGNETTE

ATTIVITÀ 2: MI PRESENTO

• Scrivi una descrizione della persona che è nella immagine. La descrizione deve essere lunga almeno 30 parole.

……………………………………………

……………………………………………

……………………………………………

……………………………………………

……………………………………………

……………………………………………

……………………………………………

……………………………………………

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ATTIVITÀ 3: PRODUZIONE ORALE

Rispondi alle domande − Come ti chiami?

……………………………………………………………………………………………………

− Quanti anni hai?

……………………………………………………………………………………………………

− Come sei? (caratteristiche fisiche)

…………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………

− Da dove vieni?

…………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………

− Da quanto tempo sei in Italia?

……………………………………………………………….…………………………………………

……………………………………………………………………………………………….

PRODUZIONE SCRITTA:

Riordina le parole nelle due colonne Compagni – classe – bagno – dirigente – prof – aula – porta – finestra – ragazza – studente – banco – sedia – libro – quaderno

PERSONE COSE

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Riordina le frasi 1. favore / per / e / sedetevi / entrate .........................................................................................................................................................

2. la / chiudi / porta / Chiara .........................................................................................................................................................

3. italiano / libro / il / prendete / di .........................................................................................................................................................

4. bagno /andare / in / posso .........................................................................................................................................................

5. la / sono / italiano / io / prof / di .........................................................................................................................................................

6. Manuel / chiamo / buongiorno / mi .........................................................................................................................................................

Leggi la presentazione di Manuel e completa i moduli con le informazioni

Mi chiamo Manuel, sono Filippino e sono in Italia da tre giorni. Ho 15 anni. Abito ad Arezzo, con i miei genitori, in Via Roma 88. frequento l’Istituto Professionale della mia città nella classe 1 A Elettrici. Mi piace ascoltare la musica e pratico il calcio. Nome …………………………………………. Cognome ……………………………………..

Nazionalità …………………………………… Età …………………………………………….

Page 93: Sezione I

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Esercizio: inserisci le parole nelle caselle esatte

Esercizio: Scrivi la forma al presente indicativo

1 - / IO SONO IO HO 2 - / TU …….. … HAI

3 - / LUI ….. LEI 4 - / …… SIAMO NOI 5 - / VOI ………. VOI

6 - / ESSI ……. ESSI

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100

Francesca Nardelli ISIS Margaritone

Page 95: Sezione I

101

UD2 – LA FAMIGLIA

Obiettivi linguistico-comunicativi In questa unità imparerai a parlare della famiglia, delle attività quotidiane e delle professioni; imparerai inoltre a compilare un modulo per il ricongiungimento familiare. Funzioni Comunicative Indicare i nomi di parenti e delle professioni, parlare della famiglia, del lavoro e di attività quotidiane. Grammatica Maschile e femminile dei sostantivi, articoli determinativi, aggettivi possessivi Lessico I rapporti di parentele, lo stato civile, le professioni, La mia famiglia

Questi sono i miei genitori; qui fanno la spesa.

Papà è camionista, mamma è cuoca. A lei piace

molto comprare cosa da mangiare.

Quest

e sono mia sorella Lucia e mia nonna e sono

molto amiche. Lucia è sportiva. Qui sono al

mare insieme.

Questo è il nostro gatto di nome Pannocchino, lui

non è molto attivo, dorme sempre.

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Questa sono io. Mi chiamo Milena. Vengo da Roma e ora

abito ad Arezzo e vado alla scuola superiore.

Esercizio1a - Collega Milena È camionista La mia mamma Abitiamo ad Arezzo La mia sorella Ho una sorella Noi È sportiva Pannocchino È cuoca Il mio babbo È il mio gatto

Esercizio 2a - Ora tocca a te 1. Come si chiamano i tuoi genitori? 2. Hai fratelli o sorelle? 3. Dove abitate? 4. Hai gatto o un cane?

Esercizio 3a - Domande in classe Hai fratelli? …………………. Come si chiama tua sorella? ………………….

Io ho un fratello sorella

Paolo ha due fratelli 2 sorelle

Esercizio 4a - Parla di tuo padre: come si chiama; quanti anni ha; ha fratelli e sorelle;

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Francesca Nardelli ISIS Margaritone

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UD3 – LA SCUOLA – A che ora hai lezione di scienze?

Obiettivi linguistico-comunicativi In questa unità imparerai a chiedere informazioni per spostarti in città, a parlare della scuola, delle attività quotidiane e degli orari. Funzioni Comunicative Chiedere e dare informazioni su edifici pubblici, chiedere e dire la posizione, chiedere e dire l’ora, parlare delle materie scolastiche, parlare di orari e attività quotidiane. Grammatica Il Presente Indicativo, verbi e pronomi riflessivi, (verbi irregolari ANDARE, VENIRE) Lessico I luoghi della città, preposizioni di luogo, l’ora, i giorni della settimana, materie scolastiche, le parti della giornata, le attività quotidiane LEZIONE A - IDENTIFICARE EDIFICI PUBBLICI, DESCRIVERE LA SCUOLA -“Dove è la scuola?”

1. Osserva le immagini poi rispondi. Fai la stessa domanda ai tuoi compagni.

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2. Osserva le immagini e identifica i luoghi della città. Nel percorso che fai per venire a scuola quali edifici incontri?

3. Leggi il brano e sottolinea le espressioni che servono per indicare la posizione. Poi scrivi un

testo simile sulla tua scuola DOV’È LASCUOLA?

La scuola è in piazza Giulio Cesare, è davanti alla chiesa di San Francesco. La chiesa è accanto al bar: lì noi studenti compriamo spesso la colazione prima di andare a scuola. In piazza Giulio Cesare c’è anche un ristorante

e la banca. Accanto alla banca c’è un albergo: l’albergo San Marco. All’angolo tra via Rossini e via Giulio

Cesare, c’è un negozio. In fondo a via Rossini c’è una casa, è la mia casa. Io abito vicino alla scuola.

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4. In coppia, uno di voi guarda la piantina qui sotto, l’altro quella in fondo alla pagina. Chiedete al vostro compagno dove sono gli edifici elencati per completare la vostra piantina.

Osserva la tavola con le preposizioni. Usale per rispondere al tuo compagno..

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5. Leggi il brano che descrive l’aula dell’illustrazione.

LA MIA CLASSE Questa è lamia classe. A sinistra c’è la porta e accanto alla porta c’è un armadietto. Sulla parete, in fondo, c’è la lavagna e accanto alla lavagna c’è una cartina geografica dell’Italia. Sull’altra parete, a destra, c’è una grande finestra. La cattedra è davanti alla cartina geografica, tra la finestra e l’armadietto. La lavagna è dietro la cattedra. Davanti alla cattedra ci sono un banco e una sedia. In questo momento la classe è vuota, non c’è l’insegnante e non ci sono alunni.

6. Scrivi una e-mail ad un amico del tuo Paese dove descrivi la tua nuova classe.

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LEZIONE B - CHIEDERE E DIRE L’ORA/IL GIORNO -“Che ore sono?”, “Quando vai a scuola?”

7. Osserva le tavole e fai gli esercizi sui modi per chiedere e dire l’ora e per esprimere i giorni della settimana e le parti della giornata.

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LEZIONE C -PARLARE DI ORARI SCOLASTICI -“A che ora hai lezione di scienze?” 8. In coppia. Uno studente osserva l’orario scolastico qui sotto e l’altro quello in fondo alla

pagina. A turno fate domande al vostro compagno per completare l’orario.

● A che ora iniziano/finiscono le lezioni? ● Che lezione c’è il martedì alle 9.50? ● Che lezione hai il venerdì alla prima ora?

ORARIO Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato

1a Italiano Fisica Diritto 2a 9.00 - 9.50 Italiano Scienze Eserc. Pratiche

3a 9.50 - 10.40 Italiano Tecn.Meccanica Storia Ed. Fisica Eserc. Pratiche

Intervallo Intervallo Intervallo Intervallo Intervallo Intervallo

4a 10.40 - 11.30 Italiano Tecn.Meccanica Disegno Tec Italiano Ed. Fisica Eserc. Pratiche

5 a Matematica Diritto Disegno Tec Scienze Eserc. Pratiche

6a 12.20 - 13.10 Religione Scienze Fisica

9. Ascolta l’intervista a José su una giornata tipica nella sua scuola e scrivi le attività e gli orari di cui parla.

10. Scrivi un breve testo in cui descrivi la tua giornata.

ORARIO Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato

1a Inglese Fisica Matematica Diritto Tecn.Meccanica

2a 9.00 - 9.50 Inglese Fisica Matematica Scienze Eserc. Pratiche

3a 9.50 - 10.40 Italiano Tecn.Meccanica Storia Storia Ed. Fisica Eserc. Pratiche

4a 10.40 - 11.30 Italiano Tecn.Meccanica Disegno Tec Italiano Ed. Fisica

5 a Diritto Disegno Tec Tecn.Meccanica

6a 12.20 - 13.10 Religione Matematica Inglese Tecn.Meccanica

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LEZIONE D - PARLARE DI ATTIVITÀ QUOTIDIANE – “A che ora ti alzi la mattina?”

11. Ascolta il dialogo e segna la risposta corretta.

12. Leggi e abbina i testi alle immagini

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13. Lavorate in coppia e completate il testo come nell’esempio.

14. Guarda le immagini e le ore. Descrivi la giornata di Sandro.

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15. Fai gli esercizi che ti aiutano a parlare della tua giornata.

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16. Osservate la tabella e provate a completarla. Potete aiutarvi con i testi degli esercizi precedenti.

17. Fai gli esercizi seguenti sull’uso dei verbi riflessivi.

18. Scrivi un breve testo in cui descrivi la tua giornata.

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LETTURA: LA SCUOLA IN ITALIA

IL SISTEMA SCOLASTICO IN ITALIA Tipo di scuola Età Scuola dell’Infanzia (asilo) 3 - 5 Scuola Elementare (primaria) 6 - 11 Scuola Media (secondaria di 1° grado) 11 - 14 Scuola Superiore (secondaria di 2° grado licei, istituti tecnici e professionali) 14 - 19

Dopo i 16 anni, in Italia termina l’obbligo scolastico, il periodo in cui si deve obbligatoriamente frequentare la scuola, ma non l’obbligo formativo. Infatti, dai 16 ai 18 anni, lo studente che ha abbandonato la scuola deve frequentare dei corsi di formazione obbligatori per assolvere all’obbligo formativo.

LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA ITALIANA Tipo di scuola Tipo di valutazione Scuola dell’Infanzia (asilo) NON C’È VALUTAZIONE Scuola Elementare (primaria) Da gravemente insufficiente a ottimo Scuola Media (secondaria di 1° grado) Da gravemente insufficiente a ottimo Votazione

all’Esame finale: sufficiente / buono / distinto / ottimo Scuola Superiore (secondaria di 2° grado licei, istituti tecnici e professionali)

Da 1 a 10 (sufficienza 6) Votazione all’Esame di Stato: da 60/100 a 100/100

Università Da 1 a 30 (sufficienza 18) Eccellenza 30 e lode

SINTESI GRAMMATICALE Presente indicativo delle coniugazioni in –are, –ere, –ire abitare vedere partire andare io abito vedo parto vado tu abiti vedi parti vai lui / lei / Lei abita vede parte va noi abitiamo vediamo partiamo andiamo voi abitate vedete partite andate loro abitano vedono partono vanno Presente indicativo dei verbi della 3a coniugazione (-ire) con l’affisso -isc preferire finire venire io preferisco finisco vengo tu preferisci finisci vieni lui / lei / Lei preferisce finisce viene noi preferiamo finiamo veniamo voi preferite finite venite loro preferiscono finiscono vengono

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FONETICA – Gioca con i suoni

VERIFICA

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TRASCRIZIONE DELLE REGISTRAZIONI

Attività 07 (4) 1 - Ciao Giovanna, finalmente sei qui. Sei in ritardo da un quarto d’ora, sono le tre e un quarto. 2 - A che ora parte il tuo treno? Alle diciotto e quindici. 3 - Ora esatta. Sono le ventuno e trenta. Attività 09 LUCA: - Dove vai a scuola, JOSÈ? JOSÈ: - Vado alla scuola superiore, all’IPSIA Margaritone, un Istituto Professionale. LUCA: - Cos’è un Istituto Professionale? JOSÈ: - È una scuola dove studi e impari un mestiere. Io studio per diventare Tecnico Meccanico. LUCA: - Ti piace questa scuola? JOSÈ: - Sì, mi piacciono le materie che studio. LUCA: - Raccontami una tua giornata tipo a scuola: oggi per esempio, martedì. JOSÈ: - Sì. Le lezioni cominciano alle 8.10 e finiscono alle 13.10. Abbiamo sei ore di lezione tutti i

giorni. Le lezioni durano 50 minuti. LUCA: - Che lezione c’è oggi alla prima ora? JOSÈ: - Oggi abbiamo lezione di Matematica per un’ora, fino alle 9.00. Dalle 9.00 alle 9.50

abbiamo Storia e poi dalle 9.50 alle 10.35 abbiamo Italiano. LUCA: - Fate una pausa? JOSÈ: - Sì, c’è l’intervallo dalle 10.35 alle 10.45. LUCA: - Cosa fate durante l’intervallo? JOSÈ: - Di solito usciamo nel cortile: mangiamo un panino, molti fumano, altri parlano con i

compagni. LUCA: - E poi? JOSÈ: - Dopo l’intervallo abbiamo due ore di Meccanica. LUCA: - E all’ultima ora? JOSÈ: - All’ultima ora c’è lezione di Inglese. LUCA: - Cosa fai dopo la scuola? JOSÈ: - Vado a casa, in treno. Attività 11 - L’autobus sta arrivando. - Come al solito mio fratello è in ritardo. - Ma guarda, Elena, Marco è laggiù, lo vedo - Hai ragione Anna. Forse riesce a prendere l’autobus. - Ma a che ora si alza la mattina? - Di solito in tempo, verso le otto. Io invece mi alzo mezz’ora prima, alle sette e mezza, così faccio colazione con calma. - E la domenica a che ora vi svegliate? - Lui non si alza dal letto prima delle undici. Io invece verso le nove sono già in piedi. - Anche a me piace stare a letto fino a tardi la domenica, specialmente quando fuori è freddo.

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UD4 – IL TEMPO LIBERO – Cosa fai oggi? Obiettivi linguistico-comunicativi In questa unità imparerai a parlare di cosa fai durante la giornata, durante la settimana e nel tempo libero. Funzioni Comunicative Parlare di attività abituali e del tempo libero, invitare qualcuno a fare qualcosa e accettare/rifiutare. Grammatica Il Presente Indicativo (1a, 2a, 3a coniugazione; verbi FARE, USCIRE). Lessico: attività abituali e del tempo libero, sport, i luoghi del tempo libero, avverbi di frequenza. INTRODUZIONE - AZIONI QUOTIDIANE E ABITUDINI - “Che cosa fanno?”

02. “Chi fa queste attività di solito nella tua famiglia?” - alzarsi presto - andare a scuola - uscire con gli amici - lavare i piatti - cucinare - restare in casa - andare a lavorare - fare sport - fare la spesa - navigare in internet - andare a letto tardi - giocare

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LEZIONE A - ABITUDINI – “Cosa fai …..la mattina/la sera/il sabato?”

03. Ascolta i dialoghi e completa a) Il ragazzo va in palestra la mattina la mattina ❏

il pomeriggio ❏

la sera ❏

Il lavoro del ragazzo è il gommista ❏

il barista ❏

l’artista ❏

Il ragazzo lavora dalle due alle sei ❏

dalle tre alle settembre ❏

dalle due alle sette ❏

b) La ragazza non passa mai il fine settimana fuori ❏

La ragazza esce sempre il sabato e la domenica ❏

La ragazza va qualche volta in campagna ❏

c) I due uomini non vanno in palestra il sabato ❏

I due uomini lavorano il sabato ❏

I due uomini passano il sabato con la famiglia ❏

I due uomini passano il sabato in casa ❏ 04. Osserva lo schema e guarda cosa puoi dire per parlare delle attività abituali

Funzioni comunicative – parlare delle attività abituali

Cosa

fai + momento della giornata? la mattina? la sera? il fine settimana? … + giorno (+ momento della giornata)? la domenica pomeriggio? il sabato sera? …… …….

fa

fate

Di solito Generalmente Ø

+ attività lavoro. vado a scuola. andiamo al cinema. …

Esempio: Cosa fai la mattina? Cosa fa Piero la sera? Voi cosa fate la domenica? Generalmente vado a scuola. Di solito esce con gli amici. Andiamo al cinema.

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05. Abbina le frasi alle immagini

06. Usa le azioni dell’esercizio 05 ed esercitati con un compagno. Cosa fai durante la giornata?

(Guarda lo schema dell’attività 4 per aiutarti) ● Cosa fai la mattina? ○ La mattina mi sveglio presto. 07. Scrivete brevemente quali sono le attività abituali del vostro compagno. ………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………..

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08. Mauro si è trasferito in Messico per lavoro. Leggi l’e-mail che scrive a un amico. Poi completa l’agenda con le sue attività settimanali.

09. E tu? Che cosa fai il lunedì? E il martedì? In coppia, completate l’agenda con le vostre attività settimanali e parlate dei vostri impegni

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LEZIONE B - ATTIVITÀ DEL TEMPO LIBERO: SPORT – “Fai sport/calcio/tennis?” 10. Tra le attività del tempo libero ci sono gli sport. Quali sport conosci? Abbina le immagini ai nomi degli sport.

--------------------- ------------------- --------------- -----------------

------------------ ---------------------- -------------- -------------- ------------------

------------------- ------------------- --------------------

tennis golf rugby pallacanestro judo scherma sci ippica calcio ginnastica vela ciclismo corsa / jogging pallavolo nuoto pattinaggio

--------------------- ---------------- --------------------- -------------------- 11. Completa la griglia con i verbi ANDARE, FARE, GIOCARE.

LESSICO: SPORT

andare + a… ……………….+ a ………………………. ……………….+ in

nuotare calcio sport bicicletta sciare pallacanestro nuoto moto pattinare pallavolo ciclismo barca a vela cavallo baseball sci ……………… ………… tennis pattinaggio ………………… …………. …………… jogging …………….. …………………

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12. Quanti sport fai? Quando? Quante volte? Esercitati con un compagno. Esempio: ● Fai jogging? ● Giochi a calcio? o Sì. o No, però gioco a tennis. ● Quante volte? ● Quando? o Tre volte alla settimana. o Il martedì e il venerdì. 13. GRAMMATICA Osserva le tabella con i verbi andare, fare, giocare. Poi completa le frasi.

ANDARE FARE GIOCARE

io vado faccio gioco

tu vai fai giochi

lui/lei/Lei va fa gioca

noi andiamo facciamo giochiamo

voi andate fate giocate

loro vanno fanno giocano

a. Io (giocare) ……………. a tennis e a calcio. E tu (giocare) ……………. a tennis o a calcio?

b. Noi (andare) …………… a sciare tutti gli anni in inverno.

c. Tu (andare) …………… in bicicletta? Sì, (io/andare) …………… in bicicletta il fine settimana.

d. (io/fare) …………………… jogging tutte le mattine prima di andare al lavoro.

e. I signori Rossi (giocare) …………… ……a golf.

f. Giovanni (fare) …………… nuoto tre volte alla settimana.

g. Serena e Matteo (andare) …………… in barca a vela ogni anno d’estate.

h. Noi a scuola (giocare) …………… a pallavolo ma non (giocare) …………… a pallacanestro.

i. Tu e Carlo (fare) …………… …… ciclismo? Sì, (noi/fare) …………………… ciclismo e pattinaggio.

j. Io (andare) …………… a cavallo il sabato pomeriggio.

k. Elena e Maria (fare) …………… molti sport: (fare) …………… ginnastica due volte a settimana,

(andare) …………… in bicicletta il mercoledì pomeriggio e (giocare) …………… a tennis il

sabato mattina.

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LEZIONE C - TEMPO LIBERO E FREQUENZA – “Vai mai al cinema?” 14. Leggi le frasi, osserva la tabella e sottolinea gli avverbi che indicano quante volte una persona fa un’azione. - Sandro va spesso dai nonni. - Lucia qualche volta fa jogging. - Di solito leggo il giornale al mattino. - La sera usciamo raramente. - Non pranzo mai in ufficio. - Faccio sempre colazione al bar.

15. Con quale frequenza fai queste cose? Pensaci un attimo e per ogni attività scrivi una frase come nell’esempio.

16. Ascolta queste interviste e scrivi sotto a ogni personaggio con quale frequenza va al cinema.

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17. Osserva come puoi fare domande sulla frequenza.

FUNZIONI COMUNICATIVE PER PARLARE DELLA FREQUENZA

● Guardi ● Vai ● Giochi

mai la televisione al cinema con la play station

la sera? la domenica? il pomeriggio?

(Sì / No) o Sì o No, o

+ frequenza spesso raramente Qualche volta, quando non sono stanco.

18. Parla con un tuo compagno della frequenza con cui fate le attività della lista e prendi appunti. Usa gli avverbi che trovi qui sotto.

sempre qualche volta il sabato/la domenica non … mai raramente una volta al giorno/alla settimana di solito spesso due/tre volte alla settimana/al mese

Io Il mio compagno Ascoltare musica / la radio / un CD Non ascolto mai musica

classica Anche lui non ascolta mai musica classica

Guardare la televisione / un film

Giocare con la play station / a carte

Leggere un libro / una rivista / il giornale

Uscire con gli amici / il fine settimana

Andare al cinema / in discoteca / a cena fuori

Visitare musei / mostre

Navigare in Internet

Fare sport

19. Adesso riferisci alla classe le abitudini del tuo compagno. ……………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………..

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LEZIONE D – FARE PROPOSTE PER IL TEMPO LIBERO – “Perché non andiamo al cinema?”

20. Ascolta il dialogo tra Silvia e Carolina e rispondi.

21. Ascolta un’altra volta la conversazione tra Silvia e Carolina e scegli le risposte corrette.

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22. Completa il dialogo con le espressioni usate da Carolina per invitare Silvia a uscire e per mettersi d’accordo con lei. Poi riascolta il dialogo per verificare.

23. Osserva come puoi fare proposte per il tempo libero ed esercitati con un compagno.

FUNZIONI COMUNICATIVE - INFORMARSI SUI PROGRAMMI DI QUALCUNO

● Cosa fai di bello oggi? stasera? sabato pomeriggio?

FARE PROPOSTE PER IL TEMPO L IBERO ACCETTARE

● Facciamo qualcosa insieme oggi? o Sì, va bene ... o Va bene, si può fare.

● Vuoi venire con me ... a ballare? RIFIUTARE

● Perché non andiamo ... al cinema? o Mi dispiace ma non ho voglia o No, mi dispiace, devo fare la spesa.

24. In coppia. Ripetete questo dialogo più volte scambiandovi i ruoli. Ogni volta dovete cambiare le parti sottolineate usando i verbi che trovate sotto.

Cosa fai di bello oggi? Mah, senti, questa mattina devo fare la spesa e poi sono libero. (impegni)

Allora, facciamo qualcosa insieme oggi pomeriggio? Vuoi venire con me a fare una passeggiata? (prima proposta)

Mi dispiace, ma non ho voglia di fare una passeggiata. Perché non andiamo in un bar a bere qualcosa? (seconda proposta)

Va bene, si può fare.

Impegni Prima proposta Seconda proposta devo andare dal dentista devo studiare devo stare con i miei nipotini devo lavorare devo accompagnare Paolo a scuola devo andare in biblioteca

vedere un film fare un giro in centro camminare nel parco fare shopping fare una gita al lago fare un bagno in piscina

al parco a correre a bere qualcosa a giocare a tennis a vedere una mostra a trovare Silvia allo stadio

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25. CIVILTÀ Leggi il brano e dopo fai l’esercizio.

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26. FONETICA Esegui gli ascolti e gli esercizi.

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VERIFICA SCRITTA

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VERIFICA ORALE In coppia. Inventate un dialogo al telefono.

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SINTESI GRAMMATICA, LESSICO, FUNZIONI COMUNICATIVE

27. GRAMMATICA Osserva la tabella con i verbi delle tre coniugazioni al presente indicativo e quella del verbo irregolare USCIRE. Poi completa le frasi.

a. Io (guardare) …………….la televisione la sera.

b. Maria (leggere) …………… un libro al mese.

c. Tu (dormire) …………… molto? Sì, (dormire) …………… molto la domenica mattina.

d. Io (uscire) …………… sempre la domenica, lui non (uscire) …………… mai.

e. Tu (guardare) …………… il film, lui (guardare) ……………la partita di calcio.

f. Io (leggere) …………… il giornale, tu (leggere) …………… un libro.

g. Noi (guardare) …………….la televisione la sera. E voi (guardare) …………….la televisione?

h. Maria (leggere) …………… un libro al mese, io non (leggere) …………… mai.

i. Voi (dormire) …………… molto? Sì, (dormire) …………… molto la domenica mattina.

j. Loro (uscire) …………… sempre la domenica, noi non (uscire) …………… mai.

k. Sara (guardare) …………… il film, loro (guardare) ……………la partita di calcio.

l. Loro (leggere) …………… il giornale, noi (leggere) …………… un libro.

m. Voi (uscire) …………… stasera? Io non (uscire) ……………, sono molto stanca.

28. LESSICO - Completa la griglia con i verbi GIOCARE, FARE, ANDARE, USCIRE. Poi scrivi delle frasi per esprimere quando fai alcune di queste attività e con quale frequenza, come nell’esempio.

guard-are legg-ere dorm-ire

io guardo leggo dormo

tu guardi leggi dormi

lui/lei/Lei guarda legge dorme

noi guardiamo leggiamo dormiamo

voi guardate leggete dormite

loro guardano leggono dormono

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LESSICO: TEMPO LIBERO

……………+ con + a (+ verbo) ……………….+ in …………………….

la play station bere una birra discoteca il sabato il computer mangiare una pizza palestra la domenica i video game prendere un gelato pizzeria gli amici vedere un film piscina di pomeriggio i fratelli/le sorelle vedere una mostra ………………. di sera il cane visitare un museo ……………….. la palla trovare gli amici con gli amici

………………+ a + a (+nome) ……………………. scacchi al bar un corso di nuoto carte al cinema al museo un corso di inglese un

corso di cucina allo stadio alla festa di Teo a cena

fuori una gita una passeggiata

una festa Esempio Io vado spesso al cinema il sabato sera. Ma non vado quasi mai a visitare un museo. Qualche volta vado in discoteca il sabato sera, ma esco raramente la domenica sera. 29. FUNZIONI COMUNICATIVE Abbina le frasi o espressioni alla descrizione sotto.

1. Cosa fai la mattina? 2. Di solito faccio la spesa. 3. Quante volte fai jogging? 4. Tre volte alla settimana. 5. Giochi a calcio? 6. Sì, gioco a calcio e a tennis. 7. Quando giochi a calcio? 8. Il martedì e il giovedì. 9. Faccio sempre colazione al bar.

10. Vai mai al cinema? 11. Sì, vado spesso al cinema. 12. Cosa fai di bello oggi? 13. Devo studiare la lezione di storia. 14. Facciamo qualcosa insieme? 15. Certamente. 16. Vuoi venire con me a visitare la mostra? 17. Mi dispiace ma non ne ho voglia. 18. Perché non andiamo a ballare? 19. Va bene, si può fare.

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In questa unità abbiamo imparato a: a. chiedere cosa si fa durante la giornata b. dire cosa si fa durante la giornata c. esprimere la frequenza d. chiedere con che frequenza si fanno delle azioni e. dire con che frequenza si fanno certe azioni f. proporre di fare qualcosa g. rifiutare un invito h. accettare una proposta i. invitare qualcuno a fare qualcosa j. accettare di fare qualcosa insieme k. proporre di fare qualcosa insieme l. chiedere se si fanno delle attività m. dire quali attività si fanno n. chiedere quando si fanno delle attività o. dire quando si fanno delle attività p. chiedere informazioni sulle abitudini q. dare informazioni sulle proprie abitudini r. chiedere informazioni sugli impegni s. dare informazioni sui propri impegni

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TRASCRIZIONE DELLE REGISTRAZIONI

ATTIVITÀ 3 ATTIVITÀ 16

tratto da: UNO, Gruppo Meta, Bonacci Editore ATTIVITÀ 20, 21 E 22

tratto da: Contatto1, Loescher Editore

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Commenti dei docenti sull’esperienza Gruppo di lavoro :scuola secondaria di primo grado prof.ssa Filomena Micillo Nella realtà della scuola italiana è diventato indispensabile occuparsi dell’accoglienza e integrazione degli alunni stranieri. Un ruolo fondamentale gioca l’insegnamento della nostra lingua poiché “capire e essere capiti” facilita e migliora il loro inserimento in tutte le relazioni sociali. Nell’ambito della formazione e dell’insegnamento dell’italiano L2 sono sempre vivi il bisogno e l’interesse da parte degli insegnanti di acquisire informazioni utili e di confrontare ed arricchire la propria formazione con nuovi e validi contenuti e supporti didattici. Il corso ha soddisfatto pienamente la necessità e il desiderio dei docenti di “saperne di più” rispetto alla metodologia, alla didattica dell’italiano L2, alla elaborazione e alla diffusione di materiali da mettere a disposizione nelle scuole per aiutare e far fronte alle situazioni frequenti di neoarrivati che necessitano di una prima alfabetizzazione di base. Il corso è risultato allo stesso tempo teorico-pratico, in coerenza con lo scopo previsto: l’elaborazione di materiali organizzati per la proposta di un curricolo di Italiano L2 di base. L’approfondimento degli strumenti teorici (riferibili al concetto di condivisione del curricolo e degli elementi di glottodidattica) hanno costituito l’avvio di un percorso che ha proceduto verso la cura e la realizzazione di una proposta di percorso didattico di italiano L2 di base, diversificato per livelli scolastici. Il corso ha rappresentato una risorsa utile per gli insegnanti per informarsi e formarsi relativamente ai loro contesti lavorativi attraverso la consultazione di materiali; la raccolta e la condivisione di conoscenze, di esperienze pratiche e ricerche sul campo; l’interazione e la partecipazione ai gruppi di lavoro. Dall’esperienza dei corsisti è emerso che l’insegnamento dell’italiano agli alunni stranieri comporta una riflessione e una progettazione didattica molto attenta, che non possa rifarsi a materiali generici, ma che siano veramente capaci di coniugare i contenuti dell’insegnamento con i bisogni e gli interessi legati ai discenti promuovendo così processi reali di apprendimento. Nella riunione conclusiva in plenaria, per la presentazione dei lavori, i docenti coordinatori hanno tracciato utili sintesi delle discussioni e delle proposte emerse dei corsisti, da cui si estrapolano indicazioni per la prosecuzione dell’attività formativa a riguardo:

• la formazione dei docenti di riferimento e la sensibilizzazione di tutti i docenti sui problemi della facilitazione nella comprensione dell’italiano;

• problematiche organizzative relative agli spazi e al sistema orario; • didattica e valutazione; • materiali e documentazione; • continuità-raccordo tra ordini di scuola.

Punto di forza del corso è quindi il fatto di essere stato concepito non come prodotto finito ma come inizio di un lavoro per e con gli insegnanti.

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Gruppo di lavoro Scuola secondaria di secondo grado prof.ssa Roberta Poggi La realizzazione del corso “Accoglienza ed integrazione degli alunni stranieri” per la formazione in servizio di insegnanti che si occupano di italiano lingua seconda, è stata un'esperienza positiva per i partecipanti. Ha offerto infatti a tutti l'occasione per riflettere criticamente sulle strategie e gli atteggiamenti efficaci da attivare durante l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri. Gli incontri hanno certamente contribuito alla formazione di una mentalità aperta all'intercultura e al rispetto della diversità, occasione di formazione ed approfondimento di contenuti specifici quali la definizione dei descrittori delle competenze linguistiche, griglie di osservazione dei comportamenti linguistici, produzione di unità didattiche realizzate nel laboratorio. Il percorso costituito da una prima fase di formazione e da una pratica laboratoriale è stato stimolante poiché ci ha condotto a riflettere, confrontarsi ed interagire nella elaborazione di strumenti di lavoro, oltre che a conoscere le diverse realtà ed esperienze didattiche realizzate nelle scuole di secondo grado di Arezzo. In particolare sono stati considerati i problemi linguistici degli adolescenti immigrati cercando di ricondurre a un quadro unitario alcuni temi centrali nel tentativo di analizzare contemporaneamente i vari elementi che costituiscono tale problema: la condizione adolescenziale da essi vissuta nella scuola, l'acquisizione precoce della L2 e il mantenimento della LI, l'inserimento nei vari contesti di vita e l'accettazione da parte degli stessi dei contesti, le strategie messe in atto dalle scuole per facilitare la loro integrazione. Positiva è stata l’esperienza realizzata dal gruppo di lavoro che ha collaborato fattivamente interagendo e confrontandosi, scambiandosi esperienze didattiche e strategie efficaci dietro l’azione della coordinatrice Roberta Magi e la supervisione della prof.ssa Maddii. La presenza di adolescenti immigrati invita infatti a riflettere sui problemi linguistici che sono loro propri, indagando i processi di apprendimento e di integrazione linguistico-culturale di una fascia di apprendenti che per le caratteristiche psico-evolutive si differenzia di gran lunga da altre tipologie di alunni di altri ordini di scuola. Sono stati così osservati i problemi legati all'acquisizione dell'italiano per comunicare e dell'italiano per studiare: ciò che li caratterizza è il fatto di dover studiare in una lingua non originaria le materie scolastiche a un livello più profondo, quale quello richiesto dalle scuole superiori in relazione allo sviluppo cognitivo tipico di un’età in cui si inizia a presupporre l'uso di processi cognitivi astratti. Il forte afflusso di alunni negli Istituti professionali (circa il 20% della popolazione scolastica) ha fatto sì che tali Istituti realizzassero prima di altri curricoli di italiano L2, verificandone l’efficacia e ipotizzando nuove strategie didattiche personalizzate. Nasce anche l’esigenza di realizzare un corretto orientamento scolastico che valorizzi la motivazione, le potenzialità esplicite ed implicite degli alunni stranieri, favorendo e sollecitando la frequenza scolastica che purtroppo non risulta essere molto costante quando esso si rivela sbagliato. Sulla base di queste considerazioni nasce il desiderio e l’auspicio di ripetere negli anni a venire queste esperienze formative di tipo laboratoriale ed operativo. Importante sarà realizzare un lavoro di ricerca finalizzato a indagare quali sono le caratteristiche e i bisogni di questa utenza di italiano L2 in relazione all’italiano per studiare.