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Strumenti ed esperienze per redigere modelli di gestione della salute e sicurezza sul lavoro e per integrarli con il modello organizzativo previsto dal D.Lgs. 231/2001 - slide finali del Workshop a cura dell’Area Imprenditorialità della Fondazione CUOA
Citation preview
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavorode dato e d a o o
Strumenti ed esperienze per redigere modelli di gestione della salute eStrumenti ed esperienze per redigere modelli di gestione della salute e sicurezza sul lavoro e per integrarli con il modello organizzativo
previsto dal D.Lgs. 231/2001
Workshop a curadell’Area Imprenditorialità della Fondazione CUOA
Altavilla Vicentina, 20 settembre 2010
Evento in collaborazione con
Sinedi - Consulenza di direzione
St di S l t B ill iStudio Spolverato e Barillari
Zucchetti Software
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro
Arneg2
Prospettive di analisi
La prospettiva
La prospettivaLa prospettiva
p pdell’organizzazione e del
management delle risorse umane La prospettiva
legale e la progettazione delle deleghe
La prospettivadel controllo e dei modelli organizzativi
La prospettivadell’impresa che implementa
La prospettivadell’impresa che implementa
sistemi di gestione per la salute e sicurezza
dei sistemi informatividi supporto alle imprese
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro 3
Non solo procedure. Il l t t i d i d lli i ti iIl valore strategico dei modelli organizzativi per la gestione della sicurezza sul lavoro
Paolo Gubitta
Direttore scientifico MBA Imprenditori e pProfessore associato di Organizzazione aziendale alla Facoltà di Economia dell’Università di Padova
Dare lavoro sicuro
La sicurezza del lavoro come:La sicurezza del lavoro come:Fattore igienico
È una condizione “data per scontata” all’interno delle• È una condizione “data per scontata” all’interno delle organizzazioni
– Non può non essercip
E non fattore motivante• Non è una condizione che migliora l’ambiente di g
lavoroLa capacità di organizzare ambienti di lavoro in linea
con le normative su salute e sicurezza comeIndicatore di qualità del lavoro e qualità dell’azione
i di i l
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro 5
imprenditoriale
Non solo procedure
Adozione di procedureAdozione di procedureSolide, progettate in modo coerente con il contesto
organizzativo e non importate senza adattamentiorganizzativo e non importate senza adattamentiLeggere, progettate in modo coerente al bisogno di
flessibilità agilità e “tracciabilità”flessibilità, agilità e “tracciabilità”Procedure come meccanismi di apprendimentoEsplicitare le attese e ridurre i costi di
coordinamentoÈ• È più facile capire chi fa, che cosa, come, quando
Esplicitare le conoscenze tacite e favorire i processi
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro 6
di trasferimento e condivisione della conoscenza
Management delle risorse umanedelle risorse umane
Adozione di modelli di gestione della salute e sicurezzaAdozione di modelli di gestione della salute e sicurezzaOrganizzazione del lavoro e ridisegno di compiti e
mansionimansioni• Più chiari i compiti, più semplice il controllo, più facile
formare, minori rischi, maggiori performance, , gg p
Responsabilizzazione• Chi fa cosa, con chi, come, quando; in modo chiaro, , , q ;
Decentramento decisionale• Delega di responsabilitàg p
– Formale e sostanziale
Sviluppo delle persone
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro 7
• Coerenza tra job, politiche formative, piani di sviluppo
I sistemi operativi di supporto
Sistemi informativiFattore abilitante
• Gestione dei flussi informativi top-down e bottom-up• Condivisione delle conoscenze• Gestione dei rischi
Sistemi tailor made• Il sistema informativo deve adattarsi alle esigenze g
dell’azienda e non ingabbiarla– La strategicità dell’analisi dei processi organizzativi
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro 8
Il Testo Unico sulla sicurezza sul lavorosul lavoro.Contenuti e implicazioni operative
Elisa Pavanello
Studio Legale Spolverato e Barillari PadovaStudio Legale Spolverato e Barillari, Padova
e pavanello@spolverato [email protected]
Datore di lavoro, delegato prepostodelegato, preposto
Le disposizioni del Testo unico della sicurezza sul lavoroLe disposizioni del Testo unico della sicurezza sul lavoro – Varato con il d.lgs. 9 aprile 2008, n. 81, così come
modificato dal recente d lgs 3 agosto 2009 n 106modificato dal recente d.lgs. 3 agosto 2009, n. 106, – Si applicano indifferentemente tanto nel settore
pubblico quanto nel settore privato secondo ilpubblico quanto nel settore privato, secondo il principio della c.d. circolarità della sicurezza
Il principale destinatario degli obblighi in materia diIl principale destinatario degli obblighi in materia di sicurezza è il datore di lavoro
– Tuttavia la gestione della sicurezza coinvolge tutti iTuttavia, la gestione della sicurezza coinvolge tutti i soggetti presenti sul posto di lavoro, tanto che ricoprano mansioni di responsabilità, quanto che
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro
svolgano semplicemente attività lavorativa
Datore di lavoro, delegato prepostodelegato, preposto
Ai i d ll’ t 2 d l 81/2008 è d t di lAi sensi dell’art. 2 d.lgs. 81/2008, è datore di lavoro – Il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il
lavoratore o comunque il soggetto che secondo il tipolavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l'assetto dell'organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilitàpresta la propria attività, ha la responsabilità dell'organizzazione stessa o dell'unità produttiva, in quanto eserciti poteri decisionali e di spesa
La nozione è assai ampia– La norma include tra i datori di lavoro, oltre che i titolari ,
del rapporto di lavoro con il lavoratore, anche coloro che da un punto di vista sostanziale di fatto hanno la
b l à d ll’ d l
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro
responsabilità dell’organizzazione aziendale
La delega di funzioni
Connessi all’esercizio di poteri si evidenziano una serieConnessi all esercizio di poteri, si evidenziano una serie di obblighi e responsabilità in capo al datore di lavoro, elencati all’art. 18 del Testo Unico
– Detti obblighi incombono congiuntamente anche sul dirigente, relativamente ai settori dell’azienda cui egli è p epostopreposto
Gli obblighi citati possono essere suddivisi in tre aree: P di i i d ll i di i id– Predisposizione delle misure di sicurezza idonee a evitare il rischio di infortuni sul luogo di lavoro
– Fornitura ai lavoratori degli idonei dispositivi diFornitura ai lavoratori degli idonei dispositivi di protezione individuali
– Adempimenti necessari ai fini dell’effettuazione della
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro
psorveglianza sanitaria.
La delega di funzioni
Molto spesso il datore di lavoro non è in grado diMolto spesso il datore di lavoro non è in grado di controllare materialmente tutta l’attività aziendaleaziendale
– A titolo esemplificativo, si consideri che il datore di lavoro è responsabile della fornitura a tutti ilavoro è responsabile della fornitura a tutti i lavoratori dei DPI necessari
Per tale ragione normalmente si ricorre alloPer tale ragione normalmente si ricorre allo strumento della delega di funzioni, affinché il soggetto delegato possa espletare quantomeno alcuni dei compiti attribuiti in via primaria all’obbligato originario, assumendone la relativa
bilità
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro
responsabilità
Responsabilità amministrativa
Il d lgs 231/2001 ha introdotto un sistema diIl d.lgs. 231/2001 ha introdotto un sistema di responsabilità amministrativa dipendente da reatoper tutte le società con esclusione delle sole impreseper tutte le società, con esclusione delle sole imprese individualiPer effetto di tale intervento normativo:Per effetto di tale intervento normativo:
– È stato superato il principio della responsabilità penale personalepenale personale
– La responsabilità dell’ente non esclude quella della singola persona fisicag p
– L’eventuale responsabilità per la società è ravvisabile anche quando l’autore del reato non è id ifi i bil
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro
identificato o imputabile
Responsabilità amministrativa
L'ente e' responsabile per i reati commessi nel suoL ente e responsabile per i reati commessi nel suo interesse o a suo vantaggio
– da soggetti c.d. apicalida soggetti c.d. apicali• Persone che rivestono funzioni di rappresentanza, di
amministrazione o di direzione dell'ente o di una sua à d d funità organizzativa dotata di autonomia finanziaria e
funzionale, nonché da persone che esercitano, anche di fatto, la gestione e il controllo dello stessodi fatto, la gestione e il controllo dello stesso
– da soggetti c.d. sottoposti• Persone sottostanti alla direzione o alla vigilanza deiPersone sottostanti alla direzione o alla vigilanza dei
soggetti apicaliL’ente non risponde se dette persone hanno agito
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro
p p gnell'interesse esclusivo proprio o di terzi
Interesse e vantaggio
Il tt di i t t iIl concetto di interesse e vantaggioPer la giurisprudenza l’interesse è verificabile prima
della commissione del reato e non si traduce necessariamente in una valutazione economica,
t il t i d i t d imentre il vantaggio deve intendersi come mero accrescimento economico ed è verificabile dopo il verificarsi del reatoverificarsi del reato
Quando si verifica la commissione del reatoSecondo quanto stabilito dall’art. 40 c.p. “non
impedire un evento che si ha l’obbligo giuridico di i di i l i l ”
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro
impedire equivale a cagionarlo”
Interesse e vantaggio
Cosa implica questo per la sicurezza?Cosa implica questo per la sicurezza?– La l. 123/2007 ha sancito la responsabilità delle imprese
anche per i reati di omicidio colposo (art. 589 c.p.) eanche per i reati di omicidio colposo (art. 589 c.p.) e lesioni gravi o gravissime (590 c.p.) commesse con violazione delle norme sulla tutela della salute e della sicurezza sul lavorosicurezza sul lavoro
– Le aziende possono essere punite qualora vi sia un infortunio ai danni di un lavoratore e sia accertata lainfortunio ai danni di un lavoratore e sia accertata la violazione delle norme in materia infortunistica
• Sarà necessario, anche in questo caso, accertare la i di i i d ll i à (sussistenza di un interesse o vantaggio della società (es.
risparmio economico che l’azienda consegue dall’abbattimento dei costi per interventi e misure di
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro
pprevenzione e protezione)
Sanzioni applicabili
Le sanzioni applicabili in caso di accertata violazione sono:Le sanzioni applicabili in caso di accertata violazione sono:– Pecuniarie
• La sanzione è calcolata secondo il meccanismo delle quote. La ò à
qquota, che può andare da 258 a 1590 euro, sarà fissata dal giudice in considerazione delle condizioni economiche dell’azienda
I t ditti– Interdittive• Interdizione dall’esercizio dell’attività temporanea o definitiva,
sospensione o revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni f i li ll i i d ll’ ill it di i t di t ttfunzionali alla commissione dell’ illecito, divieto di contrattare con la p.a., esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi, sussidi, divieto di pubblicizzare beni o servizi
Confisca– Confisca• Viene sempre applicata ed ha ad oggetto prezzo o il profitto del
reatoP bbli i d ll t
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro
– Pubblicazione della sentenza
Sanzioni applicabili
Le sanzioni interdittive sono applicabili solo se:Sono espressamente previste in relazione alla
fattispecie di reatoL’ente ha tratto dal reato un profitto di rilevante
entità e il reato è stato commesso da soggetti in posizione apicale o sottoposti all’altrui direzione e, in questo caso, la commissione del reato e stata
l t d t i t d iagevolata o determinata da gravi carenze organizzative o si tratti di una reiterazione di illeciti.
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro
Come evitare la responsabilità
Gli artt. 6 e 7 del d.lgs. 231/2001 disciplinano le ipotesi in G a tt 6 e de d gs 3 / 00 d sc p a o e potescui viene meno la responsabilità della societàIn particolare, qualora il reato sia stato commesso da p , qsoggetti c.d. apicali, la società non risponde del reato se prova di
ff d ll d l– Aver efficacemente attuato prima della commissione del fatto modelli di organizzazione e di gestione idonei a prevenire il reato (il modello di organizzazione eprevenire il reato (il modello di organizzazione e gestione idoneo ad avere efficacia esimente è descritto dall’art. 30 d.lgs. 81/2008)
– Di aver deputato la funzione di vigilare sul funzionamento e l’osservanza dei modelli di organizzazione a un organismo di vigilanza (Odv)
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro
organizzazione a un organismo di vigilanza (Odv) dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo
Come evitare la responsabilità
In particolare qualora il reato sia stato commesso daIn particolare, qualora il reato sia stato commesso da soggetti c.d. apicali, la società non risponde del reato se prova direato se prova di
– Che le persone che hanno commesso il reato hanno eluso fraudolentemente i controlli;eluso fraudolentemente i controlli;
– Che vi sia stata sufficiente vigilanza da parte dell’Odv.
Qualora il reato sia stato commesso da soggetti dipendenti:p
– Sussiste una presunzione di esonero della responsabilità qualora sia stato adottato il c.d.
d ll i i
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro
modello organizzativo.
Criticità nell’integrazione tra sistemi di gestione dellasistemi di gestione della sicurezza e modelli 231
Stefania Centorbi
Responsabile Area Compliance, Sinedi Società di p p ,Consulenza, Padova; Docente Area Bilancio, Finanza d’Impresa, Rischi MBA Imprenditori
Sicurezza sul Lavoro eM d lli D L 231/2001Modelli ex D.Lgs. n. 231/2001
Premessa metodologica Spunti di riflessione Spunti di riflessione Ottica organizzativa
S h i l i i Schemi logici
Conclusioni (anticipate) Complessità Cambiamento Opportunità
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro 23
Opportunità
Integrazione traSGS e Modello 231SGS e Modello_231
Il D.Lgs. n. 231/2001 ha introdotto nel nostro ordinamento giuridico una forma di responsabilitàordinamento giuridico una forma di responsabilità dell’ente dipendente da reati commessi da persone fisiche operanti nell’ambito della sua organizzazione, s c e ope a t e a b to de a sua o ga a o e,a meno che tali soggetti abbiano agito nell’interesse esclusivo proprio o di terziesc us o p op o o d te
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro 24
Integrazione traSGS e Modello 231SGS e Modello_231
Ciò premesso, laddove si commetta un reato di quelli “rilevanti”, l’ente - a certe condizioni (es. elusione
òfraudolenta del modello da parte degli apicali) - può non rispondere di tale responsabilità laddove abbia adottato ed efficacemente attuato un modello di organizzazione, gestione e controllo idoneo a prevenire i reati della specie di quello verificatosi
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro 25
Integrazione traSGS e Modello 231SGS e Modello_231
Reati “a rischio” (alcune “famiglie” di reati: rinvio c.p.)
Reati contro la PA Reati societari Reati informatici Reati di riciclaggio e ricettazione Reati in ambito “igiene e sicurezza sul lavoro” Reati in ambito igiene e sicurezza sul lavoro
OMICIDIO COLPOSO (art. 589)LESIONI COLPOSE GRAVI O GRAVISSIME ( t 590)
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro
LESIONI COLPOSE, GRAVI O GRAVISSIME (art. 590)
26
Integrazione traSGS e Modello 231SGS e Modello_231
Finalità del Modello_231 (ex lege, sintesi elaborata)
Garantire lo svolgimento dell’attività nel rispetto g pdella legge, scoprire ed eliminare tempestivamente situazioni di rischio-reato, tramite:
MISURE IDONEE: considerate natura, dimensione àed attività dell’organizzazione
EFFICACE ATTUAZIONE: verifica, modifica
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro
(violazione o mutamenti organizzativi), sanzione27
Integrazione traSGS e Modello 231SGS e Modello_231
Caratteristiche del Modello 231 (ex lege, in sintesi)Caratteristiche del Modello_231 (ex lege, in sintesi)
Preventivo (prima della commissione del fatto) Preventivo (prima della commissione del fatto) Monitorato da un Organismo (di Vigilanza: ODV)
d ll d l h Idoneo alla prevenzione del rischio-reato Attuato (efficacemente)
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro 28
Integrazione traSGS e Modello 231SGS e Modello_231
Contenuti del Modello_231 (ex lege, in sintesi)
Identificazione attività a rischio-reato Protocolli “decisionali” per la prevenzione Gestione risorse finanziarie per la prevenzione Gestione risorse finanziarie per la prevenzione Flussi informativi (obbligatori) verso ODV Sistema disciplinare Sistema disciplinare
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro 29
Integrazione traSGS e Modello 231SGS e Modello_231
Criticità “inserimento” reati ex artt 589 e 590 c pCriticità inserimento reati ex artt. 589 e 590 c.p.
Natura colposa Natura colposa Interesse o vantaggio per l’ente
El i f d l t d l d ll Elusione fraudolenta del modello
Organigramma sicurezza: apicali e sottoposti Introduzione ed applicazione sanzioni “pesanti”
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro 30
Integrazione traSGS e Modello 231SGS e Modello_231
… in pratica …… in pratica …
Risparmio sulle misure di sicurezzaRisparmio sulle misure di sicurezzaOmissione di investimenti in sicurezzaContenimento costi produttiviAumento della produttivitàAccelerazione tempi/ritmi lavorativi
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro 31
Integrazione traSGS e Modello 231SGS e Modello_231
D.Lgs. n. 81/2008 (Testo Unico Sicurezza Lavoro)
Art. 30: Modelli di organizzazione e gestione
Adempimento obblighi giuridici “ISL” Adempimento obblighi giuridici ISL Registrazione delle attività (sistemi idonei) Articolazione funzionale (competenze e poteri) Articolazione funzionale (competenze e poteri) Sistema disciplinare Sistema di controllo (attuazione e idoneità misure) Sistema di controllo (attuazione e idoneità misure) Processo di riesame e modifica Prima applicazione: standard di riferimento
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro
Prima applicazione: standard di riferimento
32
Integrazione traSGS e Modello 231SGS e Modello_231
Deve essere definita e attuata la politica aziendale
… in senso più “ampio” …
Deve essere definita e attuata la politica aziendaleper la salute e sicurezza dei lavoratori, attraverso un modello organizzativo idoneo a prevenire i reati dimodello organizzativo idoneo a prevenire i reati di omicidio colposo e lesioni colpose, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutelaviolazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela della salute sul lavoro (come da definizione ex art. 2 TUSL)TUSL)
…. ma “basta” l’art. 30 per fare tutto ciò?
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro 33
Integrazione traSGS e Modello 231SGS e Modello_231
KEY CONCEPT
L’art. 30 citato deve essere interpretato i d d l ll’ l d l D L 231/2001riconducendolo nell’alveo del D.Lgs. n. 231/2001
Gli standard citati (italiani ed internazionali) sono solo una “linea guida”
Il giudice mantiene il sindacato sulla idoneità e adeguatezza del sistema, anche se conforme a quanto stabilito dall’art. 30 citato
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro 34
Integrazione traSGS e Modello 231SGS e Modello_231
Analisi dei processiAnalisi dei processi
Identificazione dei rischi
Metodologia “condivisa”
Identificazione dei rischi
Analisi dei controlli esistenti
Valutazione rischi residui
Accettabili?
Sistema di ControlloAdeguamentoNO SI’
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro 35
Integrazione traSGS e Modello 231SGS e Modello_231
Profili operativi
Conformità alle norme Sistema di deleghe Sistema di deleghe
A bili ( i bili à) Accountability (tracciabilità) Process ownership (poteri e responsabilità) Segregation of duties (separazione funzioni) Documentation (controllo)
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro
( )
36
Integrazione traSGS e Modello 231
Profili operativi
SGS e Modello_231
Profili operativiISL WARNING
Esplicitare la policy (Codice Etico e Modello) Definire il sistema di delegheg Esplicitare i protocolli decisionali Adottare mansionari “integrati” Adottare mansionari integrati Valutare competenze ODV (… ha un budget!)
D fi i il di t d i “ tti ISL” ODV Definire il coordinamento dei “soggetti ISL” con ODV Definire i flussi informativi (.. e il Collegio Sindacale?)
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro
Disponibilità di dati ed informazioni (reporting)37
Compliance_231 eV l A i d l
Enterprise Risk Management (ERM)
Valore AziendaleEnterprise Risk Management (ERM)
E’ un PROCESSO (gestione del rischio) posto inE un PROCESSO (gestione del rischio), posto in essere dal CDA, dal management e da altri operatori della struttura aziendale per la formulazione delledella struttura aziendale, per la formulazione delle strategie in tutta l’organizzazione ed è progettato per:per:
individuare eventi potenziali gestire il rischio entro il limite accettabile fornire una ragionevole sicurezza sul conseguimento
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro
degli obiettivi aziendali38
Compliance_231 eV l A i d lValore Aziendale
Enterprise Risk Management (ERM)
Nella definizione data sono compresi i concetti chiaveper capire come le aziende devono gestire il rischio:p p g
validi per tutte le organizzazioni da “personalizzare” per ciascuna organizzazione da personalizzare per ciascuna organizzazione orientati al raggiungimento degli obiettivi di una
specifica organizzazionespecifica organizzazione idonei anche a definire i criteri con cui valutare
l’efficacia dell’ERM
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro
l efficacia dell ERM
39
Compliance_231 eV l A i d lValore Aziendale
Sistema di Controllo Interno (SCI)
E’ un PROCESSO, svolto dal CDA, dal management e da altri operatori della struttura aziendale, la cui finalità è fornire una RAGIONEVOLE SICUREZZA sul conseguimento dei seguenti obiettivi:
efficacia ed efficienza delle attività operative attendibilità delle informazioni contabili attendibilità delle informazioni contabili conformità alle leggi e ai regolamenti vigenti
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro 40
Compliance_231 eV l A i d lValore Aziendale
ERM >>> SCI
Lo SCI - che ha una propria autonomia concettuale ed applicativa è parte integrante dell’ERM che ined applicativa - è parte integrante dell ERM che, in modo più “ampio” dello SCI, si focalizza più intensamente sul rischio:intensamente sul rischio:
strategia e non solo operatività reporting e non solo “bilancio pubblicato” rischio accettabile / tolleranza al rischio
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro 41
Compliance_231 eV l A i d lValore Aziendale
C SO C bOBIETTIVI
CoSO Cube
COMPONENTI
UNITA’ ORGANIZZATIVE
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro 42
Compliance_231 eV l A i d lValore Aziendale
ERM Cube OBIETTIVIERM Cube
COMPONENTI
UNITA’ ORGANIZZATIVE
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro 43
ORGANIZZATIVE
Compliance_231 eV l A i d lValore Aziendale
ERM C SO C bERM vs CoSO Cube
(Control Environment)
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro 44
Integrazione traSGS e Modello 231SGS e Modello_231
KEY CONCEPT
Corretta ripartizione di responsabilità e poteri
Corretto equilibrio tra gestione e controllo
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro 45
Sicurezza sul Lavoro eM d lli D L 231/2001Modelli ex D.Lgs. n. 231/2001
Scenari aziendali Lavorare “per progetto” Lavorare per progetto Integrazione “in e out” Condivisione informazioni
GOVERNANCE
Condivisione informazioni Gestione del cambiamento
Le tre “C” … Complexity Complexity Change
Chance
GOVERNANCE
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro 46
Chance
Il i t di ti d llIl sistema di gestione della sicurezza in Arneg.sicurezza in Arneg.Progettazione, struttura, applicazione risultatiapplicazione, risultati
Massimo Forcolin
Servizio Sicurezza e Ambiente ARNEG S.p.A.
Motivazioni e metodo
l d l l 0 G hNel corso degli ultimi 10 anni ARNEG ha progressivamente aumentato l’attenzione per la
i Si S l l Lmateria Sicurezza e Salute sul Lavoro ma:Spesso per “necessità”In maniera dettagliata solo per “specifici settori”Accorgendosi “per caso” che poteva essereAccorgendosi per caso che poteva essere
un’opportunitàIl sistema di gestione aziendale ARNEG è conforme:Il sistema di gestione aziendale ARNEG è conforme: Alla norma ISO 9001 dal 2002Alla norma ISO 14001 dal 2007
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro
Alla norma ISO 14001 dal 2007
Motivazioni e metodo
L’ i t di i t di ti tifi t hL’esistenza di un sistema di gestione certificato ha permesso un primo “approccio sistemico” alla materia Sicurezza e Salute sul Lavoro e poiSicurezza e Salute sul Lavoro e poi …
– La Legge 123/2007 ha esteso il campo di applicazione del D Lgs 231/2001 (omicidio colposoapplicazione del D.Lgs. 231/2001 (omicidio colposo e lesioni colpose gravi e gravissime, derivanti da violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro)
– Il D.Lgs. 81/2008 ha confermato che il modello di i i ti h ffi i i torganizzazione e gestione ha efficacia esimente
• della responsabilità amministrativa delle societàd ll’ bbli di i il i l d t di l
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro
• dell’obbligo di vigilanza in capo al datore di lavoro
Motivazioni e Metodo
Ci siamo posti le seguenti ovvie domande:Ci siamo posti le seguenti ovvie domande:1) Può succedere?2) E se accade quali potrebbero essere le2) E se accade, quali potrebbero essere le
conseguenze?3) f ?3) Cosa fare?
Progettare e realizzare un modello di organizzazioneProgettare e realizzare un modello di organizzazione della sicurezza e salute sul lavoro
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro 50
Motivazioni e Metodo
Quali sono i requisiti che deve possedere il modelloQuali sono i requisiti che deve possedere il modello organizzativo?
D L 231/2001D.Lgs. 231/2001D.Lgs. 81/2008 BS OHSAS 18001
Come implementare il modello?Come implementare il modello? Analisi di dettaglio dei processi aziendali
(sensibili di supporto di tipo organizzativo)(sensibili, di supporto, di tipo organizzativo) Verifica degli strumenti di gestione necessari per
ddi f i i i i d l d ll i iSicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro
soddisfare i requisiti del modello organizzativo
Il Progetto 231 - Sicurezza
Progetto 231/01 – Sicurezza – Arneg S p A
Identificazione aree sensibili, definizione
Diffusione modello organizzativo a tuttoIl personale, formazione generalizzata
Progetto 231/01 – Sicurezza – Arneg S.p.A.
Identificazione aree sensibili, definizione processi, organigramma, compiti,Responsabilità, ODV, Manuale, Procedure, Codice Etico, Codice disciplinare, sistema sanzionatorio, definizione processi
T il
Acquisizione informazioni stato aziendale (struttura processi, organigramma,
di comunicazione)
M.O. 231/01
RSPP ASPP
RSPP –ASPPUfficio Qualità
Tutto il personale
(struttura processi, organigramma,mansionario, attribuzioni prevenzionistiche,modalità comunicazione, procedure operativee gestionali, registrazioni)
RSPP – ASPPUfficio QualitàRU, Uff. Legale
RU, uff legale
Formazione preliminare sul D.Lgs. 231/01 rivolta alle funzioni coinvoltenel processo di implementazione
Risorse Umane, Produzione, Ufficio LegaleResponsabile manutenzione, Servizio post‐vendita, RSPP – ASPP, LogisticaUffi i Q lità
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro52
del Sistema OrganizzativoUfficio Qualità
Cambiamenti e resistenze
Proceduralizzazione “Ingessiamo” l’azienda!!!
Un ruolo per tutti Ma io cosa c’entro?
Responsabilità Dirigente? Preposto?Responsabilità Dirigente? Preposto?Quali gli strumenti a mia disposizione?disposizione?
FORMAZIONESicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro 53
FORMAZIONE
Il valore di un modello 231
Per valutare è necessario individuare opportuni indicatori:Per valutare è necessario individuare opportuni indicatori:Macro indicatori
• es Premi INAIL Indici di Frequenza e Gravità degli• es. Premi INAIL, Indici di Frequenza e Gravità degli infortuni
– Riduzione consistente dei premi pagati (circa 35%)
Indicatori di progetto• es. progetto movimentazione vetrocamere
D li t i l i i 12 i ti– Da prelievo + montaggio manuale in circa 12 minuti– A prelievo + montaggio in circa 7 minuti
• Evidenti vantaggi in termini di costo del lavoroEvidenti vantaggi in termini di costo del lavoro• Pay back dell’investimento: meno di 2 anni• Raggiungimento di un livello ottimale di sicurezza per i
l i
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro
lavoratori
Il valore di un modello 231
È fondamentale applicare con costanza e coerenza le procedure aziendali ad esempio:procedure aziendali, ad esempio:Sistema sanzionatorioG ti d li i id tiGestione degli incidenti
E’ fondamentale snellire gli adempimenti formali conProcedure semplici e preciseStrumenti informatici adeguatig
• Sorveglianza Sanitaria: richieste visite mediche, scadenze, dati occupazionali, giudizi idoneità
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro
Area ImprenditorialitàpVision, Mission, Persone
A cura dello Staff dell’Area Imprenditorialitàdella Fondazione CUOAdella Fondazione CUOA
Area ImprenditorialitàVision & MissionVision & Mission
VisionVisionProtagonisti dello sviluppo della società imprenditoriale
MissionMissionVogliamo essere il punto di riferimento del Nordest
• per le persone interessate a potenziare l’orientamento e le p p pcompetenze imprenditoriali
• per gli imprenditori animati dal continuo desiderio di conoscere e di confrontarsi sui temi rilevanti della societàconoscere e di confrontarsi sui temi rilevanti della società, dell’economia, del lavoro e delle imprese
• per le istituzioni impegnate nella valorizzazione dell’orientamento imprenditoriale per un futuro sostenibile
• per la comunità scientifica (intellettuali e studiosi) alla ricerca di un luogo di dibattito e di proposte per la società
Sicurezza sul lavoro e responsabilità del datore di lavoro
ricerca di un luogo di dibattito e di proposte per la società imprenditoriale
Area ImprenditorialitàPersonePersone
Elisabetta BedaElisabetta BedaReferente didattica, [email protected]
Alessia BuzziReferente sviluppo commerciale, [email protected]
Paolo GubittaDirettore scientifico, [email protected]
Lorenza TurcatoCoordinatrice d’Area, [email protected]
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