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Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - KORE 1 Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - KORE La cosa meravigliosa della tecnologia La cosa meravigliosa della tecnologia è è che la gente finisce per impiegarla che la gente finisce per impiegarla per qualcosa di diverso da ciò che era per qualcosa di diverso da ciò che era previsto in origine. previsto in origine. Manuel Manuel Castells Castells (2002) (2002)

Social media. Riflessioni da alcune ricerche

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Intervento per la presentazione del libro di Laura Iannelli "Facebook & Co" tenuto il 20 aprile 2004 all'università Kore di Enna

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1Sergio Severino - Università degli Studi di Enna - KORE

La cosa meravigliosa della tecnologia La cosa meravigliosa della tecnologia èè che la gente finisce per impiegarla che la gente finisce per impiegarla

per qualcosa di diverso da ciò che era per qualcosa di diverso da ciò che era previsto in origine. previsto in origine.

Manuel Manuel CastellsCastells(2002)(2002)

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Versatilità della socializzazione

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Oggi assistiamo a forme inedite di socialità, gener ate dai mass media e dalle applicazioni di ultima generazio ne della telematica, quali elementi imprescindibili del viss uto quotidiano di ogni individuo.

Vantaggi: simmetria, basso costo, quantità, anonimato

I NEW MEDIA non hanno l’intenzionalità educativa costante ed omogenea delle vecchie agenzie, ma di fatto generano esitiInediti e molto considerevoli

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• Disfacimento dei luoghi• Non-luoghi, super-luoghi• Accelerazione coatta dei ritmi

circadiani• Web 2.0

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Nuove piazze • luoghi in cui si creano e si modificano le identità degli individui (Thompson, 1995)

• spazi ossimorici di piena informazione nei quali si sviluppano rapporti affettivi in dimensione globale (Severino, 2008),

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I social-media offrono indubbiamente dei vantaggi:

• Comunicazione orizzontale• Scambio• Reciprocità• Condivisione• Maggiore conoscenza• Basso costo

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Reale vitamina di implementazione dei rapporti in tempi di crisi.

Morcellini, 2009.Sergio Severino - Università degli

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• Le teorie sui gruppi descrivono come essi non siano una condizione obiettiva dello stare assieme, bensì un modo di concepire la pluralità.

• Nel contesto virtuale l’individuo può soddisfare il bisogno di appartenenza ad un gruppo funzionale alla costruzione e all’arricchimento della propria Identità Sociale.

• La struttura di un gruppo virtuale è equivalente a quella di un gruppo face-to-face; Ciò che distingue il gruppo virtuale da quello face-to-face è il contesto, l’AMBIENTE, entro cui avvengono gli scambi comunicativi: se nel gruppo face-to-face la comunicazione analogica svolge una funzione rilevante nel determinare le dinamiche relazionali fra i membri del gruppo, nella dimensione virtuale l’assenza di fisicità e l’anonimato annullano l’effetto della dimensione analogica della comunicazione.

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La ricerca

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Il campione è costituito da 320 studenti del corso di laureain psicologiadi età compresa fra i 19 e i 30 anni.

Sono stati costituiti 2 gruppi (Virtual group and face-to-face group), all’interno dei quali è stata controllata la variabile sesso.

All’interno di ciascuno dei due gruppi venivano svolte attività di approfondimento e studio attraverso il sostegno di tutor universitari. Nel gruppo virtuale i principali sistemi di comunicazione erano chat-rooms, forum e newsgroup tematici.

Il campione

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Obiettivi e metodi della ricerca

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L’obiettivo della ricerca era quello di osservare differenze e Similitudini, relative alle dinamiche relazionali interne e ai processi di socializzazione dei due gruppi.

Tali variabili sono state rilevate attraverso la griglia di Balessomministrata in forma self-report.

La griglia è stata adattata al linguaggio del mondo virtuale per i componenti del gruppo online.

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Risultati della ricerca

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Dalle analisi è emerso che i fenomeni “socializzazione del linguaggio” e “accettazione delle differenze” si sono presentati in misura maggiore nel gruppo virtuale rispetto al gruppo face-to-face.

Inoltre, l’area socio-emotiva positiva (rilevata attraverso la griglia di Bales) si è manifestata in misura maggiore nel gruppo virtuale rispetto al gruppo face-to-face.

Questi risultati mostrano come l’anonimato e l’assenza di fisicitàTipici del mondo virtuale costituiscono fattori in grado di ridurre la pressione sociale e l’ansia ad essa connessa (Green and Mckenna, 2002; Dubrowky et. al,1991).

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C = f (A, P)

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if Av ergo Cv= f (A v, P)

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Internet Addiction, stili di attaccamento e autoefficacia

sociale percepita.

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• L’obiettivo di questa ricerca era quello di verificare se un percezione negativa dell’auto-efficacia sociale e stili di attaccamento insicuro costituiscono fattori di rischio per lo sviluppo dell’Internet Addiction.

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Campione e strumenti

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• Il campione era costituito da 500 studenti dell’Università di Enna.

• alcuni strumenti:- Social Self-efficacy Perception Scale (ASP/A)

- Relationship questionnaire (RQ)

- Internet Addiction Test (IAT)

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Risultati della ricerca.

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• I risultati hanno mostrato come una percezione dell’autoefficacia negativa, stili di attaccamento insicuro e l’abuso di Internet siano significativamente correlati.

• Lo studio richiede di essere esteso ad un campione clinico.