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Intervento di Alessandra Cosso, Fondazione ISTUD all'interno dell'evento di presentazione della ricerca "Paese Italia, la salute nelle organizzazioni di lavoro" svoltosi a Milano il 20 maggio
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E adesso? Che
facciamo?
Strumenti operativi e atteggiamenti mentali per
affrontare la situazione
Alessandra Cosso
Assolombarda, 20 maggio 2010
To care, to belong, to become
Giovani in difficoltà
Mix generazionale, invecchiamento
lavorativo
Presentismo, capacità lavorativa
Cultura dell’errore nella gestione
del rischio
Stress da lavoro correlato
Sicurezza e salute nelle
organizzazioni: serve un nuovo
paradigma, nuovi atteggiamenti
mentali per affrontare la situazione
con efficacia
Le Risorse umane sono persone
La coscienza organizzativa sta finalmente producendo una cultura di preservazione della salute che vada oltre la prevenzione della malattia o dell’infortunio: si focalizza sul perseguimento del benessere.
Solo se questo diventa l’atteggiamento di partenza dei vertici dell’organizzazione è possibile intervenire con efficacia!
Come? Guardiamoci dentro!
Dicevamo:
Strumenti di valutazione e monitoraggio:,
Incremento della raccolta di dati statistici sulla salute e
sicurezza sul luogo di lavoro nell'ambito di indagini a
campione
Promuovere la definizione di indicatori qualitativi per
migliorare la qualità e l’interpretazione dei dati statistici
Lo sguardo delle analisi di clima deve andare più in
profondità, per indagare il livello di benessere percepito
dalle persone
Come? Con quali strumenti?
Strumenti operativi: li proponiamo da anni e alcuni da anni sono applicati. Ma come? Con che ottica?
Spesso sono utilizzati perché “di moda”... E non lasciano traccia (quando va bene)
E così, la formazione serve a “tenere buone” le risorse (e crea frustrazione); il coaching viene usato per mettere pressione e spingere a maggiori livelli di performance; il counseling = stigmate della persona “disagiata”; il mentoring un benefit per top manager e alti potenziali; la meditazione un momento di aggregazione per i top manager....
Eppure... La formazione su temi “soft” come...
Competenze emotivo-relazionali: serve al
miglioramento del clima organizzativo attraverso il
potenziamento delle attitudini emotivo-relazionali
delle persone coinvolte. Effetto “collaterale”:
miglioramento del benessere individuale e
organizzativo.
Arte del feedback: serve a supportare il sistema di
valutazione delle competenze. Effetto “collaterale”:
diffonde e implementa una cultura relazionale
evoluta, miglioramento del benessere organizzativo.
Burn-out e Self-care management: serve in
situazioni di pesante stress-organizzativo, è rivolto a
gruppi di persone e fornisce strumenti di prevenzione
diagnosi e cura della Sdb. Effetto “collaterale”:
miglioramento del clima organizzativo, creazione di
un ambiente più protetto dallo stress
Il coaching...
Serve a supportare il singolo individuo o gruppi di persone nel miglioramento delle prestazione professionali richieste. In un’ottica di crescita personale e professionale.
Effetto “collaterale”: miglioramento del livello di motivazione e gratificazione delle persone coinvolte, miglioramento del benessere organizzativo.
Il counseling...
Serve per sostenere il benessere di individui o piccoli gruppi di persone, specie in periodi di crisi o cambiamento organizzativo. In particolare è di aiuto nei casi di“solitudine del manager”.
Effetto “collaterale”: sviluppo delle competenze emotivo-relazionali delle persone coinvolte, miglioramento delle loro performance, miglioramento del benessere organizzativo.
La meditazione...
Nella sua accezione più moderna, la mindfulness, deriva da un protocollo scientifico per la riduzione dello stress MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction) che combina tecniche antiche di meditazione e con le scoperte delle neuroscienze.
Presuppone un livello elevato di consapevolezza e cultura dell’organizzazione, ne migliora il benessere ma solo se utilizzata adeguatamente.
Il mentoring...
Serve in casi di forti gap
generazionali nel mix interno
all’organizzazione, per introdurre
alla cultura organizzativa i
giovani, fidelizzarli e motivare i
senior dando valore all’esperienza.
Effetto “collaterale”: rafforzamento
e diffusione della cultura
organizzativa e del senso di
appartenenza, armonizzazione del
mix generazionale, miglioramento
del benessere.
To care, to belong, to become
Il costo della miopia organizzativa
qual è?
Lo abbiamo misurato oggi con mano!
Lo sguardo dei vertici organizzativi
deve saper andare più lontano e
includere la crescita del benessere
delle persone come obiettivo tra quelli
fondamentali, perché altrimenti, i costi
da pagare sono elevati in termini di
clima organizzativo, di giornate di
malattia, di disaffezione, di alto turn
over, in ultima analisi, di mancata
produttività!
Gli strumenti ci sono
Usiamoli con consapevolezza, con conoscenza della loro utilità e applicazione, all’interno di interventi che incidano sulla cultura organizzativa!
Non snaturiamoli con finalità “altre”, con interventi spot, scollegati dal vissuto quotidiano, senza rispondenza nello stile gestionale!
È fondamentale il ruolo del management che deve creare coerenza fra la visione e gli interventi!
Insomma, anche piccoli passi...
...Ma con lo sguardo che
non perde mai di vista la
giusta direzione per
raggiungere il Ben-
essere organizzativo.