Progetto orientamento disabilità scuola primo grado
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1. Superar Confini Incontro Gruppo di Lavoro 24 giugno
2008
2. Attivit svolta
Istituzione Gruppo di Lavoro Decreto Dirigente USP prot. n.
1789/P A36 C34 del 1 marzo 2007 e successiva integrazione p rot.
MPIAOOUSPBL n. 8079/C.34.a. del 10.06.2008
Durata del progetto pluriennale, con inizio a.s. 2006/2007
Incontro il 20 marzo 2007 OdG: Andamento iscrizioni alunni H
a.s. 2007/2008 supporto del Gruppo alle scuole superiori per
laccoglienza degli alunni con disabilit procedure avvio progetto
Superar Confini a.s. 2007/2008 Verbale
Azioni - Stesura comunicazione alle scuole secondarie di
secondo grado - SCHEDA per la richiesta di informazioni alle scuole
secondarie di primo grado entro il 10 ottobre per la
predisposizione dei mini stage.
3. Problema affrontato
Nella.s.2007/2008 elevata concentrazione di allievi con
disabilit presso due scuole in provincia. In particolare il
problema gravava sullIPA Della Lucia con il 24,14 % sul totale dei
58 allievi iscritti in prima.
Dati previsti: n. 64 allievi nella scuola secondaria di secondo
grado nel 2008/2009 (Attuali iscrizioni 61)
4. Altri aspetti emersi
la compartecipazione delle famiglie potr favorire un loro
maggior coinvolgimento nel percorso di orientamento del
ragazzo;
Lopportunit di adottare prassi di orientamento simili anche per
i CFP , che, ricorda De Zaiacomo, accolgono una buona percentuale
di ragazzi diversamente abili.
I CFP stanno mettendo a punto un documento sui pre-requisiti
necessari per poter accedere alla loro formazione; da parte dellUSP
c la disponibilit di far conoscere tale documento alle scuole
secondarie di 1 grado.
Necessit di raccordare le azioni del progetto con quelle delle
reti per lorientamento , in particolare con lazione che il dott.
Dal Borgo svolge con la rete Orientare, orientarsi La dott.ssa
Galentino fa presente la necessit di raccordare tali iniziative e
si impegna a chiedere al Servizio di NPI di Belluno che gli
incontri per i ragazzi di 2^ e 3^ media siano finalizzati alla
esplicita trattazione dellorientamento scolastico
5. Obiettivi del progetto
Orientare efficacemente gli alunni diversamente abili alla
scelta della scuola secondaria di II grado, considerandone appieno
le potenzialit, le attitudini e gli interessi.
Far crescere in tutte le scuole secondarie di II grado la
cultura dellintegrazione e la consapevolezza che la relazione con
il compagno diversamente abile rappresenta un valore aggiunto per
la classe e una misura della qualit della scuola per listituzione
scolastica.
Far conoscere e diffondere le buone prassi di orientamento gi
esistenti.
Coinvolgere consapevolmente le famiglie nella scelta del corso
di studi da intraprendere e nella sua progettazione.
Condividere a livello provinciale le scelte orientative rivolte
ai ragazzi disabili, per garantire a tutte le scuole secondarie di
II grado la possibilit di unintegrazione sostenibile.
6. Scuola superiore Esempio
Ipotesi di intervento
Fascia a rischio: allievi medio gravi allievi con disabilit
psicofisica
Obiettivo: non mettere a rischio lallievo
Fase 1: realizzare un percorso attraverso un MODELLO
ed ESEMPI di PERCORSI EDUCATIVO-DIDATTICI
su ci che un allievo c.d. pu fare in un liceo (riduzione
oraria, alternanza scuola lavoro, progetti per lautonomia, )
7. Prospetto iscrizioni 2008/2009 Le percentuali si riferiscono
a 61 allievi in totale iscritti nelle classi 1e di cui mancano per
3 scelte.
8. Confronto a.s. 2007/2008
9. Considerazioni
Le iscrizioni sono pi distribuite
Un numero maggiore di iscrizioni si sono rivolte ai CFP
Quali fattori hanno cambiato lorientamento?
Lemergenza risolta o alcune scuole, continuano ad essere le
sole ad accogliere gli studenti con disabilit?
Vi sono scuole che continuano a non avere iscritti con
disabilit.
Quali obiettivi rimangono validi?
Quali bisogni possono intervenire?
10. Proposte
Compenetrare le diverse prassi esistenti per lorientamento
degli allievi disabili nella scuola secondaria di primo grado nelle
Reti per lOrientamento
Mantenere lobiettivo di una maggior diffusione della cultura
dellinclusione anche nelle scuole che tradizionalmente non hanno
esperienze di integrazione