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Convegno UNI «Qualificazione operatori postcontatore - UNI 11554:2014 e UNI PdR 11:2014» Milano 27 marzo 2015 Relazione del Comitato Italiano Gas - CIG

Sintesi dei contenuti e degli aspetti salienti del nuovo quadro normativo - UNI TR 11554 e UNI PdR 11

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Convegno UNI «Qualificazione operatori

postcontatore - UNI 11554:2014 e UNI PdR

11:2014»

Milano 27 marzo 2015

Relazione del Comitato Italiano Gas - CIG

CIG Comitato Italiano Gas

Ente Federato all’UNI dotato di personalità giuridica

Chi siamo

• 1953 dicembre: viene costituito il Comitato Italiano Gas (CIG) con la finalità dimigliorare la sicurezza e l’efficienza nell’uso dei gas combustibili

• 1960 Il CIG entra a far parte dell’UNI (Ente nazionale italiano di unificazione)come Ente federato, diventando così l’organo ufficiale italiano perl’unificazione normativa nel settore dei gas combustibili.

• Partecipa, su delega dell’UNI, ai lavori di sua competenza che si svolgonopresso gli Enti normativi europeo (CEN) e internazionale (ISO), nell’ambitodei quali l’UNI rappresenta l’Italia; segnala all’UNI i nominativi degli esperti edei soggetti delegati per le varie commissioni e per i gruppi di lavoro deisuddetti Enti; riferisce all’UNI sull’andamento dei lavori; esprime il proprioparere sui progetti di norma e su altri quesiti sottoposti all’UNI dagli Entiinternazionali CEN e ISO…..

• Mantiene il collegamento con l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas e ilsistema idrico.

Il sistema UNI

CunaCti

CIG

UninfoUniplast

Unsider

Unichim

I geografi sulle mappe africane

Riempiono i vuoti con figure strane:

Negli ampi spazi restanti

Al posto delle case mettono elefanti.

Jonathan Swift (1667-1745)

Una questione di ruolo ...

"Nelle intenzioni del CIG e in coerenza con il ruolo del Comitato, lo

schema normativo è stato elaborato per dare uno strumento univoco

e oggettivo a cui, tutti coloro che sono interessati a percorsi di

qualificazione degli operatori post contatore possono riferirsi"

"Ovviamente i vantaggi di una eventuale certificazione ottenuta

correttamente, acquisendo o confermando il possesso dei requisiti di

abilità, conoscenza e competenze, sono comprensibili da tutti. Il

percorso di qualificazione pensato, deve servire ad assicurare una

crescita reale di coloro che decidono di percorrerlo".

Il contesto di riferimento: innanzitutto la legge 1083/71 "Norme per la sicurezza

dell'impiego del gas combustibile"

Poi il DM 37/08 «Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies,

comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle

disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici.»

La deliberazione AEEGSI 6 febbraio 2014 40/2014/R/gas «Disposizioni in materia di

accertamenti della sicurezza degli impianti di utenza a gas», è un atto regolatorio che

discende dai dispositivi legislativi citati, che per la parte di accertamento sui documenti

concernenti gli impianti, sostanzialmente integra.

Ma non bisogna dimenticare quanto previsto in merito di:

Diligenza qualificata: Che è il grado di diligenza richiesto a un professionista quando ha

un contratto con un altro soggetto ed è disciplinata dall'articolo 1176, comma 2 del Codice

civile, secondo cui «nell'adempimento delle obbligazioni inerenti all'esercizio di un'attività

professionale, la diligenza deve valutarsi con riguardo alla natura dell'attività esercitata»

E quando si parla di responsabile tecnico, installatore e manutentore nel settore gas,

stiamo inquadrando figure professionali che hanno un ruolo determinante nel garantire la

sicurezza delle utilizzazioni.

Cosa è stato fatto finora1. Pubblicazione della norma tecnica UNI 11554;

2. Pubblicazione della prassi di riferimento UNI-CIG-

ACCREDIA associata alla norma (UNI PdR n. 11);

3. Pubblicazione delle FAQ ACCREDIA elaborate con CIG;

4. Pubblicazione da parte del CIG del programma "generale" di

formazione consigliato;

5. Comunicazione ACCREDIA – CIG.

In Europa i singoli Paesi...

Società di distribuzione

TSE - DRAFT Authorizedservices for Electrical andgas burning equipments- Forhousehold use – Rules- This standard includesrules for structural feature,operating, technicalequipment, personnelspecifications andcertification of competentservices of electrical and gasburning equipment forhousehold use.

Germania – schemi gestiti

a livello governativo /

federale

Invece a livello di normazione europea

prCEN/TR Safety of domestic gas installations - Recommendations

•prCEN/TR Safety of domestic gas installations Recommendations

Introduction

As a result of the liberalization of the gas and services market in Europe and the need to

reduce potential barriers to trade, the development of mutually recognized standards

covering design, installation, inspection and maintenance of pipework and appliances

downstream of the point of delivery, including the development of a competence

assessment scheme for gas operatives and companies engaged in this sector is

considered important.

The quality and safety of the gas installations are generally assured through:

• competent operatives,

• installers and inspectors complying with technical regulations,

• inspection and maintenance regimes,

• safety inspection of work.

ScopeThis CEN/TR gives recommendations to ensure the quality and safety ofdomestic gas installations.This CEN/TR covers pipe work, appliances installation, their combustion airsupply and flue products exhaust commissioning, inspection and maintenanceactivities carried out by operatives.It addresses the following three main factors, which have an influence on gassafety in general:a) quality and safety of components of gas installations and gas appliances,b) quality of the work when gas installations are constructed andcommissioned,c) inspection and maintenance of installations and gas appliances.

•prCEN/TR Safety of domestic gas installations Recommendations

8 Competence of operatives - 8.1 General

……

Where the Country of Origin has no formal scheme for the registration of individual

operatives, evidence of such training and experience would need to be provided,

preferably through a portfolio of evidence supported by an appropriate audit trail. This

may include reference to previous employers and/or training providers. In the absence of

a portfolio, evidence of previous training and experience would need to be obtained by

direct enquiry.

In situations where there is an individual operative registration scheme, evidence of

current registration would serve as confirmation of training and experience, which would

not need to be supported by a portfolio

•prCEN/TR Safety of domestic gas installations Recommendations

8 Competence of operatives - 8.1 General

……

the long-term aim proposed in this paper is to achieve a common approach for the

assessment and declaration of competence in safe gas work throughout the EU. For

this to be achieved it will be necessary to:

• identify existing arrangements in all Member States and to extract the most stringent

requirements;

• consider the justification for such requirements and confirm whether or not they need

to be given priority, thereby establishing the appropriate minimum level of

requirement;

• develop a means of assessing candidate knowledge and performance of the

requirements, leading to certification by an accredited entity

•prCEN/TR Safety of domestic gas installations Recommendations

8.2 Requirements to be Competent

In order to be able to practice competently, knowledge shall be kept up to datewith changes in the law, technology and safe working practice and soarrangements for this should be in place.

…knowledge and practical skill is best underpinned by one or a combination ofseveral of the following ways:• exposure to appropriate training, (preferably leading to the award of a

qualification which is recognised by the country of origin);• verifiable records of training;• assessment of retained knowledge and skill (practical and/or theoretical);• independent verification;• certification by an accredited certification scheme according to EN ISO/IEC

17024.

•prCEN/TR Safety of domestic gas installations Recommendations

Attività professionali non regolamentateL’evoluzione del contesto normativo e legislativo

2006• Direttiva 2006/123/CE Servizi

2008• European Qualification Framework

2010• CEN Guide 14

2011• La «ex» Direttiva CCT UNI N391rev

2012• Regolamento UE N. 1025/2012

2013• Legge N° 4/2013

2013• Delibera CCT UNI N. 46

Attività professionali non regolamentateL’evoluzione del contesto tecnico e legislativo

Regolamento UE N. 1025/2012 sulla normazione europea

Articolo 1 – OggettoIl presente regolamento stabilisce norme riguardantila cooperazione tra le organizzazioni europee dinormazione, gli organismi nazionali di normazione,gli Stati membri e la Commissione, l’elaborazione dinorme europee e prodotti della normazione europeaper i prodotti e per i servizi, a sostegno dellalegislazione e delle politiche dell’Unione (…).

Attività professionali non regolamentateL’evoluzione del contesto tecnico e legislativoLegge N° 4/2013 Disposizioni in materia di professioni nonorganizzate (GU n.22 del 26-1-2013)

Art. 1 Oggetto edefinizioni1. La presente legge, inattuazione dell'art. 117,terzo comma,della Costituzione e nelrispetto dei principidell'Unione europea inmateria di concorrenzae di libertà dicircolazione, disciplinale professioni nonorganizzate in ordini ocollegi.

Art. 6 Autoregolamentazione volontaria1. La presente legge promuove l'autoregolamentazione volontaria e laqualificazione dell'attività dei soggetti che esercitano le professioni dicui all'art. 1, anche indipendentemente dall'adesione degli stessi ad unadelle associazioni di cui all'art. 2.2. La qualificazione della prestazione professionale si basa sullaconformità della medesima a norme tecniche UNI ISO, UNI EN ISO, UNIEN e UNI, di seguito denominate «normativa tecnica UNI», di cui alladirettiva 98/34/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22giugno 1998, e sulla base delle linee guida CEN 14 del 2010.3. I requisiti, le competenze, le modalità di esercizio dell'attività e lemodalità di comunicazione verso l'utente individuate dalla normativatecnica UNI costituiscono principi e criteri generali che disciplinanol'esercizio autoregolamentato della singola attività professionale e neassicurano la qualificazione.

Attività professionali non regolamentate

L’evoluzione del contesto tecnico e legislativo

Delibera CCT UNI N. 46/2013

Attività professionali non regolamentate l’intervento sul postcontatore

UNI 11554:2014 Attività professionali non regolamentate -

Figure professionali operanti sugli impianti a gas di tipo

civile alimentati da reti di distribuzione - Requisiti diconoscenza, abilità e competenza

UNI/PdR 11:2014 Raccomandazioni per la

valutazione di conformità di parte terza ai

requisiti definiti dalla UNI 11554 Attività

professionali non regolamentate - Figure

professionali operanti sugli impianti a gas di

tipo civile alimentati da reti di distribuzione -

Requisiti di conoscenza, abilità e competenza

Attività professionali non regolamentate

L’evoluzione del contesto tecnico e legislativo

UNI 11554:2014 Attività professionali non regolamentate -Figure professionali operanti sugli impianti a gas di tipo civilealimentati da reti di distribuzione - Requisiti di conoscenza,abilità e competenza

UNI/PdR nn:2014 Raccomandazioni per lavalutazione di conformità di parte terza ai requisitidefiniti dalla UNI 11554 Attività professionali nonregolamentate - Figure professionali operanti sugliimpianti a gas di tipo civile alimentati da reti didistribuzione - Requisiti di conoscenza, abilità ecompetenza

Attività professionali non regolamentateL’evoluzione del contesto tecnico e legislativo

Secondo il Regolamento UE 1025 del ParlamentoEuropeo e del Consiglio del 25 ottobre 2012 sullanormazione europea, per “norma” si intende:"una specifica tecnica, adottata da un organismodi normazione riconosciuto, per applicazioneripetuta o continua, alla quale non è obbligatorioconformarsi, e che appartenga a una delleseguenti categorie:norma internazionale: una norma adottata da unorganismo di normazione internazionale;norma europea: una norma adottata daun'organizzazione europea di normazione;norma armonizzata: una norma europea adottatasulla base di una richiesta della Commissione ai finidell'applicazione della legislazione dell’Unionesull’armonizzazione;norma nazionale: una norma adottata da unorganismo di normazione nazionale."

Documenti (paranormativi) che introduconoprescrizioni tecniche o modelli applicativisettoriali di norme tecniche, elaborati sullabase di un rapido (al massimo 8 mesidall’approvazione della richiesta) processo dicondivisione ristretta ai soli autori, verificatal’assenza di norme o progetti di norma allostudio sullo stesso argomento

Norma Prassi di riferimento

UNI 11554:2014 Attività professionali non regolamentate - Figure

professionali operanti sugli impianti a gas di tipo civile alimentati da retidi distribuzione - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza

Introduzione

…Il corpus normativo sulle attività professionali s’inserisce inoltre nel contesto dell’Unione

Europea, come strumento utile alla mobilità delle persone e all’abbattimento delle barriere

alla libera circolazione del capitale umano.

…nello sviluppo della presente norma ‐ così come di tutte le altre norme afferenti all’ambito

delle attività professionali non regolamentate ‐ sono stati in primo luogo osservati i principi

e le indicazioni di cui alla Raccomandazione 2008/C111/01 (EQF) e della

Raccomandazione 2009/C 155/02 (ECVET).

Dal punto di vista metodologico, si è stabilito in particolare che:

‐ i termini e le definizioni (punto 3) di base adottate (ossia qualifica, conoscenza, abilità,

competenza, apprendimento formale, apprendimento non‐formale, apprendimento

informale) sono, in massima parte, ripresi dallo EQF, dallo ECVET e dalla terminologia

pertinente in vigore in ambito comunitario;

‐ ai fini della declinazione dei requisiti di conoscenza, abilità e competenza della specifica

figura professionale è necessario partire da una preliminare identificazione dei compiti e

delle attività specifiche della figura professionale (punto 4);

‐ i requisiti della specifica figura professionale sono definiti in termini di conoscenza, abilità

e competenza (punto 5) e sono stati inoltre identificate, per quanto applicabile, le capacità

personali attese. È fornita inoltre una indicazione dei livelli associabili alla specifica attività

professionale in accordo al Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF)…

UNI 11554:2014 Attività professionali non regolamentate - Figure

professionali operanti sugli impianti a gas di tipo civile alimentati da retidi distribuzione - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza

Scopo e campo di applicazione

La presente norma definisce i requisiti relativi all’attività professionale di coloro

che operano sugli impianti a gas combustibili della 1a, 2a e 3a famiglia secondo

la UNI EN 437, di tipo civile alimentati da reti di distribuzione, ossia che:

progettano, installano, rimuovono, ispezionano, sottopongono a collaudo,

prova o verifica, mettono in servizio e mantengono in stato di sicuro

funzionamento gli impianti alimentati a gas;

scelgono, installano, rimuovono, sottopongono a prova o verifica, mettono in

servizio e manutengono gli apparecchi a gas e loro componenti;

in termini di conoscenza, abilità e competenza.

La presente norma è applicabile esclusivamente ad operatori di imprese giàabilitate ai sensi della legislazione vigente (DM 37/08).

UNI 11554:2014 Attività professionali non regolamentate - Figure

professionali operanti sugli impianti a gas di tipo civile alimentati da retidi distribuzione - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza

Scopo e campo di applicazione

….tre differenti profili specialistici:

- Responsabile tecnico (Profilo A);

- Installatore (Profilo B);

- Manutentore (Profilo C).

UNI 11554:2014 Attività professionali non regolamentate - Figure

professionali operanti sugli impianti a gas di tipo civile alimentati da reti didistribuzione - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza

Scopo e campo di applicazioneSono stati inoltre individuati, in funzione della portata termica degliapparecchi asserviti e della pressione di alimentazione, i seguentidue livelli per ognuno dei profili specialistici:2° livello: impianti domestici e similari per l’utilizzazione dei gascombustibili appartenenti alla 1a, 2a e 3a famiglia, a valle del puntodi inizio, asserviti ad apparecchi aventi portata termica nominalesingola non maggiore di 35 kW;NOTA Il 1° livello include il 2° livello.

1° livello: impianti al servizio di edifici adibiti ad uso civile perl’utilizzazione dei gas combustibili appartenenti alla 1a, 2a e 3afamiglia, a valle del punto di inizio, asserviti ad apparecchi aventiportata termica nominale singola maggiore di 35 kW (o complessivamaggiore di 35 kW se installati in batteria) e alimentati da gascombustibile a pressione non maggiore di 0,5 bar.

UNI 11554:2014 Attività professionali non regolamentate - Figure

professionali operanti sugli impianti a gas di tipo civile alimentati da reti didistribuzione - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza

Scopo e campo di applicazione

Tali impianti sono funzionali a:

a) climatizzazione di edifici ed ambienti;

b) produzione centralizzata di acqua calda sanitaria;

c) climatizzazione di edifici ed ambienti e produzione centralizzata di acqua calda sanitaria;

d) ospitalità professionale, di comunità e ambiti similari;

e) cottura domestica.

UNI 11554:2014 Attività professionali non regolamentate - Figure

professionali operanti sugli impianti a gas di tipo civile alimentati da reti didistribuzione - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza

ESCLUSIONI

Sono esclusi dallo scopo e campo di applicazione della presente norma:

- gli impianti gas (o parte di essi) destinati a servire cicli produttivi industriali o artigianali;

- gli impianti che alimentano apparecchi di portata termica nominale maggiore di 1 000 kW.

NO

NO

UNI 11554:2014 Attività professionali non regolamentate - Figure

professionali operanti sugli impianti a gas di tipo civile alimentati da reti didistribuzione - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza

Alcune definizioni

conoscenza: Risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso l'apprendimento.

abilità: Capacità di applicare conoscenze per portare a termine compiti e risolvereproblemi.Nota 1: nel contesto dello EQF le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l'uso delpensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l'abilità manuale e l'uso dimetodi, materiali, strumenti).

competenza: Comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacitàpersonali in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale,esercitabile con un determinato grado di autonomia e responsabilità.

UNI 11554:2014 Attività professionali non regolamentate - Figure

professionali operanti sugli impianti a gas di tipo civile alimentati da reti didistribuzione - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza

Alcune definizioni

responsabile tecnico (Profilo A): Persona addetta alla pianificazione dei lavori, alcoordinamento delle attività di installazione e/o manutenzione, delle operazioni dicollaudo e verifica degli impianti gas.

installatore (Profilo B): Tecnico, in possesso dei requisiti previsti dalla legislazionevigente, che effettua (o che è incaricato di effettuare) operazioni di installazione,ampliamento o modifica [UNI 7128:2011, punto 11.2]

manutentore (Profilo C): Tecnico, in possesso dei requisiti previsti dalla legislazionevigente, che effettua (o che è incaricato di effettuare) operazioni di controllo emanutenzione [UNI 7128:2011, punto 11.3]

UNI 11554:2014 Compiti e attività specifici - responsabile tecnico (Profilo A)

Il Responsabile tecnico deve essere in grado di espletare i seguenti compiti:

• ideare un impianto a gas di uso civile, pianificarne la realizzazione e gestirne lamanutenzione, anche tramite l’organizzazione ed il coordinamento del lavoro di altrioperatori;

• riconoscere, attraverso il corretto utilizzo degli strumenti appropriati, condizionipotenzialmente pericolose (anche occulte quando non sono possibili le verifiche visive)legate a difetti di installazione e/o di manutenzione sugli apparecchi, sugli impianti gas osui sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione e/o di adduzione dell’ariacomburente;

• effettuare in completa autonomia, una diagnosi completa su un impianto gas, al fine diverificarne la rispondenza alle normative tecniche ed alla legislazione vigente, e diattestarne l’idoneità al funzionamento in condizioni di sicurezza tramite verifiche visive estrumentali;

• predisporre, in completa autonomia, la documentazione richiesta dalla legislazionevigente in materia di installazione e manutenzione di impianti a gas e di gestirlaconformemente;

• gestire l’emergenza in caso di pericolo imminente, in relazione alle specificità legateall’ambiente di installazione.

UNI 11554:2014 Compiti e attività specifici – Installatore (Profilo B)

L’installatore deve essere in grado di espletare i seguenti compiti:

• gestire in autonomia tutte le operazioni legate all’installazione degli impianti e degliapparecchi, sulla base delle indicazioni contenute in un progetto o elaborato tecnico;

• riconoscere, attraverso il corretto utilizzo degli strumenti di normale dotazione,condizioni potenzialmente pericolose legate a difetti di installazione o dovute acondizioni di degrado degli impianti gas;

• effettuare tutte le operazioni necessarie per la messa in servizio degli impianti e degliapparecchi;

• predisporre la documentazione richiesta dalla legislazione vigente, riportando leinformazioni tecniche dettagliate del lavoro eseguito;

• gestire l’emergenza in caso di pericolo imminente, in relazione alle specificità legateall’ambiente di installazione.

UNI 11554:2014 Compiti e attività specifici – Manutentore (Profilo C)

Il manutentore deve essere in grado di espletare i seguenti compiti:

• condurre in autonomia le attività di manutenzione (anche mediante il ricorso allariparazione) di impianti e apparecchi funzionanti a gas combustibile, in conformità aquanto previsto dalla legge, dalle norme tecniche pertinenti o dalle procedure rilasciatedai fabbricanti di apparecchi e componenti;

• riconoscere, attraverso l’utilizzo degli strumenti di normale dotazione, condizionipotenzialmente pericolose legate a difetti di manutenzione sugli apparecchi, sugliimpianti gas o sui sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione e/o diadduzione dell’aria comburente;

• predisporre la documentazione richiesta dalla legislazione vigente, riportando leinformazioni tecniche dettagliate del lavoro eseguito;

• gestire l’emergenza in caso di pericolo imminente, in relazione alle specificità legateall’ambiente di installazione.

UNI/PdR 11:2014 Raccomandazioni per la valutazione di conformità di

parte terza ai requisiti definiti dalla UNI 11554

La presente prassi di riferimento è stata elaborata per fornire una serie di indicazionidi carattere applicativo in relazione alla norma UNI 11554……”Il documento fornisce infatti in modo puntuale degli elementi comuni per latrasparenza e l’uniformità dei processi di certificazione (volontari) gestiti dagliorganismi di certificazione accreditati da ACCREDIA per la certificazione del personalesecondo la UNI CEI EN ISO/IEC 17024.

La presente prassi di riferimento è stata strutturata in modo analogo alla norma UNI diriferimento evidenziando gli aspetti operativi tipici del percorso di certificazione conspecifici dettagli relativi ai requisiti di accesso (punto 6.2), alle procedure di esame(punto 6.3.2) e al mantenimento e rinnovo della certificazione (punto 6.5).

Principi

La presente prassi di riferimento fornisce raccomandazioni per la valutazione diconformità di parte terza ai requisiti delle figure professionali che operano sugliimpianti a gas di tipo civile alimentati da reti di distribuzione, ossia che:- progettano, installano, rimuovono, ispezionano, sottopongono a collaudo,prova o verifica, mettono in servizio, mantengono in stato di sicuro funzionamento gliimpianti alimentati a gas;- scelgono, installano, rimuovono, sottopongono a prova o verifica, mettonoin servizio, manutengono gli apparecchi a gas e loro componenti,secondo quanto definito nella UNI 11554.

Scopo e campo di applicazione

UNI/PdR 11:2014 Raccomandazioni per la valutazione di conformità di

parte terza ai requisiti definiti dalla UNI 11554

Alcune definizioni

processo di certificazione: Attività, mediante le quali un organismo di certificazionestabilisce che una persona soddisfa i requisiti di certificazione, compresi la domanda, lavalutazione, la decisione relative alla certificazione, il rinnovo della certificazione, el’utilizzo di certificati e di loghi/marchi.[UNI CEI EN ISO/IEC 17024:2012, punto 3.1]

requisiti di certificazione: Insieme di requisiti specificati, comprendenti i requisiti delloschema da soddisfare al fine di rilasciare o mantenere la certificazione.[UNI CEI EN ISO/IEC 17024:2012, punto 3.3]

UNI/PdR 11:2014 Raccomandazioni per la valutazione di conformità di

parte terza ai requisiti definiti dalla UNI 11554

Requisiti di accesso (A)

Per il Responsabile Tecnico: un’esperienza dimostrabile di compilazione e firma delladocumentazione prevista dalla legislazione vigente in materia di impianti a gas per leattività (singole o plurime) di:• installazione;• manutenzione;• verifica/collaudo.La produzione della documentazione (visura camerale) che attesta il ruolo di “ResponsabileTecnico” di una impresa abilitata ai sensi dell’art. 1, comma 2 lettera e) del DecretoMinisteriale n. 37/08 è considerata necessaria per soddisfare i requisiti minimi di accesso.

UNI/PdR 11:2014 Raccomandazioni per la valutazione di conformità di

parte terza ai requisiti definiti dalla UNI 11554

Requisiti di accesso (B)

Per l’installatore: un’esperienza dimostrabile, alle dirette dipendenze di una impresaabilitata ai sensi dell’art. 1, comma 2 lettera e) del Decreto Ministeriale n. 37/08, per unperiodo non inferiore a quattro anni, di cui almeno uno come qualificato, con effettivosvolgimento delle mansioni individuate nella norma UNI 11554.

NOTA 1 L’effettivo svolgimento di tali mansioni può essere correttamente documentatopresentando per esempio, una dichiarazione del titolare dell’impresa o del dipendente, redatta aisensi del D.P.R. 445/2000.

NOTA 2 Nel caso di impresa individuale i requisiti di accesso sono quelli relativi alla figura professionale del responsabile tecnico.

UNI/PdR 11:2014 Raccomandazioni per la valutazione di conformità di

parte terza ai requisiti definiti dalla UNI 11554

Requisiti di accesso (C)

Per il manutentore: un’esperienza dimostrabile, alle dirette dipendenze di una impresaabilitata ai sensi dell’art. 1, comma 2 lettera e) del Decreto Ministeriale n. 37/08, per unperiodo non inferiore a quattro anni, di cui almeno uno come qualificato, con effettivosvolgimento delle mansioni individuate nella norma UNI 11554.

NOTA 1 L’effettivo svolgimento di tali mansioni può essere correttamente documentatopresentando per esempio, una dichiarazione del titolare dell’impresa o del dipendente, redatta aisensi del D.P.R. 445/2000.

NOTA 2 Nel caso di impresa individuale i requisiti di accesso sono quelli relativi alla figura

professionale del responsabile tecnico.

UNI/PdR 11:2014 Raccomandazioni per la valutazione di conformità di

parte terza ai requisiti definiti dalla UNI 11554

UNI/PdR 11:2014 Raccomandazioni per la valutazione di conformità di parte

terza ai requisiti definiti dalla UNI 11554

La valutazione dei risultati dell’apprendimento del candidato è eseguita sulla base delleconoscenze, delle abilità e delle competenze di cui al punto 5 della UNI 11554.I metodi di valutazione da applicare sono i seguenti:

prova scritta per la valutazione delle conoscenze; prova orale per approfondire il livello delle conoscenze, competenze e capacità

relazionali acquisite dal candidato; simulazioni di situazioni reali operative.

Tutte le prove devono essere effettuate nell’ordine indicato.

Ogni prova deve essere superata positivamente per accedere alla prova successiva.

Come si effettua la valutazione del candidato?

UNI/PdR 11:2014 Raccomandazioni per la valutazione di conformità di parte

terza ai requisiti definiti dalla UNI 11554

La persona deve dare evidenza di aver partecipato agli specifici corsi di aggiornamentonella misura minima di 8 h ogni quadriennio di validità della certificazione o, in caso dinuove disposizioni legislative o normative cogenti, entro i termini perentori di adozioneprevisti dalle stesse.

Mantenimento e rinnovo della certificazione (1)

Deve essere dimostrata all’organismo di certificazione, con periodicità annuale, lacontinuità nell’esercizio dell’attività, tramite l'invio di una dichiarazione ai sensi delD.P.R. 445/2000, relativa all'attività (per esempio indicando il numero di interventieffettuati), che attesti che quanto dichiarato ed allegato corrisponde al vero; ad essadevono essere allegati almeno i seguenti documenti:- per il Responsabile Tecnico: certificati (o visure) di iscrizione alla camera di commercio;- per le figure dei manutentori e degli installatori: documenti che attestino lasussistenza di un rapporto lavorativo con impresa abilitata, nel caso di dipendenti, otramite certificati o visure camerali, nel caso di titolari di impresa.

UNI/PdR 11:2014 Raccomandazioni per la valutazione di conformità di parte

terza ai requisiti definiti dalla UNI 11554

Mantenimento e rinnovo della certificazione (2)

Per il rinnovo del certificato la persona, prima della scadenza dello stesso devepresentarsi presso l’Organismo di Certificazione per sostenere un nuovo esame (provascritta).

Esclusivamente per la figura del Responsabile Tecnico, l’Organismo di Certificazionedeve effettuare, nel corso degli 8 anni di validità della certificazione, possibilmente ametà ciclo (quattro anni) una verifica su almeno un impianto compreso nel campo diapplicazione del certificato, scelto dall’Organismo tra i 5 proposti dal candidato, suiquali sia stato effettuato un intervento successivo alla data di decorrenza dellacertificazione.

La verifica può essere eseguita da un solo esaminatore.

Nel caso di revoca del certificato il candidato deve ripetere l’intero processo dicertificazione con la ripetizione delle prove teoriche (scritta e orale) e della provapratica.

La questione della formazione

• I requisiti dei docenti per la formazione non sono descritti né nella

norma UNI 11554:2014 né nella PdR 11/2014. Ci sono indicazioni

da seguire?

• in coerenza con l'obiettivo primario della Norma UNI 11554:2014 edel PdR 11/2014, per quanto riguarda i docenti per la formazione ilrelativo profilo professionale deve essere sicuramente superiore, incompetenza ed esperienza, a quello dei discenti.

La questione della formazione

• Le strutture che propongono servizi di formazione ai sensi della UNI

11554 debbono essere accreditate in conformità alla norma UNI

ISO 9001?

• Non ci sono riferimenti in merito né nella Norma UNI 11554:2014 ené nel PdR 11/2014

La questione della formazione

• Quale programma di formazione deve essere seguito? C'è una

durata stabilita del programma di formazione?

• Nella UNI 11554 e nella PdR 11 ci sono tutti gli elementi a cui

riferirsi per preparare il programma di formazione che dovrà essere

adeguato a fornire le necessarie conoscenze.

• Il CIG ha messo a disposizione un programma di formazione

"generale", dal quale possono essere assunte le informazioni

necessarie.

• Non c'è una durata stabilita, dovendo gli interventi di formazione

essere riferiti alle necessità dei discenti.

• Il CIG consiglia dei test di valutazione preliminari.

GRAZIE PER L’ATTENZIONE

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