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DALL’INTEGRAZIONE DEI MEDIA ALL’INTEGRAZIONE CON LE PERSONE. Massimo Gnocchi Creative Director B FLUID

Cavalcando la grande onda

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Dall'integrazione dei media all'integrazione con le persone, il ruolo del contenuto della comunicazione contemporanea

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dall’integrazione dei media all’integrazione con le persone.

Massimo Gnocchi Creative Director B FLUID

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sistema mediacentrico pochi media influenzano la vita delle persone, le loro scelte dipendono da fattori di cui non hanno il controllo.

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sistema umanocentrico integrato infiniti media offrono infinite possibilità di scelta. come, quando e dove sono diventate variabili dipendenti, che ogni persona integra in un palinsesto quotidiano, creato secondo le proprie esigenze e i propri interessi.

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la consapevolezza data dalla piena informazione e l’ampia libertà di scelta trasformano l’atto d’acquisto in un atto culturale, in cui l’individuo vuole ritrovare: il proprio sistema valoriale il proprio stile di vita il proprio universo relazionale l’atto d’acquisto quindi è un atto di contenuto. la comunicazione deve trasmettere questo contenuto.

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un contenuto rilevante è un’espressione del brand: valoriale: è coerente con i valori istituzionalinarrativo: origina una storiatransmediale: si evolve attraverso i mediarelazionale: stabilisce un contattoautorale: esprime un punto di vista originale

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in un mondo in cui continuano a crescere senza sosta media e informazioni, un contenuto espresso in una forma originale è l’unica certezza per emergere dal rumore di fondo prodotto ogni giorno e sorprendere, interessare, coinvolgere continuativamente le persone.

È cominciata la guerra mondiale per il controllo dei contenuti

Frédéric Martel

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riflessione #1: il fascino dei neW media La tecnologia è importante, ma senza una buona storia non vale niente. La storia è fondamentale. La vera sfida non è quella tecnologica: ogni secondo della mia vita io mi chiedo “Cosa emoziona oggi la gente?”

John Lasseter

Chief Creative Officer Pixar

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Quando John lasseter diventa anche chief creative officer dei Walt disney studios la prima opera che realizza è La principessa e il ranocchio, film in animazione tradizionale con protagonista la massima icona della classicità disney: una principessa.

ma tiana è soprattutto una donna contemporanea, che sa unire la ricerca dell’amore con l’indomita volontà di realizzare le proprie aspirazioni.

il risultato?

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tiana è il personaggio disney più amato dalle bambine, il suo merchandising è costantemente sold out nei vari disneyland di tutto il mondo.

non è il mezzo, è la storia, bellezza.

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riflessione #2: gli interlocutori

in una società in trasformazione gli individui stanno cambiando modo di comunicare.per esempio, com’è cambiato il pubblico negli ultimi dieci anni?

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Truman Show, 1998metanarrazione che parla agli adulti

Bolt, 2008metanarrazione che parla ai bambini

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olivia, 6 annimentre guarda avatar: “ma è pocahontas!”. e noi dovremmo raccontarla a tipi così?

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se oggi una seienne è già pienamente consapevole degli archetipi narrativi, allora ha davvero ragione Jeremy rifkin quando osserva: La coscienza drammaturgica è quasi una necessità in una civiltà complessa, interconnessa e ad alta velocità… la prospettiva drammaturgica colloca la comunicazione al centro delle attività umane… rendendo l’esperienza stessa una faccenda teatrale. La prospettiva drammaturgica è, in ultima analisi, una vivida descrizione dell’atteggiamento intellettuale che accompagna una generazione che cambia continuamente ruolo e identità, copione e palcoscenico, oscillando fra reti sociali e commerciali, nello spazio reale come in quello virtuale.

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riflessione #3: lo storytellingOggi le serie tv sono forse l’ultima occasione per avere a disposizione delle fiabe, per questo si sono affermate come un nuovo fenomeno mediatico. La loro funzione sociale di affabulazione ha superato il confine del media specifico, la televisione, per invadere anche gli altri media, web e mobile, trasformandosi, così, in fenomeno di convergenza o transmedia.Sono la nuova macchina di elaborazione culturale collettiva. Trasformano gli spettatori in partner interattivi, non si limitano più semplicemente a creare un mondo ma lo espandono fino a contaminare gli altri: è l’esplosione della storia. Siamo entrati nell’era del testo espanso.Ogni serie è mix di autorialità pura e design, idea e fabbrica, miscela potente e sorprendente di creatività e ripetizione.

Chicca ProfumoScript doctor

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una storia che diventa promozione, smalto, libro, app, karaoke. una trasformazione infinita per un’infinita commercializzazione…

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la narrazione diventa infinita anche perché è sempre più democratica la sua produzione. ogni giorno è disponibile un nuovo strumento per lo storytelling.

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nel parallelismo tra narrazione contemporanea e comunicazione pubblicitaria possiamo affermare che: le storie tendono all’infinito (n episodi per n stagioni) come infinita è la comunicazione che può espandersi attraverso infiniti media i personaggi sono prevalenti rispetto al plot come prevalenti sono gli individui rispetto alle storie che i brand vogliono raccontare ci troviamo a fare comunicazione mentre si sta avverando il passaggio da villaggio globale a teatro globale profetizzato da mcluhan.

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in questo contesto narrativo possiamo definire il ruolo di un brand contemporaneo nella comunicazione: un possibile alleato nel processo individuale e collettivo verso la piena consapevolezza narrativa.

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riflessione #4: l’attitudine all’empatia in una società iperconnessa cresciuta con internet, assuefatta ai social network e a continue innovazioni come naturale stile di vita, è sempre più realistica la riflessione di Baricco sull’affermazione dell’empatia e la caduta del mito della profondità: Non abbiamo rinunciato al senso. Lo inseguiamo con una tecnica diversa… muovendoci sulla superficie del mondo… scegliamo sempre la velocità a discapito dell’approfondimento… la simultaneità e la sovrapposizione degli stimoli è ciò che noi chiamiamo fare esperienza… la superficie è tutto, e in essa sta scritto il senso. Meglio: in essa siamo capaci di tracciare un senso.

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se tutto è media e tutto è narrazione, viviamo immersi in un fiume di storie infinite. tutto scorre, ma la corrente non è mai stata così forte. comunicare è surfare su un’onda narrativa infinita. ci vogliono coraggio, intuito, empatia e una gran voglia di divertirsi.

e Quindi

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il profilo del creativo e il metodo

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cacciatore di storie, inseguire e trovare l’elemento narrativo in tutto quello che fa. “narro quindi sono” è il suo motto.

creatore di contenuti, efficaci e sinergici in ogni singolo mezzo, consistenti e valoriali rispetto al concept di comunicazione originario.

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cacciatore di storie, inseguire e trovare l’elemento narrativo in tutto quello che fa. “narro quindi sono” è il suo motto.

creatore di media, comprendere, interpretare e ridisegnare ogni singolo mezzo in modo che comunichi con la massima efficacia il contenuto.

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da sms a web app a ambient media, un creativo è destinato a confrontarsi con linguaggi e competenze specifiche che non può riassumere completamente in sé. la coppia creativa è diventata anacronistica, la comunicazione sarà sviluppata da team eterogenei, in cui il creativo sarà il regista, garante della coerente interpretazione del concept originario.

il creativo diventa un creativemaker, con capacità strategiche, relazionali, gestionali.

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PerCOrSO CreATIVO

IDeAzIOne

BrIeF

rICerCA

COnCePT

COnTenUTO

BrAInSTOrMInG

rICerCA

CreAzIOne

rIFerIMenTO

TOnO DI VOCe

TrATTAMenTO

AUTOCrITICA

CreATIVe MAKInG

PreSenTAzIOne

AnALISI

è VALOrIALe?

è TrAnSMeDIALe?

è nArrATIVO?

è COnDIVISIBILe?

è AUTOrALe?