Upload
hanan-tanveer
View
85
Download
3
Embed Size (px)
Citation preview
By Hanan
UN SACCHET
TO DI BIGLIE
TITOLO Un sacchetto di biglie
AUTORE Joseph Joffo
CASA EDITRICE Sansoni per la scuola, Fette di melone
DATA DI PUBBLICAZIONE 1973
GENERE DEL LIBRO Romanzo storico autobiografico
AMBIENTE Francia, II Guerra Mondiale
PROTAGONISTI Joseph e Maurice Joffo
DATI
JOSEPH JOFFOFiglio di parrucchieri, Joseph Joffo nasce a Parigi nel
1931 e trascorre la sua infanzia nel XVIII arrondissement di Parigi in un quartiere popolare,
passando il tempo a giocare e fare monellerie, invece di studiare. Quando scoppia la seconda guerra mondiale e
Parigi viene occupata dai tedeschi, i membri della famiglia Joffo decidono di disperdersi per sfuggire alla
cattura e alla deportazione e Joseph, insieme al fratello Maurice, si dirige verso il Sud della Francia, allora
occupato dagli italiani. Il viaggio è pieno di avventure e di pericoli superati con fantasia e coraggio. Dopo la
guerra, la famiglia Joffo si ritrova tranne il padre, catturato e ucciso in un campo di sterminio. Per un po' Joseph si dedica all'attività di parrucchiere ma ad un certo punto, a causa di un incidente sportivo che lo
immobilizza per alcune settimane, decide di mettere per iscritto i ricordi che lo tormentano. Nasce così il suo
primo, e più noto, romanzo Un sacchetto di biglie. Scrive in seguito altri romanzi di memorie, come Anna e
la sua orchestra (1975), in cui racconta la gioventù di sua madre, Baby-foot, La jeune fille au pair (1993), che racconta l'arrivo di una ragazza alla pari tedesca, subito
dopo la guerra, in una famiglia ebraica.
Joseph Joffo
PERSONAGGI
Joseph JoffoMaurice JoffoRaymondRosette Joffo
Joseph Joffo: è il protagonista del romanzo, il quale spiega, narrando dalla nostra epoca, la sua tormentata infanzia durante la Seconda Guerra Mondiale.
Maurice Joffo: è il fratello del protagonista. Raymond: è un ragazzo di quindici anni
che aiuta i ragazzi ad arrivare alla zona libera
Rosette Joffo: è la sorella maggiore dei due protagonisti.
Albert ed Henri Joffo: sono i fratelli maggiori dei protagonisti.
i genitori dei protagonisti: il padre di Joseph e Maurice è un barbiere e lavora in un negozio sotto casa. La madre invece fa la sarta e grazie ai suoi figli è liberata da un campo di concentramento, insieme al marito che, purtroppo, riviene imprigionato e ucciso
Albert e Henri Joffo
Padre
Madre
TRAMANella Francia del 1941 Joseph e Maurice Joffo, due bambini ebrei di dieci e dodici anni che il giorno prima si divertivano a giocare con le biglie saranno costretti ad abbandonare Parigi per scappare dai Nazisti. Allora Joseph e Maurice partirono attraverso un lungo e avventuroso viaggio attraverso tutta la Francia nazista. Si rifugiano a Mentone con i loro fratelli maggiori, dove trovano lavoro. Purtroppo i loro fratelli sono convocati al servizio di lavoro obbligatorio e di conseguenza i quattro familiari sono nuovamente costretti a scappare. Giunti a Nizza, incontrano i loro genitori lì rifugiati. A causa dell'arrivo delle truppe tedesche che occupano la città in gran numero fuggono per l’ennesima volta. Joseph e Maurice vanno in un campo che si chiama Nuovo raccolto. Un giorno, accompagnando un loro amico a Nizza, vengono catturati dai tedeschi che lì avevano situato il loro quartier generale. Dopo aver convinto i soldati di non essere ebrei e dopo svariati interrogatori Joseph e Maurice vengono rilasciati. Fatto ritorno al campo Nuovo raccolto ripartono quasi immediatamente per raggiungere la sorella Rosette. Però, a causa di una spia che denuncia ai tedeschi chiunque nasconda ebrei, Joseph e Maurice sono costretti a raggiungere nuovamente Albert ed Henry ad Aix-les-Bains. Qui riprendono a lavorare. Dopo ancora un periodo di oppressione i tedeschi se ne vanno lasciando la Francia così la famigliola che aveva dovuto patire tali sofferenze si riunì. Si rividero tutti; tutti escluso uno. Infatti loro padre dopo essere stato arrestato dalle truppe naziste era stato ucciso.
PARIGI AUSTERLITZ
AIX-LES-BAIS
AIRE-SUR-L’ADOUR
DAX
HAGETMAU
MARSIGLIA
NIZZA
MENTONEAINAY-LE-VIEL
TAPPE DEI FRATELLI
1. Parigi2. Stazione di Austerlitz3. Dax4. Hagetmau5. Stazione di Aire-Sur-L’Adour6. Marsiglia7. Mentone8. Nizza9. Ainay-Le-Viel10.Aix-Les-Bais
CONSIDERAZIONI PERSONALI
Questo romanzo mi ha appassionato moltissimo, mi è piaciuto soprattutto il racconto dei fatti, da parte del protagonista, in modo assolutamente gioioso, nonostante le vicende infelici che quarant’anni prima gli sono capitate.Una cosa che mi ha particolarmente colpito è che grazie alla pubblicazione del libro, l’autore ha voluto far capire ai ragazzi d’oggi cosa voleva dire: “Scappare per salvarsi la vita”. Con il racconto delle sue esperienze passate in quell’anno e mezzo, l’autore mette in risalto il fatto che dei bambini, che fino il giorno prima non sapevano cos’era la paura e vivevano felicemente come i bambini d’oggi, da un momento all’altro devono maturare e comportarsi da adulti, prendendo decisioni che i bimbi di quell’età non si sognerebbero nemmeno di pensare; in seguito mette in risalto anche il modo in cui non sopportava i tedeschi a causa del loro razzismo verso gli ebrei.Durante il loro viaggio riescono sempre a cavarsela, come fosse un gioco avventuroso, con la loro fantasia nonostante i problemi che incontrano sul cammino.Una frase che mi ha lasciata pensierosa è: “Era finita con l’infanzia”. Qua, infatti, si riesce proprio ad intuire il momento stesso in cui Joseph si sente un po’ abbandonato e incredulo dopo il discorso del padre; ma si capisce anche che l’età dei giochi è finita e il momento di crescere, a causa della guerra, è arrivato.