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Ii parte osservazioni tecniche rabitti ex burgo

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Ing. Urb. Paolo RabittiP. Campiani 3 - 46100 [email protected] - fax 0376 1810364 pag. 1 di 6

Osservazioni tecniche in merito alla domandadi modifica non sostanziale

dell’Autorizzazione Integrata Ambientale(AIA) rilasciata con DD n. PD/944 del

23.06.2014 alla ditta Burgo Group S.p.A.

Eseguite per conto di ISDE Mantova

SECONDA PARTE

Ing. Urb. Paolo Rabitti

Mantova 05/06/16

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Ing. Urb. Paolo RabittiP. Campiani 3 - 46100 [email protected] - fax 0376 1810364 pag. 2 di 6

Osservazioni tecniche in merito alla domanda di modifica non sostanziale dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) rilasciata con DD n. PD/944 del 23.06.2014 alla ditta Burgo Group S.p.A.

Premessa

Con PEC del 4 e 5 febbraio 2016 il Comune di Mantova ha inviato alla PEC della dott. Gloria Costani, che ne aveva fatto richiesta i files relativi ai procedimenti di cui al prot. 50084-13 (Burgo) e 3419 -15 (Cartiere Villa Lagarina) .

Con PEC del 20/10/2015 in atti al prot. n. 49698 la nuova proprietà (atto registrato al n. 9628 in data 10/07/2015) ha avanzato alla Provincia di Mantova istanza recante la dichiarazione d’intenti per “revamping e riattivazione” nello stabilimento in oggetto della produzione di sola carta per ondulatori anziché di pasta disinchiostrata e carta per quotidiani precedentemente attuata da Burgo Group” attraverso l’attuazione di una serie di interventi di ottimizzazione impiantistica per adattarlo alle nuove esigenze produttive e per implementare l’efficienza generale.

Con PEC in data 20 febbraio 2016 la dott. Costani, per conto di ISDE ha trasmesso le mie osservazioni.In data 25.3.2016 si è tenuta la seconda Conferenza dei Servizi, che ha redatto il relativo verbale.

Osservazione n. 1- II° parte

IMPIANTO DI FABBRICAZIONE DELLA CARTA

La configurazione attuale è specificata nell'AIA 2014 e nella relazione sul Revamping: 1.1 CONFIGURAZIONE ATTUALE D.Lgs. n. 59 del 2005 Attività IPPC 6.1. b): Impianti destinati alla fabbricazione di carta e cartone > 20 t/g di carta.Impianti industriali destinati alla fabbricazione di carta e cartone con capacità produttiva > 20 t/g e con una produzione effettiva (per |'anno 2012) pari a 141.626 t/a di sola carta (13.246 anno 2013), ovvero 476,2 t/g (575,0 t/g di capacità di progetto) e di pasta disinchiostrata, con produzione effettiva di 138.816 cla (12.75l anno 2013), ovvero 476,2 dg ( 584,0 dg di capacità di progetto)

L'attività IPPC, come correttamente riportato dal proponente è:IPPC 6.1. b): Impianti destinati alla fabbricazione di carta e cartone > 20 t/g di carta.

Nell'Aia vigente si specifica:attività IPPC principale (n 1 – punto 6.1.b, fabbricazione della carta dalla produzione di pasta di carta disinchiostrata);

Quindi la quantità di carta per cui la cartiera è attualmente autorizzata è pari a 575 t/g

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La relazione di revamping precisa:

1.2 SCENARIO DI PROGETTO D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.Attività IPPC 6.1. b): Fabbricazione in installazioni industriali di:b) Carta o cartoni con capacità di produzione superiore a 20 Mg al giorno;(...)Impianto industriale destinato alla fabbricazione di carta per ondulatori con capacità produttiva > 20 t/g La capacità produttiva di progetto sarà pari a 1159 t/g.

Rispetto ad una capacità attuale di progetto di produzione carta di di giornale per 575 t/g il nuovo progetto prevede dunque una capacità produttiva di carta per ondulatori di 1159 t/g, con un aumento di 584 t/g.

Il vigente testo Testo Unico Ambientale fissa con l' art. 6 c. 13 della parte II i criteri dimensionali al di sopra dei quali è necessario che in impianto sia assoggettato a procedura AIA:

13. L'autorizzazione integrata ambientale è necessaria per:

L'art. 5 ( Definizioni) specifica che ogni modifica che aumenti il valore della grandezza oggetto della soglia (nel nostro caso la portata dei rifiuti all'inceneritore) di una quantità almeno pari al valore della soglia è da considerarsi come sostanziale:

l-bis) modifica sostanziale di un progetto, opera o di un impianto: la variazione delle caratteristiche o del funzionamento ovvero un potenziamento dell'impianto, dell'opera o dell'infrastruttura o del progetto che, secondo l'autorità competente, producano effetti negativi e significativi sull'ambiente. In particolare, con riferimento alla disciplina dell'autorizzazione integrata ambientale, per ciascuna attività per la quale l'allegato VIII indica valori di soglia, è sostanziale una modifica all'installazione che dia luogo ad un incremento del valore di una delle grandezze, oggetto della soglia, pari o superiore al valore della soglia stessa;

L'allegato VIII, alla parte seconda del D.Lgs. 152/06 è stato sostituito dall'omonimo All. VIII in base art. 26, comma 1, del D.lgs. n. 46 del 2014 pubblicato sulla G.U. 27 marzo 2014, n. 72

Per quanto riguarda gli impianti di produzione di carta o cartoni l'Allegato VIII - Categorie di attività industriali di cui all'articolo 6, comma 12 stabilisce:

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6.1. Fabbricazione in installazioni industriali di:

b) carta o cartoni con capacità di produzione superiore a 20 Mg al giorno;

La soglia IPPC, come correttamente riportato nella Relazione di revamping , è 20 t/g, quindi l'aumento proposto è di quasi 30 (dicesi trenta ) volte la soglia fissata dalle norme comunitarie e nazionali per per il massimo aumento al di sopra del quale è necessario sottoporre un impianto a nuova AIA.

E' DUNQUE AMPIAMENTE DIMOSTRATO CHE LA MODIFICA NON SOSTANZIALE DELL'IMPIANTO, COME PROPOSTA DA PROGEST E OGGETTO DEL PROCEDIMENTO, DEVE INVECE ESSERE DEFINITA MODIFICA SOSTANZIALE IN QUANTO COMPORTA UN AUMENTO DI PRODUZIONE DI CARTA DI 584 T/G, QUASI VENTI VOLTE RISPETTO ALLA SOGLIA DELL'AUMENTO DI 20 T/G STABILITA DALLE VIGENTI NORME NAZIONALI E COMUNITARIE PER DEFINIRE SE SI TRATTI O MENO DI MODIFICA SOSTANZIALE.PER QUESTO MOTIVO LO SCRIVENTE RITIENE CHE L'ATTUALE PROCEDURA DI APPROVAZIONE IN SEDE DI CONFERENZA DI SERVIZI DI QUELLA CHE ILLECITAMENTE E' DEFINITA MODIFICA NON SOSTANZIALE DELLA CARTIERA, SIA IN CONTRASTO CON LE LEGGI VIGENTI E QUINDI DEBBA ESSERE SOSPESA.

Osservazione n. 2 - II° parte

La mancanza dell'AIA per l'inceneritore

In merito alla questione sollevata con le prime osservazioni da me redatte relativamente al fatto che, ai sensi del Dlgs entrato in vigore l'11 aprile 2014, prima dell'approvazione della nuova AIA per la cartiera concessa dalla provincia con atto dirigenziale n° PD / 944 23/06/2014, l'inceneritore avrebbe dovuto essere sottoposto ad AIA, la CDS ha così risposto (pg. 11 sgg del verbale), riportando una lunga citazione della Circolare Regionale del 8.6.14:

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[...]

Sembra dunque che ai casi previsti dall'art.1 si applichino le disposizioni del successivo art. 2, cioè che si tratti di una procedura di riesame. In realtà, però, non si può trattare di riesame perché l'AIA non è mai stata rilasciata, infatti il titolo dell' Art.1 e molto chiaro: Installazioni esistenti di nuovo

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assoggettamento. Sembra quindi che nella circolare regionale ci sia un buco in quanto mancano le disposizioni per questo tipo di impianti.

A questo punto mi corre l'obbligo con molto imbarazzo di dover constatare che la citazione sopra riportata della circolare regionale 8.6.14 non è coerente con il testo della circolare stessa per quanto riguarda i punti 1) e 2), che in realtà sarebbero i punti 1) e 3), in quanto la Provincia si è " dimenticata" di riportare il vero punto 2) della circolare, che guarda caso ha attinenza proprio per l'impianto in questione e colma quello che sembrava un buco nella circolare:

1. Installazioni esistenti di nuovo assoggettamentoIl comma 2 dell’art. 29 del d.lgs. 46/14 si riferisce ai gestori delle installazioni esistenti che nonsvolgono attività già ricomprese all'Allegato VIII alla Parte Seconda del decreto legislativo 3 aprile2006, n.152. Dal confronto con la relativa definizione di cui all’articolo 5, comma 1, lettera iquinquies1,si tratta pertanto delle installazioni esistenti non già soggette ad AIA che svolgonoattività comprese per la prima volta nell’allegato VIII per effetto del d.lgs. 46/2014.I suddetti Gestori presentano istanza per il primo rilascio della autorizzazione integrata ambientale,entro il 7 settembre 2014, onde consentire all’Autorità Competente di rilasciare l’A.I.A. entro il 7luglio 2015. Ne consegue, dalla lettura del comma 3 del citato articolo 29 che, ove la domanda non siapresentata entro tale scadenza, l’autorità competente potrebbe trovarsi nella condizione di non poterrilasciare l’A.I.A. nel predetto termine ultimo, con la conseguenza che l’installazione che continuassel'esercizio in base alle autorizzazioni previgenti oltre il 7 luglio 2015 (termine inderogabile in quantodirettamente stabilito dalla direttiva) incorrerebbe nelle sanzioni previste per l’esercizio in carenzadell’A.I.A..2. Modalità di presentazione delle istanze per le installazioni esistenti di nuovo assoggettamentoPer la presentazione delle istanze A.I.A. ai sensi dell’articolo 29, comma 2 del D.lgs. 46/2014, i Gestoridelle installazioni esistenti di nuovo assoggettamento potranno fare riferimento alle indicazioni ed alla modulistica che saranno pubblicate sul sito WEB di Regione Lombardia(http://www.reti.regione.lombardia.it), canale “Inquinanti da attività produttive”, sezioneAutorizzazioni Integrate Ambientale – AIA.

[...]

Non è compito dello scrivente accertare se l'articolo 2 della Circolare regionale n. 6 del 4/8/14 sia stato deliberatamente omesso dalla Provincia, però mi è d'obbligo osservare che è perfettamente attinente al caso in esame poiché, come dettagliatamente specificato nelle osservazioni già presentate in febbraio 2016, l'inceneritore non è mai stato sottoposto ad AIA, in quanto non previsto dalle norme precedenti al Dlgs 46 del 4 marzo 2014 che dispone (All. VIII 5.2 ) l'assoggettabilità ad AIA per gli inceneritori di rifiuti non pericolosi con capacità superiore a 3 t/h.

Quindi l'inceneritore Progest attualmente ricade nella casistica di cui al sopra citato cap. 1 della Circolare regionale che stabilisce: l’installazione che continuasse l'esercizio in base alle autorizzazioni previgenti oltre il 7 luglio 2015 (termine inderogabile in quanto direttamente stabilito dalla direttiva) incorrerebbe nelle sanzioni previste per l’esercizio in carenza dell’A.I.A.

In pratica, ove la Provincia insistesse nell' autorizzare l'attività dell'inceneritore in assenza di AIA, lascerebbe agli enti competenti la pesante eredità dell'obbligo di sanzionarne l'esercizio in quanto non autorizzato.

Mantova 05/06/16

Ing. Urb. Paolo Rabitti