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PUBBLICHE ASSISTENZE TOSCANE Le parole che non ti ho detto Linee guida per comunicare nell’ambito della donazione del sangue Progetto “Sangue +” Toscana #donareconanpas

Le parole che non ti ho detto

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PUBBLICHE ASSISTENZE TOSCANE

Le parole che nonti ho detto

Linee guida per comunicare nell’ambito della donazione del sangue

Progetto “Sangue +” Toscana#donareconanpas

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Il progetto sangue +

Il progetto “Sangue +” è nato come risposta al problema del calo delle donazioni, dato che riguarda soprattutto i giovani.

I giovani sono fondamentali per garantire il ricambio generazionale dei donatori, che in questi anni è mancato. Abbiamo coinvolto i volontari delle Pubbliche Assistenze poichè la maggior parte di questi non sono donatori.

Dall’ascolto dei volontari e non siamo riusciti a sviluppare idee innovative per coinvolgere nuovi donatori.

La guida vuol essere un tentativo di mettere in atto queste idee.

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Perché è importante donare

Il sangue non serve solo nelle operazioni chirurgiche ma anche per curare molte patologie anche oncologiche.

Il sangue serve sempre di più; l’evoluzione delle tecniche terapeutiche e farmacologiche ha fatto aumentare la richiesta di sangue.

Il sangue come pure il plasma e gli emocomponenti manca. Negli ultimi tre anni le donazioni di sangue sono calate in media del 3% annuo (dati centro regionale sangue Regione Toscana).

Donare non provoca danno al donatore, ma stimola la produzione più veloce di emoglobina favorendo l’ossigenazione dei tessuti.

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Ascoltare e comunicare con i non donatori

Una buona comunicazione parte dall’ascolto:

ascoltando abbiamo capito la necessità di ripensare messaggi e strumenti della comunicazione utilizzati fino ad ora, differenziandoli in funzione dei diversi gruppi target a cui ci rivolgiamo.

Dimostrare comprensione:

il modo migliore di mantenere una comunicazione è di dimostrare comprensione.

Cos’è che vogliono i nuovi possibili donatori? Di cosa hanno bisogno? Di che cosa necessitano?

Ascoltare per fare le domande giuste:

“Ti faccio questa domanda per capire meglio come aiutarti”, oppure “te lo chiedo perché in tal modo ho un quadro più preciso della situazione”.

Ascoltare per rassicurare:

informazioni accessibili per far capire che nell’atto la donazione è rapida, indolore e sicura.

Sei li per facilitirare.

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Crea emozione

Per meglio comunicare

La comunicazione non deve focalizzarsi sugli aspetti tecnici ma deve creare un’emozione che porti le persone a donare, superando la paura del dolore fisico.

Vanno stimolati i valori: sicurezza e fiducia sul percorso della donazione, assistenza per valorizzare il senso civico di bene comune e di responsabilità, la gratuità, l’anonimato e la semplicità di un atto che salva vite umane.

Usiamo in maniera continuativa i racconti dei donatori e di chi utilizza il sangue riuscendo in questa maniera a vivere. Si tratta di uno “storytelling” sociale che permette di identificare il ricevente e creare un rapporto virtuale e comunque anonimo fra lui e il donatore.

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Le parole che puoi usare

Utilizza un racconto di un ricevente abituale o di una persona che ha avuto la vita salvata con una donazione. Sottolinea l’importanza del gesto e fatti ambasciatore diretto del suo “grazie”.

La paura si supera con un primo passo.

La paura si supera insieme.

Punta sul senso di appartenenza per superarla in gruppo.

Parla in prima persona: usa i nomi propri. È importante proprio il “tuo” contributo e “i tuoi valori”. Riutilizza direttamente ciò che ti viene proposto come importante. I valori sono personali. Cerca di collegare quelli dell’interlocutore con i valori e l’importanza della donazione.

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Luoghi della comunicazione

La comunicazione deve essere effettuata nei luoghi, fisici o virtuali, frequentati dal gruppo target.

Relativamente ai giovani deve coinvolgere non solo la scuola, ma anche altri centri d’aggregazione come le università, le società sportive e gli altri centri (culturali, parrocchiali, sociali ecc.)

I luoghi devono diventare familiari per accogliere e instaurare una relazione amichevole con il futuro donatore.

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Dove andare e come comportarsi

Presenzia a fiere, mercati, concerti, eventi sportivi, contest, ecc..

Utilizza un format per avere unicità di immagine per tutti gli eventi (magliette rosse, materiali informativi, ecc.).

Non andare solo nelle scuole, in orario di lezione, ma frequenta i luoghi di aggregazione.

Coinvolgi gli universitari.

Non limitarti a dare volantini.

La donazione non è un percorso immediato, inizia gradualmente. Invita le persone, dopo il primo contatto in associazione per parlarne e facilita la compilazione della modulistica.

Crea un gruppo e accompagna le persone alla prima donazione.

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I testimonial

Per la comunicazione sarebbe auspicabile utilizzare testimonial conosciuti, sportivi o persone dello spettacolo, anche se conosciuti solo a livello locale.

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Una campagna promozionale

Cerca sinergie con persone conosciute nell’ambito locale o dal target a cui ti rivolgi come:

• persone carismatiche, per esempio il gestore di un bar molto frequentato;

• ragazzi che hanno seguito fra i coetanei;

• dirigenti di associazioni locali sportivi, culturali, ecc.;

• gruppi musicali emergenti.

E’ sempre meglio una comunicazione fra pari che utilizzare riferimenti non appropriati, correndo il rischio di avere impatto negativo e troppo “istituzionale”.

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Quale immagine comunicare

“modelli di riferimento”

La comunicazione deve superare lo stereotipo del “donatore bravo ragazzo”, cittadino esemplare.

Il donatore è una persona normale che con un atto semplice e gratuito dona qualcosa ad un’altra persona.

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E quindi

Chi è il donatore?

Una persona nella quale riconoscersi, vicino a noi,

che abbia senso civico e responsabilità, come dovrebbero avere tutti,

che segua un corretto stile di vita,

che non dona ne’ alla ASL né alla Regione, ma dona a un cittadino della sua comunità,

che si sente gratificato dopo aver donato.

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Strumenti della comunicazione

La comunicazione deve utilizzare non solo gli spot televisivi e il materiale cartaceo, ma principalmente i social network, gli strumenti maggiormente utilizzati soprattutto fra i giovani.

Devono essere utilizzati in maniera professionale.

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Ricordati

Che:

tutto ciò che fai è comunicazione, utilizza ogni occasione per rivolgerti ai non donatori.

Quindi:

i social non servono solo per comunicare fra associazioni e fra donatori, ma soprattutto con i non donatori e gli esterni;

posta o pubblica tutto ciò è inerente la donazione, ma in base ad una strategia;

ogni post deve avere un titolo esplicativo, soprattutto per chi lo vede la prima volta;

ricordati sempre gli hastag fra cui

#donareconanpas

utilizza video e messaggi brevi

tagga il sito di Anpas ad ogni pubblicazione e ricondividi le iniziative sul tema delle altre Pubbliche Assistenze.

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Competenze per una buona comunicazione

a) capacità di entrare in sintonia con gli altri;

b) capacità di comunicazione interpersonale;

c) conoscenze delle tecniche sulla donazione.

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Riassumiamo

Prima ascolta e poi chiedi.

Fai le domande giuste, cerca di aiutare, le soluzioni si possono trovare insieme, “cosa ti aiuterebbe.., cosa ti renderebbe più facile...”.

Chiarisci subito lo scopo della donazione, poniti degli obiettivi raggiungibili, cosa è che vuoi da quelli che contatti o da chi si presenta. E cosa puoi offrire con il tuo servizio.

Dimostra di essere convinto e preparato; credi per primo nella validità di quello che fai; la prima cosa è sempre l’atteggiamento e la motivazione personale.

Non essere rigido ma progetta soluzioni, vai sicuro incontro alle singole necessità e se non sai le risposte, chiedile. Chiedi senza improvvisare.

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La storytelling della tua iniziativa

E’ venerdì sera e qui in associazione stiamo mettendo a punto gli ultimi ritocchi per l’iniziativa di domani.Non possiamo mancare al contest delle band emergenti!!!Tutto è pronto: magliette, locandine, materiale informativo solito allestimento stand per farci riconoscere. Il post di questa foto segna il momento di salpare #donareconanpas.Benissimo... siamo partiti!! un post di primo buongiorno per richiamare tutti alla giornata di oggi!!! Siamo arrivati!! ci sono le altre associazioni locali con cui abbiamo lavorato per costruire la nostra presenza all’evento... coordinati valiamo di più!!Ci facciamo una foto con le magliette rosse e siamo pronti all’invasione!!Obiettivo della missione è riuscire a portare in associazione più ragazzi possibile!!Avviciniamo i primi ragazzi, possiamo provare a chiedergli una foto insieme da postare con il tag al suo nome e l’hashtag... e se riusciamo a

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trovare un gruppetto di amici possono venire insieme da noi in pubblica...insieme sarà più facile..e magari con l’occasione ci prendiamo tutti un aperitivo!!“Cosa ne pensi della donazione? E cosa ti aiuterebbe a diventare donatore?”... una ragazza che dice una cosa interessante... e se le chiediamo di fare un piccolissimo video da postare? Il diario in tempo reale è tenuto dal nostro volontario che oggi aggiorna costantemente... e il seguito aumenta!!Che giornata!! ce l’abbiamo messa tutta... e giovedì organizziamo l’aperitivo in associazione!!E’ già giovedì... pronti con l’accoglienza e l’informazione? Di sicuro sempre aperti a nuovi amici!!Arriva anche Carlo è volontario ma non donatore, sentiamo anche lui..proviamo a capire.E se proviamo anche a guardare insieme un questionario?... forse superiamo l’impatto e con un sorriso sono meno ostici.Passa il presidente e saluta tutti!!Tagghiamo anche lui... donare la vita...

#donareconanpas

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Storytelling della tua giornatacondividi idee e creatività

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Staff di progetto

PROGETTAZIONE E COORDINAMENTO

Fabio Baglioni

Anna Maria Marzi

Silvia Poponcini

COORDINAMENTO EDITORIALE E CREATIVO

Vanna Mugnaini

COMUNICAZIONE ANPAS TOSCANA

Luca Tempestini

RIPRESE E REALIZZAZIONE VIDEO

Davide Costa

Con il contributo dell’Azienda Usl 11 di Empoli e in collaborazione con tutti i volontari delle Pubbliche Assistenze della zona empolese

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Anpas Comitato Regionale ToscanoVia Pio Fedi, 48 - 50142 Firenze

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