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Piano di Sviluppo 2016-2019

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PREMESSAVerso una politica industriale per la cultura e la creatività? ------- 5Le politiche per le industrie culturali e creative della Regione Puglia prima del periodo di programmazione 2014 - 2020 ------- 6

CAPITOLO 1 L’ANALISI DEL SETTORE

1.2 Il ruolo del Sistema Produttivo Culturale e Creativo pugliese ------- 11 La struttura imprenditoriale ------- 20 L’occupazione ------- 26

1.3 L’analisi delle caratteristiche professionali del Sistema Culturale e Creativo pugliese ------- 301.4 L’attivazione del sistema produttivo culturale e creativo sulla spesa turistica pugliese ------- 36

CAPITOLO 2 I FABBISOGNI DELLE IMPRESE CULTURALI E CREATIVE PUGLIESI: I RISULTATI DELL’ANIMAZIONE TERRITORIALE

2.1 Gli incontri sul territorio ------- 422.2 I fabbisogni emersi ------- 44

CAPITOLO 3 METODOLOGIA PER LA REDAZIONE DEL PIANO DI SVILUPPO

3.1 I settori e le priorità ------- 513.2 Dalle priorità alle Azioni e ai Progetti ------- 523.3 Partenariati istituzionali e individuazione delle linee di finanziamento nell’ambito dei PON ------- 53

CAPITOLO 4 IL PIANO DI SVILUPPO DELLA PUGLIA CREATIVA

4.1 Le Azioni del Piano di Sviluppo ------- 574.2 I Progetti del Piano di Sviluppo ------- 72

CAPITOLO 5 GLI OUTPUT DEL PIANO DI SVILUPPO

Gli output del Piano di Sviluppo della Puglia Creativa ------- 124

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PREMESSA

Questo dossier presenta all’attenzione della Regione Puglia il Piano di Sviluppo della Puglia Creativa, secondo quanto previsto dalla Legge Regionale 23/2007 sul riconoscimento e il ruolo dei Distretti Produttivi. È suddiviso in due sezioni: la prima è dedicata all’analisi economica ed occupazionale del comparto culturale e creativo, ai fabbisogni degli operatori territoriali e alla metodologia utilizzata dal Distretto Produttivo Puglia Creativa (DPPC) per la redazione del Piano di Sviluppo; la seconda consiste del Piano di Sviluppo vero e proprio, articolato a sua volta in paragrafi dedicati alle azioni e ai progetti che lo compongono e alla proposta di copertura finanziaria.

Coerentemente con la visione promossa dal DPPC di un’economia che, attraverso cultura e creatività, alimenta imprenditorialità ed occupazione, il Piano di Sviluppo traccia un percorso di evoluzione e di sviluppo ambizioso e di ampio respiro. In linea con la strategia Europa 2020, esso intende contribuire attivamente ad una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva del territorio pugliese. Il piano è costruito secondo una logica “multi - stakeholder” e “plurifondo”: la creatività è infatti considerata, nell’attuale periodo di programmazione dei Fondi

Strutturali e di Investimento Europei (SIE), un tema prevalentemente trasversale, recepito nelle Smart Specializations Strategies regionali e nazionale ed incluso nei documenti di programmazione dei Piani Operativi Regionali e di alcuni PO nazionali. La sua attuazione non può quindi avvenire, senza ridurne notevolmente la portata, nell’ambito di un’unica linea tematica, né senza il concorso degli attori, istituzionali, privati e del terzo settore, che compongono questo variegato settore delle attività umane.

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Il Libro Verde della Commissione Europea su “Le industrie culturali e creative, un potenziale da sfruttare” è un documento del 2010, un momento storico in cui le aspettative sul pieno sviluppo del settore apparivano prossime alla realizzazione; la pratica degli ultimi anni ha tuttavia mostrato che il cammino è in realtà molto più complesso e fragile. Uno dei motivi per cui il comparto culturale e creativo stenta a trovare le condizioni per uno sviluppo consistente -e produttivo di effetti territoriali all’altezza delle potenzialità- è, probabilmente, l’ambigua considerazione di cui esso gode: nonostante numerosi studi e buone pratiche ne dimostrino rilevanti ricadute economiche ed occupazionali, cultura e creatività rimangono spesso, nella percezione degli operatori pubblici e, paradossalmente, di molti dei privati che vi operano, relativamente estranee alle logiche di costruzione delle politiche pubbliche di sviluppo in senso “industriale”.Pur non potendo entrare qui nel

merito degli stratificati motivi, storici e culturali, per i quali questo avviene, è tuttavia importante prendere atto delle conseguenze: è facilmente riscontrabile che soltanto negli ultimissimi decenni, a livello internazionale ed a maggior ragione nazionale, si sia in parte invertita la tendenza, incominciando a considerare le “industrie culturali e creative” (ICC) alla stregua di un vero e proprio settore produttivo.Il tema è particolarmente attuale in Italia, uno dei pochi Paesi occidentali che, nonostante una retorica istituzionale piuttosto attenta a esaltarne il “valore economico”, non ha finora sviluppato una politica nazionale organica del settore. La situazione in parte cambia se si guardano gli sforzi compiuti da alcune Regioni che, soprattutto nel passato periodo di programmazione dei fondi SIE (2007-2013), hanno in alcuni casi tentato di far rientrare cultura e creatività nell’ambito delle politiche economiche e sociali, arrivando talvolta a definire autonomamente il perimetro delle attività che vi rientrano secondo le

specificità del sistema produttivo locale1, con lo scopo di meglio tarare le misure di sostegno agli operatori. Si tratta tuttavia di sforzi che rimangono sostanzialmente isolati, nonostante in diversi casi i risultati siano stati considerati, come in quello pugliese2, positivi.

Nel frattempo, dalla ricerca e soprattutto dal confronto tra le prassi si sono ormai consolidate in Europa solide indicazioni che definiscono l’agenda per lo sviluppo del settore: oltre al citato Libro Verde del 20103, la Commissione ha prodotto quadri strategici e pubblicazioni rivolti alle amministrazioni nazionali, regionali e locali, finalizzate a fornire uno schema comune sulla base del quale disegnare propri percorsi di sviluppo fondati sulla considerazione di cultura e creatività come settore produttivo.

Dal punto di vista della definizione di

Le politiche per le industrie culturali e creative della Regione Puglia prima del periodo di programmazione 2014 - 2020

Secondo la Smart Specialisation Strategy regionale, il settore dell’industria creativa in Puglia “è caratterizzato da immaterialità ed eterogeneità dei comparti produttivi che lo compongono, i quali spaziano dalla produzione cinematografica all’articolato settore dello spettacolo (arte, teatro, danza), dal settore dei servizi di comunicazione, grafica e pubblicità ed organizzazione di eventi, all’industria della musica”.Quelli elencati sono alcuni dei settori in cui si articola il comparto ICC, che in parte coincidono con le aree di intervento sulle quali si è

concentrata l’azione della Regione Puglia non soltanto nel periodo di programmazione 2007 – 2013 ma, almeno, nell’ultimo decennio. Si tratta di un elenco parziale , che non contempla alcune “industrie culturali” (per es. editoria, videogiochi e software, gestione del patrimonio culturale) ma che soprattutto non rende l’idea di alcuni aspetti che hanno dato notorietà alle politiche pugliesi in contesti nazionali ed internazionali.Una descrizione più approfondita può essere rinvenuta nello studio “L’industria culturale e creativa in Puglia e in Europa: politiche e opportunità di finanziamento”, Regione Puglia – Adisu Puglia, finanziato con borsa di studio regionale e pubblicato nel 2011, che

illustra il principio ispiratore della strategia regionale ai suoi albori e cita gli ambiti settoriali che non possono mancare a una descrizione, ancorché per esempi e non esaustiva, delle politiche per le ICC pugliesi: “[…] negli ultimi anni la Regione ha agito […] in modo che vi fosse una coerenza generale tra le proprie politiche per l’industria culturale e creativa ed altre politiche regionali: da quelle in favore della creatività tout court a quelle sull’innovazione, fino a quelle giovanili, con diversi programmi” […]. La Regione Puglia ha iniziato ad occuparsi delle tematiche sull’Industria Culturale e Creativa partendo da una messa a sistema di quanto preesisteva nel territorio regionale in materia di arti, arti dello spettacolo, cinema e arte

VERSO UNA POLITICA INDUSTRIALE PER LA CULTURA E LA CREATIVITÀ?

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una politica per le industrie culturali e creative il momento attuale è quindi doppiamente cruciale: da un lato, sono in via di rendicontazione i fondi della politica di coesione per il periodo 2007-2013 e si sta dando avvio al nuovo periodo di programmazione (2014-2020); dall’altro, sono disponibili una sostanziosa letteratura analitica e una corposa serie di raccomandazioni di policy comunitarie, sulla base dei quali le Amministrazioni che lo vogliano possono trovare un’amplissima gamma di modalità per definire, localizzandoli sulla base delle specificità territoriali, i propri strumenti di supporto.

È in questo contesto che si colloca la proposta di un Piano di Sviluppo triennale della Puglia Creativa: consapevole delle difficoltà di realizzare una programmazione che traduca in realistiche possibilità di crescita quanto le strategie della UE hanno tracciato nel recente passato e determinato a coglierne le opportunità per un territorio che, come quello pugliese, ha dimostrato

di poterle trasformare in valore economico ed occupazione; il Distretto presenta con questo Piano Strategico un contributo di idee e di progetti concreti, redatti recependo “l’Agenda Europea per la cultura” e seguendo lo schema concettuale del suo manuale strategico “Come utilizzare i programmi di sostegno dell’Unione Europea, inclusi i Fondi Strutturali, per stimolare il potenziale della cultura ai fini dello sviluppo locale, regionale e nazionale, nonché gli effetti di ricaduta sull’economia in generale”. Il Distretto auspica che le argomentazioni e i progetti presenti in questo dossier possano essere recepiti ed utilizzati in modo efficace per stimolare il potenziale delle industrie culturali e creative contribuendo, in armonia con le politiche di sviluppo regionale definite per gli altri settori dell’economia, al pieno sviluppo delle potenzialità della Puglia.

1. Per es. l’Emilia Romagna (studio di Ervet “Cultura e creatività: ricchezza per l’Emilia Romagna” (2011)); per le Marche si veda la Delibera DCE n.1467 23/10/2012; http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=URISERV:cu0006

2. Alcuni progetti finanziati nel contesto del programma “Bollenti Spiriti” hanno ottenuto il riconoscimento della Commissione Europea. Si può citare per esempio “Laboratori Urbani – Mettici le Mani” come esempio significativo di approccio regionale trasversale ad aree di policy tradizionalmente a sé stanti (l’iniziativa risale al 2006; nel 2009 è stata premiata dalla Commissione Europea come Best Practice per l’anno europeo della creatività e la cultura; nel 2013, è stata considerata una tra le 100 migliori esperienze di rigenerazione urbana in Europa nell’ambito dell’iniziativa 100EUrbanSolution.

3. Vedi da ultimo “Work Plan for Culture” GUCE 2014\C463\02

contemporanea. Questo ha prodotto in una prima fase di esperienza una regolamentazione che consentisse di fare una programmazione di carattere triennale sia per dare certezza ai territori, relativamente alle iniziative che si sarebbero assunte, sia per consolidare sotto il profilo della professionalità i gruppi che operavano nei differenti comparti. Ha inoltre determinato la messa a punto di interventi normativi in materia di cinema, teatro musica e danza. La Puglia, quindi, attraverso vari programmi e strumenti normativi, ha avviato negli ultimi 5 anni una complessa politica di sostegno alla filiera produttiva della cultura e della creatività. [...]. La strategia regionale per il sostegno e lo

sviluppo dell’industria creativa si basa sull’azione di politiche incidenti in diversi settori dell’azione regionale: - politiche di sviluppo economico; - politiche culturali; politiche di sviluppo turistico; - politiche giovanili; - politiche della formazione”. Coluccia, A., L’industria culturale e creativa in Puglia e in Europa: politiche e opportunità di finanziamento (2011) .Integrazione tra innovazione, politiche giovanili, sviluppo economico multisettoriale e sociale: è probabilmente tenendo presenti queste (e talvolta altre) parole chiave, secondo ordini di priorità variabili da caso a caso, che può emergere un’immagine dei “confini” della politica per le ICC della Regione Puglia negli ultimi anni.

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CAPITOLO 1 _______________________

L’ANALISI DEL SETTORE: IL SISTEMA DELLE IMPRESE CULTURALI E CREATIVE PUGLIESEFONDAZIONE SYMBOLA

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Per molto tempo, una visione cristallizzata della realtà ha definito la cultura come un fattore distante dall’economia e dalla produzione di ricchezza, avverso alle logiche del profitto e incapace di produrre posti di lavoro e benessere.In linea con l’evoluzione internazionale degli ultimi anni, tuttavia, il binomio cultura e creatività sembra emergere come un fattore centrale nello sviluppo di un Paese, specie se questo mostra già un’economia avanzata e complessa. Le filiere culturali e creative, infatti, incidono positivamente sul funzionamento di un’economia, sia direttamente, attraverso il tessuto imprenditoriale che fa della cultura e della creatività la propria attività di business, sia indirettamente, mediante l’attivazione di rapporti di collaborazione con i settori economici di stampo più tradizionale (turismo, commercio, artigianato e manifattura).Al fine di favorire la divulgazione di questa linea interpretativa, Fondazione Symbola e Unioncamere pubblicano un rapporto che mira a quantificare e interpretare questa nuova interpretazione.L’idea alla base del progetto, giunto ormai alla sua quinta edizione con il Rapporto “Io sono cultura – l’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi”, è stata sin dal suo concepimento quella di far emergere e supportare una nuova idea di cultura, più moderna e vicina a quella internazionale, distante quindi dal “mainstrem” italiano che concepiva la filiera come un settore non-economico, confinato alle sole attività di conservazione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico italiano, e poco incline ad osservare un grande cambiamento che nel Paese stava maturando, per lo più attribuibile all’ascesa della così detta “classe creativa”.Allo stesso tempo, l’impostazione adottata ha cercato di dar voce alla particolare fisionomia dell’Italia, profondamente diversa nei suoi territori e per questo unica nel panorama globale. Ecco perché si è riposta grande attenzione alle declinazioni territoriali del fenomeno, soprattutto per quel che concerne le attività di quantificazione statistica, sempre più utili ai policy maker locali. Entrando più nel dettaglio della ricerca condotta, occorre innanzitutto precisare che, per comprendere appieno il ruolo propulsore rivestito dal sistema produttivo culturale, bisogna abbracciare una visione trasversale, atta a cogliere tutte le interconnessioni che investono le diverse filiere. Adottando tale approccio, peraltro condiviso a grandi linee dalla letteratura internazionale, si individuano

le categorie produttive collegate alla cultura e alla creatività, adottando una visione che spazia dalle attività strettamente culturali legate alla gestione del patrimonio e alle produzioni artistiche non industriali (non riproducibili) fino alle attività culturali realizzate con logica industriale (beni culturali riproducibili come film o musica), nonché alle industrie creative, che offrono il collegamento tra cultura e sistema industriale. Nasce così il “Sistema Produttivo Culturale e Creativo”, d’ora in poi “SPCC”, ovvero quell’insieme di comparti di attività economica che, al dettaglio settoriale più fine possibile (quinta cifra dell’Ateco 2007, la classificazione delle attività produttive utilizzata in Italia in ricezione ed affinamento della classificazione europea Nace rev.2) individua cinque categorie produttive collegate alla cultura, a loro volta suddivisibili in sotto-comparti.Nello specifico, la stima e quantificazione del SPCC si basa sulla definizione di due perimetri, uno relativo alle imprese, l’altro concentrato sulle professioni e quindi sugli occupati in esse attivi. La perimetrazione è resa possibile grazie all’utilizzo delle classificazioni ufficiali elaborate dall’Istat con cui sono distinte le imprese e gli occupati. Per quanto riguarda la perimetrazione settoriale delle imprese, le diverse attività economiche individuate con l’ausilio dei codici Ateco 2007, sono successivamente ricompattate in cinque ambiti di analisi, che di seguito si riportano:

Gestione del patrimonio storico-artistico. Comprende le attività imprenditoriali aventi a che fare con la conservazione, la fruizione e la messa a valore del patrimonio storico e artistico antico e contemporaneo (musei, biblioteche, archivi, gestione di luoghi o monumenti);

Performing arts e arti visive. Include le attività che, per la loro natura, non si prestano a un modello di organizzazione di tipo industriale, o perché hanno a che fare con beni intenzionalmente non riproducibili (le arti visive), o perché hanno a che fare con eventi dal vivo che possono essere fruiti soltanto attraverso una partecipazione diretta. Rappresentano il cuore pulsante del sistema in cui si sviluppano o si codificano nuovi significati.

Industrie culturali. Include le attività collegate alla produzione di beni riproducibili, connessi alle principali attività artistiche a elevato contenuto creativo, in cui le imprese operano comunque secondo logiche industriali (cinematografia, la televisione, l’editoria e l’industria musicale, industria dei videogame);

1.1 La definizione di Sistema Produttivo Culturale e Creativo

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1.2 Il ruolo del Sistema Produttivo Culturale e Creativo pugliese

Industrie creative. Questa categoria comprende tutte quelle attività produttive che traggono linfa creativa dalla cultura e che contribuiscono a veicolare significati e valori nelle produzioni di beni e servizi: ne fanno parte il design, l’architettura e la comunicazione.

Produzione di beni e servizi creative-driven. In questo ambito sono comprese tutte le attività economiche (soprattutto manifatturiere) fortemente connotate da un driver culturale o creativo. È un ambito di difficile quantificazione e in continua evoluzione perché le attività economiche di questo tipo sono in continua crescita, soprattutto nelle filiere tipiche del made in Italy.Per quanto riguarda, invece, il perimetro relativo alle professioni, esso ha consentito di analizzare non solo il mercato del lavoro creato dalle imprese che fanno della cultura e della creatività il propri core business principale, ma anche di analizzare la forza lavoro che può essere definita culturale e creativa ma che opera non solo all’interno del SPCC, ma anche in qualsiasi altro settore economico. Un elemento che permette di riflettere sulle interconnessioni che la filiera culturale e creativa genera con il resto del sistema economico, anche quello di stampo più tradizionale. Tale strutturazione metodologica ha consentito di declinare i risultati nazionali, in chiave territoriale, consentendo di analizzare il posizionamento e le caratteristiche della Puglia rispetto al panorama italiano. All’interno di questo rapporto, pertanto, si analizzeranno gli elementi chiave del Sistema Produttivo Culturale e Creativo della Puglia, mettendone in luce debolezze e punti di forza, in modo tale da indicare la strada da intraprendere per eventuali percorsi di sviluppo locale che puntino al rafforzamento del SPCC. Questo verrà fatto analizzandone sia gli elementi strettamente economici, quali la struttura imprenditoriale, la creazione di valore aggiunto e l’occupazione, ma anche specifiche peculiarità, come ad esempio, l’analisi delle caratteristiche professionali, le interconnessioni con la filiera turistica o l’individuazione dei distretti creativi e culturali all’interno della regione. Il combinato disposto di questi elementi consentirà di disegnare una mappatura completa del Sistema Produttivo Culturale e Creativo della Puglia utilizzabile ai fini dell’azione dei policy maker.

La cultura e le filiere culturali e creative contribuiscono significativamente alla crescita di ricchezza del nostro Paese. L’interrelazione tra creatività, cultura, innovatività e territorio determina la crescita del sistema economico nel suo complesso e svolge un ruolo strategico nelle politiche di sviluppo locale di un territorio. Da qui la necessità di conoscere e quantificare economicamente il comparto, che rappresenta uno dei motori primari della crescita dell’economia italiana e in particolare del made in Italy. Il Sistema Produttivo Culturale italiano, infatti, genera complessivamente 78,6 milioni di euro di valore aggiunto (il 5,4% del valore aggiunto dell’economia nazionale) e dà lavoro a 1,4 milioni di occupati (il 5,9% degli occupati totali). Tuttavia non tutti i territori sono in grado di sfruttare pienamente le potenzialità offerte dal sistema produttivo culturale.Come vedremo in seguito, la Puglia ha effettivamente al suo interno dei territori a forte vocazione culturale (soprattutto nella provincia di Bari e di Lecce) e dei comuni in cui vi è un’elevata specializzazione in uno o più comparti culturali e creativi, ma queste rappresentano delle “oasi” rispetto al contesto regionale. La Puglia, infatti, risulta essere, quasi sorprendentemente, una regione in cui il peso del SPCC sul sistema economico locale è tutto sommato limitato: i dati relativi all’incidenza del numero delle imprese, del valore aggiunto e dell’occupazione del settore culturale sul totale dell’economia risultano inferiori alla media nazionale, ma sostanzialmente in linea con quelli evidenziabili nel resto del Mezzogiorno. Ciò nonostante la Puglia è stata considerata negli ultimi anni quale terra della cultura, di un turismo di qualità, della capacità di tradurre in fattore di attrattività l’eredità antropologica di una forte cultura popolare a matrice contadina. Fattori che la accomunano all’immagine “mediterranea” del resto del Sud del paese ma con l’aggiunta di un scarto d’immagine positivo centrato sull’idea dell’essere un “mezzogiorno diverso”, più aperto e senza le stigmate di una condizione economica e sociale grave1.

1 Puglia Creativa - Progetto I.C.E, pag. 60

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Il valore aggiunto

Il ruolo che il Sistema Produttivo Culturale e Creativo riveste all’interno dell’economia pugliese la si può dedurre dall’incidenza della ricchezza da esso prodotta sul totale del valore aggiunto regionale: con un peso pari al 4% la Puglia si colloca al 15esimo posto della classifica delle regioni italiane (quinta fra le otto regioni del Mezzogiorno). Più alta la percentuale media di incidenza a livello nazionale (5,5%) grazie al contributo di quasi tutte le regioni del Centro e del Nord, prime fra tutte Lazio (6,9%), Marche (6,6%) e Veneto (6,3%).Nello specifico, la Puglia si caratterizza per una incidenza del valore aggiunto delle attività cuore della cultura pari al 3%, registrando un divario di 1,3 punti percentuali rispetto al valore medio nazionale. Più modesto è il peso della ricchezza generata dalla produzione di beni e servizi creative driven sul valore aggiunto del totale dell’economia sia a livello regionale (1%), che nazionale (1,2%).

Incidenza del valore aggiunto del Sistema Produttivo Culturale e Creativo sul totale economia per regioniAnno 2014 (Incidenze percentuali)

*la somma dei due eff etti dà l’incidenza del valore aggiunto del SPCC sul valore aggiunto del totale economia.Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola

Il Sistema Produttivo Culturale Pugliese genera 2,37 miliardi di valore aggiunto, pari al 18,6% di quello prodotto nel Mezzogiorno e al 3% di quello nazionale, fornendo così un contributo tutto sommato modesto alla ricchezza del nostro Paese, soprattutto se relazionato alle notevole presenza di beni storici, artistici e culturali della Regione.Il contributo più importante, a livello aggregato, deriva dalle attività “cuore della cultura”, cui è legato il 75,5% del valore aggiunto prodotto dal SPCC della Puglia, per un corrispettivo economico che sfiora 1,79 miliardi di euro. Specularmente, il 24,5% del valore aggiunto del SPCC pugliese deriva dalle produzioni creative driven, alle quali è legata una ricchezza pari a 579,77 milioni di euro.Disaggregando i dati per settore si evince come la maggior parte della ricchezza prodotta provenga dalle industrie

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culturali (37,8%, pari a 894,67 milioni di euro) e da quelle creative (30,8%, pari a 728,74 milioni di euro), mentre un ruolo più modesto è da associare alle performing arts e arti visive (5,5%, pari a 129,55 milioni di euro), così come al patrimonio storico-artistico (1,6%, pari a 36,98 milioni di euro). Una distribuzione interna come quella appena evidenziata è del tutto comprensibile. Le performing arts e il patrimonio storico artistico, infatti, pur mostrando un limitato contributo alla produzione di ricchezza, hanno una importante funzione di produzione e rinnovamento dei contenuti culturali. Contenuti che rappresentano la linfa di ispirazione per le attività più vicine ai mercati finali (industrie culturali e creative) che, grazie alle iterazioni continuative tra consumatori e società, hanno la capacità di tradurre in valore ciò che la cultura propone.Le industrie culturali, come visto, hanno un ruolo predominante nell’economia regionale con il 37,8% della ricchezza prodotta, ma assumono un ruolo ancor più rilevante a livello di macro-area (41,2%) e a livello nazionale (46,8%) soprattutto per il minor peso del comparto film, video, radio-tv (-3,6 p.p. rispetto alla quota nazionale e -2,5% rispetto alla quota della corrispondente macro-area) e del comparto libri e musica (-1,5 -3,9 p.p.).Le industrie creative, invece, generano il 30,8% del valore aggiunto relativo al SPCC pugliese; tale incidenza si riduce al 30% nel Mezzogiorno e al 25% in Italia. I 5,8 punti percentuali di divario sono principalmente legati al maggior peso dell’architettura (che da solo rappresenta il 22,5% della ricchezza generata dall’intero SPCC pugliese, contro il 22,7% del Mezzogiorno e il 16,8% nazionale).Infine, le quote relative alle voci legate alla gestione del patrimonio storico-artistico, nonché a quello delle performing arts e arti visive, restano tutto sommato in linea con i corrispettivi valori di macro-area e nazionali, con differenziali comunque leggermente favorevoli alla media pugliese. Il 43% circa del valore aggiunto prodotto in Puglia nell’ambito del SPCC deriva dalle attività localizzate nella provincia di Bari. A seguire nella classifica, troviamo Lecce (21,5% del valore aggiunto regionale), Foggia (11,2%), Taranto (10,1%), Brindisi (7,4%) e Barletta-Andria-Trani (6,7%).Nel capoluogo pugliese il peso delle produzioni creative driven (26,9% del valore aggiunto del SPCC) risulta essere maggiore che nelle altre province, ad eccezione che nella provincia di Barletta-Andria-Trani (dove si genera, però, soltanto il 6,7% del valore aggiunto culturale regionale). Il 40% circa della ricchezza prodotta nella provincia di Bari deriva dalle industrie culturali e, più nello specifico, dal comparto videogiochi e software, che da solo rappresenta il 22,2% della ricchezza generata dalle attività culturali provinciali.Le quote di valore aggiunto generato nei diversi settori e comparti all’interno delle sei province appaiono non troppo dissimili. Conformemente al dato regionale, anche nelle singole province pugliesi (ad eccezione che in quella di BAT) il valore aggiunto generato dalle imprese culturali è maggiore di quello generato dalle imprese creative.

Valore aggiunto dei comparti culturali e creativi della Puglia, del Mezzogiorno e dell’ItaliaAnno 2014 (valori assoluti in euro e composizioni percentuali)

Settori di attività economicaPUGLIA MEZZOGIORNO ITALIA

Valori assoluti

Quote %

Valori assoluti

Quote %

Valori assoluti

Quote %

INDUSTRIE CREATIVE 728.743.554 30,8 3.820.227.671 30,0 19.650.129.759 25,0

Architettura 533.435.010 22,5 2.893.047.416 22,7 13.176.266.882 16,8

Comunicazione e branding 138.131.493 5,8 729.623.431 5,7 4.122.293.056 5,2

Design 57.177.051 2,4 197.556.824 1,5 2.351.569.821 3,0

INDUSTRIE CULTURALI 894.674.801 37,8 5.247.440.390 41,2 36.744.138.426 46,8

Film, video, radio-tv 173.368.975 7,3 1.253.164.943 9,8 8.556.471.774 10,9

Videogiochi e software 361.400.987 15,3 1.848.421.443 14,5 13.039.610.736 16,6

Musica 10.300.145 0,4 62.891.679 0,5 428.024.089 0,5

Libri e stampa 349.604.694 14,8 2.082.962.325 16,3 14.720.031.827 18,7

PATRIMONIO STORICO ARTISTICO 36.978.612 1,6 275.175.322 2,2 1.167.902.316 1,5

PERFORMING ARTS E ARTI VISIVE 129.550.373 5,5 762.361.494 6,0 4.148.589.321 5,3

CUORE DELLA CULTURA 1.789.947.339 75,5 10.105.204.877 79,3 61.710.759.821 78,5

PRODUZIONI CREATIVE DRIVEN 579.773.426 24,5 2.645.737.439 20,7 16.858.891.895 21,5

SISTEMA PRODUTTIVO CULTURALE E CREATIVO 2.369.720.765 100,0 12.750.942.316 100,0 78.569.651.716 100,0

Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola

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Da una lettura trasversale dei dati riportati nella tabella sottostante si può notare, altresì, che in tutte le province della Puglia le percentuali dei due soli comparti dell’architettura (ricompresa nelle industrie creative) e della produzione di libri e stampa (facenti parte delle industrie culturali) sommati fra loro rappresentano mediamente il 39,7% del valore aggiunto culturale regionale. Si va dal 32,3% raggiunto dai due comparti nella provincia di Bari al 47,3% raggiunto dagli stessi nella provincia di Foggia.Di certo da non trascurare il peso del comparto videogiochi e software nella provincia di Bari (22,2%), come pocanzi evidenziato, e nelle provincia di Brindisi (15,2%).Da notare, inoltre, come le attività di gestione del patrimonio storico-artistico nella provincia di Foggia generano una ricchezza pari a 8,9 milioni di euro (il 3,4% del totale delle attività culturali), in un contesto in cui tale quota non supera l’1,6% a livello regionale, il 2,2% a livello ripartizionale e l’1,5 a livello nazionale.Che il sistema culturale sia un volano per l’economia italiana non è certo una novità e trova conferma nel fatto che la ricchezza da esso creato sia cresciuto del 5,4% nel periodo 2009-2014. Ciò che, invece, sorprende, è la contrazione di ben 1,8 punti che nello stesso periodo vi è stato in Puglia e che ha interessato tanto le attività cuore della cultura (-0,6%, rispetto ad una crescita del 6,3% a livello nazionale) quanto, e ancor di più, le produzioni creative driven (-5,4%, rispetto ad una crescita del 2,2% a livello nazionale). È pur vero che il valore aggiunto non ha subito una contrazione in tutti i comparti e settori del SPCC pugliese, anzi ve ne sono stati alcuni che nel corso degli ultimi anni hanno contribuito in misura significativa alla creazione di ricchezza nell’economia regionale.

Valore aggiunto dei settori culturali e creativi delle province della PugliaAnno 2014 (valori assoluti in migliaia di euro)

Settori di attività economica Foggia Bari Taranto Brindisi Lecce Barletta Andria T.

INDUSTRIE CREATIVE 92.568,5 278.407,0 85.869,7 52.685,2 163.102,3 56.110,8

Architettura 67.132,3 211.670,4 65.652,7 40.330,2 110.670,0 37.979,4

Comunicazione e branding 22.300,2 47.806,8 16.453,6 8.929,0 30.562,3 12.079,5

Design 3.136,0 18.929,8 3.763,4 3.426,0 21.870,0 6.051,8

INDUSTRIE CULTURALI 93.874,9 407.693,0 86.260,1 68.339,6 190.125,8 48.381,4

Film, video, radio-tv 20.488,6 58.834,0 20.255,7 14.730,4 49.577,9 9.482,5

Videogiochi e software 13.973,6 226.386,1 27.705,3 26.813,6 54.041,9 12.480,5

Musica 716,1 4.208,8 222,6 1.285,3 2.571,0 1.296,3

Libri e stampa 58.696,6 118.264,0 38.076,5 25.510,4 83.935,0 25.122,2

PATRIMONIO STORICO ARTISTICO 8.962,8 9.674,8 2.532,8 3.308,0 10.688,2 1.812,0

PERFORMING ARTS E ARTI VISIVE 16.685,1 51.226,6 14.584,6 10.806,2 29.697,5 6.550,3

CUORE DELLA CULTURA 212.091,3 747.001,4 189.247,2 135.139,1 393.613,8 112.854,5

PRODUZIONI CREATIVE DRIVEN 54.171,6 274.221,4 50.208,0 41.172,1 114.730,1 45.270,3

SISTEMA PRODUTTIVO CULTURALE E CREATIVO 266.262,9 1.021.222,8 239.455,1 176.311,2 508.343,9 158.124,8

Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola

Ad esempio, all’interno delle attività core il contributo positivo alla dinamica fornito dal settore culturale (+1,3%) e delle performing art e arti visive (+6,4) è stato controbilanciato dalla flessione che ha interessato le industrie creative (-1,3%) e soprattutto il patrimonio storico-artistico (-36,2%). All’interno dei singoli settori, le dinamiche risultano essere ancora più variegate: fra le industrie creative, ad esempio, il valore aggiunto generato dalle attività di architettura ha subito una contrazione dello 0,1% (rispetto ad un contestuale aumento del’8,9% a livello nazionale), quello generato dalle attività di comunicazione e branding una riduzione dell’8,5% (contro una crescita di 5 punti percentuali a livello nazionale) e quelle generate dalle attività di design un aumento del 7,3% (rispetto a un aumento nazionale del 10,4%). All’interno delle industrie culturali sia a livello regionale che nazionale si è verificato un decremento del valore aggiunto soltanto nel comparto videogiochi e software (in entrambi i casi di 10,1 punti percentuali). In tutti gli altri comparti (film, musica e libri e stampa) il valore aggiunto è risultato crescere, ma in maniera meno consistente che a livello nazionale. Stesso ragionamento vale per quanto riguarda l’aumento del valore aggiunto nell’ambito delle performing arts, che è cresciuto in Italia tre volte tanto che in Puglia.

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I risultati positivi ottenuti in relazione alle performing arts e alla produzione di film, video e radio-tv sono il frutto anche di una buona programmazione regionale e di un adeguato utilizzo del Fondo Unico per lo spettacolo (FUS), istituito dal MIBACT con legge 30 aprile 1985, n. 163. Tale fondo, in seguito alla riforma del 2014 già preannunciata nel decreto Valore Cultura del 2013, non comprende gli interventi a favore delle fondazioni lirico-sinfonico, ma riguarda i seguenti ambiti: teatro, musica, danza, circhi e spettacolo viaggiante, progetti interdisciplinari e azioni trasversali. Recita il primo degli “obiettivi strategici” presenti nel testo: «concorrere allo sviluppo del sistema dello spettacolo dal vivo, favorendo la qualità dell’offerta, anche a carattere multidisciplinare, e la pluralità delle espressioni artistiche, i progetti e i processi di lavoro a carattere innovativo, la qualificazione delle competenze artistiche, l’interazione tra lo spettacolo dal vivo e l’intera filiera culturale, educativa e del turismo».Nel corso del 2013, sono stati 133 i progetti finanziati dal FUS in Puglia (+25% rispetto all’anno precedente) corrispondenti a 12 milioni di euro di contributi concessi (il 3,1% di quelli concessi nell’arco del 2013 in tutta Italia). Sono stati finanziati 75 progetti di cinema (+47% rispetto al 2013), 1 progetto di una fondazione lirico-sinfonica, 36 progetti di musica (+6%), 5 di danza e 16 di prosa (+7%). Ovviamente tutte le iniziative hanno contribuito ad aumentare il valore aggiunto delle imprese di settore, che risultano essere degli “strumenti” strategici si successo sia sul piano socio-economico, che su quello della competitività. Molteplici e differenziati sono stati anche gli interventi della Regione, degli enti locali, dei distretti culturali e delle associazioni locali. Anche se, presumibilmente l’intervento locale sarà sempre meno incisivo, poiché l’emanazione della cosiddetta legge Delrio, che ridisegna confini e competenze dell’amministrazione locale, non comprende la cultura tra le funzioni fondamentali riconosciute alle province. A compensare vi sono le grandi opportunità offerte da Europa Creativa, il Programma settennale della Commissione Europea dedicato alla cultura e ai settori creativi.Negativi a tutti i livelli territoriali le performance di crescita della ricchezza creata dalle attività di gestione del patrimonio storico-culturale. Anche in questo caso le performance della Puglia hanno triplicato, in negativo, i risultati già preoccupanti dell’Italia.Come si evince dal grafico, il 2010 rappresenta l’annus horribilis in cui l’incidenza del valore aggiunto legato al SPCC rispetto al totale economia è stata la più bassa dal 2005 a questa parte a livello nazionale, di macro-area e regionale.

Dinamiche del valore aggiunto nel Settore Produttivo Culturale e Creativo della Puglia e dell’ItaliaAnni 2009-2014 (variazioni percentuali)

Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola

Tuttavia il SPCC pugliese sembra aver avuto un andamento anti-ciclico nel biennio 2008-2009, continuando a crescere anche quando lo stesso sistema nazionale entrava in crisi .Dal 2011, le quote di valore aggiunto non hanno subito variazioni significative: sono cresciute nel 2014 rispetto all’anno precedente dello 0,1% in Puglia e nel biennio 2011-2013 dello 0,2% nel Mezzogiorno, per poi rimanere inalterate nell’anno successivo.

PIANO DI SVILUPPO 2016-2019DISTRETTO PUGLIA CREATIVA

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Page 16: Piano di Sviluppo 2016-2019

In termini strutturali il sistema produttivo culturale pugliese ha mostrato una buona tenuta nel periodo 2005-2008, con casi particolari in cui la crescita media annua ha sfiorato anche i 10,3 punti percentuali (patrimonio storico-culturale).Lo stesso non si può dire per il successivo periodo 2008-2014. Sono stati molteplici, infatti, i settori (industrie creative, industrie culturali, produzioni creative driven) in cui si è verificata una contrazione del valore aggiunto. Nello stesso periodo, il valore aggiunto generato dal sistema economico nel suo complesso ha subito una contrazione a tutti i livelli territoriali, mentre la ricchezza creata dal SPCC è cresciuta dello 0,8% medio annuo nel Mezzogiorno e dello 0,5% medio annuo in Italia, ma diminuito dello 0,9% in Puglia.

Quote di valore aggiunto del Sistema produttivo culturale e creativo in Puglia, nel Mezzogiorno e in ItaliaAnni 2005-2014 (quote percentuali sul totale economia)

Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola

Rispetto al dato 2013 si evidenzia una sostanziale stabilità nella produzione di valore aggiunto all’interno di ciascun comparto del sistema produttivo culturale pugliese, rispetto ad una generalizzata riduzione che ha interessato l’area meridionale, ad eccezione della Campania. L’incidenza del valore aggiunto culturale sul totale economia, è rimasta invariata in Puglia in tutti i comparti, ad eccezione che nei seguenti casi: film, video, radio-tv, musica e libri e stampa.

Page 17: Piano di Sviluppo 2016-2019

Dinamiche del valore aggiunto del Sistema produttivo culturale e creativo in Puglia, Mezzogiorno e ItaliaAnni 2005-2008 e 2008-2014 (variazioni percentuali medie annue)

2005-2008

2008 - 2014

Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola

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Page 18: Piano di Sviluppo 2016-2019

Matrice regionale delle posizioni per valore aggiunto del Sistema Produttivo Culturale e Creativo Anno 2014 (posizioni nelle graduatorie regionali)

Architettura Comunicazione

e branding Design

Film, video, radio-tv

Videogiochi e software

Abruzzo 16 16 15 12 16Basilicata 18 18 19 18 18Calabria 14 15 17 13 14Campania 7 6 11 5 6Emilia-Romagna 5 4 2 6 5Friuli Venezia Giulia 15 14 9 14 11Lazio 2 2 6 1 2Liguria 10 13 12 15 12Lombardia 1 1 1 2 1Marche 11 11 8 10 10Molise 19 19 20 19 19Piemonte 3 3 3 3 3Puglia 9 8 10 9 8Sardegna 13 12 16 16 17Sicilia 8 9 13 8 9Toscana 6 7 5 7 7Trentino-Alto Adige 12 10 7 11 13Umbria 17 17 14 17 15Valle d'Aosta 20 20 18 20 20Veneto 4 5 4 4 4

Musica Libri e stampaPatrimonio

storico e artistico

Performing arts e arti visive

Produzione di beni e servizi

creative drivenAbruzzo 10 13 17 12 13Basilicata 18 19 18 18 18Calabria 13 16 15 17 17Campania 7 7 8 5 8Emilia-Romagna 3 5 6 3 4Friuli Venezia Giulia 14 12 16 15 7Lazio 2 2 1 2 10Liguria 17 14 11 10 14Lombardia 1 1 2 1 2Marche 12 8 12 11 6Molise 19 20 20 20 19Piemonte 5 4 5 6 5Puglia 9 11 9 9 9Sardegna 16 17 10 14 15Sicilia 8 10 3 8 12Toscana 6 6 7 7 3Trentino-Alto Adige 11 9 13 13 11Umbria 15 15 14 16 16Valle d'Aosta 20 18 19 19 20Veneto 4 3 4 4 1

Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola

Page 19: Piano di Sviluppo 2016-2019

Matrice regionale delle posizioni per incidenza del valore aggiunto culturale sul totale economia Anno 2014 (posizioni nelle graduatorie regionali)

Architettura Comunicazione

e branding Design

Film, video, radio-tv

Videogiochi e software

Abruzzo 16 15 14 5 19Basilicata 1 3 18 18 13Calabria 14 13 20 4 11Campania 7 9 16 3 4Emilia-Romagna 18 12 2 19 6Friuli Venezia Giulia 19 10 7 12 9Lazio 2 4 12 1 1Liguria 8 17 11 20 17Lombardia 13 1 3 2 2Marche 15 8 5 7 8Molise 3 7 17 8 16Piemonte 4 2 1 9 3Puglia 10 11 13 17 12Sardegna 5 6 15 16 20Sicilia 11 18 19 10 18Toscana 12 19 8 15 7Trentino-Alto Adige 17 5 4 11 15Umbria 6 14 9 13 10Valle d'Aosta 20 20 10 6 14Veneto 9 16 6 14 5

Musica Libri e stampaPatrimonio

storico e artistico

Performing arts e arti visive

Produzione di beni e servizi

creative drivenAbruzzo 3 9 17 11 6Basilicata 5 20 19 20 5Calabria 4 14 10 17 16Campania 17 13 9 4 15Emilia-Romagna 6 12 14 2 10Friuli Venezia Giulia 11 10 18 18 3Lazio 9 8 1 1 20Liguria 19 17 16 7 17Lombardia 1 1 7 3 12Marche 12 4 12 15 1Molise 2 18 20 16 7Piemonte 8 3 8 10 11Puglia 15 16 11 12 13Sardegna 18 15 3 13 14Sicilia 16 19 2 8 18Toscana 10 11 5 14 4Trentino-Alto Adige 13 7 15 19 8Umbria 14 6 4 5 9Valle d'Aosta 20 2 13 9 19Veneto 7 5 6 6 2

Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola

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Page 20: Piano di Sviluppo 2016-2019

La struttura imprenditoriale

La struttura imprenditoriale del sistema produttivo culturale pugliese a fine 2014 è costituita da 22.817 soggetti economici, i quali rappresentano il 19,1% delle imprese culturali e creative del Mezzogiorno e il 5,1% di quelle nazionali.I dati sulle imprese evidenziano come le imprese culturali localizzate nel Mezzogiorno (119.440) siano pari al 26,9% del totale nazionale, non molto distante dalle consistenze dell’area più rilevante, il Nord-Ovest (128.568, 29%), in cui le oltre 84 mila imprese della Lombardia rappresentano da sole quasi un quinto (19%) del dato nazionale. A seguire, per numerosità, il Centro (108.067, 24,4%) e il Nord Est (87.134, 19,7%). Fra le regioni meridionali, la Puglia si colloca al terzo posto per numero di attività economiche ricomprese nel SPCC, dopo la Campania (quasi 33 mila attività) e la Sicilia (26,4 mila attività).Le 22,8 mila unità imprenditoriali del SPCC pugliese riguardano nel 71,9% dei casi attività legate al cuore della cultura e nel rimanente 28,1% dei casi produzioni creative driven. La Puglia si contraddistingue dalla media italiana per una maggiore presenza relativa di attività economiche fortemente connotate da un driver culturale o creativo. Le imprese creative driven, infatti, rappresentano il 23,8% delle imprese culturali italiane e il 26,7% delle imprese culturali del Mezzogiorno.Anche la numerosità delle imprese cuore della cultura (circa 16,4 mila unità) può essere ulteriormente analizzata in base alla distribuzione nei quattro settori di cui si compone: il settore numericamente prevalente è costituito dalle industrie creative (10 mila imprese, pari al 44,7% del totale regionale). Al suo interno, è l’architettura (oltre 8,2mila unità, pari al 36%) il comparto con i numeri di gran lunga più consistenti, mentre si presentano molto più circoscritte le attività legate alla comunicazione e al branding (6,6%) e quelle legate al design (2,1%).Le industrie culturali, poco oltre 4,5 mila in termini assoluti, costituiscono quasi un quinto del totale delle imprese (19,8%), con un ruolo di particolare rilievo per libri e stampa (2,2 mila unità, pari al 9,7% del totale) e videogiochi e software (1,7 mila unità, pari al 7,5%). A seguire le numericamente meno significative imprese del comparto film, video e radio-tv (519, unità pari al 2,3% del totale) e soprattutto del comparto musica (91 unità, pari allo 0,4% del totale).Meno consistente è la presenza di imprese del settore performing arts e arti visive (quasi 1,6 mila unità, pari al 7% del totale) e, soprattutto, del comparto del patrimonio storico e artistico, che in termini di imprese, 53 nella totalità, rappresenta un ridottissimo 0,2% del totale dell’universo ricostruito.I comparti del cuore della cultura in cui la Puglia presenta una maggiore concentrazione di imprese rispetto alla media nazionale sono l’architettura (36% in Puglia, 36,4% nel Mezzogiorno e 34,5% in Italia) e le performing arts e arti visive (7% in Puglia, 7,3% del Mezzogiorno e 6,2% in Italia).

Page 21: Piano di Sviluppo 2016-2019

Imprese registrate del Sistema Produttivo Culturale e Creativo della Puglia, del Mezzogiorno e dell’ItaliaAnno 2014 (valori assoluti e composizioni percentuali)

PUGLIA MEZZOGIORNO ITALIA

Valori assoluti

Quote%

Valori assoluti

Quote%

Valori assoluti

Quote%

INDUSTRIE CREATIVE 10.207 44,7 53.010 44,4 200.283 45,2

Architettura 8.217 36,0 43.530 36,4 152.846 34,5

Comunicazione e branding 1.515 6,6 7.214 6,0 32.452 7,3

Design 475 2,1 2.266 1,9 14.985 3,4

INDUSTRIE CULTURALI 4.528 19,8 25.473 21,3 109.089 24,6

Film, video radio e tv 519 2,3 2.632 2,2 12.132 2,7

Videogiochi e software 1.705 7,5 9.913 8,3 45.809 10,3

Musica 91 0,4 446 0,4 2.328 0,5

Libri e stampa 2.214 9,7 12.482 10,5 48.820 11,0

PATRIMONIO STORICO ARTISTICO 53 0,2 368 0,3 952 0,2

PERFORMING ARTS E ARTI VISIVE 1.607 7,0 8.682 7,3 27.485 6,2

CUORE DELLA CULTURA 16.395 71,9 87.533 73,3 337.810 76,2

PRODUZIONI CREATIVE DRIVEN 6.422 28,1 31.906 26,7 105.399 23,8

SISTEMA PRODUTTIVO CULTURALE E CREATIVO 22.817 100,0 119.440 100,0 443.208 100,0

Fonte: elaborazioni Fondazione Symbola su dati Unioncamere - InfoCamere

La provincia che mostra una maggiore concentrazione di imprese culturali e creative è quella di Bari (36,6%), cui fa seguito la provincia di Lecce (23,1%) e quella di Foggia (12,8%). Minore la concentrazione di imprese nelle province di Taranto (11,1%), Barletta-Andria-Trani (8,5%) e Brindisi (7,8%).In tutte le province per le attività del settore creativo si evidenzia un alto indice di localizzazione (sempre superore all’87%), con una sola eccezione: le attività di design nella provincia di Foggia, che presentano un indice di localizzazione pari al 56%. Le attività imprenditoriali culturali mostrano un indice di localizzazione particolarmente alto (superiore a 105 punti percentuali) nelle province di Bari, Taranto e Brindisi, mentre è più basso nella provincia di Lecce (91,1%, a causa di imprese legate alla produzione di film, video, radio-tv che presentano un indice di concentrazione pari al 61%), nella provincia di BAT (97,4% per via di una concentrazione delle imprese che si occupano della produzione di videogiochi e software pari al 79,2%) e nella provincia di Foggia per la musica (90,9% per via di una concentrazione delle imprese legate alla produzione di musica pari al 60,3%). Da notare, invece, come le attività di gestione del patrimonio storico-artistico siano generalmente molto contenute, basti considerare che la provincia di Lecce, prima per numero di imprese di questo tipo, ne ha solo 13.

PIANO DI SVILUPPO 2016-2019DISTRETTO PUGLIA CREATIVA

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Page 22: Piano di Sviluppo 2016-2019

Imprese registrate dei settori culturali e creativi delle province della PugliaAnno 2014 (valori assoluti)

Foggia Bari Taranto Brindisi Lecce Barletta-Andria-T.

INDUSTRIE CREATIVE 1.381 3.935 1.158 734 2.196 803Architettura 1.167 3.125 958 575 1.775 617

Comunicazione e branding 180 629 147 112 305 141

Design 34 181 52 48 116 44

INDUSTRIE CULTURALI 527 1.752 530 389 951 379Film, video, radio e tv 58 228 68 47 73 45

Videogiochi e software 179 752 213 126 319 116

Musica 7 24 12 7 26 15

Libri e stampa 283 748 237 209 533 203

PATRIMONIO STORICO E ARTISTICO 10 9 7 7 13 7PERFORMING ARTS E ARTI VISIVE 150 581 200 123 420 132CUORE DELLA CULTURA 2.069 6.277 1.895 1.253 3.580 1.321Produzioni creative driven 854 2.082 628 535 1.683 640SISTEMA PRODUTTIVO CULTURALE E CREATIVO 2.923 8.359 2.523 1.787 5.263 1.961

Come detto, lo stock di imprese registrate dal SPCC pugliese nel 2014 risulta pari complessivamente a 22.817 unità, corrispondenti al 6% del totale delle attività economiche regionali.Analizzando il contributo della “imprenditoria culturale” per regione, emerge il ruolo sicuramente predominante della Lombardia, in testa alla graduatoria per incidenza delle imprese culturali (le sue 84mila imprese rappresentano l’8,9% dello stock complessivo regionale), seguita dal Lazio, dove le quasi 53,7 mila unità individuate corrispondono a una incidenza dell’8,5%.I risultati del Centro Italia si debbono anche alla Toscana, che segue da vicino il Lazio con una quota di imprese culturali sul totale regionale pari all’8,4% (oltre 34,7 mila imprese). Tra le altre realtà a maggiore presenza di imprese culturali sono da annotare anche il Friuli-Venezia Giulia e il Veneto (con un’incidenza pari all’8,1% nel primo caso e al 7,8% nel secondo). Le regioni del Mezzogiorno, eccetto l’Abruzzo (al nono posto della classifica per regioni) si collocano nelle ultime posizioni, con la tripletta Campania-Molise-Sicilia, in ex-equo, a chiudere la graduatoria (con una incidenza del 5,8%). Certo non molto meglio va alla Puglia che si colloca in quintultima posizione.Nel 2014 si evidenzia una sostanziale stabilità del numero delle imprese all’interno di ciascun comparto del sistema produttivo culturale pugliese, rispetto ad una generalizzata riduzione che ha interessato l’area meridionale. In termini assoluti a crescere numericamente sono soprattutto la Campania e, parzialmente, la Sicilia.

Page 23: Piano di Sviluppo 2016-2019

Incidenza delle imprese registrate del Sistema Produttivo Culturale e Creativo sul totale regionaleAnno 2014 (quote percentuali sul totale economia)

Fonte: elaborazioni Fondazione Symbola su dati Unioncamere - InfoCamere

Se consideriamo l’incidenza delle imprese del Sistema Produttivo Culturale e Creativo sulle totali regionali, possiamo notare come la situazione della Puglia assuma sfaccettature diverse; sono aumentate le attività collegate alla comunicazione e branding; alla produzione di film, video, radio-tv; al patrimonio storico-artistico e alla produzione di beni e servizi creative driven; mentre si registrano variazioni negative, per le attività legate all’architettura, al design, ai videogiochi e software, alla musica e ai libri e stampa. L’unica variazione positiva riguarda, invece, le performing arts e arti visive.Anche sotto questo punto di vista, si riscontra un generalizzato peggioramento delle realtà meridionali, con la Campania che riduce l’incidenza delle imprese “culturali” di tutti i comparti del SPCC.

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Page 24: Piano di Sviluppo 2016-2019

Matrice regionale delle posizioni per numero di imprese nel Sistema Produttivo Culturale e CreativoAnno 2014 (posizioni nelle graduatorie regionali)

ArchitetturaComunicazione

e brandingDesign

Film, video radio e tv

Videogiochi e software

Abruzzo 13 12 13 13 11Basilicata 18 18 18 18 18Calabria 11 13 16 12 14Campania 5 6 8 3 6Emilia-Romagna 4 3 2 4 5Friuli Venezia Giulia 16 14 10 15 13Lazio 2 2 5 1 2Liguria 10 11 14 11 10Lombardia 1 1 1 2 1Marche 14 10 7 10 12Molise 19 19 19 19 19Piemonte 6 5 3 7 3Puglia 9 9 9 9 9Sardegna 12 16 15 16 16Sicilia 8 8 11 5 8Toscana 7 7 6 6 7Trentino-Alto Adige 15 15 12 14 15Umbria 17 17 17 17 17Valle d'Aosta 20 20 20 20 20Veneto 3 4 4 8 4

Musica Libri e stampaPatrimonio

storico e artistico

Performing arts e arti visive

Produzione di beni e servizi

creative drivenAbruzzo 12 14 17 13 12Basilicata 18 18 16 18 18Calabria 13 12 11 11 11Campania 4 3 7 3 4Emilia-Romagna 3 5 6 5 7Friuli Venezia Giulia 16 16 14 15 15Lazio 2 2 2 2 5Liguria 10 11 12 10 14Lombardia 1 1 1 1 1Marche 11 10 13 14 10Molise 19 19 19 19 19Piemonte 7 6 10 8 8Puglia 8 9 8 9 9Sardegna 17 13 3 12 13Sicilia 9 8 4 4 6Toscana 5 7 5 6 2Trentino-Alto Adige 15 17 18 17 17Umbria 14 15 15 16 16Valle d'Aosta 20 20 20 20 20Veneto 6 4 9 7 3

Fonte: elaborazioni Fondazione Symbola su dati Unioncamere – InfoCamere

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Matrice regionale delle posizioni per incidenza delle imprese del Sistema Produttivo Culturale e Creativo Anno 2014 (posizioni nelle graduatorie regionali)

ArchitetturaComunicazione

e brandingDesign

Film, video radio e tv

Videogiochi e software

Abruzzo 7 12 10 16 11Basilicata 6 19 19 7 18Calabria 15 17 17 17 15Campania 20 14 18 14 13Emilia-Romagna 13 3 2 6 6Friuli Venezia Giulia 8 5 3 5 4Lazio 9 2 13 1 2Liguria 5 10 12 8 9Lombardia 2 1 5 2 1Marche 17 8 1 4 14Molise 10 16 14 18 20Piemonte 12 4 4 15 3Puglia 18 13 16 13 16Sardegna 14 18 15 20 17Sicilia 19 15 20 12 19Toscana 11 11 9 9 12Trentino-Alto Adige 3 7 8 3 7Umbria 16 9 11 10 8Valle d'Aosta 1 20 7 11 10Veneto 4 6 6 19 5

Musica Libri e stampaPatrimonio

storico e artistico

Performing arts e arti visive

Produzione di beni e servizi

creative drivenAbruzzo 12 13 20 11 6Basilicata 15 19 2 12 17Calabria 18 17 6 16 9Campania 8 14 18 5 13Emilia-Romagna 3 8 8 4 16Friuli Venezia Giulia 10 7 12 10 3Lazio 1 1 5 1 19Liguria 6 6 7 9 11Lombardia 2 2 10 3 10Marche 9 10 14 18 2Molise 17 20 11 19 14Piemonte 11 9 17 13 15Puglia 14 18 13 6 8Sardegna 19 15 1 14 7Sicilia 20 16 3 2 12Toscana 5 5 4 7 1Trentino-Alto Adige 7 12 15 20 18Umbria 4 3 9 17 5Valle d'Aosta 16 4 16 8 20Veneto 13 11 19 15 4

Fonte: elaborazioni Fondazione Symbola su dati Unioncamere – InfoCamere

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L’occupazione

Oltre che per la creazione di ricchezza, il sistema produttivo culturale gioca un importante ruolo per l’economia della Puglia sotto il profilo occupazionale. Infatti, esso genera 55.252 posti di lavoro, pari al 19,4% degli occupati del settore culturale del Mezzogiorno e al 3,9% degli occupati del sistema culturale nazionale.La distribuzione degli occupati tra i vari settori del sistema produttivo culturale vede una ovvia predominanza delle attività cuore della cultura che assorbe il 72,1% della forza-lavoro contro lo speculare 27,9% delle produzioni creative driven.Più nello specifico i 39.832 occupati delle attività core sono così riclassificabili: il 29% degli occupati trova lavoro presso le industrie creative, il 34,4% presso le industrie culturali, il 6,9% nelle attività di performing arts e arti visive e l’1,8% in attività legate al patrimonio storico-artistico.Ancora una volta si evidenzia il ruolo centrale delle industrie culturali (il comparto produce, come ricordato, il 34,4% dell’occupazione, ma ben il 37,8% della ricchezza complessivamente imputabile al sistema produttivo culturale), le quali rappresentano soltanto un quinto delle unità produttive del settore, principalmente a scapito delle industrie strettamente creative, che pur essendo numericamente più consistenti (rappresentano, infatti, il 44,7% della base imprenditoriale culturale) assorbono il 29% degli occupati regionali e producono il 30,8% della ricchezza locale all’interno del SPCC.

Occupati per comparti nel Sistema produttivo culturale e creativo in Puglia, Mezzogiorno e ItaliaAnno 2014 (valori assoluti e composizioni percentuali)

Settori di attività economicaPUGLIA MEZZOGIORNO ITALIA

Valori assoluti

Quote %

Valori assoluti

Quote %

Valori assoluti

Quote %

INDUSTRIE CREATIVE 16.022 29,0 84.280 29,7 361.615 25,4

Architettura 10.446 18,9 59.632 21,0 228.957 16,1

Comunicazione e branding 4.027 7,3 19.004 6,7 82.029 5,8

Design 1.549 2,8 5.644 2,0 50.629 3,6

INDUSTRIE CULTURALI 19.023 34,4 95.294 33,5 561.041 39,4

Film, video, radio-tv 2.576 4,7 15.397 5,4 76.102 5,3

Videogiochi e software 9.125 16,5 38.655 13,6 239.248 16,8

Musica 174 0,3 934 0,3 5.060 0,4

Libri e stampa 7.148 12,9 40.308 14,2 240.631 16,9

PATRIMONIO STORICO ARTISTICO 994 1,8 6.386 2,2 23.692 1,7

PERFORMING ARTS E ARTI VISIVE 3.792 6,9 21.998 7,7 88.345 6,2

CUORE DELLA CULTURA 39.832 72,1 207.959 73,2 1.034.693 72,7

PRODUZIONI CREATIVE DRIVEN 15.421 27,9 76.173 26,8 389.413 27,3

SISTEMA PRODUTTIVO CULTURALE E CREATIVO 55.252 100,0 284.132 100,0 1.424.106 100,0

Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola

Le produzioni creative driven presentano una percentuale più rilevante a livello di numerosità (28,1%), rispetto alla percentuale di assorbimento occupazionale (27,9%) e soprattutto di ricchezza prodotta (24,5%). Il settore mantiene tuttavia un’incidenza più alta sul SPCC rispetto alla media nazionale; le imprese creative driven a livello nazionale rappresentano, infatti, il 23,8% delle imprese culturali e danno occupazione al 27,3% dei lavoratori del settore, generando una ricchezza pari al 21,5%. Anche in termini di occupazione vi è una maggiore concentrazione dei risultati in poche province.La classifica provinciale per occupati ricalca quella relativa alla produzione di ricchezza: la provincia di Bari, infatti,

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è quella in cui si concentra il maggior numero di occupati (il 44,5% del totale), a seguire vi è, come per la produzione di valore aggiunto, la provincia di Lecce (20,8%), di Foggia (10,6%), di Taranto (9,7%), con una inversione, in coda, delle province di Brindisi-Andria-Trani e Brindisi, che in questo caso risulta ultima con una quota di occupati pari al 7%, rispetto alla stessa quota registrata a Barletta-Andria-Trani (7,4%).La quota maggiore di occupati è assorbita dalle attività che costituiscono il cuore della cultura (si va dal 70,1 di Bari, al 72 di Taranto e al 71,8 di Brindisi, al 74,4% di Lecce per giungere al 76,4% di Foggia).

Occupati per comparti nel Sistema produttivo culturale e creativo delle province della PugliaAnno 2014 (valori assoluti)

Provincie Foggia Bari Taranto Brindisi Lecce Barletta-Andria-T.

INDUSTRIE CREATIVE 2.039 6.323 1.605 1.056 3.440 1.559

Architettura 1.370 4.375 1.140 770 2.038 754

Comunicazione e branding 596 1.431 360 204 768 668

Design 74 518 105 82 633 137

INDUSTRIE CULTURALI 1.681 9.338 1.774 1.324 3.791 1.116

Film, video, radio-tv 312 861 311 223 716 152

Videogiochi e software 348 5.802 654 585 1.371 364

Musica 12 81 5 18 38 19

Libri e stampa 1.008 2.593 804 497 1.665 580

PATRIMONIO STORICO ARTISTICO 227 215 63 93 349 48

PERFORMING ARTS E ARTI VISIVE 509 1.375 406 314 976 212

CORE CULTURA 4.457 17.250 3.848 2.787 8.556 2.934

PRODUZIONI CREATIVE DRIVEN 1.380 7.353 1.500 1.096 2.944 1.149

SISTEMA PRODUTTIVO CULTURALE E CREATIVO 5.837 24.604 5.347 3.883 11.499 4.083

Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola

Anche per quanto riguarda i livelli occupazionali, il SPCC pugliese ha subito una contrazione nel periodo 2009-2014 (di ben 3,6 punti percentuali), che ha interessato tanto le attività core cultura (-0,7%, rispetto ad una crescita del 5,2% a livello nazionale) quanto le produzioni creative driven (-10,6%, rispetto ad una crescita del 1,1% a livello nazionale). L’occupazione è cresciuta, nel periodo 2009-2014, dello 0,4% nelle industrie culturali e nelle performing arts e arti visive del 2%; negli altri due settori la quota occupazionale assorbita si è contratta: dell’1,9% all’interno delle industrie creative e dell’8,4% nelle attività di gestione del patrimonio storico-artistico.Mentre a livello nazionale si è registrato una crescita dell’occupazione in tutti i settori e in tutti i comparti, a livello regionale la situazione è più variegata: all’interno delle industrie creative, ad esempio, gli occupati sono diminuiti del 2,8% nelle attività di architettura, del 2,6% nelle attività di design e cresciuti dello 0,8% nelle attività di comunicazione e branding; mentre all’interno delle industrie culturali la crescita degli occupati nel comparto videogiochi e software (+9,5%) non è stata sufficiente a compensare le perdite verificatesi altrove.

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Page 28: Piano di Sviluppo 2016-2019

Dinamica degli occupati dei comparti del Settore Produttivo Culturale e Creativo della Puglia e dell’ItaliaAnni 2009-2014 (variazioni percentuali)

Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola

L’incidenza dell’occupazione del SPCC sull’occupazione totale, ha raggiunto il suo picco minimo nel 2009, per poi riprendere a crescere l’anno successivo. Dal 2010, l’incidenza dell’occupazione culturale cresce costantemente dello 0,1% annuo nel Mezzogiorno. Anche in Italia, dopo una iniziale riduzione dello 0,1% verificatasi nel 2011, l’incidenza è cresciuta dello 0,1% ogni anno, mentre in Puglia la quota del 2010 (4,5%) è rimasta inalterata fino al 2012, per poi divenire pari al 4,6% nel 2013 3 al 4,7% nel 2014.

Incidenza dell’occupazione culturale sul totale economia in Puglia, nel Mezzogiorno e in ItaliaAnni 2005-2014 (valori percentuali)

Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola

Page 29: Piano di Sviluppo 2016-2019

Coerentemente con quanto già messo in evidenza per la creazione di valore aggiunto, anche l’occupazione è aumentata in tutti i comparti e a tutti i livelli territoriali nel periodo 2004-2008. Soltanto nella gestione del patrimonio storico-artistico il numero di occupati è diminuito dello 0,6% in Italia. Più altalenante la crescita delle quote annue di occupati nel periodo 2008-2014. Il numero degli occupati è cresciuto significativamente nell’ambito del patrimonio storico e artistico (7,9%) e delle performing arts e arti visive (10,2%), mentre è cresciuta a ritmi meno importanti ovvero è decresciuta negli altri settori o comparti.

Variazioni medie annue degli occupati dei comparti culturali della Puglia, del Mezzogiorno e dell’ItaliaAnni 2005-2008 e 2008-2014 (variazioni percentuali medie annue)

2005-2008 2008 - 2014

Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola

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Page 30: Piano di Sviluppo 2016-2019

1.3 L’analisi delle caratteristiche professionali del Sistema Culturale e Creativo pugliese

Per analizzare più approfonditamente le caratteristiche del Sistema Produttivo Culturale e Creativo della Puglia, appare opportuno esaminare i principali elementi che contraddistinguono il mercato del lavoro del SPCC Pugliese, confrontandolo sia con il mercato del lavoro culturale regionale che con quello italiano. L’occupazione femminile rappresenta poco meno di un quarto rispetto all’intera occupazione pugliese nel SPCC, una percentuale di dieci punti percentuali inferiori rispetto a quanto si riscontra per il resto dei settori economici (35,1%).

Distribuzione per genere degli occupati riconducibili al Sistema Produttivo Culturale e Creativo in PugliaAnno 2014 (composizioni percentuali)

Fonte: elaborazioni Fondazione Symbola su dati Istat

Durata del contratto degli occupati riconducibili al Sistema Produttivo Culturale e Creativo in Puglia e in ItaliaAnno 2014 (composizioni percentuali)

Fonte: elaborazioni Fondazione Symbola su dati Istat

Page 31: Piano di Sviluppo 2016-2019

Il 79,9% dei contratti stipulati all’interno del SPCC pugliese sono a tempo indeterminato, contro l’81,3% di quelli complessivamente stipulati in Puglia in tutti i settori economici. Questo divario è sostanzialmente inesistente a livello nazionale, dove l’86,7% degli occupati del SPCC e l’86,4% degli occupati totali hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato.Inoltre, sia a livello regionale che nazionale è predominante la quota di contratti a tempo pieno rispetto a quelli a tempo parziale; questo è vero sia per gli occupati del SPCC (dove le percentuali sono rispettivamente pari al 85,1% e all’86,6% nei due contesti territoriali) sia per gli occupati dell’intero sistema economico (dove le percentuali sono pari a 84,0% e 81,6%).

Tipologia di contratto degli occupati riconducibili al Sistema Culturale e Creativo in Puglia e in ItaliaAnno 2014 (valori percentuali)

Fonte: elaborazioni Fondazione Symbola su dati Istat

Il SPCC è contraddistinto da un’età tendenzialmente giovane degli occupati. I lavoratori del settore culturale pugliese hanno nel 57,4% dei casi un’età compresa fra i 25 e i 44 anni (la stessa percentuale è pari al 49,4% per gli occupati totali); mentre gli occupati con un’età compresa fra i 45 e i 64 anni rappresentano il 36,4% degli occupati nel SPCC e il 45% di quelli totali. Più nello specifico, il 34,3% dei lavoratori “culturali” pugliesi ha un’età compresa nella fascia 35-44 anni; il 24% un’età compresa nella fascia 45-54 anni; il 23,1% un’età compresa nella fascia 25-34 anni e 12,4% un’età compresa nella fascia 55-64 anni. Molto meno rilevanti le quote degli occupati giovanissimi (fascia 15-24 anni) o over-65.

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Page 32: Piano di Sviluppo 2016-2019

Classi di età degli occupati del Sistema Culturale e Creativo e del totale economia in PugliaAnno 2014 (composizioni percentuali)

Fonte: elaborazioni Fondazione Symbola su dati Istat

Per quanto riguardo l’aspetto retributivo, si evidenzia come gli occupati del SPCC della regione Puglia guadagnino mediamente meno (56 euro di differenza) rispetto agli occupati totali della regione. Il divario quasi raddoppia (123 euro) a livello nazionale, questa volta a favore degli occupati del sistema culturale e creativo.

Retribuzioni nette* mensili degli occupati riconducibili al Sistema Culturale e Creativo in Puglia e in ItaliaAnno 2014 (valori assoluti in euro)

*Al netto delle componenti variabili della retribuzione (straordinari, premi di produzione, etc.)Fonte: elaborazioni Fondazione Symbola su dati Istat

Se consideriamo l’insieme delle professionalità riconducibili anche in maniera indiretta ai settori in cui il SPCC si articola, si può notare come più della metà (55,7%) dei professionisti operi nell’ambito della produzione di beni e servizi creative driven. Una quota rilevante di professionalità è assorbita delle industrie creative (26,5%) e culturali (12,3%), mentre solo il 3,5% delle professioni è da ricondursi alla gestione del patrimonio storico e artistico, e il 2% alle performing arts e arti visive.

Page 33: Piano di Sviluppo 2016-2019

Professioni riconducibili al Sistema Culturale e Creativo in PugliaAnno 2014 (valori assoluti)

Fonte: elaborazioni Fondazione Symbola su dati Istat

L’incidenza delle professioni riconducibili al SPCC sul totale degli occupati è maggiore sia a livello regionale che nazionale nella produzione di beni e servizi creative driven (6,5% nel primo caso e 5,8% nel secondo). A seguire vi è l’incidenza di tali professionisti nelle attività creative (3,1% a livello regionale e 5,3% a livello nazionale) e culturali (1,4% e 2%), nelle attività relative al patrimonio storico e artistico (0,4% e 0,6%) e, per ultimo, nella performing arts e arti visive (0,2% e 0,3%). Come si evince, l’incidenza delle professionalità del SPCC è sempre più alta a livello nazionale che a livello regionale, con un divario che va dallo 0,1 delle performing arts al 2,2 delle industrie creative) fatta eccezione che per la produzione di beni e servizi creative driven, in cui il divario dello 0,7% è a favore del SPCC pugliese.

Incidenza delle professioni riconducibili al Sistema Produttivo e Culturale in Puglia e in ItaliaAnno 2014 (incidenze percentuali sul totale degli occupati)

Fonte: elaborazioni Fondazione Symbola su dati Istat

In Puglia l’incidenza delle professioni culturali e creative sul totale (pari all’11,7%) è la più alta fra quelle registratesi nelle regioni del Mezzogiorno, eccezione fatta per l’Abruzzo (dove l’incidenza è pari al 14,8%) ma molto più bassa di tutti i valori delle regioni del Centro e soprattutto del Nord. Come si evince dalle mappe tematiche, in Puglia l’incidenza delle professioni creative e culturali sul totale degli occupati regionali è mediamente in linea con quanto si registra nelle altre regioni del Mezzogiorno. La situazione è più variegata quando si considera l’incidenza delle professioni del patrimonio storico e artistico che vede la Calabria e le due Isole in posizione preminente. Nel caso dell’incidenza relativa alle professioni delle performing arts e arti visive, questa, nel contesto del Mezzogiorno, è più alta in Campania e più bassa in Calabria e Sardegna.

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Page 34: Piano di Sviluppo 2016-2019

Mappa delle incidenze delle professioni culturali e creative sul totale occupati per regioniValori percentuali – Anno 2014

Fonte: elaborazioni Fondazione Symbola su dati Istat

Page 35: Piano di Sviluppo 2016-2019

Mappe delle professioni culturali e creative sul totale occupati per regioni e tipologie professionaliAnno 2014 (quote percentuali sul totale occupati di ogni regione)

Fonte: elaborazioni Fondazione Symbola su dati Istat

PIANO DI SVILUPPO 2016-2019DISTRETTO PUGLIA CREATIVA

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Page 36: Piano di Sviluppo 2016-2019

1.4 L’ATTIVAZIONE DEL SISTEMA PRODUTTIVO CULTURALE E CREATIVO SULLA SPESA TURISTICA PUGLIESE

Come evidenziato nelle elaborazioni del Rapporto “Io sono cultura”, l’attrattività culturale costituisce un aspetto di rilievo nella attivazione della spesa turistica. In particolare, a livello nazionale la spesa turistica attivata dall’industria culturale è valutata nel 2014 pari a 28,3 miliardi di euro, corrispondenti al 37,3% del totale della spesa turistica del Paese.La Puglia contribuisce quasi per il 4% alla determinazione della spesa turistica attivata dall’industria culturale in Italia, con un valore assoluto di quasi 1.091 milioni di euro. Per la regione la quota sul totale della spesa turistica si attesta su un valore pari a un terzo del totale (33,2%), livello inferiore alla media nazionale ma superiore alla media riscontrata per il Mezzogiorno (30,1%). Nella circoscrizione meridionale i valori della Puglia, sostanzialmente allineati a quelli della Calabria, si presentano migliori rispetto a quelli della Campania, della Sicilia e della Sardegna.

Spesa turistica attivata dall’industria culturale in Puglia e nelle regioni del MezzogiornoAnno 2014 (valori assoluti in milioni di euro, composizioni e incidenze percentuali sul totale della spesa turistica)

-Spesa attivata dall’industria culturale

Valori assoluti Incidenze % sul totale nazionale Incidenze % sul tot. della

spesa turisticaREGIONI

Abruzzo 660,5 2,3 37,8

Molise 108,6 0,4 33,9

Campania 1.137,4 4,0 29,7

Puglia 1.090,7 3,9 33,2

Basilicata 192,9 0,7 37,7

Calabria 1.022,4 3,6 33,3

Sicilia 1.400,2 5,0 26,6

Sardegna 611,6 2,2 23,1

RIPARTIZIONI

Nord-Ovest 6.659,6 23,6 41,9

Nord-Est 8.468,6 30,0 36,1

Centro 6.909,9 24,4 43,9

Mezzogiorno 6.224,4 22,0 30,1

ITALIA 28.262,4 100,0 37,3

Fonte: elaborazioni Fondazione Symbola su dati Istat

Tra le province pugliesi è significativo che l’area di Lecce concentri più di un terzo della spesa turistica regionale legata a motivazioni culturali (36,8% del valore Puglia), distanziando significativamente per ruolo il capoluogo di Regione che rappresenta invece poco più di un quinto di questo aggregato (21,2%) ed equiparando quasi il valore della somma delle intere province di Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Foggia e Taranto (in totale circa 42,0%).Ciononostante, la provincia di Lecce non è tra quelle per le quali la spesa turistica “dipende” di più dal sistema produttivo culturale: la quota di spesa turistica attivata dall’industria culturale è infatti pari a 38,9%, superiore sì alla media regionale (33,2%), ma inferiore a quanto registrato a Bari (43,3%) e Barletta-Andria-Trani (43,9%).Il Salento sembra dunque riuscire ad attivare importanti volumi di flussi di spesa turistica collegati al sistema cultura, ma nel contempo appare capace di diversificare la propria capacità attrattiva sfruttando le proprie bellezze naturali e paesaggistiche.

Page 37: Piano di Sviluppo 2016-2019

Spesa turistica attivata dall’industria culturale nelle province della PugliaAnno 2014 (valori assoluti in milioni di euro, composizioni e incidenze percentuali sul totale della spesa turistica)

Spesa attivata dall’industria culturaleValori

assolutiIncidenze % sul totale regionale

Incidenze % sul totale della spesa turistica

Bari 231,4 21,2 43,3

Barletta-Andria-Trani 62,7 5,7 43,9

Brindisi 126,5 11,6 29,1

Foggia 160,8 14,7 22,3

Lecce 401,9 36,8 38,9

Taranto 107,5 9,9 25,9

PUGLIA 1.090,7 100,0 33,2

Mezzogiorno 6.224,4 - 30,1

ITALIA 28.262,4 - 37,3

Fonte: elaborazioni Fondazione Symbola su dati Istat

Guardando a margini da colmare, appare particolarmente bassa la quota attivata dai sistemi produttivi culturali della provincia di Foggia (22,3%) e di quella di Taranto (25,9%). E’ da sottolineare che quest’ultima area sarà destinataria di più di una azione di stanziamento di risorse del PON “Cultura e Sviluppo” del MiBACT (area archeologica di Manduria, complesso di S. Maria della Giustizia di Taranto, ex convento di S. Antonio di Taranto). Anche Brindisi si colloca al di sotto della media regionale, con una quota di spesa attivata pari a 29,1%.Le serie statistiche elaborate consentono di entrare a un livello di dettaglio territoriale elevato, che pone in luce il diverso ruolo che il sistema produttivo culturale ricopre nella attivazione della spesa turistica. Emerge chiaramente anzitutto il fatto che la dimensione culturale costituisce un driver fondamentale per il turismo nei comuni di maggiore dimensione demografica (nei centri con più di 50 mila abitanti la quota si colloca su 37,3%, molto al di sopra della media). Anche nel caso dei centri di media dimensione della regione (34 realtà tra 20 mila e 50 mila abitanti), il contributo alla spesa turistica si colloca sui livelli medi regionali.Esiste però anche una fascia di minore dimensione demografica, tra 5 mila e 10 mila abitanti (ben 61 comuni che dal punto di vista demografico rappresenta più di un quinto dell’intera regione), in cui il sistema produttivo culturale svolge un compito rilevante nell’attivazione turistica. Il dato di incidenza raggiunge in questi comuni il 35,9%, laddove invece per i centri minori l’attivazione si riduce fino ad arrivare al 28,5% per quelli con meno di 2.000 abitanti.

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Page 38: Piano di Sviluppo 2016-2019

Quota di spesa turistica attivata dall’industria culturale per dimensione demografica dei comuni della PugliaAnno 2014 (incidenze percentuali sul totale della spesa turistica)

Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola, 2015

Del resto, adottando nella aggregazione dei dati la distinzione tra capoluoghi di provincia (Bari, Brindisi, Lecce, Taranto e i tre centri della provincia BAT) da una parte e altri comuni dall’altra, emerge come la spesa attribuibile al settore culturale sia distribuita sul territorio regionale in modo diffuso, visto che solamente il 19% di questo aggregato si concentra nei comuni capoluogo, mentre l’81% restante si distribuisce in tutti gli altri comuni pugliesi.

Distribuzione della spesa turistica attivata dall’industria culturale in Puglia per tipologia di comuniAnno 2014 (incidenze percentuali sul totale della spesa turistica attivata)

Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola, 2015

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L’approccio su base comunale adottato per la realizzazione delle elaborazioni consente infine di isolare i sottoinsiemi di comuni della regione per tipologia di circoscrizione turistica, adottando allo scopo la classificazione Istat. Tra queste categorie, in termini di apporto relativo spiccano ovviamente per capacità di attivazione le tre località di Bari, Brindisi e Lecce classificate dall’Istat come città d’arte, in cui il peso della componente culturale della spesa è 40,5%, che assorbono il 13,5% della spesa turistica attivata dall’industria culturale nella regione, corrispondente in termini assoluti a 147,3 milioni di euro. La gran parte dei comuni della regione (240 comuni) è classificata come altri comuni non aventi una caratterizzazione turistica specifica, nei quali però la dimensione culturale trova comunque un aspetto rilevante di attivazione turistica, visto che l’apporto ai consumi turistici appare superiore alla media regionale (34,9% contro il già menzionato 33,2%).

Spesa turistica attivata dall’industria culturale in Puglia per tipologia di localitàAnno 2014 (valori assoluti in milioni di euro e incidenze percentuali)

Spesa attivata dall’industria culturale

Valori assoluti

Incidenze % sul totale regionale

Incidenze % sul totale della spesa turistica

Località collinari 52,8 4,8 22,7

Località marine 116,3 10,7 26,1

Località termali 4,9 0,4 32,8

Città d’Arte 147,3 13,5 40,5

Capoluogo senza specifici interessi turistici 46,1 4,2 30,9

Altri comuni non altrimenti classificati 723,3 66,3 34,9

PUGLIA 1.090,7 100,0 33,2

Fonte: Unioncamere – Fondazione Symbola 2015

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CAPITOLO 2 _______________________

I FABBISOGNI DELLE IMPRESE CULTURALI E CREATIVE PUGLIESI: I RISULTATI DELL’ANIMAZIONE TERRITORIALE

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2.1 Gli incontri sul territorioAttraverso le attività di animazione territoriale condotte nel corso del 2015 il Distretto Produttivo Puglia Creativa (DPPC) ha inteso sollecitare tutte le risorse creative regionali a partecipare ad un percorso di lavoro condiviso per perseguire diversi obiettivi:

• rilevare i fabbisogni e le criticità delle imprese culturali;• rendere consapevoli le ICC delle sfide della prossima programmazione 2014-2020;• stimolare gli operatori culturali e creativi a sentirsi imprenditori e manager;• sviluppare una coscienza delle possibilità di sviluppo legate alle interazioni con altri settori.

Il raggiungimento di tali obiettivi ha costituito la vera e propria fase propedeutica alla stesura dei primi schemi di Progetto e di Azione, concepiti come risposta ai fabbisogni emersi nel corso degli incontri.Non va sottovalutata, in questa fase, l’importanza dell’aspetto motivazionale e legato alla consapevolezza del ruolo e del rilievo economico e sociale degli operatori della creatività: per quanto sia difficile darne traccia nell’ambito del Piano di Sviluppo, essa è stata una delle “molle” che hanno consentito una comunicazione spontanea ed efficace, rendendo possibile la raccolta di esigenze e fabbisogni effettivamente percepiti e non mediati.

Dal punto di vista operativo, il programma di animazione territoriale è stato strutturato in due incontri per ciascuna provincia pugliese; nel corso del ciclo di incontri:

• sono stati affrontati alcuni temi connessi alle prospettive del settore e alle sfide che attendono il sistema produttivo culturale e creativo pugliese nel prossimo ciclo di programmazione 2014-2020;

• sono stati trasmessi e discussi, attraverso forme di dibattito e di lavoro per sottogruppi, specifici contenuti relativi allo sviluppo imprenditoriale nel settore culturale e creativo (consolidamento e sviluppo delle imprese, innovazione e digitalizzazione, internazionalizzazione, cross-innovation, innovazione sociale);

• sono state raccolte, attraverso il dialogo e la raccolta dei feedback dei partecipanti, le priorità dei partecipanti e le di idee di progetto per farvi fronte.

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Questi i numeri registrati nei singoli incontri:

I ciclo di incontriTipologia partecipanti LECCE

14.07FOGGIA23.06

BARI21.07

TARANTO17.07

BRINDISI07.07

BAT10.07

Totale

Imprese 11 16 11 3 9 1 51Associazioni 23 15 20 3 13 2 76Fondazioni 0 0 0 0 0 0 0Enti Pub. 0 1 0 2 1 0 4Non identificate 2 16 2 0 3 2 25Persone fisiche 0 3 1 0 0 0 4totale presenze x sede 36 51 34 8 26 5 160

II ciclo di incontriTipologia partecipanti LECCE

24.09FOGGIA02.10

BAT14.10

BARI20.10

TARANTO27.10

BRINDISI16.10

Totale

Imprese 15 8 5 15 11 14 68Associazioni 26 25 11 19 13 6 100Fondazioni 1 1 0 0 0 0 2Enti Pub. 1 1 0 1 3 1 7Non identificate 18 4 6 0 8 5 41Persone fisiche 0 0 8 2 1 0 11totale presenze x sede 61 39 30 37 36 26 229

Ogni incontro è stato strutturato con una fase plenaria durante la quale i responsabili del Distretto hanno esposto ai partecipanti le sfide che attendono il sistema produttivo culturale e creativo pugliese nel prossimo ciclo di programmazione 2014-2020, seguita da gruppi di lavoro articolati per aree tematiche e priorità: consolidamento e sviluppo delle imprese, innovazione e digitalizzazione, internazionalizzazione, cross-innovation, innovazione sociale.

TOTALE COMPLESSIVO

BARI 71LECCE 97BRINDISI 51FOGGIA 90TARANTO 44BAT 35TOTALE 389

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2.2 I fabbisogni emersiDal confronto, dal dialogo e dall’aggregazione dei feedback degli operatori culturali e creativi è emersa una vasta gamma di fabbisogni e priorità. La loro prima aggregazione è avvenuta per aree tematiche omogenee:

CONSOLIDAMENTO E SVILUPPO• professionalizzare la propria organizzazione

• relazioni esterne e mobilità• catalogo prodotti e servizi• individuare le proprie eccellenze e le offerte di base• supporto consulenziale specialistico

• innovare l’offerta dei prodotti e servizi• investire in tecnologia• innovare i contenuti• riconvertire, innovare e connettere i luoghi• strategie per l’audience developement

• definire strategie per l’accesso al mercato• incapacità di misurarsi con il mercato• fare massa critica catalogo di prodotti di eccellenza• strategie di marketing con marchio unico della creatività pugliese • ricerca partner

• ideare strumenti di ingegneria finanziaria• fondo di rotazione• fondo di garanzia• dare valore al patrimonio immateriale ed al capitale sociale delle ICC

• essere affiancati da un osservatorio • rilevare i dati e definire indicatori del sistema• analisi del pubblico e del non pubblico

• coordinamento degli interventi pubblici• essere coinvolti nella programmazione• semplificazione amministrativa

INNOVAZIONE E DIGITALIZZAZIONE• far parte di una rete per l’innovazione

• integrazione di competenze tecnologiche e creative• collaborazione con parchi tecnologici• tecnologie e materiali a servizio delle ICC: sostenibilita’ ed accessibilita’ dei luoghi e contenuti• start up

• diffondere le best practices• far conoscere le eccellenze• rete dei co-working• processi di aggregazione di filiera

• incentivare la digitalizzazione per la creativita’• alfabetizzazione digitale• interventi a supporto dell’e-culture• tecnologie digitali applicate alle ICC • editoria multimediale • artigianato digitale • arti performative • patrimonio culturale

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CROSS-INNOVATION• creare e rafforzare contaminazioni e partnership

• creatività e beni culturali• creatività e turismo• creatività ed agricoltura• creatività e sviluppo sostenibile ed accessibile• creatività e rigenerazione urbana• creatività ed integrazione sociale

• contaminare i linguaggi ed il know how• networking collaborativi intersettoriali• relazioni di filiera nell’incoming• piattaforma di incontro tra offerta culturale e sponsor• storytelling delle eccellenze del territorio

• promuovere le best practices• evento annuale internazionale dedicato alla creativita’ • premio per i giovani creativi pugliesi

INTERNAZIONALIZZAZIONE • sostenere percorsi di formazione e supporto consulenziale • definire strategie ed obiettivi di internazionalizzazione – conoscere la mappa degli strumenti• mettere il sistema della creativita’ al servizio delle politiche promozionali regionali intersettoriali facendo

leva sul valore identitario del territorio• fare rete tra le imprese per rafforzare il brand “we are creative in Puglia” sui mercati esteri - promuovere

attivita’ di scouting• consolidare le attivita’ di internazionalizzazione con business convention dedicate a tutti i settori della

creativita’

INNOVAZIONE SOCIALE• rafforzare l’identità dei territori • costruire relazioni e reti• riqualficare gli spazi pubblici • favorire l’incontro con i soggetti portatori di creatività• costruire processi di cooperazione tra associazioni ed imprese• nuovi modelli di gestione dei beni comuni • interconnessi a livello regionale, competenze plurali • avviare azioni di accompagnamento e mentorship• favorire processi di contaminazione tra ICC ed il mondo dell’inclusione sociale• far aumentare la consapevolezza delle emergenze sociali ed ambientali

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Questa prima aggregazione, che esprime i fabbisogni dai territori per come sono emersi nel corso degli incontri, è stata confrontata con le principali aree di policy secondo le raccomandazioni UE, riassunte nello schema sottostante:

Dalla sistematizzazione delle priorità emerse e delle Azioni e Progetti ad essi corrispondenti sono derivate le aggregazioni definitive che compongono il Piano e che vengono illustrati nel dettaglio nel cap.4, cui si rimanda.

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CAPITOLO 3 _______________________

METODOLOGIA PER LA REDAZIONE DEL PIANO DI SVILUPPO

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Il percorso di definizione del Piano di Sviluppo è stato intrapreso dal DPPC a partire dal Progetto Strategico I.C.E. - Innovation, Culture and Creativity for a new Economy, che ha supportato le analisi del sistema culturale e creativo pugliese utilizzate come base conoscitiva del comparto nella redazione del Programma. Le successive fasi di elaborazione sono state svolte internamente dal DPPC, secondo i seguenti passaggi:

Il primo insieme di attività sono state le azioni di animazione territoriale, la ricerca di fonti di informazioni e la redazione delle analisi che hanno fornito la base delle conoscenze sulle quali il Piano è stato disegnato. La seconda fase è il processo di estrapolazione delle priorità per lo sviluppo del settore derivante dalla lettura delle analisi e dei fabbisogni territoriali.La terza definisce tipologie di progetti e azioni secondo le informazioni e le priorità e le inquadra nel framework strategico di riferimento del piano di sviluppo. In particolare, il Distretto si è avvalso delle raccomandazioni realizzate tramite “il metodo aperto di coordinamento” pubblicate dall’Unione Europea nel 2012.La quarta fase confronta le azioni e i progetti con le possibilità presentate dai Programmi Operativi (regionale e nazionali) relativamente all’allocazione delle risorse SIE secondo gli obiettivi specifici e i risultati attesi.Il quinto passaggio rappresenta la composizione del piano di sviluppo: un insieme di progetti, azioni e relativo budget da realizzare secondo un crono programma.Per illustrare ciascuna delle fasi in cui si è articolata la redazione del Piano di Sviluppo, è opportuno porre l’attenzione su alcuni specifici aspetti.

Strategia (quadro per lo sviluppo delle ICC raccomandazioni OMC UE) e Progetti/ Azioni

Individuazione OS/RA e azioni specifiche POR (PON) corrispondenti alle priorità (e relative risorse finanziarie)

Individuazione delle priorità

per lo sviluppo del settore

Piano di sviluppo DPPC (progetti; crono -programma, budget)

Altre fonti (SIAE)

Analisi Symbola

Animazione territoriale

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3.1 I settori e le priorità Oltre che come risposta ai fabbisogni degli operatori culturali e creativi del territorio, la definizione del Piano di Sviluppo è, in buona parte, basata sull’analisi dei singoli settori che compongono il comparto delle “industrie culturali e creative” (ICC), la cui analisi è riportata nel cap.1 e i cui fabbisogni vengono illustrati nel cap.2.In aggiunta, per comprendere le specificità di alcune attività culturali che, pur rientrando nelle stesse categorie per codice di attività economica (per esempio, il gruppo di attività che rientrano per Symbola – Unioncamere nelle “performing arts”), risultano tra loro differenti nelle dinamiche e nei fabbisogni (teatro di prosa; musica dal vivo, lirica; ecc) il Distretto ha raccolto i dati (SIAE) sulle performance dei differenti comparti, evidenziandone alcune ulteriori aree di fabbisogno sulla base di contatti diretti con i principali operatori (in alcuni casi affiliati al Distretto, come il TPP). I settori oggetto dell’analisi sono dunque quelli rappresentati dagli associati al DPPC, che si avvale delle fonti a disposizione per trarre un quadro complessivo e approfondito delle priorità. Essi non coincidono necessariamente con le categorie settoriali di specifici approcci metodologici, anche se in alcuni (ma non tutti) i casi ci si avvale dei dati forniti dalle analisi per meglio contestualizzare le priorità individuate. I settori e le fonti utilizzate sono:

Settore Fonte(i)Architettura SymbolaCinema Symbola; elaborazioni DPPC su dati SIAE; fabbisogni animazione territorialeComunicazione e branding SymbolaDanza Elaborazioni DPPC su dati SIAEDesign Symbola; fabbisogni animazione territoriale; elaborazioni DPPCLibri – stampa SymbolaMusica dal vivo Elaborazioni DPPC su dati SIAE; fabbisogni animazione territorialePatrimonio storico – artistico Symbola; fabbisogni animazione territorialeTeatro (lirica) Elaborazioni DPPC su dati SIAE; fabbisogni animazione territorialeTeatro (prosa) Elaborazioni DPPC su dati SIAE; fabbisogni animazione territorialeSoftware (e videogiochi) Symbola

Data l’eterogeneità delle fonti di informazione e del tipo di ouput da esse ricavabile, è facilmente comprensibile come l’individuazione delle priorità sia stata, in estrema sintesi, un processo complesso e iterativo, in parte induttivo – empirico e in parte deduttivo, sfociato nel confronto tra diverse possibili aggregazioni per categorie e ricondotto a posteriori entro schemi logici generali, diffusi nella letteratura e facilmente riconoscibili dai policy maker e dagli operatori.

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3.2 Dalle priorità alle Azioni e ai Progetti

Il passaggio successivo all’analisi è consistito nella traduzione di fabbisogni e priorità in specifici Progetti e Azioni, idonei al loro soddisfacimento. La formulazione di ciascuno è fondata su un’analisi degli strumenti messi in opera nel periodo 2007 - 2013 da parte di Amministrazioni Centrali, Regionali e Locali, che possano essere considerati delle “buone prassi” rispetto a ciascun fabbisogno; la loro declinazione locale tiene presenti tuttavia le esigenze emerse nelle fasi di analisi e di confronto con il territorio pugliese e fa riferimento alle principali aree di intervento che, secondo le raccomandazioni comunitarie, devono essere considerate nel disegno di una complessiva policy per il comparto (questo passaggio è stato descritto nei dettagli nel cap. 2 e nel par. precedente).Il Piano di Sviluppo è stato quindi formulato secondo le categorie utilizzate dalla programmazione 2014 – 2020. Ci si è in sostanza domandati: come confrontare le priorità affiorate finora con le effettive possibilità di azione della Pubblica Amministrazione? Come costruire strumenti concreti coerenti con le priorità della programmazione regionale e nazionale 2014 – 2020, che tengano conto dei fabbisogni ma anche e soprattutto del contesto del settore pubblico (vincoli derivanti dalla struttura dei PO, principalmente), al quale si chiede di attuare tali strumenti?Per ciascuna delle priorità individuate per ciascun settore ICC si sono scorse tutte le principali aree del PO nel quale si rintracciano azioni coerenti con il soddisfacimento di quello specifico fabbisogno, definendone le compatibilità e l’ammontare del finanziamento e co-finanziamento (da intendersi, come specificato nel prossimo paragrafo, in termini di concorso attraverso risorse proprie ad azioni congiuntamente definite) richiesto e segnalando le buone prassi già attuate sul territorio nazionale.Per facilitare l’allineamento tra Programmi nazionali e azioni locali, nella stesura dei Progetti legati a ciascuna priorità il DPPC ha verificato la coerenza del Piano con la struttura dei PO regionale e nazionali più rilevanti, esplicitandola nell’allegato tecnico secondo le corrispondenze con gli Obiettivi Tematici, gli Obiettivi Specifici (e i relativi Risultati Attesi) e con le specifiche azioni. I Programmi considerati sono in particolare: il POR Puglia 2014 – 2020, il PON Cultura e Sviluppo 2014-2020, il PON Competitività e Imprese 2014-2020, i Programmi di Cooperazione Territoriale Europea. Anche il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 ed il Fondo di coesione sociale 2014-2020 appaiono strumenti dai quali attingere risorse per l’attuazione del Piano di Sviluppo sebbene, in questa fase, non siano stati analizzati nel dettaglio in attesa di approfondirne meglio obiettivi ed azioni.

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3.3 Partenariati istituzionali e individuazione delle linee di finanziamento nell’ambito dei PON

Il Piano di Sviluppo propone l’azione congiunta di alcuni attori territoriali principali (Regione Puglia e DPPC) ed altri che, pur non concentrando le proprie attività esclusivamente sul territorio pugliese, dispongono di specifici strumenti dedicati allo sviluppo delle imprese, segnatamente quelle del comparto culturale e creativo.Il Piano contempla con tali soggetti (principalmente Amministrazioni Nazionali) una forma di cooperazione finalizzata al coordinamento degli interventi che rimangono nella piena titolarità di ciascuna Amministrazione competente. Le modalità operative per il coordinamento tra AdG nazionali e Regione Puglia possono variare a seconda delle specificità di ciascun programma; lo strumento operativo attualmente in fase di più avanzata implementazione è quello esplicitamente previsto dal PON Cultura e Sviluppo, la cui attuazione richiede la preliminare stipula di Accordi Operativi di Attuazione (AOA), che inquadrano i principi secondo cui individuare gli ambiti di demarcazione e di cooperazione ed istituiscono dei Tavoli tecnici regionali per lo scambio di informazioni, confronto e condivisione nel corso dell’attuazione.Le motivazioni sottostanti la necessità di coinvolgere nelle policy pugliesi alcune Amministrazioni nazionali e le modalità di interazione proposte dal Piano sono diverse. Le principali appaiono:

• sovrapposizione totale o parziale di obiettivi e strumenti specifici previsti da Programmi Operativi, nazionali e regionali, diversi (rischio di duplicazione e opportunità di concentrare le risorse su una strategia condivisa);

• opportunità di tarare gli interventi in attuazione di Piani Nazionali sulle effettive necessità espresse dal territorio, recepite dal Piano di Sviluppo;

• possibilità di estendere, da parte delle Amministrazioni centrali, una metodologia di coordinamento strategico ed operativo idoneo a sviluppare una politica nazionale per il comparto.

Più nello specifico riguardo le azioni a titolarità nazionale, il Piano di Sviluppo della Puglia Creativa individua, per ciascun PO (nazionale e regionale) rilevante, alcune azioni che si propone vengano finanziate su ciascun Asse di intervento. Nella redazione di tale proposta, il DPPC ha verificato la coerenza di ciascuna azione con gli obiettivi e i vincoli propri di ciascun Programma, al fine di facilitarne l’implementazione attraverso una formulazione doppiamente coerente: rispetto allo specifico Programma e rispetto alla complessiva strategia sottostante il Piano di Sviluppo.A titolo di esempio:il PON Cultura e Sviluppo prevede in Asse II l’erogazione di contributi finanziari (a fondo perduto e sotto forma di prestiti agevolati) per la creazione di start – up culturali e creative (azione 3.a.1.a), per il consolidamento di imprese culturali e turistiche (az. 3.b.1.a.) e per il consolidamento di attività di soggetti del Terzo Settore (az. 3.c.1.a). Le start – up potranno essere localizzate nell’intero territorio regionale e i progetti finanziabili dovranno avere per oggetto iniziative che facilitino la fruizione, la gestione, la conoscenza e la conservazione di beni culturali; le imprese e i soggetti del Terzo settore da consolidare potranno ricevere sostegno per progetti che riguardano la fruizione culturale, turistica e sociale localizzati nei comuni in cui risiedono determinati “attrattori culturali” (individuati dal MiBACT). Il Piano di Sviluppo propone, coerentemente con tali vincoli, che i bandi di agevolazione emessi in attuazione del PON in Puglia siano formulati nell’ambito dei seguenti Progetti, di cui i bandi PON possono costituire una linea strategicamente allineata al Piano:

PROGETTO 1 - START E RESTART PROGETTO 2 - SOSTEGNO ALL’AVVIO DI START UP CULTURALI E CREATIVE PROGETTO 8 - STRUMENTI DI MANAGEMENT PER LE IMPRESE CULTURALI E CREATIVEPROGETTO 23 - INIZIATIVE INTEGRATE A SOSTEGNO DEL TURISMO CULTURALE, CREATIVO E DELL’ENOGASTRONOMIA

Dalla lettura dei Progetti presentati nel Piano di Sviluppo si può verificare che essi risultano coerenti per obiettivi e per tipologia di azione con il PON Cultura e Sviluppo e che vengono proposti, nell’ambito di una strategia regionale complessiva, quale strumento per far fronte alle priorità di intervento derivanti dall’analisi del settore e dai fabbisogni espressi dagli operatori territoriali.

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CAPITOLO 4 _______________________

IL PIANO DI SVILUPPO DELLA PUGLIA CREATIVA

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I paragrafi seguenti entrano nel dettaglio di ciascuna misura, spiegandone la ratio, le modalità con cui si intende realizzarla e le modalità di finanziamento. Ciascuna rientra, come specificato nella sezione metodologica:nell’ambito di una delle categorie di azione raccomandate dalla UE per lo sviluppo del comparto;nell’ambito delle azioni già previste dal POR pugliese (e di alcuni strumenti nazionali), di cui ciascuna azione del Piano costituisce una proposta di concreta declinazione.Il Piano si articola in due tipologie di interventi: “azioni” e “progetti”. La distinzione consiste nel fatto che:

• le prime attengono al contesto istituzionale e socio economico nel quale le imprese culturali e creative operano, e non prevedono le imprese come principali beneficiari diretti. Sono tuttavia da considerarsi essenziali in quanto consentono al decisore pubblico e agli stakeholders di monitorare il settore per calibrare gli interventi (az. 1 - centro studi), di beneficiare consapevolmente delle opportunità offerte da altri strumenti finanziari nazionali (az. 4 - quadro istituzionale e alleanze strategiche), di coinvolgere gli operatori locali, nazionali e internazionali nelle politiche (az. 3 – aumento della competitività; az. 2 – la biennale della creatività) ecc. Possono intendersi quindi come “azioni di sistema” che concorrono a stabilire le condizioni entro le quali le imprese possono operare;

• le seconde sono, in prevalenza, interventi che interessano direttamente gli attori del sistema produttivo, ai quali rivolgono misure per promuoverne la competitività, la capacità di fare “massa critica” sui mercati, per ampliarne il campo d’azione tradizionalmente monosettoriale contaminando altri comparti, ecc.

Si sono indicate inoltre alcune “buone prassi”, ricavate dalle esperienze di successo delle Regioni e di Enti Locali nel passato periodo di programmazione, che dimostrano la fattibilità delle operazioni.

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4.1 Le Azioni del Piano di Sviluppo

AZIONI

Creazione dei presupposti: azioni di sistema del Distretto Produttivo Puglia CreativaSe si guarda al panorama internazionale ed in particolare a quello europeo, sono numerosi i casi in cui nell’ultimo decennio sono state varate “politiche per le ICC” di ampio respiro da parte di amministrazioni nazionali, regionali e locali. Osservando numerosi casi non si riscontra, naturalmente, una “ricetta” univoca, adatta a tutti i territori: ciascuno presenta un diverso livello di consapevolezza, più o meno diffusa, sulle potenzialità economiche del comparto; diverse modalità di aggregazione delle imprese e dei professionisti; diverse forme di interazione per provvedere alle loro esigenze di visibilità, nazionale ed internazionale; e, sicuramente, a monte di tutto ciò, diversi contesti legislativo – amministrativi-culturali che ne regolano il funzionamento economico e la partecipazione alla definizione delle politiche. È possibile tuttavia osservare che, tra le modalità con le quali ai diversi livelli di governo si è operato, alcune fasi sono ricorrenti.

Nella maggioranza dei casi si è infatti lavorato, soprattutto nelle fasi iniziali, affinché gli operatori pubblici e privati (sia dei settori economici “tipicamente” culturali che di quelli da essi più o meno distanti -benché connessi o connettibili), trovassero momenti di aggregazione nei quali condividere l’analisi delle priorità e partecipassero alla predisposizione degli strumenti per farvi fronte; questo vale tanto per il settore privato, che per lo più è rappresentato da MPMI e professionisti con una mediamente scarsa propensione a “fare sistema”, che per quello pubblico, che non necessariamente riconosce le specificità di un settore tutto sommato ancora poco “istituzionalizzato”. Questa “chiamata a raccolta”, svolta simultaneamente a studi di mappatura e analisi del tessuto imprenditoriale locale, ha svolto principalmente la funzione di una collettiva presa di coscienza, sfociata nella consapevolezza della necessità di trattare le ICC come un vero e proprio settore “industriale”. Non è un passo da poco, a conti fatti, né per il settore pubblico né per gli operatori privati, come si ricava dal dibattito, presente in tutte le principali realtà, sul ruolo del pubblico in campo culturale e sulla “valorizzazione” (termine che peraltro compare nell’accezione per noi corrente soltanto negli scritti in lingua italiana) della cultura e della creatività.

Se infatti è vero che nel settore culturale alcune tipicità rimangono (in buona parte derivanti dagli assetti istituzionali che inquadrano le competenze pubbliche sul patrimonio culturale), è altrettanto vero che per la maggior parte degli operatori non direttamente coinvolti con esso (e talvolta anche per loro) valgono le stesse logiche che influenzano il successo imprenditoriale in altri comparti dell’economia. È per questo motivo che le politiche pubbliche si sono prevalentemente concentrate, inizialmente, sulle azioni necessarie a misurare imprese, occupazione e valore aggiunto; a valutare la domanda potenziale alla luce dei trend internazionali; a rafforzare le competenze degli imprenditori affinché fossero in grado di competere su mercati nazionali ed esteri in continua evoluzione; a semplificare le norme e le prassi attraverso le quali favorire la collaborazione tra imprese culturali e creative, settore pubblico e altri settori; a consentire ai singoli professionisti di ottenere riconoscibilità e migliori condizioni d’impiego.

Il Piano di Sviluppo della Puglia Creativa, seguendo questo approccio ampiamente consolidato, individua alcune azioni “di sistema” che nel loro insieme consentono al comparto culturale e creativo regionale di svilupparsi e di competere sui mercati internazionali. Si tratta in particolare di sei azioni che, più che singoli aspetti di mercato, influenzano il contesto e le condizioni comuni entro le quali agiscono gli operatori e che, per loro natura, dovrebbero rientrare tra le funzioni del settore pubblico nel suo ruolo di regolatore e facilitatore. Anzi, come si vedrà, alcune “azioni” costituiscono di fatto una richiesta corale da parte delle imprese, dei professionisti, del terzo settore e di quanti si sono confrontati con il Distretto, rivolta direttamente alla Pubblica Amministrazione, della quale si invocano interventi da “regolatore”, appunto.

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LE AZIONI DI SISTEMA PER LA PUGLIA CREATIVAAZIONE 1: CENTRO STUDIAZIONE 2: LA BIENNALE DELLA CREATIVITÀAZIONE 3: AUMENTO DELLA COMPETITIVITÀ DELL’ECOSISTEMA CREATIVO PUGLIESEAZIONE 4: QUADRO ISTITUZIONALE E ALLEANZE STRATEGICHEAZIONE 5: PUGLIA 2019, APPRODO VERSO MATERA CAPITALE DELLA CULTURA EUROPEAAZIONE 6: RICONOSCIMENTO FIGURE PROFESSIONALI

Rimandando alla descrizione di ciascuna azione per maggiori dettagli, è utile qui delinearne le motivazioni e il senso complessivo, alla luce delle evidenze emerse nel corso delle attività di animazione territoriale, dei fabbisogni espressi dagli operatori pugliesi e della costruzione del Piano di Sviluppo.

All’aumento e alla sistematizzazione delle conoscenze relative alle imprese culturali e creative, finalizzate tanto ad un’azione pubblica più consapevole ed incisiva che a una maggiore competitività dei privati, concorrono due azioni: l’istituzione di un Centro Studi (az.1) e l’iniziativa dedicata all’animazione territoriale (az.3, “Aumento della consapevolezza e della competitività dell’ecosistema creativo pugliese”). La prima si fonda sul presupposto che le politiche per un comparto tanto frammentato, mutevole e disomogeneo (si pensi soltanto alle differenze tra i modelli di business nell’industria del videogioco e nelle performing arts, per esempio) necessitano, pena l’inefficacia, di un’approfondita conoscenza degli aspetti sui quali incidere. Eventuali incentivi settoriali devono tenere conto dell’evoluzione dei consumi culturali, delle forme tipiche con le quali il privato (profit e non profit) soddisfa la domanda e del ruolo giocato dal settore pubblico; delle tipologie di imprese e di professionisti che potranno usufruire degli incentivi stessi e di molti altri aspetti. Lo stesso si può dire, a maggior ragione, per qualsiasi modifica dell’apparato normativo: che si tratti di riforme per la semplificazione e l’auspicato miglioramento del rapporto tra pubblico e privato, oppure per la riorganizzazione del sistema di distribuzione delle risorse pubbliche alle attività culturali, è evidente che un’amministrazione che intenda governare il settore deve disporre degli scenari di breve e medio-lungo termine sui quali valutare gli effetti attesi. Attualmente non esiste in Puglia un sistema di conoscenze organico né un unico referente per il comparto culturale e creativo, se non si considera il Distretto Produttivo Puglia Creativa e il lavoro da esso raccolto per la redazione del Piano di Sviluppo 2016 – 2019. Pur trattandosi di un lavoro episodico, legato a un momento contingente, esso è il primo documento “strategico” per il comparto a basarsi su una specifica ricerca di mappatura (Symbola – Unioncamere), un’analisi dei consumi culturali (Siae), una raccolta sistematica e rappresentativa dei fabbisogni degli operatori nelle province pugliesi: un patrimonio di informazioni ampio e, per quanto frammentato, in grado di ispirare un insieme di progetti e di interventi coerente ed ambizioso, rispondente alle aspettative degli operatori. È tuttavia necessario che il “cruscotto” per una politica regionale di medio e lungo termine, come sarebbe coerente per una Regione che ha selezionato le ICC tra i settori strategici, disponga continuativamente di una capacità informativa ancora più raffinata e di indicatori organici, orientati verso le proprie necessità “pratico-operative”.

Quanto emerso dall’animazione territoriale svolta dal DPPC nel 2015 è interessante non soltanto perché rende espliciti i fabbisogni delle imprese. Negli incontri con gli operatori si percepisce con immediatezza quanto le modalità di comunicazione diretta siano efficaci con una platea composta da una prevalenza di giovani, potenzialmente promettenti ma “alle prime armi” rispetto a capacità imprenditoriali e al proprio ruolo di attori economici: una sintesi dei principali caratteri della “impresa ICC” di molti studi sul settore. Su questa consapevolezza si basa l’azione 3, che propone forme differenti di interazione periodica diretta con gli operatori di settore attraverso un mix di orientamento, formazione e trasferimento di conoscenze tecniche (incontri con esperti e professionisti), opportunità di confronto (premio), learning by doing e di networking (eventi internazionali). Le finalità di questa azione rientrano tutte nella diffusione di una cultura d’impresa e di un approccio professionale tra gli imprenditori e gli startupper creativi, funzionali alla loro affermazione sui mercati nazionali e internazionali ma soprattutto in linea con le modalità con cui essi interagiscono nell’affacciarsi e consolidarsi nelle rispettive professioni: incontri ed esperienze dirette più che, ma soprattutto prima, di specifici approfondimenti in aula.

Sempre nell’ottica del confronto e dello scambio di buone prassi a livello nazionale, europeo ed internazionale, l’azione 2 propone l’organizzazione della BIENNALE DELLA CREATIVITA’, con un taglio rivolto alle problematiche della governance: un forum internazionale sulle soluzioni che amministratori e operatori hanno messo a punto per valorizzare il ruolo cruciale della creatività nel generare valore aggiunto, occupazione e sviluppo, ma soprattutto su quelle pratiche innovative che favoriscono la coesione sociale e promuovono identità, dignità umana e inclusione. La Puglia, attraverso le esperienze già riconosciute a livello europeo, ha le carte in regola per posizionarsi tra i punti di riferimento internazionali in alcuni ambiti, ma anche molto da apprendere dalle realtà che hanno operato, nei rispettivi contesti, scelte analoghe a quelle che l’attuale ciclo di

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programmazione dei fondi comunitari pone attualmente e porrà nel prossimo futuro. Il Forum è quindi concepito come un appuntamento periodico in cui definire e aggiornare lo stato dell’arte delle politiche di settore; contribuirà all’elaborazione di misure sempre più calzanti, al coinvolgimento in prima persona delle eccellenze del territorio e alla loro commistione con omologhi internazionali. Non da ultimo, un evento internazionale sulla creatività giova alla reputazione internazionale della Regione, un asset che rafforza l’immagine del territorio quale luogo del business creativo e quella, sempre più rilevante, di destinazione del turismo culturale e creativo.

All’eccezionale occasione costituita dal riconoscimento di Matera Capitale della Cultura Europea 2019 è dedicata l’azione 5 (“PUGLIA APPRODO VERSO MATERA CAPITALE DELLA CULTURA EUROPEA 2019”), che propone un programma culturale regionale straordinario da affiancare alla programmazione di Matera Capitale della Cultura 2019 e rafforzarne gli effetti di ricaduta sulla nostra regione con un cartellone diffuso. Le città pugliesi sono gli aeroporti, le stazioni, i porti, l’autostrada di Matera. I turisti, gli operatori culturali e tutti coloro che graviteranno intorno a Matera Capitale della Cultura “passeranno” prima dalla Puglia e, se motivati attraverso un palinsesto interessante e ben coordinato di offerta, potranno approfondirne aspetti da legare ai temi di Matera 2019, in un’ottica di reciproco arricchimento. Non si tratta di elaborare proposte concorrenti o di instaurare logiche da free rider, sia chiaro: l’offerta pugliese, espressione del territorio e delle sue imprese, deve essere strettamente coordinata con il board di Matera 2019, con il quale già sono in fase avanzata i contatti; questo perché sia fin dall’inizio evidente che l’intento dell’azione è quello di realizzare una massa critica di proposte tale da indurre un significativo incremento dell’attenzione verso Matera 2019, approfittando dell’occasione per qualificare l’offerta dei territori circostanti in segmenti in grado di suscitare nei visitatori l’interesse a soggiorni ripetuti: ancora una volta, dunque, un lavoro nell’ottica della professionalizzazione degli operatori.

La Puglia d’altra parte già dispone di una reputazione, di un posizionamento legato all’entertainment culturale e alla ricchezza dell’offerta paesaggistico - culturale e antropologica ben affermati nel corso degli anni passati, soprattutto tra il pubblico Nord europeo di nicchia, interessato alla complessiva qualità della vita e dell’esperienza di soggiorno piuttosto che al mero, generalista (e percepito come troppo di massa) “prodotto mare”. È quindi estremamente ragionevole programmare in occasione del 2019 un calendario che, confermando in modo anche selettivo le aspettative di segmenti interessanti di domanda, capitalizzi e rilanci l’offerta pugliese nell’ottica di un turismo culturale tutto sommato ancora relativamente minoritario, imperniato sulla scoperta delle produzioni della maestria locale nei campi dell’artigianato artistico (particolarmente sviluppato rispetto alla media nazionale e dell’Italia meridionale), della lettura del territorio attraverso le emergenze storico-archeologiche del passato; della variegata offerta enogastronomica regionale. In particolare, l’occasione del 2019 deve essere utilizzata per una ulteriore destagionalizzazione del periodo turistico, facendo leva per l’appunto sulle potenzialità offerte dal territorio attraverso le sue dimensioni culturali e creative.

Le ultime due azioni, la n.4 dedicata al “QUADRO ISTITUZIONALE” e alla definizione di “ALLEANZE STRATEGICHE” e la n.6 sul “RICONOSCIMENTO DELLE FIGURE PROFESSIONALI” rientrano, come risulta delle specifiche descrizioni, nelle competenze dell’Amministrazione Regionale nel suo ruolo di regolatore, e qui preme specificare più che altro il senso della proposta avanzata dal DPPC attraverso tali azioni. Nonostante un complesso di norme ampio e articolato, che ha consentito il governo del settore culturale negli scorsi decenni, gli operatori denunciano la necessità di un aggiornamento complessivo del sistema, sia nelle regole (armonizzazione delle Leggi Regionali su spettacolo, cinema, attività culturali e loro programmazione; ecc) che nelle modalità di finanziamento. Questo è riconducibile sia all’evoluzione delle logiche di settore e alla necessità di coordinare aspetti diversi di un corpus stratificato nel tempo; sia alla altrettanto urgente necessità di allineare il funzionamento dei meccanismi regionali con quelli che intervengono sul territorio pugliese di competenza nazionale (in particolare alcuni PON). In questi ambiti il Distretto ha sviluppato una serie di proposte di dettaglio (raccolte nell’az. 4) che, d’intesa con la Regione, potrebbero condurre a un riordino coerente dei singoli aspetti. Per quanto riguarda infine le figure professionali, l’azione n.6 consiste in misure normative e regolamentari specifiche che consentano di codificare ed aggiornare i percorsi formativi dei lavoratori del comparto, rendendoli coerenti con le necessità formative richieste dalle imprese e inserendoli nei percorsi legati al riconoscimento regionale (per quanto di competenza) delle figure professionali, con lo scopo di facilitarne l’inserimento nelle attività produttive.

Il piano di azioni complessivamente prevede una dotazione finanziaria di oltre 70,4 milioni di euro per il periodo 2016-2019, da reperirsi prevalentemente nel PO PUGLIA 2014-2020. Si consideri che la quota maggiore di quanto ipotizzato rientra nelle attività istituzionali della Regione e non va inteso come un budget aggiuntivo, da intendersi più come un’indicazione del valore, a target delle politiche culturali regionali: ovvero una rimodulazione della spesa pubblica culturale.

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DOTAZIONE FINANZIARA RICHIESTA

AZIONE 1: CENTRO STUDI € 600.000,00AZIONE 2: LA BIENNALE DELLA CREATIVITA’ € 400.000,00

AZIONE 3: AUMENTO DELLA CONSAPEVOLEZZA E DELLA COMPETIVITA’ DELL’ECOSISTEMA CREATIVO PUGLIESE € 400.000,00

AZIONE 4: QUADRO ISTITUZIONALE E ALLEANZE STRATEGICHE € 58.800.000,00

AZIONE 5: PUGLIA 2019 - APPRODO VERSO MATERA CAPITALE DELLA CULTURA EUROPEA € 10.000.000,00

AZIONE 6: RICONOSCIMENTO FIGURE PROFESSIONALI CREATIVE € 200.000,00

TOTALE € 70.400.000,00 Considerando che l’annualità 2016 sarà dedicata soprattutto all’avvio delle attività e alla programmazione delle risorse necessarie per l’attuazione delle azioni che si svilupperanno nelle annualità successive, risulta importante definire un cronoprogramma che scandisca il ciclo continuo delle azioni e sincronizzi gli interventi.

2016 2017 2018 2019

AZIONE 1: CENTRO STUDI € 150.000,00 € 150.000,00 € 150.000,00 € 150.000,00

AZIONE 2: LA BIENNALE DELLA CREATIVITA’ € 200.000,00 € 200.000,00

AZIONE 3: AUMENTO DELLA CONSAPEVOLEZZA E DELLA COMPETIVITA’ DELL’ECOSISTEMA CREATIVO PUGLIESE

€ 100.000,00 € 100.000,00 € 100.000,00 € 100.000,00

AZIONE 4: QUADRO ISTITUZIONALE E ALLEANZE STRATEGICHE € 14.700.000,00 € 14.700.000,00 € 14.700.000,00 € 14.700.000,00

AZIONE 5: PUGLIA 2019 - APPRODO VERSO MATERA CAPITALE DELLA CULTURA EUROPEA

€ 2.000.000,00 € 2.000.000,00 € 6.000.000,00

AZIONE 6: RICONOSCIMENTO FIGURE PROFESSIONALI CREATIVE € 50.000,00 € 50.000,00 € 50.000,00 € 50.000,00

TOTALE € 15.000.000,00 € 17.200.000,00 € 17.00.000,00 € 21.200.000,00

Tale cronoprogramma prevede che per l’annualità 2016 ci sia l’avvio delle attività del Centro Studi (Azioni 1), Aumento della consapevolezza e della competività dell’ecosistema creativo pugliese (Azione 3) e il Riconoscimento delle figure professionali (azione 6) con un investimento di soli 300 mila euro, oltre i 14,7 milioni di euro annuali necessari per l’azione 4.

Nel 2017 e 2018 le azioni di sistema già avviate rimarranno costanti e saranno avviate le fasi preliminari del programma Puglia 2019 con un budget annuale di 2 milioni di euro. Per le annualità del 2017 e del 2019 sarà prevista la Biennale della creatività che punterà ad attrarre le eccellenze creative internazionali che saranno nella nostra regione per tracciare le linee guida dello sviluppo futuro del settore.

Nel 2019, con la dotazioni finanziaria di 6 milioni di euro per il programma Puglia 2019, si intende proiettare la nostra regione al centro della scena europea grazie a Matera Capitale della Cultura Europea.

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AZIONE 1: CENTRO STUDIDescrizione sintetica: Uno dei principali fabbisogni emersi dal sistema delle imprese culturali e creative pugliesi è quello relativo al bisogno di affiancare tanto la Pubblica Amministrazione (che gestisce gli strumenti di supporto e ha specifiche competenze in campo culturale) quanto il settore privato (che non conosce, talvolta, le dinamiche del proprio mercato di riferimento, le opportunità disponibili, ecc) da un Centro Studi in grado di svolgere attività di ricerca e analisi e di raccolta ed elaborazione di dati sui consumi culturali, sulle risorse economiche e occupazionali, sulla produzione e l’offerta culturale del territorio.L’istituzione del Centro Studi appare in particolare strategica, tra l’altro, nel definire gli indicatori del sistema, identificare nuovi modelli di business adatti alle peculiarità delle imprese culturali e creative, definire modelli di specializzazione dei territori della regione. In questo modo supporterebbe l’ecosistema culturale e creativo ed i decision maker nel definire strategie di crescita e declinare politiche di supporto e sviluppo del sistema capaci di soddisfare i reali fabbisogni, riducendo le criticità e valorizzando i punti di forza. L’azione del Centro Studi risulterebbe inoltre fondamentale al fine di fornire una lettura del passato e un’interpretazione delle dinamiche in corso, che rappresentano una base imprescindibile per delineare potenziali scenari futuri; costruire un quadro regionale di conoscenze, confrontandolo con le dinamiche nazionali e internazionali.In sostanza, il ruolo del Centro Studi si sovrapporrebbe alle funzioni, da aggiornare ma nella sostanza affini, previste dal mai attuato art. 6 della Legge Regionale 06/04 sullo Spettacolo e dal relativo regolamento attuativo (11/07) in capo all’Osservatorio dello Spettacolo, il cui ambito di riferimento sarebbe tuttavia più ampio e abbraccerebbe il complessivo sistema della cultura e della creatività regionale.Indicativamente, il Centro si occuperebbe in pianta stabile del monitoraggio permanente di alcuni ambiti specifici, tra cui potrebbero figurare: Biblioteche e archivi; Musei e patrimonio culturale; Spettacolo; Settore cinematografico; Associazionismo culturale; Scuole musicali; Risorse economiche per la cultura; Sistemi informativi per la cultura. I confini dell’area di analisi dovrebbero ricalcare in ogni caso quelli sui quali si esplicano le competenze della Regione, in modo da supportarla nell’elaborazione delle politiche.

Il Centro Studi dovrebbe, in sintesi, divenire una infrastruttura informativa, centro di raccolta, misurazione e valutazione di dati complessi, luogo di interpretazione degli aspetti produttivi e distributivi, sede di riflessione sulle relazioni tra le politiche culturali, sociali ed economiche, spazio ideale per svolgere comparazioni a livello nazionale e internazionale e trarne buone prassi per il territorio pugliese.Le attività del centro studi potrebbero articolarsi in:

• raccolta ed elaborazione dei dati statistici;• mappatura e monitoraggio (acquisizione sistematica delle informazioni relative all’offerta e consumo

di prodotti culturali e creativi, gli aspetti economici, le sedi, l’occupazione e la formazione ed i fabbisogni professionali nel settore);

• analisi e ricerche su temi specifici (andamenti economici, indagini sul pubblico e sul non pubblico, analisi dei fabbisogni formativi, etc.)

• affiancamento all’Amministrazione nella definizione delle politiche e nella loro efficiente ed efficace implementazione secondo visioni e strategie di lungo termine, anche elaborando proposte per la semplificazione amministrativa, uno sportello unico delle attività creative, così come per il riordino della fiscalità relativa agli operatori del comparto.

• diffusione e comunicazione dei risultati delle attività realizzate;• collaborazione con altri Centri Studi, Osservatori, Istituzioni e organismi di ricerca

Dotazione finanziaria complessiva richiesta nel periodo 2016-2019: € 600.000,00

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AZIONE 2: LA BIENNALE DELLA CREATIVITA’Descrizione sintetica: Organizzazione di un forum internazionale sulla creatività per facilitare la creazione di nuovi modelli di governance valorizzando il ruolo cruciale della creatività nel generare valore aggiunto, stimolando l’occupazione, la crescita e l’innovazione e favorendo coesione sociale, identità, dignità umana e inclusione. L’obiettivo è giungere, attraverso il confronto e lo scambio di buone prassi a livello nazionale, europeo ed internazionale a una definizione, comprensione ed applicazione di una visione di sviluppo che veda nella cultura e nella creatività le risorse e le fonti per la creazione di nuove forme di impresa, di nuovi modelli comportamentali a livello organizzativo e sociale, e di nuove opportunità economiche.Il confronto sarà focalizzato sul ruolo dei manager culturali e creativi chiamati a divenire leder visionari e pioneristici al fine di generare condizioni innovative e nuovi modelli di pensiero e di ‘design thinking’.Il Forum intende, altresì, coinvolgere i professionisti, gli esperti, i lavoratori operanti nei settori delle industrie culturali e creative al fine di metterli a confronto, attraverso l’organizzazione di matchmaking events, con realtà imprenditoriali espressione delle “fabbriche” tradizionali nel tentativo di costruire nuovi percorsi di reciproca fertilizzazione e cross-innovation. Nel corso delle differenti edizioni si tratteranno i seguenti argomenti:

• Industrie Culturali, Occupazione e Crescita;• Un nuovo modello di “fabbrica” è possibile grazie alle industrie culturali e creative?;• Nutrire la Creatività e la Cultura per lo Sviluppo Sostenibile delle Aree Urbane e Rurali;• Il Potere della Cultura e della Creatività per le Società Inclusive;• Innovazione, Tecnologia e Conoscenze tradizionali per Futuri Sostenibili;• Creatività e Agenda di Sviluppo: andare oltre il piano di lavoro UE 2015-2018 per la cultura

Il Forum riunirà i maggiori operatori, gli stakeholderd ed i responsabili politici di livello internazionale, europeo, nazionale e locale. Il Forum avrà cadenza biennale e sarà articolato in giornate di studio in cui si alterneranno sessioni plenarie, workshop tematici, peer learning formats, matchmaking events. Periodo: 2017 e 2019Dotazione finanziaria complessiva richiesta nel periodo 2016-2019: € 400.000,00

Intervento finanziabile con le risorse PO 2014-2020Obiettivo specifico 3d - Incrementare il livello di internazionalizzazione dei sistemi produttiviAzione 3.5 Interventi di rafforzamento del livello di internazionalizzazione dei sistemi produttivi

Buona prassi: Goethe-Institut’s International Forum on Cultural Management and Cultural Policy

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AZIONE 3: AUMENTO DELLA CONSAPEVOLEZZA E DELLA COMPETIVITA’ DELL’ECOSISTEMA CREATIVO PUGLIESEDescrizione sintetica: Organizzazione di varie attività per l’animazione dei creativi pugliesi volte all’aumento della consapevolezza dell’ecosistema creativo ed attivazione di servizi informativi.L’obiettivo generale dell’azione, di cadenza annuale, è quello di rafforzare le competenze professionali degli imprenditori creativi pugliesi e degli startupper, rafforzandone la consapevolezza della necessità di un approccio imprenditoriale e manageriale nella gestione della propria attività. Gli obiettivi specifici perseguiti sono:- Rafforzare le competenze professionali imprenditoriali degli operatori delle industrie culturali e creative pugliesi- Valorizzare le eccellenze delle imprese culturali e creative pugliesi- Promuovere gli imprenditori creativi pugliesi nell’ambito di network nazionali ed internazionaliL’azione si svilupperà in organizzazione di eventi informativi, networking e partnership, sostegno all’imprenditorialità creativa, partecipazione eventi nazionali ed internazionali.In particolare si intende sviluppare:

a) attività di animazione territoriale nelle province pugliesi (Invasioni Creative)b) evento di divulgazione (Premio della Creatività Pugliese)c) partecipazione ad eventi nazionali ed internazionali dedicati alla creatività

a) Attraverso le Invasioni Creative, il DPPC intende sollecitare tutte le risorse creative regionali a partecipare ad un percorso di lavoro per dare corpo a momenti formativi condivisi nonché a momenti di costruzione di progetti, idee che siano la risposta al bisogno di nuove risorse, prodotti, servizi e rafforzamento della capacità di impresa del sistema culturale e creativo regionale.Il percorso si svilupperà in una serie di appuntamenti a carattere territoriale in cui imprese ed esperti, attraverso l’uso di tecniche di facilitazione e incubazione di idee, si rendano protagonisti di processi di consolidamento delle competenze, di aggregazione territoriale oltre che di proposta di iniziative di sistema sul tema della creatività.Agli incontri saranno presenti gli esperti del Distretto individuati anche con il supporto dei propri partner istituzionali, tra cui Regione Puglia, Tecnopolis, Unioncamere, Fondazione Symbola, OCSE, Svimez, MISE e MIBACT.

b) Il Premio della Creatività Pugliese è un evento dedicato alla valorizzazione di idee e progetti selezionati attraverso un bando che ogni anno verrà pubblicato dal Distretto Produttivo Puglia Creativa e diffuso durante le attività di animazione territoriale nonché di testimonial della creatività pugliese che si sono distinti a livello regionale, nazionale ed internazionale nei vari campi della cultura e creatività. Sarà, inoltre, l’occasione di un approfondimento e un’analisi sullo stato dell’arte e sulle prospettive future del sistema produttivo culturale e creativo pugliese.La commissione di valutazione sarà composta da giornalisti, esponenti delle associazioni di categoria, delle università oltre che esperti del settore.All’evento saranno invitati a partecipare i rappresentanti dei partner istituzionali regionali e nazionali del Distretto.

c) Strumentale all’aumento della consapevolezza dell’ecosistema creativo pugliese è il confronto con altre realtà: si intende pertanto promuovere la partecipazione di rappresentanti del Distretto e dei settori creativi pugliesi ad eventi nazionali ed internazionali dedicati al tema. A titolo di esempio si propone:- 7th World Summit on Arts and Culture: Cultural Leadership in the 21st Century, Malta 18-21 ottobre 2016;- Creativity Forum, Tirana maggio 2016;- ArtLab 2016;- LuBec2016, L’occupazione nella filiera dei beni culturali - tecnologia – turismo. Ruolo delle Istituzioni e opportunità per imprese e operatori, Lucca ottobre 2016;

Dotazione finanziaria complessiva richiesta nel periodo 2016-2019: € 400.000,00

Intervento finanziabile con le risorse PO 2014-2020Per l’intervento C: Obiettivo specifico 3d - Incrementare il livello di internazionalizzazione dei sistemi produttiviAzione 3.5 Interventi di rafforzamento del livello di internazionalizzazione dei sistemi produttivi

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AZIONE 4: QUADRO ISTITUZIONALE E ALLEANZE STRATEGICHEDescrizione sintetica:La politica regionale per le industrie culturali e creative comprende aree di intervento che ricadono, allo stato attuale, nell’ambito di diverse norme regionali. Esse costituiscono un insieme di regole e procedure che, a causa delle stratificazioni normative intervenute in periodi anche molto dilatati nel tempo, risulta attualmente di difficile composizione e, in alcune parti, tuttora non attuato. Come denunciato da diversi operatori, è necessario rimettervi mano in modo organico per motivazioni diverse, che comprendono tra l’altro: • la necessità di aggiornamento rispetto alle normative comunitarie e nazionali, agli andamenti del mercato,

all’evoluzione tecnologica di molti settori culturali e creativi; • la necessità di coordinare la normativa degli aiuti alle imprese culturali e creative regionali con quelli

nazionali in attuazione di specifici programmi (anche a valere su fondi comunitari); • la necessità di aggiornare criteri e modalità della spesa pubblica culturale della Regione; • la necessità di prevedere e mettere a regime un ciclo continuo di aggiustamenti necessari perché le politiche

culturali siano tempestive ed efficaci, includendo un adeguato supporto informativo (v. az. 1: Centro Studi) nelle varie fasi del processo di programmazione, attuazione e valutazione delle misure per il settore culturale;

• la necessità di armonizzare il sistema fiscale e verificare le possibili leve su cui calibrare incentivi o regimi di agevolazione, anche in analogia e in raccordo con l’evoluzione del quadro normativo nazionale.

Un secondo aspetto critico legato all’implementazione delle politiche regionali deve inoltre essere considerato: sul territorio pugliese intervengono numerosi strumenti e misure nazionali, che sia verso il patrimonio culturale che verso i settori economici culturali e creativi veicolano non indifferenti risorse economiche (nazionali e comunitarie). Questi interventi hanno la necessità di un forte coordinamento con quelli regionali, dal momento che in molti casi prevedono strumenti analoghi nella tipologia, ma declinati, da ciascuna Amministrazione secondo modalità e criteri talvolta diversi, talaltra simili.

Prendendo ad esempio il solo caso degli incentivi diretti alle imprese culturali e creative e alla creazione di start up, sia il PO regionale, che il PON Cultura e Sviluppo che il PON Competitività e Imprese prevedono, tra le altre, misure sostanzialmente analoghe, ma i cui aspetti tecnici, se non coordinati, possono influenzare in modo diverso platee di beneficiari diversi; o meglio: platee di beneficiari che, secondo gli obiettivi delle politiche e dei programmi, dovrebbero essere il medesimo (le imprese di un determinato settore culturale, per esempio), ma che diventano differenti ai fini della partecipazione ad avvisi pubblici a causa dei differenti criteri utilizzati nell’ammettere i beneficiari stessi. È evidente che in un tale contesto sia estremamente difficile programmare e verificare gli effetti di qualsiasi tipo di misura.

Ciascuno di questi programmi, normalmente, prevede dei meccanismi di coordinamento (spesso nella forma di tavolo tecnico); tuttavia è necessario che da parte della Regione l’interlocutore sia unico e possa esercitare le proprie competenze in tutti gli ambiti richiesti dall’azione del settore culturale e creativo (in particolare quello che attiene allo sviluppo economico).

È del tutto evidente che un’azione che comprenda quanto (sommariamente) descritto, sia negli aspetti legati alla revisione delle norme che in quelli legati alle relazioni istituzionali di coordinamento, rientri pienamente ed esclusivamente nelle competenze dell’Amministrazione Regionale. È tuttavia altrettanto evidente, allo stato attuale dell’organizzazione dell’Ente e date le fisiologiche, periodiche discontinuità legate al ciclo politico, che non risulta verosimile presumere una gestione esclusivamente in house dell’intero processo: la raccolta e la sistematizzazione delle informazioni, la traduzione delle istanze degli operatori in meccanismi e misure specifiche, la lettura degli andamenti di mercato, l’armonizzazione con gli strumenti nazionali richiedono una gamma ampia e variegata di professionalità specifiche, che possono essere rinvenute soltanto attraverso un lavoro il più possibile corale con gli operatori del settore. O meglio: questo sarebbe richiesto dalla determinazione di governare il settore puntando ai risultati e non in un’ottica di mero, pur necessario ed oneroso, “adempimento burocratico”. È sempre in quest’ottica, peraltro del tutto coerente con il dettato della L.R. 23/2007, che il DPPC propone di avviare con la Regione un’azione

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complessivamente denominata “Quadro istituzionale e alleanze strategiche”, affiancando gli uffici regionali e fungendo da interfaccia operativa con il settore rappresentato e i partner istituzionali, in supporto della politica Regionale ed avvalendosi del contenuto informativo reso disponibile dal Centro Studi (az.1). L’Azione presenta due principali profili, che pur interagendo continuativamente possono essere ben distinti: uno interno (revisione della normativa regionale, in particolare del sistema della programmazione e del finanziamento del cinema, dello spettacolo, ecc) e uno esterno (raccordo con i Ministeri e le altre Amministrazioni che intervengono sul settore nella Regione). Per ciascuno dei due si elencano di seguito alcune specifiche misure indicate dagli operatori come prioritarie e altre derivanti dalla lettura sinottica della normativa regionale. In nessun modo allo stato attuale queste devono essere considerate esaustive, ma vengono segnalate in quanto emerse nel corso della redazione del Piano di Sviluppo.

PROFILO REGIONALE A) Revisione dell’impianto legislativo regionale per determinare la programmazione annuale delle attività culturali e creative.

L’azione avrà come obiettivi:- Richiesta modifica Legge Regionale 23/07 dei Distretti Produttivi: dotazione di un budget annuale per la competitività dei cluster produttivi.Nonostante l’attuale legge sui Distretti Produttivi preveda che essi perseguano degli obiettivi di vero e proprio supporto all’azione regionale, sia nel campo della stimolazione della competitività che nella business intelligence per un consapevole policymaking settoriale, tali attività sono attualmente svolte su base puramente volontaristica. La modifica normativa richiesta, che va nella direzione di una professionalizzazione e una capacità operativa simili a quelle perseguite per es. in Piemonte (L.R. 34/04) o in Basilicata (L.R. 10/02), prevede l’istituzione di un budget di funzionamento dei distretti che siano in grado di presentare proposte progettuali coerenti con il mandato legislativo.Richiesta dotazione finanziaria: 150.000€ annui in favore dei distretti che siano in grado di sottoporre alla Regione una proposta coerente con tale mandato, da assegnare con eventuale procedura di evidenza pubblica.

- Richiesta attuazione e modifica Legge Regionale 06/04 Spettacolo e del regolamento attuativo (11/07) anche in considerazione del processo di riordino del quadro normativo nazionale alla luce del disegno di legge n. 2287 presentato dal MIBACT il 16.03.2016;La legge regionale attualmente vigente ha il merito di aver permesso la nascita, la costituzione ed il consolidamento del sistema dello spettacolo in Puglia. Tuttavia, alcune norme che appaiono strategiche per lo sviluppo del settore non hanno avuto ad oggi piena attuazione. In particolare, necessitano di interventi attuativi:a) l’art. 3 che prevede forme di coordinamento tra Regione, Province e Comuni nella definizione di politiche di valorizzazione e nell’attività di programmazione culturale;b) l’art. 6 che ha istituito l’Osservatorio regionale dello spettacolo il quale, ad oggi, non risulta operativo facendo sorgere l’esigenza espressa nell’azione 1 del Piano di Sviluppo del Distretto di istituire il Centro Studi;c) l’art. 12 che ha istituito il Fondo di garanzia finalizzato a favorire l’accesso al credito bancario dei soggetti pubblici e privati che gestiscono strutture permanenti di spettacolo, che ad oggi non ha ricevuto una dotazione finanziaria.

Conseguentemente non hanno avuto attuazione alcuni articoli del regolamento attuativo ed in particolare l’art. 22 finalizzato a sottoscrivere accordi di programma di durata pluriennale con gli enti locali finalizzati, tra l’altro, a favorire la costituzione di reti interprovinciali ed intercomunali utili a promuovere la produzione, la distribuzione di spettacoli dal vivo, la programmazione della cinematografia d’essai, la realizzazione di festival e rassegne e promuovere attività delle imprese giovanili e l’art. 23 dedicato all’attività dell’osservatorio.

Più in generale sarà necessario avviare un tavolo di concertazione tra la Regione, gli Enti Locali, le associazioni di categoria, le agenzie regionali ed il Distretto Puglia Creativa finalizzato a:a) definire gli strumenti per dare piena attuazione alla legge regionale;

b) proporre modifiche ed integrazioni alla legge regionale finalizzate alla:a) definizione di misure ed incentivi anche di carattere fiscale in favore del sistema dello spettacolo in Puglia (ad esempio replicando lo strumento dell’art bouns e applicandolo alla fiscalità regionale; attuando politiche di defiscalizzazione degli investimenti; modulando ed eventualmente azzerando le aliquote IMU per i luoghi dello spettacolo e gli spazi creativi; valutando gli effetti e definendo eventuali compensazioni ad una riduzione della quota delle addizionali regionali IRPEF, IRES, IRAP);

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b) promozione di un percorso di semplificazione amministrativa, che preveda tra l’altro disposizioni urbanistiche dirette a favorire ed incentivare la qualità artistico-culturale delle attività nonchè il potenziamento delle strutture e luoghi dello spettacolo e dei centri culturali multifunzionali;c) promozione di misure di sostegno in favore delle imprese giovanili.

c) monitorare ed approfondire le evoluzioni del complesso quadro normativo nazionale, al fine di permettere una immediata ricezione a livello regionale delle novità e delle opportunità normative varate a livello nazionale che disciplineranno anche la materia concorrente Stato-Regione.In particolare si segnala il disegno di legge presentato dal Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, che intende apportare modifiche di carattere organico e sistematico al settore cinematografico e della produzione audiovisiva nonché provvedere alla riorganizzazione del settore dello spettacolo dal vivo, attraverso la previsione di una delega legislativa per la redazione di un “Codice dello spettacolo”. B) Programmazione delle attività culturali e dello spettacolo nel periodo 2016-2019

L’azione si concentrerà sui seguenti obiettivi:- Attuazione della Legge regionale sulla promozione della lettura (la legge è stata adottata ma non è mai stato emesso il regolamento attuativo);- Istituzione della Legge regionale sulla produzione cinematografica: è necessario istituire il quadro ordinamentale all’interno del quale definire una strategia di medio – lungo periodo sulle attività e il relativo finanziamento del settore anche alla luce del disegno di legge n. 2287/2016 presentato sul tema al Senato;- Elaborazione del Piano Triennale per la Cultura 2019-2021 occorre inserirvi, ridefiniti, gli assi portanti, in forte integrazione con i Beni Culturali, coordinandovi tra gli altri aspetti: interventi per la valorizzazione dei parchi archeologici, dei beni museali e architettonici e di quelli paesaggistici; interventi per la creazione del circuito regionale dell’arte contemporanea; interventi per la diffusione della conoscenza della storia del Novecento, per la trasmissione della memoria e per il contrasto a ogni forma di razzismo e di intolleranza;- Elaborazione del Piano Triennale per lo Spettacolo 2017-2019: tale intervento presuppone un adeguato rifinanziamento con fondi ordinari regionali del Fondo Unico per lo Spettacolo previsto dalla legge regionale;- Aggiornamento del Piano triennale apertura sale cinematografiche;- Redazione di un Piano Regionale delle Residenze Artistiche e dei Festival di Eccellenza: la Regione Puglia ha già sperimentato con successo un programma dedicato alle residenze per operatori della arti performative (Prog. Residenze Abitate) nello scorso periodo di programmazione. Le pratiche diffuse a livello nazionale e internazionale dimostrano che programmi analoghi estesi ad altri settori (tra cui, in modo non esclusivo, le arti plastiche contemporanee, la musica, ecc) contribuiscono al riconoscimento e al rafforzamento della funzione specifica della cultura e della creatività nell’offerta culturale, nonché alla sua sostenibilità sociale, con particolare attenzione al coinvolgimento di fasce di pubblico diversificate e alla crescita di una fruizione consapevole.

2016 2017 2018 2019ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE SULLA PROMOZIONE DELLA LETTURA

€ 700.000,00 € 700.000,00 € 700.000,00 € 500.000,00

LEGGE REGIONE SULLA PRODUZIONE CINEMATOGRAFICA

€ 4.500.000,00 € 4.500.000,00 € 4.500.000,00 € 4.500.000,00

PIANO TRIENNALE DELLA CULTURA € 2.000.000,00 € 2.000.000,00 € 2.000.000,00 € 2.000.000,00

PIANO TRIENNALE DELLO SPETTACOLO € 5.000.000,00 € 5.000.000,00 € 5.000.000,00 € 5.000.000,00

PIANO REGIONALE DELLE RESIDENZE ARTISTICHE E DEI FESTIVAL DELLE ECCELLENZE € 2.500.000,00 € 2.500.000,00 € 2.500.000,00 € 14.500.000,00

TOTALE € 14.700.000,00 € 14.700.000,00 € 14.700.000,00 € 26.500.000,00

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PROFILO NAZIONALE

A – Coordinamento istituzionaleE’ necessario definire, d’intesa con gli attori istituzionali e le associazioni di categoria, percorsi di interazione con MISE, MIBACT e MAE per l’integrazione dell’azione regionale con le azioni di profilo nazionale. L’azione, da svolgere attraverso un’interazione coordinata con i Tavoli Tecnici previsti dagli Accordi Operativi di Attuazione e dagli altri meccanismi di raccordo, avrà come obiettivo la definizione di interventi tra loro complementari (e la eliminazione delle duplicazioni) nell’ambito dei seguenti strumenti di programmazione:

a) PON CULTURA E SVILUPPO

b) PON COMPETIVITA’ E IMPRESE

c) PIANO EXPORT SUD

d) FONDO UNICO DELLO SPETTACOLO

e) ISTITUTI ITALIANI DI CULTURA ALL’ESTERO

B - FiscalitàRimane prioritario definire misure di incentivo volte a diminuire il carico fiscale in capo alle imprese creative del Sud Italia. Fermo restando che la maggior quota degli incentivi fiscali rientra nelle competenze delle strutture nazionali, specifici schemi di incentivo devono essere armonizzati e modellati sulla base delle esigenze delle imprese territoriali, prevedendo per esempio:art bonus;credito d’imposta sugli investimenti in beni strumentali;riduzione della quota delle addizionali IRPEF, IRES, IRAP

C - CREATIVITALYCREATIVITALY è il coordinamento nazionale dell’ecosistema culturale e creativo italiano. Punta a mettere in rete i sistemi produttivi nazionali della cultura e della creatività e a contribuire alla definizione di politiche di settore di portata nazionale.Puglia Creativa, tra le altre attività, intende favorire la costituzione di altri Distretti Produttivi Creativi nelle altre regioni italiane; in particolare si individuano come prioritarie le interazioni con la Basilicata (nell’ottica di un sistema integrato per Matera 2019) e con altre Regioni con le quali sono già stati avviati scambi di prassi e attività comuni, come l’Emilia Romagna e il Veneto.

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PROFILO EUROPEO

D – partenariati strategici EuropeiDefinizione di partenariati strategici con soggetti istituzionali e rappresentativi del mondo imprenditoriale delle imprese culturali e creative per accelerare i processi di networking ed elevare il profilo della cooperazione europea e della macroregione adriatico-ionica e del Mediterraneo e definire idee progettuali comuni e condivise, attingendo alle risorse dei Programmi di Cooperazione Territoriale Europea (a queste attività specificamente dedicate) MED, ADRION, ITALIA-ALBANIA-MONTENEGRO, ITALIA-CROAZIA, GRECIA-ITALIA i quali prevedono azioni finalizzate ad esempio a:

a) rafforzare la cooperazione transfrontaliera e la competitività delle MPMI.b) gestione smart del patrimonio culturale e naturale per promuovere forme di turismo transfrontaliero e migliorare l’attrattività del territorio.c) migliorare l’attrattività delle risorse culturali e naturali per uno sviluppo economico smart e sostenibile (turismo).d) migliorare la cooperazione degli attori chiave per lo sviluppo di prodotti culturali creativi e innovativi (es: strutturare piattaforme di cooperazione transnazionale e network di ICC anche rafforzando partnership pubblico – private). In particolare si intende richiede un intervento finalizzato a sostenere:

- azioni di scouting per la ricerca di partner rappresentativi ed attori chiave del sistema delle imprese culturali e creative nei territori coinvolti nei programmi di cooperazione;

- azioni per l’ospitalità di potenziali partner organizzate anche nella forma di educational tour;

- attività preliminari di approfondimento e confronto anche nella forma d workshop, per strutturare progetti e forme di cooperazione innovative.

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AZIONE 5: “PUGLIA 2019” – APPRODO VERSO MATERA CAPITALE DELLA CULTURA EUROPEA Descrizione sintetica: Organizzazione di un programma regionale straordinario che possa affiancare la programmazione di Matera Capitale della Cultura 2019 e rafforzarne gli effetti di ricaduta sulla nostra regione con un cartellone diffuso. L’azione è coerente con l’ambito territoriale individuato nel dossier di candidatura nel quale si legge: “Matera è il baricentro storico e geografico di un territorio che coinvolge la Puglia con la dorsale della Murgia e delle Gravine - che congiunge Matera senza soluzione di continuità morfologica fino a Bari e Taranto”. Le città pugliesi sono gli aeroporti, le stazioni, i porti, l’autostrada di Matera. I turisti, gli operatori culturali e tutti coloro che graviteranno intorno al mondo di Matera Capitale della Cultura “passeranno” prima dalla Puglia.Di tutta evidenza appare l’irrepetibile opportunità di doppiare il programma Matera Capitale della Cultura 2019 articolando il programma Puglia 2019 definendo un calendario di eventi e proposte culturali e predisponendo una gamma di servizi di accoglienza culturale-creativa-turistica-ricettiva di elevata qualità capaci di attrarre il flusso di visitatori ed operatori e soddisfarne la domanda culturale. Occorre tener presente che chi deciderà di andare a Matera non sarà un turista, quanto piuttosto un “cittadino temporaneo”, partecipante attivo di un progetto culturale per la costruzione di un nuovo futuro basato su apprendimento reciproco. Il programma di Matera Capitale della Cultura poggia su due progetti chiave, ovvero l’Istituto Demo-Etno-Antropologico (I-DEA) e l’Open Design School (ODS) e si articola in molteplici eventi collaterali – produzioni teatrali, laboratori di comunità, attività culturali itineranti, giochi urbani – ed in 15 progetti flagship che definiscono un triplice livello di coinvolgimento e di co-progettazione: il territorio locale, il Sud Italia e l’Europa. Tra questi il progetto EDGES, la circolazione di artisti ed opere per creare uno scambio di esperienze culturali inedite, la staffetta tra le Capitali europee del 2018 e del 2020, il Festival Open Culture, Abitare l’Opera ed altri progetti, presenti nella programmazione culturale di Matera 2019, rappresentano già di per sé un’occasione per gli operatori culturali pugliesi di essere coinvolti. Occorre tuttavia affiancare a quella materana una programmazione ed un’offerta culturale coordinata, sistemica ed integrata da proporre nei territori e nelle città pugliesi, in particolare in quelle che sono approdo dei visitatori, per intercettare il notevole flusso turistico che popolerà Matera.A tal fine è necessario:- istituire una cabina di regia regionale e territoriale nella quale il DPPC intende svolgere la funzione di coordinamento coinvolgendo le proprie reti territoriali oltre che le agenzie regionali e gli interlocutori istituzionali;- definire la programmazione culturale e l’offerta dei servizi di accoglienza;- articolare un’efficace campagna promozionale.

Dotazione finanziaria complessiva richiesta nel periodo 2016-2019: € 10.000.000,00L’azione può trovare parziale sostegno nel PO 2014-2020: Obiettivo specifico 6g - Migliorare le condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturaleAzione 6.7 - Interventi per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale

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AZIONE 6: RICONOSCIMENTO FIGURE PROFESSIONALI

Descrizione sintetica: Le figure professionali nell’ecosistema culturale e creativo sono molto specifiche ed hanno la peculiarità di essere in costante evoluzione. I lavoratori della cultura e della creatività rappresentano una nuova classe sociale molto numerosa, centrale ma ancora non riconosciuta, che non ha un’identità collettiva e non ha una forma di protezione dei propri interessi pur rappresentando un volano strategico per la crescita economica ed occupazionale regionale.L’economia della cultura e della creatività rappresenta il passaggio dalla fabbrica “delle cose” alla fabbrica “delle idee”. Ma chi sono i lavoratori creativi? Quali sono i profili di competenza per i giovani che desiderano farne parte? Qual è il capitale umano e sociale che dà corpo a queste industrie culturali e creative nell’era digitale?Sono lavoratori obbligati, dalla mutevolezza delle tecnologie digitali che velocizza l’elaborazione di nuovi consumi e nuovi stili nei prodotti e servizi, ad un continuo apprendimento (long learning ) che assume le forme di un apprendimento basato sull’esperienza del fare, acquisito direttamente on the job e prevalentemente all’interno delle proprie comunità professionali di appartenenza (il gruppo dei pari). L’apprendimento formale resta un punto di partenza che però è considerato un utile mezzo per rispondere al quotidiano bisogno di aggiornamento solo da una parte dei nostri professionisti, i quali necessitano di nuovi modelli collaborativi di apprendimento nei quale la pratica del confronto tra pari conduce inevitabilmente a meccanismi di reciprocità: apprendimento collaborativo e impegno reciproco, reciprocità del processo (scambio di idee, negoziazione di compromessi nel problem solving). Questa mutevolezza delle professioni ha come contropartita la difficoltà di standardizzare le competenze necessarie per ricoprire e incarnare questi profili con la conseguente difficile decodificazione dei piani formativi necessari all’inserimento lavorativo ed un pericoloso processo di precarizzazione, anche a causa della confusione dei ruoli colpevolmente diffusa in Italia (il mancato riconoscimento di particolari specializzazioni o di specifiche competenze tende ad abbassare o livellare compensi e salari). Confusione che può essere superata proprio attraverso una codifica certa, una definizione più precisa dei ruoli, dei compiti e delle funzioni di tutte quelle nuove figure professionali che si evolvono con straordinaria velocità.L’azione pertanto mira a istituire un’attività di monitoraggio costante sui fabbisogni delle figure professionali dell’economia della cultura e della creatività pugliese da attuare attraverso il centro studi (azione1) con gli obiettivi di:- analizzare e monitorare il fabbisogno occupazionale espresso dal sistema delle imprese culturali e creative pugliesi;- codificare ed aggiornare i percorsi formativi delle figure professionali adeguandoli costantemente alle mutevoli novità del sistema culturale e creativo;- curare periodicamente la richiesta di integrazione del Repertorio delle figure professionali della Regione Puglia alla luce dei mutamenti dei fabbisogni formativi espressi dal sistema.

Richiesta integrazione Repertorio delle figure professionali della Regione Puglia

DOTAZIONE FINANZIARIA COMPLESSIVA RICHIESTA NEL PERIODO 2016-2019: €200.000Intervento finanziabile con le risorse PO 2014-2020Obiettivo specifico 8f: Migliorare la qualità e l’efficacia dei servizi al lavoro A zione 8.11 - Interventi volti alla creazione di reti che rafforzano i servizi per il lavoro, aumentano le capacità di intercettare le esigenze del territorio.

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4.2 I Progetti del Piano di Sviluppo PROGETTI

CONSOLIDAMENTO DELLE IMPRESE E CREAZIONE DI START UP CULTURALIPROGETTO 1: START E RESTARTPROGETTO 2: SOSTEGNO ALL’AVVIO DI START UP CULTURALI E CREATIVEPROGETTO 3: FONDO DI GARANZIA PER LE IMPRESE CREATIVEPROGETTO 4: STRUMENTI DI INGEGNERIA FINANZIARIA PER L’ACCESSO AL CREDITO DELLA CREATIVITA’PROGETTO 5: VOUCHER PER CONSULENZE DI MANAGER O ESPERTI DI EUROPROGETTAZIONE PER LE IMPRESE CULTURALI E CREATIVEPROGETTO 6: LA CULTURA RIGENERA I LUOGHI URBANI PROGETTO 7: ACCELERATORI DI IMPRESA CREATIVAPROGETTO 8: STRUMENTI DI MANAGEMENT PER LE IMPRESE CULTURALI E CREATIVE

CREAZIONE DI RETI E CLUSTERPROGETTO 9: COSTITUZIONE DI RETI DI IMPRESA CREATIVAPROGETTO 10: RETE DEI COWORKING E DELLE OFFICINE DELLE ARTI E DEI MESTIERI

INNOVAZIONE RICERCA & SVILUPPOPROGETTO 11 VOUCHER PER LA DIGITALIZZAZIONEPROGETTO 12: VOUCHER PER L’INNOVAZIONEPROGETTO 13: LIVING LAB CULTURALI E CREATIVIPROGETTO 14: FABLABPROGETTO 15: SOSTEGNO ALL’INNOVAZIONE DELL’OFFERTA CULTURALE IN PUGLIA ATTRAVERSO PRODOTTI E SERVIZI FORNITI DALLE IMPRESE CULTURALI E CREATIVE

INTERNAZIONALIZZAZIONEPROGETTO 16: PROGRAMMA MENTORSHIP: ALFABETIZZAZIONE EXPORTPROGETTO 17: VOUCHER PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONEPROGETTO 18: VOUCHER PER INCOMING BUYERS

ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROGETTO 19: VOUCHER PER LA FORMAZIONE CONTINUAPROGETTO 20: MOBILITA’ TRANSNAZIONALEPROGETTO 21: INTEGRAZIONE DELLA CULTURA E CREATIVITA’ NELL’OFFERTA FORMATIVA SCOLASTICAPROGETTO 22: AZIONI DI SISTEMA E PERCORSI FORMATIVI NEL SETTORE DELLO SPETTACOLO E DELLA CREATIVITA’

SVILUPPO DEL TURISMO E DEL MARKETING TERRITORIALEPROGETTO 23: INIZIATIVE INTEGRATE A SOSTEGNO DEL TURISMO CREATIVO, CULTURALE E DELL’ENOGASTRONOMIA PUGLIESEPROGETTO 24: SVILUPPO DI PRODOTTI E SERVIZI CREATIVI INTEGRATI PER LA VALORIZZAZIONE DEGLI ATTRATTORI CULTURALI E CREATIVI, NATURALI E TURISTICI

SVILUPPO SOSTENIBILEPROGETTO 25: VOUCHER PER INVESTIMENTI SOSTENIBILIPROGETTO 26: AGEVOLAZIONE PER I GESTORI DELLE STRUTTURE CREATIVE PER FAVORIRE INVESTIMENTI IN TECNOLOGIE INNOVATIVE

CROSS-INNOVATIONPROGETTO 27: GLI ARTISTI ED I CREATIVI NELLE FABBRICHE

INNOVAZIONE SOCIALEPROGETTO 28: SHARING ECONOMY DELLA CREATIVITA’

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Le imprese culturali e creative possono svilupparsi e consolidarsi solo con un mix di interventi che supportano le effettive esigenze. Tuttavia ci sono delle misure che possono essere applicate a tutti i settori produttivi, mentre altre azioni devono necessariamente avere aspetti specifici per l’ecosistema creativo.

“L’Agenda Europea per la cultura”1 con il Manuale strategico del 2012 su “Come utilizzare in modo strategico i programmi di sostegno dell’Unione Europea, inclusi i Fondi strutturali, per stimolare il potenziale della cultura ai fini dello sviluppo locale, regionale e nazionale, nonchè gli effetti di ricaduta sull’economia in generale” nel determinare le azioni necessarie per il consolidamento delle industrie culturali e creative, individua nel potenziamento delle capacità il primo intervento da attuare. La rapida evoluzione delle tecnologie, la digitalizzazione e lo sviluppo globale del mercato creativo hanno completamente modificato i canali di distribuzione, modificando a loro volta le competenze commerciali che si evolvono ulteriormente verso altre direzioni. A questo va aggiunto lo svantaggio oggettivo che l’ecosistema creativo pugliese ha rispetto alla competitività con altri mercati nazionali ed internazionali.

Pertanto andranno distribuiti sul territorio servizi specifici di coaching, formazione, consulenza, finanziamento a favore dei lavoratori, dei manager e degli imprenditori culturali e creativi per migliorare la perfomance aziendale, ottenere finanziamenti, commercializzare i prodotti e dei servizi creativi.

Considerato il lavoro svolto nell’ultimo decennio nella rigenerazione dei luoghi attraverso i quali si è dotato il territorio di un’infrastruttura fisica di ambienti multidisciplinari, occorre concentrare in poli avanzati l’offerta di servizi specialistici per il potenziamento delle capacità e dell’interazione con lo sviluppo economico regionale, la rigenerazione urbana, l’attrattività territoriale e lo sviluppo rurale.Sono necessari, insomma, degli acceleratori d’impresa creativa ripartiti nei territori e con un raggio d’azione di circa 50 km che possano ospitare le imprese culturali e creative.

Altro tema molto delicato per lo sviluppo delle MPMI culturali e creative è la difficoltà di accesso al finanziamento, soprattutto in termini di credito e capitale. Infatti, una peculiarità delle imprese culturali e creative è la “distanza” dal sistema bancario, mediamente poco familiare con il modello di business del settore e dunque poco avvezzo a patrimonializzare gli asset intangibili e immateriali che invece ne costituiscono il tipico output. Tale distanza può essere colmata principalmente attraverso due canali: la predisposizione di strumenti finanziari ad hoc e il rafforzamento del sistema delle garanzie pubbliche a copertura del rischio di prestito.Per accrescere la competitività e le esportazioni è necessario costituire reti e cluster diversificate per classe merceologica o per bacino territoriale.

Per facilitare l’implementazione dell’innovazione, ricerca & sviluppo nelle imprese creative si sono introdotti i living lab e gli schemi dei voucher per offrire investimenti mirati per fabbisogni specifici. Tale indirizzo deriva dal forte ritardo sullo sviluppo sia di un’economia che di una società digitale accumulato dall’Italia rispetto alla media europea2 su circa 30 indicatori tra cui: connettività, competenze digitali del capitale umano, utilizzo di internet, integrazione della tecnologia digitale e servizi pubblici digitali.

Il rafforzamento e la strutturazione dei Fablab oltre al sostegno all’innovazione dell’offerta culturale in Puglia attraverso prodotti e servizi creativi intendono accelerare il processo di manifattura diffusa creativa e tecnologica 4.0 e favorire il processo di innovazione dell’economia tradizionale attraverso soluzioni provenienti dall’ecosistema creativo.

La strategia per aumentare il valore dell’esportazione parte da un programma di prima alfabetizzazione per elevare il grado di consapevolezza del potenziale esportabile, per arrivare all’erogazione di voucher per l’internazionalizzazione al fine di favorire l’outgoing delle strutture creative oppure accogliere potenziali partner con l’incoming di buyers.

1. Piano di lavoro per la cultura 2011-2014” redatto da un gruppo di esperti degli stati membri dell’Unione Europea sulle industrie culturali e creative - Aprile 20122. In base al Digital Economy and Society Index 2016 (Dise), indice sviluppato dalla Commissione Europea che misura il grado di diffusione del digitale nei paesi Ue, l’Italia è al 25esimo posto su 28 Paesi.

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Tra i pilastri significativi per lo sviluppo dell’ecosistema culturale e creativo pugliese c’è l’istruzione e la formazione, soprattutto per mantenere sempre competitive le capacità produttive della forza lavoro delle MPMI creative. Il costante aggiornamento degli standard produttivi e la velocità con la quale essi entrano nel ciclo produttivo rendono la formazione continua e la mobilità transnazionale elementi imprescindibili, che possono essere coltivati sia attraverso corsi specifici ad uso dei professionisti che attraverso un’alfabetizzazione sin dalle prime fasi dei percorsi formativi.

Uno degli effetti di ricaduta su cui il sistema culturale e creativo diventa più incisivo è sicuramente lo sviluppo del turismo e del marketing territoriale.L’ultima parte dei progetti è dedicata all’investimento per uno sviluppo sostenibile della creatività pugliese attraverso un rafforzamento e una diffusione della sharing economy e schemi di voucher per favorire innovazione sociale e investimenti sostenibili presso le strutture creative, al fine di ridurne l’impatto ambientale.

Un piano che complessivamente ammonta a 132 milioni di euro per il periodo 2016-2019, da reperirsi prevalentemente nell’ambito della molteplicità degli strumenti operativi di competenza pubblica (100,5 milioni di euro) ma anche a fronte di un cofinanziamento da parte dei privati (circa 32,3 milioni di euro).

DOTAZIONE FINANZIARA RICHIESTA

COFINANZIAMENTO TOTALE

CONSOLIDAMENTO DELLE IMPRESE E CREAZIONE DI START UP CULTURALI € 31.800.000 € 5.700.000 € 37.500.000

CREAZIONE DI RETI E CLUSTER € 6.100.000 € 4.900.000 € 11.000.000

INNOVAZIONE RICERCA & SVILUPPO € 15.925.000 € 3.075.000 € 19.000.000

ESPORTAZIONE € 10.600.000 € 6.257.143 € 16.857.143

ISTRUZIONE E FORMAZIONE € 15.200.000 € 3.300.000 € 18.500.000

SVILUPPO DEL TURISMO E DEL MARKETING TERRITORIALE € 5.400.000 € 3.600.000 € 9.000.000

SVILUPPO SOSTENIBILE € 10.700.000 € 4.300.000 € 15.000.000

CROSS INNOVATION € 3.200.000 € 800.000 € 4.000.000

INNOVAZIONE SOCIALE € 1.600.000 € 400.000 € 2.000.000

TOTALE € 100.525.000 € 32.332.143 € 132.857.143

Nella tabella che segue si presenta un indice analitico dei progetti del Piano di Sviluppo con un dettaglio della dotazione finanziaria richiesta e del corrispondente cofinanziamento privato, dove previsto. Mediamente il cofinanziamento privato oscilla tra il 20% e il 50%, ad eccezione degli strumenti di ingegneria finanziaria di sostegno all’avvio di start up culturali e creative ed all’innovazione, per i quali non è previsto alcun cofinanziamento.

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DOTAZIONE FINANZIARA RICHIESTA

COFINANZIAMENTO TOTALE

CONSOLIDAMENTO DELLE IMPRESE E CREAZIONE DI START UP CULTURALI

PROGETTO 1: START E RESTART € 6.400.000 € 1.600.000 20% € 8.000.000

PROGETTO 2: SOSTEGNO ALL’AVVIO DI START UP CULTURALI E CREATIVE

€ 4.000.000 € 0 0% € 4.000.000

PROGETTO 3: FONDO DI GARANZIA PER LE IMPRESE CREATIVE

€ 4.000.000 € 0 0% € 4.000.000

PROGETTO 4: STRUMENTI DI INGEGNERIA FINANZIARIA PER L’ACCESSO AL CREDITO DELLA CREATIVITA’

€ 8.000.000 € 0 0% € 8.000.000

PROGETTO 5: VOUCHER PER CONSULENZE DI MANAGER O ESPERTI DI EUROPROGETTAZIONE PER LE IMPRESE CULTURALI E CREATIVE

€ 3.000.000 € 1.000.000 25% € 4.000.000

PROGETTO 6: RIGENERAZIONE URBANA DEL PATRIMONIO CULTURALE

€ 3.200.000 € 800.000 20% € 4.000.000

PROGETTO 7: ACCELLERATORI DI IMPRESA CREATIVA € 1.200.000 € 300.000 20% € 1.500.000

PROGETTO 8: STRUMENTI DI MANAGEMENT PER LE IMPRESE CULTURALI E CREATIVE

€ 2.000.000 € 2.000.000 20% € 4.000.000

CREAZIONE DI RETI E CLUSTER

PROGETTO 9: COSTITUZIONE DI RETI DI IMPRESA CREATIVA € 4.000.000 € 4.000.000 40% € 8.000.000

PROGETTO 10: RETE DEI COWORKING € 2.100.000 € 900.000 30% € 3.000.000

INNOVAZIONE RICERCA & SVILUPPO

PROGETTO 11: VOUCHER PER LA DIGITALIZZAZIONE € 4.800.000 € 1.200.000 20% € 6.000.000

PROGETTO 12: VOUCHER PER L’INNOVAZIONE € 3.500.000 € 0 30% € 3.500.000

PROGETTO 13: LIVING LAB CULTURALI E CREATIVI € 3.500.000 € 1.500.000 30% € 5.000.000

PROGETTO 14: FABLAB € 1.125.000 € 375.000 25% € 1.500.000

PROGETTO 15: SOSTEGNO ALL’INNOVAZIONE DELL’OFFERTA CULTURALE IN PUGLIA ATTRAVERSO PRODOTTI E SERVIZI FORNITI DALLE IMPRESE CULTURALI E CREATIVE

€ 3.000.000 € 0 0% € 3.000.000

ESPORTAZIONE

PROGETTO 16: PROGRAMMA MENTORSHIP: ALFABETIZZAZIONE EXPORT

€ 3.400.000 € 1.457.143 30% € 4.857.143

PROGETTO 17: VOUCHER PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE € 3.200.000 € 800.000 20% € 4.000.000

PROGETTO 18: VOUCHER PER INCOMING BUYERS € 4.000.000 € 4.000.000 50% € 8.000.000

PIANO DI SVILUPPO 2016-2019DISTRETTO PUGLIA CREATIVA

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ISTRUZIONE E FORMAZIONE

PROGETTO 19: VOUCHER PER LA FORMAZIONE CONTINUA € 8.000.000 € 2.000.000 20% € 10.000.000

PROGETTO 20: MOBILITA’ TRANSNAZIONALE € 3.000.000 € 1.000.000 25% € 4.000.000

PROGETTO 21: INTEGRAZIONE DI CULTURA E CREATIVITA’ NELL’OFFERTA FORMATIVA SCOLASTICA

€ 1.200.000 € 300.000 20% € 1.500.000

PROGETTO 22 AZIONI DI SISTEMA E PERCORSI FORMATIVI NEL SETTORE DELLO SPETTACOLO E DELLA CREATIVITA’

€ 3.000.000 € 0 20% € 3.000.000

SVILUPPO DEL TURISMO E DEL MARKETING TERRITORIALE

PROGETTO 23: INIZIATIVE INTEGRATE A SOSTEGNO DEL TURISMO CREATIVO E DELL’ENOGASTRONOMIA

€ 3.150.000 € 1.350.000 30% € 4.500.000

PROGETTO 24: VALORIZZAZIONE DEL TURISMO CULTURALE E SOSTENIBILE

€ 2.250.000 € 2.250.000 50% € 4.500.000

SVILUPPO SOSTENIBILE

PROGETTO 25: VOUCHER PER INVESTIMENTI SOSTENIBILI € 3.000.000 € 1.000.000 25% € 4.000.000

PROGETTO 26: AGEVOLAZIONE PER I GESTORI DELLE STRUTTURE CREATIVE PER FAVORIRE INVESTIMENTI IN TECNOLOGIE INNOVATIVE

€ 7.700.000 € 3.300.000 30% € 11.000.000

CROSS-INNOVATION PROGETTO 27: GLI ARTISTI ED I CREATIVI NELLE FABBRICHE € 3.200.000 € 800.000 20% € 4.000.000

INNOVAZIONE SOCIALE PROGETTO 28: SHARING ECONOMY DELLA CREATIVITA’ € 1.600.000 € 400.000 20% € 2.000.000

TOTALE € 100.525.000 € 32.332.143 24% € 132.857.143

Considerando che l’annualità 2016 sarà dedicata soprattutto all’avvio delle attività e alla programmazione delle risorse necessarie per l’attuazione dei progetti (che si svilupperanno nelle annualità successive), risulta importante definire un cronoprogramma che scandisca il ciclo continuo delle azioni e sincronizzi gli interventi.

Tale cronoprogramma prevede per l’annualità 2016 un investimento di 34 milioni di euro, di cui il 54% è destinato al consolidamento delle imprese e alla creazione di start-up culturali.

Nel 2017 si concentrerà l’avvio della maggior parte degli altri progetti, che prevedono la quota maggiore investimento (circa 43 milioni di euro) con l’avvio di tutti i progetti del Piano di Sviluppo.

Per il 2018 si ritorna alla quota di oltre 30 milioni di euro di investimento, mantenendo costante il budget disponibile per la creazione di reti e cluster, l’esportazione, l’istruzione e formazione, la maggior parte delle iniziative per lo sviluppo sostenibile al fine di mantenere costante l’impegno del Piano verso uno sviluppo dell’ecosistema su queste direttrici fondamentali.

Il budget di investimento per l’annualità 2019 sarà poco più della metà del budget del 2017 al fine di favorire la capitalizzazione degli investimenti realizzati negli anni precedenti e permettere all’ecosistema di concentrarsi sull’Azione di Sistema Puglia 2019 che intende costituire un programma speciale di attività culturali sul territorio pugliese in occasione di Matera Capitale della Cultura Europea 2019.

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2016 2017 2018 2019

CONSOLIDAMENTO DELLE IMPRESE E CREAZIONE DI START UP CULTURALI

€ 18.500.000 € 6.500.000 € 6.500.000 € 6.000.000

CREAZIONE DI RETI E CLUSTER € 2.750.000 € 2.750.000 € 2.750.000 € 2.750.000

INNOVAZIONE RICERCA & SVILUPPO € 2.500.000 € 7.500.000 € 6.000.000 € 3.000.000

ESPORTAZIONE € 4.214.286 € 4.214.286 € 4.214.286 € 4.214.286

ISTRUZIONE E FORMAZIONE € 3.500.000 € 5.500.000 € 5.500.000 € 4.000.000

SVILUPPO DEL TURISMO E DEL MARKETING TERRITORIALE € 0 € 3.000.000 € 3.000.000 € 3.000.000

SVILUPPO SOSTENIBILE € 1.000.000 € 12.000.000 € 1.000.000 € 1.000.000

CROSS INNOVATION € 1.000.000 € 1.000.000 € 1.000.000 € 1.000.000

INNOVAZIONE SOCIALE € 500.000 € 500.000 € 500.000 € 500.000

TOTALE € 33.964.285,71 € 42.964.285,71 € 30.464.285,71 € 25.464.285,71

La dotazione finanziaria del Piano di Sviluppo si propone di accedere a una pluralità di fonti di finanziamento, ivi compresi quelli dedicati alla cooperazione transfrontaliera, al fine di generare un effetto moltiplicatore degli effetti previsti dai singoli Piani Operativi e di non disperdere l’efficacia degli investimenti.

DOTAZIONE FINANZIARA RICHIESTA

%

PO REGIONE PUGLIA € 74.525.000 74%

PON CULTURA E SVILUPPO € 3.800.000 4%

PON COMPETIVITA’ E IMPRESA € 21.100.000 21%

ITA - ALB - MNE € 550.000 1%

ITA - GRE € 550.000 1%

TOTALE € 100.525.000 100%

La principale fonte di finanziamento è il Piano Operativo 2014-2020 della Regione Puglia, che interviene su tutti i progetti con una quota di oltre 74 milioni di euro sui complessivi 100.

Risulta di fondamentale importanza la connessione tra il presente Piano di Sviluppo ed il PON Competitività e Impresa che con l’ammontare di 21,1 milioni di euro, potrebbe rappresentare il fondo nazionale che, coerentemente con i propri obiettivi, potrebbe contribuire al finanziamento dei progetti su questo tema. Secondo lo stesso principio, il PON Cultura può finanziare progetti per il consolidamento delle imprese e la creazione di start up, nonché gli interventi che favoriscono l’innovazione, la ricerca e lo sviluppo per un ammontare di poco superiore ai 3,8 milioni di euro.Anche i Programmi di Cooperazione Territoriale Italia, Albania e Montenegro e Italia-Grecia sono coerenti con i progetti specifici individuati in tema di consolidamento delle imprese e di creazione di start up culturali, insieme con lo sviluppo del turismo e del marketing territoriale per importi di circa 1 milione a valere sui programmi transfrontalieri.Come già ribadito nei paragrafi precedenti, ulteriori strumenti dai quali attingere risorse per l’attuazione del Piano di Sviluppo sono il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 ed il Fondo di coesione sociale 2014-2020, tuttavia, in questa fase, non sono stati analizzati nel dettaglio in attesa di approfondirne meglio obiettivi ed azioni.

L’allegato tecnico al Piano evidenzia, per ciascun Programma Operativo, le coerenze di ciascun Asse, Obiettivo Specifico e azioni previste con i progetti del Piano.

PIANO DI SVILUPPO 2016-2019DISTRETTO PUGLIA CREATIVA

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PO REGIONE PUGLIA PON CULTURA PON COMPETIVITA’ E IMPRESA ITA -ALB - MNE ITA - GRE

CONSOLIDAMENTO DELLE IMPRESE E CREAZIONE DI START UP CULTURALI € 20.900.000 € 2.200.000 € 8.700.000 - -

CREAZIONE DI RETI E CLUSTER € 6.100.000 - € 0 - -

INNOVAZIONE RICERCA & SVILUPPO € 10.625.000 € 0 € 5.300.000 - -

ESPORTAZIONE € 8.500.000 - € 2.100.000 - -

ISTRUZIONE E FORMAZIONE € 15.200.000 - - - -

SVILUPPO DEL TURISMO E DEL MARKETING TERRITORIALE € 2.700.000 € 1.600.000 - € 550.000 € 550.000

SVILUPPO SOSTENIBILE € 6.500.000 - € 4.200.000 - € 0

CROSS INNOVATION € 2.400.000 - € 800.00 - € 2.400.000

INNOVAZIONE SOCIALE € 1.600.000 - - - € 1.600.000

TOTALE € 74.525.000 € 3.800.000 € 21.100.000 € 550.000 € 550.000

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PROGETTO 1: START E RESTARTDescrizione sintetica del progetto: Favorire e stimolare l’imprenditorialità pugliese, declinata con riferimento sia alla nascita e allo sviluppo di nuovi soggetti imprenditoriali che al rilancio di imprese esistenti, riducendo il tasso di mortalità e accrescendo le opportunità per la loro affermazione sul mercato. Il sostegno previsto dal Progetto si propone di aumentare il tasso di sopravvivenza delle imprese incrementando l’efficacia di utilizzo delle risorse regionali a loro destinate, sviluppando nello stesso tempo azioni “personalizzate” sulla base delle loro esigenze. Da qui nasce l’idea di sostenere le imprese con contributi a fondo perduto da spendere in programmi di investimento e servizi di consulenza, presso una lista di fornitori selezionati.In tale logica, il progetto presenta due linee di intervento: - “Start”, per favorire l’avvio di nuove iniziative di autoimprenditorialità, creazione di impresa e autoimpiego. - “ReStart”, per favorire il rilancio di imprese preesistenti, anche tramite la costituzione di nuove società (newco), nonché la trasformazione in impresa degli operatori culturali organizzati in forme associative.

BeneficiariStart Up: MPMI con meno di 24 mesi (come definite nel Regolamento 1407/13), aspiranti imprenditori, liberi professionisti anche in forma associata che non abbiano avviato l’attività da oltre 24 mesi o che intendano avviarla.Re-Start: MPMI come definite nel Regolamento 1407/13 formate da oltre 24 mesi.

I beneficiari dovranno superare 3 fasi di progetto:A) SELEZIONE DEI BUSINESS PLAN: Candidare la propria idea di business, essere valutati in base all’innovazione e sostenibilità

economico finanziaria.Nel caso di valutazione positiva il beneficiario:- Riceve un contributo a fondo perduto forfettario a copertura delle spese generali legate all’avvio/ rilancio d’impresa, pari a € 5.000,00;- Accede alla fase B di finanziamento agevolato del programma di investimento e C di servizi di affiancamento presso la rete di

fornitori selezionata.B) PROGRAMMI D’INVESTIMENTO: i soggetti beneficiari selezionati nella Fase A potranno ricevere: - un finanziamento a fondo perduto fino a € 50.000,00 - un contributo in conto interessi per massimo € 50.000,00 In ogni caso il contributo complessivo non potrà superare l’80% dell’investimento ammissibile.C) SERVIZI DI AFFIANCAMENTO: i soggetti beneficiari selezionati nella Fase A, potranno anche ottenere contributi a fondo perduto

fino al massimo importo di € 24.000,00 a impresa su un arco temporale massimo di 36 mesi per servizi di affiancamento erogati dai soggetti fornitori di servizi inclusi nell’elenco approvato da Regione Puglia.

Finanziamento massimo per progetto: € 129.000,00Dotazione finanziaria complessiva richiesta: € 6.400.000,00Co-finanziamento del beneficiario: 20%Previsione di progetti approvati: 200 (stima su una media di progetto pari ad €40.000) Regime d’aiuto: De minimis

Compatibilità programma PO Regione Puglia 2014-2020:1) Asse III obiettivo specifico 3c - Consolidare, modernizzare e diversificare i sistemi produttivi territorialiAzione 3.4 - Interventi di sostegno alle imprese delle filiere culturali, turistiche, creative e dello spettacololett. a ) Supporto allo sviluppo di prodotti e servizi complementari alla valorizzazione di identificati attrattori culturali e naturali del territorio anche attraverso l’integrazione tra imprese delle filiere culturali, turistiche, creative e dello spettacolo2) Asse III obiettivo specifico 3e - Promuovere la nascita e il consolidamento delle Micro, Piccole e Medie ImpreseAzione 3.6 - Interventi di supporto alla nascita e consolidamento di MPMI

Compatibilità programma PON Cultura 2014-2020Azione 3.a.1 (patrimonio, arti visive, spettacolo,editoria, radio, tv, cinema) - start up per gestione, fruizione, conoscenza, conservazione

Compatibilità programma PON Imprese e Competitività 2014-2020Azione 3.5.1 Interventi di supporto nascita nuove imprese e sviluppo attraverso incentivi diretti, offerta servizi, microfinanza

Risultati attesi: n. 120 imprese che ricevono un finanziamenton. 80 nuove imprese costituite

Buona prassiEnte: Regione Lombardia Nome misura: “Start up e Re Start”, Dotazione finanziaria: € 30.000.000,00

PIANO DI SVILUPPO 2016-2019DISTRETTO PUGLIA CREATIVA

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PROGETTO 2: SOSTEGNO ALL’AVVIO DI START UP CULTURALI E CREATIVE. Descrizione sintetica del progettoFavorire l’avvio di start up culturali e creative contribuendo all’abbattimento dei costi sostenuti dagli aspiranti imprenditori presso incubatori d’impresa, centri di coworking, Fab Lab e aziende speciali o partecipate delle Camere di Commercio che le accompagnino nella fase di pre-seed.BeneficiariPossono presentare domanda di finanziamento gli incubatori d’impresa, i centri di coworking/Fab Lab e le aziende speciali o partecipate delle Camere di Commercio pugliesi.Destinatari delle azioni di accompagnamentoI destinatari delle azioni di accompagnamento sono persone fisiche (singole o in team) residenti o domiciliate in Puglia che intendano avviare un’attività d’impresa con sede legale in Puglia nel settore culturale e creativo.Interventi ammissibiliA) Idee imprenditoriali: corredate dal Business Model e dalla descrizione dei servizi di accompagnamento forniti inclusa -se necessaria- la messa a disposizione, per tutta la durata del percorso di accompagnamento, di spazi fisici attrezzati;B) Idee imprenditoriali che vogliono diventare impresa: corredate dal Business Model e dalla descrizione dei servizi di accompagnamento forniti per consentire il successivo avvio d’impresa inclusa -se necessaria- la messa a disposizione, per tutta la durata del percorso di accompagnamento, di spazi fisici attrezzati.

Sono ammissibili le spese relative a:A. Studi di fattibilità tecnico-economica, business plan, strategia commerciale;B. Consulenze specialistiche propedeutiche allo start-up aziendale (ad es. servizi di mentoring) e per la presentazione di progetti su bandi pubblici e su piattaforme di crowdfunding;C. Consulenza legale, notarile e amministrativa;D. Consulenza e servizi in materia di comunicazione e marketing (es. brand image, posizionamento, distribuzione multicanale);E. Consulenza e servizi in materia di accessiblità;F. Test in laboratorio, realizzazione di prototipi e collaudi finali;G. Registrazione di marchi e brevetti;H. Affitto o acquisizione temporanea di servizi per l’utilizzo di spazi fisici dotati di connettività, utilizzo di apparecchiature tecnologiche, ecc...;I. Formazione specifica coerente con le finalità del progetto.

Finanziamento massimo per progetto: € 15.000,00Co-finanziamento del beneficiario: 0%Dotazione finanziaria complessiva richiesta: € 4.000.000,00Previsione di progetti approvati: 400 (stima su una media di progetto pari ad €10.000)

Regime d’aiuto: in esenzione ai sensi dell’art. 28 del Regolamento UE n. 651\2014

Compatibilità programma. PO Regione Puglia 2014-20201) Asse III, obiettivo specifico 3 e) – promuovere la nascita ed il consolidamento delle micro e PMIAzione 3.6 - Interventi di supporto alla nascita e consolidamento di micro, piccole e medie imprese

2) Asse VI, obiettivo specifico 6g - Migliorare le condizioni e gli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturaleAzione 6.7 - Interventi per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale a) interventi per la tutela, la valorizzazione e la messa in rete del patrimonio culturale, materiale e immateriale nelle aree di attrazione di rilevanza strategica tale da consolidare e promuovere processi di sviluppo

Compatibilità programma. PON Cultura 2014-2020Azione 3.a.1 (patrimonio, arti visive, spettacolo, editoria, radio, tv, cinema) - start up per gestione, fruizione, conoscenza, conservazione

Compatibilità programma PON Imprese e Competitività 2014-2020Azione 3.5.1 Interventi di supporto nascita nuove imprese e sviluppo attraverso incentivi diretti, offerta servizi, microfinanza

Risultati attesi: n. 200 imprese che ricevono un finanziamento tra esistenti e di nuova costituzione

Buona prassiEnte: Regione Lombardia Nome misura: “Sostegno all’avvio di start up culturali e creative in Lombardia: accesso a fondi pre-seed”Dotazione finanziaria: € 315.000,00

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PROGETTO 3: FONDO DI GARANZIA PER LE IMPRESE CREATIVEDescrizione sintetica del progetto: L’intervento finanziario è rappresentato dall’emissione di una garanzia a valere sul Fondo. La garanzia potrà essere concessa fino ad un massimo dell’80% del credito in linea capitale concesso ed erogato dagli Istituti di credito, con esclusione di interessi anche moratori, spese ed accessori.La garanzia opererà a prima richiesta, incondizionata e irrevocabile e sarà escutibile dagli istituti di credito, a fronte della mancata restituzione da parte del soggetto beneficiario delle somme dovute in linea capitale. In caso di linee di credito a breve termine (Misura A e B) la garanzia coprirà il finanziamento concesso, limitatamente alla quota di effettivo utilizzo. In caso di finanziamenti a medio termine (Misura C) la garanzia coprirà il finanziamento concesso e si ridurrà in dipendenza dei rimborsi effettuati dai oggetti beneficiari, proporzionalmente alla quota di capitale rimborsata, secondo le modalità previste per il rientro del finanziamento concesso ed erogato dall’Istituto di credito.

Linee di intervento:- Misura A: finanziamenti per anticipazioni di cassa (linee di credito autoliquidanti con scadenza massima pari a 18 mesi);- Misura B: finanziamenti a breve termine (linee di credito in conto corrente con scadenza massima pari a 18 mesi);- Misura C: finanziamenti a medio termine (finanziamenti con rimborso amortizing o bullet, con durata compresa tra i 18 mesi ed i 5 anni).

Le garanzie rilasciate a valere sul Fondo saranno pari ad un massimo di 8 volte la disponibilità finanziaria del Fondo stesso. La garanzia avrà efficacia dalla data della sua concessione o dalla data di valuta dell’erogazione del finanziamento, se questo è erogato dopo la concessione della garanzia, ed avrà una durata pari a quella del credito garantito.

BeneficiariPossono presentare richiesta di accesso al Fondo i soggetti (MPMI come definite nel Regolamento 1407/13) che operano in Puglia.

Dotazione iniziale fondo: € 4.000.000,00Garanzia massima concessa: 80%Garanzia rilasciate: 8 volte la dotazione inizialePrevisione numero beneficiari: 1.000 (stima su una media di progetto pari ad €40.000) Regime d’aiuto: De minimis

Compatibilità programma. PO Regione Puglia 2014-2020Asse III obiettivo specifico 3f - Migliorare l’accesso al credito, il finanziamento delle imprese e la gestione del rischio Azione 3.8 - Interventi di miglioramento dell’accesso al credito e di finanza innovativaLett. a) potenziamento del sistema delle garanzie pubbliche per l’estensione del credito

Compatibilità programma PON Imprese e Competitività 2014-2020Azione 3.6.1 Potenziamento sistema garanzie pubbliche per espansione credito in sinergia tra sistemi nazionale e regionali

Risultati attesin. 500 di imprese che hanno avuto accesso a credito bancario€20.000.000 ammontare dei crediti erogati dalle banche

Buona prassiEnte: Regione Lombardia Nome misura: “Avviso per l’accesso al fondo di garanzia per le imprese che operano nel settore dello spettacolo”Dotazione finanziaria: € 500.000,00

PIANO DI SVILUPPO 2016-2019DISTRETTO PUGLIA CREATIVA

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PROGETTO 4: STRUMENTI DI INGEGNERIA FINANZIARIA PER L’ACCESSO AL CREDITO DELLA CREATIVITA’Descrizione sintetica del progettoIl progetto ha lo scopo di favorire l‘accesso a forme di finanziamento dell’attività di impresa delle MPMI del comparto culturale e creativo della Regione Puglia. Tale obiettivo viene perseguito attraverso linee di prodotto riconducibili all’ambito degli strumenti di ingegneria finanziaria ex. Regolamento 1301/2013 EU, artt. 37 e 38. In particolare si prevede la costituzione di un Fondo per la Creatività, il cui soggetto attuatore è opportuno sia individuato tra gli enti strumentali della Regione Puglia, articolato su tre linee di prodotto:

• Concessione diretta di finanziamenti agevolati (fondo di provvista agevolata) per capitale circolante e investimenti;

• Sostegno alla raccolta di fondi pre seed e seed;• Sostegno alle operazioni di patrimonializzazione (aumento del capitale proprio);

Nel dettaglio, le linee di prodotto sono così articolate:

1 – Finanziamento agevolato (fondo di provvista) per capitale circolante e investimenti produttivi. Al fine di contrastare la scarsa liquidità delle imprese del territorio e consentirne il riequilibrio finanziario si rende necessaria l’attivazione di uno strumento regionale di finanziamento del capitale circolante e degli investimenti con quattro specifiche linee di intervento:

• smobilizzo crediti Enti Locali;• anticipo ordini / contratti,• finanziamento attivo circolante;• finanziamento investimenti.

Il fondo sarà impostato secondo il meccanismo della provvista agevolata al 75% con erogazione in un’unica soluzione alla firma del contratto di finanziamento. La procedura di accesso per le imprese ed i tempi di valutazione delle domande saranno estremamente semplici e rapidi.In particolare, al finanziamento si accede attraverso una procedura valutativa a sportello in cui viene verificata la regolarità e l’ammissibilità delle domande. In caso di esito positivo, l’organismo attuatore della misura comunicherà all’intermediario finanziario selezionato l’esito per l’avvio della procedura di valutazione del merito creditizio.Finanziamento massimo per progetto: € 150.000,00Cofinanziamento del beneficiario: 0%Dotazione finanziaria complessiva richiesta: € 3.000.000,00Regime d’aiuto: De minimis

Buona prassi: Avviso pubblico “Fondo per il finanziamento per il capitale circolante e per gli investimenti produttivi delle PMI”Dotazione finanziaria: 35 milioni di €Regime de minimis

2 – Raccolta seed e pre seed. Vista l’importanza del sostegno alle nuove attività imprenditoriali, soprattutto se a carattere innovativo e viste le caratteristiche degli strumenti già operativi, si ritiene utile l’attivazione di un fondo seed capital destinato a finanziare le spese di avvio degli start-up. Il fondo sarà impostato come finanziamento a medio/lungo termine senza garanzie, con un limite di 200 mila euro ad operazione.L’intervento verrebbe destinato in via prioritaria a sostenere progetti imprenditoriali promossi nella regione da incubatori, acceleratori d’impresa ed altri operatori specializzati nel sostegno alle start-up e sarebbe attuato selezionando un gestore specializzato con meccanismi di pubblica evidenza. Una dotazione di 5 milioni di euro pare realistica per l’avvio, con la possibilità di un ulteriore incremento in caso di risultati positivi della prima fase di sperimentazione.Finanziamento massimo per progetto: € 200.000,00Dotazione finanziaria complessiva richiesta: € 3.000.000,00Regime d’aiuto: De minimis

Buona prassi: Fondo di capitale di rischio del POR FESR Regione Lazio 2007 - 2013Dotazione finanziaria: 20 milioni di euroRegime de minimis

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3 – Patrimonializzazione. Il fondo è impostato secondo il meccanismo della provvista agevolata al 50% con erogazione in un’unica soluzione alla firma del contratto di finanziamento.Il finanziamento, concesso sotto forma di finanziamento agevolato, è concedibile per un importo massimo di €100.000 a fronte di una delibera di aumento di capitale sociale di importo massimo fino a €150.000.

Finanziamento massimo per progetto: € 100.000,00Dotazione finanziaria complessiva richiesta: € 2.000.000,00Regime d’aiuto: De minimis

Previsione di progetti approvati: 170 (stima su una media di progetto pari ad €80.000)

Buona prassi: Avviso pubblico “Fondo di patrimonializzazione PMI” della Regione LazioDotazione finanziaria: 30 milioni di €Regime de minimis

Compatibilità programma. PO Regione Puglia 2014-2020Asse III obiettivo specifico 3f - Migliorare l’accesso al credito, il finanziamento delle imprese e la gestione del rischio Azione 3.8 - Interventi di miglioramento dell’accesso al credito e di finanza innovativaLett. c) contributo allo sviluppo del mercato dei fondi di capitale di rischio per la creazione e lo sviluppo d’impresa

Compatibilità programma. PO Regione Puglia 2014-2020Asse III obiettivo specifico 3f - Migliorare l’accesso al credito, il finanziamento delle imprese e la gestione del rischio Azione 3.8 - Interventi di miglioramento dell’accesso al credito e di finanza innovativaLett. c) contributo allo sviluppo del mercato dei fondi di capitale di rischio per la creazione e lo sviluppo d’impresa

Compatibilità programma PON Imprese e Competitività 2014-2020Azione 3.6.3 Promozione e accompagnamento per utilizzo finanzia obbligatoria innovativa per MPMI

Risultati attesi:Aumento degli investimenti in capitale di rischio, del tasso di patrimonializzazione delle imprese e del circolante per 350 imprese del sistema produttivo culturale e creativo.

PIANO DI SVILUPPO 2016-2019DISTRETTO PUGLIA CREATIVA

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PROGETTO 5: VOUCHER PER CONSULENZE DI MANAGER O ESPERTI DI EUROPROGETTAZIONE PER LE IMPRESE CULTURALI E CREATIVEDescrizione sintetica del progetto: Sostenere le imprese culturali e creative in rapporto alle necessità legate alle attività di progettazione sui fondi e i programmi europei 2014-2020.La misura intende sostenere le imprese nella partecipazione a bandi regionali, nazionali ed europei per la stesura dei progetti, sia nei contenuti tecnico/operativi, sia negli aspetti economico-amministrativi.L’ attività di progettazione consiste in: - analisi del bando al quale l’impresa intende partecipare; - studio di fattibilità ex ante al fine di verificare le condizioni ed opportunità di partecipazione; - ricerca di altri partner privati e/o pubblici nell’ambito territoriale italiano ed europeo; - redazione e stesura completa del progetto, sia nei contenuti tecnico – operativi, sia in quelli economici - amministrativi, nonché traduzione in lingua inglese ove richiesto e assistenza per la predisposizione e l’invio dei documenti di partecipazione/adesione.

L’intervento agevolativo sarà concesso mediante lo strumento dei “Voucher”, tramite procedura a sportello. La procedura si articola nelle seguenti fasi: Fase 1: Invio della domanda all’organismo individuato dalla Regione o dal MISE per la gestione dello strumento. Una commissione da esso individuata tra gli esperti della materia selezionerà le domande sulla base dei criteri che saranno indicati nell’avviso pubblico. Tali criteri specificheranno, tra gli altri aspetti, le modalità attraverso le quali le imprese che intendono partecipare dovranno verificare la coerenza della propria idea progettuale con lo strumento finanziario per il quale intendono presentare una proposta di partecipazione con l’assistenza degli esperti.Contestualmente, l’organismo individuerà con procedure di evidenza pubblica le figure di esperti che forniranno l’assistenza.Fase 2: Alle imprese selezionate verrà comunicato il nome/i nomi dell’esperto/degli esperti.Fase 3: L’esperto/gli esperti svolgono un’attività di analisi del bando e di assistenza nella formulazione del progetto.

Beneficiari: MPMI come definite nel Regolamento 1407/13, sia tra le imprese già costituite che in corso di costituzione; liberi professionisti anche in forma associata.

Finanziamento massimo per progetto: € 5.000,00Cofinanziamento del beneficiario: 25%Dotazione finanziaria complessiva richiesta: € 3.000.000,00Previsione di progetti approvati: 800 (stima su una media di progetto pari ad €5.000) Regime d’aiuto: De minimis

Compatibilità programma. PO Regione Puglia 2014-2020Asse III obiettivo specifico 3a - Rilanciare la propensione agli investimenti del sistema produttivoAzione 3.1 - Interventi per il rilancio e la propensione agli investimenti del sistema produttivolett. A) Aiuti per investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili e per processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale

Compatibilità programma PON Imprese e Competitività 2014-2020Azione 1.1.2 Sostegno per l’acquisto di servizi per innovazione tecnologica, strategica, organizzativa imprese

Risultati attesin. 800 imprese beneficiare del finanziamento

Buona prassiEnte: Camera di Commercio di Livorno Nome misura: “Bando per le imprese che intendano servirsi di un esperto per la partecipazione al progetto regionale, nazionale o europeo a valere sulla programmazione 2014-2020” Dotazione finanziaria: € 30.000,00

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PROGETTO 6: LA CULTURA RIGENERA I LUOGHI URBANIDescrizione sintetica del progetto: L’obiettivo del progetto è offrire alle autorità urbane pugliesi spazi e risorse per testare nuove e ambiziose idee che propongano soluzioni creative, innovative, inclusive, accessibili e durature per la rivitalizzazione dei luoghi e svolgere un ruolo attivo nella sfida del sostegno all’occupazione. Le città ed i centri urbani sono gli attori principali delle scelte di sviluppo sostenibile, rivestono un ruolo cruciale nel creare e sostenere le condizioni idonee per investimenti innovativi che favoriscano maggiori e migliori posti di lavoro per i loro cittadini.Le politiche culturali e l’economia della conoscenza divengono essenziali per rilanciare immagine e rivendicare ruolo dei centri urbani. La città creativa diviene un’icona e con essa il nesso cultura-sviluppo.Si intende promuovere il passaggio dalla visione della cultura legata alla conservazione di arte e patrimonio comune a quella di cultura come risorsa, dotata di valore sociale ed economico, valida produttrice di spazi urbani, diffusi ed economicamente lucrativi. Questo implica il superamento del modello “Culture-led rigeneration” dove l’azione si esaurisce nello stesso investimento culturale, e approccio al modello “cultural re generation” (strategia integrata del territorio dal punto di vista culturale, ambientale e sociale).Gli interventi progettuali che si intendono sostenere, partendo dalla riqualificazione di uno spazio e luogo urbano, dovranno essere in grado di cogliere le sfide individuate articolando azioni finalizzate a:

• Garantire un ambiente favorevole alle imprese culturali e creative, collaborando con le associazioni imprenditoriali costruendo ponti tra aziende complementari (ossia un’economia circolare);

• Potenziare le filiere locali della creatività per aiutare l’economia locale a trarre vantaggio dal mercato locale e svolgere un ruolo attivo nella costruzione di relazioni tra aziende locali ed i rispettivi soggetti interessati e di opportunità di mercato sia locali che di più ampio respiro;

• Riscoprire il valore del talento anche informale e delle competenze di artisti, studenti, ricercatori ai fini della redazione di una visione di sviluppo cittadino inclusivo che passi principalmente attraverso l’utilizzo di spazi (aperti) o di contenitori accessibili con un prevalente lavoro sui “vuoti” (slack space).

• Sperimentare l’applicabilita’ di un modello gestionale di impresa del sistema produttivo culturale e creativo incentrato su una diversa flessibilita’ di regole, la riduzione dei divieti, la presenza di guide illuminate (“steer more, row less “) ed estensione a contesti di altri settori produttivi, inseriti in un ecosistema che deve essere bussola per la costruzione di una comunita’ sostenibile e inclusiva.

• Sostegno alle MPMI già operanti, individuando le sfide principali e offrendo soluzioni innovative;

• Sviluppo di una cultura imprenditoriale avanzata e facilitazioni per la creazione di nuove imprese creative, promuovendo eco-sistemi locali favorevoli anche attraverso lo sviluppo di “vivai di imprese”;

• Sviluppo di una cultura dell’accessibilità come strumento di determinazione del benessere collettivo, promozione di comunità, allargamento del mercato, sviluppo economico e sociale;

• Aiuto ad introdurre le PMI locali in mercati più ampi.

Particolare attenzione verrà prestata alla città di Taranto dove, peraltro, è in atto un percorso di rigenerazione urbana sostenuto dal Contratto Istituzionale di Sviluppo per Taranto, previsto dalla legge n. 20\2015 e coordinato dalla Presidenza del Consiglio

Tra le spese ammissibili sono riconosciute:• Personale;• Ufficio e amministrazione;• Viaggi e alloggio;• Consulenza e servizi esterni;• Attrezzature;• Infrastrutture e interventi edilizi• Consulenza, servizi e attrezzature per l’accessibilità culturale.

Beneficiari: partenariati pubblico-privati composti da Enti locali anche in forma associata ai quali viene riservato il ruolo di capofila, agenzie di sviluppo, associazioni di categoria, distretti produttivi, università, MPMI, enti no profit

Finanziamento massimo per progetto: € 200.000,00Cofinanziamento del beneficiario: 20%

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Dotazione finanziaria complessiva richiesta: € 3.200.000,00Previsione del numero dei beneficiari: 67 (stima su una media di progetto pari ad €120.000) Regime d’aiuto: in esenzione ai sensi dell’art. 56 del Regolamento UE n. 651\2014

Compatibilità programma. PO Regione Puglia 2014-2020:Asse VI obiettivo specifico 6g - Migliorare le condizioni e gli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturaleAzione 6.7 - Interventi per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale Lett. a - interventi per la tutela, la valorizzazione e la messa in rete del patrimonio culturale, materiale e immateriale nelle aree di attrazione di rilevanza strategica tale da consolidare e promuovere processi di sviluppo

Asse IX obiettivo specifico 9a - Promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà Azione 9.3 Interventi per l’innovazione sociale

Compatibilità con i programmi di Cooperazione Territoriale Europea Adrion e Puglia-Molise-Albania-Montenegro (Asse II)

Risultati attesiaumento dei visitatori nei siti culturali e della domanda culturale del territorioincremento occupazionale nel settore culturariduzione delle barriere sociali e ambientali

Buona prassiEnte: Commissione EuropeaNome misura: “Urban Innovation Actions” ai sensi dell’art. 8 del regolamento FESRDotazione finanziaria: € 80.000.000,00

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PROGETTO 7: ACCELLERATORI DI IMPRESA CREATIVADescrizione sintetica del progetto: L’azione mira alla realizzazione di acceleratori di impresa, dislocati sul territorio regionale in cui i giovani possano manifestare, realizzare e sviluppare le loro abilità e capacità creative, anche riconvertendo strutture già recuperate nel corso di precedenti cicli di programmazione. L’obiettivo è la creazione di centri di produzione e promozione di imprese creative ed innovative mediante utilizzo di alte professionalità, tecnologie e strumentazione.

Per acceleratori di impresa si intendono i soggetti che, indipendentemente dalla forma giuridica, presentano le seguenti caratteristiche:

- dispongano e gestiscano, a qualunque titolo, spazi attrezzati per ospitare attività di incubazione e accelerazione di nuove imprese, con una superficie totale non inferiore a 500 (cinquecento) metri quadri;

- rendano disponibile, a qualunque titolo, tali superfici, a nuove imprese, per un periodo limitato;- forniscano, direttamente o indirettamente, alle imprese insediate negli spazi servizi avanzati di supporto

alla crescita imprenditoriale debitamente documentati;- individuino le imprese e le idee imprenditoriali da insediare nell’incubatore mediante procedure selettive

di valutazione dei requisiti dell’impresa.

Il presente progetto prevede il finanziamento per la costituzione o lo sviluppo di acceleratori di impresa che effettuino le seguenti tipologie di attività:

1) Marketing per attirare nuove imprese all’interno dell’acceleratore/polo. Per marketing si intende l’attività di promozione dei servizi del polo, svolta dal soggetto gestore al fine di attirare imprese all’interno dell’acceleratore.

2) Incubazione e accelerazione, compresa l’attività di pre-incubazione.Nell’attività di incubazione e di accelerazione è compresa anche l’attività di pre-incubazione caratterizzata da:- Scouting di idee imprenditoriali: ogni attività formalizzata e concentrata nel tempo, svolta da operatori qualificati, volta a identificare idee imprenditoriali suscettibili di dare origine ad una nuova impresa, ed eventualmente alla sua incubazione.- Supporto alla redazione del piano di business (business plan). Per supporto al piano di business si intende una attività di consulenza volta a supportare e meglio definire i contenuti del piano dei potenziali imprenditori, a favorire la raccolta delle informazioni, a verificare la completezza e coerenza del documento. Tale attività deve essere svolta da personale qualificato con prolungata esperienza di supporto e/o valutazione di business plan.- Supporto alla redazione del piano di accessibilità (accessibility plan). Per supporto al piano di accessibilità si intende una attività di consulenza volta a supportare e meglio definire i contenuti relativi al ruolo dell’accessibilità nel piano di business come fattore strategico per la definizione di un mercato ampio a forte impatto sociale, a definire lo sviluppo di prodotti e servizi accessibili, a verificare la completezza e coerenza del documento con buone prassi e strategie di accessibilità culturale. Tale attività deve essere svolta da personale qualificato con prolungata esperienza di supporto e/o realizzazione di piani di accessibilità culturale.- Trasferimento tecnologico: l’acceleratore funge da hub per il network dei poli di innovazione e ricerca, con lo scopo di facilitare il trasferimento di nuove competenze e tecnologie alle imprese e il loro inserimento nelle reti di eccellenza dell’innovazione.

3) Attività di promozione e diffusione dei risultati.Le attività di promozione e di diffusione dei risultati comprendono l’organizzazione di eventi, workshop, seminari, focus group, finalizzati alla messa in rete e alla diffusione di informazioni tra le imprese dell’acceleratore e altre imprese da accelerare; alla promozione e diffusione della conoscenza dell’acceleratore e dei servizi messi a disposizione; dei risultati conseguiti.

Sono previste tre misure per le quali è possibile presentare le domande:- Misura A- adeguamento immobile (max € 25.000,00);- Misura B- acquisto strumentazione e attrezzature (max € 35.000,00);- Misura C- costi di gestione, che include quelli per la prestazione di assistenza specialistica svolta a favore delle imprese (max € 90.000,00).

Finanziamento massimo per progetto: € 150.000,00Cofinanziamento del beneficiario: 20%Dotazione finanziaria complessiva richiesta: € 1.200.000,00Previsione di progetti approvati: 12 (stima su una media di progetto pari ad €125.000)

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Regime d’aiuto: in esenzione ai sensi dell’art. 56 del Regolamento UE n. 651\2004

Compatibilità programma. PO Regione Puglia 2014-2020:1) Asse I obiettivo specifico 1c - aumentare l’incidenza di specializzazioni innovative in perimetri applicativi ad alta intensità di conoscenza Azione 1.5 - Interventi per la creazione ed il consolidamento di start up innovative

Risultati attesiIncremento del n. di nuove imprese costituite

Buona prassiEnte: Regione Lazio Nome misura: “Potenziamento e sviluppo di una rete regionale di Officine dell’arte e dei mesteri” Dotazione finanziaria: € 1.600.220,00

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PROGETTO 8: STRUMENTI DI MANAGEMENT PER LE IMPRESE CULTURALI E CREATIVE Descrizione sintetica del progetto:La grave situazione del bilancio pubblico, amplificata dall’assenza di efficaci politiche per la cultura e la debolezza di un settore ancora troppo frammentato, impongono agli operatori il perseguimento di nuove forme di sostenibilità economico-finanziaria.Con “sostenibilità” ci si riferisce alla necessità, per gli operatori del settore, di perseguire livelli più elevati di autonomia economico-finanziaria ed un orientamento sempre più deciso verso un modello organizzativo d’impresa, mediante nuovi approcci gestionali (anche favorendo il ricambio generazionale), riposizionamenti di mercato e rinnovamento e diversificazioni delle attività.Lo strumento selezionerà un numero di soggetti che intendano raggiungere un livello accettabile di sostenibilità economico finanziaria attraverso: - La gestione delle attività: sviluppo di strategie di miglioramento delle capacità organizzative e gestionali, adozione di modelli economicamente più sostenibili, piani di sviluppo che non contino in maniera esclusiva sulle entrate pubbliche e possano condurre a un maggiore livello di autonomia. - L’ampliamento del pubblico e dei target di mercato: una più incisiva azione per definire strategie di audience development e di allargamento dei target di mercato, operando per un’estensione della domanda di cultura e creatività che punti su fattori qualitativi e innovativi di fruizione, condivisione e partecipazione, anche attraverso apposite strategie di accessibilità culturale. - Il rinnovamento dell’offerta culturale e creativa: innovazione (di tecniche, stili, linguaggi) o qualificazione della produzione (sia in senso tradizionale, sia in senso contemporaneo) volta a migliorare il “posizionamento sul mercato” dell’organizzazione. Ma anche innovazione dei processi e degli strumenti di produzione e il loro rinnovamento tanto artistico quanto organizzativo, anche nell’ottica dell’accessibilità (dei contenuti, dei prodotti, dei servizi e della comunicazione).Beneficiari: MPMI come definite nel Regolamento 1407/13; liberi professionisti anche in forma associata.

Saranno privilegiati progetti che:- presentino, relativamente ai bilanci degli ultimi due esercizi, un livello adeguato di diversificazione dei proventi.- favoriscano il ricambio generazionale e dedichino una effettiva attenzione ai giovani e alle persone a rischio

esclusione;- sviluppino effettivi collegamenti e collaborazioni con altri soggetti, servizi e organizzazioni non necessariamente

culturali presenti sul territorio, a livello sia locale, sia nazionale, sia internazionale;- prevedano aggregazioni di servizi e spazi, nella prospettiva di rendere più economiche le forniture e pienamente

utilizzati i luoghi.

Finanziamento massimo per progetto: € 200.000,00Cofinanziamento del beneficiario: 50%Dotazione finanziaria complessiva richiesta: € 2.000.000,00Previsione di progetti approvati: 50 (stima su una media di progetto pari ad €80.000) Regime d’aiuto: in esenzione ai sensi dell’art. 29 del Regolamento UE n. 651\2014

Compatibilità programma. PO Regione Puglia 2014-2020:1) Asse III obiettivo specifico 3c - Consolidare, modernizzare e diversificare i sistemi produttivi territorialiAzione 3.4 - Interventi di sostegno alle imprese delle filiere culturali, turistiche, creative e dello spettacololett. a ) Supporto allo sviluppo di prodotti e servizi complementari alla valorizzazione di identificati attrattori culturali e naturali del territorio anche attraverso l’integrazione tra imprese delle filiere culturali, turistiche, creative e dello spettacolo2) Asse III obiettivo specifico 3e - Promuovere la nascita e il consolidamento delle Micro, Piccole e Medie ImpreseAzione 3.6 - Interventi di supporto alla nascita e consolidamento di MPMI

Compatibilità programma. PON Cultura 2014-2020Azione 3.b.1 consolidamento imprese culturali e turistiche finalizzato al miglioramento delle condizioni di fruizione delle aree che rientrano nelle pertinenze degli “attrattori culturali”.

Risultati attesi: n.50 di imprese che ricevono un finanziamento€ 600.000,00 investiti dai privati

Buona prassiEnte: Fondazione Cariplo Nome misura: “Cultura sostenibile”

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PROGETTO 9: COSTITUZIONE DI RETI DI IMPRESA CREATIVAL’obiettivo è costituire reti di impresa del settore creativo e sperimentare un’innovativa modalità di sostegno alle imprese, abbandonando logiche individualistiche ed attivando nuovi modelli imprenditoriali condivisi. Le reti di impresa riguardano sia aggregazioni a livello provinciale sia aggregazioni a livello sovraprovinciale. Sono ammissibili proposte progettuali che prevedono spese complessivamente non inferiori ad € 50.000,00 per ogni aggregazione. I progetti devono favorire processi di specializzazione e qualificazione del comparto culturale e creativo, e devono essere mirati, in particolare, al sostegno dell’economia territoriale anche attraverso l’erogazione di servizi che, per il tramite dell’aggregazione, possano aumentare la competitività sul mercato delle imprese aggregate, razionalizzare i costi, migliorare e modernizzare gli spazi di erogazione dei servizi (anche in termini della loro accessibilità), favorire lo scambio di conoscenze funzionali all’innovazione di processo, di prodotto, di servizio e/o organizzativa, favorire lo sviluppo di soluzioni, prodotti e servizi di accessibilità culturale. I progetti proposti devono essere localizzati in Puglia o all’estero, questi ultimi solo se riferiti all’internazionalizzazione dell’attività di impresa. I progetti di aggregazione sono rivolti alla costituzione di nuove aggregazioni anche stabili di imprese, allo sviluppo in aggregazione delle reti informali, al consolidamento di aggregazioni già formalmente costituite.

In particolare, attraverso: - lo sviluppo di innovazione di processo a carattere tecnologico, organizzativo, gestionale, nelle tecniche di animazione del territorio, nelle relazioni tra operatori e nei rapporti con i clienti, anche finalizzate al rafforzamento e consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati internazionali; - lo sviluppo ed il miglioramento di funzioni condivise dall’aggregazione (progettazione, logistica, servizi connessi, comunicazione, servizi di accessibilità, etc.) finalizzate all’aumento dell’efficienza e dell’imprenditorialità;- la realizzazione di attività di servizio comuni per l’innovazione di prodotto e/o di processo delle imprese; - la realizzazione di attività di servizio comuni per sviluppare l’accessibilità di prodotti e/o di servizi delle imprese; - la valorizzazione, a livello delle aggregazioni, dei sistemi di gestione della qualità, siano questi formalizzati in standard riconosciuti, oppure declinati in politiche aziendali; - lo sviluppo di prodotti e/o di servizi che consentano l’ampliamento del mercato e dei canali distributivi, anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete, o lo sviluppo di servizi e/o prodotti accessibili; - azioni comuni di creazione e/o consolidamento dei marchi e dei brand dell’aggregazione (non quindi delle singole imprese) e/o di marchi e brand territoriali, ivi compresi i rating per il turismo.

Di seguito vengono elencate alcune tipologie esemplificative dei processi aggregativi sopra indicati: - aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei processi organizzativi e gestionali interni sia nei confronti della clientela e del mercato sia nei confronti delle imprese fornitrici; - aggregazione di imprese per la realizzazione di sistemi telematici e informatici integrati e accessibili che siano utili alla promozione del territorio e per l’accesso alle informazioni da parte di turisti e consumatori, inclusi quelli con esigenze specifiche; - aggregazioni di imprese per lo studio e la realizzazione di progetti trasversali per la riqualificazione (es: arredo coordinato) e la promozione (es: pacchetti di incoming, educational tours, gestione di servizi in comune, turismo culturale accessibile) dell’ambito territoriale; - aggregazioni tra imprese della stessa merceologia commerciale o affini, al fine di incrementare il potere d’acquisto e di conseguenza reperire forniture sul mercato ad un prezzo più basso; - aggregazioni tra imprese di tipologie diverse, allo scopo di offrire pacchetti integrati a specifici target di clienti, ovvero per la realizzazione di iniziative fra loro complementari, incluse iniziative che promuovano l’accessibilità culturale e turistica; - aggregazioni tra imprese per la predisposizione e realizzazione di progetti ed iniziative di comunicazione e di promozione finalizzate a favorire l’ingresso e/o il consolidamento della presenza sui mercati esteri.

La proposta progettuale per la quale si richiede il contributo deve prevedere spese riconducibili, a titolo esemplificativo, ad una o più delle seguenti tipologie: a) attrezzature, impianti;b) costi per l’acquisizione di servizi specialistici per la promozione, comunicazione, e pubblicità;c) costi per acquisizione di brevetti e diritti di licenza; d) attività consulenziali e assistenza tecnica specialisticae) costi per la formazione dei titolari e del personale dipendente;f) costi per l’acquisizione di servizi specialistici per l’internazionalizzazione dell’aggregazione.

Tipologia di aggregazione beneficiaria dell’intervento:a. raggruppamenti di almeno 5 MPMI con forma giuridica di “contratto di rete” b. raggruppamenti di almeno 5 MPMI con contratto di “consorzio”.

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Finanziamento massimo per progetto: € 400.000,00Cofinanziamento del beneficiario: 50%Dotazione finanziaria complessiva richiesta: € 4.000.000,00Previsione del numero di reti: 32 (stima su una media di progetto pari ad €250.000)Regime d’aiuto: in esenzione ai sensi dell’art. 29 del Regolamento UE n. 651\2014

Compatibilità programma. PO Regione Puglia 2014-2020:1) Asse III obiettivo specifico 3c - Consolidare, modernizzare e diversificare i sistemi produttivi territorialiAzione 3.4 - Interventi di sostegno alle imprese delle filiere culturali, turistiche, creative e dello spettacololett. a ) Supporto allo sviluppo di prodotti e servizi complementari alla valorizzazione di identificati attrattori culturali e naturali del territorio anche attraverso l’integrazione tra imprese delle filiere culturali, turistiche, creative e dello spettacololett. b) Sostegno a processi di aggregazione e integrazione tra imprese nella costruzione di un prodotto integrato nelle destinazioni turistiche

Risultati attesi:n. 160 imprese beneficiare del finanziamento

Buona prassiEnte: Regione Lombardia / Unioncamere Lombardia Nome misura: “Concessione di contributi per la costituzione di reti di impresa nei settori: commercio, turismo e servizi” Dotazione finanziaria: € 5.000.000,00

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PROGETTO 10: RETE DEI COWORKING E DELLE OFFICINE DELLE ARTI E DEI MESTIERIDescrizione sintetica del progetto:Le finalità identificate sono quelle di riconoscere formalmente il co-working come modalità di organizzazione del lavoro ed agevolare, attraverso l’erogazione di voucher, gli operatori che intendano fruire di un co-working pugliese.

Sono previste 2 misure per le quali è possibile presentare le domande:- Misura A- Elenco qualificato dei soggetti fornitori di servizi di coworking;- Misura B- Voucher individuale a favore di imprese che fruiscono di uno dei coworking presenti nell’elenco.

I FASE - 1° AVVISO PUBBLICO per la formazione dell’elenco dei co-working qualificati: I soggetti che presentano domanda di inserimento nell’Elenco qualificato dei co-working devono essere in possesso dei seguenti requisiti soggettivi:1- essere aperti da almeno 3 mesi dall’uscita dell’avviso pubblico; 2- essere un sistema/struttura che condivide spazi fisici, attrezzature, sistemi informativi, servizi di supporto e

altre risorse che siano accessibili ai fruitori; 3- avere un numero di postazioni lavorative destinate al co-working non inferiore a 8; 4- essere in regola con le prescrizioni normative previste per l’esercizio di attività commerciali, con le prescrizioni

normative in materia fiscale e contributiva, con le prescrizioni in materia di sicurezza e igiene del lavoro nonché garantire la totale accessibilità (fisica, dell’orientamento e della riconoscibilità dei luoghi – D.M. 236/89 art.2) alle persone con disabilità e a quelle con esigenze specifiche;

5- dimostrare/produrre la documentazione che attesti l’aver promosso, a partire dalla data di costituzione del co-working, incontri, conferenze, approfondimenti tematici, workshop, animazione;

6- avere un sistema informativo comune con connettività a banda larga e/o wi-fi;

II FASE – 2° AVVISO PUBBLICO per l’erogazione dei voucher.L’intervento agevolativo sarà concesso mediante lo strumento dei “Voucher”, tramite procedura a sportello. Possono richiedere il voucher i soggetti in possesso dei seguenti requisiti: essere una persona fisica di età compresa tra i 18 e i 40 anni (senza limiti di età per persone con disabilità) con partita IVA e con residenza o domicilio in Puglia oppure essere un’impresa regolarmente iscritta al registro delle Imprese di una delle Camera di Commercio della Puglia i cui titolari/soci devono avere un’età compresa tra i 18-40 anni.I soggetti sopra indicati dovranno individuare un co-working ricompreso nell’Elenco qualificato dei co-working pugliesi e presentare un progetto imprenditoriale da realizzare nell’ambito del co-working, anche in applicazione dei principi dello smart working.

Finanziamento massimo per progetto: € 3.000,00Cofinanziamento del beneficiario: 30%Dotazione finanziaria complessiva richiesta: € 2.100.000,00Previsione del numero dei beneficiari: 1.000 (stima su una media di progetto pari ad €3.000) Regime d’aiuto: De minimis

Compatibilità programma. PO Regione Puglia 2014-2020:Asse I obiettivo specifico 1a - Incrementare l’attività di innovazione delle impreseAzione 1.3 - Interventi per l’innovazione e l’avanzamento tecnologico delle imprese

Risultati attesin. 1.000 imprese beneficiarie della misura.

Buona prassiEnte: Regione Toscana Nome misura: “Giovanisì” Dotazione finanziaria: € 200.000,00

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PROGETTO 11: VOUCHER PER LA DIGITALIZZAZIONEDescrizione sintetica del progetto: Con il presente progetto si intende sostenere il potenziamento e la crescita delle imprese attraverso l’introduzione di ICT e di modalità e strumenti innovativi di gestione. Sono ammessi gli interventi realizzati sul territorio regionale che riguardano l’introduzione di strumenti informatici e telematici avanzati e la loro integrazione con l’organizzazione aziendale, finalizzati: - all’implementazione e diffusione di metodi di acquisto, prevendita e vendita on line di prodotti e servizi; - allo sviluppo di nuove funzioni avanzate nel rapporto clienti/fornitori; - alla condivisione di sistemi di cooperazione e collaborazione tra aziende in particolare negli ambiti della co-progettazione, dell’attività di co-markership, della razionalizzazione logistica;- alla riorganizzazione e al miglioramento dell’efficienza dei processi produttivi e di innovazione di prodotto, con particolare riferimento alla messa a punto ed alla sperimentazione di metodologie e applicazioni digitali innovative nel campo della progettazione, dell’innovazione di prodotto e di processo, anche nell’ottica dell’accessibilità dei contenuti; - allo sviluppo di sistemi che favoriscano l’integrazione e lo sviluppo di altri processi strategici digitali dell’azienda;- la formazione qualificata, nel campo ICT, del personale delle suddette piccole e medie imprese. - lo sviluppo di soluzioni di accessibilità digitale e/o la formazione in quest’ambito del personale delle suddette piccole e medie imprese.

L’intervento agevolativo sarà concesso mediante lo strumento dei “Voucher”, tramite procedura a sportello.Beneficiari: MPMI come definite nel Regolamento 1407/13, sia tra le imprese già costituite che in corso di costituzione; liberi professionisti anche in forma associata.

Sono oggetto di contributo le spese relative a:A. Attivazione di servizi di connettività a banda larga: – acquisto e installazione dell’apparato di trasmissione e ricezione; – realizzazione di una rete LAN interna; – spese relative all’upgrade di connettività a condizione che sia data dimostrazione di un effettivo miglioramento della

connettività in download ed in upload.B. Acquisto di dispositivi e servizi infrastrutturali (hardware networking, digitalizzazione, storage, potenze di calcolo, personal

computer, ecc.), di licenze software e di servizi applicativi necessari al conseguimento degli obiettivi dell’intervento, compresi gli interventi per la sicurezza informatica.

C. Consulenze specialistiche correlate al progetto, finalizzate all’innovazione organizzativa e del workplace (fisico e remoto), finalizzate all’introduzione nell’azienda di strumenti informatici e telematici avanzati e alla loro valorizzazione produttiva, dimostrando la customizzazione delle soluzioni per l’impresa e la capacità di utilizzo delle nuove soluzioni. Sono ammissibili a contributo le spese sostenute per l’acquisizione di servizi di consulenze relativi all’installazione e/o personalizzazione di tecnologie dell’informazione e alla progettazione di software.

Finanziamento massimo per progetto: € 50.000,00Cofinanziamento del beneficiario: 20%Dotazione finanziaria complessiva richiesta: € 4.800.000,00Previsione di progetti approvati: 120 (stima su una media di progetto pari ad €50.000) Regime d’aiuto: De minimis

Compatibilità programma. PO Regione Puglia 2014-2020:Asse II obiettivo specifico 2c - Potenziare la domanda di ICT di cittadini e imprese in termini di utilizzo dei servizi online, inclusione digitale e partecipazione in reteAzione 2.3 - Interventi per il potenziamento della domanda di ICT dei cittadini e imprese in termini di utilizzo dei servizi online, inclusione digitale e partecipazione in rete

Asse III obiettivo specifico 3e - Promuovere la nascita e il consolidamento delle Micro, Piccole e Medie ImpreseAzione 3.7 - Interventi di supporto a soluzioni ICT nei processi produttivi delle MPMI

Compatibilità programma PON Imprese e Competitività 2014-2020Azione 1.1.2 Sostegno per l’acquisto di servizi per innovazione tecnologica, strategica, organizzativa impreseAzione 3.5.2 Supporto soluzioni ICT nei processi produttivi MPMI coerenti con S3, con riferimento a commercio elettronico, cloud computing, manifattura digitale, sicurezza informatica

Risultati attesin. 120 di imprese beneficiare di un sostegno per l’innovazione e la crescita digitale

Buona prassiEnte: Regione Emilia Romagna Nome misura: “Progetti per l’ict nelle piccole e medie imprese”

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PROGETTO 12: VOUCHER PER L’INNOVAZIONEDescrizione sintetica del progetto: L’obiettivo del presente bando è quello di incoraggiare l’innovazione delle MPMI, con particolare riferimento all’innovazione tecnologica, di processo, commerciale; alla tutela della proprietà intellettuale, al design ed eco-design.

L’intervento agevolativo sarà concesso mediante lo strumento dei “Voucher”, tramite procedura a sportello, il cui valore può variare secondo le esigenze delle MPMI, fino ad un importo non superiore a € 40.000,00. Le MPMI possono utilizzare questi voucher come “buoni” per acquistare beni e/o servizi da imprese di servizi innovativi o Centri di ricerca e di trasferimento tecnologico, aventi sede legale in Italia o all’estero.

Le linee di intervento previste sono di seguito indicate:

PROCESSI DI INNOVAZIONE AZIENDALE 1) ACQUISTO DI ATTREZZATURE, SISTEMI E SERVIZI INNOVATIVI (INNOVAZIONE TECNOLOGICA, DI PROCESSO, RIORGANIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE) 2) DESIGN E ECO-DESIGN 3) TUTELA DELLA PROPRIETA’ INTELLETTUALE E DELLA TRACCIABILITA’ DEL PRODOTTO 4) INNOVAZIONE COMMERCIALE5) ACCESSIBILITÀ DIGITALE

L’importo del voucher viene determinato nella misura del 100% del costo dell’investimento ad eccezione delle innovazioni organizzative per le quali è previsto un finanziamento ammissibile del 70%. L’investimento minimo ammissibile è di € 10.000,00 (IVA esclusa). Beneficiari: MPMI come definite nel Regolamento 1407/13, sia tra le imprese già costituite che in corso di costituzione; liberi professionisti anche in forma associata.

Finanziamento massimo per progetto: € 40.000,00Cofinanziamento del beneficiario: 0% ad esclusione delle innovazioni organizzative per le quali è necessario un co-finanziamento del 30%Dotazione finanziaria complessiva richiesta: € 3.500.000,00Previsione di progetti approvati: 140 (stima su una media di progetto pari ad €25.000) Regime d’aiuto: in esenzione ai sensi dell’art. 28 comma 4 del Regolamento UE n. 651\2014 ad esclusione delle innovazioni organizzative per le quali è previsto il regime de minimis

Compatibilità programma. PO Regione Puglia 2014-2020:Asse I obiettivo specifico 1a - Incrementare l’attività di innovazione delle impreseAzione 1.3 - Interventi per l’innovazione e l’avanzamento tecnologico delle imprese, Lett. a - Sostegno per l’acquisto di servizi per l’innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e commerciale delle imprese

Compatibilità programma PON Imprese e Competitività 2014-2020Azione 1.1.2 Sostegno per l’acquisto di servizi per innovazione tecnologica, strategica, organizzativa imprese

Risultati attesin.140 imprese beneficiare

Buona prassiEnte: Regione Marche Nome misura: “Voucher per favorire i processi di innovazione aziendale e l’utilizzo di nuove tecnologie digitali” Dotazione finanziaria: € 4.600.000,00

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PROGETTO 13: LIVING LAB CULTURALI E CREATIVIDescrizione sintetica del progetto:Sostenere, a livello locale, processi di integrazione tra il sistema della ricerca e la visione progettuale espressa dal sistema produttivo, allo scopo di implementare progetti “culture based” innovativi e trasferibili e sviluppare network di eccellenza produttiva in uno o più ambiti culturali specifici, che, privilegiando l’impiego di tecnologie chiave abilitanti, siano finalizzati alla definizione di nuovi prodotti con elevato contenuto culturale anche al fine di renderli accessibili.

Possono partecipare partenariati, costituiti o costituendi nella forma di associazione temporanea di scopo, consorzio, società consortile o rete di impresa, tra almeno una MPMI ed almeno un organismo di ricerca, con un costo complessivo non superiore a € 200.000,00 e non inferiori a € 80.000,00 per progetto.La partecipazione complessiva degli Organismi di Ricerca al progetto in qualità di partner non può essere inferiore al 10% e non superiore al 40% del costo complessivo del Progetto.Ciascun progetto deve proporre l’esecuzione di attività di R&S che non siano già state effettuate, né in corso di svolgimento da parte dei soggetti proponenti, anche riuniti in forma associata, e che non siano oggetto di altri finanziamenti pubblici.

Tra i costi ammissibili alle agevolazioni per i Living Lab culturali e creativi, riferiti alle spese sostenute per attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, si possono a titolo esemplificativo prevedere:a) spese per il personale;b) spese per strumenti ed attrezzature utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo;c) spese per consulenze tecniche e di servizi equivalenti, inclusi quelli per l’accessibilità e per l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how;d) altri costi (acquisto dei materiali, forniture e prodotti analoghi utilizzati per lo svolgimento del progetto, coordinamento generale, attività di pubblicità, divulgazione e disseminazione dei risultati della ricerca).

Finanziamento massimo per progetto: € 200.000,00Cofinanziamento del beneficiario: 30%Dotazione finanziaria complessiva richiesta: € 3.500.000,00Previsione di progetti approvati: 42 (stima su una media di progetto pari ad €120.000) Regime d’aiuto: in regime di esenzione ai sensi dell’art. 25 del regolamento UE 651/14

Compatibilità programma. PO Regione Puglia 2014-2020:Asse I obiettivo specifico 1b - Promuovere nuovi mercati per l’innovazione Azione 1.4 - Interventi di promozione di nuovi mercati per l’innovazioneLett. b - supporto alla generazione di soluzioni innovative a specifici problemi di rilevanza sociale (living labs)

Asse VI obiettivo specifico 6g - Migliorare le condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturaleAzione 6.7 - Interventi per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturaleLett. a - interventi per la tutela, la valorizzazione e la messa in rete del patrimonio culturale, materiale e immateriale nelle aree di attrazione di rilevanza strategica tale da consolidare e promuovere processi di sviluppo

Compatibilità programma PON Imprese e Competitività 2014-2020Azione 1.1.3 Sostegno innovazione attraverso sperimentazione e adozione soluzioni innovative in processi, prodotti e formule organizzative e finanziamento industrializzazione ricerca; Azione 1.1.4 Sostegno attività collaborative R&S per sviluppo tecnologie sostenibili, nuovi prodotti e servizi

Risultati attesin. 42 imprese beneficiare

Buona prassiEnte: Regione Campania Nome misura: “Sportello dell’Innovazione: Azione 1 – Progetti Cultural and Creative Lab” Dotazione finanziaria: € 15.000.000,00

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PROGETTO 14: FABLABDescrizione sintetica del progetto:La costituzione e l’attivazione in Puglia di una rete di FabLab - Fabrication Laboratory, intesi quali centri attrezzati per la fabbricazione digitale oltre che luoghi d’incontro e di relazione per la promozione della cultura digitale a beneficio di cittadini e imprese.Nell’ambito delle proprie attività, i FabLab finanziati dovranno garantire periodi di apertura liberamente e gratuitamente accessibili a tutti (studenti, cittadini, imprese e chiunque del territorio regionale intenda avvicinarsi al mondo della fabbricazione digitale) e perseguiranno le finalità di diffondere la conoscenza delle potenzialità delle tecnologie di produzione digitale ad un pubblico vasto, incluse le potenzialità di garantire accesso alla fruizione culturale alle persone a rischio esclusione, e diventare un punto di riferimento per il territorio per la sperimentazione e la definizione di progetti innovativi attraverso un dialogo con le imprese ed il mondo delle professioni, salva la possibilità di svolgere attività economicamente sostenibili coerenti con il proprio business plan.Il laboratorio digitale FabLab, per essere considerato tale, dovrà essere fornito della seguente attrezzatura minima: - Laser Cutter;- Fresa CNC; - Fresa di precisione da tavolo; - Stampante 3D;- Scanner 3D;- Minuteria e Laboratorio elettronico;- Hardware e software per la gestione del laboratorio (es. computer, software per la progettazione, etc).

Le spese ammissibili potranno rientrare nelle seguenti categorie:- spese per acquisto, noleggio e/o leasing di macchinari ed attrezzature; - spese per acquisto di materiale e parti componenti per l’autoproduzione dei macchinari;- spese di assistenza e manutenzione dei macchinari del FabLab per la durata del progetto;- spese per attività di predisposizione dello spazio (es. cablaggi, sistemi di aspirazione, etc);- spese di affitto locali;- spese di formazione per il personale direttamente coinvolto nella gestione del FabLab;- spese per le attività di animazione (es. organizzazione eventi, seminari, esperti etc) e comunicazione del FabLab

(es. sito internet, pubblicità online e offline, etc) e servizi di accessibilità.

BeneficiariLaboratori digitali o fab lab già esistenti o di nuova costituzione, aventi le seguenti forme giuridiche: imprese private (quali imprese individuali, società cooperative, società di persone e società di capitali) che siano costituite con iscrizione al registro delle imprese e che siano attive; organismi di formazione accreditati dalla Regione Puglia; scuole secondarie superiori riconosciute dal MIUR; musei pubblici o privati; associazioni, fondazioni e altre istituzioni di carattere privato registrate, ai sensi del DPR n. 361/00 con personalità giuridica.

Finanziamento massimo per progetto: € 200.000,00Cofinanziamento del beneficiario: 25%Dotazione finanziaria complessiva richiesta: € 1.125.000,00Previsione di progetti approvati: 12 (stima su una media di progetto pari ad €125.000) Regime d’aiuto: in esenzione ai sensi dell’art. 56 del Regolamento n. 651\2014

Compatibilità programma. PO Regione Puglia 2014-2020:Asse I obiettivo specifico 1c - aumentare l’incidenza di specializzazioni innovative in perimetri applicativi ad alta intensità di conoscenza Azione 1.5 - Interventi per la creazione ed il consolidamento di start up innovative

Compatibilità programma PON Imprese e Competitività 2014-2020Azione 3.5.2 Supporto soluzioni ICT nei processi produttivi MPMI coerenti con S3, con riferimento a commercio elettronico, cloud computing, manifattura digitale, sicurezza informatica

Risultati attesiAumento del tasso di natalità di imprese ad alta intensità di conoscenza

Buona prassiEnte: Regione Veneto Nome misura: “Bando per la concessione di contributi per la creazione di FabLab in Veneto” Dotazione finanziaria: € 2.000.000,00

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PROGETTO 15: SOSTEGNO ALL’INNOVAZIONE DELL’OFFERTA CULTURALE IN PUGLIA ATTRAVERSO PRODOTTI E SERVIZI FORNITI DALLE IMPRESE CULTURALI E CREATIVEDescrizione sintetica del progetto:Sostenere l’innovazione dell’offerta e l’ampliamento del pubblico del comparto cultura con contributi a fondo perduto alle istituzioni culturali per l’acquisto di prodotti e servizi ad hoc forniti da una o più imprese culturali e creative.L’intervento prevede anche premialità ai progetti che vedranno coinvolte imprese culturali e creative costituite da meno di tre anni o composte da giovani e che consentano una migliore fruizione da parte di diverse tipologie di pubblico (bambini, anziani, stranieri e persone con disabilità).

Possono presentare domanda di contributo le istituzioni culturali, pubbliche o private non profit che abbiano la proprietà/gestione degli istituti e luoghi della cultura (musei ed ecomusei riconosciuti, biblioteche, archivi, aree e parchi archeologici e complessi monumentali, teatri, sale cinematografiche, laboratori urbani, istituti scolastici) o soggetti che siano stati da esse formalmente individuati per la loro valorizzazione.Possono altresì presentare domanda le istruzioni pubbliche che, pur non avendo la proprietà di istituti e luoghi della cultura, hanno la possibilità attraverso il presente bando di fruire, oltre che dell’acquisto di prodotti culturali, anche del servizio di noleggio di luoghi per la loro rappresentazione (teatri, sale cinematografiche, ecc).

Le istituzioni devono acquistare i prodotti e servizi culturali da micro piccole e medie imprese (incluse associazioni culturali iscritte al REA Repertorio economico – amministrativo) operanti nei seguenti ambiti: arti visive, patrimonio culturale, editoria, musica, radio-televisione, cinema e videogiochi, comunicazione e marketing, architettura, moda, design, ICT, accessibilità culturale, accessibilità audiovisiva, accessibilità dello spettacolo dal vivo, prodotti e servizi digitali ad alto contenuto innovativo, trasversali a tutti i settori citati. I beneficiari non potranno avvalersi di società di servizi da loro controllate o partecipate.

Sono ammissibili le spese per l’acquisto di prodotti e servizi forniti dalle imprese culturali e creative identificate nel progetto presentato in fase di domanda.Le spese devono essere finalizzate ad un progetto di innovazione dell’offerta e di ampliamento del pubblico del comparto cultura (arti visive, spettacolo dal vivo e patrimonio culturale) attraverso prodotti e servizi ad hoc da parte di una o più imprese culturali e creative.

Il contributo coprirà le spese ammissibili di progetto nella misura dell’80%.In ogni caso il contributo complessivo al progetto non potrà essere superiore a € 50.000,00 nel caso di progetti che coinvolgono una singola istituzione culturale, € 75.000,00 nel caso di progetti che coinvolgono più istituzioni culturali in rete.

Finanziamento massimo per progetto: € 50.000,00Cofinanziamento del beneficiario: 0%Dotazione finanziaria complessiva richiesta: € 3.000.000,00Previsione di progetti approvati: 77 (stima su una media di progetto pari ad €39.000) Regime d’aiuto: non soggetto alla normativa sugli aiuti di Stato

Compatibilità programma. PO Regione Puglia 2014-2020:Asse VI obiettivo specifico 6g - Migliorare le condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturaleAzione 6.7 - Interventi per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturalec - Supporto allo sviluppo di prodotti e servizi complementari alla valorizzazione di identificati attrattori culturali e naturali

Risultati attesin. 77 soggetti beneficiari di un sostegno

Buona prassiEnte: Unioncamere Lombardia / Fondazione Cariplo Nome misura: “Sostegno all’innovazione dell’offerta culturale lombarda attraverso prodotti e servizi forniti dalle imprese culturali e creative” Dotazione finanziaria: € 1.358.600,00

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PROGETTO 16: PROGRAMMA MENTORSHIP: ALFABETIZZAZIONE EXPORT

Descrizione sintetica del progetto: Il bando mette a disposizione delle MPMI creative pugliesi azioni di sostegno volto ad implementare i processi di revisione del proprio business per orientarlo all’internazionalizzazione, con i seguenti obiettivi:a) individuazione dei vantaggi competitivi delle imprese;b) acquisizione delle informazioni relative alle caratteristiche dei nuovi mercatic) scelta ed accompagnamento nei mercati-obiettivo;d) definizione della strategia di ingresso nei nuovi mercati, del marketing mix da adottare, dei modelli organizzativi finalizzati all’apertura verso i mercati esteri.e) supporto alla implementazione di servizi di internazionalizzazione digitale e smart.

L’intervento agevolativo sarà concesso mediante lo strumento dei “Voucher”, previa pubblicazione di un avviso pubblico che specifichi i criteri di dettaglio (tra cui i requisiti degli esperti che dovranno essere consultati).

Le attività oggetto degli interventi dovranno in particolare prevedere:- prima selezione delle imprese;- check-up finalizzati a valutare i fabbisogni consulenziali delle imprese;- progettazione degli interventi;- coordinamento e monitoraggio degli interventi consulenziali;- consulenza specialistica mirata alle imprese (export temporary manager).

Beneficiari: MPMI come definite nel Regolamento 1407/13, sia tra le imprese già costituite che in corso di costituzione; liberi professionisti anche in forma associata.

Finanziamento massimo per progetto: € 5.000,00Cofinanziamento del beneficiario: 30%Dotazione finanziaria complessiva richiesta: € 3.400.000,00Previsione di progetti approvati: 995 (stima su una media di progetto pari ad €4.880) Regime d’aiuto: De minimis

Compatibilità programma. PO Regione Puglia 2014-2020:Asse III obiettivo specifico 3d - Incrementare il livello di internazionalizzazione dei sistemi produttiviAzione 3.5 Interventi di rafforzamento del livello di internazionalizzazione dei sistemi produttivi

Compatibilità programma PON Imprese e Competitività 2014-2020Azioni 3.4.1 Progetti promozione export per imprese e aggregazioni su base settoriale territoriale. Azione 3.4.2 Incentivi acquisto servizi supporto internazionalizzazione per MPMI

Risultati attesi:aumento della capacità di esportazione del settoren. 995 imprese beneficiare di sostegno ai processi di internazionalizzazione

Buona prassiEnte: Camera di Commercio di BergamoNome misura: “Azioni di supporto all’internazionalizzazione delle imprese” Dotazione finanziaria: € 592.000,00

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PROGETTO 17: VOUCHER PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONEDescrizione sintetica del progetto: Il bando mette a disposizione delle micro, piccole e medie imprese creative pugliesi voucher a fondo perduto per la partecipazione a missioni e a fiere internazionali all’estero.

Il bando prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto mediante l’assegnazione alle imprese di Voucher finalizzati all’acquisto, presso soggetti attuatori appositamente riconosciuti (Camere di Commercio, associazioni di categoria, consorzi e società consortili ecc.), di servizi a supporto dell’internazionalizzazione.Sono previste due misure per le quali è possibile presentare le domande:Misura A- partecipazione a missioni economiche all’estero in forma coordinataMisura B- partecipazione a fiere internazionali all’estero, in forma individuale o in forma aggregata

Il valore del Voucher è variabile a seconda della tipologia e dell’area geografica di intervento, da un minimo di € 1.500 a un massimo di € 3.500.

Misura A - Partecipazione a missioni economiche all’esteroFinanzia, a fronte di una spesa minima da parte dell’impresa beneficiaria, i costi di partecipazione a missioni imprenditoriali all’estero finalizzate a favorire i rapporti economici e commerciali tramite incontri d’affari con imprese estere.

AREA GEOGRAFICA IMPORTO VOUCHER

INVESIMENTO MINIMO

Paesi prioritari: BRICS, NAFTA, Turchia € 2.500 € 3.000Resto del mondo € 2.000 € 2.500Mediterraneo e Balcani € 1.500 € 2.000

Misura B - partecipazione a fiere internazionali all’esteroFinanzia, a fronte di una spesa minima da parte dell’impresa beneficiaria, i costi di partecipazione a fiere internazionali all’estero. La partecipazione può avvenire in forma aggregata oppure singola, così come segue:

Misura B1: la partecipazione in forma aggregata è organizzata da soggetti attuatori qualificati secondo un calendario di iniziative da essi predisposto.Per l’assegnazione dei Voucher, ogni fiera deve prevedere la partecipazione diretta di un minimo di 3 imprese beneficiarie.Misura B2: la partecipazione in forma individuale è organizzata in modo autonomo dalla singola impresa beneficiaria. Non è previsto alcun soggetto attuatore. Non esiste un calendario di eventi ammissibili prestabilito: l’impresa potrà scegliere liberamente l’evento di proprio interesse, purché si tratti di una manifestazione fieristica internazionale all’estero. La natura dell’evento selezionato sarà oggetto di controllo in fase di verifica della rendicontazione.

Ciascuna impresa dovrà partecipare alla fiera direttamente, tramite l’esposizione presso lo stand acquistato del proprio marchio e/o dei propri prodotti e la propria iscrizione al catalogo della manifestazione.

AREA GEOGRAFICA TIPOLOGIA DI PARTECIPAZIONE

IMPORTO VOUCHER B1

IMPORTO VOUCHER B2 SPESA MINIMA

EUROPA PRIMA PARTECIPAZIONE € 2.500 € 2.000 € 3.500PARTECIPAZIONI SUCCESSIVE € 1.700 € 1.200 € 3.500

RESTO DEL MONDO PRIMA PARTECIPAZIONE € 3.000 € 2.500 € 3.500PARTECIPAZIONI SUCCESSIVE € 2.200 € 1.700 € 3.500

Il valore del Voucher dipende dall’area geografica di ubicazione della manifestazione fieristica. Ogni impresa può richiedere Voucher delle due tipologie per un contributo complessivo massimo di € 12.000.

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Beneficiari: MPMI come definite nel Regolamento 1407/13; liberi professionisti anche in forma associata.

Finanziamento massimo per progetto: € 12.000,00 (singolo voucher max €3.500,00)Cofinanziamento del beneficiario: 20%Dotazione finanziaria complessiva richiesta: € 3.200.000,00Previsione di progetti approvati: 1143 (stima su una media di progetto pari ad €3.500) Regime d’aiuto: De minimis

Compatibilità programma. PO Regione Puglia 2014-2020:Asse III obiettivo specifico 3d - Incrementare il livello di internazionalizzazione dei sistemi produttiviAzione 3.5 Interventi di rafforzamento del livello di internazionalizzazione dei sistemi produttivi

Compatibilità programma PON Imprese e Competitività 2014-2020Azioni 3.4.1 Progetti promozione export per imprese e aggregazioni su base settoriale territoriale. Azione 3.4.2 Incentivi acquisto servizi supporto internazionalizzazione per MPMI

Risultati attesi:aumento della capacità di esportazione del settoren. medio di 1143 imprese beneficiare di sostegno ai processi di internazionalizzazione.

Buona prassiEnte: Regione LombardiaNome misura: “L’internazionalizzazione delle micro, piccole e medie imprese lombarde 2014” Dotazione finanziaria: € 4.840.000,00

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PROGETTO 18: VOUCHER PER INCOMING BUYERSDescrizione sintetica del progetto: Il progetto è finalizzato ad incentivare i processi di internazionalizzazione delle imprese culturali e creative pugliesi poco o per nulla internazionalizzate, ma che hanno un buon potenziale competitivo, al fine di ampliare il numero delle imprese esportatrici.Il progetto sosterrà le imprese pugliesi in un percorso di avvicinamento ai mercati internazionali attraverso una modalità facilmente accessibile quale quella dell’incoming in Puglia di buyer esteri, fornendo anche un supporto specialistico di guida e accompagnamento.L’offerta alle imprese beneficiarie prevede, in forma interamente gratuita, un pacchetto di servizi comprendente: - organizzazione di incontri d’affari con buyer esteri qualificati ed un servizio di interpretariato collettivo nell’area comune; - percorso di preparazione propedeutico alla partecipazione alla fiera e agli incontri con i buyer, al fine di sfruttare al meglio le opportunità di contatto con potenziali clienti; - assistenza specialistica nelle tematiche internazionali, utile per orientarsi su nuovi mercati (contrattualistica, pagamenti, fiscalità, trasporti). L’intervento agevolativo sarà concesso mediante lo strumento dei “Voucher”, previa pubblicazione di un avviso pubblico che specifichi i criteri di dettaglio.Tutti i servizi elencati sono offerti gratuitamente alle imprese beneficiarie e costituiscono un beneficio equivalente ad una somma di € 5.000 per ciascuna impresa. Il beneficio è erogato sotto forma di servizi. Non è pertanto previsto alcun pagamento diretto all’impresa beneficiaria.

Beneficiari: MPMI come definite nel Regolamento 1407/13; liberi professionisti anche in forma associata.

Finanziamento massimo per progetto: € 5.000,00Co-finanziamento: 50%Dotazione finanziaria complessiva richiesta: € 4.000.000,00Previsione di progetti approvati: 1600 (stima su una media di progetto pari ad €5.000) Regime d’aiuto: De minimis

Compatibilità programma. PO Regione Puglia 2014-2020:Asse III obiettivo specifico 3d - Incrementare il livello di internazionalizzazione dei sistemi produttiviAzione 3.5 Interventi di rafforzamento del livello di internazionalizzazione dei sistemi produttivi

Compatibilità programma PON Imprese e Competitività 2014-2020Azioni 3.4.1 Progetti promozione export per imprese e aggregazioni su base settoriale territoriale. Azione 3.4.2 Incentivi acquisto servizi supporto internazionalizzazione per MPMI(intervento attuato da ICE)

Risultati attesi:aumento della capacità di esportazione del settoren. 1.600 imprese beneficiare di sostegno ai processi di internazionalizzazione

Buona prassiEnte: Regione Lombardia Nome misura: “Incoming buyers esteri a Tuttofood” Dotazione finanziaria: € 575.000,00

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PROGETTO 19: VOUCHER PER LA FORMAZIONE CONTINUADescrizione sintetica del progetto: Le azioni di formazione continua individuale a iniziativa aziendale sono destinate alle MPMI che potranno aggiornare, qualificare o riqualificare i propri addetti attraverso la partecipazione ad attività formative, percorsi di counseling e coaching relativi, per esempio, alla gestione e l’amministrazione aziendale (ivi inclusa la formazione finanziaria), i processi tecnici legati ai prodotti e i servizi delle imprese, le innovazioni tecnologiche, lo sviluppo di prodotti e servizi accessibili, ed altri temi rilevanti per lo sviluppo dell’impresa, anche nell’ottica di favorire pratiche di smart working. Alle MPMI che intendano far partecipare i propri addetti sono attribuiti voucher di partecipazione, per un valore massimo complessivo che, per ciascun lavoratore, non può essere superiore a € 8.000,00, per un triennio, utilizzabili presso i soggetti erogatori (enti accreditati) titolari delle attività stesse a parziale copertura dei costi a esse relativi. Per ogni attività formativa il voucher di partecipazione può coprire una quota, variabile a seconda della dimensione dell’impresa e delle caratteristiche del lavoratore destinatario, comunque non superiore all’80% del costo complessivo della stessa, indicato a catalogo.

Sono destinatarie delle azioni di formazione continua individuale a iniziativa aziendale le seguenti categorie di lavoratori:

a) lavoratori impiegati in ruoli esecutivi e/o privi di livelli di qualificazione di base; b) lavoratori impiegati in ruoli di responsabilità e/o funzioni specialistiche; c) quadri e dirigenti; d) agenti, lavoratori con contratto di lavoro a tempo parziale, a tempo determinato o di collaborazione, nonché lavoratori inseriti nelle tipologie contrattuali a orario ridotto, modulato o flessibile e a progetto; e) titolari e amministratori di piccole e medie imprese, inclusi i coadiuvanti; f) professionisti iscritti ai relativi albi.

Beneficiari: MPMI come definite nel Regolamento 1407/13; liberi professionisti anche in forma associata.

Finanziamento massimo per progetto: € 5.000,00Cofinanziamento del beneficiario: 20%Dotazione finanziaria complessiva richiesta: € 8.000.000,00Previsione numero dei beneficiari: 2500 lavoratori (stima su una media per impresa pari ad €8.000)Regime d’aiuto: De minimis

Compatibilità programma. PO Regione Puglia 2014-2020:Asse VIII obiettivo specifico 8e - Favorire la permanenza al lavoro e favorire la riqualificazione dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi Azione 8.9 - Interventi per l’adattabilità

Asse X obiettivo specifico 10.e - Accrescimento delle competenze della forza lavoro e agevolazione della mobilità, inserimento/reinserimento lavorativo Azione 10.6 - Interventi di formazione continua e /o specialistica e professionalizzante

Risultati attesi:n. 2.500 lavoratori qualificati o riqualificati al termine dei percorsi formativi

Buona prassiEnte: Provincia di TorinoNome misura: “Avviso Pubblico relativo alla presentazione delle domande da parte delle MPMI e dei piccoli Comuni per l’assegnazione di voucher di partecipazione ai corsi inseriti sul catalogo dell’offerta formativa”.Dotazione finanziaria: € 470.953,96

PIANO DI SVILUPPO 2016-2019DISTRETTO PUGLIA CREATIVA

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PROGETTO 20: MOBILITA’ TRANSNAZIONALE

Descrizione sintetica del progetto: Il progetto intende favorire la promozione attraverso percorsi di mobilità in altri paesi europei, dello sviluppo delle competenze tecnico-professionali/manageriali di imprenditori, lavoratori e professionisti del settore culturale e creativo per supportare i processi d’innovazione e di internazionalizzazione di tale settore; sviluppare l’occupazione, promuovere la diffusione dell’accessibilità culturale e favorire la contaminazione con le imprese di altri ambiti dell’economia pugliese.L’obiettivo è:

• favorire l’incontro e il confronto tra giovani artisti provenienti da diverse realtà del territorio nazionale ed europeo impegnati sul rinnovamento dei linguaggi e sulla trasformazione dei processi di produzione artistica;

• incentivare la creazione di partenariati economici e la mobilità di professionisti del settore;I periodi di permanenza possono variare da un minimo di 1 mese ad un massimo di 3 mesi. Non sono ammessi progetti connessi all’esecuzione di specifici ordini di vendita o commissionati da clienti e/o fornitori. Lo stage potrà essere svolto presso imprese, incubatori, centri di coworking, soggetti che svolgono attività di residenze teatrali e per artisti e altri enti/organismi (ad es. istituzioni culturali) funzionali al progetto da sviluppare e potrà essere integrato con corsi di specializzazione da svolgersi presso enti formativi nel paese estero individuato, su tematiche connesse allo sviluppo del progetto presentato. Tali corsi non potranno avere una durata superiore al 30% della durata complessiva dello stage.

Ciascun intervento dovrà prevedere da un minimo di 3 fino ad un massimo di 15 partecipanti e sarà finalizzato allo sviluppo di un progetto di innovazione delle attività imprenditoriali e/o di un nuovo prodotto/servizio, eventualmente accompagnati da esperienze formative. L’importo massimo finanziabile per ciascun progetto di mobilità è pari a €15.000,00.

Il budget di spesa per singolo partecipante per la voce “Attività di sostegno all’utenza” deve rientrare nei massimali riportati nella tabella sottostante, variabili in relazione alla destinazione e alla durata dello stage.

Mesi Europa dell’Est Francia e Benelux

Germania e Austria

Paesi scandinavi

Penisola Iberica e Mediterraneo

Uk e Irlanda

1 € 1.600,00 € 2.800,00 € 2.200,00 € 2.300,00 € 2.100,00 € 3.300,00

2 € 2.400,00 € 3.700,00 € 2.800,00 € 3.200,00 € 2.800,00 € 5.100,00

3 € 3.200,00 € 4.600,00 € 3.500,00 € 3.700,00 € 3.600,00 € 6.900,00

Beneficiari: MPMI come definite nel Regolamento 1407/13; liberi professionisti anche in forma associata.

Finanziamento massimo per progetto: € 15.000,00Cofinanziamento del beneficiario: 25%Dotazione finanziaria complessiva richiesta: € 3.000.000,00Previsione numero di imprese beneficiarie: 320 (stima su una media di progetto pari ad €12.500) Regime d’aiuto: De minimis

Compatibilità programma. PO Regione Puglia 2014-2020:Asse VIII obiettivo specifico 8e - Favorire la permanenza al lavoro e favorire la riqualificazione dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi Azione 8.9 - Interventi per l’adattabilità

Asse X obiettivo specifico 10.e - Accrescimento delle competenze della forza lavoro e agevolazione della mobilità, inserimento/reinserimento lavorativo Azione 10.6 - Interventi di formazione continua e /o specialistica e professionalizzante

Risultati attesi:1280 lavoratori qualificati o riqualificati al termine dei percorsi di mobilità trasnazionale

Buona prassiEnte: Regione LombardiaNome misura: “Mobilità transnazionale per lo sviluppo delle imprese culturali e creative” Dotazione finanziaria: € 1.128.650,00

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PROGETTO 21: INTEGRAZIONE DELLA CULTURA E CREATIVITA’ NELL’OFFERTA FORMATIVA SCOLASTICADescrizione sintetica del progettoIl progetto intende sostenere azioni e percorsi didattico-educativi promossi dalle Istituzioni scolastiche della Regione volti a potenziare ed integrare nei piani dell’offerta formativa scolastica la cultura e la creatività quale strumento per sviluppare e rafforzare competenze trasversali fondamentali per l’apprendimento.

Attraverso il progetto si intende perseguire:obiettivi generali:

1) attivazione dei processi di collaborazione e di costruzione di rete tra istituti scolastici, mondo imprenditoriale, associazionismo per la realizzazione di progetti integrati e la trasmissione di contenuti trasversali di valorizzazione degli apprendimenti;

2) promozione di progettualità sperimentali in grado di innovare metodologie di lavoro e di apprendimento, che prediligano l’approccio bottom up, rispetto alle normali attività svolte nel contesto dell’offerta formativa anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie;

3) valorizzazione del patrimonio culturale materiale ed immateriale del territorio anche tramite soluzioni di accessibilità culturale, attraverso il protagonismo degli studenti.

obiettivi formativi:

a) alfabetizzazione al linguaggio cinematografico, televisivo, crossmediale, digitale e transmediale all’ambito creativo e alfabetizzazione all’accessibilità culturale e all’accessibilità audiovisiva;

b) sviluppo delle competenze trasversali degli studenti: livello di comprensione del linguaggio, competenze critiche ed estetiche, analisi dei contenuti e degli aspetti tecnici, sviluppo dell’abilità di manipolazione dei linguaggi e delle tecniche, sviluppo di competenze di base per la produzione di immagini e forme espressive artistiche;

c) favorire l’interazione tra il mondo della scuola e quello delle imprese;d) definire le metodologie e implementare le innovazioni legate all’apprendimento dei linguaggi culturali e creativi

nel sistema scolastico;e) introdurre la manifattura digitale a scuola al fine di sviluppare competenze per professionalità nei campi della

ricerca, dell’artigianato e del made in Italy.

I progetti possono essere presentati dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e devono prevedere:- il coinvolgimento di studenti e docenti dell’istituto;- l’impiego di figure specialistiche esterne;- realizzazione di materiale didattico digitale, schede e cataloghi anche in formati accessibili;- laboratori didattici e rassegne che promuovano in particolare il cinema d’essai, attività teatrali e musicali etc. a

tema da concordare con le scuole da realizzarsi nelle sale cinematografiche e nei teatri; - laboratori didattici per l’apprendimento della cultura e dell’artigianato digitale e dell’accessibilità culturale e di

quella audiovisiva;- eventi di interazione, dal vivo o con l’ausilio della tecnologia digitale e dello streaming, con i protagonisti delle

produzioni cinematografiche ospitate nel territorio pugliese;- azioni di animazione e sensibilizzazione territoriali oltre che workshop di approfondimento;- documentazione comprovante la validità della metodologia didattica che si intende applicare comprovata dal

MIUR o da primari soggetti pubblici o privati riconosciuti di primaria valenza tecnica;- l’accordo di rete o partnership con uno o più soggetti privati del settore;- modalità di monitoraggio e valutazione finale del percorso di apprendimento.

Beneficiari: Istituti scolastici di ogni ordine e grado in partnership con una o più MPMI o liberi professionisti espressione del settore culturale e creativo

Finanziamento massimo per progetto: € 50.000,00Cofinanziamento del beneficiario: 20%Dotazione finanziaria complessiva richiesta: € 1.200.000,00Previsione di progetti approvati: 38 (stima su una media di progetto pari ad €40.000) Regime d’aiuto: non soggetto alla normativa degli aiuti perché si tratta di contributo ad enti pubblici

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Compatibilità programma. PO Regione Puglia 2014-2020:Asse X obiettivo specifico 10 b “Miglioramento delle competenze chiave degli allievi”Azione 10.2 “Interventi per il rafforzamento delle competenze di base”

Risultati attesi800 – 900 partecipanti ai percorsi educativo-didattici - 45 metodologie didattiche validate

Buona prassi: Ente: Regione BasilicataNome misura: “Integrazione Creatività e Innovazione: sostegno ai piani dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche”, avviso pubblico del 29.12.2015Dotazione finanziaria: €947.331,26

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PROGETTO 22: AZIONI DI SISTEMA E PERCORSI FORMATIVI NEL SETTORE DELLO SPETTACOLO E DELLA CREATIVITA’Descrizione sintetica del progettoCon questo intervento si intende favorire la professionalizzazione delle risorse umane a fronte di un emergente fabbisogno di figure di tipo tecnico specialistico, che possano rappresentare il capitale umano per lo sviluppo del settore culturale e creativo pugliese.In particolar modo il progetto si pone l’obiettivo di:• incentivare il funzionamento, la qualificazione e l’accesso al mercato del lavoro del settore;• favorire l’incontro della domanda e dell’offerta di lavoro, la qualificazione e l’aggiornamento delle competenze degli operatori;• promuovere la mobilità formativa (stage) e l’incontro tra esperienze formative e professionali diverse attraverso

azioni di scambio di esperienze e buone prassi.Si intende, in particolare, promuovere un’offerta formativa professionalizzante ed innovativa per operatori del settore culturale e creativo, finalizzata ad incentivare, attraverso un approccio pluridisciplinare, l’occupabilità e la mobilità di professionisti nel settore di riferimento, anche alla luce dell’aggiornamento del riconoscimento delle figure professionali richiesto con l’azione di sistema n. 6.Gli interventi potranno prevedere:1) percorsi formativiL’offerta formativa in risposta a ciascuna delle figure professionali individuate dovrà consentire una qualificazione, un aggiornamento o una riqualificazione dei destinatari al fine di delineare: interventi formativi di qualificazione, rivolti ad utenza con competenze specifiche minime od esperienze pregresse nel settore (o settori affini), che dovranno avere durata di 600 ore; interventi di livello avanzato, di riqualificazione e aggiornamento, destinati in particolare ad utenza che ha esperienza nel settore (o in settori affini) e/o che risulti in possesso di specifiche competenze, della durata di 300 ore;2) azioni di sistemaTali azioni dovranno mirare a promuovere la partecipazione attiva in partenariati per lo sviluppo di programmi congiunti, di progetti innovativi, per il trasferimento, l’adattamento e lo scambio di esperienze e di prodotti in contesti formativi e lavorativi diversi, inerenti le tematiche del settore spettacolo dal vivo e potranno prevedere una o più delle seguenti azioni:1) ricerca (sui fabbisogni occupazionali, sulle tendenze di crescita del settore, sulla promozione territoriale nel settore,

sull’accessibilità culturale e dello spettacolo dal vivo come strumento di sviluppo del settore, ricerche economiche, ecc);2) scambio di buone prassi sui metodi e i contenuti della formazione e sulle forme di produzione artistica e creativa:• creazione di reti/comunità di pratiche/ tavoli di confronto;• favorire lo scambio di know how tra territori diversi;• partecipazione ad eventi di settore;• creazione/collegamento a portali web riferiti al settore d’intervento;• effettuare una valutazione ed un’analisi condivisa dei risultati;3) trasferimento di “prodotto” o ”processo”.Beneficiari: Organismi formativi inseriti negli elenchi regionali delle sedi operative accreditate in partnership con uno o più soggetti privati o pubblici operanti nel settore culturale e creativo.

Finanziamento massimo per progetto: € 150.000,00Cofinanziamento del beneficiario: 0%Dotazione finanziaria complessiva richiesta: € 3.000.000,00Previsione di progetti approvati: 25 (stima su una media di progetto pari ad €120.000) Regime d’aiuto: non soggetto alla normativa degli aiuti di Stato

Compatibilità programma. PO Regione Puglia 2014-2020:Asse VIII obiettivo specifico 8e - Favorire la permanenza al lavoro e favorire la riqualificazione dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi Azione 8.9 - Interventi per l’adattabilità

Asse X obiettivo specifico 10.e - Accrescimento delle competenze della forza lavoro e agevolazione della mobilità, inserimento/reinserimento lavorativo Azione 10.6 - Interventi di formazione continua e /o specialistica e professionalizzante

Risultati attesi500 partecipanti alle azioni formative

Buona prassi: Ente: Regione PugliaNome misura: “AVVISO PUBBLICO n. 8/2012 P.O. PUGLIA 2007 – 2013–“Partenariati transnazionali per azioni di sistema e formazione nel settore dello spettacolo dal vivo”Dotazione finanziaria: €947.331,26

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PROGETTO 23: INIZIATIVE INTEGRATE A SOSTEGNO DEL TURISMO CREATIVO, CULTURALE E DELL’ENOGASTRONOMIADescrizione sintetica del progetto: Con il presente intervento si intende perseguire una maggiore valorizzazione turistico-culturale dei territori della Regione Puglia, attraverso la messa in rete delle eccellenze del sistema culturale e creativo pugliese con quelle del sistema dei marchi di qualità dell’enogastonomia e delle emergenze turistiche espresse dagli attrattori culturali e dai loro indotti turistici.Il progetto rappresenta quindi un sostegno alle attività economiche impegnate in questi settori e in particolare alla loro virtuosa integrazione, finalizzata a realizzare percorsi esperienziali di elevato livello qualitativo.Attraverso tale azione si intende in particolare:- identificare, qualificare e promuovere itinerari che colleghino esperienze culturali e creative, del turismo e del settore enogastronomico;- proporre un’esperienza di fruizione completa sul territorio in modo da affiancare turismo enogastronomico, turismo culturale e creativo;- integrare una molteplicità di soggetti nella “filiera estesa”: produzione, distribuzione, somministrazione, ristorazione, ricettività, promozione turistica e incoming;- valorizzare sul piano turistico le produzioni agroalimentari pugliesi;- promuovere l’accessibilità come fattore di sviluppo del turismo culturale ed enogastronomico;- favorire la rete tra i luoghi di produzione e di distribuzione delle eccellenze dell’enogastronomia regionale e della creatività, con vantaggio reciproco. Particolare attenzione viene posta su quelli dell’artigianato artistico, delle performing arts, del design.

BeneficiariPossono presentare domanda di contributo i partenariati costituiti da un minimo di 10 micro, piccole e medie imprese e associazioni di professionisti del settore culturale-creativo (arti visive, spettacolo dal vivo, editoria, musica, cinema e videogiochi, design, media, comunicazione, marketing e digitale) e del settore enogastronomico (secondo l’Elenco delle denominazioni italiane, iscritte nel Registro delle denominazioni di origine protette, delle indicazioni geografiche protette e delle specialità tradizionali garantite, ex Regolamento UE n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 novembre 2012), dell’accessibilità culturale, del turismo e della ricettività.In particolare, i partenariati devono comprendere almeno un soggetto appartenente a ciascuno dei settori sopra elencati.

Azioni ammissibiliLe azioni ammissibili afferiscono indicativamente alle seguenti aree tematiche:a) iniziative per la definizione e la promozione di itinerari turistici che integrino l’offerta enogastronomica regionale con l’offerta storico artistica culturale e con i principali attrattori turistici del territorio;b) attività di animazione relative all’ideazione di nuovi eventi e percorsi sul territorio (da realizzarsi e diffondersi in raccordo con soggetti della produzione agroalimentare regionale, della cultura e dello spettacolo) e prove esperienziali del turismo culturale e creativo, del food e del wine in Italia e all’Estero;c) azioni innovative soprattutto in ambito di Marketing relazionale e social (digitalizzazione dell’offerta turistica, Web Marketing, Social Media Marketing, Marketing Relazionale);d) attività per la predisposizione di materiale (brochure tematiche, flyer e altri materiali promozionali) e partecipazione alle fiere di settore;e) creazione di reti stabili dei diversi soggetti delle filiere.

Finanziamento massimo per progetto: € 150.000,00Cofinanziamento del beneficiario: 30%Dotazione finanziaria complessiva richiesta: € 3.150.000,00Previsione di progetti approvati: 58 (stima su una media di progetto pari ad €78.000) Regime d’aiuto: in esenzione ai sensi dell’art. 53 del Regolamento UE n. 651\2014

Compatibilità programma. PO Regione Puglia 2014-2020:Asse III obiettivo specifico 3c - Consolidare, modernizzare e diversificare i sistemi produttivi territorialiAzione 3.3 - Sostegno agli investimenti delle imprese turistiche

Asse III obiettivo specifico 3c - Consolidare, modernizzare e diversificare i sistemi produttivi territorialiAzione 3.4 – Interventi di sostegno alle imprese delle filiere culturali, turistiche, creative e dello spettacolo

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Compatibilità programma PON CULTURA 2014-20203.a.1 (patrimonio, arti visive, spettacolo,editoria, radio, tv, cinema) - start up per gestione, fruizione, conoscenza, conservazione); 3.b.1 fruizione turistico-culturale attrattori, promozione e comunicazione, saperi tradizionali3.c.1 (gestione, fruizione, animazione attrattori) per non profit

Compatibilità con i seguenti Programmi di Cooperazione Territoriale EuropeaPROGRAMMA MEDAsse III: protezione e promozione delle risorse naturali e culturali del Med. OS 3.1: rafforzare lo sviluppo di un turismo costiero e marittimo sostenibile e responsabile dell’area Med

PROGRAMMA ADRIONAsse II: regione sostenibile. OS: Promuovere la valorizzazione e la conservazione di risorse naturali e culturali come fattori di crescita nell’area

PROGRAMMA IPA ITALIA-ALBANIA-MONTENEGROAsse II: gestione smart del patrimonio culturale e naturale per promuovere forme di turismo transfrontaliero e migiorare l’attrattività del territorio

PROGRAMMA GRECIA-ITALIAAsse II Gestione ambientale integrata OS 2.1 valorizzazione delle risorse culturali e naturali migliorando le strategie gestionali per il loro uso sostenibile

PROGRAMMA ITALIA-CROAZIAAsse III patrimonio ambientale e culturale OS 3.1 rendere il patrimonio culturale e naturale una leva per lo sviluppo economico

PROGRAMMA ENPI-MEDAsse I promozione dello sviluppo economico e sociale OS 1.3 Incoraggiare lo sviluppo del turismo sostenibile

Compatibilità con il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020

Risultati attesiaumento dei visitatori nei siti culturali e della domanda culturale del territorioincremento occupazionale nel settore cultura580 imprese beneficiare del finanziamentoaumento del 30% del tasso di investimento privato

Buona prassiEnte: Regione LombardiaNome misura: bando “Wonderfood & wine”, Regione Lombardia.Dotazione finanziaria: € 1.258.000,00

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PROGETTO 24: SVILUPPO DI PRODOTTI E SERVIZI CREATIVI INTEGRATI PER LA VALORIZZAZIONE DEGLI ATTRATTORI CULTURALI E CREATIVI, NATURALI E TURISTICIDescrizione sintetica del progettoLa valorizzazione di un bene culturale può svolgere un’importante funzione sia per la sua conservazione e fruizione, sia per lo sviluppo economico e turistico dei territori circostanti, se sostenuta da strategie di sistema e rivolta non solo al singolo bene ma a tutte le altre risorse materiali e immateriali che caratterizzano e rappresentano i segni distintivi di un territorio. L’attrattività del bene culturale dipende anche dalla facilità con cui è possibile reperire informazioni al riguardo, dall’accessibilità del bene stesso e dei servizi offerti nonché dalla qualità e piacevolezza dei servizi che il territorio sa offrire in collegamento a tale bene (ad es. percorsi a tema e altre diverse possibili attività collegate negli immediati dintorni).Con il presente progetto si intende perseguire una maggiore valorizzazione degli attrattori culturali, naturali e turistici della Regione, attraverso la loro messa in rete e lo sviluppo di prodotti e servizi creativi innovativi, integrati e accessibili che interpretino tali attrattori in termini di sistema coerente e interconnesso con il territorio di riferimento e tra di loro.Si intende pertanto:- favorire l’integrazione tra gli attrattori culturali individuati e altri attrattori turistici (ad es.: quelli propri dei flussi di turismo degli eventi culturali, del turismo balneare, del turismo all’aria aperta/green, dell’enogastronomia, del turismo religioso, dello shopping dell’artigianato tipico…), così da rafforzarne vicendevolmente i livelli di competitività;- mettere a sistema tutte le espressioni turistico-culturali che riguardano la stessa tematica (ad esempio attraverso circuiti culturali, itinerari e prodotti turistici) per rendere più competitivi gli attrattori e nello stesso tempo aumentare l’attrattività complessiva del territorio regionale, quale meta di fruizione culturale, di visita e di soggiorno;- qualificare l’offerta di servizi per la fruizione culturale e turistica degli attrattori individuati favorendone anzitutto l’innovazione e la diffusione e ricercando l’incontro con le esigenze della domanda, segmentandola in target specifici;- sostenere un posizionamento qualificato degli operatori dei settori coinvolti, in sintonia con politiche e indirizzi di valorizzazione culturale e turistica degli attrattori individuati.

Per raggiungere le elencate finalità, si intendono coinvolgere i soggetti operanti nel settore culturale/ creativo e in quello turistico/commerciale, sollecitandoli a lavorare in partenariato.

I Progetti dovranno prevedere lo sviluppo di un insieme integrato di interventi, prodotti e servizi quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo:- Ideazione e sviluppo di aggregazioni di prodotti e servizi creativi finalizzati alla valorizzazione e alla promozione turistica degli attrattori individuati;- Narrazione finalizzata alla promozione turistica (storytelling);- Sviluppo di supporti editoriali e audiovisivi, anche accessibili (ovvero materiale editoriale ad alta leggibilità e/o alto contrasto e/o Braille; audio descrizioni; video con audio descrizione e/o sottotitolazione e/o Lingua dei Segni italiana);- Sviluppo di supporti editoriali e audiovisivi nonché accessibili (ad esempio, audio descrizioni, riproduzioni tattili, videoguide in Lingua dei Segni italiana, videoguide con sottotitoli) e realizzazione di videogiochi e ideazione di interventi di “gamification”;- Azioni di promo-commercializzazione, anche con riferimento a target specifici di utenza;- Realizzazione di strumenti e attività di web-marketing, campagne e materiali di comunicazione e sistemi informativi per il posizionamento sul mercato nazionale ed internazionale;- Progettazione/Realizzazione di sistemi tecnologici per il commercio online, il marketing digitale e il CRM (Customer Related Marketing), ivi inclusi sistemi di fidelizzazione attraverso Card e strumenti digitali da parte delle MPMI;- Progettazione e realizzazione di strumenti informativi, di amministrazione, di gestione e di prenotazione dei servizi culturali, turistici e commerciali, creazione di piattaforme per prenotazioni e/o acquisti collettivi di beni e servizi, innovazione dei sistemi di offerta culturale, turistica e commerciale, con particolare attenzione all’utilizzo di tecnologie digitali.

Nell’ambito dei Progetti deve essere garantito un equilibrio paritetico, qualitativo e finanziario, tra gli interventi sviluppati dalle imprese del turismo/commercio e quelli sviluppati dalle imprese culturali/creative. Gli interventi devono interessare esclusivamente il territorio pugliese.

BeneficiariPartenariati costituiti da almeno quattro micro, piccole e medie imprese (ai sensi del Regolamento UE 1407/13) e professionisti del: settore culturale-creativo (arti visive, spettacolo dal vivo, editoria, musica, cinema e videogiochi, design, comunicazione, marketing e digitale)settore turistico-commerciale (turismo alberghiero ed extra alberghiero, ricettività balneare e all’aria aperta, ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande, commercio al dettaglio).

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Finanziamento massimo per progetto: € 120.000,00Cofinanziamento del beneficiario: 50%Dotazione finanziaria complessiva richiesta: € 2.250.000,00Previsione di progetti approvati: 100 (stima su una media di progetto pari ad €45.000) Regime d’aiuto: in esenzione ai sensi dell’art. 53 del Regolamento UE n. 651\2014

Compatibilità programma. PO Regione Puglia 2014-2020:Asse III obiettivo specifico 3c - Consolidare, modernizzare e diversificare i sistemi produttivi territorialiAzione 3.3 - Sostegno agli investimenti delle imprese turistiche

Asse III obiettivo specifico 3c - Consolidare, modernizzare e diversificare i sistemi produttivi territorialiAzione 3.4 – Interventi di sostegno alle imprese delle filiere culturali, turistiche, creative e dello spettacolo

Compatibilità programma PON CULTURA 2014-20203.b.1 fruizione turistico-culturale attrattori, promozione e comunicazione, saperi tradizionali3.c.1 (gestione, fruizione, animazione attrattori) per non profit

Compatibilità con i seguenti Programmi di Cooperazione Territoriale EuropeaPROGRAMMA MEDAsse III: protezione e promozione delle risorse naturali e culturali del Med. OS 3.1: rafforzare lo sviluppo di un turismo costiero e marittimo sostenibile e responsabile dell’area Med

PROGRAMMA ADRIONAsse II: regione sostenibile. OS: Promuovere la valorizzazione e la conservazione di risorse naturali e culturali come fattori di crescita nell’area

PROGRAMMA IPA ITALIA-ALBANIA-MONTENEGROAsse II: gestione smart del patrimonio culturale e naturale per promuovere forme di turismo transfrontaliero e migiorare l’attrattività del territorio

PROGRAMMA GRECIA-ITALIAAsse II Gestione ambientale integrata OS 2.1 valorizzazione delle risorse culturali e naturali migliorando le strategie gestionali per il loro uso sostenibile

PROGRAMMA ITALIA-CROAZIAAsse III patrimonio ambientale e culturale OS 3.1 rendere il patrimonio culturale e naturale una leva per lo sviluppo economico

PROGRAMMA ENPI-MEDAsse I promozione dello sviluppo economico e sociale OS 1.3 Incoraggiare lo sviluppo del turismo sostenibile

Compatibilità con il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020

Risultati attesiaumento dei visitatori nei siti culturali e della domanda culturale del territorioincremento occupazionale nel settore cultura400 imprese beneficiare del finanziamentoaumento del 50% tasso di investimento privato

Buona prassiEnte: Regione LombardiaNome misura: “Sviluppo prodotti e servizi integrati per la valorizzazione degli attrattori turistico-culturali e naturali della Lombardia” Dotazione finanziaria: € 4.000.000,00

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PROGETTO 25: VOUCHER PER INVESTIMENTI SOSTENIBILI

Descrizione sintetica del progetto: La misura mette a disposizione delle micro, piccole e medie imprese creative pugliesi voucher a fondo perduto per la formazione e l’applicazione di soluzioni per l’efficienza energetica.

Sono previste due misure per le quali è possibile presentare le domande:

Misura A- check-up energetici relativi agli edifici ed ai processi produttivi delle imprese.Questa linea di intervento è finalizzata a fornire la conoscenza della propria struttura dei consumi energetici, in modo da rilevare le eventuali criticità e i possibili ambiti di miglioramento, con conseguenti vantaggi per l’impresa, sotto il profilo ambientale ed economico, al fine anche di installare impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.Sono ammesse a contributo le spese documentate, al netto di IVA e di altre imposte, tasse, oneri accessori, sostenute per:a) consulenza per audit finalizzati alla valutazione del consumo di energia ed al risparmio energetico, del livello di efficienza energetica in azienda (intervento obbligatorio);b) consulenza per check up diretti all’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili (esempio impianti fotovoltaici, pannelli solari, termici) (intervento facoltativo).

Misura B- attività formativa Questa linea di intervento prevede la partecipazione del personale aziendale (titolare, dirigenti, personale tecnico dipendente) ad attività formative finalizzate alla riconversione professionale di figure legate all’efficientamento energetico e ai servizi di offerta di energie alternative.Sono ammesse a contributo le spese sostenute per:a. attività formativa organizzata presso l’azienda destinata al personale dirigenziale e tecnico dipendente dell’impresa;b. quote di iscrizione e di partecipazione a corsi di formazione specifica in materia di efficientamento e/o risparmio energetico e per l’utilizzazione di energie alternative in ambito aziendale. I corsi dovranno prevedere un attestato di partecipazione.

Beneficiari: MPMI come definite nel Regolamento 1407/13, sia tra le imprese già costituite che in corso di costituzione; liberi professionisti anche in forma associata.

Finanziamento massimo per progetto: € 5.000,00Cofinanziamento del beneficiario: 25%Dotazione finanziaria complessiva richiesta: € 3.000.000,00Previsione di progetti approvati: 800 (stima su una media di progetto pari ad €5.000) Regime d’aiuto: De minimis

Compatibilità programma. PO Regione Puglia 2014-2020:Asse III obiettivo specifico 3a - Rilanciare la propensione agli investimenti del sistema produttivoAzione 3.1 - Interventi per il rilancio e la propensione agli investimenti del sistema produttivoLett b - Aiuti agli investimenti per servizi finalizzati alla riduzione degli impatti ambientali dei sistemi produttivi ovvero per la costituzione di imprese con oggetto sociale a sfondo ambientale

Asse IV obiettivo specifico 4b - ridurre i consumi energetici ed emissioni nelle imprese e integrare le fonti rinnovabili Azione 4.2 - Interventi per l’efficientamento energetico delle imprese

Compatibilità programma PON Imprese e Competitività 2014-2020Azione 1.1.2 Sostegno per l’acquisto di servizi per innovazione tecnologica, strategica, organizzativa imprese. Azione 4.2.1 Incentivi finalizzati a riduzione consumi energetici e emissioni gas delle imprese

Risultati attesi800 imprese che ricevono un sostegnoaumento della produzione di energia di fonti rinnovabilidiminuzione della produzione di gas ad effetto serra

Buona prassiEnte: CCIAA Brindisi Nome misura: “Contributi alle imprese per la promozione strategica delle fonti di energia rinnovabili e dell’efficienza energetica” Dotazione finanziaria: € 30.000,00

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PROGETTO 26: AGEVOLAZIONE PER I GESTORI DELLE STRUTTURE CREATIVE PER FAVORIRE INVESTIMENTI IN TECNOLOGIE INNOVATIVE E SOSTENIBILIDescrizione sintetica del progetto: Promuovere investimenti innovativi, proposti dalle MPMI, cooperative, fondazioni e associazioni culturali che svolgono attività di gestione di strutture culturali e creative (teatri, sale cinematografiche, laboratori urbani, luoghi dello spettacolo dal vivo) situati nel territorio regionale, per favorire investimenti innovativi al fine di ridurre i costi gestionali delle aziende stesse ed i costi sociali (in termini di inquinamento e di minore disponibilità di risorse energetiche) associati allo svolgimento delle relative attività, nonché alla conseguente riduzione di emissioni in atmosfera di gas ad effetto serra.Nella realizzazione di ciascuno degli interventi di cui sopra sono ammissibili, a titolo esemplificativo, le seguenti spese:a) audit energetici (diagnosi energetiche) ex ante, finalizzati alla individuazione dell ’/degli intervento/i più efficace/i in termini di risparmio energetico, ed ex post, per la valutazione dei risultati; b) interventi di coibentazione (isolamento termico) dell’involucro edilizio; c) interventi di edilizia bioclimatica; d) realizzazione di sistemi di ventilazione naturale per il periodo estivo; e) sostituzione impianti di riscaldamento finalizzati al risparmio energetico; f) pompe di calore (anche per il raffrescamento estivo); g) interventi per l’utilizzo delle fonti di energia rinnovabili (es.: solare fotovoltaico per produzione elettrica, energia solare termica, ecc.); h) utilizzo di dispositivi a più elevata efficienza per la combustione delle fonti energetiche non rinnovabili; i) adozione di sistemi di posizionamento in stand-by delle apparecchiature in uso saltuario, sistemi di spegnimento automatico di apparecchi in stand-by; j) rifasamento delle linee elettriche strettamente collegate all’installazione di attrezzature e impianti finalizzati al risparmio energetico; k) sostituzione dei motori elettrici e dei sistemi di illuminazione finalizzati al risparmio energetico; l) adozione di sistemi informatici che garantiscano il monitoraggio dei dati energetici; m) ottenimento dell’attestato di qualificazione energetica - ove applicabile in base alla normativa vigente (D.Lgs. 192 del 19/08/2005 e succ. provv.).

Finanziamento massimo per progetto: € 150.000,00Cofinanziamento del beneficiario: 30%Dotazione finanziaria complessiva richiesta: € 7.700.000,00Previsione di progetti approvati: 136 (stima su una media di progetto pari ad €81.000) Regime d’aiuto: in esenzione ai sensi dell’art. 39 del Regolamento UE n. 651\2014

Compatibilità programma. PO Regione Puglia 2014-2020:Asse III obiettivo specifico 3e - Promuovere la nascita e il consolidamento delle Micro, Piccole e Medie ImpreseAzione 3.7 - Interventi di supporto a soluzioni ICT nei processi produttivi delle MPMIAzione 4.2 - Interventi per l’efficientamento energetico delle imprese

Compatibilità programma PON Imprese e Competitività 2014-2020Azione 1.1.3 Sostegno innovazione attraverso sperimentazione e adozione soluzioni innovative in processi, prodotti e formule organizzative e finanziamento industrializzazione ricerca;Azione 1.1.4 Sostegno attività collaborative R&S per sviluppo tecnologie sostenibili, nuovi prodotti e servizi;Azione 4.2.1 Incentivi finalizzati a riduzione consumi energetici e emissioni gas delle imprese

Risultati attesin. 136 imprese che ricevono un sostegnoaumento della produzione di energia di fonti rinnovabilidiminuzione della produzione di gas ad effetto serra

Buona prassiEnte: Regione Emilia RomagnaNome misura: “Investimenti per il risparmio energetico e l’utilizzo di energie rinnovabili nelle PMI del settore cultura” Dotazione finanziaria: € 760.000,00

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PROGETTO 27: GLI ARTISTI ED I CREATIVI NELLE FABBRICHE

Il progetto intende favorire percorsi di incontro, trasferimento e scambio di esperienze e competenze reciproche tra gli artisti ed i creativi e il sistema imprenditoriale regionale e viceversa, al fine di stimolare e sperimentare, attraverso la cross-fertilization, nuove dinamiche di sviluppo e nuove interconnessioni tra il pensiero creativo e i modelli di business tradizionali.Ricerche e studi condotti a livello europeo hanno individuato nella cross-innovation uno degli strumenti più efficaci per stimolare innovazione e rigenerazione delle “fabbriche” tradizionali.Con tale termine si intende un processo attraverso il quale gli operatori culturali e creativi condividono informazioni, collaborano e lavorano con imprese di altri settori produttivi per promuovere nuove idee e progetti introducendo pratiche ed approcci artistici e creativi.Secondo alcune ricerche3, otto sono i principali motivi per cui le aziende dovrebbero incorporare l’arte nel loro DNA.- crea una comunità di lavoro più stimolante;- accende i riflettori sull’azienda definendo strategie di mercato più originali ed efficaci;- aiuta a definire obiettivi e strategie aziendali in modo più coinvolgente;- rafforza il pensiero critico;- compone le diversità e stimola il team building;- contribuisce all’economia e alla qualità della vita lavorativa, in particolare stimolando la produttività grazie al miglioramento della gradevolezza del workplace;- crea un ambiente capace di fondere le competenze, le esperienze, le contrapposizioni, i problemi;- facilita il problem solving.Attraverso il progetto si intende promuovere azioni finalizzate a:

- promuovere reti di collaborazioni tra imprese culturali e creative ed imprese di altri settori dell’economia tradizionale che favoriscano la connessione delle competenze e delle abilità e la definizione di nuovi piani di investimento;

- promuovere l’instaurazione di rapporti di consulenza, anche nella forma di residenze d’artista, tra creativi ed artisti e le imprese di altri settori dell’economia tradizionale;

- creazione di spazi e luoghi, -anche temporanei e nella forma di brokerage events,- per favorire l’incontro, il confronto, lo scambio, la collaborazione e l’avvio di idee sperimentali innovative tra imprese culturali e creative ed imprese di altri settori produttivi.

Tra le spese ammissibili di questa misura rientrano, a titolo esemplificativo:• spese per consulenze e servizi dei professionisti e delle imprese creative che partecipano al progetto;• costi degli strumenti e delle attrezzature, nella misura in cui sono utilizzati per il progetto (non oltre il 40% del

costo complessivo);• spese in allestimenti e servizi per l’organizzazione di eventi di incontro (brokerage event);• altri costi di allestimento dello spazio dedicato al progetto;• spese di management e coordinamento (tali spese non devono superare il 5%).

BeneficiariMPMI, grandi imprese e consorzi.Le proposte progettuali, per la parte ammessa all’agevolazione, devono essere realizzate e/o ascritte nella/alla unità locale dei soggetti beneficiari regolarmente censita presso la CCIAA o in altro documento equivalente, localizzata nel territorio della Regione Puglia e che risulti attiva e produttiva.

Finanziamento massimo per progetto: € 60.000,00Cofinanziamento del beneficiario: 20%Dotazione finanziaria complessiva richiesta: € 3.200.000,00Previsione di progetti approvati: 114 (stima su una media di progetto pari ad €35.000) Regime d’aiuto: De minimis

Compatibilità programma. PO Regione Puglia 2014-2020:Asse III obiettivo specifico 3a - Rilanciare la propensione agli investimenti del sistema produttivoAzione 3.1 - Interventi per il rilancio e la propensione agli investimenti del sistema produttivolett. A) Aiuti per investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili e per processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale

Compatibilità programma PON Imprese e Competitività 2014-2020Azione 1.1.2 Sostegno per l’acquisto di servizi per innovazione tecnologica, strategica, organizzativa imprese

3. Pink, D., Godin, S., esperti di creatività e di innovazione, le riportano nell’intervista rintracciabile su http://www.wobi.com/blog/art/artists-or-employees

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Risultati attesi114 imprese che ricevono un sostegno114 reti di collaborazione tra imprese culturali e creative ed imprese dei settori dell’economia tradizionale

Buone prassiEnte: CERNNome misura: Collide International AwardSito web: http://arts.cern/collide-international-awardEnte: MaterahubNome misura: “Break in the desk” finanziato dal programma UE Erasmus +Sito web: http://breakinthedesk.eu/Ente: Regione Veneto e Confindustria VenetoNome misura: protocollo d’intesa “Alchimie Culturali. Per nuove sinergie tra il mondo dell’impresa e il mondo dell’arte”

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PROGETTO 28: SHARING ECONOMY DELLA CREATIVITA’Descrizione sintetica del progettoIl progetto intende sostenere idee, azioni e strategie per lo sviluppo di forme di economia collaborativa della creatività al fine di favorire l’innovazione sociale e rafforzare l’economia sociale. La sharing economy è una modalità innovativa di condivisione di beni, servizi, informazioni, idee basata su modalità partecipative anche al fine di favorire la nascita di forme integrative di occupazione e di imprenditorialità.Il nuovo modello di economia è basato su tre elementi: la condivisione, la relazione orizzontale tra organizzazioni, una piattaforma tecnologica. Molti i settori in cui la sharing economy ha già trovato sviluppo: la mobilità (BlaBlaCar), la finanza (prestiamoci.it), i contenuti creativi (Zooppa), il food (Gnammo) e il crowdfunding (Starteed).Il potenziale innovativo è notevole alla luce della capacità di produrre impatti positivi nei seguenti ambiti:- sviluppo economico (nuovi modelli di business, risparmio di risorse economiche e tempo, massimizzazione dei benefici derivanti dalla condivisione/riuso di beni, sostenibilità e replicabilità delle iniziative, valorizzazione di beni comuni sottoutilizzati…);- inclusione sociale (nuove reti di relazioni, rafforzamento della fiducia e del senso di appartenenza, pari opportunità nell’accesso ai beni/servizi prodotti o scambiati, partecipazione, collaborazione tra pari…);- formazione (generazione di nuove competenze e profili professionali, promozione di comportamenti e stili di consumo più consapevoli, diffusione di forme di peer education, riduzione del digital divide…);- innovazione tecnologica (sostegno a nuovi modelli di partecipazione e alla condivisione dei saperi attraverso l’uso di piattaforme informatiche, trasparenza e semplificazione amministrativa, impiego di tecnologie “open” e apparati “open-hardware”…).

L’obiettivo del progetto è consentire la nascita e l’implementazione di iniziative, di spirito imprenditoriale, basate sulla condivisione e sulla partecipazione attiva nonché sulla creazione di legami sociali come fondativi dello scambio economico avendo come punto di partenza la consapevolezza del cittadino attivo e produttivo. La misura sostiene lo sviluppo di interventi innovativi per favorire piattaforme condivise di servizi e contenuti culturali rivolti all’animazione e coesione sociale, alla partecipazione collettiva e rigenerazione culturale stimolando le imprese culturali e creative a sviluppare network ed alleanze con altre aziende ed altri settori per sperimentare forme di interazione sociale ed economica fra i diversi attori, singoli o in forma aggregata.

In particolare il progetto sostiene azioni per:- connettere persone, idee e risorse, accrescendo i campi di applicazione delle conoscenze e i mercati di sviluppo, promuovendo risposte innovative, sostenendo network;- sostenere iniziative nel campo dell’innovazione economica e sociale che siano in grado di redistribuire benefici sulla collettività mediante l’assegnazione di un contributo a favore di un’idea, sviluppata da imprese già costituite o di nuova costituzione, di innovazione culturale caratterizzata da un forte impatto sociale, che integri al meglio la capacità di: A. ricercare forme innovative e inclusive di progettazione, produzione, distribuzione e fruizione della cultura e della creatività da parte di tutte le tipologie di pubblico, incluso quello con disabilità ed esigenze specifiche; B. attivare e incrementare la capacità di relazione e interazione con soggetti terzi attraverso la costruzione di reti territoriali e reti on-line;C. essere sostenibile e riproducibile: le idee di impresa devono ambire ad un ulteriore sviluppo dimensionale e/o alla replicabilità in condizioni e ambiti differenti. - sviluppare piattaforme web aperte e accessibili, basate sui principi della co-creazione dei contenuti a supporto di una comunità virtuale di imprenditori.

I progetti presentati, per meglio rispondere agli obiettivi, dovranno: • proporre un’offerta originale rispetto all’offerta già presente sul mercato; • sviluppare una campagna di comunicazione accessibile e multiformato, capace di trasferire i valori della

Sharing Economy; • promuovere pratiche collaborative sul territorio.

Ed essere sviluppati nei seguenti settori: • ACCOGLIENZA: Servizi o soluzioni che aggreghino e valorizzino le risorse del territorio utili alle attività di

ricevimento, ad esempio: servizi di ristorazione, ospitalità. • CULTURA E TEMPO LIBERO: Servizi o soluzioni che valorizzino i saperi, le conoscenze, i mestieri e le tradizioni

dei cittadini, per potenziare l’accesso e la fruizione delle ricchezze del nostro territorio da parte di tutti i pubblici, ad esempio: servizi di turismo esperienziale, servizi di accessibilità culturale, condivisione di esperienze culturali e di intrattenimento nelle città.

• WELFARE e WELLBEING: Servizi o soluzioni che rispondano in modo innovativo ai mutamenti dei bisogni sociali, assistenziali, sanitari e di conciliazione dei tempi di vita.

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Spese ammissibiliLa misura sostiene costi per investimenti in conto capitale e per la gestione. Tra questi indicativamente:Investimento in conto capitale: sono destinati a parziale copertura, fino ad un massimo del 50% delle spese in conto capitale riguardanti:• Creazione di siti web; • acquisto di macchinari; • costi per acquisizione di brevetti e diritti di licenza strumentali alla realizzazione del progetto e costi per il deposito di brevetti e la registrazione di marchi strettamente correlati ai risultati ottenuti nella realizzazione del progetto, nonché le spese per la proprietà industriale; • spese per il piano di comunicazione; • acquisto di software specifici per la prototipazione e il 3D. Spesa corrente per gestione attività: • costi relativi alle tasse di mantenimento e di rinnovazione o qualsiasi altro costo da imputare a brevetti e marchi con data di deposito o di registrazione antecedente alla data di presentazione della domanda; • consulenze tecniche o scientifiche per lo sviluppo del prodotto/servizio, incluse quelle per l’accessibilità; • costo del personale dipendente assunto dall’impresa; • acquisto di materie prime, semilavorati, prodotti finiti.

BeneficiariMPMI come definite nel Regolamento 1407/13, sia tra le imprese già costituite che in corso di costituzione; liberi professionisti anche in forma associata.

Finanziamento massimo per progetto: € 50.000,00Cofinanziamento medio del beneficiario: 20% (per alcune spese ammissibili può essere prevista una percentuale maggiore a seconda del regime d’aiuto)Dotazione finanziaria complessiva richiesta: € 1.600.000,00Previsione di progetti approvati: 50 (stima su una media di progetto pari ad €40.000) Regime d’aiuto: in esenzione ai sensi dell’art. 28 del Regolamento UE n. 651\2014 (per alcune spese ammissibili può essere applicato un regime differente a seconda della tipologia)

Compatibilità programma. PO Regione Puglia 2014-2020:Asse IX obiettivo specifico 9 a “Promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà”Azione 9.3 “Interventi per l’innovazione sociale”

Asse IX obiettivo specifico 9 c “Rafforzamento dell’economia sociale”Azione 9.6 “Interventi per il rafforzamento delle imprese sociali”

Risultati attesiaumento delle imprese che svolgeranno attività a contenuto sociale

Buone prassiEnte: Associazione Culturale “Che fare”Nome Misura: Bando “Che fare”Dotazione finanziaria: €150.000,00

Soggetto promotore: Fondazione Italiana AccentureNome Misura: Sharing actionDotazione finanziaria: €20.000

Ente: Comune di MilanoNome Misura: Startup in reteDotazione: €300.000

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CAPITOLO 5 _______________________

GLI OUTPUT DEL PIANO DI SVILUPPO DELLA PUGLIA CREATIVA

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Complessivamente, il Piano di Sviluppo prevede un investimento di 203 milioni di euro da effettuarsi nel corso di quattro anni (2016 – 2019). Poco più di un terzo (35%) delle risorse complessive (circa 70 milioni) rappresenta il valore delle “azioni di sistema” che comprendono, come già ampiamente illustrato (par.4.1), una rimodulazione della spesa pubblica della Regione (su dati storici: non si tratta, vale la pena ribadirlo, di aumentare significativamente la spesa pubblica ordinaria) e la messa a regime di un sistema di governance pubblica a forte partecipazione privata. Gli output di tali azioni, non facilmente misurabili in termini di valori di mercato ma essenziali per una corretta e trasparente politica di sviluppo economico del settore, comprendono: un cruscotto di strumenti per misurare e quindi decidere come intervenire con cognizione e tempestività; un sistema reticolare di soggetti economici ben connesso con il territorio e stimolato verso l’interazione con altri settori; un forte rafforzamento della visibilità internazionale per il brand “Puglia” e un altrettanto decisivo incentivo per l’internazionalizzazione dei singoli operatori.

2016 2017 2018 2019 2020AZIONE 1: CENTRO STUDI € 150.000,00 € 150.000,00 € 150.000,00 € 150.000,00 € 600.000,00

AZIONE 2: LA BIENNALE DELLA CREATIVITA' € 200.000,00 € 200.000,00 € 400.000,00

AZIONE 3: AUMENTO DELLA CONSAPEVOLEZ-ZA E DELLA COMPETIVITA' DELL'ECOSISTEMA CREATIVO PUGLIESE € 100.000,00 € 100.000,00 € 100.000,00 € 100.000,00 € 400.000,00

AZIONE 4: QUADRO ISTITUZIONALE E ALLEANZE STRATEGICHE € 14.700.000,00 € 14.700.000,00 € 14.700.000,00 € 14.700.000,00 € 58.800.000,00

AZIONE 5: PUGLIA 2019 - APPRODO VERSO MATERA CAPITALE DELLA CULTURA EUROPEA € 0,00 € 2.000.000,00 € 2.000.000,00 € 6.000.000,00 € 10.000.000,00

AZIONE 6: RICONOSCIMENTO FIGURE PRO-FESSIONALI CREATIVE € 50.000,00 € 50.000,00 € 50.000,00 € 50.000,00 € 200.000,00

TOTALE AZIONI € 15.000.000,00 € 17.200.000,00 € 17.000.000,00 € 21.200.000,00 € 70.400.000,00

2016 2017 2018 2019 2020CONSOLIDAMENTO DELLE IMPRESE E CREAZIONE DI START UP CULTURALI € 18.500.000,00 € 6.500.000,00 € 6.500.000,00 € 6.000.000,00 € 600.000,00

CREAZIONE DI RETI E CLUSTER € 2.750.000,00 € 2.750.000,00 € 2.750.000,00 € 2.750.000,00 € 400.000,00

INNOVAZIONE RICERCA & SVILUPPO € 2.500.000,00 € 7.500.000,00 € 6.000.000,00 € 3.000.000,00 € 400.000,00

ESPORTAZIONE € 4.214.285,71 € 4.214.285,71 € 4.214.285,71 € 4.214.285,71 € 58.800.000,00

ISTRUZIONE E FORMAZIONE € 3.500.000,00 € 5.500.000,00 € 5.500.000,00 € 4.000.000,00 € 10.000.000,00

SVILUPPO DEL TURISMO E DEL MARKETING TERRITORIALE € 0,00 € 3.000.000,00 € 3.000.000,00 € 3.000.000,00 € 200.000,00

SVILUPPO SOSTENIBILE € 1.000.000,00 € 12.000.000,00 € 1.000.000,00 € 1.000.000,00 € 70.400.000,00

CROSS INNOVATION € 1.000.000,00 € 1.000.000,00 € 1.000.000,00 € 1.000.000,00

INNOVAZIONE SOCIALE € 500.000,00 € 500.000,00 € 500.000,00 € 500.000,00 € 37.500.000,00

TOTALE PROGETTI € 33.964.285,71 € 42.964.285,71 € 30.464.285,71 € 25.464.285,71 € 11.000.000,00

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Il sistema dei “progetti”, rivolto invece interamente al settore privato 1 (profit e non profit) rappresenta circa il 65% del Piano (132 milioni). Si tratta di un intervento robusto, calibrato per rafforzare e rilanciare fortemente il sistema imprenditoriale della cultura e della creatività e spingerlo ad integrarsi con gli altri settori dell’economia pugliese, per assumere attivamente il ruolo che la politica regionale ha inteso attribuire al settore secondo i documenti di programmazione approvati (dalla Regione e dalla Commissione Europea). Anche, chiaramente e coerentemente con una logica di assunzione delle responsabilità di ciascuna parte, in termini di rischio: il 24% del valore dei “progetti” (circa 32 milioni) è costituito da cofinanziamenti privati, che devono integrare gli strumenti pubblici, secondo quote variabili da progetto a progetto (in taluni casi, la proposta progettuale prevede quote di cofinanziamento privato superiori al minimo richiesto dai regimi di aiuto indicati).

L’insieme dei progetti è comunque concepito per soddisfare un insieme di aree di fabbisogno piuttosto articolato che se vede primeggiare, come si diceva, la creazione e il consolidamento delle imprese (cui è dedicato il 28,2% delle risorse), considera prioritari anche l’innovazione e la ricerca & sviluppo (14,3%) e la formazione (13,9%), coerentemente con le finalità delle fonti di finanziamento pubbliche individuate; il resto della dotazione finanziaria richiesta per i progetti è imputabile ad un mix di progetti riconducibili a misure per favorire l’export (12,7%), ai temi dello sviluppo sostenibile (11,3%), della creazione di reti e cluster (8,3%). Sono infine presidiati con specifici progetti i temi dello sviluppo turistico attraverso la creatività (6,8%), della cross – innovation (3%) e dell’innovazione sociale (1,5%).

Fermo restando che una stima dell’impatto atteso delle singole misure, e delle eventuali modifiche necessarie per ottimizzarle, costituisce un esercizio realisticamente possibile soltanto in una fase relativamente avanzata di implementazione, si espongono di seguito i principali risultati attesi del Piano di Sviluppo, calcolati sulla base dei valori medi attualmente disponibili.

Il Piano ha come potenziale target di beneficiari2 oltre 10 mila imprese culturali e creative, pari al 48% dell’ecosistema culturale e creativo censito nel 2014 (22.817 imprese).

Una stima approssimativa dei target raggiungibili sulla base delle risorse ipotizzate nel Piano comprende la nascita e il sostegno per circa 600 start up culturali e creative (Progetti 1 e 2), con un effetto pari, in media a un incremento annuo del sistema delle imprese del 2,6% rispetto ai dati del 2014; misure di accesso al credito per imprese che rappresentano il 5,1% dell’ecosistema culturale e creativo pugliese; circa 4000 imprese beneficiarie di risorse per investimenti mirati a incrementare la propria capacità di esportazione (il 17,8% del totale): schemi di voucher e analoghi strumenti si concentrano sulla mobilità transnazionale, la mentorship sull’export, le azioni per l’internazionalizzazione sia attraverso attività all’estero che tramite l’incoming di buyers.

1. Rientrano negli incentivi al sistema privato anche le (relativamente minoritarie) iniziative che, pur formalmente destinate a beneficiari pubblici, vincolano le risorse

all’acquisizione di beni e servizi prodotti dagli operatori privati (si veda per es. il Progetto 15). 2. In questo paragrafo si intende per beneficiario l’impresa, il soggetto non profit, l’Amministrazione, e in generale il soggetto economico che riceve l’intervento, come specificato nelle misure di attuazione di ciascun progetto.

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Nella tabella che segue si riassumono i conteggi sui potenziali beneficiari per ciascun progetto del Piano di Sviluppo.

IMPRESE BENEFICIARIE

CONSOLIDAMENTO DELLE IMPRESE E CREAZIONE DI START UP CULTURALI

PROGETTO 1: START E RESTART 200

PROGETTO 2: SOSTEGNO ALL’AVVIO DI START UP CULTURALI E CREATIVE 400

PROGETTO 3: FONDO DI GARANZIA PER LE IMPRESE CREATIVE 1000

PROGETTO 4: STRUMENTI DI INGEGNERIA FINANZIARIA PER L’ACCESSO AL CREDITO DELLA CREATIVITA’ 170

PROGETTO 5: VOUCHER PER CONSULENZE DI MANAGER O ESPERTI DI EUROPROGETTAZIONE PER LE IMPRESE CULTURALI E CREATIVE 800

PROGETTO 6: RIGENERAZIONE URBANA DEL PATRIMONIO CULTURALE 67

PROGETTO 7: ACCELLERATORI DI IMPRESA CREATIVA 12

PROGETTO 8: STRUMENTI DI MANAGEMENT PER LE IMPRESE CULTURALI E CREATIVE 50

CREAZIONE DI RETI E CLUSTERPROGETTO 9: COSTITUZIONE DI RETI DI IMPRESA CREATIVA 160

PROGETTO 10: RETE DEI COWORKING 1000

INNOVAZIONE RICERCA & SVILUPPO

PROGETTO 11: VOUCHER PER LA DIGITALIZZAZIONE 120

PROGETTO 12: VOUCHER PER L’INNOVAZIONE 140

PROGETTO 13: LIVING LAB CULTURALI E CREATIVI 42

PROGETTO 14: FABLAB 12

PROGETTO 15: SOSTEGNO ALL’INNOVAZIONE DELL’OFFERTA CULTURALE IN PUGLIA ATTRAVERSO PRODOTTI E SERVIZI FORNITI DALLE IMPRESE CULTURALI E CREATIVE 77

ESPORTAZIONE

PROGETTO 16: PROGRAMMA MENTORSHIP: ALFABETIZZAZIONE EXPORT 995

PROGETTO 17: VOUCHER PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE 1143

PROGETTO 18: VOUCHER PER INCOMING BUYERS 1600

ISTRUZIONE E FORMAZIONE

PROGETTO 19: VOUCHER PER LA FORMAZIONE CONTINUA 1250

PROGETTO 20: MOBILITA’ TRANSNAZIONALE 320

PROGETTO 21: INTEGRAZIONE DI CULTURA E CREATIVITA' NELL'OFFERTA FORMATIVA SCOLASTICA 38

PROGETTO 22 AZIONI DI SISTEMA E PERCORSI FORMATIVI NEL SETTORE DELLO SPETTACOLO E DELLA CREATIVITA’ 25

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SVILUPPO DEL TURISMO E DEL MARKETING TERRITORIALE

PROGETTO 23: INIZIATIVE INTEGRATE A SOSTEGNO DEL TURISMO CREATIVO E DELL’ENOGASTRONOMIA 58

PROGETTO 24: SVILUPPO DI PRODOTTI E SERVIZI CREATIVI INTEGRATI PER LA VALORIZZAZIONE DEGLI ATTRATTORI CULTURALI, NATURALI E TURISTICI 100

SVILUPPO SOSTENIBILE

PROGETTO 25: VOUCHER PER INVESTIMENTI SOSTENIBILI 800

PROGETTO 26: AGEVOLAZIONE PER I GESTORI DELLE STRUTTURE CREATIVE PER FAVORIRE INVESTIMENTI IN TECNOLOGIE INNOVATIVE 136

CROSS-INNOVATION PROGETTO 27: GLI ARTISTI ED I CREATIVI NELLE FABBRICHE 114

INNOVAZIONE SOCIALE PROGETTO 28: SHARING ECONOMY DELLA CREATIVITA’ 50

TOTALE 10877

Secondo le proiezioni del Distretto, ciascun beneficiario riceverebbe mediamente un sostegno pubblico diretto pari a circa € 9.200 (che corrispondono mediamente un investimento di 12.200 se si considerano le quote di cofinanziamento privato previste). Rispetto alla singola impresa beneficiaria, l’intensità di aiuto media prevista dal Piano corrisponde a un ammontare di circa il 9% del fatturato medio dell’impresa creativa pugliese (pari a quasi 105.000€ 3): un’entità considerata non particolarmente a rischio di falsare il gioco della concorrenza e del tutto compatibile con i più diffusi regimi di aiuto (cfr. in particolare: de minimis, ampiamente applicabile alla maggior parte delle misure, ma anche coerente con il Regolamento UE 651/2014 relativo agli aiuti in esenzione), ma in grado tuttavia di fornire una capacità di investimento effettivamente utile e proporzionata al volume medio del business, particolarmente efficace in questa congiuntura.

Si può stimare, basandosi sull’assunzione che un euro di incentivo pubblico possa contribuire a generare mediamente cinque euro di fatturato aggiuntivo per le imprese beneficiarie 4, che l’incremento dell’incidenza del sistema produttivo culturale e creativo sul Pil regionale si allineerebbe, attuando il Piano, alla media nazionale (circa il 4,3% del valore aggiunto dell’economia. In Puglia siamo al 3%), con un significativo impatto sull’economia dei territori. Questo avrebbe inoltre un effetto sull’occupazione, basandosi sui dati medi 2014, di circa 6.500 addetti, equivalente ad un sostanziale rafforzamento delle imprese esistenti o, alternativamente, a circa 2.700 nuove imprese (alle quali vanno aggiunte quelle derivanti dagli specifici progetti per la creazione di nuove startup).Secondo le stime di Symbola – Unioncamere, infine, la spesa turistica attivata dalla cultura e dalla creatività vale in Puglia circa il 33,2% della spesa turistica regionale (circa 1,1 miliardi di euro). In questa prospettiva, il Piano prevedrebbe nel quadriennio misure che hanno un impatto complessivo per 220 milioni di € in termini di spesa turistica aggiuntiva.

3. Calcolato considerando che il fatturato del settore (2014) è pari a 2,4 mld di euro e che la Regione conta 22.817 imprese (Symbola – Unioncamere).4. Questa assunzione deriva dal riscontro effettuato sul comparto dello spettacolo pugliese, sulla base dei contributi pubblici ricevuti negli ultimi anni e il volume d’affari corrispondentemente realizzato. Si è consapevoli del fatto che il valore sia una stima non necessariamente applicabile ad altri comparti e si considera dunque puramen-te indicativa.

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COORDINAMENTO:Vincenzo Bellini, Michele Casella, Cinzia Lagioia, Luca Lo Basso, Roberto Ricco e Domenico Sturabotti

CAPITOLO 1 - GRUPPO DI LAVORO:Christian Caliandro, Sara Consolato, Daniele Di Stefano,Francesca Loi, Silvia Petrone e Romina Surace

CAPITOLO 2 - GRUPPO DI LAVORO: Francesco Carabellese, Antonio Cordella, Alberto De Leo, Claudia Laricchia, Girolamo Lopriore, Franco Milella, Luigi Partipilo, Marco Ranieri, Tommaso Savino

CAPITOLI 3-4-5 - GRUPPO DI LAVORO:Vincenzo Bellini, Cinzia Lagioia, Luca Lo Basso

ALLEGATO TECNICO - GRUPPO DI LAVORO:Vincenzo Bellini, Cinzia Lagioia, Luca Lo Basso

COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE - GRUPPO DI LAVORO:Alfredo Bortone (Marconi Web), Roberta Dispoto (Studio9), Giovanni Fiscarelli (Mediafarm),Pierpaolo Lala (Cool Club), Vincenzo Recchia (IMood), Massimo Ruggiero (Oz Film),Chiara Idrusa Scrimieri (Artetèca), Valentina Scuccimarra (Mediafarm), Elettra Sparapano (Oz Film), Andrea Visicchio (Progetti per comunicare)

COORDINAMENTO RETI TERRITORIALI:Euclide Della Vista, Cesare Liaci, Gianluca Zurlo

La riproduzione e/o diffusione parziale o totale dei datie delle informazioni presenti nel Capitolo 1 è consentitaesclusivamente con la citazione completa della fonte:Distretto produttivo Puglia Creativa e FondazioneSymbola – CREATIVE IN PUGLIA, 2015

La riproduzione e/o diffusione parziale o totale deidati e delle informazioni presenti nel Capitolo 2, 3 e 4è consentita esclusivamente con la citazione completadella fonte: Distretto produttivo Puglia Creativa – PIANODI SVILUPPO 2016-2019

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