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ALGODISTROFIA ED EDEMA ALGODISTROFIA ED EDEMA OSSEOOSSEO
SINONIMI DELLA SINDROME SINONIMI DELLA SINDROME ALGODISTROFICAALGODISTROFICA
Causalgia maggiore o minoreCausalgia maggiore o minoreAtrofia acuta dell’ossoAtrofia acuta dell’ossoAtrofia di SudeckAtrofia di SudeckOsteodistrofia di SudeckOsteodistrofia di SudeckTrofoneurosi periferica acutaTrofoneurosi periferica acutaAngiospasmo traumaticoAngiospasmo traumaticoVasospasmo traumaticoVasospasmo traumaticoOsteoporosi post-traumaticaOsteoporosi post-traumaticaReumatismo barbituricoReumatismo barbituricoContrattura di VolkmannContrattura di VolkmannOsteoporosi migranteOsteoporosi migranteOsteoporosi transitoriaOsteoporosi transitoria
Sclerodattilia postinfartualeSclerodattilia postinfartualeSindrome spalla-manoSindrome spalla-manoSindrome spalla-mano-ditaSindrome spalla-mano-ditaDistrofia riflessaDistrofia riflessaDistrofia neurovascolare riflessaDistrofia neurovascolare riflessaAlgoneurodistrofiaAlgoneurodistrofia
Distrofia simpatica riflessaDistrofia simpatica riflessa(RSDS / RSD)(RSDS / RSD)
AlgodistrofiaAlgodistrofiaSindrome dolorosa regionale Sindrome dolorosa regionale complessacomplessa (CRPS: I e (CRPS: I e II)II)
COMPLEX REGIONAL PAIN SYNDROME (CRPS)COMPLEX REGIONAL PAIN SYNDROME (CRPS)CRPS type I (RSD)1. Tipe I is a syndrome that develops after an initiating noxious event.2. Spontaneous pain or allodynia/hyperalgesia occurs, is not limited to the territory of a single peripheral nerve, and is disproportionate to the inciting event.3. There is or has been evidence of edema, skin blood flow abnormality, or abnormal sudomotor activity in the region of the pain since the inciting event.4. This diagnosis is excluded by the existence of conditions that would otherwise account for the degree of pain and dysfunction.
CRPS type II (Causalgia)1. Type II is a syndrome that develops after a nerve injuri. Spontaneous pain or allodynia/hyperalgesia occurs and is not necessarily limited to the territory of the injured nerve.2. There is or has been evidence of edema, skin blood flow abnormality, or abnormal sudomotor activity in the region of the pain since the inciting event.3. This diagnosis is excluded by the existence of conditions that would otherwise account for the degree of pain and dysfunction.
• Denmark (1813)Denmark (1813)– causalgiacausalgia
• Mitchell (1864)Mitchell (1864)– ““causalgia”causalgia”– meccanismo periferico e centralemeccanismo periferico e centrale
• Sudeck (1900)Sudeck (1900)– osteoporosiosteoporosi– riflesso simpaticoriflesso simpatico– aspetto “ infiammatorio “aspetto “ infiammatorio “– attivazione nocicettivaattivazione nocicettiva
• Leriche (1939)Leriche (1939)– circolo viziosocircolo vizioso– dolore ischemicodolore ischemico
• Livingston (1944) Livingston (1944) – circuiti riverberanticircuiti riverberanti– cellule internuncialicellule internunciali– attivazione del simpatico, attivazione del simpatico, dei motoneuroni e dei motoneuroni e dei neuroni ascendentidei neuroni ascendenti
• Doupe (1944)Doupe (1944)– depolarizzazione somatosensoriale da depolarizzazione somatosensoriale da
parte del simpaticoparte del simpatico
• Nathan (1947)Nathan (1947)– Efapsi fra sistema efferente ed Efapsi fra sistema efferente ed
afferenteafferente
• Melzack (1971)Melzack (1971)– diminuite afferenzediminuite afferenze– diminuzione della inibizione centrale sul diminuzione della inibizione centrale sul
perifericoperiferico
• Sunderland (1976)Sunderland (1976)– ipotesi della turbolenza (disfunzione cellule ipotesi della turbolenza (disfunzione cellule
dei corni posteriori)dei corni posteriori)
• Roberts (1986)Roberts (1986)– wide dynamic range (WDR) neuronswide dynamic range (WDR) neurons
• Dotson (1993)Dotson (1993)– centri sopraspinali (diffuse noxious centri sopraspinali (diffuse noxious
inhibitory controls) (DNIC)inhibitory controls) (DNIC)
• Schott (1995) e Berthecat (1997)Schott (1995) e Berthecat (1997)– ruolo assente o secondario del sistema ruolo assente o secondario del sistema
simpaticosimpatico– neuropeptidineuropeptidi– fibre Cfibre C– sensibilizzazione centrale e perifericasensibilizzazione centrale e periferica
FISIOPATOLOGIA: TAPPE ESSENZIALIFISIOPATOLOGIA: TAPPE ESSENZIALI
EpidemiologiaEpidemiologiaDal primo studio epidemiologico europeo sulla CRPS si evince:Dal primo studio epidemiologico europeo sulla CRPS si evince:
Incidenza: 26,2/100.000 all’annoIncidenza: 26,2/100.000 all’anno
Rapporto Femmina/Maschio: 3,5/1Rapporto Femmina/Maschio: 3,5/1
Picco d’incidenza: 55-75 anniPicco d’incidenza: 55-75 anni
Sulla base dei dati epidemiologici USA:Sulla base dei dati epidemiologici USA:
Incidenza: 5,5/100.000 all’anno con rapporto di prevalenza di Incidenza: 5,5/100.000 all’anno con rapporto di prevalenza di 20,57/100.00020,57/100.000
deMos M, Pain 2007; 129: 12-20
Marinus J, Lancet Neurol 2011; 10: 637-48
Sandroni P, Pain 2003; 103: 199-207
1 : 6 (BAMBINI)1 : 6 (BAMBINI)
Complex Regional Pain Syndrome I (CRPS I)
circa il 10% dei pazienti per alcuni autori,
dal 40 al 65% per altri
Riferisce un trauma minore o non ricorda affatto un trauma
La CRPS è caratterizzata da alterazioni sensoriali, autonomiche, motorie, cutanee e ossee confinate a un arto, ma il sintomo principale è il dolore
Goebel A, Rheumatology 2011; 50: 1739-1750
Veldman PHJM, Lancet 1993: 342: 1012-6
Gli eventi scatenanti più frequentemente riportati sono:
Fratture (45%)
Distorsioni (18%)
Chirurgia elettiva (12%)Marinus J, Lancet Neurol 2011; 10: 637-48
L’evento traumatico che più frequentemente si complica in una CRPS è la frattura dell’estremità distale del radio (Frattura di Colles)
L’esatta incidenza presenta ampie differenze tra i diversi studi, oscillando tra l’ 1 e il 37% dei casi
La maggior incidenza è registrata nel sesso femminile
Non è ancora chiaro se la comparsa di una CRPS possa dipendere dalla gravità della frattura, dalle modalità di riduzione della stessa e dalla procedura di immobilizzazione
Frattura di Colles
Eventi predisponenti la Sindrome Algodistrofica
Trauma
Immobilizzazione
Ischemia cerebrale (12-20%)
Interventi neurochirurgici
Affezioni pleuropolmonari
IMA (5-20%)
Arteriografia, angiografia
Neoplasie
Farmaci (antitubercolari, anticonvulsivanti)
Manovre intra-articolari (artrocentesi, artroscopia, infiltrazioni)
Cause di CRPSLe più recenti evidenze individuano nei processi di neuroflogosi locale le
ipotesi patogenetiche più condivise, poiché sarebbero in grado di innescare la malattia essendo responsabili delle manifestazioni cliniche presenti nelle prime fasi (edema, eritrosi, aumento della temperatura locale e della sudorazione)
Nelle fasi successive il disturbo del microcircolo e il danno microvascolare rappresentano i meccanismi patogenetici responsabili della frequente evoluzione clinica a quella fase definita “fredda o distrofica” che si esprime con scomparsa dell’edema, presenza di subcianosi e termotatto diminuito
Il ruolo del presunto accoppiamento patologico tra gli afferenti nocicettivi e il SNS, così come le modificazioni funzionali a livello del SNC, restano ipotesi che necessitano di più robuste dimostrazioni
NeuroflogosiIl rilascio locale di neuropeptidi proinfiammatori e di alcune citochine innesca e sostiene le
prime fasi di malattia determinando iperalgesia, allodinia, edema ed aumento della temperatura locale
Il nerve growth factor (NGF), si lega a specifici recettori presenti sulle fibre afferenti sensitive e porta alla liberazione retrodromica di neuropeptidi quali la sostanza P (SP) e il calcitonin gene-related peptide (CGRP) in grado di determinare un profondo turbamento a livello del microcircolo attraverso l’induzione di vasodilatazione, aumento della permeabilità alle proteine plasmatiche ed edema interstiziale
Il tumor necrosis factor (TNF)-α sembra rappresentare il tramite tra il processo flogistico scatenato dall’evento traumatico, le successive sintesi e liberazione delle altre citochine proinfiammatorie (IL-1ß e IL-6) e l’induzione della neuroflogosi con conseguente alterazione del microcircolo
Goebel A, Rheumatology 2011; 50: 1739-1750
Modello concettuale integrativo
Secrezione retrodromica
Alterato microcircolo
Nella cascata di eventi responsabili delle fasi successive di CRPS, il disturbo metabolico legato all’alterato scambio capillare (disturbo della permeabilità capillare, edema interstiziale, conseguente ipossia e l’acidosi locale derivante dal metabolismo anaerobio) potrebbe essere il responsabile del mantenimento e dell’aggravamento delle manifestazioni cliniche
L’ischemia tissutale, che coinvolge i piani cutanei e i tessuti profondi (muscoli, articolazioni e osso) trova riscontri morfologici nelle alterazioni osservabili a livello muscolare (deposito di pigmento lipofuscinico, atrofia delle fibre muscolari) e a livello dell’endotelio del microcircolo
Alterato microcircoloDurante il danno endoteliale i vasi mostrano cellule endoteliali rigonfie con
polimorfonucleati che aderiscono alla parete capillare; il lume del vaso è spesso occluso, con conseguente apertura di shunt artero-venulari che compromette ulteriormente il flusso ematico e gli scambi metabolici tissutali
SINDROME COMPARTIMENTALE: lo stravaso plasmatico interstiziale supera le capacità drenanti del sistema linfatico, inducendo un aumento della pressione idrostatica tissutale e una conseguente alterata dinamica degli scambi capillari (no-reflow phenomenon)
Muller M, J Orthop Sur Res 17:3-14
La liberazione di radicali liberi dell’ossigeno indotti dallo stress ipossico comporta un ulteriore danno capillare e il mantenimento del processo flogistico
L’acidosi tissutale L’acidosi tissutale che ne deriva diventa l’evento responsabile sia del mantenimento della sintomatologia dolorosa, sia del riverberarsi dello stimolo sulla liberazione di neuromediatori responsabili dell’alterata dinamica degli scambi capillari (CGRP e SP)
Diagramma dei possibili meccanismi patogenetici responsabili dell’esordio e del mantenimento della CRPS e delle conseguenti manifestazioni cliniche
AARRTTEERRIIOOLLAA
VVEENNUULLAA
VASOMOTILITA’ PERIFERICA
METARTERIOLAMETARTERIOLA
CCAA PP
II LL LL AA RR EEDilatatoriDilatatoriistaminaistamina
serotoninaserotoninabradichininabradichinina
prostaglandineprostaglandine
GLOMO-NEURO-MIO-ARTERIOSO
ANASTOMOSI ARTERIO-VENOSAANASTOMOSI ARTERIO-VENOSA
CostrittoriCostrittoriangiotensinaangiotensinacatecolaminecatecolamine
CALORECALORE
COLORECOLORE
Il ruolo del SNC Il SNC va incontro a cambiamenti strutturali e funzionali in caso di dolore persistente
tali da provocare una sensibilizzazione centrale
I meccanismi responsabili potrebbero coinvolgere una disinibizione dei nocicettori spinali e trigeminali o facilitazione all’attività nocicettiva da parte di neuroni eccitatori che proiettano dalla medulla rostroventrale
Simili cambiamenti di verificano nelle strutture coinvolte negli aspetti emozionali del dolore, come amigdala, giro cingolato anteriore, corteccia prefrontale
Il processo di sensibilizzazione sembra distorcere e sopprimere le sensazioni non potenzialmente pericolose
La perdita di influenza inibitoria sugli stimoli cutanei normali nell’arto affetto potrebbero aumentare l’eccitabilità della rete nocicettiva talamo corticale creando un circolo vizioso
La disfunzione centrale può essere causa di dolore cronico, iperalgesia e allodinia, compromissione della funzione motoria (distonia)
Marinus J, Lancet Neurol 2011; 10: 637-48
TraumaTrauma
NormalNormalStimulusStimulus SYMP. PREG.
LOW THRESHOLD MECHANOLOW THRESHOLD MECHANO RECEPTORRECEPTOR
NOCICEPTORNOCICEPTOR
WDR
SYMP. POSTG.
AA BB CC
MMaaggnniittuuddee
ooff
PPaaiinn P a t i e n t P r e s e n t a P a t i e n t P r e s e n t a
t i o n t i o n
SMPSIP
DECORSO CLINICODECORSO CLINICO(Tre stadi)(Tre stadi)
• ACUTO:ACUTO:– Dolore continuo dura fino a 3-6 mesi, iperpatia, Dolore continuo dura fino a 3-6 mesi, iperpatia,
allodinia, tumefazione, calore, iperidrosi, ipertricosi, allodinia, tumefazione, calore, iperidrosi, ipertricosi, arrossamento.arrossamento.
• DISTROFICO:DISTROFICO:– Dolore intermittente (sotto carico), attenuazione edema Dolore intermittente (sotto carico), attenuazione edema
(ortostatismo), iperestesia ed ipertermia, iniziale (ortostatismo), iperestesia ed ipertermia, iniziale adesione della pelle ai piani sottostanti, scomparsa adesione della pelle ai piani sottostanti, scomparsa ipertricosi, scarse plicature, iniziale rigidità articolare.ipertricosi, scarse plicature, iniziale rigidità articolare.
• ATROFICO:ATROFICO:– Dolore assente o lieve, cute fredda, pallida, lucida, senza Dolore assente o lieve, cute fredda, pallida, lucida, senza
peli, retrazione tipo Dupuytren.peli, retrazione tipo Dupuytren.
CLASSIFICAZIONE E CRITERI CLINICI DELLACLASSIFICAZIONE E CRITERI CLINICI DELLASINDROME ALGODISTROFICA SIMPATICO-RIFLESSASINDROME ALGODISTROFICA SIMPATICO-RIFLESSA
DEFINITADEFINITA
1 Dolore associato ad allodinia o iperpatiaDolore associato ad allodinia o iperpatia2 DolorabilitàDolorabilità3 Alterazioni vasomotorie e Alterazioni vasomotorie e della sudorazionedella sudorazione
– Estremità fredda e pallida Estremità fredda e pallida (vasospasmo)(vasospasmo)– Estramità calda ed eritematosa Estramità calda ed eritematosa (iperemia)(iperemia)– Iperidrosi ed ipertricosiIperidrosi ed ipertricosi
4 Alterazioni cutanee distroficheAlterazioni cutanee distrofiche– Cute lucida e con perdita Cute lucida e con perdita della normale elasticitàdella normale elasticità– AtrofiaAtrofia– Assottigliamento cutaneoAssottigliamento cutaneo– Alterazioni ungueali (colore, fragilità)Alterazioni ungueali (colore, fragilità)– Ispessimento Ispessimento della fascia palmare/plantaredella fascia palmare/plantare
5 Tumefazione (edema depressibile e non)Tumefazione (edema depressibile e non)
PROBABILEPROBABILE
1 Dolore ed allodiniaDolore ed allodinia2 Alterazioni vasomotorie eAlterazioni vasomotorie e della sudorazionedella sudorazione3 TumefazioneTumefazione
POSSIBILEPOSSIBILE
1 Alterazioni vasomotorie e Alterazioni vasomotorie e della sudorazionedella sudorazione2 TumefazioneTumefazione
DiagnosiLa diagnosi di CRPS classica o “completa” è clinica, i criteri diagnostici di Budapest sono stati recentemente aggiornati e largamente accettati
adattato da Harden RN, Pain Med 2007; 8: 326-331
FORME CLINICHEFORME CLINICHE
DISTRIBUZIONEDISTRIBUZIONE
• PolifocalePolifocale• MonofocaleMonofocale• MigranteMigrante• ParcellareParcellare• RecidivanteRecidivante
SEDISEDI
PiedePiedeGinocchioGinocchio
Anca (osteoporosi trans. Anca (osteoporosi trans. retrazione capsulare)retrazione capsulare)
Spalla (capsulite retraente, Spalla (capsulite retraente, sindr. spalla-mano)sindr. spalla-mano)Mano (sindr. spalla-mano, Mano (sindr. spalla-mano,
Dupuytren (?)Dupuytren (?)VertebreVertebre
ALGODISTROFIA MULTIFOCALE E MIGRANTE
CRPS: Diagnosi differenziale In fase florida vanno tenuti in conto oltre alle fratture da stress e le patologie vascolari arteriose e venose, le forme artritiche soprattutto a genesi infettiva o microcristallina, così come le localizzazioni settiche delle guaine tendinee e delle fasce, erisipela, linfangite, osteoporosi da disuso
Negli stadi avanzati devono essere
escluse altre patologie quali la
sclerodermia e la malattia di Dupuytren
Condrocalcinosi
Dupuytren Sclerodermia
TVP
INDAGINI STRUMENTALIINDAGINI STRUMENTALI
• RADIOGRAFIA RADIOGRAFIA STANDARDSTANDARD
• RMNRMN• SCINTIGRAFIASCINTIGRAFIA• DENSITOMETRIADENSITOMETRIA• ECOGRAFIAECOGRAFIA• VELOCIMETRIA VELOCIMETRIA
DOPPLERDOPPLER
• CAPILLAROSCOPIACAPILLAROSCOPIA• TEST PROVOCATIVITEST PROVOCATIVI (Simpaticolisi con (Simpaticolisi con
fentolamina parenterale )fentolamina parenterale )• POTENZIALI CUTANEIPOTENZIALI CUTANEI• TERMOGRAFIATERMOGRAFIA• TACTAC• ARTROGRAFIAARTROGRAFIA
RADIOGRAFIA TRADIZIONALERADIOGRAFIA TRADIZIONALE
• Demineralizzazione:Demineralizzazione:– maculata (non patognomonica)maculata (non patognomonica)– diffusa (aspetto vitreo, tardivo)diffusa (aspetto vitreo, tardivo)
Alta definizione:Alta definizione:– riassorbimento subperiostaleriassorbimento subperiostale– riassorbimento intracorticaleriassorbimento intracorticale– riassorbimento endostaleriassorbimento endostale– riassorbimento subcondrale (erosioni?)riassorbimento subcondrale (erosioni?)– riassorbimento marginaleriassorbimento marginale– frammentazione parcellare marginale (aspetto “sgretolato” o frammentazione parcellare marginale (aspetto “sgretolato” o
“crumling”)“crumling”)• Rispetto alle interlinee articolariRispetto alle interlinee articolari• Tumefazioni parti molliTumefazioni parti molli
FORME ATIPICHE:FORME ATIPICHE:– demineralizzazione metafisaria a banda (soprattutto nel bambino)demineralizzazione metafisaria a banda (soprattutto nel bambino)– demineralizzazione parcellaredemineralizzazione parcellare– idrarto (soprattutto ginocchia e caviglia)idrarto (soprattutto ginocchia e caviglia)
ALGODISTROFIA: ESITI
SCINTIGRAFIASCINTIGRAFIA• TRACCIANTE: TRACCIANTE: Tecnezio 99 m-DifosfonatoTecnezio 99 m-Difosfonato• UTILITA’:UTILITA’: Diagnosi precoce, forme silenti, evoluzione spontanea Diagnosi precoce, forme silenti, evoluzione spontanea• o sotto trattamentoo sotto trattamento• METODICA:METODICA: Trifasica (fase dinamica, fase precoce, fase tardiva) Trifasica (fase dinamica, fase precoce, fase tardiva)• PARAMETRI VALUTABILI:PARAMETRI VALUTABILI:
• TIME ACTIVITY CURVE-1 (TAC-1)TIME ACTIVITY CURVE-1 (TAC-1) (Flusso sanguigno) (15 secondi)(Flusso sanguigno) (15 secondi)• TIME ACTIVITY CURVE-2 (TAC-2)TIME ACTIVITY CURVE-2 (TAC-2) (Letto vascolare, volume sanguigno) (45 secondi)(Letto vascolare, volume sanguigno) (45 secondi)
FASEFASEDINAMICADINAMICA(180 SEC.)(180 SEC.)
• TESSUTO INTERSTIZIALETESSUTO INTERSTIZIALE (Compartimento extracellulare dei (Compartimento extracellulare dei tessuti molli e dell’osso)tessuti molli e dell’osso)
FASEFASESTATICASTATICAPRECOCEPRECOCE
• OSSOOSSO (Incorporazione dei nuclei di ossificazione(Incorporazione dei nuclei di ossificazione per l’attività osteoblastica)per l’attività osteoblastica)
FASEFASESTATICASTATICATARDIVATARDIVA
Normale
Vascolare Ossea Vascolare Ossea Vascolare Ossea
Algodistrofia“Calda”
Algodistrofia“Fredda”
SCINTIGRAFIA OSSEA TRIFASICA
ALGODISTROFIA FREDDAALGODISTROFIA CALDA
DENSITOMETRIA OSSEADENSITOMETRIA OSSEAMETODICHEMETODICHE::
Dual-x-ray-absorptiometry (DXA)Dual-x-ray-absorptiometry (DXA)Ultrasuoni (US)Ultrasuoni (US)
SEDI:SEDI:““Total body” (DXA)Total body” (DXA)
Polso (DXA)Polso (DXA)Calcagno (DXA, US)Calcagno (DXA, US)
UTILITA’:UTILITA’:Valutazione entità della demineralizzazioneValutazione entità della demineralizzazione
(soprattutto relativa alla sede controlaterale)(soprattutto relativa alla sede controlaterale)MonitoraggioMonitoraggio
““Body composition” della sede affetta Body composition” della sede affetta (comparata con la controlaterale)(comparata con la controlaterale)
LA DENSITOMETRIA OSSEA NELL’ALGODISTROFIA
La Risonanza Magnetica (RM)
Limitatamente alle fasi precoci di malattia, la RM consente di osservare quadri riferibili ad un aumento del contenuto idrico midollare, con il limite tecnico che tali alterazioni sono presenti a carico dei segmenti ossei di limitate dimensioni, quali quelle della mano e del piede
Nella fase acuta la RM mostra edema dei tessuti molli periarticolari, edema osseo diffuso dell’articolazione affetta e versamento articolare
L’edema osseo non è una condizione caratteristica della CRPS pertanto la RM non è in grado di confermare la diagnosi, ma è utile per la diagnosi differenziale con altre condizioni patologiche
Korompilias AV, Skeletal Radiol 2009; 38: 425-436
Paziente maschio di 42 anni con storia di precedente lesione del tendine achilleo riparata e diagnosi clinica di CRPS, 3 mesi dopo l’intervento
L’immagine sagittale STIR (a) e contrast-enhanced T2 soppressione del grasso (b) mostrano diffuso edema osseo con enhancement dopo somministrazione di gadolinio a livello della tibia distale, metatarso e calcagno
Korompilias AV, Skeletal Radiol 2009; 38: 425-436
Le sindromi da edema midollare L’impiego estensivo della RM nello studio delle patologie dell’apparato locomotore ha condotto al riconoscimento di una specifica alterazione di segnale denominata “edema midollare osseo”
Tale riscontro, che rappresenta il corrispettivo di un aumentato contenuto idrico midollare osseo, non corrisponde ad una specifica patologia, ma è il risultato di diverse dinamiche fisiopatologiche presenti in corso di patologie traumatiche, flogistiche, degenerative, vascolari
Molte sono le condizioni patologiche associate al riscontro RM di edema osseo inclusi i traumi, osteomielite, artrite, osteoartrosi, neoplasia, necrosi avascolare, osteoporosi transitoria dell’anca, osteoporosi regionale migrante
Terminologia• The term ‘‘bone marrow edema’’ was first
introduced to the radiological community by Wilson et al, 1988.
• In a group of patients with debilitating knee and hip pain they described ill-defined bone marrow hyperintensities on T2w MR images. Standard radiographs showed non-specific osteopenia or were normal. The authors called their findings ‘‘bone marrow edema’’ due to the ‘‘lack of a better term and to emphasize the generic character of the condition’’
Definizione di edema osseo alla RMN
Principali meccanismi patogenetici
Osteoporosi transitoria dell’anca Viene considerata da molti autori come una forma abortiva di osteonecrosi avascolare della testa del femore o come un forma di algodistrofia
E’ un disordine caratterizzato da una fase acuta di severo dolore e limitazione funzionale dell’anca in assenza di storia di trauma, che precede di un periodo che va da 3 a 6 settimane i segni radiografici e densitometrici di demineralizzazione della testa e del collo del femore
E’ più frequente in uomini di mezza età e donne al terzo trimestre di gravidanza o nel post-partum (M/F: 3/1), monolaterale nel 95% dei casi
Solitamente i segni clinici si risolvono spontaneamente e le alterazioni radiologiche evolvono verso la normalità dopo 3-6 mesi dall’inizio
Korompilias AV, Skeletal Radiol 2009; 38: 425-436
Osteoporosi transitoria dell’anca
Donna di 26 anni con storia di dolore all’anca sinistra da 6 settimane:
La radiografia dell’anca destra è nella norma (a)
La radiografia dell’anca sinistra marcata osteopenia della testa, del collo e dell’acetabolo femorale (b)
Korompilias AV, Skeletal Radiol 2009; 38: 425-436
Osteoporosi transitoria dell’anca Nella fase iniziale la radiografia convenzionale risulta nella norma
Solitamente dopo 3-6 settimane dall’inizio dei sintomi la radiografia mostra demineralizzazione ossea periarticolare
La remineralizzazione completa radiologicamente può avvenire fino a 2 anni dopo la risoluzione della sintomatologia dolorosa
Nonostante la presenza di artralgie e versamento articolare lo spazio articolare rimane intatto e non ci sono evidenti lesioni subcondrali
La scintigrafia ossea rivela un omogeneo diffuso aumento della captazione del radiotracciante che coinvolge l’intera testa e collo del femore
Korompilias AV, Skeletal Radiol 2009; 38: 425-436
NON SEMPRE E’ COSI’
SI’ SI’SI’
SI’NO (o Ridotta Diff. Capt.)
NO
TOH - RSD
TMES
Osteoporosi transitoria dell’anca
Korompilias AV, Skeletal Radiol 2009; 38: 425-436
La risonanza magnetica mostra entro le prime 48 ore dopo l’inizio dei sintomi, i tipici segni di edema osseo, caratterizzati da bassa intensità di segnale a livello della testa del femore nella sequenza T1 (a), aumento di intensità di segnale nella stessa area nelle immagini in T2 soppressione del grasso (b) e STIR (c)
Frediani B. Il Reumatologo, 2009
Osteoporosi Transitoria dell’Anca(edema midollare transitorio dell’anca)
Ischemia Diffusa Iperafflusso Diffuso
Fattori di Rischio
Risoluzione
Osteonecrosi
Con Edema Midollare Senza Edema Midollare
Ischemia Localizzata
Osteoporosi Regionale Migrante Si tratta di una forma migrante di osteoporosi transitoria, coinvolgente soprattutto il ginocchio, la caviglia ed il piede, l’anca viene interessata meno
Descritta inizialmente da Duncan nel 1967, è una malattia rara caratterizzata da dolore delle articolazioni , esacerbato dal carico e raggiunge l’acme in un paio di mesi, talora con segni di flogosi locale
Si associa alla presenza di osteopenia focale
Colpisce generalmente i maschi di mezza età
Evolve con un tipico coinvolgimento migrante di vari distretti, in genere in modo sostitutivo o più raramente con un overlap tra due distretti contigui
Dopo circa 3-9 mesi si assiste ad una risoluzione spontanea dei sintomi Massara A, Reumatismo 2005; 57 (1): 5-15
Scintigrafia ossea total body
Iperaccumulo di media intensità dell’intera epifisi femorale destra e dell’intera epifisi prossimale della tibia omolaterale e tenue iperaccumulo alla metafisi distale della tibia controlaterale per aumento del metabolismo osseo nelle aree osteoriparative
Principali differenze tra Sindrome Algodistrofica e Osteoporosi Regionale Migrante
Sindrome Algodistrofica Osteoporosi Regionale Migrante
Sesso più colpito femminile maschile
Trauma scatenante frequente raro
Tendenza migrante rara frequente
Sedi preferenziali distali portanti
Sintomi vasomotori costanti rari
Evoluzione atrofica possibile assente
Guarigione completa possibile assoluta
• TERAPIA FISICATERAPIA FISICA• TENSTENS• AGOPUNTURAAGOPUNTURA• ANTIDEPRESSIVIANTIDEPRESSIVI• FENOTIAZINAFENOTIAZINA• CARBAMAZEPINACARBAMAZEPINA• DIMETILSULFOSSIDODIMETILSULFOSSIDO• CAPSAICINACAPSAICINA• PGE 1 UNGUENTOPGE 1 UNGUENTO• FENOSSIBENZAMINAFENOSSIBENZAMINA• GUANETIDINAGUANETIDINA• GRISEOFULVINAGRISEOFULVINA• NIFEDIPINANIFEDIPINA• CORTICOSTEROIDICORTICOSTEROIDI• ANALGESICIANALGESICI
• KETANSERINAKETANSERINA• CALCITONINACALCITONINA• BETABLOCCANTIBETABLOCCANTI• BISFOSFONATIBISFOSFONATI• BLOCCO DEI GANGLI BLOCCO DEI GANGLI
SIMPATICI SIMPATICI PARAVERTEBRALIPARAVERTEBRALI
• GANGLIONECTOMIAGANGLIONECTOMIA• BLOCCHI NERVOSI BLOCCHI NERVOSI SIMPATICO-SOMATICISIMPATICO-SOMATICI• BLOCCHI INTRAPLEURICIBLOCCHI INTRAPLEURICI• LESIONE DELLA RADICE LESIONE DELLA RADICE DORSALE DORSALE • BLOCCHI EPIDURALIBLOCCHI EPIDURALI• BLOCCHI DI BIERBLOCCHI DI BIER• TERAPIA IPERBARICATERAPIA IPERBARICA
TRATTAMENTITRATTAMENTI
Bisfosfonati E’ la classe farmacologica che sembra offrire le maggiori garanzie di efficacia
Il loro razionale d’impiego fa riferimento all’efficacia analgesica nel trattamento di patologie scheletriche quali il M di Paget e la malattia metastatica scheletrica e più recentemente dalla dimostrazione che tali farmaci interferiscono positivamente con l’edema midollare osseo
Il loro meccanismo d’azione rimane solamente ipotetico in ragione delle molteplici azioni farmacologiche che tali molecole possono esercitare una volta raggiunte elevate concentrazioni locali
Pamidronato
Clodronato
Neridronato
Possibili meccanismi d’azione
Inibizione fisico-chimica della dissoluzione dei cristalli di idrossiapatite dovuta al ridotto pH locale
Effetto citotossico sulle cellule midollari in grado di interrompere il metabolismo anaerobio e quindi la riduzione del pH locale
Modulazione della risposta algogena ed infiammatoria locale innescata dall’acidosi e dalla necrosi cellulare
Rallentamento dell’apoptosi osteocitaria ed osteoblastica facilitante i processi di riparazione trabecolare
Varenna M et al. Bisfosfonati 2005
Negli ultimi anni sono comparsi diversi studi che sembrano dimostrare l’efficacia dei Bisfosfonati somministrati per via venosa a dosaggi elevati
Clodronato (Varenna M, Zucchi F et al, J Rheumatol 2000; 27:1477-83)
Pamidronato (Robinson JN, Sandom J Pain Medicine 2004; 5:276-80)
Alendronato (Adami S, Fossaluzza V, Ann Rheu Dis 1997; 56:201-204)
Neridronato (Varenna M, Adami S,et al, Rheumatology, 2013;52: 534-542)
61
Intravenous Clodronate (300mgx10days) in the Treatment of CRPS type I
Varenna M et al, J Rheumatol, 2000
Neridronato: 4 e.v da 100 mg in 2 settimane
RISULTATI
PRIMA FASE
Il 73,2% dei pazienti in NER ha ottenuto una risposta clinicamente significativa (responder = riduzione VAS ≥ 50% dal basale)
Miglioramenti significativi vs placebo anche per endpoint secondari
Nei successivi 12 mesi nessuno dei pazienti ha manifestato sintomi legati all’algodistrofia
VAS Placebo
Neridronato
Giorni
Varenna M, Adami S et al, Rheumatology, 2013
RISULTATI
SECONDA FASE
NER, nei pazienti in PBO della PRIMA FASE, ha ottenuto una risposta clinicamente significativa sovrapponibile a quella dei pazienti della PRIMA FASE in NER (responder = 82,3% dei pazienti)
Giorni
Varenna M, Adami S et al, Rheumatology, 2013
Neridronato: 4 e.v da 100 mg in 2 settimane
VAS
MESI
EFFICACIA DEL CLODRONATO (1,8 g e.v. ogni mese per 6 mesi)EFFICACIA DEL CLODRONATO (1,8 g e.v. ogni mese per 6 mesi) NELL’ALGODISTROFIA del PIEDE E DELL’ANCA (n=104)NELL’ALGODISTROFIA del PIEDE E DELL’ANCA (n=104)
Frediani B. 2010 (in pubblicazione)
Positività di RMN o Scintigrafia
MESI
EFFICACIA DEL CLODRONATO (1,8 g e.v. ogni mese per 6 mesi)EFFICACIA DEL CLODRONATO (1,8 g e.v. ogni mese per 6 mesi) NELL’ALGODISTROFIA del PIEDE E DELL’ANCA (n=104)NELL’ALGODISTROFIA del PIEDE E DELL’ANCA (n=104)
BMD vs Controlaterale
MESI
%
Frediani B. 2010 (in pubblicazione)
%
EDEMA OSSEO EDEMA OSSEO PRIMA E DOPO 3 MESI DI TERAPIA CON CLODRONATOPRIMA E DOPO 3 MESI DI TERAPIA CON CLODRONATO
( 200 mg IM x 3 /settimana)( 200 mg IM x 3 /settimana)
EDEMA OSSEO SUBCONDRALE NELLA GONARTROSIEDEMA OSSEO SUBCONDRALE NELLA GONARTROSIPRIMA E DOPO 3 MESI DI TERAPIA CON CLODRONATOPRIMA E DOPO 3 MESI DI TERAPIA CON CLODRONATO
( 200 mg IM x 3 /settimana)( 200 mg IM x 3 /settimana)
Bone marrow lesions:Bone marrow lesions:fibrosis, myxoedematosus fibrosis, myxoedematosus degeneration and/or cellular infiltrate of the degeneration and/or cellular infiltrate of the bone marrowbone marrow
Neogi T et al.Arthritis and Rheum 2009.Neogi T et al.Arthritis and Rheum 2009.Kothari A, Guermazi A et al. Arthritis Care Res 2010Kothari A, Guermazi A et al. Arthritis Care Res 2010
Bone attrition (BA): Bone attrition (BA): loss of subchondral bone, loss of subchondral bone, change of the articular bone shape as flattening change of the articular bone shape as flattening or depression of the bony surface, unrelated to or depression of the bony surface, unrelated to gross fracturesgross fractures
Cartilage loss occurs in the same regions as Cartilage loss occurs in the same regions as Subchondral Bone Attrition and Bone Marrow LesionsSubchondral Bone Attrition and Bone Marrow Lesions
VISCOSUPPLEMENTAZIONE vs CLODRONATO (2gr/mese) + VISCOSUPPLEMENTAZIONE (n: 44)
(n: 30)
(n: 14)
VAS (0-100)
n: 30n: 14
n: 30
n: 14
8 PAZIENTI CON GONARTROSI CON RM BASALE E DOPO 6 MESI DI CLODRONATO ( 2 gr/mese )
+ VISCOSUPPLEMENTAZIONE
n. PAZIENTI EDEMA SUBCONDRALE
2 INVARIATO
4 RIDOTTO DI ALMENO 50%
2 SCOMPARSO
SCHEMA TERAPEUTICO CON CLODRONATO 200 mg SCHEMA TERAPEUTICO CON CLODRONATO 200 mg nella S. ALGODISTROFICA nella S. ALGODISTROFICA
• CLODRONATO 200 mg/die X 10 gg = 2 gr • CLODRONATO 200 mg/2 gg X 20 gg = 2 gr TOT. 4 gr (20 i.m.)
EVENTUALMENTE DA RIPETERE NEL SECONDO MESE
Algodistrofia
Harden RN, et al. Pain Med 2007
Sympathetic tone
Activate
Increase bone resorption
Reduce bone formation
Inhibit
OsteoclastsOsteoblasts
Edema osseo e algodistrofia
Nelle fasi precoci , classicamente edema midollare (ipointensità in T1 e iperintensità in T2) dell’osso o delle ossa coinvolteAltre alterazioni possibili:- Microfratture dell’osso trabecolare con minime deformità del contorno epifisario e fini strie intra-epifisariea bassa intensità di segnale in tutte le sequenze senza mai coinvolgere completamente un’area epifisaria, diversamente dall’osteonecrosi
Varenna M et al. J Rheumatol 2000
Intravenous clodronate in the treatment of reflex sympathetic dystrophy syndrome. A randomized,
double blind, placebo controlled study.
Neridronato
E’ la molecola che più recentemente ha offerto dimostrazioni di efficacia
I dati di un recente protocollo terapeutico policentrico italiano di recente pubblicazione hanno confermato la validità di tale strategia terapeutica
Tale studio in doppio cieco contro placebo è stato condotto secondo un disegno intention-to-treat su pazienti affetti da CRPS-I di mano o piede esordita da meno di 4 mesi diagnosticata in accordo con i criteri di Budapest e confermata dall’indagine scintigrafica
OBIETTIVO Valutare l’effetto di neridronato EV sulla sintomatologia dolorosa (VAS) di pazienti affetti da algodistrofia della mano/piede
PAZIENTI E METODI
PRIMA FASE 82 pazienti affetti da algodistrofia randomizzati al trattamento con:
• NERIDRONATO 100 mg EV/3 gg per 4 volte (n=41)
• PLACEBO (n=41)
SECONDA FASEI pazienti in placebo, dopo 50 giorni, sono passati a neridronato (stessa posologia)
Endpoint 1°: variazione % VAS rispetto al basale dopo 40 giorni dalla prima infusione
Endpoint 2°: sintomatologia dolorosa (scala Likert, 4 punti), edema, dolorabilità alla mobilizzazione passiva, limitazione funzionale, qualità di vita e intensità sintomatologia dolorosa (questionario SF 36 e McGill Pain)….
NER NER NER NERgiorni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Sintomatologia dolorosa (VAS)
RISULTATI
PRIMA FASE
Il 73,2% dei pazienti in NER ha ottenuto una risposta clinicamente significativa (responder = riduzione VAS ≥ 50% dal basale)
Miglioramenti significativi vs placebo anche per endpoint secondari
Nei successivi 12 mesi nessuno dei pazienti ha manifestato sintomi legati all’algodistrofia
VAS Placebo
Neridronato
Giorni
Sintomatologia dolorosa (VAS)
RISULTATI
SECONDA FASE
NER, nei pazienti in PBO della PRIMA FASE, ha ottenuto una risposta clinicamente significativa sovrapponibile a quella dei pazienti della PRIMA FASE in NER (responder = 82,3% dei pazienti)
Giorni
Il Neridronato ha mostrato nei confronti del placebo un significativo miglioramento di tutti i parametri indagati:
Riduzione della sintomatologia dolorosa indagata con la scala visuoanalogica (VAS)
Entità della sintomatologia dolorosa valutata mediante scala di Likert a 4 punti
Entità dell’edema
Dolorabilità alla mobilizzazione passiva
Limitazione funzionale
Nessuno dei pazienti ha presentato effetti collaterali di entità tale da richiedere l’interruzione del trattamento con Neridronato
Eventi avversi
NER PBO
Disturbi muscoloscheletrici (principalmente poliartralgia) di grado lieve-moderato
29,3% 12,2%
FEBBRE (<38°C scomparsa entro 3 gg dalla prima infusione)
21,9% 2,4%
Evento avverso severo - -
Conclusioni
Nell’ultimo decennio le metodiche di ricerca più accurate hanno modificato l’architettura patogenetica della SA/CRPS I
L’individuazione dei mediatori della neuroflogosi locale e del disturbo del microcircolo ha permesso di chiarire in parte la cascata degli eventi responsabili della malattia
Gli approcci terapeutici oggi a disposizione permettono di interferire con alcune tessere del mosaico degli eventi alla base della malattia
Conclusioni
I bisfosfonati rappresentano oggi la classe farmacologica che offre le migliori garanzie d’efficacia nel trattamento della Sindrome Algodistrofica e delle altre forme di Osteoporosi
I pazienti affetti da Sindrome Algodistrofica trattati con Clodronato, Pamidronato, Alendronato e Neridronato mostrano rispetto al placebo un significativo miglioramento della sintomatologia dolorosa
In corso di Sindrome Algodistrofica, Neridronato ha dimostrato di possedere un profilo d’efficacia in grado di indurre nell’arco di 40 giorni un significativo miglioramento sia della sintomatologia dolorosa che delle altre manifestazioni cliniche della malattia
PROGNOSIPROGNOSI
• 24 % Guarisce entro 3 mesi24 % Guarisce entro 3 mesi• 56 % Guarisce fra 3 e 6 mesi56 % Guarisce fra 3 e 6 mesi• 20 % Guarisce oltre 9 - 12 mesi20 % Guarisce oltre 9 - 12 mesi
(Davies 1987)(Davies 1987)
• Trattamento efficace:Trattamento efficace:– Nel 20 % dei pazienti con malattia da più di 6 Nel 20 % dei pazienti con malattia da più di 6
mesimesi– Nel 43 % dei pazienti con malattia da meno di Nel 43 % dei pazienti con malattia da meno di
6 mesi6 mesi (Rosen Graham (Rosen Graham
1987)1987)
L’arto superiore è coinvolto nel 60% dei casi, l’arto inferiore nel 40%
Marinus J, Lancet Neurol 2011; 10: 637-48
La CRPS è spesso associata a disabilità, peggioramento della qualità di vita, alto consumo di risorse economiche personali e pubbliche
Caratteristiche clinicheFase acuta: tumefazione, alterazione del colore, compromissione della funzione (es. dopo frattura del radio distale)
Tumefazione, mobilità ridotta nello stringere il pugno
Ipertricosi
Maihofner C, Eur J Neurol 2010; 17: 649-60
Caratteristiche cliniche
Fase cronica: contratture, colorazione blu-livido e alterazioni trofiche della cute che appare lucida
Maihofner C, Eur J Neurol 2010; 17: 649-60
Caratteristiche clinicheLa CRPS si può manifestare in modi differenti:
Gli arti possono essere caldi o freddi, lucidi, gonfi osottili, la cute può essere rossa o blu, umida o a scalini, alla radiografia l’osso può essere affetto o meno da osteoporosi regionale
Alcuni pazienti non possono tollerare nemmeno un leggero movimento d'aria sulla loro pelle, mentre altri hanno perso completamente la capacità di sentire qualsiasi stimolo lungo l'arto (con nervo normale allo studio di conduzione nervosa)
Le articolazioni solitamente sono rigide e hanno ridotta mobilità, spesso l’intera parte non può essere mossa e c’è un fine tremore
Circa il 7% dei pazienti non presenta doloreGoebel A, Rheumatology 2011; 50: 1739-1750
Il dolore
Il dolore spesso definito come trafittivo o urente, continuo, viene aggravato dal carico o dalla mobilizzazione ed è presente anche durante il riposo notturno
Tipico è il modesto controllo esercitato da farmaci analgesici o FANS
Nella maggior parte dei pazienti è presente allodinia (percezione dolorosa per stimoli normalmente non algogeni) e iperpatia (la sensazione dolorosa tende ad aumentare al ripetersi della stimolazione e che persiste anche dopo la cessazione dello stimolo stesso)
Varenna M, GIOT 2011; 37: 227-234
Diagnosi strumentale Nelle forme “incomplete” le indagini strumentali costituiscono un elemento di importanza fondamentale
I dati di laboratorio non offrono informazioni utili alla diagnosi e gli indici di flogosi sono costantemente nella norma
L’indagine radiologica rappresenta spesso la chiave diagnostica fondamentale anche se la comparsa dei segni radiologici richiede una latenza di qualche settimana rispetto all’esordio clinico
Il quadro più tipico è costituito da un’osteoporosi “maculata”, d’aspetto disomogeneo per la presenza di aree dove il riassorbimento osseo e quindi l’ipertrasparenza è più evidente
Varenna M, GIOT 2011; 37: 227-234
CRPS della mano destra in esiti di frattura di Colles: quadro di osteoporosi “maculata” più evidente a livello del carpo e delle epifisi di metacarpi e falangi
Varenna M, GIOT 2011; 37: 227-234
Le alterazioni sono più facilmente apprezzabili a livello dell’osso subcondrale e delle epifisi dove in alcuni casi il disegno del tessuto osseo scompare totalmente, facendo sì che si evidenzi in maniera anomala la linea corrispondente alla lamina subcondrale
Varenna M, GIOT 2011; 37: 227-234
La scintigrafia osseaLa Scintigrafia ossea con bifosfonati marcati con Tecnezio costituisce a tutt’oggi la metodica diagnostica in grado di fornire con maggiore precocità le informazioni utili alla diagnosi
Sensibilità e specificità > 95%
In “fase ossea” è evidente l’accumulo del radiotracciante a livello del carpo e delle epifisi dei metacarpi e delle falangi
Fournier RS, Sem Nucl Med 1998; 28:116-23
Varenna M, GIOT 2011; 37: 227-234
Terapia
Il trattamento della CRPS è multispecialistico e si propone di:
educare il paziente sulla patologia
mantenere e ripristinare la funzionalità dell’arto coinvolto
ridurre il dolore
promuovere il sostegno psicologico
Goebel A, Rheumatology 2011; 50: 1739-1750
Goebel A, Rheumatology 2011; 50: 1739-1750
Health-care services involved in CRPS
Trattamento farmacologico Non esistono linee guida terapeutiche condivise per il trattamento della CRPS
Le terapie farmacologiche proposte sono molto numerose e tengono conto dei molteplici meccanismi d’azione e della variabilità della durata e di gravità di malattia
Vitamina C in ragione delle proprietà antiossidante a scopo preventivo in pazienti con frattura di Colles
Trattamento fisioterapico nelle fasi più iniziali
Analgesici maggiori
Blocchi simpatici con metodiche mediche o chirurgiche
“Scavengers” dei radicali liberi
Corticosteroidi per via sistemica
Calcitonina di salmone
Sharma A, Curr Opin Anaesthesiol 2006; 19: 566-72
Goebel A, Rheumatology 2011; 50: 1739-1750
Varenna M, GIOT 2011; 37: 227-234
EPIDEMIOLOGIAEPIDEMIOLOGIA
2 - 4 %2 - 4 % DI TUTTE LE LESIONI NERVOSE PERIFERICHEDI TUTTE LE LESIONI NERVOSE PERIFERICHE(II° GUERRA MONDIALE)(II° GUERRA MONDIALE)
1,5 %1,5 % DEI SOLDATI FERITI (VIETNAM)DEI SOLDATI FERITI (VIETNAM) 0,2 - 11 %0,2 - 11 % DELLE FRATTURE DI COLLESDELLE FRATTURE DI COLLES 5 - 20 %5 - 20 % DELLE ISCHEMIE MIOCARDICHEDELLE ISCHEMIE MIOCARDICHE 12 - 20 %12 - 20 % DEI PAZIENTI EMIPLEGICIDEI PAZIENTI EMIPLEGICI
PIU’ FREQUENTE FRA 40 E 60 ANNI
1 : 6 (BAMBINI) = >= > (ADULTI)(ADULTI)
Conclusioni
NERIDRONATO nei pazienti con ALGODISTROFIA
ha mostrato significativi benefici clinicamente rilevanti e persistenti
rappresenta il trattamento di scelta
TREATMENT OF COMPLEX REGIONAL PAIN SYNDROME TYPE I WITH NERIDRONATE. A RANDOMIZED, DOUBLE BLIND, PLACEBO CONTROLLED STUDY
M. Varenna, S. Adami, M. Rossini, D. Gatti, L. Idolazzi, F. Zucchi, N. Malavolta and L. Sinigaglia
Objectives: Complex Regional Pain Syndrome type I (CRPS-I) is a severely disabling pain syndrome for which no definite treatment has been established. Aim of this multi-centre, randomized, double-blind placebo controlled trial was to test the efficacy of the amino-bisphosphonate neridronate in patients with CRP-I.
Methods: Eighty two patients with CRP-I at either hand or foot were randomly assigned to 100 mg neridronate infused intravenously 4 times over 10 days or placebo. After 50 days the former placebo patients were given open label the same regimen of neridronate
Rheumatology 2013
Results: Within the first 20 days visual analog scale score (VAS) decreased significantly more in the neridronate group. In the following 20 days VAS remained unchanged in the placebo group and further decreased in the active group by 46.5 mm (95% CI: -52.5 to -40.5) versus 22.6 mm (95% CI: -28.8 to -16.3) for placebo group (p<0.0001). Significant improvements versus placebo were observed also for a number of other indices of pain and quality of life. During the open extension phase in the formerly placebo group the results of treatment were super-imposable to those seen during the blind phase in the active group. A year later none of the patients was referring symptoms linked to CRPS-I.
Conclusions:In patients with acute CRPS-I four intravenous infusions of neridronate 100 mg are associated with clinically relevant and persistent benefits. These results provide conclusive evidence that the use of bisphosphonates, at appropriate doses, is the treatment of choice for CRPS-I.
Visual analogic scale values at the end of the follow-up period of the double-blind
phase(day -10) and after the treatment course with i.v. neridronate in patients with RPS-I
1 10 20 30 40
Day
20
40
60
80VAS
Mea
n
SD
-10
Wash out
p=0.0001
p< 0.0001
Neridronate 100 mg x 4
FISIOCHINESITERAPIAFISIOCHINESITERAPIA
• MOBILIZZAZIONE PASSIVA ED ATTIVA MOBILIZZAZIONE PASSIVA ED ATTIVA PRUDENTEPRUDENTE
• BALNEOCHINESITERAPIABALNEOCHINESITERAPIA (Caldo-Umido) (Caldo-Umido)• GINNASTICA VASCOLARE GINNASTICA VASCOLARE (Immersioni alternate in acqua calda e fredda)(Immersioni alternate in acqua calda e fredda)• EVENTUALI GRUCCEEVENTUALI GRUCCE• SPLINTS DINAMICISPLINTS DINAMICI