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Corso di Igiene del Lavoro: Corso di Igiene del Lavoro: Lezione sei/bis Lezione sei/bis Gli infortuni domestici Gli infortuni domestici CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL’AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO ANNO ACCADEMICO 2010-2011

Gi infortuni domestici

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Page 1: Gi infortuni domestici

Corso di Igiene del Lavoro:Corso di Igiene del Lavoro:

Lezione sei/bisLezione sei/bis

Gli infortuni domesticiGli infortuni domestici

CORSO DI LAUREA IN

TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL’AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO

ANNO ACCADEMICO 2010-2011

Page 2: Gi infortuni domestici

INFORTUNIO DOMESTICOINFORTUNIO DOMESTICO

Danno all’integrità biopsichica prodotta da causa improvvisa e Danno all’integrità biopsichica prodotta da causa improvvisa e violenta, che esplica la sua azione:violenta, che esplica la sua azione:

• Nell’ambiente domestico Nell’ambiente domestico Spazio domestico Spazio domestico

• Durante l’espletamento di attività di cura e manutenzione Durante l’espletamento di attività di cura e manutenzione dello spazio e degli annessi domestici, di assistenza e dello spazio e degli annessi domestici, di assistenza e ausiliazione di persone ausiliazione di persone

• Durante il tempo trascorso nello spazio domestico per Durante il tempo trascorso nello spazio domestico per l’espletamento delle attività sopra citatel’espletamento delle attività sopra citate

• Durante il tempo trascorso nello spazio domestico per Durante il tempo trascorso nello spazio domestico per esclusiva residenzialitàesclusiva residenzialità

Page 3: Gi infortuni domestici

Spazio domestico

• Spazio aggiuntivo, costituito da annessi alla casa (giardini, garage, locali di deposito)

• Spazio d’afferenza e disbrigo (androni, scale, elevatori, terrazzi ed altri spazi comuni)

• Spazio primario, inserito nel perimetro delimitato dalle mura domestiche

Tempo domestico

1. Tempo attivo, nel quale sono espletate le attività domestiche e quelle hobbistiche

2. Tempo passivo, durante il quale “la casa” costituisce l’ambiente di protezione e riposo

Page 4: Gi infortuni domestici

REQUISITO NORMATIVO PER L’ATTRIBUZIONEDI UN INFORTUNIO ALLA DIMENSIONE DOMESTICA

ASSOLUTA ASSENZA DI CORRISPETTIVI ECONOMICI E DI FORME DI CONTRATTAZIONE

PATTIZIA PER LA RESA DELL’ATTIVITA’

Page 5: Gi infortuni domestici

CAUSE DELL’AUMENTO DELLA FREQUENZA CAUSE DELL’AUMENTO DELLA FREQUENZA DEGLI INFORTUNI DOMESTICI DEGLI INFORTUNI DOMESTICI

> Presenza di agenti chimici per la pulizia e per attività di > Presenza di agenti chimici per la pulizia e per attività di manutenzione della casamanutenzione della casa

> Presenza di apparecchiature automatiche, in prevalenza ad > Presenza di apparecchiature automatiche, in prevalenza ad azionamento elettricoazionamento elettrico

< Minore disponibilità di tempo, con conseguente riduzione < Minore disponibilità di tempo, con conseguente riduzione dell’attenzione e della sicurezzadell’attenzione e della sicurezza

Assenza, anche nei paesi a maggiore sviluppo economico e Assenza, anche nei paesi a maggiore sviluppo economico e sociale, di un’attenzione mirata alla prevenzione degli infortuni sociale, di un’attenzione mirata alla prevenzione degli infortuni domesticidomestici

Page 6: Gi infortuni domestici

U.S.A. (Anno 2.000)U.S.A. (Anno 2.000)

1,5 volte superiore a quella degli infortuni stradali1,5 volte superiore a quella degli infortuni stradali

1,3 volte superiore a quella degli infortuni lavorativi1,3 volte superiore a quella degli infortuni lavorativi

EUROPA 12 (anno 2.002)EUROPA 12 (anno 2.002)

1,4 volte superiore a quella degli infortuni stradali1,4 volte superiore a quella degli infortuni stradali

1,8 volte superiore a quella degli infortuni lavorativi1,8 volte superiore a quella degli infortuni lavorativi

Essendo la frequenza ricavata dal ricorso a cure ospedaliere, è Essendo la frequenza ricavata dal ricorso a cure ospedaliere, è verosimile ritenere che il numero complessivo di infortuni verosimile ritenere che il numero complessivo di infortuni domestici sia più altodomestici sia più alto

ALCUNE STATISTICHE DI FREQUENZA DEGLI ALCUNE STATISTICHE DI FREQUENZA DEGLI INFORTUNI DOMESTICI INFORTUNI DOMESTICI

Page 7: Gi infortuni domestici

Considerando globalmente gli infortuni domestici, senza Considerando globalmente gli infortuni domestici, senza distinzione per causa efficiente e modi d’occorrenza, le distinzione per causa efficiente e modi d’occorrenza, le prevalenze maggiori si realizzano:prevalenze maggiori si realizzano:

Nei bambini in età prescolare Nei bambini in età prescolare

Negli anziani > 65 anniNegli anziani > 65 anni

Nelle donne > 30 anniNelle donne > 30 anni

Negli adolescenti maschi (tra 6 e 12 anni)Negli adolescenti maschi (tra 6 e 12 anni)

Page 8: Gi infortuni domestici

STATISTICHE SULL’INCIDENZA DI INCIDENTI DOMESTICI: STATISTICHE SULL’INCIDENZA DI INCIDENTI DOMESTICI: Numeri, cause efficienti, ambienti a rischio, soggetti colpiti, lesioni, tassi di Numeri, cause efficienti, ambienti a rischio, soggetti colpiti, lesioni, tassi di

ospedalizzazione e di invaliditàospedalizzazione e di invalidità

FONTI DI APPROVVIGIONAMENTO DEI DATIFONTI DI APPROVVIGIONAMENTO DEI DATI2.2. ISTATISTAT3.3. Sistema E.H.L.A.S.S. (European Home and Leisure Accident Surveillance Sistema E.H.L.A.S.S. (European Home and Leisure Accident Surveillance

System) System)

DATI ISTAT 2008DATI ISTAT 20083.048.000 infortuni domestici (pari al 5,32% della popolazione attiva)3.048.000 infortuni domestici (pari al 5,32% della popolazione attiva)12,4 degli infortunati ha subito più di infortunio12,4 degli infortunati ha subito più di infortunioPrevalenza nel sesso femminile: 20,1 per mille contro il 6,2 per millePrevalenza nel sesso femminile: 20,1 per mille contro il 6,2 per millePrevalenza negli anziani : 19,3 per mille a > 65 anni; 21,4 per mille a > 75 Prevalenza negli anziani : 19,3 per mille a > 65 anni; 21,4 per mille a > 75 annianniPrevalenza nei bambini: 11,7 per mille a < 4 anniPrevalenza nei bambini: 11,7 per mille a < 4 anni

Page 9: Gi infortuni domestici

VITTIME DI INFORTUNI DOMESTICI VITTIME DI INFORTUNI DOMESTICI

Femmine 65 anni o più

26.6%

Femmine 25-64 anni 23.2%

Maschi 65 anni o più 9.0

Femmine 0-24 anni 8.0

Maschi 0-24 anni 6.3%

Maschi 25-64 anni 5,5%

Per sesso e classe di etàPer sesso e classe di età

Page 10: Gi infortuni domestici

Femmine casalinghe 30.9%

Femmine occupate 17.3%

Femmine in altre condizioni

15.2%

Maschi single 7.9%

Maschi pensionati 5.3%

Maschi occupati 4.4%

Per sesso e condizionePer sesso e condizione

Page 11: Gi infortuni domestici

LE CAUSE DEGLI INCIDENTI DOMESTICILE CAUSE DEGLI INCIDENTI DOMESTICI

Utensili e attività di cucina

36.7%

Cadute 27.0%

Fai da te 1.4%

FEMMINEFEMMINE

Cadute 33.2%

Utensili e attività di cucina

20.4%

Fai da te 10.2%

MASCHIMASCHI

Page 12: Gi infortuni domestici

GLI AMBIENTI A RISCHIOGLI AMBIENTI A RISCHIO

Cucina 58.1%Soggiorno e sale 8,2%Camere da letto 6.7%Scale interne alle

abitazioni5.6%

Balconi, terrazzi, giardini

5.5%

Bagni 4.2%Scale esterne 3.7%Corridoi, spazi

servizio3.7%

Altri ambienti 2.2%

FEMMINEFEMMINE

Page 13: Gi infortuni domestici

Cucina 31,1%Balconi, terrazzi,

giardini14.5%

Cantine, garage 13.6%Soggiorno, sale 11.7%

Bagni 9.3%Camere da letto 6.3%

Scale interne 4.9%Scale esterne 4.9%Altri ambienti 3.3%

MASCHIMASCHI

Page 14: Gi infortuni domestici

ATTIVITA’ A RISCHIOATTIVITA’ A RISCHIO

Femmine Maschi

Lavori domestici

63.9% 18.5%

Attività varie 11.8% 20.6%

Cure personali 8.7% 12.1%

Giardinaggio 6.9% 9.6%

Giochi Passatempi

5.6% 16.7%

Riparazioni Bricolage

0.9% 22.2%

Page 15: Gi infortuni domestici

LESIONI PIU’ FREQUENTI LESIONI PIU’ FREQUENTI

Femmine Maschi

Ferite 40.0% 52.9%

Ustioni 30.1% 10.2%

Altre lesioni 23.5% 26.5%

Fratture 23.5% 13.4%

Page 16: Gi infortuni domestici

SEDI PIU’ FREQUENTI DELLE LESIONI SEDI PIU’ FREQUENTI DELLE LESIONI TRAUMATICHE TRAUMATICHE

Femmine Maschi

Arti superiori 63.1% 51.4%

Arti inferiori 32.6% 23.4%

Testa 10.2% 16.6%

Page 17: Gi infortuni domestici

AGENTI CHIMICI RESPONSABILI DI INFORTUNI AGENTI CHIMICI RESPONSABILI DI INFORTUNI DOMESTICI DOMESTICI

Agente Occasione Meccanismo GravitàNa- ipoclorito Soluzione >70° Essudazione

alveolareQuadri gravi, fino

alla morte

Insetticidi II classe

Uso in ambienti chiusi

Blocco trasmissione

nervosa

Molto spesso mortali

Insetticidi III classe

(piretrine)

Uso in ambienti chiusi

Irritazione respiratoria

Allergia

Sintomi respiratori importanti

Smacchiatori a secco

Inalazione vapori

Edemigeni cerebrali

Quadri variabili, anche gravi

Appretti per stiratura

Inalazione vapori

Irritazione respiratoria

Quadri variabili

Cere per mobili Lucidatura senza guanti

Meta emoglobinizzanti

Quadri gravi (sog. Suscettibili)

Page 18: Gi infortuni domestici

FERITEFERITE

Perdita della continuità dei tessuti per azione di una causa meccanica Perdita della continuità dei tessuti per azione di una causa meccanica forza applicata > alla resistenza elastica dei tessuti forza applicata > alla resistenza elastica dei tessuti

SEDI PIU’ FREQUENTI DELLE FERITE SEDI PIU’ FREQUENTI DELLE FERITE

ArtiArti 76% 76%

TestaTesta 18%18%

OcchiOcchi 2,1%2,1%

AddomeAddome 0,8%0,8%

ToraceTorace 0,5%0,5%

Altre zoneAltre zone 2,6%2,6%

Page 19: Gi infortuni domestici

TIPI DI FERITATIPI DI FERITA

Da taglioDa taglio

E’ prodotta dalla pressione/sfregamento di taglientiE’ prodotta dalla pressione/sfregamento di taglienti

Ha margini lisci, sanguinamento intensoHa margini lisci, sanguinamento intenso

E’ dolente e può determinare impotenza funzionale E’ dolente e può determinare impotenza funzionale

Da puntaDa punta

E’ prodotta dalla pressione di oggetti acuminatiE’ prodotta dalla pressione di oggetti acuminati

Ha margini lisci, scarso sanguinamentoHa margini lisci, scarso sanguinamento

E’ poco dolente E’ poco dolente

Può determinare la penetrazione di agenti Può determinare la penetrazione di agenti infettanti, soprattutto la spora tetanica infettanti, soprattutto la spora tetanica

Page 20: Gi infortuni domestici

LaceroLacerocontusacontusa

E’ prodotta dallo sfregamento in pressione di E’ prodotta dallo sfregamento in pressione di oggetti taglienti e/o abradentioggetti taglienti e/o abradenti

Ha margini irregolari, presenza di frustoli di Ha margini irregolari, presenza di frustoli di tessuto, retrazione elastica dei lembi, tessuto, retrazione elastica dei lembi, sanguinamento inizialesanguinamento iniziale

E’ dolente E’ dolente

Può determinare la penetrazione di agenti Può determinare la penetrazione di agenti imbrattanti imbrattanti

E’ sede frequente di soprainfezioni E’ sede frequente di soprainfezioni

Page 21: Gi infortuni domestici

TRATTAMENTI DI PRIMO SOCCORSO TRATTAMENTI DI PRIMO SOCCORSO Posizionamento del ferito in maniera opportunaPosizionamento del ferito in maniera opportuna

Detersione della zona interessataDetersione della zona interessata

Disinfezione con agenti chimiciDisinfezione con agenti chimici

Compressione con benda sterileCompressione con benda sterile

Blocco del sanguinamento con lacci o strisce di materiali resistenti allo Blocco del sanguinamento con lacci o strisce di materiali resistenti allo strappostrappo

DISINFETTANTI DISINFETTANTI Acqua ossigenata Acqua ossigenata indicato in tutti i tipi di ferita; ideale in quelle da indicato in tutti i tipi di ferita; ideale in quelle da punta; non favorisce la coagulazionepunta; non favorisce la coagulazione

Alcol etilico denaturato Alcol etilico denaturato applicabile su ferite da taglio; è efficace per applicabile su ferite da taglio; è efficace per tamponamento di almeno 3 min’; facilita la coagulazionetamponamento di almeno 3 min’; facilita la coagulazione

PVP-iodio PVP-iodio applicabile su ferite lacero-contuse; può avere azione applicabile su ferite lacero-contuse; può avere azione irritante/sensibilizzanteirritante/sensibilizzante

Clorexidina Clorexidina Efficace azione disinfettante e detergente; non facilita la Efficace azione disinfettante e detergente; non facilita la coagulazione coagulazione

Page 22: Gi infortuni domestici

CASI PARTICOLARI CASI PARTICOLARI

Ferite dellaFerite dellateca cranicateca cranica

Detergere e disinfettareDetergere e disinfettare

Comprimere la ferita con tampone sterileComprimere la ferita con tampone sterile

Controllare lo stato di coscienza e le condizioni Controllare lo stato di coscienza e le condizioni generali generali

Ferite diFerite ditorace etorace eaddomeaddome

Detergere e disinfettareDetergere e disinfettare

Comprimere la ferita con tampone sterileComprimere la ferita con tampone sterile

Ricorrere a strutture sanitarie per controllo Ricorrere a strutture sanitarie per controllo

Ferite Ferite occhiocchi

Detergere Detergere

Coprire con benda oculare l’occhio lesoCoprire con benda oculare l’occhio leso

Bendare l’occhio sano per evitare i movimenti Bendare l’occhio sano per evitare i movimenti dell’occhio leso dell’occhio leso

Page 23: Gi infortuni domestici

EMORRAGIEEMORRAGIE

Fuoriuscita di sangue da vasi sanguigni per lesione traumatica di essi Fuoriuscita di sangue da vasi sanguigni per lesione traumatica di essi

TIPI DI EMORRAGIATIPI DI EMORRAGIA

Esterna Esterna su superfici cutanee o mucose su superfici cutanee o mucose

Interna Interna nei tessuti o entro cavità nei tessuti o entro cavità

Arteriosa Arteriosa fuoriuscita di sangue rosso vivo, ad impulsi fuoriuscita di sangue rosso vivo, ad impulsi

Capillare Capillare sgocciolamento dalla cute sgocciolamento dalla cute

Venosa Venosa fuoriuscita di sangue rosso scuro, a flusso continuo fuoriuscita di sangue rosso scuro, a flusso continuo

Page 24: Gi infortuni domestici

TRATTAMENTI DI PRIMO SOCCORSO TRATTAMENTI DI PRIMO SOCCORSO

1.1. Sdraiare l’infortunatoSdraiare l’infortunato

2.2. Arrestare il flusso sanguigno con compresse di garza sterileArrestare il flusso sanguigno con compresse di garza sterile

3.3. Non stringere la medicazioneNon stringere la medicazione

4.4. Esercitare la compressione a distanza, a monte o a valle a seconda del Esercitare la compressione a distanza, a monte o a valle a seconda del tipo del flusso in uscitatipo del flusso in uscita

5.5. Controllare il polso, la pressione arteriosaControllare il polso, la pressione arteriosa

Page 25: Gi infortuni domestici

CASI PARTICOLARI CASI PARTICOLARI

EmorragiaEmorragianasalenasale

• Inclinare la testa in avantiInclinare la testa in avanti

• Far soffiare il naso per liberare le coane dai coaguliFar soffiare il naso per liberare le coane dai coaguli

• Far sputare il sangue deglutito attraverso la boccaFar sputare il sangue deglutito attraverso la bocca

• Comprimere il naso dall’esterno per alcuni minutiComprimere il naso dall’esterno per alcuni minuti

• Instillare coagulantiInstillare coagulanti

EmorragiaEmorragiaauricolareauricolare

1.1. Inclinare la testa dal lato del sanguinamentoInclinare la testa dal lato del sanguinamento

2.2. Far sputare il sangue deglutito Far sputare il sangue deglutito

3.3. Non applicare tamponi e instillare coagulantiNon applicare tamponi e instillare coagulanti

4.4. Ricorrere a consulenza otoiatrica Ricorrere a consulenza otoiatrica

Page 26: Gi infortuni domestici

EmorragiaEmorragiaoculareoculare

anterioreanteriore

1.1. Bendare entrambi gli occhiBendare entrambi gli occhi

2.2. Non applicare colliri e/o pomateNon applicare colliri e/o pomate

3.3. Ricorrere a consulenza specialisticaRicorrere a consulenza specialistica

EmorragiaEmorragiaarcate arcate dentariedentarie

1.1. Tamponare la zona interessata con tamponi steriliTamponare la zona interessata con tamponi sterili

2.2. Applicare ghiaccio Applicare ghiaccio

3.3. Applicare coagulanti liquidiApplicare coagulanti liquidi

EmorragiaEmorragiada feritada feritalingualingua

1.1. Tamponare la zona interessata con tamponi steriliTamponare la zona interessata con tamponi sterili

2.2. Applicare ghiaccio Applicare ghiaccio

3.3. Ricorrere a cura specialistica Ricorrere a cura specialistica

Page 27: Gi infortuni domestici

CONTUSIONICONTUSIONI

Effetto dell’applicazione di una forza in maniera:Effetto dell’applicazione di una forza in maniera:

Diretta Diretta oggetto contundente in movimento, diretto contro i tessuti oggetto contundente in movimento, diretto contro i tessuti (martellata)(martellata)

Indiretta Indiretta corpo in movimento, diretto contro l’oggetto contudente corpo in movimento, diretto contro l’oggetto contudente (caduta)(caduta)

Formazione di ecchimosi o ematoma:Formazione di ecchimosi o ematoma:

CutaneoCutaneo

MuscolareMuscolare

TendineoTendineo

ArticolareArticolare

OsseoOsseo

Page 28: Gi infortuni domestici

Le contusioni sono maggiormente frequenti:Le contusioni sono maggiormente frequenti:

Nei bambini di età prescolareNei bambini di età prescolare

Nelle persone > 65 anni, soprattutto di sesso femminile (56 vs. 44%)Nelle persone > 65 anni, soprattutto di sesso femminile (56 vs. 44%)

SEDI PIU’ FREQUENTI DI EVENTI CONTUSIVI SEDI PIU’ FREQUENTI DI EVENTI CONTUSIVI

Arti inferioriArti inferiori 65.6% 65.6%

TestaTesta 15.9%15.9%

Arti superioriArti superiori 10.8%10.8%

ToraceTorace 3.7% 3.7%

AddomeAddome 1.9% 1.9%

OcchiOcchi 0.9% 0.9%

Page 29: Gi infortuni domestici

TRATTAMENTI DI PRIMO SOCCORSO TRATTAMENTI DI PRIMO SOCCORSO

Applicazione di freddo (borsa di ghiaccio)Applicazione di freddo (borsa di ghiaccio)

Detersione della zona interessataDetersione della zona interessata

Bendaggio della zona lesa, anche con bende elasticizzateBendaggio della zona lesa, anche con bende elasticizzate

CASI PARTICOLARI CASI PARTICOLARI

Con.Con.palpebralepalpebrale

Applicare ghiaccioApplicare ghiaccio

Non instillare colliriNon instillare colliri

Con.Con.toracicatoracica

Applicare ghiaccioApplicare ghiaccio

Non fare assumere posizione supina Non fare assumere posizione supina

Con.Con.addominaleaddominale

Applicare ghiaccioApplicare ghiaccio

Non fare ingerire liquidi e solidiNon fare ingerire liquidi e solidi

Page 30: Gi infortuni domestici

USTIONIUSTIONI

Le ustioni sono la più frequente forma di infortunio domestico, Le ustioni sono la più frequente forma di infortunio domestico, con una prevalenza stimata intorno al 35%con una prevalenza stimata intorno al 35%

Benché le ustioni domestiche siano di gravità contenuta, sono Benché le ustioni domestiche siano di gravità contenuta, sono stimate percentuali di complicanze pari a:stimate percentuali di complicanze pari a:

• 20 % di casi con prognosi > 5 giorni20 % di casi con prognosi > 5 giorni

• 8% di casi con prognosi > 15 giorni8% di casi con prognosi > 15 giorni

• 4,3% di casi con reliquati cicatriziali deturpanti o limitanti 4,3% di casi con reliquati cicatriziali deturpanti o limitanti funzionifunzioni

Page 31: Gi infortuni domestici

Le cause più frequenti di ustioni in ambito domestico sono:Le cause più frequenti di ustioni in ambito domestico sono:

• 26% Energia termica da piccoli apparecchi elettrici 26% Energia termica da piccoli apparecchi elettrici donne donne in tutte le fasce d’etàin tutte le fasce d’età

• 24% Fiamme libere e oggetti riscaldati su fiamma 24% Fiamme libere e oggetti riscaldati su fiamma Donne Donne con età > 30 anni con età > 30 anni

• 3-4% Energia termica da utensileria ad azionamento 3-4% Energia termica da utensileria ad azionamento elettrico elettrico uomini > 50 anni uomini > 50 anni

In ambiente domestico sono poco frequenti le ustioni da In ambiente domestico sono poco frequenti le ustioni da agenti chimici, possibili nei casi d’uso di:agenti chimici, possibili nei casi d’uso di:

• Soluzioni acide (acido muriatico) e alcaline (soda caustica) Soluzioni acide (acido muriatico) e alcaline (soda caustica) per detersioni e disincrostazioniper detersioni e disincrostazioni

• Acidi, paste saldanti per attività hobbistiche e Acidi, paste saldanti per attività hobbistiche e manutentivo/riparativemanutentivo/riparative

Page 32: Gi infortuni domestici

SEDI PIU’ FREQUENTEMENTE INTERESSATI AD USTIONI SEDI PIU’ FREQUENTEMENTE INTERESSATI AD USTIONI DOMESTICHE DOMESTICHE

Mani e avambracci Mani e avambracci 37% 37%

Braccia Braccia 17% 17%

Testa Testa

Piedi Piedi

Torace Torace

Addome Addome

Occhi Occhi

Page 33: Gi infortuni domestici

EtiopatogenesiEtiopatogenesidell’ustionedell’ustione

Denaturazione di proteine, con danno Denaturazione di proteine, con danno cellulare sino alla morte della cellulacellulare sino alla morte della cellula

VasodilatazioneVasodilatazione

Essudazione sierosa o sieroemorragicaEssudazione sierosa o sieroemorragica

QUADRI CLINICI DELLE USTIONI QUADRI CLINICI DELLE USTIONI

Ustione I gradoUstione I gradoEritematosaEritematosa

Interessamento epidermicoInteressamento epidermico

Eritema, essudazione, edema superficialeEritema, essudazione, edema superficiale

Dolore urente da irritazione fibre nervoseDolore urente da irritazione fibre nervose

ComplicanzeComplicanzeDiscromie cutanee transitorieDiscromie cutanee transitorie

Page 34: Gi infortuni domestici

Ustione II gradoUstione II gradoBollosaBollosa

Interessamento epidermico e dermico Interessamento epidermico e dermico superficialesuperficiale

Eritema, essudazione intensa, formazione di Eritema, essudazione intensa, formazione di bolle a contenuto sieroso (flittene)bolle a contenuto sieroso (flittene)

Dolore urente molto intensoDolore urente molto intenso

ComplicanzeComplicanzeDiscromie cutanee Discromie cutanee

Cicatrici superficiali (rottura delle Cicatrici superficiali (rottura delle vescicole)vescicole)

Raramente manifestazioni da Raramente manifestazioni da ipovelemiaipovelemia

Page 35: Gi infortuni domestici

Ustione III gradoUstione III gradoNecroticaNecrotica

Necrosi di tutti gli strati dermici e del Necrosi di tutti gli strati dermici e del sottocute (adipe, muscoli fino all’osso)sottocute (adipe, muscoli fino all’osso)

Formazione di ulcere di differente Formazione di ulcere di differente profondità, ricoperte da essudato siero profondità, ricoperte da essudato siero emorragicoemorragico

Dolore attenuato Dolore attenuato

ComplicanzeComplicanzeCicatrici deturpantiCicatrici deturpanti

Febbre da riassorbimento proteicoFebbre da riassorbimento proteico

Possibile shock ipovolemicoPossibile shock ipovolemico

SoprainfezioniSoprainfezioni

SetticemiaSetticemia

Page 36: Gi infortuni domestici

La gravità delle ustioni e la frequenza delle complicanze sono La gravità delle ustioni e la frequenza delle complicanze sono direttamente proporzionali all’estensione delle zone ustionatedirettamente proporzionali all’estensione delle zone ustionate

Estensioni > 15% negli adulti e 10% nei bambini costituiscono Estensioni > 15% negli adulti e 10% nei bambini costituiscono valori critici per la comparsa di complicanzevalori critici per la comparsa di complicanze

Ad estensioni pari a 40% corrispondono mortalità del 30-40%Ad estensioni pari a 40% corrispondono mortalità del 30-40%

40%, la probabilità della morte aumenta di circa 1,5 volte 40%, la probabilità della morte aumenta di circa 1,5 volte rispetto al gradiente di zona ustionatarispetto al gradiente di zona ustionata

Al 70% di zone ustionata, la complicanza mortale è quasi Al 70% di zone ustionata, la complicanza mortale è quasi certacerta

Page 37: Gi infortuni domestici

INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSOINTERVENTI DI PRIMO SOCCORSO• Allontanamento dell’agente ustionanteAllontanamento dell’agente ustionante

• Eliminazione di abiti e altre forme di coperturaEliminazione di abiti e altre forme di copertura

• Raffreddamento con acqua fredda o contatto con mezzi Raffreddamento con acqua fredda o contatto con mezzi freddi (ustioni di I e II grado)freddi (ustioni di I e II grado)

• La compressione rapida su oggetti freddi è efficiente ad La compressione rapida su oggetti freddi è efficiente ad evitare la formazione delle vescicoleevitare la formazione delle vescicole

• Disinfezione con disinfettanti di sintesi (clorexidina, Disinfezione con disinfettanti di sintesi (clorexidina, bioalcol)bioalcol) evitare assolutamente acqua ossigenata ed alcol evitare assolutamente acqua ossigenata ed alcol

• Nelle ustioni con interruzione della cute, coprire con garze Nelle ustioni con interruzione della cute, coprire con garze sterili dopo la disinfezionesterili dopo la disinfezione

• Per ustioni estese, ricorrere a cure medichePer ustioni estese, ricorrere a cure mediche

Page 38: Gi infortuni domestici

ELETTROCUZIONEELETTROCUZIONEFOLGORAZIONEFOLGORAZIONE

1.1. Effetto del contatto della corrente elettrica Effetto del contatto della corrente elettrica con cute e mucosecon cute e mucose

2.2. Effetto del passaggio della corrente elettrica Effetto del passaggio della corrente elettrica nel corpo umanonel corpo umano

Page 39: Gi infortuni domestici

PERICOLI ELETTRICIPERICOLI ELETTRICI

CONTATTO CONTATTO DIRETTODIRETTO

Passaggio della corrente elettrica attraverso Passaggio della corrente elettrica attraverso il corpo umano per:il corpo umano per:

2.2. contatto diretto con conduttori in contatto diretto con conduttori in tensione (entrambe le polarità)tensione (entrambe le polarità)

3.3. contatto con una sola polarità e scarico contatto con una sola polarità e scarico della corrente verso il suolodella corrente verso il suolo

CONTATTO CONTATTO NON DIRETTONON DIRETTO

Passaggio della corrente elettrica verso il Passaggio della corrente elettrica verso il suolo per contatto con parti normalmente suolo per contatto con parti normalmente non in tensione di un apparecchio non in tensione di un apparecchio elettrico nel quale, per usura o difetto di elettrico nel quale, per usura o difetto di costruzione, si sia ridotto o perso costruzione, si sia ridotto o perso l’isolamentol’isolamento

Page 40: Gi infortuni domestici

ARCO ARCO ELETTRICOELETTRICO

Esposizione a calore radiante, radiazione Esposizione a calore radiante, radiazione ultravioletta, eventuali gas e vapori tossici da ultravioletta, eventuali gas e vapori tossici da processi combustivi e da pirolisi di materiali, processi combustivi e da pirolisi di materiali, conseguente a deviazioni di flusso della conseguente a deviazioni di flusso della corrente elettrica (corrente elettrica (Corti circuitiCorti circuiti) o ad altre ) o ad altre anomalie della trasmissione elettrica (anomalie della trasmissione elettrica (brusca brusca caduta della resistenza, sovraccarico per caduta della resistenza, sovraccarico per superamento dell’intensità conducibilesuperamento dell’intensità conducibile))

INCENDIO DI INCENDIO DI ORIGINE ORIGINE

ELETTRICAELETTRICA

Propagazione dell’energia termica da corto Propagazione dell’energia termica da corto circuito, da sovraccaricocircuito, da sovraccaricoFusione dei conduttori da superamento delle Fusione dei conduttori da superamento delle resistenze e combustione dei supporti e degli resistenze e combustione dei supporti e degli involucri involucri

Page 41: Gi infortuni domestici

EFFETTI DELLA CORRENTE ELETTRICA SULL’UOMO EFFETTI DELLA CORRENTE ELETTRICA SULL’UOMO

• Caratteristiche della correnteCaratteristiche della corrente

• Modi del contattoModi del contatto

• Tipi di contattoTipi di contatto ( (Il contatto diretto bipolare causa lesioni più graviIl contatto diretto bipolare causa lesioni più gravi

• Durata del contattoDurata del contatto (l’entità del danno è direttamente (l’entità del danno è direttamente proporzionale alla durata del contattoproporzionale alla durata del contatto

• Ampiezza della superficie di contattoAmpiezza della superficie di contatto (quanto più è estesa, tanto (quanto più è estesa, tanto più gravi sono gli effettipiù gravi sono gli effetti))

•Sede del contatto e tragitto della correnteSede del contatto e tragitto della corrente ( (la gravità delle la gravità delle lesioni, a parità degli altri fattori, è funzione della resistenza opposta lesioni, a parità degli altri fattori, è funzione della resistenza opposta dalla maggiore o minore lunghezza del percorso e soprattutto dal dalla maggiore o minore lunghezza del percorso e soprattutto dal passaggio o menopassaggio o meno attraverso organi vitali, quali ilattraverso organi vitali, quali il cuore ed il cervello)cuore ed il cervello)

Page 42: Gi infortuni domestici

RESISTENZA DEI TESSUTIRESISTENZA DEI TESSUTI

Può essere considerata come la somma complessiva della Può essere considerata come la somma complessiva della resistenza interna del corpo e di quella offerta dalla superficie resistenza interna del corpo e di quella offerta dalla superficie cutanea. cutanea.

La resistenza dipende da numerosi fattoriLa resistenza dipende da numerosi fattori

Zona di Zona di contattocontatto

In rapporto ai diversi distretti cutanei la resistenza cambia In rapporto ai diversi distretti cutanei la resistenza cambia notevolmente: la fronte e il giugulo sono zone di bassa notevolmente: la fronte e il giugulo sono zone di bassa resistenza, il dorso delle mani e dei piedi e la superficie resistenza, il dorso delle mani e dei piedi e la superficie estensoria dell’avambraccio sono zone ad alta resistenzaestensoria dell’avambraccio sono zone ad alta resistenza

Condizioni Condizioni cutanee cutanee

Maggiore resistenza in caso di ispessimenti cutanei Maggiore resistenza in caso di ispessimenti cutanei (callosità), minore in caso di ferite o abrasioni(callosità), minore in caso di ferite o abrasioni

Page 43: Gi infortuni domestici

Temperatura Temperatura dei tessuti dei tessuti

Il suo aumento determina una riduzione della Il suo aumento determina una riduzione della resistenza a causa della produzione di sudoreresistenza a causa della produzione di sudore

Età del Età del soggetto soggetto

All’aumento dell’età corrisponde l’aumento della All’aumento dell’età corrisponde l’aumento della resistenza, per la riduzione della perfusione sanguigna resistenza, per la riduzione della perfusione sanguigna e per la disidratazione, entrambe direttamente e per la disidratazione, entrambe direttamente conseguenti ai processi seniliconseguenti ai processi senili

Altri fattori Altri fattori

Uso di calzature più o meno isolanti, presenza di Uso di calzature più o meno isolanti, presenza di pavimento a maggiore o minore conduttività, presenza pavimento a maggiore o minore conduttività, presenza di vapore acqueo o di gas ionizzabili nell’ambiente, di vapore acqueo o di gas ionizzabili nell’ambiente, impiego di sostanze corrosive che possono alterare sia impiego di sostanze corrosive che possono alterare sia l’integrità cutanea sia quella dei rivestimenti isolanti l’integrità cutanea sia quella dei rivestimenti isolanti dei conduttori stessi.dei conduttori stessi.

Page 44: Gi infortuni domestici

TIPI DI DANNI POSSIBILITIPI DI DANNI POSSIBILI

LocalizzatiLocalizzati((zona di contattozona di contatto) )

1.1. Ustione elettricaUstione elettrica2.2. Necrosi asetticaNecrosi asettica

Sistemici Sistemici 1.1. Arresto respiratorioArresto respiratorio2.2. TetanizzazioneTetanizzazione3.3. Fibrillazione ventricolareFibrillazione ventricolare

Page 45: Gi infortuni domestici

LA TV EPILEPSY LA TV EPILEPSY

Sindrome caratterizzata da:Sindrome caratterizzata da:

2.2. alterazioni del comportamento alterazioni del comportamento

3.3. contrazioni muscolari di tipo clonico, improvvise e non contrazioni muscolari di tipo clonico, improvvise e non controllabilicontrollabili

4.4. Perdita della vigilanza, sino a perdita della coscienzaPerdita della vigilanza, sino a perdita della coscienza

La sindrome è dovuta a stimolazione fotogenica prolungataLa sindrome è dovuta a stimolazione fotogenica prolungata

Essa è definita come “epilessia fotogenica riflessa” o Essa è definita come “epilessia fotogenica riflessa” o “epilessia da fotosensibilità”. “epilessia da fotosensibilità”.

Page 46: Gi infortuni domestici

CAUSE EFFICIENTI CAUSE EFFICIENTI

Contrasti di luce-ombra prodotti dai videogamesContrasti di luce-ombra prodotti dai videogames

Intermittenza continua di immagini (cartoni animati)Intermittenza continua di immagini (cartoni animati)

Veloci successioni di immagini abbaglianti (effetti Veloci successioni di immagini abbaglianti (effetti stroboscopici da discoteca)stroboscopici da discoteca)

Page 47: Gi infortuni domestici

Il fenomeno è in continua crescitaIl fenomeno è in continua crescita

Nel periodo dal 1996 al 2001 i tassi d’incidenza degli eventi Nel periodo dal 1996 al 2001 i tassi d’incidenza degli eventi sono stati pari a:sono stati pari a:

0.3% nella fascia d’età da 3 a 7 anni0.3% nella fascia d’età da 3 a 7 anni

1.0% nella fascia d’età da 7 a 19 anni1.0% nella fascia d’età da 7 a 19 anni

Benché giochi un ruolo la predisposizione individuale, è Benché giochi un ruolo la predisposizione individuale, è dimostrato che:dimostrato che:

2.2. L’incidenza della epilessia fotogenica è direttamente L’incidenza della epilessia fotogenica è direttamente proporzionale al numero di ore giornaliere di esposizioneproporzionale al numero di ore giornaliere di esposizione

3.3. Nell’età pediatrica, 4 ore continue di esposizione a video Nell’età pediatrica, 4 ore continue di esposizione a video sono in grado di modificare il tono dell’umore e sono in grado di modificare il tono dell’umore e determinare scosse cloniche muscolari determinare scosse cloniche muscolari

Page 48: Gi infortuni domestici

Il riconoscimento della natura fotogenica di una crisi Il riconoscimento della natura fotogenica di una crisi epilettiforme è funzione:epilettiforme è funzione:

2.2. Delle occasioni d’insorgenza delle crisiDelle occasioni d’insorgenza delle crisi

3.3. Della ricostruzione delle abitudini dell’infermoDella ricostruzione delle abitudini dell’infermo

4.4. Dalla assenza di altre cause note della fenomenologiaDalla assenza di altre cause note della fenomenologia

TRATTAMENTO DI PRIMO SOCCORSO TRATTAMENTO DI PRIMO SOCCORSO

Distendere il soggetto su un fianco, appoggiando la testa ad Distendere il soggetto su un fianco, appoggiando la testa ad un cuscinoun cuscino

Evitare di bloccare i movimentiEvitare di bloccare i movimenti

Posizionare un tampone tra i denti per evitare traumi alla Posizionare un tampone tra i denti per evitare traumi alla lingualingua

Allentare la costrizione degli abiti su addome e toraceAllentare la costrizione degli abiti su addome e torace

Page 49: Gi infortuni domestici

CRITERI DI PREVENZIONE CRITERI DI PREVENZIONE

1. Limitare i tempi di esposizione a sorgenti luminose 1. Limitare i tempi di esposizione a sorgenti luminose intermittenti (il periodo di relativa sicurezza per un bambino intermittenti (il periodo di relativa sicurezza per un bambino sino a 7 anni è < 2 ore continue)sino a 7 anni è < 2 ore continue)

2. Mantenere distanze opportune da schermi televisivi e 2. Mantenere distanze opportune da schermi televisivi e monitor (distanza consigliata > 1 m)monitor (distanza consigliata > 1 m)

3. Mantenere un’illuminazione nell’ambiente tale da ridurre i 3. Mantenere un’illuminazione nell’ambiente tale da ridurre i contrasti con il videocontrasti con il video

4. Preferire gli schermi a cristalli liquidi4. Preferire gli schermi a cristalli liquidi

5. Per gli schermi catodici, è consigliabile l’uso di lenti 5. Per gli schermi catodici, è consigliabile l’uso di lenti fotocromatiche fotocromatiche

6. Non utilizzare effetti stroboscopici in casa6. Non utilizzare effetti stroboscopici in casa

7. Ridurre l’intensità luminosa (luminanza) delle sorgenti 7. Ridurre l’intensità luminosa (luminanza) delle sorgenti stroboscopiche nelle discotechestroboscopiche nelle discoteche