Presentazione cibo e malattie degenerative

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  • 1. Il ruolo dellalimentazione nella prevenzione e nella cura delle malattie cronico-degenerative Dott.ssa STEFANIA PISPISABiologa Nutrizionista TARANTODott.ssa Stefania Pispisa- via Buccari, 5- Taranto (099/7328622 335/8277661) www.biologonutrizionista.org

2. Le malattie cronico-degenerativeSi tratta di un insieme composito di patologie non infettive disomogeneeche : 1) non hanno ununica causa eziologica, e 2)sono caratterizzate daunevoluzione cronico-degenerativa:PATOLOGIE CARDIO-VASCOLARI (aterosclerosi, ipertensione)NEOPLASIEPATOLOGIE NEURO-DEGENERATIVE (autismo, sclerosi multipla,morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson)BRONCOPNEUMOPATIEPATOLOGIE REUMATICHE (osteoartrosi, artrite reumatoide)OBESITAOSTEOPOROSIDIABETEDott.ssa Stefania Pispisa- via Buccari, 5- Taranto (099/7328622 335/8277661) www.biologonutrizionista.org 3. Le malattie cronico-degenerativeLe malattie non infettive o cronico-degenerativerappresentano la parte di gran lunga prevalente delle patologieesistenti nella ns popolazione, sia in termini di diffusione che digravit.Il loro esito spesso letale e invalidante.Rivestono una particolare importanza non solo dal punto di vistasanitario, ma anche sociale ed economico, rappresentando, almomento, il problema pi grave per la Sanit Pubblica!Dott.ssa Stefania Pispisa- via Buccari, 5- Taranto (099/7328622 335/8277661) www.biologonutrizionista.org 4. Cause delle malattie cronico-degenerativeALIMENTAZIONE ERRATACause dovute adFUMO DI SIGARETTA abitudini personaliABUSO DI ALCOOL Cause dovute a USO DI DROGHEcontaminazione ambientaleOBESITA E SEDENTARIETA INQ. ATMOSSFERICO INQ. IDRICOINQUINAMENTOINQ. ALIMENTARE Dott.ssa Stefania Pispisa- via Buccari, 5- Taranto (099/7328622 335/8277661) www.biologonutrizionista.org 5. I metalli pesantiI METALLI PESANTI sono elementi chimici chepresentano alcune caratteristiche in comune: Hanno densit superiore a 5 g/cm3 Si comportano come cationi Hanno una tendenza a formare legami complessi Hanno una grande affinit per i solfuri Possono esistere sotto diversi stati di ossidazione 6. I metalli pesantiI METALLI PESANTI sono presenti intraccia sulla superficie terrestre inconcentrazioni inferiori allo 0,1%.Si distinguono in:METALLI ESSENZIALI per i sistemibiologici (a basse o bassissime dosi): ferro,cobalto, cromo, rame, manganese, zinco.Alte concentrazioni di questi stessi metalli,invece, sono deleterie per i sistemi biologici.METALLI NON ESSENZIALI: non svolgonoalcun ruolo specifico nei processi vitali.(alluminio, arsenico, berillio, cadmio,mercurio, nichel e piombo) 7. I metalli pesantiI metalli pesanti pi pericolosi sono:Mercurio (Hg), Piombo (Pb), Cadmio (Cd) e Arsenico (As) eAlluminio (Al) a causa di:Elevata tossicitAmpia distribuzione: a causa dei processi di combustione (centrali termoelettriche,inceneritori, impianti metallurgici, traffico veicolare,riscaldamento) abrasione dei materiali (vernici, pneumatici, usura dei metalli,ecc.)* Inquinamento delle acque* Inquinamento del terreno 8. Tossicit dei metalli pesanti I Metalli Pesanti sono tossici perch:* Non vengono degradati dai sistemi cellulari * Si accumulano nelle celluleI Metalli Pesanti non sono particolarmente tossicinella forma di elementi liberi, ma lo diventano nellaforma cationica e nella forma di derivati organici. 9. Tossicit dei metalli pesanti:meccanismi chimici Produzione di specie reattive(Radicali Liberi -> stress ossidativo -> avvelenamento e morte cellulare) Interazione con gruppi funzionali dibiomolecole (i metalli pesanti nella loro forma cationica hanno grande affinit per lozolfo dei gruppi SH delle proteine -> inattivazione enzimatica) Sostituzione di ioni (cofattori) nelle biomolecole(i metalli pesanti competono con i cofattori, prendendone il posto -> inattivazione del composto) 10. Esposizione delluomo ai metalli pesanti Assunzione di acqua ealimenti contaminati(estrazione mineraria, tubature, fertilizzanti chimici) * Inalazione di polveri e vapori (centrali termoelettriche, inceneritori,impianti metallurgici, traffico veicolare,riscaldamento.) 11. Effetti nocivi dei metalli pesanti sulluomo Avvelenamenti Alterazioni del metabolismo Malformazioni Disturbi della crescita e dello sviluppo del SNC 12. Piombo La quantit di Pb contenuta nel ns organismo 500 volte superiore rispetto a quella presente 100 anni fa.Il Pb interagisce con il GLUTATIONE, la GLUTATIONEPEROSSIDASI e il SELENIO bloccando il ns sistema AZIONEantiossidante. Si sostituisce al calcio depositandosinelle ossa. Reagisce con i gruppi SH delle proteine,inattivandole.Acqua potabile (contaminata dallecondutture in Pb), cibi in scatola, tinture percapelli, gas di scarico delle auto, verdureSORGENTIcoltivate in prossimit di vie trafficate o interreni contaminati, latte proveniente dapascoli contaminati, dentifrici, sigaretteCefalea, depressione, insonnia, ansia, SINTOMIirritabilit, debolezza, algie muscolari,infertilit, anemia.Dott.ssa Stefania Pispisa- via Buccari, 5- Taranto (099/7328622 335/8277661) www.biologonutrizionista.org 13. AlluminioLAl il minerale pi diffuso sulla superficie terrestre, ma non svolge alcuna funzione utileper il corpo umano. Laccumulo avviene con grande lentezza (pochi ng /die) per cui a 60anni la quantit di Al significativa.AZIONEBlocca i sistemi antiossidantiLattine, pentole, fogli per la conservazionedegli alimenti, farmaci antiacidi, dentifrici, SORGENTIpesticidi, additivi, cavi e materiali daisolamento, deodoranti. SINTOMI E Disturbi neurologici (Alzheimer, Parkinson, CONSEGUENZE Sclerosi multipla), osteoporosi, rachitismo, coliti Dott.ssa Stefania Pispisa- via Buccari, 5- Taranto (099/7328622 335/8277661) www.biologonutrizionista.org 14. CadmioLa maggior parte del Cd si ottiene come sottoprodotto dalla fusione dello Zn, dato che idue metalli si presentano in genere associati. La tossicit del Cd dipende dalla somiglianza allo Zn; interferisce col metabolismo della Vit D (osteoporosi e degenerazione AZIONEossea);reagisce con i gruppi SH delle proteine; si accumula nei reni. Pigmento (solfuro di Cd nel colorante giallo), fumo di sigaretta, batterie nichel/Cd, cereali, incenerimento dei rifiuti, fertilizzanti,SORGENTI sostanze antiruggine, pesticidi, acqua potabile, farina di grano raffinata, materiale elettrico, crostacei, mitili (cozze e vongole).. Aumenta lo spessore della parete dei vasi (riduzione circolazione) Affaticabilit,SINTOMI Eanemia, epatopatie, artrite reumatoide,CONSEGUENZEridotta produzione di Vit D, proteinuria, sindrome del lattaio (pseudofratture alla scapola, femore e ileo)Dott.ssa Stefania Pispisa- via Buccari, 5- Taranto (099/7328622 335/8277661) www.biologonutrizionista.org 15. Intossicazione da CdNel 1955, per la prima volta venne identificata in Giappone unintossicazione da Cd, causata dainquinamento industriale del cibo e dellacqua. La malattia venne chiamata ITAI-ITAI, causforti dolori articolari e lombari che conferivano unandatura barcollante, simile a quella di unanatroccolo alle persone colpite, soprattutto donne in menopausa con dieta povera di calcioIl Cd interferisce , nel rene, con il metabolismo della Vit D, essenziale per la fissazione dellosso!Evidenze scientifiche hanno dimostrato che:1) Il Cd induce una proliferazione della ghiandola mammaria simile a quella causata da potentipromotori della proliferazione cellulare come gli estrogeni!2) Il Cd induce una proliferazione della prostata simile a quella causata dagli androgeni(potenti promotori del cancro)! Come fa il Cd a mimare lazione sia degli estrogeni che degli androgeni? Testosterone e estradiolo si interconvertono per aromatizzazione e hanno in comune un recettore:ER-ALFA: il Cd capace di legarsi a questo recettore attivando entrambi gli ormoni! Il ns organismo ci protegge dal Cd grazie alle METALLOTIONEINE , proteine con gruppi SH che complessano il Cd portandolo fuori con le urine.Martin M.B. e al., Cadium mimics the effects of estrogen, Nature Medicine 2003; 9:1081-4 16. ArsenicoI composti dellAs vengono assorbiti facilmente dallapparato respiratorio egastrointestinale; una volta assorbiti vanno incontro a mono e dimetilazione nel fegato;poi vengono eliminati con le urine.Durante la metilazione lAs trivalente vieneAZIONE trasformato in composti molto reattivi e tossici;diminuisce i livelli di GLUTATIONEPesticidi, veleni, agenti semiconduttori, SORGENTI conservanti per il legno, erbicidiESPOSIZIONE ACUTA: gastroenterite,diarrea, vomito, shock, collassocardiocircolatorio; ESPOSIZIONE CRONICA:SINTOMI encefalopatie, alterazioni vascolari,alterazioni cutanee (ipercheratosi,iperpigmentazione, epiteliomi, neoplasiepolmonari, sterilit) Dott.ssa Stefania Pispisa- via Buccari, 5- Taranto (099/7328622 335/8277661) www.biologonutrizionista.org 17. MercurioIl Hg a temperatura ambiente un metallo liquido; ha elevata densit (13,56), e pesoatomico notevole (200,6), solidifica a -38,9 C, bolle a 357C, ha tensione di vapore moltoalta.Il Hg un elemento raro in natura dove si trova sia in forma pura, che combinato conlAg, o sotto forma di un minerale a base di solfuro di Hg. Si lega ai gruppi SH delle proteine, soprattuttoAZIONEquelle delle cellule nervose, modificandole,inattivandole e precipitandole.Amalgame dentali, vaccini, pesci di grossataglia, termometri, talco, cosmetici, SORGENTIcoloranti, farmaci, tatuaggi, vernici,plastica Il cervello lorgano bersaglio del Hg: ETA ADULTA: danni cerebrali; ETA PRENATALE: ipoplasia della SINTOMI E corteccia cerebrale; PATOLOGIE COLLEGATE AL Hg: CONSEGUENZE Sclerosi Multipla, Autismo, patologie neurodegenerative Dott.ssa Stefania Pispisa- via Buccari, 5- Taranto (099/7328622 335/8277661) www.biologonutrizionista.org 18. Forme tossiche del Hg Le forme tossiche di Hg per luomo sono tre:* Hg metallico (stato elementare): volatile, rimane nellatmosfera da 3 mesi a 2 anni. * Hg++ (sale inorganico):solubile in acqua e facilmente aggregabile ad altre particelle.* Composti organici del Hg (es. metilmercurio): molto solubile in acqua e soprattutto bioaccumulabile. 19. Intossicazioni di HgNelluomo, quando il Hg non riesce ad essere eliminato, siaccumula e provoca intossicazione.INTOSSICAZIONE ACUTA: se la via di penetrazione quellarespiratoria -> tracheobronchiti, tosse; se la via di penetrazione quella digerente -> gastroenterite ulceroemorragica acuta INTOSSICAZIONE SUBACUTA: tosse, vomito, diarrea, ulcerazioni orali, proteinuria, nefritiINTOSSICAZIONE CRONICA: alterazioni digestive, otorinolaringoiatriche, oculari, renali, cerebrali (Autismo, Sclerosi Multipla, Epilessia, Alzheimer, Parkinson) 20. Ciclo biogeochimico del Hg Il 100% del Hg che si accumula nei pesci CH3Hg+. Nelluomo lemivita del Hg di 70 gg. IlCH3Hg+ viene eliminato, nelluomo, per il 10% con le urine, e per il 90% con le feci, per viabiliare, attraverso il circolo enteroepatico. Durante la sua eliminazione, il CH3Hg+ pu subirela ricircuitazione enteroepatica: viene riassorbito in parte e ritrasportato al fegato dal sangue.In qualsiasi forma venga eliminato il Hg, risulta sempre complessato con il GLUTATIONE 21. Glutatione (GSH) Il GLUTATIONE untripeptide (cisteina,glicina, acidoglutammico). Si pensa che sia il pi potente anti-ossidante endogeno.Alimenti contenenti GLUTATIONE: avocado,cocomero, asparagi, pompelmo, patate, fragole,pomodori, arance, carote,ATTENZIONE: la cottura distruggepesche, spinaci. completamente il glutatione!! 22. Metalli pesanti - Stress Ossidativo - Glutatione Nellorganismo il Glutatione ridotto (GSH) origina dal Glutatione ossidato (GSSG), in presenza di NADPH e ad opera della Glutatione reduttasi Attivit del GSH:1)Attivit anti-ossidante2) Azionedisintossicante3) Attivitimmunitaria4) Attivit protettivadel SNC2 GSH + H2O2 -> 2H2O + GSSG 23. Attivit del Glutatione (GSH) Glutatione perossidasi (Se) ATTIVITA ANTI- 2 GSH + ROOH GSSG + ROH + H2O OSSIDANTE2 GSH + H2O2 -> 2H2O + GSSGGLUTATIONE Radicali Liberi: GLUTATIONE ALCOOL RIDOTTO IDROPEROSSIDO OSSIDATO AZIONE Azione chelante dei metalli tossici (Al, Hg, Cd, DISINTOSSICANTEPb) e conseguente eliminazioneProtegge il Sistema Immunitario. Un abbassamento di GSH si riscontra nellAIDS ATTIVITA(Kameoka M., er al., 1996; Marmor M. ET AL., 1997). IMMUNITARIA Aumenta la chemiotassi dei leucociti (Droge W., et al.,1994; Villa P. er al.2002; Elferink J.G. De Koster B.M., 1991)ATTIVITA Il GSH stato dimostrato essere il pi potente PROTETTRICE SNCantiossidante cerebrale (Gutman J.) 24. Il GSH protegge il cervelloSono state eseguite moltissime ricerche sul ruolo del GSH in patologie neuro-degenerative quali morbo di Parkinson e Alzheimer. DOPAMINA: il pi importante neurotrasmettitore chimico del cervello chefa comunicare la substantia nigra con il corpo striatoNei soggetti affetti da Parkinson statoriscontrato:1) Basso livello di GSH nella substantia nigra cerebrale2) Diminuzione della produzione di DOPAMINA3) Aumento dellossidazione della DOPAMINA 25. Il GSH protegge il cervelloIn numerose altre affezioni di tipo neuro-degenerativo come pure nelle lesioni traumatiche e inalcune malattie mentali quali la schizofrenia sono state riscontrate le stesse alterazioni dellaconcentrazione del glutatione e della dopaminaNellAlzheimer in particolare stata riscontrata unaumentata attivitdellenzima GLUTATIONE PEROSSIDASI che interviene nella distruzione deiradicali perossidi: il che sta a dimostrare una pi elevata produzione di radicaliliberi nellAlzheimer (Anneren G. et al., 1986). Viceversa un tale aumento non stato riscontrato nella demenza per cause vascolari (Licastro F. et al., 2001)Sempre nellAlzheimer stata riscontrata una diminuzione del contenuto diglutatione nei globuli rossi (Liu H., et al., 2001)Il Glutatione viene utilizzato per via endovenosa nei soggetti affettida Parkinson, Alzheimer e demenza senile: secondo alcuni autori ilmiglioramento osservato sarebbe dovuto alla capacit chelante delglutatione nei confronti dei metalli tossici quali il Hg che si sarebberoaccumulati nel cervello (Perlmutter D., Summers W.K., 2001) 26. I Radicali Liberi Un Radicale Libero una molecola o un atomo particolarmente reattivo che contiene un elettrone spaiato nel suo orbitale pi esterno. A causa di questa caratteristica chimica i R.L. sono altamente instabili e cercano di tornare alla stabilit rubando lelettrone mancante a ogni atomo nelle vicinanze. Questo meccanismo d origine a nuove molecole instabili, innescando una reazione a catena che, se non viene arrestata in tempo, finisce col danneggiare le strutture cellulari. 27. I RADICALI LIBERIOO HUn atomo di Ossigeno:.Il Radicale Ossidrile (OH ):due elettroni spaiatiun elettrone spaiato 28. CLASSIFICAZIONE RADICALII Radicali vengono classificati sulla base della natura dellatomo al quale appartiene lelettrone spaiato:Radicali Liberi dellOssigenoRadicali Liberi del CarbonioRadicali Liberi dellAzotoRadicali Liberi del Cloro 29. Reactive Oxygen Species (ROS)I Radicali dellOssigeno appartengono ad una famiglia pi ampia:Reactive Oxygen Species (ROS)Appartengono a questa famiglia tutte lespecie chimiche derivate dallOssigeno,radicaliche e non, tutte accomunate dallatendenza pi o meno spiccata ad ossidarevari substrati organici (lipidi, carboidrati, proteine, nucleotidi) 30. ROS (Reactive Oxygen Species)Radicale idrossile (HO.)RadicaliAnione superossido (O2.-)liberi +Perossido didrogeno (H2O2)Ossigeno singoletto (1O2.) 31. REATTIVITA DEI RADICALILa straordinaria reattivit dei Radicali legata alla tendenza, comune a tutte le specie chimiche, di raggiungere lastabilit.LA STABILITA SI RAGGIUNGE SOLOQUANDO TUTTI GLI ELETTRONI SONO ACCOPPIATI! 32. REAZIONI RADICALICHE A CATENAEcco perch un Radicale Libero, che ha unelettrone in meno, e che quindi fortementeinstabile, tender a strappare lelettronemancante a qualunque specie chimica con cuiviene a contatto.Quando questultima cede il suo elettrone, siossida, diventando un Radicale Libero a suavolta.Questo incomincer la sua personale caccia aglielettroni e cos viaTale reazione a catena si blocca solo quando siha la formazione di una specie stabile! 33. REAZIONI RADICALICHE A CATENA REAZIONE DI INNESCO(scissione omolitica, interazione con metalli di transizione, cattura elettronica) REAZIONI DI PROPAGAZIONE (trasferimento, addizione, frammentazione, riarrangiamento) REAZIONE DI TERMINAZIONE (combinazione, disproporzione) 34. REAZIONI DI INNESCOI principali meccanismi con cui si generano i Radicali Liberi sono:1) SCISSIONE OMOLITICA2) INTERAZIONE CON METALLI DITRANSIZIONE (ossidazione metallo di transizione/riduzione metallo di transizione) 35. Reazione di innesco: scissione omolitica AB Energia ABMolecolaRadicale 1 Radicale 2 36. Reazione di innesco: interazione con metalli di transizioneOssidazione di un metallo di transizione Fe 2+Fe 3+ ox AB A BMolecolaRadicale AnioneEs.: H-O-O-H + Fe2+ HO* + OH- + Fe3+ 37. Reazione dinnesco: Interazione con metalli di transizione Riduzione di un metallo di transizione Fe 3+ Fe 2++ redABA BMolecola Radicale CationeH-O-O-H + Fe3+ H-O-O* + H+ + Fe2+ 38. REAZIONE DI PROPAGAZIONE:trasferimentoElettronespaiato A CCAC C RadicaleMolecola bersaglio Nuova molecola Nuovo Radicale(ossidante) (es. doppio legame C) (ridotta, stabile) (ossidato, instabile) 39. REAZIONE DI PROPAGAZIONE(trasferimento)O H RH R+ + H O HRadicaleSubstrato organico Radicale alchile Acquaossidrile 40. REAZIONE DI TERMINAZIONE: combinazioneR1R2R1 R2Radicale 1Radicale 2Molecola neutra(ossidante) (antiossidante) 41. I Radicali Liberi O2 + e- -> O2- RADICALE SUPEROSSIDO 2O2- + 2H+ -> O2 + H2O2 PEROSSIDO DIDROGENOO2- + H2O2 -> OH + -OH + O2 Reazione di Haber WeissRADICALE IDROSSILICOH2O2 + Fe2+ -> OH + -OH + Fe3+ Reazione di FentonRaggi gammaO2- + Fe3+ Fe2+ + O2H-O-H stadi intermedi OH + H 42. Reazioni di Fentone di Haber-WeissSODH2O2 + O2O2- + Fe3+ Fe2+ + O2 Reazione di Fenton Fe2+ + H2O2OH- + Fe3+ + OHCatalasi_________________________________________________H2O + O2Reazione di Waber WeissO2- + H2O2OH- + O2 + OHRadicale Idrossilico 43. Il Radicale Idrossile 44. I danni dei Radicali Liberi: la perossidazione lipidicaRADICALE IDROSSILICOIdroperossidi ROOHIdroperossidi ROOH Perossiradicale ROO* Fe 2+ Fe 3+2 ROOHRO* + ROO* 45. 15 1412 11 85 1 COOH20H3C16 13OHArachidonic acidH2 O15 1412 11 85 1 COOH20H3C16 13 Arachidonic acid radical15 1412 11 85 1 COOH20H3C16 13 [Arachidonic acid radical] Electron transfer15131185 1COOH20H3C161412 Arachidonic acid coniugated diene O2OO151385 1COOH2011H3C161412Arachidonic acid peroxyl radical RH MDAOHORHydroperoxide (d-ROMs test)151385 1COOHR-O-O-H H3C20 16141211Idroperossido ROOH 46. I danni dei Radicali Liberi: gli idroperossidi ROOHGli idroperossidi, generati dallattacco dei radicali liberi alle strutture cellulari, sono sostanzeabbastanza stabili ma dotate di attivit ossidante.Per questo motivo la cellula li espelle al suo esterno immettendoli nel sangue.Qui, in condizioni di leggera ischemia, lattivazione del metabolismo anaerobio rilasciacataboliti acidi che, provocando un lieve abbassamento del Ph, inducono una modificazionedella transferrina che rilascia il ferro in forma libera.Sar proprio il ferro a provocare la scissione degli idroperossidi (ROOH) in Radicali alcossilici(RO*) e Radicali perossilici (ROO*) , che, in quanto specie radicaliche continueranno il loroattacco alle strutture cellulari.Fe 2+Fe 3+2 ROOH RO* + ROO* 47. I danni daRadicali liberi 48. I fattori responsabili dellaproduzione di Radicali Liberi FATTORI AMBIENTALIInquinamentoDroghe, fumo, alcool e farmaciRaggi ultravioletti e radiazioni ionizzantiStress psicofisico prolungato (attivit fisica intensa)Alcuni additivi e sostanze tossiche presenti negli alimenti osviluppate durante la loro cottura FATTORI ENDOGENITrasporto di elettroni nei mitocondri (produzione aerobicadi energia)B-ossidazione (metabolismo degli acidi grassi)Reazioni del citocromo P45 0 (metabolizzazione di farmaci,sostanze tossiche ecc.)Attivit delle cellule fagocitarie (sistema immunitario) 49. I danni dei Radicali Liberi 50. Alterazioni strutturaliMutazioni geneticheInattivazione enzimatica DNA PROTEINE E ENZIMI RADICALI LIBERI POLISACCARIDIACIDI GRASSI POLINSATURIDepolimerizzazione PerossidazioneAlterazioni strutturali Alterazioni membrane 51. Patologie da stress ossidativoAterosclerosiIctusInfarto del miocardioSclerosi Multipla Invecchiamento precoce Morbo di Parkinson Morbo di Alzehimer Neoplasie Broncopneumopatie Artrite reumatoide 52. Stress ossidativo e malattie neurodegenerativeLo stress ossidativo pu essere definito una condizione patologica trasversalea molte malattie, soprattutto patologie degenerative e neurodegenerative Lasse cerebro-spinale per definizione una struttura anatomica altamente suscettibile allattacco dei ROS perch: 1) Il solo encefalo utilizza circa il 20% dellossigeno inspirato,elemento base dei ROS. 2) In alcune aree cerebrali riscontrabile una cospicua quantitdi Ferro, il cui ruolo fondamentale per la produzione dei ROS. 3)Alcuni neurotrasmettitori, quali catecolamine (adrenalina,noradrenalina, idrossifenilalanina) si possono autossidaregenerando ROS. 4)Le membrane neuronali sono molto ricche di acidi grassipolinsaturi i cui doppi legami sono bersaglio dei ROS. 5)Il SNC presenta gi fisiologicamente bassi livelli diantiossidanti fatta eccezione per la Vit. C 53. Dosaggio dei Radicali Liberi: d-Roms Test Ma come faccio a quantizzare i Radicali Liberi circolanti e valutare un eventuale stress ossidativo?Il d-Roms Test un esame spettrofotometrico che consente dideterminare la concentrazoone degli idroperossidi (ROOH) presenti nelsiero.ROM = Reactive Oxygen Metabolites.Attraverso il d-Roms Test gli idroperossidi, dopo aver reagito con uncromogeno, sviluppano un derivato colorato (dal rosa al rosso) rilevabilespettrofotometricamente.Il principio quello della reazione di Fenton: ROOH + Fe2+ RO* + OH -+ Fe3+ ROOH + Fe3+ ROO* + H++ Fe2+ 54. Dosaggio Radicali Liberi:D-Roms TestNel d-Roms Test gli idroperossidi del siero vengono messi nelle condizioni previsteda Fenton per generare in vitro radicali idroperossilici ed alcossilici.In pratica unaliquota di siero viene diluita in una soluzione tampone a pH 4,8.In queste condizioni il Fe ionico dapprima legato alle sieroproteine, si libera,catalizzando la scissione degli idroperossidi presenti nel campione.A questa soluzione viene aggiunto un cromogeno (N,N-dietil-parafenilendiammina) che si lascia ossidare dai radicali idroperossilici e alcossilici,trasformandosi in una sostanza cationica colorata che pu essere letta a 505 o546 nm.La concentrazione del complesso colorato direttamente proporzionale allaquantit di idroperossidi del campione! 55. Dosaggio dei Radicali Liberi: d-Roms TestROOH + Fe2+ RO* + OH-+ Fe3+ RO* + A-NH2 RO- + [A-NH2*]+ROOH + Fe3+ ROO* + H++ Fe2+ ROO* + A-NH2 ROO- + [A-NH2*]+I risultati del d-Roms Test vengono espressi in U-CARR(Unit Carratelli; 1 U CARR = 0.08 mg H2O2/dl) 56. Interpretazione dei risultati del d-Roms TestIDROPEROSSIDI IDROPEROSSIDI Stress Ossidativo (U-CARR) (mg H2O2/dl)(gravit)300 32024,08 25,60Border-line321 34025,68 27,20 Lieve341 40027,28 32,00 Medio401 50032,08 40,00Elevato> 500> 40,00ElevatissimoRange normale: 250 300 U-CARR 1 U-CARR = 0,08 mg/dl (H2O2) 57. Cosa fare in caso di Stress Ossidativo? (d-Roms Test > 300 U-CARR)1. Fare ulteriori indagini diagnostiche.2.Cercare di normalizzare i valori mediante una dieta antiossidante mirata e consapevole.3.Qualora la dieta risulti insufficiente, ricorrere ad integratori alimentari antiossidanti4.Nei casi di grave intossicazione cellulare, ricorrere a terapie mediche antiossidanti specifiche ( per es. terapia chelante) 58. Antiossidanti fisiologiciGli antiossidanti preventivi sono agenti che, attraverso vari meccanismi, quali lachelazione dei metalli di transizione o la decomposizione di idroperossidi e/operossidi didrogeno, prevengono la formazione delle specie reattive (glutatione,superossido-dismutasi, catalasi).Gli antiossidanti scavenger inibiscono la reazione di inizio e bloccano la reazione dipropagazione della cascata radicalica (Vit. C, Vit. E, carotenoidi, Vit. A)Gli agenti di riparo sono enzimi che intervengono dopo che il danno stato fatto,riparandolo (idrolasi: glicosidasi, lipasi, proteasi; transferasi, polimerasi)Gli agenti di adattamento sono sostanze o tecniche o procedure atte a potenziare ilsistema antiossidante (corretto esercizio fisico, alimentazione corretta) 59. Il sistema di difesa anti-radicalico enzimatico La cellula, per neutralizzare i Radicali Liberi in eccesso, sintetizza alcune molecole anti-ossidanti di natura enzimatica.Gli antiossidanti endogeni pi importanti sono:SUPEROSSIDO DISMUTASI (SOD) 2 O2.- + 2 H+ O2 + H2O2CATALASI (CAT)2 H2O2 O2 + 2 H2OGLUTATIONE PEROSSIDASI (GSH) 2 GSH + H2O2 -> 2H2O + GSSGQuesti antiossidanti agiscono reagendo con i Radicali Liberi modificandoli etrasformandoli in molecole innocue. 60. Potential reactions of molecular oxygen in the mithocondria1O 2e-he- e-+ .O2O2 O2 O22-e- e- e-. . O + OCytochrome c oxidase1e-1e-1e- 1e- O2O 2.H2O2 HO. H2O2 H+1H+NADP/Xa-Ox SODGlutathione peroxidase, catalaseFlavin oxidase 61. Il sistema di difesa anti-radicalico Sostanze anti-ossidanti Anti-ossidanti lipofiliAnti-ossidanti idrofili Anti-ossidanti enzim aticiBetacarotene Vitamina CG lutatione perossidasiVitamina A Vitamina BCatalasiVitamina E Bioflavonoidi Superossido dismutasiPIGMENTI VEGETALI: Bioflavonoidi, Carotenoidi, PolifenoliMICRONUTRIENTI E METABOLITI: selenio, rame, zinco, glutatione,coenzima Q10 62. Alimenti antiossidanti Molti cibi, soprattutto quelli di origine vegetale, contengono centinaia di sostanze con attivit antiossidante pi o meno marcata. Tra le pi conosciute spiccano alcune vitamine (A, C ed E) insieme a minerali come il selenio, il rame e lo zinco, Bioflavonoidi, Carotenoidi e Polifenoli. 63. Potere antiossidante dei vegetali: ORACPer cercare di quantificare il potere antiossidante degli alimenti il DipartimentodellAgricoltura americano ha elaborato una scala ORAC, basata sulla capacitdi assorbimento del radicale ossigeno.ORAC = Oxygen Radical Absorbance Capacity 5.000 UNITA ORAC = 5 Porzioni di frutta e verdura al giorno! 64. Prugne nere = 5440 ORAC x 100 gUvetta = 2830Mirtilli = 2400More = 2036Fragole = 1540Uva nera = 739Ciliegie = 670 65. Cavolo = 1770 ORAC x 100 gSpinaci = 1260Cavolini = 980Barbabietole = 840Cipolle = 450Melanzane = 390 66. QUERCITINA: vino rosso,cipolla rossa, th verde,mirtilli, meleRUTINA: grano saraceno,vino rosso, mentaANTOCIANINE: ribes,ciliegie, cavoli, uva, fragole,banane, asparagi, piselli,pere, patate 67. CAROTENE: carote Il LICOPENE il pi potenteLICOPENE: pomodori, pompelmo rosa, carotenoide conosciuto e il pomodoro melone lalimento che ne contiene di pi (1 pomodoro medio contiene 3,7 mg diLUTEINA:cavoli, spinaci, broccoli, licopene).zucchine, piselli. Il LICOPENE ha unazioneZEAXANTINA: grano, tuorlo duovo,anticancerogena 10 volte pi potente del betacarotene.peperoni rossi, mango, succo darancia Possiede unazione protettiva contro lossidazione delle LDL (il pomodoro protegge dalla formazione delle placche). Uno studio ha dimostrato che mangiando pomodori 10 volte alla settimana si ha una riduzione del 45% del cancro alla prostata (Giovannucci e coll., J. National Can. Istit. 1995; 87:1767 1776). La LUTEINA e la ZEAXANTINA proteggono le cellule della retina dalla degenerazione maculare 68. Uno dei polifenoli antiossidanti pi studiati sicuramente il RESVERATROLO costituente abbondante del vino rosso. Il RESVERATROLO attivo contro i Radicali Liberi e impedisce lossidazione del colesterolo LDL. In vitro impedisce la trasformazione di alcune sostanze in sostanze cancerogene (1). Alcune ricerche hanno dimostrato che aggiungendo RESVERATROLO in colture di cellule tumorali, la loro crescita rallentata, cos come la loro capacit di autoalimentarsi grazie allattivit di angiogenesi (creazione di nuovi vasi sanguigni che alimentano il tumore (2). Leffetto antinfiammatorio del RESVERATROLO sarebbe supportato dalla sua capacit di inibire la ciclo-ossigenasi, esattamente come fanno i classici farmaci antinfiammatori (3)1) Chen ZH, HurhYJ, Na HK, et al. Resveratrol inhibits TCDD-induced expression of CYP1A1 and CYP1B1 and catecholestrogen-mediated oxidative DNA damage in cultured human mammary epithelial cells. Carcinogenesis;25(10):2005-2013,2004.2) Lin MT, Yen ML, Lin CY, Kuo ML. Inhibition of vascular endothelial growth factor-induced angiogenesis by resveratrolthrough interruption of Src-dependent vascular endothelial cadherin tyrosine phosphorylation. Mol Pharmacol;64(5):1029-1036, 2003.3) Donnelly LE, Newton R, Kennedy GE, et al. Anti-inflammatory effectsof resveratrol in lung epithelial cells: molecular mechanisms. Am J PhysiolLung Cell Mol Physiol. 287(4):L774-783, 2004. 69. Tra i polifenoli la classe pi ampia rappresentata dai FLAVONOIDI.I POLIFENOLI:Sono state identificate circa 5000 sottoclassi di FLAVONOIDIflavonoidi.I flavonoidi sono ampiamente distribuiti nei cibi .e nelle bevande di origine vegetale come frutti,vegetali, cacao, th e vino.IL Flavonoide QUERCETINA quello che pifrequentemente si trova nei cibi. La quercitina il flavonolo pi abbondante presente nellacipolla, mentreinfatti contiene notevoli quantitI flavonoidi il th possono bloccare la reazione di innesco, neutralizzando i Radicali liberi, altrisia di quercitina che di kampferolo. ioni metallici responsabili della formazione dei ROS, altri causanoflavonoidi possono chelare queglisignificativi aumenti dellattivit dellenzima Glutatione-S-tranferasi, enzima che protegge le cellule daiI pomodori Cherry Liberi.danni dei Radicali contengono una quantit diquercitina, per grammo di peso fresco, 6 voltemaggiore rispetto a quella presente nelle altrevarit di pomodori.Questo dovuto al fatto che i flavonoli sonosintetizzati ed accumulati nella buccia delpomodoro, per cui le variet pi piccole hannoun rapporto buccia/volume pi alto. 70. Alimenti antiossidantiIl segreto? MANGIARECOLORATO!!!Per essere sicuri di consumare cibiantiossidanti riempite il vostrofrigorifero di alimenti colorati (dalgiallo al rosso, dal verde al blue) 71. La cucina antiossidante1) Consumare preferibilmente cibi crudi o poco cotti2) Prediligere la cottura a vapore o in pentola a pressione3) Conservare sempre il cibo in frigorifero4) Non lasciare mai il cibo esposto al sole5) Condire sempre a crudo6) Preferire il consumo di cereali integrali (gli antiossidanti del grano integrale come vitamina E, B,carotenoidi, Zn, Cu, Se, distruggono i radicali liberi 50 volte di pi delle vitamine C ed E da sole.7) Consumare sempre legumi con la buccia perch contengono polifenoli antiossidanti8) Consumare 4 6 porzioni di frutta e verdura ogni giorno .9) Riempire il frigorifero di alimenti colorati: rossi, arancioni, gialli, viola10) Vanno bene anche alcuni cibi bianchi : aglio, cipolla, porro e scalogno11) La verdura pi antiossidante della frutta12) La frutta va consumata con la buccia, perch nella buccia che concentrato il potere antiossidante.13) Consumare semi oleosi purch freschi (noci, mandorle, nocciole, pinoli)14) Consumare del germe di grano aggiungendolo a pietanze15) Meglio il pesce della carne16) Meglio il pesce azzurro per il contenuto degli omega 3.17) Consumare vino rosso (2 bicchieri al giorno)18) Bere molta acqua e anche th verde19) Abbondare in spezie ed erbe aromatiche come: zenzero, curcuma, salvia, rosmarino, origano20) Consumare centrifugati di frutta o verdura 72. Sindrome autisticaLautismo viene considerato dalla comunit scientifica internazionale un disturbo pervasivodello sviluppo che si manifesta entro il terzo anno di et con gravi deficit nelle aree dellacomunicazione (turbe qualitative e quantitative del linguaggio), dellinterazione sociale (turbequalitative e quantitative delle capacit relazionali, con tendenza evidente allisolamento),dellimmaginazione (uso inappropriato e stereotipato di oggetti) e con problemi dicomportamento (auto ed etero aggressivit, iperattivit fisica accentuata, ipersensibilit allevariazioni dellambiente circostante o delle figure di riferimento affettivo); e puraccompagnandosi ad un aspetto fisico normale, perdura per tutta la vita. La caratteristica pi evidente lisolamento accertato dallassenza di risposta verbale e non verbale (assenza di contatto oculare e della mimica) alle stimolazioni verbali e ambientali, dalla difficolt a stare con coetanei e adulti, dai disturbi del comportamento (iperattivit fisica accentuata, comportamenti ossessivi e spesso privi di senso, ecc.).Solitudine e inadeguatezza nellaffrontare le difficolt del viverequotidiano diventano un modus vivendi delle persone con disturbo autistico,delle loro famiglie e degli operatori professionisti. 73. Sindrome autistica: unepidemia? In Italia secondo dati Eurispess vi sono solo 6- 10 nati autistici su 10.000. Il Corriere della Sera del 19/2/07 riporta 60 nati su 10.000. Viste le grandi discrepanze tra i dati italiani ed europei, sorge il dubbio, che a causa delle difficolt diagnostiche, in Italia il fenomeno sia ancora sottovalutato e ridimensionato.Secondo l Autism Society of America, lautismo una epidemia: si ritiene che circa unmilione e mezzo di Americani - bambini ed adulti - ha oggi lautismo e, sfortunatamente,questo numero sta incrementando. Sulla base di statistiche dellU.S. Department ofEducation (USDE) e di altri enti governativi lautismo sta crescendo del 1017% allanno(USDE, 2003). Studi condotti negli anni 80 stimavano che lautismo si verificasse su 1bambino ogni 1000 (Bryson et al., 1988; Sugiyama and Abe, 1989). Uno studio del 1999riferiva invece una incidenza dellautismo di 1 bambino ogni 333(Baird et al., 2001) ed unaltro studio del 2003 riferiva di 3.4 casi su 1000 bambini (Yeargin-Allsopp et al., 2003). IlCenter for Disease Control (CDC), nel Novembre 2004, riporta che lincidenza varia in unrange da 2 a 6 bambini ogni 1.000 (CDC, 2004) arrivando ad un caso su 150. 74. Sindrome autistica: una patologia di causa ignota e incurabile!La carenza di certezze delle origine organiche dellautismo fanno si che il farmacoabbia un ruolo sintomatico per modificare comportamenti critici e renderli socialmenteaccettabili.Per moderare i disturbi dellumore si sono dimostrati efficaci farmaci antiepilettici,antidepressivi e antipsicotici, questi ultimi si somministrano anche per limitare icomportamenti ripetitivi e per contenere laggressivit verso se stessi e gli altri.Essendo una patologia psichiatrica alla terapiafarmacologica a base dipsicofarmaci si associa unaterapia riabilitativa(psicomotricit e logopedia) 75. Protocollo D.A.N.Il protocollo terapeutico D.A.N. (Defeat Autism Now) nasce nel 1991 grazie agli sforzidellIstituto per la Ricerca sullAutismo (A.R.I. : Autism Research Institute) fondato nel1967 dallo psicologo Bernard Rimland recentemente scomparso.Undici anni prima il dott. Rimland aveva avuto dalla moglie un bimbo autistico, Mark.Il Dott. Rimland passer alla storia come lapersona che ha messo fine allera nera dellautismoe che ha iniziato e condotto la battaglia per daresperanza ed aiuto ai bambini autistici! Dott.S.M.Edelson (Direttore A.R.I.) 76. Protocollo D.A.N.Secondo il protocollo D.A.N. la sindrome autistica una sindromemultifattoriale, sostenuta dallincontro di fragilit genomiche e causesecondarie come linquinamento ambientale e alimentare, labuso diantibiotici, diffusione di alimenti carichi di glutine e caseina.Secondo il protocollo DAN la principale causadella sindrome autistica data dallintossicazioneda metalli pesanti (Hg, Al, Cd, Pb, As) . I vaccinicontenenti mercurio sono i maggiori responsabili diquesto avvelenamento.Il THIMEROSAL un composto chimico organo-mercurale utilizzato come conservante nei vacciniche contiene il 49% in peso di mercurio! 77. Protocollo D.A.N.Secondo il protocollo DAN, lesposizione a metalli tossici, determina un accumulo degli stessinellorganismo.Il corpo non riesce ad eliminare questi tossici o a causa della loro enorme quantit e/o a causa di unadiminuita capacit detossificante dipese da mutazioni genetiche.Lorganismo cerca, comunque , di detossificarsi utilizzando il sistema epatico e renale e utilizzandoil glutatione.Durante questa attivit detossificante, vengono prodotti radicali liberi (stress ossidativo) e siesauriscono le riserve di glutatione, facendo accumulare altri metalli tossici.Questi metalli, soprattutto il Hg, si accumulano nellintestino , danneggiandolo ,e vengono anchecomplessati dalla Candida intestinale.I radicali liberi prodotti passano in circolo, superano la barriera ematoencefalica e perossidano lemembrane neuronali.Lintestino danneggiato, perde la sua integrit e conseguente capacit filtrante: molecole moltogrosse (glutine, caseina) indigerite passano dal lume intestinale al sangue e da qui al cervello.Nel cervello queste molecole si legano ai recettori oppioidi e questo legame induce tutte le reazionitipiche della sindrome autistica.Ma il passaggio di sostanze indigerite induce anche una risposta immunitaria (allergie alimentari).Il rilascio di anticorpi scatena una reazione infiammatoria.Linfiammazione cronica abbassa i livelli di IgA.Labbassamento di IgA permette la proliferazione di candida e clostridi.Una delle tossine prodotte dalla Candida un enzima che le permette di forare la parete intestinale. 78. 1) Tutti i bambini autistici soffrono di gravissimi disturbi gastrointestinali, micosi devastanti, otiti recidivanti. Evidenze2) La maggior parte dei bambini presenta una diminuita permeabilit intestinale.cliniche3) In molti bambini si riscontra un deficit dellENZIMA DPP-IV, Enzima necessario per il completamento della digestione di alcune proteine come Glutine e Caseina.4) Riduzione della quantit di METALLOTIONEINE .5) Ridotta produzione di GLUTATIONE.6) Ridotta attivit dellENZIMA FENOLSULFOTRANSFERASI.7) Lesioni della barriera intestinale a livello delle giunzioni strette8) Il profilo immunitario dei bambini autistici del tipo Th2: facilit alle reazioni di tipo allergico e autoimmune, suscettibilit nei confronti delle infezioni fungine e virali, produzione di sostanze proinfiammatorie quali TNF, interleuchine 1, 8, 12, interferone gamma e alfa. 79. Protocollo D.A.N. (esami diagnostici)Il protocollo DAN si avvale di una serie di esami diagnostici, fra i quali, imprescindibili sono: Analisi delle feci. Valuta la funzione gastrointestinale nel suo complesso:CDSA/P: Comprehensivedigestione, assorbimento, flora enterica,Digestive Stoolo Analysis andpresenza di parassiti. Parassitology AnalysisI parametri analizzati sono: trigliceridi fecali, chimotripsina, valerato e isobutirrato, fibre carnee e vegetali, acidi grassi a catena lunga, colesterolo, grassi fecali totali, acidi grassi a catena corta, beta-glucoronidasi, lieviti, esame microscopico dei parassiti, Giardia, Cytoptosporidium, analisi macroscopica e indice di disbiosi Esame su urine. Valuta quattro aree METABOLIC fondamentali (39 parametri): funzioneANALYSIS PROFILE:gastrointestinale, produzione cellulare dianalisi delle urineenergia, metabolismo dei neurotrasmettitori, equilibrio tra amminoacidi ed acidi organici. 80. Protocollo D.A.N. (esami diagnostici)Qualora in caso lo richieda, il protocollo DAN si pu avvalere di altri due esamidiagnostici (genomici):Esame su sangue: valuta i polimorfismi disingoli nucleotidi (SNPs) associatiDETOXIGENOMIC PROFILE allaumento del rischio per scompensi dellacapacit detossificante. Esame su sangue: valuta i polimorfismi di singoli nucleotidi (SNPs) nei geni che modulano lattivit immunitaria ed IMMUNOGENOMIC infiammatoria.PROFILETali variazioni possono influenzare lequilibrio tra la risposta immunitaria cellulare (Th-1) e umorale (Th-2) e promuovere i meccanismi che stimolano e cronicizzano la risposta infiammatoria. 81. Protocollo D.A.N. (terapia) Con le analisi CDSA/P e METABOLIC Valutazione della ANALYSIS PROFILE si valuta lafunzione intestinale funzionalit intestinale. RIMUOVERE: alimenti allergizzanti, sostanze inquinanti (terapia chelante dei metalli tossici con DMSA: acido dimercaptosuccinico)ProgrammaRIMPIAZZARE: enzimi per le diversenutrizionale funzioni digestiveintegrato 4RDS REINTRODURRE: probiotici RIPARARE: la mucosa intestinale mediante antiossidanti e nutrienti (Glutatione,Vit. C, Vit. E, Vit B, Ac.lipoico, omega3 ) 82. Protocollo D.A.N. (terapia nutrizionale)Il protocollo DAN si basasoprattutto sulla dieta che prevedeleliminazione delle proteinestrutturalmente ingombranti etendenzialmente allergizzanti epsicotiche per un soggettoautistico: glutine, caseina, soia Effetti della dietaMiglioramento del comportamento,Schema calorico:della socializzazione, del linguaggio, 30% proteine,della durata del sonno, diradamento50% carboidrati,delle stereotipie, diradamento20% grassiattacchi epilettici. 83. Alimenti VIETATI dal protocollo DAN 1) Alimenti con glutineAlimenti VIETATI 2) Latte e derivati 3) Soia 4) Zucchero 5) LievitiAlimenti contenenti glutineFrumento, Segale, Orzo, Avena, Farro, Malto, KamutAlimenti da controllare per sospettaQuinoa, amarantopresenza di glutine Amido di frumento, gelatinizzato, modificato, di malto, fibraATTENZIONE A:alimentare, germe di grano, proteine vegetali idrolizzate, pasta di cacao, farina di cereali o semola 84. Alimenti PERMESSI dal protocollo DANAlimenti PERMESSI cheMais, riso, grano saraceno,NON contengono glutine tapioca, miglio, carrube, fecola di patate. SOSTITUZIONILatte di risoLatte vaccino Latte di mandorleLatte di coccoFruttosio Zucchero biancoXilitoloLievito ScharBicarbonato di sodio Lievito di birraCremor tartaro 85. Tabella riassuntiva degli alimenti permessi dal protocollo DANLatte di riso, di mandorla, di coccoRiso, mais, tapioca, miglio, quinoa, amaranto, grano saracenoUovaSemi: nocciole, mandorle, anacardiLegumiVerdure e ortaggiCarne: pollo, tacchino, anatra, oca, faraona, cavallo, coniglio,prosciutto crudo, cacciagioneFruttaOlio di oliva e di girasole, limoneFruttosio, xilitoloLievito Schar, bicarbonato di sodio, cremor tartaro 86. Una dieta povera di carboidrati, pi proteine e grassi, ma soprattutto IPOCALORICA dimezzala frequenza degli attacchi epilettici (John Hopkins University). Il cervello consuma ossigeno e glucosio (il 20% dellossigeno totale del nostro organismo consumato dal cervello). Il glucosio, nel cervello, viene trasformato in glutammato e aspartato ( neurotrasmettitori eccitatori). Nellepilessia c un incremento del consumo di ossigeno e quindi iperproduzione di glu e asp; ma se si digiuna, dopo 24- 48 h, le riserve di glucosio si esauriscono. Il cervello utilizza, quindi, i corpi chetonici derivanti dai grassi immessi nel sangue dal fegato.Laumento dei corpi chetonici si ha siaUn aumento dei corpi chetonici coincide con una riduzioneconsumando + grassi, che diminuendo le delleccitabilit nervosa, con una riduzione di asp e uncalorie = il fegato costretto, cos, a aumento di GABA che il principale controlloreutilizzare il grasso corporeo di riserva delleccitazione nervosa. 87. La Sclerosi MultiplaLa Sclerosi Multipla, una malattia infiammatoria del Sistema Nervoso Centrale(cervello e midollo spinale), caratterizzata dalla perdita progressiva e irregolare dimielina, una sostanza lipoproteico che riveste, come un manicotto, la fibranervosa e permette la progressione rapida e coordinata degli impulsi elettrici da everso il cervello.Viene detta anche Sclerosi a Placche per la presenza di un gran numero di focolaidi demielinizzazione, irregolarmente disseminati nella sostanza bianca di tutto ilSistema Nervoso Centrale. 88. La Sclerosi Multipla una patologiadi cui non si conosce ancora la causa,ma verosimilmente si pu imputare La Sclerosi Multiplaallinterazione tra fattori genetici ed(cause)ambientali; lopinione prevalente vedeimplicati un meccanismo autoimmune(il sistema di difesa dellorganismonon riconosce pi come propria lamielina) e uninfezione di tipo virale(che scatenerebbe la reazioneimmunitaria).Linfiammazione rallentando latrasmissione degli impulsi elettricilungo le terminazioni nervose,determina linstaurarsi di sintomidiversi a seconda della localizzazionenel sistema nervoso centrale e delnumero di placche. 89. La Sclerosi Multipla (sintomatologia)La sintomatologia emerge, di solito, in modo acuto o subacuta ed costituita da un singolodisturbo, che regredisce dopo alcuni giorni o settimane, in modo completo o lasciando modestipostumi.Il primo episodio seguito, con intervalli che vanno da alcune settimane ad alcuni anni, daaltri con sintomatologia varia, non riconducibili ad un unico focolaio di lesione.Si distinguono, in generale: * disturbi motori: stanchezza, debolezza soprattutto agli arti inferiori, rigidit muscolare,spasticit * disturbi sensitivi: formicolii, intorpidimento della sensazione tattile (parestesia), dolorimuscolari, maggiore sensibilit al calore * disturbi nella coordinazione: camminata incerta (atassia); vertigini, tremori muscolari * disturbi vescicali e intestinali: minzione frequente e/o impellente, costipazione, disturbisfinterici * disturbi della parola e della scrittura, soprattutto nelle fasi avanzate della malattia * disturbi visivi: visione doppia (diplopia), pallore della met temporale della papilla * disturbi cognitivi, emotivi: deficit di memoria, di concentrazione, di ragionamento. 90. La Sclerosi Multipla (diagnosi )La diagnosi di sclerosi multipla, oltre che sullanamnesi e sul riscontro dei sintomiclinici, si basa su prove di laboratorio (studio del liquor attraverso prelievo spinale),sullo studio delle alterazioni dei potenziali evocati (visivi ed uditivi), e su indaginistrumentali per evidenziare le placche: Tomografia Assiale Computerizzata (TAC),Risonanza Magnetica Nucleare (RMN). 91. La Sclerosi Multipla (terapia)Non esiste una terapia specifica. I trattamenti sono mirati agli episodi acuti, alla prevenzionedelle ricadute e al miglioramento generale della sintomatologia.Negli episodi acuti si usano i corticosteroidi, (preferibilmente ad alto dosaggio e per breviperiodi) che esercitano un potente effetto antiflogistico (riducono linfiammazione).Per prevenire le ricadute sono stati sperimentati farmaci immunomodulatori, quali il beta-interferone, con lo scopo di determinare una risposta pi selettiva nellambito del sistemaimmunitario, e farmaci immunosoppressori, come lazatioprina ed il metotrexate, che bloccanola replicazione cellulare, rallentando anche la reazione immunologica.La persona colpita da sclerosi multipla necessita, inoltre, di una terapia rivolta alle malattieintercorrenti, alle infezioni delle vie urinarie e alle piaghe da decubito.Molto utili contro la spasticit degli arti si sono dimostrati i farmaci miorilassanti e lafisiochinesiterapia. 92. La Sclerosi Multipla (terapia alimentare)La Sclerosi Multipla caratterizzata da lesioni anatomiche di origine infiammatoria a carico del SistemaNervoso.Linfiammazione nel cervello e nel midollo spinale attivata e mantenuta attiva dai mediatori del processoinfiammatorio.Questi mediatori sono prodotti dallorganismo a partire da un acido grasso polinsaturo: acido arachidonico.La quantit di acido arachidonico nelle cellule dipende dal suo apporto dallesterno, cio dallalimentazione.Una dieta per la SM deve quindi, in primis, ridurre drasticamente lintroito di Acido arachidonico! HHH H HHHH H H H H H HH HHHH H H H H H H HH O CH HHOH H 93. La Sclerosi Multipla (efficacia della terapia alimentare)Durante la Seconda Guerra Mondiale, il cibo era scarso e lo stress elevato nellEuropa Occidentale occupata.La gente non poteva pi permettersi la carne, cos mangiava i cereali e le verdure.Il risultato fu una drammatica diminuzione dellassunzione di prodotti di origine animale e di grassi totalinella dieta.I medici osservarono che i ricoveri per SM diminuirono di 2-2.5 volte.Roy Swank, M.D., ex-direttore del Dipartimento di Neurologia dellUniversit dellOregon ed ora medicoallOregon Health Sciences University, osserv che i pazienti con MS erano migliorati quando sottoposti aquesta dieta forzatamente povera di grassi.Negli anni 50, Swank inizi a trattare i propri pazienti con una dieta di questo tipo.Avendo ottenuto risultati eccellenti, ha trattato per 35 anni migliaia di pazienti affetti da SM in questomodo.I suoi risultati sono apprezzabili alla luce di qualunque criterio medico standard: le condizioni dei pazientimigliorarono nel 95% dei casi .I pazienti andavano meglio se la malattia era stata diagnosticata precocemente ed avevano avuto pochepousses, ma anche i pazienti malati di SM da lungo tempo hanno mostrato un rallentamento nellaprogressione della malattia.In origine Swank era soprattutto impegnato nel limitare i grassi saturi, ma col passare degli anni ha iniziato aconsiderare pericolosi tutti i tipi di grassi.La sua dieta per la MS attualmente ha un apporto di grassi del 20% delle calorie totali. 94. La Sclerosi Multipla (caratteristiche della dieta) Riduzione AcidoArachidonicoRiduzione Omega 6 Aumento Omega 3 95. La Sclerosi Multipla (indicazioni alimentari) Dieta basata su cibi vegetali (frutta, verdura, semi, cereali, legumi) Limitare il pi possibile gli acidi grassi saturi e lacido arachidonico (formaggi, latte, burro, uova, carne,salumi) Ridurre gli omega 6 perch precursori dellacido arachidonico (olio di soia, di girasole, di mais, di semi vari,margarina, maionese) Incrementare gli omega 3 perch antagonisti degli omega 6 e antinfiammatori (olio di lino consumato soloa crudo, semi di lino, noci, rosmarino, origano, mandorle e nocciole) Assumere giornalmente cibi ricchi di vitamine A, C, E perch sono anti-radicali liberi (Vitamina A:prezzemolo secco, carote, peperoncino rosso, basilico, zucca gialla, radicchio verde; Vitamina C:peperoncini piccanti, ribes nero, ortica, prezzemolo, peperoni, arance ; Vitamina E: nocciole, mandorle,germe di grano, olio extra vergine doliva, pinoli, salvia, rosmarino; ATTENZIONE: la Vit. C si riducecon la cottura! Consumare lo zenzero e il peperoncino Preferire il consumo di cereali integrali in chicco (riso, avena, orzo, miglio, amaranto, quinoa, granosaraceno, mais) per il loro contenuto in acidi grassi polinsaturi (omega 3). Eliminare il pi possibile prodotti contenenti zuccheri semplici (biscotti, torte, bibite zuccherate, miele,gelati, prodotti di pasticceria in genere) Raggiungere e mantenere un peso corretto (BMI compreso fra 18.5 e 24.9); eccessi alimentari stimolano laproduzione di radicali liberi e promuovono linfiammazione. 96. La Sclerosi Multipla (indicazioni alimentari)Molecole dotate di attivit antinfiammatoria I cibi pi dannosi sono: polifenoli (catechine): the verde Latte, formaggi, salumi capsaicina: peperoncino piccanteZucchero E dolci di pasticceria curcuma: curryBevande zuccherate e fredde (succhi di frutta, resveratrolo (polifenoli): buccia di uva rossafrapp, gelati, granite, soft drink, coca cola...) germe di grano secco fermentato: Avemar Sale E cibi salati o sottosale (integratore) Cibi freddi I cibi da preferire sono: Da assumere giornalmente:Riso integrale, cereali in chicco e pasta di grano 2 cucchiaini di olio di lino a pranzo e 2 a cenaduro (sempre a crudo!)Verdure dolci (zucca, cipolle, carote) 1 cucchiaio di semi di lino nelle insalate, sulleRadici (bardana, daikon, loto, pastinaca,verdure cotte e sui cerealiravanello, scorzonera, tarassaco)non pi di 2-3 frutti di stagioneOlio di sesamo o extravergine doliva per cucinare semi di zucca, girasole, sesamo, lino, nocciole,Olio di lino per condire a crudo mandorle, noci, pinoli nel muesli a colazione oCibi caldi (zuppe, minestre, brodi, creme di cereali)negli spuntini verdura cruda e cotta di stagione (minimo 400Sostituire:grammi) latte animale con latti vegetali (di soia, riso, avena, mandorla) carne e formaggio con legumi, seitan, tofu e tempeh 97. 1997: si manifestano i primi segni della malattia.1998: diagnosi di Sclerosi Multipla, prime cure a base di cortisone eLa storia diazatioprina.2006: in Germania scopre di avere una mutazione di un allele del gene cheMatteo DellOssocodifica la molecola GLUTATIONE .Torna in Italia e rivela la sua scoperta allo staff medico che lo tiene incura, ma riceve solo indifferenza o disapprovazione.Fine luglio 2008: la sua situazione peggiora drasticamente, viene ricoveratoprima a Bologna e poi a Milano, Matteo non vede quasi pi, non riesce picamminare n a muovere la mano sinistra, non riesce pi a parlare.I medici gli comunicano che per lui non ci sono pi speranze di recupero maper limitare i danni gli prescrivono 10 flebo di cortisone e una terapia conimmunosoppressori (Mitoxantrone).Casualmente, in queste condizioni ormai disperate, Matteo conosce il Dott.Guido Zanella che al contrario degli altri medici, sa cosa significaintossicazione da metalli pesanti e gli propone la terapia chelante conEDTA.Matteo decide di non sottoporsi pi alle terapie cortisoniche in corso: locomunica ai medici e ai suoi genitori, i quali, spaventati dalle parole deimedici, per costringerlo a curarsi ed evitargli la morte sicura, lo denuncianoper infermit mentale.Dopo la denuncia Matteo costretto a sottoporsi alle flebo, ma dopoqualche mese, con grande coraggio, va via da casa e va a vivere da solo .Da quel momento in poi inizia la terapia di chelazione con laggiunta diintegratori alimentari, secondo un protocollo che lo ha portato, ad oggi, adessere un uomo sano: cammina, corre, fa sport, ha recuperato la vista,lavora come tutti i giovani della sua et! 98. CCSVIIl Prof. Paolo Zamboni medico-chirurgo,specialista in Chirurgia Generale e ChirurgiaVascolare, Direttore del Centro MalattieVascolari dellUniversit di Ferrara il medico-ricercatore italiano che, per primo, ha scopertouna patologia che ha chiamato CCSVI(Insufficienza Venosa Cronica Cerebro-Spinale).Linsufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI) una patologia emodinamica in cui le venecervicali e toraciche rimuovono poco efficacemente il sangue dal sistema nervoso centrale (SNC).La CCSVI caratterizzata dalla presenza di restringimenti multipli, o ostruzioni o malformazionidelle principali vie del drenaggio venoso extracraniale, cio dal cervello verso il cuore.Nella CCSVI alcune vene dei pazienti, come per esempio la giugulare, appaiono ostruite, o ristretteo malformate e non funzionano come dovrebbero: la conseguenza che il sangue venoso, carico disostanze tossiche, proveniente dal cervello non riesce ad abbandonare questultimo. 99. CCSVI e Sclerosi Multipla La ricerca del Prof. Paolo Zamboni circa una possibile correlazione fra Sclerosi Multipla e CCSVI parte dallanalisi della letteratura scientifica. Egli, a seguito di approfondite ricerche, aveva notato che alcuni scienziati, gi in passato, studiando il cervello di pazienti affetti da SM, si erano accorti della presenza di pi alti livelli di ferro non riconducibili allet degli stessi. Tali depositi di ferro formano nel cervello dei raggruppamenti intorno a quelle vene che, in condizioni normali, dovrebbero drenare il sangue dalla testa verso il cuore.Il Prof. Zamboni incuriosito inizia, tramite lausilio diun Doppler ad ultrasuoni, ad esaminare il collo deipazienti con SM, giungendo di fatto ad una scopertastraordinaria: quasi il 100% dei pazienti presenta unrestringimento, torsione o blocco definitivo di quellevene che dovrebbero servire a drenare il sangue dalcervello (CCSVI).Egli ha poi controllato queste vene in persone sane,non trovando in esse nessuna di queste malformazioni. 100. CCSVI e lintervento di LiberationLa terapia della CCSVI non necessita di ricovero, bisturi ed anestesie generali.Si tratta di un intervento di Angioplastica Dilatativa (PTA): attraverso una puntura endovenosa vienefatto navigare, nelle vene del paziente, un catetere che presenta alla sua estremit un palloncino.Quando il catetere raggiunge il blocco venoso, attraverso il catetere stesso si fa gonfiare il palloncino, cipermette di dilatare i restringimenti e liberare la vena, permettendo la ripresa del normale flussosanguigno. A 2 anni dagli interventi di PTA (studio pubblicato nel Journal of Vascular Surgery del 24 novembre 2009) si nota come nei pazienti si avuta: * Una diminuzione del numero delle nuove ricadute * Una forte riduzione del numero delle nuove lesioni cerebrali * Un miglioramento della qualit della vita * Ripristino di una normale vita lavorativa * Riduzione della stanchezza Poich lintervento chirurgico libera il flusso di sangue, lequipe ha deciso di denominare la procedura trattamento di liberazione o liberation. 101. A proposito di Omega 3Gli Omega 3 riducono la produzione di sostanze infiammatorie sia in soggetti sani che in soggetti malatiladdove soffrano di una patologia a base infiammatoria. Esistono almeno 11 studi controllati in doppio cieco che dimostrano gli effetti positivi della supplementazione con omega 3 nellartrite reumatoide, con riduzione della produzione di Artrite reumatoidecitochine infiammatorie come il TNF-alfa: questultimo il principale bersaglio del farmaco pi innovativo nella terapia dellartrite reumatoide. Quindi il regime dietetico ha lo stesso meccanismo del farmaco. NellAlzheimer linfiammazione svolge un ruolo cruciale nella formazione e nella progressione della placca, costituita daMorbo di Alzheimer ammassi di frammenti proteici e da cellule immunitarie infiltrate in questi depositi che alterano la normale attivit cerebrale.Anche alla base dellaterosclerosi troviamo placche infiammatenelle arterie: quindi una dieta arricchita di omega 3 consigliataAterosclerosi anche per prevenire laterosclerosi, insieme a cibi antiossidanti percombattere i radicali liberi, responsabili dellossidazione delcolesterolo LDL, causa prima della formazione della placca. 102. Lattivit fisica protegge il cervelloLattivit fisica aerobica ha unazioneprotettiva del cervello e del tessutonervoso in genere:Incrementa la abilit cognitiveAttenua i deficit motoriStimola la produzione di nuove cellulenervose (neurogenesi)Migliora i deficit neurologici inmalattie neurodegenerative(lAlzheimer, sclerosi multipla)Blocca la perdita di neuroni collegataallet (fattore anti-invecchiamento)Ha effetti del tutto simili ai farmaciantidepressivi e ansiolitici. 103. Perch lattivit fisica protegge il cervello?Lattivit fisica aumenta la disponibilit cerebrale di un fattore di crescita nervosochiamato: BDNF (Fattore Nervoso di Derivazione Cerebrale).Il BDNF nellanimale da esperimento aumenta la capacit di sopravvivenza dei neuroni,promuove la crescita di assoni e dendriti, crea nuove sinapsi soprattutto nellareaippocampale.La depressione collegata ad un deficit di BDNF.Inoltre il movimento dei grossi muscoli comporta lattivazione di molti centri cerebrali(aree corticali prefrontali, corteccia motoria, i gangli della base, il cervelletto, il setto,il mesencefalo).Tali aree liberano neurotrasmettitori come acetilcolina e serotonina.I muscoli in attivit, da parte loro, liberano due sostanze neuroattive: IGF-1 elAnandamide.Il cervello, quindi, aumenta lassorbimento di IGF-1 circolante.LIGF-1 stimola la sintesi di BDNF.LAnandamide (felicit interiore) si lega al recettore cannabinoide di primo tipo, quello acui si lega anche la marijuana: lanandamide una sostanza grassa che passa facilmentela barriera emato-encefalica 104. Il cancro : attivit glicoliticaNelle cellule cancerose il metabolismo del glucosio alterato: le cellule tumorali passano dalla fosforilazioneossidativa alla glicolisi anaerobia anche in presenza di ossigeno.Lattivit glicolitica risulta 200 volte superiore rispetto a quella delle cellule sane.Probabilmente laumento della glicolisi anaerobia legato alla presenza di una esochinasi che spinge allaglicolisi senza che lossigeno sia consumato.La glicolisi anaerobia delle cellule tumorali porta alla iperproduzione di acido lattico che abbassa il pH ,attacca il DNA e modifica il controllo della moltiplicazione cellulare.Il pH delle cellule sane di 7,35; nei malati terminali di cancro il pH della saliva e delle urine tra 4 e 5,5. Il cancro e lalimentazionePoich le cellule cancerose necessitano di grandi quantit di glucosio per moltiplicarsi, sottraendo glucosiocon lalimentazione, si pu ostacolare la crescita e lo sviluppo delle cellule maligne.Inoltre i carboidrati inducono secrezione di insulina, linsulina stimola la crescita cellulare, un eccesso diinsulina pu stimolare una crescita abnorme.Per il Prof. Warburg (premio Nobel 1931) per ostacolare e prevenire il cancro con lalimentazione bisognaconsumare alimenti che contengano enzimi respiratori : gruppi flavinici (Vit. B12), derivati dellanicotinamide (Vit.PP) e ferro-ossigenasi; oltre ad enzimi antiossidanti: SOD, CAT, Gluatione-perossidasi,CoQ10. 105. Il cancro e lalimentazioneAlimenti contenenti enzimi antiossidantiVERDURE: broccoli, cavolini, cavoli,carote, melanzane, pomodori, patate,cipolle rosse, melanzane, ravanelli.Frutta: Limoni, fragole, lamponi 106. Alimenti preziosi per combattere il cancro Animali da laboratorio, sottoposti ad unaCrucifere: dieta ricca di crucifere, hanno mostratocavoli, broccoli, cavolini di Bruxellesun a riduzione del 90% di tumori, quando (isotiocianati, vitamine e antiossidanti) esposti ad aflatoxinaPomodori Alcuni studi hanno osservato una(licopene) riduzione del 35% dei tumori della prostata con una alimentazione ricca diLenticchie,pomodori (10 volte a settimana)tonno, ostriche,In uno studio dellUniversit di Chicago durato 5 anni e eseguito su 5000 pesce azzurrosoggetti, la somministrazione di 200 mcg di selenio stata in grado di(selenio) prevenire fino al 69% dei tumori del fegato e dellesofago.In uno studio dellUniversit della Nord Carolina del 1997 statoPochi grassi, osservato che individui con basso tasso di selenio nel sangue avevano 4 molte fibrevolte di pi il rischio di avere un cancro al colon.In uno studio olandese durato dal 1986 al 1993 su 120.852 uomini edonne stata osservata una riduzione del 50% di cancro polmonare neisoggetti con pi alto tasso di selenio 107. Alimentazione e cancroEsiste una relazione diretta fra consumo diinsaccati e alcuni tipi di tumore: bocca,faringe, laringe, esofago e colon.(Levi F., Pache C., Lucchini F., Bosett C., La Vecchia Nella nostra popolazione unaC. Processed meat and the risk of selected digestivedieta ricca di frutta e verduratract and laryngeal neoplasms in Switzerland Annals fresca potrebbe ridurre dal 20% alof Oncology 2004; 15: 346-349) 30% la frequenza di molti tumoriEsiste una relazione diretta fra bassi livelli dicomuni. Per i tumori dellesofago,acido folico e di Vit. B6 e aumento del cancro della laringe e dei polmoni, questaal seno. cifra salirebbe a oltre al 80% seZhang S.M., e al. Plasma folate, vitamin B6, vitaminfosse accompagnata dallabolizioneB12, homocysteine and risk of breast cancer Natl del tabacco e dellalcool!Canc Inst 2003; 95: 373-80Consumare carne rossa tutti i giorni aumenta Dott. Carlo La Vecchiasignificativamente il rischio del tumore dello (epidemiologo, docente Universitstomaco, del colon, del retto, del pancreas, di Milano e alla Harvard School ofdella vescica. Public Health(Tavani A., et al. Red meat intake and cancer risk: astudy in Italy International Journal of Cancer 2000;86: 425-8) 108. Alimentazione e cancroPrevenire il cancro con lalimentazione significa aiutare, con il cibo, il fegato nella sua attivitdetossificante: gli enzimi della famiglia citocromo P450 e il glutatione sono le sostanze detossificanti pereccellenza . Crucifere (cavoli, broccoli, broccoletti) AglioCibi capaci di esaltare lattivit Prezzemolo Liquiriziadegli enzimi epatici Rosmarino Curcuma Semi di soia Lazione protettiva delle vitamineUna serie impressionante di studi ha dimostrato che chi ha nel sangue livelli pi alti di vitamine(carotenoidi, Vit. C, Vit. E) si ammala meno di cancro di chi ha livelli pi bassi. Queste vitaminebloccano i radicali liberi che si formano in quantit eccessive per lazione di sostanze cancerogene. Iradicali liberi, se non sono tenuti a bada, attaccano le strutture cellulari fino al DNA intervenendo nellapromozione del cancro. 109. Linee guida alimentazione nel cancroWorld Cancer Research Found and American Institute for Cancer Research, Washington 19971) Consumare preferibilmente cibi di origine vegetale (verdura, frutta, legumi)2)Mantenere il peso forma3) Fare attivit fisica4) Bere 2 bicchieri di vino rosso al giorno, vietati gli alcolici5) Preferire il pesce alla carne6) Il pesce azzurro da preferire agli altri, la carne bianca da preferire alla carne rossa7) Consumare solo olio extravergine di oliva8) Limitare il consumo di sale9) Preferire i cibi crudi o poco cotti 110. In sintesi Le nostre vite non sono nelle mani degli dei, ma in quelle dei nostri cuochi! LIN YUTANGVi ringrazio per la vostra gentile attenzione!!!!