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ESPERIENZE E VALUTAZIONE NELLA CONTINUITA' DELLE CURE PEDIATRICHE: “Il medico di guardia medica” Dr. Silvestro Scotti, Dr. Giuseppe Andrioli, Dr. Rossella Riccio, Dr. Tommasa Maio 1

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ESPERIENZE E VALUTAZIONE NELLA CONTINUITA' DELLE CURE

PEDIATRICHE: “Il medico di guardia medica”

Dr. Silvestro Scotti, Dr. Giuseppe Andrioli, Dr. Rossella Riccio, Dr. Tommasa Maio

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Riferimenti ContrattualiL’art. 55 comma 1 dell’ACN della PdF:“Al fine di garantire la continuità assistenziale per l’intero arco della giornata e per tutti i giorni della settimana, ai sensi dell’art. 8 del Decreto Legislativo n. 502/92 e successive modifiche, si stabilisce che la continuità assistenziale e l’assistenza ai turisti disciplinata dell’Accordo Nazionale per la medicina generale, si estende anche agli assistibili in carico ai pediatri”

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Riferimenti Contrattuali

Gli artt. 62 comma 2 e 67 comma 1 dell’ACN della MG:“il compito di assicurare le prestazioni sanitarie non differibili ai cittadini residenti nell’ambito territoriale afferente alla sede di servizio in ogni fascia di età”

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Sistema della Continuità Assistenziale : caratteristiche Popolazione assistita comprende tutte le

fasce d’età. Ambito di assistenza territorialmente

definito in rapporto con la popolazione. Erogazione di prestazioni non differibili. Ruolo professionale nell’ambito di forme

organizzate delle Cure Primarie. Superamento delle sedi di servizio.

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Il processo decisionale in Continuità Assistenziale

Decisioni rapide in assenza di un consolidato rapporto fiduciario

Incertezza sull’interpretazione di quanto riferito dal paziente e/o tutore

Presentazione di problemi disorganici Scelte coerenti con il bisogno espresso dal

paziente Incertezza dei reperti obiettivi Mancanza di supporto diagnostico Esclusiva responsabilità nelle scelte Follow up raramente attuabile

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Scopi e obiettivi per la C.A.

Integrazione professionale tra gli operatori delle Cure Primarie

Continuità dell’assistenza Nuovi modelli organizzativi e

relazionali

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Situazione attuale

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Numero Medici di Continuità Assistenziale

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Visite Servizio Continuità Assistenziale

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Varese Centro: dati ISTAT 2005 Totale residenti: 112.465

87%

6%7%

residenti 7- 14 anni residenti <7 anniresidenti >14 anni

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Anno 2005 Accessi pediatrici sede Varese Centro: 2485

0

50

100

150

200

250

0-6 anni 7-14 anni

GennaioFebbraioMarzoAprileMaggioGiugnoLuglioAgostoSettembreOttobreNovembreDicembre

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Contatti vs. invii in PS

97%

3%

contattiinvii PS

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Ipotesi di turnover Pediatri

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Ipotesi di turnover Pediatri

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Pediatria di famiglia: criticità

Distribuzione territoriale fortemente disaggregante (bassi numeri su ampi territori) Difficoltà nello sviluppo di forme

associative proprie Difficoltà nello sviluppo di sistemi di rete

ed informatizzazione Assenza di forme associative miste (Pdf,

Mdf e MCA)

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Il bambino ha diritto ad una risposta assistenziale con

competenze pediatrichecompetenze pediatriche durante l’arco delle 24 ore, sette

giorni su sette.

FORUM S.I.P. PISAGiugno 2006

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MMG : criticità Perdita della conoscenza clinica di area pediatrica Competizione elevata su scelte di area comune (età

6-14 anni) Area clinica a basso costo prestazioni-

farmaceutico Scarsa consapevolezza della C.A. del ruolo

assistenziale in pediatria Assenza di meccanismi di comunicazione con i

medici responsabili della presa in carico Carente rapporto fiduciario e di riconoscimento

professionale specifico Assenza di forme associative miste (Pdf, Mdf e MCA)

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Aumento della richiesta; Diminuzione degli operatori; Scarsa definizione degli ambiti di

responsabilità assistenziale versus: Ospedalità Emergenza Sanitaria Territoriale

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Modelli Organizzativi ?

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Possibili alternative: azione sostitutiva Maggiore coinvolgimento del sistema

delle Cure Primarie nei compiti propri della Continuità Assistenziale (ambulatori aperti il Sabato e la Domenica);

Risposta assistenziale riferibile ad una relazione univoca ma maggiore ghettizzazione della C.A.;

Costo contrattuale riferibile alla pianta organica (massimale di assistenza riferibile alla popolazione per la C.A.);

Rischio assistenziale versus EST.

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Possibili alternative: azione integrativa Maggiore coinvolgimento del sistema della

Continuità Assistenziale nei compiti propri delle Cure primarie ( UMG, UTAP, UCP, Case della Salute etc..)

Risposta assistenziale visibile e riferibile ad una struttura univoca.

Sostenibilità numerica del sistema della C.A. Difficoltà di relazione tra sistema assistenziale

scelto (quota capitaria) e sistema assistenziale imposto (quota oraria)

Rischio assistenziale versus EST in mancanza di integrazione e definizione chiara dei compiti.

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Sostenibilità numerica del sistema della C.A.

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Possibili alternative Area MG: azione innovativa Evoluzione di un sistema contrattuale delle

Cure Primarie con un processo di sviluppo professionale che passi attraverso una sempre maggiore interdisciplinarietà tra Assistenza primaria e Continuità assistenziale (dinamicità del doppio incarico – Medico del Territorio)

Risposta assistenziale riferibile ad un processo univoco (compiti propri delle Cure Primarie)

Relazione tra operatori favorita da linguaggio comune e obiettivi comuni (scelta e quota capitaria) ognuno con proprie specificità

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Shelley, Percy Bysshe

Lo strumento più grande della (buona morale) continuità di assistenza è l'immaginazione applicata a quello che è già disponibile.