5
La Montaña, 9 marzo 2016. “Il filo rosso” In Oriente credono molto nel destino, ogni anno aspettano di sapere a quale segno appartiene, qual è l’astro che dirigerà l’anno, come devono vestirsi, la prima immagine deve essere grandiosa, come un drago, qualcosa di Divino, colori rossi, dorati, perchè così saranno di buon auspicio e per un felice anno nuovo, credono quasi a tutto, specialmente nelle cose favorevoli, nel positivo, il negativo sono abituati a non pronunciarlo, come il numero 4, che simbolizza la morte, per loro ci deve essere solo il destino con tutto il suo splendore. Anche in Occidente crediamo al caso, che non è uno, nella nostra intuizione, crediamo anche che ‘a volte’ è il destino che ci ha posto nel nostro cammino, però così per caso, diciamo nel nostro cammino, disconoscendo certe conoscenze, preferiamo sempre aggiungere una parola in più, in oriente non si fanno questa domanda, vanno diretti. C’era un imperatore, per il quale era arrivata l’ora di prepararsi per il matrimonio ed era molto curioso, voleva sapere con chi si sarebbe sposato. In Oriente credono che quando si nasce si ha un laccio rosso legato al dito mignolo, può essere anche dorato, d’oro, però questo laccio rosso è unico ed è unito ad un altro dito mignolo che è quello della futura sposa, nel caso sia una principessa, una donna, sarebbe il suo futuro sposo; cosicché il figlio dell’imperatore volle sapere chi fosse questa principessa che era unita al suo filo rosso. Chiamò tutti gli astronomi, gli astrologi, i veggenti e soprattutto una strega, la strega che sapeva tutto, controllava tutto e conosceva molto bene questo aspetto del filo rosso e le disse: “Strega, tu che sei la più saggia, segui il filo del mio dito mignolo e vai a conoscere quella che sarà la mia sposa”. La strega andò, cominciò a viaggiare per province e capitali e si fermò in un villaggio, in un mercato incontrò una giovane donna che aveva il filo rosso al suo dito mignolo, tornò di corsa e gli disse: “L’ho incontrata”, però il figlio dell’imperatore se ne dimenticò.

La montaña 09 marzo 2016 il filo rosso

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: La montaña 09 marzo 2016   il filo rosso

La Montaña, 9 marzo 2016.

“Il filo rosso”

In Oriente credono molto nel destino, ogni anno aspettano di sapere a quale segno appartiene, qual è l’astro che dirigerà l’anno, come devono vestirsi, la prima immagine deve essere grandiosa, come un drago, qualcosa di Divino, colori rossi, dorati, perchè così saranno di buon

auspicio e per un felice anno nuovo, credono quasi a tutto, specialmente nelle cose favorevoli, nel positivo, il negativo sono abituati a non pronunciarlo, come il numero 4, che simbolizza la morte, per loro ci deve

essere solo il destino con tutto il suo splendore.

Anche in Occidente crediamo al caso, che non è uno, nella nostra intuizione, crediamo anche che ‘a volte’ è il destino che ci ha posto nel nostro cammino, però così per caso, diciamo nel nostro cammino, disconoscendo certe conoscenze, preferiamo sempre aggiungere una parola in più, in oriente non si fanno questa domanda, vanno diretti.

C’era un imperatore, per il quale era arrivata l’ora di prepararsi per il matrimonio ed era molto curioso, voleva sapere con chi si sarebbe sposato. In Oriente credono che quando si nasce si ha un laccio rosso legato al dito mignolo, può essere anche dorato, d’oro, però questo laccio rosso è unico ed è unito ad un altro dito mignolo che è quello della futura sposa, nel caso sia una principessa, una donna, sarebbe il suo futuro sposo; cosicché il figlio dell’imperatore volle sapere chi fosse questa principessa che era unita al suo filo rosso.

Chiamò tutti gli astronomi, gli astrologi, i veggenti e soprattutto una strega, la strega che sapeva tutto, controllava tutto e conosceva molto bene questo aspetto del filo rosso e le disse: “Strega, tu che sei la più saggia, segui il filo del mio dito mignolo e vai a conoscere quella che sarà la mia sposa”. La strega andò, cominciò a viaggiare per province e capitali e si fermò in un villaggio, in un mercato incontrò una giovane donna che aveva il filo rosso al suo dito mignolo, tornò di corsa e gli disse: “L’ho incontrata”, però il figlio dell’imperatore se ne dimenticò.

Page 2: La montaña 09 marzo 2016   il filo rosso

Passarono gli anni e quando arrivò il momento di sposarsi suo padre gli disse: “E’ arrivato il momento di sposarti figlio, e ti sposerai con la figlia di un grande generale, è l’uomo più fedele che hai nel tuo esercito ed ha una buona posizione economica, ti sposerai con sua figlia”.

Prepararono il matrimonio, però prima era accaduto un fatto: quando la strega vide quella donna al mercato, andò a cercare il suo imperatore, lo portò lì e l’imperatore quando vide quella contadina che aveva un bebé in braccio, e nel mentre vendeva la frutta e la verdura del suo orto, si infuriò così tanto che diede un calcio e tutto cadde per terra, inclusa lei e il suo bebé, alla bimba, poverina, cadendo le si aprì la fronte. Il figlio dell’imperatore non volle sapere nulla, quelli che erano lì presenti raccolsero il bebé – era una bimba, e le si era aperta la fronte – la pulirono, aveva il viso insanguinato, lui era molto arrabbiato e se ne andò, per questo se ne dimenticò e se ne andò, non volle saper nulla.

Quando suo padre gli disse “Ti sposerai con la figlia del generale”, non rispose nulla. In Oriente nei matrimoni non si può vedere la futura sposa finchè non si finisce la cerimonia e così fu, tutti volevano sapere chi fosse e tutti dicevano: “Dicono che la figlia del generale sia molto bella”, quando terminò la cerimonia, quella che era diventata imperatrice e regina si tolse il velo e quando la vide cadde innamorato di lei, per la sua bellezza, per i suoi occhi, la sua intelligenza, il suo sorriso, il suo corpo; in effetti aveva il suo laccetto, la sua cordicella rossa legata al dito mignolo, si avvicinò per baciarla, e la sua sorpresa fu che questa bellezza aveva sulla fronte una gran cicatrice, la baciò e proseguirono una vita piena d’amore, di prosperità e di armonia.

Mie stelle non saprete mai se chi avete incrociato per la strada sarà “questo” o “questa”, “lui” o “lei” che staranno nelle vostre vite, non saprete mai chi incontrerete, se terminerete la vostra vita con un amico, un’amica o con una famiglia che nemmeno conoscevate, chi sarà al vostro fianco negli ultimi momenti della vostra vita, sicuramente tutti meno la famiglia, perché di solito si vive lontano dalla famiglia e quando succedono queste cose, il più vicino è sempre un vicino o uno straniero o magari qualcuno dell’ospedale. Vedete? Quell’imperatore non volle vedere

Page 3: La montaña 09 marzo 2016   il filo rosso

che quel bebé era colei che portava il filo rosso, che in effetti era il suo destino. Chi può sapere se vi attende una grande scoperta, se i giovani avranno una piccola speranza di vivere come umani o come si è già detto, di qui a 5 anni non si parlerà più, saranno già dei robot e automi, i figli non conosceranno i genitori e i giovani d’oggi domani elimineranno l’umanità, approfittatene oggi e guardate bene chi avete a lato o lontano, io credo in questo filo rosso e so che il meglio mi deve ancora arrivare e so che terminerò di realizzare tutti questi sogni, che sono molto semplici, molto semplici, però li realizzerò perchè credo, e soprattutto, ho Fede e Speranza.

Giovani non sognate, siate più realisti, la fantascienza è già tra di voi, iniziate adesso a comprendere e a conoscere ciò che mangiate e che vi alimenta terrenamente e scoprirete cose straordinarie.

Conosco un giovane che quando Servidora gli diceva che esiste il ying e il yang, che ci sono le verdure, le erbe aromatiche fresche per

quando gli organi hanno il fuoco, o quelle calde per quando le reni o il cuore necessitano calore, non

mi ha mai creduto, non mi ha creduta per vent’anni, però oggi mi posso sentire soddisfatta, è arrivato il momento in cui si è svegliato e per

prima cosa ascolta la terra, tutto ciò che produce la terra, ciò che mangia, ciò che respira e cerca di

comunicarlo agli altri, perchè si è reso conto che la cosa più bella che c’è è l’umanità, ma ciò che si sta fabbricando, vivendo e che già esiste, sono i robot.

Animo miei semi! Uno dei giovani ieri ha lavorato un pezzetto di terra, cinquanta per ottanta, cinquanta centimetri di larghezza per ottanta di lunghezza ed ha seminato pomodori, semi di pomodori; adesso bisogna aspettare che escano per poi poterli trapiantare, in quei semi ha messo un cambio di coscienza, speriamo crescano, dei cento semi magari ne nascerà uno, però se ne esce uno, Alleluia! Tutto sta nel cominciare, fatelo anche voi, che vivete in città.

Page 4: La montaña 09 marzo 2016   il filo rosso

Quelle lattine di piselli o pomodoro che avete comprato, una volta aperte non le buttate, fategli dei buchini sul fondo, metteteci della buona terra, alcuni semini e mettetele davanti alla finestra, dei semi di basilico, rosmarino, prezzemolo e vedrete che avrete queste erbe aromatiche a portata di mano, voi che vivete nelle città. Coloro che hanno il privilegio di

vivere in una casa in campagna, come i miei amati maestri Roman e Loli, Loli e Roman, loro hanno un orto enorme e il pollice verde, tutto quello che seminano, tutto ciò che toccano si moltiplica e cresce, e benissimo, e Roman è un saggio di questa terra che sempre moltiplica; e per Loli sono i suoi

fiori, che sempre rispetta e non li muove mai né li trapianta, perchè sa molto bene che alla pianta piace

trovare il luogo idoneo, siate come loro, rispettate la natura e datele tutto il vostro amore.

Anche nel Moncayo conosco altri contadini meravigliosi, Rosa e Andrés, Andrés e Rosa, anche loro fanno delle meraviglie, mettiamoci d’accordo per copiarli, loro sono quelli che sanno, noi siamo gli apprendisti. Ci Provate miei semi? Potete farlo anche con un vasetto di plastica dello yogurt, una volta che vi siete mangiati lo yogurt, fate un buchino in fondo, mettete un pochino di sabbia, poi della buona terra, alcuni semini; può essere di un nespolo, dei semi di limone, d’arancia, alcune lenticchie, iniziate con le lenticchie, che sia sempre un po’ umido, non inzuppato d’acqua e vedrete, vi darà allegria e saprete che sono le vostre radici.

Per i giovani che ancora non hanno o non sanno dov’è quel filo rosso o a chi appartiene, e la incontrerete o lo incontrerete, attenti, che sia d’amore, non come fanno molti che pensano che il sesso è amore e fanno come con le scarpe, oggi me le compro, le indosso e poi le butto, ci sono molti giovani che lo fanno già. “Il fine anno mi piace trascorrerlo con te. Ah è lo stesso! Mangeremo un panino” e poi ciao! E’ finita, inizieremo con un altro o un’altra. “Ah! Oggi ammiro quello che porta gli occhiali, lo

Page 5: La montaña 09 marzo 2016   il filo rosso

ammiro perchè porta gli occhiali o forse perché è un ballerino, lo provo, oggi mi piacciono le scarpe, però domani non mi piacciono, le butto”. “Ay! Quel leone mi piace, lo provo, però non mi piace già più perchè se n’è andato con la mia migliore amica!” “Ay, adesso mi piace questa brunetta migliore della bionda, però è di un altro continente, ma è uguale, poi la cambierò con una dell’Europa e poi me ne vado in un altro continente”; fate così.

Se fate fuoco attenti al fumo, perchè lasciate le ragazze in difficoltà, un ragazzo può andare con tutti i fiori, però una ragazza non può andare con tutti i ragazzi, perchè sarà sempre una sgualdrina, tenetelo presente, è sempre stato così e sempre lo sarà. La Enseñanza è d’accordo, no, La Enseñanza chiede sempre rispetto, allegria, però non un costume. Leggetelo diverse volte questo Messaggio giovani.

E per le mie care stelle meno giovani, vi amo, vi voglio bene, siete quelle che brillate e che illuminate il mio cammino di tutti i paesi, ricevete il mio affetto, il mio amore e Grazie per stare con Servidora! Grazie per la vostra Amicizia che per me è la cosa più preziosa!

Con tutto il mio amore, La Jardinera