I Quaderni di Clelia Consulting - La formazione nelle imprese

I quaderni di Clelia Consulting

La formazione delle imprese N. 1 - Dicembre 2015

abbiamo radici profonde

Clelia Consulting

CLELIA Consulting è certificata TüV secondo la norma UNI EN ISO 9001:2008 con certificato n. 50 100 12876

Indice del documento

1. IL PROGETTO

2. GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO

3. LE FASI PROGETTUALI

4. I RISULTATI DELL’INDAGINE E LE SOLUZIONI

PROSPETTATE


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IL PROGETTO

Sezione 1


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Il progetto

Il presente progetto scaturisce dalla necessità di conoscere l’approccio delle aziende all’attività formativa e consulenziale.

Come team di Clelia Consulting abbiamo realizzato un’indagine di mercato proponendo un questionario con modalità telefonica piuttosto che on line (attraverso l’utilizzo di una piattaforma dedicata) ad un campione di aziende la cui sede si trova nella maggior parte dei casi all’interno del territorio Toscano.

Attraverso domande mirate abbiamo indagato quali sono i temi imprenditoriali verso cui il mercato è orientato, i fornitori e le modalità di fare formazione ritenuti maggiormente idonei, la tipologia di servizi graditi.


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GLI OBIETTIVI

Sezione 2


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Gli obiettivi

L’indagine di mercato portata a termine ha l’obiettivo di

costruire una proposta formativa e consulenziale

contenente servizi innovativi e di reale supporto allo

sviluppo imprenditoriale.

Clelia Consulting ha chiesto il contributo degli imprenditori al fine di avere il loro punto di vista e tenere sempre come punto

di riferimento i bisogni manifestati e le preferenze espresse in

merito a tutto ciò che concerne l’attività di formazione.


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LE FASI PROGETTUALI

Sezione 2


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Le fasi progettuali

Fase 1 – Il campione

Fase 2 - La redazione del questionario

Fase 3 – L’avvio dell’indagine

Fase 4 – La costruzione del data base

Fase 5 – L’analisi dei risultati


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Fase 1 – Il campione

• Hanno partecipato all’indagine proposta 45 aziende.

• L’indagine si rivolge alle organizzazioni dotate di una

struttura manageriale seppur minima che potenzialmente

potrebbero usufruire dei servizi di consulenza erogati da

Clelia Consulting.

• L’indagine si rivolge alle aziende private appartenenti a

diversi settori.


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Fase 2 – La redazione del questionario

Lo script, o questionario, e stato costruito con lo scopo di:

- Rilevare la percezione che hanno le aziende dell’attività

formativa

- Ottenere il punto di vista degli intervistati su tutti gli aspetti

della formazione

- Rilevare i reali bisogni formativi delle aziende

- Ottenere preferenze utili ad orientare la progettazione della

proposta formativa


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A tal fine il questionario indaga:

- L’informazione delle aziende sull’attuale proposta formativa presente sul loro territorio

- La percezione e la consapevolezza dei propri bisogni

- Le esperienze sperimentate in ambito formativo/consulenziale

- La percezione della relazione tra consulente e formatore

- Le caratteristiche del formatore

- L’opportunità del riconoscimento della formazione

- I temi imprenditoriali ritenuti maggiormente interessanti

- Le metodologie formative più efficaci

- Le preferenze verso nuovi servizi formativi


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Il questionario è misto e comprende diverse tipologie di

domande, ognuna delle funzionale al tipo di informazione da ottenere.

In particolare sono state inserite:

• Domande chiuse e aperte

• Domande a risposta singola e multipla


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Fase 3 – La comunicazione dell’avvio dell’indagine Le aziende sono state inviate a partecipare all’indagine

attraverso l’invio di una a-mail che le avvisava del successivo contatto telefonico.

Durante la telefonata, il referente aziendale ha potuto

scegliere di dare il suo contributo secondo due modalità:

1- rispondendo all’intervista telefonica oppure

2- optando per la compilazione del questionario on line in un

secondo momento

Nel secondo caso è stata inviata una ulteriore e-mail contenente il link di reindirizzamento diretto alla piattaforma

dedicata su cui è stato impostato il nostro questionario.


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Fase 3 – L’e-mail di comunicazione di avvio dell’indagine


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Fase 3 – L’e-mail con il link al questionario on line


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Fase 4 – La costruzione del data base

Tutte le risposte fornite dalle aziende durante interviste

telefoniche ed attraverso la compilazione del questionario o line sono state accuratamente registrate all’interno di un unico

data base su cui è stata effettuata l’analisi dei risultati.


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Quanto sono informate le aziende circa l’offerta presente sul proprio territorio?

La prima domanda indaga la conoscenza da parte delle aziende dell’offerta di servizi rivolti alle aziende presenti sul proprio territorio.

La maggioranza degli intervistati, cioè il 66%, ha dichiarato di essere informato e di conoscere l’offerta di servizi presente sul territorio.

Il 30% è disinformato

Il 2% rispondente non è del tutto informato

Il 2% persona non risponde

Risposta % Sì 66% No 30% Non risponde 2% Relativamente 2% Totale complessivo 100%


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Chi eroga i servizi?

A chi ha risposto in maniera positiva alla domanda precedente abbiamo chiesto di dirci quali sono i servizi

presenti sul territorio.

Ecco le risposte fornite:

Camera di commercio, singoli professionisti, associazioni di categoria, società di consulenza private Clelia Consulting Clelia Consulting CNA, PRASSI Commercialista, buste paga, legali, controllo di gestione Essendo iscritti alla Confcommercio utilizziamo di solito questo canale anche se non siamo molto soddisfatti, Inoltre in passato abbiamo utilizzato alcune aziende di consulenza esterne


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IN TERMINI DI FORMAZIONE, CI SONO ENTI TIPO FOREMA, ENAIP,...CHE FORNISCONO L'ADESIONE A BANDI REGIONALI E COMUNITARI PER L'IMPLEMENTAZIONE DELLA FORMAZIONE E DELLA FORMAZIONE CONTINUA ALL'INTERNO DELLE AZIENDE. SONO INOLTRE PRESENTI SPORTELLI DEDICATI ALL'INTERNO DELLE VARIE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA. La domanda è troppo generica poiché vi sono una miriade di servizi dati da enti diversi di tipologie diverse. Consulenza rispetto a quali tematiche ? formazione ? ...vi sono oltre agli enti che per categoria avete riassunto sotto anche : tutti i distretti tecnologici e i poli di innovazione toscani incubatori Marketing, pubblicità, come rapportarsi ai clienti Società di consulenza e associazioni di categoria Ti Forma Tss Consulting API Pisa sicurezza e formazione professionale e valore aggiunto - Stargate suola di formazione


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Associazioni categoria (degli industriali) e commercialisti. In alcuni casi le associazioni di categoria ti mettono in contatto con le società di consulenza Ci avvaliamo di una società di consulenza accanto a noi qui a Santa Croce sull'Arno CNA - Camera di Commercio - MB Consulting - Studio Legale Magro - Centro Formativo ALI - Consulente del Lavoro Centro DAN Conosco bene i servizi sul territorio e mi avvalgo di Formetica - Associazione industriali Formazione per le modellerie - formazione per prodotti chimici Formazione specifica Haccp… Non li conosco perché sono qui da un mese ma sono in contatto con l'associazione degli industriali Servizi scarsi, 0 consulenza finanaziaria, zona depressa Sicurezza Sicurezza, inerenti alle filiere alimentari (Haccp….) Sono diversi


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Chi eroga i servizi migliori?

Chiedendo alle aziende chi a loro parere eroga i servizi migliori si è rilevato che la preferenza è decisamente orientata verso

le società di consulenza che sono state indicate dal 50% dei

rispondenti. Anche i servizi associativi raccolgono ampio

favore con il 39% dei voti. Seguono i professionisti singoli con il

36%, i commercialisti con il 23%, i consulenti del lavoro con il

16% ed infine le Università con il 5%

Risposta %

I servizi associativi 39%

I professionisti singoli 36%

Le società di consulenza 50%

Le università 5%

I commercialisti 23%

I consulenti del lavoro 16%


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Chi eroga i servizi migliori?

Alcune aziende hanno voluto lasciare dei commenti:

• Sono le persone che fanno la differenza, le capacità e le

competenze del singolo, non importa di quale

organizzazione faccia parte

• Dipende dall'area: per la formazione commerciale e

amministrativa vanno bene i professionisti, per la formazione

tecnica che è quella che interessa me ci vogliono persone

che hanno esperienza sul campo, che lo fanno di mestiere

• Nessuno, solo io conosco i miei precisi bisogni, gli esterni non

possono conoscere la mia azienda

• Le risorse umane valide


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Quali sono le parole che identificano i bisogni delle aziende?

Più della metà degli imprenditori (il 52%) sottolineano che la loro

priorità è il controllo di gestione. Anche la crescita per obiettivi è

molto gettonata tra i bisogni delle aziende e raccoglie il 43% dei

consensi. Molte aziende indicano la necessità di internazionalizzarsi (il

41%) ed altre di riorganizzarsi (34%). A pari merito con il 20% si

collocano il social marketing ed il cambiamento. Le aziende hanno

voglia di migliorare la propria gestione ma, probabilmente, alcune

non sono ancora pronte ad andare incontro agli strumenti più

innovativi

Risposta %

Controllo di gestione 52% Crescita per obiettivi 43%

Internazionalizzazione 41%

Riorganizzazione 34% Formazione 34%

Social marketing 20% Cambiamento 20%


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Le aziende utilizzano la consulenza?

Pare proprio di sì!

• Il 77% degli imprenditori nel corso della loro attività hanno utilizzato

o utilizzano tutt’ora servizi di consulenza aziendale

• Il 3% precisa che vi ricorre solo in «alcuni casi»

• Il 20% invece ha dichiarato di non utilizzarla

Risposta % Sì 77% No 20% In alcuni casi 3% Totale complessivo 100%


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A chi ha risposto di non aver utilizzato i servizi di consulenza

aziendale abbiamo chiesto di indicarci il motivo

• Per motivi economici

• Motivi economici e perché abbiamo fatto con risorse

interne

• Non ho mai avuto tempo di valutare le proposte

• Non ho mai avuto bisogno

• In parte siamo noi stessi a fornirli

• La tipologia della professione non consente un

approccio propriamente aziendale per cui l'aspetto più

propriamente "aziendale", seppur stia diventando

sempre più importante, resta ancora un po'

sottovalutato.


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A chi ha risposto aver utilizzato i servizi di consulenza aziendale abbiamo chiesto di indicarci in quale area

• In linea con i bisogni che sono stati dichiarati all’inizio del questionario, e aziende hanno risposto nel 43% e nel 41% dei casi di aver utilizzato la consulenza a supporto dell’organizzazione e del controllo di gestione

• Emerge l’importanza della formazione (obbligatoria e non) che è stata indicata nel 32% dei casi

• Il 20% delle aziende ha chiesto aiuto per strategia (20%), sviluppo commerciale (20%) e marketing (16%)

• La gestione del personale è stata indicata nel 14% dei casi che, comunque, non è poco sul nostro campione

• Meno gettonata invece la gestione della produzione (7%)

Vedi dettaglio tabella a pagine seguente


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A chi ha risposto aver utilizzato i servizi di consulenza

aziendale abbiamo chiesto di indicarci in quale area

Risposta % Organizzazione 43% Controllo di gestione 41% Formazione 32% Strategia 20% Sviluppo commerciale 20% Marketing 16% Gestione del personale 14% Gestione della produzione 7%


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Qual è il rapporto percepito tra consulenza e formazione?

• Il 77% delle aziende ha parlato di complementarità delle

due attività

• Il 18% invece ne ha indicato l’inscindibilità

• Il 3% ha risposto che dipende dalle caratteristiche delle

persone che erogano i servizi

• Nessuno ha menzionato l’esclusività che era stata proposta

tra le opzioni

Etichette di riga % Complementari 77% Inscindibili 18% Dipende dalla situazione e dalle caratteristiche delle persone che erogano i servizi 2% Non risponde 3% Totale complessivo 100%


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In quali casi le aziende utilizzano la formazione?

Per gli argomenti specifici del settore: sicurezza, medicina del lavoro, alimentare Per gli aggiornamenti al personale sulla legge 626 Solo dove ci sono obblighi di legge: mulettisti, primo socc, sicurezza ... Dipende dall'esigenza del momento, per esempio ora puntiamo sull'internazionalizzazione Per la formazione prevista dalla legge Costantemente per l'aggiornamento del personale Per i processi operativi Per la formazione del personale tecnico Faccio molta formazione interna, ho un ingegnere che ha lavorato sui processi, siamo passati da artigianale a non so bene ancora cosa Nei casi di nuove assunzioni secondo necessità interne, es per l'avvio di una nuova linea di prodotto Ultimante non l'ho utilizzata Obbligatoria, tecniche di produzione, anni passati commerciale ma molto tempo fa Quando ci si rende conto di carenze, può essere in tutte le aree


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Il quali casi le aziende utilizzano la formazione?

Sul commerciale e sul tecnico Dove necessaria Per ora non l'ho ancora utilizzata... Settori fiscali e del lavoro Normativa e software La formazione è fondamentale per rendere l'azienda consapevole su tutte le tematiche che non conosce o non gestisce direttamente, anche su quelle che poi saranno gestite dal consulente. Solo ed esclusivamente per la formazione base dei dipendenti, secondo le normative di sicurezza e qualità. Formazione obbligatoria. Nel 2014 abbiamo investito e sta ancora investendo nel 2015 per la formazione manageriale della sottoscritta. Abbiamo fatto anche formazione ai commerciali per utilizzo del software CRM Per la crescita del del personale che poi è legata alla crescita aziendale Necessariamente per il continuo aggiornamento professionale Sicurezza


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Il quali casi le aziende utilizzano la formazione?

Per novità riguardanti il nostro settore (Enti Locali) e per formazione di commerciali Nel momento del bisogno. Durante il cambio dei processi di produzione e all'integrazione di nuove mansioni non presenti in azienda. Formazione tecnico amministrativa Aggiornamento e miglioramento delle competenze Faccio auto-formazione Ogni qualvolta si propone un prodotto al cliente Aggiornamento professionale Non utilizzo formazione Novità legislative ; riassetto organizzativo Formazione commerciale e marketing Progettazione , ricerca e sviluppo Aggiornamenti normativi Corsi formazione lavoro: carrellisti, antincendio, pronto soccorso e altri


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Chi è il formatore agli occhi delle aziende?

• Il 77% delle aziende ha risposto che la formazione deve

essere necessariamente erogata da un esperto del settore,

che conosce in prima persona ciò che insegna

• Solo il 9% pensa che la figura ideale provenga

dall’ambiente universitario

• Il 7% ha risposto «altro», il 5% non ha risposto alla domanda e

il 2% ha invece fornito una soluzione alternativa a seconda

della materia da insegnare

Vedi dettaglio tabella a pagina seguente


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Risposta % E' un esperto del settore 77% E' una persona di estrazione universitaria 9% Altro 7% Non risponde 5% Dipende dalla persona da formare, potrebbe essere di estrazione universitaria per gli uffici, un esperto del settore per la produzione ma non c'è una regola fissa 2% Totale complessivo 100%


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Chi ha risposto «altro» suggerisce:

• E' la persona che ha capacità e competenza in quel

determinato ambito, di qualunque estrazione sia

• Non ci sono regole precise, dipende dalla preparazione

• Organizzazioni di settore


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Il formatore ed il consulente possono coincidere?

• Per l’82% dei rispondenti la risposta è affermativa

• Per l’11% negativa

• Il 7% si è astenuto dal rispondere alla domanda

Risposte %

No 11% Sì 82% Non risponde 7% Totale complessivo 100%


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Se possono coincidere, perché?

Si presume che un consulente conosca la materia in modo tale da saperla anche insegnare Basta che la persona sia preparata L'importante è che riesca a creare valore aggiunto Meglio perché conosce l'azienda Dipende dalla preparazione Il consulente ha la panoramica dell'azienda e quindi la conosce bene Per insegnare si devono avere le capacità per farlo e una formazione specifica In alcuni casi, basta che abbiano le competenze L'importante è che abbia esperienza sul campo L'importante è che conosca bene l'azienda Potrebbe essere collegata con riduzione dei costi, ottimizzazione


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Devono avere la conoscenza necessaria Dipende dalle persone Il primo forma, il secondo consiglia Si, se il consulente è un esperto del settore di interesse ed è capace di trasmettere le proprie conoscenze in modo didattico. Nel campo della professione possono coincidere in quanto la formazione è specifica ed anche la consulenza classica di cui l'avvocato si avvale nella propria professione, relativa allo studio ed alle pratiche di studio, è comunque di nicchia ed afferente al campo giuridico. Nessuno meglio di chi guida un cambiamento, può implementarlo e coinvolgere tutti gli attori Facente parte della solita società


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Perchè con la sua esperienza può aiutare la persona da formare. Un consulente dovrebbe avere sufficiente dimestichezza con la materia e potere formare altri operatori specialisti. ovviamente l'apporto del formatore dovrà poi essere implementato da un interesse personale che porta ad un approfondimento Si ma deve far formazione a 360 gradi e non formare solo per l'utilizzo dei propri prodotti Si, formazione è anche e soprattutto affiancamento Poiché il consulente conosce direttamente le tematiche (punti deboli) sui quali è meglio approfondire la formazione


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Se NON possono coincidere, perché?

• Il consulente indica le necessità dell'azienda, il formatore

deve avere una formazione specifica per insegnare su

quell'argomento

• Perchè i ruoli sono separati


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Quante aziende hanno investito in formazione nell’ultimo

anno?

• Le aziende che hanno investito nella formazione delle

proprie risorse umane sono il 73%

• Le aziende che non lo hanno fatto sono il 27%

Risposta % No 27% Sì 73% Totale complessivo 100,00%


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In quali ambiti formativi hanno investito le aziende?

Nella formazione di settore Sicurezza Obbligatoria Nuove tecnologie (sito) Marketing strategico Tutti, formazione haccp, da li poi si sviluppa anche la formazione commerciale interna ecc… Formazione interna propedeutica al lavoro dell'ing Orsini - sui processi e sulla produzione Orgazizzazione interna, commercio estero e sicurezza Snellimento produzione GMP GHP Fiscale e del lavoro Normativo


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In quali ambiti formativi hanno investito le aziende?

Controllo di gestione aziendale e processo commerciale Commerciale Vendite, Customer Service, Amministrazione e Controllo Doganale

Contabilità Aggiornamento continuo delle novità legislative, sia di diritto sostanziale che procedurale. Sicurezza, gestione Formazione su novità legislative Sviluppo Commerciale, Controllo di Gestione, Processi vari all'interno dell'azienda. Tecnologico Controllo di gestione, management, approccio con la clientela Corsi tecnici di abilitazione per prodotti del settore


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E’ importante che al termine della formazione venga

consegnato un attestato anche se non riconosciuto?

Prevalentemente sì.

• 31 aziende hanno risposto positivamente (71%)

• 13 negativamente (27%)

• 1 non ha risposto (2%)

Vediamo perchè


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Perché SI

Per avere qualcosa che attesti il corso L'importante è che sia riconosciuta Non è essenziale ma è meglio che vi sia un attestato finale che, appunto, attesti la partecipazione...è sempre rivendibile dipende su quali tematiche in alcuni casi potrebbe essere utile una attestazione ma non sempre Per ufficializzare il percorso fatto ed i risultati ottenuti E' importante per valorizzare e di conseguenza concretizzare la conoscenza acquisita dal personale che è stato formato. Rilasciare un attestato è la conferma della formazione. Formazione a scopo solo interno Sia per attestare di fronte agli Ordini l'espletamento di ore formative obbligatorie per gli iscritti, sia per "impegnare" in termini di serietà e competenza i formatori. Mettere per scritto quello che è stato fatto è sempre una assunzione di responsabilità superiore alle sole parole. Per lasciarne traccia anche "materialmente"


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Perché SI

Nel nostro caso non interessa. In generale credo che sia utile. Addirittura essenziale se si vuol fare formazione agli enti pubblici in quanto i propri dipendenti hanno dei vantaggi dalle certificazioni formative per riconoscimento del tempo impegnato. è un modo per ricordarsi sia della formazione ,ma anche dell'azienda che ha formato Clienti istituzionali oltre alle competenze richiedono anche la loro attestazione Attesta la formazione ricevuta E' un valore aggiunto nella formazione del personale Utile per il proprio curriculum A lfine di poter tracciare e "dimostrare" in occasione di selezioni con punteggio che il percorso formativo è stato effettivamente sostenuto. Quanto al reale apprendimento dall aformazione ricevuta, saranno certamente altri gli strumenti atti a dimostrarlo Competenza


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Perché NO

Per la mia esperienza il pezzo di carta serve a poco, le persone si formano facendo esperienza. I migliori da noi sono quelli più anziani Se l'attestato è fine a se stesso non è importante, lo è se serve all'azienda per avere degli sgravi Si valuta dai risultati Per noi servono per la formazione interna quindi l'importante è che le persone facciano il corso non serve all'azienda E'l'expertise che si crea che mi serve a farmi un nome, non sono mai riuscito a rivendere un marchio, ma forse devo lavorare su questo Non penso abbia molto senso per quanto ci riguarda


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I temi imprenditoriali di interesse per le imprese Abbiamo chiesto agli imprenditori quali temi potrebbero essere interessanti ai fini della proposta di eventi/incontri formativi

• Ben in 68% degli intervistati si è dichiarato interessato alla formazione sul controllo di gestione. L’interesse verso il tema era già emerso nel corso dell’indagine attraverso le domande precedenti

• Al secondo posto con il 61% delle preferenze, si è posizionato il tema delle Strategie di marketing e commerciali/ampliamento delle relazioni.

• Il ricambio generazionale in azienda e la gestione del personale sono stati indicati di interesse entrambi dal 59% degli intervistati.

• A seguire la ricerca di finanziamenti con il 52%

• Sono stati votati da meno della metà dei rispondenti l’ampliamento dell’offerta e l’innovazione tecnologica (entrambi con il 45%), lo sviluppo dei mercati esteri (43%) ed infine i temi dell’ecosostenibilità e dell’ecocompatibilità delle lavorazioni e della prodizione di servizi


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I temi imprenditoriali di interesse per le imprese

Risposta %

Il controllo di gestione 68%

Strategie di marketing e

commerciali/ampliamento delle relazioni 61%

Il ricambio generazionale in azienda 59%

La gestione del personale 59%

La ricerca di finanziamenti 52%

L'ampliamento dell'offerta 45%

L'innovazione tecnologica 45%

Lo sviluppo dei mercati esteri 43%

L’ecosostenibilità e l’ecocompatibilità delle

lavorazioni e della produzione di servizi 30%


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Le metodologie di erogazione della formazione Dopo i temi sono state indagate le tecniche formative ritenute più idonee ed efficaci.

• In testa alla classifica del gradimento abbiamo riscontrato il training of the job/Affiancamento con 70% delle preferenze. Le aziende ritengono l’affiancamento la condizione migliore per acquisire conoscenze.

• Anche la tecnica del coaching riscuote largo successo ed è stata indicata dalla metà degli intervistati (50%)

• Al terzo posto ecco le modalità tradizionale di erogazione della formazione con le lezioni in aula con il 45%

• Libri e documenti di supporto sono utili secondo il 23% dei votanti

• Compaiono a seguire E-learning e Outdoor/Action learning ciasconp con il 18%

• Il 16% ha indicato altro e solo il l’11% si è dichiarato a favore della formazione on demand


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Le metodologie di erogazione della formazione

Nel dettaglio:

* 1- Tutte le metodologie dovrebbero essere accompagnate da un supporto on line continuo sia durante che dopo il mero evento formativo.

2 - La metodologia dipende dal tipo di corso

Risposta % Training of the job/Affiancamento 70% Coaching 50% Aula 45% Libri e documenti di supporto 23% E-learning 18% Outdoor/Action learning 18%

Formazione on demand 11% Altro* 5%


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Qual è il numero massimo di persone da inserire in aula?

Premesso che il linea di massima le aziende segnalano che per la

formazione tecnico-pratica il numero di persone da seguire deve

necessariamente essere il più possibile limitato, sono emersi i

seguenti risultati:

Al fine di evitare l’eccessiva frammentazione dei risultati,

abbiamo classificato le risposte a scaglioni di 5, indicando se

l’azienda ha fornito un numero inferiore a 5, compreso tra 5 e 10,

compreso da 10 e 15 e così via.

• Il numero ideale di partecipanti da inserire in aula sembra

essere tra 5 e 10: il 55% ha espresso questa preferenza

• L’11% ha indicato un numero inferiore a 5 e il 7% un numero tra

10 e 15.

• Il resto è frammentato tra altri numeri come mostra la tabella a

pagina seguente


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Qual è il numero massimo di persone da inserire in aula?

Risposta % Tra 5 e 10 55% Non risponde 14% Inferiore o uguale a 5 11% Tra 10 e 15 7% Variabile 5% 40 2% Non la ritengo utile 2% Tra 15 e 20 2% Tra 20 e 25 2% Totale complessivo 100%


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Se dovesse immaginare un nuovo servizio formativo….

Abbiamo proposto alle aziende alcuni servizi formativi :

• Il 45% è orientata alla formazione su misura, costruita ad hoc

sui bisogni dell’imprenditore e dei dipendenti dell’azienda

• Il 36% indica la formazione in aula purchè sia accompagnata

da un periodo di affiancamento, così come era emerso anche

attraverso le risposte fornite alla domanda sulle tecniche

formative

• A pari merito con il 34% si sono collocati il servizio quesiti, con

un formatore che risponde al bisogno, e il centro servizi, con

una rosa di servizi tra cui scegliere di volta in volta

Vedi il dettaglio nella tabella seguente


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Se dovesse immaginare un nuovo servizio formativo….

Risposta % Formazione individuale su misura per i suoi bisogni (e dei suoi dipendenti)? 45% Formazione d’aula accompagnata ad un periodo di affiancamento in azienda 36% Un servizio quesiti, cioè un formatore sempre disponibile a cui porre la domanda nel momento in cui si ha un dubbio 34% Essere in contatto con un centro servizi che eroghi diversi tipi di corsi tra cui scegliere di volta in volta quello di cui necessita 34%


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Quanto ha investo l’azienda nell’ultimo anno in formazione?

• Il 47 % di quelli che hanno investito in formazione nell’ultimo

anno hanno parlato di cifre inferiori a 5.000 Euro. Molti per

motivi economici seguono solo la formazione obbligatoria.

• Il 44% ha indicato cifre comprese tra 5.000 e 10.000 Euro

• Solo il 3% ha superato le 10.000 Euro

• Il 6% ha preferito non rispondere alla domanda

Risposta % Meno di 5000 euro 47% Fra 5000 e 10000 euro 44% Fra 10000 e 15000 3% Non risponde 6%


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Le aziende ricorrono ai fondi interprofessionali e/ai fondi di finanziamento?

• Il 69% ha risposto di aver finanziato autonomamente la

formazione ma che avrebbe avuto piacere di utilizzare un

«aiuto» se fosse stato possibile. Qualcuno di ha provato ma

non ha avuto successo, qualcuno non era opportunamente

informato e/o non ha avuto il tempo di prendere informazioni

a causa dell’impellenza del bisogno.

• Il 28% invece ha usufruito di bandi e/o fondi

• Il 3% non ha risposto alla domanda

Risposta % No 69% Sì 28% Non risponde 3%


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I RISULTATI DELL’INDAGINE E LE SOLUZIONI PROSPETTATE

Sezione 1


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Fase 7 - Conclusioni Punti forza

I servizi migliori sono erogati dalle società di consulenza, dai servizi associativi e dai professionisti singoli

Le parole che identificano i bisogni delle aziende: controllo di gestione, crescita per obiettivi, internazionalizzazione

La consulenza e la formazione sono complementari

Il formatore deve essere un esperto del settore e può essere un consulente, in alcuni casi è meglio perché conosce le peculiarità dell’azienda

La formazione deve prevedere un attestato finale di riconoscimento sia per la gratificazione del singolo sia per l’esibizione all’esterno (attesto che i miei dipendenti sono formati = sono un imprenditore virtuoso)

I temi di maggiore interesse: controllo di gestione, strategie di marketing e commerciali e ampliamento della relazione, ricambio generazionale, ricerca di finanziamenti

Le metodologie: training of the job/affiancamento, coaching, aula ( quasi sempre indispensabile un periodo di affiancamento)


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Fase 7 - Conclusioni Punti forza

Lezione in aula: si prediligono percorsi individuali o con poche persone, dove è possibile la formazione di gruppo le classi ideali sono formate da 5-10 persone

I percorsi formativi che raccolgono il maggiore consenso sono quelli ritagliati sui bisogni della specifica azienda. Gli altri proposti sono più o meno a pari merito


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Fase 7 - Conclusioni Criticità Suggerimenti

L’informazione scarsa: molte aziende sono disinformate sui servizi presenti sul territorio e sulle opportunità offerte

Farsi conoscere da parte dei fornitori è d’obbligo. Da tenere in considerazione che le aziende spesso non hanno tempo di valutare o si affidano per comodità a chi già conoscono utilizzando per esempio società consigliate dalle associazioni

La mancanza di tempo da dedicare alla formazione ed alla valutazione delle proposte

La comunicazione è fondamentale: «se mi formo imparo a gestirmi meglio ed a gestire meglio il mio lavoro, avrò quindi un ritorno positivo in termini di tempo»

La risorse economiche da destinare alla formazione sono spesso scarse. Molte aziende non investono quanto dovrebbero per motivi economici (si limitano alla formazione obbligatoria)

La formazione finanziata potrebbe essere di aiuto, da valutare

Grazie per l’attenzione

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