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Dicembre 2010 In questi due anni e mezzo di governo dentro il Palazzo abbiamo visto solo gossip, escort, festini, battute e comportamenti maschilisti...

2 anni e mezzo

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Dicembre 2010

In quest i due ann i e mezzo d i governo dentro i l Pa l azzo abb iamo v i s to so lo gos s i p , e scort , fest in i , battute e comportament i masch i l i s t i . . .

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...e intanto in tema di parità fra donne e uomini l'Italia si situa al 74° posto della classi�ca mondiale del World Economic Forum. I cosiddetti Paesi in via di sviluppo, su questo punto, hanno spesso risultati migliori dei nostri. Solo mettendo il tema di sviluppo e pari opportunità per donne e uomini nel mondo sociale ed economico si può sperare nello sviluppo di tutto il Paese. Questo può essere fatto con una agenda di proposte serie, non certo promuovendo metodi di selezione da casting televisivi o suggerendo alle giovani donne di sposare un uomo ricco.

Da quando sono stata eletta deputato per il Pd nella circoscrizione Lombardia 1, ho cercato di portare avanti proposte di legge in tema di parità di opportunità e di accesso, promuovendo il progetto Donne al volante, nell’ambito dell’Associazione TrecentoSessanta. In attesa di capire come evolverà il quadro politico nelle prossime settimane, ho preparato questo breve resoconto delle attività più signi�cative svolte e delle proposte di legge per le quali mi sono spesa maggiormente, alcune delle quali sono in dirittura d'arrivo per l'approvazione. Stiamo spingendo per concludere l'iter di tutte quelle in stadio più avanzato, per evitare che una eventuale chiusura anticipata della legislatura annulli tutto il lavoro fatto.

N O TA D’ U S O P E R L A L E T T U R A Nel testo di questo libretto sono inseriti i link alle proposte di legge e ad alcuni siti utili per l‘approfondimento. Per accedere alle pagine online basta posizionare il cursore sulle parole sottolineate e cliccare due volte. Allo stesso modo, cliccando due volte sui bottoni disegnati dei diversi loghi si raggiungono i miei pro�li sui social network. Per facilitare l’approfondimento in fondo a questo libretto sono raccolti tutti i riferimenti online citati. Buona lettura.

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LA RIPRESA È POSSIBILE INVESTENDO SULL’OCCUPAZIONE FEMMINILE

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L'Italia si trova agli ultimi posti tra i paesi occidentali delle classi�che internazionali in materia di occupazione femminile, con una percentuale del 46% sul totale di donne attualmente occupate. Una donna su tre lascia il lavoro dopo essere diventata madre, situazione inaccettabile per un paese moderno e un grosso freno per l'economia. Le economie più sviluppate sono quelle che registrano le percentuali più alte di donne che lavorano.Sono necessarie riforme strutturali per superare questo enorme ritardo e per consentire alle donne di non dover più scegliere tra esigenze di vita familiare e lavorativa. Sperando che presto ci sia un clima politico che consenta tali riforme, mi sono intanto concentrata su alcune "misure a portata di mano". Ho presentato una proposta di legge (n. 3120) che prevede la concessione di un credito di imposta a favore delle microimprese, uno dei pilastri dell'economia italiana, che assumono disoccupati con �gli in età inferiore agli otto anni. Inoltre ho elaborato la proposta di legge n. 2948 che introduce detrazioni in favore delle madri lavoratrici per spese di cura dei �gli minori e di assistenza delle persone non autosu�cienti. Il problema della conciliazione tra vita familiare e lavoro non riguarda solo le dipendenti. In un mercato del lavoro che si fa sempre più frammentato, cresce il numero dei liberi professionisti, molto spesso donne. Si rivolge a queste �gure la mia altra proposta di legge (n. 3349) che prevede l'esclusione dagli studi di settore alle libere professioniste, limitatamente ai due periodi di imposta successivi al parto.

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LE PARI OPPORTUNITÅ RIGUARDANO I PAPÅ

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Per fare in modo che le donne non siano esplulse dal mercato del lavoro è necessario che ci sia una adeguata rete di servizi e di supporti. È però fondamentale anche che all'interno della famiglia la suddivisione dei ruoli sia più equa. È un cambiamento culturale che sta già avvenendo, ma che alcune leggi possono accelerare.

Con la proposta n. 2618 chiediamo l'introduzione del Congedo di paternità obbligatorio che prevede quattro giorni di astensione dal lavoro per i padri, da consumarsi entro tre mesi dalla nascita del �glio. Oltre a far sentire la vicinanza di entrambi i genitori al neonato, l'impatto culturale e sociale di questa misura potrebbe essere molto forte, così come è stato nei Paesi in cui è già stato introdotto negli anni passati. Il testo prevede poi ulteriori misure per suddividere il carico della cura tra padre e madri, come l'introduzione dei congedi parentali orizzontali, validi per i primi tre anni di età dei �gli e un periodo di 15 giorni aggiuntivi rispetto ai 5 mesi di maternità obbligatoria, pagati al 100% dello stipendio nel caso sia il padre a usufruirne.

Il cammino parlamentare �n qui compiuto da questa proposta di legge necessita ancora di un lavoro tecnico per superare alcuni ostacoli, ma lascia speranza sulla possibilità di trovare consensi, anche perché sono stati presentati altri testi quasi identici da tutti i gruppi parlamentari: dimostrazione del fatto che su alcune misure utili per il paese si può avere una convergenza anche tra chi ha idee politiche di�erenti.

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CON IL ROSA NEI CDA PIÙ CRESCITA E MENO SPECULAZIONE

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“E se invece di Lehman Brothers si fosse chiamata Lehman Sisters?”. La domanda che girava tra gli analisti nel pieno della recessione non ha perso di attualità. Diversi

studi hanno mostrato che le aziende a guida femminile sono più prudenti nelle scelte imprenditoriali nei momenti critici e presentano una produttività superiore nell'ordinaria amministrazione. Secondo le statistiche della Commissione europea, il nostro Paese è 29° (su 33 paesi censiti) per numero di donne presenti nei consigli di amministrazione delle società quotate in borsa (con il 4% degli amministratori, contro una media dell’Unione europea a 27 membri dell’11%). Le quote, come misura choc temporanea, possono essere il grimaldello per riequilibrare la partecipazione e modi�care la cultura aziendale.

La proposta di legge n. 2956 è tesa a riformare la normativa italiana, imponendo una quota minima del 30% di donne nei consigli di amministrazione e nei collegi sindacali delle aziende quotate. Una misura che ha avuto riscontri positivi nei paesi in cui è stata �n qui adottata. Giovedì 2 dicembre il testo è stato approvato alla Camera e ora manca solo il via libera del Senato per diventare legge.

Di quote per agevolare l'accesso delle donne nei luoghi decisionali si parla anche nella proposta di legge n. 3528: proposta per la promozione dell'equilibrio della rappresentanza dei generi nei consigli e nelle giunte provinciali.

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BERLINO

LONDRA

NEW YORK

AMSTER

ANDATA E RITORNO: “CONTROESODO” PER GLI UNDER 40

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Anche se gli indicatori economici ultimamente segnalano che la ripresa - seppure �ebile - è in corso, il mercato del lavoro continua a so�rire pesantemente. Secondo gli ultimi dati dell'Istat, relativi a settembre 2010, la disoccupazione ha raggiunto l'8,3%. Un dato che sale all'11% in base ai calcoli e�ettuati dalla Banca d'Italia (che prende in considerazione anche i cassaintegrati e gli "scoraggiati", cioè coloro che hanno cessato di cercare un lavoro per s�ducia). Se si considerano solo i giovani �no a 25 anni, i senza lavoro sono addirittura il 26,4%: un ragazzo su quattro cerca un'occupazione, ma non la trova. Si tratta di una situazione drammatica, che pone il nostro paese agli ultimi posti su scala europea, una realtà che ha costretto molti a lasciare l'Italia non per scelta ma per necessità, una schiera di forze, di creatività, di talento che vorrebbe ritornare.

A loro è rivolto Controesodo, pacchetto di proposte di legge dell’Associazione TrecentoSessanta, il cui obiettivo è di favorire il rientro dei lavoratori under 40 oggi all'estero. Una di queste proposte, la 2079, prevede che chi è occupato oltre con�ne da almeno 36 mesi, possa ritornare in Italia bene�ciando di una �scalità di favore: per 3 anni pagherà le tasse solo sul 30% dello stipendio, il 20% se si tratta di una donna. Questa è la proposta di legge allo stadio più avanzato di discussione: a �ne maggio il testo è stato approvato alla Camera con 485 voti a favore, 5 astenuti e nessun voto contrario. Al Senato manca solamente il voto conclusivo dell'aula, che dovrebbe essere calendarizzato entro �ne 2010. A quel punto, la prima delle proposte di Controesodo sarà legge!

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IDEE PER RESTITUIRE SPERANZA A DONNE E GIOVANI

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Nessuno sa con certezza quale sarà l'evoluzione della crisi all'interno della maggioranza, né quali saranno gli scenari per il futuro dell'Italia da qui a pochi mesi. Di certo dobbiamo essere pronti in qualsiasi momento all'appuntamento elettorale, proponendoci come forza di governo seria ed a�dabile. Un risultato che si più conseguire solo a patto di avere il coraggio di riforme importanti per rilanciare un paese sclerotizzato da lobby professionali e posizioni di potere. Se la legislatura dovesse andare avanti, abbiamo il dovere di perseverare nel raggiungere almeno alcuni obiettivi non più rinviabili.

A mio avviso occorre iniziare da una riforma radicale del mercato del lavoro. Un'inversione di rotta rispetto al declino che stiamo vivendo oggi sarà possibile solo con l'adozione di un nucleo di diritti comune a tutti i lavoratori, un contratto unico che prenda il posto dell'attuale giungla di contratti e accordi, rendendo così più facili i controlli contro gli abusi, dalle �nte partite via alle collaborazioni a progetto che in realtà nascondono una vera e propria dipendenza, �no agli stage reiterati per anni. Il contratto unico consente alle �gure più deboli un inserimento a garanzie crescenti in base all'anzianità di lavoro, che tenda progressivamente alla stabilizzazione e a un allargamento dei diritti oggi mancanti. Proprio a questo riguardo ho apposto la mia �rma subito dopo il primo proponente, Luigi Bobba, sulla proposta di legge n. 3251.

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Questo è un obiettivo certamente complesso da realizzare, ma il fatto di continuare a discuterne aiuta a creare le condizioni per allargare il consenso in questa direzione.

Contemporaneamente ci sono altre misure più facili da raggiungere, trovando una condivisione, come nel caso delle politiche a favore delle pari opportunità, con la parte della maggioranza più attenta agli interessi del paese. In particolare, il sostegno alle start-up (proposta di legge n. 3752) ad alto contenuto di innovazione tecnologia, un settore molto positivo per promuovere la creatività dei giovani e perchè è normalmente fonte di nuova occupazione altamente quali�cata. Altra proposta riguarda la possibilità di sostenere �nanziariamente le piccole e medie imprese che facciano ricorso a temporary management (n. 3642) per la loro ristrutturazione, fondamentale in momenti di crisi come quello che stiamo vivendo.

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APRIAMO IL PALAZZO, RENDIAMOLO TRASPARAENTE

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Con questo mio testo ho voluto o�rire un contributo di trasparenza sull'attività che ho svolto nei due anni e mezzo di legislatura.

In attesa di ricevere commenti, osservazioni ed eventualmente critiche, posso dirmi soddisfatta almeno per aver condotto a un passo dal traguardo due leggi, cosa rarissima per chi siede nei banchi dell'opposizione. Credo sia un segnale importante di come sia possibile svolgere il ruolo di legislatore in maniera pro�cua anche in un contesto di�cile, cercando la convergenza di tutti su iniziative che mirano al bene del paese, mosse da un approccio concreto e non ottusamente ideologico. Oltre che concentrate sui risultati "a portata di mano", anzichè su grandi rivoluzioni di�cilmente realizzabili nel breve termine.

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1. Congedi parentali orizzontali - (dal testo del PDL): «[...] Il padre lavoratore e la madre lavoratrice, fermi restando i limiti previsti dai commi 1 e 2, possono usufruire, nei primi tre anni di vita del �glio, di congedi parentali orizzontali �no ad un massimo di otto ore a settimana per ciascun genitore. [...]»

2. CUI - Contratto unico di ingresso - (dal testo del PDL): «Concepito secondo un'articolazione in due fasi – una “fase di ingresso”, di durata non superiore a tre anni, e una successiva “fase di stabilità” - il CUI è a tutti gli e�etti un contratto di dipendenza a tempo indeterminato caratterizzato da un meccanismo di tutela progressiva della stabilità (articolo 2).Esso prevede, nel passaggio di fase, un grado crescente di protezione contro il licenziamento individuale. Durante la fase di ingresso, infatti, in caso di licenziamento per motivi economici (o comunque diversi dal licenziamento disciplinare) si dispone che al lavoratore venga in ogni caso riconosciuta la tutela obbligatoria, nella forma di un'indennità di licenziamento di ammontare pari a cinque giorni di retribuzione per ogni mese di prestazione lavorativa. L'entità della compensazione monetaria è dunque rapportata alla durata del rapporto [...].

L E M I E P R O P O S T E D I L E G G E

N. 2079 (”Controesodo”) : per i l r ientro dei ta lent i dal l ’estero [ l a s c h e d a , i l t e s t o d e l l a p r o p o s t a e i l t e s t o d e l l a m i a r e l a z i o n e ]

N. 2618: per l ' introduzione dei congedi d i paternità obbl igator i 1

N. 2948: detraz ioni a favore del le madr i lavoratr ic i

N. 2956: proposta di introduzione di quote rosa re lat ive agl i organi d i amministraz ione e di control lo del le società quotate in mercat i regolamentat i

N . 3120: credito di imposta a favore del le microimprese che assumono disoccupat i con �gl i in età infer iore agl i 8 anni

N. 3251: contratto unico d ' ingresso (CUI) 2

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N. 3349: esc lus ione dagl i s tudi d i settore a l le l ibere profess ioniste success ive a i due per iodi d i imposta success iv i a l par to

N. 3528: per la promozione del l 'equi l ibr io del la rappresentanza dei gener i nei consigl i e nel le giunte provincia l i

N. 3642: agevolaz ioni �scal i e contr ibut ive per l 'assunzione di temporar y manager da par te del le piccole e medie imprese

N. 3752: i s t i tuz ione del Fondo dei fondi presso la Cassa deposit i e prest i t i Spa (per i l sostegno del le star t up ad a l to contenuto di innovazione tecnologica)

L I N K U T I L I

Gender G ap Repor t 2010 ( Wor ld Economic Forum): w w w.weforum.org/gendergapGender G ap Repor t : i dat i re lat iv i a l l ’ I ta l iaI l b log di Donne a l volante : w w w.donnealvolante. i tl l progetto “Controesodo” : w w w.controesodo. i tAssociaz ione TrecentoSessanta : w w w.associaz ione360. i t

C O N T A T T I

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Sul mio blog www.alessiamosca.it, pubblico le mie osservazioni sulla situazione italiana e internazionale e nella pagina "dal Parlamento" tengo traccia delle mie attività: i miei interventi, le mie proposte di legge, le interrogazioni e gli altri atti parlamentari.

alessiamosca.it è anche un luogo di scambio aperto ai commenti, infatti nell’apposito spazio bianco alla �ne di ciascun post si possono esprimere pareri e idee sulle tematiche a�rontate.

Inoltre, sul tema del lavoro e in particolare di occupazine femminile, nel 2008 nell'ambito di Associazione TrecentoSessanta, di cui sono vicepresidente, è stato ideato Donne al volante: oggi alla sua seconda fase, il progetto raccoglie “storie di donne” con l'obiettivo di raccontare un'Italia al femminile che si impegna, si ingegna, partecipa, fa fatica, ma non si arrende. Donne al volante continua a crescere ed è ancora possibile inviare il proprio racconto scrivendo una mail a:

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