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[email protected] www.chiamamicitta.net Maggio 2014 Anno XXV n. 729 GRATIS A CASA TUA E NEI DISPENSER Nel cuore della tua città Via Caduti di Marzabotto, 31 47922 Rimini - tel. 0541 780332 Facciamoci sammarinesi! Torna Bellaria Film Festival “Senza Franca, sempre con Franca”. Intervista a Dario Fo. di Giampaolo Proni pag 5 di Marta Ileana Tomasicchio pag 13 di Maria Luisa Bertolini pag 19 di Stefano Cicchetti segue a pagina 3 L’ acqua potabile viaggia nell’eternit. Succede un po’ in tutta Italia, pur con grandi differenze da luogo a luogo. E succede anche nella rete idrica della provincia di Rimini, in una per- centuale di poco superiore al 10%: su 2992,94 km di condutture per l’acqua potabile, 300,39 sono in “fibrocemento”. E se in certi comuni i tubi di eternit non esistono, a Riccione costituiscono quasi la metà della rete. Questo e altri dati sono contenuti nei controlli periodici di Hera. Che l’Ausl di Rimini ha chiesto di vedere. Perché il “fibrocemento” è quella miscela di cemento e amianto largamente impiegata nei tubi, con- dotte idriche comprese, fin dagli anni ’30 e soprattutto negli anni ‘60. Fino al 1992, quando furono proibite sia la produzione che la vendita di prodotti contenenti amianto, dopo che le ricerche lo avevano indi- viduato come responsabile di gravissime patologie. Hera: “Dalle analisi tutto ok” L’Ausl: “Stiamo vigilando” www.bancamalatestiana.it I NOSTRI ACQUEDOTTI IN ETERNIT

Chiamami Città 729

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Mensile della Provincia di Rimini

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[email protected] www.chiamamicitta.net Maggio 2014 Anno XXV n. 729

gratis a casa tua e nei dispenserNel cuore della tua cittàVia Caduti di Marzabotto, 31

47922 Rimini - tel. 0541 780332

Facciamoci sammarinesi!

torna Bellaria Film Festival

“senza Franca, sempre con Franca”. intervista a dario Fo.

di Giampaolo Proni pag 5

di Marta Ileana Tomasicchio pag 13

di Maria Luisa Bertolini pag 19

di Stefano Cicchetti

segue a pagina 3

L’acqua potabile viaggia nell’eternit. Succede un po’ in tutta Italia, pur con grandi differenze da luogo a luogo. E succede anche nella rete idrica della provincia di Rimini, in una per-

centuale di poco superiore al 10%: su 2992,94 km di condutture per l’acqua potabile, 300,39 sono in “fibrocemento”. E se in certi comuni i tubi di eternit non esistono, a Riccione costituiscono quasi la metà della rete.

Questo e altri dati sono contenuti nei controlli periodici di Hera. Che l’Ausl di Rimini ha chiesto di vedere. Perché il “fibrocemento” è quella miscela di cemento e amianto largamente impiegata nei tubi, con-dotte idriche comprese, fin dagli anni ’30 e soprattutto negli anni ‘60. Fino al 1992, quando furono proibite sia la produzione che la vendita di prodotti contenenti amianto, dopo che le ricerche lo avevano indi-viduato come responsabile di gravissime patologie.

Hera: “dalle analisi tutto ok” L’ausl: “stiamo vigilando”

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i nOstri acQuedOtti in eternit

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2 Maggio [email protected]

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In cemento-amianto il 10 per cento delle condotte ma a Riccione sono quasi la metà

Finora tracce di fibre nell’acqua sono state trovate solo a Santarcangelo

Nella nostra regione, la percentuale più alta di acquedotti in eternit è a Ferrara, con ben il 50%. Seguo-

no Ravenna con il 33%, Bologna, Modena e Reggio intorno al 25%, mentre Parma, Forlì-Cesena e Rimini si attestano fra il 15 e il 10%. Solo a Piacenza, con il suo 0,3%, l’eternit è praticamente assente. Ma anche da comune a comune le differen-

ze sono notevoli. Secondo il monitoraggio di Hera, nella nostra provincia è Riccione ad avere più condotte in cemento-amianto: il 48%. Seguono Santarcangelo (22%), Bel-laria (20%), Cattolica (16%), Misano (13%), Rimini (11%), San Clemente (5%), Monte Colombo (4%), San Giovanni in Marigna-no (3%), Novafeltria (1%). Nelle reti dei re-stanti 16 comuni l’eternit è del tutto assente. Hera specifica inoltre che l’eternit è sempre stato impiegato nelle reti principali, mai nelle diramazioni che arrivano ai contatori. Ma l’amianto finisce poi nell’acqua di casa nostra? Hera conduce analisi da almeno tre

anni e finora l’unico punto critico è stato rilevato a Santarcangelo e sempre presso il medesimo impianto, “idrante viale Ma-rini 46”. Qui il 30 settembre 2013 furono trovate 5978 fibre per litro (di cui 3782 di lunghezza superiore a 10 µm), scese a 1107 il 15 ottobre e a 0 il 14 novembre. Tutti gli altri campioni hanno sempre dato esito del tutto negativo.

E’ il caso di mettersi in allarme? Secondo Hera, assolutamente no: «L’Organizzazio-ne Mondiale della Sanità - si legge nel rap-porto - a proposito della presenza di fibre di amianto nell’acqua potabile dichiara che: “L’amianto è un noto agente cancerogeno per

l’uomo se assorbito per via inalatoria. Non sono state raccolte evidenze convincenti del-la cancerogenicità dell’amianto ingerito negli studi epidemiologici di popolazioni approv-vigionate con acque potabili contenenti alte concentrazioni di amianto. Inoltre, nei nu-merosi studi su differenti specie di animali da laboratorio non è stato possibile mettere in evidenza un aumento sistematico dell’in-

cidenza dei tumori gastrointestinali. Non ci sono pertanto evidenze convincenti che l’amianto ingerito sia pericoloso per la salu-te dell’uomo e per tale motivo è stato deciso che non è necessario stabilire un valore di linea guida basato su criteri di protezione della salute”. Anche l’ultima edizione delle “Guidelines for Drinking Water Quality” non ha indicato nessun valore soglia per la concentrazione di tale parametro nell’ac-qua potabile. La normativa comunitaria e la normativa italiana non prevedono limiti per l’eventuale presenza di amianto nell’ac-qua destinata al consumo umano».

PRIMO PIANO

i nOstri acQuedOtti in eternit

REDAZIONE - Via Caduti di Marzabotto, 31 47922 Rimini Tel. 0541 - 780332 - Fax 0541 – 780544 [email protected] codice ISNN 1971 - 565X - DIREZIONE – Per pubblicità tel. 0541 780332 - [email protected] - Direttore Responsabile Stefano Cicchetti - Caporedattore: Claudio Costantini - Redazione: Lorella Barlaam (cultura), Eva Micucci (spettacoli), M. Luisa Bertolini (Chiamami Rosa) - Fotografi: Pasquale Bove, Marco Ventura - Direzione commerciale e Coordinamento progetto “Zeinta di Borg”: Antonio Cuccolo - Editore: Ondalibera Srl - Responsabile amministrazione: Madelena Cerbara - Grafica: Agenzia NFC - Rimini - Stampa: Galeati Industrie Grafiche IMOLA (BO) - Distribuzione: Agenzia Rimini Marketing - Commerciale Agenzia Publieuro Italia.

continua dalla prima pagina di Stefano Cicchetti

Hera: “dalle analisi tutto ok”. L’ausl: “stiamo vigilando”

La Fiera tOrna a sOrridere

Riminifiera aveva previsto di chiudere il 2013 perdendo 1,9 milioni. Invece a conti fatti il ros-so è di 900 mila euro. Lo ha detto il presidente Lorenzo Cagnoni presentando il business plan triennale. Per ora i debiti sono scesi dai 34 milio-ni del 2008 a 16, mentre l’utile d’esercizio nei sei anni della crisi è stato di 2,4 milioni. Per il futuro Cagnoni prevede utili al netto delle tasse di 2,4 milioni querst’anno, 3,5 milioni nel 2015, 8,6 nel 2016. “Un piano realistico”, assicura Cagnoni, che tiene conto solo delle manifestazioni certe e della consapevolezza che la crisi non è superata.

Intanto arivano nuove manifestazioni, come il Gluten Free Expo, salone internazionale dedi-cato ai prodotti e all’alimentazione senza glutine che terrà la terza edizione a Rimini dal 14 al 17 novembre dopo le prime due edizioni a Brescia.

Il Presidente Cagnoni: debiti estinti entro il 2016

poi i dividendi

E a novembre arriva anche il Gluten

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4 Maggio 2014PRIMO PIANO

Fonte: Hera Group

Fonte: Hera Group

L’Ausl di Rimini: “Le norme non ci obbligano a controlli sull’amianto negli acquedotti,

ma noi li faremo lo stesso”continua dalla prima pagina

A livello mondiale, l’unico ente che ha proposto dei parametri è stato lo sta-tunitense Environmental Protection

Agency (Epa), che nel 1989 ha fissato il livel-lo di guardia a 7 milioni di fibre lunghe più di 10µm per litro. Come si vede, cifre enorme-mente superiori rispetto ai quantitativi rinve-nuti a Santarcangelo. Eppure c’è chi non è convinto. Vito Totire, me-dico dell’AEA (Associazione Esposti Amian-to), sostiene che «per il canceroso non esiste una soglia di sicurezza». Si fa poi notare che alcune fibre potrebbero anche finire per essere comunque inalate, se depositate sui capi e i pa-vimenti lavati con acqua “contaminata”. Come Morando Soffritti, direttore scientifico dell’Isti-tuto di ricerca Ramazzini, e l’oncologo Luciano Mutti, Presidente del G.I.Me (Gruppo Italiano Mesotelioma), Totire vede un’unica soluzione: la sostituzione immediata di tutte le tubature in eternit. Tesi riproposte nel documentario “H2A” di Giuliano Bugani e Daniele Marzeddu.Ma anche su questo punto le opinioni diver-gono. L’assessore alla sanità del comune di Bo-logna, Luca Rizzo Nervo, in risposta a diverse interrogazioni nell’ottobre scorso dichiarò: «La  letteratura scientifica sconsiglia interventi di sostituzione massiva  di condotte in cemento amianto che rischierebbe di immettere in cir-colazione  massicci  quantitativi  di fibre». Da parte sua Hera non prevede nemmeno a Ri-mini un piano per la sostituzione in blocco dei tubi in eternit, dato anche che nessuna norma lo impone. Ovviamente, in caso di rotture la condotta in fibro-cemento viene man mano rimpiazzata con altri materiali. Hera fa anche notare che la qualità delle nostre acque, ricche di calcare, tende semmai a pro-durre pellicole “protettive” all’interno dei con-dotti, piuttosto che a corroderli come accade in zone di acque più chimicamente aggressive. Inoltre i tubi di eternit per acqua potabile sono solitamente rivestiti all’interno di ceramica, come quelle di Bellaria in via F.lli Cervi, che nel 2009 avevano suscitato un’interpellanza in con-siglio comunale. Fra l’altro, Rimini è in prima fila nella lotta all’amianto. Ebbe a riconoscerlo anche il Mo-vimento 5 Stelle di Zola Predosa, che nel 2012 invitava quell’amministrazione locale a seguire proprio l’esempio del comune riminese, «che in accordo con Hera ha cercato di dare un con-tributo ai cittadini per incentivare allo smalti-

mento legale». Contributo tutt’ora in vigore.Sia come sia, il dottor Fausto Fabbri, direttore del U.O. Igiene alimenti e nutrizione di Rimini dell’Ausl della Romagna, ha chiesto a Hera di essere tenuto al corrente dei risultati degli ac-certamenti condotti dichiarando, in aggiunta, l’intenzione di inserire nel piano di controllo delle acque potabili dell’Ausl alcuni campioni alla ricerca di fibre di amianto, nonostante la vigente normativa in materia non lo preveda esplicitamente. Egli stesso invita, tuttavia, a preoccuparsi sem-mai di altri killer, molto più diffusi e su cui pendono sentenze di colpevolezza inappellabi-li, essendo responsabili certi di malattie gravis-sime: «Dai dati epidemiologici, sappiamo per esempio che le polveri sottili causano un au-mento significativo delle malattie respiratorie e cardiovascolari, con incremento di mortalità. E possiamo pure stimare quanto negativamente incidono il tabacco, o una scorretta alimenta-zione. Dovendo fare delle scelte di politica sani-taria, e quindi dovendo assegnare delle priorità, appare più corretto intervenire con più urgenza contro fattori di rischio come questi, che sono purtroppo accertati, invece che in ambiti dai profili ancora non definiti, dove comunque è bene continuare ad indagare».

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COMUNI KM RETE ACQUA FIBROCEMENTO KM RETE ACQUA TOTALE %FIBROCEMENTOBellaria Igea Marina 25,59 126,51 20%Casteldelci 0,00 51,63 0%Cattolica 13,24 82,07 16%Coriano 0,03 153,98 0%Gemmano 0,00 35,43 0%Misano Adriatico 16,90 134,95 13%Mondaino 0,00 37,76 0%Monte colombo 1,59 41,95 4%Montefiore Conca 0,00 47,06 0%Montegridolfo 0,00 22,71 0%Montescudo 0,00 51,54 0%Morciano di Romagna 0,18 49,18 0%Novafeltria 1,45 127,30 1%Pennabilli 0,00 102,98 0%Poggio Berni 0,00 40,58 0%Riccione 97,13 200,75 48%Rimini 92,21 819,32 11%Saludecio 0,00 72,80 0%San Clemente 3,35 66,26 5%San Giovanni in Marignano 2,96 94,41 3%San Leo 0,00 121,29 0%SANT`AGATA FELTRIA 0,00 136,70 0%Santarcangelo di Romagna 45,77 209,45 22%Talamello 0,00 31,58 0%Torriana 0,00 38,22 0%Verucchio 0,00 96,56 0%

I RISULTATI DELLE ANALISI

LE CONDOTTE IN ETERNIT NELLA PROVINCIA DI RIMINI

RN1BEL001RET010#VIA ASIAGO - BELLARIA BELLARIA 20110928 276,8 0 226,9 73 7,72 0 0 0 12,34RN1BEL001RET010#VIA ASIAGO - BELLARIA BELLARIA 20121018 283,6 0 232,5 81 7,48 0 0 0 12,15RN1BEL001RET015#IDRANTE VIA TIBULLO N.18 BELLARIA 20131029 232,1 80 7,65 0 0 0 12,32RN1CAT001RET007#VIA DE MEDICI-CATTOLICA CATTOLICA 20110927 503,7 0 412,9 129 7,37 0 0 0 12,49RN1CAT001RET007#VIA DE MEDICI-CATTOLICA CATTOLICA 20121008 438,3 0 359,2 139 7,13 0 0 0 12,23RN1CAT001RET012#IDRANTE VIA SVIZZERA 10 CATTOLICA 20130905 267 94 7,33 0 0 0 12,13RN1RIM001RET030#VIA SABOTINO-S.GIULIANO RIMINI 20110928 300,3 0 246,1 73 7,75 0 0 0 12,4RN1RIM001RET031#VIA LUSSEMBURGO-MIRAMARE RIMINI 20110928 291,1 0 238,6 86 7,5 0 0 0 12,21RN1RIM001RET040#SCUOLA VIA PARIGI-RIMINI RIMINI 20110928 289,7 0 237,5 87 7,45 0 0 0 12,16RN1RIM001RET030#VIA SABOTINO-S.GIULIANO RIMINI 20121018 333,9 0 273,7 109 7,29 0 0 0 12,16RN1RIM001RET031#VIA LUSSEMBURGO-MIRAMARE RIMINI 20121121 263,5 0 216 92 7,4 0 0 0 12,1RN1RIM001RET040#SCUOLA VIA PARIGI-RIMINI RIMINI 20121121 256,4 0 210,2 92 7,35 0 0 0 12,03RN1RIM001RET067#IDRAN. REGINA MARGHERITA RIMINI 20130930 260 99 7,33 0 0 0 12,14RN1MIS001RET012#IDRANTE VIA SETTEMBRINI MISANO 20130905 162,1 58 7,52 0 0 0 11,89RN1RIC001RET014#IDRANTE VIA D`ANNUNZIO RICCIONE 20130925 361,4 95 7,8 0 0 0 12,73RN1SCL001RET008#SCARICO LINEA CONDOTTA SAN CLEMENTE 20130925 260,9 76 7,88 0 0 0 12,58RN1SDR000RET000#ACQUA POTABILE SANTARCANGELO DI ROMAGNA 20131114 0 0 0 RN1SDR000RET000#ACQUA POTABILE SANTARCANGELO DI ROMAGNA 20131114 0 0 0 RN1SDR001RET012#IDRANTE VIALE MARINI 46 SANTARCANGELO DI ROMAGNA 20130930 212,8 84 7,41 5978 2196 3782 12,06RN1SDR001RET012#IDRANTE VIALE MARINI 46 SANTARCANGELO DI ROMAGNA 20131015 1107 246 861 RN1SDR001RET012#IDRANTE VIALE MARINI 46 SANTARCANGELO DI ROMAGNA 20131114 0 0 0

FIBRE

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La nostra secessione

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Maggio 2014 5

Il secolo scorso ha visto emergere la su-premazia dei macrostati: nel ‘900 si è af-fermato il dominio mondiale degli USA

e dell’URSS, sterminata entità politica di otto fusi orari. Nel secondo dopoguerra l’Europa, iniziando il lunghissimo e lento processo di unione ha voluto seguire la tendenza, e nell’ul-timo quarto del secolo la Cina ha iniziato a esplodere come potenza economica, seguita da grandi stati come India e Brasile. Si potreb-be pensare che il futuro del pianeta sarà deci-

so dagli stati vasti e popolosi, e che gli altri, di dimensioni più modeste, saranno destinati al declino.Eppure, se consideriamo gli stati più piccoli, vediamo che molti di essi sono in ottima sa-lute. La Svizzera, paese federale di modeste dimensioni a sua volta formato da minuscoli cantoni, ha una disoccupazione del 3,3%, in

discesa, e uno dei redditi pro capite più alti del mondo.Altri stati come Singapore, Principato di Mo-naco, Bahrein, Liechtenstein, Lussemburgo, Città del Vaticano, Brunei, Qatar, Hong Kong, sono tra i più facoltosi. I primi dieci paesi del mondo per PIL pro capite secondo la classifi-ca del Fondo Monetario Internazionale sono: Qatar, Lussemburgo, Singapore, Norvegia, Brunei, USA, Hong Kong, Svizzera, San Ma-rino, Canada e Australia. Su dieci, sette sono

stati piccoli.Vicino a noi abbiamo l’esempio di San Ma-rino, con un PIL pro capite di 44.500 dollari nel 2013. Ovviamente il PIL pro capite è solo il totale di quanto produce un paese diviso per il numero degli abitanti, non dice come la ricchezza è distribuita. Tuttavia, le statistiche riferiscono che, in generale, gli stati più ricchi

sono anche quelli con una migliore distribu-zione del reddito.Sembra dunque che sia conveniente vivere in uno stato piccolo: si guadagna di più e si paga-no meno tasse.E dunque, le ipotesi di divisione degli stati nazionali che si stanno delineando in Euro-pa non paiono così assurde. La Iugoslavia si è divisa traumaticamente, ma alcuni dei nuovi stati che ne sono risultati stanno crescendo ra-pidamente. La Catalogna sembra abbastanza vicina a coronare il suo progetto di indipen-denza, e forse anche i Paesi Baschi. La Scozia pare avere meno vantaggi a separarsi dal resto del Regno Unito ma farà un referendum. La parte francese e quella fiamminga del Belgio convivono con difficoltà, anche se per ora sembra vogliano restare insieme.Quanto all’Italia, non dobbiamo sottovalutare le spinte secessioniste del Veneto, che possiede un’identità culturale e linguistica molto forte e una grande capacità di organizzazione.

Rimini, da parte sua, ha una grande chance: diventare il porto di terra, di mare e di cielo di San Marino, entrando a far parte della Re-pubblica del Titano. Con tre scali commerciali aperti sul mondo lo sviluppo economico della Terra della Libertà potrebbe accelerarsi note-volmente, e si creerebbero moltissimi posti di lavoro. I nostri redditi dovrebbero aumentare in media del 50%, se manterranno le stesse proporzioni. L’annessione potrebbe avvenire, se la popolazione fosse unita, senza alcun atto di violenza. L’Italia non può certo perseguitare un territorio che pacificamente chiede di en-trare a far parte di uno stato amico, al quale, se non il cuore, sicuramente il portafoglio è legato da decenni. Ma oggi il cuore non conta, ce lo spiegano ogni giorno con molta chiarez-za il governo, la UE, la Merkel e le tasse. Da un’unione della Provincia di Rimini con la Re-pubblica di San Marino potrebbero derivare prosperità, benessere, lavoro e uno stato mo-dello fondato sulle antiche radici della libertà.

ecco i vantaggi di una provincia di rimini annessa alla repubblica del titano

SATIRA

di Gianpaolo Proni

Karl Marx, che pure qualcuna l’ha azzeccata, non potendo prevedere Berlusconi aveva teo-rizzato che la storia si ripete solo due volte: la prima come tragedia, la seconda come farsa. E la terza, la quarta, la quinta, dove le met-tiamo? Perché altrettante sono le volte in cui s’è ripetuta negli ultimi vent’anni la farsa della “ridiscesa in campo” – sempre nel salotto di Vespa – di quello che oggi è diventato “l’ex ca-valiere a piede semi-libero”. Nell’ultima, con-sumatasi qualche sera fa, la sua performance ha però raggiunto un tale livello di pateticità da suscitare commiserazione anche nel più in-

callito dei suoi detrattori: per lo sguardo ine-spressivo e il lagnoso birignao in luogo della passata verve arrogante; per la recita in stile bar di campagna, accompagnata dalla mimica facciale e dal gesticolare delle mani, tipici del salumiere che si appresti a chiedere: “Signora, che faccio? Sono venti grammi in più, glieli lascio?”. Vedendolo, capivi perché i giudici di sorveglianza ne avessero avuto umana com-passione, comminandogli la burla, più che la pena, di andare a infastidire per qualche ora alla settimana gli ospiti di un centro anzia-

ni: una “gentilezza” che se non ci risparmierà comunque un maggio di novene elettorali di falchi e pitonesse invocanti San Silvio martire della giustizia, si spera che almeno venga ri-servata, d’ora in poi, anche ai “signor nessuno”.

Ma sono bastati pochi giorni perché quell’ometto balbettante e incartapecorito tentasse di tornare a ruggire, riuscendo però solo a ragliare che «i Tedeschi, secondo loro, i campi di concentramento non sono mai esisti-ti». Mostrando così di considerare alla stregua di una repellente accozzaglia di idiote teste ra-sate un popolo che, invece, ha fatto del rifiuto di quell’orrendo suo passato una ragione di rivalsa morale e civile. Nonostante sia riusci-to a diventare, grazie ai suoi soldi, un sia pur carnevalesco statista europeo, evidentemente

Berlusconi non ha mai visto la foto, che fece il giro del mondo, di Willy Brandt inginocchiato davanti al Monumento agli Eroi del Ghetto di Varsavia; né ha mai saputo che Helmut Kohl, rendendo omaggio alle vittime del campo di

sterminio di Auschwitz, sostò a lungo davan-ti al cancello che porta l’iscrizione in tedesco «Arbeit macht frei» («Il lavoro rende liberi»).Già, proprio la terribile scritta nazista che pochi giorni prima dell’exploit berlusconiano era stata oggetto di quella che il Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche ha de-finito «un’oscenità, un’infame provocazione, una profanazione criminale del valore della Memoria e del ricordo di milioni di vittime in-nocenti». Si riferiva, ovviamente, alla cialtro-nesca trovata di Grillo che, con quel mix di

rozzo cinismo e ignoranza culturale che costi-tuisce il suo “messaggio politico”, aveva usato quell’orrido motto nazista per costruirci sopra una delle sue più volgari gradassate.Può succedere che talvolta, per ciò che si fa o si dice, si finisca per dar corpo ad un qualche proverbio popolare. Ma raramente capita di diventare contemporaneamente “testimonial” di Confucio («Coloro che non sanno, in primo luogo non sanno di non sapere»), di saggezza latina («Ignorantia non excusat = l’ignoranza non scusa») e di ironia napoletana («Quann’ ‘o peducchio saglie ‘ngloria, perde ‘a scienza

e ‘a memoria = quando il pidocchio sale in gloria, perde la ragione e la memoria»). Se poi la cosa si ripete due volte nel giro di pochi giorni, avendo come identici protagonisti sia Grillo che Berlusconi, allora non si tratta più di una coincidenza ma di qualcosa che, men-tre rallegra gli “animi di destra”, dovrebbe far riflettere i non pochi “cocaloni” alla Dario Fo che tifano per il “ciarlatano 5 stelle” coltivando la patetica illusione di continuare a compiere una scelta di sinistra.

Scivoloni gemelli

ennesiMa cOnFerMa: BerLuscOni e griLLO pari sOnO

di Nando Piccari

FacciaMOci saMMarinesi

singolari coincidenze quando ci sono di mezzo i lager

La nostra secessione

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6 Maggio [email protected]

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Maggio 2014 [email protected]

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8 Maggio 2014CULTURA

NELLA CASA DELLA CULTURA SI DIVENTA COMUNITÀ Intorno alle biblioteche si addensano me-tafore, si sa. Così non è strano che l’inaugu-razione della nuova Biblioteca A. Baldini di Santarcangelo, nell’ex Ospedale rinnovato, sia stata proprio il 23 aprile, Giornata mondiale del libro. E che la trasmissione dei saperi di generazione in generazione fosse rappresen-tata da una ‘catena umana’ di 500 bambini che hanno passato, di mano in mano, gli ulti-mi libri dalla vecchia alla nuova ‘casa’. Che adesso, con i suoi 1800 metri quadri distribuiti su quattro piani si presenta come una vera “Casa della Cultura”. In cui al piano terra, oltre ad un ampio spazio d’accoglienza, si trova la Galleria Baldini (che ora espone sculture dei Mutoid), mentre si sale al primo piano per la mediateca, le sale di lettura per grandi e piccoli e la Stanza Antonio Baldini, spazio polifunzionale che custodisce anche il Fondo dello scrittore. Al secondo piano, invece, ci sono l’archivio di Santarcangelo dei Teatri, le Sezioni e i Fondi locali e l’archivio di Santarcangelo dei Poeti, con due sale studio e la Biblioteca del MET. All’avanguardia la dotazione tecnologica, con touch screen per la lettura dei quotidiani, pre-stiti autogestiti grazie al sistema RFID e po-stazioni internet, con wi-fi nell’intera area. Leitmotiv, l’idea che una Biblioteca debba es-sere un po’ la ‘casa’ di tutti, come auspica il direttore Pier Angelo Fontana, luogo ospitale d’incontro e di formazione non solo alla let-

tura ma anche alla cittadinanza attiva.Giunge così al termine un iter durato anni: il Comune di Santarcangelo aveva avviato già nel 2008 i lavori di ristrutturazione dell’edi-ficio ottocentesco dell’ex Ospedale civile, dopo averlo acquisito dalla AUSL, che si era impegnata a investire i due milioni ricevuti nell’Ospedale nuovo. Il disegno era stato allora affidato allo Studio dell’architetto Bruno Agates, già ideatore del-la Biblioteca del Senato. La prima tranche del progetto, finanziata da mutui e dai contributi del Ministero per i Beni e le attività Culturali (368.000 euro) e della Regione Emilia Roma-gna (320.000 euro) s’era conclusa nel 2010, con una spesa complessiva di 3.410.000 euro. E poi i lavori s’erano fermati, con l’edificio ristrutturato e vuoto, mancando i fondi per

renderlo operativo e riqualificarne l’esterno, in attesa dello sblocco di un mezzo milione di euro di fondi FAS. Nel 2012, grazie all’azione del Commissa-rio straordinario Di Nuzzo, di concerto con le forze politiche, la cittadinanza e i soggetti interessati e finanziandoli con risorse inter-ne i lavori sono ripresi, con la sistemazione dell’area esterna (55.000 euro) e la messa in opera degli impianti speciali e dei corpi illu-minanti (50.000 euro), mentre un contributo di 30.000 euro dell’IBC ha sostenuto le dota-zioni informatiche e 75.000 euro della Fonda-zione CARIM parte dell’arredo.

Biblioteca A. Baldini, via Pascoli 3. Info: tel. 0541 - 356299 www.biblioteca.comune.san-tarcangelo.rn.it/

Agenda…fino all’8 giugnoRIMINI. BIENNALE DISEGNO. Mu-seo della Città: “Krobylos, un groviglio di segni – da Parmigianino a Kentridge”, “Elio Morri (1913-1992) una retrospet-tiva”, “Aria, vuoto e assenza - disegni antichi dalla collezione Ridolfi”, “René Gruau - nuovo allestimento collezione”, “Marcello Dudovich - un ospite inedi-to”, “Federico Fellini - il Libro dei sogni”, “Filippo De Pisis - lettere ai margini”, “Il disegno in archeologia”; Ala Nuova del Museo, “Cantiere Disegno, 30 artisti nelle stanze del contemporaneo”; FAR- Fabbrica Arte Rimini, in piazza Cavour, “Krobylos, un groviglio di segni – da Parmigianino a Kentridge”, “Domenico Baccarini - disegni dal Museo Civico di Faenza”, “Cinema disegnato di Gianluigi Toccafondo”; Castel Sismondo, “Antonio Basoli - il giro intorno al mondo dal dise-gno al teatro al cinema”, “Adolfo Coppe-dè - un architetto nel secolo d’oro della borghesia”, “Hugo Pratt - il Segno il So-gno e l’Avventura”; Palazzo Gambalun-ga, Galleria dell’Immagine, personale di Nicoletta Ceccoli; Sale Antiche Bibliote-ca Gambalunga “Dear-daddy-long-legs” di Leonardo Sonnoli; Istituto Musicale Lettimi “Paolo Rosa - disegni per Studio Azzurro”; Museo degli Sguardi “Alluna tavole coraniche in lingua Hausa”. Nei due weekend del 16 e 25 maggio, inoltre, da non perdere gli eventi della Forma/Festival. Info: Musei Comunali tel. 0541 704414/704416; mail: [email protected] www.biennaledisegnorimini.it www.riminiturismo.it

…dal 30 aprileRIMINI. Verdi e Wagner, due facce del Romanticismo. Ciclo d’incontri curati da Università Aperta in collaborazione con Opera live- Cinema Teatro Tiberio. Cin-que gli appuntamenti con Ubaldo Fab-bri, insegnante al Conservatorio di Mu-sica “G. Rossini” di Pesaro, il mercoledì dal 30 aprile al 28 maggio. Cinema Teatro Tiberio, via San Giuliano, 16 - Rimini San Giuliano. Dalle ore 21. Ingresso gratuito. Info: 0541 28568 (Università Aperta) www.uniaperta.it/

…dall’11 maggioRIMINI. Teatropergioco - Alcantara La-boratorio Stabile. Cartellone di spettacoli inediti dei laboratori teatrali per bambi-ni e ragazzi. Dall’11 maggio al Teatro de-gli Atti “Direttissimo”, seguito da “Spam” il 16 maggio, “Viaggio di-s-truzione” il 17 e il 18 maggio “Un circo allo sbando”. A seguire, martedì 20 maggio, la prima di “Oltre il confine”, del Laboratorio Psi-cosociale e il 22 maggio “Sogno di una notte di mezza estate”. Per chiudere alla Casa del Teatro e della Danza di Viserba, il 24 maggio, con “State a vedere”. Ingresso ad offerta libera a favore di Emergency. Info: 0541 727773 www.alcantarateatroragazzi.it

…dal 20 maggioRIMINI. Casa della Pace. Inaugurazio-ne mostra di disegni Sumi-e dal titolo: “I quattro nobili”, opere del maestro Bep-pe Mokuza Signoritti, monaco zen della tradizione del Buddismo Zen Soto, re-sponsabile del Dojo Zen “Bodei Dojo” di Alba (CN). A cura dell’Istituto di Scienze dell’Uomo di Rimini, nell’ambito delle attività della Scuola Superiore di Filo-sofia Orientale e Comparativa. Ore 17.30, presente l’autore. Orario della mostra 10-12 / 17.30- 20.00; ingresso gratuito. Info: Istituto di Scienze dell’Uomo, tel. O541/50555 – 346/5006345

…dal 30 maggioRIMINI. I MAESTRI E IL TEMPO. Prose-gue la IV edizione della rassegna, dedica-ta a “Segni, visioni tesori nascosti”. Dopo Oreste Delucca, il 30 maggio ci sarà Mas-simo Pulini, Accademia di Belle Arte di Bologna e Assessore alla Cultura di Ri-mini, con “L’officina nascosta. I disegni di Guido Cagnacci”, il 6 giugno toccherà ad Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, con La Romagna di Augusto Campana. Presentazione del III volume degli «Scritti». (Storia, Civiltà, Erudizione Romagnola). Salone di Palazzo Buona-drata, Corso d’Augusto 62. Ore 17.30. Ingresso gratuito. Info: 0541 351611 www.fondcarim.it

Oreste Delucca a “I Maestri e il Tempo” il 9 maggio

L’ARTISTA? NEL TRECENTO NON C’ERA

Tra i “Segni, visioni, tesori nascosti” cui si intitola l’edizione 2014 di “I Maestri e il Tempo”, venerdì 9 maggio il nostro

Oreste Delucca inscriverà quelli di “L’artista nel Medioevo. Profi li riminesi fra ’300 e ’400”. Il titolo suggestivo della sua conversazione ri-schia però di sviare chi si aspetti una puntuale disamina della trecentesca Scuola riminese perché, precisa Delucca, «offrirò senz’altro una serie di documenti relativi alla pittura riminese del ‘300 e ‘400, come il sottotitolo suggerisce; ma amplierò il discorso a una si-tuazione che riguarda non solo i pittori ma la generalità degli artisti del tempo, e vuole spa-ziare entro un’area geografica piuttosto ampia per esprimere realtà diffuse e non limitate alla nostra città. Così eviterò anche il rischio di citare me stes-so: cosa che non amo fare».Una dichiarazione di intenti coerente con la figura di Delucca, Sigismondo d’oro 2013 per il suo più che quarantennale impegno nello studio delle fonti d’archivio, da cui sono nati (ad oggi) 30 volumi monografici e circa 120 saggi. «Non sono uno storico dell’arte, ma mi inte-resso di aspetti materiali e di vicende econo-mico-sociali riferite al tardo Medioevo» con-ferma lui, e aggiunge: «Perciò, mentre lo stori-co dell’arte si pone principalmente l’obiettivo

di analizzare e illustrare l’opera d’arte, il mio sguardo è invece rivolto all’analisi di ciò che sta a monte dell’opera: la persona dell’artista, il suo lavoro, la sua vita, il suo ruolo nella socie-tà. Così ne esamino la presenza, la condizione, il rapporto con gli altri, la considerazione di

cui gode, il modo nel quale lui stesso si con-sidera; e, in riferimento alla sua produzione, cerco di capire dove, come, quando, perché è stata realizzata, quale il suo significato e la sua funzione. Scontando ovviamente una certa approssima-zione, perché il Medioevo è un periodo stori-co assai lungo e nel suo dipanarsi ha registrato una continua evoluzione, anche nel campo in esame».

Puoi farci in anteprima un esempio degli ‘scarti’ tra le nostre concezioni e quelle medievali?«Basti pensare alla parola ‘artista’, che nel Me-dioevo non viene usata, praticamente non esi-ste se non in rarissimi testi, perché chi esercita un’arte, una qualsiasi arte, vale a dire un qual-

siasi mestiere, viene definito ‘artefice’, e all’in-terno del singolo mestiere o arte non esistono differenze istituzionali legate alla qualità di quanto viene prodotto; tutti hanno uguale di-gnità.Per intenderci, nel Medioevo non si è ancora operata quella scissione, tipica dell’età moder-na e contemporanea che tende a distinguere le comuni arti dalle “belle arti” e che tende a di-stinguere in maniera netta un ‘artigiano’, cioè colui che pratica il suo mestiere con diligenza e competenza, eseguendo un lavoro che però rimane impersonale e ripetibile, rispetto ad un ‘artista’ nel significato odierno, cioè colui che vi aggiunge estro e personalità, dando vita ad opere personali e irripetibili. Inoltre il pittore, lo scultore o l’architetto non sono tali per ‘vocazione’ o ‘ispirazione’, ma per professionalità ed esperienza, per cui si assiste frequentemente alla trasmissione del mestiere di padre in figlio, oppure alla presenza di in-tere famiglie dedite alla medesima arte; il che garantisce continuità alle rispettive botteghe.»Appuntamento a Palazzo Buonadrata, dun-que, il 9 maggio alle 17.30, per continuare questo viaggio nel tempo.

di Lorella Barlaam

«La parola ‘artista’ nel Medioevo praticamente non esiste se non in rarissimi

testi perché chi esercita un’arte, vale a dire un qualsiasi mestiere, viene definito ‘artefice’»

Inaugurata a Santarcangelo la nuova sede della Biblioteca A. Baldini

Oreste Delucca

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Maggio 2014 9CULTURA

“Alfabeti. Di/segni in segni” in Gambalunga, tra Maggio dei libri e Biennale Disegno

COME LEGGERE IL DISEGNO DEL MONDO

Il “Maggio dei libri” della Biblioteca Gam-balunga anche quest’anno apre ai lettori la possibilità di invitare gli autori preferi-

ti, nello spirito della campagna promossa dal Centro per il Libro e la Lettura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. A rappresentare il ‘lettore tipo’ della gamba-lunghiana – specie in espansione, visto che nel 2013 le presenze hanno registrato una crescita dell’11,37% nella sezione adulti – sono chiama-ti i quattro Gruppi di Lettura che in Gambalun-

ga s’incontrano per condividere libri di narra-tiva, filosofia, spiritualità. “Alfabeti. Di/segni in segni” è il titolo della rassegna, perché, spiega la curatrice Oriana Maroni, Responsabile Fon-di Moderni della Gambalunga, «ci interessava accogliere la suggestione proposta dalla Bien-nale Disegno, che muove dalla focalizzazione

di quel misterioso e sovversivo momento che è la gestazione del pensiero, e il suo prendere forma nel segno, di cui le lingue e le scritture sono la forma più raffinata e potente. L’indicazione, per i gruppi, quindi, è stata gettar luce sul farsi dei segni in parole, alfabeti, scrit-ture, musica, ma anche del loro celarsi per la-sciare pagine bianche e silenziose.»Ouverture di “Alfabeti” sarà “Quando i suoni raccontano”, l’otto maggio alle 16.00, in colla-borazione con l’Istituto G. Lettimi. Un incon-

tro con il M° Luigi Livi che proporrà la guida all’ascolto della Sonata per violino e pianoforte n. 9 in la maggiore, op. 47 di Ludvig Van Be-ethoven, quella “Sonata a Kreutzer” che ha dato tema e titolo al folgorante romanzo bre-ve di Lev Tolstoj. A seguire, il 10 maggio alle 17.30, nelle Sale Antiche della Gambalunga,

Maciej Bielawski parlerà del suo “In principio. Racconti sull’origine del mondo” (Garzanti). Il teologo polacco, già autore della biografia di Raimon Panikkar, stavolta si misura con i miti delle origini di varie culture e tradizioni e ci propone una dimensione spirituale che è all’in-crocio tra cosmologia, teologia e antropologia. A presentarlo, Mariolina Tentoni.Sabato 24 maggio sarà la volta di “Regina di fiori e di perle” (Donzelli, 2011) di Gabriella Ghermandi, «un lungo viaggio nel tempo e nel-lo spazio, in cui scorrono la vita e le vicende di una famiglia etiope nel periodo della dittatura di Mengistu Hailè Mariam, e nel decennio suc-cessivo dell’emigrazione», introdotto da Giulia-na Merlini.Sabato 31 maggio toccherà a “Pagine bianche. 55 libri che non ho scritto” (Sellerio) di Eugenio Baroncelli, biografo di mille vite, che per Stefa-

no Salis è «raffinatissimo letterato, instancabile ricercatore di trame e vite e sottili rimandi tra fili dispersi di uomini e destini che si intreccia-no, si lasciano, si riprendono» persino «trop-po bravo, per la letteratura italiana corrente», mentre a chiudere, il 14 giugno, sarà il filosofo Silvano Zucal, autore di “Maria Zambrano. Il dono della parola” (Bruno Mondadori), a cura di Isa Valbonesi. Insomma, conclude Oriana Maroni, «Alfabeti. Di/segni in segni”, vorreb-be proporre uno dei mille possibili viaggi fra i libri che allargano i confini perché provocano domande e suscitano il dialogo, convinti, con Harold Bloom, che la lettura non sia solo un grande piacere della solitudine, ma un prodi-gioso stimolo al dialogo, di cui il pensiero per esistere deve nutrirsi»Info: tel. 0541 704486www.bibliotecagambalunga.it/

di Lorella Barlaam

Oriana Maroni: «ci interessava muovere dalla focalizzazione di quel misterioso e sovversivo

momento che è la gestazione del pensiero, e il suo prendere forma nel segno»

A Palazzo Spina apre AUGEO Art Space

L’AUGEO Art Space, appena inaugurato a Rimini, è sostenuto dal gruppo imprendi-toriale Antolini e diretto da Matteo Sorma-ni. Nasce dalla riconversione del seicente-sco Palazzo Spina, come spiega Sormani, «situato in corso d’Augusto, sul decumano massimo di Ariminum, tra l’Arco d’Augu-sto e il ponte di Tiberio. Perciò si chiama AUGEO, dal latino augere, che significa accrescere, arricchire. L’idea è offrire a chi vive ma anche a chi visita la città da tutto il mondo esperienze culturali innovative, non le solite “cartoline da Rimini”»A curare il progetto espositivo avete chia-mato LaRete Art Projects, un collettivo curatoriale internazionale fondato da Ju-lia Draganović – da poco nominata pre-sidente dell’IKT - e Claudia Löffelholz. Quale la loro linea?«Ci siamo rivolti a un collettivo ricono-sciuto ormai in tutto il mondo che ha fra gli interessi principali le pratiche sociali, l’arte nello spazio pubblico e nel rapporto con le comunità, il cross over multidisci-plinare, il coinvolgimento di un pubblico nuovo e l’introduzione dell’arte contempo-ranea in contesti eterogenei. In quest’otti-ca è stato pensato e realizzato un progetto espositivo dedicato a esplorare i diversi linguaggi della scena artistica nazionale e internazionale. La prima mostra, aperta fino all’8 giugno, presenta questa duplice prospettiva, con

l’italiano Filippo Berta e il duo americano Guerra de la Paz, protagonisti di una dop-pia personale a cura di Claudia Löffelholz.Gli artisti sono stati invitati a relazionarsi con il contesto, nel caso dei Guerra de la Paz tramite un periodo di residenza a Ri-mini, in cui hanno prodotto un lavoro site-specific.»Come proseguirà il vostro percorso?«L’obiettivo è produrre quattro mostre l’an-no, sempre accostando un giovane artista italiano (seppur con esperienze istituzio-nali importanti) e un artista internazionale mid carreer, più strutturato. Stiamo già la-vorando ma non vogliamo per ora svelare di più».Ma a Rimini, che sembra in piena ripresa dopo un torpore istituzionale durato de-cenni, c’era davvero bisogno di un altro spazio per l’arte contemporanea? «Siamo senz’altro contenti che le istituzioni oggi a Rimini si stiano muovendo anche in una direzione culturale ma ciò non toglie che il nostro progetto sia un unicum e non solo per Rimini. Uno spazio permanen-te che progetta e produce, che si impegna investendo le proprie risorse sul territorio per arricchirlo con sguardi differenti, per vedere Rimini sotto una nuova (e antica) prospettiva, in una dimensione culturale diversa.»

www.augeo.it

UN NUOVO SPAZIO PER L’ARTE CONTEMPORANEA

Gabriella Ghermandi

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10 Maggio 20145X1000

un sostegno alle attività socialmente rilevanti

PERChé VERSARE IL 5 PER MILLE

Anche quest’anno con la prossima denuncia dei redditi ogni cittadino-contribuente può vincolare il 5 per mille della propria IRPEF al sostegno di enti che svolgono attività so-cialmente rilevanti (non profit, ricerca scientifica e sanitaria). Dal punto di vista del cit-

tadino, il cinque per mille rappresenta una forma di finanziamento delle organizzazioni non profit, delle Università e degli Istituti di ricerca scientifica e sanitaria che, a differenza delle do-nazioni, non comporta maggiori oneri, in quanto all’organizzazione prescelta (con l’indicazione del codice fiscale nella dichiarazione dei redditi) viene destinata direttamente una quota dell’IR-PEF.Dal punto di vista dello Stato rappresenta invece un provvedimento di spesa, in quanto teorica-mente vincola parte del gettito dell’imposta sui redditi (IRPEF) alle finalità individuate dal con-tribuente. Oltre che come nuova forma di finanziamento del cosiddetto terzo settore, l’istituto del cinque per mille è pure considerato dalla dottrina giuridica quale esempio di sussidiarietà fi-

scale. In virtù della previsione del cinque per mille viene difatti garantita al contribuente una sfera di sovranità nella quale egli stesso può teoricamente decidere a chi destinare parte della ric-chezza con cui contribuisce alle spese pubbliche (art. 53 Costituzione: Tutti sono tenuti a concor-rere alle spese pubbliche...) al di fuori dell’usuale processo per cui è unicamente il Parlamento a decidere sulla destinazione del gettito delle imposte (sulla base del principio no taxation without representation). In tale prospettiva, l’intento del cinque per mille non è solo l’individuazione di nuove forme di sovranità, ma pure la responsabilizzazione del contribuente nell’individuazione degli enti che meritano di essere finanziati con le risorse pubbliche.Il cinque per mille rappresenta inoltre un’applicazione pratica del principio di sussidiarietà oriz-zontale (art. 118, quarto comma della Costituzione: Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa deicittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà).

Cinque per mille al Campo don pippoIl Campo don Pippo, in località Casetti, è luogo di incontri e di amicizia, di sport e di festa,realizzato dalla Parrocchia San Gaudenzo per i bambini e i giovani, per le famiglie e la città.

La sua realizzazione e la sua conduzione comportano un grande impegno economico.Dona il tuo contributo devolvendo il 5 per mille nella dichiarazione dei redditi.

Scrivi nell’apposita casella il numero

82015590407 (Circolo Anspi Sanges)Pensionati e dipendenti, che non presentano la dichiarazione dei redditi, possono portare

la pagina del modulo del CUD (nella quale c’è lo spazio per le firme)in Segreteria parrocchiale, aperta tutte le mattine (piazza Mazzini 20, tel. 0541.782212).

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Maggio 2014 11SPETTACOLI

L’amore per le sei corde descritta da un collezionista

Nel salotto di casa mia trovano posto qui e là una decina di chitarre elet-triche, per lo più di marca Gretsch.

Appoggiate in verticale ai loro reggi chitarra e con i loro spettacolari colori, ispirati spesso alle auto americane degli anni ’50 e ’60, rila-sciano ancora, dopo mezzo secolo di vita, un sottile e penetrante odore di nitrocellulosa, vernice ormai bandita da decenni. E’ un odore che su di me ha un effetto decisamente stimo-lante e favorisce il buon umore. Ora è primavera e il riscaldamento ad aria del grattacielo è stato spento. Dal mare arriva una brezza umida attraverso le finestre ormai sem-pre aperte e i legni delle “signorine”, pur sta-gionati, sentono questa nuova atmosfera, im-percettibilmente iniziano a muoversi e, dopo due o tre giorni, una mattina le ritrovo che, tutte insieme, sono cresciute di un quarto di tono. Mi metto quindi sul divano, le appoggio sul tappeto e le riassetto una per una per la stagione estiva. Le pulisco con cura, di fatto sono già pulite, cambio qualche muta di corde a quelle che ogni tanto porto sul palco, e mi commuovo… Qualcuno dirà che sono matto e forse è così. Ma di matti come me in giro per il mondo ce n’è una discreta quantità; basta andare sul web per vedere cosa rappresenta oggi il collezio-nismo delle chitarre “vintage” per rendersi conto che da un lato si tratta di un poderoso mercato in continua espansione e rivalutazio-ne, ovviamente anche oggetto di fenomeni speculativi, e dall’altro una specie di malattia (la cosiddetta G.A.S. Guitar Acquisition Syn-drome) che una volta contratta è davvero dif-ficile da debellare. Si può affermare che la chitarra, elettrica o acustica, nel periodo che pressappoco va dai primi anni ’50 (quando uscirono le prime chi-tarre “solid body” , a cassa piena, come la Fen-

der Telecaster o la Gibson Les Paul) e fino alla fine degli anni ’60, conosce un fenomeno di acquisizione di valore simile a quello dei vio-lini artigianali del XVIII e XIX secolo. Alcuni modelli sono in un certo senso gli Stradivari del nostro tempo. Non ho qui la possibilità di entrare in detta-glio nelle vicende storiche e nelle specifiche tecniche dei vari modelli che oggi rappresen-tano il core del collezionismo vintage, ma per semplificare basti ricordare che i marchi che hanno fatto la storia della musica country, blues, rock, pop e anche jazz sono principal-mente americani. E si contano su una mano: Fender, Gibson, Gretsch, Rickenbacker, Mar-tin. Sicuramente si tratta di brand conosciuti anche al grande pubblico. A questi si aggiun-gono poi una pletora di altri marchi, anche europei come Hofner, Burns, Framus, che pur interessanti non sfiorano però le vette strato-sferiche di certi modelli USA. Sempre per la curiosità dei lettori riporto al-cune valutazioni presenti nel “Price Guide” del 2014, la Bibbia del collezionista di chitarre. Una Martin D 45, acustica, degli anni ’30 vale circa 400.000 euro (avete letto bene quattro-centomila) Una Gibson Les Paul, detta “burst”, del 1959 viaggia dai 250 ai 350 mila, le Fender Stratocaster, forse la chitarra elettrica per ec-cellenza, degli anni ’50, specie se “custom co-lor” superano i 60…80mila euro. Queste sono ovviamente i gioielli di punta ma il grosso del mercato collezionistico si muove su cifre che vanno da qualche migliaio di euro ai 15 massimo 20mila per tutta una serie di modelli e, cosa importante, di annate. Il collezionista “vero” cerca le chitarre che rappresentano un periodo storico, che han-no suonato riff famosi, che hanno caratteriz-zato una band (Beatles, Rolling Stones, Sha-dows…).

Altri hanno la passione dei colori o di tutte le annate. Altri ancora, un po’ disprezzati dai primi, cercano solo un bene sicuro dove inve-stire i propri soldi. In circa trent’anni ho messo insieme una di-screta collezione e con qualche pezzo interes-sante come una Gretsch 6120 del 1959 appar-tenuta a Graham Nash o una Gibson Es5 del 1951 appartenuta a Danny Kortchmar e che si vede nel film di Scorsese “Lightning in a bot-tle”.Spesso le porto sul palco dei Rangzen e altret-tanto spesso, come Keith Richards…, dormo con accanto a me una delle mie signorine.

Magari leggo un libro e con la mano sinistra accarezzo le corde o le sfioro le forme che, inutile dirlo, sono molto femminili. E sento che sono vive. La passione si prova e non si spiega.

Per gli appassionati MUSEO FENDER VINTA-GE - Bologna - Villa Serena 23-24-25 Maggio 2014La più completa esposizione di chitarre, ampli-ficatori ed accessori Fender Vintage – Mercatino Scambio vintage e usato info 348 5801190

di Claudio Cardelli

SE LA MIA ChITARRA PIANGE DOLCEMENTE…

Per chi ama i concerti in riva al mare

Per gli appassionati di rock e musica alternativa il chiuso e buio club non è l’unica location. A ridosso della spiag-gia, esiste, sì esiste, un lido con tanto di cabine e om-brelloni e sdraio in cui l’estate non equivale alla rinuncia del mood psichedelico o introspettivo o electro o rock puro o desertico o d’autore o folk o tanto altro. Non si trova nella zona di Rimini, cari lettori bensì a Marina di Ravenna. Per certo non sono solo i ravennati a frequen-tarlo ma anche appassionati da altre province e regioni. Possibile che esista solo questa unica realtà lungo 100 km di costa di “riviera romagnola”? Ancora una volta, sì. E’ l’unica da anni e sembra resta l’unica anche per questa estate 2014. Sotto una romantica tettoia a mo’ di presepe, si alternano tante strane sacre famiglie, piccole e grandi band provenienti da tutto il pianeta e prendono posizione tra amplificatori e cavi, con i propri strumenti. Musicisti ad altezza uomo, a ridosso del palco. L’Hana-Bi quindi apre con un calendario fitto e intenso di concerti ed essendo senza tornelli o muri o porte, con l’altrui gra-dita espressione e condizione “ad ingresso gratuito”. Nel

mese di maggio tra artisti in programma di forte carat-tere spiccano Micah P. Hinson martedì 13, Wovenhand lunedì 26 e EMA, alias Erika M. Anderson, martedì 27. Quest’ultima splende con un look alla moda sulle coper-tine dei magazine internazionali di musica rock, osan-nata dalla critica per il felice nuovo album “The Future’s Void”. Il chitarrista e cantautore Micah P. Hinson arriva invece da altri tipi di percorsi personali, intrisi di dolo-rose esperienze e disavventure, non per ultimo il rischio di perdere l’uso di entrambe le braccia per un grave in-cidente. Il suo ultimo album si intitola “The Nothing”, ovvero il Nulla, ovvero il suo nemico da combattere. Wovenhand è all’anagrafe David Eugene Edwards, musi-cista che dietro al suo oscuro piglio folk-country, è in re-altà un predicatore posseduto di misticismo da indiano d’America e da fervente cristiano praticante. Ideale per lui questa diversa modalità di concerto, che si riscalda al tramonto e parte sotto la luna, in spiaggia.

Marta Ileana Tomasicchio

CON LE PINNE IL FUCILE E LE ChITARRE

Claudio Cardelli (a sinistra) e la sua collezione di chitarre.

EMA

A maggio riparte l’hana-Bi

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12 Maggio [email protected]

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Maggio 2014 13SPETTACOLI

Al via il Bellaria Film Festival

A Gianni Amelio, maestro del cinema italiano, il premio alla carriera della 32/a edizione del Bellaria Film Fe-

stival, che si svolgerà dall’1 al 4 maggio sot-to la direzione di Roberto Naccari e Simone Bruscia. Il regista riceverà il Premio Casa Rossa alla carriera e presenterà all’Astra il suo nuovo lavoro “Felice chi è diverso”. Il fe-stival quest’anno si fa in tre, si divide infatti in tre grandi sezioni: Concorso Italia Doc, Casa Rossa Art Doc e Sport Doc. Ventuno i titoli in concorso sulle 220 opere arrivate. “Sostanzialmente manteniamo la vocazione documentaristica intrapresa dal 2006 come asse principale del festival – racconta Roberto Naccari – conserviamo lo “storico” Concorso Italia Doc, ma accanto a questo abbiamo cre-ato un secondo concorso denominato Casa Rossa Art Doc che è riservato a documentari dedicati al mondo dell’arte e degli artisti e che intende mettere in luce i rapporti tra cinema e altri codici artistici. In questo concorso ab-biamo trovato e selezionato molte anteprime.’ Tra i film presentati in questa sezione ci sa-ranno ‘I Tarantiniani’ di Steve Della Casa e Maurizio Tedesco, ‘Temporary Road. (una) vita di Franco Battiato’ di Mario Tani e Giu-seppe Pollicelli, ‘The Column’ di Adrian Paci, ‘Terra cruda’ di Chloe’ Barreau e Andres Arce Maldonado,  ‘March of the Gods’ di Raffaele Mosca, ‘Archi_Nature Balkan’s’ di Francesco Fei e tanti altri ancora. Mentre il fil rouge che muove temi e contenuti dei documentari in rassegna Italia Doc è lo sguardo rivolto al

passato, la nostalgia di rivedere e raccontare le storie di ieri. “Stiamo cercando di creare un Festival che favorisca il dialogo del documen-

tario con mondi specifici - continua Naccari – è in questo senso che abbiamo realizzato una rassegna sul documentario sportivo con un carattere internazionale, perché all’estero c’è una grande tradizione di documentari molto belli e capaci di raccontare lo sport andando al di là della narrazione dell’agone sportivo

per arrivare a costruire me-tafore articolate e complesse’. Nella sezione Sport Doc anche due documentari su Marco Pantani e Ayrton Senna, nel decennale e ventennale della scomparsa. ‘Inoltre – conclu-de Naccari - ci sarà in parti-colare un focus dedicato al mondo del surf che a Bellaria vanta appassionati, praticanti d’eccellenza e negozi di rile-vanza nazionale’. Ma le novità non finiscono qui! La vecchia

arena cinematografica Italia - che ora è un parcheggio privato - tornerà alla sua funzione originaria durante il festival grazie a concerti live e sonorizzazioni dal vivo con ad esem-pio ‘Scanner plays Michelangelo Antonioni’ in cui viene presentato il progetto dedicato all’Eclisse da parte di Robin Rimbaud, uno dei protagonisti della scena elettronica inter-nazionale. Il #BFF32 continua a dedicare at-tenzione al mondo degli audio documentari e lo fa con un’inedita installazione-evento, Ca-mera con vista. Panorama radio doc, a cura di Lorenzo Pavolini e Graziano Graziani, in collaborazione con Radio3 Rai. Venti stanze di un albergo con vista sul mare dell’Hotel Ermitage, saranno adibite all’ascolto della migliore produzione di audio e radio docu-mentari italiani. E i visitatori del BFF, accolti al bureau dell’hotel, potranno chiedere libe-ramente la chiave d’accesso alla propria stan-

za d’ascolto preferita. Infine a parlare di web e delle nuove frontiere dell’entertainment in rapporto al cinema arriverà anche Nicolas Vaporidis, ospite di CineCocktail, format di incontri a cura di Claudia Catalli.

LA TRENTADUESIMA EDIZIONE SI FA IN TRE

Dal 1 al 4 maggio

Da Alessandra Amoroso a Paolo Fresu

A spasso tra le sagre e i mercatini

Tutti i concerti dal pop al jazz

Maggio davvero ricco di eventi musicali in Riviera e dintorni, dai grandi nomi della mu-sica leggera ai protagonisti della scena jazz più ricercata. Ma veniamo alle date ormai confermate. Si parte sabato 3, al 105 Stadium di Rimini, con uno dei grandi della musica italiana degli ultimi decenni, Claudio Baglio-ni, al termine di questo ultimo tour dal vivo, iniziato due mesi fa, per presentare “Con voi”, il suo ultimo disco. Martedì 6, sempre al 105 Stadium, il concerto di Giorgia, una delle voci femminili più affermate del pano-rama italiano, anche lei in tour per presenta-re il suo ultimo disco “Senza paura”. Ancora, giovedì 8, al Teatro Novelli si conclude il tour di Samuele Bersani. Il cantautore cattolichi-no si ripropone felicemente al suo pubblico con “Nuvola numero nove”, dedicato al mai dimenticato Lucio Dalla. Sabato 17, si ritor-na al 105 Stadium con Alessandra Amoroso nell’ultima data del giro di concerti per pre-sentare “Amore puro”, il nuovo album di ine-diti prodotto da Tiziano Ferro. La stessa sera, al Carisport di Cesena, l’esibizione di Luca Carboni in “Fisico&Politico”, viaggio senti-mentale nel percorso trentennale dell’artista bolognese. Venerdì 23, ancora al Carisport di Cesena, da segnalare l’arrivo del “Genesis Re-visited World Tour” di Steve Hackett (http://www.hackettsongs.com), il chitarrista dei leggendari Genesis del periodo d’oro (1971-’77) guidati allora da Peter Gabriel! Oltre a questi appuntamenti di grande richiamo, o in alternativa, dal 3 al 13, il grande jazz è in scena con la quarantunesima edizione di Ra-venna Jazz, il decano dei festival jazz italiani. Ben undici giorni di eventi live incentrati al Teatro Alighieri, ma articolati anche al Ma-

ma’s Club, al Teatro Socjale di Piangipane e al Cisim di Lido Adriano, oltre ai quotidiani concerti aperitivo distribuiti nei numerosi locali del centro cittadino (http://www.erjn.it/ravenna). Una carrellata di artisti di al-tissimo livello calcherà i vari palcoscenici a cominciare dalla serata inaugurale con il per-cussionista indiano Trilok Gurtu che condi-viderà il suo ultimo progetto, “Spellbound”, dedicato alle grandi trombe del jazz, assieme a Enrico Rava. A seguire, il chitarrista Al Di Meola, il grande concerto all’aperto in Piazza

del popolo, lunedì 5, omaggio a Cole Porter, uno dei geni musicali americani del ‘900, con la partecipazione di Paolo Fresu assieme a un ensemble di duecento giovani musicisti, e ancora, Stefano Bollani e Antonello Salis in duo, fino al concerto di chiusura, martedì 13, dove la tromba di Paolo Fresu si ritroverà con Uri Caine al pianoforte e all’orchestra PMJO in una rivisitazione originale di “Sketches of Spain” di Miles Davis.

Luciano Giovagnoli

Se april dorce dormir, maggio si presta a calendario perfetto per sagre e mercatini. Si parte da Saludecio, dove quello del 10 e 11 sarà un weekend interamente dedicato alla porchetta, uno tra i prodotti più rappresen-tativi della tradizione gastronomica roma-gnola. Una sagra che è diventata ormai un appuntamento fisso (quella di quest’anno è la 53esima edizione!) che riempirà il centro storico del borgo romagnolo di bancarelle e invitanti profumi. Per i vicini marchigiani lo stesso weekend (al Rossini Center di Pesa-ro) sarà invece dedicato alle piante e ai fiori ma anche ai prodotti di erboristeria, tra cui erbe e spezie sfuse. Prodotti alimentari tipici regionali, artigianato locale (cucito creati-vo, incisioni su legno, accessori per la per-sona) anche con lavorazione sul posto, sarà presente anche truccabimbi per bambini. A Misano Adriatico (nel parcheggio di via Romagna) invece solo domenica 11 ‘Secon-damano’, mercatino di tutto ciò che è usato e riutilizzabile, rivolto a collezionisti, privati e…. chiunque voglia disfarsi di qualcosa! Un weekend all’insegna del Flower Power quello del 17 e 18 maggio a Pesaro: tutto viale Trie-ste sarà allestito col tema della primavera e animato da mercatini, musiche e spettacoli itineranti. Fondamentale la collaborazione con l’Istituto Superiore Mengaroni: i giovani studenti metteranno a disposizione la loro esperienza per la sceneggiatura della mani-festazione, colorando e allestendo viale Trie-ste. Per i due giorni dell’evento gli operatori di Viale Trieste aderiranno alla manifesta-zione con stand e aperitivi in strada tavolini e sedie. Sempre a Pesaro (nel centro storico) ma solo domenica 18 ‘Mercanti in Pesaro’, mercatino mensile di antiquariato, moder-nariato e collezionismo, presenti circa 120 espositori. Domenica 25 maggio a San Gio-vanni in Marignano ‘Il Vecchio e l’Antico’. Dal 1995, appuntamento mensile di antiqua-riato, modernariato e collezionismo nella splendida cornice del Granaio dei Malatesta. Presenti circa 90 espositori in via Vittorio Veneto. Per gli appassionati di antiquariato vale la pena fare qualche chilometro in più: a Senigallia domenica 25 in via Garibaldi (Portici Ercolani) 50 espositori per il merca-tino mensile di antiquariato, modernariato e collezionismo alla Vecchia Filanda. Per info: tel. 0541.827254 / 340.8342606

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NELLE NOTTI DI MAGGIO PUò BASTARE LA VOCE DI UNA CANZONE

SAPORI E PROFUMI DI PRIMAVERA

di Eva Micucci

Nicolas Vaporidis

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14 Maggio [email protected]

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Maggio 2014 [email protected]

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16 Maggio [email protected]

Il 26 giugno 2012, a poche settimane dal sisma che aveva colpito l’Emilia, l’Assem-blea dei Soci di Romagna Acque-Società delle Fonti Spa deliberò l’erogazione di un sostegno economico di 50 mila euro a favore delle popolazioni colpite dal terre-moto in Emilia - Romagna.Nello scorso marzo, il Commissario Dele-gato alla ricostruzione per l’Emilia – Ro-magna ha comunicato che la donazione di Romagna Acque è stata destinata al comune di San Possidonio, nel modene-se, come concreto contribuito alla rico-struzione delle strutture del polo scola-stico, in particolare all’ampliamento della scuola elementare e media con la nuova mensa e l’aula magna, alla costruzione della nuova scuola materna e del Micro-nido comunale, alla realizzazione di una nuova palestra e all’urbanizzazione del

comparto. La cerimonia di inaugurazione si è svolta domenica 6 aprile a San Possidonio (Modena): presenti, fra gli altri, il presidente delle Regione, Vasco Errani, e il cantante Ligabue, che ha contribuito a sua volta devolvendo l’incasso di alcuni suoi concerti.

Alla cerimonia era presente anche il presidente di Romagna Acque, Tonino Ber-nabè. “Siamo orgogliosi di comunicare che l’impegno della Società a sostegno di questa causa ha raggiunto l’obiettivo preposto - ha detto - aiutando con-cretamente la comunità colpita dal grave sisma del 2012 e in particolare favo-rendo la crescita delle strutture dedicate alle attività educative degli scolari del comune di San Possidonio. Vorrei anche sottolineare la serietà delle istituzioni, che in queste situazioni di emergenza hanno dimostrato capacità organizzative e impegno, contribuendo attivamente a portare così a termine i progetti di ricostruzione”.

Romagna Acque e il terremoto in EmiliaInaugurata a San Possidonio la struttura scolastica realizzata

anche grazie al contributo della Società

La diga è ancora a livello di sfioro, e garantisce uno spettacolo unico e mozzafiato. Le strutture organizzative e ricettive sono tutte aperte: così come il battello elettrico che permette bellis-sime escursioni lungo il lago. Insomma, Ridracoli in piena primavera torna ad essere una delle principali attrazioni turistiche della Romagna. Anche per chi pesca: come Alessandro Betti di Corniolo, che lo scorso dieci aprile ha pescato una trota “gigante”, lunga 80 centimetri e pesan-te 4 chili e mezzo…

Ridracoli, meta di turismo e… di pesca

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Maggio 2014 [email protected]

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18 Maggio [email protected]

Il 31 maggio 2014 scade il termine per presentare il Modello 730 al CAF.

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Dario Fo in tour con lo spettacolo “In fuga dal Senato”, ha portato a San Marino e poi a Cesena la testimo-

nianza civile e politica della moglie Franca Rame, tratta dal libro ultimato negli ultimi giorni di vita dell’attrice. “Franca che da qualche mese mi ha lascia-to ha dichiarato pubblicamente il premio Nobel - ha detto e ripetuto, nei suoi scritti e negli interventi sia in teatro che in dibat-titi pubblici, che noi stiamo vivendo in una società il cui programma fondamentale è: disinformare. Cioè, attraverso la gran parte degli interventi televisivi, radiofonici, gior-nalistici, si è arrivati ad ubriacare un pubbli-co a forza di fandonie e notizie scandalistiche ad effetto per giungere a ipnotizzare la gente dentro una caterva di interventi banali, vuoti di ogni valore culturale e soprattutto mani-polati, cioè falsi. Franca ha voluto lasciare soprattutto ai giovani e in particolare alle donne questo scritto, frutto di un’esperien-za che parte dalla sua giovinezza, dalle lotte sociali, gli interventi contro lo sfruttamento del lavoro spesso mafioso, contro le guerre di conquista camuffate da battaglie per la pace ma tempestate di cadaveri… Fino alla sua ul-tima esperienza, quella in Senato, e alle sue sofferte dimissioni”. Abbiamo raggiunto Dario Fo per telefo-no parlando a lungo e di tanti temi. Anche di violenza sulle donne: la sera del 9 marzo

1973, a Milano, Franca Rame fu torturata e violentata a turno da cinque uomini. Fu uno stupro punitivo: i violentatori erano neofascisti, volevano fargliela pagare per le sue idee politiche, ma scelsero di punirla in quanto donna. Due anni dopo, Franca portò sulle scene il monologo per denunciare la sua violenza, e quella di tutte le donne. I colpevo-li non furono mai arrestati, nonostante molti anni dopo un pentito abbia fatto i loro nomi, perché il reato era ormai prescritto. Ma Fran-ca Rame volle sconfiggere la loro violenza con la parola. Invece di accettare l’obbligo al silenzio esistenziale e politico, dimostrò con la sua arte che era più forte dei suoi violen-tatori.Da cosa è determinata la violenza sulle donne?«Un problema vivo e attuale anche trent’anni fa; molte donne non avevano il coraggio di uscire allo scoperto, di dichiarare al mondo l’accaduto. La tragedia rimaneva all’interno delle mura domestiche, per vergogna, diso-nore; spesso, erano i parenti che convince-vano la vittima all’omertà perché era un di-sonore. L’ignoranza portava alla convinzione che le donne charmant seducevano gli uo-mini, li provocavano. Franca ha lottato una vita per sgretolare queste false convinzioni, ha sempre dato voce alle donne anche nel monologo “Lo Stupro” che scrisse nel 1975 e poi che portò coraggiosamente in teatro e

negli anni ’80 anche in Rai di fronte a milioni di persone». Cosa Fare?«Denunciare l’accaduto, uscire allo scoperto».Come prevenire?«Le forze dell’ordine hanno un ruolo molto importante. Non bisogna la-sciare liberi uomini recidivi che spes-so ritornano a commettere lo stesso errore».Gli uomini hanno paura delle don-ne intelligenti?«Sì. Le donne con autorità, cono-scenza, intelligenza, larghe vedute, sono te-mute. Ma questo non deve assolutamente essere un alibi».Che ricordi ha di Rimini?«Rimini, una città che rievoca ricordi dolci, piacevoli, che si è sviluppata da un punto di vista culturale».Quando porta in scena lo spettacolo “In fuga dal Senato” che sentimenti vive?«Vivo quotidianamente un sentimento che non saprei descrivere: se ne è andato un pez-zo della mia esistenza, sono sconvolto, non è facile descrivere questo animo».Viviamo in un contesto in cui i matrimoni traballano. Il vostro collante quale è stato?«La nostra vita è stata una continua verifica di sentimenti. Una barca che ha veleggia-to mari calmi e mari in tempesta. Abbiamo

superato insieme tante tragedie con un con-fronto continuo. Nelle circostanze più diffi-cili, nelle sfide più dure ci siamo sempre cer-cati e pensi, sempre nello stesso momento».Franca Rame definiva l’ambiente politico “un frigorifero dei sentimenti”...«E’ ancora così. Per fortuna ogni tanto i gril-lini salgono sui tetti e commettono azioni plateali che “smuovono” una scena morta, poco chiara, fatta di false promesse, progetti mai realizzati, truffe pubbliche, spot elettora-li auto celebrativi, inciuci collettivi».Cosa la appassiona?«Tante cose. I ragazzi che incontro all’estero che studiano, che fanno tanti sacrifici e una fatica infinita con una dignità enorme. I po-litici dovrebbero vedere questa realtà e dare speranza ai giovani».

“se ne è andato un pezzo della mia esistenza”

dario Fo a ruota libera: la politica, la violenza sulle donne, i ricordi riminesisenZa Franca, seMpre cOn Franca

di Maria Luisa Bertolini

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20 Maggio 2014Maggio 201420

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Maggio 2014 21Maggio 2014 21

Gli scrupolosi padroni di cani e gatti in questo periodo si trovano ad affronta-re gli sgradevoli parassiti esterni. Una

delle situazioni che più preoccupa i proprietari di animali domestici è la comparsa di zecche e pulci, che non solo si trasformano in un pro-blema di salute per l’animale ma possono inci-dere anche sulla salute di tutti. Perché essere più attenti con l’arrivo della bella stagione?Gli animali sono esposti tutto l’anno al conta-gio di parassiti ma con il calore, le zecche e le pulci proliferano; oltre a causare fastidi pos-sono trasmettere malattie più gravi, per cui la prevenzione e le attenzioni sono importanti.Come prevenire il problema?Un buon modo per prevenire la comparsa di pulci e zecche è controllare costantemente il pelame dell’animale per esempio spazzolan-dolo varie volte a settimana.Come scegliere la giusta soluzione?Un collare antipulci è sempre una scelta giu-sta ma, prima di metterlo all’animale, bisogna assicurarsi che sia adeguato alla sua età, raz-za e peso. È meglio chiedere a un veterinario prima di prendere questa decisione; anche

uno shampoo è utile per combattere i paras-siti ed è una buona strategia preventiva. Se vi sarà necessario ricorrere a medicinali, seguite scrupolosamente le istruzioni fornite dal vete-rinario e conservateli lontano dalla portata dei bambini. Se il cane vive all’aperto?Se passa la maggior parte del giorno in un giardino o terreno ampio avrà certamente bisogno di maggiori attenzioni perché sarà più propenso alla comparsa di pulci e zecche. Quindi è molto importante controllarlo al-meno una volta a settimana per garantire che sia libero da parassiti. Se l’animale dorme in giardino è importante, specialmente durante i mesi più caldi dell’anno, mantenere anche la sua “casa” disinfettata. I negozi specializzato hanno prodotti indicati per questo compito: mantenere pulito l’ambiente dell’animale è fondamentale per evitare il contagio.Esistono soluzioni naturali?Contro le pulci possono essere utili alcune erbe aromatiche, come rosmarino, salvia, timo, alloro o eucalipto; diluire una miscela di queste erbe nell’acqua tiepida da usare per fare il bagno al nostro animale. In questo modo

vengono tolte anche le uova delle pulci che si nascondono nel pelo. Va bene anche l’olio di Neem, che si trova in erboristeria ed è un vero e proprio antiparassitario naturale. L’aglio è un ottimo alleato: se ne può mettere uno spicchio nella pappa anche se i gatti non lo mangiano molto volentieri ma si possono anche usare delle capsule proprio a base di estratto di aglio. Un altro rimedio è costituito dal lievito di bir-ra che non è efficace contro le zecche, ma è un ottimo antipulci. Per combattere le zecche si possono utilizzare la lavanda e l’eucalipto, di cui vanno usati gli oli essenziali e possiamo aggiungere anche del timo, che servirà a raf-forzare il sistema immunitario dell’animale. Particolarmente utili si rivelano le lozioni alla citronella e al geranio. Il pelo dell’animale ne va cosparso abbondantemente. Da non tra-scurare anche l’aceto di mele, che può essere aggiunto all’acqua del bagno, per poi essere utilizzato per pulire alcune aree del corpo, in cui le zecche possono concentrarsi, come il collo, le orecchie o le zampe. Infine, non di-mentichiamo di tagliare l’erba del giardino: è importante per prevenire l’attacco da parte delle zecche.

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con la bella stagione gli animali domestici sono ancora più esposti a pulci e zecche. ecco come combatterle

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niente paura, la bocca è uno strumento di conoscenza

nOi genitOri

Niente paura, la bocca è uno strumento di co-noscenzaChissà a quanti genitori è capitato di sentirsi raccontare dalle educatrici del nido o della scuola materna che il proprio piccolo ha mor-so o è stato morso da un amichetto. In questa situazione spesso ci si chiede se è quanto sia normale che questo accada, ci si sente in col-pa nei confronti degli altri e del proprio figlio, si è spaventati e confusi da tanta “aggressivi-tà”. State sereni cari lettori, è del tutto normale che “mordano”! I bambini piccoli sperimentano e cominciano a comprendere il mondo che li circonda attra-verso il contatto orale con gli oggetti. La boc-ca è lo strumento attraverso il quale iniziano a conoscere gli oggetti che li circondano.Intorno ai due anni il bambino comincia a comunicare anche attraverso i morsi. Biso-gna considerare che in questa fase della vita il linguaggio non è ancora molto sviluppato e dunque mordendo il bambino può comuni-care rabbia e frustrazione. Non vi è la consa-pevolezza del dolore che viene provocato né esiste un’alternativa valida per esprimere la frustrazione. È importante però non etichet-tare il bambino che morde come “aggressivo”, ma infondere l’idea che mordere è sbagliato dicendo un secco “no!”. Quando lo fa, aiutia-molo inoltre a capire le conseguenze del suo gesto, mostrandogli i segni lasciati sulla pel-le dell’altro. Importantissimo è fornire anche un’alternativa, spiegando in modo pratico cosa si poteva fare. E soprattutto non cercare di estinguere un comportamento aggressivo con altra aggressività: le sculacciate non sono la soluzione, anche perché i bambini ci osser-vano e ci prendono a modello e paradossal-mente in questo modo l’aggressività sarebbe autorizzata.

Dott.ssa Valeria Galoppa Psicologa e Coordinatrice del nido Foresta In-cantata

i MOrsi deL BaMBinO

Se trovo una zecca sul cane, cosa devo fare?Toglierla immediatamente, ma senza limitarsi a “tirarla via”, perché si rischia di estrarre solo il corpo e di lasciare il rostro (testa) conficcato nella cute del cane che potrebbe causare un’infezione. Le possibili mo-dalità di estrazione sono due: se non si prova ribrezzo nel toccare il pa-rassita con le mani è possibile “svitarlo” letteralmente facendolo ruotare in senso antiorario finché non si sentirà che non oppone più resistenza all’estrazione. Se il padrone non se la sente di toccare direttamente la zecca può “intontirla” usando un batuffolo di cotone imbevuto di olio d’oliva, alcol, etere, acetone o altre sostanze ancora (ognuno ha la sua preferita!). Dopo aver tenuto la zecca avvolta nel cotone impregnato per qualche minuto si potrò provare ad estrarla con una pinzetta: anche in questo caso si può tirare solo quando non si sente più resistenza da par-te del parassita, ma è sempre meglio agire con un leggero movimento rotatorio in senso antiorario.

I RIMEDI DELLA NONNATrappola antipulci fai-fa-tePonete nelle vicinanze dei luoghi maggiormente interessati dalla pre-senza dei parassiti una ciotola contenente acqua e sapone. E’ consi-gliabile esporre la ciotola all’aperto, alla luce del sole. Le pulci, attirate dal calore e dalla luce, rimarranno intrappolate. Nel caso di ambienti interni, è possibile sostituire alla luce solare con una lampada da pun-tare in direzione della ciotolaCollare naturaleI collari antipulci comunemente in vendita vengono trattati con so-stanze che potrebbero rivelarsi in grado di irritare la cute del cane, andando a provocare fenomeni di prurito che si aggiungerebbero a quelli già purtroppo provocati dalle pulci. E’ possibile realizzare un collare antipulci naturale applicando su di un laccio o un fazzoletto di stoffa, che verrà in seguito arrotolato su se stesso, 10 gocce di olio essenziale di eucalipto e 10 gocce di olio essenziale di lavanda. Altri oli essenziali adatti sono quelli di menta, cedro e citronella.

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22 Maggio [email protected] Maggio 2014

L’estate è alle porte. E’ tempo di pensa-re alle vacanze dei nostri bambini che nella nostra città iniziano quando fi-

nisce la scuola. A Rimini dal 9 giugno al 12 settembre c’è il Pippicalzelunghe,una location immersa nel verde, a stretto contatto con la natura; il primo centro ricreativo per bambi-ni da 5 a 10 anni con un approccio olistico organizzato dall’associazione l’Officina degli Angeli e affiliato alla Uisp e Legambiente. Dalle 8 alle 13, dal lunedì al venerdì, un inse-gnante ogni 5 bambini segue con amore e at-tenzione i piccoli in maniera personalizzata e li accompagna durante la mattinata attraver-so attività creative, di movimento, manuali-espressive, ludiche e musicali. Lavorare con le mani, scoprire e ri-scoprire i propri talen-ti, creare con la creta, costruire riciclando, scoprire giocando, riutilizzare inventando. Durante le giornate si alternano attività mo-torie come yoga e danza e altri sport, pittura degli angeli, percorsi sensoriali nella verde, giochi a tema ambientale, laboratori creativi all’aperto, costruzione con materiali naturali, giochi con i cristalli, e altre numerose attività creative. “Anche questa estate accogliamo tut-ti i bambini per fargli vivere un’estate diversa – dice Alessandra, la fondatrice del centro - il

nostro programma è ricco di tanti e speciali atelier, laboratori musicali, di movimento sot-to la super visione di personale specializzato e di artisti. Desideriamo far vivere ai bambini un’esperienza magica e li aiutiamo ad espri-mere liberamente il loro potenziale innato per poi integrarlo nella vita di tutti i giorni”.Le novità di quest’anno sono i laboratori mu-sicali, canto e body percussion (percussionicol corpo) escursioni per stimolare all’educa-zione ambientale in fattorie didattiche, visitenei boschi della Provincia e in spiaggia. Secondo Maria Montessori – la pedagogi-sta, filosofa, medico, scienziata, educatrice e volontaria italiana, nota per il metodo che prende il suo nome, usato in migliaia di scuo-le materne, elementari, medie e superiori in tutto il mondo - il principio fondamentale dell’educazione deve essere la libertà dell’allie-vo, poiché solo la libertà favorisce la creativi-tà del bambino già presente nella sua natura. Mentre Steiner - il fondatore dell’antroposo-fia, una particolare corrente pedagogica - ri-teneva l’educazione un’arte, una via verso lo spirituale, strumento per portare nella realtà della vita quotidiana la luce dell’ideale.Prendendo spunti da questi meravigliosi pre-cetti, la pedagogia nel centro Pippicalzelun-

ghe è basata sull’innovativo metodo Gioìa, e incoraggia un pensiero chiaro e libero, lo svi-luppo della coscienza umana tramite l’espres-sione artistica e il movimento nei bambini, proponendoun modello che si estende al di là del consueto e va a toccare temi come l’energia, lanatura e il significato della vita.

Il centro è aperto dal 9 giugno al 12 settembre, dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 13escluso i pasti, nella Casina nel parco Fabbri in Via Bramante 10 a Rimini.

Le iscrizioni sono aperte fino al 20 maggio e mercoledì 14 maggio alle ore 21

Alessandra Morri fondatrice dell’ Officina degli Angeli, con lo staff del centroPippicalzelunghe, vi aspettano alla Casina per illustrarvi il programma estivo con inumerosi atelier e rispondere alle vostre do-mande.

Associazione S.D.C.O L’Officina degli Ange-li Rimini email [email protected] cell.347-7446695

in VacanZa cOn pippicaLZeLungHedal 9 giugno al 12 settembre

il primo centro ricreativo per bambini con un approccio olistico

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Maggio 2014 23

IL DOTTORE DELLA RACChETTA

L’IMPRESA DI MICOL

di Enzo Pirroni

Nell’immediato dopoguerra, lungo i vialetti che correvano tra i vecchi cam-pi Peragallo adiacenti alla villa Rastelli

a Marebello, era cresciuta la gramigna. Le in-finite macerie testimoniavano la desolazione. Non era più possibile ammirare gli eleganti tennisti avvolti in candide flanelle. Rimini era un acciaccato fondaco d’affanni, una città nella quale ciascuno cercava di sdoganare le proprie angosce ripartendo alla meno peggio. Il tennis riminese rinacque in un’atmosfera ag-grottescata e nuovi courts sorsero nei pressi del Grand Hotel, all’ Hotel Excelsior (già Savoia-

Hungaria) e sul viale Duca d’Aosta. I giovani delle famiglie bene iniziarono, in maniera assai artigianale, a tirar colpi con le racchette che l’in-comparabile Edo Grossi provvedeva ad incor-dare. Alfredo Masinelli, Franco Ferrara, Cesare Sega, Vero Vannucci, Elio Rambaldi, Riccardo Ravegnani, Ulisse Pizzi, Carlo Cappelli furono gli ingenui, improvvisati tennisti che calzate le loro sbrecciate Superga in tela, si scambiarono

palle spelacchiate con stile incerto non avendo avuto, nessuno di essi, maestro alcuno. Il tennis riminese andò avanti così: in maniera autarchica anche se, nella stagione estiva erano soliti “venire a mietere il grano” i maestri Dino Alfieri e Pierino Bologna, ma dei loro insegna-menti s’avvalevano i esclusivamente i “signori villeggianti”. In seguito, chi per una ragione, chi per un’altra, tutti costoro; chi prima chi dopo, smisero di giocare. Unico a continuare senza mostrare cedimenti fu il dottor Cappelli. Certo, Carlo Maria Cap-pelli meriterebbe ben altro spazio e codeste noterelle sono alquanto riduttive per descrivere la di lui lunga, attiva, felice esistenza. Nato nel 1923 (i genitori erano i proprietari dello sto-rico albergo “Stella Polare”), prese la laurea in medicina, col massimo dei voti e dichiarazione di lode ad appena ventitré anni e dopo essere rimasto per qualche tempo, quale assistente di clinica medica, presso l’Università di Bologna, venne a Rimini dove iniziò un’onoratissima carriera che ufficialmente si è conclusa soltanto da pochi anni. Carlo Cappelli, fu il primo vero cardiologo operante nella nostra città. Egli univa ad una solida preparazione medica la più sincera di-sponibilità e non capitò mai che rifiutasse di effettuare una visita anche nel cuore della not-te o che negasse una parola di conforto ad un ammalato. Certo, Carlo Cappelli, è stato, e lo è tutt’ora, medico nell’animo. Di fronte ai medici

attuali, freddi decifratori di analisi strumenta-li che agiscono più da burocrati che da clinici Carlo Cappelli appare come un alieno. Dotato di un’ottima cultura classica, spinto da un’ine-sauribile, faustiana curiosità, il nostro uomo oltre alla passione per il tennis ne ha coltivate altre: i viaggi, la vela, la letteratura, il cinema, il bridge. Sempre affabile e simpatico, Carlo Cappelli, non esita ad “ingaglioffarsi” con il popolo ed avere per amici moltissimi che, nella scala so-ciale, sono distanti dalla di lui collocazione. Per oltre trent’anni, ogni giovedì, abbiamo giocato a tennis per poi sederci a tavola, dove la sera-ta finiva immancabilmente tra lazzi, “cante” e scherzi d’ogni genere. Lui, è stato l’ultimo ad arrendersi. Mentre noi (assai più giovani) do-vevamo fare i conti chi con menischi sfilacciati, chi con strappi muscolari, chi con sciatalgie più o meno invalidanti, lui ha continuato a giocare fino ad ottantasette anni, inossidabile e sicura-mente eccezionale.

Il 5 aprile scorso, a Traversetolo (PR) si è di-sputata la 2°Prova del Campionato Regionale UISP di Ginnastica Artistica. Nella Cat. Al-lieve una bambina della società Rimini Gym Team, Micol Sabatelli, ha compiuto una vera e propria impresa vincendo la prova indivi-duale ed imponendosi in ben tre dei quat-

tro attrezzi classici: Parallele, Corpo libero e Volteggio. Micol ha nove anni e frequenta la palestra da quando di anni ne aveva sei. A ve-derla, così sottile e delicata, seria e composta non la si direbbe assolutamente un’agonista, ma poi nel momento topico della gara, dopo essere stata in preda a tremori ed ansie, Mi-

col si muta in una de-terminata, lieve farfal-la di fiabe-sca bellezza e sulla pedana riesce a compiere prodigi di luce e fulgore.

carlo cappelli fu uno dei pionieri del tennis riminese ma anche uno dei primi veri cardiologi della città

Giovedì 1 maggio TrekkinG Casteldelci - Valmarec-chia Trekking. Escursione naturali-stica con guide del Consorzio Terre Alte in occasione della Fiera dell’al-levamento e del Bestiame.

Domenica 4 maggioBasket - RiccioneL’ASD Basket Riccione organizza il 1° Torneo Dolphins nelle giornate del 4 e del 18 maggio .Calcio - RiccioneRiccione Calcio - CamaioreCalcio - SantarcangeloSantarcangelo Calcio - Bassano Vir-tus

Domenica 11 maggioPodismo - Bellaria Igea Marina42ma Maratonina dei laghi. Gara competitiva km 21 – camminata non competitiva km 21-7-2,5gara competitiva giovanile. Ritrovo in viale Ennio, Igea Marina.

Calcio - CattolicaCattolica Calcio - Ravenna

Domenica 18 maggioPodismo - RiminiStrarimini 2014. Uno degli appun-tamenti più attesi dagli amanti del podismo romagnolo alla 30ma edi-zione.

Domenica 25 maggioTrekking - PennabilliValmarecchia Trekking. Escursione naturalistica in occasione della Sa-gra del Fungo Prugnolo tra le arena-rie e calanchi dell’abitato di Mirato-io verso i sassi Simone e Simoncello.

Venerdì 30 maggio – lunedì 2 giugnoWellness - RiminiRimini Wellness. L’appuntamen-to leader in Europa per gli amanti del fitness, del benessere e dello sport

Agenda

Storie e personaggi del nostro sport

A nove anni vince i regionali di ginnastica artistica

SPORT

Carlo Cappelli in azione

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intervista ad Angelo Francesco rosso del Gruppo Macro

Dal 9 all’11 Maggio 2014 il Palacon-gressi di Rimini ospita la prima edi-zione di @Vivi: la festa di tutte le

persone che hanno scelto un modo di vivere nuovo e sostenibile, perché hanno a cuore se stessi e il mondo che li circonda. Tre giorni per riscoprire il piacere di prender-si tempo in un ambiente naturale e festoso, insieme ai massimi esperti del benessere di corpo, mente e spirito, ad autori, formatori, terapeuti di fama internazionale e alle migliori realtà del settore.@Vivi ospita straordinarie voci di fama inter-nazionale, tra cui Gregg Braden, Isabelle Von Fallosi, Salvatore Brizzi, Livio Sgarbi, Gabriel-la Mereu, Vittorio Marchi. Una vera e propria Fiera del naturale e del biologico, con terapie e massaggi, food & beverage, yoga e discipline orientali, workshop tematici di approfondi-mento.La manifestazione, organizzata da Macroli-brarsi e dal Gruppo Editoriale Macro, due importanti e consolidate realtà del settore edi-toriale con sede a Cesena, è un evento dal con-cept molto ambizioso: far trascorrere ai parte-cipanti tre giorni intensi ed emozionanti, volti a far vedere e sperimentare dal vivo il mondo del Gruppo Macro da più di 25 anni filtro che seleziona le numerose informazioni legate al benessere in tutte le sue accezioni e portavoce

di nuovi concetti e nuove idee. All’organizzazione collaborano “Terra e Sole” e “Olfattiva”. Ne parliamo con Angelo Francesco Rosso, classe ’85, Direttore Generale del Gruppo Ma-

cro, ideatore e amministratore de La Fattoria dell’Autosufficienza e, dal 2010, coordinatore delle rivista “Vivi Consapevole”.Francesco, come ti sei avvicinato ai temi del be-nessere e della vita “consapevole”? Raccontaci la tua storia…«E’ uno stile di vita che mi appartiene dalla nascita. Ho sempre vissuto in mezzo ai libri e alla natura e apprezzo modelli di compor-tamento e di formazione in sintonia con il rispetto verso la persona e l’ambiente. Sono nato in casa, ho sempre seguito un’alimenta-

zione sana e naturale, non sono stato vacci-nato e utilizzo terapie dolci senza farmaci. I temi del benessere fanno parte di me, sono la mia vita».Perché il Gruppo Macro sceglie Rimini per un evento così ambizioso? «Rimini ci mette nelle condizioni di poter amplificare il nostro messaggio e quindi di promuovere la sensibilità verso il benessere globale dell’individuo e i temi dell’ecologia che sono alla base della nostra Mission. Trovo inoltre Rimini una città molto proiettata verso il futuro e aperta a nuovi trend. Per la loca-tion, le stesse architetture del Palacongressi e della Fiera di Rimini, con i loro spazi ricchi di legno e luce, richiamano già ad un idea di benessere e di attenzione alla sostenibilità». Cosa ti aspetti da questo progetto? Quali pro-spettive in futuro?«L’edizione 2014 rappresenta la prima tappa di un programma che ha la grande ambizione di evolvere in maniera decisiva nelle prossime edizioni. Mantenendo sempre Rimini come città di riferimento, @Vivi sarà riproposta il prossimo anno sempre al Palacongressi men-tre la terza edizione la pensiamo alla Fiera. E’ un cammino di arricchimento che ha come obiettivo far diventare @Vivi un importante appuntamento con ricorrenza annuale. Mi aspetto che negli anni a venire diventi una

manifestazione sempre più partecipata dove le persone possano sperimentare e vivere tutte le possibilità per migliorare la propria vita e quella dei loro cari. Questa è la vision di Ma-crolibrarsi, ossia vivere in un mondo di perso-ne consapevoli e in salute».Cos’è la Fattoria dell’Autosufficienza?«L’idea è di concretizzare in qualche cosa di assolutamente tangibile ciò che il Gruppo Ma-cro da più di 25 anni divulga con i suoi libri: creare un luogo per vivere in natura, in salute e in autosufficienza seguendo le regole della bioedilizia e della sostenibilità. E’ un progetto in fase di evoluzione che prevede per il 2016 la realizzazione di un agriturismo bioecologico, a 700 metri di altitudine, con un panorama spettacolare. I 70ha di terra sono principal-mente ricoperti da boschi e pascoli mentre i terreni seminativi ospitano già grani antichi, orti sinergici, piante da frutto di varietà anti-che e erbe aromatiche».Progetti futuri?«Abbiamo tanti progetti. Tra questi creare i nuovi spazi per il Gruppo Macro; nuove strut-ture e uffici in legno e paglia, con tetto verde per una superficie totale di 500 mq. Integrare il negozio biologico con un ristorante biolo-gico e vegano. Pubblicare libri in 7 lingue di-verse. Creare un Macro Villaggio, un insedia-mento umano che sia sostenibile nel tempo».

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Farmacia Comunale Monte S. QuiricoAperta dal lunedì al venerdì dalle 08.00 alle 20.00Sabato dalle 08.00 alle 13.00Via per Camaiore, 1162 - LuccaTel. 0583.341567

Farmacia Comunale di NozzanoAperta anche il sabato mattinaVia di Balbano, 5 - Nozzano Castello (LU)Tel. 0583.368973

Farmacia Comunale San VitoAperta dal lunedì al venerdì dalle 08.00 alle 20.00Sabato dalle 08.00 alle 13.00Via Vecchia Pesciatina, 922 - Fraz. San Vito (LU)Tel. 0583.954491

Farmacia Comunale Sant’AngeloAperta anche il sabato mattinaVia Vecchia Pisana, 1864 - S. Angelo in Campo (LU)Tel. 0583.510056

Farmacia Comunale di FornoliAperta anche il sabato mattinaVia Papa Giovanni XXIII, 21 - Fornoli (LU)Tel. 0583.86572

Farmacia Comunale n.1 “San Francesco”Via Michele Rosa, 3 Tel. 0541/24414Lunedì - Venerdì 08:30 - 13:00 / 16:00 - 20:00Sabato mattina 08:30 - 13:00

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Farmacia Comunale n. 3Via Guadagnoli, 46 Tel. 0541/386240Lunedì - Venerdì 08:30 - 12:30 / 16:00 - 20:00

Farmacia Comunale n. 4Via Marecchiese, 135 Tel. 0541/773614Lunedì - Venerdì 08:30 - 13:00 / 16:00 - 20:00

Farmacia Comunale n. 5Via Flaminia, 48/A Tel. 0541/382000Lunedì - Venerdì 08:30 - 13:00 / 16:00 - 20:00Sabato mattina 08:30 - 13:00

Farmacia Comunale n. 6Via Euterpe, 2/HTel. 0541/778606Orario continuato dalle 8.00 alle 20.00 dal Lunedì al Sabato

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Maggio 2014 27IL TACCUINO DELLA TAVOLA

LA CUCINA TRADIZIONALE RIMINESE A PROVA DI INTOLLERANZE

PASSATELLI SENZA SENZA SENZA…

Il glutine è una proteina presente in alcuni cereali come il farro, il frumento e l’orzo, quindi in molti alimenti che mangiamo

giornalmente.Ma per molte persone il glutine è un problema, perché il loro organismo non “accetta” quella proteina. L’intolleranza al glutine si manifesta a qualsiasi età e molte persone non sanno ne-anche di soffrirne. Può causare problemi dige-stivi, senso di stanchezza, emicrania.Dopo tanti anni di ricerche e studi sulle intol-leranze ho concluso che non è difficile creare ricette per le persone intolleranti al glutine, al nichel o al lattosio.In laboratorio cerco di usare le ricette tradi-zionali per trasformarle con i giusti ingredien-

ti in ricette adatte alle persone intolleranti.Ultimamente ho sperimentato con grande soddisfazione la classica ricetta dei passatelli in brodo e sostituendo qualche ingrediente ora possono mangiarli anche gli intolleranti.Ora grazie alle ricette di Robbie Pezzuol, tec-nico in panificazione biologica, alternativa e senza glutine, lattosio e nichel, a tavola le per-sone intolleranti possono mangiare tranquil-lamente pane, piadine, cassoni e tante altre squisitezze. Robbie è presente alla fiera “Il mondo che vorrei” a Milano dal 24 aprile al 4 maggio per delle dimostrazioni della panificazione al-ternativa e senza glutine, insieme al maestro istruttore Vincenzo Mineo di Palermo, esper-

to in panificazione al-ternativa e lievitazione naturale.Il 18 maggio Robbie sarà nuovamente nella capitale lombarda per la Milano Food Week. Dove, con la collabo-razione della giornali-sta Tiziana Colombo, esperta in intolleranze, e affiancato dallo chef Marco Di Lorenzi ,in-terverrà all’open-day sul lattosio.Robbie Pezzuol ha vin-to il campionato 2014 di pizza al kamut ed il campionato della “pizza senza glutine 2014”.

Tempo di preparazione: 1 ora circa.Robbie Pezzuol  è  un  tecnico in panifica-zione naturale e biologica  presso il Molino Maraldi di Cesena, una azienda che produce artigianalmente farine e derivati dalla moli-tura dei principali cereali che oltre a produr-re  una  linea di prodotti macinati a cilindri produce una linea di farine macinate in pu-rezza, a pietra, genuine, nutrienti e lavorate a regola d’arte. Negli ultimi  anni  il Molino Maraldi ha deciso di arricchire la sua linea di prodotti con alcune farina di nicchia tra cui la farina senza glutine, la farina di amaranto, quella di canapa e altre.Robbie Pezzuol è anche   il   presidente del pizza team di Rimini, una vera accade-mia  della  pizza, e lui   è un vero campio-ne della pizza, tanto è vero che al Sigep 2014 di Rimini  ha vinto il primo premio al cam-pionato mondiale della pizza kamut.Ma oltre ad occuparsi di  panificazione na-

turale  e biologica,  Robbie Pezzuol è un tec-nico che si occupa di prodotti senza glutine e senza lattosio e lavora  presso pizzeria  ”La fornarina” di Rimini  dove tra le tante pizze prepara anche la Pizza San Patrignano, senza glutine lievitata 48 ore , così chiamata perché utilizza per la farcitura alimenti prodotti da questa comunità.A noi del Mondo  delle  Intolleranze Robbie Pezzuol ha voluto regalare una  delle ricet-te più tradizionali della Romagna, i passatel-li, ma in versione assolutamente senza gluti-ne, senza lattosio e senza nichel.Parteciperà alla giornata Open Day sul Lat-tosio che si terrà a Milano il 18 di maggio nell’ambito della Milano Food Week assieme ad un altro chef d’eccezione come Marco Di Lorenzi.

Ingredienti per 4 persone• 4 uova bio

• 250 g parmigiano reggiano stagionato 36 mesi

• 200 g pane grattuggiato senza glutine e lat-tosio

• 4 cucchiai di farina  senza glutine e lattosio• 3 cucchiai farina di riso  (come addensante)• buccia grattuggiata di mezzo limone bio• sale q.b.• brodo di cappone,gallina o pollo

PreparazioneIn una bastardella amalgamate tutti gli ingre-dienti finché l’impasto diventa liscio ed omo-geneo ma non deve essere morbido.Dividete l’impasto in quattro parti ,dategli la forma a palla, mettetelo in una terrina, co-pritelo con la pellicola e lasciatelo riposare per mezz’ora.Trascorsa la mezz’ora inserite l’impasto nel-lo schiaccia-passatelli e schiacciarli diretta-

mente nel brodo in ebollizione; quando sal-gono a galla sono cotti.Versarli nel piatto con il brodo di cottura e serviteli con una spolverata di parmigiano grattugiato.

senza glutine, senza lattosio, senza nichel

La ricetta

di Tiziana Troisi Robbie Pezzuol

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Alla seconda edizione partecipa anche il comitato dei cittadini del nuovo Peep

Il prossimo 7 giugno in occasione della se-conda edizione della “ Festa delle Acque “, Viserba sarà per una notte punto di riferi-

mento per turisti e riminesi. “Da diversi anni Viserba - sottolinea Mattia Morolli consigliere comunale dell’area di Ri-mini nord - è sempre più protagonista del pro-prio futuro, elaborando strategie di crescita commerciale, turistica, economica e culturale. L’anno scorso si sono contati in occasione del-la Festa 15.000 presenze, quest’anno si punta ad un numero assai più grande”. Parteciperà anche il Comitato dei cittadini del nuovo Peep - quattromila nuovi viserbesi - che festeggia il decimo anno del suo inse-diamento. Nella stessa giornata si festeggerà anche il trentesimo anniversario della Zona artigianale, 105 aziende che occupano cir-ca duemila dipendenti. Dal pomeriggio sul lungomare e zone limitrofe, fino a notte alta si esibiranno gruppi musicali, giocolieri, ar-tisti di strada, Dj set, mostre fotografiche e non mancheranno aree per il divertimento dei più piccoli e naturalmente gastronomia e vino. La “Festa delle Acque” che si avvale della collaborazione e lo spirito di gruppo di tutta la comunità viserbese, si candida a diventare il principale evento di Rimini Nord.Un futuro dinamico L’area nord di Rimini, quindi Viserba e Torre Pedrera, è al centro di importanti interventi sulla rete fognaria e la separazione delle acque

di scarico che allontaneranno definitivamente il pericolo del divieto di balneazione in caso di forti piogge. Viserba sarà anche la prima fra-zione di Rimini ad avere la fibra ottica. Il pro-getto riguarderà la zona industriale e il polo didattico, ma ne beneficeranno tutti i cittadini dell’area. Se si saprà poi coniugare mobilità - sono già in opera importanti interventi viari

- sviluppo abitativo, servizi, artigianato, com-mercio, turismo e agricoltura ortiva, Viserba sarà candidata a divenire un vero polo attrat-tivo non solo per il turismo e un modello per altre zone rivierasche. Già ora è un interessan-te punto di riferimento commerciale con ne-gozi specializzati e di qualità a cui si rivolgono utenti di tutta la città.

VISERBA DELLE ACQUE

il 7 giugno torna la festa che celebra le radici del paese

La fonte della Sacramora in una cartolina degli anni ‘50

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30 Maggio 2014CHIAMAMI VISERBA

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porare i benefici dell’aroma te-rapia. Infine, l’ennesima novità: l’as-sortito corner di profumeria con le ultimissime uscite delle fragranze di D&D, Gucci, Marc Jacpbs, Clhoè, Guerlain, Remi-nescence, Serg Lutens, Collo-star, Pupa e tante altre e prodotti per la cura del viso e del corpo Dioe e Shiseido.

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di Beatrice Piva

L’Albero degli Gno-mi, situato al centro di Viserba, è un ne-gozio storico che da anni veste gli anni più belli: dal neonato al teenager. La qualità di ditte italiane e stra-niere, l’accessibilità dei prezzi e l’attenzione alle ultime tendenze del momento, sono le caratteristiche che rendono unica l’offerta del negozio. All’Albero degli Gnomi si possono trovare le tutine per i primi mesi di vita, anche per bimbi nati piccolissimi, allegri corredini, copertine calde ed avvol-genti, lenzuolini da culla, sacchi pra-tici e colorati. La nursery si avvale di specializzate ditte italiane coerenti alle esigenze di serietà e qualità, a cui le mamme sono attente. “Mentre il bambino cresce, lo accompagniamo con la scelta di abitini comodi e spi-ritosi, adatti alle esigenze di piccoli terremoti. Siamo presenti, inoltre, ai suoi primi momenti importanti, quando serve essere elegantissimi! Potete trovare le migliori firme di abiti eleganti e da cerimonia”, spie-ga Emanuela che, assieme a Sabie-la, accoglie tutti con professionalità, per consigliare sempre il meglio e soddisfacendo ogni richiesta.

Ma i bambini crescono e anche in fretta. Ecco allora le marche più tren-dy per gli adolescenti. E poi, ora che l’estate è vicina, sono tutte da scopri-re le collezioni di costumi per il mare dei migliori nomi italiani e stranieri. All’Albero degli Gnomi potete sicu-ramente trovare quello che sempre avete cercato: qualità, ottimi prezzi e offerte vantaggiose, in un ambiente gioioso dove l’accoglienza e la genti-liezza son il tocco distintivo. Grande opportunità per chi visita il negozio è l’omaggio della eccezionale tesse-ra fedeltà che dà diritto a uno sconto del 50% sul capo che più piace. Ema-nuela, Sabiela e la piccola Isotta, vi aspettano con un sorriso. All’ Albero degli Gnomi..... non solo per bambini buoni..!!!L’Albero degli Gnomi è a Viserba in via Dati 104 tel. 0541.738106

Vestire gli anni più belliDal neonato al teenager, tanta qualità a prezzi accessibili

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di Beatrice Piva

L’albero degli gnomi

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Page 31: Chiamami Città 729

Maggio 2014 31CHIAMAMI VISERBA

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Villaggio Mantra nasce nell’agosto 2012 ed oggi è diretto dagli amministratori Be-nedetti Gabriele e Tamburini Loris. Con i suoi 1500 mq, la struttura accogliente e qualificata, offre attività polivalenti per qualsiasi esigenza ed età: spogliatoi spaziosi, ampia sala fitness, attrezzature Technogym, 3 sale corsi con una ricchissima pro-grammazione, una piscina unica in provincia con acqua salata, area benessere con sauna e bagno turco, bar e spazio ricreativo per feste e compleanni. All’interno della struttura è presente anche un asilo con centro estivo.

La missione della nostra attività è quella di unire Salute e Benessere in un ambiente professionale, cordiale e confortevole. All’interno del Villaggio collaborano istruttori e personale ampiamente qualificati, laureati in scienze motorie, fisioterapista, nu-trizionista, osteopata, massaggiatrice ed estetista, il tutto per essere in grado di valutare e risolvere ogni esigenza e necessità della nostra clientela. La nostra attività prosegue quotidianamente a pari passo con il fortissimo desiderio di migliorarci in ogni aspetto!

Sogni di Carta in via Dati 28 a Viserba è una cartolibreria a 360°. Rifornita di tutto ciò che occorre, dalla scuola al tempo libero, dagli articoli da regalo ai gadget fino alla maglieria, vanta già 26 anni di attività alle spal-le. La titolare Maria Nicoletta Chianca ha ultimamente scelto anche la linea di pigiami e set di abbigliamento che si rifanno ai marchi più in voga del momen-to, come Peppa Pig e Violetta, i personaggi oggi più amati dai bambini. E la scuola è più pia-cevole se affrontata con allegria. Da Sogni di Carta si trova tutto l’occorrente per trasformare le lezioni in una bella avventura: zaini scolastici, cartelle, astucci quaderni e diari. I prodotti sono tutti delle migliori marche, co-loratissimi e all’ultima moda. Alunni e studenti potranno sce-gliere fra una gamma vastissi-ma di articoli spiritosi ed origi-nali, per ogni fascia di età. A Sogni di Carta si possono an-che ordinare i libri scolastici su

richiesta, delle medie e delle su-periori. Oltre a forniture per la scuo-la, anche articoli per ufficio e prodotti per feste e celebrazio-ni nonché una selezione di ar-ticoli e carte da regalo, biglietti di auguri. Sogni di Carta ha ne-gli anni allargato sempre più la propria offerta, divenendo nel tempo un vero e proprio punto di riferimento per il settore.Sogni di Carta è a Viserba in via Dati 28 tel. 738270. Sogni di Carta è anche su Face-book nella pagina dedicata!

“Prima che si materializzasse la creazione di Emporio 90, nel-la nostra famiglia era presente un sentimento ambizioso: re-alizzare un’attività commer-ciale di grande dimensioni che fosse al top a Viserba e anche concorrenziale con le altre real-tà presenti nel centro storico a Rimini e nei centri commercia-li”. Così Roberto Mazzotti rac-conta la sua sfida. Il titolare del prestigioso negozio di moda di via Dati, nel 2010 ha investito in modo significativo nella sua Viserba aprendo Emporio 90. Come sognava, ha realizzato un ambiente grande, accogliente e di grande impatto visivo. Dove tutti, uomo e donna di ogni età, possono trovare il loro stile. I due fratelli Rosanna e Rober-to gestiscono il loro negozio con passione e attenzione alle nuove tendenze. Offrendo, tra le tante firme, Happyness, Fred Perry, Guess, Kaos, New Balan-ce, Armani. Grande importanza viene infatti attribuita alla ricer-

ca di prodotti di tendenza, che rendono Emporio 90 un’attività attenta alle ultime indicazioni della moda, dai brand più pre-stigiosi alle piccole aziende ar-tigianali. Non mancano le taglie forti, sia da donna che da uomo, dalla ragazzina alla signora. “Da noi - continua Roberto - il cliente trova il suo total look, dai vestiti, alle scarpe, agli accessori più fashion per ogni occasione, accompagnato nelle sue scelte da uno staff cordiale e profes-sionale. Per il momento siamo più che soddisfatti di aver creato questa piccola isola della moda che sta attirando clienti da tut-to il riminese. Emporio 90 la sua scommessa la sta vincendo con l’impegno e la voglia di mettersi in gioco”.

Emporio 90 è in via Dati, 90 tel. 0541/734801www.emporio90.itSeguici su facebook.com/em-porio90rimini

Per bambini allegri a scuola e fuoriLa sfida vintaTutto quel che occorre per le lezioni ma anche per il tempo libero

Il sogno che si è realizzato: un grande negozio che sia una piccola isola della moda

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di Beatrice Pivadi Beatrice Piva

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Maggio 20148 BORGO SAN GIULIANO

L’Angolo Divino da Arturo è la tra-dizionale osteria romagnola dove il tempo sembra essersi fermat. Nel cuore del Borgo San Giuliano, è il luogo in cui ritrovare sapori auten-tici dei prodotti del territorio e la valorizzazione delle qualità alimen-tari romagnole: l’olio,i vini, le carni di mora e di chianina, i salumi ed i formaggi.....E a pranzo, un tuffo nel-la cucina vegetariana e vegana, con un ricco buffet preparato con pro-dotti freschi e di stagione acquistati da produttori locali.Un ottimo posto per tirar tardi da-vanti ad una bottiglia, cullati dal-le magie felliniane e dalle chiac-chiere mai banali degli avventori e

dell’oste. Andare all’Angolo Divino è come sentirsi un po’ a casa, ma una casa piena di buone cose e bel-le persone, dove la cordialità e la simpatia creano un ambiente acco-gliente ed informale.Il menù alla carta offre carni del nostro territorio e una vasta scelta di panineria, formaggi e salumi, il tutto innaffiato da ottimi vini. Per accontentare tutte le esigenze e i gusti, anche piatti vegetariani gu-stosi e attenti alla salute. Consigliato anche il vino sfuso, rigorosamente del territorio.Arturo Pane vi aspetta all’Angolo Divino in via San Giuliano al 43. tel. 0541.50641

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COMUNICATO PREVENTIVO PER LA DIFFUSIONE DI MESSAGGI POLITICO-ELETTORALI SUL PERIODICO CHIAMAMI CITTÀ, RELATIVI

ALLE CAMPAGNE PER LE ELEZIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO E L’ELEZIONE DIRETTA DEI SINDACI E DEI CONSIGLI COMUNALI FISSATE

PER IL GIORNO 25 MAGGIO 2014Ai sensi delle delibere n. 138/14/CONS e n. 139/14/CONS dell’Autorità

PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI

ONDALIBERA S.r.l.Sede: Via Caduti di Marzabotto, 34 - 47921 Rimini

Dichiara di aver depositato presso la propria sede di Via Caduti di Marzabotto, 34 - Rimini (tel. 0541/780332) un documento analitico, a disposizione di tutti coloro che vorranno prenderne visione. Le richieste di pubblicazione di messaggi politici elettorali dovranno pervenire entro il giovedì precedente la pubblicazione stessa (vedi calendario). Le richieste dovranno specificare lo spazio richiesto, la tipologia (B/N o colore), eventuale preferenza di posizione, subordinata all’effettiva disponibilità di spazio, il soggetto richiedente. Il criterio di accettazione delle prenotazioni è in base alla loro progressione temporale.Tutti i messaggi politico elettorali dovranno recare la dicitura “Messaggio Eletto-rale” e l’indicazione precisa del Committente.

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Pagina intera 400 € + iva2 uscite da una pagina 375 € + iva

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Redazione Chiamami Città - tel. 0541/780332 - [email protected]

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Thomas Russo, “Parole ed immagini in libertà” Edizioni Booksprint

VERsi chE conTagiano sEnza faRE dEl malE

Circa un anno fa nasce in Thomas Rus-so, di professione avvocato, “il deside-rio di scrivere e di trasferire i propri

sentimenti e le sensazioni tra le righe di un piccolo libro”. E così esce “Parole ed immagini in libertà”, pubblicato da Booksprint. Scritto di getto, è un libro di poesie e aforismi, non perdendo mai di vista coloro che l’autore ritiene i più grandi poeti del XX secolo: John Lennon e Jim Morrison.Lennon è stato il suo grande idolo giovanile e le note di “Imagine” lo hanno portato a pen-sare a voce alta : “Chissà se esiste davvero un posto dove i sogni si trasformano in realtà”.Da Morrison apprende fra l’altro il gusto dell’aforisma. E soprattutto scopre le cose im-portanti, quelle che hanno lasciato un segno indelebile nella sua vita. E quindi nelle sue po-esie, piene di ricordi e sogni giovanili.Poesie concrete, vere, che scavano nelle vicis-situdini del quotidiano. Riflettono reali sensa-zioni di vita, come l’amicizia tra un uomo e una donna o i versi dedicati a coloro che sono “diversi”.La poesia più difficile è forse “Un arcobaleno di colori” dove ogni colore tocca uno spicchio di vita fino a comporre l’arcobaleno che dipin-ge ogni nostra giornata.Con gli aforismi racconta la verità che si am-plia in dialoghi tra il cuore e l’anima, tra le nu-vole e il cielo, tra la foglia e l’albero. Dialoghi che nascono spontaneamente dalle cose più

semplici che ci circondano e vivono con noi la quotidianità. Anche “I Giardini di Marzo” o “Pensieri e parole” di Lucio Battisti hanno contribuito ad alimentare il dono che gli è stato dato: quello della scrittura attraverso cui esprimere la passione, la felicità. Sentimenti che contagiano tutti, ma non fanno male a nessuno.Ha scritto: “Essere liberi, ma non potersi esprimere completamente, equivale a correre sotto la pioggia e pensare di non bagnarsi”.

L’Az Dora

E l’avvocato scopre la sua vena poetica

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Maggio 2014 9BORGO SAN GIULIANO

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laboratrici. Ubaldo, per tutti “Baldo” iniziò la sua carriera nell’Autoscuola Coccia, la prima autoscuola di Rimini fondata dallo zio, Andino Coccia. Come istruttore è noto a migliaia di riminesi che in tutti questi decenni hanno conse-guito la patente, anche grazie alla sue spiegazioni chiare e competenti.Pibiesse esegue immatricola-zioni e reimmatricolazioni in tempo reale, rinnovo e duplica-to patente, visita medica in sede, trasferimenti di proprietà, ag-giornamento carta di circolazio-ne, revisioni e collaudi, targhe nuove per ciclomotori in tempo reale e bolli auto.

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Page 34: Chiamami Città 729

Maggio 2014

Oltre mille le biciclette che hanno at-traversato la Rimini romana il lunedì di pasquetta, per la settima edizione

del Somar Lungo, organizzata dall’associazio-

ne Zeinta di Borg col patrocinio di Provincia, Comune e Camera di Commercio Rimini.Anche quest’anno il sole, nonostante i prono-stici, non ha abbandonato il Somar Lungo, e come ogni anno i ciclisti sono potuti arrivare

tranquillamente al Santuario delle Grazie. Alle 9 del 21 aprile i più mattinieri sono par-titi dal Caffè delle Rose per arrivare al Ponte di Tiberio dove i borghigiani aspettavano già in sella per unirsi al gruppo. Ad ogni tappa il

gruppo si infoltiva sempre più e i più dormi-glioni che hanno raggiunto i ciclisti alle 11.30 a Porta Montanara hanno comunque fatto una bella pedalata. A mezzogiorno, prima del pranzo di gruppo, S. Messa al Santuario delle

Grazie. Nel pomeriggio, laboratori di pittura delle uova e visita ai Musei degli Sguardi e Missio-nario mentre i più instancabili hanno passeg-giato alla scoperta dei sentieri e delle erbe di Covignano con l’Associazione ‘I Radecc’.

A condurre la comitiva come sempre gli asi-nelli di Baròl e Luigi, che erano scesi apposi-tamente da Cerasolo, mentre a proteggere il gruppo i carabinieri e vigili in auto. Un grazie di cuore ai Frati del Santuario per

l’ospitalità, alle istituzioni, enti, associazioni, alle aziende sponsor e partner che hanno ap-poggiato l’evento. Ai professionisti, ai volon-tari che hanno reso possibile questa manife-stazione.

6 BORGHI

la settima edizione del somar lungo

Una marea di eventi in attesa del nuovo ponte sul deviatore

arte, performance, concerti, spettacoli, gastronomia, da san giuliano a Rivabella, dall’ausa al mare

in millE in Bici fino allE gRaziE

Rimini RiVERsidE

Una grande festa che ha coinvolto

tutta Rimini

ULTIMA PUNTATA

“Rimini-Riverside” è un programma d’arte, performance, concerti, spettacoli, gastrono-mia, da San Giuliano a Rivabella, dall’Ausa al mare tra maggio e giugno 2014.Tantissimi gli appuntamenti, a partire dal 1 maggio quando a Rivabella l’Associazione “La Pedivella” propone una giornata alla scoperta del Nordic walking. Lo stesso giorno a Riva-bella e San Giuliano le rive del Marecchia si animano a suon di jazz con 6 band che si esi-biranno fino al tramonto. Il 3 maggio anco-ra “La Pedivella” presenta l’APERI3KKING, nuova attività con uscite di breve durata al tramonto su sentieri panoramici. Il 10 a Riva-bella il concerto “Makumbero” dei Del Bar-rio. Il 17 e il 18 alla pensione Villa Manzi di Rivabella, “Matrioška Lab Store”, una grande e dinamica esposizione di tutte le realtà crea-tive del territorio, e la nuova tappa della mo-stra “Aspettando il Teatro Galli”, un’esposizio-ne itinerante dedicata alla vita musicale e alla ricostruzione del Teatro Galli. Il 18 sempre sulla spiaggia di Villa Manzi, Sonia Bergama-sco legge “La ragazza Carla” di Elio Pagliarani con musiche di Teho Teardi. A Pagliarani il 30 sarà dedicato un percorso ciclopedonale nella sua Viserba. Il 25 dalla Darsena di San Giuliano parte una camminata di gruppo organizzata da “La Pedivella”. Alla piazza della Balena intanto concerti in stile buker degli artisti di Risuo-

na Rimini, mentre piazza Adamello andrà in scena “Quadri di un’esposizione” a cura della scuola di danza Arabesque Dance Center, del gruppo musicale Primalba e dei Narratori del Mulino di Amleto. Il 1 giugno a Villa Manzi “CyBorg:Vacancy”, mini-festival elettronico dall’allestimento eclettico.Il 7 giugno in piazzale Adamello Gran Galà Lirico con l’Accademia di Canto Lirico Città di Rimini.L’8 giugno alla parrocchia di Rivabella un torneo amatoriale di burraco, mentr a San Giuliano Mare la Scuola di Canto Lirico “Me-lodic Living” propone un eclettico repertorio di arie.Il 9 e il 26 giugno sulla spiaggia di Piazza della Balena “Yoga al tramonto”.L’11 e 12, in piazzale Adamello, “E’ arrivato Zampanò”, due serate con gli artisti di strada. Il 13 e 14 ancora sulla spiaggia per il “Solsti-zio del gusto”.Il 15 “Cin cin al nuovo ponte con tramonto” sulle sponde del deviatore.Il 21 e 22 a San Giuliano Mare Campionato Italiano di Footvolley.Inoltre tutti i sabati e le domeniche di maggio e giugno i ristoranti Cavalieri Spiaggia, Da Wally, La Posada e Matilda di Rivabella e il Barafonda Beach Restaurant di San Giuliano proporranno ciascuno un proprio menù Ri-verside al prezzo fisso di € 22 a persona.

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Maggio 2014

“Cresce il numero dei bambini diminui-scono i giochi”. Così si lamenta una signora dell’INA Casa, una nonna con tre nipotini. E conti-nua: “Due anni fa abbiamo inviato all’am-ministrazione una raccolta di firme, ma

non abbiamo avuto un dovuto riscontro”. Quest’anno ne hanno fatta un’altra e aspet-tano risposta. Per chiedere che sia messa in Largo Bor-doni nei giardinetti almeno un’altalena con il seggiolino per i più piccoli.

Se in campagna facevano la veglia serale, noi riminesi che abitavamo in città non eravamo da meno. Certo si svolgeva in

altra maniera rispetto a chi abitava in cam-pagna ma sempre na vèggia l’era: us tratteva semplicemente da stè insiem sa chi ùs svulèva o l’amig o i familièr. Me avèva i mi nòn, che non stavano in piedi fino a tardi, ma le ho fatte anche io al vèggi.Ma come si svolgeva la veglia in città? La sera ci si incontrava tu una chèsa o clèlta come pre-stabilito e si guardava la televisione che era un lusso per chi la possedeva. Insieme si guarda-va un film o un varietà, si beveva una bottiglia di vino buono e si mangiavano le noccioline. Me a volti a lizzèva i zurnel che trovavo nelle case , alcuni giocavano a carte o a dama ma più di tutto piaceva conversare del più e del

meno tutti insieme: si parlava del costo della vita e delle difficoltà economiche, di politica e dei fatti che accadevano in città. Le donne parlavano dei nipotini. Tutti insieme ci si te-neva compagnia e ùs stèva tòt insiem, omne, dòni e burdel.In estate invece, si andava spesso al porto, spe-cie gli uomini, che andavano a giocare a bocce in un circolo accanto al ponte Dei Mille. Le donne invece si mettevano fuori dalla porta di casa, con una sedia e insieme conversava-no con le vicine, mentre i ragazzi gli andeva a marèina si lor amig.E oggi si fa ancora la veglia? Sì, ancora è usan-za fare la veglia serale per stare in compagnia. E in effetti è una bella tradizione che sarebbe bene recuperare.

Claudio Cupi

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le onde elettromagnetiche, la San-severia per ossigenare la camera da letto, il cactus Cereus peruviano per schermarsi dal computer. E in questa stagione quale consiglio per mantenere i nostri giardini in salute?“Occorre organizzarsi per cambiare la terra e lavare bene le fioriere per evitare di trasportare i micro pato-geni e i batteri”conclude Franca.Borgo Fiorito Via XX Settembre, 38 tel. 0541/767921.

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Maggio 2014 5BORGO SAN GIOVANNI

addio a leopoldo alessi, bandiera della Rimini ciclistica

ciao maEsTRo

Con la morte di Leopoldo Alessi (classe 1931), Rimini ciclistica perde uno dei rappresentanti storici più importan-

ti. Alessi fu un ottimo dilettante negli anni ‘ 50 e seppe imporsi sia su strada che su pista, dove, nella specialità “dietro motori” riuscì a produrre alte prestazioni. Ciclista appassiona-to e competente, Leo, continuò, u gareggiare fino a tarda età nelle categorie amatoriali ed i successi da lui riportati si contano a centina-ia. Sulle pagine di Chiamami Città abbiamo avuto modo, più volte, di celebrarlo, ora ricor-dandolo noi, poveri “peones” della parrocchia ciclistica ci sentiamo più soli. Ciao Maestro. Requiescas in pace.

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di Beatrice Piva

VITE IN TRANSITO, FORMARSI STANDO INSIEME

Incontri con Desirèe Monciardini e Maciej Bielaski

Sorseggiando un buon vino, parlare e confrontarsi su un tema che riguarda la crescita personale e professionale. E’ il FORMaperitivo, che per la sesta e ulti-me volta l’associazione di volontariato multiculturale Vite in Transito ha orga-nizzato per il 22 maggio al Bar Divina, dalle 18.15 in poi. L’incontro avrà per tema il problem solving. Porterà la sua esperienza Desirèe Monciardini, che si occupa di formazione e mediazione culturale presso il centro per le fami-glie di Rimini. Condurrà Dora Kotai, laureata in psicologia, formatrice di adulti e presidente di Vite in Transito.Ma prima ancora, ci sono altri interes-santi appuntamenti. Il  9 maggio, ve-nerdì,  dalle 17 alle19, Maciej Bielaski, studioso di Panikkar, terrà un semina-rio fomativo sul tema del pluralismo e tolleranza, presso la Casa dell’intercul-tura, a Rimini in via Farini, 1 (angolo

corso d’Augusto, davanti alla questu-ra). Il giorno dopo alle 17,30, alla bi-blioteca civica Gambalunga di Rimini Bielaski presenmterà il suo libro,  “In Principio. Racconti sull’origine del mondo”, che inaugura la nuova collana Garzanti “I grandi libri dello spirito” diretta da Vito Mancuso: un’interes-sante raccolta  di miti e di narrazioni sul tema della creazione  e dell’origine presso vari popoli, culture, religioni e aree geografiche. L’attrice Simona Matteini, attrice leggerà alcuni brani. Questo incontro, gratuito,  è proposto dai lettori che partecipano al gruppo di lettura Viaggio alle sorgenti, sui testi sapienziali e sacri dell’umanità, che si tiene in biblioteca, ed è all’interno di un ciclo “I lettori invitano gli autori” organizzato dalla biblioteca riminese. Info: 331 9471243 [email protected]

Vite in transito, associazione multietnica di volontariato, nata da esperienze che intrecciano emigrazione e narrazione.

Info: [email protected], tel. 331. 9471243blog www.viteintransito.wordpress.com

…ise lè scret ma chi cartel sia t’la mutua che tl’uspidel. E’ vurà dì d’avè pazinziame pront sucors o tla degenzama un mi per che i l’ava letquei che it sta drè per pu curet.Al deg perché a so ste melho vù un intop intestinele ho decis in totta frettada guarim sa cla “piretta”.Ho ciamè è zeint e z’dote l’ha c’minzè è taramot,un ora e mez ho aspitèprima che i’arves per mèan voi fè sobit dl’ironiama te mument che i m’ha port viaho nutè, e av deg cl’è vera,la “gentilezza” dl’infermiera,me a l’ho det e lal saveva

che a puzè è cul an gne la feva,lia lan ma fat gnenca sdraiè,ma la ma det da stè disdè,a so stè tinc e sullevedun pò ad travers e preocuped,la barela a l’avria guastedae dop… la andeva radaneda.Te pront sucors, e arvat ilèin m’ha fat gnenca aspitè,mo dabon un mè pers verad’ielt maled ilè in gn’era,i m’ha sobit registrèi m’ha mes dre un separèe è catetere infilèper fè in modi ad fem pisè.Dop via svelt in tl’urologia…la mi verginità… la è andeda via,ma un gne l’ha fata che dutor a santì gnint “te su lavor”

perché è canel l’era ostruide pin ad merda in ogni sid.Te pront sucors via d’arnove cl’infermier ilè a l’ho trovbein decis che l’aspiteva:“La mando a casa, ci sperava?”“Mo putena du chi balaal mi budeli agli’ha fat pala,te sa lia, tot do insenuna sgumbreda avì da dem,è b’sogna fè un bel clistere via la merda via i pensier!”Ad che mument la su assistentala ha fat ‘na smorfia sacrosenta,e ai’ho let e su pensier“Fal mo te, bel infermier!”e lo puret bein rasegnedu sé trov un po spiazed,l‘ha det sobit “al fem insen,dam ‘na mena ch’al priparem.”

I m’ha mes sdraied dun chente i’ha tachè l’esperimentsa do piretti i’ha c’minzèma gnint drenta è puteva antrè,“Quindici minuti deve stareper potere funzionare”.“Gim vuielt cum c’ho da fèper t’nil drenta l’ha d’antrè,è pasag lè propria ciusun gni pasa gnint drenta ste bus!”Sobti dop sti furbaciuni’ha priparè un’ent dò flacun,ma la mi moi i i’ha dè tal meni,an gni cridì agl’iè robi streni,e pu i’ha det senza pansè “li faccia a casa nel bidè”. Bein distes i m’ha caz forama è mi problema ui’era ancora,se mi malan a so antrè

se mi malan a so scapè,s’la diferenza che te “mi quel”un bel sachet per …”urinel”…Sta mi sturiela lav fa rid?Aspitè po’, a n’ho finì.Me e la mi moi, arvat a chesaan gne la femie a stè in pesa,un’infermiera avem ciamèuna masa breva a des da fè,prufesiunela e priparedada fem stapè s’una “sgumbreda”.È de dop drenta al canettisangue, push… ma che suletti!Tot la visiga lam l’ha lavedalam l’ha totta disinfeteda.Grazie alora ma chi do ilàche i fa perta dla sanità,ho pasè un bel spaghetroba che arvenza sec.Mo qualcun tra i infermier

ui nè cui piesa è su misc’ier?Sicur chi né tot quant precisui né parec ch’iè bein decis.A la fein ad sta zirudelaun pensier, una murela:“quel cl’è scret sla “cortesia”per piaser purtel po’ via,un s’po pretend che i maled cun poc rispet i sia trated,in pò sempra supurtèquel che vuielt an vulì fè.Tot vuielt avì pretesiche in vi daga dagli ufesi,da des da fè cridì le orao te cartel ai mitem soraun’enta fresa scretta isè:“La cortesia lan sta iquè”.

Giuliano Casadei, aprile 2014

LA CORTESIA L’E’ L’ALMA DLA CURA…

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Maggio 20142 LA STORIA

Toponomastica medievale – 13

di Oreste Delucca

Percorrendo la Strada Maestra, cioè l’odierno Corso d’Augusto, da Piazza Tre Martiri verso Piazza Cavour, sulla

sinistra si incontra il Vicolo Gomma. Potrà sembrare strano, ma questa denominazione deriva da una storpiatura del nome medievale.Qui, documentata fin dal 1190, esisteva la chiesa di S. Maria in Acumine. Si chiamava così perché era posta nel punto più alto della Strada Maestra, cioè nel suo “acumine” (cam-minando, fateci caso: di lì si scende, sia ver-so una piazza che verso l’altra). Si può anche notare che la linea degli edifici ove si trovava la chiesa presenta una rientranza: è la traccia del vecchio sagrato posto davanti all’edificio religioso.Nella documentazione dei secoli seguenti il suo nome è diventato “S. Maria in Argumine”, poi “S. Maria della Gumma” e infine lo stra-dello che le girava intorno ha preso il nome di “Vicolo Gomma”. Viene alla memoria un gio-co che si faceva da bambini: il telefono senza fili. Col passa-parola da un orecchio all’altro, i nomi di partenza risultavano deformati e spesso irriconoscibili.Con la soppressione della parrocchia, nel 1798, la chiesa è stata trasformata in civile abitazione. Ma non tutte le sue componenti architettoniche e artistiche sono andate per-dute. Le due edicole trecentesche scolpite in

forma di Annunciazione, che erano murate sulla facciata, dopo aver cambiato sede più volte ora sono esposte nel nostro Museo (vi-cino alla Sala del Giudizio). Mentre le cornici del portale e l’ornamento che lo sovrastava, sono stati rimontati sul fronte della chiesetta posta in un giardino privato nei pressi dello

Stadio Comunale.Ma la chiesa custodiva anche un’opera pittorica importante: una Deposizione eseguita dal noto Gi-rolamo Marchesi da Cotignola. Con la citata soppressione della parrocchia in età napoleonica, la tela fu trasferita a Milano per es-sere portata in Francia. Tuttavia è rimasta in Italia ed è finita fra il pa-trimonio della Pinacoteca di Brera.Recentemente mi è capitato di rin-

tracciare la convenzione con cui la Confrater-nita di S. Maria in Acumine, mediante atto del notaio Silvio Medaschi in data 14 dicembre 1515, dava incarico al pittore di eseguire tale Deposizione, pattuendo un compenso di 30 ducati (il rogito è segnalato sul n. 97 della rivi-sta “Romagna arte e storia”).Possedendo ora il documento ufficiale che te-stimonia la provenienza del dipinto, non se ne può chiedere la restituzione? Proprio in questi giorni è apparsa sui giornali la notizia che il Museo di Rimini ha prestato alla Pinacote-ca di Brera il suo pezzo più importante, cioè la Pietà di Giovanni Bellini, in occasione di una mostra sul grande pittore veneto. Questa nostra disponibilità non è forse un elemento che aggiunge motivazioni e legittima ancora di più la richiesta volta a recuperare il nostro quadro?

RidaTEci la dEPosizionE “dElla gomma”Un quadro di girolamo marchesi da cotignola rubato da napoleone e finito a Brera

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La “Deposizione” di Girolamo Marchesi attualmente alla Pinacoteca di Brera di Milano

Il Vicolo Gomma nella Mappa Napoleonica del 1811

Le edicole dell’Annunciazione di Santa Maria in Acumine, ora al Museo di Rimini

Il portale e il fregio rimontati in una chiesetta moderna presso lo stadio

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Maggio 2014

lavori dall’autunno, stanziati 3,5 milioni

Pedonalizzare il Ponte Tiberio - sogno nel cassetto di molte amministrazio-ni - e nel contempo migliorare i flussi

di traffico in entrata e uscita dalla città, sem-brava un progetto quasi irrealizzabile. Molti si sono cimentati per trovare una soluzione: fra le tante, quella di un tunnel sotto il fiume Marecchia. Idea bella ma impraticabile, ha ri-badito il sindaco Andrea Gnassi durante un incontro pubblico che si è svolto il 22 aprile scorso: problemi idraulici, costi enormi e poi le aree dove sarebbe dovuto sbucare il traforo sono tutte edificate. “Percorsi più lunghi ma più veloci”In occasione del bimillenario compleanno del Ponte, il sindaco ha invece presentato alla città un progetto che permetterà la sua pe-donalizzazione senza comprimere il traffico cittadino. La chiusura del ponte al traffico, così come realizzata dal piano, migliorerà la circolazione veicolare nell’intera area cittadi-na. Punto nodale sarà lo “sfondamento” di via Tonale sulla nuova circonvallazione, che per-metterà al traffico, così detto “predatorio”, cioè quello che non si ferma nel Centro Storico di evitarlo utilizzando il percorso via Tonale, Statale 16, via Marecchiese. Chi invece deve andare verso il centro, potrà utilizzare vie di penetrazione come la Marecchiese, via Tripoli o via della Repubblica per accedere all’ospe-dale. Percorsi più lunghi, ma assai più velo-ci, assicura Gnassi. Un altro elemento nodale sarà la fluidificazione del traffico dell’asse di via Roma (U. Bassi – Giuliani – Settembrini – Melucci – Morigi – Ambrosoli – Parigi - Lo-sanna) che, risolto l’ultimo esproprio a Mira-mare, dovrà finalmente arrivare direttamente fino a Riccione come da progetto, mentre sa-ranno eliminati semafori e realizzate rotatorie alla stazione e all’anfiteatro. Una piazza sull’acquaUna delle aree più interessate dal progetto, ma che ovviamente coinvolgerà tutta la viabilità cittadina, è quella del borgo San Giuliano, la porta settentrionale di Rimini. Largo Vanno-

ni, all’ingresso nord del Borgo, avrà una ro-tatoria e negli spazi verdi saranno posizionati i reperti marmorei del Ponte, in una specie di giardino archeologico che sarà l’ “annun-cio” alla città: tempi di realizzazione, ottobre 2014-aprile 2015. Il parcheggio vicino al pon-te sarà potenziato da 220 a 360 posti e avrà una viabilità circolare, con una uscita in via Laurana; via Tiberio sarà tutta a doppio senso. L’invaso del Ponte Tiberio diventerà la “piazza sull’acqua” di Rimini, con gradinate in legno e un palco al centro adatto ad eventi e spet-tacoli come già visto per le Feste del Borgo. Le banchine lungo il fiume saranno sede di

un percorso ciclopedonale dal porto fino al Borgo, con passerelle sull’acqua che permet-teranno l’accesso a San Giuliano senza pas-sare per via Bastioni Settenrtionali. Questa via potrebbe nel futuro cambiare direzione di transito e diventare parte di un anello circola-re a un unico senso intorno alla città storica. Gli esercizi commerciali del Borgo potranno usufruire di spazi antistanti il loro negozio per esporre le proprie proposte. I lavori ini-zieranno in ottobre 2014 e dovrebbero finire, burocrazia permettendo, alla fine del 2015. E’ prevista una spesa complessiva di 3,5 mi-lioni. Questi interventi sono parte del grande

progetto di trasformazione urbana avviato da questa amministrazione e tengono conto del-le osservazioni dei cittadini del borgo e degli indirizzi del Piano Strategico e del PSC (Piano Strutturale Comunale). L’assemblea comunale ne ha in molte occasioni discusso le linee di intervento e quindi da quel lato non vi do-vrebbero essere ritardi e intoppi nel dare via libera ai prossimi interventi. Nelle intenzio-ni, i borghi, come storicamente lo sono stati, diventeranno parte integrante della città, un grande luogo per gli incontri, la cultura e il commercio. Il Borgo San Giuliano sembra aver imboccato la strada giusta.

PonTE di TiBERio sEnza aUTo, ma non soloil sindaco gnassi ha presentato il piano della nuova viabilità

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Rimini Riverside, un mare di evento a Rivabella e san giuliano mare pagina 6

santa maria in acumine e il Vicolo gomma

di Oreste Delucca pagina 2

Ponte di Tiberio senza auto, ma non solo pagina 3

Borgo fiorito pagina 4

allianz pagina 5

l’angolo divino pagina 8

Pibiesse

a immobiliare pagina 9

Ridateci la deposizione “della gomma”Un quadro riminese “rubato” da milano

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