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COMPETITORS MONITORING REPORT APRILE 2014 Comunicazione Esterna DP DHL presenta il piano Strategy 2020 La Poste cambia organizzazione UK: la Corte dei Conti critica l’IPO di Royal Mail Austria: bocciati i prepensionamenti Correos fa il punto sul business plan Utili 2013 in calo per la Posta Svizzera

Cmr maggio 2014

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COMPETITORS MONITORING REPORT

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DP DHL presenta il piano Strategy 2020

La Poste cambia organizzazione

UK: la Corte dei Conti critica l’IPO di Royal Mail

Austria: bocciati iprepensionamenti

Correos fa il punto sul business plan

Utili 2013 in calo per la Posta Svizzera

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014 IN PRIMO PIANO

È stato pubblicato ai primi di aprile il nuovo piano industriale di Deutsche Post DHL, basato, come il precedente ‘Strategy 2015’, su ipotesi di crescita organica e sulla forza di DHL. Battezzato ‘Strategy 2020’, il piano poggia su tre pilastri: la concentrazione sugli attuali punti di forza per aumentare i margini (‘focus’); la realizzazione di un ingente sforzo di formazione certificata per il personale anche per migliorare l’uniformità della cultura aziendale e incrementare le sinergie (‘connect’); la ricerca di nuove opportunità di business (‘grow’). ‘Strategy 2020’ definisce il profilo del gruppo tedesco come “una famiglia di quattro divisioni ad alto rendimento, ciascuna dedita all’erogazione di servizi d’eccellenza in mercati definiti”, ma allo stesso tempo unificate dalla comune comprensione del mercato e delle necessità dei consumatori. “Obiettivo di ‘Strategy 2020’ è capitalizzare la grande forza della nostra organizzazione e sfruttarne tutto il potenziale”, ha dichiarato il CEO Frank Appel.

DP DHL conta sull’ulteriore espansione dei servizi logistici, anche nei Paesi emergenti, che rappresentano

ora il 20% del fatturato e arriveranno al 30% nel 2020. Intende ampliare i servizi espresso per trarre vantaggio dalla crescita globale dell’e-commerce, diventando -come segnala il comunicato - “il fornitore numero uno dei servizi per l’e-commerce transfrontaliero sulle più importanti rotte internazionali, e uno dei tre principali player nelle consegne B2C in mercati selezionati”, esportando la sua expertise al di fuori della Germania.

A questo fine, il gruppo ha già trasferito l’attività pacchi da DHL alla divisione Corrispondenza in alcuni Paesi (Benelux, Polonia, Repubblica Ceca e India).

Il piano strategico include pochi obiettivi finanziari: per il periodo 2013-2020 DP DHL si attende una crescita annua media dell’EBIT superiore all’8%, partendo dai 2,86 miliardi del 2013. Il gruppo ritiene che il principale contributo alla crescita arriverà sempre da DHL, con un EBIT in aumento annuo medio del 10%. La divisione Mail, ribattezzata Post-eCommerce-Parcel, approfitterà della crescita nel segmento pacchi, con un EBIT in crescita annua media del 3%.Comunicato DP DHL, Reuters, 02-04; Die Welt, FAZ, FT, Handelsblatt, Les Echos, 03-04-2014

Deutsche Post DHL presenta il piano strategico 2020

Philippe Wahl, PDG di La Poste, rivoluziona l’organizzazione dell’operatore francese per attuare meglio il piano strategico presentato a gennaio (vedi CMR N. 1). Viene cancellata la divisione in quattro mestieri (corrispondenza, pacchi-espresso, rete di uffici postali, servizi finanziari) varata nel 2003, per creare cinque rami. Il primo raggrupperà la corrispondenza, i pacchi e i servizi a domicilio: ColiPoste, che gestisce le consegne pacchi in Francia, raggiungerà quindi la divisione corrispondenza, seguendo il modello organizzativo di altri operatori europei quali Deutsche Post o Royal Mail. Il secondo ramo sarà La Banque Postale; il terzo l’operatore espresso internazionale GeoPost; il quarto la rete di uffici postali; il quinto, infine, una nuova divisione per i progetti digitali. La Poste intende anche sviluppare le sinergie, in particolare fra la Banque Postale e gli uffici postali, che

condivideranno la stessa direzione HR, nonché una ‘scuola’ comune.

È stato inoltre deciso di affidare a membri del comitato esecutivo la gestione di cinque progetti trasversali: transizione energetica; e-commerce; modernizzazione dell’azione pubblica; logistica urbana e metropoli; rete digitale e conoscenza dei consumatori privati.

Infine, la direttrice HR negozierà il ‘patto sociale’ con i sindacati, mentre il nuovo CFO gestirà la riduzione del costo di sedi e strutture (vedi box sotto). La Poste lancia anche un concorso, battezzato “20 progetti per il 2020”, per coinvolgere i postini: potranno sottoporre idee di nuove attività o nuovi servizi, e i progetti selezionati avranno i mezzi necessari al loro sviluppo.Comunicato La Poste, 04-04; Les Echos, 04-04; Le Monde, 07-04; comunicato Sud-PTT, 06-04-2014

La Poste cambia organizzazione per attuare il nuovo piano

Potrebbe essere messa in vendita la sede centrale di ParigiSecondo Le Monde - che approfondisce un’indiscrezione pubblicata su La Lettre de l’Expansion - La Poste riflette sulla cessione della sua sede centrale, rue de Vaugirard a Parigi, per andarsi a insediare vicino allo Stade de France (in periferia) oppure in un altro quartiere. Il quotidiano francese afferma che, secondo fonti vicine al PDG Philippe Wahl, saranno esaminate “senza tabù” tutte le opzioni che permetteranno di razionalizzare i costi “in modo intelligente ed efficace”. Un trasloco permetterebbe anche di raggruppare tutta la struttura di direzione, oggi sparpagliata fra varie sedi. Le Monde, 20-03-2014

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La Corte dei Conti britannica - National Audit Office (NAO) - ha presentato a inizio aprile un severo rapporto sulla valutazione di Royal Mail in sede di IPO. “Anche se il governo ha realizzato il suo obiettivo primario, attuando la vendita durante questa legislatura, avrebbe potuto realizzare un valore migliore per il contribuente”, dichiara il NAO nell’Executive Summary del report, ricordando che il titolo di Royal Mail ha guadagnato il 38% il primo giorno di quotazione e il 72% dopo i primi cinque mesi in Borsa (anche se a metà aprile ha ceduto per via della scadenza del ‘lock-up’, il divieto per il Governo di vendere la sua quota residua, ndr). Amyas Morse, responsabile del NAO, stigmatizza un approccio governativo “marcato da una profonda cautela, il cui prezzo viene sopportato dai contribuenti”. Secondo il NAO, il governo avrebbe potuto vendere una quota minore a ottobre, mantenendo il 49% del capitale di Royal Mail contro il 30% che detiene ora. “Conservare più azioni avrebbe potuto permettere al governo di beneficiare in seguito di qualsiasi

incremento sopra il prezzo di vendita”, scrive la Corte dei Conti, notando che il governo ha approfittato del boom del titolo in Borsa, visto che la sua partecipazione valeva a marzo £1,7 miliardi, ma che l’essenziale della plusvalenza è stata incassata dagli investitori privati. Il NAO sottolinea anche l’intenzione del governo di privilegiare un gruppo di investitori (‘priority investors’, ndr) nell’ottica di costituire un azionariato stabile sul lungo termine, ma “quasi metà delle azioni attribuite (a questi investitori ndr) sono state vendute poche settimane dopo l’IPO”. Secondo il Times, il fondo pensioni Standard Life, ad esempio, si era visto attribuire 12 milioni di azioni e ne ha conservato soltanto 118.000.

Il NAO ritiene quindi che in futuro il governo debba “ridurre l’affidamento negli adviser e assicurarsi che laddove li usi, si cerchi di ottimizzare il valore complessivo per il contribuente”. NAO, comunicato ed Executive Summary del report, 01-04; Times, 01-04 e 08-04; International New York Times, 02-04; Sole 24 ore, 15-04-2014

La Corte dei Conti critica sulla valutazione di Royal Mail

Royal Mail ha comunicato a fine marzo di aver avviato le consultazioni con il sindacato CWU sulla proposta di riduzione del personale per circa 1.600 posizioni, mentre saranno contestualmente creati 300 nuovi posti di lavoro. La maggior parte degli esuberi riguarda ruoli manageriali presso la direzione del gruppo, che si attende così un risparmio di £50 milioni l’anno (25 milioni nell’anno fiscale 2014-2015).

CWU, pur consapevole del fatto che i tagli risparmieranno i postini, intende “lottare per

proteggere quanti più posti di lavoro possibile”, ma non ha indetto alcuna azione di protesta concreta, mentre uno sciopero è stato minacciato da Unite, il sindacato che rappresenta i circa 5.000 dirigenti di Royal Mail.

Per il Financial Times, i tagli sono funzionali alla prossima presentazione dei dati annuali del gruppo, ma danno anche il segnale di un ‘cambio culturale’ da ‘public utility’ a business privato.Comunicati Royal Mail, CWU, Financial Times, 25-03; Times, Figaro, Sole 24 Ore, Messaggero, MF, 26-03-2014

L’operatore britannico intende licenziare 1.600 quadri e dirigenti

Javier Costa Nuin, presidente di Correos, ha fatto il punto sui risultati intermedi del piano industriale per la trasformazione dell’operatore spagnolo. Presentata poco meno di un anno fa, la strategia di Correos punta sulla diversificazione dei ricavi; l’efficienza economica; il migliore sfruttamento della presenza territoriale; lo sviluppo di un diverso modello organizzativo; l’innovazione. Fra le varie azioni, è stata ampliata la presenza di Correos nell’e-commerce e in questo contesto la filiale espresso Chronoexprés ha cambiato nome, diventando Correos Express, per dare alla divisione un’immagine “più moderna, dinamica e accessibile” con cui proporre anche servizi innovativi e adattati alle nuove esigenze dei consumatori. L’operatore ha anche avviato un ambizioso programma di formazione dei dipendenti. Inoltre, 2.400 uffici postali sono diventati il punto di accesso all’Amministrazione pubblica elettronica ed è stato rinnovato il sito in modo da farlo diventare anche un canale di vendita addizionale.Comunicati Correos, 03-04 e 10-04; El Pais, 11-04-2014

Correos fa il punto sul piano industriale

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L’ulteriore sviluppo del business dei pacchi è centrale nella strategia di crescita di Deutsche Post DHL (vedi a pagina 2) e l’operatore sta introducendo nuovi servizi. Tra questi, il lancio a maggio di una maxi-cassetta a misura di pacchi, dopo il progetto pilota nell’area di Ingolstadt in Baviera. Il servizio permetterà di consegnare i pacchi al primo tentativo, anche in assenza del destinatario: i postini, infatti, disporranno di un codice per aprire le cassette e introdurvi i pacchi. Avere una maxi-cassetta costerà circa €100 l’anno e alcuni commentatori ritengono che, oltre al prezzo, il fatto che la responsabilità per eventuali furti ricadrà sul cliente finale e che non tutti possiedono un giardino o lo spazio sufficiente davanti casa, possa frenarne il successo.

Sempre nell’ambito dello sviluppo delle consegne pacchi, DP DHL ha annunciato che acquisterà parte

del magazzino Opel a Bochum nella Ruhr per trasformarlo in centro di smistamento con un investimento di 10 milioni. L’operatore, che creerà a Bochum 600 nuovi posti di lavoro, si è anche detto disponibile ad assumere ex operai Opel.Comunicato DP DHL, 02-04; FAZ, 13-03; Süddeutsche Zeitung, 13-03 e 02-04; Die Welt, 17-03; Handelsblatt, 21-03; WSJE, 01-04-2014

DP DHL lancia le maxi-cassette postali per i pacchi SERVIZI POSTALI

Bernard Bot, CFO di TNT Express, ha annunciato la sua futura partenza. Bot era stato CEO ad interim dall’ottobre 2012 al giugno 2013 ed era tuttora nell’Executive Board. Il gruppo olandese ha avviato la ricerca del suo successore. (Comunicato TNT Express, 04-04-2014)

TNT Post UK avvia la distribuzione a Liverpool TNT Post UK, primo concorrente di Royal Mail,

continua a espandere la consegna sull’ultimo miglio, forte anche del supporto del fondo di investimenti LDC (vedi CMR NN.10_2013 e 2_2014). Dopo Londra e Manchester, ora è la volta di Liverpool, dove la filiale dell’operatore olandese PostNL ha avviato da fine marzo la distribuzione a privati e clienti commerciali, dal lunedì al sabato. Il sindacato CWU si è detto “profondamente preoccupato” per l’arrivo di TNT Post a Liverpool e ha chiesto all’autorità Ofcom di imporre anche al rivale di Royal Mail l’applicazione dell’USO o di introdurre un fondo di contribuzione a sostegno del servizio universale.

Anche Royal Mail è tornato alla carica, chiedendo a Ofcom di “eliminare i vantaggi di cui godono i concorrenti”, obbligandoli a soddisfare il servizio universale e distribuire la posta nelle più costose aree rurali e non solo nei grandi centri. Ofcom per ora ha replicato annunciando una revisione complessiva della regolamentazione postale nel 2015. Per questo, l’authority ha avviato un’inchiesta sull’aumento delle tariffe ‘Access’, che Royal Mail ritiene necessario e che invece TNT considera discriminatorio e fatto apposta per escluderlo dal mercato.Comunicati TNT Post UK e CWU, 26-03; Daily Express, 05-04; Times, 10-04-2014

TNT Post Deutschland diventa PostCon Per chiudere qualsiasi legame con TNT Express, il gruppo olandese PostNL sta ribattezzando le sue filiali

all’estero, con brand differenti in ciascun Paese. In Germania il nuovo brand è PostCon, cioè la branca con cui TNT Post operava sul mercato B2B, che offrirà tutta la gamma di servizi postali, compresi direct mail e consegne pacchi, con la clientela commerciale sempre al centro del modello di business. PostCon impiega 6.000 persone e ha circa il 7% del mercato, subito dietro Deutsche Post DHL. In Italia la succursale dell’operatore olandese diventerà Nexive (vedi CMR N. 2), mentre per il mercato britannico non è stata annunciata alcuna variazione.Comunicato TNT Post De, 19-03; Werben&Verkaufen, 27-03-2014

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SERVIZI POSTALILa Poste studia una riforma degli uffici postali urbani

Secondo indiscrezioni di stampa, La Poste sta studiando un’ampia ristrutturazione degli uffici postali urbani, che potrebbe essere attuata già dal 2015. Il gruppo intenderebbe modernizzare la rete, che ha conosciuto poche evoluzioni negli ultimi 20 anni - anche per vincoli legislativi che impongono il mantenimento di almeno 17.000 punti di contatto sul territorio -, per migliorare l’efficienza e rispondere alla mutazione dei bisogni dei clienti. Gli uffici postali tradizionali, che dovrebbero conservare l’intera gamma di servizi e sviluppare un’offerta specifica a seconda dei quartieri, saranno rinnovati. Ma una parte potrebbe essere trasformata in Relais Poste, sul modello di quanto esiste già nelle zone rurali: strutture più piccole, installate in luoghi di passaggio (stazioni, negozi, ecc.) con orari di apertura più estesi. Test pilota dovrebbero essere realizzati già quest’anno in quattro città (Parigi, Lione, Bordeaux e Digione). I sindacati sondati da Le Figaro sono per lo meno cauti: “sosteniamo il cambiamento e lo sviluppo del digitale ma temiamo le conseguenze sui posti di lavoro”, dichiara Jacques Dumans, di FO. Le Monde, Le Figaro, 27-03-2014

La Poste e il gruppo Amaury hanno annunciato la creazione di Proximy, una joint-venture controllata al 25% dall’operatore postale e al 75% da Amaury, che unisce le attività dei due gruppi nella distribuzione stampa veloce (‘portage’) nella regione parigina. Attualmente Amaury distribuisce a Parigi e Ile-de-France più di 100 milioni di copie all’anno, contro le circa 30 milioni di Neopress, la filiale di La Poste. Sono una cinquantina le testate distribuite a più di 70 milioni di indirizzi, privati o aziendali. Il servizio sarà

effettuato giorno e notte dai 2.000 dipendenti, e Proximy allargherà la propria offerta ad altri settori, in particolare la distribuzione di cataloghi ma anche di prodotti acquistati online.

Neopress conserva in proprio l’attività a Lione dove, con una rete notturna di 110 addetti, assicura la distribuzione molto presto la mattina della maggioranza delle testate quotidiane e periodiche nazionali. Comunicato congiunto La Poste /Amaury, 09-04-2014

La Poste e Amaury fondono le loro attività di ‘portage’ della stampa

IN BREVE✓ Post Office ha comunicato la lista dei componenti dell’Advisory Council varato per sovrintendere alla

trasformazione in cooperativa (vedi CMR N. 1): tra i 24 membri ci sono cinque rappresentanti dei clienti e tre dei gestori di uffici postali, il responsabile relazioni istituzionali di Google e il direttore comunicazione di John Lewis, l’insegna commerciale al cui schema cooperativo dovrebbe ispirarsi Post Office. (Comunicato Post Office, 24-03-2014)

✓ Royal Mail ha ottenuto un importante contratto pubblico: provvederà alla distribuzione della posta (consegna e raccolta) di 14 dei 33 municipi di quartiere a Londra per i prossimi due anni, scalzando il concorrente UK Mail Group. (Comunicati Royal Mail, 17-03 e 09-04; Times, 18-03-2014)

✓ L’incumbent portoghese CTT Group, appena quotato, ha integrato i servizi pacchi espresso in Portogallo e Spagna proponendo così un’offerta unificata su tutta la penisola iberica, senza differenziazioni di prezzo e prestazioni. (Post & Parcel, 02-04-2014)

✓ La Posta Svizzera ha lanciato un’app per iOS per la creazione di cartoline. L’applicazione consente di creare ogni giorno una cartolina postale gratuita, che l’operatore recapiterà in formato ‘fisico’ a un indirizzo in Svizzera o Liechtenstein. La gratuità del servizio è compensata dalla presenza di un breve messaggio pubblicitario dell’operatore. (Comunicato La Posta Svizzera, 23-03-2014)

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Consumatori ignari della modernizzazione di Post OfficeSecondo una ricerca

dell’organismo di difesa dei consumatori britannici Consumer Futures sulla modernizzazione della rete Post Office - per la quale il governo ha stanziato circa £2 miliardi - gli utenti sono abbastanza soddisfatti del livello dei servizi, ma oltre un terzo del campione non ha notato “tangibili” benefici dalla ristrutturazione avviata a fine 2012 e che dovrebbe concludersi entro il 2018 con la realizzazione di due ‘modelli’ di Post Office, ‘main’ e ‘local’. Il report segnala anche che solo la metà della rete offre orari di apertura significativamente più lunghi, ma soprattutto che appena il 13% dei consumatori è a conoscenza dell’apertura degli uffici dopo le 17:30. Là dove l’orario di apertura è

prolungato, invece, l’ufficio postale è più frequentato, anche dai consumatori più giovani. Nelle sue raccomandazioni, Consumer Futures ribadisce che le priorità sono la riduzione del tempo in cui la gente rimane in coda nell’ufficio postale e l’ampliamento dell’orario prolungato, insieme con l’adeguata attività di

marketing per rendere i consumatori consapevoli della nuova offerta.

Un portavoce di Post Office ha valutato i risultati come “un po’ ingannevoli” perché il sondaggio sarebbe stato condotto nella fase di avvio del programma di modernizzazione e solo in 53 uffici postali. Comunicati Consumer Futures e CWU, Post & Parcel, 18-03-2014

SERVIZI INNOVATIVI

SERVIZI POSTALI

TELEFONIA / WI-FI

La Poste Mobile lancia le prepagate per l’estero La Poste Mobile ha lanciato ad aprile un’offerta prepagata per le chiamate dalla Francia verso l’estero, destinata

in primis agli extra-comunitari. Il Kit Prepagato Internazionale, disponibile a €9,90 con €7,50 di credito incluso, permette di chiamare fuori dalla Francia con prezzi che partono da €0,1 al minuto verso telefoni fissi. “La Poste Mobile si posiziona come uno dei player più competitivi” su questo mercato, dichiara l’operatore.

In occasione del lancio dell’offerta, i clienti possono beneficiare, fino all’11 maggio, di uno sconto del 50% su tutte le chiamate (verso fissi e mobili) di 12 destinazioni: Algeria, Camerun, Costa d’Avorio, Mali, Marocco, Romania, Senegal, Tunisia e Turchia, ma anche Italia, Spagna e Portogallo.

Da segnalare che SFR, l’operatore mobile su cui si appoggia il MVNO lanciato da La Poste, sta per cambiare proprietario: il gruppo Vivendi lo cederà ad Altice/Numericable fra fine 2014 e inizio 2015. Comunicato La Poste, 07-04; comunicato Vivendi, 05-04-2014

SERVIZI FINANZIARILa Poste promuove la cultura bancaria negli uffici postali La Poste sta rafforzando le sinergie fra la rete di

uffici postali e La Banque Postale e cerca di sviluppare la cultura bancaria allo sportello per accrescere le vendite di prodotti finanziari (vedi anche a pagina 2). Secondo Les Echos, una delle priorità della Banque Postale è lo sviluppo della clientela corporate, che porta oggi un fatturato di soltanto 50 milioni contro un obiettivo 2020 di 400. Per questo serve una forza vendita di 1.000 persone che dovranno essere

reclutate internamente. Per velocizzare la creazione di questo team, lo ‘zoccolo duro’ sarà formato dagli 800 consulenti attualmente specializzati nel credito immobiliare e distribuiti su tutto il territorio nazionale.

Da parte loro, i consulenti generalisti della BP presenti negli uffici postali avranno la possibilità di accrescere le loro competenze e di proporre anche i mutui. Les Echos, 02-04-2014

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Secondo uno studio biennale sull’e-commerce in Olanda, realizzato da Blauw Research e sponsorizzato da PostNL, l’anno scorso i cittadini olandesi hanno speso 10,6 miliardi in acquisti online, l’8,5% in più rispetto al 2012. Sono oramai 10,8 milioni gli olandesi che acquistano online (+2%) su una popolazione di un po’ meno di 17 milioni di persone. Circa 2 milioni fanno già acquisti da smartphone o tablet.

L’anno scorso il numero di ordini sul mercato olandese ha sfiorato i 100 milioni, l’11% in più del 2012, con

una media di 9 ordini a persona nel 2013 contro gli 8 del 2012. In parallelo si riduce il prezzo dell’ordine medio: €109 nel 2013 contro €111 nel 2012. La crescita dell’e-commerce in Olanda è trainata prevalentemente dai prodotti (+12%), in particolare vestiti, tablet e giocattoli, mentre le vendite dei servizi sono salite soltanto del 5%. Per il 2014, la ricerca prevede una crescita compresa tra il 9 e il 10% per arrivare a quasi 12 miliardi di vendite. Comunicato PostNL, 25-03-2014

Gli olandesi acquistano sempre più online

Parcelforce vara un servizio interattivo per facilitare le consegne Parcelforce Worldwide, ramo d’azienda per i pacchi espresso di Royal Mail, ha annunciato il varo di un nuovo

servizio interattivo per migliorare il controllo delle spedizioni da parte dei clienti. In questo modo sarà possibile, tra l’altro, concordare una diversa data di consegna, o un indirizzo differente, inclusi i vicini di casa o uno dei 10.500 uffici postali, il tutto via sms e notifiche email con cui mittente e/o destinatario possono concordare la consegna con il corriere. Il nuovo servizio rientra nel programma di espansione del business di Parcelforce che comprende anche l’apertura di tredici nuovi centri di smistamento.Comunicato Parcelforce Worldwide, 24-03-2014

TNT Express modernizza l’hub di LiegiTNT Express ha annunciato un investimento per migliorare efficienza e produttività del suo principale hub,

situato a Liegi. Il gruppo olandese istallerà un nuovo sistema che aumenterà del 50% la capacità di smistamento dell’impianto e migliorerà la salute e la sicurezza dei 1.500 lavoratori. I lavori inizieranno quest’anno per finire nel 2016. La modernizzazione del sito di 75.000 mq prevede l’istallazione di un sistema di movimentazione automatico per i pacchi piccoli e i documenti, nonché la centralizzazione dell’attività di cargo screening in un’unica struttura. Per i clienti quest’investimento si tradurrà in tempi di lavorazione più brevi per le merci destinate all’export e per le spedizioni urgenti, e in una migliore gestione degli articoli fragili. TNT da parte sua potrà eliminare gli attuali ‘colli di bottiglia’, gestire al meglio un aumento dei volumi e ridurre i costi unitari. Comunicato TNT Express, 12-03-2014

E-COMMERCE

LOGISTICA

RISULTATI FINANZIARIUtili 2013 in calo del 19% per La Posta Svizzera

Nel primo anno di attività dopo la trasformazione in SpA, La Posta Svizzera ha ottenuto ricavi ‘adjusted’ per CHF 8,57 miliardi (€7 miliardi circa), invariati rispetto al 2012, mentre l’utile ‘adjusted’ si è attestato a CHF 626 milioni (€514 milioni), in calo del 18,9% per via della tassazione integrale dell’azienda dopo il passaggio alla nuova forma giuridica. Grazie alla rigorosa gestione dei costi, l’EBIT ‘adjusted’ è salito del 5,9% a CHF 911 milioni. I segmenti di mercato

hanno registrato andamenti differenti: il fatturato della divisione Comunicazione (inclusa la corrispondenza) è cresciuto del 2,3% a CHF 4,89 miliardi, quello della logistica è aumentato del 3% a 1,58 miliardi, i ricavi di PostFinance sono cresciuti dello 0,9% a 2,37 miliardi. I risultati sono ‘adjusted’ perché non tengono conto di tutti gli effetti straordinari dovuti al cambio di statuto.Comunicato La Posta Svizzera, 13-03-2014

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La Corte dei Conti austriaca ha pubblicato un rapporto critico sull’età precoce dei pensionamenti nel settore pubblico, in particolare alla posta e nelle ferrovie. Secondo il sito specializzato Planet Labor, il controllore dei conti ha rilevato che l’età media a cui si ritiravano i postini era di 55,8 anni nel 2012 (contro un’età legale di 65 anni); i pensionamenti anticipati riguardano il 99,5% dei postini, e il 48,9% di essi è motivato da invalidità. I sindacati austriaci hanno vivamente reagito a queste critiche.

Helmut Köstinger, presidente del comitato aziendale della Posta Austriaca e del sindacato del settore postale GPF, ha evocato “condizioni di lavoro molto tese e degradate che rendono numerosi colleghi inadatti al lavoro”. Secondo Köstinger, con le ristrutturazioni, la riduzione del personale e la chiusura di numerosi uffici postali, i giri di distribuzione dei postini sono sempre più lunghi e faticosi. Planetlabor.com, 21-03-2014

Austria: la Corte dei Conti critica i pensionamenti precociCSR / AMBIENTE

Quale riconoscimento per l’impegno a favore dell’uguaglianza di genere sul posto di lavoro, Royal Mail è stato inserito nella classifica ‘Top 50 Employers for Woman’ del quotidiano The Times. Negli ultimi nove anni, comunica l’operatore, sono state numerose le iniziative a supporto della carriera femminile, dal programma ‘Springboard Women’s Development’ introdotto nel 2005 per supportare le impiegate con una serie di workshop motivazionali, al ‘Outreach Programme’, finalizzato ad attrarre talenti femminili da università e college.Comunicato Royal Mail, 03-04-2014

Royal Mail tra i ‘top employer’ al femminile

IN BREVE

Dopo le polemiche sui comportamenti antisindacali in alcuni mercati emergenti e per evidenziare gli accordi conclusi con i sindacati internazionali (vedi CMR N. 1) DHL ha avviato una ‘campagna di immagine’ per migliorare la propria ‘employer reputation’. DHL Express ha quindi deciso di introdurre “un nuovo e pionieristico approccio” alla comunicazione, anche per fare il punto dei premi ricevuti negli ultimi due anni per le attività nel settore delle risorse umane. Si tratta di una vera e propria ‘striscia’ a fumetti (sopra, due vignette) in cui le immagini sono corredate da testi molto brevi con cui l’operatore ‘racconta’ in modo sintetico investimenti, strategie e obiettivi raggiunti per meglio condividere “gli sforzi fatti per migliorare le condizioni degli addetti in numerosi Paesi europei”, come si legge nel comunicato.Comunicato DHL Express, 07-04-2014

DHL Express raddrizza la sua immagine di datore di lavoro

✓ DHL ha siglato una lettera d’intenti con Renault riguardo l’opzione per l’acquisto di Kangoo Z.E. destinate al trasporto pacchi espresso. Il veicolo elettrico è al momento in fase di test in Francia e altri Paesi europei e in base all’accordo, Renault accelererà l’implementazione del Kangoo Z.E. (Comunicato DHL, 14-03-2014)

✓ La Poste e tutti i sindacati hanno firmato un nuovo accordo triennale sull’alloggio dei postini in base al quale l’operatore si impegna a mantenere l’investimento per prenotare case popolari destinate ai dipendenti. Inoltre, saranno rivaluti gli aiuti versati ai neo-assunti e allargate le misure di accesso alla proprietà. Quasi 2.600 nuove famiglie saranno alloggiate in case popolari e 8.000 lavoratori beneficeranno di altre forme di aiuto. (Comunicato La Poste, 14-04-2014)

✓ La Poste è stata condannata dai probiviri per dei premi di produttività considerati iniqui, e dovrebbe versare €530.000 a 128 dipendenti. L’operatore francese ha indicato che farà ricorso contro questa decisione. (Le Figaro, 29-03-2014)

✓ La Posta Svizzera semplifica il bike sharing ampliando la gamma di prodotti gestiti dalla consociata PubliBike: ora nella Svizzera tedesca è possibile noleggiare le bici via smartphone, mentre aziende, alberghi, scuole e istituzioni possono acquistare abbonamenti trasferibili a dipendenti, clienti e visitatori. (Comunicato La Posta Svizzera, 02-04-2014)

✓ Per alleggerire in modo ‘indolore’ gli organici di Correos, un gruppo di dipendenti pubblici dell’operatore passerà in forze all’Agenzia Tributaria spagnola. (ABC, 04-04-2014)

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Ancora una proroga nella trattativa sugli esuberi comunicati a giugno scorso da TNT Express (vedi CMR NN. 5, 6, 7, 8, 9 e 10_2013; 1 e 2_2014): il verbale di accordo siglato il 19 marzo presso il Ministero del Lavoro prevede un’ulteriore proroga della Cassa Integrazione in deroga, fino al 30 giugno 2014, con le stesse modalità precedenti, nonché la prosecuzione di tutte le azioni volte a gestire i 294 esuberi. I sindacati hanno richiesto al Ministero - senza risultati finora - la copertura della CIG per l’intero periodo di vigenza del piano di ristrutturazione aziendale, che dura fino a tutto il 2015.

Oltre alla proroga della CIG in deroga, è stato sottoscritto un verbale d’intesa fra l’azienda e le organizzazioni sindacali per ripristinare gli incentivi all’esodo volontario, con le stesse modalità del precedente accordo. Chi si renderà disponibile al licenziamento entro il 30 giugno riceverà una somma variabile a seconda dell’anzianità aziendale, da 4 mensilità lorde per i dipendenti con un’anzianità fino a 5 anni, a 15 mensilità lorde per i dipendenti con un’anzianità superiore ai 20 anni.

I sindacati avevano chiesto inoltre di estendere gli incentivi anche al personale non incluso nel perimetro del licenziamento collettivo e ai dipendenti prossimi al pensionamento, per poi coprire le posizioni vacanti con lavoratori collocati in CIG: su questo punto l’azienda si riserva di valutare caso per caso. Verbale di accordo fra TNT Global Express e le OO.SS, 19-03; comunicato Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, 20-03-2014

LOGISTICA

Nuova proroga della CIG per TNT Express

TNT Express Italy è diventato il partner strategico di InPost, operatore privato polacco, per la creazione di un network di punti automatizzati per il ritiro pacchi, che prevede l’installazione di 400 postazioni operative entro il prossimo giugno nelle principali città italiane (a cominciare da Roma, Milano e Torino), numero che crescerà sino a 1.000 entro la fine del 2015. I ‘parcel locker’ permettono il ritiro e la consegna automatica dei colli 24 ore su 24, 365 giorni l’anno. Saranno collocati presso luoghi

facilmente accessibili come stazioni di servizio, supermercati e stazioni ferroviarie, nelle regioni centrali e settentrionali del Paese.Secondo Tony Jakobsen, managing director di TNT Express Italy, questo network potrebbe in futuro anche essere utilizzato in ottica B2B, per le aziende che necessitano di punti di appoggio per la

gestione dei pezzi di ricambio destinati a manutentori e tecnici specializzati.Comunicato TNT Express, 31-03; Sole 24 Ore, 28-03-2014

TNT Express e InPost creano un network di parcel lockerE-COMMERCE

DHL Express porta le sue ‘packstation’ in Italia È stata inaugurata a metà aprile a Milano, in piazzale Segrino, la prima packstation di DHL Express. Si tratta di una

struttura automatizzata per il ritiro dei pacchi 24/7 che il corriere espresso ha istallato dopo aver raggiunto un accordo con il Comune di Milano per l’uso del suolo pubblico in ottica ‘smart city’, “finalizzato all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità”, come ha dichiarato Alberto Nobis, AD di DHL Express Italy. Il corriere tedesco punta infatti a far crescere la propria quota nel mercato dell’e-commerce: le packstation di Milano dovrebbero essere a breve quattro, mentre è in corso la trattativa per il prossimo sbarco a Roma.Sole 24 Ore, 13-04-2014

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Mentre la Gran Bretagna fa passi da gigante nell’adozione della banda larga e ultra-larga, strappando negli ultimi mesi la leadership a Spagna e Germania, l’Italia si piazza ancora all’ultimo posto, preceduta dalla Francia. Lo rileva la nuova edizione dell’European Broadband Scorecard, la classifica annuale redatta dall’autorità britannica Ofcom.

L’analisi, che prende in esame questi cinque Paesi, indica che in Gran Bretagna a marzo 2014 quasi nove persone su dieci godono di connessioni a ultra-banda; in Spagna sono sei su dieci, in Germania, cinque, in Francia tre e in Italia meno di una persona su dieci.

Il nostro Paese è ultimo anche per quanto riguarda l’adozione della banda larga fissa da parte delle

famiglie: in Italia sono solo il 50% contro l’83% della Gran Bretagna.

Dove l’Italia, invece, conquista posizioni, è nella penetrazione della banda larga mobile che arriva al 52%, dietro l’84% della Gran Bretagna e il 54% della Spagna, ma davanti a Francia (44%) e Germania (41%).

L’analisi Ofcom piazza il nostro Paese in ultima posizione, infine, per quanto riguarda la percentuale di persone che interagisce online con l’amministrazione pubblica, con un tasso del 21% contro il 60% dei francesi, il 49% dei tedeschi, il 44% degli spagnoli e il 41% dei britannici.Ofcom, ‘The European Broadband Scorecard’, 12-03-2014

Telefonia mobile: per Agcom non ci sono più nuovi clienti da conquistareIl mercato della telefonia mobile è ormai saturo da almeno due anni, i clienti si acquisiscono soltanto da altri

operatori: lo rileva l’Osservatorio ottobre-dicembre 2013 dell’Agcom, secondo cui in ogni trimestre dello scorso anno si sono registrate in media 3,5 milioni di richieste di portabilità. In declino i telefoni fissi, le sim abilitate al solo traffico voce e le prepagate, mentre crescono abbonamenti, accessi alla banda larga e abbonati agli MVNO. Comunicato Agcom, 24-03; Italia Oggi, Repubblica, Sole 24 Ore, 25-03-2014

Italia all’ultimo posto nell’ultrabandaTELEFONIA / WI-FI

Assinform registra un netto calo del mercato digitale in Italia nel 2013. Secondo i dati del rapporto 2014, lo scorso anno si è chiuso con un decremento del 4,4% rispetto all’anno precedente, accentuando la tendenza negativa che il settore ICT registra nel nostro Paese ormai dal 2009, mentre a livello mondiale la crescita media annua è stata del 3,8%.

Più basso rispetto alla media europea anche il peso degli investimenti in ICT sul Pil, al 4,8% contro il 6,5% della UE28. Il calo è legato alla recessione, nota Assinform, ma soprattutto alla scarsa attenzione alla tecnologia e per questo “il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale costituisce un imperativo

per il Paese”, ha commentato Elio Catania, neo presidente di Confindustria Digitale, in occasione della presentazione del rapporto.

Intanto, secondo previsioni della società di consulenza The Innovation Group riprese dal CorrierEconomia, il 2014 sarà ricordato come l’anno del doppio sorpasso. Da una parte, il numero di tablet venduti in Italia sarà superiore a quello di PC fissi e portatili; dall’altra, le cosiddette New Digital Technologies prenderanno il sopravvento rispetto al tradizionale settore IT. Comunicato Assinform, 02-04; CorrierEconomia, 17-03-2014

Arrivano gli smartphone low costSono già ampiamente diffusi gli smartphone con prezzi sotto €100, ma la corsa al ribasso continua:

entro fine anno è attesa una nuova ondata di apparecchi ‘ultra’ low cost, equipaggiati con sistema operativo Firefox, schermo da 3,5 pollici e fotocamera al massimo da 3 megapixel, al prezzo di €25. Inizialmente, saranno destinati ai mercati emergenti ma è previsto che arrivino anche in Europa, grazie alla domanda crescente di smartphone di questo genere. Secondo Samsung Italia, il target di tali apparecchi è costituito da quattro tipologie di utenti: giovani con scarsa disponibilità economica, adulti over 45 poco avvezzi alla tecnologia, extracomunitari con basse possibilità di spesa e una fetta di ultra-connessi che ‘bruciano’ un telefono ogni sei mesi e usano i low cost per stare nelle spese.CorrierEconomia, 17-03-2014

ICT: nel 2013 il mercato digitale è calato

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SERVIZI FINANZIARI

L’ABI ha presentato a inizio aprile la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e il Risparmio, presieduta da Andrea Beltratti. “In linea con le migliori prassi internazionali, la Fondazione promuoverà la diffusione dell’educazione finanziaria su tutto il territorio nazionale, nel più ampio concetto di educazione alla cittadinanza economica attiva e alla legalità (...) tramite l’organizzazione di eventi sul territorio, strumenti innovativi e in prospettiva grazie alla creazione di contenuti originali”, spiega l’ABI, che intende aprire la Fondazione non solo alle banche ma anche alle associazioni di consumatori.

La Fondazione opererà con scuole e università, famiglie e istituzioni, cercando di coinvolgere soprattutto i giovani. Secondo il Sole 24 Ore, l’iniziativa è necessaria anche perché l’Italia risulta al 44esimo posto per la diffusione dell’educazione finanziaria nel ‘World Competitiveness Index’. Sempre nell’idea di diffondere la cultura finanziaria fra i giovani, Rai Educational ha collaborato con il Ministero dell’Istruzione e la Banca d’Italia per creare un programma televisivo sul mondo della moneta e degli strumenti alternativi al contante. Due serie da 8 episodi (10 minuti ciascuno) sono state diffuse nella seconda metà di marzo su Rai Scuola.Comunicato ABI, 02-04; Sole 24 Ore, 03-04 e 16-03-2014

L’ABI promuove la cultura del risparmio

Segnali positivi per mutui e credito al consumo

Dopo anni di crollo, il credito ai privati dà segni di ripresa. Secondo i dati Crif, nel primo trimestre le richieste di mutui da parte delle famiglie sono aumentate del 9,6% rispetto allo stesso periodo del 2013, con un + 10% nel solo mese di marzo. Le cifre restano molto basse rispetto agli anni scorsi (-47,9% rispetto a gennaio-marzo 2011) ma si tratta di segnali incoraggianti. D’altronde, le rilevazioni dell’ABI su un campione di 107 banche segnalano che nel bimestre gennaio-febbraio 2014, le banche hanno erogato mutui per 3,2 miliardi, il 18,5% in più rispetto agli stessi mesi del 2013, segnala il Sole 24 Ore.

Quanto al credito al consumo, nel primo bimestre le erogazioni di banche e finanziarie si sono stabilizzate a 7,34 miliardi (-0,9%) secondo l’osservatorio Assofin. Tale risultato è da ascrivere alla ripresa del credito auto (+3,4%), mentre i prestiti personali sono calati dell’1,5% e le erogazioni per le carte rateali sono rimaste ferme. Il Sole 24 Ore ricorda che dal 2008 il settore ha perso erogazioni per 15 miliardi. Comunicato Crif, Sole 24 Ore, 03-04-2014

La domanda di credito degli stranieri ferma all’11% del totale

Secondo il rapporto sulla domanda di credito da parte di cittadini non italiani, pubblicato da Crif, l’11% delle richieste inoltrate a banche e società finanziarie nel 2013 proviene da cittadini stranieri (contro l’11,9% del 2012). Come l’anno scorso, i rumeni sono nettamente in testa con il 21,1% delle domande presentate da cittadini non italiani, seguiti a grandissima distanza dagli albanesi (5,9%) e dai marocchini (5,4%).

Si conferma la peculiarità della comunità cinese, al 4° posto per numero di presenze ufficiali in Italia ma che rappresenta soltanto lo 0,9% delle domande degli stranieri, a conferma della ridotta propensione dei cinesi a rivolgersi al circuito bancario tradizionale.

All’opposto, tedeschi e svizzeri, pur essendo relativamente poco numerosi, mostrano una spiccata propensione a richiedere finanziamenti, collocandosi rispettivamente al 4° e al 6° posto nella classifica: probabilmente, visto che si tratta soprattutto di mutui, tendono a finanziare in Italia l’acquisto della casa delle vacanze. Comunicato Crif, Repubblica, 13-03-2014

Debutta anche in Italia il Social lending Dopo che la Consob ha regolamentato, prima tra le Authority europee, l’equity crowdfunding (vedi CMR N. 1) ora la Banca d’Italia ha concesso l’autorizzazione alle prime due piattaforme di ‘social lending’, sistema attraverso cui privati fanno prestiti ad altri privati con tassi vantaggiosi. Le piattaforme autorizzate sono Smartika e Prestiamoci e funzionano con lo stesso meccanismo di una Borsa, con tassi determinati dalla media di quelli offerti dai prestatori. Il social lending, forma evoluta di crowdfunding, comincia a essere considerato come “un’importante fonte alternativa di reperimento di capitali per lo sviluppo di piccole realtà imprenditoriali”, ha dichiarato Umberto Piattelli, avvocato partner dello studio legale Osborne Clarke e autore di un saggio sulla regolamentazione del crowdfunding.Repubblica Affari&Finanza, 17-03; Pagina 99 Week-End, 29-03-2014