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Un'area industriale sul biotopo ricco di specie di flora e di fauna, un elettrodotto da 380 kV di cui nessuno conosce il percorso, nuove strade, ponti.Una panoramica di tutto quello che sta per accadere sull'area di Levego (BL), con esemplificazione di casi analoghi, valori che andrebbero perduti, incongruenze nelle delibere.Tutto questo è il lavoro del Comitato Levego, che prova a suggerire la strada per immaginare un altro futuro, fatto di partecipazione e di riconoscimento dei valori ambientali che abbiamo la fortuna di avere nelle nostre valli.Per suggerimenti o documentazione scrivete a [email protected]
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IL PIANO URBANISTICO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA DI LEVEGO E GLI ALTRI
PROGETTI
IMMAGINARE UN ALTRO FUTURO
C O M I T A T OL E V E G O
Aprile 2012
Di cosa parleremo?
Introduzione
15
04proposte per immaginare e realizzare un futuro diverso per l’area
2!messaggi di attenzione su meccanismi speculativi e controproducenti
motivi di perplessità, spunti di discussione e dimostrazione di valori presenti nell’area
Conclusioni
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IL PIANO URBANISTICO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA DI LEVEGO: IMMAGINARE UN ALTRO [email protected]
1 Notizia fresca, ma non buone
Nei progetti di realizzazione di nuove opere la valutazione di fattibilità economica rappresenta un prius logico rispetto a quella di impatto ambientale. […] Tali costi ambientali sono tollerabili solo a fronte di benefici economici netti che riescano almeno a compensarli. I benefici economici devono risultare dall’analisi finanziaria ed economica del progetto, sia riguardante la fase di realizzazione, sia riguardante la fase di esercizio: occorre dimostrare che il progetto, nel suo complesso, è in grado di generare redditi diretti e indiretti in grado di sostenere lo sforzo finanziario iniziale e i costi gestionali durante l’esercizio.
Alessio Liquori, Università degli Studi di CassinoIntervento al Congresso Corso Nazionale di Aggiornamento per Operatori TAM svoltosi a Leonessa (RI) nei giorni 17-18-19 settembre 2010.
Chi è contrario all’insediamento produttivo pone una domanda assolutamente logica: a cosa servono nuovi capannoni in un’epoca in cui i capannoni si svuotano?«E’ vero, non servono», conferma l’assessore, «e infatti ne verranno costruiti 2 o 3 in questa prima fase, non di più. […] Io credo che a Levego si procederà con varianti di destinazione d’uso».
Paolo Gamba, Assessore all’Urbanistica, Comune di BellunoIntervista al Corriere delle Alpi del 17 marzo 2012
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−Consorzio per gli insediamenti produttivi artigianali di Levego
(Quadrante Levego)
−BIM Infrastrutture S.p.A.
−Deon Costruzioni S.r.l.
Chi vuole costruire
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QUADRANTE LEVEGOVIA DELL'ANTA 1432100 Belluno (BL)
IL CONSORZIO NON HA SCOPO DI LUCRO. ESSO SI PROPONE LA PROGETTAZIONE DI UN PIANO DI LOTTIZZAZIONE E LA REALIZZAZIONE DELLE OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA DEI TERRENI COMPRESI NEL PIANO ATTUATIVO QUADRANTE LEVEGO NONCHE' DI COORDINARE LE IMPRESE CONSORZIATE RELATIVAMENTE ALLE ATTIVITA' ESERCITABILI IN ... OMISSIS ...
Nei prossimi mesi i 73.000 metri quadrati di terreni compresi
tra Levego e il Piave potranno essere trasformati dalle
imprese proprietarie:
−edifici di altezza fino a 12,5 metri
I numeri
30.000 m2 di capannoni9.000 m2 di parcheggi
12.000 m2 di strade
25 .000 m2 di verde pubblico e agricolo
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Non consumare il territorio.Perché ci interessa?
C O M I T A T OL E V E G O
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Non consumare il territorio.Perché ci interessa?
C O M I T A T OL E V E G O
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Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Il senso del buonsenso
01
motivo
2012, SagrognaCapannone vuotoCirca 400 metri in linea d’aria dall’area PUA
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Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Quale lavoro?
02
motivo
Saranno trasferimenti
di aziende, NON nuovi
inserimenti. Pertanto, nessun
nuovo posto di lavoro.
2012
2013
Levego
Levego
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Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Non ci stiamo più!
03
1955 1970 2003motivo
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Belluno
Ponte n. A.
Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Non ci stiamo più!
03
motivo
Linea del
terrazzo
fluvioglaciale
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LA FRAZIONE DI LEVEGO NON E’ LA SOLA……ECCO ALTRE ZONE “CALDE”
FATTOZona residenziale “Veneto blu”, dietro bar Mendoza 5 palazzi
DA FARECavarzano di fronte cimitero zona residenziale
Le Venghe dietro il Mega zona artigianale
Piazzale Reistenza, verso Piave (via Alpago Novello) zona residenziale
Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Non ci stiamo più!
03
motivo
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04
Anche ammettendo di poter tornare indietro, ossia rimuovendo le edificazioni, una impermeabilizzazione di 20 anni pregiudica il suolo per altri 50“Se poi tolgo del tutto il suolo, come spesso accade, non potrò più disporne per MILLENNI, poichè la pedogenesi è un processo lunghissimo”.
Luca MercalliDocumentario “Il suolo
minacciato”
Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Non si torna indietro
motivo
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04
Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Un terrazzo alto centinaia di metri
motivo
Fertilità dei terreni insuperabile epeculiarità geomorfologica da mantenere!
Serva
100m di
sedimenti
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05
Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Turismo e qualunquismo
motivo
Bolzanola “Porta delle Dolomiti” a nord.Dopo l’alpe di Siusi e l’altopiano del Renon, i pacchetti turistici prevedono un giorno di visita a Bolzano…
Trova l’intruso
Bellunopotenzialmente la “Porta delle Dolomiti” a sud.Ma riempiendo la valle di capannoni, quale biglietto da visita offriamo?
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05
Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Turismo e qualunquismo
motivo
Pubblicità del 1900
L’integrità del paesaggio come unico messaggio per la
promozione turistica
Belluno
Ponte n. A.
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FONTANE DI NOGARE’ – SIC IT3230044“Qualità e importanza: importante per l’avifauna migratoria e nidificante. Stazione di rifugio di specie igrofile in via di regresso in tutta la pianura”.
“Vulnerabilità: inquinamento, drenaggio, cave, attività in aree adiacenti possono alterare il delicato equilibrio idrico e biologico”.
06
Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Levego chiama Europa
motivo Direttiva 1992/43/CEE relativa alla
conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche.“Direttiva Habitat” Siti SIC
Direttiva 1979/409/CEE concernente la conservazione degli uccelli selvatici.“Direttiva Uccelli” Siti ZPS
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06
Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Levego chiama Europa
motivo
91F0 Foreste miste riparie di grandi fiumi a Quercus robur, Ulmus laevis e Ulmus minor, Fraxinus excelsior o Fraxinus angustifolia
3220 Fiumi alpini con vegetazione riparia erbacea
6430 Bordure planiziali, montane e alpine di megaforbie idrofile
6210 Praterie con Molinia su terreni calcarei, torbosi o argilloso-limosi
3240 Fiumi alpini con vegetazione riparia legnosa a Salix eleagnos
Grande valore naturalistico: necessaria la Valutazione di Incidenza!
PUA
Belluno
Font
ane
di
Nogar
è
Elettrodotto
Nuove
strade
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07
Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Il biotopo di neo formazione, rifugio di fauna
motivo
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07
Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Il biotopo di neo formazione, rifugio di fauna
motivo
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La meraviglia di Levego, la nostra
meraviglia: un’oasi a 3 km da Belluno
città!
Lago perenne
Canneto
Bosco igrofilo
Riesci ad immaginare QUI un’area industriale?
07
Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Il biotopo di neo formazione, rifugio di fauna
motivo
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Render non ufficiale, ma purtroppo verosimile!!
07
Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Il biotopo a bosco igrofilo, rifugio di fauna
motivo
Giovane di rospo comune Bufo bufo - Ca’ Lonch
Area umida “da
bonificare”
Capriolo (Capreolus capreolus)
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Gallinella d’acquaGallinula chloropus
CannareccioneAcrocephalus arundinaceus)
“da tutelare”
07
Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Il biotopo, custode di biodiversità
motivo
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07
Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Il biotopo, custode di biodiversità
motivo
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2 metri
Piangeremo poi gli allagamenti dei capannoni?
07
Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Il biotopo, custode di biodiversità
Lista delle specie censitemotivo
Piante vascolariGenere Specie Nome volgare Indice di
coperturaAllegato II alla 43/1992/CEE
Allegato IV alla 43/1992/CEE
Hippophae rhamnoides
Olivello spinoso
Alnus incana Ontano biancoSalix elaegnos Salice ripaioloAlnus glutinosa Ontano neroPopulus nigra Pioppo nero… …… …
Lavori in corso!C O M I T A T O
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07
Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Il biotopo, custode di biodiversità
Lista delle specie censitemotivo
Genere Specie Nome volgare Avvista-mento
Canto Orme - segnali
Pica pica Gazza XCuculus canorus Cuculo XColumba palumbus Colombaccio XTalpa europea Talpa XNycticorax nycticorax Nitticora XHirundo rustica Rondine XApus apus Rondone XGallinula chloropus Gallinella d’acqua XAnas platyrhync
hosGermano reale X
Cervus elephus Cervo X XLepus europaeus Lepre XOtus scops Assiolo XCapreolus capreolus Capriolo X XPelophylax esculentus Rana verde X
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Lavori in corso!
07
Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Il biotopo, custode di biodiversità
Quadris di Fagagna (UD) – i casi analoghi tutelatimotivo
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A nord nord dell’abitato di Fagagna è presente una zona umida. La peculiarità del luogo è costituita dalla presenza di una trentina di stagni di forma regolare (quadri appunto), ricavati dall’escavazione della torba e dell’argilla, avvenute per circa due secoli fino alla metà del ‘900.
Parte della zona umida è divenuta la sede del progetto di reintroduzione del cicogna bianca. Attualmente il centro di Fagagna è il secondo in Italia per numero di coppie che vi si sono stabilite e il numero degli esemplari sta crescendo rapidamente.
Ciconia ciconia
08
Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
La corsa dell’acqua – l’impermeabilizzazione
motivo
Sagrogna, 2012Piazzale inutilizzato
In posti come questo l’acqua prende “la
rincorsa”
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Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Il verde pubblico della Comunità
la nostra corsa campestre, lo svago ecc. motivo
Corsa “Quatro pass par Levego e Sagrogna”
L’area rurale di ricreazione e anche d’incontro per la comunità.
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Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Alla ricerca del PATperduto
la prassi delle varianti al PRG motivo
Nel solo 2005 i Comuni del Veneto, per aumentare le superfici e le volumetrie edificabili, presentarono ben 1276 varianti generali o settoriali di piano predisposte secondo la vecchia normativa, con un aumento del 220% di domande rispetto alla media degli anni precedenti, caratterizzate soprattutto da programmi predisposti su iniziativa dei privati, i cosiddetti PIRUEA (241 nel 2005 e 148 nel 2006).
L’insofferenza per ogni limite e vincolo ha ispirato una legge del 2008, con la quale si consente di derogare all’articolo 13 della 11/2004, che stabiliva il quantitativo massimo della zona agricola trasformabile in zone con destinazione diversa da quella agricola nel caso in cui nei piani territoriali provinciali si prevedano insediamenti produttivi di rilievo sovracomunale.
Legge urbanistica regionale 11/2004 Piani di Assetto del Territorio
“Urbanistica contrattata”del caso per caso e del giorno per giorno gestione dei piani caratterizzata da continue varianti e deroghe assenza di fatto di pianificazione
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Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Dinamiche vorticose in Veneto
Non solo i lombrichi “mangiano” il terreno... motivo Abbiamo sotto gli
occhi una dinamica già in atto e
perdente: è il caso davvero di seguirla?
1999 2008 2002 2007
+339.000 nuove abitazioni
135 milioni di metri cubi
+114 milioni di metri cubi
Edilizia residenziale Edilizia non residenziale
Dati Cresme e Cassa Edile Artigiana Veneta
=
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Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Il mistero dei 7 ponti
motivo 199
3
2013
Belluno
Ponte n. Alpi
Belluno
Ponte n. Alpi
Bailey
DolomitiS.Pietro - Sagrogna
Autostrada
Vittoria
P.te AlpiFerrovia
Vittoria
P.te AlpiFerrovia
I ponti come indicatori: pur ammettendo che uno-due nuovi ponti possono essere anche segnale di vero sviluppo, unione ecc., l’esigenza di 4 nuovi ponti stradali in vent’anni non ci suggerisce che stiamo sbagliando qualcosa nella pianificazione?
Fium
e Pi
ave
Fium
e Pi
ave
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In soli 10 km!
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Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Vincoli
motivo
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Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Cumulatività: la questione elettrodotto
motivo
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La società TERNA ha presentato richiesta per ottenere l’autorizzazione alla costruzione con dichiarazione di pubblica utilità, urgenza, inamovibilità nonché apposizione del vincolo preordinato all’esproprio sui fondi destinati alla realizzazione sui fondi destinati alla stazione elettrica.
Signorsì!
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Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Cumulatività: la questione elettrodotto
motivo
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Nome Tensione
Stato Dove passa a Levego
Note
Polpet - Vellai
220.000 V
Esistente
Piana di Ca’Lonch, lato scarpata Piave
Queste due linee da “Oltreval” (case Tamburlin) in su diventano una linea unicaPolpet -
Scorzè (VE)220.000 V
Esistente
Piana di Ca’Lonch, verso strada provinciale
PRIMA
14
Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Cumulatività: la questione elettrodotto
motivo
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Nome Tensione
Stato Dove passa a Levego
Note
Polpet - Vellai
220.000 V
Esistente
Piana di Ca’Lonch, lato scarpata Piave
A seguito dei lavori, la Polpet-Vellai, nel punto in cui si unisce alla Polpet-Scorzè prosegue circa sul percorso in cui è adesso (attraversa Ponte nelle Alpi), ma interrata.
Polpet - Scorzè (VE)
380.000 V
Da fare Piana di Ca’Lonch, lato scarpata Piave
Diventerà una linea aerea che passa da Polpet sopra la strada romana, quindi passaggio sopra Andreane, attraversa il Piave e arriva a Levego
POI
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Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Cumulatività: la questione elettrodotto
motivo Seduta della Commissione Urbanistica del 02/12/2008
•Fascia di fattibilità A Levego lato Piave•Fascia di fattibilità B Vena d’Oro - Castion
Viene richiesto il parere in ordine dell’approvazione delle Proposta Terna Spa riguardante la fascia di fattibilità B 9 favorevoli, 1 astenuto, 1 contrario.
Deliberazione del Consiglio Comunale n 75 del 19/12/2008 successiva Fascia di fattibilità A
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Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Cumulatività: la questione elettrodotto
motivo
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Ipotesi A: Piana di Levego, sotto la scarpata del Piave. Dalla relazione tecnico illustrativa si evince che i piloni saranno in alveo (come fanno essendo zona P4 del PAI?), poi attraversa in zona “Marcolina” e sale verso fam. Rino Tomasella; Presso “Marcolina”, sopra la SP, è previsto l’incrocio tra la 380 kW e la 220 kW. La prima sale verso Castion, la seconda va dritta.
Ipotesi B: Vena d’Oro – Castion;
Linea A o B??Chi ci ha capito
qualcosa?
Giovane Bufo bufo di Ca’ Lonch
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Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Cumulatività: la questione elettrodotto
motivo
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Polpet – Vellai 220 kV
Polpet – Belluno 132 kV
Polpet - Scorzè 380 kV Fascia A
Polpet - Scorzè 380 kV Fascia B
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Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Cumulatività: la questione elettrodotto
motivo
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Campata Altezza
Un pilone ogni 350m
Fino a 45m
Campanile di Sagrogna
14
Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Cumulatività: la questione elettrodotto
motivo
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L’AZZECCAGARBUGLI (Fonte: Delibera Giunta Comunale 26 del 28/02/2012)“Per quanto riguarda i recettori sensibili in sinistra Piave (noi di Levego!) la situazione è condizionata dalla linea 220 kV esistente e dalle previsioni della futura viabilità di collegamento al nuovo attraversamento sul Piave, per la quale è in fase di avvio l’attività di progettazione.”
OSSERVAZIONI PERVENUTE“traslazione verso nord (cioè verso il Piave) della linea Polpet – Vellai ed accorpamento o affiancamento alla Polpet – Scorzè in progetto”
“Interramento almeno nel tratto nei pressi del centro storico di Levego […]”
“I cittadini interessati propongano le loro osservazioni direttamente al Ministero”
“…possibili soluzioni prima della Conferenza dei servizi di cui è prevista la prossima convocazione”
!!
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Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Cumulatività: la questione elettrodotto
motivo
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L’AZZECCAGARBUGLI (Fonte: Delibera Giunta Comunale 26 del 28/02/2012)La Giunta a maggioranza, con l’astensione di Colle, DELIBERA di richiedere a Terna le modifiche al tracciato:
Andreane1.interramento del tratto interessante la pista ciclopedonale e gli edifici;2.se no, spostare un po’ il pilastro per far uscire le case dall’area di rispetto.
Levego1.linea unica per Polpet – Scorzè e Polpet – Vellai (380 + 220 kV) sulla scarpata lato Piave;2.interramento parziale.
…e di RISERVARSI il completamento del soprariportato parere in sede di Conferenza dei Servizi, avendo a disposizione lo studio in corso di elaborazione delle futura viabilità.
! …e quindi?
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Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Cumulatività: la questione elettrodotto
motivo
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Lo STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE è di 554 pagineQueste le conclusioni
Compo-nente
Impatto
Clima nullo in tutte le fasi del progetto Aria trascurabile in fase di costruzione e di dismissione, assenti in fase
d’esercizio Acqua trascurabile in fase di costruzione e di dismissione, assenti in fase
d’esercizio Suolo trascurabile in fase di costruzione e di dismissione, assenti in fase
d’esercizio Sottosuolo
trascurabile in fase di costruzione e di dismissione, assenti in fase d’esercizio
Flora trascurabile/basso in fase di costruzione e di dismissione, trascurabile/basso assenti in fase d’esercizio
Fauna trascurabile/basso in tutte le fasi di progetto Rumore e vibrazioni
trascurabile in tutte e tre le fasi di interesse
! Salute nullo in tutte le fasi Paesaggio
valori trascurabili/nulli in fase di cantiere e di dismissione, valori bassi/nulli in fase di esercizio
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Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Cumulatività: la questione elettrodotto
motivo
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Lo STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE è di 554 pagineQueste le conclusioni
Compo-nente
Impatto
Socio - Sanitaria
La componente socio sanitaria tiene conto dello spostamento verso zone boschive o con densità abitativa minore o nulla delle linee elettriche di progetto con lo scopo di poter migliorare la qualità psicologica della salute umana, con un alleggerimento degli intrecci di elettrodotti in zone di particolare vulnerabilità.
A seguito di questa considerazione si può afferrare che l’impatto di questa componente sarà per lo più positivo, al massimo trascurabile, lungo tutte le direttrici.
?
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Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Cumulatività: la questione elettrodotto
motivo
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A proposito di salute
Recettore sensibile
Distanza asse linea – edificio
Distanza da D.P.C.M. 08/07/2003
Casa 45,1 m 45 m
Andreane
Fiume Piave
45m
380.0
00
V d
i pro
gett
o
15
Non consumare il territorio. Perché ci interessa?
Cumulatività: gli altri progetti di pseudo “sviluppo”
motivo
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Come mai questo desiderio di fondare nuovi paesi??In fondo siamo sempre 36.000 da molti anni.
All’ambientalista David Brower una volta fu chiesto:
Perché voi ambientalisti siete sempre
contro qualcosa?
Lui rispose:
Se sei contro qualcosa, sei
sempre a favore di
qualcos’altro…
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01
Non consumare il territorio. Cosa proponiamo?
Ottimizzare
proposta
A fronte del fatto che:• Non si creano posti di lavoro (trasferimento
esistente)• L’amministrazione stessa dichiara che non
servono capannoni, ma lo fa per onorare gli impegni presi coi privati
Fare quel che diceva già il PTCP, ossia saturare l’esistente.
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02
Non consumare il territorio. Cosa proponiamo?
Perequazione urbanistica
Perequazione urbanistica: è definita come “l'attribuzione di un valore edificatorio uniforme a tutte le proprietà che possono concorrere alla trasformazione urbanistica di uno o più ambiti del territorio, prescindendo dall’effettiva localizzazione della capacità edificatoria sulle singole proprietà e dalla imposizione di vincoli di inedificabilità ai fini di dotazione di spazi da riservare alle opere collettive”.
proposta
Nasce come risposta alla sequenza
vincolo esproprio opera pubblica
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03
Non consumare il territorio. Cosa proponiamo?
Censire
Censimento aree non utilizzate Movimento “Stop consumo di territorio”, “Salviamo il paesaggio” o altro.
Data base delle caratteristiche aree acquistabili / affittabili per far incontrare la domanda e l’offerta tra imprenditori.
proposta
www.primulecaserme.it
www.salviamoilpaesaggio.it
www. stopalconsumoditerritorio.it
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04
Non consumare il territorio. Cosa proponiamo?
Partecipare
Direttiva 26 maggio 2003, n. 2003/35/Ce
proposta
La partecipazione attiva è in Italia ancora una traguardo da
raggiungere: quasi sempre si fa passare per coinvolgimento degli
stakeholders qualche riunione dove le istituzioni presentano voluminosi progetti di piano e
dove non è possibile alcun reale coinvolgimento
Informazione e partecipazione sono essenziali per la pianificazione del territorio!
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1!
Non consumare il territorio. Quali rischi denunciamo?
Da artigianale a commerciale
attenzione
Attenzione a dirottare le legittime richieste di area a servizi dei cittadini di Levego e Sagrogna il caso di PALUDI. Il tentativo furbesco di cambio di destinazione d’uso con variante ha legittimamamente bloccato tutto.
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2!
Non consumare il territorio. Quali rischi denunciamo?
Les faux amis – come dare un senso distorto alle parole
attenzione
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Bonificare la palude
malsana!
Forse intendi dire che vuoi prosciugare
un’area umida ricca di
biodiversità…
Sviluppare quell’area dove c’è un prato!
Forse intendi dire che vuoi edificare su un prato…
Basta con ‘sta
burocrazia!
Forse intendi dire che vuoi
meno vincoli per fare quel che ti
pare, ma spesso i vincoli sono
necessari!Asio otus
Ardea cinerea
Upupa epops
2!
Non consumare il territorio. Quali rischi denunciamo?
Les faux amis – come dare un senso distorto alle parole
attenzione
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Valorizzare quel terreno
incolto!
Forse intendi dire che vuoi urbanizzare
un’area naturale o
semi naturale…
Pulire al più presto l’alveo del
fiume!
Forse intendi dire che vuoi
tagliare le piante in
alveo, peggio ancora sulle
sponde…Vulpes vulpes
Cervus elaphus
1
Non consumare il territorio. Quali rischi denunciamo?
Cosa si sta muovendo
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Deliberazione del Consiglio Comunale n. 68 del 17/04/2012
Notizie fresche, ma non buone
1
Non consumare il territorio. Quali rischi denunciamo?
Addio sogni di un negozietto di alimentari a Levego-Sagrogna
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Notizie fresche, ma non buone
1
Non consumare il territorio. Quali rischi denunciamo?
Ecco i volumi
Notizie fresche, ma non buone
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1
Non consumare il territorio. Quali rischi denunciamo?
Arrivano le ruspe!
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Deliberazione del Consiglio Comunale n. 70 del 20/04/2012
Notizie fresche, ma non buone
Non consumare il territorio. Quali rischi denunciamo?
Conclusioni
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Su Levego ci sono dei diritti acquisiti legittimi che però rispecchiano una situazione socio-economica di 20 anni fa, non più attuale.
L’uscente Amministrazione comunale ha approvato all’ultimo istante della sua legislatura la realizzazione dell’area industriale (PUA), che non tiene conto del mutato scenario e dei valori presenti nell’area che abbiamo fin qui esposto.
Sulle strade ed elettrodotti, nonostante si sia disposti a riconoscerne (in alcuni casi) la utilità, si osserva che non c’è stato il necessario coinvolgimento dei cittadini.
Ma non è detta l’ultima parola.Finché non arriveranno le ruspe possiamo cambiare qualcosa. Innanzitutto informando chi ci sta attorno e, appunto, provare ad immaginare un altro futuro.
Grazie per l’[email protected]
C O M I T A T OL E V E G
O
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