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Periodico promosso dall’Arciconfraternita Maria SS. del Carmine - Giovinazzo - Registrato presso ilTribunale di Bari al n. 1307 in data 20/1/1997 - Spedizione in A.P. 70% Filiale di Bari Anno XIX N. 6 Giugno 2015 Euro 2,00

"in Città" Giugno 2015

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Anno XIXN. 6Giugno 2015Euro 2,00

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3N. 6 - Giugno 2015

PPEERRIIOODDIICCOO PPRROOMMOOSSSSOO ddaallll’’AArrcciiccoonnffrraatteerrnniittaa MMaarriiaa SSSS.. ddeell CCaarrmmiinneeRegistrato presso il Tribunale di Bari al n. 1307 in data 20/1/1997

DDIIRREEZZIIOONNEE,, RREEDDAAZZIIOONNEE EE AAMMMMIINNIISSTTRRAAZZIIOONNEEVia Cattedrale, 38 - 70054 Giovinazzo (Ba) Tel. 334400 11006622002222 - E-mail: ffiiddaattttoo@@lliibbeerroo..iitt

OORRAARRII DDII AAPPEERRTTUURRAA SSEEDDEE::Lunedì, Mercoledì, Venerdì: ore 18,00/20,00

Fotolito e Stampa «Grafiche Ferrara»Via Auricarro, 105 - 70027 Palo del ColleTel./Fax 080 [email protected]

Abbonamenti:ITALIA Euro 20SOSTENITORE Euro 30BENEMERITO Euro 50ESTERO: U.S.A. $ 150con versamento sul c/c postale

n. 17099706oppure sul c/c presso il Banco di Napoli - Bitonto

IBAN IT53 B010 1041 3800 4120 0001 523intestato alla Arciconfraternita Maria SS. del Carmine

Chiuso in tipografia il 28 Maggio 2015Red

azione

Presiden

te

Direttore

Responsabile

GianlucaBattista

GirolamoCapurso

GiuseppeDagostino

GiuseppeDalbis

NicolaMiccione

MarziaMorva

Filippo LuigiFasano

GiuseppeMaldarella

Luigi VerzilloSegretario Responsabile archivio Michele Amoia (334477..77998855228811)

Responsabile abbonam. Giuseppe Dagostino (Tel. 334400 22557711007777)

Responsabile pubblicità 347.5231877

Progetto grafico e impag. a cura della Redazione

NicolaCoppola

FilippoD’Attolico

Colla

boratori

FedeleCapurso

GerardoNardò

MauroCapurso

GiuseppeDemartino

ItaloCinquepalmi

GabriellaSerrone

DarioVerolino

GaetanoNacci

RobertaDeruvo

FrankDe SantisCo

rrispond

ente

estero

Responsabile

estero

Responsabile

fotografie

BeatriceAndriano Cesari

NicolaMarinelli

Tutti complici di questa barbarieÈquesto uno dei tanti segni di decadimento della no-stra cultura e più specificatamente di una parte della no-stra gioventù. Angoli cittadini, di per sé già squallidi per ildisinteresse comune, vengono ulteriormente abbruttiti dadisegni e da sgorbi di scritti tanto inutili quanto volgari edeprimenti. Si arriva alla barbarie quando si imbrattanomonumenti o edifici di qualche interesse storico come nelcaso di cui ancora si è chiamati ad occuparci.

PERCHE’ QUESTO?Il fenomeno è sotto analisi da parte di molti sociologi e

di studiosi di devianze sociologiche nelle aree di incontrol-lati insediamenti demografici, i quali sostengono che talisgorbi possano essere suscitati da stimoli di affermazionedi libertà o di fantasie giovanili nel grigiore di un tessutourbano cui mal si adattano. Certo non è di questo aspettoche voglio parlare perché è materia di studiosi specialistici.

Mi preme, piuttosto, riflettere sulle circostanze che invo-gliano ad abbruttire senza scrupolo alcuno un bene, un pa-trimonio che appartiene alla comunità.

Siamo tutti complici, nel senso più tecnico del terminecomplicità. E ciò per il livello di trascuratezza che spesso ri-scontriamo nella cura e conservazione delle cose che ci ap-partengono per essere di fruizione per tutti i cittadini. La ra-gione più significativa certamente è da ricercare in unacomprovata insufficienza di un appropriato piano di godi-mento comune degli spazi aperti o degli edifici di proprietàcomunale.

Basterebbe poco, ma veramente poco, per poter quantomeno evitare che le sorti rovinose di alcune strutture co-munali, da tempo in disuso, possano evidenziare ormai undestino di totale devastazione.

Nell'arco degli anni passati, attraverso le pagine del no-stro mensile, in più circostanze (es. 03/2013) abbiamo rea-lizzato puntuali e circoscritte denunce per il cattivo uso del-la "cosa pubblica", soprattutto quando la stessa rivelavauna criticità per l’intera collettività, piuttosto che un buonmotivo di vanto per un suo riutilizzo o riqualificazione fun-zionale.

Volendo andare oltre l’evidente atto di vandalismo cheha imbrattato la cornice di piazza san Salvatore, ripropo-stavi nella rubrica "il Bestiario", non mancano situazioni didegrado dovuto all'incuria di chi ci amministra, poco atten-to alla minima azione di manutenzione. Esempio per tutti,sotto gli occhi comuni di chi vive con periodicità il lungo-mare di ponente, è proprio la struttura ex-mattatoio, in sta-to di completo abbandono con aree esterne completamentetempestate da una vegetazione selvaggia che ha invasoogni spazio libero contribuendo in modo particolare all’ar-dire di chi ne fa pure una discarica abusiva.

E cosa dire del confinante ex-carcere? È sufficiente per-correre via Crocifisso per rendersi facilmente conto di quan-ta incuria regni in quel comprensorio cittadino!

Basterebbe poco, ma veramente poco, almeno per sal-vare l’apparenza!

Filippo D’Attolico

Editoriale

Nuove Aperture a Giovinazzo:

www.incittagiovinazzo.it

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3N. 6 - Giugno 2015

PPEERRIIOODDIICCOO PPRROOMMOOSSSSOO ddaallll’’AArrcciiccoonnffrraatteerrnniittaa MMaarriiaa SSSS.. ddeell CCaarrmmiinneeRegistrato presso il Tribunale di Bari al n. 1307 in data 20/1/1997

DDIIRREEZZIIOONNEE,, RREEDDAAZZIIOONNEE EE AAMMMMIINNIISSTTRRAAZZIIOONNEEVia Cattedrale, 38 - 70054 Giovinazzo (Ba) Tel. 334400 11006622002222 - E-mail: ffiiddaattttoo@@lliibbeerroo..iitt

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Chiuso in tipografia il 28 Maggio 2015Red

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GiuseppeDalbis

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BeatriceAndriano Cesari

NicolaMarinelli

Tutti complici di questa barbarieÈquesto uno dei tanti segni di decadimento della no-stra cultura e più specificatamente di una parte della no-stra gioventù. Angoli cittadini, di per sé già squallidi per ildisinteresse comune, vengono ulteriormente abbruttiti dadisegni e da sgorbi di scritti tanto inutili quanto volgari edeprimenti. Si arriva alla barbarie quando si imbrattanomonumenti o edifici di qualche interesse storico come nelcaso di cui ancora si è chiamati ad occuparci.

PERCHE’ QUESTO?Il fenomeno è sotto analisi da parte di molti sociologi e

di studiosi di devianze sociologiche nelle aree di incontrol-lati insediamenti demografici, i quali sostengono che talisgorbi possano essere suscitati da stimoli di affermazionedi libertà o di fantasie giovanili nel grigiore di un tessutourbano cui mal si adattano. Certo non è di questo aspettoche voglio parlare perché è materia di studiosi specialistici.

Mi preme, piuttosto, riflettere sulle circostanze che invo-gliano ad abbruttire senza scrupolo alcuno un bene, un pa-trimonio che appartiene alla comunità.

Siamo tutti complici, nel senso più tecnico del terminecomplicità. E ciò per il livello di trascuratezza che spesso ri-scontriamo nella cura e conservazione delle cose che ci ap-partengono per essere di fruizione per tutti i cittadini. La ra-gione più significativa certamente è da ricercare in unacomprovata insufficienza di un appropriato piano di godi-mento comune degli spazi aperti o degli edifici di proprietàcomunale.

Basterebbe poco, ma veramente poco, per poter quantomeno evitare che le sorti rovinose di alcune strutture co-munali, da tempo in disuso, possano evidenziare ormai undestino di totale devastazione.

Nell'arco degli anni passati, attraverso le pagine del no-stro mensile, in più circostanze (es. 03/2013) abbiamo rea-lizzato puntuali e circoscritte denunce per il cattivo uso del-la "cosa pubblica", soprattutto quando la stessa rivelavauna criticità per l’intera collettività, piuttosto che un buonmotivo di vanto per un suo riutilizzo o riqualificazione fun-zionale.

Volendo andare oltre l’evidente atto di vandalismo cheha imbrattato la cornice di piazza san Salvatore, ripropo-stavi nella rubrica "il Bestiario", non mancano situazioni didegrado dovuto all'incuria di chi ci amministra, poco atten-to alla minima azione di manutenzione. Esempio per tutti,sotto gli occhi comuni di chi vive con periodicità il lungo-mare di ponente, è proprio la struttura ex-mattatoio, in sta-to di completo abbandono con aree esterne completamentetempestate da una vegetazione selvaggia che ha invasoogni spazio libero contribuendo in modo particolare all’ar-dire di chi ne fa pure una discarica abusiva.

E cosa dire del confinante ex-carcere? È sufficiente per-correre via Crocifisso per rendersi facilmente conto di quan-ta incuria regni in quel comprensorio cittadino!

Basterebbe poco, ma veramente poco, almeno per sal-vare l’apparenza!

Filippo D’Attolico

Editoriale

Nuove Aperture a Giovinazzo:

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5N. 6 - Giugno 2015

ti tipici della nostra terra, i risultati al mo-mento sembrano alquanto scarsi ed incon-cludenti.

A riguardo non si può certo dire chela Amministrazione Depalma si siaspesa per far decollare questo formi-dabile strumento innovativo circa ilmodo di concepire l’accoglienza turi-stica verso una cittadina dalle molte-plici qualità storico-ambientali e so-cio-culturali. Tutta la partita è stataconferita ad una Unità di direzionedel Progetto con a capo il Segretariocomunale, che, una volta provvedutoad affidare il servizio di che trattasialla RTI aggiudicataria dell’appalto,ha ritenuto concluso il suo compitosenza doversi preoccupare della con-duzione e della rispondenza dell’azio-ne progettuale stessa agli obiettiviper cui era stato sottoscrittol’accordo di Partenariato con le altrerealtà municipali per incrementarecon scambi culturali tra le localitàconvenute l’offerta turistica, special-mente quella legata al mare e alla suastoria.

D’altro canto, la valutazione circa l’efficaciadi tale nuova modalità di promuovere il tu-rismo locale come pure il rilevare i dati conriferimento ad un aumento di presenze divisitatori sul nostro territorio e se l’azionepromozionale messa in atto possa spingerei nostri operatori a migliore l’accoglienza tu-ristica, è cosa, credo, non interessi nessu-no, tanto meno l’Esecutivo. L’essenziale perl’Amministrazione era solo impegnare espendere interamente quei 118.000 Eurodel Fondo di cooperazione europea, arrivatinelle casse comunali per la parte realizzati-va di pertinenza, senza alcun impegno a se-guire il proficuo avanzamento delle opereprogettuali ed il relativo monitoraggio dei ri-sulti ottenibili in via di conseguimento delpiano operativo messo a punto. Tanto ave-vo posto in risalto nel mio scritto già nelgiugno scorso di questo mensile.

Archiviato questo pur significativoprogramma operativo “Magna GreciaMare” senza alcun entusiasmo ed im-pegno, dunque, Depalma mette incantiere il Villaggio Commerciale Co-stiero proponendosi con questo enne-simo tentativo di mercato polivalen-te accrescere l’attrattiva turisticaverso il nostro territorio. Ancoraun’ennesima iniziativa della specieper dire che facciamo qualcosa. An-che questa vicenda mi porta dire chela politica non è più in grado di fareanalisi strutturali delle proprie azioniperché si possano azzardare alterna-tive e correzioni al proprio operato.Coloro che sono al comando dellacosa pubblica pensano di più a quelloche sta loro a cuore o a cui tengonoper loro scopi, piuttosto che fare buo-na amministrazione per i cittadini edaggiustare al meglio quello che è giàin essere; perché già questo, penso,potrà rivelarsi il massimo degli obiet-tivi.

Nei mesi primaverili, appena trascorsi,l’Amministrazione Depalma, ancorauna volta, si è imposta di lanciare per

l’estate che avanza prospettive di maggiorappetibilità turistica, attraverso iniziativevolte a sussidiare ed incrementare azionicommerciali di piazza. E tanto è possibile ri-cavare dalle diverse recenti deliberazionidella Giunta, tendenti a promuovere ognisorta di espediente rivolto ad attrarre inluoghi pubblici attività commerciali varie, divendita e somministrazione di alimenti ebevande, nonché di laboratori gastronomicied espositivi di prodotti dell’artigianato edagroalimentari locali. Sicché, non solo sonostate confermate le localizzazioni di com-mercio ambulante e particolarmente quellelungo i litorali, cui consentire la sosta degliesercenti attrezzati di banco su veicoli stra-dali, ma si è, perfino, ideato, ora, il “Villag-gio Commerciale Costiero”.

Per comprendere in cosa consista ilVillaggio Commerciale Costiero biso-gna consultare la relazione espositivache l’Assessore Sannicandro ha pro-dotto ai colleghi di Giunta il 26 mar-zo scorso perché ne approvassero ilrelativo progetto da lui concepito conl’intento di “potenziare l’attività tu-ristica per il periodo giugno-settem-bre”. In quella presentazionel’Assessore all’Ambiente e Territoriosostiene che nel periodo estivo il si-stema delle attività connesse alla bal-neazione costituisce sicuramente unvalido contributo al sostentamentodell’economia della città. E, dunque,ritiene che la Amministrazione debbaagevolare il costituirsi di incubatoridi iniziative al fine di promuovere iprodotti locali: dall’artigianato diqualunque tipo alla gastronomia; daiprodotti agricoli ai prodotti a chilo-metro zero; dagli spettacoli musicaliin genere alle attività teatrali e di in-trattenimento e svago in riviera.

A tal proposito ha ravvisato confacente tut-ta la fascia costiera, dalla cala Crocifissofino alla trincea, che si presterebbe egregia-mente all’allestimento del previsto parkcommerciale e del centro all’aperto di spet-tacoli musicali, teatrali, mostre di pittura edi oggetti di artigianato e antiquariato loca-le e, quindi, a stand mobili di laboratori ga-stronomici, teatrali, cinematografici, musi-cali ecc. ecc. ecc.. E, così Depalma,d’accordo con tre Assessori, compreso San-nicandro, i soli presenti a quella riunione diGiunta di fine marzo, ha approvato le as-serzioni assessorili e ha deliberato la realiz-zazione del Villaggio Commerciale estivo su

4 N. 6 - Giugno 2015

Opinione

Giuseppe Maldarella

ARIA D’ESTATE E GIOVINAZZO LA SI VUOLETUTTA A PARK-MERCATO

trata da Depalma per portare a compimen-to l’importante Progetto “Magna GreciaMare”, questo interamente finanziato confondi europei. Infatti, intoppi notevoli sonoemersi quando si è giunti alla selezione de-gli operatori per l’affidamento del settoredella promozione ed accoglienza turisticacon il sistema dell’albergo diffuso e del la-boratorio del gusto per le degustazioni dipreparati secondo tradizionali ricette mari-nare locali.

tato, mancando anche sul territorioEnti e/o formazioni associative in-tenzionate a cimentarsi nell’offriretali servizi. E questo perché chiavrebbe potuto avere un qualche in-teresse a quel appalto non era perniente disposto ad addossarsi il cari-co economico dei locali in cui eserci-tare i servizi posti in appalto.

Si rese necessario, per invogliare la parteci-pazione alla gara di chi ne avena manife-stato interesse, riformulare il bando sepa-rando i due servizi con distinte declinazionidi prestazioni e di corrispettivi e soprattut-to con l’inserimento della clausola contrat-tuale che il Comune avrebbe assicurato allaazienda aggiudicataria l’uso dei locali al pri-mo piano dell’immobile comunale di VillaSpada (ex parco Scianatico). Solo in questaprospettiva è stato possibile affidarel’appalto dei servizi di progettazione e ge-stione del laboratorio del gusto ed ancoradelle attività di ricerca e promozione dellacultura del mare del Progetto Magna GreciaMare al Raggruppamento di imprese giovi-nazzesi Green Lounge srl e CRI.RO.P srl,costituitosi, appunto, per la circostanza.

Tant’è che da poco è stato formulatoda parte del Comune un apposito attodi comodato d’uso dei quegli ambien-ti di Villa Spada, per la durata di unquadriennio, e della relativa dotazio-ne tanto di mobilio da cucina corre-data di utensili ed attrezzature varie,quanto di tutto l’apparato informati-co ed impianto di sorveglianza.L’unità immobiliare, compiutamentestrutturata per l’occorrenza, è stataconsegnata al gestore comodatariodietro l’esiguo versamento annuo di €250,00, a titolo di canone, e di €150,00, quale rimborso forfettarioper le forniture delle utenze varie (ac-qua, gas, energia elettrica, riscalda-mento e condizionamento dell’aria).Chi sa se, a fronte di sì numerose fa-cilitazioni riconosciute dietrol’impropria formula dell’esercizio diinteresse pubblico, così come pro-nunciata nel contratto d’appalto del29.09.2014, rep. n. 1598/14, con laRTI Green Lounge srl – CRI.RO.P srl.,non sia anche compresal’agevolazione dell’esonero dal paga-mento della Tassa dei rifiuti, con lapresunta motivazione che l’attività sisvolge nell’ambito di un edificio diproprietà comunale.

Eppure, nonostante i tanti vantaggi econo-mici e non, accordati al concessionario didetto appalto, che in più atti municipali, èdichiarato, risponde a finalità di interessepubblico perché teso ad ampliare l’offertaculturale locale e di promozione dei prodot-

Vale la pena di ricordare il grandepregio di quella iniziativa cui eranocoinvolti in una ambiziosa rete di re-lazioni e di scambi culturali e di tra-dizioni marinare il Comune di Giovi-nazzo e quello salentino di Tricasecon il borgo greco di Corfù. Il proget-to, infatti, si proponeva di custodiree valorizzare i saperi e i sapori del pa-trimonio socio-culturale delle coste edel mare e offrire opportunità di im-piego e creazione di attività di mi-croimprese nel settore turistico e nel-la ricettività. Eppure, allorquando siè trattato di ricercare l’operatore che,dietro un apprezzabile corrispettivo,curasse la fase strategica della crea-zione della rete del “Spread Hotel” edel laboratorio del gusto a mezzo diuna procedura concorsuale, il Bandodi Gara proposto dal Comune di Gio-vinazzo è stato completamente diser-

articoli su una concessione di così va-sta area pubblica, resa disponibile dalComune con un canone base fissatosecondo i parametri del Ministerodelle Infrastrutture, comporta per ilpotenziale soggetto gestore un onereeconomico in partenza non certo dipoco conto. Né sembra facilitata, datoanche i ristretti margini di tempo, laprefigurazione di un piano operativoche possa consentire un sicuro mar-gine di ammortamento di una simileesposizione finanziaria per l’impresaaspirante all’aggiudicazione. Attesoanche che dovrà, peraltro, assumere asuo completo carico ogni spesa perimpiantarvi gli stand, allacciarli allenecessarie utenze e dotarli di un mi-nimo di servizi per gli avvento-ri/spettatori.

Le mie riserve non sono di poco conto, se siconsidera quale sia stata la difficoltà incon-

un’area di circa 5.500 mq. lungo la linea dicosta di ponente, oltre il carcere. Sul sitopotranno raggrupparsi, sotto la direzionegestionale ed organizzativa di un soggettoprivato delegato, tutta una serie di attivitàdi vendita generalizzata e, quindi, manife-stazioni e spettacoli di ogni specie oltre adiniziative di animazione popolare allo scopo,si dice, di favorire l’attrattività turistica eper stimolare l’economia locale. Insomma siè disposto, per i prossimi quattro mesi, diinsediare un bazar di bancarelle e un co-acervo di eventi/spettacoli che l’ideatore hadefinito “hub di opportunità per il territoriodi Giovinazzo”.

Naturalmente la proposta elaboratada Sannicandro nel suo complessonon sembra tenere in alcun conto del-la necessità di valorizzare e riqualifi-care quella parte del contesto am-bientale, particolarmente interessan-te per la configurazione della scoglie-ra, al fine di migliorarne l’offerta dibalneazione della zona e favorirnel’accesso alla spiaggia. Piuttosto,mira a privatizzare un così vasto am-bito territoriale nel quadro della re-centissima legge regionale n.17/2015 che ha ridefinito, tra l’altro,i principi di intervento per l’uso deilitorali marittimi e le competenzefunzionali assegnate ai Comuni inmateria di concessione di spazi de-maniali. E in tale direzione, corri-spondendo agli indirizzi politici trac-ciati dall’Esecutivo, l’ing. Trematoreha subito pubblicato un bando digara, mediante procedura aperta, perintercettare il soggetto gestore dele-gato ad impiantare l’intero polo com-merciale e centro di spettacoli, se-condo le indicazioni dell’art.8 di queldispositivo di legge regionale, cui po-ter affidare in concessione, per i soliquattro mesi estivi, i suoli dedicatiallo scopo.

Il bando di gara, che si è chiuso, ai fini del-la presentazione delle domande di parteci-pazione il 20 maggio, ha fissato come based’asta per l’offerta economica poco meno di€ 6.000,00, a titolo di concessione perl’utilizzo dell’area per un periodo di non ol-tre 120 giorni nel corso di quest’anno. Que-sta sarebbe l’ultima invenzione di Depalmaper dare consistenza al piano di incremen-to turistico estivo verso la città e contribui-re ad un rimpinguo di apporti produttivialla ripresa economica della città.

Allo stato non si hanno notizie se laprospettazione di questo ulterioretentativo di creare in strada un polo

di vendita e di incontro ricreativo-po-polare abbia stuzzicato soggetti im-prenditoriali o aziende di settore sin-gole od associate, a cimentarsi in unatale esperienza gestionale e chi vi ab-bia concorso proponendosi con unapropria offerta tecnica ed economicaper aggiudicarsi la concessione dell’a-rea messa a disposizione. Sta di fattoche la sperimentazione del VillaggioCommerciale estivo, nonostante si

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ti tipici della nostra terra, i risultati al mo-mento sembrano alquanto scarsi ed incon-cludenti.

A riguardo non si può certo dire chela Amministrazione Depalma si siaspesa per far decollare questo formi-dabile strumento innovativo circa ilmodo di concepire l’accoglienza turi-stica verso una cittadina dalle molte-plici qualità storico-ambientali e so-cio-culturali. Tutta la partita è stataconferita ad una Unità di direzionedel Progetto con a capo il Segretariocomunale, che, una volta provvedutoad affidare il servizio di che trattasialla RTI aggiudicataria dell’appalto,ha ritenuto concluso il suo compitosenza doversi preoccupare della con-duzione e della rispondenza dell’azio-ne progettuale stessa agli obiettiviper cui era stato sottoscrittol’accordo di Partenariato con le altrerealtà municipali per incrementarecon scambi culturali tra le localitàconvenute l’offerta turistica, special-mente quella legata al mare e alla suastoria.

D’altro canto, la valutazione circa l’efficaciadi tale nuova modalità di promuovere il tu-rismo locale come pure il rilevare i dati conriferimento ad un aumento di presenze divisitatori sul nostro territorio e se l’azionepromozionale messa in atto possa spingerei nostri operatori a migliore l’accoglienza tu-ristica, è cosa, credo, non interessi nessu-no, tanto meno l’Esecutivo. L’essenziale perl’Amministrazione era solo impegnare espendere interamente quei 118.000 Eurodel Fondo di cooperazione europea, arrivatinelle casse comunali per la parte realizzati-va di pertinenza, senza alcun impegno a se-guire il proficuo avanzamento delle opereprogettuali ed il relativo monitoraggio dei ri-sulti ottenibili in via di conseguimento delpiano operativo messo a punto. Tanto ave-vo posto in risalto nel mio scritto già nelgiugno scorso di questo mensile.

Archiviato questo pur significativoprogramma operativo “Magna GreciaMare” senza alcun entusiasmo ed im-pegno, dunque, Depalma mette incantiere il Villaggio Commerciale Co-stiero proponendosi con questo enne-simo tentativo di mercato polivalen-te accrescere l’attrattiva turisticaverso il nostro territorio. Ancoraun’ennesima iniziativa della specieper dire che facciamo qualcosa. An-che questa vicenda mi porta dire chela politica non è più in grado di fareanalisi strutturali delle proprie azioniperché si possano azzardare alterna-tive e correzioni al proprio operato.Coloro che sono al comando dellacosa pubblica pensano di più a quelloche sta loro a cuore o a cui tengonoper loro scopi, piuttosto che fare buo-na amministrazione per i cittadini edaggiustare al meglio quello che è giàin essere; perché già questo, penso,potrà rivelarsi il massimo degli obiet-tivi.

Nei mesi primaverili, appena trascorsi,l’Amministrazione Depalma, ancorauna volta, si è imposta di lanciare per

l’estate che avanza prospettive di maggiorappetibilità turistica, attraverso iniziativevolte a sussidiare ed incrementare azionicommerciali di piazza. E tanto è possibile ri-cavare dalle diverse recenti deliberazionidella Giunta, tendenti a promuovere ognisorta di espediente rivolto ad attrarre inluoghi pubblici attività commerciali varie, divendita e somministrazione di alimenti ebevande, nonché di laboratori gastronomicied espositivi di prodotti dell’artigianato edagroalimentari locali. Sicché, non solo sonostate confermate le localizzazioni di com-mercio ambulante e particolarmente quellelungo i litorali, cui consentire la sosta degliesercenti attrezzati di banco su veicoli stra-dali, ma si è, perfino, ideato, ora, il “Villag-gio Commerciale Costiero”.

Per comprendere in cosa consista ilVillaggio Commerciale Costiero biso-gna consultare la relazione espositivache l’Assessore Sannicandro ha pro-dotto ai colleghi di Giunta il 26 mar-zo scorso perché ne approvassero ilrelativo progetto da lui concepito conl’intento di “potenziare l’attività tu-ristica per il periodo giugno-settem-bre”. In quella presentazionel’Assessore all’Ambiente e Territoriosostiene che nel periodo estivo il si-stema delle attività connesse alla bal-neazione costituisce sicuramente unvalido contributo al sostentamentodell’economia della città. E, dunque,ritiene che la Amministrazione debbaagevolare il costituirsi di incubatoridi iniziative al fine di promuovere iprodotti locali: dall’artigianato diqualunque tipo alla gastronomia; daiprodotti agricoli ai prodotti a chilo-metro zero; dagli spettacoli musicaliin genere alle attività teatrali e di in-trattenimento e svago in riviera.

A tal proposito ha ravvisato confacente tut-ta la fascia costiera, dalla cala Crocifissofino alla trincea, che si presterebbe egregia-mente all’allestimento del previsto parkcommerciale e del centro all’aperto di spet-tacoli musicali, teatrali, mostre di pittura edi oggetti di artigianato e antiquariato loca-le e, quindi, a stand mobili di laboratori ga-stronomici, teatrali, cinematografici, musi-cali ecc. ecc. ecc.. E, così Depalma,d’accordo con tre Assessori, compreso San-nicandro, i soli presenti a quella riunione diGiunta di fine marzo, ha approvato le as-serzioni assessorili e ha deliberato la realiz-zazione del Villaggio Commerciale estivo su

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Opinione

Giuseppe Maldarella

ARIA D’ESTATE E GIOVINAZZO LA SI VUOLETUTTA A PARK-MERCATO

trata da Depalma per portare a compimen-to l’importante Progetto “Magna GreciaMare”, questo interamente finanziato confondi europei. Infatti, intoppi notevoli sonoemersi quando si è giunti alla selezione de-gli operatori per l’affidamento del settoredella promozione ed accoglienza turisticacon il sistema dell’albergo diffuso e del la-boratorio del gusto per le degustazioni dipreparati secondo tradizionali ricette mari-nare locali.

tato, mancando anche sul territorioEnti e/o formazioni associative in-tenzionate a cimentarsi nell’offriretali servizi. E questo perché chiavrebbe potuto avere un qualche in-teresse a quel appalto non era perniente disposto ad addossarsi il cari-co economico dei locali in cui eserci-tare i servizi posti in appalto.

Si rese necessario, per invogliare la parteci-pazione alla gara di chi ne avena manife-stato interesse, riformulare il bando sepa-rando i due servizi con distinte declinazionidi prestazioni e di corrispettivi e soprattut-to con l’inserimento della clausola contrat-tuale che il Comune avrebbe assicurato allaazienda aggiudicataria l’uso dei locali al pri-mo piano dell’immobile comunale di VillaSpada (ex parco Scianatico). Solo in questaprospettiva è stato possibile affidarel’appalto dei servizi di progettazione e ge-stione del laboratorio del gusto ed ancoradelle attività di ricerca e promozione dellacultura del mare del Progetto Magna GreciaMare al Raggruppamento di imprese giovi-nazzesi Green Lounge srl e CRI.RO.P srl,costituitosi, appunto, per la circostanza.

Tant’è che da poco è stato formulatoda parte del Comune un apposito attodi comodato d’uso dei quegli ambien-ti di Villa Spada, per la durata di unquadriennio, e della relativa dotazio-ne tanto di mobilio da cucina corre-data di utensili ed attrezzature varie,quanto di tutto l’apparato informati-co ed impianto di sorveglianza.L’unità immobiliare, compiutamentestrutturata per l’occorrenza, è stataconsegnata al gestore comodatariodietro l’esiguo versamento annuo di €250,00, a titolo di canone, e di €150,00, quale rimborso forfettarioper le forniture delle utenze varie (ac-qua, gas, energia elettrica, riscalda-mento e condizionamento dell’aria).Chi sa se, a fronte di sì numerose fa-cilitazioni riconosciute dietrol’impropria formula dell’esercizio diinteresse pubblico, così come pro-nunciata nel contratto d’appalto del29.09.2014, rep. n. 1598/14, con laRTI Green Lounge srl – CRI.RO.P srl.,non sia anche compresal’agevolazione dell’esonero dal paga-mento della Tassa dei rifiuti, con lapresunta motivazione che l’attività sisvolge nell’ambito di un edificio diproprietà comunale.

Eppure, nonostante i tanti vantaggi econo-mici e non, accordati al concessionario didetto appalto, che in più atti municipali, èdichiarato, risponde a finalità di interessepubblico perché teso ad ampliare l’offertaculturale locale e di promozione dei prodot-

Vale la pena di ricordare il grandepregio di quella iniziativa cui eranocoinvolti in una ambiziosa rete di re-lazioni e di scambi culturali e di tra-dizioni marinare il Comune di Giovi-nazzo e quello salentino di Tricasecon il borgo greco di Corfù. Il proget-to, infatti, si proponeva di custodiree valorizzare i saperi e i sapori del pa-trimonio socio-culturale delle coste edel mare e offrire opportunità di im-piego e creazione di attività di mi-croimprese nel settore turistico e nel-la ricettività. Eppure, allorquando siè trattato di ricercare l’operatore che,dietro un apprezzabile corrispettivo,curasse la fase strategica della crea-zione della rete del “Spread Hotel” edel laboratorio del gusto a mezzo diuna procedura concorsuale, il Bandodi Gara proposto dal Comune di Gio-vinazzo è stato completamente diser-

articoli su una concessione di così va-sta area pubblica, resa disponibile dalComune con un canone base fissatosecondo i parametri del Ministerodelle Infrastrutture, comporta per ilpotenziale soggetto gestore un onereeconomico in partenza non certo dipoco conto. Né sembra facilitata, datoanche i ristretti margini di tempo, laprefigurazione di un piano operativoche possa consentire un sicuro mar-gine di ammortamento di una simileesposizione finanziaria per l’impresaaspirante all’aggiudicazione. Attesoanche che dovrà, peraltro, assumere asuo completo carico ogni spesa perimpiantarvi gli stand, allacciarli allenecessarie utenze e dotarli di un mi-nimo di servizi per gli avvento-ri/spettatori.

Le mie riserve non sono di poco conto, se siconsidera quale sia stata la difficoltà incon-

un’area di circa 5.500 mq. lungo la linea dicosta di ponente, oltre il carcere. Sul sitopotranno raggrupparsi, sotto la direzionegestionale ed organizzativa di un soggettoprivato delegato, tutta una serie di attivitàdi vendita generalizzata e, quindi, manife-stazioni e spettacoli di ogni specie oltre adiniziative di animazione popolare allo scopo,si dice, di favorire l’attrattività turistica eper stimolare l’economia locale. Insomma siè disposto, per i prossimi quattro mesi, diinsediare un bazar di bancarelle e un co-acervo di eventi/spettacoli che l’ideatore hadefinito “hub di opportunità per il territoriodi Giovinazzo”.

Naturalmente la proposta elaboratada Sannicandro nel suo complessonon sembra tenere in alcun conto del-la necessità di valorizzare e riqualifi-care quella parte del contesto am-bientale, particolarmente interessan-te per la configurazione della scoglie-ra, al fine di migliorarne l’offerta dibalneazione della zona e favorirnel’accesso alla spiaggia. Piuttosto,mira a privatizzare un così vasto am-bito territoriale nel quadro della re-centissima legge regionale n.17/2015 che ha ridefinito, tra l’altro,i principi di intervento per l’uso deilitorali marittimi e le competenzefunzionali assegnate ai Comuni inmateria di concessione di spazi de-maniali. E in tale direzione, corri-spondendo agli indirizzi politici trac-ciati dall’Esecutivo, l’ing. Trematoreha subito pubblicato un bando digara, mediante procedura aperta, perintercettare il soggetto gestore dele-gato ad impiantare l’intero polo com-merciale e centro di spettacoli, se-condo le indicazioni dell’art.8 di queldispositivo di legge regionale, cui po-ter affidare in concessione, per i soliquattro mesi estivi, i suoli dedicatiallo scopo.

Il bando di gara, che si è chiuso, ai fini del-la presentazione delle domande di parteci-pazione il 20 maggio, ha fissato come based’asta per l’offerta economica poco meno di€ 6.000,00, a titolo di concessione perl’utilizzo dell’area per un periodo di non ol-tre 120 giorni nel corso di quest’anno. Que-sta sarebbe l’ultima invenzione di Depalmaper dare consistenza al piano di incremen-to turistico estivo verso la città e contribui-re ad un rimpinguo di apporti produttivialla ripresa economica della città.

Allo stato non si hanno notizie se laprospettazione di questo ulterioretentativo di creare in strada un polo

di vendita e di incontro ricreativo-po-polare abbia stuzzicato soggetti im-prenditoriali o aziende di settore sin-gole od associate, a cimentarsi in unatale esperienza gestionale e chi vi ab-bia concorso proponendosi con unapropria offerta tecnica ed economicaper aggiudicarsi la concessione dell’a-rea messa a disposizione. Sta di fattoche la sperimentazione del VillaggioCommerciale estivo, nonostante si

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7N. 6 - Giugno 2015

Le Soprintendenze d’accordo:i lavori su via Marina possono partire

PARTITA CHIUSAAttualità

6 N. 6 - Giugno 2015

Gianluca Battista

� IL FATTO DEL MESE

Nota Soprintendenza lungomare Via Marina.

Il progetto dell'Amministrazione

Così oggi

tanti turisti che iniziano già ad af-facciarsi, cantierizzare quellapasseggiata mozzafiato non sa-rebbe esattamente un bel bigliet-

Gioco, partita, incontro. Neltennis l’arbitro si pronun-cerebbe in questi termini,

chiudendo il match ed assegnan-do la vittoria dopo l’ultimo punto.

La querelle legata alla riqualifi-cazione di via Marina sembragiunta ad una conclusione, dopomesi di grandi discussioni ed at-tacchi all’Amministrazione comu-nale da parte delle opposizioni edella locale Pro Loco.

La passeggiata più invidiatadel nord barese potrà dunque es-sere riqualificata. Il 9 aprile scor-so, infatti, erano giunti a Giovi-nazzo gli esperti della Soprinten-denza barese alle Belle Arti ePaesaggio e quelli tarantini delsettore archeologico.

Questi ultimi che, sollecitatidalla Pro Loco, in marzo avevanoribadito il loro diniego alla par-tenza dei cantieri, hanno poi dira-mato una nota, datata 30 aprile,che recita così: «alla luce del so-pralluogo effettuato il 9.04.2015 –si legge – e di cui si è redatto ver-bale agli atti di questo ufficio, conil n. 4554 del 27.04.2015, visti ipareri espressi dalla Soprinten-denza alle Belle Arti e Paesaggioper le province di Bari, BAT e Fog-gia [...], preso atto che la variazio-ne progettuale individuata in se-guito alle risultanze delle indaginiarcheologiche risulta tale da ga-rantire la tutela delle strutture mu-rarie esistenti e rinvenute, questaSoprintendenza non ravvisa, perquanto di competenza, motiviostativi all'esecuzione dei lavo-ri in questione, riservandosi difornire in corso d'opera eventualiulteriori prescrizioni».

Motivo del contendere era sta-to il rinvenimento, sempre da par-te della Soprintendenza Archeo-logica ionica, di antiche muraaragonesi, da preservare ad ognicosto. E se da Bari i pareri favo-

revoli al progetto di abbassamen-to dei marciapiedi, voluto dal pre-stigioso studio degli architettiFernando e Riccardo Russo, in-gaggiati dalla precedente Ammi-nistrazione, erano giunti quasisubito, non così era stato perl’aspetto archeologico.

Da Taranto erano stati chiaridopo tre saggi di scavo: quellenuove sedute vista mare avreb-bero toccato le mura aragonesied i cantieri non avrebbero maivisto la luce. Poi la risposta del-l’Amministrazione comunale pro-prio tramite lo studio di architet-tura: l’abbassamento del marcia-piede attuale sarebbe stato disoli 65 centimetri e non di 1,60metri come asserito dai soprin-tendenti.

Pareri discordanti ed una gattada pelare non da poco per la mag-gioranza a Palazzo di Città, che diquella riqualificazione aveva fattoun fiore all’occhiello della propriaazione di governo cittadino. Cosìil 9 aprile, come raccontato, il ta-volo di confronto e nuovi decisivisopralluoghi degli esperti conl’ultimo parere, che sblocca defi-nitivamente la situazione.

Ha vinto questo match (salvocolpi di scena) l’Amministrazione,ma intanto sorge un ultimo pro-blema: quando fare partire i lavo-ri? Nella chiosa della nota, il So-printendente, ing. Luigi La Rocca,è stato chiaro: «Pertanto si invitacodesta Amministrazione Comu-nale a comunicare tempestiva-mente la data di inizio lavori, e peril tramite del Direttore dei lavori, aprendere contatti con la scriventeper concordare sopralluoghi atti amonitorare il regolare andamentodelle attività previste».

Ma da Palazzo di Città è statoproprio il Sindaco, Tommaso De-palma, a frenare, attraverso alcu-ne sue esternazioni affidate al

profilo istituzionale di Facebook.Forse, si leggeva fra le righe dellesue affermazioni, con l’arrivo or-mai imminente dell’estate ed i

to da visita per la nostra cittadi-na. Quindi che fare? Attenderesettembre? E la SoprintendenzaArcheologica sarebbe pronta adavallare questa nuova decisione,che andrebbe sì in una ragionevo-le direzione di promozione turisti-ca, ma che allungherebbe tempiche da Taranto invece vogliono

siano i più brevi possibili?La partita è chiusa, per ora. Ma

occhio ad eventuali autogol cheporterebbero ai supplementari,per dirla questa volta in terminicalcistici. Intanto Giovinazzo at-tende di mostrarsi nuovamentesenza cicatrici: bella, senza bar-riere e totalmente fruibile.

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7N. 6 - Giugno 2015

Le Soprintendenze d’accordo:i lavori su via Marina possono partire

PARTITA CHIUSAAttualità

6 N. 6 - Giugno 2015

Gianluca Battista

� IL FATTO DEL MESE

Nota Soprintendenza lungomare Via Marina.

Il progetto dell'Amministrazione

Così oggi

tanti turisti che iniziano già ad af-facciarsi, cantierizzare quellapasseggiata mozzafiato non sa-rebbe esattamente un bel bigliet-

Gioco, partita, incontro. Neltennis l’arbitro si pronun-cerebbe in questi termini,

chiudendo il match ed assegnan-do la vittoria dopo l’ultimo punto.

La querelle legata alla riqualifi-cazione di via Marina sembragiunta ad una conclusione, dopomesi di grandi discussioni ed at-tacchi all’Amministrazione comu-nale da parte delle opposizioni edella locale Pro Loco.

La passeggiata più invidiatadel nord barese potrà dunque es-sere riqualificata. Il 9 aprile scor-so, infatti, erano giunti a Giovi-nazzo gli esperti della Soprinten-denza barese alle Belle Arti ePaesaggio e quelli tarantini delsettore archeologico.

Questi ultimi che, sollecitatidalla Pro Loco, in marzo avevanoribadito il loro diniego alla par-tenza dei cantieri, hanno poi dira-mato una nota, datata 30 aprile,che recita così: «alla luce del so-pralluogo effettuato il 9.04.2015 –si legge – e di cui si è redatto ver-bale agli atti di questo ufficio, conil n. 4554 del 27.04.2015, visti ipareri espressi dalla Soprinten-denza alle Belle Arti e Paesaggioper le province di Bari, BAT e Fog-gia [...], preso atto che la variazio-ne progettuale individuata in se-guito alle risultanze delle indaginiarcheologiche risulta tale da ga-rantire la tutela delle strutture mu-rarie esistenti e rinvenute, questaSoprintendenza non ravvisa, perquanto di competenza, motiviostativi all'esecuzione dei lavo-ri in questione, riservandosi difornire in corso d'opera eventualiulteriori prescrizioni».

Motivo del contendere era sta-to il rinvenimento, sempre da par-te della Soprintendenza Archeo-logica ionica, di antiche muraaragonesi, da preservare ad ognicosto. E se da Bari i pareri favo-

revoli al progetto di abbassamen-to dei marciapiedi, voluto dal pre-stigioso studio degli architettiFernando e Riccardo Russo, in-gaggiati dalla precedente Ammi-nistrazione, erano giunti quasisubito, non così era stato perl’aspetto archeologico.

Da Taranto erano stati chiaridopo tre saggi di scavo: quellenuove sedute vista mare avreb-bero toccato le mura aragonesied i cantieri non avrebbero maivisto la luce. Poi la risposta del-l’Amministrazione comunale pro-prio tramite lo studio di architet-tura: l’abbassamento del marcia-piede attuale sarebbe stato disoli 65 centimetri e non di 1,60metri come asserito dai soprin-tendenti.

Pareri discordanti ed una gattada pelare non da poco per la mag-gioranza a Palazzo di Città, che diquella riqualificazione aveva fattoun fiore all’occhiello della propriaazione di governo cittadino. Cosìil 9 aprile, come raccontato, il ta-volo di confronto e nuovi decisivisopralluoghi degli esperti conl’ultimo parere, che sblocca defi-nitivamente la situazione.

Ha vinto questo match (salvocolpi di scena) l’Amministrazione,ma intanto sorge un ultimo pro-blema: quando fare partire i lavo-ri? Nella chiosa della nota, il So-printendente, ing. Luigi La Rocca,è stato chiaro: «Pertanto si invitacodesta Amministrazione Comu-nale a comunicare tempestiva-mente la data di inizio lavori, e peril tramite del Direttore dei lavori, aprendere contatti con la scriventeper concordare sopralluoghi atti amonitorare il regolare andamentodelle attività previste».

Ma da Palazzo di Città è statoproprio il Sindaco, Tommaso De-palma, a frenare, attraverso alcu-ne sue esternazioni affidate al

profilo istituzionale di Facebook.Forse, si leggeva fra le righe dellesue affermazioni, con l’arrivo or-mai imminente dell’estate ed i

to da visita per la nostra cittadi-na. Quindi che fare? Attenderesettembre? E la SoprintendenzaArcheologica sarebbe pronta adavallare questa nuova decisione,che andrebbe sì in una ragionevo-le direzione di promozione turisti-ca, ma che allungherebbe tempiche da Taranto invece vogliono

siano i più brevi possibili?La partita è chiusa, per ora. Ma

occhio ad eventuali autogol cheporterebbero ai supplementari,per dirla questa volta in terminicalcistici. Intanto Giovinazzo at-tende di mostrarsi nuovamentesenza cicatrici: bella, senza bar-riere e totalmente fruibile.

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Il nuovo anno è iniziato conuna percentuale che riflettela media del 2014. Anche la

produzione procapite si mantie-ne su livelli accettabili. Ricor-diamo che aumentare la percen-tuale di differenziata con un au-mento della produzione di rifiu-ti vanifica il lavoro fatto dai cit-tadini virtuosi. Infatti, ancheaumentando la percentuale dirifiuti recuperati, con l’aumentodella produzione procapite cre-sce la spazzatura da smaltire indiscarica. Facciamo un piccoloesempio. Il mese di gennaio ognicittadino ha prodotto kg 38,268di rifiuti con una percentuale didifferenziata del 13,56%. In dis-carica per ogni cittadino finiran-no kg 33,079 che corrispondonoal 86,44%. Con un aumento disoli 2 Kg a testa, e nei mesi esti-vi succede spesso, vale a dire kg40,268 procapite, per avere lostesso quantitativo di rifiutosmaltito in discarica dovremmodifferenziare il 17,85% che cor-risponde al 31,63% in più di ri-fiuto recuperato. Da questo pic-colo esempio si comprendecome l’aumento dei rifiuti pro-dotti vanifica ogni sforzo di au-mento della percentuale di rac-colta differenziata, con maggioricosti per l’intera comunità. Macosa può fare il cittadino o lapubblica amministrazione perfavorire la diminuzione dellaproduzione procapite? Il primo epiù sostanzioso impegno potreb-be essere quello di favorire ilcompostaggio domestico per tra-

sformare gli scarti organici in unottimo terriccio. Le famiglie chedispongono di un giardino o diun orto potrebbero trarne bene-ficio come pure l’ intera cittadi-na attraverso la riduzione delpeso dei rifiuti conferiti in disca-

imballaggi vari può favorire ladiminuzione dei rifiuti prodotti.Un’altra dimostrazione di buonapratica ambientale è quella delrisparmio di buste monouso chenon sempre sono biodegradabi-li. Naturalmente non risolve-

Un minuto di attenzione... pregoGirolamo Capurso

DDeessttiinnaazziioonneeQQuuaannttiittàà ((kkgg))%% rraaccccoollttaa ddiiffffeerreennzziiaattaaGGEENNNNAAIIOO 22001155

CCoommppoossiizziioonnee mmeeddiiaa pprreevviissttaa ddaa ppiiaannoo rreeggiioonnaallee ((%%))

TTiippoollooggiiaa rriiffiiuuttoo

Frazione organica 25 1,60 12.820 smaltimentoPotatura giardini 1 - - recuperoVetro 6 3,63 29.100 recuperoCarta e cartone 20 5,32 42.580 recuperoAlluminio 0,5 - - -Plastica 10 1,52 12.180 recuperoLegno 2 2,57 20.580 recuperoMetalli ferrosi 2,5 0,25 1.980 recuperoTessili 3 0,07 540 recuperoBeni durevoli 5 0,19 1.520 recuperoInerti 2 - - -Altro (*) 3 0,01 150 recuperoRifiuti urbani misti 20 84,84 679.660 smaltimentoTOTALE 100 100 801.110

DETTAGLIO RIFIUTI RACCOLTI A GENNAIO 2015Questa tabella rappresenta il confronto tra la composizione merceologica media dei rifiuti prevista dal piano regio-nale (decreto commissariale n. 187 del 09/12/2005) e i dati ufficiali pubblicati sul sito www.rifiutiebonifica.puglia.it

PPRROODDUUZZIIOONNEE PPRROOCCAAPPIITTEE KKGG 3388,,226688• Percentuale di raccolta differenziata (senza frazione organica) 1133,,5566%%• Percentuale di raccolta differenziata (con frazione organica) 1155,,1166%%

Attualità

rica. Altro esempio virtuoso èquello della riduzione delle bot-tiglie di plastica attraverso l’usodell’acqua di rubinetto o dellacosiddetta acqua del Sindaco. AGiovinazzo con i due distributo-ri attivi siamo sulla buona stra-da. Inoltre il riutilizzo casalingodi contenitori, cassette, secchi e

remmo da soli il problema dellaproduzione dei rifiuti senzal’ausilio della grande industria edella politica nazionale, ma solomantenere la stessa produzionesarebbe un buon risultato, na-turalmente in presenza di unaumento della percentuale di ri-fiuto differenziato.

TTRRAASSPPOORRTTOO EE SSMMAALLTTIIMMEENNTTOO LLIIQQUUAAMMII CCIIVVIILLII EE SSPPEECCIIAALLII,,SSTTUURRAAMMEENNTTOO EE MMAANNUUTTEENNZZIIOONNEE RREETTII FFOOGGNNAARRIIEE,,

TTRRAASSPPOORRTTOO AACCQQUUAA PPOOTTAABBIILLEE,,SSEERRVVIIZZIIOO IIMMMMEEDDIIAATTOO IINN IIMMPPIIAANNTTII AAUUTTOORRIIZZZZAATTII PPRROOPPRRII,,

NNOOLLEEGGGGIIOO BBAAGGNNII CCHHIIMMIICCII,, PPEERR MMAANNIIFFEESSTTAAZZIIOONNII,, MMEERRCCAATTII,, FFIIEERREE,, EECCCC..

CELL.: 335.74.67.579 - 335.596.09.51CENTRO RADIO: 080.374.35.36 - 080.537.87.6870032 BITONTO (Ba) - Via G. Ancona, 3

8 N. 6 - Giugno 2015

(*) Olio vegetale

� L’INCHIESTA DEL MESE

Una soluzione buona per tuttiDue questioni che si intersecano: Antiquarium

e Pro Loco, Pro Loco ed Antiquarium. Come inun’inestricabile matassa, cucita addosso ad

una città che vuol vederci chiaro. Sul centro di do-cumentazione lapidea, sulla sua gestione, sullenote della Soprintendenza Archeologica si è scrittoe detto quasi tutto in questi mesi. Tante volte anchea sproposito. Così come sulla questione legata allasede dell’Associazione, da sempre punto di riferi-mento delle attività culturali cittadine, sebbene ne-gli ultimi anni sia stata molto criticata. Guelfi e ghi-bellini gli uni contro gli altri armati, come spessissi-mo accade a Giovinazzo, hanno fatto levare alta laloro voce. Avrebbe ragione l’Ammi nistrazione comu-nale. No, ha ragione la Pro Loco. Ma di cosa si trat-ta e di quali soluzioni siano già state trovate, quasinessuno sa nulla. Noi abbiam voluto vederci chiaroe siamo andati a sentire l’Assessora alla Cultura,Marianna Paladino, e la Presidentessa della ProLoco, Carolina Serrone. Senza pregiudizi o precon-cetti, senza nessuna teoria nella testa, le abbiamointervistate. La verità sull’intera vicenda, forse, stasolo nelle parole di queste due donne.

Page 9: "in Città" Giugno 2015

Il nuovo anno è iniziato conuna percentuale che riflettela media del 2014. Anche la

produzione procapite si mantie-ne su livelli accettabili. Ricor-diamo che aumentare la percen-tuale di differenziata con un au-mento della produzione di rifiu-ti vanifica il lavoro fatto dai cit-tadini virtuosi. Infatti, ancheaumentando la percentuale dirifiuti recuperati, con l’aumentodella produzione procapite cre-sce la spazzatura da smaltire indiscarica. Facciamo un piccoloesempio. Il mese di gennaio ognicittadino ha prodotto kg 38,268di rifiuti con una percentuale didifferenziata del 13,56%. In dis-carica per ogni cittadino finiran-no kg 33,079 che corrispondonoal 86,44%. Con un aumento disoli 2 Kg a testa, e nei mesi esti-vi succede spesso, vale a dire kg40,268 procapite, per avere lostesso quantitativo di rifiutosmaltito in discarica dovremmodifferenziare il 17,85% che cor-risponde al 31,63% in più di ri-fiuto recuperato. Da questo pic-colo esempio si comprendecome l’aumento dei rifiuti pro-dotti vanifica ogni sforzo di au-mento della percentuale di rac-colta differenziata, con maggioricosti per l’intera comunità. Macosa può fare il cittadino o lapubblica amministrazione perfavorire la diminuzione dellaproduzione procapite? Il primo epiù sostanzioso impegno potreb-be essere quello di favorire ilcompostaggio domestico per tra-

sformare gli scarti organici in unottimo terriccio. Le famiglie chedispongono di un giardino o diun orto potrebbero trarne bene-ficio come pure l’ intera cittadi-na attraverso la riduzione delpeso dei rifiuti conferiti in disca-

imballaggi vari può favorire ladiminuzione dei rifiuti prodotti.Un’altra dimostrazione di buonapratica ambientale è quella delrisparmio di buste monouso chenon sempre sono biodegradabi-li. Naturalmente non risolve-

Un minuto di attenzione... pregoGirolamo Capurso

DDeessttiinnaazziioonneeQQuuaannttiittàà ((kkgg))%% rraaccccoollttaa ddiiffffeerreennzziiaattaaGGEENNNNAAIIOO 22001155

CCoommppoossiizziioonnee mmeeddiiaa pprreevviissttaa ddaa ppiiaannoo rreeggiioonnaallee ((%%))

TTiippoollooggiiaa rriiffiiuuttoo

Frazione organica 25 1,60 12.820 smaltimentoPotatura giardini 1 - - recuperoVetro 6 3,63 29.100 recuperoCarta e cartone 20 5,32 42.580 recuperoAlluminio 0,5 - - -Plastica 10 1,52 12.180 recuperoLegno 2 2,57 20.580 recuperoMetalli ferrosi 2,5 0,25 1.980 recuperoTessili 3 0,07 540 recuperoBeni durevoli 5 0,19 1.520 recuperoInerti 2 - - -Altro (*) 3 0,01 150 recuperoRifiuti urbani misti 20 84,84 679.660 smaltimentoTOTALE 100 100 801.110

DETTAGLIO RIFIUTI RACCOLTI A GENNAIO 2015Questa tabella rappresenta il confronto tra la composizione merceologica media dei rifiuti prevista dal piano regio-nale (decreto commissariale n. 187 del 09/12/2005) e i dati ufficiali pubblicati sul sito www.rifiutiebonifica.puglia.it

PPRROODDUUZZIIOONNEE PPRROOCCAAPPIITTEE KKGG 3388,,226688• Percentuale di raccolta differenziata (senza frazione organica) 1133,,5566%%• Percentuale di raccolta differenziata (con frazione organica) 1155,,1166%%

Attualità

rica. Altro esempio virtuoso èquello della riduzione delle bot-tiglie di plastica attraverso l’usodell’acqua di rubinetto o dellacosiddetta acqua del Sindaco. AGiovinazzo con i due distributo-ri attivi siamo sulla buona stra-da. Inoltre il riutilizzo casalingodi contenitori, cassette, secchi e

remmo da soli il problema dellaproduzione dei rifiuti senzal’ausilio della grande industria edella politica nazionale, ma solomantenere la stessa produzionesarebbe un buon risultato, na-turalmente in presenza di unaumento della percentuale di ri-fiuto differenziato.

TTRRAASSPPOORRTTOO EE SSMMAALLTTIIMMEENNTTOO LLIIQQUUAAMMII CCIIVVIILLII EE SSPPEECCIIAALLII,,SSTTUURRAAMMEENNTTOO EE MMAANNUUTTEENNZZIIOONNEE RREETTII FFOOGGNNAARRIIEE,,

TTRRAASSPPOORRTTOO AACCQQUUAA PPOOTTAABBIILLEE,,SSEERRVVIIZZIIOO IIMMMMEEDDIIAATTOO IINN IIMMPPIIAANNTTII AAUUTTOORRIIZZZZAATTII PPRROOPPRRII,,

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CELL.: 335.74.67.579 - 335.596.09.51CENTRO RADIO: 080.374.35.36 - 080.537.87.6870032 BITONTO (Ba) - Via G. Ancona, 3

8 N. 6 - Giugno 2015

(*) Olio vegetale

� L’INCHIESTA DEL MESE

Una soluzione buona per tuttiDue questioni che si intersecano: Antiquarium

e Pro Loco, Pro Loco ed Antiquarium. Come inun’inestricabile matassa, cucita addosso ad

una città che vuol vederci chiaro. Sul centro di do-cumentazione lapidea, sulla sua gestione, sullenote della Soprintendenza Archeologica si è scrittoe detto quasi tutto in questi mesi. Tante volte anchea sproposito. Così come sulla questione legata allasede dell’Associazione, da sempre punto di riferi-mento delle attività culturali cittadine, sebbene ne-gli ultimi anni sia stata molto criticata. Guelfi e ghi-bellini gli uni contro gli altri armati, come spessissi-mo accade a Giovinazzo, hanno fatto levare alta laloro voce. Avrebbe ragione l’Ammi nistrazione comu-nale. No, ha ragione la Pro Loco. Ma di cosa si trat-ta e di quali soluzioni siano già state trovate, quasinessuno sa nulla. Noi abbiam voluto vederci chiaroe siamo andati a sentire l’Assessora alla Cultura,Marianna Paladino, e la Presidentessa della ProLoco, Carolina Serrone. Senza pregiudizi o precon-cetti, senza nessuna teoria nella testa, le abbiamointervistate. La verità sull’intera vicenda, forse, stasolo nelle parole di queste due donne.

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Carolina Serrone: «Attendiamo che ci dicano cosa hanno pensato per noi»Marianna Paladino: «Lavoriamo in sinergia con la Soprintendenza»

11N. 6 - Giugno 2015

PAROLA DI PRESIDENTESSA

«Ècurioso il fatto che siano ar-rivate in contemporanea lanota della Soprintendenza e

la “proposta” di trasferirci nel localedell’Antiquarium». Nella Pro Loco,nonostante i toni si siano smorzati,resta il dubbio che dietro gli ultimiavvenimenti ci sia una ripicca del-l’Amministrazione Comunale per ilpolverone sollevato contro il progettodi trasformazione della camminatastorica di via Marina. La Presiden-tessa Carolina Serrone ha inteso ri-gettare subito le accuse ricevute ri-cordando che la scorsa estate la So-printendenza trovò l’Antiquariumstraordinariamente chiuso a causadi un concomitante incontro fra leparti in municipio, che la Pro Locoattendeva le indicazioni sulla nuovaetichettatura dei reperti e una manoqualificata che rimuovesse la polvereaccumulatasi all’interno delle techeper lavori effettuati nel locale. Perquesto il contenuto della revoca del-la custodia, spedita due mesi primadella scadenza naturale della con-sueta proroga che si rinnova ogni 18mesi, sono risultate come un fulmi-ne a ciel sereno: «Sono 24 anni checustodiamo l’Antiquarium di proprietàdemaniale e fino ad oggi nessuno si èaccorto della sua esistenza, al puntoche molto spesso abbiamo dovutoprendercene cura andando anche ol-tre i compiti inizialmente assegnatici.Strano che oggi tutti abbiano a cuorequesti beni archeologici, ma se i pro-getti annunciati porteranno alla lorovalorizzazione non potremo che es-serne contenti. Intanto siamo ancora

tosto confuse. Se poi l’obiettivo realedell’accanimento contro la Pro Loco èil suo Presidente, identificato ancoracome personaggio politico nonostantela mia assenza dalla vita di partito epreso di mira già nella campagnaelettorale del 2012, allora cambia tut-to». La Presidentessa difende la suaassociazione a spada tratta: «ci accu-sano di essere un circolo ricreativoper anziani quando invece siamoaperti a chiunque. È evidente il nostroimpegno sul territorio visto che orga-nizziamo eventi culturali, conferenze,corsi e visite guidate su richiesta tut-to l’anno, distribuiamo quel poco ma-teriale informativo che ci viene dato.In cambio riceviamo solo accuse, mi-nacce di sfratto e sempre meno fondi,con conseguente maggior esborso deinostri soci. Per i l 2014 l’Am -ministrazione Comunale ci aveva pro-messo 2000 euro, ne abbiamo ricevu-ti solo 700. Siamo quindi in seria dif-ficoltà, in primis per l’organizzazionedel Corteo Storico, per il quale allespese consuete si sono aggiunte quel-le del recupero degli abiti rovinati dal-la pioggia dell’anno scorso. Ma sem-bra che questo sia solo affar nostro,che il corteo non sia un vanto e un’oc-casione per la città». Nonostante tut-to nella sede di Piazza Umberto I nonsi respira aria di guerra. I soci atten-dono con pazienza che venga loro co-municato quale sarà il loro destinoma si augurano vivamente che si agi-sca con rispetto dell’attività di volon-tariato delle persone e la voglia di tu-telare il patrimonio e le tradizioni cit-tadine.

Giuseppe Dalbis

PAROLA DI ASSESSORAAttualità

«Aseguito di recenti verifichecirca la mancata apertura alpubblico del centro di docu-

mentazione archeologica e l'assenzadi idonee garanzie circa la correttaconservazione di un nucleo di repertirinvenuti nell'abitato e nel territoriogiovinazzese, di proprietà demania-le, non sussistono più i termini perconcedere la proroga per la custodiae l'esposizione temporanea deglistessi reperti nella sede di piazzaUmberto I». La nota della Soprinten-denza Archeologica di Taranto,giunta in aprile, aveva messo insubbuglio i vertici della Pro Loco,che aveva il compito di tenere aper-to l’Antiquarium, un centro di do-cumentazione lapideo di varie epo-che, ospitato in un locale attiguoalla sua sede. L’associazione di Piaz-za Umberto I veniva di fatto solleva-ta dall’incarico. Poi il confronto conl’Amministrazione comunale ed infi-ne il tavolo comune negli uffici ba-resi della Soprintendenza ai BeniArtistici e Paesaggistici. Oggi la si-tuazione dell’Antiquarium sembraad una svolta. Per l’Assessora co-munale alla Cultura, Marianna Pa-ladino «non vi è molto da aggiungerea quanto già espresso, in via scrittae di persona, da parte della Soprin-tendenza Archeologica. Lavoriamocon essa in piena sinergia. I reperti –ha proseguito – non saranno persicome paventato da qualcuno. Inten-diamo valorizzare l’Antiquarium at-traverso un progetto di gestione cheintegri quello spazio importantissimo

per Giovinazzo con il Dolmen di SanSilvestro». Come l’Amministrazionecomunale intenda farlo è presto det-to: «Il 23 aprile scorso – ci ha rac-contato la Paladino – il Comune diGiovinazzo ha firmato una conven-zione con l’Università degli Studi diBari “Aldo Moro”, coinvolgendo duedipartimenti. Si tratta – ha poi speci-ficato – anche di realizzare itinerari,visite guidate, brochure e tutto ciòche concerne l’aspetto storico-artisti-co. Se ci dovessero essere laureandiin archeologia saranno impegnatianche a questo scopo e magari all’a-pertura dell’Antiquarium, in sinergiacon la Pro Loco stessa». Poi la speci-

ficazione: «Si è fatta un po’ di confu-sione su questo punto legato all’Anti-quarium e vorrei precisare che la So-printendenza ci ha chiesto un “pro-getto scientifico” come accaduto aCorato e Molfetta, solo per citarvi al-cuni esempi a noi vicini. Quindi – haevidenziato l’Assessora – in unalogica integrata chi gestirà l’An -tiquarium, gestirà evidentemente an-che il Dolmen di San Silvestro. Lapresenza essenziale – ha poi volutoribadire con tono di voce perentorio– sarà quella di un archeologo spe-cializzato, che vanti cioè il titoloconseguito presso la Scuola dispecializzazione in Archeologia».Infine, incalzata dalle nostre do-mande, Marianna Paladino ha volu-to concludere l’intervista parlandodella Pro Loco e dei suoi rapporticon l’associazione di Piazza Umber-to I. «Ho grandissimo rispetto dellaPro Loco – ha chiosato –, che ha me-riti storici innegabili in questa citta-dina. Ed intendo collaborare con ivertici per continuare in un proficuoscambio di idee per il bene di Giovi-nazzo». Quanto alla questione sede,invece, la Paladino ha rimandatotutto agli incontri che si stanno suc-cedendo in questi giorni in cui noiandiamo in stampa, evidenziandocome non sia questione di sua per-tinenza, ma anticipandoci che unabuona soluzione ad un eventualesfratto si possa trovare. GiuseppeDalbis ha sentito l’altra campanaper fornirvi un quadro complessivoesaustivo su entrambe le vicende.

10 N. 6 - Giugno 2015

Gianluca Battista

� L’INCHIESTA DEL MESE

TTRRAASSPPOORRTTOO EE SSMMAALLTTIIMMEENNTTOO LLIIQQUUAAMMII CCIIVVIILLII EE SSPPEECCIIAALLII,,SSTTUURRAAMMEENNTTOO EE MMAANNUUTTEENNZZIIOONNEE RREETTII FFOOGGNNAARRIIEE,,

TTRRAASSPPOORRTTOO AACCQQUUAA PPOOTTAABBIILLEE,,SSEERRVVIIZZIIOO IIMMMMEEDDIIAATTOO IINN IIMMPPIIAANNTTII AAUUTTOORRIIZZZZAATTII PPRROOPPRRII,,

NNOOLLEEGGGGIIOO BBAAGGNNII CCHHIIMMIICCII,, PPEERR MMAANNIIFFEESSTTAAZZIIOONNII,, MMEERRCCAATTII,, FFIIEERREE,, EECCCC..

CELL.: 335.74.67.579 - 335.596.09.51CENTRO RADIO: 080.374.35.36 - 080.537.87.6870032 BITONTO (Ba) - Via G. Ancona, 3

in attesa di leggere cosa prevedeesattamente l’accordo conl’università, che ci auguriamo vadarealmente in porto». C’è attesa ancheper l’evoluzione della questione sede.«Vogliono che paghiamo un canoned’affitto – ha raccontato amareggiatala Serrone – dopo 60 anni che siamoqui dentro in comodato a svolgere unservizio per la città come unica asso-ciazione riconosciuta dallo Statuto co-munale. Hanno visto e rivisto il loca-le, c’è chi ci vuol spostare nell’Anti-quarium, chi qualche metro più in là,chi al primo piano… E tutto questo percollocare qui un Urban Center sulquale ci sembra che le idee siano piut-

Page 11: "in Città" Giugno 2015

Carolina Serrone: «Attendiamo che ci dicano cosa hanno pensato per noi»Marianna Paladino: «Lavoriamo in sinergia con la Soprintendenza»

11N. 6 - Giugno 2015

PAROLA DI PRESIDENTESSA

«Ècurioso il fatto che siano ar-rivate in contemporanea lanota della Soprintendenza e

la “proposta” di trasferirci nel localedell’Antiquarium». Nella Pro Loco,nonostante i toni si siano smorzati,resta il dubbio che dietro gli ultimiavvenimenti ci sia una ripicca del-l’Amministrazione Comunale per ilpolverone sollevato contro il progettodi trasformazione della camminatastorica di via Marina. La Presiden-tessa Carolina Serrone ha inteso ri-gettare subito le accuse ricevute ri-cordando che la scorsa estate la So-printendenza trovò l’Antiquariumstraordinariamente chiuso a causadi un concomitante incontro fra leparti in municipio, che la Pro Locoattendeva le indicazioni sulla nuovaetichettatura dei reperti e una manoqualificata che rimuovesse la polvereaccumulatasi all’interno delle techeper lavori effettuati nel locale. Perquesto il contenuto della revoca del-la custodia, spedita due mesi primadella scadenza naturale della con-sueta proroga che si rinnova ogni 18mesi, sono risultate come un fulmi-ne a ciel sereno: «Sono 24 anni checustodiamo l’Antiquarium di proprietàdemaniale e fino ad oggi nessuno si èaccorto della sua esistenza, al puntoche molto spesso abbiamo dovutoprendercene cura andando anche ol-tre i compiti inizialmente assegnatici.Strano che oggi tutti abbiano a cuorequesti beni archeologici, ma se i pro-getti annunciati porteranno alla lorovalorizzazione non potremo che es-serne contenti. Intanto siamo ancora

tosto confuse. Se poi l’obiettivo realedell’accanimento contro la Pro Loco èil suo Presidente, identificato ancoracome personaggio politico nonostantela mia assenza dalla vita di partito epreso di mira già nella campagnaelettorale del 2012, allora cambia tut-to». La Presidentessa difende la suaassociazione a spada tratta: «ci accu-sano di essere un circolo ricreativoper anziani quando invece siamoaperti a chiunque. È evidente il nostroimpegno sul territorio visto che orga-nizziamo eventi culturali, conferenze,corsi e visite guidate su richiesta tut-to l’anno, distribuiamo quel poco ma-teriale informativo che ci viene dato.In cambio riceviamo solo accuse, mi-nacce di sfratto e sempre meno fondi,con conseguente maggior esborso deinostri soci. Per i l 2014 l’Am -ministrazione Comunale ci aveva pro-messo 2000 euro, ne abbiamo ricevu-ti solo 700. Siamo quindi in seria dif-ficoltà, in primis per l’organizzazionedel Corteo Storico, per il quale allespese consuete si sono aggiunte quel-le del recupero degli abiti rovinati dal-la pioggia dell’anno scorso. Ma sem-bra che questo sia solo affar nostro,che il corteo non sia un vanto e un’oc-casione per la città». Nonostante tut-to nella sede di Piazza Umberto I nonsi respira aria di guerra. I soci atten-dono con pazienza che venga loro co-municato quale sarà il loro destinoma si augurano vivamente che si agi-sca con rispetto dell’attività di volon-tariato delle persone e la voglia di tu-telare il patrimonio e le tradizioni cit-tadine.

Giuseppe Dalbis

PAROLA DI ASSESSORAAttualità

«Aseguito di recenti verifichecirca la mancata apertura alpubblico del centro di docu-

mentazione archeologica e l'assenzadi idonee garanzie circa la correttaconservazione di un nucleo di repertirinvenuti nell'abitato e nel territoriogiovinazzese, di proprietà demania-le, non sussistono più i termini perconcedere la proroga per la custodiae l'esposizione temporanea deglistessi reperti nella sede di piazzaUmberto I». La nota della Soprinten-denza Archeologica di Taranto,giunta in aprile, aveva messo insubbuglio i vertici della Pro Loco,che aveva il compito di tenere aper-to l’Antiquarium, un centro di do-cumentazione lapideo di varie epo-che, ospitato in un locale attiguoalla sua sede. L’associazione di Piaz-za Umberto I veniva di fatto solleva-ta dall’incarico. Poi il confronto conl’Amministrazione comunale ed infi-ne il tavolo comune negli uffici ba-resi della Soprintendenza ai BeniArtistici e Paesaggistici. Oggi la si-tuazione dell’Antiquarium sembraad una svolta. Per l’Assessora co-munale alla Cultura, Marianna Pa-ladino «non vi è molto da aggiungerea quanto già espresso, in via scrittae di persona, da parte della Soprin-tendenza Archeologica. Lavoriamocon essa in piena sinergia. I reperti –ha proseguito – non saranno persicome paventato da qualcuno. Inten-diamo valorizzare l’Antiquarium at-traverso un progetto di gestione cheintegri quello spazio importantissimo

per Giovinazzo con il Dolmen di SanSilvestro». Come l’Amministrazionecomunale intenda farlo è presto det-to: «Il 23 aprile scorso – ci ha rac-contato la Paladino – il Comune diGiovinazzo ha firmato una conven-zione con l’Università degli Studi diBari “Aldo Moro”, coinvolgendo duedipartimenti. Si tratta – ha poi speci-ficato – anche di realizzare itinerari,visite guidate, brochure e tutto ciòche concerne l’aspetto storico-artisti-co. Se ci dovessero essere laureandiin archeologia saranno impegnatianche a questo scopo e magari all’a-pertura dell’Antiquarium, in sinergiacon la Pro Loco stessa». Poi la speci-

ficazione: «Si è fatta un po’ di confu-sione su questo punto legato all’Anti-quarium e vorrei precisare che la So-printendenza ci ha chiesto un “pro-getto scientifico” come accaduto aCorato e Molfetta, solo per citarvi al-cuni esempi a noi vicini. Quindi – haevidenziato l’Assessora – in unalogica integrata chi gestirà l’An -tiquarium, gestirà evidentemente an-che il Dolmen di San Silvestro. Lapresenza essenziale – ha poi volutoribadire con tono di voce perentorio– sarà quella di un archeologo spe-cializzato, che vanti cioè il titoloconseguito presso la Scuola dispecializzazione in Archeologia».Infine, incalzata dalle nostre do-mande, Marianna Paladino ha volu-to concludere l’intervista parlandodella Pro Loco e dei suoi rapporticon l’associazione di Piazza Umber-to I. «Ho grandissimo rispetto dellaPro Loco – ha chiosato –, che ha me-riti storici innegabili in questa citta-dina. Ed intendo collaborare con ivertici per continuare in un proficuoscambio di idee per il bene di Giovi-nazzo». Quanto alla questione sede,invece, la Paladino ha rimandatotutto agli incontri che si stanno suc-cedendo in questi giorni in cui noiandiamo in stampa, evidenziandocome non sia questione di sua per-tinenza, ma anticipandoci che unabuona soluzione ad un eventualesfratto si possa trovare. GiuseppeDalbis ha sentito l’altra campanaper fornirvi un quadro complessivoesaustivo su entrambe le vicende.

10 N. 6 - Giugno 2015

Gianluca Battista

� L’INCHIESTA DEL MESE

TTRRAASSPPOORRTTOO EE SSMMAALLTTIIMMEENNTTOO LLIIQQUUAAMMII CCIIVVIILLII EE SSPPEECCIIAALLII,,SSTTUURRAAMMEENNTTOO EE MMAANNUUTTEENNZZIIOONNEE RREETTII FFOOGGNNAARRIIEE,,

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CELL.: 335.74.67.579 - 335.596.09.51CENTRO RADIO: 080.374.35.36 - 080.537.87.6870032 BITONTO (Ba) - Via G. Ancona, 3

in attesa di leggere cosa prevedeesattamente l’accordo conl’università, che ci auguriamo vadarealmente in porto». C’è attesa ancheper l’evoluzione della questione sede.«Vogliono che paghiamo un canoned’affitto – ha raccontato amareggiatala Serrone – dopo 60 anni che siamoqui dentro in comodato a svolgere unservizio per la città come unica asso-ciazione riconosciuta dallo Statuto co-munale. Hanno visto e rivisto il loca-le, c’è chi ci vuol spostare nell’Anti-quarium, chi qualche metro più in là,chi al primo piano… E tutto questo percollocare qui un Urban Center sulquale ci sembra che le idee siano piut-

Page 12: "in Città" Giugno 2015

13N. 6 - Giugno 2015

#insultoallastoriaBBeessttiiaarriioo ggiioovviinnaazzzzeessee

Attualità

La stagione estiva è ormai alleporte ed in città si registranogià i primi afflussi di turisti ita-

liani e stranieri, che, grazie all'incal-zare delle belle giornate, ne appro-fittano per fare qualche passeggiatasul lungomare e per ammirare il no-

Fossato e Via Madonna degli Angeli.Tante, troppe ed anche brutte sonole scritte ed i simboli fatti con bom-bolette spray da ragazzi che, o pernoia o per emulare qualche scena diun noto film per adolescenti, hannodeciso di rovinare uno dei tanti fiori

12 N. 6 - Giugno 2015

Gaetano Nacci

� LA NOSTRA FOTONOTIZIA

stro centro storico. Peccato, però, che, nel borgo an-

tico, ci siano degli angoli oltraggiatidai vandali. Il riferimento è alloscorcio che si affaccia sul Lungoma-re di Levante, tra Piazza San Salva-tore e la scalinata che unisce di Via

all'occhiello delle bellezze che il pas-sato ci ha consegnato, se non rega-lato.

Ed in questo caso tutta la comu-nità fallisce, perché non si educanoi giovani ad avere rispetto dell'am-biente e delle bellezze storiche (comereagireste se un muro della Catte-drale venisse all'improvviso imbrat-tato dai vandali?) e non si fa nullaper eliminare tali brutture, lascian-do così questo scorcio in mano al-l'incuria ed al degrado. Si offre cosìun cattivo biglietto da visita a colo-ro che decidono di trascorrere unpaio d'ore, o addirittura giornate, aGiovinazzo. Con tanti saluti ai sognidi “città slow”.

Page 13: "in Città" Giugno 2015

13N. 6 - Giugno 2015

#insultoallastoriaBBeessttiiaarriioo ggiioovviinnaazzzzeessee

Attualità

La stagione estiva è ormai alleporte ed in città si registranogià i primi afflussi di turisti ita-

liani e stranieri, che, grazie all'incal-zare delle belle giornate, ne appro-fittano per fare qualche passeggiatasul lungomare e per ammirare il no-

Fossato e Via Madonna degli Angeli.Tante, troppe ed anche brutte sonole scritte ed i simboli fatti con bom-bolette spray da ragazzi che, o pernoia o per emulare qualche scena diun noto film per adolescenti, hannodeciso di rovinare uno dei tanti fiori

12 N. 6 - Giugno 2015

Gaetano Nacci

� LA NOSTRA FOTONOTIZIA

stro centro storico. Peccato, però, che, nel borgo an-

tico, ci siano degli angoli oltraggiatidai vandali. Il riferimento è alloscorcio che si affaccia sul Lungoma-re di Levante, tra Piazza San Salva-tore e la scalinata che unisce di Via

all'occhiello delle bellezze che il pas-sato ci ha consegnato, se non rega-lato.

Ed in questo caso tutta la comu-nità fallisce, perché non si educanoi giovani ad avere rispetto dell'am-biente e delle bellezze storiche (comereagireste se un muro della Catte-drale venisse all'improvviso imbrat-tato dai vandali?) e non si fa nullaper eliminare tali brutture, lascian-do così questo scorcio in mano al-l'incuria ed al degrado. Si offre cosìun cattivo biglietto da visita a colo-ro che decidono di trascorrere unpaio d'ore, o addirittura giornate, aGiovinazzo. Con tanti saluti ai sognidi “città slow”.

Page 14: "in Città" Giugno 2015

LLiibbrriinncciittttàà tra righe e pentagrammiTema del settimo appuntamento è stata la musicadal vivo e quella raccontata attraverso gli scritti

15N. 6 - Giugno 2015

AttualitàAttualità

14 N. 6 - Giugno 2015

Giuseppe Dalbis

La musica e la tradi-zione sono state leprotagoniste del set-

timo appuntamento di “Li-brincittà”, la rassegna let-teraria ideata e curata dalnostro mensile incollaborazione con l’Arci -confraternita Maria SS.del Carmine. La serata del17 maggio ha preso il viacon la commozione e lamalinconia per la rumoro-sa assenza di don NicolaGaudio, assistente spiri-tuale dell’Arciconfraterni-ta e nostro appassionatocollaboratore scomparso afine aprile. A rendergliomaggio, nella chiesa diSan Giovanni Battista incui era solito celebrare oassistere alle iniziativeculturali con grande par-tecipazione, il direttore Fi-lippo D’Attolico. Poi, conla conduzione di MarziaMorva, il ricordo ha la-sciato il posto alla storia.

Anna Catino, pianistae scrittrice giovinazzese,ha presentato il suo libro“La scuola di musica e labanda musicale del RealOspizio di Giovinazzo”,

frutto di un accurato stu-dio dei regolamenti, deglispartiti e di tutto quantoera nell’archivio musicaledell’Istituto Vittorio Ema-nuele II. Con l’ausilio dialcuni passi letti da Ga-briella Serrone, è statomesso in evidenza comeragazzi senza famiglia,guidati da maestri impor-tanti, siano riusciti a co-niugare la passione per lamusica con la vita rigidadell’istituzione, fatta di re-gole, studio e lavoro. LaBanda del Reale Ospizioottenne il prestigioso rico-noscimento di “Banda

Musicale del Regno” e in-trecciò presto la sua storiacon quella della banda cit-tadina fondata nel 1881.Nicola Coppola, Presi-dente dell’Arciconfraterni-ta e appassionato di storialocale, ne ha ricostruitol’evoluzione ripercorrendominuziosamente le vicen-de del complesso bandisti-co fino ai giorni nostri, conuna finestra aperta sullealtre bande sorte negli ul-timi anni.

Grato alla banda giovi-nazzese, da cui è partita lasua carriera, Michele Ja-mil Marzella è stato ilprotagonista della secon-da parte della serata. Nelcurriculum del musicistal ’aver suonato conl’orchestra jazz di Paolo

Lepore, con quella televisi-va di Demo Morselli, l’avercollaborato con RenatoZero e con Roberto Otta-viano. Fino alla nascitaquasi casuale dell’Impro-babilband, un gruppo diricercatori universitari di-ventati musicisti per unafolle idea, come racconta-to dallo stesso Marzellache ha fatto ascoltare alpubblico presente in chie-sa alcuni brani del nuovocd “La via del possibile” edi “Grido Nero”, in cui èevidente la contaminazio-ne tra armonie della no-stra tradizione musicale ebandistica con sonorità ti-piche dell’Africa. Molto co-involgente il finale dellaserata, con le due perso-nalità dell’artista sdoppia-te per dialogare coi pre-senti: Jamil, seguace dellefilosofie orientali, ha fattoconoscere l’amata tuba ti-betana mentre Michele, ilgiovinazzese che da picco-lo suonava in processione,si è scatenato con il piùclassico trombone.

La musica si è quindiimpossessata dell’anticoedificio sacro del centrostorico, prima come paro-la, racconto del passato edella sperimentazione, poicome allegre o esotiche vi-brazioni. Presto ““LLiibbrriinncciittttàà””tornerà con un nuovo ap-puntamento, che ancorauna volta sarà completa-mente diverso dai prece-denti.

Versi ed artea tutto tondoanimerannola notte diSan Giovanni

Approda a Giovinazzo“La Notte Bianca della Poesia”

La ricorrenza di San Gio-vanni segna l’avventodell’estate ed è la notte

magica per eccellenza, in cuii più grandi prodigi sono pos-sibili. La poesia sembra allo-ra essere il modo migliore perdare il benvenuto alla stagio-ne estiva, visto che, insiemead altre espressioni artisti-che, è capace, di ricreareun’atmosfera unica. Per que-sto, il 23 giugno ci sarà “LaNotte Bianca della Poesia”e la novità di quest’anno èche si terrà a Giovinazzo.L’evento, giunto alla quintaedizione, abbandonerà il Pa-lazzo della Provincia, sedeche lo ha visto venire allaluce, per trasferirsi nell’Isti-tuto Vittorio Emanuele II.Una decisione presa dall’or-ganizzatore storico della ma-nifestazione, Nicola De Mat-teo, ex Consigliere provincia-le e Delegato alla gestionedell’Istituto, per dare visibili-tà al territorio della Città Me-tropolitana, che oggi sostitui-sce la Provincia. Per lui, cosìlegato all’edificio settecente-sco giovinazzese, è sembratonaturale scegliere quel luogo,che parla di storia e culturaed è quindi predisposto adaccogliere eventi, trovando inquesta sua scelta l ’ap -provazione ed il supporto delComune di Giovinazzo e del-l’Assessorato alla Cultura,

guidato da Marianna Paladi-no. Dalle 21.00 a mezzanotte,l’atrio ed alcuni locali dell’edi-ficio, tra cui la “Sala Marano”,rivivranno in quella notte gra-zie ai versi dei tanti poeti edassociazioni che prenderannoparte al grande evento accor-rendo da tanti angoli della pe-nisola e non solo. Ben undicipostazioni accoglieranno esi-bizioni di varia natura, dapresentazioni di libri e lettu-

re, fino a performance teatra-li, di danza e mostre, non di-menticando la poesia, reginaassoluta della festa. L’elencodei presenti è lungo ed è de-stinato a crescere: “Associa-zione Pugliese Editori”, “Fe-derazione Italiana degli Edi-tori Indipendenti”, “Accade-mia della Lingua Barese”,“Movimento InternazionaleDonne e Poesia”, “La VallisaPoeti”, “Puglia Legge”, “Cen-

Gabriella Serrone

tro Salute Mentale Gravinadell'Azienda Sanitaria Localedi Bari”, “Poesia in Azione”,“Teatrificio 22”, “Rigenera”,“Note di Poesia”, “Pugliarte”,“Fas Talento da Poeta” ed igiovinazzesi “Collettivo Polar-tis” (a cui è affidato lo spetta-colo che aprirà la serata),“Amici della Musica” e “Amicidel Presepio”. Il programma èancora in via di definizione,ma sembrano essere certealcune chicche comel’anteprima della “Notte diPoesia al Dolmen”, evento cheprevede letture sotto le stellenel Dolmen “La Chianca” diBisceglie, e la finale del talentshow “Talento da Poeta”, cheavrà la sua tappa precedentea Modugno il 12 giugno. Unevento d’eccezione, che nonsolo aprirà ufficialmentel’Estate giovinazzese, ma co-stituirà un’occasione irripeti-bile per la nostra cittadinaper mostrare di essere all’al-tezza di kermesse culturali dilivello regionale e nazionale.

Una delle precedenti edizioni

L'atrio dell'IVE

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LLiibbrriinncciittttàà tra righe e pentagrammiTema del settimo appuntamento è stata la musicadal vivo e quella raccontata attraverso gli scritti

15N. 6 - Giugno 2015

AttualitàAttualità

14 N. 6 - Giugno 2015

Giuseppe Dalbis

La musica e la tradi-zione sono state leprotagoniste del set-

timo appuntamento di “Li-brincittà”, la rassegna let-teraria ideata e curata dalnostro mensile incollaborazione con l’Arci -confraternita Maria SS.del Carmine. La serata del17 maggio ha preso il viacon la commozione e lamalinconia per la rumoro-sa assenza di don NicolaGaudio, assistente spiri-tuale dell’Arciconfraterni-ta e nostro appassionatocollaboratore scomparso afine aprile. A rendergliomaggio, nella chiesa diSan Giovanni Battista incui era solito celebrare oassistere alle iniziativeculturali con grande par-tecipazione, il direttore Fi-lippo D’Attolico. Poi, conla conduzione di MarziaMorva, il ricordo ha la-sciato il posto alla storia.

Anna Catino, pianistae scrittrice giovinazzese,ha presentato il suo libro“La scuola di musica e labanda musicale del RealOspizio di Giovinazzo”,

frutto di un accurato stu-dio dei regolamenti, deglispartiti e di tutto quantoera nell’archivio musicaledell’Istituto Vittorio Ema-nuele II. Con l’ausilio dialcuni passi letti da Ga-briella Serrone, è statomesso in evidenza comeragazzi senza famiglia,guidati da maestri impor-tanti, siano riusciti a co-niugare la passione per lamusica con la vita rigidadell’istituzione, fatta di re-gole, studio e lavoro. LaBanda del Reale Ospizioottenne il prestigioso rico-noscimento di “Banda

Musicale del Regno” e in-trecciò presto la sua storiacon quella della banda cit-tadina fondata nel 1881.Nicola Coppola, Presi-dente dell’Arciconfraterni-ta e appassionato di storialocale, ne ha ricostruitol’evoluzione ripercorrendominuziosamente le vicen-de del complesso bandisti-co fino ai giorni nostri, conuna finestra aperta sullealtre bande sorte negli ul-timi anni.

Grato alla banda giovi-nazzese, da cui è partita lasua carriera, Michele Ja-mil Marzella è stato ilprotagonista della secon-da parte della serata. Nelcurriculum del musicistal ’aver suonato conl’orchestra jazz di Paolo

Lepore, con quella televisi-va di Demo Morselli, l’avercollaborato con RenatoZero e con Roberto Otta-viano. Fino alla nascitaquasi casuale dell’Impro-babilband, un gruppo diricercatori universitari di-ventati musicisti per unafolle idea, come racconta-to dallo stesso Marzellache ha fatto ascoltare alpubblico presente in chie-sa alcuni brani del nuovocd “La via del possibile” edi “Grido Nero”, in cui èevidente la contaminazio-ne tra armonie della no-stra tradizione musicale ebandistica con sonorità ti-piche dell’Africa. Molto co-involgente il finale dellaserata, con le due perso-nalità dell’artista sdoppia-te per dialogare coi pre-senti: Jamil, seguace dellefilosofie orientali, ha fattoconoscere l’amata tuba ti-betana mentre Michele, ilgiovinazzese che da picco-lo suonava in processione,si è scatenato con il piùclassico trombone.

La musica si è quindiimpossessata dell’anticoedificio sacro del centrostorico, prima come paro-la, racconto del passato edella sperimentazione, poicome allegre o esotiche vi-brazioni. Presto ““LLiibbrriinncciittttàà””tornerà con un nuovo ap-puntamento, che ancorauna volta sarà completa-mente diverso dai prece-denti.

Versi ed artea tutto tondoanimerannola notte diSan Giovanni

Approda a Giovinazzo“La Notte Bianca della Poesia”

La ricorrenza di San Gio-vanni segna l’avventodell’estate ed è la notte

magica per eccellenza, in cuii più grandi prodigi sono pos-sibili. La poesia sembra allo-ra essere il modo migliore perdare il benvenuto alla stagio-ne estiva, visto che, insiemead altre espressioni artisti-che, è capace, di ricreareun’atmosfera unica. Per que-sto, il 23 giugno ci sarà “LaNotte Bianca della Poesia”e la novità di quest’anno èche si terrà a Giovinazzo.L’evento, giunto alla quintaedizione, abbandonerà il Pa-lazzo della Provincia, sedeche lo ha visto venire allaluce, per trasferirsi nell’Isti-tuto Vittorio Emanuele II.Una decisione presa dall’or-ganizzatore storico della ma-nifestazione, Nicola De Mat-teo, ex Consigliere provincia-le e Delegato alla gestionedell’Istituto, per dare visibili-tà al territorio della Città Me-tropolitana, che oggi sostitui-sce la Provincia. Per lui, cosìlegato all’edificio settecente-sco giovinazzese, è sembratonaturale scegliere quel luogo,che parla di storia e culturaed è quindi predisposto adaccogliere eventi, trovando inquesta sua scelta l ’ap -provazione ed il supporto delComune di Giovinazzo e del-l’Assessorato alla Cultura,

guidato da Marianna Paladi-no. Dalle 21.00 a mezzanotte,l’atrio ed alcuni locali dell’edi-ficio, tra cui la “Sala Marano”,rivivranno in quella notte gra-zie ai versi dei tanti poeti edassociazioni che prenderannoparte al grande evento accor-rendo da tanti angoli della pe-nisola e non solo. Ben undicipostazioni accoglieranno esi-bizioni di varia natura, dapresentazioni di libri e lettu-

re, fino a performance teatra-li, di danza e mostre, non di-menticando la poesia, reginaassoluta della festa. L’elencodei presenti è lungo ed è de-stinato a crescere: “Associa-zione Pugliese Editori”, “Fe-derazione Italiana degli Edi-tori Indipendenti”, “Accade-mia della Lingua Barese”,“Movimento InternazionaleDonne e Poesia”, “La VallisaPoeti”, “Puglia Legge”, “Cen-

Gabriella Serrone

tro Salute Mentale Gravinadell'Azienda Sanitaria Localedi Bari”, “Poesia in Azione”,“Teatrificio 22”, “Rigenera”,“Note di Poesia”, “Pugliarte”,“Fas Talento da Poeta” ed igiovinazzesi “Collettivo Polar-tis” (a cui è affidato lo spetta-colo che aprirà la serata),“Amici della Musica” e “Amicidel Presepio”. Il programma èancora in via di definizione,ma sembrano essere certealcune chicche comel’anteprima della “Notte diPoesia al Dolmen”, evento cheprevede letture sotto le stellenel Dolmen “La Chianca” diBisceglie, e la finale del talentshow “Talento da Poeta”, cheavrà la sua tappa precedentea Modugno il 12 giugno. Unevento d’eccezione, che nonsolo aprirà ufficialmentel’Estate giovinazzese, ma co-stituirà un’occasione irripeti-bile per la nostra cittadinaper mostrare di essere all’al-tezza di kermesse culturali dilivello regionale e nazionale.

Una delle precedenti edizioni

L'atrio dell'IVE

Page 16: "in Città" Giugno 2015

17N. 6 - Giugno 201516 N. 6 - Giugno 2015

�6 MAGGIO – Unbandito solitario haassaltato nella sera-

ta del 6 maggio la panet-teria Prudente ed è fuggi-to con pochissime decine

di euro. Il malvivente ha fatto irruzione armato di due ogget-ti poco usuali e anche piuttosto ingombranti: un'accetta e unmartello. L'insolito colpo è stato messo a segno intorno alleore 20.00 nell'attività commerciale che sorge lungo via Bi-tonto. Un punto che deve essere stato scelto con accuratez-za, considerata l'agevole via di fuga. All'interno c'erano il ti-tolare ed un cliente. Il rapinatore, con il viso coperto dal cap-puccio della felpa e con le armi bene in vista, ha prima sot-tratto i soldi dal portafogli dell'unico avventore presente, pois'è diretto verso la cassa e si è impossessato dei contanti chevi erano all'interno. Sono stati momenti di panico quelli vis-suti dai presenti, quando il bandito ha fatto irruzione, con ilvolto travisato e brandendo due armi che sembravano mu-tuate da qualche pellicola dell'orrore. Arraffati i soldi – il bot-tino, piuttosto basso, è pari a circa 30 euro –, il malfattore(un uomo di mezza età, probabilmente del posto) è uscito dalnegozio e si è dileguato a piedi per le vie circostanti. Il titola-re, dopo essersi ripreso dallo spavento, ha dato l'allarmechiamando il numero gratuito 112. Sul posto sono giunti iCarabinieri della locale Stazione che hanno ricostruito lefasi del colpo. Sulla scorta della descrizione fornita dal tito-lare i militari hanno avviato le indagini per mettersi sulletracce del responsabile della rapina. Immediatamente sonoscattate le ricerche in tutta la zona. Ed è stata effettuata unabattuta. Ma senza risultato, del bandito nessuna traccia.Come si fosse volatilizzato. Intanto proseguono le indagini,ma l'assenza di telecamere all'interno ed all'esterno della pa-netteria, di certo non agevolerà il lavoro degli inquirenti.

�8 MAGGIO – Due nuove auto per il Comando di Polizia Lo-cale di via Cappuccini. Si tratta di due Wolkswagen Golf 1.6a diesel, già in attività in queste settimane. Scaduto il prece-

dente contratto, ecco che l’Amministrazione Comunale ha dotato ilCorpo di queste due nuovissime vetture. I due nuovi veicoli, allestitidalla Ald Automotive Italia s.r.l. di Roma e noleggiati per 36 mesi alcosto di 45.097,06 euro con l'obiettivo di ricevere assistenza e ga-ranzia e non avere il peso delle manutenzioni sul bilancio, sono equi-paggiati con una dotazione completa di barra polifunzionale con dop-pi lampeggiatori installata sul tetto, sirena bitonale, luci di crocieraper la marcia notturna, fari di profondità, sistema di altoparlanti pereventuali comunicazioni dirette ai cittadini e pannello a messaggi va-riabili per fornire all'utenza informazioni su problematiche legate allacircolazione stradale. Un ausilio ulteriore per gli uomini del Coman-dante Filomeno Camporeale, un modo più efficiente per essere vicinialle esigenze dei cittadini.

Nicola Miccione e Gabriella Serrone - foto di Nicola Miccione

Nuove auto per la polizia localeSi tratta di due Wolkswagen Golf 1.6

�20 MAGGIO – Il primo bando si era concluso con unacontestazione ed il ricorso al Tribunale Amministra-tivo Regionale della Puglia, che aveva dato ragione a

cinque ditte escluse. Dopo la riammissione, l’Ufficio Tecni-co Comunale, guidato dall’ing. Cesare Trematore, ha rias-segnato l’appalto per la "Bonifica e il ripristino ambien-tale delle ex Acciaierie e Ferriere Pugliesi in areaLama Castello". A vincere questa seconda gara è stato ilraggruppamento temporaneo di imprese formato dalla Eco-sistem s.r.l. e dalla De Cristofaro s.r.l., con sede a La-mezia Terme, in provincia di Catanzaro, in località LenzaViscardi. La proposta vincente è stata quella con un ribas-so del 41,49% sull'importo delle prestazioni di

2.600.543,49 euro, posto a base di gara, ed il ribasso del 51,33% sul termine di esecuzione dell'appalto, previsto da progetto in 150giorni. Secondo classificato un altro consorzio composto dalla SIR s.r.l. e dall'Ecomar Italia s.p.a. di Carovigno, in provincia di Brin-disi. In quel caso l'offerta a ribasso sull'importo delle prestazioni era stata del 37,23%, mentre quella temporale era stata del 40%.Avevano partecipato al nuovo bando nove aziende, con l'esclusione di due. Chiunque volesse far ricorso ed impugnare questa deci-sione dinnanzi al TAR, potrà farlo entro trenta giorni dalla data di assegnazione dell'appalto.

Gianluca Battista

�22 MAGGIO – Expo 2015, l’Esposizione Universale di Milano, è sicuramente ve-trina delle bellezze nazionali. Hanno avuto l'onore di essere considerati tali duecapolavori giovinazzesi, il "San Felice in Cattedra" e la "Cassetta Eburnea" che

dal 22 maggio sono ospiti presso la Galleria Italia della grande esposizione milanesee vi resteranno fino ad ottobre per essere visitati da milioni di persone. Artefice dellaprestigiosa trasferta è Vittorio Sgarbi, il critico d'arte da sempre innamorato delle dueopere, tanto da portare il "San Felice" anche nella prima serata di Rai 2, e precisa-mente a "Virus – Il contagio delle idee", in onda ogni giovedì sera. Complice di Sgarbi,Oscar Farinetti, inventore di Eataly, presente ad Expo con il più grande ristorante almondo e un padiglione all’interno di cui c’è il percorso denominato “Il tesoro d’Italia”che vede presenti le nostre opere. Il "San Felice" era tornato solo pochi mesi fa daun'altra mostra organizzata sempre dal critico più famoso della tv al Castello di Mi-randolo di San Secondo di Pinerolo, nel torinese. Si tratta di una delle principali opere di Lorenzo Lotto, dipinta nel 1542 e custo-dita nella nostra chiesa di San Domenico. Meno nota è invece la "Cassetta Eburnea" che raramente esce dal cavò dell'istituto banca-rio presso il quale è custodita. Il reliquario, ricoperto da formelle in avorio raffiguranti guerrieri, musici, danzatrici e un centauro, furinvenuto negli anni '80 in una nicchia dell'abside della Cattedrale, ma le sue origini (XI sec.?, ndr), probabilmente collegabili a Co-stantinopoli, e il motivo della sua tumulazione dietro l'altare maggiore della chiesa madre giovinazzese, sono ancora da approfondire.Comprensibile dunque la soddisfazione e l'orgoglio della Pro Loco e dell'Amministrazione Comunale di una delle poche città pu-gliesi che hanno l'onore di essere presenti ad Expo 2015 attraverso due beni artistici così preziosi ma finora poco valorizzati.

Giuseppe Dalbis

Arte e storia giovinazzese ad Expo 2015Grazie a Vittorio Sgarbi il “San Felice in Cattedra” e la “Cassetta Eburnea” in mostra a Milano

�19 MAGGIO – Torna l’estate e torna il bisogno direndere praticabili i luoghi più frequentati dellanostra cittadina. Per questo, l’ordinanza n.

49/P.L. emessa dal Comandante di Polizia Locale, Fi-lomeno Camporeale, in data 19 maggio, ha dispostoche «in Piazza Vittorio Emanuele II, dal civico 85 al civi-co 33 e Lungomare Marina Italiana, tratto compreso traPiazza Porto e Via Venturieri è vietato l'accesso a tutti iveicoli, fatta eccezione per quelli in servizio di emergen-za, forze di polizia, Vigili del Fuoco, ambulanze e veico-li al servizio di persone con limitate o impedite capacitàmotorie». La centralissima piazza sarà chiusa al traffico tutti i giorni dalle 20.00 alle 24.00, nei mesi di giugno e luglio, e dalle 19.00alle 24.00, in agosto; le domeniche dalle 19.00 alle 24.00, a giugno e luglio, e dalle 17.00 alle 24.00 nelle domeniche agosta-ne ed il 15 agosto tra il civico n. 64 ed il civico n. 33 e dalle ore 20.00 alle ore 24.00 per Piazza Vittorio Emanuele II tra ilcivico n. 85 ed il civico n. 64. In situazione di emergenza, sarà possibile accedere per i mezzi di soccorso o di servizio per personecon difficoltà motorie «transitando per il varco centrale dello sbarramento sito in corrispondenza delle isole spartitraffico». Un’altra or-dinanza sarà emessa successivamente per disciplinare ulteriormente la chiusura nel periodo della Festa Patronale.

Gabriella Serrone

Chiusura estiva di Piazza Vittorio Emanuele IIDisposizioni ed orari nell’ordinanza della Polizia Municipale

Nicola Miccione

Rapina con accetta e martelloUn bandito solitario all'assalto della panetteria Prudente di via Bitonto

Un mese in pilloleBonifica ex AFP, assegnati nuovamente i lavori

Vincitrici consociate due aziende calabresi

RADIANT

CALDAIE A GASNINO MARZELLAIMPIANTI E RIPARAZIONI IDROTERMICHE

E CONDIZIONAMENTOESECUZIONE OPERE EDILI

70054 Giovinazzo (Bari) - 1ª Trav. XX Settembre, 20Uff. 080.3947256 - Cell. 349.4266418

Il panificio rapinato

Le nuove auto della PL

Piazza Vittorio Emanuele II

Le zone da bonificare

Il "San Felice in Cattedra"

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17N. 6 - Giugno 201516 N. 6 - Giugno 2015

�6 MAGGIO – Unbandito solitario haassaltato nella sera-

ta del 6 maggio la panet-teria Prudente ed è fuggi-to con pochissime decine

di euro. Il malvivente ha fatto irruzione armato di due ogget-ti poco usuali e anche piuttosto ingombranti: un'accetta e unmartello. L'insolito colpo è stato messo a segno intorno alleore 20.00 nell'attività commerciale che sorge lungo via Bi-tonto. Un punto che deve essere stato scelto con accuratez-za, considerata l'agevole via di fuga. All'interno c'erano il ti-tolare ed un cliente. Il rapinatore, con il viso coperto dal cap-puccio della felpa e con le armi bene in vista, ha prima sot-tratto i soldi dal portafogli dell'unico avventore presente, pois'è diretto verso la cassa e si è impossessato dei contanti chevi erano all'interno. Sono stati momenti di panico quelli vis-suti dai presenti, quando il bandito ha fatto irruzione, con ilvolto travisato e brandendo due armi che sembravano mu-tuate da qualche pellicola dell'orrore. Arraffati i soldi – il bot-tino, piuttosto basso, è pari a circa 30 euro –, il malfattore(un uomo di mezza età, probabilmente del posto) è uscito dalnegozio e si è dileguato a piedi per le vie circostanti. Il titola-re, dopo essersi ripreso dallo spavento, ha dato l'allarmechiamando il numero gratuito 112. Sul posto sono giunti iCarabinieri della locale Stazione che hanno ricostruito lefasi del colpo. Sulla scorta della descrizione fornita dal tito-lare i militari hanno avviato le indagini per mettersi sulletracce del responsabile della rapina. Immediatamente sonoscattate le ricerche in tutta la zona. Ed è stata effettuata unabattuta. Ma senza risultato, del bandito nessuna traccia.Come si fosse volatilizzato. Intanto proseguono le indagini,ma l'assenza di telecamere all'interno ed all'esterno della pa-netteria, di certo non agevolerà il lavoro degli inquirenti.

�8 MAGGIO – Due nuove auto per il Comando di Polizia Lo-cale di via Cappuccini. Si tratta di due Wolkswagen Golf 1.6a diesel, già in attività in queste settimane. Scaduto il prece-

dente contratto, ecco che l’Amministrazione Comunale ha dotato ilCorpo di queste due nuovissime vetture. I due nuovi veicoli, allestitidalla Ald Automotive Italia s.r.l. di Roma e noleggiati per 36 mesi alcosto di 45.097,06 euro con l'obiettivo di ricevere assistenza e ga-ranzia e non avere il peso delle manutenzioni sul bilancio, sono equi-paggiati con una dotazione completa di barra polifunzionale con dop-pi lampeggiatori installata sul tetto, sirena bitonale, luci di crocieraper la marcia notturna, fari di profondità, sistema di altoparlanti pereventuali comunicazioni dirette ai cittadini e pannello a messaggi va-riabili per fornire all'utenza informazioni su problematiche legate allacircolazione stradale. Un ausilio ulteriore per gli uomini del Coman-dante Filomeno Camporeale, un modo più efficiente per essere vicinialle esigenze dei cittadini.

Nicola Miccione e Gabriella Serrone - foto di Nicola Miccione

Nuove auto per la polizia localeSi tratta di due Wolkswagen Golf 1.6

�20 MAGGIO – Il primo bando si era concluso con unacontestazione ed il ricorso al Tribunale Amministra-tivo Regionale della Puglia, che aveva dato ragione a

cinque ditte escluse. Dopo la riammissione, l’Ufficio Tecni-co Comunale, guidato dall’ing. Cesare Trematore, ha rias-segnato l’appalto per la "Bonifica e il ripristino ambien-tale delle ex Acciaierie e Ferriere Pugliesi in areaLama Castello". A vincere questa seconda gara è stato ilraggruppamento temporaneo di imprese formato dalla Eco-sistem s.r.l. e dalla De Cristofaro s.r.l., con sede a La-mezia Terme, in provincia di Catanzaro, in località LenzaViscardi. La proposta vincente è stata quella con un ribas-so del 41,49% sull'importo delle prestazioni di

2.600.543,49 euro, posto a base di gara, ed il ribasso del 51,33% sul termine di esecuzione dell'appalto, previsto da progetto in 150giorni. Secondo classificato un altro consorzio composto dalla SIR s.r.l. e dall'Ecomar Italia s.p.a. di Carovigno, in provincia di Brin-disi. In quel caso l'offerta a ribasso sull'importo delle prestazioni era stata del 37,23%, mentre quella temporale era stata del 40%.Avevano partecipato al nuovo bando nove aziende, con l'esclusione di due. Chiunque volesse far ricorso ed impugnare questa deci-sione dinnanzi al TAR, potrà farlo entro trenta giorni dalla data di assegnazione dell'appalto.

Gianluca Battista

�22 MAGGIO – Expo 2015, l’Esposizione Universale di Milano, è sicuramente ve-trina delle bellezze nazionali. Hanno avuto l'onore di essere considerati tali duecapolavori giovinazzesi, il "San Felice in Cattedra" e la "Cassetta Eburnea" che

dal 22 maggio sono ospiti presso la Galleria Italia della grande esposizione milanesee vi resteranno fino ad ottobre per essere visitati da milioni di persone. Artefice dellaprestigiosa trasferta è Vittorio Sgarbi, il critico d'arte da sempre innamorato delle dueopere, tanto da portare il "San Felice" anche nella prima serata di Rai 2, e precisa-mente a "Virus – Il contagio delle idee", in onda ogni giovedì sera. Complice di Sgarbi,Oscar Farinetti, inventore di Eataly, presente ad Expo con il più grande ristorante almondo e un padiglione all’interno di cui c’è il percorso denominato “Il tesoro d’Italia”che vede presenti le nostre opere. Il "San Felice" era tornato solo pochi mesi fa daun'altra mostra organizzata sempre dal critico più famoso della tv al Castello di Mi-randolo di San Secondo di Pinerolo, nel torinese. Si tratta di una delle principali opere di Lorenzo Lotto, dipinta nel 1542 e custo-dita nella nostra chiesa di San Domenico. Meno nota è invece la "Cassetta Eburnea" che raramente esce dal cavò dell'istituto banca-rio presso il quale è custodita. Il reliquario, ricoperto da formelle in avorio raffiguranti guerrieri, musici, danzatrici e un centauro, furinvenuto negli anni '80 in una nicchia dell'abside della Cattedrale, ma le sue origini (XI sec.?, ndr), probabilmente collegabili a Co-stantinopoli, e il motivo della sua tumulazione dietro l'altare maggiore della chiesa madre giovinazzese, sono ancora da approfondire.Comprensibile dunque la soddisfazione e l'orgoglio della Pro Loco e dell'Amministrazione Comunale di una delle poche città pu-gliesi che hanno l'onore di essere presenti ad Expo 2015 attraverso due beni artistici così preziosi ma finora poco valorizzati.

Giuseppe Dalbis

Arte e storia giovinazzese ad Expo 2015Grazie a Vittorio Sgarbi il “San Felice in Cattedra” e la “Cassetta Eburnea” in mostra a Milano

�19 MAGGIO – Torna l’estate e torna il bisogno direndere praticabili i luoghi più frequentati dellanostra cittadina. Per questo, l’ordinanza n.

49/P.L. emessa dal Comandante di Polizia Locale, Fi-lomeno Camporeale, in data 19 maggio, ha dispostoche «in Piazza Vittorio Emanuele II, dal civico 85 al civi-co 33 e Lungomare Marina Italiana, tratto compreso traPiazza Porto e Via Venturieri è vietato l'accesso a tutti iveicoli, fatta eccezione per quelli in servizio di emergen-za, forze di polizia, Vigili del Fuoco, ambulanze e veico-li al servizio di persone con limitate o impedite capacitàmotorie». La centralissima piazza sarà chiusa al traffico tutti i giorni dalle 20.00 alle 24.00, nei mesi di giugno e luglio, e dalle 19.00alle 24.00, in agosto; le domeniche dalle 19.00 alle 24.00, a giugno e luglio, e dalle 17.00 alle 24.00 nelle domeniche agosta-ne ed il 15 agosto tra il civico n. 64 ed il civico n. 33 e dalle ore 20.00 alle ore 24.00 per Piazza Vittorio Emanuele II tra ilcivico n. 85 ed il civico n. 64. In situazione di emergenza, sarà possibile accedere per i mezzi di soccorso o di servizio per personecon difficoltà motorie «transitando per il varco centrale dello sbarramento sito in corrispondenza delle isole spartitraffico». Un’altra or-dinanza sarà emessa successivamente per disciplinare ulteriormente la chiusura nel periodo della Festa Patronale.

Gabriella Serrone

Chiusura estiva di Piazza Vittorio Emanuele IIDisposizioni ed orari nell’ordinanza della Polizia Municipale

Nicola Miccione

Rapina con accetta e martelloUn bandito solitario all'assalto della panetteria Prudente di via Bitonto

Un mese in pilloleBonifica ex AFP, assegnati nuovamente i lavori

Vincitrici consociate due aziende calabresi

RADIANT

CALDAIE A GASNINO MARZELLAIMPIANTI E RIPARAZIONI IDROTERMICHE

E CONDIZIONAMENTOESECUZIONE OPERE EDILI

70054 Giovinazzo (Bari) - 1ª Trav. XX Settembre, 20Uff. 080.3947256 - Cell. 349.4266418

Il panificio rapinato

Le nuove auto della PL

Piazza Vittorio Emanuele II

Le zone da bonificare

Il "San Felice in Cattedra"

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19N. 6 - Giugno 2015

Arte e CulturaArte e Cultura

18 N. 6 - Giugno 2015

La carriera e l’orgogliodelle sue origini italiane

Ammirare John Turturro,elegantissimo, vestito dauna nota griffe italiana, sul-

la copertina del Magazine Style n.5 di Maggio 2015 edito dal Cor-riere della Sera è stato un piace-re! Leggendo il sommario scopria-mo che l’attore, regista e sceneg-giatore, tra i più importanti inambito cinematografico interna-zionale è protagonista di un ser-vizio a lui dedicato. L’intervista ciemoziona intensamente quandoscopriamo la sua risposta alla do-manda «Ricorda il suo primo viag-gio in Italia?». Ebbene sì, anche segià consapevoli dell’affetto cheTurturro nutre per la nostra ter-ra, ancora una volta restiamopiacevolmente sorpresi nel legge-re «… Certo che rammentol’incontro con questo vostro Paese(l’Italia n.d.r.) che ha dato i natalia mio padre in quel di Giovinazzo,in provincia di Bari, …». Per tuttinoi, e per i giovinazzesi appassio-nati del cinema di John Turturro,questo pensiero da lui espresso èmotivo di grande orgoglio. Ognivolta che si parla delle sue origi-ni italo-americane John Turturronomina Giovinazzo, il paese nata-le di suo padre Nicola emigrato aNew York da piccolo con la fami-glia e divenuto poi carpentiere,

mentre sua mamma, siciliana,era una cantante jazz. Di JohnTurturro si ricorda la prima visi-ta a Giovinazzo che risale al1987. L’attore contattò Nicola Ba-varo a New York e gli disse di vo-ler venire a Giovinazzo a conosce-re i parenti di suo padre Nicola.Durante le riprese in Jugoslaviadel film “Mamma Lucia”, nel qua-le recitò accanto a Sofia Loren,arrivò qui in paese e con piacereconobbe la famiglia Turturro, nu-merosa e sempre molto unita, so-prannominata in dialetto “i ga-rofn”, garofani per quei capelliricci che tra gli altri ha il cuginoNicola, tanto da somigliare moltoall’attore. In quell’occasione chie-se di vedere la casa sita in viaGaetano Vernice dove aveva vis-suto suo padre e si fermò a casadi uno dei cugini che riunì intor-no a lui tutta la famiglia. È pro-prio Nicola Turturro a ricordareancora con emozione un pensieroche l’attore, allora trentenne, co-municò loro quando gli chieserodella sua carriera. «Sto ricevendomolte richieste di lavoro – affermòJohn Turturro – anche ruoli dacomparsa, da attore non protago-nista e per la pubblicità ma devostudiare ancora molto recitazione,ho puntato sulla mia carriera di

storico e archivista di Giovinazzo,che lo accompagnò in Cattedraledove il celebre attore si commosseguardando l’Edicola che racchiudel’icona di Maria SS. di CorsignanoProtettrice di Giovinazzo ed esclamònel “suo italiano”: “La Madonna dipapà!”.

L’attore si mostrò curioso di co-noscere e scoprire notizie storichenel corso di quella passeggiata nelcentro storico. Michele Bonserio siemoziona ancora oggi nel ricordarequesto momento indimenticabileche si concluse quando l’attore glidisse che appena possibile sarebberitornato a Giovinazzo e che tra lecose da fare avrebbe voluto vederel’Archivio della Cattedrale. La foto fi-nale ed un buon gelato all’Anticocaffè Amoia in piazza prima dei sa-luti e della partenza. Chi scrive haavuto il grande piacere di conoscer-lo e di parlargli a Bari il 19 ottobre2010 al Cineporto, dove John Tur-turro presentava il suo bellissimofilm-documentario “Passione” girato

a Napoli e dedicato alla tradizionemusicale partenopea (presentatofuori concorso alla Mostra del Cine-ma di Venezia, n.d.r.). Anche a Bari,incontrò i parenti giovinazzesi, ricor-dò le origini dei suoi genitori e no-minò Giovinazzo. Si è sempre dimo-strato orgoglioso di questo, lo ha fat-to in svariate occasioni e gliene sia-mo grati. Continuiamo a seguirlo alcinema appassionati delle sue storieed interpretazioni (in oltre 70 film,n.d.r.). In questi giorni John Turtur-ro, in un ruolo ironico e divertente, èsul grande schermo in “Mia Madre”di Nanni Moretti, uno dei tre filmrappresentanti l’Italia al Festival diCannes. Dopo la proiezione del filmal Festival c’è stato un lunghissimoapplauso attribuito al regista e agliattori lì in sala, ottimo consenso manessun premio assegnato alla pelli-cola. La speranza di rivedere a Gio-vinazzo il nostro mito John Turturroè sempre viva, e se non è chiederetroppo, sarebbe meraviglioso se ve-nisse qui anche per un ciak!

Marzia Morva

Ègiunta al suo quarto ed ultimo appuntamento lariflessione sulla famiglia come laboratorio di

pace, lo scorso 14 Maggio presso la Parrocchia San-t'Agostino, ad opera della Vicaria e dell'Osservatorioper la Legalità e per la difesa del Bene Comune diGiovinazzo. Il relatore scelto per questo incontro, in-titolato “Famiglia, culla dei sogni di Dio” è statoDon Salvatore Leopizzi, parroco presso la Parroc-chia Sant'Antonio di Gallipoli e Consigliere naziona-

le Pax Christi. Testimone di tante esperienze condi-vise con don Tonino Bello, si è rivelata la persona in-dicata ad accompagnare la comunità nella riflessio-ne sul tema, come voluto da Papa Francesco in pro-spettiva del Sinodo sulla Famiglia. Ha regalato pa-role di speranza e coraggio, riprendendo la citazionedi Don Tonino Bello “la fioritura della primavera spi-rituale invaderà il mondo”, per testimoniare quantoviva sia la speranza, frutto dell'impegno, conoscen-za e responsabilità. Di qui le basi per costruire lapace intesa come bene comune della famiglia, come“sogno divino” che nasce dall'intelligenza e dalla co-scienza. Riconoscendoci in questa precisa immaginedi famiglia, ci riconosceremo tutti insieme nell'unicaVerità di figli dell'unico Padre. L'Amore nella famigliaè uno scambio, non è mai unilaterale, e cresce nu-trendosi delle reciproche differenze e trasformando-le in ricchezza. È questa la Famiglia concepita nel di-segno divino, è questa l'immagine che deve emerge-re anche nel contesto sociale e politico, contro laperdita di personalizzazione e dignità. La provoca-zione e l'incoraggiamento di Don Salvatore Leopizzihanno fortemente scosso gli animi e le coscienze del-la comunità. La speranza ha oggi anche il valore diquesta riflessione.

Roberta de Ruvo

“Ogni favola è un gioco” cantava Edoardo Bennato e noi condividiamo.Nel nostro caso la favola è “Alice oltre lo specchio”, ovvero il se-

condo viaggio che Alice compie nel suo mondo fantastico. La favola da lospunto alla creazione della Mostra dal titolo: “OLTRE LO SPECCHIO e quelche Alice vi trovò” ideata e realizzata dall’artista Vicky Depalma conl’Associazione Culturale Artefuori. La Personale di pittura della giovane ar-tista da vita anche ad un gioco interattivo con i ventiquattro bambini del-la classe 4ªA della Scuola Primaria Papa Giovanni XXIII. Infatti ai bambi-ni, seguiti dall’insegnante di Italiano, nell’ambito del Progetto Lettura, sono

state consegnate un po’ di tempo fa dodici brani-sequenze in cui il raccontoè stato suddiviso. L’artista, nonché scenografa e progettista grafica, ha rea-lizzato su tavole di legno, con svariate tecniche miste pittoriche e materi-che i quadri relativi alle sequenze della favola mentre i ragazzi a scuolahanno elaborato con fantasia e creatività ogni brano dal punto di vista ar-tistico-pittorico liberi di realizzarlo come meglio desideravano. Il risultato èstato splendido dal punto di vista sia artistico che della chiave di letturadata da ogni bambino ai passi del racconto e agli elementi in essi racchiu-si. Gli alunni di quarta della Scuola Primaria hanno così estrapolato le im-magini dal testo, hanno elaborato, fantasticato, immaginato e descritto.Tutti i bambini sono divenuti così protagonisti di una Mostra Personale di-venuta Collettiva che ha fornito ai ragazzi la possibilità di confrontarsi conrisultati soddisfacenti con un’artista professionista che fa arte a tempo pie-no. L’artista Vicky Depalma ideatrice di questo progetto ha così afferma-to: «Realizzare semplicemente una personale di pittura materica sul tema, lavedevo un po' sterile e fine a se stessa. Così mi è venuta l'idea di "ospitare"i bambini e rendere il mio lavoro sul testo interattivo con l'aiuto dell'Associa-zione Culturale Artefuori; confrontarmi con menti pulite e libere dai parame-tri adulti. È stato interessante – ha concluso – avvicinare i bambini alla let-tura e nutrire la loro immaginazione attraverso l'uso delle matite e colori. Sa-rebbe bello se un bambino diventasse il critico obiettivo di un'immagine arti-stica e il critico tornasse a guardare con gli occhi di un bambino».

Marzia Morva

LLaa FFaammiigglliiaa,, ““ccuullllaa””ddeeii ssooggnnii ddii DDiiooUltimo incontro dell'Osservatorio per laLegalità e per la difesa del Bene Comune

John Turturro

Napoli, Febbraio 2010: John Turturro con il cugino Raffaele Turturro

Panoramica della mostraattore e regista e sento che il miomomento arriverà!». È stato pro-prio così visto che negli anni a se-guire i riconoscimenti, i consensie la Palma d’Oro a Cannes sonoconcreta conferma di una lungacarriera sempre in ascesa. Daquella visita ai parenti i rapportisono stati sempre curati con at-tenzione dal noto attore che inpiù momenti ha creato la giustaoccasione per incontrarli, peresempio a Napoli quando i giova-ni cugini Manlio e Sabrina Tur-turro andarono a trovarlo a teatrodove nel 2006 portò in scena“Souls of Naples”, rivisitazioneteatrale di “Questi Fantasmi” untesto di Eduardo de Filippo, poireplicato a teatro a New York, incui recitava l’ attrice e cuginaAida Turturro. In seguito VivianaTurturro andò a trovarlo a New

York e fu ospite a casa sua. NelFebbraio 2010 un bel gruppo diparenti fu da lui invitato e ospita-to a Napoli dove a teatro nel ruo-lo di autore, regista e attore por-tò in scena “Italian Folktales”, li-beramente ispirato alle Fiabe ita-liane di Italo Calvino a dimostra-zione della sua attrazione verso lacultura del suo paese di origine.In questo spettacolo, tra gli altrirecitavano Katherine Borowitzsua moglie, il figlio Diego e AidaTurturro. Nel Luglio 2010 era aBarletta per un importante ap-puntamento di lavoro e chiese diessere accompagnato a Giovinaz-zo per incontrare i parenti in for-ma privata e in quella circostan-za chiese di fare un giretto nelcentro storico. Per circa due orefu emotivamente impegnato ac-canto al dott. Michele Bonserio,

7 luglio 2010 - L’attore John Turturro e parte della numerosa famiglia Turturro riunitaa casa del cugino Raffaele

“Oltre lo specchio e quel che Alice vi trovò”Mostra personale di Vicky Depalma

Page 19: "in Città" Giugno 2015

19N. 6 - Giugno 2015

Arte e CulturaArte e Cultura

18 N. 6 - Giugno 2015

La carriera e l’orgogliodelle sue origini italiane

Ammirare John Turturro,elegantissimo, vestito dauna nota griffe italiana, sul-

la copertina del Magazine Style n.5 di Maggio 2015 edito dal Cor-riere della Sera è stato un piace-re! Leggendo il sommario scopria-mo che l’attore, regista e sceneg-giatore, tra i più importanti inambito cinematografico interna-zionale è protagonista di un ser-vizio a lui dedicato. L’intervista ciemoziona intensamente quandoscopriamo la sua risposta alla do-manda «Ricorda il suo primo viag-gio in Italia?». Ebbene sì, anche segià consapevoli dell’affetto cheTurturro nutre per la nostra ter-ra, ancora una volta restiamopiacevolmente sorpresi nel legge-re «… Certo che rammentol’incontro con questo vostro Paese(l’Italia n.d.r.) che ha dato i natalia mio padre in quel di Giovinazzo,in provincia di Bari, …». Per tuttinoi, e per i giovinazzesi appassio-nati del cinema di John Turturro,questo pensiero da lui espresso èmotivo di grande orgoglio. Ognivolta che si parla delle sue origi-ni italo-americane John Turturronomina Giovinazzo, il paese nata-le di suo padre Nicola emigrato aNew York da piccolo con la fami-glia e divenuto poi carpentiere,

mentre sua mamma, siciliana,era una cantante jazz. Di JohnTurturro si ricorda la prima visi-ta a Giovinazzo che risale al1987. L’attore contattò Nicola Ba-varo a New York e gli disse di vo-ler venire a Giovinazzo a conosce-re i parenti di suo padre Nicola.Durante le riprese in Jugoslaviadel film “Mamma Lucia”, nel qua-le recitò accanto a Sofia Loren,arrivò qui in paese e con piacereconobbe la famiglia Turturro, nu-merosa e sempre molto unita, so-prannominata in dialetto “i ga-rofn”, garofani per quei capelliricci che tra gli altri ha il cuginoNicola, tanto da somigliare moltoall’attore. In quell’occasione chie-se di vedere la casa sita in viaGaetano Vernice dove aveva vis-suto suo padre e si fermò a casadi uno dei cugini che riunì intor-no a lui tutta la famiglia. È pro-prio Nicola Turturro a ricordareancora con emozione un pensieroche l’attore, allora trentenne, co-municò loro quando gli chieserodella sua carriera. «Sto ricevendomolte richieste di lavoro – affermòJohn Turturro – anche ruoli dacomparsa, da attore non protago-nista e per la pubblicità ma devostudiare ancora molto recitazione,ho puntato sulla mia carriera di

storico e archivista di Giovinazzo,che lo accompagnò in Cattedraledove il celebre attore si commosseguardando l’Edicola che racchiudel’icona di Maria SS. di CorsignanoProtettrice di Giovinazzo ed esclamònel “suo italiano”: “La Madonna dipapà!”.

L’attore si mostrò curioso di co-noscere e scoprire notizie storichenel corso di quella passeggiata nelcentro storico. Michele Bonserio siemoziona ancora oggi nel ricordarequesto momento indimenticabileche si concluse quando l’attore glidisse che appena possibile sarebberitornato a Giovinazzo e che tra lecose da fare avrebbe voluto vederel’Archivio della Cattedrale. La foto fi-nale ed un buon gelato all’Anticocaffè Amoia in piazza prima dei sa-luti e della partenza. Chi scrive haavuto il grande piacere di conoscer-lo e di parlargli a Bari il 19 ottobre2010 al Cineporto, dove John Tur-turro presentava il suo bellissimofilm-documentario “Passione” girato

a Napoli e dedicato alla tradizionemusicale partenopea (presentatofuori concorso alla Mostra del Cine-ma di Venezia, n.d.r.). Anche a Bari,incontrò i parenti giovinazzesi, ricor-dò le origini dei suoi genitori e no-minò Giovinazzo. Si è sempre dimo-strato orgoglioso di questo, lo ha fat-to in svariate occasioni e gliene sia-mo grati. Continuiamo a seguirlo alcinema appassionati delle sue storieed interpretazioni (in oltre 70 film,n.d.r.). In questi giorni John Turtur-ro, in un ruolo ironico e divertente, èsul grande schermo in “Mia Madre”di Nanni Moretti, uno dei tre filmrappresentanti l’Italia al Festival diCannes. Dopo la proiezione del filmal Festival c’è stato un lunghissimoapplauso attribuito al regista e agliattori lì in sala, ottimo consenso manessun premio assegnato alla pelli-cola. La speranza di rivedere a Gio-vinazzo il nostro mito John Turturroè sempre viva, e se non è chiederetroppo, sarebbe meraviglioso se ve-nisse qui anche per un ciak!

Marzia Morva

Ègiunta al suo quarto ed ultimo appuntamento lariflessione sulla famiglia come laboratorio di

pace, lo scorso 14 Maggio presso la Parrocchia San-t'Agostino, ad opera della Vicaria e dell'Osservatorioper la Legalità e per la difesa del Bene Comune diGiovinazzo. Il relatore scelto per questo incontro, in-titolato “Famiglia, culla dei sogni di Dio” è statoDon Salvatore Leopizzi, parroco presso la Parroc-chia Sant'Antonio di Gallipoli e Consigliere naziona-

le Pax Christi. Testimone di tante esperienze condi-vise con don Tonino Bello, si è rivelata la persona in-dicata ad accompagnare la comunità nella riflessio-ne sul tema, come voluto da Papa Francesco in pro-spettiva del Sinodo sulla Famiglia. Ha regalato pa-role di speranza e coraggio, riprendendo la citazionedi Don Tonino Bello “la fioritura della primavera spi-rituale invaderà il mondo”, per testimoniare quantoviva sia la speranza, frutto dell'impegno, conoscen-za e responsabilità. Di qui le basi per costruire lapace intesa come bene comune della famiglia, come“sogno divino” che nasce dall'intelligenza e dalla co-scienza. Riconoscendoci in questa precisa immaginedi famiglia, ci riconosceremo tutti insieme nell'unicaVerità di figli dell'unico Padre. L'Amore nella famigliaè uno scambio, non è mai unilaterale, e cresce nu-trendosi delle reciproche differenze e trasformando-le in ricchezza. È questa la Famiglia concepita nel di-segno divino, è questa l'immagine che deve emerge-re anche nel contesto sociale e politico, contro laperdita di personalizzazione e dignità. La provoca-zione e l'incoraggiamento di Don Salvatore Leopizzihanno fortemente scosso gli animi e le coscienze del-la comunità. La speranza ha oggi anche il valore diquesta riflessione.

Roberta de Ruvo

“Ogni favola è un gioco” cantava Edoardo Bennato e noi condividiamo.Nel nostro caso la favola è “Alice oltre lo specchio”, ovvero il se-

condo viaggio che Alice compie nel suo mondo fantastico. La favola da lospunto alla creazione della Mostra dal titolo: “OLTRE LO SPECCHIO e quelche Alice vi trovò” ideata e realizzata dall’artista Vicky Depalma conl’Associazione Culturale Artefuori. La Personale di pittura della giovane ar-tista da vita anche ad un gioco interattivo con i ventiquattro bambini del-la classe 4ªA della Scuola Primaria Papa Giovanni XXIII. Infatti ai bambi-ni, seguiti dall’insegnante di Italiano, nell’ambito del Progetto Lettura, sono

state consegnate un po’ di tempo fa dodici brani-sequenze in cui il raccontoè stato suddiviso. L’artista, nonché scenografa e progettista grafica, ha rea-lizzato su tavole di legno, con svariate tecniche miste pittoriche e materi-che i quadri relativi alle sequenze della favola mentre i ragazzi a scuolahanno elaborato con fantasia e creatività ogni brano dal punto di vista ar-tistico-pittorico liberi di realizzarlo come meglio desideravano. Il risultato èstato splendido dal punto di vista sia artistico che della chiave di letturadata da ogni bambino ai passi del racconto e agli elementi in essi racchiu-si. Gli alunni di quarta della Scuola Primaria hanno così estrapolato le im-magini dal testo, hanno elaborato, fantasticato, immaginato e descritto.Tutti i bambini sono divenuti così protagonisti di una Mostra Personale di-venuta Collettiva che ha fornito ai ragazzi la possibilità di confrontarsi conrisultati soddisfacenti con un’artista professionista che fa arte a tempo pie-no. L’artista Vicky Depalma ideatrice di questo progetto ha così afferma-to: «Realizzare semplicemente una personale di pittura materica sul tema, lavedevo un po' sterile e fine a se stessa. Così mi è venuta l'idea di "ospitare"i bambini e rendere il mio lavoro sul testo interattivo con l'aiuto dell'Associa-zione Culturale Artefuori; confrontarmi con menti pulite e libere dai parame-tri adulti. È stato interessante – ha concluso – avvicinare i bambini alla let-tura e nutrire la loro immaginazione attraverso l'uso delle matite e colori. Sa-rebbe bello se un bambino diventasse il critico obiettivo di un'immagine arti-stica e il critico tornasse a guardare con gli occhi di un bambino».

Marzia Morva

LLaa FFaammiigglliiaa,, ““ccuullllaa””ddeeii ssooggnnii ddii DDiiooUltimo incontro dell'Osservatorio per laLegalità e per la difesa del Bene Comune

John Turturro

Napoli, Febbraio 2010: John Turturro con il cugino Raffaele Turturro

Panoramica della mostraattore e regista e sento che il miomomento arriverà!». È stato pro-prio così visto che negli anni a se-guire i riconoscimenti, i consensie la Palma d’Oro a Cannes sonoconcreta conferma di una lungacarriera sempre in ascesa. Daquella visita ai parenti i rapportisono stati sempre curati con at-tenzione dal noto attore che inpiù momenti ha creato la giustaoccasione per incontrarli, peresempio a Napoli quando i giova-ni cugini Manlio e Sabrina Tur-turro andarono a trovarlo a teatrodove nel 2006 portò in scena“Souls of Naples”, rivisitazioneteatrale di “Questi Fantasmi” untesto di Eduardo de Filippo, poireplicato a teatro a New York, incui recitava l’ attrice e cuginaAida Turturro. In seguito VivianaTurturro andò a trovarlo a New

York e fu ospite a casa sua. NelFebbraio 2010 un bel gruppo diparenti fu da lui invitato e ospita-to a Napoli dove a teatro nel ruo-lo di autore, regista e attore por-tò in scena “Italian Folktales”, li-beramente ispirato alle Fiabe ita-liane di Italo Calvino a dimostra-zione della sua attrazione verso lacultura del suo paese di origine.In questo spettacolo, tra gli altrirecitavano Katherine Borowitzsua moglie, il figlio Diego e AidaTurturro. Nel Luglio 2010 era aBarletta per un importante ap-puntamento di lavoro e chiese diessere accompagnato a Giovinaz-zo per incontrare i parenti in for-ma privata e in quella circostan-za chiese di fare un giretto nelcentro storico. Per circa due orefu emotivamente impegnato ac-canto al dott. Michele Bonserio,

7 luglio 2010 - L’attore John Turturro e parte della numerosa famiglia Turturro riunitaa casa del cugino Raffaele

“Oltre lo specchio e quel che Alice vi trovò”Mostra personale di Vicky Depalma

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21N. 6 - Giugno 2015

Successo per i primi due appuntamentidella rassegna musicale a cura dell’associazioneConcerto Bandistico “Città di Giovinazzo”

Stagione concertistica,buona la terza

Arte e Cultura

In una cittadina come la nostra,in cui la tradizione bandistica elo studio della musica ne hanno

plasmato da sempre l’identità, nonpoteva mancare un evento musica-le d’eccezione. La “Stagione Con-certistica”, ideata dall’Associa-zione culturale Concerto Bandi-stico “Città di Giovinazzo” con ilpatrocinio del Comune di Giovi-nazzo e dell’Assessorato alla Cul-tura, è giunta alla sua terza edizio-ne, proponendo tre serate di altis-sima qualità, di cui due sono giàandate in scena in questo mese.Ritmi coinvolgenti per il concertodel 3 maggio, che ha portato sulpalco dell’Auditorium “Don ToninoBello” l’orchestra “Filarmonica Pu-gliese” ed il gruppo “Terra di Voci”,due importanti realtà musicali lo-cali le cui esibizioni raccolgonosempre grandi consensi. I duegruppi si sono esibiti nel concerto“Suite Indiana”, opera del com-positore argentino Jorge Cardoso,che ha fatto ascoltare al folto pub-blico musiche della tradizione su-damericana in un crescendo di so-norità trascinanti. Le chitarre soli-ste di Gaetano Depalma e NicolaNesta hanno accompagnato glistraordinari musicisti della “Filar-monica Pugliese”, magistralmen-te diretti dal Maestro Giovanni Mi-nafra, nell’esecuzione di quattrotempi, ciascuno dedicato ad unanazione sudamericana: dai roman-tici “Argentina-Milonga” e “Para-guay – Guarania” ai più vivaci “Ve-nezuela- Aguinaldo y Joropo” e“Brasil – Aires de Samba y Mar-cha”, fino al notissimo brano fuoriprogramma “Tico Tico”. Emozio-nante anche la seconda parte del

concerto con l’esibizione di “Terradi Voci”, ed in particolare con lesplendide suggestioni suggeritedalla voce di Mariangela Di Ca-pua, guidata dalla musica di Gae-tano Depalma, alla chitarra, di Ni-

cola Nesta, alla chitarra ed al bas-so, Leonardo Lospalluti, al man-dolino e allo charango, e MaurizioD’Agostino, alle percussioni. Me-lodie capaci di ricreare atmosfere,disegnare luoghi e dare volti a per-sone e storie, invogliando i presen-ti a ballare, anche se timidamente.Talento di scena anche nel concer-to del 16 maggio. I musicisti bisce-gliesi della Brass Ensemble “IlCenacolo”, diretti dal MaestroSalvatore Barile, hanno propostoun repertorio vario, che ha spazia-to dalla musica barocca al jazz.Una formazione musicale di soliottoni, suonati da una ventina di

ragazzi giovanissimi ed estrema-mente promettenti, che si sono for-mati presso la Scuola Media “Mon-terisi” di Bisceglie ad indirizzo mu-sicale. Con il gruppo, composto daalunni ancora frequentanti ed exalunni ormai professionisti, si èesibito anche il talentuoso giovi-nazzese Andrea Depalma, membrodella Banda “Città di Giovinaz-zo”, gruppo che proporrà musichedal grande schermo nel prossimoconcerto. Musicisti giovani, macon esperienza maturata in diver-se esibizioni, regionali e non solo,come nella Cattedrale di Ruvo diPuglia, nel sito Archeologico delleBasiliche Paleocristiane di Cimitilea Napoli o ancora nella SagradaFamilia di Barcellona. Talento edesperienza la loro, frutto di unaformazione adeguata e di una pas-sione smisurata, che hanno sor-preso piacevolmente il pubblico. Ilriscontro positivo dei due concerti

di questa terza edizione è la provadel bisogno crescente a Giovinazzodi cultura, ed in questo caso dimusica. Ed a questo bisogno silega inevitabilmente quello di unastruttura che possa ospitarel’offerta culturale concepita dalleassociazioni locali. Per il momento,in mancanza di una struttura ade-guata, la rassegna musicale termi-nerà nell’Auditorium “Don ToninoBello” per l’ultimo appuntamento,posticipato dal 6 all’11 giugno perevitare la concomitanza con la fi-nale di Champions League (aveteletto bene!) tra Juventus e Barcel-lona.

20 N. 6 - Giugno 2015

Gabriella Serrone

Arte e Cultura

La Scuola San Giovanni Bosco prosegue “A TUTTA VELA”

Presentato nelmese di di-cembre alla

presenza di geni-tori e alunni pres-so l’aula magnadella scuola, ilprogetto messo apunto in collabo-razione con ilCentro Velico Gio-vinazzo A.S.D., utilizza il format delProgetto VELASCUOLA, frutto di unprotocollo d’intesa tra il M.I.U.R. e laFederazione Italiana Vela che prevedecome obiettivo, la creazione e lo svi-luppo di una Cultura Nautica nellegiovani generazioni (come peraltrosancito dall’art. 52 del D.L. n° 171 del18.07.2005 Codice della Nautica dadiporto).

Il raggiungimento di tale ambiziosafinalità avviene attraverso quattrofasi: lo sviluppo di una sana coscien-za ambientale; l'instaurazione dei cor-retti modelli di vita sportiva; la sco-perta e la ricerca, attraverso l'arte e laletteratura, della cultura marinara;l'acquisizione di conoscenze e di abili-tà che costituiranno la base di futureprofessionalità.

Il progetto VELASCUOLA rappre-senta un formato unitario basato sul-le conoscenze tecniche, proprie dellaFederazione Italiana Vela, attraversol’utilizzo dei quadri formativi dellaFIV.

Il progetto ha visto coinvolti circa

Dott. Vito Crismale, Referente FIV - Docente Mara Spadavecchia, Referente Area Motoria 1∆C.D.

160 alunni delle classi seconde equarte del 1° Circolo Didattico che, apartire dal 12 gennaio e fino al termi-ne dell’anno scolastico, seguiti daipropri insegnati e da istruttori federa-li hanno sviluppato le quattro fasi so-pra descritte attraverso lezioni inaula, laboratori specifici, visite guida-te presso la sede del Centro VelicoGiovinazzo, il bacino portuale e la Ca-pitaneria di Porto.

Questa entusiasmante esperienza

si sta concludendo con l’uscita inmare su imbarcazioni a vela messe adisposizione dai soci del Centro Veli-co.

Nella veleggiata i giovani marinaihanno messo in pratica quanto ap-preso nel corso dell’anno scolastico edurante la prevista manifestazione fi-nale augureranno “BUON VENTO”alle Autorità e genitori che vorrannoessere presenti alla chiusura di que-sta bellissima esperienza.

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21N. 6 - Giugno 2015

Successo per i primi due appuntamentidella rassegna musicale a cura dell’associazioneConcerto Bandistico “Città di Giovinazzo”

Stagione concertistica,buona la terza

Arte e Cultura

In una cittadina come la nostra,in cui la tradizione bandistica elo studio della musica ne hanno

plasmato da sempre l’identità, nonpoteva mancare un evento musica-le d’eccezione. La “Stagione Con-certistica”, ideata dall’Associa-zione culturale Concerto Bandi-stico “Città di Giovinazzo” con ilpatrocinio del Comune di Giovi-nazzo e dell’Assessorato alla Cul-tura, è giunta alla sua terza edizio-ne, proponendo tre serate di altis-sima qualità, di cui due sono giàandate in scena in questo mese.Ritmi coinvolgenti per il concertodel 3 maggio, che ha portato sulpalco dell’Auditorium “Don ToninoBello” l’orchestra “Filarmonica Pu-gliese” ed il gruppo “Terra di Voci”,due importanti realtà musicali lo-cali le cui esibizioni raccolgonosempre grandi consensi. I duegruppi si sono esibiti nel concerto“Suite Indiana”, opera del com-positore argentino Jorge Cardoso,che ha fatto ascoltare al folto pub-blico musiche della tradizione su-damericana in un crescendo di so-norità trascinanti. Le chitarre soli-ste di Gaetano Depalma e NicolaNesta hanno accompagnato glistraordinari musicisti della “Filar-monica Pugliese”, magistralmen-te diretti dal Maestro Giovanni Mi-nafra, nell’esecuzione di quattrotempi, ciascuno dedicato ad unanazione sudamericana: dai roman-tici “Argentina-Milonga” e “Para-guay – Guarania” ai più vivaci “Ve-nezuela- Aguinaldo y Joropo” e“Brasil – Aires de Samba y Mar-cha”, fino al notissimo brano fuoriprogramma “Tico Tico”. Emozio-nante anche la seconda parte del

concerto con l’esibizione di “Terradi Voci”, ed in particolare con lesplendide suggestioni suggeritedalla voce di Mariangela Di Ca-pua, guidata dalla musica di Gae-tano Depalma, alla chitarra, di Ni-

cola Nesta, alla chitarra ed al bas-so, Leonardo Lospalluti, al man-dolino e allo charango, e MaurizioD’Agostino, alle percussioni. Me-lodie capaci di ricreare atmosfere,disegnare luoghi e dare volti a per-sone e storie, invogliando i presen-ti a ballare, anche se timidamente.Talento di scena anche nel concer-to del 16 maggio. I musicisti bisce-gliesi della Brass Ensemble “IlCenacolo”, diretti dal MaestroSalvatore Barile, hanno propostoun repertorio vario, che ha spazia-to dalla musica barocca al jazz.Una formazione musicale di soliottoni, suonati da una ventina di

ragazzi giovanissimi ed estrema-mente promettenti, che si sono for-mati presso la Scuola Media “Mon-terisi” di Bisceglie ad indirizzo mu-sicale. Con il gruppo, composto daalunni ancora frequentanti ed exalunni ormai professionisti, si èesibito anche il talentuoso giovi-nazzese Andrea Depalma, membrodella Banda “Città di Giovinaz-zo”, gruppo che proporrà musichedal grande schermo nel prossimoconcerto. Musicisti giovani, macon esperienza maturata in diver-se esibizioni, regionali e non solo,come nella Cattedrale di Ruvo diPuglia, nel sito Archeologico delleBasiliche Paleocristiane di Cimitilea Napoli o ancora nella SagradaFamilia di Barcellona. Talento edesperienza la loro, frutto di unaformazione adeguata e di una pas-sione smisurata, che hanno sor-preso piacevolmente il pubblico. Ilriscontro positivo dei due concerti

di questa terza edizione è la provadel bisogno crescente a Giovinazzodi cultura, ed in questo caso dimusica. Ed a questo bisogno silega inevitabilmente quello di unastruttura che possa ospitarel’offerta culturale concepita dalleassociazioni locali. Per il momento,in mancanza di una struttura ade-guata, la rassegna musicale termi-nerà nell’Auditorium “Don ToninoBello” per l’ultimo appuntamento,posticipato dal 6 all’11 giugno perevitare la concomitanza con la fi-nale di Champions League (aveteletto bene!) tra Juventus e Barcel-lona.

20 N. 6 - Giugno 2015

Gabriella Serrone

Arte e Cultura

La Scuola San Giovanni Bosco prosegue “A TUTTA VELA”

Presentato nelmese di di-cembre alla

presenza di geni-tori e alunni pres-so l’aula magnadella scuola, ilprogetto messo apunto in collabo-razione con ilCentro Velico Gio-vinazzo A.S.D., utilizza il format delProgetto VELASCUOLA, frutto di unprotocollo d’intesa tra il M.I.U.R. e laFederazione Italiana Vela che prevedecome obiettivo, la creazione e lo svi-luppo di una Cultura Nautica nellegiovani generazioni (come peraltrosancito dall’art. 52 del D.L. n° 171 del18.07.2005 Codice della Nautica dadiporto).

Il raggiungimento di tale ambiziosafinalità avviene attraverso quattrofasi: lo sviluppo di una sana coscien-za ambientale; l'instaurazione dei cor-retti modelli di vita sportiva; la sco-perta e la ricerca, attraverso l'arte e laletteratura, della cultura marinara;l'acquisizione di conoscenze e di abili-tà che costituiranno la base di futureprofessionalità.

Il progetto VELASCUOLA rappre-senta un formato unitario basato sul-le conoscenze tecniche, proprie dellaFederazione Italiana Vela, attraversol’utilizzo dei quadri formativi dellaFIV.

Il progetto ha visto coinvolti circa

Dott. Vito Crismale, Referente FIV - Docente Mara Spadavecchia, Referente Area Motoria 1∆C.D.

160 alunni delle classi seconde equarte del 1° Circolo Didattico che, apartire dal 12 gennaio e fino al termi-ne dell’anno scolastico, seguiti daipropri insegnati e da istruttori federa-li hanno sviluppato le quattro fasi so-pra descritte attraverso lezioni inaula, laboratori specifici, visite guida-te presso la sede del Centro VelicoGiovinazzo, il bacino portuale e la Ca-pitaneria di Porto.

Questa entusiasmante esperienza

si sta concludendo con l’uscita inmare su imbarcazioni a vela messe adisposizione dai soci del Centro Veli-co.

Nella veleggiata i giovani marinaihanno messo in pratica quanto ap-preso nel corso dell’anno scolastico edurante la prevista manifestazione fi-nale augureranno “BUON VENTO”alle Autorità e genitori che vorrannoessere presenti alla chiusura di que-sta bellissima esperienza.

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23N. 6 - Giugno 201522 N. 6 - Giugno 2015

Ambiente

VIA REP. ITALIANA, 106/FBITONTO (BA) - TEL. [email protected](SOTTO I PORTICI)AzzurraGIOIELLERIA

Rivenditore autorizzato

Mattinata di pulizia per una Giovinazzo più sostenibile e vivibile

Pneumatici, pezzi di polistirolo spar-si ovunque, bombole del gas, pac-

chetti di sigarette, cibo scaduto ancorasigillato nelle confezioni originarie,bottiglie in vetro di bevande alcolichedi ogni genere, mattoni, forchette, piat-ti e bicchieri di plastica, cassette dellafrutta, cartoni di pizza da asporto, bot-tigliette d’acqua rigorosamente di pla-stica, mozziconi di sigarette, cartaunta d’olio da cucina, sedie a sdraio,lattine, fusti di detersivi, metalli vari.

Questa la lunga lista di rifiuti ri-mossi dai volontari dell’AssociazioneLED Giovinazzo, coadiuvati da altricittadini che, domenica 10 maggio,

hanno deciso di rendere il molo di Po-nente del porticciolo, comunementenoto come “Braccio”, un luogo più pu-lito e fruibile.

L’iniziativa di LED, “Dateci unBraccio”, si inserisce in quella di piùampio raggio organizzata durante laSERR (Settimana Europea per la Ridu-zione dei Rifiuti), divulgata sui social-network e sui siti d’informazione, co-nosciuta come “Let’s Clean Up Euro-pe”, giornata di pulizia europea.

Muniti di pinze, bustoni e guanti,poco più di venti volontari per oltre treore di lavoro hanno riempito circa ven-ti bustoni di materiale, non dimenti-

cando di differenziare i rifiuti.Lo scopo principale dell’iniziativa,

sottolineano gli organizzatori, è quellodi educare e sensibilizzare - non solo lenuove generazioni - su quanto sia fon-damentale rispettare l’ambiente, i no-stri parchi, le nostre coste, che sonoquei luoghi stessi su cui, d’estate,stendiamo i nostri asciugamani damare per abbronzarci o per trascorrerele serate in compagnia.

La speranza, dunque, è proprioquella di educare contro la nostra stes-sa inciviltà e noncuranza: una dura eardua battaglia, ma non di certo im-possibile.

Dario Verolino

EcoLED ha ridato il“Braccio” a GiovinazzoEcoLED ha ridato il“Braccio” a Giovinazzo

Il gruppo di LED

Bustoni pieni per l'incuria di molti

Alcune circostanze concomi-tanti in ambito musicale,mi hanno spinto a tirar

fuori alcuni appunti che stilai,circa dodici anni fa, in occasionedi una mia visita all’Expo-Levan-te di Bari che si svolgeva annual-mente a fine marzo. In quella do-menica, fra le manifestazioni col-laterali della Fiera del turismo edel tempo libero, si tennero unaserie di concerti musicali di alcu-ni gruppi pugliesi che suonavanorepertori swing e jazz. Durantel’esibizione di un gruppo origina-rio di Lecce, ascoltai un pezzomusicale che, fin dalle primenote, mi sembrava molto familia-re ma non riuscivo a ricordarne iltitolo. Al termine dell’esecuzionechiesi al direttore del gruppo ilnome del brano eseguito e mi fudetto che era “Blues on parade”di Woody Herman. Appena arri-vai a casa, a colpo sicuro, presi laraccolta delle marce funebri e ri-ascoltai lo “Stabat Mater” diGioacchino Rossini, e precisa-mente il secondo movimento:

“Cujus animam gementem”. Era-no identici nella melodia, cam-biava solo il ritmo! Incredulità ecuriosità mi spinse ad approfon-dire ancor più l’analisi dei duepezzi e, confrontando i due spar-titi, ebbi la certezza che si tratta-va di un plagio. Il plagio musica-le è l’illecita appropriazione e pre-sentazione al pubblico, sotto pro-prio nome, di un’opera o di unaparte di essa, che è frutto dell’in-gegno altrui. E’ difficile stabilirel’intenzionalità del plagio el’inconsapevole utilizzo di fram-menti di brani. Ma conosciamomeglio i due pezzi. Lo Stabat Ma-ter fu commissionato nel 1832dall’arcivescovo di Siviglia aGioacchino Rossini (1792 – 1868)che, ammalatosi, lo fece termina-re al suo amico Giovanni Tadoli-ni e concesse la direzione dellaprima esecuzione pubblica in Ita-lia nel 1842 a Gaetano Donizetti.Woody Herman (1913 – 1987) ,americano, clarinettista e alto-sassofonista, direttore di varieorchestre, fu un grande esponen-

te dell’era dello swing al pari diBenny Goodman e Duke Elling-ton. Il 13 dicembre del 1939pubblicò una raccolta intitolata“Blues on parade” che contenevapezzi swing e blues, tra cui il bra-no che dava il nome al disco e ilfamoso “Woodchopper’s ball”. Ilsecondo brano in scaletta, ap-punto “Blues on parade”, fuscritto da Herman e dal suotrombonista Toby Tyler ed arran-giato da Jemes Jiggs Noble. Peruna più chiara comparazione, ri-porto le prime righe dei due spar-titi.

In queste ultime settimane hoconsultato numerosi siti internetma di questo plagio non c’è trac-cia, cioè nessuno se ne è accortoe ne ha dato notizia. Solo un cer-to James Wood, circa due annifa, ha postato su YouTube unanota di dieci parole in merito aduna “assonanza” tra i due brani.All’amico prof. Felice Bologna, di-rettore del Gran Concerto bandi-stico “Città di Giovinazzo”, consi-glio di inserire, nel suo repertoriodi musica leggera, il brano “Blueson parade” e di eseguirlo accop-piato al secondo movimento dello“Stabat Mater”, in modo da farnotare le notevoli somiglianze.

Nicola Coppola

Èscomparsa a Closter nel lontano New Jersey, USA, Maria De San-tis; ciò ha arrecato dolore a quanti la amarono, frequentandola. Ma-

ria nacque a Giovinazzo dove visse fino alla sua partenza. Giovanissi-ma con la voglia di lavorare, date le necessità della sua famiglia dopoil decesso del padre, si rese esperta di ta-glio e cucito; ciò le permise di allestire nel-la propria casa un laboratorio frequentatoda numerose allieve alle quali trasmise lesue conoscenze sartoriali. In un momentogiusto della sua vita conobbe Gaetano Ger-minario suo concittadino con il quale si unìin matrimonio. Insieme vissero l'esperienzadell'emigrazione trasferendosi negli StatiUniti d'America dove superando le nume-rose difficoltà che il fenomeno comporta,crebbero i quattro figli che hanno formatola loro famiglia: Anna, Michele, Gaetano eAntonio. Maria ai doveri di moglie e di ma-dre affiancò la sua esperienza lavorativa inserendosi nel settore del-l'abbigliamento. Questa completezza di persona la fece essere degnarappresentante di "Donna italiana all'estero" che comprendeva la tra-smissione dei valori che hanno formato la sua esistenza: l'educazionedei figli, la conservazione della lingua madre e delle tradizioni del pae-se d'origine. L'unione familiare poi, ha saputo tenerla dando affetto aifratelli Vito, Franco, Vincenzo, Tony e Gina, che l'hanno raggiunta ne-gli USA. Suo era anche il compito di non dimenticare le nostre usanzealimentari. In ogni circostanza festiva dell'anno impastava scarcelle, ta-ralli, ciambelle, cartellate e calzoni. Vogliamo ricordarla così Maria DeSantis Germinario: brava e operosa e bella, degna figlia di Giovinazzo.

In ricordo di una donna speciale

LA SCOMPARSADI MARIA DE SANTIS

Sempre con noi

Maria De Santis passed away in Closter, in the far New Jersey, USA.This sad happening caused sorrow to those who knew and loved

her. Maria was born in Giovinazzo, where she lived till her father’sdeath. Since she was a very young and willing girl, she became a cut-

ting and sewing expert, in order tomeet her family’s needs after herfather’s death. This led her to runa business in her house, whichwas frequented by several ap-prentices to whom she transmittedher tailoring knowledge. In a posi-tive moment of her life, Maria metGaetano Germinario, a fellow citi-zen who married her. They emi-grated together in the USA, where,after overcoming several difficul-ties, they formed their own familygiving birth to their children Anna,

Michele, Gaetano and Antonio. Together with her duties as mother andwife, Maria worked in the clothing industry. Such activities made her acomplete woman and a worthy representative of the “Italian womanabroad” award, which refers to her ability of passing down her life va-lues: her children education, her mother tongue and native town tradi-tions conservation. She was able to keep the family united loving her bro-thers Vito, Franco, Vincenzo, Tony and Gina, who joined her in the USA.She had also the task to pass on Italian food traditions. In every feastduring the year, she prepared “scarcelle”, “taralli”, donuts, “cartellate”and “calzone”. We want to remember Maria as a kind, willing and beau-tiful woman, as well as a virtuous daughter of Giovinazzo.

In memory of a special woman

MARIA DE SANTIS’PASSINGTraduzione a cura di Gabriella Serrone

UN INEDITO PLAGIO MUSICALESTABAT MATER di Gioacchino Rossini

Page 23: "in Città" Giugno 2015

23N. 6 - Giugno 201522 N. 6 - Giugno 2015

Ambiente

VIA REP. ITALIANA, 106/FBITONTO (BA) - TEL. [email protected](SOTTO I PORTICI)AzzurraGIOIELLERIA

Rivenditore autorizzato

Mattinata di pulizia per una Giovinazzo più sostenibile e vivibile

Pneumatici, pezzi di polistirolo spar-si ovunque, bombole del gas, pac-

chetti di sigarette, cibo scaduto ancorasigillato nelle confezioni originarie,bottiglie in vetro di bevande alcolichedi ogni genere, mattoni, forchette, piat-ti e bicchieri di plastica, cassette dellafrutta, cartoni di pizza da asporto, bot-tigliette d’acqua rigorosamente di pla-stica, mozziconi di sigarette, cartaunta d’olio da cucina, sedie a sdraio,lattine, fusti di detersivi, metalli vari.

Questa la lunga lista di rifiuti ri-mossi dai volontari dell’AssociazioneLED Giovinazzo, coadiuvati da altricittadini che, domenica 10 maggio,

hanno deciso di rendere il molo di Po-nente del porticciolo, comunementenoto come “Braccio”, un luogo più pu-lito e fruibile.

L’iniziativa di LED, “Dateci unBraccio”, si inserisce in quella di piùampio raggio organizzata durante laSERR (Settimana Europea per la Ridu-zione dei Rifiuti), divulgata sui social-network e sui siti d’informazione, co-nosciuta come “Let’s Clean Up Euro-pe”, giornata di pulizia europea.

Muniti di pinze, bustoni e guanti,poco più di venti volontari per oltre treore di lavoro hanno riempito circa ven-ti bustoni di materiale, non dimenti-

cando di differenziare i rifiuti.Lo scopo principale dell’iniziativa,

sottolineano gli organizzatori, è quellodi educare e sensibilizzare - non solo lenuove generazioni - su quanto sia fon-damentale rispettare l’ambiente, i no-stri parchi, le nostre coste, che sonoquei luoghi stessi su cui, d’estate,stendiamo i nostri asciugamani damare per abbronzarci o per trascorrerele serate in compagnia.

La speranza, dunque, è proprioquella di educare contro la nostra stes-sa inciviltà e noncuranza: una dura eardua battaglia, ma non di certo im-possibile.

Dario Verolino

EcoLED ha ridato il“Braccio” a GiovinazzoEcoLED ha ridato il“Braccio” a Giovinazzo

Il gruppo di LED

Bustoni pieni per l'incuria di molti

Alcune circostanze concomi-tanti in ambito musicale,mi hanno spinto a tirar

fuori alcuni appunti che stilai,circa dodici anni fa, in occasionedi una mia visita all’Expo-Levan-te di Bari che si svolgeva annual-mente a fine marzo. In quella do-menica, fra le manifestazioni col-laterali della Fiera del turismo edel tempo libero, si tennero unaserie di concerti musicali di alcu-ni gruppi pugliesi che suonavanorepertori swing e jazz. Durantel’esibizione di un gruppo origina-rio di Lecce, ascoltai un pezzomusicale che, fin dalle primenote, mi sembrava molto familia-re ma non riuscivo a ricordarne iltitolo. Al termine dell’esecuzionechiesi al direttore del gruppo ilnome del brano eseguito e mi fudetto che era “Blues on parade”di Woody Herman. Appena arri-vai a casa, a colpo sicuro, presi laraccolta delle marce funebri e ri-ascoltai lo “Stabat Mater” diGioacchino Rossini, e precisa-mente il secondo movimento:

“Cujus animam gementem”. Era-no identici nella melodia, cam-biava solo il ritmo! Incredulità ecuriosità mi spinse ad approfon-dire ancor più l’analisi dei duepezzi e, confrontando i due spar-titi, ebbi la certezza che si tratta-va di un plagio. Il plagio musica-le è l’illecita appropriazione e pre-sentazione al pubblico, sotto pro-prio nome, di un’opera o di unaparte di essa, che è frutto dell’in-gegno altrui. E’ difficile stabilirel’intenzionalità del plagio el’inconsapevole utilizzo di fram-menti di brani. Ma conosciamomeglio i due pezzi. Lo Stabat Ma-ter fu commissionato nel 1832dall’arcivescovo di Siviglia aGioacchino Rossini (1792 – 1868)che, ammalatosi, lo fece termina-re al suo amico Giovanni Tadoli-ni e concesse la direzione dellaprima esecuzione pubblica in Ita-lia nel 1842 a Gaetano Donizetti.Woody Herman (1913 – 1987) ,americano, clarinettista e alto-sassofonista, direttore di varieorchestre, fu un grande esponen-

te dell’era dello swing al pari diBenny Goodman e Duke Elling-ton. Il 13 dicembre del 1939pubblicò una raccolta intitolata“Blues on parade” che contenevapezzi swing e blues, tra cui il bra-no che dava il nome al disco e ilfamoso “Woodchopper’s ball”. Ilsecondo brano in scaletta, ap-punto “Blues on parade”, fuscritto da Herman e dal suotrombonista Toby Tyler ed arran-giato da Jemes Jiggs Noble. Peruna più chiara comparazione, ri-porto le prime righe dei due spar-titi.

In queste ultime settimane hoconsultato numerosi siti internetma di questo plagio non c’è trac-cia, cioè nessuno se ne è accortoe ne ha dato notizia. Solo un cer-to James Wood, circa due annifa, ha postato su YouTube unanota di dieci parole in merito aduna “assonanza” tra i due brani.All’amico prof. Felice Bologna, di-rettore del Gran Concerto bandi-stico “Città di Giovinazzo”, consi-glio di inserire, nel suo repertoriodi musica leggera, il brano “Blueson parade” e di eseguirlo accop-piato al secondo movimento dello“Stabat Mater”, in modo da farnotare le notevoli somiglianze.

Nicola Coppola

Èscomparsa a Closter nel lontano New Jersey, USA, Maria De San-tis; ciò ha arrecato dolore a quanti la amarono, frequentandola. Ma-

ria nacque a Giovinazzo dove visse fino alla sua partenza. Giovanissi-ma con la voglia di lavorare, date le necessità della sua famiglia dopoil decesso del padre, si rese esperta di ta-glio e cucito; ciò le permise di allestire nel-la propria casa un laboratorio frequentatoda numerose allieve alle quali trasmise lesue conoscenze sartoriali. In un momentogiusto della sua vita conobbe Gaetano Ger-minario suo concittadino con il quale si unìin matrimonio. Insieme vissero l'esperienzadell'emigrazione trasferendosi negli StatiUniti d'America dove superando le nume-rose difficoltà che il fenomeno comporta,crebbero i quattro figli che hanno formatola loro famiglia: Anna, Michele, Gaetano eAntonio. Maria ai doveri di moglie e di ma-dre affiancò la sua esperienza lavorativa inserendosi nel settore del-l'abbigliamento. Questa completezza di persona la fece essere degnarappresentante di "Donna italiana all'estero" che comprendeva la tra-smissione dei valori che hanno formato la sua esistenza: l'educazionedei figli, la conservazione della lingua madre e delle tradizioni del pae-se d'origine. L'unione familiare poi, ha saputo tenerla dando affetto aifratelli Vito, Franco, Vincenzo, Tony e Gina, che l'hanno raggiunta ne-gli USA. Suo era anche il compito di non dimenticare le nostre usanzealimentari. In ogni circostanza festiva dell'anno impastava scarcelle, ta-ralli, ciambelle, cartellate e calzoni. Vogliamo ricordarla così Maria DeSantis Germinario: brava e operosa e bella, degna figlia di Giovinazzo.

In ricordo di una donna speciale

LA SCOMPARSADI MARIA DE SANTIS

Sempre con noi

Maria De Santis passed away in Closter, in the far New Jersey, USA.This sad happening caused sorrow to those who knew and loved

her. Maria was born in Giovinazzo, where she lived till her father’sdeath. Since she was a very young and willing girl, she became a cut-

ting and sewing expert, in order tomeet her family’s needs after herfather’s death. This led her to runa business in her house, whichwas frequented by several ap-prentices to whom she transmittedher tailoring knowledge. In a posi-tive moment of her life, Maria metGaetano Germinario, a fellow citi-zen who married her. They emi-grated together in the USA, where,after overcoming several difficul-ties, they formed their own familygiving birth to their children Anna,

Michele, Gaetano and Antonio. Together with her duties as mother andwife, Maria worked in the clothing industry. Such activities made her acomplete woman and a worthy representative of the “Italian womanabroad” award, which refers to her ability of passing down her life va-lues: her children education, her mother tongue and native town tradi-tions conservation. She was able to keep the family united loving her bro-thers Vito, Franco, Vincenzo, Tony and Gina, who joined her in the USA.She had also the task to pass on Italian food traditions. In every feastduring the year, she prepared “scarcelle”, “taralli”, donuts, “cartellate”and “calzone”. We want to remember Maria as a kind, willing and beau-tiful woman, as well as a virtuous daughter of Giovinazzo.

In memory of a special woman

MARIA DE SANTIS’PASSINGTraduzione a cura di Gabriella Serrone

UN INEDITO PLAGIO MUSICALESTABAT MATER di Gioacchino Rossini

Page 24: "in Città" Giugno 2015

25N. 6 - Giugno 2015

"MusicalMenteIo – Laboratorio educativo musicale" presenta ilprimo laboratorio estivo di educazione socio affettiva a Giovinazzo

Melodie familiariScuola

proprie emozioni, a conoscersi meglio.Sono numerose le famiglie giovinaz-

zesi che hanno colto a pieno la sfidadell'educare con la musica, e che han-no deciso di far partecipare i loro bimbialla XVI edizione del Concorso nazio-nale "Igor Strawinsky", tenutosi nellapreziosa sede del Castello baronale"Martucci" a Valenzano – Bari dal 9 al17 maggio c.a. Sono i giovanissimi GaiaMaiorano (8 anni), Marco Mareschi (7anni), Anna Favuzzi (7 anni, molfette-se) che frequentano assiduamente icorsi di formazione presso "Musical-MenteIo – Laboratorio educativo mu-sicale" della dott.ssa MariapiaD'Attolico (sito a Giovinazzo in via delleFilatrici 5), e Giulio Mareschi (12anni), Gaetano Demartino (8 anni),Ilaria Russo (14 anni) che presso la As-sociazione Polifonica di Giovinazzo sonostati preparati rispettivamente dagli in-segnanti M° Paolo Fiorentino, M° VitoDella Valle di Pompei e M° Teresa Dan-gelico.

Dietro ogni singola esibizione ci sonostate settimane di studio, lezioni, eser-citazioni quotidiane, attenzione ai detta-gli e ricerca di miglioramento, ed i risul-tati sono stati anche confermati dai giu-dizi molto positivi della commissione digiuria: i violoncellisti Anna Favuzzi,Gaia Maiorano e Marco Mareschi e laviolinista Ilaria Russo si sono aggiudi-cati il secondo premio nella sezione "ar-chi solisti"; i pianisti Gaetano Demarti-no e Giulio Mareschi hanno ottenuto ri-spettivamente primo e secondo premionella sezione "pianoforte solista".

A tutti loro va l'augurio chel'impegno si traduca sempre di più nel-la ricchezza di pensiero, di contenuti edi espressioni, presupposti di autenticalibertà.

“MusicalMenteIo – Laboratorioeducativo musicale" si è po-

sto come mission, sin dalla sua aper-tura nel gennaio 2013, quella di rap-presentare un servizio per le giovanifamiglie, un riferimento educativo.Tale obiettivo è perseguito principal-mente attraverso corsi educativo-musicali, sia collettivi che individua-li, a cui partecipano insieme bambinie genitori.

Dall'esperienza clinica, terapeuti-ca e pedagogica, oltre che musicale,nasce l'idea del progetto estivo "Me-lodie familiari – Laboratorio dieducazione socio-affettiva", ideatoe condotto dalla dott.ssa Angela Ac-quaviva, psicologa specializzanda inPsicoterapia infantile presso la scuo-la ISTEBA di Roma e dalla dott.ssaMariapia D'Attolico, psicologa spe-cializzanda in Psicoterapia infantilepresso il C.I.Ps.Ps.I.A. di Bologna ediplomata in violoncello.

Il laboratorio si svolgerà dal 13 al28 luglio durante le ore pomeridianepresso il laboratorio "MusicalMen-

teIo" ed è rivolto alle famiglie conbambini dai 2 anni e mezzo ai 5 annie mezzo. I piccoli, divisi in gruppi,parteciperanno a 9 incontri durante iquali saranno coinvolti in giochi e at-tività che stimoleranno le loro capa-cità intellettive, creative e psicomoto-rie, ma che mireranno soprattutto apotenziare il riconoscimento, la ver-balizzazione e la corretta gestionedelle emozioni, poichè lo sviluppodell'intelligenza è inseparabile daquello dell'affettività.

Ai genitori saranno invece dedica-ti 3 incontri, durante i quali si af-fronteranno in maniera pratica e con-creta aspetti salienti della genitoriali-tà e della relazione genitore-bambino.

Lunedì 15 giugno alle 19.30 nel-la sede di via delle Filatrici 5 ledott.sse Acquaviva e D'Attolico ter-ranno un incontro di presentazionedel progetto, durante il quale saran-no forniti tutti i dettagli tecnici ed or-ganizzativi e sarà possibile prenotarela propria partecipazione. I lettorisono tutti invitati!

Quando impegno significasuccesso: i bambinigiovinazzesi partecipanoalla XVI edizione delConcorso musicale"Igor Strawinsky"

Crescere con la musicaScuola

Quale mamma, quale papà non hapensato almeno una volta che"essere genitore è il lavoro più dif-

ficile del mondo"? Quando un bambinoviene alla luce è piccolo, fragile ed indi-feso, la sua sopravvivenza dipende com-pletamente dalla nostra presenza e dal-le nostre cure; mescolando informazionie consigli altrui alla spontaneità e albuonsenso, "seguiamo l'istinto" e vivia-mo giorno dopo giorno percorrendo in-sieme ai piccoli nuove tappe di sviluppo,conquiste evolutive, progressi. Poi arrivafinalmente un momento in cui pensia-

mo che la maggior parte del lavoro siastata fatta, e che la strada sia ormai indiscesa: quando cominciano a cammi-nare, a parlare e a farci riposare di not-te, ci sentiamo "promossi"! Forse, però,questo "nuovo livello" a cui siamo giun-ti è più impegnativo del previsto: di cosaha bisogno un bambino che ha conqui-stato le prime autonomie, che è capacedi esprimere a parole il suo pensiero, isuoi bisogni, i suoi desideri? Cosa signi-fica "educare"? Di cosa dobbiamo nutri-re adesso nostro figlio?

Uno dei dilemmi che tormenta di fre-quente i genitori è il modo in cui gestireil binomio gioco/lavoro. "Ora devonogiocare il più possibile, perchè quandosaranno adulti non avranno più il tem-po per farlo" pensano molti. Ma cosa si-gnifica giocare? Sono più utili i "giochicostruttivi", le attività organizzate dagliadulti per loro, oppure i giochi libera-mente inventati?

I bambini devono giocare, ossia de-vono avere a disposizione un tempo euno spazio in cui dare libero sfogo allafantasia, per sperimentarsi, sfidare larealtà con l'immaginazione, imparandoa trarre piacere dalle esperienze che

creano e inventano. L'adulto, che sorve-glia questa libera e sana esplorazione,ha però anche il compito di indirizzareed incanalare l'intelligenza e le risorsedel piccolo nel modo più adeguato aduno sviluppo armonioso di tutte le suepotenzialità. Un'attività organizzata,purchè sia pensata adeguatamente al-l'età del piccolo, alle sue capacità e ri-sorse, gli consentirà di tirar fuori edesprimere al meglio tutta la ricchezzache custodisce. Per questo motivo un'e-sperienza completa e sana è data dal-la compresenza e alternanza di mo-

menti liberi e momenti strutturati. In quest'ottica, la parola "impegno"

attiene prima di tutto ai genitori: signi-fica fornire al piccolo una cornice di or-ganizzazione stabile, prevedibile, co-stante, che lo fa sentire protetto e al si-curo; significa stabilire delle regole e far-le rispettare in modo sereno e fermo. Im-pegno significa assumersi la responsa-bilità di assicurargli pasti caldi ognigiorno così come di spiegargli ogni gior-no un pezzetto di mondo.

"Crescere con la musica" significagiocare, godendo dei suoni che unostrumento tra le proprie braccia puòprodurre, suonando e cantando conmamma e papà, ed allo stesso tempo im-pegnarsi, imparando cosa significa por-si un obiettivo e raggiungerlo grazie al-l'esercizio quotidiano. Suonare è un gio-co divertente, soprattutto se fatto con lepersone che si amano, ma è anche unimpegno, e diventa sempre più entusia-smante man mano che la difficoltà au-menta e la sfida cresce. Se quando ilpiccolo si scoraggia noi lo sosteniamocon il sorriso e la dolcezza, gli insegnia-mo ad affrontare le difficoltà della vitapasso dopo passo, sempre in modo ade-guato alla sua età; gli insegniamo checon perseveranza e tenacia si possonoraggiungere grandi risultati, e che il ta-lento che è in ognuno di noi viene fuorigrazie all'allenamento. Se gli impediamodi confrontarsi in modo graduale con ledifficoltà della vita reale, pensando diproteggerlo, lo metteremo un giorno nel-la condizione di ritrovarsi improvvisa-mente esposto e sommerso da una moledi "dovere", e fronteggiarlo sarà alloramolto più difficile!

Crescere con la musica non significanecessariamente impegnarsi per diven-tare dei musicisti di professione, bensìimpegnarsi per imparare a superareostacoli, a riconoscere ed affrontare le

24 N. 6 - Giugno 2015

Mariapia D’Attolico

Marco Mareschi Anna Favuzzi Giulio Mareschi

Gaia, Anna e Marco

Mariapia D’Attolico al pianoforte e Gaia Maiorano al violoncello

Page 25: "in Città" Giugno 2015

25N. 6 - Giugno 2015

"MusicalMenteIo – Laboratorio educativo musicale" presenta ilprimo laboratorio estivo di educazione socio affettiva a Giovinazzo

Melodie familiariScuola

proprie emozioni, a conoscersi meglio.Sono numerose le famiglie giovinaz-

zesi che hanno colto a pieno la sfidadell'educare con la musica, e che han-no deciso di far partecipare i loro bimbialla XVI edizione del Concorso nazio-nale "Igor Strawinsky", tenutosi nellapreziosa sede del Castello baronale"Martucci" a Valenzano – Bari dal 9 al17 maggio c.a. Sono i giovanissimi GaiaMaiorano (8 anni), Marco Mareschi (7anni), Anna Favuzzi (7 anni, molfette-se) che frequentano assiduamente icorsi di formazione presso "Musical-MenteIo – Laboratorio educativo mu-sicale" della dott.ssa MariapiaD'Attolico (sito a Giovinazzo in via delleFilatrici 5), e Giulio Mareschi (12anni), Gaetano Demartino (8 anni),Ilaria Russo (14 anni) che presso la As-sociazione Polifonica di Giovinazzo sonostati preparati rispettivamente dagli in-segnanti M° Paolo Fiorentino, M° VitoDella Valle di Pompei e M° Teresa Dan-gelico.

Dietro ogni singola esibizione ci sonostate settimane di studio, lezioni, eser-citazioni quotidiane, attenzione ai detta-gli e ricerca di miglioramento, ed i risul-tati sono stati anche confermati dai giu-dizi molto positivi della commissione digiuria: i violoncellisti Anna Favuzzi,Gaia Maiorano e Marco Mareschi e laviolinista Ilaria Russo si sono aggiudi-cati il secondo premio nella sezione "ar-chi solisti"; i pianisti Gaetano Demarti-no e Giulio Mareschi hanno ottenuto ri-spettivamente primo e secondo premionella sezione "pianoforte solista".

A tutti loro va l'augurio chel'impegno si traduca sempre di più nel-la ricchezza di pensiero, di contenuti edi espressioni, presupposti di autenticalibertà.

“MusicalMenteIo – Laboratorioeducativo musicale" si è po-

sto come mission, sin dalla sua aper-tura nel gennaio 2013, quella di rap-presentare un servizio per le giovanifamiglie, un riferimento educativo.Tale obiettivo è perseguito principal-mente attraverso corsi educativo-musicali, sia collettivi che individua-li, a cui partecipano insieme bambinie genitori.

Dall'esperienza clinica, terapeuti-ca e pedagogica, oltre che musicale,nasce l'idea del progetto estivo "Me-lodie familiari – Laboratorio dieducazione socio-affettiva", ideatoe condotto dalla dott.ssa Angela Ac-quaviva, psicologa specializzanda inPsicoterapia infantile presso la scuo-la ISTEBA di Roma e dalla dott.ssaMariapia D'Attolico, psicologa spe-cializzanda in Psicoterapia infantilepresso il C.I.Ps.Ps.I.A. di Bologna ediplomata in violoncello.

Il laboratorio si svolgerà dal 13 al28 luglio durante le ore pomeridianepresso il laboratorio "MusicalMen-

teIo" ed è rivolto alle famiglie conbambini dai 2 anni e mezzo ai 5 annie mezzo. I piccoli, divisi in gruppi,parteciperanno a 9 incontri durante iquali saranno coinvolti in giochi e at-tività che stimoleranno le loro capa-cità intellettive, creative e psicomoto-rie, ma che mireranno soprattutto apotenziare il riconoscimento, la ver-balizzazione e la corretta gestionedelle emozioni, poichè lo sviluppodell'intelligenza è inseparabile daquello dell'affettività.

Ai genitori saranno invece dedica-ti 3 incontri, durante i quali si af-fronteranno in maniera pratica e con-creta aspetti salienti della genitoriali-tà e della relazione genitore-bambino.

Lunedì 15 giugno alle 19.30 nel-la sede di via delle Filatrici 5 ledott.sse Acquaviva e D'Attolico ter-ranno un incontro di presentazionedel progetto, durante il quale saran-no forniti tutti i dettagli tecnici ed or-ganizzativi e sarà possibile prenotarela propria partecipazione. I lettorisono tutti invitati!

Quando impegno significasuccesso: i bambinigiovinazzesi partecipanoalla XVI edizione delConcorso musicale"Igor Strawinsky"

Crescere con la musicaScuola

Quale mamma, quale papà non hapensato almeno una volta che"essere genitore è il lavoro più dif-

ficile del mondo"? Quando un bambinoviene alla luce è piccolo, fragile ed indi-feso, la sua sopravvivenza dipende com-pletamente dalla nostra presenza e dal-le nostre cure; mescolando informazionie consigli altrui alla spontaneità e albuonsenso, "seguiamo l'istinto" e vivia-mo giorno dopo giorno percorrendo in-sieme ai piccoli nuove tappe di sviluppo,conquiste evolutive, progressi. Poi arrivafinalmente un momento in cui pensia-

mo che la maggior parte del lavoro siastata fatta, e che la strada sia ormai indiscesa: quando cominciano a cammi-nare, a parlare e a farci riposare di not-te, ci sentiamo "promossi"! Forse, però,questo "nuovo livello" a cui siamo giun-ti è più impegnativo del previsto: di cosaha bisogno un bambino che ha conqui-stato le prime autonomie, che è capacedi esprimere a parole il suo pensiero, isuoi bisogni, i suoi desideri? Cosa signi-fica "educare"? Di cosa dobbiamo nutri-re adesso nostro figlio?

Uno dei dilemmi che tormenta di fre-quente i genitori è il modo in cui gestireil binomio gioco/lavoro. "Ora devonogiocare il più possibile, perchè quandosaranno adulti non avranno più il tem-po per farlo" pensano molti. Ma cosa si-gnifica giocare? Sono più utili i "giochicostruttivi", le attività organizzate dagliadulti per loro, oppure i giochi libera-mente inventati?

I bambini devono giocare, ossia de-vono avere a disposizione un tempo euno spazio in cui dare libero sfogo allafantasia, per sperimentarsi, sfidare larealtà con l'immaginazione, imparandoa trarre piacere dalle esperienze che

creano e inventano. L'adulto, che sorve-glia questa libera e sana esplorazione,ha però anche il compito di indirizzareed incanalare l'intelligenza e le risorsedel piccolo nel modo più adeguato aduno sviluppo armonioso di tutte le suepotenzialità. Un'attività organizzata,purchè sia pensata adeguatamente al-l'età del piccolo, alle sue capacità e ri-sorse, gli consentirà di tirar fuori edesprimere al meglio tutta la ricchezzache custodisce. Per questo motivo un'e-sperienza completa e sana è data dal-la compresenza e alternanza di mo-

menti liberi e momenti strutturati. In quest'ottica, la parola "impegno"

attiene prima di tutto ai genitori: signi-fica fornire al piccolo una cornice di or-ganizzazione stabile, prevedibile, co-stante, che lo fa sentire protetto e al si-curo; significa stabilire delle regole e far-le rispettare in modo sereno e fermo. Im-pegno significa assumersi la responsa-bilità di assicurargli pasti caldi ognigiorno così come di spiegargli ogni gior-no un pezzetto di mondo.

"Crescere con la musica" significagiocare, godendo dei suoni che unostrumento tra le proprie braccia puòprodurre, suonando e cantando conmamma e papà, ed allo stesso tempo im-pegnarsi, imparando cosa significa por-si un obiettivo e raggiungerlo grazie al-l'esercizio quotidiano. Suonare è un gio-co divertente, soprattutto se fatto con lepersone che si amano, ma è anche unimpegno, e diventa sempre più entusia-smante man mano che la difficoltà au-menta e la sfida cresce. Se quando ilpiccolo si scoraggia noi lo sosteniamocon il sorriso e la dolcezza, gli insegnia-mo ad affrontare le difficoltà della vitapasso dopo passo, sempre in modo ade-guato alla sua età; gli insegniamo checon perseveranza e tenacia si possonoraggiungere grandi risultati, e che il ta-lento che è in ognuno di noi viene fuorigrazie all'allenamento. Se gli impediamodi confrontarsi in modo graduale con ledifficoltà della vita reale, pensando diproteggerlo, lo metteremo un giorno nel-la condizione di ritrovarsi improvvisa-mente esposto e sommerso da una moledi "dovere", e fronteggiarlo sarà alloramolto più difficile!

Crescere con la musica non significanecessariamente impegnarsi per diven-tare dei musicisti di professione, bensìimpegnarsi per imparare a superareostacoli, a riconoscere ed affrontare le

24 N. 6 - Giugno 2015

Mariapia D’Attolico

Marco Mareschi Anna Favuzzi Giulio Mareschi

Gaia, Anna e Marco

Mariapia D’Attolico al pianoforte e Gaia Maiorano al violoncello

Page 26: "in Città" Giugno 2015

27N. 6 - Giugno 2015

Don Nicola Gaudio:per non dimenticare

Riflessioni

La tristezza che ci por-tiamo dentro, causatadalla improvvisa scom-

parsa del compianto donNicola Gaudio, non ci dapace. E la profondità delsentimento è conseguenteproprio alla straordinarietàdel suo ricordo: don Nicolanon è stato per noi solo unmaestro, ma un esempio dicoerenza e concretezza.Ogni suo passo, ogni suaproposta, ogni sua iniziativaci portano alla mente la fi-gura di un prete/uomo vici-no alle esigenze di tutti, nelrispetto della singolarità diciascuno, di ogni singolo in-dividuo.

Sin dal suo ingresso nel-la nostra Arciconfraternita,risalente a maggio 2005, havisto don Nicola attivo pro-tagonista di ogni iniziativapromossa nel corso di que-sti ultimi lunghi dieci anni.Non solo: don Nicola ha vo-luto da subito prendere par-te alla nostra vita redazio-nale lanciandosi in un per-corso programmato di co-

26 N. 6 - Giugno 2015

Filippo D’Attolico

Sociale

�30 APRILE – Questa sera il giovanile ottantenne prof. Aldo Tommasicchio, di Corato, tradut-tore ufficiale dell’ordine Cistercense di testi latini e francesi, ha tenuto una profonda comuni-

cazione dal titolo: “Significato e valore dell’amicizia in Cicerone e in Aelredo di Rievaulx”. Analizzan-do, da oltre venti anni, il tema dell’amicizia dal punto di vista letterario e filosofico, il relatore haraffrontato l’opera di Cicerone (I° sec. A.C.) “De amicitia” con “L’amicizia spirituale” e con “Lo spec-chio della carità” di Aelredo di Rievaulx (monaco scozzese cistercense, santo dal 1191). «L’amiciziaè una delle dimensioni importanti del cammino dell’anima verso Dio»; «Una esistenza è pienamentevitale se riposa nel mutuo affetto con un amico»; «L’amico non nasconde nulla e, se è sincero, rivela ilsuo animo come Gesù rivelava i misteri del Padre»; sono solo alcune massime dei due scrittori che,a distanza di decine di secoli da noi, si rivelano ancora molto attuali. Il prof. Tommasicchio ha poisottolineato alcune corrispondenze con altri scrittori quali Sant’Ambrogio, Sant’Agostino, Aristote-le, concludendo con un altro pensiero di Aelredo: «L’amicizia spirituale nasce tra i buoni per una so-miglianza di vita, di abitudini, di aspirazioni, ed è una sintonia nelle cose umane e divine piena di benevolenza e carità».

�7 MAGGIO – Il prof. Giovanni Volpicella, presidente dell’associazione “Amici dell’ambiente,della flora e della fauna”, ha tenuto la terza e ultima lezione dal titolo “La fauna dei campi

e dei prati” attraverso la proiezione di 70 foto. Ha mostrato 34 famiglie, diverse per forma e colora-zione, appartenenti perlopiù alla classe degli insetti ( cavallette, mantidi, libellule, gerridi, apidi, ve-spidi, coccinelle, scarabei, cetonie, forficula, crisomelidi, grillidi, buprestidi ecc.), ed anche a classidiverse (ragni, lucertole, scorpioni e lucertole), tutti animali che solitamente vivono nei campi. Con-trariamente a quello che pensa la maggior parte delle persone, gli insetti sono utilissimi al genereumano. Ogni insetto, infatti, ha un ruolo specifico in natura, ed è parte di una catena alimentareche vede al primo posto gli insetti che si nutrono di piante e per questo sono denominati “consu-matori primari”; ci sono poi i “consumatori secondari” a cui appartengono i carnivori che mangia-no i primi. Il terzo gruppo, costituito dai “decompositori”, ha un ruolo importantissimo perché taliinsetti sono capaci di eliminare le sostanze di rifiuto (escrementi) e gli organismi morti decompo-

nendoli e rimettendo in ciclo tutti gli elementi nutritivi contenuti in essi mantenendo, così, in buono stato l’ecosistema. Ilquarto gruppo, costituito da migliaia di specie, è quello degli “impollinatori” che frequentano i fiori per succhiare il netta-re. A questo gruppo appartengono le api, che sono diminuite notevolmente in tutto il mondo, in seguito all’uso intenso deidiserbanti che distruggono i fiori spontanei. Da qualche decennio, negli stati più evoluti, sono nate delle aziende, che uti-lizzando le caratteristiche degli insetti appartenenti al secondo, terzo e quarto gruppo, allevano questi insetti per miglio-rare la redditività delle aziende.

�21 MAGGIO – La lezione odierna è stata tenuta dal biologo marino dott. Pasquale Salvemini,dirigente del WWF Puglia e responsabile del centro recupero tartarughe di Molfetta, che ha par-

lato di “Problematiche dell ‘Adriatico in riferimento alle tartarughe e ai cetacei”. Le responsabilità del-l’uomo moderno nei confronti delle catastrofi naturali marine, sono rapportabili all’inquinamento,alla pesca intensiva con reti a strascico e alle perforazioni petrolifere. Vittime di tutto ciò sono spes-so le tartarughe, che dal 1992 sono tutelate come specie a rischio d’estinzione, e i cetacei. Il rela-tore ha illustrato le tre varietà di tartarughe che popolano i nostri mari: la Caretta-Caretta, la Che-lonia Mydas (detta tartaruga verde) e la Dermochelys Coriacea (detta tartaruga liuto). Numerose no-tizie sono state riportate sul ciclo di vita e di riproduzione di queste specie e i pericoli per la lorosopravvivenza a cui sono soggette. Successivamente sono stati presi in esame i cetacei con la fa-miglia dei delfini così suddivisa: La Stenella striata, il Tursiope, il Delfino Comune, il Grampo, loZifio e per concludere il Capodoglio.

Nicola Coppola

Università delle tre età (Le lezioni del mese)

prof. Aldo Tommasicchio

dott. Pasquale Salvemini

prof. Giovanni Volpicella

““ ii nn CC

ii tt ttàà ””qu

esto mese fa gli auguri a...

GIORNATE DI RACCOLTA DI SANGUE

FRATRESGiovinazzo - Via Marconi n° 9

GIUGNO 201507/06/2015 - Domenica: dalle 08.00, alle 11.0015/06/2015 - Lunedì: dalle 08.00, alle 11.0029/06/2015 - Lunedì: dalle 08.00, alle 11.00N.B. Le date e gli orari sono suscettibili di variazioni dettate daesigenze del Centro Trasfusionale. Per qualsiasi informazionesiamo a disposizione presso la nostra sede in Via Marconi, 9.

Tel./Fax 080-3947733http: //www.fratresgiovinazzo.itLa Fratres invita tutti i giovani neo-maggiorenni che hanno compiuto i 18anni, a dimostrare di essere pronti alla donazione, accostandosi alla lettiga del-la solidarietà. Lieti di accogliervi nella grande famiglia dei donatori, conti-nueremo il nostro cammino insieme a voi con nuova linfa vitale per chi soffre.in Via Bitonto a Giovinazzo - Tel. 080.3944445

edaloDdi Anna Lasorsa

Un anno di felicità indescrivibile!Siete arrivate quasi insieme a stra-volgerci la vita e ci siamo accortiche è stata una delle cose più belleche potesse capitarci. IRENE eGAIA, nella ricorrenza del vostroprimo compleanno, possiate comin-ciare ad accarezzare le bellezze del-la vita e farle diventare musica perle persone che vi circondano. Noinonni saremo i vostri custodi, au-gurandovi che la vita possa regalar-vi solo il meglio e che possa esaudi-re tutti i vostri desideri più belli.BUONA VITA!!!GAIA IRENE

municazione riflessiva ricercandoe prendendo spunti dalla figuradi don Tonino, suo grande Ami-co di vita.

Nel corso del decennio che cilasciamo alle spalle, dunque, donNicola ha prodotto, con una im-peccabile puntualità, le paginedella sua rubrica di RIFLESSIO-NI.

Riflessioni che ci hanno ac-compagnato in un percorso dicrescita e di formazione cristiana,ma anche di educazione sociale,culturale, etica, politica.

Adesso don Nicola non è piùtra noi, almeno per riprodurci lasua pagina mensile: quindi, miecare lettrici elettori propongo aciascuno di inviare le proprie ri-flessioni sugli argomenti che donNicola ha trattato e che ognunopuò recuperare sfogliandol’archivio redazionale sul sitowww.incittagiovinazzo.it. Saràun modo per sentirlo ancora piùvicino, continuando ad arricchir-ci della saggezza e profondità deisui scritti.

Vi aspetto per il prossimomese. Le vostre comunicazionisaranno pubblicate con cadenzamensile, (cercando di contenere ilproprio lavoro con un massimo di50/60 righe in formato Times 12),in ordine di arrivo con posta car-tacea indirizzata alla via Catte-drale 38 oppure sulla nostra po-sta elettronica: [email protected].

Vi saluto fraternamente.

Page 27: "in Città" Giugno 2015

27N. 6 - Giugno 2015

Don Nicola Gaudio:per non dimenticare

Riflessioni

La tristezza che ci por-tiamo dentro, causatadalla improvvisa scom-

parsa del compianto donNicola Gaudio, non ci dapace. E la profondità delsentimento è conseguenteproprio alla straordinarietàdel suo ricordo: don Nicolanon è stato per noi solo unmaestro, ma un esempio dicoerenza e concretezza.Ogni suo passo, ogni suaproposta, ogni sua iniziativaci portano alla mente la fi-gura di un prete/uomo vici-no alle esigenze di tutti, nelrispetto della singolarità diciascuno, di ogni singolo in-dividuo.

Sin dal suo ingresso nel-la nostra Arciconfraternita,risalente a maggio 2005, havisto don Nicola attivo pro-tagonista di ogni iniziativapromossa nel corso di que-sti ultimi lunghi dieci anni.Non solo: don Nicola ha vo-luto da subito prendere par-te alla nostra vita redazio-nale lanciandosi in un per-corso programmato di co-

26 N. 6 - Giugno 2015

Filippo D’Attolico

Sociale

�30 APRILE – Questa sera il giovanile ottantenne prof. Aldo Tommasicchio, di Corato, tradut-tore ufficiale dell’ordine Cistercense di testi latini e francesi, ha tenuto una profonda comuni-

cazione dal titolo: “Significato e valore dell’amicizia in Cicerone e in Aelredo di Rievaulx”. Analizzan-do, da oltre venti anni, il tema dell’amicizia dal punto di vista letterario e filosofico, il relatore haraffrontato l’opera di Cicerone (I° sec. A.C.) “De amicitia” con “L’amicizia spirituale” e con “Lo spec-chio della carità” di Aelredo di Rievaulx (monaco scozzese cistercense, santo dal 1191). «L’amiciziaè una delle dimensioni importanti del cammino dell’anima verso Dio»; «Una esistenza è pienamentevitale se riposa nel mutuo affetto con un amico»; «L’amico non nasconde nulla e, se è sincero, rivela ilsuo animo come Gesù rivelava i misteri del Padre»; sono solo alcune massime dei due scrittori che,a distanza di decine di secoli da noi, si rivelano ancora molto attuali. Il prof. Tommasicchio ha poisottolineato alcune corrispondenze con altri scrittori quali Sant’Ambrogio, Sant’Agostino, Aristote-le, concludendo con un altro pensiero di Aelredo: «L’amicizia spirituale nasce tra i buoni per una so-miglianza di vita, di abitudini, di aspirazioni, ed è una sintonia nelle cose umane e divine piena di benevolenza e carità».

�7 MAGGIO – Il prof. Giovanni Volpicella, presidente dell’associazione “Amici dell’ambiente,della flora e della fauna”, ha tenuto la terza e ultima lezione dal titolo “La fauna dei campi

e dei prati” attraverso la proiezione di 70 foto. Ha mostrato 34 famiglie, diverse per forma e colora-zione, appartenenti perlopiù alla classe degli insetti ( cavallette, mantidi, libellule, gerridi, apidi, ve-spidi, coccinelle, scarabei, cetonie, forficula, crisomelidi, grillidi, buprestidi ecc.), ed anche a classidiverse (ragni, lucertole, scorpioni e lucertole), tutti animali che solitamente vivono nei campi. Con-trariamente a quello che pensa la maggior parte delle persone, gli insetti sono utilissimi al genereumano. Ogni insetto, infatti, ha un ruolo specifico in natura, ed è parte di una catena alimentareche vede al primo posto gli insetti che si nutrono di piante e per questo sono denominati “consu-matori primari”; ci sono poi i “consumatori secondari” a cui appartengono i carnivori che mangia-no i primi. Il terzo gruppo, costituito dai “decompositori”, ha un ruolo importantissimo perché taliinsetti sono capaci di eliminare le sostanze di rifiuto (escrementi) e gli organismi morti decompo-

nendoli e rimettendo in ciclo tutti gli elementi nutritivi contenuti in essi mantenendo, così, in buono stato l’ecosistema. Ilquarto gruppo, costituito da migliaia di specie, è quello degli “impollinatori” che frequentano i fiori per succhiare il netta-re. A questo gruppo appartengono le api, che sono diminuite notevolmente in tutto il mondo, in seguito all’uso intenso deidiserbanti che distruggono i fiori spontanei. Da qualche decennio, negli stati più evoluti, sono nate delle aziende, che uti-lizzando le caratteristiche degli insetti appartenenti al secondo, terzo e quarto gruppo, allevano questi insetti per miglio-rare la redditività delle aziende.

�21 MAGGIO – La lezione odierna è stata tenuta dal biologo marino dott. Pasquale Salvemini,dirigente del WWF Puglia e responsabile del centro recupero tartarughe di Molfetta, che ha par-

lato di “Problematiche dell ‘Adriatico in riferimento alle tartarughe e ai cetacei”. Le responsabilità del-l’uomo moderno nei confronti delle catastrofi naturali marine, sono rapportabili all’inquinamento,alla pesca intensiva con reti a strascico e alle perforazioni petrolifere. Vittime di tutto ciò sono spes-so le tartarughe, che dal 1992 sono tutelate come specie a rischio d’estinzione, e i cetacei. Il rela-tore ha illustrato le tre varietà di tartarughe che popolano i nostri mari: la Caretta-Caretta, la Che-lonia Mydas (detta tartaruga verde) e la Dermochelys Coriacea (detta tartaruga liuto). Numerose no-tizie sono state riportate sul ciclo di vita e di riproduzione di queste specie e i pericoli per la lorosopravvivenza a cui sono soggette. Successivamente sono stati presi in esame i cetacei con la fa-miglia dei delfini così suddivisa: La Stenella striata, il Tursiope, il Delfino Comune, il Grampo, loZifio e per concludere il Capodoglio.

Nicola Coppola

Università delle tre età (Le lezioni del mese)

prof. Aldo Tommasicchio

dott. Pasquale Salvemini

prof. Giovanni Volpicella

““ ii nn CC

ii tt ttàà ””qu

esto mese fa gli auguri a...

GIORNATE DI RACCOLTA DI SANGUE

FRATRESGiovinazzo - Via Marconi n° 9

GIUGNO 201507/06/2015 - Domenica: dalle 08.00, alle 11.0015/06/2015 - Lunedì: dalle 08.00, alle 11.0029/06/2015 - Lunedì: dalle 08.00, alle 11.00N.B. Le date e gli orari sono suscettibili di variazioni dettate daesigenze del Centro Trasfusionale. Per qualsiasi informazionesiamo a disposizione presso la nostra sede in Via Marconi, 9.

Tel./Fax 080-3947733http: //www.fratresgiovinazzo.itLa Fratres invita tutti i giovani neo-maggiorenni che hanno compiuto i 18anni, a dimostrare di essere pronti alla donazione, accostandosi alla lettiga del-la solidarietà. Lieti di accogliervi nella grande famiglia dei donatori, conti-nueremo il nostro cammino insieme a voi con nuova linfa vitale per chi soffre.in Via Bitonto a Giovinazzo - Tel. 080.3944445

edaloDdi Anna Lasorsa

Un anno di felicità indescrivibile!Siete arrivate quasi insieme a stra-volgerci la vita e ci siamo accortiche è stata una delle cose più belleche potesse capitarci. IRENE eGAIA, nella ricorrenza del vostroprimo compleanno, possiate comin-ciare ad accarezzare le bellezze del-la vita e farle diventare musica perle persone che vi circondano. Noinonni saremo i vostri custodi, au-gurandovi che la vita possa regalar-vi solo il meglio e che possa esaudi-re tutti i vostri desideri più belli.BUONA VITA!!!GAIA IRENE

municazione riflessiva ricercandoe prendendo spunti dalla figuradi don Tonino, suo grande Ami-co di vita.

Nel corso del decennio che cilasciamo alle spalle, dunque, donNicola ha prodotto, con una im-peccabile puntualità, le paginedella sua rubrica di RIFLESSIO-NI.

Riflessioni che ci hanno ac-compagnato in un percorso dicrescita e di formazione cristiana,ma anche di educazione sociale,culturale, etica, politica.

Adesso don Nicola non è piùtra noi, almeno per riprodurci lasua pagina mensile: quindi, miecare lettrici elettori propongo aciascuno di inviare le proprie ri-flessioni sugli argomenti che donNicola ha trattato e che ognunopuò recuperare sfogliandol’archivio redazionale sul sitowww.incittagiovinazzo.it. Saràun modo per sentirlo ancora piùvicino, continuando ad arricchir-ci della saggezza e profondità deisui scritti.

Vi aspetto per il prossimomese. Le vostre comunicazionisaranno pubblicate con cadenzamensile, (cercando di contenere ilproprio lavoro con un massimo di50/60 righe in formato Times 12),in ordine di arrivo con posta car-tacea indirizzata alla via Catte-drale 38 oppure sulla nostra po-sta elettronica: [email protected].

Vi saluto fraternamente.

Page 28: "in Città" Giugno 2015

29N. 6 - Giugno 2015

Storico quarto postoottenuto a Castellanzadal quartett Cantatore -Clemente - Maffei -Labianca

Ginnastica ritmica: l'Iris sfiora alpodio al campionato nazionale di C

Sport

Storico risultato raggiuntodalla Ginnastica RitmicaIris al campionato naziona-

le di C: a Castellanza, in provin-cia di Varese, la società del presi-dente Di Liddo ha addiritturasfiorato il podio, ottenendo allafine un quarto posto.

A conseguire l'ottimo piazza-mento, la squadra composta daAnnapaola Cantatore, Elisa Cle-mente. Silvia Maffei ed Anna La-bianca, e completata dalle riserveSofia Di Lollo Capurso e IreneCarbonara. Una soddisfazionemista ad un pizzico di rammari-co, la loro, poiché al termine del-la gara di qualificazione, sabato

23 maggio, l'Iris era addiritturaterza. L'indomani pomeriggio,però, un'altra ragguardevole pre-stazione non bastava per conser-vare il podio, su cui salivano Fa-briano (con il punteggio di42,850), Raffaello Motto (39,000)e Ginnastica Virtus Gallarate(38,900). A ruota, a due soli deci-mi di distacco, la squadra giovi-nazzese con 38,700. “Il dispiace-re di non aver centrato il podioper un’inezia c’è, inutile negarlo –osserva Marisa Stufano, allena-trice del gruppo con Anna Plotki-na – Resta comunque un risulta-to storico per la nostra squadra eche migliora il quinto posto delloscorso anno, onorandoci inoltredi essere l’unica società del sudpresente alla finale e a ridosso ditre squadre che militano in serieA1”.

Nulla da fare, invece, per laqualificazione alla finale del Cam-pionato Nazionale di Specialità:ad Arezzo, il 9 e ed il 10 maggio,nessuna delle quattro ginnaste èriuscita a raggiungere un punteg-gio utile per la qualificazione allafase successiva del campionato.Nella categoria Junior Giulia Pe-roni si è piazzata dodicesima conla fune e tredicesima con le cla-vette. Tra le Senior, invece, Fran-cesca Denardi si è classificata aldecimo posto nell'esercizio confune e al nono in quello col cer-chio, totalizzando un punteggionon bastevole per accedere alla fi-nale del giorno successivo. Non èandata meglio nemmeno nellagara a coppie: nell'esercizio cla-vette-cerchio Erika Lavacca e Do-riana Maggio non sono andate ol-tre il decimo posto finale.

Anna Rita Fasano

Unica novità dalla fine della stagione regolarel'annuncio via Facebook delle dimissioni del ds

Hockey su pista, l'Afpsi interroga sul futuro

Sport

La notizia o presunta tale de-flagra su Facebook l'ultimosabato prima dell'uscita del

giornale: “Il ds è dimissionario”,scrive il profilo intitolato “Vito Fa-

vuzzi” sulla bacheca di un tifosoche reclama chiarezza sugli obiet-tivi prossimi dell'Afp. Sempliceprovocazione oppure vero e propriodisimpegno (non ci sono ancoranote ufficiali della società, a ri-guardo)? Una domanda è in ognicaso legittima, ad un mese dal ter-mine della stagione regolare: qualefuturo, per l'hockey biancoverde?

Cosa c'è. Del parco-giocatoriche ha conquistato il terzultimoposto nel campionato di A1 man-cano già due nomi: Gimenez desti-

nato al Bassano e Turturro che haannunciato il ritiro. Senza certezzein panca, impossibile valutare lapermanenza degli altri due stra-nieri: confermato in ogni caso un

ruolo più arre-trato per Fon-tan (nella fotodi FrancescoMarinelli, as-sieme a Ranie-ri), nel casol'Afp lo scelgapure per l'annoprossimo. Ca-p i to lo -g iov i -nazzesi: unanno ed untorneo incolorein più per tutti,sul groppone.Nel pieno dellamaturità fisicaed agonisticarestano i soliRanieri e Da-gostino, ognu-no con le suecarat ter is t i -che. I tifosivorrebbero igiovani, maalle porte dellaprima squadra

non ve ne sono di pronti, in gradodi affiancare chi ha tirato la car-retta sinora.

Cosa serve. Innanzitutto un al-lenatore, visto che Giudice non haancora sciolto la riserva, legataprobabilmente alle garanzie tecni-che che l'Afp sarà in grado di pro-mettergli o garantirgli. L'organicoandrà comunque potenziato, vistoche il punto di partenza è un ter-zultimo posto con il triplo dei pun-ti della penultima, retrocessa, mapur sempre terzultimo, a nove lun-

ghezze dall'ultima poltrona per iplayoff. Ed allora proviamo ad ab-bozzare una lista della spesa: unattaccante che porti in dote tantigol, un difensore d'ordine e dina-mismo, possibilmente già taratisul campionato italiano. Ed unportiere, nell'eventualità Fernan-dez non tornasse in Puglia.

La concorrenza. Anche que-st'anno chi arriva dall'A2, redivivoMonza in primis, non salirà perfare la comparsa, anzi. Prima dipensare ai playoff o qualsiasi altroobiettivo ambizioso, bisognerà cer-carne subito due più deboli, dopol'iscrizione di luglio, e non sarà fa-cile, con radiomercato che dà in ri-alzo le quotazioni tecniche dellesocietà di medio livello. Insomma,è improbabile, al momento, conta-re sulla rete di salvataggio di squa-dre-materasso o anche solo “tra-punta”.

Il futuro. Il ricorso al mercatoitaliano, se non straniero, è damettere sistematicamente in con-to, non solo per l'estate che sta perarrivare, ma anche per quelle suc-cessive. Non si possono infatti sti-mare meno di quattro o cinqueanni, prima che possa affacciarsidal vivaio una leva di interesse.Sempre che under 15 ed under 13(!) mantengano promesse che almomento non possono che esserenebulose. Ed è per questo che leprossime decisioni della societànon potranno prescindere da unavalutazione complessiva, dinanziad un'A1 che rimane una vetrinagolosa, ma solo a patto di esporremerce di qualità.

28 N. 6 - Giugno 2015

Filippo Luigi Fasano

Under 15 ed under 13: ecco le finali scudetto di BassanoCominceranno poche ore dopo l'uscita

in edicola di ““iinn CCiittttàà””, le finali giovani-li scudetto in programma a Bassano finoal 2 giugno. Quattro le categorie in gara,due delle quali, under 15 ed under 13, ve-dranno in lizza l'Afp: due gironi da quat-tro squadre la formula iniziale per en-trambe le categorie, con successive semi-finali e finali.

I più grandi sono stati inseriti nel gi-rone B con Thiene, Viareggio e Lodi: de-butto il 30 contro i toscani, poi veneti elombardi nei giorni seguenti. In caso dipassaggio fra le prime quattro, ci saràl'incrocio con le migliori due dell'altro rag-gruppamento, quello con Valdagno, Rol-ler Bassano, Follonica ed Uvp Modena.

In under 13, i biancoverdi si misure-ranno invece con Follonica all'esordio eBreganze alla seconda gara. Ultimo in-contro della prima fase quello con il Sere-gno, con l'auspicio di accedere alle semi-finali: nell'altro girone si contendono dueposti Sandrigo, Bassano, Cgc Viareggio eRoller Scandiano.

«Sono fiducioso nei nostri ragazzi, an-che alla luce del lavoro compiuto in questimesi – osserva Dino Camporeale, che gui-da entrambe le squadre – Certo, le finalinazionali rimangono una delle poche occa-sioni per un confronto di un certo tipo, ri-spetto ad una fase iniziale di livello piùbasso. Sono certo però che non faremobrutte figure». (Anna Rita Fasano)

(foto credit Ancona, messa a disposizione da Ginnastica Ritmica Iris)

Page 29: "in Città" Giugno 2015

29N. 6 - Giugno 2015

Storico quarto postoottenuto a Castellanzadal quartett Cantatore -Clemente - Maffei -Labianca

Ginnastica ritmica: l'Iris sfiora alpodio al campionato nazionale di C

Sport

Storico risultato raggiuntodalla Ginnastica RitmicaIris al campionato naziona-

le di C: a Castellanza, in provin-cia di Varese, la società del presi-dente Di Liddo ha addiritturasfiorato il podio, ottenendo allafine un quarto posto.

A conseguire l'ottimo piazza-mento, la squadra composta daAnnapaola Cantatore, Elisa Cle-mente. Silvia Maffei ed Anna La-bianca, e completata dalle riserveSofia Di Lollo Capurso e IreneCarbonara. Una soddisfazionemista ad un pizzico di rammari-co, la loro, poiché al termine del-la gara di qualificazione, sabato

23 maggio, l'Iris era addiritturaterza. L'indomani pomeriggio,però, un'altra ragguardevole pre-stazione non bastava per conser-vare il podio, su cui salivano Fa-briano (con il punteggio di42,850), Raffaello Motto (39,000)e Ginnastica Virtus Gallarate(38,900). A ruota, a due soli deci-mi di distacco, la squadra giovi-nazzese con 38,700. “Il dispiace-re di non aver centrato il podioper un’inezia c’è, inutile negarlo –osserva Marisa Stufano, allena-trice del gruppo con Anna Plotki-na – Resta comunque un risulta-to storico per la nostra squadra eche migliora il quinto posto delloscorso anno, onorandoci inoltredi essere l’unica società del sudpresente alla finale e a ridosso ditre squadre che militano in serieA1”.

Nulla da fare, invece, per laqualificazione alla finale del Cam-pionato Nazionale di Specialità:ad Arezzo, il 9 e ed il 10 maggio,nessuna delle quattro ginnaste èriuscita a raggiungere un punteg-gio utile per la qualificazione allafase successiva del campionato.Nella categoria Junior Giulia Pe-roni si è piazzata dodicesima conla fune e tredicesima con le cla-vette. Tra le Senior, invece, Fran-cesca Denardi si è classificata aldecimo posto nell'esercizio confune e al nono in quello col cer-chio, totalizzando un punteggionon bastevole per accedere alla fi-nale del giorno successivo. Non èandata meglio nemmeno nellagara a coppie: nell'esercizio cla-vette-cerchio Erika Lavacca e Do-riana Maggio non sono andate ol-tre il decimo posto finale.

Anna Rita Fasano

Unica novità dalla fine della stagione regolarel'annuncio via Facebook delle dimissioni del ds

Hockey su pista, l'Afpsi interroga sul futuro

Sport

La notizia o presunta tale de-flagra su Facebook l'ultimosabato prima dell'uscita del

giornale: “Il ds è dimissionario”,scrive il profilo intitolato “Vito Fa-

vuzzi” sulla bacheca di un tifosoche reclama chiarezza sugli obiet-tivi prossimi dell'Afp. Sempliceprovocazione oppure vero e propriodisimpegno (non ci sono ancoranote ufficiali della società, a ri-guardo)? Una domanda è in ognicaso legittima, ad un mese dal ter-mine della stagione regolare: qualefuturo, per l'hockey biancoverde?

Cosa c'è. Del parco-giocatoriche ha conquistato il terzultimoposto nel campionato di A1 man-cano già due nomi: Gimenez desti-

nato al Bassano e Turturro che haannunciato il ritiro. Senza certezzein panca, impossibile valutare lapermanenza degli altri due stra-nieri: confermato in ogni caso un

ruolo più arre-trato per Fon-tan (nella fotodi FrancescoMarinelli, as-sieme a Ranie-ri), nel casol'Afp lo scelgapure per l'annoprossimo. Ca-p i to lo -g iov i -nazzesi: unanno ed untorneo incolorein più per tutti,sul groppone.Nel pieno dellamaturità fisicaed agonisticarestano i soliRanieri e Da-gostino, ognu-no con le suecarat ter is t i -che. I tifosivorrebbero igiovani, maalle porte dellaprima squadra

non ve ne sono di pronti, in gradodi affiancare chi ha tirato la car-retta sinora.

Cosa serve. Innanzitutto un al-lenatore, visto che Giudice non haancora sciolto la riserva, legataprobabilmente alle garanzie tecni-che che l'Afp sarà in grado di pro-mettergli o garantirgli. L'organicoandrà comunque potenziato, vistoche il punto di partenza è un ter-zultimo posto con il triplo dei pun-ti della penultima, retrocessa, mapur sempre terzultimo, a nove lun-

ghezze dall'ultima poltrona per iplayoff. Ed allora proviamo ad ab-bozzare una lista della spesa: unattaccante che porti in dote tantigol, un difensore d'ordine e dina-mismo, possibilmente già taratisul campionato italiano. Ed unportiere, nell'eventualità Fernan-dez non tornasse in Puglia.

La concorrenza. Anche que-st'anno chi arriva dall'A2, redivivoMonza in primis, non salirà perfare la comparsa, anzi. Prima dipensare ai playoff o qualsiasi altroobiettivo ambizioso, bisognerà cer-carne subito due più deboli, dopol'iscrizione di luglio, e non sarà fa-cile, con radiomercato che dà in ri-alzo le quotazioni tecniche dellesocietà di medio livello. Insomma,è improbabile, al momento, conta-re sulla rete di salvataggio di squa-dre-materasso o anche solo “tra-punta”.

Il futuro. Il ricorso al mercatoitaliano, se non straniero, è damettere sistematicamente in con-to, non solo per l'estate che sta perarrivare, ma anche per quelle suc-cessive. Non si possono infatti sti-mare meno di quattro o cinqueanni, prima che possa affacciarsidal vivaio una leva di interesse.Sempre che under 15 ed under 13(!) mantengano promesse che almomento non possono che esserenebulose. Ed è per questo che leprossime decisioni della societànon potranno prescindere da unavalutazione complessiva, dinanziad un'A1 che rimane una vetrinagolosa, ma solo a patto di esporremerce di qualità.

28 N. 6 - Giugno 2015

Filippo Luigi Fasano

Under 15 ed under 13: ecco le finali scudetto di BassanoCominceranno poche ore dopo l'uscita

in edicola di ““iinn CCiittttàà””, le finali giovani-li scudetto in programma a Bassano finoal 2 giugno. Quattro le categorie in gara,due delle quali, under 15 ed under 13, ve-dranno in lizza l'Afp: due gironi da quat-tro squadre la formula iniziale per en-trambe le categorie, con successive semi-finali e finali.

I più grandi sono stati inseriti nel gi-rone B con Thiene, Viareggio e Lodi: de-butto il 30 contro i toscani, poi veneti elombardi nei giorni seguenti. In caso dipassaggio fra le prime quattro, ci saràl'incrocio con le migliori due dell'altro rag-gruppamento, quello con Valdagno, Rol-ler Bassano, Follonica ed Uvp Modena.

In under 13, i biancoverdi si misure-ranno invece con Follonica all'esordio eBreganze alla seconda gara. Ultimo in-contro della prima fase quello con il Sere-gno, con l'auspicio di accedere alle semi-finali: nell'altro girone si contendono dueposti Sandrigo, Bassano, Cgc Viareggio eRoller Scandiano.

«Sono fiducioso nei nostri ragazzi, an-che alla luce del lavoro compiuto in questimesi – osserva Dino Camporeale, che gui-da entrambe le squadre – Certo, le finalinazionali rimangono una delle poche occa-sioni per un confronto di un certo tipo, ri-spetto ad una fase iniziale di livello piùbasso. Sono certo però che non faremobrutte figure». (Anna Rita Fasano)

(foto credit Ancona, messa a disposizione da Ginnastica Ritmica Iris)

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La squadra di Nacci vola in Promozione. Entusiasmo in paese per il secondo posto finale

Sono le ore 21.12 di domenica 3maggio quando l’ultima sirenadel PalaBalestrazzi di Bari fa

esplodere la gioia della Giovinazzocestistica: prima contenuta nel domi-cilio della Don Bosco Bari, poi strari-pata sino a tarda notte per le vie delpaese. La Fidens vince il duello al-l’ultimo respiro col Basket Noicatta-ro, superato nel palezzetto di via DeCeglie al penultimo turno di campio-nato, e torna in Promozione. Eppurela conquista del secondo posto nel gi-rone B rischiava di naufragare dopoil ko nel derby interno con la Virtus2014 Molfetta. «Dopo quella sconfitta– ricorda il presidente onorario Fran-co Piscitelli – persi letteralmente lestaffe. Ce l’avevo con i miei ragazzi,scesi in campo senza mordente».

Loro il campionato non solo lohanno continuato a suon di successi(tre nelle ultime tre giornate), mahanno anche ottenuto l’ambito se-condo posto. Un’impresa firmata dalcoach Gaetano Nacci e da un gruppodi giocatori rivelatosi da subito fra iprimi nel raggruppamento: i playEmanuele Castrignano, Davide Ga-daleta e Giuseppe Bavaro, le guardieEugenio De Cillis, Vito Depalo, Mi-chele Fiore e Davide Depalma, le ali

piccole Francesco Bove, Fedele Ca-strignano e Andrea Stufano, le aliforti Angelo Farinola, Alessandro Si-grisi, Mauro De Ceglia e Damiano La-bombarda e i pivot Gaetano Labom-barda, Giuseppe Bonserio, CarmineArmenti e Pasquale Bensi Depalma el’idolo della gradinata Giulio Cesari.Tutti hanno portato il loro mattoneper costruire la promozione.

Alle loro spalle una società otti-mamente organizzata e composta daVincenzo Castrignano, Angelo DePergola e Vincenzo De Palo. Non ulti-mi le decine di tifosi che in ogni par-tita casalinga hanno riempito i gra-

doni del vecchio Palasport, tra i qua-li , un ragazzo diversamente abile chegrazie all’amore per i ragazzi bianco-verdi è tornato a sorridere. Su tutti,però, l’inossidabile Franco Piscitelli:«A Noicattaro, all'andata, dopo unasconfitta sul filo di lana, mi alzai, an-dai via. Mi chiusi nello spogliatoio.

A casa non dormii per tutta la not-te». Poco male: al ritorno la FidensGiovinazzo s’è rifatta con gli interes-si. Ora è in Promozione, nella palla-canestro degli adulti. Conl’ambizione di diventare una adultadella pallacanestro regionale. In tuttii sensi.

30 N. 6 - Giugno 2015

Nicola Miccione

Conoscitori di sguardi!

Via Matteotti, 128/130 - Bitonto - Tel. 080 [email protected]

Piazza Vittorio Emanuele, 54 - Giovinazzo - Tel. 080 [email protected]

Calcio: 7° posto finale per l'Usd in Promozione Si è concluso al settimo posto il ruolino della Usd nel campionato di

Promozione, a quota 45 punti. A suggellare il torneo della squadraallenata da Savoni, il tennistico 3-6 subito sul campo del'Uc Bisceglieterzo in classifica: un risultato che ha fatto pendere verso le sconfitteun bilancio fatto da 12 vittorie, 9 pareggi e 13 ko. Saldo negativo an-che nel confronto fra reti realizzate, 46, e subite, 50: un trend negati-vo manifestatosi nel girone di ritorno, quando i biancoverdi hanno pro-gressivamente perso distanza dal terzetto di testa, smarrendo le resi-due ambizioni playoff. In vista della stagione 2015-16 è previsto il ri-torno al campo sportivo De Pergola, dopo l'esilio forzato nella vicina SanPio. (Anna Rita Fasano)

E vai Fidens!E vai Fidens!

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La squadra di Nacci vola in Promozione. Entusiasmo in paese per il secondo posto finale

Sono le ore 21.12 di domenica 3maggio quando l’ultima sirenadel PalaBalestrazzi di Bari fa

esplodere la gioia della Giovinazzocestistica: prima contenuta nel domi-cilio della Don Bosco Bari, poi strari-pata sino a tarda notte per le vie delpaese. La Fidens vince il duello al-l’ultimo respiro col Basket Noicatta-ro, superato nel palezzetto di via DeCeglie al penultimo turno di campio-nato, e torna in Promozione. Eppurela conquista del secondo posto nel gi-rone B rischiava di naufragare dopoil ko nel derby interno con la Virtus2014 Molfetta. «Dopo quella sconfitta– ricorda il presidente onorario Fran-co Piscitelli – persi letteralmente lestaffe. Ce l’avevo con i miei ragazzi,scesi in campo senza mordente».

Loro il campionato non solo lohanno continuato a suon di successi(tre nelle ultime tre giornate), mahanno anche ottenuto l’ambito se-condo posto. Un’impresa firmata dalcoach Gaetano Nacci e da un gruppodi giocatori rivelatosi da subito fra iprimi nel raggruppamento: i playEmanuele Castrignano, Davide Ga-daleta e Giuseppe Bavaro, le guardieEugenio De Cillis, Vito Depalo, Mi-chele Fiore e Davide Depalma, le ali

piccole Francesco Bove, Fedele Ca-strignano e Andrea Stufano, le aliforti Angelo Farinola, Alessandro Si-grisi, Mauro De Ceglia e Damiano La-bombarda e i pivot Gaetano Labom-barda, Giuseppe Bonserio, CarmineArmenti e Pasquale Bensi Depalma el’idolo della gradinata Giulio Cesari.Tutti hanno portato il loro mattoneper costruire la promozione.

Alle loro spalle una società otti-mamente organizzata e composta daVincenzo Castrignano, Angelo DePergola e Vincenzo De Palo. Non ulti-mi le decine di tifosi che in ogni par-tita casalinga hanno riempito i gra-

doni del vecchio Palasport, tra i qua-li , un ragazzo diversamente abile chegrazie all’amore per i ragazzi bianco-verdi è tornato a sorridere. Su tutti,però, l’inossidabile Franco Piscitelli:«A Noicattaro, all'andata, dopo unasconfitta sul filo di lana, mi alzai, an-dai via. Mi chiusi nello spogliatoio.

A casa non dormii per tutta la not-te». Poco male: al ritorno la FidensGiovinazzo s’è rifatta con gli interes-si. Ora è in Promozione, nella palla-canestro degli adulti. Conl’ambizione di diventare una adultadella pallacanestro regionale. In tuttii sensi.

30 N. 6 - Giugno 2015

Nicola Miccione

Conoscitori di sguardi!

Via Matteotti, 128/130 - Bitonto - Tel. 080 [email protected]

Piazza Vittorio Emanuele, 54 - Giovinazzo - Tel. 080 [email protected]

Calcio: 7° posto finale per l'Usd in Promozione Si è concluso al settimo posto il ruolino della Usd nel campionato di

Promozione, a quota 45 punti. A suggellare il torneo della squadraallenata da Savoni, il tennistico 3-6 subito sul campo del'Uc Bisceglieterzo in classifica: un risultato che ha fatto pendere verso le sconfitteun bilancio fatto da 12 vittorie, 9 pareggi e 13 ko. Saldo negativo an-che nel confronto fra reti realizzate, 46, e subite, 50: un trend negati-vo manifestatosi nel girone di ritorno, quando i biancoverdi hanno pro-gressivamente perso distanza dal terzetto di testa, smarrendo le resi-due ambizioni playoff. In vista della stagione 2015-16 è previsto il ri-torno al campo sportivo De Pergola, dopo l'esilio forzato nella vicina SanPio. (Anna Rita Fasano)

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