17
Periodico promosso dall’Arciconfraternita Maria SS. del Carmine - Giovinazzo - Registrato presso ilTribunale di Bari al n. 1307 in data 20/1/1997 - Spedizione in A.P. 70% Filiale di Bari Anno XIX N. 9 Settembre 2015 Euro 2,00

"In Città" - Settembre 2015

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: "In Città" - Settembre 2015

Perio

dico

prom

osso

dall’A

rcico

nfra

tern

itaMa

riaSS

.del

Carm

ine-

Giov

inaz

zo-R

egist

rato

pres

soilT

ribun

aledi

Bari

aln.

1307

inda

ta20

/1/1

997-

Sped

izion

einA

.P.70

%Fil

ialed

iBar

i

Anno XIXN. 9Settembre 2015Euro 2,00

Page 2: "In Città" - Settembre 2015

3N. 9 - Settembre 2015

PPEERRIIOODDIICCOO PPRROOMMOOSSSSOO ddaallll’’AArrcciiccoonnffrraatteerrnniittaa MMaarriiaa SSSS.. ddeell CCaarrmmiinneeRegistrato presso il Tribunale di Bari al n. 1307 in data 20/1/1997

DDIIRREEZZIIOONNEE,, RREEDDAAZZIIOONNEE EE AAMMMMIINNIISSTTRRAAZZIIOONNEE

Via Cattedrale, 38 - 70054 Giovinazzo (Ba) Tel. 334400 11006622002222 - E-mail: ffiiddaattttoo@@lliibbeerroo..iitt

OORRAARRII DDII AAPPEERRTTUURRAA SSEEDDEE::Lunedì, Mercoledì, Venerdì: ore 18,00/20,00

Fotolito e Stampa «Grafiche Ferrara»Via Auricarro, 105 - 70027 Palo del ColleTel./Fax 080 [email protected]

Abbonamenti:ITALIA Euro 20SOSTENITORE Euro 30BENEMERITO Euro 50ESTERO: U.S.A. $ 150con versamento sul c/c postale

n. 17099706oppure sul c/c presso il Banco di Napoli - Bitonto

IBAN IT53 B010 1041 3800 4120 0001 523intestato alla Arciconfraternita Maria SS. del Carmine

Chiuso in tipografia il 31 Agosto 2015Red

azione

Presiden

te

Direttore

Responsabile

GianlucaBattista

GirolamoCapurso

GiuseppeDagostino

GiuseppeDalbis

NicolaMiccione

MarziaMorva

Filippo LuigiFasano

GiuseppeMaldarella

Luigi VerzilloSegretario Responsabile archivio Michele Amoia (334477..77998855228811)

Responsabile abbonam. Giuseppe Dagostino (Tel. 334400 22557711007777)

Responsabile pubblicità 347.5231877

Progetto grafico e impag. a cura della Redazione

NicolaCoppola

FilippoD’Attolico

Colla

boratori

FedeleCapurso

GerardoNardò

MauroCapurso

GiuseppeDemartino

ItaloCinquepalmi

GabriellaSerrone

AngelicaTaldone

DarioVerolino

GaetanoNacci

RobertaDeruvo

FrankDe SantisCo

rrispond

ente

estero

Responsabile

estero

Responsabile

fotografie

BeatriceAndriano Cesari

NicolaMarinelli

I tempi cambiano! La Festa Patronale pure?

Èil quesito che da decenni ci si pone, puntualmente, all’indo-mani del più importante appuntamento che fa da richiamodella nostra città nel periodo estivo: la Festa Patronale. Esso

scaturisce con naturalezza e spontaneità proprio perché ci imponeuna profonda riflessione sul nesso che accomuna la ricorrenza re-ligiosa rivolta ad onorare la Madonna di Corsignano e tutta una se-rie indiscriminata e a volte disordinata di attrazioni folkloristicheche attorno ad essa, prima, durante e poi, si realizzano. La stessaprocessione appare una mostra coreografica di costumi baroccheg-gianti, di luci sfarzose e di note musicali che ne impongono il ritmoalla sfilata.

E le mie perplessità non provengono solo da un isolato e margi-nale pensiero: vi invito a rivedere ““iinn CCiittttàà”” 12/2012 pag. 5 a firmaMaldarella o prim’ancora settembre 2002 il commento editoriale delmio predecessore Franco Amendolagine.

Nel mentre le nostre sollecitazioni trovavano spazio radicandosinella coscienza comunitaria, una voce istituzionale, puntuale e pre-cisa, giungeva, nel 2013, in concomitanza con l’avvio delle organiz-zazioni delle feste patronali diocesane, dal direttore della “Charitas”di Molfetta don Francesco de Lucia, col richiamo a feste più sobriee meno spendaccione: «Rinunciare a qualcosa, durante le feste pa-tronali, per aiutare chi ne ha bisogno, rappresenterebbe più di un se-gnale e come comunità cristiana dovremmo farlo sempre. Perché unafesta sia religiosa bisogna innanzitutto pensare ai poveri».

Quindi riavvolgiamo il nastro e ripartiamo da un momento so-lenne, quello della visitazione della nostra Protettrice che attraver-sava le strade della città ed entrava nelle case popolose dell’anticocentro dentro le mura e che con il suo sguardo materno accoglievale preghiere della gente per strada e di quanti in processione testi-moniava la sua silenziosa devozione. Perché incrociare quel dolcevolto ispirava la preghiera di supplica per l’abbondanza dei prossi-

mi raccolti e la protezione ai nostri marinai nei perigli dei loro viag-gi, come ancora si recita con l’inno che in suo onore si leva nei gior-ni della festa: «... quando suona la tua campana ad ogni tempestaviene la calma...».

Proviamo a riprendere il significato originario di quella Festa,“La festa granne”, come abbiamo tentato di fare quando, nel set-tembre del 2010, questo stesso spazio venne occupato a sostegnodi una istanza giuntaci a firma di un lettore finalizzata proprio alrecupero della ragione vera di quel ritrovarsi tutti ad agosto per in-vocare le grazie della Madonna. Tentiamo, anche ora, di riattualiz-zare, magari con la nostra immaginazione, il senso autentico dei fe-steggiamenti della Protettrice e particolarmente della stessa parte-cipazione comunitaria alla processione esterna dopo il pontificale,quale corale momento di ringraziamento filiale che tutto il popolosoleva rivolgere alla Vergine per i benefici che accordava ai suoi fi-gli che la impetravano e la invocavano in proprio soccorso.

L’attualità non è più quella realtà rurale ed artigiana, ormai tra-sformatasi radicalmente e sempre più secolarizzata per l’evoluzionedella modernizzazione della società, ormai multiculturale. E cosìanche la festa grande, conseguentemente, è andata progressiva-mente trasformandosi fino a divenire una vera e propria sagra, tut-t’altro che un momento comunitario di lode e ringraziamento allaPatrona. Un evento del tutto coreografico e fulcro di continue ma-nifestazioni di ogni genere e di spettacoli tesi a divertire ed attrarregente dai dintorni, che poco hanno a che fare con la fede di un po-polo.

Tanti gli interrogativi allora: proviamo a dar loro delle risposte;lo facciamo con il supporto di Giuseppe Dalbis, nostro storico col-laboratore che quest’anno, all’interno del Comitato della Festa pa-tronale, ha ricoperto il ruolo di responsabile della comunicazione.

Rimandandovi nelle pagine 14 e 15 vi auguro buona lettura.

Filippo D’Attolico

Editoriale

Nuove Aperture a Giovinazzo:

www.incittagiovinazzo.it

Page 3: "In Città" - Settembre 2015

5N. 9 - Settembre 2015

l’anno 2014, operata difformementedallo stesso Regolamento Comunale perla disciplina tributaria di detta imposi-zione, deliberata dalla maggioranzastessa ad Agosto 2014.

E, così, pure a fronte di tali evidenti e concre-te confutazioni, anche di ordine legale,l’Amministrazione ha continuato, con svariaticomunicati, a sostenere la regolarità impositi-va delle tariffe TARI, nei termini deliberati dal-la maggioranza, asserendo essere stato il com-puto tariffario improntato ad un certa logica diequità comparata. Una sorta di computo com-pensativo, quanto mai ambiguo, perché deri-vato dalla comparazione percentuale anno2015 con il 2014 delle riduzioni consentite, ri-feribili alle utenze domestiche e quelle non do-mestiche. Insomma uno scontro di comunica-ti da ambo le parti che non giova certo al cit-tadino che vuole avere informazioni precisedel perché e del quanto è tenuto a pagare peril servizio raccolta rifiuti e per lo spazzamentodelle strade del paese senza sospetti di vessa-zione e di ingiusto trattamento.Il punto ad origine di tutte queste dia-tribe, naturalmente, rimane il costocomplessivo dell’intero servizio che lalegge vuole debba essere interamentecoperto dalle contribuzioni delle utenzelocali attraverso la corresponsione del-la tassa “TARI”. Per la qual cosa allabase della individuazione dell’entità deltributo è posto il Piano economico-fi-nanziario comunale che illustra le mo-dalità e qualità del servizio e ne previ-siona l’andamento gestionale conl’indicazione di tutti gli impegni econo-mici necessari a fronteggiare le spese ditutte le forniture e prestazioni di ogni

genere.Come prescritto per legge, detto Piano è statoredatto dal gestore appaltatore Daneco che hacomputato un costo complessivo per l’annocorente di € 3.618.149,00, compresi i così det-ti costi comuni, per circa € 484.000,00, sti-mati dall’Ufficio Finanziario Comunale ed affe-renti alle spese di accertamenti e riscossionedel tributo e costi amministrativi, di consu-lenza e del contenzioso. Il piano medesimo, insede di discussione in Consiglio, è stato og-getto di severi rilievi essendo stato recepito dalComune, per quanto emerge dal dibattito con-siliare, senza il pur minimo riscontro a curadell’apparato comunale delle rispettive voci dicosto, previsionate e stimate dalla Daneco.In effetti, la scarna relazione tecnico-economica che accompagna detto docu-mento di contabilizzazione non può chedare adito a dubbi di ogni sorta. Ed è dasupporre che la distinta dei costi com-plessivi del servizio, presentati dallaDaneco, non abbia avuto una spuntacon le voci di costo previsti nel con-tratto d’appalto né tanto meno con icorrispettivi di spettanza della medesi-ma Daneco per le attività in parte giàcorrisposte e liquidate.

Personalmente sono indotto ad aggiungeredell’altro. A mio avviso non sarebbero stateconsiderate neppure i pagamenti che il Comu-ne fa ad altri fornitori, diversi dalla Daneco,per prestazioni accessorie e sussidiarie a quel-lo principale di nettezza urbana o di particola-ri inteventi di propaganda, consultazione asupporto integrativo delle attività fornite dalgestore ordinario. È il caso delle spese per illancio promozionle ed informativo della raccol-ta selettiva e quelle per le forniture di servizio

commissionate in circostanza di grandi mani-festazioni e spettacoli pubblici, ove si intervie-ne a mezzo di aziende specializzate con siste-mi aggiuntivi per la raccolta e cernita dei rifiu-ti durante lo svolgimento degli eventi stessi.Infine, mi pare doveroso far notare che,se trattasi di un vero Piano economico-finanziaro, secondo quanto prescrive ilDPR n. 158/1999, in detto documento,oltre i sistemi di esplicazione dell’ap-palto, dovrebbero essere indicati anchele innovozioni infrastrutturali che sonoin programma di realizzazione con i re-latii impegni economici che gravano inbilancio e gli eventuali costi di gestionedei nuovi impianti.

Sempre nel mese di luglio scorso, prima delConsiglio del giorno 30, la Giunta ha approva-to in linea tecnica e finanziaria l’ennesimoprogetto esecutivo per la costruzione del Polocittadino di raccolta e selezione per tipologieomogenee dei rifiuti anche di quelli pericolosi,da insediare in un’area comunale in contradaZurlo sotto il cavalcavia della diramazione divia Cola Olidda a monte della ferrovia.Il progetto originariamente redatto, nel2009, dall’Ufficio Tecnico, come isolaattrezzata per la raccolta di rifiuti in-gombranti per un importo poco più di €100.000,00, poi in una successiva rivi-sitazione, su richiesta della Giunta De-palma, in altra collocazione, per un va-lore di oltre € 155.000,00, di cui €100.345,00 corrisposto dalla Regione,ora riformulato interamente dall’ing.Vitangelo Bavaro, quale grosso centrodi raccolta e smistamento rifiuti (CCR),ha raggiunto un valore più che raddop-piato di ben € 316.000,00.

L’opera da insediarsi su un terreno di oltre3.000 mq. nella Zona artigianale di servizioD1.1, di cui è stato richiesto lo svincolo del se-questro giudiziario, si presenta, come da pian-tina allegata, di grande dimensione, adattaforse ad una città medio grande. Il Dirigentedel Settore Ambiente dovrà procedere quantoprima ad appaltarla per non perdere il contri-buto regionale, ancorchè è previstal’esecuzione solo del primo stralcio di €155.903,00, relativo ai soli lavori di infrastrut-turazione dell’area, mancando allo stato lacompleta copertura finanziaria dell’impianto.Tuttavia, l’investimento per questogrande Centro urbano di raccolta e dismistamento dei rifiuti non viene perniente menzionato nel Piano, comevuole l’art. 8 del DPR n. 158/1999, névengono indicati le possibili modalitàgestionali della struttura e i costi difunzionamento come pure i beneficiche si attendono dell’operatività diquell’impianto in termini di incidenzasulla differenziata ma anche di agevola-zioni del tributo fiscale per gli utentivirtuosi che porteranno i rifiuti al cen-tro. E così che nasce una profonda sfi-ducia nei confronti del Sindaco Depal-ma che pur ha ritenuto di doversi avva-lere di esimi personaggi esterni per ilgoverno e la direzione operativa del-l’importante comparto “Ambiente eTerritorio”.

C’è qualcosa, ancora, che si puòdire sull’aspra controversia inatto circa la gestione dei rifiuti

urbani e di igiene ambientale, cosìcome condotta da Depalma e dal suo go-verno? Ci provo. Non già perchè dis-pongo di qualche altra notizia inedita,quanto per mettere insieme un puuzledi situazioni incresciose che mostranonella loro connessione d’insieme unavertiginosa approssimazione dell’eser-cizio dei diversi servizi nel loro integra-le ciclo di produzione, raccolta e tratta-mento dei rifiuti urbani.

E tanto non per rimarcare lo stato ormaiemergenziale cui è giunto questo processo,che sicuramente vede coinvolti anche i pre-gressi decisori politici, quanto, piuttosto, pertentare una diretta osservazione degli esitiperniciosi che investono i cittadini, vessati dapesanti oneri tributari.Sullo sfondo di questo puzzle, a mò di ungrande mosaico, campeggia un dato in-controvertibile: la deludente percentua-le della differeziata che, al di là di quel-lo che afferma l’Amministrazione, rima-ne sempre su indici del tutto inconsi-stenti rispetto a quelli indicati dal Pianodella Regione. Dopo ben tre anni di go-verno, contrariamente a quanto propa-gandato, Depalma non ha fatto meglio diNatalicchio, neppure un tantino.

Né può invocare a sua discolpa, come ora vafacendo a piè sospinto, che ciò dipende dallainadeguatezza e vetustà dei mezzi e delle at-trezzature e dalla inefficienza operativa nelleprestazioni di ritiro e movimentazione dei ri-fiuti e di pulizia dell’ambiente cittadino daparte della Daneco, che mantiene l’appalto inregime di proroga obbligata.Non escludo che tali criticità possanoconcorrere al conclamato fallimento, ri-conosciuto peraltro dagli stessi ammi-nistratori. Ma ciò, non assolve Depalmache aveva promesso cambiamenti scon-volgenti anche in questo campo. Quelloche è mancato alla sua azione da primocittadino è stato un convinto ed appro-priato intervento di induzione a speri-mentare all’origine una selezione vo-lontaria dei rifiuti, facendo presa su unpercorso di informazione e pressantesensibilizzazione ai cittadini sull’ado-zione di stili di vita improntati alla so-stenibilità. Una sinergica concordanzadi intenti tra Amministrazione civica ecittadinanza ed in particolar modo conla categoria degli esercenti pubblici, ne-cessaria per portare finalmente Giovi-nazzo a raggiungere apprezzabili incre-menti di differenziata, senza attendere

l’arrivo del gestore consortile, aggiudi-catario dell’appalto indetto dall’ARO/2.

Ci si è troppo adagiati sulla prospettiva di unaimminente svolta nel sistema di raccolta conl’avvio del ritiro porta a porta che avrebbe in-trodotto il nuove gestore. Fatto che, puntual-mente, non si è verificato, né si sa quando po-trà accadere. Questo lo sfondo del mosaico,ma vediamo i tasselli nello scenario di tantealtre accidentalità. Nel pieno di questa bollen-te estate un esposto del “Movimento per la sa-lute pubblica” sollecitava Depalma a chiarirequale fosse la posizione assunta dal Comunein sede di confronto tecnico delle istituzionipubbliche impegnate a valutare la richiestadella Daneco di riaprire i vecchi lotti della dis-carica di San Pietro Pago. E’ noto, infatti, chela Daneco mira a tenere in esercizio l’impiantoprovvisorio di biostabilizzazione meccanicaper continuare a smaltire i rifiuti pretrattatisui lotti I°, II° e III°, fino a pareggiarne i livelliterminali con quello di sopralzo finale del VIlotto. Quanto mai evasive e divaganti sono sta-te le risposte dapprima dell’Assesore all’Am-biente, dott. Sannicandro, e poi dello stessoSindaco che sulla questione mantiene unostretto riserbo. E, nonostante siano stati cen-surati a più riprese per i loro improvvidi ri-scontri, hanno perseverato nel denegare pre-cisi ragguagli agli interpellanti come pure atutte le forze politiche di opposizione circa gliobiettivi cui tende il Comune, quale proprie-tario della discarica, riguardo alla possibile ri-presa delle lavorazioni di trattamento e conse-guente smaltimento dei rifiuti presso il sito diGiovinazzo.A discussione ancora accesa prendefuoco un mastodontico stivaggio di ri-fiuti pretrattati stoccati sul piazzale diSan Pietro Pago in attesa di essere tra-sportati presso le discariche privateconvenzionate dopo lunghe e costosetrattative avviate dall’ATO/BA. Domatol’incendio, per motivi precauzionali, sidice, viene sospesa, all’inizio di Agosto,ogni attività dell’impianto provvisorio,tenuto fino allora in esercizio senza unaprecipua autorizzazione, ancorchèsprovvisto di una discarica a supporto.Anche in dipendenza di tale grave inci-dente, il Sindaco non è stato in grado diriferire sulle cause reali dell’incendio,né tanto meno se l’inconveniente abbiapotuto produrre un inquinamento am-bientale con rischio per la salute pub-blica, fornendo prove di analisi che ilcaso certamente richiedeva. La cittànon è tenuta a sapere!. Eppure, a segui-to di tali eventi, ha rischiato una vera epropria emergenza essendosi bloccatoogni tipo di conferimento a San Pietro

Pago dopo l’arresto dell’impianto prov-visorio di biostabilizzazione.

Solo una ordinanza del Presidente della Re-gione ha scongiuarato tale evenienza ed haevitato che i rifiuti rimanessero per le strade,non sapendo dove andarli a smaltire. Il prov-vedimento ordinatorio, infatti, ha imposto altitolare della discarica di Massafra di riceverei rifiuti di Giovinazzo e di altri Comuni. Maquesto è un dispositivo a tempo determinato,per la durata di venti giorni, per cui alla suascadenza, a fine mese, dovrà essere ricercataaltra soluzione concreta su come e dove con-ferire i nostri rifiuti, a meno che non si con-cordi la riapertura di San Pietro Pago.A parte tali sconcertanti vicende, cisono poi i tasselli del mosaico che ri-guardano gli aspetti economici, finan-ziari e fiscali connessi alla problemati-ca medesima e che hanno inciso sullaimpostazione del bilancio comunale2015, approvato dal Consiglio, fuoritempo massimo, domenica 9 agosto.Anche su questo fronte, le critiche piùaccese si sono incentrate in maniera in-sistente e generalizzata sulle determi-nazioni della Amministrazione circal’articolazione delle aliquote tariffarieda impore ai cittadini come TARI per il2015 (TARI – Acronimo per Tassa sui ri-fiuti e nettezza urbana). Durissime edagguerrite nella loro esplicitazione sisono levate le proteste tanto degli espo-nenti politici d’opposizione che del“Movimento per la salute pubblica”.

Le decisioni assunte in questo senso dallamaggioranza nel Consiglio comunale del 30luglio scorso, hanno visto una netta e decisacontrarietà, perfino, durante i lavori della suc-cessiva Assemblea consiliare del 9 agosto incui si è discusso il bilancio 2015. Una pregiu-diziale del consigliere Iannone, che illustravacon dovizia di particolari le incongrenze del si-stema di calcolo delle aliquote tributarie e laloro difformità dai dispositivi normativi in vi-gore, è stata prodotta in aula con la richiesta,puntualmente rigettata, di aggiornare i lavoriai fini di una analisi sulle procedure seguitedall’Amministrazione per il computo della tas-sa.E che grosse anomalie si ravvisino nelcomputo delle tariffe TARI approntatedall’Esecutivo è del tutto realistico,perché è riscontrabile chiaramente laprosecuzione dell’erronea elaborazionetariffaria praticata già per l’anno 2014.Una valente e completa esposizione sul-le discutibili procedure seguite dall’Am-ministrazione per il computo tariffarioce la fornisce nelle successive paginiGerolamo Capurso. Per la verità, lui perprimo, già nel numero di Novembrescorso (pagg. 8-9) di questo stesso men-sile, aveva sollevato vistose incon-gruenze nella definizione della TARI per

4 N. 9 - Settembre 2015

Opinione

Giuseppe Maldarella

TOM IN UN GORGO DI RIFIUTI Affiora solo la sua tempra barricadera

Page 4: "In Città" - Settembre 2015

7N. 9 - Settembre 2015

Cronaca

Vito Arciuli voleva affermare il proprio predominio nel porto di Giovinazzo

«Ammazzato per uno scoglio»Cronaca

«Era un gruppoemergente – hadetto il 27 luglio il

Colonnello Rosario Castel-lo nel corso della conferen-za stampa che si è tenutapresso il Comando Provin-ciale dei Carabinieri di Bari– facente capo alla famigliaArciuli» che con furti, in-cendi e minacce, ma so-prattutto attraverso leestorsioni ai pescatori, vo-leva affermare il propriopredominio lungo il litoraleche va da Giovinazzo aSanto Spirito. La banda fa-ceva capo al 19enne VitoArciuli, del rione San Giro-lamo di Bari, trapiantatosida alcuni anni a Giovinaz-zo. La guerra (gli inquirentihanno annotato numerosiepisodi di aggressioni, ndr)ha terrorizzato il porto cit-tadino, un'intera città. Eregistrato, in soli sei mesi,un tentato omicidio ed «undelitto cruento, quello diGaetano Spera, dalle carat-teristiche mafiose», secondoCastello. Riconoscendo ireati, in concorso, di omici-dio e detenzione e porto il-legale di arma da fuoco(Vito Arciuli risponde an-che dell'aggravante dellamodalità mafiosa, nda), iCarabinieri della Compa-gnia di Molfetta, agli ordinidel capitano VitoIngrosso, hanno eseguitoun'ordinanza di custodia

cautelare in carcere emes-sa dal Giudice per le inda-gini preliminari del Tribu-nale di Bari, su richiestadella Procura della Repub-blica del capoluogo. Uncerchio chiuso in tempi ra-pidi. Così come l'indaginedei detective della Compa-gnia di Molfetta e dei colle-ghi della Stazione di Giovi-nazzo, coordinata dal Pmantimafia, Isabella Gine-fra, che in quattro mesi«nonostante le difficoltà in-vestigative – come ha sotto-lineato Castello – e l'omertàe la reticenza incontrate du-rante il percorso» ha fattoluce su un giro di «taglieg-giamenti a danno dei pe-scatori locali e di coloro iquali ormeggiavano le pro-

prie imbarcazioni». Una sor-ta di imposizione del pizzo,proprio per «affermare ilproprio predominio – secon-do il giudice per le indaginipreliminari Giovanni Ab-battista – tra i porti di Gio-vinazzo e Santo Spirito». Perloro valeva una regola sola:«Qui ci siamo noi che co-mandiamo e nessun altro!».«Volevano dimostrare – haspiegato ai cronisti il capi-tano Vito Ingrosso – cheloro comandavano nellazona e non c'era scampo perchiunque decidesse di op-porsi a questo tipo di predo-minio». E l'omicidio di Gae-

tano Spera è nato proprio«dall'imposizione mafiosa – haspiegato ancora Castello – de-gli Arciuli». Si è trattato, dun-que, di «Un segnale forte neiconfronti di quei soggetti cheresistevano. Un regolamentodi conti, una vera e propria di-mostrazione di potenza – hacontinuato Castello – versochi (come Gaetano Spera,nda) voleva sottrarsi al loropredominio, verso chi non vole-va assoggettarsi agli Arciuli».Non solo Gaetano Spera, però,ucciso il 25 marzo scorso. Nelmirino degli Arciuli è finitoanche un pescatore del posto(di cui non sono state fornitele generalità). Nel corso delleindagini, infatti, è emerso an-che un tentativo di omicidio(mai denunciato alle forze del-

l'ordine, nda) commesso daVito Arciuli il 17 settembredello scorso anno nel porto diGiovinazzo. In quella circo-stanza, però, l'agguato morta-le non fu portato a compi-mento, poiché, dopo il primocolpo esploso e non andato asegno, l'arma s'inceppò, con-sentendo quindi alla vittimadi mettersi in salvo. A fine lu-glio è stata probabilmentescritta la parola fine. «Abbia-mo sgominato un gruppo digiovanissimi emergenti -– haconcluso Castello –. E quest'e-pilogo, grazie all'Arma dei Ca-rabinieri, dà la giusta serenitàai giovinazzesi e mette fuori-gioco dei criminali che non sifacevano scrupolo di uccidereper imporre la loro predomi-nanza nel territorio».

6 N. 9 - Settembre 2015

� IL FATTO DEL MESE

Il nostro plauso a forzedell’ordine e magistratura

E adesso chiediamoloro scusa

Chiediamo loro scusa. Subito. Perché per troppevolte noi della stampa e buona parte della citta-dinanza, come una parte vigliacca della politica,

che davanti incensa e da dietro pugnala, abbiamotroppo spesso pensato, detto e scritto che “le forze del-l’ordine appaiono impotenti”. Abbiamo commentatofatti criminosi ed abbiamo paventato la possibilità chequalsiasi malvivente venisse a Giovinazzo potesse fareil suo comodo. Diciamocelo, anzi scriviamolo a carat-teri cubitali: abbiamo dubitato, velatamente o meno,troppo spesso di loro, delle capacità investigative del-la magistratura e delle forze dell’ordine. Non ci siamofidati. E non c’è nulla di peggio che non fidarsi di chi,quotidianamente, mette la propria vita ed il proprioimpegno al servizio dello Stato, quello sano, e soprat-tutto della popolazione. Sono stati bravi Carabinieri eProcura della Repubblica a trovare il bandolo dellamatassa. Essendo garantisti al cento per cento, atten-diamo che sia un processo a stabilire se le responsa-bilità addebitate ad alcuni giovanissimi, siano reali.Chi davvero non ci ha fatto una bella figura è stataGiovinazzo, per una volta imbrigliata in logiche di pau-ra, con troppa gente che aveva poca voglia di parlareed un’omertà, riportata anche nell’articolo precedente,che non ha di certo aiutato le indagini. I giovinazzesi,insomma, non si sono rivelati migliori di altri abitantidi comuni viciniori, molte volte additati come conni-venti. Ed invece la mafia c’era e c’è anche qui, inutilecontinuare a negarlo, dipingendo questa cittadinacome un’isola felicissima. Bravi loro, dunque, quelli indivisa, sempre pronti, anche con uno stipendio risica-to, che hanno saputo fare ordine, mettere i tasselli delpuzzle al loro posto, senza fragore mediatico, lavoran-do sotto traccia, come dovrebbe sempre essere per chiricopre incarichi di grande responsabilità pubblica.C’è stato coordinamento e lavoro mirato ed i risultatisembrano essere arrivati. Hanno vinto i servitori delloStato, per una volta, ed hanno perso, se le responsa-bilità verranno accertate, i servi di una mafietta di pe-riferia tutta muscoli e proiettili.

Gianluca Battista

La conferenza stampa delle forze dell'ordine

Il Col. Castello illustra i particolariIl meritato plauso mediatico ai Carabinieri

TTRRAASSPPOORRTTOO EE SSMMAALLTTIIMMEENNTTOO LLIIQQUUAAMMII CCIIVVIILLII EE SSPPEECCIIAALLII,,SSTTUURRAAMMEENNTTOO EE MMAANNUUTTEENNZZIIOONNEE RREETTII FFOOGGNNAARRIIEE,,

TTRRAASSPPOORRTTOO AACCQQUUAA PPOOTTAABBIILLEE,,SSEERRVVIIZZIIOO IIMMMMEEDDIIAATTOO IINN IIMMPPIIAANNTTII AAUUTTOORRIIZZZZAATTII PPRROOPPRRII,,

NNOOLLEEGGGGIIOO BBAAGGNNII CCHHIIMMIICCII,, PPEERR MMAANNIIFFEESSTTAAZZIIOONNII,, MMEERRCCAATTII,, FFIIEERREE,, EECCCC..

CELL.: 335.74.67.579 - 335.596.09.51CENTRO RADIO: 080.374.35.36 - 080.537.87.6870032 BITONTO (Ba) - Via G. Ancona, 3

Page 5: "In Città" - Settembre 2015

9N. 9 - Settembre 2015

Attualitàsuddividere i costi fissi fra le utenze dome-stiche e non domestiche. Come potete facil-mente intuire è una semplice operazione.Non stiamo parlando di logaritmi complessi.Per la ripartizione dei costi variabili fra ledue macrotipologie di utenze, domestiche enon domestiche, la legge 201/2011 (art. 14comma 17) prevede che si debba (categori-co, obbligatorio) assicurare riduzioni per laraccolta differenziata riferibile alle soleutenze domestiche. Ogni Comune attraver-so l’emanazione di un regolamento (D.L.201/2011 art. 14 comma 22) decide comeeffettuare questa riduzione. Il Consiglio Co-munale di Giovinazzo ha approvato sia il re-golamento TARES che TARI, quest’ultimo adagosto 2014, deliberando all’art. 14 comma4, che la riduzione è assicurata attraversola riduzione della parte variabile (già previ-sta dalla norma nazionale) in misura pari alvalore medio annuo percentuale della raccol-ta differenziata pubblicato sul sito della Re-gione Puglia riferito all’anno precedente. Nel2014 tale valore è stato del 13,001%. La per-centuale da usare è questa, avendo il Con-siglio Comunale, che è il massimo organodeliberativo, approvato un regolamento, vin-colante sia per i cittadini che perl’amministrazione, che prevede esplicita-mente la percentuale da applicare. Per cal-colare la parte variabile della tariffa si ese-gue dapprima l’operazione di ripartizionetecnica dei costi attraverso la percentuale diproduzione dei rifiuti e poi si sottrae dallaquota delle utenze domestiche la percentua-le dovuta per la raccolta differenziata. Unavolta ottenute la ripartizione della parte fis-sa e variabile si provvede al calcolo delle ta-riffe attraverso una serie di logaritmi cheutilizzano i coefficienti previsti dagli allegatidel DL 158/1999. La scelta di tali coeffi-

cienti tra il minimo e il massimo previsto, èdi esclusiva competenza dell’amministrazio-ne, che deve però esplicitarla nella delibera.Ricordiamo che il totale dei costi deve rima-nere invariato e che, se si utilizzano coeffi-cienti minimi per alcune categorie di utenzeciò che viene da questi risparmiato si spal-ma sulle altre. L’amministrazione Depalma,legittimamente, ha deciso di utilizzare i co-efficienti minimi solo per alcune categoriecommerciali (uffici, parrucchieri, botteghe difalegname, idraulico, fabbro, elettricista,carrozzerie, bar, ristoranti ortofrutta, ecc.)lasciando il coefficiente medio per le altre.

Nel 2014 l’ elaborazione delle tariffe èstata sbagliata. L’errore tecnico fu riscon-trato e sanato attraverso una seconda deli-berazione e le utenze domestiche pagaronouna tariffa superiore del 25% rispetto al-l’anno precedente a vantaggio delle non do-mestiche. Come fu possibile tutto questo?Leggendo la delibera riscontriamo, nella ri-partizione dei costi, la mancanza dell’appli-cazione della riduzione per la raccolta diffe-renziata prevista dalla legge nazionale e dalnostro regolamento. Una strana ripartizioneanche nella parte relativa ai costi fissi, chenon rispettava la ripartizione tecnica previ-sta dalla legge. La stessa delibera era sprov-vista di alcuni dati essenziali per il control-lo, come la statistica delle pertinenze. Ma èstoria passata. Quest’anno, con molta enfa-si, la giunta Depalma ha annunciato di averridotto le tariffe alle utenze domestiche e hapresentato nel Consiglio Comunale del30/07 il nuovo PEF (Piano Economico Fi-nanziario) e il nuovo Piano Tariffario. Du-rante il Consiglio Comunale del 30/07 nes-suno tra amministratori e Dirigenti è statoin grado di approfondire la natura dei costidel PEF, che viene elaborato dalla società

che gestisce il servizio. Quel piano è servitoa elaborare le tariffe e per la maggioranzadel Palazzo di Città è sembrato normale. Ilconsigliere Dott. Ruggero Iannone, avendoriscontrato errori nella ripartizione dei costifissi e la erronea applicazione della riduzio-ne per la raccolta differenziata, ha chiestoall ’amministrazione di rimandarnel’approvazione e di rivedere il regolamentoper non incorrere in una irregolarità cheavrebbe potuto invalidare la deliberazione.La maggioranza compatta ha rigettato laproposta sostenendo di essere nel giusto edando interpretazioni che non avevano al-cuna connessione con l’atto che si stava dis-cutendo. Qualcuno per esempio ha sostenu-to che non si potevano sommare le percen-tuali di due anni consecutivi del 9% e del13% che avrebbero agevolato troppo le uten-ze domestiche. Niente di più falso: ogni annovengono elaborate nuove tariffe indipenden-ti da quelle dell’anno precedente attraversoun nuovo PEF, nuove statistiche e quantita-tivo di rifiuti diverso. Ma il Consigliere Ian-none nel successivo consiglio del 09/08 hapresentato una pregiudiziale articolata e cir-costanziata che poneva l’accento sugli erro-ri e le irregolarità della delibera tariffaria.Solo allora la dott.ssa Pansini e la sua mag-gioranza hanno ammesso che c’erano errorinella ripartizione dei costi fissi, a cui erastata applicata la stessa riduzione della par-te variabile, ma non nel ribasso applicatoper la raccolta differenziata arbitrariamenteridotto al 3,921%. Per loro stessa ammissio-ne, per il secondo anno consecutivo le ta-riffe erano state sbagliate. Avevano di-menticato l’arroganza con cui nel ConsiglioComunale precedente avevano sostenutol’inconsistenza della posizione del consiglie-re Iannone.

Per il secondo anno consecutivo sbagliata l’elaborazionedelle tariffe TARI e disatteso il Regolamento Comunale

DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA

Ma come si fa a guardare in faccia la realtà e non scontentare nessuno?

Attualità

Due facce della stessa medaglia. C’è il pensionato al minimo con lacasa acquistata dopo innumerevoli sacrifici, magari con qualche me-tro in più perché all’epoca c’era concorrenza tra chi costruiva. C’è

l’imprenditore in proprio che lavora ogni giorno, comprese le feste comanda-te e deve fare i conti con la crisi. Entrambi sono chiamati a pagare la TARI,acronimo di Tassa sui Rifiuti. Entrambi ritengono di dover pagare una tas-sa iniqua che serve a finanziare un sistema di gestione dei rifiuti antiquatoe scadente. Entrambi sanno che fra poco arriveranno le bollette e dovrannocominciare sin d’ora a risparmiare qualcosa per pagare la prima rata. Forsenon sanno che, se uno viene agevolato, l’altro dovrà pagare la sua quota per-ché è previsto che il totale sia sempre lo stesso.

8 N. 9 - Settembre 2015

Girolamo Capurso

Certo, chi governa deve cercare la giu-sta proporzione fra tassazione e pro-duzione di rifiuti, perché il punto di

partenza di questa imposizione fiscale è lacopertura integrale dei costi del servizio e c’èun principio fondamentale delle repubblichedemocratiche che si chiama equità fiscale.Già nel 1999 si era pensato a una tariffa cheavesse questo presupposto e il governo del-l’epoca emanò una legge, la 158, che regola-va il calcolo della TIA (Tariffa di Igiene Am-bientale) e dettava le prescrizioni per unagiusta ripartizione dei costi. Già da allora sipensava che riuscire a pesare i rifiuti pro-dotti fosse il sistema migliore per far pagareil giusto, ma già da allora, si sapeva che nonera possibile farlo dappertutto. Fu ideato unsistema che suddivideva i costi complessividel servizio tra fissi e variabili. La parte fissadella tariffa fu individuata in relazione allecomponenti essenziali del servizio come, peresempio, le spese di raccolta dei rifiuti espazzamento delle strade che non si modifi-cano nel tempo. La parte variabile fu rap-portata alla quantità di rifiuti conferiti, comeper esempio, le spese di smaltimento. Oltrea questo, la tariffa era articolata nelle fascie

di utenza domestica e non domestica. Unabase fondamentale del sistema era la ripar-tizione dei costi fra le diverse utenze attra-verso un sistema presuntivo di produzionedei rifiuti e furono formulate alcune tabellecon coefficienti di potenziale produzione deirifiuti collegati alla tipologia di attività perunità di superficie. Già nel 1999 si pensò,giustamente, di agevolare le utenze domesti-che nella parte variabile della tariffa, che ri-cordiamo, tiene conto della quantità di rifiu-ti prodotti. I Comuni potevano determinareuna quota che tenesse conto dei risultatiraggiunti nella raccolta differenziata. Nontutti però vollero applicare questo sistemaanche in virtù di continue proroghe conces-se ai Comuni. Anche a Giovinazzo si pagavala TARSU che prevedeva una compartecipa-zione del Comune alla spesa complessiva at-traverso la fiscalità generale. La TARSU co-priva circa il 70% del costo totale del servizioed era commisurata alla sola superficie deilocali. Si arriva così alla fine del 2011 quan-do si decise di uniformare le previgenti dis-posizioni attraverso il D.L. 201/2011 e fucreato un nuovo prelievo denominato Tribu-to per i Rifiuti e i Servizi (TARES) in vigore

dal 2013. Non vogliamo addentrarci neimeandri della legislazione che volendo, per-metteva ai Comuni di rimanere per un breveperiodo con il sistema precedente e analiz-ziamo il nuovo tributo. Per l’elaborazione delnuovo tributo si scelse di utilizzare il metodonormalizzato ideato nel 1999 e mai comple-tamente applicato ed erano necessarie alcu-ne cose fondamentali: il Piano Economico Fi-nanziario, che ogni anno è elaborato dallasocietà di gestione del servizio, il Regola-mento Comunale votato dal Consiglio Comu-nale che disciplina l’applicazione del tributonelle parti di competenza del Comune, unastatistica aggiornata sul numero di famiglie,attività commerciali, superfici utilizzate e laquantità totale di rifiuti prodotti nel Comu-ne. La legge di stabilità del 2014 ha operatol’ennesima riforma istituendo la TARI che neidettagli essenziali è simile alla TARES e uti-lizza per l’elaborazione delle tariffe lo stessosistema previsto nel regolamento del 1999.Tanti cambiamenti per ritornare indietro.Naturalmente la nostra ricostruzione è mol-to semplice, non è completa ma speriamo siaservita a comprendere come si è arrivati al-l’attuale TARI.

Superficialità o volontà politica?

L’assessora dott.ssa Antonia Pansini,pur accettando l’errore sulla ripartizionedella parte fissa, continua a difendere le

motivazioni della riduzione percentuale daloro applicata sulla parte variabile delle uten-ze domestiche. La percentuale applicata del3,921 è il risultato dell’ incremento della rac-colta differenziata dello scorso anno rispettoal precedente. La dott.ssa Pansini ritiene dinon essere obbligata a rispettare il regola-mento TARI del Comune di Giovinazzo soste-nendo che l’applicazione della percentuale diincremento del 3,921% è consigliata, insiemead altre opzioni, nelle linee guida del Mini-stero. L’assessora dimentica però di dire chela stessa opzione è stata scartata dalla giun-ta Depalma quando ha proposto sia il regola-mento TARES sia il Regolamento TARI. Infat-ti il Ministero nelle linee guida consigliava:«Per tener conto della variabilità delle situa-zioni e delle esigenze locali sono state indica-te alcune possibili varianti, tra le quali il co-mune potrà individuare l’opzione preferita oanche introdurre nuove soluzioni». Il Comunedi Giovinazzo legittimamente, nel caso del-l’art 14 comma 4 del Regolamento, anziché

scegliere una delle soluzioni proposte dai re-ferenti ministeriali, fra cui quella che preve-deva l’incremento delle percentuali di raccol-ta differenziata (soluzione applicata nel2015), optò per una soluzione diversa. La so-luzione deliberata ed inserita nel nostro Re-golamento è la seguente: è assicurata la ridu-zione per la raccolta differenziata riferibile alleutenze domestiche (seguono una serie di arti-coli di legge che la prevedono) attraversol’abbattimento della parte variabile della tarif-fa complessivamente imputata a tali utenze,in misura pari al valore medio annuo percen-tuale pubblicato sul sito della regione Pugliariferito all’anno precedente. Ma può un Co-mune disattendere un regolamento che è unatto amministrativo avente natura normativaper applicare una soluzione consigliata dallelinee guida emanate dal Ministero e che neglianni precedenti intenzionalmente non è sta-ta inserita nel regolamento? La legge201/2011 è molto chiara attribuendo al Re-golamento Comunale la disciplina delle ridu-zioni ed esenzioni tariffarie. Della stessa opi-nione è l’ANCI, che attraverso un dossier sul-la TARI presentato dalla sua fondazione

IFEL, a pag 170 ritiene che: «il regolamento di-venta lo strumento capace di dettagliare, an-che dal punto di vista operativo, la disciplinadel tributo».

La stessa delibera in premessa richiamal’art. 14 comma 4 come elemento essenzialeper la determinazione delle tariffe senza ri-portarne la completa formulazione.

La giustificazione dell’amministrazione anoi sembra una cosiddetta “Pezza a colore”.Rimodulando le tariffe, sia nella parte fissache variabile, così come prevede la legge ed ilRegolamento Comunale, una famiglia di 4persone che abita in un appartamento di 100metri risparmierebbe circa 20,00 € su una ci-fra vicina ai 450,00 €, rispetto alle tariffe at-tuali proposte e deliberate dalla maggioran-za. Di contro un ristorante sempre di 100metri, pagherebbe in più circa 195,00 € suun totale di circa 1900,00 € e un supermer-cato della stessa superficie pagherebbe in piùcirca 15,00 € su un totale di circa 1050,00 €.Anche all’interno delle attività commerciali ladiversa modulazione dei coefficienti K produ-ce differenze di rilievo in funzione della po-tenziale capacità di produzione dei rifiuti.

Le odiate tariffe

Per il calcolo delle tariffe il metodo nor-malizzato, previsto dal DPR 158/1999,parte dalla suddivisione dei rifiuti pro-

dotti nell’anno precedente fra utenze dome-stiche e non domestiche. Non avendo la pos-sibilità di una misurazione puntuale si cal-colano i rifiuti prodotti dalle utenze non do-

mestiche attraverso un coefficiente Kd di po-tenziale produzione di rifiuti, che il Comunedecide autonomamente di utilizzare tra unminimo e un massimo per ogni tipologia diutenza. Tale coefficiente viene moltiplicatoper la superficie delle varie utenze. La som-ma di questi prodotti ci dà la quantità di ri-

fiuti presuntivamente prodotti dalle utenzenon domestiche. Sottraendo tale sommadalla quantità di rifiuti totale abbiamo i ri-fiuti prodotti dalle utenze domestiche. Que-sta ripartizione tecnica serve per calcolare lapercentuale sul totale dei rifiuti prodotti dal-le due tipologie di utenze ed è utilizzata per

Page 6: "In Città" - Settembre 2015

11N. 9 - Settembre 2015

Ma il Sindaco assicura:«Continueràa lavorare con noi»

Finita la festa arrivanole dimissioni dell’assessoreRaffaele Sannicandro

Attualità

La notizia era già nell’aria, mal’ufficialità è arrivata appena fi-nita la Festa Patronale. Il Sin-

daco, condividendo notizie giornali-stiche, in una nota diffusa attraver-so il profilo Facebook Comune diGiovinazzo-cittadini in rete, haconfermato le dimissioni dell’asses-sore Raffaele (detto Elio) Sannican-dro che rimarrebbe al fianco dellagiunta Depalma con un ruolo diver-so. Tommaso Depalma ha ricordatoche la scelta è stata «dettata per esi-genze strettamente personali» del-l’ingegnere, già presidente del Comi-tato regionale pugliese del Coni, cheambirebbe (il condizionale èd’obbligo perché per tale incarico èstato emanato un avviso pubblicoper l’acquisizione di candidature) aoccupare la carica di Direttore di Di-partimento alla Regione Puglia. De-palma ha precisato che Sannican-dro, in ogni caso, andrebbe ad af-fiancare l’ing. Balenzano nell’ufficiodi staff alle sue dirette dipendenzein modo completamente gratuito.Questo lascia prevedere che per ilmomento terrà ad interiml’Assessorato. Naturalmente la noti-

zia ha dato all’opposizione la possi-bilità di contestare la scelta dell’as-sessore che lo stesso Sindaco esat-tamente un anno fa nell’attribuirglila delega alla Pianificazione del Ter-ritorio, Urbanistica, Lavori Pubblici,Ambiente e Sport aveva definito «ilfiore all’occhiello della nostra giuntache ci permetterà di affrontare megliole sfide che ci attendono».

Il Partito Democratico in modomolto ironico ha affermato che lepersone selezionate dal Sindaco nel-l’assessorato detenuto dall’ingegne-re barese «esaminando centinaia ecentinaia di curricula», cadono unadopo l’altra come birilli senza avereavuto «il tempo, la possibilità e la ca-

pacità di incidere positivamente sulpresente e sul futuro della nostra cit-tà».

Il circolo territoriale di SinistraEcologia e Libertà si è spinto oltredichiarando di avere forti dubbi sul-la compatibilità del nuovo ruolo pro-spettato dal Sindaco, di componen-te dello staff, con l’eventuale nuovoincarico alla Regione Puglia. La notadi SEL continua affermando che in3 anni di Amministrazione si sonoavvicendati ben 4 Assessori all'Ur-banistica, più di uno l’anno e chenon può esserci continuità di lavorose si cambia assessore ogni sette ootto mesi e conclude: «Come cittadi-ni di Giovinazzo e come forza politicasiamo preoccupati e ci sentiamo offe-si per come questi illustri Assessoriesterni trattano la nostra città e i no-stri concittadini, mentre Sindaco eAmministrazione si prestano a questiballetti. Giovinazzo non è un poltro-nificio e merita rispetto, dedizione elavoro duro».

Anche il Dott. Ruggero Iannone,consigliere di Forza Italia, ha com-mentato le dimissioni dell’ ing. San-nicandro rispondendo al Sindaconel suo comunicato su facebook: «Inrealtà è stato, quello dell'ing. Sanni-candro, un parcheggio economico inattesa di incarichi economicamentepiù vantaggiosi. Non usiamo metafo-re dal contenuto "politichese"».

Naturalmente Depalma contestatutte le obiezioni che gli arrivanodall’opposizione e ha ribadito: «Ieril'ing. Sannicandro era con me al la-voro e lo stesso accadrà oggi, doma-ni, dopodomani e così nei mesi se-guenti».

Questa la cronaca degli ultimigiorni. Il prossimo mese continuere-mo ad aggiornarvi sugli sviluppi diqueste dimissioni e riscontreremo(l’avviso pubblico scade l’11 settem-bre) se l’ing. Raffaele Sannicandroavrà ottenuto l’ambito incarico diDirettore del Dipartimento Mobilità,Qualita Urbana, Opere Pubbliche ePaesaggio della Regione Puglia.

Girolamo Capurso

Attualità

Il consigliere di Forza Italia Dott. Ruggero Ian-none è stato il primo a evidenziare, nel consi-glio comunale del 30/7 (gli ordini del giorno

erano approvazione tariffe TARI,TASI e IMU),l’errata interpretazione delle tariffe della Tari oltrealla contestuale errata applicazione della leg-ge158/1999 nella formulazione della parte fissadelle tariffe. Per storia personale, tradizione poli-tica e per partito di appartenenza il Dott. Ianno-ne non può essere considerato lontano dalle esi-genze delle utenze produttive di Giovinazzo, ep-pure, ha evidenziato alcuni errori che, se sanati,potrebbero penalizzare tali utenze, per colpa delregolamento così come disciplinato e approvatodall’attuale amministrazione nel 2014. Consigliere Iannone perché lo ha fatto?

«Come evidenziato in diversi passaggi dallostesso Sindaco, la mia opposizione è sempre statacostruttiva e ho tentato anche questa volta, pur nel-la diversità di vedute, di invitare l’Amm.ne a sa-

Concludiamo con la consape-volezza che Giovinazzo anco-ra una volta è stata ferita.

Ferita attraverso l’ idea sbagliatache chi governa può effettuarequalsiasi scelta e che, se anchenon rispettasse le norme, ne devedare conto solo ai suoi elettori. Lademocrazia non è questa. Chi go-verna deve essere il primo a rispet-tare codici e codicilli e, come con ifigli, deve dare l’esempio. Certo ilvoto legittima l’azione politica, ma

chiamare bizantinismi o complica-zioni burocratiche il rispetto delleregole ci sembra sviante rispettoalla assunzione di responsabilità.Modificare un Regolamento è pos-sibile quando ci rendiamo contoche ci sono discordanze rispettoalla volontà politica. Però bisognafarlo. In caso contrario si rispetta.Il prossimo anno, per esempio, separte la raccolta dei rifiuti porta aporta, sarà necessario modificarloe siamo i primi a dirlo. Si potrebbe

pensare di agevolare le utenze do-mestiche stabilendo una percen-tuale minima e massima, oppurepesare i rifiuti prodotti da ogni fa-miglia, ogni condominio o ogni at-tività commerciale. L’ importante èche si faccia nei tempi debiti.L’amministrazione, soprattuttoquella pubblica, piuttosto cheesprimere autorità, potere, ruolodominante, deve dimostrare auto-revolezza, mantenere comporta-menti adeguati in ogni circostanza,

competenza e modestia nel ricono-scere i propri errori. Nella storiache vi abbiamo raccontato non ser-ve conoscere chi vince e chi perde,lo abbiamo detto all’inizio, proprie-tari di abitazioni e locali commer-ciali sono due faccia della stessamedaglia. Entrambi sono chiamatia pagare per un servizio pessimo.Entrambi possono sentirsi tartas-sati. È fondamentale però che en-trambi non si sentano penalizzati o… favoriti rispetto agli altri.

nare le illegittimità della delibera tariffaria. Ho pro-posto alla maggioranza di modificare il famoso art.14 comma 4 del Regolamento Tari, come già detto,da loro approvato nell’agosto 2014 (consiglio co-munale del 7.8.2014 con o.d.g. approvazione delbilancio e delle tariffe TARI, IMU e TASI), per ren-derlo conforme alle loro scelte attuali applicando ladifferenza di incremento della percentuale dellaraccolta differenziata dei 2 anni precedenti (anno2013 9,08% e anno 2014 13,001%, differenza3,921%), piuttosto che solo la media della percen-tuale di raccolta differenziata dell’anno 2014(13,001%) così come stabilito dal regolamento TARIall’art. 14 comma 4. Infatti così come da loro ap-provata, e cioè 3,921% è una palese illegittimità.Oltre a questo avrebbero potuto e dovuto corregge-re gli errori nella definizione della parte fissa dellatariffa. In questo modo nessuno avrebbe contesta-to alcunché e avrebbero potuto esprimere legitti-mamente la loro scelta politica di non penalizzare

oltremodo le utenze non domestiche. La loro su-perficialità a volte è disarmante. Quando nel se-condo Consiglio Comunale del 09/08 ho presenta-to la pregiudiziale chiedendo di rimandarel’approvazione del bilancio per sanare le illegitti-mità di quella delibera tariffaria, hanno ammessofinalmente, e ce n’è voluto per farglielo capire, al-cuni loro errori nell’elaborazione delle tariffe, mahanno rimandato il tutto a un successivo consigliocomunale. La dott.ssa Pansini continua a non am-mettere l’errore sostanziale del mancato rispettodel Regolamento e presumo che a fine mese do-vremo confrontaci nuovamente su un argomento disostanza non solo per le tasche dei cittadini giovi-nazzesi, ma anche per la democrazia rappresenta-tiva. Per me vale il principio sacrosanto del rispet-to delle regole e nella mia azione politica continue-rò a collaborare quando riterrò giusto farlo maesprimerò tutto il mio dissenso quando la maggio-ranza opererà in modo ingiusto e illegittimo».

10 N. 9 - Settembre 2015

VIA REP. ITALIANA, 106/FBITONTO (BA) - TEL. [email protected](SOTTO I PORTICI)AzzurraGIOIELLERIA

Rivenditore autorizzato

Iannone: per me vale il principio sacrosanto di rispetto delle regole

Questo mese non vi proponiamo la solita tabella statistica sulle percentuali di raccolta differenziata dal titolo: “Un minuto di attenzione prego”.Non è dipeso dalla nostra volontà ma i dati diffusi sono fermi a Marzo 2015 già pubblicati il mese scorso.

Il Comitato per la salute pubblica–no alla discarica attraverso un comunicato ha espresso lasua posizione sull’argomento biasimando l’operato dell’amministrazione e dei tecnici comuna-li che nel Consiglio Comunale del 30/07 hanno ammesso di non avere elementi certi sul PEF,

redatto e proposto da Daneco, e di aver espresso solo un giudizio di regolarità formale del docu-mento. Secondo il Comitato lo stesso Sindaco ha espresso giudizi negativi sull’operato di Danecoe li ha definiti “professionisti del saccheggio” ma non ha saputo fare di meglio che invitare la sua maggioranza ad esprimere voto favorevole. La su-perficialità espressa in sede di Consiglio Comunale, scrive sempre il Comitato, si lega all’ingiustizia per la mancata applicazione del dettato regola-mentare rendendo illegittime le deliberazioni che la giunta Depalma ha voluto “consapevolmente ed arrogantemente” approvare adottando cri-teri arbitrari e mostrando incompetenza con la promessa di interventi posticci e il rimando dell’invio delle cartelle. Il Comitato mette in luce ancheil possibile spreco di denaro pubblico in quanto il Comune ha speso 6.100 € affidandosi ad un’agenzia esterna per l’elaborazione delle tariffe, conrisultati discutibili, quando lo stesso Ministero aveva diffuso dei fogli di lavoro gratuiti facili da usare. Il comunicato termina con l’esortazione a “fi-nirla con proclami e chiacchiere che provano a nascondere solo il vuoto di idee e palesi incapacità” e a compiere “un atto di umiltà”. Il Sindaco sul pro-filo facebook Comune di Giovinazzo – cittadini in rete ha risposto accusando il Comitato di faziosità e che: «Tutte il resto sono chiacchiere di furbac-chioni che si vergognano ad indossare le maglie di certi partiti di sinistra e attraverso il finto perbenismo associativo cercano di fare politica. Troppofacile da capire, troppo semplice da smascherare». Un’accusa condita con il solito e ormai logorato richiamo alla sentenza sulla D1.1 che si conclu-de con una insinuazione verso un componente del Comitato che ci riporta più ai diverbi della nostra infanzia che alla discussione politica.

Girolamo Capurso

LO SCONTRO POLITICO

Il parere del Consigliere Dott. Iannone che per primo ha riscontrato errori nella elaborazione delle tariffe

Page 7: "In Città" - Settembre 2015

13N. 9 - Settembre 2015

Tante le novità apprezzate dal pubblico, diversi gli spunti su cui lavorare

Corteo storico,la svolta è dietro l'angolo?

Attualità

Le attese erano tante, forse an-che troppe, anche a causa del-la travagliata preparazione del-

la 49ª edizione del corteo storico,che fino a qualche settimana ri-schiava di saltare. E queste nonsono andate deluse, almeno in largaparte.

L'evento organizzato dalla ProLoco, in collaborazione conl'Organizzazione Festeggiamenti Ma-ria Ss. Di Corsignano e con la con-sulenza di Bruno Soriato ed AnnaMoscatelli del Collettivo Polartis, harichiamato, come sempre, tanta gen-te, anche proveniente dai paesi vici-nori, che hanno affollato le stradedella città ed anche la centrale Piaz-

za Vittorio Emanuele II.Diverse le novità introdotte nella

versione 2015 della rievocazione del-la traslazione dell'icona della SantaPatrona dal Casale di Corsignano incittà: la narrazione di Bruno Soriato,che ha spiegato la storia della mani-festazione; l' introduzione di un se-condo gruppo di sbandieratori, la“Militia Santi Nicolai”, che, assiemeallo storico gruppo 'Nzegna di Caro-vigno, ha dato un tocco più autenti-co al corteo; lo spettacolo di fontanepirotecniche all'arrivo della sacraicona in piazza e, infine, l'esibizionedella compagnia “Teatri 35” ispirateal Caravaggio e che tanti consensiha raccolto tra il pubblico.

La 49ª edizione del Corteo Storicova, così, in archivio, lanciando edanche lasciando tanti ricchi spuntisui quali lavorare per l'anno prossi-mo, quando si taglierà il traguardodel mezzo secolo di vita. A dimostra-zione del fatto che, se non si restabarricati tra le proprie mura e si hail coraggio di aprirsi all'esterno avva-lersi della consulenza di persone gio-vani e preparate, si può dare tantalinfa ed un rinnovato tocco ad unamanifestazione che, negli ultimianni, ha raccolto sempre meno diquanto ci si poteva aspettare, mache ha tutte le carte per poter diven-tare il fiore all'occhiello della FestaPatronale.

Gaetano Nacci

Celebrata la Festa del Ritorno dedicata agli emigrantiche quest’anno hanno voluto rivivere la festa patronale

Bentornati nellavostra Giovinazzo

Attualità

Ovunque nel mondoc’è almeno un giovi-nazzese che, pochi

mesi o mezzo secolo fa, halasciato a malincuore ilproprio paese per cercarefortuna. Molto spesso ilcontatto con la terra natiasi è affievolito col tempo eGiovinazzo, in alcuni casi,si è quasi scordata dei pro-pri figli. Per questo, nelcorso della Festa Patrona-le 2015, è stata organizza-ta una serata convivialededicata proprio agli emi-granti. Dopo la traslazionedel manto e l’omaggio a chiha perso la vita in mare,venerdì 21 agosto in piaz-za Vittorio Emanuele II si ètenuta la “Festa del Ri-torno – Home SweetHome” a cura dell’Orga-nizzazione Festeggia-menti Maria SS. di Corsi-gnano in collaborazionecon i rappresentanti dellecomunità risiedenti nelnord Italia e all’estero. “INati Stanchi” hanno fattocantare la platea con il re-pertorio di musica leggera

degli anni ’60 e ’70, DavideCeddia ha evidenziato conla sua comicità barese ilnostro modo di pensare al-quanto originale, PierluigiPatimo ha fatto irruzionecon i suoi sketch, oltre apresentare l’evento assie-me a Letizia Caccavo. Ilmomento più emozionanteè stato però senza dubbioquello delle premiazioni daparte di Francesco Pu-gliese, Presidente dell’Or-ganizzazione Festeggia-menti Patronali e del Sin-

daco Tommaso Depalma.Hanno ricevuto la targa ri-cordo: Agostino Picicco,Responsabile Culturaledell’Associazione Regiona-le Pugliesi a Milano e pre-zioso aiuto nella fase orga-nizzativa; Giuseppe Illuz-zi, Presidente della Fede-razione Italiana LavoratoriEmigranti Famiglie Pugliaper l’Australia; FrancescoSterlacci dell’AssociazioneSant’Antonio di New York;Vincenzo Dinatale, Presi-dente dell’Associazione

Maria SS. di Corsignano diNew York; Giuseppe Fasa-no, distintosi a Milano nelcampo associativo, sporti-vo e sociale; SalvatoreStallone, imprenditoreche ha fatto arrivare il suoolio in tutto il mondo. Lapoesia in dialetto di Anto-nio Labombarda, letta daMimmo Tridente, ha sug-gellato infine una cerimo-nia fatta di ricordi e com-mozione che meriterebbedi essere vissuta anche piùvolte all’anno.

12 N. 9 - Settembre 2015

Giuseppe Dalbis

RADIANT

CALDAIE A GASNINO MARZELLAIMPIANTI E RIPARAZIONI IDROTERMICHE

E CONDIZIONAMENTOESECUZIONE OPERE EDILI

70054 Giovinazzo (Bari) - 1ª Trav. XX Settembre, 20Uff. 080.3947256 - Cell. 349.4266418

Page 8: "In Città" - Settembre 2015

15N. 9 - Settembre 2015

perché mai imposte prima, conl’obiettivo di eliminare ogni situazionedi pericolo. La situazione che si crea inCala Porto per lo spettacolo piromusi-cale è invece del tutto eccezionale; ab-biamo trovato il modo di mettere in si-curezza un’area, ora ci riserviamo diconfrontarci con gli esperti per trovarela giusta soluzione globale per il pros-simo anno.Il rispetto dei poveri, dei bisogno-si, di coloro che stentano a soddi-sfare decorosamente le proprie esi-genze basilari: è ancora ammissibi-le ricorrere a proposte “decorati-ve” di una Festa patronale chehanno costi esorbitanti? Mille euroal minuto per un fuoco pirotecni-co, mi sembra uno schiaffo alla po-vertà!

È troppo facile pensare di elimina-re effetti scenici costosi per fare bene-ficenza. In un periodo difficile comequesto, gli imprenditori contribuisconosolo se la Festa può rappresentareuna precisa e concordata occasione di

Ringrazio Giuseppe Dalbis per la sua gentile collaborazione, considerando queste nostre riflessioni di spronead un confronto puntuale al quale tutta la cittadinanza è invitata e che le pagine di questo mensile sono prontead accogliere per farne utile fattore comune.

promozione della loro attività. C’è tan-ta gente, ahimè, che dà il proprio con-tributo solo se vengono garantiti fuo-chi d’artificio da migliaia di euro, lu-minarie sfavillanti, esibizioni dellebande (e in particolare di quelle citta-dine)… Basti pensare che qualche cit-tadino ha osato chiedere di più non-ostante le proposte decorative fosserogià abbastanza ricche e che c’è chinon ha compreso la nostra scelta didevolvere la cifra prevista per i fuochidel lunedì alle famiglie delle vittimedell’incidente della ditta Bruscella,alla quale sarebbe stato affidato il la-voro. Le buone intenzioni sono costret-te quindi a scontrarsi con la dura real-tà fatta troppo spesso di materialismoe scarsa sensibilità, per cui non restache far viaggiare in parallelol’organizzazione di grandi eventi conla solidarietà autentica.Come meglio reimpostare una fe-sta patronale partendo dall’indo-mani, a bocce ferme, conl’esperienza di chi ha vissuto milledifficoltà...

Si dice che solo chi resta fermo non

incontra difficoltà ma il gruppo guida-to da un imprenditore attento comeFrancesco Pugliese, che mette insiemetanti giovani intraprendenti e adultinon nuovi a questo genere di espe-rienze, è pronto ad affrontare nuova-mente la sfida. Già dalla notte dopo ilconcerto conclusivo della festa 2015abbiamo cominciato ad immaginarecome far meglio per il prossimo anno.Ripartiremo presto, per avere il van-taggio del tempo e per lavorare a pro-getti che hanno bisogno di molti mesiper la realizzazione. Lo faremo tenen-do conto necessariamente di quantodi buono è stato realizzato e introdot-to nei festeggiamenti appena termina-ti, che tanto consenso hanno riscossotra chi non si è mai perso una festapatronale, chi si era disaffezionato,chi assisteva per la prima volta. Fare-mo le nostre valutazioni e ascolteremoi consigli, correggeremo ciò che neces-sita di essere rivisto e cercheremo difare ancora meglio, unendo semprespettacolarità e sobrietà, esteriorità eraccoglimento, promozione turistica esolidarietà.

A colloquio con Giuseppe Dalbis responsabile della comunicazionedell’Organizzazione Festeggiamenti Patronali 2015/2016

I tempi cambiano!La Festa Patronale pure?

Attualità

Dunque Giuseppe, partiamo coldire che da sempre attraverso lenostre pagine abbiamo cercato didare un significato alla Festa pa-tronale, un significato religiosoche ne recupera dalle sue originistoriche. Come ti sembra sia possi-bile questo all’insegna delle attesedella popolazione ma nel rispettodei tempi che cambiano?

Credo che anche le attese della po-polazione siano cambiate assieme aitempi. La religiosità si è fatta sempremeno popolare e più individuale, vis-suta in maniera intima. Una volta chevengono salvaguardati i riti consolida-ti, dalla festa patronale ci si aspettamomenti di svago che siano molto piùspettacolari di quelli vissuti nel restodella stagione estiva. Un gruppo di la-voro sensibile a ciò che non è esterio-rità, piuttosto che incrementare le ce-lebrazioni liturgiche già sufficienti, hail dovere di limitare gli sprechi e gli ec-cessi e mostrare attenzione nei con-fronti di chi viene lasciato indietro dauna società che non ha tempo, che fa-vorisce chi è in salute ed economica-mente benestante. Ed è ciò che ab-biam fatto senza troppo clamore.La Festa Patronale: un insieme diiniziative collaterali. Secondo tenon sarebbe più opportuno, ancheper una convenienza di caratteregenerale, spalmare in più momentile molteplici attività folkloristichee culturali che sono complementa-

La necessità di voler trattare un argomento così delicato per la nostra cittàcome quello della Festa Patronale ci è sembrata essenziale, sia pure riecheg-giante nella sua trattazione che attraverso le pagine di questo mensile sono

giunte ai nostri lettori nel corso del ventennio di presenza sul territorio. Quest’an-no, poi, abbiamo voluto approfittare del ruolo di responsabile della comunicazioneche il nostro redattore Giuseppe Dalbis riveste all’interno dell’Organizzazione Fe-steggiamenti Patronali per meglio comprendere le dinamiche organizzative di unamacchina complessa e difficile da manovrare nel suo insieme.

ri alla festa religiosa?Il mandato ricevuto dal Vescovo ri-

guarda l’organizzazione dei festeggia-menti in onore della Madonna di Cor-signano per cui il clou degli eventi nonpuò che concentrarsi nei giorni cheprecedono e seguono la processione,anche per non perdere di vista la mo-tivazione alla base di tutto. Ci sonogià tante associazioni che sgomitanoper avere una finestra nell’estate gio-vinazzese, inserirsi in un calendariogenerale fin troppo vario e fitto è lon-tano dagli interessi di un comitato. Ciònon toglie comunque che si possa im-maginare un percorso di avvicinamen-to alla festa, ma fatto di eventi minori.

La sicurezza: in ogni ambiente è ri-chiesta con rigore e fermezza. Imomenti della Festa patronalecome quello dei fuochi piromusica-li, non mi sembrano rispettare que-sto principio severo ma indispen-sabile più che necessario...

Quest’anno ci siamo avvalsi di pro-fessionisti e tecnici particolarmentescrupolosi che hanno imposto regolerigide anche di difficile comprensione,

14 N. 9 - Settembre 2015

Filippo D’Attolico

Page 9: "In Città" - Settembre 2015

17N. 9 - Settembre 2015

l’autore una vera e propria lentedi ingrandimento con cui osser-vare il mondo. Storie esilaranti esituazioni paradossali, moltospesso frutto di divertenti giochidi parole, tratte da opere come“Manuale di conversazione”,“Asparagi e immortalità dell’ani-ma”, “Vite degli uomini illustri”,“Ma che cos’è quest’amore”, finoad arrivare alle “Tragedie in duebattute”, scenette estremamentebrevi ma molto intense per ironia

e senso dell ’umorismo.L’ineccepibile interpretazione diMartini ha reso ancora più effica-ce e brillante lo stile dell’autoreromano e riprodotto con estremadisinvoltura doppi sensi ed effet-ti fonetici, permettendo al pub-blico di immaginare le situazionisurreali descritte nelle opere let-te. Alla lettura si sono affiancatele vivaci note del Quartetto Ver-nè, composto dal primo violinoFrancesca Faleo, dal secondoviolino Annamaria Dangelico,dalla viola di Sabrina Della Cro-ciata e dal violoncello di Maria-pia D’Attolico. Melodie di com-positori come Cole Porter, LeroyAnderson, Henry Mancini eGeorge Gershwin hanno accom-pagnato i sette gruppi di storie ereso ancora più gradevole gliscritti di Campanile. Come ognianno, ““TTrraa NNoottee...... ee VVeerrssii”” dà al suopubblico la possibilità di cono-scere o rispolverare uno o più au-tori, grazie anche ad un’accurataselezione musicale, che valorizzai versi declamati o le pagine diprosa lette. Oltre a questa possi-bilità, la rassegna si fa promotri-ce di un modo di fare cultura,che intende rispettare il luogo incui viene ospitata e valorizzarlodando spazio a linguaggi artisticiche ne esaltano le caratteristi-che. Lo hanno più volte afferma-to nel corso della serata NicolaCoppola, Presidente dell’Arci-confraternita Maria SS. del Car-mine, e Filippo D’Attolico, Di-rettore di ““iinn CCiittttàà””. «Possiamo farecultura – ha precisato D’Attolico,richiamando il pensiero del com-pianto Don Nicola Gaudio – valo-

rizzando il nostro patrimonio, pe-netrando per le vie del centro sto-rico per promuoverlo e dargli unvalore aggiunto». Un’idea in cui siè creduto fermamente già dal2002, anno in cui veniva conce-pita ““TTrraa NNoottee...... ee VVeerrssii””, e chel’Arciconfraternita e la redazionedella testata, in un impegno co-stante ed aperto ad altre collabo-razioni, vogliono perseguire conconvinzione ancora più radicataper il futuro della città.

Omaggio adAchille Campanilenella 14ª edizionedella rassegna volutadall’ArciconfraternitaMaria SS. del Carminee dal mensile ““iinn CCiittttàà””

UMORISMO E SIMPATIA““TTRRAA NNOOTTEE...... EE VVEERRSSII””

Attualità

Un compleanno all’insegnadel buonumore per ““TTrraaNNoottee...... ee VVeerrssii””, la rassegna

culturale nata dalla collaborazio-ne tra l’Arciconfraternita MariaSS. del Carmine ed il mensile ““iinnCCiittttàà”” nell’ambito del programma“Ricucire la Memoria”. La manife-stazione ha spento quattordicicandeline la Notte di San Loren-zo, proponendo lo spettacolo“Manuale di Conversazione.Omaggio a Achille Campani-

le”, che ha unito letture a cura diFranco Martini di alcuni branidello scrittore e giornalista italia-no Achille Campanile alle piace-voli note del “Quartetto d’archiVernè”. La serata si è aperta conil ricordo commosso di due figu-re fondamentali, che sono statipunti di riferimento imprescindi-bili ed hanno dato slancio allarassegna sin dall’inizio: Don Ni-cola Gaudio, padre spiritualedell’Arciconfraternita, e Santa

Depalo. Poi, si è entrati nel vivodel programma. Una ventata diallegria si è diffusa su Piazza Be-nedettine, lasciando più di unsorriso sulle labbra del pubblicopresente. In effetti, proprio Fran-co Martini, prima di cimentarsinella lettura, ha definito lo spet-tacolo “un viaggio surreale estrampalato”, alludendo alle in-credibili storie ideate da Campa-nile sfruttando fino all’osso quel-la sua vena ironica, divenuta per

16 N. 9 - Settembre 2015

Gabriella Serrone

Page 10: "In Città" - Settembre 2015

�15 AGOSTO – Il 9 agosto scorso, in Consiglio Comunale si è discussa la propo-sta di istituire una commissione ad hoc, che si interessi della questione ASI(Area di Sviluppo Industriale). Tale proposta è giunta dalla maggioranza a Pa-

lazzo di Città, in seguito ad un intervento Consigliere Ruggero Iannone, in quota For-za Italia, al quale potrebbe essere affidata la Presidenza. Istituita con D.P.R. n. 804del 28 agosto 1960, l’ASI ha il compito diindividuare aree compatibili con insedia-menti produttivi industriali nella provinciadi Bari. L’affiliazione a tale istituzione daparte del Comune di Giovinazzo comporte-rebbe il versamento di una quota associati-va annuale di 20.000 euro, che peserebbenon poco sulle tasche dei cittadini. A preci-sarlo lo stesso Iannone in un commento sulproprio profilo Facebook, con cui confermainoltre l’impegno a far parte della Commis-sione: «La mia esposizione, con dovizia didati – ha evidenziato Iannone – ha dato isuoi frutti e l'Amministrazione Depalma con

la sua maggioranza, capeggiata dal Presidente del Consiglio Vito Favuzzi, ha decisodi istituire una Commissione consiliare speciale, tra i cui componenti ci sarà il sotto-scritto, per dirimere questa annosa questione e tentare di trovare definitivamente lasoluzione affinché si esca dal Consorzio ASI o quanto meno si possa stralciare dalnostro piano regolatore quell'area e non far pagare più ai nostri concittadini questatassa insensata, a fronte di uno sviluppo industriale che non c'è mai stato e che saràdi difficilissima futura realizzazione». Qualche mugugno in merito è poi arrivato neigiorni successivi da ambienti vicini alla sinistra. L’auspicio è che si giunga presto alla formazione della Commissione, affin-ché si lavori nel solo interesse della cittadinanza.

19N. 9 - Settembre 201518 N. 9 - Settembre 2015

�4 AGOSTO – Un incendio di vaste proporzioni, che solo dopo oltre 8 ore i soc-corritori sono riusciti a contenere e a domare, è scoppiato intorno alle ore 12.30del 4 agosto scorso, all'interno della discarica di Giovinazzo, in località San Pie-

tro Pago, gestita dalla Daneco Impianti. Nessuno tra i dipendenti è rimasto ferito ointossicato. A dare l'allarme è stato proprio uno dei dipendenti, che si è accorto diquanto stava accadendo. All'interno dello stabilimento sono prontamente intervenuti iVigili del Fuoco. Tre squadre (provenienti dal Distaccamento di Molfetta e dai Co-mandi Provinciali di Bari e Barletta) hanno agito via terra, mentre per via aerea si èreso necessario l'intervento di un elicottero con cestello, che ha effettuato alcuni lancid'acqua. A dare manforte agli uomini in divisa anche gli addetti della Daneco Impian-ti con le loro ruspe, gli escavatori e i loro camion. Un lavoro, il loro, che è terminato asera inoltrata, concentratosi sullo spostamento di diverse tonnellate di rifiuti, prima

per consentire di interve-nire in profondità e poiper ricoprire di terra gliabbancamenti, allo scopodi soffocare qualsiasi al-tro eventuale focolaio.Ancora ignote le causedel rogo, che ha provoca-to una colonna di fumovisibile da tutta la città edalla strada provinciale88, e che si è sviluppatoall'interno di un depositoa cielo aperto in cui erastoccata la frazione seccae disidratata dei rifiuti,pronta per essere smalti-

ta altrove. Nel sito di Giovinazzo, infatti, il flusso di sopravaglio, derivante dai rifiuti so-lidi urbani e successivamente tritovagliato e separato, non resta in discarica, ma vie-ne trasportato in altri impianti privati di rifiuti speciali regolarmente autorizzati. E lefiamme hanno interessato proprio la parte secca, aggredendo in poche ore circa 700tonnellate di rifiuti. I caschi rossi, affiancati da numerose pattuglie dei Carabinieridella locale Stazione e della Compagnia di Molfetta, della Polizia Locale e del Con-sorzio Guardie Campestri, hanno dovuto anche stabilire in tempi brevissimi se il rogo(il cui fumo non ha provocato problemi di visibilità per l'atterraggio e il decollo degli ae-rei dallo scalo di Palese, nda) abbia provocato emissioni tossiche. I Vigili del Fuoco, in-fatti, hanno effettuato campionamenti sull'aria all'interno della discarica e nell'interaarea rurale e nelle zone interessate dall'incendio, al fine di stabilire la corrispondenzaa parametri rassicuranti per la vita umana.

Nicola Miccione

Incendio a San Pietro Pago Per domarlo ci sono volute 8 ore di lavoro dei Vigili del Fuoco

�13 AGOSTO – Teresa De Leo nonè più la Segretaria Generale delComune di Giovinazzo. Ha lascia-

to l’incarico che ricopriva dal 2012 dopoevidenti divergenze conl’Amministrazione comunale, chel’aveva fortemente voluta, sul suo ope-rato. La notizia ha fatto subito rumoreed il Partito Democratico, principalepartito di opposizione, aveva tuonato inuna missiva «la dottoressa è andataavanti per tre anni e mezzo – hanno sot-tolineato – mal sopportando le indicazio-ni ed i metodi utilizzati, l'ambiente lavo-rativo che hanno creato, i rapporti tra lepersone che hanno instaurato. È statatentata più volte dal lasciare il suo inca-rico di gravosa responsabilità e in questigiorni ha maturato la sua decisione defi-nitiva. Un’altra che sbatte la porta e ab-bandona. Un ennesimo fallimento di que-sta Amministrazione». Il Sindaco, Tom-maso Depalma, il 13 agosto aveva spie-gato che «si è giunti a questa scelta inmaniera assolutamente condivisa con lastessa dott.ssa De Leo. Vi erano distonielegate essenzialmente al coordinamentodelle attività degli uffici ed ai tempi di ri-sposta alle nostre istanze». Dopo averringraziato l’operato integerrimo dellaDe Leo, il primo cittadino aveva contrat-taccato al comunicato del PD, parlandodi «solite farneticazioni. Abbiamo sempli-cemente compreso – aveva poi sottoli-neato – come noi avessimo bisogno diqualcuno che possa coordinare in manie-ra più efficace i nostri uffici». Bocche cu-citissime, a Palazzo di Città, su even-tuali sostituti. Mentre andiamo in stam-

pa si preparano, forse, altri addii eccel-lenti, ma per motivazioni del tutto diffe-renti.

Gianluca Battista

La Segretaria Generale si dimette,Depalma spiega il perché Il PD: «Ennesimo fallimento»

Gabriella Serrone

ASI, Iannone presidentedi una commissione ad hoc? La proposta è arrivata dalla maggioranza

�17 AGOSTO – Un video per raccontare le origini dellaFesta Patronale ed allo stesso tempo promuovere la cit-tà. È stato pubblicato anche sul canale Youtube "Festa

Patronale Giovinazzo" il minidocumentario fortemente volutodall'Organizzazione Festeggiamenti Maria SS. di Corsigna-no e girato tra giugno e luglio da una troupe di Telenorba conla regia di Mauro Dalsogno, noto speaker della prima emit-tente privata d'Italia che ben conosce il nostro paese. Nei 19minuti di filmato, molte riprese aeree del porticciolo, del cen-tro storico, del Dolmen di San Silvestro, una panoramica del-le cinque parrocchie chiamate a sfidarsi nel Palio dei Rioni"Gamberemo" e la testimonianza di chi ha stabilito la propriaattività nella nostra terra. "Il culto di Maria di Corsignanoa Giovinazzo", questo il titolo, fa vedere anche la Cattedralee la sua cripta per poi concentrarsi sulla Santa Patrona e sul-la sua storia. Ricostruisce, con figuranti in abiti storici,l'arrivo dell'icona presso la chiesa rurale del Padre Eterno permano del crociato Gereteo e la nascita del culto per la Vergi-ne di Corsignano, venerata sin da subito e anticamente invo-cata soprattutto nei periodi di siccità a cui sapeva miracolosamente porre rimedio. Il video si conclude con la traslazione del-l'Immagine nella Cattedrale che ancora oggi la custodisce gelosamente così come fanno i cuori di tutti i giovinazzesi sparsiper il mondo. Chi non vive più da anni a Giovinazzo potrà sempre gustarsi il minidocumentario comodamente da casa clic-cando su Youtube.

Giuseppe Dalbis

Il culto di Maria di Corsignano adesso è un video La produzione a cura di Telenorba è pubblicata su youtube

�11 AGOSTO – Anche a scuola si può imparare a mangiar bene. Questo l’intentodell’avviso pubblico indetto dal Gal “Fior d’Olivi”, che incoraggia «la promozione diun percorso di educazione alimentare sulla qualità dei prodotti tipici locali, il Km 0, i

valori nutrizionali, la promozione del territorio, il mangiar sano e la giusta merenda». De-stinatari di tale proposta sono le scuole pubbliche e paritarie dell’infanzia o della pri-maria site nel territorio di competenza dell’Ente locale, ovvero nei comuni di Bitonto, Gio-vinazzo e Terlizzi. La scadenza dell’avviso, inizialmente fissata alle 12.00 del 30 giugno, èstata poi prorogata al 31 agosto, data entro cui le scuole interessate dovranno far per-venire la propria manifestazione di interesse a mano o a mezzo raccomandata A.R., o cor-riere autorizzato, in plico chiuso, all'indirizzo Gal "Fior d'Olivi" S.c.r.l. - Via Sarcone, n.102 – 70038 Terlizzi (Ba). Ulteriori informazioni circa la compilazione e la presentazionedella domanda sono disponibili sul sito dell’ente http://www.galfiordolivi.it/.

Gabriella Serrone

Avviso del Gal “Fior d’Olivi” sull’educazione alimentare C’è tempo fino al 31 agosto scorso per presentare domanda

Un mese in pillole

Vigili del Fuoco in azione a San Pietro Pago

Il Sindaco Tommaso Depalma

Un bando Gal per le scuole

Ruggero Iannone

Un video per la Madonna di Corsignano

Page 11: "In Città" - Settembre 2015

21N. 9 - Settembre 2015

Gamberemo by night

Arte e Cultura

La 24esima edizione del Paliodel Gamberemo resterà nellamemoria dei giovinazzesi non

tanto per la performance sportivaculminata con la vittoria dei ragazzidella Parrocchia San Domenico, chemancava dal lontano 1998, ma so-prattutto per esser stata la primaedizione disputata in notturna.

Il countdown per l’accensionedelle luminarie e la partecipazionedi ben quattro street-band, che han-no animato i quartieri già dal primopomeriggio, sono state la cilieginasulla torta di un evento che uniscesport e tradizioni locali. La supre-mazia dei rioni Immacolata, Sant’A-

gostino e San Giuseppe, date per fa-vorite, non ha spaventato i ragazzidella Parrocchia San Domenico, chehanno mostrato la loro superioritàsoprattutto nella parte di gara che sidisputa in cala porto, dove consue-tudine vuole che si rimescolino lecarte prima dell’ultimo sprint inPiazza Vittorio Emanuele.

Al di là dei meriti sportivi, è sem-pre bello vedere cinque tifoserie ani-mate da sana competizione organiz-zare piccole coreografie prima dellagara, come ad esempio quella realiz-zata dai ragazzi della Parrocchia Im-macolata che hanno addirittura rea-lizzato un carro allegorico. Così

come è stato entusiasmante vedereil giovane parroco della ParrocchiaSan Domenico, don Pietro Rubini,festeggiare assieme ai propri ragaz-zi.

Chi più puntava sul successo diquesto nuovo format ha vinto la pro-pria scommessa. La separazione deifesteggiamenti in onore del BeatoNicola Paglia da quelli Patronali inonore di Maria Santissima di Corsi-gnano, unita al desiderio di rilancia-re un evento seguitissimo da giovi-nazzesi e non, hanno contribuito alsuccesso di questa iniziativa che siappresta a festeggiare la 25esimaedizione nel migliore dei modi.

Mauro Capurso

20 N. 9 - Settembre 2015

Page 12: "In Città" - Settembre 2015

23N. 9 - Settembre 2015

La rassegna nazionaletorna dal 29 agostoal 13 settembre

16ª EDIZIONE PER“GIOVINAZZO TEATRO”

Arte e Cultura

Ancora una volta il teatro saràprotagonista della fine dell’e-state. “Giovinazzo Teatro” al-

lieterà il pubblico con sei interes-santissime pièces, nei tre fine setti-mana dal 29 agosto al 13 settembrepresso il giardino della Scuola Ele-mentare “San Giovanni Bosco”. Larassegna, patrocinata dall’Assesso-rato alla Cultura del Comune di Gio-vinazzo e dall’Assessorato al Medi-terraneo Cultura e Turismo dellaRegione Puglia con l’importante col-laborazione offerta dal Comitato Re-gionale “Federazione Italiana TeatroAmatori” (F.I.T.A.) Puglia el’Associazione “Ascenaperta”, ripar-te con un programma ricco e coin-volgente, che saprà soddisfare i pa-lati dei più affezionati, ma anche dichi la scopre per la prima volta. Ilweekend iniziale, sabato 29 e dome-nica 30 agosto, porterà in scena il

“Tartufo” di Molière, rappresentatodalla compagnia “Calandra” dellasalentina Tuglie e la commedia“Andy e Norman” con le sue vicendeparadossali, interpretata dalla com-pagnia tarantina “Quanta bravagente”.

Entusiasmante sarà anche il se-condo finesettimana, il 5 ed il 6 set-tembre, con l’esibizione delle com-pagnie “I sani da legare” di Tivoli e“La Torre del Drago” di Bitritto. Laprima si esibirà il 5 settembre nellacommedia surreale “Più vera delvero”, che porrà l’attenzione sultema dell’identità umana e su cosala distingue dalle macchine; la se-conda proporrà al pubblico “Dina-stie Bastarde (la storia del Re Dia-volo)”, tragedia di ispirazione shea-kespiriana in cui i sentimenti ven-gono vissuti nella loro intensità edincontrollabilità estreme. I classicidel teatro e della letteratura saran-no al centro dell’ultimo fine settima-na della rassegna. Il 12 settembre,la compagnia tarantina “InstabileNapolinscena” reciterà nella com-media di Eduardo De Filippo “Uomoe Galantuomo”. Invece, il 13 settem-bre si chiuderà con il recital “750 enon sentirli. All’Inferno (con messerAlighieri e il signor F.M.)”, in cui ilnumero uno di “Moduloesse”, Fran-

co Martini, leggerà brani tratti dal-l ’Inferno di Dante conl’accompagnamento della chitarraelettrica di Mauro Stallone. Sei ap-puntamenti che promettono grandiemozioni e stupiranno per il livellodegli artisti, molto elevato per esse-re semplicemente teatro amatoriale.Viene riconfermato il luogo scelto esperimentato l’anno scorso per esi-genze logistiche, dovute alla ristrut-turazione dell’Istituto Vittorio Ema-nuele II, storica cornice della mani-festazione. La Scuola Elementare“San Giovanni Bosco” presterà per ilsecondo anno consecutivo il propriogiardino rendendolo un vero e pro-prio teatro all’aperto. «Non ci dispia-ce – ha affermato Franco Martini ainostri taccuini – ritornare nel giardi-no della Scuola “San Giovanni Bo-sco”, soprattutto in seguito al suc-cesso della scorsa edizione». Indi-pendentemente dal luogo che laospita, la rassegna rimane un pun-to saldo dell’Estate Giovinazzese edun appuntamento atteso dagliamanti del teatro. Nel prossimo nu-mero, vi proporremo un excursusdelle sei serate, cercando di far tra-pelare le emozioni che “GiovinazzoTeatro” non mancherà di trasmette-re ai suoi spettatori anche in questaedizione 2015.

Gabriella Serrone

I “live” della 12ª edizione diFestival in Porto: un successo!

Arte e Cultura

La promozione e la diffusio-ne di attività musicali, diconcerti, di spettacoli e di

manifestazioni artistiche sonogli elementi cardine sui quali sifonda da tantissimi annil’attività organizzativa dell’As-sociazione Culturale “Amici del-la Musica”.

La 12ª edizione del Festivalin Porto ha dato piena confer-ma di tutto ciò raggiungendoampiamente gli obiettivi previ-sti: presenza di pubblico rileva-to intorno a più di mille perso-ne a sera. La tre giorni “live” haproposto tre differenti tipologiedi bella e buona musica inomaggio ad alcune tra le eccel-lenze della musica italiana edinternazionale. La qualità delleesecuzioni è stata di alto valorestilistico nel rispetto della fedel-tà ai repertori originali. A no-stro modesto parere è statomolto piacevole scoprire la curae l’attenzione posta con spicca-to talento da Cinzia Bellini e daiViale Mazzini nell’interpretarescenicamente e vocalmente lavoce di Mina, il suo essere pas-sionale, in una bella scaletta disuccessi intramontabili. Il ri-sultato è stato semplicementesplendido!

Una bella scoperta di sicurosono stati gli Area Medina,band campana di musicistiprofessionisti che ha tributatoun omaggio meraviglioso al no-stro grande mito, Pino Daniele.

La voce particolarissima diFabrizio Trapani, molto curatae molto simile alla timbricaespressiva del compianto Pino,ha letteralmente stregato il nu-meroso pubblico.

La passione e la dedizionerivolta dalla band al blues e alsound di Pino Daniele sonogiunti diretti al cuore. La sera-

Nella terza ed ultima serata,a tutto rock, protagonisti asso-luti sul palco, hanno suonatogli Achtung Babies, la più im-portante cover band internazio-nale degli U2. Nell’anima dellaband romana nata nel 1993batte forte il sound della miticaband irlandese. Il nome si rifàal settimo album “Achtung

ta ha presentato un ospite asorpresa: sul palco, infatti, èstato presente per un saluto edun ricordo, uno dei batteristi edamici nella gloriosa carriera diPino Daniele, tra gli altri quelloche suonò nel doppio live Sciòin pezzi meravigliosi tra cui“Viento ‘e terra” e “Chillo è nubuono guaglione” per ricordar-ne alcuni.

Baby” che gli U2 pubblicarononel novembre del 1991. I branimeravigliosi e intramontabiliestratti dalla lunga e prestigio-sa carriera discografica dellaU2 hanno risuonato a tinte for-ti del rock e con adrenalinapura in una piazza che ha tri-butato loro un ottimo consen-so.

Molto bella e curata la voce,

l’espressività e la mimica delcantante Chris e dei suoi amici:Edo alla chitarra, Luca al bas-so, Stefano alla batteria. Il rockda loro eseguito rigorosamentelive ha espresso grinta da ven-dere e tanta passione per gliU2. Infatti rispettosi e fedeli delsound, dello stile e della musi-calità dei pezzi originali degliU2, hanno eseguito alcuni bra-ni dal nuovo disco degli U2“Songs of Innocence” tra cui“Ordinary Love” dedicato a Nel-son Mandela. La scaletta poicon energia pura ci propone: “Iwill follow”, “Sunday bloodySunday”, “Pride-In the name oflove”, ”Until the end of theworld”, ”Mysterious way”, “De-sire”, “Miss Sarajevo” con ilcantante ad impersonare Lu-ciano Pavarotti nel ricordo diquel celebre duetto tra il tenoree Bono Vox al Pavarotti andFriends, e poi ancora “Angel ofHarlem”, “One”, “Where thestreets have no name”.

È stato un piacere ascoltarequesto bellissimo tributo allaband irlandese ora in tour (po-chi giorni fa a New York al Ma-dison Square Garden) in giroper il mondo ed in Italia a Tori-no il 4 e 5 settembre. Il cantan-te Chris degli Achtung Babies,versatile e comunicativo, conpiacere ci informa di aver giàacquistato il biglietto. Lo showè stato vissuto intensamentegrazie alle splendide esecuzionidi quattro ragazzi che, senzaentrare in crisi d’identità, han-no saputo rendere un omaggiofedele e stilisticamente di otti-ma fattura degli U2.

L’Edizione 2015 del Festivalin Porto si è conclusa a nostroparere con successo e appas-sionata attenzione di pubblico,grazie alle differenti sfumaturedella musica live che ha saputocoinvolgere, appassionare e far-ci sognare.

22 N. 9 - Settembre 2015

Marzia Morva

in Via Bitonto a Giovinazzo - Tel. 080.3944445

edaloDdi Anna Lasorsa

Franco Martini durante una lettura scenica

““ ii nn CC

ii tt ttàà ””

ques

to m

ese f

a gl

i aug

uri a

...

A Carmela i migliori auguriper il suo compleanno

dalla famiglia e da tutti gli amici

Page 13: "In Città" - Settembre 2015

Il Giovinazzo Rock Festival si evolve

Non spegnete la musica!Arte e Cultura

29luglio, 1 e 2 agosto: non-ostante l'iniziale distanzafra organizzatore ed am-

ministrazione, anche quest'anno ilGiovinazzo Rock Festival, la storicakermesse musicale gratuita giovi-nazzese, si è svolta per la sedicesi-ma edizione consecutiva.

Non sono mancate, però, le novi-tà soprattutto logistiche: la primaserata, ovvero mercoledì 29 luglio, èstata svolta nel Centro Storico citta-dino. Sui palchi principali di Piazzadelle Benedettine e Piazza Meschi-no, si sono esibite le band selezio-nate, fra cui la più nota Chop ChopBand, storica realtà reggae pugliese.

In Piazza Costantinopoli, invece,è stata allestita un'estemporanead'arte a cui hanno partecipato arti-sti locali e non, e grazie alla qualequesti ultimi hanno avutol'opportunità di mettere in mostra lapropria arte. A ciò bisogna aggiun-gere spettacoli itineranti di giocole-ria e la possibilità, per i più curiosi,di poter osservare le stelle grazie aduna postazione ad hoc allestita conun telescopio.

Poi, dopo una breve pausa di duegiorni, il Circolo 37 ha riportato "acasa" la manifestazione, destinandoall'area mercatale le due ultime se-rate.

Questa volta il format non cam-bia e mantiene la sua tradizione: ungruppo headliner a sera, precedutodalle nuove promesse del rock piùindipendente. Ed è così che sabato1 agosto si esibiscono gli statuni-tensi The Soft Moon già in tour inItalia, portando sul palco giovinaz-zese il loro rock dal sapore interna-zionale, mentre domenica 2 agosto èla volta del saxofonista blues napo-letano James Senese, accompagna-to dalla band Napoli Centrale, notis-simo ai più per aver collaborato, incarriera, con il compianto Pino Da-niele.

Dario Verolino e Angelica Taldone

25N. 9 - Settembre 2015

La sagra, che ha ospitato Formula 3 eDirotta su Cuba, ha fatto registrare 20.000presenze nonostante le minacce del meteo

Panino della Nonna, nonc’è pioggia che tenga

15.500 e 400 filoni venduti. Nonservono altri numeri per illustra-re il successo della ventesimaedizione della Sagra del Paninodella Nonna che ha avuto luogol’11 e il 12 agosto presso l’areamercatale. Nata come forma di fi-nanziamento per gli addobbi delrione Immacolata in vista delGamberemo, la manifestazione ècresciuta a dismisura tanto daattirare l’attenzione persino dellaBBC. La pioggia pomeridianadella prima giornata, che avevaindotto gli organizzatori a ridurrel’approvvigionamento, non hascoraggiato i tanti visitatori ac-

corsi per assaggiare panini con"pemedorre sott'ogl", "pemedorree tonn", "pesticchje", "alejsce e pe-medorre", "scarciof sott'ogl", "ma-langen sott'ogl", "recòtte asce-quand", "ambascieune", "morta-dell e prevelaun", "frettète" e "par-meggen” (i più richiesti), i "filonin' picc d tutt", offerti persino inversione gluten free grazie allacollaborazione con l’AssociazioneItaliana Celiachia. Ma la Sagra èanche sinonimo di spettacolo: sisono esibiti Radius con la suaFormula 3 per ricordare Battisti,le giovinazzesi Annalisa Marella,Stefania Rilievo ed Anny Perrino

presentate da Nino Marzella, iTerraross e la loro musica popo-lare, i Dirotta su Cuba carichid’energia e i dj di Radionorbapresentati da Mauro Dalsogno.Giù dal palco animazione pergrandi e piccini, stand di anti-quariato, artigianato e pittura, leisole ecologiche di EcoFesta Pu-glia, che tramite raccolta diffe-renziata e sensibilizzazione han-no reso la Sagra ecosostenibile.Tanti dunque gli ingredienti diun evento dalla formula ormaiconsolidata ma che nonostante ilpassare degli anni trova semprepiù estimatori.

Giuseppe Dalbis

Arte e Cultura

24 N. 9 - Settembre 2015

Èproprio vero che oggi i socialnetwork sono utili mezzi perrestare in contatto anche

quando non ci si vede da lungo tem-po! Un’idea simpatica di GaetanoDagostino è stata la “Réunion”,condivisa piacevolmente dalla clas-se 5ªA anno 1965 della Scuola Ele-mentare “Papa Giovanni XXIII”,come testimonia la foto di gruppo.La classe della maestra Coltura Se-clì, alla quale è stata donata unasorpresa emozionante, si è riunita il18 Agosto nella sua quasi totalità.Una lunga serata per raccontarsi,emozionarsi, condividere e brinda-re su tanti bellissimi ricordi passaticon il taglio della torta finale a sug-gellare l’incontro. I social networkse usati bene possono “regalare”emozioni piacevolissime!

Marzia Morva

“Réunion” riccadei ricordi dellaScuola Elementare

FOTONOTIZIA

Page 14: "In Città" - Settembre 2015

27N. 9 - Settembre 201526 N. 9 - Settembre 2015

Ospiti dall’Italia / Guests from ItalySempre con noi

Il giorno 1-08-2015 è decedutonel New Jersey Domenico Cor-tese nativo di Giovinazzo.

On 1/08/2015, Domenico Cor-tese, born in Giovinazzo, passedaway in New Jersey.

In data 31-07-2015, in New Britain(Connecticut USA) è venuto a man-care Joseph Stufano, immigrato inUSA nel 1935 all'età di 9 anni con igenitori Vita Caravella, VincenzoStufano e la sorella Maria.La famiglia Caravella di Giovinazzoe di Torino porge sentite condo-glianze ai figli e parenti tutti.

On 31/07/2015, in New Britain(Connecticut U.S.A.), Joseph Stufa-no passed away. He moved to theUSA in 1935, when he was 9, withhis parents Vita Caravella andVincenzo Stufano and his sisterMaria. The Caravella family livingin Giovinazzo and in Turin expres-ses its sincere condolences to Jose-ph’s children and relatives.

Foto n. 1 - Domenico Berardi,ospite del figlio Marco, circondatodalle famiglie Germinario e DeSantis.Foto n. 2 e 3 - Dora e Nicola Pa-lermo, ospiti del cognato SabinoPalermo in Canada, in occasionedel matrimonio dei nipoti Sabina ePietro Arcaro.

Photo n. 1 - Domenico Berardi,his son Marco’s guest, surroundedby the Germinario and the DeSantis families. Photo n. 2 and 3 - Dora and Nico-la Palermo, their brother-in-lawSabino Palermo’s guests in Cana-da, during their nephews Sabinaand Pietro Arcaro’s marriage.

Traduzione a cura di Gabriella Serrone

Nelle foto seguenti, vengono immortalati momenti conviviali e di ritrovo tra alcuni nostri concittadini e le fami-glie giovinazzesi residenti negli USA.The following pictures capture some convivial moments and meetings between our fellow townsmen and someGiovinazzo families who live in the USA.

Foto 1

Foto 2 Foto 3

Il nostro fotografoha chiusodefinitivamentebottega

Sociale

Vincenzo Mottola haconcluso la sua car-riera, solo ora, con la

sua improvvisa scompar-sa. Noi dell’Arciconfrater-nita Maria SS. del Carminevogliamo ricordarlo in que-sto modo. E già, perchéanche dopo aver dismessola sua attività, ormai daqualche anno, ci ha conti-nuamente dato sostegnomettendoci a disposizionesuoi fotogrammi che avevascattato tempo addietropresso la Chiesa di S. Gio-vanni Battista o durante letante nostre iniziative cul-turali e manifestazioni reli-giose e che aveva rinvenu-to mettendo ordine al suoinestimabile archivio. Dilui possediamo le primissi-me foto. Una della Festa diS. Francesco da Paola del1964 ma anche della pro-cessione dei misteri del1965, quando ancora ra-gazzi avevamo aderito allaConfraternita ed eravamoimpegnati a portare a spal-la la imponente immaginedi Gesù agonizzante. Sonofotogrammi spontanei,scattati nel mentre si svol-gevano gli eventi che erasolito seguire da vicino,quasi fosse parte deglistessi. Era questo l’intuitodell’artista, cogliere perso-ne e fatti nella loro natura-lezza ed espressività este-riore. Sosteneva, infatti,Vincenzo che in una fotosono impressionati in unamanciata di secondi mo-

menti di vita di una perso-na di una comunità di unostato figurativo ambienta-le, sia esso ammirabile osconveniente. La sua pro-fessionalità, esercitata conmacchine all’avanguardia,lo affascinava compiuta-mente perché sempre allaricerca di immagini im-provvisate, senza unpreavviso, senza una mes-sa in scena per lo scatto, ameno che non andavi nelsuo studio per una fototessera. La sua naturalepredisposizione a riprendel’incomprensibile attraver-so la figurazione di un vol-to, di un gesto, di un trat-to relazionale, significavacogliere un frammento distoria individuale, colletti-va o di un paesaggio natu-rale affascinante o disdice-vole. E, proprio questo hafatto della sua impeccabileartigianalità una veraesperienza artistica. Il suomodo di fare le foto da su-bito ci ha colpito, per cuinon mancavano nostre ce-rimonie ed avvenimenti li-turgici che non venissero alui segnalati affinché, in-curiosito, si invogliasse apresenziare le manifesta-zioni stesse con i suoi in-separabili attrezzi del me-stiere per poi, compiaciutodel lavoro svolto, teneva amostrarcelo ed illustrarloper sentire il nostro pare-re. A noi ci piace ricordalocosì Vincenzo, consapevoliche le sue foto, in esposi-

zione nel vano di accessoalla sacrestia, e che ritrag-gono scene di addobbi nel-la chiesa di San GiovanniBattista sono la sua piùcara eredità lasciata allanostro sodalizio. Comepure siamo consci che ilsuo archivio di foto che ul-timamente stava catalo-gando e selezionando, an-che per possibili mostredopo quelle già allestite,costituiscono un patrimo-nio artistico che auguria-mo possa essere valorizza-to e reso pubblico. Siamocerti che quel prezioso ma-teriale possa, sono senzameno, testimoniare anchela grande evoluzione e losviluppo avuto della tecni-ca della documentazionefotografica, prima che que-sta divenisse con il digita-le pratica popolare, nonsempre nobile e, di fre-quente, anche ingannevo-le.

Alla signora Margheritae ai suoi figli il nostro piùsentito cordoglio.

Giuseppe Maldarella

In memoria di...

Il 16 agosto us si è spenta serena-mente l'esistenza terrena del caroconfratello

Stefano MarranoEgli ha trascorso una vita nel pieno impegno familiare e lavorativo conla Sua umanità e socievolezza.L'amico di tanti ha lasciato un se-gno in tutti quanti lo hanno cono-sciuto e l'Arciconfraternita, a cuiera molto legato, lo ricorderà sem-pre con fraterno amore.Alla famiglia tutta porgiamo lenostre più sentite condoglianze.La messa di suffragio del trigesi-mo si terrà sabato 19 settembrealle ore 18 presso la Chiesa di SanGiovanni Battista.

Foto Festa San Francesco da Paola, anno 1964, di Vincenzo Mottola

Page 15: "In Città" - Settembre 2015

29N. 9 - Settembre 2015

Si torna a giocare al campo sportivo, pronto ad ospitare la Promozionedopo 25 anni. Obiettivo salvezza per la squadra di Savoni

Calcio, il primo acquistodell'Usd si chiama De Pergola

Sport

Ritornare a giocare nell'impiantodel paese di cui porti il nome. Ciè finalmente riuscita l'Usd Giovi-

nazzo, dopo anni di esilio a San Pio: ilprimo acquisto per la stagione 2015/16è appunto il campo sportivo De Pergola,che tornerà ad ospitare un campionatodi Promozione a quasi 25 anni dall'ulti-ma volta. Squadra ringiovanita e conl'obiettivo dichiarato di disputare uncampionato tranquillo, affidata all'alle-natore Amedeo Savoni, rimasto sullapanchina biancoverde, ed alle cure delpreparatore atletico Franco De Anna,che sta lavorando da settimane per pre-parare il gruppo all'esordio stagionale dimetà mese (nella foto di GiovinazzoVi-va.it, una seduta di allenamento).

«Punteremo forte sui giovinazzesi esulla valorizzazione dei più giovani fraloro – osserva il direttore sportivo Mar-co Milano – È il modo migliore per ri-creare interesse e curiosità attorno almovimento calcistico. Stiamo dando lapriorità ai ragazzi del luogo e peschere-mo altrove solo in caso di reale necessi-tà». Ambizioni ed investimenti del pa-tron Azzollini sono però legati al com-pletamento dei lavori al “De Pergola”,che mettano la struttura al passo dimolte altre in provincia.

Tanti, in ogni caso, i volti nuovi.Non fra i pali, però, che rivedranno Da-vide Terlizzi. In difesa accanto ai ricon-fermati Corrado Roselli, Pietro Facchi-ni e Francesco Depalma, ci saranno

però il 23enne Davide Desimini, cen-trale con trascorsi in Promozione,l'appena maggiorenne Christian Ca-priati, proveniente dalla Prima Catego-ria, ed il più esperto Francesco Papa-picco, un ritorno.

A centrocampo si lavora perl'ingaggio di Alessandro Marolla,20enne cresciuto in biancoverde primadi saggiare D ed Eccellenza fra Biscegliee Francavilla, e Giosafat Marzella, clas-se '91 già avvezzo alla categoria. Altronome indigeno quello del trequartistaNando Minervini. Qualità assicurata,intanto, dalle riconferme di Vito Porfidoe Roberto Vernice e dall'acquisto dell'e-sterno 18enne Francesco Colella, loscorso anno in Eccellenza. Per comple-tare il parco-under (in campo bisognaschierarne tre, due '96 ed un '97) sottoosservazione due giocatori di originalebrasiliana.

Per l'attacco infine, messo in contol'arrivo di Nunzio Desimine, altro18enne, dal Città dei Fiori Terlizzi, sipensa a Nicola Martinelli, 24enne condiverse esperienze nella categoria, tuttenella provincia. Possibile anche la ri-conferma dell'esperto Corrado Uva. Unnome a sensazione, per dare esperienzaal reparto, potrebbe essere quello diSalvatore Novembrino, 34enne di scuo-la Bari con lunga militanza in serie C etuttavia fermo da un anno: si dovrebbeprocedere comunque al suo tessera-mento, sperando di metterlo in forma ilpiù rapidamente possibile.

Fra le novità di maggior rilievo fuoridal campo, invece, l'allargamento del-l'organigramma al direttore tecnicoGianni Leali, che torna dunque ad ope-rare nel suo paese dopo una carriera alivello nazionale, condotta sopratutto inambito federale.

Filippo Luigi Fasano ed Anna Rita FasanoOrganico sotto osservazione, in vista dellapreparazione dell'A1 che inizia sabato 5 ottobre

Afp, serve un ultimo rinforzoSport

Fa la conta degli arruo-labili, il tecnico dell'AfpFranco Amato, in vista

dell'inizio della preparazionedella stagione 15/16. Unvolto nuovo in panchina, marinnovato, in gran parte, èanche l'organico, un po' perscelta – viste le ultime grigiestagioni –, un po' per neces-sità, messi in conto ritiri edindisponibilità. Parecchio èstato già fatto. Qualcosa,però, manca ancora permettersi serenamente alpasso delle altre, in un tor-neo che pare aver alzato itoni rispetto agli ultimi anni.Lo zoccolo giovinazze-

se. È rimasto, certo, e nonse ne può prescindere. Madopo l'abbandono di Turtur-ro, punto fermo in difesadelle scorse stagioni, e lamancata disponibilità di Ra-nieri a tempo pieno, si è pa-recchio assottigliato. Con Al-tieri fuori dal giro dell'A1 dadue anni, restano capitanDepalma, Dagostino (nellafoto di Francesco Marinelli) eforse Bavaro, nella speranzache il recente intervento alginocchio non condizioni ilprimo più di tanto. Dal vi-vaio, intanto, non si vedeancora chi possa prenderneil posto, sopratutto finchè sicontinuerà a snobbare leconvocazioni in prima squa-dra inviti ai compleanni.I nuovi. In attesa della

resa in pista, le referenze deinuovi stranieri sembranopoter reggere l'impatto con ilcampionato italiano. Perl'attaccante Rodriguez sitratta addirittura di un ritor-no, visti i trascorsi con No-vara e Seregno. Ruolo deli-

cato il suo, visto che dal bot-tino di reti che riuscirà a ga-rantire dipenderanno moltedelle speranze di salvezzadell'Afp. In Piemonte pro-metteva addirittura megliodi Gimenez, con il quale ar-rivò in Italia: saprà ripeter-si? Al debutto assoluto nelBel Paese è invece il portierecileno Armijo Torres: rispet-to all'argentino Rodriguezche l'ha preceduto, ingaggia-to in fretta e furia dopo il ta-glio dello spagnolo Barros, afar da garanzia ci sono le ul-time due edizioni del Mon-diale, da cui l'ha pescatoAmato. Autentico uomo difiducia del tecnico è inveceEnea Monteforte, giunto perrimpolpare l'attacco: età (41)ed anni di assenza dal pal-coscenico di A1 (cinque) fan-no grattare la testa ma il tec-nico assicura per lui, che,nel frattempo, si è tirato alucido per l'avventura meri-dionale.I molfettesi. Ne sono ar-

rivati non uno ma addirittu-ra due per allungare una co-perta fattasi non corta macortissima. Non solo Mauri-zio Sinisi, su cui Amatopunta molto, ma anche Lui-gi Boccassini, che la serie A1l'ha già assaggiata sottocasa. Per adesso sono fun-zionali al progetto entrambi,ma l'arrivo di un ultimo rin-forzo di peso potrebbe limi-tarne il ricorso.L'ultimo uomo. Si salvi

chi può, in un torneo dove lematricole non improvvisanoed anche chi pareva ridi-mensionarsi (Valdagno, Sar-zana) è stato comunque ope-rativo sul mercato. Ma per

giocarsi al meglio la sua pri-ma A1 dalla panchina edonorare il mantenimentodella categoria, da sabato 5ottobre Franco Amato dovrànon solo calzare i pattini allabisogna (per il momento soloper i tiri piazzati, poi chissà)ma anche contare su unapedina in più.

Con i giovani di mezzaItalia restii a spostarsi o di-rottati su altri lidi (ultimoZucchetti del Prato, chepure sembrava un obiettivopossibile), si starebbe pen-

sando ad un giocatore piùesperto, di pronta affidabili-tà e senza il fardello di untrasfert da pagare. Un iden-tikit che condurebbe al32enne italo-argentino JuanLuis Travasino, una lungamilitanza nel Cgc Viareggioprima di passare al Valda-gno e di qui al Breganze,sino al 2013 ed al ritorno inArgentina. Risale a tre annifa un primo accostamentoall'Afp, senza costrutto. Unnome che tornerà ora dimoda, in casa biancoverde?

28 N. 9 - Settembre 2015

Filippo Luigi Fasano

Settore giovanile, under 13 ed under 15a scuola da Tommaso ColamariaAllenamento in piena estate per gli under 13 ed under

15 dell'Afp, le classi su cui più punta la società bian-coverde per tornare competitiva a livello giovanile. Unachiamata in agosto che i giovanissimi hockeisti hanno ac-colto con entusiasmo, visto che ad allenarli c'era Tom-maso Colamaria, campione europeo in carica con la na-zionale under 17 e tecnico del neopromosso Hockey Rol-ler Club Monza. A coadiuvarlo in pista c'erano, oltre altecnico delle giovanili Dino Camporeale, anche AntonioDagostino ed Angelo Depalma, freschi di ingresso neiquadri tecnici del vivaio biancoverde, e Beppe Piscitelli,ex portiere biancoverde ed ora in forza alla squadrabrianzola. Per i ragazzi, una ottima opportunità per con-frontarsi con un grande dell'hockey che sta dimostrandola sua bravura anche da allenatore. (Anna Rita Fasano)

Si comincia domenica 13 con il campionatoÈin programma a metà

mese, domenica 13, ilprimo impegno ufficialedell'Usd 2015/16. Si co-mincia direttamente con ilcampionato di Promozio-

ne, composto anche que-st'anno da due raggruppa-menti da 16 squadre. IlGiovinazzo è inserito nelgirone A, quello del Fog-giano e del Nord Barese:

poche le trasferte molto vi-cine (Bari, Bitritto, Cora-to, Modugno), conl'Audace Cerignola accre-ditata alla vittoria finale.Niente rodaggio, dunque,

in Coppa Puglia, complicel'ulteriore slittamento del-l'inizio della manifestazio-ne, la cui prima giornata èfissata per giovedì 24.

(Anna Rita Fasano)

Page 16: "In Città" - Settembre 2015

Sport

30 N. 9 - Settembre 2015

Conoscitori di sguardi!

Via Matteotti, 128/130 - Bitonto - Tel. 080 [email protected]

Piazza Vittorio Emanuele, 54 - Giovinazzo - Tel. 080 [email protected]

Vince l’equipaggio maschile della “Massimo Cervone”. Solo terze le ragazze

La “generazione di fenomeni” que-sta volta non è quella di una fa-mosa canzone degli Stadio. I fe-

nomeni sono quasi tutti adolescentitra i 14 ed i 17 anni e sono giovinaz-zesi con la passione per la voga. E gra-zie a quella passione smodata per iremi ed il mare, domenica 2 agostohanno scritto una pagina indelebile diquesto sport in riva all’Adriatico meri-dionale. Loro sono l’equipaggio ma-schile dell’Associazione Vogatori“Massimo Cervone” che si è aggiudi-cato la 13ª edizione della Regata deiGonfaloni, la terza disputatasi in not-turna nelle acque di Cala Porto, coin-cidente con l’ultima tappa del Trofeodell’Adriatico 2015. I giovani bianco-verdi hanno battuto avversari del ca-libro de La Ciurma Vasto, dei RemuriBrindisi, del CUS Bari, dei VogatoriMolfetta e dei quotatissimi ionici de IlPalio di Taranto. Primi, davanti a tut-ti, con tempi eccezionali, frutto solo diun grande e continuo lavoro, iniziatoquando ancora era inverno. «Oltre ad

essere soddisfatto per la riuscita diquesta edizione – ha commentato Pep-pino Cervone, patron del sodalizio gio-vinazzese – sono stupito ed ammiratoper quanto mostrato dai nostri ragazzi.Il potenziale si era già intravisto nelletappe precedenti, ma questa prestazio-ne resterà credo a lungo negli annali diquesta manifestazione». Per un entu-siasta direttore sportivo, FrancescoCervone, «i giovanissimi del nostroequipaggio hanno mostrato coraggio. Ilcoraggio di chi sa che sta sfidando im-barcazioni di grande esperienza, manon ha paura del confronto ed alla fineriesce a spuntarla».

Le sorprese hanno riguardato an-che la 9ª edizione del Trofeo dell’A-driatico, andato a Vasto per la primavolta. Gli abruzzesi hanno vinto con109 punti in 5 gare, uno in più de IlPalio di Taranto e quattro lunghezzesopra Remuri Brindisi. In campo fem-minile successo di tappa alla Lega Na-vale Molfetta, davanti alle tarantine,con l’equipaggio biancoverde di casa

solo terzo, non senza qualche ramma-rico, soprattutto per un turn over trale due manche scarsamente attuato.Tra le donne il Trofeo dell’Adriatico èandato al Palio di Taranto con 119punti, davanti alle biancoblu di Mol-fetta con 116. Terze anche in classifi-ca generale le ragazze giovinazzesi,staccate a 99 punti. In casa Cervonenon si nasconde l’entusiasmo per unasquadra, quella maschile, che stacontinuando ad allenarsi anche a sta-gione conclusa e che può davvero re-galare grandi soddisfazioni nei prossi-mi anni, a patto che non si carichinodi eccessiva responsabilità questiadolescenti terribili. Quanto all’equi-paggio femminile, dopo diversi suc-cessi e viste le difficoltà di questa sta-gione, chiudere terze non è affatto undisonore. Bisognerà, però, rigenerarela formazione, innestando, come inparte già fatto quest’anno, forze fre-sche che diano nuovo slancio in ac-qua, motivando una squadra apparsaa volte appagata.

Gianluca Battista

Regata dei Gonfaloni,Cervone esultacon i baby “terribili”

Page 17: "In Città" - Settembre 2015