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Marilisa D’Amico La riforma della Costituzione: una questione civile e culturale Università Vita-Salute San Raffaele 25 ottobre 2016

Riforma costituzionale san raffaele d'amico

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Marilisa D’Amico

La riforma della Costituzione: una questione

civile e culturale

Università Vita-Salute San Raffaele

25 ottobre 2016

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Qualche dato tratto dai Rapporti sulla legislazione redatti

dall’Osservatorio sulla legislazione della Camera dei

deputati; dal sito internet www.senato.it nonché dal sito

www.cortecostituzionale.it

Per cominciare…

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La produzione normativa complessiva delle ultime 4

legislature (1996-2012) Rapporto 2012

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Il numero di leggi approvate nei primi 21 mesi dell’attuale legislatura

Rapporto 2014

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I tempi di approvazione dei ddl (nelle 3 legislature dal 2001 al 2012)

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Tempi medi di approvazione delle leggi nell’attuale legislatura

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La percentuale di questioni di legittimità costituzionale in via principale sul numero totale di

pronunce della Corte costituzionale

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I precedenti tentativi di riforma della II parte

della CostituzioneOttobre 1983 (IX legislatura): Commissione Bozzi

Aprile 1992 (XI legislatura): Commissione De Mita-Iotti

Luglio 1994 (XII legislatura): Comitato Speroni

Gennaio 1997 (XIII legislatura): Commissione D’Alema

Ottobre 2006 (XIV legislatura): Riforma approvata in parlamento e bocciata al

referendumOttobre 2007 (XV legislatura): Bozza

Violante

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Superamento del bicameralismo perfetto Modifica della composizione e delle

funzioni del SenatoModifiche al Titolo V, parte II, della

Costituzione Modifiche relative agli istituti di

democrazia direttaNovità relative al Presidente della

Repubblica e alla Corte costituzionale Ulteriori interventi: modifiche al sistema

delle fonti, eliminazione delle province, soppressione del CNEL, norme per l’equilibrio di genere

I principali contenuti della riforma

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Superamento del bicameralismo perfetto:

il rapporto con il Governo

• La fiducia al Governo verrà accordata o revocata solo dalla Camera.• La Camera eserciterà la

funzione di indirizzo politico e la funzione di controllo dell’operato del Governo.

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• La funzione legislativa viene esercitata nella maggior parte dei casi dalla solo Camera dei deputati. Il Senato avrà solo il potere di proporre modifiche sulle quali deciderà definitivamente la Camera.

• Il procedimento bicamerale resta solo per alcuni casi elencati dal nuovo art. 70 Cost. (leggi di revisione della Costituzione e altre leggi costituzionali; leggi per la tutela delle minoranze linguistiche; leggi che coinvolgono gli enti territoriali; leggi che disciplinano la composizione del Senato, etc.: si tratta di leggi «ordinamentali»).

Superamento del bicameralismo perfetto:

l’approvazione delle leggi

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Il nuovo Senato: composizione

• Il Senato sarà composto da 95 senatori rappresentativi delle istituzioni territoriali e da 5 senatori di nomina presidenziale

• I consigli regionali e le province autonome di Trento e Bolzano eleggeranno, con metodo proporzionale ed «in conformità alle scelte espresse dagli elettori», i senatori tra i propri componenti e, nella misura di uno per ciascuno, tra i sindaci dei comuni dei rispettivi territori

• Le precise modalità con cui si eleggeranno i senatori sono devolute ad una successiva legge.

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Segue: durata del mandato e assenza di indennità

• La durata del mandato dei senatori coinciderà con quella degli organi delle istituzioni territoriali dai quali sono eletti. Il Senato, pertanto, è organo che si rinnova periodicamente e parzialmente

• I senatori non potranno più godere dell’indennità parlamentare, beneficiando del solo stipendio percepito in ragione della loro posizione ricoperta all’interno dell’istituzione territoriale in cui sono stati eletti.

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Il nuovo Senato: funzioni

• Il Senato rappresenta le istituzioni territoriali• Concorre alla funzione legislativa • Esercita funzioni di raccordo tra Stato, enti

territoriali e UE• Partecipa alle decisioni dirette alla formazione

e all’attuazione degli atti normativi e politiche UE

• Valuta le politiche pubbliche• Verifica l’impatto delle politiche UE sui territori• Esprime pareri sulle nomine di competenza del

Governo• Verifica l’attuazione delle leggi dello Stato

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Sulla modifica del Titolo V

della Costituzione• Inversione di tendenza rispetto alla riforma del 2001

• Torna allo Stato il compito di disciplinare materie di competenza concorrente di chiara matrice nazionale

• Eliminazione delle materie di competenza concorrente

• Introduzione della clausola di supremazia statale in forza della quale una legge dello Stato può intervenire anche in materia non riservata allo Stato, «quando lo richieda la tutela dell’unità giuridica o economica della Repubblica ovvero la tutela dell’interesse nazionale»

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Il nuovo Senato e le istanze delle autonomie territorialiIl Senato sarà la sede unica in cui le

Regioni e i Comuni potranno fare sentire la loro voce.

Tra gli obiettivi perseguiti vi è quello di ridurre il contenzioso costituzionale tra

Stato e RegioniEventuali dissidi rispetto a leggi che non tengono in adeguata considerazione gli

interessi regionali potranno essere rappresentati in Senato al fine di una

composizione preventiva degli stessi. Si eviterà così il ricorso alla Corte

costituzionale

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Sugli istituti di democrazia diretta

• Si prevede un procedimento alternativo a quello oggi previsto dall’art. 75 Cost.: se richiesto da almeno 800.000 firmatari, si abbassa il quorum necessario per la validità della votazione. Il referendum sarà valido se “ha partecipato alla votazione … la maggioranza dei votanti alle ultime elezioni della Camera dei deputati” (dunque, non più il 50% più 1 degli aventi diritto)

• Aumenta a 150.000 (oggi 50.000) il numero di firme necessarie per la presentazione di un disegno di legge di iniziativa popolare, ma si introducono garanzie procedurali (rimesse al regolamento della Camera) in ordine all’effettiva discussione e deliberazione su tali leggi

• Introduzione dell’istituto del referendum propositivo e di indirizzo “al fine di favorire la partecipazione dei cittadini alla determinazione delle politiche pubbliche” (l’attuazione è rimessa a future leggi costituzionali).

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Modifiche relative alla Corte

costituzionale

• Dei 15 giudici della Corte costituzionale, tre saranno eletti dalla Camera dei deputati e due dal Senato della Repubblica. Le maggioranze non cambiano

• Nuova attribuzione: prima della promulgazione, le leggi elettorali potranno essere sottoposte al giudizio preventivo della Corte costituzionale, su ricorso di almeno un quarto dei componenti della Camera o di almeno un terzo dei componenti del Senato

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Modifiche concernenti il Presidente della Repubblica

• Il PDR verrà eletto solo dai deputati e dai senatori (non è più prevista la partecipazione dei delegati regionali)

• Viene inoltre modificata la procedura di votazione: nessun cambiamento si introduce per i primi tre scrutini (richiesta la maggioranza dei due terzi dell’assemblea).

• A partire dal quarto scrutinio occorrerà la maggioranza dei tre quinti dei componenti (oggi è sufficiente la maggioranza assoluta).

• Dal settimo scrutinio occorrerà la maggioranza dei tre quinti dei votanti• Il PDR potrà sciogliere solo la Camera dei deputati • Il PDR avrà la mano libera rispetto all’uso del potere di

rinvio delle leggi di conversione dei decreti legge (il cui termine per la conversione verrà prorogato di ulteriori trenta giorni)

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Ulteriori interventi

• Si introducono limiti all’uso del decreto legge • Si introduce il cosiddetto voto a data certa• Soppressione del CNEL• Abolizione delle Province: la Repubblica sarà

dunque costituita «solo» da Comuni, Città Metropolitane, Regioni e Stato.

• Introduzione di norme volte a favorire l’equilibrio di genere nella rappresentanza politica

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GRAZIE A TUTTI!!!