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Comignoli a Venezia

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I comignoli a Venezia

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Page 1: Comignoli a Venezia

I comignoli di

I T I N E R A R I

Alzando lo sguardo sui tetti delle case possiamo scorgere camini dalle forme più strane e sorprenderci della ricchezza di quest’arte spontanea

16 FACCIATE

Tra gli obiettivi di questa nuova rivistatecnica c'è la valorizzazione di tuttigli elementi costitutivi dei prospetti

degli edifici, con l'intento di sensibilizzarei nostri lettori alla salvaguardia anche deipiù piccoli, ma significativi, dettagli co-struttivi. Per questo abbiamo pensato didedicare l’articolo centrale ai camini, o piùpropriamente ai comignoli, che un tempocomparivano su tutti gli edifici. E qualecittà italiana potevamo prendere adesempio per illustrare la grande varietà deitipi di comignoli esistenti se non Venezia?Grazie soprattutto ai suoi vincoli storico-architettonici, questa città conserva tut-tora sui suoi tetti numerosi esempi di ca-mini, che testimoniano come anche que-sti piccoli elementi tecnologici contribui-scono fortemente alla caratterizzazionedelle facciate dei suoi importanti palazzisignorili.Il comignolo, relegato quasi sempre asemplice complemento di una copertura,occupa oggi una posizione marginale e discarsa importanza nella realizzazione diun'opera architettonica moderna. Nei re-cuperi viene spesso eliminato sbrigativa-mente, in nome dell’efficienza e dell’eco-

nomia, sebbene ci riveli sempre forme e tecnicheantiche e suggestive di un’arte spontanea dal no-bile passato.Eppure nell’immaginario collettivo esso mantie-ne ancora una posizione di notevole importanza;basti pensare alle case disegnate dai bambini, chesono sempre complete di tetti dai lunghissimicomignoli, con la loro immancabile fumata. Ciòdimostra che l’osservazione spontanea, in que-sto caso infantile, si sofferma sui dettagli, soprat-tutto quando questi sono particolari e ben cura-ti, tanto da assumere nel ricordo successivo unaforza tale da caratterizzare l'immagine generaledell’intera costruzione. Si tratta quindi di un det-taglio architettonico essenziale, che completa iltutto e del quale si apprezza pienamente il valo-re soltanto quando viene osservato in relazionecon l’ambiente circostante.

Il comignolo nell’architettura del passatoIn passato i comignoli avevano una grande im-portanza nella costruzione di una casa, villa o pa-lazzo che fosse e andava di pari passo con l’im-portanza dei camini interni da riscaldamento; ta-li erano l’attenzione e la cura che venivano messidurante la loro esecuzione da caratterizzare avolte l’intera costruzione. Ma, mano a mano che

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FACCIATE 17

il progresso tecnologico ha rivoluzionato il mododi riscaldare l’interno delle abitazioni, il comigno-lo ha progressivamente perso d’importanza, as-sumendo connotazioni che hanno teso a soddi-sfare maggiormente aspetti tecnici piuttosto cheestetici.Ad un primo esame i comignoli si presentano inuna varietà di misure e forme tale da sorprende-re ed affascinare al tempo stesso qualsiasi atten-to osservatore, che può faticare a trovare spiega-zioni comuni ed omogenee per certe scelte co-struttive. L'unico fattore comune evidente è lafunzione dei comignoli, progettati per far uscireil fumo del focolare interno. L’enorme varietà ditipologie e di caratteristiche estetiche che carat-terizza i comignoli va valutata in relazione ai di-versi parametri geografici, storici e culturali o

D I F A B I O C A R R I A

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18 FACCIATE

semplicemente decorativi presenti nelle tradizio-ni locali di ogni paese. In questo spazio possiamo solo risvegliare l’at-tenzione generale sui comignoli e svolgere unapiccola opera di sensibilizzazione per la loro sal-vaguardia e il loro recupero. Pensiamo a quantevolte, in occasione del rifacimento di una coper-tura degradata, vecchi fumaioli originari hannodovuto lasciare il posto ai moderni comignoliprefabbricati, più pratici ed economici, ma este-ticamente tutti uguali. Una scelta spesso dettata

I T I N E R A R I

Nella pagina

precedente

Casa Bossi di

via Malpighi.

Qui a lato,

altri esempi

di decoro

liberty a Milano

da ragioni economiche, visto il costo del recupe-ro del vecchio comignolo esistente, che spesso sipresenta molto degradato. Se la sensibilità di chiopera il recupero non è tale da imporre il ripristi-no del comignolo esistente, ecco comparire uncomignolo prefabbricato, certamente di costoinferiore ed anche più pratico, in quanto già do-tato di ogni accorgimento tecnico nei raccordicon il manto della copertura prescelto. Questo spiega il proliferare di una moltitudine dianonimi comignoli, tutti uguali nell’aspetto e nel-

All’interno del sistema cappa o ca-

mino - canna fumaria - comignolo,

l’importanza che assume quest’ul-

timo elemento, il comignolo ap-

punto, non è di poco conto se pen-

siamo che le sue caratteristiche (la

forma, la posizione, la dimensione

e soprattutto la conformazione

delle aperture), possono condizio-

nare enormemente il funziona-

mento generale dell’impianto fa-

vorendo il tiraggio ed evitando l’in-

fluenza del vento. Ad esempio, la

sua posizione rispetto al vento ed

ai volumi circostanti è determinan-

te per una corretta presa d’aria. È

necessario che il comignolo sia più

alto del colmo del tetto in modo

che le aperture per l’uscita dei fumi

non siano comprese nella zona dei

vortici d’aria prodotti dal vento nel

sorpassare le falde inclinate delle

coperture; vortici che comprimo-

no, invece di aspirare, la colonna

d’aria ascendente lungo la canna

del camino.

In effetti una certa quantità d’aria

deve poter anche entrare dal comi-

gnolo perché attraversandolo crea

delle depressioni che favoriscono il

tiraggio stesso.

La depressione che si produce alla

base del camino è data dalla diffe-

renza tra la densità dei gas o fumi

(minore) all’interno del condotto e

quella dell’aria (maggiore). Il tirag-

gio (misurato in genere in millime-

tri di colonna d’acqua o in chilo-

grammi peso al metro quadrato)

provvede allora a garantire l’afflus-

so dell’aria di combustione al foco-

lare e lo smaltimento dei fumi nel-

l’atmosfera.

Anche la forma è determinante per

favorire la migliore evacuazione dei

gas di scarico sfruttando l’effetto

del vento per evitare ritorni di fu-

mo. Inoltre le aperture, o bocca del

comignolo, devono essere colloca-

te in copertura almeno ad un me-

tro sopra il colmo del tetto e/o di

altri ingombri presenti nel raggio di

dieci metri.

Quando il tiraggio naturale è insuf-

ficiente a garantire il moto alla ve-

locità desiderata per tutta la quan-

tità di gas prodotti nella combu-

stione, si ricorre al tiraggio forzato

effettuato con ventilatori disposti

nell’interno del camino coassial-

mente ad esso (tiraggio aspirato)

oppure sotto la griglia del focolare

(tiraggio soffiato).

Esistono vari tipi di comignoli e

possono essere classificati in due

gruppi: mobili o semimobili, e fissi.

I mobili sono:

" a cappello cinese;

" con il segnavento;

" con alette che messe in moto dal

vento aspirano il fumo nel con-

dotto.

I fissi sono:

" a tronco di cono o di piramide

perché l’uscita più stretta assicu-

ra ai gas uscenti maggiore veloci-

tà e quindi maggior forza ascen-

sionale;

" con cappelli a “T” quando si te-

mono ingorghi di vento dovuti

ad edifici alti o ad ostacoli molto

vicini;

" con cappello semisferico che pre-

senta la maggior superficie e dà i

migliori risultati poiché il vento è

riflesso dalla superficie curva e

non può entrare nella canna.

Un comignolo a regola d’arte

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FACCIATE 19

le dimensioni sulle falde delle nuove copertureche, nonostante poche e semplici varianti, pro-prio grazie ai comignoli sembravano un tempotutte diverse tra loro. Anche se la tipologia èuguale, sui vecchi tetti dei centri storici quasi mai

troviamo un comignolo uguale all’altro. E’il caso dei tetti di Venezia o, per fare soloun altro esempio, dei caratteristici comi-gnoli della Val d’Ossola, dove il gusto este-tico e la raffinata padronanza dell’arte mu-raria di questa zona produssero una fiori-tura di comignoli sui tetti di tutte le case.Particolari sono quelli di Varzo e di Graveg-gia, paesi dove uno dei mestieri praticatoanticamente dagli emigranti era proprioquello dello spazzacamino.Le immagini di questo articolo ci fannoben percepire quale varietà di tipologieesista ancora oggi e quante forme di co-mignoli possano esserci. Bisogna soltantoalzare lo sguardo e stupirci di quale realtàalberga ancora sui tetti delle nostre città,un piccolo patrimonio culturale al qualeoccorre inevitabilmente allargare il con-cetto di conservazione per poter garanti-re la salvaguardia di oggetti ormai oggi ir-ripetibili. !