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Degrado per umidità

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Page 1: Degrado per umidità

FACCIATE M&T settembre·dicembre 2007 19 ! ! !

RECUPERO E MANUTENZIONE

IL DEGRADOPER UMIDITÀIN PRESENZA DI UMIDITÀ ASCENDENTE

SOLO LE TECNICHE DEUMIDIFICANTI GARANTISCONO

EFFICACI INTERVENTI SULLE FACCIATE

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ti i processi di deterioramento, sia agendoda sola che come veicolo di composticombinati in soluzione. La presenza d’ac-qua, e d’umidità quindi, rappresenta lafondamentale causa indiretta e concor-rente del degrado alla quale nessun mine-rale risulta chimicamente inerte. Tale umi-dità può penetrare dall’esterno attraversola pioggia o per condensazione, dal sot-tosuolo per capillarità del terreno (umidi-tà di risalita), dall’interno per l’acqua pre-sente nella costruzione (ad esempio nellemalte) o infine avere origine da danni al si-stema di smaltimento delle acque. Macchie, erosioni, efflorescenze e muffesono il risultato del rapporto tra l’acquaassorbita e quella rilasciata attraverso l’e-vaporazione delle pareti della muratura epossono rappresentare i principali effettivisib ili de l degrado dovuto all’umid itàpresente nelle murature. Il fenomeno ciclico di condensazione edevaporazione provoca tensioni all’internodei pori dei materiali: i rivestimenti ester-ni hanno il compito di proteggere la strut-tura principalmente dall’acqua che puòpresentarsi anche sotto forma solida, conil ghiaccio, e gassosa con il vapore ac-queo, nonché dalle sollecitazioni esterne,garantendo al contempo un aspetto uni-forme ed eventualmente funzioni decora-

on il termine ”degrado ambientale”s’intende definire quel tipo di reazioneche si instaura tra i materiali e gli ele-menti de ll’amb iente naturale , qualil’acqua, l’aria, e gli organismi viventi,

che nel tempo possono modificarne lastruttura, la morfologia e la stessa com-posizione chimica. Pertanto possiamoparlare di degrado chimico (ad esempio lasolfatazione) quando l’ambiente agiscesulla composizione dei materiali, di de-

grado fisico (ad esempio il ciclo del gelo edisgelo) quando fattori ambientali eserci-tano azioni meccaniche sulla struttura deimateriali e di degrado biologico quandoci si trova in presenza di batteri, muschi elicheni. In tutti e tre i casi l’acqua rappresenta ilprincipale fattore ambientale responsabi-le del degrado. L’acqua svolge un ruolo diprimissimo p iano partecipando att iva-mente a tutte le azioni chimiche innescan-

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RECUPERO E MANUTENZ IONE

" L’ACQUA SVOLGE UN RUOLO DI PRIMOPIANO NEI PROCESSIDI DEGRADOAMBIENTALEIMPUTABILE A FATTORI FISICI,CHIMICI O BIOLOGICI.

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tive. La loro funzione principale è quella dipermettere la fuoriuscita del vapore ac-queo prodotto all’interno della struttura edi impedirne la penetrazione dell’acquaall’interno. Quando queste due caratteristiche deimateriali dei rivestimenti esterni, cioè latraspirabilità al vapore e l’impermeabilitàall’acqua, vengono a mancare iniziano amanifestarsi il maggior numero degli ef-fetti degradativi delle facciate.

IL DEGRADO DOVUTO ALL’UMIDITÀAssodato il fatto che l’acqua rappresentasenza dubbio la causa principale del dete-rioramento, con la definizione “umiditàpresente nelle murature” s’intende il risul-tato tra l’acqua assorbita e quella rilascia-ta attraverso l’evaporazione delle pareti.Macchie, erosioni, efflorescenze, muffepossono rappresentare sintomi che si so-no formati nel tempo, ma non è detto sia-no il risultato di una reale presenza di umi-dità nelle strutture, per cui non è suffi-ciente affidarsi al buon senso e a quelloche si vede, ma per una corretta valuta-zione dello stato dei muri l’umidità si de-ve sempre misurare.La capacità di assorbimento è ovviamentelegata al tipo di materiale presente nellamuratura, mentre l’evaporazione dell’ac-

di Fabio Carria

FACCIATE M&T settembre·dicembre 2007 21 ! ! !

Interventi antiumiditàD i seguito e lenchiamo i p iù comuni metod i d i interventod iretto deumid ificante:

BARRIERA CHIMICA

Per barriera chimica s’intende generalmente l’introduzioned i prodotti solid ificanti ne lle murature . In questo metodoun liquido a base d i siliconi e /o prodotti epossid ici, vieneiniettato a pressione ne i fori app licati alla sezione muraria,fino a rifiuto, cercando d i formare una vera e propria bar-riera chimica irreversib ile . Questo metodo non è app lica-b ile ne i muri controterra.

BARRIERA MECCANICA

Per barriera meccanica s’intende generalmente il tag lioorizzontale de lla muratura per l’introduzione d i una laminap lastificata, in pvc, in vetroresina o metallica in posizionep iù bassa possib ile . Tale intervento non può essere effet-tuato in zone sismiche dove è vietato per legge , è irrever-sib ile e non app licab ile sui muri controterra.

ELETTROFISICA

La tecnolog ia e lettrofisica ag isce tramite apparecchiaturecontenute che vengono installate all’interno de ll’ed ificio ad iretto contatto con la muratura. Queste apparecchiaturegenerano autonomamente un debole campo e lettroma-gnetico che resp inge l’acqua proveniente dal terreno.

ELETTRO-OSMOSI

Con e lettro-osmosi si definisce il movimento d i un liquidoattraverso una membrana porosa dovuto all’influenza d iun campo e lettrico. Le molecole d’acqua si ionizzano e simuovono dal polo positivo verso que llo negativo. A ttraverso il medesimo princip io, con particolari d ispositi-vi, si ottiene un camb io d i polarità che fa scendere l’acquache invade i pori ed i cap illari de lla parete verso il sotto-suolo. L’e lettro-osmosi d i tipo passivo invece consiste ne l-l’introdurre in d iagonale ne llo spessore de l muro barre d iacciaio fra il live llo de ll’umid ità ed il terreno. Queste barre“compensano” il d ifferenziale d i carica e lettrica che si creane l muro rispetto al terreno per la risalita de l sistema sa-li/acqua. Senza carica e lettrica l’acqua non sale .

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UMIDITÀ DI RISALITA E TECNICHEDEUMIDIFICANTIL’umidità ascendente, proveniente dal ter-reno, ha origine essenzialmente dall’ac-qua di falda o dalle acque meteoriche dis-perse nel terreno e non sufficientementesmaltite. L’umidità ascendente può dareavvio ad un processo irreversibile di disfa-cimento degli elementi laterizi o lapidei,degli intonaci e delle malte che costitui-scono la muratura. Ovviamente al fenomeno di risalita è le-gata la capillarità dei materiali di muratu-ra, importantissimo è quindi agire con tec-niche deumidificanti, che, nel rispetto deiprincipi conservativi, devono avere carat-teristiche di invasività, compatibilità e re-versibilità. Queste tecniche possono divi-dersi in metodi indiretti, rispetto all’edifi-cio, come lo studio del drenaggio dell’ac-qua piovana al contorno dell’edificio, emetodi diretti sull’edificio, come il meto-do dell’elettrosmosi, elettromagnetico odel taglio meccanico e la barriera chimica(con lastre o resine) che prevede la crea-zione di fori nei quali si inietta un formula-to chimico che occlude i pori o li rendeidrorepellenti, il cui limite è di creare unabarriera non omogenea. C i sono poi le opere complementari, ossiaquei manufatti che da soli non eliminanol’umidità, ma contribuiscono soltanto acontenerla intervenendo sugli effetti enon sulle cause, come vespai, contromuri,intercapedini esterne, sifoni atmosferici,intonaci macroporosi. A l d i là de l rimando a trattazioni specifi-che per approfond ire la conoscenza d iqueste tecniche , meritano un solo cennod i condanna queg li interventi negativi as-sai d iffusi che prevedono sistemi d i im-permeab ilizzazione superficiale senza al-cuna opera d i sbarramento orizzontale .Sono g li intonaci p lastici, deumid ificanti,cement iz i, trasp irant i e idrorepe llent i,p iastre llature , rivestimenti d i zoccolaturache d i fatto imped iscono la naturale tra-sp irazione de lla struttura comportandol’innalzamento de l live llo umido in pocotempo perché l’acqua non trova altre vied i uscita. !

qua penetrata nella muratura rappresentail caso più dannoso per le superfici into-nacate sia per la forza che per la rapiditàcon cui i fattori degenerativi si esprimono,determinando effetti distruttivi. Attraverso l’alternanza del ciclo di bagna-tura e di evaporazione dell’acqua, che og-gi a causa dell’inquinamento ambientaletrasporta polveri di fumo, solfati o carbo-

nati di calcio, si formano depositi nerastrifacilmente visibili, spesso in corrispon-denza di zone della facciata più protettedal dilavamento naturale. Sotto questesottilissime croste si assiste ad un pro-gressivo indebolimento del materiale che,corroso dagli acidi e per i fenomeni dicondensazione e di aerosol, si distacca fa-cendo cadere la crosta.

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RECUPERO E MANUTENZ IONE

" L'UMIDITÀASCENDENTE PUÒDARE AVVIO AD UNPROCESSOIRREVERSIBILE DIDISFACIMENTO DEGLIELEMENTI LATERIZI OLAPIDEI, DEGLIINTONACI E DELLEMALTE CHECOSTITUISCONO LAMURATURA.