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Fabrizio Piciarelli Familyandmedia Pontificia Università della Santa Croce Roma, 27 aprile 2016 Come combattere l’ansietà del digitale? La lente di lettura di Familyandmedia

Come combattere l'ansieta del digitale

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Fabrizio Piciarelli Familyandmedia

Pontificia Università della Santa Croce Roma, 27 aprile 2016

Come combattere l’ansietà del digitale? La lente di lettura di Familyandmedia

Una domanda per iniziare. Quante volte al giorno prendiamo in mano e usiamo il nostro smartphone? Anche solo per vedere se sul display c’è qualche notifica di avviso o se qualcuno ci ha cercato.

Fonte: OnePoll - 2014

Per un uso complessivo di quasi 3 ore e mezzo al giorno.

Quello però che è davvero sorprendente è che non ne s i a m o a s s o l u t a m e n t e consapevoli. Specifici test hanno rilevato infatti che le persone usano il proprio smartphone il doppio di quanto credono realmente di farlo. Si è persa completamente la consapevolezza e il controllo sul mezzo. Usare i l proprio smartphone è diventato un automatismo, cui non facciamo più caso.

Fonte: David Ellis, Lancaster University - 2015

La domanda di fondo allora è: siamo ormai rassegnati a un perenne coming up to next, ad una continua aspettativa, ansia e dipendenza dal digitale, oppure è ancora possibile trovare un giusto equilibrio? Siamo di fronte a un crescente distacco tra vita reale e virtuale, che sta mettendo in pericolo le nostre relazioni? Vale la pena imparare a fare dei buoni propositi digitali, magari con delle piccole rinuncie? Per iniziare a darsi delle risposte, è bene avere allora la consapevolezza della necessità di creare e diffondere una “cultura” per un utilizzo corretto e appropriato dei new media e delle reti sociali. E’ il primo passo per costruire nel nostro futuro una famiglia e una società equilibrata, libera e sana.

C’è un forte interesse e bisogno di informazione, che suggerisca spunti di riflessione, chiavi di lettura e di navigazione nella complessità moderna.

Quali stimoli per una nuova cultura del digitale?

Fonte: www.familyandmedia.eu

Ar#coli  pubblica#  sul  sito    www.familyandmedia.eu  

Numero  le8ori  

Cosa  sta  facendo  Internet  ai  nostri  cervelli?    

22.394  

L’uso  di  Internet  e  la  trasformazione  dei  rappor#  sociali.  

20.255    

Nuovi  mezzi  di  comunicazione  e  famiglia:  quando  i  media  entrano  in  camera  da  le8o.    

13.551    

Quando  le  pedofilia  si  annida  nei  social  network.  

11.368  

Social  network  e  privacy:  il  manuale  della  sopravvivenza.  

10.098    

I grandi temi in agenda

Fonte: www.familyandmedia.eu

Siti su famiglia e media: tante voci per sopravvivere alla moderna ansia del digitale

Alcuni spunti di riflessione…

Prima riflessione: dipendenza dal digitale? Ecco tutti i sintomi dell’intossicazione

Proviamo a rispondere insieme a queste tre semplici domande: • avete il bisogno di prendere in mano il vostro cellulare senza un motivo durante i tempi morti della giornata? • tenete lo smartphone acceso sul comodino quando andate a letto? • portate in bagno il vostro cellulare per paura di non sentirlo? Se avete risposto sì ad una o addirittura a tutte e tre le domande, non preoccupatevi. Siete nella media. Avete solo bisogno di fare un po’ di digital detox. Il digital detox non è una lotta contro il digitale, ma è consapevolezza, uso intelligente del digitale. E’ disintossicazione. Qualche semplice esempio: disattivare le notifiche email e dei social networks, resistere alla tentazione di prendere lo smartphone ogni 5 minuti, non usarlo durante i pasti, spegnerlo di notte..

Conseguenze indesiderate di un comportamento digitale non equilibrato

Se invece preferite uscire di casa senza portafoglio, piuttosto che senza smartphone, allora la dipendenza dal digitale è più seria..

A livello fisico: • soffrire di Text claw o artiglio del’SMS, che causa l’infiammazione dei tendini ed il tunnel carpale; • il collo da sms. L’84% dei giovani del Regno Unito accusano dolori di schiena causati dall’eccessiva curvatura in basso del collo per utilizzare gli strumenti digitali; • insonnia, in quanto le luci lcd degli strumenti digitali sopprimono la produzione naturale di melatonina fino al 22%. A livello psicologico: • la sindrome della vibrazione fantasma, che si verifica ogni volta in cui, erroneamente, controlliamo lo smartphone credendo che stia vibrando; • esiste una relazione diretta e causale tra l’utilizzo assiduo dei social networks e i nostri stati emotivi e psicologici: paura, ansia, solitudine, gelosia, tristezza, scarsa capacità di concentrazione. In generale, chi usa frequentemente i social, mostra percentuali molto più alte in negativo dei propri stati d’animo, rispetto a chi ha invece un utilizzo normale e controllato. (*)  

Alcuni esempi di una eccessiva dipendenza dal digitale

(*) Fonte: Happiness Research Institute, Copenaghen - 2015

Seconda riflessione: cosa ci sta togliendo il digitale?

Che cosa ci sta togliendo il digitale? Ad esempio in termini di capacità di ragionamento e calcolo, di memoria e di attenzione? Quali valori importanti della nostra vita, come l'amicizia, l’amore o le r e l a z i o n i i n t e r p e r s o n a l i s t a condizionando? Ha senso oggi parlare di downshifting tecnologico? E’ possibile cioè rimettere la tecnologia al proprio posto, riuscendo a trovare un modo sano per far convivere la società dell'informazione con aspetti della nostra vita che stiamo trascurando? La tecnologia non va criticata né demonizzata, perché è utile, ma è come il cibo. Se andiamo in overdose, provoca l’obesità.

Terza riflessione: social network e depressione. I risultati di un recente studio in USA

• Spendendo il proprio tempo in attività di poco conto sui social network si alimenta un sentimento di spreco di tempo, che influisce negativamente sul nostro umore nel corso della giornata. • Le rappresentazioni felici ed idealizzate della propria vita privata sui social network (ad esempio mettere le foto delle vacanze), suscitano forti sentimenti di invidia e una visione distorta della realtà, che inducono a pensare che le vite degli altri siano sempre più felici e più riuscite delle proprie. • Passando il tempo più del dovuto sui social network, si aumenta il rischio di esposizione a fenomeni negativi come il cyber-bullying, il grooming e altre interazioni negative simili, che possono provocare sentimenti di forte ansia e depressione. • Entro il 2030, la dipendenza da social sarà la prima causa di disabilità nei Paesi ad alto reddito.

Fonte: University of Pittsburgh, School of the Health Sciences - 2016

Conclusioni

•  Il digitale è entrato ormai in ogni aspetto della nostra vita quotidiana. La tecnologia è utile, in alcuni casi può salvarci perfino la vita. Ma il rischio di una dipendenza psicologica è molto forte.

•  Essere informati sui rischi e sui pericoli di una intossicazione tecnologica, attivando le necessarie forme di prevenzione e difesa, è il primo ma fondamentale passo per evitare qualsiasi abuso e dipendenza nel tempo.

•  Manca una cultura per un utilizzo consapevole e cosciente dei media. Così come esiste una vasta e diffusa cultura per una corretta e sana alimentazione, che ci preservi dalle malattie e ci permetta di condurre una vita equilibrata, altrettanto necessaria è una “dieta” tecnologica, per evitare eccessi dannosi che possono nuocere al corpo e alla mente.

•  Familyandmedia, insieme a molti altri siti web, vuole contribuire a diffondere questa cultura, per un utilizzo corretto e appropriato dei new media e delle reti sociali. E’ un passo importante per costruire una famiglia e una società equilibrata, libera e sana.

Grazie per l’attenzione!