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Gruppo Famiglia
Parrocchia SS. Addolorata
BENVENUTI
all’Incontro dell’1 marzo 2011
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Quando ero studente consideravo il tempo di quaresima rabbiosamente triste e freddo, una sensazione spiritualmente simile a quella sperimentata da tutto il mio essere quando -mentre giocavo in pieno sole per strada -suonava la campana per andare a recitare il rosario in una cappella fredda e buia. Era proprio come interrompere bruscamente una festa per andare a fare le condoglianze.
Se sentivo il mio Dio presente nel sole, nell’aria, nei miei amici, nella luce, nell’allegria perché dovevo interrompere il mio godimento per andarlo a cercarlo nella tristezza, nel buio, in qualche penitenza che dovevo accettare senza capire ne approfondire?
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Forse non avevo abbracciato definitivamente il Dio vivente, presente e risuscitato per sempre in tutte le cose.
La quaresima che si presentava ai miei occhi aveva molto di formalistico. Ma non capita ancora oggi a tanti nostri giovani? La quaresima era sinonimo di tempo di penitenza, significava unicamente ed esclusivamente sacrificio corporale: digiuno, astinenza, cilicio, facce tristi, niente musica e allegria pur sana che fosse, quando Cristo aveva prescritto che proprio in tempo di digiuno ci profumassimo e ci rallegrassimo
Oggi mi capita il contrario: dovendo scrivere per i miei amici su questa realtà della quaresima mi sento solo di dire ciò che significa per me.
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Brevi interventi su cosa rappresenta per me questo tempo liturgico
(Non su cosa è o dovrebbe essere)
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I tempi liturgici
Feste particolari
Tempo ordinario
AvventoNatale
PasquaPentecoste
Quaresima
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E’ un periodo in cui ci si
prepara all’arrivo della
Pasqua, attraverso una
penitenza che dura 40 giorni:
dal mercoledì delle ceneri
alla sera del giovedì santo
esclusa.
I tempi liturgici
La quaresima
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A cosa serviva, e a chi ?
Il periodo della Quaresima
ha una ricchissima storia
nella liturgia.
In un primo momento
costituiva il tempo della
definitiva preparazione dei
candidati al Battesimo
(catecumeni), amministrato
la Vigilia di Pasqua
I riti legati a questa preparazione
venivano chiamati «scrutini»; alla
preparazione dei catecumeni ,
prendeva parte la comunità dei
credenti e, in questa maniera, la
preparazione al Battesimo degli
uni diventava per gli altri
l'occasione per meditare sul
proprio battesimo.
Il periodo di preparazione di quaranta giorni era un periodo di
penitenza, che, col tempo, fu ridotta principalmente al digiuno.
Completavano il digiuno, la preghiera e l'elemosina.
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Non si
consumava
carne di venerdìNon si
celebravano i
matrimoni
Non ci si concedeva alcuna
distrazione che distogliesse
dall’ascolto della parola di
Dio
Non si organizzava
nessuna festa pubblica
Ci si
impegnava a
pregare più
intensamente
Come ci si preparava allora?
e a dedicarsi alla
carità per i poveri.
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Come nacque l’idea di fare penitenza?
Un giorno i discepoli di Giovanni s'avvicinarono a
Gesù e gli dissero:
"Per qual motivo, mentre noi e i Farisei
digiuniamo spesso, i tuoi discepoli non digiunano?
E Gesù rispose loro: Com'è possibile che gli amici
dello sposo possano fare lutto finché lo sposo è con
loro? Verranno poi i giorni in cui lo sposo sarà loro
tolto, ed allora digiuneranno" (Mt. 9, 14-15).
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I primi cristiani si
ricordarono di quelle
parole di Gesù, e
cominciarono molto
presto a passare nel
digiuno assoluto i tre
giorni del mistero
della Redenzione,
cioè dal giovedì
Santo al mattino di
Pasqua
Come nacque l’idea di fare penitenza?
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Il digiuno pasquale si estese poi nel IV
secolo, fino a che la preparazione alla
festa di Pasqua, attraverso un periodo
di crescente aumento, divenne di
quaranta giorni, cioè Quadragesima o
Quaresima.
Come nacque l’idea di fare penitenza?
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Perché i giorni sono QUARANTA?
Alcuni numeri, nella Bibbia, acquistano
un significato per gli avvenimenti del
popolo di Dio ai quali sono connessi. Per
questo diventano dei “segni”, e sono a
loro volta veicoli di particolari messaggi.
Uno di questi è proprio il numero
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Il numero 40 nella BIBBIA
Genesi 7,12 : Nel racconto
del diluvio universale la
Genesi dice: Cadde la
pioggia sulla terra per 40
giorni e 40 notti.
Esodo 24,18: Quando Il Signore
stabilì l’Alleanza con il popolo
di Israele sul monte Sinai la
Bibbia dice: Mosè entrò
dunque in mezzo alla nube e
salì sul monte. Mosè rimase
sul monte 40 giorni e 40 notti.
Numeri 14,33: Il viaggio di 40
anni nel deserto del popolo ebreo:
I vostri figli saranno nomadi
nel deserto per 40 anni e
porteranno il peso delle vostre
infedeltà, finché i vostri
cadaveri siano tutti quanti nel
deserto.
1 Samuele 17,16: Golia sfida
per 40 giorni gli israeliti fino
all’arrivo di Davide: Il
Filisteo avanzava mattina e
sera; continuò per 40 giorni
a presentarsi …
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Matteo 4,1-11: Gesù trascorse quaranta giorni nel deserto,
digiunando, pregando, e resistendo alle tentazioni: Allora
Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per esser
tentato dal diavolo. 2E dopo aver digiunato 40 giorni e 40
notti, ebbe fame.
1 Re 19,8: Elia proseguì nel deserto
per 40 giorni con la forza del pane
dato da Dio: Si alzò, mangiò e bevve.
Con la forza datagli da quel cibo,
camminò per 40 giorni e 40 notti
fino al monte di Dio, l'Oreb
Il numero 40 nella BIBBIA
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Quindi cosa vuol significare questo numero?
Misura un periodo di tempo durante il quale il
popolo ebreo o un rappresentante del popolo
ebreo viene messo alla prova (la tentazione)
Il numero 40 nella BIBBIA
Questa prova
• Da una parte saggia la sua fede
• Dall’altra manifesta che solo in Dio vi è salvezza
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Quali sono gli aspetti della
Quaresima che la Chiesa
propone a tutti i fedeli?
La Chiesa ci chiede di
vivere la Quaresima
dedicando particolare
attenzione a queste
cose
Austerità e vigilanza
Ascolto e preghiera
Digiuno e conversione
Memoria del Battesimo
Carità e condivisione
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In ChiesaI paramenti del sacerdote
sono di colore viola, il
colore della penitenza.
L’altare è senza
decorazioni floreali
Durante la Messa non si
canta il Gloria, né l’Alleluia
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La quaresima oggi
La Quaresima inizia il mercoledì
detto “delle Ceneri”, giorno in cui
ci rechiamo in chiesa e accettando
l'imposizione delle ceneri,
riconosciamo di essere peccatori: è
questa una tacita confessione.
Il sacerdote
mettendoci un po’ di
cenere sulla testa
dice: "Ricordati che
polvere sei e in
polvere ritornerai". In
pratica, riconoscendo
la nostra condizione di
peccatori, noi
accettiamo anche il
nostro castigo: la
morte temporale.
Intanto, siccome Dio "non
vuole la morte del peccatore",
dobbiamo confidare nella sua
misericordia per salvarci dalla
morte eterna, e prendere
all'inizio della Quaresima, la
risoluzione di lottare contro il
peccato.
La Quaresima termina la sera
del Giovedì Santo prima della
Messa “In coena Domini”
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Il Tempo di Quaresima è segnato anzitutto
• dal ricordo dei quaranta giorni di Gesù nel deserto,
• dalla sua lotta con il demonio,
• dalla sua vittoria sul tentatore.
Nel deserto Gesù viene nutrito della
Parola di Dio, e così supera ogni
suggestione diabolica, scegliendo
decisamente il cammino segnatogli
dal Padre: la redenzione mediante
l'umiltà della croce.
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Durante questo tempo,
attraverso un ascolto più
attento, dobbiamo
accostarci anche noi alla
Parola di Dio, per
attingervi la forza di
metterci in cammino
sulla strada di Gesù
Cristo.
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Questo periodo inizia con il Mercoledì delle Ceneri …
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Mercoledì delle ceneri, primo giorno di Quaresima
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Ceneri
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Ceneri
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Ceneri
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Ceneri
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• Il digiuno : anche se limitato al Mercoledì delle ceneri e al Venerdì santo, esprime la partecipazione del corpo nel cammino della conversione e propizia l'astensione dal peccato.
• L'astinenza dalle carni il venerdì: era un segno di povertà, essendo nell'antichità il pesce più economico che la carne. È segno dell'abbandono del lusso per vivere una vita più essenziale.
•
• La preghiera individuale e comunitaria La Quaresima è tempo di più assidua e intensa preghiera, legata molto strettamente alla conversione, per lasciare sempre più spazio a Dio.
• La carità: la Quaresima è tempo di più forte impegno di carità verso i fratelli. Non c'è vera conversione a Dio senza conversione all'amore
fraterno . • La chiesa insegna che queste opere devono essere compiute nella
consapevolezza del loro valore di segno in vista della conversione, e
non fine a sé stesse.
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Q U A R E S I M A
Tempo di digiuno,
o di festa?
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La Quaresima
dovrebbe essere un
tempo per
“DIGIUNARE
ALLEGRAMENTE”
relativamente a
certe cose ed
anche per “FAR
FESTA”
relativamente ad
altre. In questo
tempo dovremmo:
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- Far digiuno dei giudizi nei confronti degli altri
e far festa a Dio che abita in loro.
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- digiunare dal fissarci sulle differenze e far festa per quel che ci unisce nella vita.
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- digiunare nei confronti delle tenebre della tristezza e celebrare la luce.
38
- digiunare sui pensieri e sulle parole
malaticce e rallegrarci
con parole affettuose e sanatrici.
quaresima
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- digiunare riguardo alle disillusioni
e far festa alla gratitudine.
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- digiunare riguardo alla rabbia
e far festa alla pazienza santificatrice.
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- digiunare rifiutando il pessimismo,
vivere la vita con ottimismo
come una festa continua.
42
- digiunare rifiutando le preoccupazioni,
i lamenti e gli egoísmi; far festa alla speranza
e alla Divina Provvidenza.
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- far digiuno delle
oppressioni e delle
angosce;
e far festa, in una
preghiera continua
alla Verità Eterna.
Quaresima tempo di incontro con Dio
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Date possibili:
10 marzo
Oppure
_???_____________
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Non c’e’ l’incontro essendo
carnevale e festa della donna. Il
gruppo parteciperà alla
celebrazione delle Ceneri di
mercoledì 9
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AGGIORNAMENTI
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http://blog.libero.it/GRUPPOFAMIGLIA/
Questo è l’indirizzo del nostro blog:Aggiornato con la possibilità di•Effettuare ricerche sulla Bibbia•Conoscere le letture ed il Vangelo del giorno•Conoscere il Santo del giorno•Trovare le foto di PacognanoVISITATELO ED INSERITE I VOSTRI COMMENTI
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Donaci, o signore, un santo distacco dalle realtà
effimere di questo mondo, ma, nel contempo, fa
che confidiamo sempre nel tuo amore
misericordioso, per impegnarci generosamente
nella diffusione della tua Parola. Infondi nei
nostri cuori quella santa audacia, che ci
consente di seminare con abbondanza il seme
della tua Parola, che illumina e sostiene il
nostro cammino verso di Te e ci dona la grazia
di vivere in unione con Te, nostro sommo bene.
Amen
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Grazie per …
AVER PARTECIPATO
ALL’INCONTRO.
Appuntamento a martedì prossimo