I primi uomini invocavano i loro

in determinate occasioni della loro vita:

prima della caccia,

per essere difesi dagli animali feroci;

prima della semina,

per ottenere un abbondante raccolto;

dopo il raccolto,

per ringraziare ed esprimere la loro gioia;

quando fondavano un nuovo villaggio,

per chiedere

benedizione e protezione;

quando si celebrava un matrimonio,

per ottenere

felicità e numerosi figli;

quando si insediava un capo-villaggio.

Nacque in questa maniera

il culto o la venerazione

delle

Presso tutte le religioni, il

ha alcune caratteristiche comuni:

per onorare e adorare i loro dei gli uomini si riunivano insieme:

il culto è sempre

un’azione collettiva e comunitaria.

sceglievano i

che a loro sembravano più opportuni:

le notti di luna piena;

l’inizio della primavera, quando la natura si sveglia;

la fine dell’estate,

quando maturano i frutti e si fa il raccolto;

sceglievano i

più adatti:

una radura verde nel mezzo della foresta;

la cima di una collina;

un oggetto strano che colpiva la loro immaginazione, come un albero grande e antico.

compivano

come

canti, danze mimate, banchetti sacri

nei quali

mangiavano e bevevano cibo e bevande speciali.

Il culto alla divinità

diventava così una

grande occasione di festa e di incontro.

A poco a poco queste feste

si moltiplicarono e si ripetevano periodicamente

lungo il corso dell’anno:

così nacque il

L’anno era scandito dalle feste

e

il tempo era dedicato

al culto e alla venerazione della divinità.