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Sindone Alfonzianum

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Roma 23 Marzo 2010

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Di quale teologia parliamo?

Parleremo  di quanti a vario titolo  hanno  prodotto attraverso l’intelligenza della fede una teologia della Sindone.gNon sarà la mia una lezione accademica di sistematica teologica,  sarà piuttosto , un riaccendere quegli interruttori   che hanno gettato luce sul tema  Sindone.Il centro di Sindonologia del Caravita.Il TeloLe  fonti della  della mia ricerca. Parleremo del ruolo dei  sindonologi e di  quanti a vario titolo hanno teologizzato sulla Sindone.Rivisiteremo alcune testimonianze che ci porteranno sui sentieri del passato…Metteremo  l’accento sulle necessarie  premesse razionali ed argomentative,  

  i  i  it i di  ità  t i   li  i  tili ti i  tt i li  l’ t  d li come vari  i criteri di verità storica, gli approcci stilistici settoriali, l’apporto degli scienziati  teologi, e conseguenti  corti circuiti interpretativi.La teologia dei  segni,  quindi la necessità di dare ragione della speranza e tentare di rispondere alla domanda del perché ci è data la Sindone? di rispondere alla domanda del perché ci è data la Sindone? Apriremo quindi  una finestra sulle implicazioni ecumeniche  della Sindone, della testimonianza degli ebrei della Sindone, della chiave interpretativa dell’omiletica della Sindone  quindi la l’apporto  dei Papi  fino ad approdare  ad dell omiletica della Sindone, quindi la l apporto  dei Papi, fino ad approdare  ad un possibile  kerigma sindonico del crocifisso risorto….

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I SINDONOLOGIIl compito dei sindonologi è quello di compiere una sintesi multidisciplinare, necessaria per

il l ll l b li à Il i d l diff i d ll di i l d lpresentare il telo nella sua globalità. Il sindonologo differisce dallo studioso occasionale o dalfreddo ricercatore, perché una volta “sindonizzato” con la preziosa reliquia e stabilito unrapporto intimo con l’Uomo della Sindone, non può trattenere per sé quanto ha visto.…Ilsindonologo una volta esplorata la natura intima del Telo, si trova davanti un uomosindonologo una volta esplorata la natura intima del Telo, si trova davanti un uomoflagellato, coronato di spine, percosso, trafitto…La Sindone come dice il Teologo Rino Fisichella, prima di essere da noi interpretata è unarealtà che ci interpreta. I sindonologi li vediamo sulle strade del mondo, di città in città

i i i d ll’U d i d l i l isospinti e toccati dall’Uomo dei dolori, morto sepolto, risorto e nuovamente“apparso”:Andate dunque ed annunziate il Vangelo ad ogni creatura”Riverbera quanto San Paolo scrive ai Corinti: “ E’ Dio che ha avuto misericordia di noi e ci haaffidato questo compito, perciò non ci scoraggiamo. Rifiutiamo ogni azione segreta ea dato questo co p to, pe c ò o c sco agg a o ut a o og a o e seg eta edisonesta, non comportiamoci con malizia, …anzi facciamo chiaramente conoscere la verità,così da presentare noi stessi davanti al giudizio degli uomini e davanti a Dio.

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AI MARGINI DEL DESERTO...

La Sindone deve crescere, i sindonologi diminuireP t li i i d l i il it l 1 3 d l V l di Gi i S i t il M iPotremmo applicare ai sindonologi il capitolo 1 e 3 del Vangelo di Giovanni: Sei tu il Messia,il nostro Salvatore’No‐ risponde la Sindone‐ io non sono il Salvatore, non posso salvare nessuno”. “Allora chi sei,perché possiamo spiegare quello che fai, da secoli davanti a milioni di credenti e nonp p p g q ,credenti, mostrandoti nel tuo desolato silenzio? Sei il lenzuolo che ha avvolto il cadaveredel nostro dolce Salvatore quando fu deposto dalla croce? Sono solo un povero segno che èefficace proprio nella sua povertà, che rinuncia a tutto ciò che possa distoglieredall’attenzione allo sposo anche alla soddisfazione di risposte definitive per certa tuadall attenzione allo sposo, anche alla soddisfazione di risposte definitive per certa tuacuriosità. Perché Lui deve crescere, io invece diminuire. “ Il centro dell’interesse è Gesù,solo Gesù, guardare la Sindone è porsi in ascolto della sua parola, della parola dell’Evangelo.Mi è accaduto di sentire l’affermazione del Battista “ l’affermazione del Battista” Lui devecrescere, io invece diminuire” con riferimento alla Sindone: “ La Sindone deve crescere, noiinvece, sindonologi, diminuire”.Ricordo qui le parole del delegato del Centro di Sindonologia per il Veneto: “ amici carisindonologi servitevi della vostra cultura per far comprendere meglio il messaggio dellasindonologi, servitevi della vostra cultura per far comprendere meglio il messaggio dellaSindone, ma non servitevi della Sindone per far risaltare la vostra cultura”

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I SENTIERI DEL PASSATO…S SS O“Venite portate le prove, consigliatevi pure insieme, chi ha fatto sentire ciò da molto tempo, e chi lo ha predetto fin da allora? Non sono forse io il Signore? Fuori di me non c’è un altro Dio; Dio giusto e salvatore non c’è fuori di me. […] Davanti a me si piegherà ogni ginocchio, per me giurerà ogni lingua” ( Isaia, 45)

"Non ti farai scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù nei cieli o quaggiùNon ti farai scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù nei cieli o quaggiùsulla terra o nelle acque sotto la terra“ (Es 20:4 )

“ Incarnandosi Dio ha inaugurato una nuova economia delle immagini” CCC

“Apparso in forma umana umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte ed alla mortedi croce” ( Filippesi 2 8)di croce ( Filippesi, 2, 8)

“Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo deiprofeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo di suo Figlio”.( Ebrei, 1, 1)p q g p p g ( )

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Le suore Clarisse

Facevamo scorrere il nostro sguardo su e giù per tutte le ferite sanguinani del suo sacro corpo, lecui impronte apparivano su questo santo Sudario; ci sembrava che l’apertura del costato, come lapiù eloquente del cuore ci dicesse incessantemente queste parole “O vos omnes qui transitis perpiù eloquente del cuore, ci dicesse incessantemente queste parole. O vos omnes qui transitis perviam, attendite et videte si est dolor similis sicut dolor meus”Infatti noi vedevamo, su questo ricco quadro, delle sofferenze che non si potrebbe immaginare. Civedemmo ancora le tracce di una faccia tutta livida e tutta martoriata di colpi, la sua testa divinatrafitta da grosse spine da dove uscivano rivoli di sangue che colavano sulla fronte e si dividevanotrafitta da grosse spine, da dove uscivano rivoli di sangue che colavano sulla fronte e si dividevanoin diversi rivoli rivestendola della più preziosa porpora del mondo[…] noi vedevamo attraversoquelle belle impronte come veramente Egli era il più bello tra i figli dell’uomo conformementealla profezia di Davide, che l’aveva predetto in uno dei suoi salmi”

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“OGNI GINOCCHIO SI PIEGHERA’”

( Isaia, 45)

“La Sindone  la devi vedere da vicino, per avvertire fino in fondo quel misterioso fascino che ti costringe a piegare le ginocchia ed a chinare il capo. Puoi esserti preparato osservandola in fotografia o in televisione leggendo articoli o libripreparato osservandola in fotografia o in televisione, leggendo articoli o libri, ma tutto ciò  “scompare” quando avverti quel brivido che ti squote incrociando lo “sguardo” che sprigionano quegli occhi chiusi di quel volto misterioso. E’ uno sguardo di dolore è uno sguardo di amore”sguardo di dolore, è uno sguardo di amoreGIANPAOLO MATTEI, (Osservatore Romano  25‐26 maggio1998)

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PREMESSE RAZIONALIM SS ON

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La firma di Ponzio Pilato: “ gli darò una lezione, poi lo libererò.”

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Un solo nome,’GESU’ CRISTO

tì tt P i Pil t f ...patì sotto Ponzio Pilato, fu crocefisso morì fu sepolto crocefisso, morì, fu sepolto, resuscitò

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I SINOTTICILUCA, 23-, 50-52“C’era un uomo di Nome Giuseppe, membro del sinedrio, persona buona egiusta[…] Si presentò a pilato e chiese il corpo di Gesù. Lo calò dalla croce, lo

l i l l l d i t b t ll i ll lavvolse in un lenzuolo e lo depose in una tomba scavata nella roccia, nella qualenessuno era stato deposto”MATTEO, 27, 57-60 Giuseppe, preso il corpo di Gesù, lo avvolse in un candido

lenzuolo elo depose nella sua tomba nuova che era fatta scavare nella roccialenzuolo elo depose nella sua tomba nuova, che era fatta scavare nella roccia,rotolata poi una gran pietra sulla porta del sepolcro se ne andò”MARCO, 15, 44-46 “Pilato si meravigliò che fosse già morto e, chiamato il

centurione lo interrogò se fosse morto da tempo Informato dal centurionecenturione lo interrogò se fosse morto da tempo. Informato dal centurioneconcesse la salma a Giuseppe. Egli allora comprato un lenzuolo, lo calò giù dallacroce e, avvoltolo nel lenzuolo, lo depose in un sepolcro nuovo scavato nellaroccia. Poi fece rotolare un masso contro l’entrata del sepolcro”roccia. Poi fece rotolare un masso contro l entrata del sepolcroGIOVANNI, 19,39-40 “Vi andò anche Nicodemo, quello che in precedenza eraandato da Lui di notte, e portò una mistura di aloe di circa cento libbre. Essipresero allora il corpo di Gesù e lo avvolsero nei lini insieme con gli oli aromatici,p p g ,com’era usanza seppellire per i Giudei”GIOVANNI, 20,6-8 “Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrònel sepolcro ed osservò i teli posati là, e il sudario- che era stato posto sul capo- nonp p p pposato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altrodiscepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette”

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CRITERI DI VERITA’ STORICACRITERI DI VERITA’ STORICA

Criterio di  attestazione multipla

Criterio di conformità o coerenza,

Criterio di discontinuità 

Criterio di spiegazione necessaria.

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ATTESTAZIONE MULTIPLAATTESTAZIONE MULTIPLA

D ll Si d bbi il i i di iDalla Sindone abbiamo il criterio di attestazionemultipla; presenza in diversi momenti storici,

i ll l ll i Siattestazione nella letteratura, nella pittura, Siamodi fronte a forme di devozione, ad attestazioni

l i l h i l di f i imultiple che ci parlano di questo fatto in manieraindipendente.

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CRITERIO DI CONFORMITA’

Si può considerare autentico un fatto non solo per lap psua conformità con l’epoca, con il suo ambiente,religioso, geografico, socio-politico, ma anche conquegli stessi atteggiamenti, quel linguaggio che erapeculiare di Gesù stesso.

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CRITERIO DELLA DISCONTINUITA’

Si può considerare autentico un dato irriducibile alleconcezioni di una determinata epoca. In che modo sipotrebbe applicare?C’è una discontinuità perché da tutte le ricerche fatte si

i l d h t t èarriva a concludere che nessuno strumento umano èstato in grado di realizzare l’impronta che c’è sullaSindone; quello non è un dipinto. Che cosa è?Sindone; quello non è un dipinto. Che cosa è?Siamo davanti ad una discontinuità con tutti glistrumenti a nostra disposizione per poter verificare inche cosa consiste questa immagine.

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CRITERIO DI SPIEGAZIONE NECESSARIA

Viene usato dalla polizia quando alla fine deve identificarehi h i t t T ti l ti di i ichi ha compiuto un reato. Tanti elementi dispersi, ma se sitrova un elemento comune, quel fatto risponde alleesigenze di storicità. La Sindone è un “refertoesigenze di storicità. La Sindone è un refertocriminologico”. Con la Sindone siamo di fronte a fattidifferenti, a spiegazioni complementari ma che sonodivise tra di loro e che possono trovare risposta solo se noiriconosciamo che qui c’è l’intervento di Dio.All l i h i i ll ltà iò hAllora la resurrezione ha impresso in quella realtà ciò cheè l’espressione ultima della potenza ultima dell’agire diDio nella storia: Dio lo ha resuscitato.Dio nella storia: Dio lo ha resuscitato.

(Rino Fisichella, conferenza Oratorio del Caravita, maggio 1998)

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APPROCCI  KERIGMATICI APPROCCI  KERIGMATICI 

José­ Luis   Carreño ExtandiaLa Sindone­ Ultimo Reporter( 1978)La Sindone Ultimo Reporter( 1978)

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SCIENZIATI TEOLOGIVerdetto   Sindone(Queriniana­ 1982)­Verdetto   Sindone(Queriniana­ 1982)­Kenneth E. Stevenson­ Gary R. Habermas

Prove della resurrezione?Prove della resurrezione?

Quale è il mistero del processo che ha formato l’immagine sulla tela?le ipotesi si dividono in tre grandi categorie. Le ipotesi basate sulla frode suggeriscono che sullatela sono state applicate tinte, vernici, polveri, acidi, mediante pennelli o altro genere di strumenti,

t tt di tt Il d di i t i i h l’i i i è f to per contatto diretto. Il secondo gruppo di ipotesi suggeriscono che l’immagine si è formata per unprocesso naturale, o per “vaporo grafia” o per contatto diretto del corpo sulla tela da una qualcheforma di luce o calore. Heller calcola che le possibilità di frode sono di 1 contro 10 milioni. Allostesso modo, nessun processo naturale, come un contatto diretto o “vaporo grafia” è una, p , p gspiegazione adeguata della formazione dell’immagine.Né la frode, né il processo naturale riescono a dare una spiegazione ai fenomeni quali la tri‐dimensionalità, la superficialità e la non direzionalità dell’immagine e del fatto che non ci sonoplacche né punti di saturazione sulle fibre dell’immagine LK’immagine non è stata provocata daplacche né punti di saturazione sulle fibre dell’immagine. LK’immagine non è stata provocata dadiffusioni di vapori perché il vapore non si muove in linea retta o parallela. In altre parole, rivelache l’immagine non può essere stata creata dal contatto diretto, da vapori né per falsificazione. JohnHeller e Alan Adler, due chimici che si sono dedicati soprattutto alla determinazione dellepcaratteristiche fisiche e chimiche dell’immagine, ritengono che essa sia stata formata perossidazione, disidratazione e coniugazione delle fibrille

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SCIENZIATI TEOLOGIVerdetto   Sindone(Queriniana­ 1982)­Verdetto   Sindone(Queriniana­ 1982)­Kenneth E. Stevenson­ Gary R. Habermas

Prove della resurrezione?Prove della resurrezione?

Le mutazioni fisiche e chimiche delle fibrille, reagiscono come se fossero state provocate dal calore.Rogers e Jumper affermarono che “”l’immagine del corpo è chimicamente simile ad una bruciatura”La conclusione è che l’immagine sia formata da una bruciatura da luce o calore.Stevenson ed Habermas sostengono ancora : “ Il segno della resurrezione nella Sindone riguarda ilmodo con cui il corpo e la tela si separarono. I fatti indicano che il corpo non fu rimosso ad opera dimezzi umani: le macchie di sangue infatti sono intatte Ogni macchia di sangue è anatomicamentemezzi umani: le macchie di sangue infatti sono intatte. Ogni macchia di sangue è anatomicamentecorretta, ha contorni precisi, grumi di sangue intatti,. Se il Telo fosse stato tolto dal corpo, i grumi disangue si sarebbero disfatti e alterati. Ciò esclude che un qualsiasi mezzo umano abbia separato iltelo dal corpo.Similmente si è espresso il padre Paul De Gail: Per le sue impronte sanguigne rimaste intatte, la reliquia del salvatore attesta una separazione misteriosa del corpo dal telo senza nessuna manipolazione del drappo funerario, senza nessun intervento di mani umane. Queste di fatto avrebbero provocato sia sbavature sanguigne, sia strappi di carne o di stoffa, mentre i coaguli avrebbero provocato sia sbavature sanguigne, sia strappi di carne o di stoffa, mentre i coaguli decalcati sono rimasti assolutamente intatti.Ciò non si spiega che mediante una scomparsa improvvisa del corpo, senza nulla toccare”.

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DAVID WILLIS, Fisico“ La trasformazione fisica del corpo di Gesùnella resurrezione avrebbe scatenato unabreve ma violenta esplosione di unaqualche radiazione differente dal calore,qforse non identificabile scientificamente oforse identificabile –incandescenza‐parzialmente analoga al fuoco nei suoiparzialmente analoga al fuoco nei suoieffetti”

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EBERHARD LINDNER, scienziato e teologo, allievo del premio nobel KARL ZIEGLER “ 

“L’origine dell’immagine della Sindone di Torino, è comprensibile solo se si prende inconsiderazione la possibilità di un intervento di Dio nel mondo fisico.Dio si è rivelato agli uomini nel passato: queste esperienze hanno trovato una formulazione scrittanei testi della Bibbia. La rivelazione della Parola è divenuta però incomprensibile per gli uominidel nostro tempo, poiché la nostra visione del mondo è cambiata. Dio è però anche conoscibileattraverso la sua creazione, la sua rivelazione attraverso le opere. La Sindone di Gesù, qualeoggetto materiale, appartiene a quest’ultima rivelazione, e, come tale, può essere considerataoggetto di ricerca scientifica. La Sindone è pertanto legata al Verbo di Dio fatto uomo­ e quindirimanda alla rivelazione di Dio attraverso la Parola.Queste due vie si congiungono nel punto “archimedeo” da cui si fa leva la risposta alla domandasul senso dell’esistere nel nostro tempo”( Il Telo, Aprile 1998)

BRUNO BARBERIS. Fisico matematico Università di Torino

“La divulgazione del messaggio della Sindone”­ dagli Atti “ Guardare la Sindone (Effatà – Torino2007)“ Sono fermamente convinto che affidare la presentazione della Sindone ad un approccioesclusivamente scientifico oppure esclusivamente pastorale o teologico, non sia né corretto, néutile per nessun tipo di destinatario.Ritengo invece che i due tipi di approccio non solo siano compatibili, ma anzi i sonocomplementari, costituendo le due parti, entrambe indispensabili, di una corretta, efficace ecompleta presentazione della Sindone”

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PROBLEMATICHE ERMENEUTICHEPROBLEMATICHE ERMENEUTICHE

I catechisti della passione, l’uomo dei dolori,  una sindonologia, i i i  di    i i   ili  di G ù  ifi  prigioniera di una visione preconciliare, di Gesù crocifisso, 

morto sepolto. Punto!

ICONA  O  RELIQUIA?Q

Corto circuito interpretativo. Il Teologo Raimondo Spiazzi

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IL KERIGMA SCIENTIFICOIL KERIGMA SCIENTIFICO

Il cadavere  non rimase cadavere

le 36 ore…

Indizi congrui con la tesi Indizi congrui con la tesi della sparizione del corpo dal lenzuolo

Un’energia  sconosciutaUn energia  sconosciuta

Il lenzuolo attraversò  un corpo “meccanicamente trasparente”Il lenzuolo attraversò  un corpo  meccanicamente trasparente

Nessuno ha potuto estrarre il corpo dal lenzuolop p

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IL SEGNO DI GIONA

PATI’  SOTTO PONZIO PILATO

FU CROCIFISSO

MORI’

FU SEPOLTO 

RESUSCITO’

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LA FOTOGRAFIALA FOTOGRAFIA

SEGNO FATTO DALLA LUCE!

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GIORNALISTI TEOLOGI

Orazio Petrosillo

La Sindone da contemplare

Con la scienza conosciamo, con la fede riconosciamo

La Sindone mostra il compimento delle profezieLa Sindone mostra il compimento delle profezie

L’eloquenza di un “Ecco!

“ ” d lUn “ Veramente”  ripetuto ed attualizzato

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LA MISTICA TRACCIALA MISTICA TRACCIA...La Sindone ha per me rappresentatouna sorta di mistica traccia capace diuna sorta di mistica traccia capace disfidare scienza e coscienza, dicostituire un messaggio visivo e

i it l t t i l dspirituale, tanto razionale da superarela credibilità, la Sindone indica laStrada, un percorso al di la del Lino,meglio al di qua, ove siamo senzasaperlo, possibilità di scrutare l’infinitoattraverso la ieraticità dell’Uomo- Dio”( Il Telo, Luigi Mattei- scultore- aprile2000)

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SINDONE  E  TEOLOGIA FONDAMENTALE

RINO FISICHELLA

DARE RAGIONE DELLA SPERANZADARE RAGIONE DELLA SPERANZA

“ Perché la teologia fondamentale dovrebbe occuparsi della Sindone e a che livello si occupa e si dovrebbe occupare della Sindone?La  Teologia fondamentale parte dal presupposto che noi  ritroviamo nella prima lettera che l’apostolo Pietro scriveva ai primi cristiani: “ Siate sempre pronti a dare ragione della speranza che è in voi. La ragione indaga, la ragione vuole conoscere.Siate sempre pronti a dare ragione della speranza che è in voi. La ragione indaga, la ragione vuole conoscere.Il contenuto della fede deve essere comunicato sempre  dovunque e a tutti; e infatti l’apostolo nella prima lettere afferma: “ a chiunque vi chiede ragione”; non c’è alcun limite in cui  il cristiano può lasciarsi rinchiudere per dover comunicare a tutti le ragioni di questo contenuto. .

METAFISICA DELLA SINDONE... Il filosofo metafisico Aniceto Molinaro

“ Vedo il “segno” della Sindone come una parziale manifestazione di ciò che esso significa. Un segno indica, un segno rimanda. I di é è iò h i ifi h l i i iò h i ifi ”I segno di per sé non è ciò che significa, ma ha una relazione, un nesso, una connessione con ciò che significa”

“ Il segno è sempre una realtà storica e ciò significa che deve essere collocato in uno spazio ed in un tempo, perché il segno vive all’interno di un contesto che dà pienezza di significato, un segno che possa creare una mediazione tra i soggetti. Un segno deve creare comunicazione. Dinanzi al segno siamo chiamati a prendere una decisione Porsi davanti a quel segno che la Sindone esprime significa per ognuno capire il rimando a cui quel segnosiamo chiamati a prendere una decisione. Porsi davanti a quel segno che la Sindone esprime, significa per ognuno  capire il rimando a cui quel segno vuole  condurre… I segni sono una conferma per la fede, ma sono anche una provocazione per la fede a crescere… Il segno ci provoca, ed il segno della Sindone ci dice ciò che è nascosto al di là di quel volto sofferente, morto ed ucciso… La Sindone è un segno per la fede, perché Dio si lascia vedere, sa che noi abbiamo bisogno di segni, senza dei quali non potremmo esprimere noi stessi.Continua Fisichella: “ Quel telo ci porta  a riflettere come è avvenuta la Resurrezione, domanda alla quale neanche i testi sacri danno risposta”. ( Il Telo, aprile 1998)

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GIUSEPPE GHIBERTIBiblista, assistente del Custode della Sindone,“Se Dio ci ha lasciato  la Sindone è perché le ha affidato un compito”

La domanda che mi faccio è, perché ci è data la sindone?Ho provato a darmi una risposta. La Sindone è una creatura, cheDio ha messo sul mio cammino.Vuole che ne prenda atto, vuole qualcosa di più? Molte cose nonrichiedono una attenzione particolare, perché o sono indifferenti osono addirittura oggetto di rinuncia,. Ma la Sindone non èindifferente, perché guardandola mi sento personalmente coinvolto., p g pTanto meno mi è data per rinunciarvi, perché nella vita di molti haprodotto frutti di conversione. Deve dunque servire anche a me.[…]Qualcosa mi fa dire che lì è coinvolta la vicenda di Gesù. Sarà latradizione di una antica devozione, sarà il rapporto più o meno, pp pspontaneo o immediatamente vedo tra la vicenda che ha lasciatotraccia sul telo e la vicenda della morte in croce di Gesù, ma certospontaneamente, parlare della Sindone porta a parlare di Gesù.Qualcuno potrà obiettare che tirare in causa fin dall’inizio Gesù nonpè corretto, ma in realtà non corretto sarebbe non riconoscere findall’inizio che quella è la posta in gioco: perché si tratta di Gesù,questa ricerca assume il suo appassionante valore. […] E’ Gesùche fa andare in fibrillazione quanti si accostano al suo mistero eqcoinvolge la vita di chi avverte la presenza di suoi interessi. […]Non è più l’oggetto in sé che conta, ma la persona a cuiquell’oggetto mi invita spontaneamente a rivolgere l’attenzione. Daquesto momento la mia vita entra direttamente in dialogo conq gquella persona.[…] Chi si affaccia all’immagine sindonica sa cheda essa proviene l’invito a confessare: “ Signore mio, Dio Mio!” (Gv20,28) […] Guardando l’immagine sindonica dico sempre “Gesù”

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LE IMPLICAZIONI ECUMENICHE DELLA SINDONELE IMPLICAZIONI ECUMENICHE DELLA SINDONE(Il Telo Luglio agosto 1998)

ALBERT KIM  DREIBACHPastore anglicanog

E’ forse stato un puro caso che quei discepoli ebrei che andavano al sepolcro, apprendesserodell’avvenuta resurrezione dal vuoto lasciato proprio in questo sacro lino­ un’esperienza cosi forte daspingerli a disperdersi in ogni angolo della terra per testimoniare la pienezza del messaggio del Vangelo?p g p g g p p gg gE sarà un caso che ora, nel ventesimo secolo, l’intera comunità protestante stia iniziando a riconoscere ilvero significato della Sindone?

Come San Pietro, noi che siamo apostoli della Santa Sindone, potremmo allora proclamare: “non possiedoné oro, né argento, ma quello che ho te lo do” (At 3,6)Quanto abbiamo è un pezzo di lino unico e significativo per il mondo intero: un ponte ecumenico dicollaborazione, per il presente, un potenziale dono di grazia per l’unità evangelica e l’evangelizzazione,per il futuro.

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METCHILD FLURY LEMBERG Luterana

“Il lino è tale per cui io credo che questo sia il sudario originale diC i l d b di d bbi Q è ìCristo; lo credo senza ombra di dubbio. Questo tessuto è cosìprezioso, così perfettamente intessuto e corrisponde cosìperfettamente con quanto è scritto nella Bibbia[…] L’immagine èt l t i l h l i t ò lt t italmente speciale che la risposta può essere soltanto in unmiracolo. Chi altri se non Cristo avrebbe avuto tanta energia?Ed è plausibile ed ovvio per il tempo di Cristo spiegarel’Immagine{ ] questo il motivo per cui io credo all’autenticitàl Immagine{…] questo il motivo per cui io credo all autenticitàdella Sindone”

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GLI  EBREI  DELLA SINDONE GLI  EBREI  DELLA SINDONE 

Alan  Adler (microbiologo) 

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Avinoam Danin

(Botanico)

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Rebecca Jakson( l )(antropologa)

Barrie Schwortz,(Fotografo)

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Michael ShevachRabbino della comunità ebraica di New York

“Chiunque può venerare la Sindone èChiunque può venerare la Sindone, èimpossibile non essere toccati emotivamente, alivello molto profondo, davanti alla Sindone. E’eccezionale essere circondati da così tanteeccezionale essere circondati da così tantepersone che amano Dio.”

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“’ hPAUL CLAUDEL: “’più che una immagine è una presenza!”

YVES DELAGE: “Se non è lui YVES DELAGE: Se non è lui Gesù’, dovrà essere un comune delinquente giustiziato dai Romani e allora bisognerà Romani, e allora bisognerà spiegare quella serenità, quella maestà, quella sovrana spiritualità che si legge su quel spiritualità che si legge su quel volto”

FRANCOIS MAURIAC: “ Una nuova resurrezione!”

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OMILETICA e SINDONE               Il Biblista Teologo, Giovanni Saldarini

“Tutti gli uomini vedranno la tua salvezza”Tutti gli uomini vedranno la tua salvezza .

“E’ grande questo spettacolo silenzioso. Parla di peccato scontato e di paradiso restituito, d’amore che “non harisparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi”, di umiltà obbediente “ fino alla morte ed alla morte di croce” di“obbedienza di uno solo per cui tutti sono stati costituiti giusti”. Tutto ciò naturalmente non è scritto su questo lino, nel

l it i lt t l t d l’ li i t i i è lt t f il i it bilquale ritroviamo soltanto le tracce del’uomo suppliziato e ucciso, ma per noi non è soltanto facile, ma inevitabilericonoscere nella testimonianza quasi evanescente di questi segni tutto l’imponente fondamento biblico che ce nefornisce spiegazione. Quale grazia è allora questa per noi, che possiamo riaccostarci con tanto realismo storico aldivino mistero!La Sindone altro non fa che offrirci un tacito segno, eppure dobbiamo riconoscere che fa anche di più, perché ing pp p pqualche modo ci attira nella concretezza della vicenda Gesù, che ben conosciamo, e allora non parla solo più allanostra capacità di vedere, ma anche alla nostra capacità di partecipare, di amare e di essere coinvolti”(Omelia 18 aprile 1998)

“Alitò su di loro e disse: - Ricevete lo Spirito Santo e mostrò loro le mani ed il costato I discepoli gioirono nel vedere ilAlitò su di loro e disse: Ricevete lo Spirito Santo e mostrò loro le mani ed il costato. I discepoli gioirono nel vedere ilSignore” ( GV 20,20)Mani e costato! Le avete contemplate, poco fa, sostando davanti al lino della Sindone. E non solo le mani ed il costato,ma tutte le ferite, le piaghe, le lacerazioni, le lividure, il sangue, di cui è rivestito, come di un manto purpureo, ilCrocifisso.Il tti d ll P ll f itIl mattino della Pasqua, quelle ferite sono scomparse…Quasi purificate ed eliminate da una elaborazione al computer. I segni del martirio cruento ci sono tutti, dal primoall’ultimo, ma la Resurrezione li ha trasformati: nel sole di Pasqua sono una fiamma, rifulgono di gloria. Il Risorto limostra ai discepoli per dir loro che è proprio Lui, che non abbiamo paura di vedere un fantasma: ma, insieme, per farloro capire che egli vive ormai una vita nuova dove la sofferenza è superata e ogni ombra bandita per sempre; perrenderli persuasi- essi ancora chiusi nella paura- di quali meraviglie sia capace l’amore onnipotente di Dio che suscitadal dolore la gioia, dalla morte la vita”( omelia del 19 aprile 1998)

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CAMILLO RUINI

Nell’omelia tenuta nel Duomo Torinese durante l’ostensione del 2000 disse:“abbiamo contemplato questo antico Lenzuolo attraverso di esso ci siamo inabbiamo contemplato questo antico Lenzuolo, attraverso di esso ci siamo inqualche modo immersi nella realtà­fisicità della Passione di Gesù. Il Lenzuolonon ci parla solo della morte in croce, è il sudario che Pietro e Giovanni, entratinel sepolcro già vuoto del corpo di Gesù trovarono piegato a parte e Giovanninel sepolcro, già vuoto del corpo di Gesù, trovarono piegato a parte, e Giovanni

dice che allora “vide e credette”

CRISTOPH  SHONBORN“ E’ commovente pensare che sia l’immagine di Gesù così come è stato messonella tomba, come lo ha visto la madre dopo la crocifissione. La Sindone, anchenella tomba, come lo ha visto la madre dopo la crocifissione. La Sindone, anchesecondo le ultime ricerche scientifiche, non è l’immagine d i un defunto, ma diuno che è risorto, è la testimonianza del sepolcro vuoto. E fa riflettere il fattoche il Signore abbia voluto far pervenire la Sindone, immagine di un martire,g p , g ,fino a questo secolo, che è il secolo dei martiri”.

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PAOLO VIPAOLO VI

“Il volto di Cristo ivi raffigurato, ci appare così vero, così profondo, così umano e divino, qualein nessun altra immagine avevamo potuto ammirare e venerare. Fu quello per noi un momentod’ l Q l l d f h l dd’incanto singolarew. Qualunque sia il giudizio storico e scientifico che valenti studiosivorranno esprimere circa codesta sorprendente e misteriosa reliquia, noi non possiamo esimercidal far voti che essa valga a condurre i visitatori non solo ad una assorta osservazione sensibiledei lineamenti esteriori e morali della meravigliosa figura del Salvatore, ma possa altresìdei lineamenti esteriori e morali della meravigliosa figura del Salvatore, ma possa altresìintrodurli in una più penetrante visione del suo recondito e affascinante mistero.Noi pensiamo all’ansioso desiderio che la presenza di Gesù nel Vangelo suscitava nel vederlo:più per curiosità, attrazione.[…] Si noi ripensiamo a quel volto benedetto, che nella notte della

fi i l bb li li hi f i d i di li i i itrasfigurazione sul monte, abbaglia gli occhi esterefatti dei tre discepoli in una apparizioneindimenticabile, quasi esoterica, teologica che Gesù apre davanti a loro, ma che poi, all’ultimacena, quando uno con un ingenuo trasporto gli chiede di fargli vedere il Padre invisibile eineffabile dichiara: “ Chi vede me vede il Padre” (Gv, 14,9)ineffabile dichiara: Chi vede me vede il Padre (Gv, 14,9)Quale fortuna, quale mistero vedere Gesù, Lui, proprio Lu!Ma per noi lontani nel tempo e nello spazio, questa beatitudine è sottratta?Come anche noi potremo fissare lo sguardo in quel viso umano, che in Lui rifulge quale Figliodi Di Fi li i d ll’ ?di Dio e Figlioi dell’uomo?Siamo forse anche noi, come i viandanti sul cammino di Emmaus con gli occhi annebbiati, chenon riconobbero Gesù risorto nel pellegrinaggio che li accompagnava? ( Lc, 24,16)

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GIOVANNI PAOLO  IIGIOVANNI PAOLO  II

PROVOCAZIONE ALL’INTELLIGENZAPROVOCAZIONE ALL’INTELLIGENZA“Essa chiede innanzitutto l’impegno di ogniuomo, in particolare del ricercatore, dicogliere con umiltà il messaggio profondocogliere con umiltà il messaggio profondodella vita”

SPECCHIO DEL VANGELOSPECCHIO DEL VANGELO“L’immagine ha un rapporto così profondocon quanto i vangeli raccontano dellapassione e morte di Gesù che ogni uomop gsensibile si sente interiormente toccato ecommosso nel contemplarla”

IMMAGINE DELLA SOFFERENZA UMANA“essa ricorda all’uomo moderno, spessodistratto dal benessere e dalle conquistet l i h il d di t ti f t lli”tecnologiche, il dramma di tanti fratelli”

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IMMAGINE DELL’AMORE DI DIO“ La Sindone sussurra: credi nell’amore di Dio, il più grande tesoro donato all’umanità, e fuggi dal peccato la più grande disgrazie della storia”dal peccato, la più grande disgrazie della storia

IMMAGINE DI IMPOTENZA“ Ognuno è scosso dal pensiero che nemmeno il Figlio di Dio abbia resistito alla forza della morte, ma tutti ci commuoviamo al pensiero che egli ha talmente partecipato alla nostra condizione umana da volersi sottoporre all’impotenza totale del momento in cui la vita si spegne”spegne

IMMAGINE DEL SILENZIOC’è un silenzio tragico dell’incomunicabilità, che ha dalla morte la sua massima espressione, e c’è il silenzio della fecondità, che è proprio di chi rinuncia a farsi sentire all’ esterno per raggiungere nel profondo le radici della verità e della vita.La Sindone esprime non solo il silenzio della morte ma anche il silenzio coraggioso e fecondoLa Sindone esprime non solo il silenzio della morte, ma anche il silenzio coraggioso e fecondo del superamento dell’effimero, grazie all’immersione totale nell’eterno presente di Dio” ( Torino, 24 maggio, 1998)

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LA SINDONE E I SANTI

San Carlo Borromeo

Beato Sebastiano Valfrè

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LA SINDONE E I MISTICI:A C t i E i hAnna Caterina Emmerich

…il suo petto era tutto staziato, le spalle iiti i l i t i fi ll di l i ilgomiti e i polsi tesi fino alla dislocazione; il

msangue delle mani colava lungo le braccia.Il torace s’era rialzato, l’addome era cavorientrato…, il corpo era tutto ricoperto dii h di li id di hi t hipiaghe, di lividure, di macchie nere, turchinee gialle; le ferite riaperte dallo stirar dellemembra colavano qui e là questo sangue cheprima rosso vivo divenne più tardi pallidobi l b l h i ttibianco…le sue gambe erano lunghe e i garettinervosi, i piedi di bella forma e solidamentecostrutti…le mani erano belle con ditalunghe delicate…il capo di belle proporzionie non troppo grosso la fronte alta spaziosae non troppo grosso, la fronte alta spaziosa,il volto di un ovale purissimo e i capelli di unbruno dorato, separati al sommo della frontee ricadenti sulle spalle; la barba nera, lunga,ma appuntita e separata in ndue sotto ilma appuntita e separata in ndue sotto ilmento.Ora la sua capigliatura era in partestrappata e raggrumata di sangue, il corpoera una piaga sola le ossa delle costoleera una piaga sola…le ossa delle costolefortemente rilevate ed in certi punti messe anudo attraverso la pelle lacerata…”

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MARIA VALTORTA

Il velo della Veronica è un pungolo alla vostraanima scettica. Confrontate, voi che procedete per, p paridi esami, o razionalisti, o tiepidi, o vacillantinella fede, il volto del Signore è quello dellaSindone. L’uno è il volto di un vivo, l’altro quello diqun morto. Ma lunghezza, larghezza, caratterisomatici, forma, caratteristiche, sono uguali.Sovrapponete le immagini. Vedrete checorrispondono. Sono io. Io ho voluto ricordarvicome ero divenuto per amore di voi. Se non fostedei perduti, dei ciechi, dovrebbero bastare queidue volti a portarvi all’amore, al pentimento a Dio.(Dal poema dell’Uomo Dio)

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LA SINDONE E LA BIBBIA

Il più bello tra i figli degli uomini, dallapianta dei piedi alla sommità del capo, nonha nulla di sano: martoriato dalle spine,psfigurato dalle percosse, scarnificato daiflagelli, ferito dalle cadute, trafitto dai chiodi,sembra abbia voluto assumere su di sé tutti idolori umani…

“Non ha apparenza né bellezza per attirareNon ha apparenza né bellezza per attirarei nostri sguardi…”(Is 53)

“ Il mio cuore è come cera si fonde in mezzo alle tue Il mio cuore è come cera, si fonde in mezzo alle tue viscere… Hanno scavato le mie mani e i miei piedi “ (Salmo 23)

Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto…Non gli verrà spezzato alcun osso”( Zaccaria 12)

E’ avvolto in un mantello intriso di Sangue,il suo nome è verbo di Dio” ( Apocalisse 19,13)

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MARIA VALTORTAIl velo della Veronica è un pungolo alla vostra anima scettica. Confrontate, voi che procedete p(Dal poema dell’Uomo Dio)

La reliquia torinese fa riverberare ill d l d h l flamento del Padre che tramite il profetaMichea, rimprovera ad Israele la suainfedeltà: “ Popolo mio, che cosa ti ho fatto?I h ti h t t ? Ri di i!”In che cosa ti ho stancato? Rispondimi!”

Gesù dalla Sindone dice: “ Mi feci trovare dachi non mi cercava, dissi eccomi a chi nonconosceva il mio nome. Venite a me voi checonosceva il mio nome. Venite a me voi chesiete affaticati ed oppressi ed io viristorerò!”

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Subito dopo la morte occorre: chiudere gli occhi, legare la mandibola, occludere gli orifizi d l l l l d ldel volto, lavare il cadavere, ungerlo con varie specie di aromi, avvolgerlo con tela bianca e

l l l dcoprirgli il volto con un sudario. Da questo punto di vista, ma anche il Sudario di Oviedo,

d ll d d lpaiono corrispondere alla pratica giudaica del lutto.

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LA PEDAGOGIA DEL VEDERE

IGNACE DE LA POTTERIEIGNACE DE LA POTTERIE

Guardare per credere, il famoso gesuita IgnaceDe La Potterie ha spiegato come Gesù abbia fattoricorso alla pedagogia del vedere. Il punto dipartenza è ciò che si vede con mi nostri occhi dipcarne. Si comincia dai segni, come il sepolcrovuoto o il giardiniere nel quale si imbatteMiriam di Magdala, che poi riconosce in lui Gesù.Miriam di Magdala, che poi riconosce in lui Gesù.E’ una progressione, la Sindone e il sepolcrovuoto ci mettono sulla via del Risorto che ci dàtestimonianza di sé Per usare l’immagine di untestimonianza di sé. Per usare l immagine di unteologo è come un “segnale stradale” sulla via didai morti.

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LA PEDAGOGIA DEL VEDERE

Come Pietro e Giovanni che al mattino della pasqua arrivarono al Sepolcro anche noi facciamo un cammino nel vedere. Prima scorgiamo su quel lenzuolo un’immagine,  e tante ferite,  che ci conducono col pensiero,  a Cristo sofferente,  morto,  sepolto. Poi,  guardiamo attentamente la reliquia,  e,  mentre la osserviamo,  penetriamo maggiormente nel suo messaggio   contemplando il senso profondo di ciò che vediamo  E come penetriamo maggiormente nel suo messaggio,  contemplando il senso profondo di ciò che vediamo. E come Giovanni,  cominciamo a credere , sentiamo rafforzata la nostra fede sul Cristo Risorto. 

CLAUDIO SORGI“ Non solo Dio ha mandato suo Figlio e gli ha fatto prendere un volto di uomo, ma pensando a noi, uomini dell’immagine, uomini della civiltà dell’immagine, ci ha procurato una fotografia. L’ha tenuta nascosta per tutti questi secoli e quando è stato il momento giusto per farci capire il senso di questo tesoro nascosto, ce lo ha fatto scoprire” (Conferenza Oratorio del Caravita, maggio 1998)( , gg )'

“IO TI CONOSCEVO PER SENTITO DIRE, MA ORA I MIEI OCCHI TI VEDONO”...

(Gb  42  5)(Gb, 42, 5)

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“Dopo un intimo tormento vedrà la luce”(ISAIA 53 11)(ISAIA 53, 11)

IL VOLTO DELLA SINDONE E’ QUELLO DI CHIE’ MORTO PER ENTRARE NELLA VITAE MORTO PER ENTRARE NELLA VITA…Su di esso sono diffusi sentimenti di dolore calmo, ditristezza mite, uniti ad un atteggiamento di serenità e disovranità. Ha gli occhi chiusi, ma non sembra morto, pareun dormiente che s’abbia a risvegliare da un momentoall’altro”.

“QUALCOSA DI DIVINOQUALCOSA DI DIVINO…

Qualcosa di divino aleggia sul volto martoriato ma pieno dimaestà del Cristo della Sindone. Il volto di Cristo dellaSindone è come un limite, una parte che separa due mondi:il mondo degli uomini, pieno di agitazione, di violenza dipeccato, e il mondo di Dio, inaccessibile al male.E’ i i i i f t tt l d C iE’ una riva su cui si infrangono tutte le onde. Come se inCristo, Dio dicesse alle forze del male ciò che nel libro diGiobbe dice all’Oceano: “ Fin qui giungerai e non oltre, e quisi infrangerà l’orgoglio delle tue onde” ( P. Ranierog g g (Cantalamessa)

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