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SdS/Scuola dello Sport Anno XXVII n.79 65 TECNICA SPORTIVA, FORMA E VALUTAZIONE DEL MOVIMENTO Le specialità della ginnastica, il free style con il kite surf o con la bmx sono accomunati da analoghi parametri tecnici Claudio Scotton, Scuola universitaria interfacoltà in Scienze motorie (SUISM), Università degli Studi di Torino Si trattano le specialità sportive appartenenti alla macrofamiglia “sport tecnico-compositori con valutazione qualitativa della forma”, approdando alla definizione della macrofamiglia partendo dal significato di specialità sportiva e chiarendo l’espressione abilità motoria sportiva. Si evidenziano alcuni lavori presenti in letteratura, nei quali sono state citate le vecchie dizioni che nel tempo hanno permesso di contraddistinguere la macrofamiglia presa in considerazione e di essa si rimarcano gli obiettivi fondamentali della tecnica sportiva. Infine, per meglio comprendere la varietà delle specialità sportive oggetto di studio, si predispongono dettagliate tabelle descrittive della macrofamiglia. TECNICA E TATTICA FOTO CALZETTI & MARIUCCI EDITORI

Articolo Scotton Tecnica sportiva forma e valutazione del movimento

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Le specialità della ginnastica, il free style con il kite surf o con la bmx sono accomunati da analoghi parametri tecnici http://www.calzetti-mariucci.it

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TECNICA SPORTIVA, FORMA E VALUTAZIONE DEL MOVIMENTOLe specialità della ginnastica, il free style con il kite surf o con la bmx sono accomunati da analoghi parametri tecnici

Claudio Scotton, Scuola universitaria interfacoltà in Scienze motorie (SUISM), Università degli Studi di Torino

Si trattano le specialità sportive appartenenti alla macrofamiglia“sport tecnico-compositori con valutazione qualitativa della forma”,approdando alla definizione della macrofamiglia partendo dal significato di specialità sportiva e chiarendo l’espressione abilità motoriasportiva. Si evidenziano alcuni lavori presenti in letteratura, nei quali sono state citate le vecchie dizioni che nel tempo hanno permesso di contraddistinguere la macrofamiglia presa in considerazione e di essa si rimarcano gli obiettivi fondamentali della tecnica sportiva. Infine, permeglio comprendere la varietà delle specialità sportive oggetto di studio,si predispongono dettagliate tabelle descrittive della macrofamiglia.

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Premessa

Escluse poche eccezioni (calcio?), negli ulti-mi anni abbiamo assistito ad una diminuzio-ne della partecipazione dei praticanti sporti-vi all’attività agonistica. Non solo. Giovani emeno giovani preferiscono sempre più pas-sare il tempo libero davanti alla televisione oal personal computer. Non tutti, fortunata-mente.In contrapposizione registriamo, d’altrocanto, la nascita di nuove specialità sportivesvolte all’aria aperta e caratterizzate da unaforte componente di movimenti acrobatici espettacolari. Constatiamo che queste disci-pline hanno anche incontrato l’interessedegli sponsor – indispensabili per organizza-re eventi sportivi di un certa caratura – e sisono fatte strada coinvolgendo soprattuttole nuove leve. Ma anche attempati atleti sicimentano riuscendo egregiamente nellapratica di discipline nelle quali la presenzadel rischio e la ricerca di “figure” originalirientrano fra gli obiettivi fondamentali dellatecnica sportiva. Molte delle nuove specia-lità hanno avuto una grande diffusione, gra-zie anche ai mass-media e alle promozionicommerciali, facendosi largo nel sempre piùdiscusso mondo agonistico ed ottenendo inalcuni casi e in pochi anni lo status di spe-cialità presente ai Giochi Olimpici. Di seguito cercheremo di precisare perché siapossibile classificare nello stesso gruppo spe-cialità apparentemente lontane dal punto divista degli obiettivi della tecnica sportiva. Lo scopo dello studio consiste anche nel-l’aiutare e motivare gli studenti delle facoltàe dei corsi di laurea in scienze motorie adapprofondire le conoscenze e le competenzedelle materie sportive non presenti nei pianidi studio universitari.

Specialità sportiva e abilità motoria sportiva

Specialità sportiva

“Per specialità sportiva (propriamente detta)s’intende ogni attività sportiva, praticataalmeno in ambito nazionale, a livello dilet-tantistico o professionistico, la cui associa-zione o Federazione di rappresentanza, a cuigli atleti agonisti devono essere tesserati, siariconosciuta dagli organismi sportivi territo-riali e in Italia dal Coni. La competizione deveessere regolata da norme tecniche e sanita-rie, fatte rispettare da giudici sportivi checonvalidino i risultati degli eventi calendariz-zati fra i quali sia presente una manifesta-zione in cui si assegni il titolo di Campionenazionale assoluto della specialità sportiva”(Scotton 2003). Qualora le specialità sportivenon posseggano tutte le caratteristiche dicui alla precedente definizione, esse possonorientrare fra quelle che consideriamo “gene-

ricamente intese”; quelle cioè che nonhanno come scopo primario l’aspetto com-petitivo regolamentato come le discipline“propriamente dette”, ma obiettivi sostan-zialmente salutistici, ricreativi, turistici oprofessionali: fitness, escursionismo, giochifolkloristici o di passatempo, attività artisti-che o circensi, conoscenza delle arti marzialimirate alla meditazione ed altro ancora.

Abilità motoria sportiva

Se, vedendo eseguire un’azione motoriacompleta, o parte di essa, le associamo unaspecialità sportiva, significa che le azionimotorie visualizzate sono state combinatesecondo necessità tecnico-sportive. Si parlaquindi, comunemente e indifferentemente,di gesto tecnico, movimento sportivo, azionimotorie sportive. In letteratura, è ormaiconsolidata l’espressione abilità motoriasportiva o, in alternativa, abilità motoriaspecifica.Le abilità motorie sportive stereotipatecostituiscono movimenti semplici o com-plessi – riprodotti sempre allo stesso modoconvenzionale - che, se eseguiti fedelmenterispetto a modelli tecnici ottimali (teorici),contribuiscono in modo determinante alconseguimento del risultato sportivo. Le abilità motorie sportive non stereotipatesi individuano nei movimenti delle specia-lità sportive in cui l’esecuzione tecnica per-fetta di un gesto è decisamente secondariarispetto al controllo dei fattori imprevedibilidella variazione ambientale e alla pertinen-za delle scelte strategiche individuali e/ocollettive.Le abilità motorie sportive a carattere cicli-co sono visivamente riconoscibili dall’ese-cuzione dello stesso gesto tecnico più volteripetuto a bassa, media o alta frequenza,nell’intero arco della competizione.

Se le abilità motorie, che prevalentementecaratterizzano una specialità sportiva, ven-gono impiegate solo all’occorrenza, ade-guandole alla particolare fase agonisticache si è determinata, oppure risultano indi-spensabili, talvolta uniche, per il raggiungi-mento dell’obiettivo fondamentale dellatecnica sportiva, si può ricorrere alla locu-zione a carattere aciclico.Più avanti vedremo alcuni esempi di spe-cialità sportive in cui, durante la realizza-zione della tecnica sportiva, vi è prevalen-za o assoluto dominio delle abilità motoriesportive di tipo stereotipato.

Le dizioni usate in letteratura

Ormai da qualche decennio numerosiAutori hanno attribuito una specifica dizio-ne, anche se con diverse sfumature termi-nologiche, ai “tipi di sport in cui la valuta-zione del risultato in gara dipende dallaprecisione e dall’espressione dei movimentiin un programma prestabilito” (Harre 1972).

Sport di qualità.Sport tecnico-combinatori (compositori)

Vediamo quali Autori, italiani e stranieri, sisono serviti di queste due dizioni, cercando,di volta in volta, di precisare sinteticamenteanche il campo di applicazione o il contestotematico entro il cui ambito sono stati trat-tati i differenti argomenti.Tschiene (1980), a proposito dell’intensità delcarico di lavoro fisico dei principianti si servedella dicitura discipline sportive composite.In Morino (1982), leggendo di D’jackov eFarfel, apprendiamo che uno dei quattroprincipali gruppi di sport sono gli sport consignificato qualitativo, quelli cioè in cui “latecnica è l’oggetto stesso della valutazione

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della prestazione sportiva”. Ancora, Meinel(1984), parlando delle capacità coordinativegenerali, afferma che negli sport tecnico-compositivi: “è necessario che l’atleta cono-sca perfettamente l’esercizio e la sua tecnicae che controlli i suoi movimenti seguendoun modello interno, precostituito”. Anche in Italia, a cavallo degli anni settantae ottanta si inizia a fare largo uso dei voca-boli tecnico e combinatorio, indicanti: “tuttele discipline caratterizzate da attività in cui ilrisultato ed il fine dipendono dalla combina-zione (esercizi) di diversi movimenti tra lorolegati e dall’esecuzione e combinazione dimovimenti di crescente complessità col pro-cedere della maturità tecnica” (Rampinini1982). Manno (1987), a proposito delle pro-cedure dell’allenamento di tipo ideomotorio,elenca fra gli sport nei quali questa metodi-ca è particolarmente indicata anche quelli di

particolare complessità tecnica, aciclica: lediscipline tecnico-combinatorie. Rimanendosempre nell’ambito territoriale nazionale,ritroviamo, a più riprese, per studi e ricerchedifferenti (Merni 1989, Carbonaro 1993),l’uso delle succitate ed oramai consolidatedizioni. Tanto che l’espressione tecnico-compositori viene impiegata anche nel con-testo pubblicistico (Aa.Vv. 1994) con la stes-sa accezione dell’espressione tecnico-com-binatorio. Oltre a un uso nell’ambito delleattività formative del Coni, queste espressio-ni si ritrovano anche nelle guide didattichedi alcune Federazioni (Agabio 1997, Aschieriet al. 1996). Altri studiosi stranieri si sono serviti delledizioni sport di qualità, sport tecnico-combi-natori o sport tecnico-compositori. È il casodi ricordare Martin (1991) a proposito dimultilateralità e specializzazione precoce;

Blume (1986) sulla definizione e il possibilesviluppo delle capacità coordinative;Starosta (1991), Neumeier e Ritzdorf (1984),Martin, Carl e Lehnertz (1995) nello sviluppodi temi sull’allenamento della tecnica e latecnica dell’allenamento.

Sport acrobatici.Sport tecnico-acrobatici.Sport di forma

Alcuni Autori non provenienti da nazionidell’Est propongono come alternativa: sportacrobatici (Stanley 1955, Bouet 1968, Pozzo,Studeny 1987) o tecnico-acrobatici (Frester1992), scelta più comprensibile e pertantodivulgativa, che non tiene però conto dellacomponente “giuria”. Riferendosi quindi,forse volutamente, a tutte le attività fisichee non solo a quelle agonistiche. Infine vogliamo ricordare che la Scuolafrancese nei propri corsi di laurea in Scienzee tecniche delle attività fisiche e sportive(Aa.Vv. 1993) definisce la ginnastica artistica(uno dei più noti sport multispecialistici conmatrice tecnico-compositoria): attività spor-tiva di produzione di forme.

Sport tecnico-compositoricon valutazione qualitativa della forma

Il significato attribuito a specialità sporti-va, ad abilità motoria sportiva stereotipata,in generale lo studio e il percorso biblio-grafico sopra illustrati ci hanno quindicondotti a proporre la definizione di sporttecnico-compositori con valutazione qua-litativa della forma.In questa macrofamiglia le specialità spor-tive sono suddivise in famiglie nelle qualisi realizzano i compiti tecnici:

• a corpo libero, • con piccoli attrezzi, • ai grandi attrezzi, • possibili grazie a un substrato acqueo

e/o aereo

con l’obiettivo (figura 1) di ricercare la mas-sima valutazione da parte della giuria.Nella famiglia a corpo libero godono di cit-tadinanza, a nostro avviso, oltre alle disci-pline ginnico acrobatiche praticate al suolo,come il “corpo libero”, prova della ginnasti-ca artistica, anche alcune discipline dellearti marziali. Ad esempio, la “capoeira brasi-liana” può sicuramente condividere gliobiettivi fondamentali della tecnica dellamacrofamiglia in esame, in quanto i compi-ti sportivi prevedono di dover produrreforme espressive di movimento e sonocaratterizzati dall’assenza o, quantomeno,dalla ricerca del minimo contatto/opposi-zione con gli avversari.

Realizzare composizioni di abilità motorie sportive stereotipate

Individuali Collettive In contemporanea

In successioneAcrobatiche

Spettacolari

Espressive

Originali

Rischiose

Con virtuosismo

Allo scopo di ricercare la massima valutazione da parte della giuria

Figura 1 – Obiettivi fondamentali della tecnica sportiva della macrofamiglia degli sport tecnico-compositori con valutazione qualitativa della forma.

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Va sottolineato che la famiglia con la con-duzione di un mezzo/attrezzo sportivonecessita di un ulteriore classificazione(tabella 1) in relazione all’ambiente natu-rale o artificiale in cui si svolge la compe-tizione. Le specialità facenti capo a questafamiglia hanno trovato, negli ultimi anni,

grande diffusione, reclutando numerosiadepti, in particolare fra le giovani leve. Leabilità motorie sportive stereotipate cherendono particolari le specialità sportivetecnico-compositorie divengono ancorapiù spettacolari, originali, espressive,rischiose, acrobatiche e dense di virtuosi-

smi grazie agli ambienti (in acqua/sott’ac-qua, a terra, in aria, su neve/ghiaccio) incui si svolgono le performance agonisti-che. L’atleta ricerca un lavoro motorio insimbiosi con il mezzo/attrezzo sportivo(riquadro 1) volto al totale controllo dellasituazione, indispensabile per la realizza-zione dei movimenti che acquisiscono unanotevole quota aggiuntiva di spettacola-rità, rischio e sua gestione rispetto alletecniche messe in atto nelle specialitàdelle altre quattro famiglie. Gli atleti devo-no padroneggiare perfettamente le azionimotorie da applicare durante specificimomenti che si verificano nell’arco dellacompetizione, ma non sempre in modopreordinato, secondo successioni assoluta-mente identiche a quelle sperimentate inallenamento. Può accadere che una rota-zione aerea possa risultare più eclatante

proposta all’inizio, a metà o sul finale dellagara, perché in quel frangente l’estro del-l’atleta e le condizioni ambientali, o talvol-ta artificiali (piscina con ventilatori neisalti con il windsurf), siano più idonee. È ilcaso del wave riding nel windsurf o del-l’half pipe nello snowboard.

Macrofamiglia di sport Famiglie di sport Ulteriori parametri

A corpo libero Con piccoli attrezzi

Ai grandi attrezzi

Possibili grazie ad un substrato acqueo e/o aereo

Conduzione In acqua/sott’acqua di un mezzo o attrezzo sportivo A terra In aria Su neve/ghiaccio

Sport tecnico-compositori con valutazione qualitativa della forma

Tabella 1 –

DEFINIZIONI DI ATTREZZO SPORTIVO(SCOTTON 2007)

• Definiamo attrezzo sportivo quella tipolo-gia di attrezzo previsto dai regolamenti e/oessenziali nella pratica di una specialità.

• Definiamo attrezzo sportivo propulsivoquella tipologia di attrezzo che, nel prati-care una specialità sportiva, funge daausilio nello spostamento del praticantenello spazio.

• Definiamo attrezzo sportivo impulsivoquella tipologia di attrezzo che, nella pra-tica della specialità sportiva, è soggetto auno o più impulsi da parte del praticante– attraverso l’uso o meno di un attrezzo –e non funge da mezzo coadiuvante nellospostamento.

• Definiamo attrezzo sportivo non soggettoa forze incidenti quella tipologia di attrez-zo che pur essendo indispensabile e nonfacoltativo nello svolgimento di una spe-cialità sportiva, non ha caratteristicheessenziali legate a forze esercitate su otramite esso (carte, scacchi).

• Definiamo attrezzo sportivo accessorioquella tipologia di attrezzo, utilizzato nellapratica dello sport il cui uso è concesso enon imposto dal regolamento e quindinon discriminante nella realizzazione dellatecnica sportiva (polsiere, guanti, scarpe).

• Definiamo attrezzo sportivo regolato quel-la tipologia di attrezzo utilizzato nella prati-ca di specialità sportive il cui uso puòessere vietato, concesso o imposto dalregolamento, a seconda delle circostanzedi svolgimento della competizione e aseconda delle caratteristiche dell'attrezzostesso (muta nel triathlon).

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Individuale

Collettivo

Tempo definito: corpo libero f (ginnastica artistica)Tempo indefinito: hip hop

Tempo definito: squadra (ginnastica aerobica)Tempo indefinito: video dance

Individuale

Collettivo

Opposizione: kata karateNon opposizione: corpo libero m (ginnastica artistica)

Sincronizzato: gruppo (acrosport)Non sincronizzato: contorsionismo circense

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Con musica

Senza musica (sottofondo)

Individuale

Collettivo

Cerchio (ginnastica ritmica)

Gruppo (twirling)

Individuale

Collettivo

Jo e boken (Aikido)

Sbandieratori

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Non fissatial terreno(instabili)

Impugnabile: parallele asimmetriche (ginnastica artistica)

Non impugnabileSincro: trampolino sincro

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Acquae aria

Individuale: nuoto sincronizzato

Collettivo: squadra (nuoto sincronizzato)

Sincronizzato: coppia (trampolino 3 m)

Non sincronizzato: piattaforma (tuffi 5 m)

Non sincro: volteggio (ginnastica artistica)

Sostenuti dall’uomo: equilibrio circense su sbarra

Agganciati al soffitto (o similare): anelli (ginnastica artistica)

AriaIndividuale: free style (bungy jumping)

Collettivo: paracadutismo acrobatico

Figura 3 –

Figura 2 –

RIQUADRO 1

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Poichè riteniamo possa essere didattica-mente utile tentare di suddividere ulterior-mente i settori delle specialità sportiveriportati nella tabella 1, proponiamo unfrazionamento delle famiglie su più livelli,indicando anche esempi di discipline (figu-re 2, 3, 4, 5).

Considerazioni finali

La recente ed esponenziale nascita didiscipline appartenenti alla macrofamigliadelle specialità sportive tecnico-composi-torie con valutazione qualitativa dellaforma praticate con attrezzi a propulsionemeccanica, eolica o con altri dispositivi ciha spinti alla redazione di questo contri-buto che si concretizza, quindi, in un ten-tativo di colmare un vuoto conoscitivo, invista della pratica dell’allenamento e dellosport. Uno degli scopi che c’eravamo posti, e chesperiamo di aver raggiunto, era pertantoquello di fornire criteri per un più imme-

diato riconoscimento dei punti di contattofra le “nuove e vecchie” specialità sportivetecnico-compositorie con valutazionequalitativa della forma, accomunate inrelazione agli obiettivi fondamentali dellatecnica, di cui alla figura 1. Certo, non abbiamo dato risposte su comesi apprenda e si perfezioni o si acquisisca esi applichi la tecnica sportiva, né abbiamoproposto soluzioni ai problemi che sorgo-no nel preparare atleti d’élite, ma il lavoropuò essere utile per gli allenatori al fine dideterminare, con maggiore precisione, imezzi di allenamento.In sostanza, si tratta di uno strumentodidattico per far riflettere coloro che opera-no nel mondo dell’attività sportiva e moto-ria sollecitandoli ad approfondire le cono-scenze delle tecniche sportive, anche nellediscipline affini a quella da loro allenata. Ritenimo, quindi, di aver offerto utili spuntidi riflessione e di aver contribuito ad allar-gare gli orizzonti della conoscenza com-plessiva della tecnica dello sport.

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Freestyle (motociclismo)

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Mezzotrainato

Mezzo a motore: free style (sky division)

Da motore: figure piedi nudi (sci nautico)

Da vela: kitesurf

Trasmissione podalica: street (skate board)

Trasmissione quadrupedica: half pipe (bmx)

Mezzosenzamotore

Attrezzatura singola: longboard (surf)

Multiattrezzatura: specialità del windsurf

Figura 4 –

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Con attrezzo: flysurf (paracadutismo)

Con attrezzo (tuta) integrato: bodysurf

Su superficie piana, con musica: danza (pattinaggio di figura)

In discesa, senza musica: half pipe (snowboard)

Figura 5 –

Agabio R. (a cura di), Ginnastica, Guida tecnica,Roma, FGI, 1997.Aschieri P., Moraci N., Neri S., Zanetti E., Manualetecnico-pratico di karate per insegnanti ed alunnidella scuola dell’obbligo, Roma, Filpjk, 1996.Aa.Vv., Dispense corso di laurea in STAPS,Università “Claude Bernard”, Lione-ISEF Torino,1993.Aa.Vv., Seminari territoriali di aggiornamento1993, Roma, Coni, Scuola dello sport, 1994.Blume D. D., Le capacità coordinative: definizio-ne e possibilità di svilupparle, Didattica del movi-mento, 1986, 42/43, 67.Bouet M., Signification du sport. Parigi, EditionUniversitaires, 1968.Carbonaro G., La valutazione della prestazionemotorio-sportiva nei giovani. Sds-Scuola dellosport, 1993, 28-29, 117.Frester R., La regolazione dei movimenti nellosport. Sds-Scuola dello sport, 1992, 24, 31.Harre D., Teoria dell’allenamento, Roma, SSS,1972.Manno R., La tecnica nello sport, Didattica delmovimento, 49, 1987, 21.Martin D., Multilateralità e specializzazione pre-coce, Sds-Scuola dello sport, 1991, 23, 24.Martin D., Carl K., Lehnertz K., Tecnica sportivaed allenamento della tecnica, Didattica del movi-mento, 1995, 97-98, 46.Meinel K., Bewegungslehre, Berlino, Volk undWissenverlag, 1977, (traduzione italiana a curadi M. Gulinelli, Teoria del movimento, Roma, SSS,1974).Merni F., La valutazione delle tecniche sportive.Sds-Scuola dello sport, 1989, 15, 9.Morino C., Fondamenti della tecnica e della tat-tica, Roma, Coni, Scuola dello Sport, 1982.Neumeier A., Ritzdorf W., Il problema della tec-nica individuale, Sds-Scuola dello sport, 1994, 2,39.Pozzo T., Studeny C., Thèorie et pratique dessport acrobatiques, Parigi, Vigot, 1987.Rampinini G., Sport qualitativi, Atti 1° Conferenzanazionale tecnico-organizzativa, Roma, Coni,Scuola dello sport, 1982. Stanley S. C., The world of sport, Illinois, 1995.Starosta W., Alcuni problemi della tecnica sporti-va, Sds-Scuola dello sport, Speciale Tecnica,1991, 22, 17.Scotton C., Classificazione tecnica delle specialitàsportive, Perugia, Editori Calzetti-Mariucci, 2003.Tschiene P., Aspetti pedagogici e metodologicidell’avviamento allo sport, Atti del convegnosullo sport giovanile, Roma, Coni, Scuola dellosport, 1980.Scotton C., Le specialità, gli attrezzi e la tecnicanello sport, Educazione fisica e sport nella scuo-la, 2007, 207, 36-40.

Bibliografia

Si ringrazia Alberto Rainoldi PhD (Centro RicercheScienze Motorie, SUISM, Università degli studi diTorino) per la collaborazione nella stesura dellaversione finale del manoscritto.

Claudio Scotton, Docente di TTD della GinnasticaArtistica alla SUISM di Torino, presso cui è ancheProfessore incaricato di Tecnica dello sport nelcorso di Laurea specialistica in Scienze e tecni-che dello sport e dell’allenamento.

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