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Con il presente, la società Accadueo srl, intende fare un po’ di chiarezza sulla intricata vicenda del
Centro idroterapico natatorio di Santa Sofia; ad oggi è in corso una trattativa con l’amm.ne comunale con
l’obiettivo di salvaguardare l’interesse degli utenti e garantire all’impianto una gestione futura stabile.
In primis non è nostra intenzione entrare nel merito di una polemica sui numeri, anche se ci preme
sottolineare che molto di quanto è stato detto e scritto non corrisponde assolutamente alla realtà e se è
vero che il Comune di Santa Sofia vanta un credito nei ns confronti, è altrettanto vero che noi vantiamo altri
crediti nei confronti del Comune stesso e di CEUB, per quello che riguarda la vicenda Ostello della Gioventù
antecedente le vicissitudini della piscina. Il nostro legale sta provvedendo al recupero di tali somme con
decreto ingiuntivo.
Abbiamo segnalato la nostra situazione di difficoltà all’Amm.ne da oltre due anni e da allora si sono
succedute trattative che non hanno sortito alcun effetto; per quanto riguarda la nostra società abbiamo
concesso massima disponibilità verso ogni ipotesi risolutiva, non ultimo mettendo anche a disposizione un
immobile che vale circa 1000000,00 di euro Nel frattempo ci è sembrato giusto, visto l’enorme successo di
pubblico riscontrato in questi anni, far di tutto per continuare ad offrire il servizio.
Nelle ultime settimane la soluzione è sembrata essere veramente ad un passo; AICS, attraverso il
proprio Presidente nazionale, si è resa disponibile a subentrare nella gestione del Centro idroterapico per
mezzo dell’asd Ilquintoelemento AICS, l’Istituto per il Credito Sportivo si è reso disponibile ad una
rimodulazione del mutuo contratto dalla nostra società e ad un eventuale riassegnazione dello stesso alla
nuova Società di gestione ed un imprenditore locale si è mostrato interessato all’acquisto dello stabile Point
Break di proprietà dei sig. Peperoni, Feresi e Bertini, messo a disposizione dagli stessi per trarne un introito
da investire nel centro idroterapico.
Nelle ultime ore, la scelta del comune di procedere nei nostri confronti con un decreto ingiuntivo
attraverso una delibera che ci è stata segnalata esposta in albo pretorio sabato21/04, e il mancato
concretizzarsi dell’offerta dell’imprenditore locale, ci hanno spinto ad una decisione forte ovvero alla
chiusura di palestra e piscina, mentre restano attivi i servizi di estetica e fisioterapia. Abbiamo inoltre
presentato al Sindaco un’ipotesi di risoluzione che prevede il giusto “sacrificio” delle due parti coinvolte in
questa vicenda: il Comune di Santa Sofia, proprietario del Centro idroterapico e Accadueo, società
concessionaria. Siamo consapevoli degli errori commessi in passato dei quali siamo pronti ad assumerci
tutte le responsabilità, ma abbiamo anche la certezza che se nei confronti del Centro idroterapico si
mettesse da parte dell’Amministrazione la stessa determinazione e lo stesso impegno a risolvere i
problemi messi in campo in tante altre iniziative, potrebbe veramente iniziare una nuova fase gestionale,
stabile e duratura.
Non ci si dovrebbe più mascherare dietro al problema della insostenibilità di una piscina da parte di
un Comune piccolo come Santa Sofia, visto se non altro che poi lo stesso ente ha impegnato ingenti risorse
proprie in un teatro! Saremmo proprio curiosi di vedere il business plan sul quale si incentra quest’altro
progetto…
Giovedì 26/04 è in programma un consiglio Comunale al quale chiediamo risposte concrete e
definitive su tutta questa vicenda: indipendentemente dal fatto che Accadueo possa non essere più il
gestore del Centro Idroterapico siamo certi della necessità di continuare ad offrire un servizio
importantissimo di salute e prevenzione, con il giusto contributo pubblico e privato.
In mancanza di una risposta concreta provvederemo a riposizionare la palestra nello stabile di
proprietà Point Break, ritornando alla originaria offerta di servizi di terapia fisica, estetica e fitness,
rinunciando nostro malgrado alle attività acquatiche
Ci rendiamo conto del temporaneo disagio arrecato ai nostri clienti e ci scusiamo per il disservizio
ma crediamo che una presa di coscienza generale del problema possa essere d’aiuto alla risoluzione dello
stesso.