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127 Smart City e sicurezza urbana - Fieldbus & Networks N. 89 – Novembre 2016 - Cristian Randieri - Intellisystem Technologies

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NOVEMBRE 2016 FIELDBUS & NETWORKS50

Fieldbus & Networks

Oggi più che mai le città si

trovano ad affrontare il

problema della sicurezza

che, se gestito in modo ina-

deguato, può tradursi in un

aggravio dei costi economici che gravano

maggiormente sulla spesa pubblica. I si-

stemi urbani sono in continua e profonda

trasformazione, lo sviluppo tecnologico

ottimizzato è l’unico strumento in grado di

offrire alla cittadinanza servizi sostenibili,

indispensabili per garantire uno sviluppo

economico e sociale globale. La diffusione

della banda larga, supportata da tecnolo-

gie avanzate, rappresenta oggi più che

mai un fattore chiave per lo sviluppo della

società dell’informazione, integrando ser-

vizi innovativi in diversi scenari e ambienti

applicativi.

Una città per essere definita ‘smart’ deve

essere a misura d’uomo, più sicura, con una

comunicazione efficace grazie all’uso combi-

nato di tecnologie moderne. La città ‘intelli-

gente’ è un progetto urbanistico in grado di

connettere tecnologia e capitale umano, ca-

pace di rendere più sostenibile l’ambiente in

cui si vive, migliorando la vita dei cittadini, ri-

ducendo l’impatto ambientale dello sviluppo

e rendendo più accessibili i servizi. Sotto il

profilo della sicurezza anticrimine, le città del

futuro hanno la possibilità di sfruttare solu-

zioni tecnologiche sempre più intelligenti.

Ma servono infrastrutture di comunicazione

efficienti e una visione ampia e intelligente

da parte delle pubbliche amministrazioni. Se

dunque, da un lato, le città del futuro hanno

la possibilità di sfruttare nuove soluzioni

tecnologiche, dall’altro, il più delle volte la

loro adozione si trova a essere limitata da

infrastrutture di comunicazione inefficienti,

associate a una visione ‘miope’. Le ammi-

nistrazioni, in particolare, dovrebbero cam-

biare il modo di considerare e progettare la

sicurezza dei propri cittadini, passando dalla

cultura dell’emergenza a quella della preven-

zione, puntando a un effettivo miglioramento

della sicurezza, anziché semplicemente della

percezione. Di contro, i professionisti della

sicurezza hanno un ruolo altrettanto impor-

tante, che non può semplicemente limitarsi

a quello di comparsa, ma deve estendersi al

ruolo di autentici artefici del cambiamento.

Intellisystem Technologies punta a realiz-

zare progetti e soluzioni in cui, mettendo al

centro le persone, si riesca a interpretare

le percezioni alla sicurezza nel contesto in

cui vivono. Le soluzioni vanno oltre i tipici

High-light

SMART CITY E

SICUREZZA URBANA

LA SICUREZZA URBANA DI UNA SMART CITY NON PUÒ PRESCINDERE

DAL COINVOLGIMENTO ATTIVO DEI CITTADINI E DALL’UTILIZZO

DI TECNOLOGIE MODERNE

di Cristian Randieri

NOVEMBRE 2016 FIELDBUS & NETWORKS52

Fieldbus & Networks

messaggi della protezione civile e le allerte

meteo, puntando a realizzare una cultura

della prevenzione e della sicurezza. Ci siamo

infatti resi conto che i problemi che interes-

sano le grandi città sono in scala gli stessi

delle piccole comunità, ma con esigenze di-

verse. La visione di Intellisystem si focalizza

dunque sulla sicurezza intesa come bene

fondamentale e primario poiché alla base

della coesione sociale. Per questa ragione

le tecnologie sviluppate non solo puntano

al coinvolgimento attivo dei cittadini, ma

agevolano anche gli interventi delle forze

dell’ordine.

Un uso accorto

delle telecamere

Malgrado oggi siano già installate diverse

migliaia di telecamere nelle nostre città, di

fatto esse supportano il servizio d’ordine

pubblico in modo inefficiente, poiché nella

maggior parte dei casi non sono intercon-

nesse a un unico centro servizi, limitandosi

a effettuare delle semplici registrazioni,

tra l’altro difficili da consultare. Da qui la

necessità di ricondurre la sicurezza di una

città non tanto all’esplosione numerica

delle telecamere installate, quanto alla loro

integrazione, alla gestione e all’analisi delle

immagini, a favore di un impiego più effi-

cace delle nuove tecnologie.

Per migliorare la sicurezza di una città, con-

trastando i crimini e assicurando l’ordine

pubblico, bisogna intervenire in modo ca-

pillare partendo dalle strade, utilizzando le

telecamere di rete, più comunemente note

come telecamere IP o network camere,

quali strumento di prevenzione e di inda-

gine dei reati commessi.

Negli anni l’evoluzione della videosorve-

glianza ha potenziato il valore di tale tec-

nologia migliorando non solo la sicurezza,

ma anche il ‘Decision Support System’, of-

frendo ulteriori strumenti a supporto della

pianificazione degli interventi in tempo

reale. Grazie alle nuove modalità di visione,

tipologie di registrazione e di connessione,

la video sorveglianza 2.0 è largamente ap-

prezzata in ogni ambito della sicurezza delle

persone e delle cose. Il fulcro di tale evolu-

zione è intrinseco nell’utilizzo delle teleca-

mere di rete che, unitamente a una migliore

gestione delle informazioni associate alle

immagini, con un maggiore livello di detta-

glio e di analisi diventa uno strumento forte-

mente strategico se applicato nell’ottica dei

Big Data. I più moderni sistemi di ripresa IP

integrati con una nuova intelligenza appli-

cativa, potenziano ancor più il valore della

videosorveglianza. Le telecamere di rete più

moderne, infatti, devono essere considerate

alla stregua di veri e propri sensori hi-tech,

capaci non solo di catturare immagini a una

qualità superiore, ma anche di integrare al

proprio interno degli algoritmi di analisi che

oggi rappresentano un tassello fondamen-

tale della moderna tecnologia definita con

l’Internet of Things (IoT). Facendo leva su

queste tecnologie è possibile incrementare

la qualità dei servizi associati alle attività

di monitoraggio e di controllo, introducendo

una nuova capacità di identificazione e trac-

ciabilità delle informazioni, atte a favorire

uno sviluppo virtuoso delle smart city.

Da quando i sistemi di videosorveglianza

fanno di Internet un elemento strutturale

è possibile acquisire informazioni inter-

pretabili con un orizzonte di comprensione

contestuale più ampio, che spazia dal mi-

glioramento del flusso del traffico al soste-

gno dei servizi on-demand.

Per creare una città intelligente non bastano

però le telecamere intelligenti, se queste

non sono interconnesse tra loro al fine di

convergere in una piattaforma operativa

centralizzata, in cui processare tutte le in-

formazioni acquisiste in campo. È pertanto

essenziale che i dati registrati vengano

analizzati e trasformati in informazioni in-

terattive, che sappiano coinvolgere appieno

non solo le istituzioni pubbliche, ma anche

i cittadini chiamati a essere parte attiva

dell’ecosistema intelligente della città.

Grazie ai moderni smartphone e tablet tutti i

cittadini più ‘evoluti’ possono interagire con

le istituzioni fornendo informazioni preziose

in tempo reale relative allo stato di sicurezza

e alla gestione della città. Ponendo al centro

i cittadini le amministrazioni locali potranno

contare su una rete di sensori dinamica, in

movimento e soprattutto a costo zero per

essere informate in anticipo in merito a

tutte le possibili allerte. Grazie alla decen-

tralizzazione dell’intelligenza basata su di

una piattaforma di collaborazione comune,

tutti i diversi device potranno dialogare tra

loro, innescando un ciclo virtuoso di op-

portunità e vantaggi per tutti. Grazie a una

maggiore interattività è poi possibile preve-

dere scenari molteplici di collaborazione tra

cittadini, trasformandoli di fatto da semplici

fruitori ad autentici fornitori di informazioni,

al servizio di tutte le persone presenti nella

medesima area metropolitana.

Soluzioni integrate

Solo a partire da un’attenta analisi con-

testuale e storica dei dati sarà possibile

attivare nuove applicazioni, per esempio di

gestione ottimizzata dell’energia, del traf-

fico, del rumore e della sicurezza.

Le telecamere di rete più moderne pos-

sono eseguire delle applicazioni molto

complesse, capaci di interagire con altri

sensori esterni e algoritmi che permettono,

per esempio, la gestione ottimale dell’illu-

minazione pubblica in base alle esigenze di

illuminazione reali, per ridurre il consumo

di energia elettrica. Proprio per questo mo-

tivo le telecamere di rete costituiranno la

spina dorsale dell’Internet delle Cose cit-

tadina, a condizione che siano progettate

per essere facilmente integrate con archi-

tetture aperte e scalabili. Pur essendo la

tecnologia pienamente matura, purtroppo

gli installatori non sono ancora sufficien-

temente preparati in termini di ‘Intelligent

Content Management’, dove la security

non si limita semplicemente al controllo e

monitoraggio degli ambienti, ma si riferisce

soprattutto all’analisi dei comportamenti,

per definire servizi ottimali di supporto ai

cittadini.

Nell’immediato futuro le telecamere di

rete intelligenti avranno dunque un ruolo

fondamentale nella definizione di una piat-

taforma aperta per lo sviluppo di nuove

applicazioni nel contesto smart city. Occor-

rerà lavorare per mettere a punto a livello

normativo la standardizzazione della piat-

taforma di comunicazione tra i vari sistemi.

La videosorveglianza del futuro sarà basata

sul concetto di ‘Data Enrichment’, ovvero la

capacità di migliorare i dati grezzi acquisiti

dalle telecamere, superando tutte le limita-

zioni in cui i dati raccolti vengano semplice-

mente salvati.

La città vista nel futuro

Siamo fermamente convinti che la sicurezza

delle smart city non possa prescindere

dalla capacità di mettere in correlazione

infrastrutture diverse e tra loro eterogenee

facendo leva sulla raccolta e analisi dei co-

siddetti Big Data. In tale scenario, la video-

sorveglianza è chiamata a giocare un ruolo

primario, che non si limita alla semplice

trasmissione dell’allarme o dell’immagine,

ma deve creare una base di dati e di cono-

scenza utilizzabile per migliorare la vivibilità

di una città. Le tecnologie esistono già, ma

occorre aumentare la consapevolezza e

competenza degli amministratori in merito

alle potenzialità ad esse offerte.

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