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Banda ultra larga, Data Center, Cloud Computing: il modello Smart Puglia 2020

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•  La regione Puglia è già oggi une delle regioni italiane dotate di migliore connettività Internet diffusa, grazie al suo 98% della popolazione servita da ADSL ad almeno 7Mbps

•  Gli obiettivi indicati nella Digital Agenda europea sulla Banda Ultra Larga (BUL), recepiti anche a livello nazionale, sono di raggiungere nella prossima programmazione una copertura integrale della popolazione (100%) con un servizio ad almeno 30Mbps e la copertura di almeno il 50% della popolazione con un servizio ad almeno 100Mbps

•  La Regione Puglia ha pertanto avviato tempestivamente due azioni, finanziate dalla presente programmazione, per raggiungere il più rapidamente possibile il primo obiettivo

•  Le due azioni, finanziate rispettivamente sia sul POR FESR Puglia 2007-2013 – PAC che sul FEASR Puglia 2007-2013, realizzeranno la BUL@30Mbps in 154+93 = 247 Comuni (salvo ulteriori ottimizzazioni) e sono state entrambe avviate operativamente

•  Poiché nelle 7 principali città della Puglia (Bari, Taranto, Foggia, Lecce, Brindisi, Andria e Barletta) gli Operatori privati di TLC intervengono autonomamente, si può prevedere che entro il 2017 tutti i Comuni della Puglia (il 100% della popolazione) saranno dotati di rete in fibra ottica per la BUL@30Mbps e saranno iniziate le operazioni per portare una parte di essi a disporre della BUL@100Mbps per centrare il secondo obiettivo

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•  La Regione Puglia, nel definire i requisiti dei suoi progetti per la Banda Ultra Larga ha previsto che le Pubbliche Amministrazioni fossero collegate direttamente in fibra ottica

•  Questo tipo di collegamento rende possibili velocità delle comunicazioni in rete a nettamente superiori di quelle che saranno in generale rese disponibili alla popolazione

•  Si passa da una velocità di 30Mbps disponibili per tutta la popolazione ad una velocità delle linee della PA che può essere pari a 1Gbps (1 miliardo di bit al secondo) quindi 30-40 volte superiore

•  Questo livello di infrastruttura riguarda tutte le PA, quindi in primo luogo i Comuni, dei quali vengono collegate in fibra ottica tutte le sedi, ma anche anche la Scuole, le sedi della sanità (Ospedali, ambulatori etc....) e di tutte le altre articolazione della Pubblica Amministrazione Centrale: commissariati, tribunali, enti previdenziali etc...

•  Per tutte le PAL questo rappresenta una straordinaria opportunità di innovazione dei processi e dei servizi che l'Ente può fruire e a sua volta erogare alla propria popolazione che, essendo interconnessa a sua volta ad alta velocità, può utilizzarli in modo ottimale

•  Un contributo non indifferente a tutto questo lo dà anche il nodo internet BIX (Bari Internet eXchange) che interconnette localmente rete della PA e opTLC in Bari

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•  Una infrastruttura di questo tipo, con questa potenza trasmissiva disponibile, abilita alla migliore fruizione dei nuovi servizi che nell'ambito dell'Agenda Digitale si stanno predisponendo per l'innovazione della PA

•  Il primo esempio molto significativo è dato dal Cloud Computing che prevede la possibilità di spostare i sistemi informatici degli EE.LL. dai loro datacenter a grandi datacenter gestiti a livello regionale o nazionale che ospitano le applicazioni informatiche dell'Ente su sistemi virtuali condivisi (la famosa “nuvola” o Cloud)

•  I vantaggi sono molteplici

–  Risparmi economici: in quanto si eliminano i costi di manutenzione e gestione dei datacenter di ogni Ente Locale che gravano sui loro bilanci

–  Conformità alla normativa: in quanto i datacenter degli EE.LL., pur costituendo il costo di cui al punto precedente, non riescono ad essere adeguati rispetto alle prescrizioni normative che impongono vincoli molto stringenti in termini garanzia della continuità di servizio e di sicurezza dei dati e delle applicazioni

•  La soluzione di avvalersi di datacenter remoti ha sempre trovato un limite nella lentezza delle linee di comunicazione. Ora questo limite non esiste più.

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E' possibile definire tre classi di attori:

•  Public Cloud Enterprise (PuCE): imprese che erogano servizi cloud al mercato end user privato e business che ovviamente possono erogarlo anche a PA clienti •  Private Cloud Enterprise (PrCE): imprese che erogano servizi cloud alla PA intese come strutture di cloud che tengono conto della specificità del cliente PA e la gestiscono •  Private Cloud Administration (PrCA): soggetti pubblici (PA stesse o loro in-house) che erogano servizi cloud esistenti ad altre PA mettendo a fattor comune investimenti e

gestione

•  E' possibile prevedere una diversa loro focalizzazione sui servizi, per esempio:

•  servizi IaaS o PaaS da un PrCA per proprie applicazioni custom, molto business critical sia come esigenze di protezione dei dati che come disponibilità (uptime, disaster recovery)

•  servizi PaaS o SaaS da un PrCE che offra soluzioni software con costi, per esempio di licenze, più contenuti e che garantisca comunque livelli accettabili di sicurezza

•  servizi SaaS da un PuCE che offra per esempio servizi a basso costo per pubblicazione di dati appunto interamente pubblici, non soggetti per loro natura a problematiche di

riservatezza, protezione o di natura archivistica

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Gli esempi illustrati non sono stati scelti a caso:

  la PA oggi è caratterizzata da una elevata diffusione di soluzioni custom o anche prodotti di mercato spesso customizzati per esigenze specifiche. La razionalizzazione infrastrutturale in questi casi non può che indirizzarsi verso servizi IaaS che un PrCA può erogare senza difficoltà, essendo caratterizzati da un chiaro rapporto tra Amministrazioni utente e risorse infrastrutturali messe a disposizione, che possono essere sempre configurati con gli idonei livelli di indipendenza tra gli utenti con una ottimizzazione degli investimenti infrastrutturali

  Il caso dei servizi PaaS, per esempio piattaforme database, ha una complessità legata al licensing, alla sua granularità ed ai livelli di investimento necessari, problematiche che si applicano anche al SaaS. Questa compelssità orienta maggiormente questo tipo di servizi verso fornitori privati per modelli di utilizzo distribuiti, tipo “Pay-per-Use”.

  Viceversa i PrCA possono più facilmente gestire soluzioni PaaS o SaaS basate su software commerciali nell'ambito di gruppi di acquisto della PA (per una razionalizzazione dei software e relativi costi) o, a maggior ragione, soluzioni basate su software Open Source.

  Il modello è molto flessibile: un Attore può ricorrere ai servizi di un altro, per esempio un PrCA può intermediare i servizi di un PuCE verso la PA utente, per le classi di servizio che dovesse reputare non conveniente erogare direttamente. In questo caso ricadiamo nei modelli di “Service Brokering” e di cloud “ibrido”.

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Le imprese ICT che si focalizzano sui servizi applicativi possono trarre molti vantaggi dal modello Cloud :

  la diminuzione dei costi di investimento infrastrutturale può liberare più risorse della PA per lo sviluppo dei servizi ICT che sono ciò di cui ha maggior bisogno per l'ADI

  Nello stesso tempo l'impresa può concentrare la propria offerta sui servizi a maggior valore aggiunto senza doverla “appesantire”con la rivendita di hardware con bassi margini

  La portabilità delle soluzioni su altri Centri servizi cloud permette di ampliare il proprio mercato: maggiore raggiungibilità di altre PA clienti sul territorio nazionale

  La creazione di un Application Store da parte del gestore Cloud rappresenta una “vetrina” delle soluzioni che sono attive sul sistema e che le PA possono conoscere come usabili

  Il fatto che InnovaPuglia, nel ruolo di PrCA, renda disponibile servizi PaaS basati su software Open Source e che nello stesso tempo renda disponibili soluzioni applicative Open Source come il protocollo informatico e la gestione documentale, aiuta le imprese ICT regionali di indirizzarsi verso la fornitura di servizi ICT a sempre più alto valore aggiunto, non gravato nemmeno dalla rivendita di licenze middleware,

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  Va ricordato che le iniziative BUL della Regione Puglia prevedono, tra l'altro, anche di dotare di fibra ottica le principali Aree Industriali del territorio regionale

  Questo consentirà alle imprese di diversi comparti industriali di accedere a servizi ICT evoluti, come i servizi in Cloud, sfruttando la velocità della rete poiché, come già detto, la BUL è una condizione imprescindibile per l'accesso a servizi Cloud

  Questo si configura come Cloud privato verso le imprese, principalmente applicazioni SaaS, come l'utilizzo di pacchetti di office o specializzati o di intere applicazioni complesse

(Contabilità, ERP etc.), senza la necessità di dover disporre di un'installazione ICT interna

  In questa logica rivestono ulteriore interesse servizi Cloud di supercalcolo per la ricerca industriale, dove l'uso del servizio è molto più conveniente dell'investimento in sistemi e Know-how di gestione e potranno esserci sinergie tra le imprese ed i Centri di Ricerca

  La pervasività dell'intervento BUL apre anche la possibilità di servizi alla popolazione

  Un esempio di questo tipo sono i servizi di tele-assistenza domiciliare che possono raggiungere efficacemente gli assistiti per collegandoli a centri servizi per applicazioni di controllo remoto di dispositivi medici e di supporto diretto mediante semplici applicazioni di videocomunicazione integrate moderni dispositivi come le smart-TV

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•  Il nuovo ecosistema dei servizi informatici della PA si basa su:

–  La Banda Ultra Larga per collegamenti veloci che consentano di operare sulle applicazioni informatiche remote come se fossero installate localmente

–  La rete RUPAR/SPC per la garanzia della sicurezza delle attività e dei dati in conformità al dettato legislativo del CAD (Dlgs. n. 85/2005 e s.m.i., capo VIII – SPC)

–  I Datacenter di Cloud Computing per la massima qualità dei servizi e conformità alla normativa in termini di Business Continuity e Disaster Recovery, nonché disponibilità di servizi avanzati come la conservazione a norma degli archivi digitali (dematerializzati) della PA, che costituisce anch'essa obbligo normativo

•  L'accesso ad un documento pdf di 10Mbytes richiede 10-15 sec. su una linea 8 Mbps e pochi centesimi di secondo su una linea 1 Gbps, esattamente come in rete locale

•  L'accesso ai servizi del SIT regionale da parte dell'UT comunale è molto più efficiente

Collegamento fisico in fibra ottica

Collegamento logico RUPAR/SPC Datacenter Cloud Funzionario in sede Comune

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La Regione Puglia ha da tempo avviato un'azione sinergica tra tutti i diversi livelli dell'innovazione della PA locale per renderla facilmente disponibile e fruibile

•  Investimenti infrastrutturali su tutto il territorio regionale come la Banda Ultra Larga

•  Creazione e gestione della rete RUPAR/SPC, da tempo operativa come ambito sicuro ed a norma per la cooperazione tra PA e per la disponibilità di applicazioni informatiche sicure per i processi di back-office delle PA stesse

•  Sostegno alla informatizzazione degli Enti locali con l'azione 1.5.2 del PAC 2007-2013 per la dematerializzazione dei documenti e dei procedimenti, inclusiva del supporto on-site all'innovazione dei processi organizzativi e della disponibilità di importanti software come il protocollo informatico e al gestione documentale resi disponibili in modalità Open Source agli EELL. Ed alle imprese fornitrici

•  Predisposizione di un Servizio Cloud regionale, reso disponibile agli EE.LL. e presentato alle Aree Vaste a fine 2013, basato su un Datacenter ad altre prestazioni, interamente duplicato per la garanzia di continuità di servizio e che sarà a breve espanso con un sito remoto di Disaster Recovery e dotato di servizi di conservazione a norma

•  Valorizzazione dei servizi erogati dal Datacenter regionale: SIT, Procedimenti Dematerializzati, Gestione identità, E-procurement, Fatturazione e Pagamenti elettronici (nuovi) etc..

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•  Realizzata negli anni scorsi nell'ambito dell'APQ-SdI ed in corso di attivazione nel 2015

•  Estesa da Foggia a Casarano, più di 1000Km. in fibra ottica: si prevede di collegare un primo nucleo delle principali strutture della sanità regionale a 1Gbps, estensione possibile ad altre strutture grazie al presente progetto

•  Già attivati in via prototipale i collegamenti a 1Gbps tra InnovaPuglia, Policlinico e ASL/BA

•  Fondamentale per l'accesso da remoto alle immagini radiologiche (dimensione 100-1000Mbytes) dalle strutture di cura con tempi di risposta accettabili

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