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Introduzione al lavoro di Benchmark Il mio lavoro di benchmark si basa sull’analisi di siti sharing riguardanti il tema della sostenibilità . Sembra che gli ecologisti sentano, sempre più, la necessità di essere presenti sul web, per poter sfruttare le potenzialità che esso offre : condivisione, partecipazione, informazione. Navigando nella rete è possibile rendersi conto di come stiano nascendo sempre più social network che sfruttano alcune potenzialità della tecnologia web 2.0 su tematiche ambientaliste. L’avvento del web 2.0 ha radicalmente modificato il modo di comunicare sia da parte di chi comunica che di chi riceve il messaggio e questo è dovuto al fatto che questo tipo di uso del mezzo permette di poter veicolare una quantità maggiore di informazioni. La partecipazione attiva, così come l’apertura alla collaborazione , può essere vista come la chiave di questo cambiamento. Navigando nel web alla ricerca di siti riferiti all’ambito ambientalista, ci si può rendere conto che l’argomento è trattato anche su social network generalisti : su Facebook sono presenti più di 3800 gruppi e pagine sull’argomento. Da segnalare, in particolare, la pagina “ GREEN” che conta all’attivo più di 180 mila fans. Su Linkedin sono presenti più di 2300 gruppi sull’argomento: da segnalare “greenproofs” che conta all’attivo più di 60 mila membri. Il social networking Twitter invece permette ai suoi utenti di discutere su temi “green” e di poter seguire consigli, notizie,

Benchmark Social network eco

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benchmarking sui social networking about ecology

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Page 1: Benchmark Social network eco

Introduzione al lavoro di Benchmark

Il mio lavoro di benchmark si basa sull’analisi di siti sharing riguardanti il tema della sostenibilità .

Sembra che gli ecologisti sentano, sempre più, la necessità di essere presenti sul web, per poter

sfruttare le potenzialità che esso offre : condivisione, partecipazione, informazione.

Navigando nella rete è possibile rendersi conto di come stiano nascendo sempre più social network

che sfruttano alcune potenzialità della tecnologia web 2.0 su tematiche ambientaliste. L’avvento

del web 2.0 ha radicalmente modificato il modo di comunicare sia da parte di chi comunica che di

chi riceve il messaggio e questo è dovuto al fatto che questo tipo di uso del mezzo permette di poter

veicolare una quantità maggiore di informazioni.

La partecipazione attiva, così come l’apertura alla collaborazione , può essere vista come la chiave

di questo cambiamento. Navigando nel web alla ricerca di siti riferiti all’ambito ambientalista, ci si

può rendere conto che l’argomento è trattato anche su social network generalisti : su Facebook sono

presenti più di 3800 gruppi e pagine sull’argomento. Da segnalare, in particolare, la pagina “

GREEN” che conta all’attivo più di 180 mila fans.

Su Linkedin sono presenti più di 2300 gruppi sull’argomento: da segnalare “greenproofs” che

conta all’attivo più di 60 mila membri.

Il social networking Twitter invece permette ai suoi utenti di discutere su temi “green” e di poter

seguire consigli, notizie, aggiornamenti attraverso ad esempio “GreenNews”, “Green Living”,

“GreenTweet”.

La ricerca che segue è stata portata avanti soprattutto, ma non solo, attraverso l’analisi delle

seguenti dimensioni:

1. scambio e redistribuzione delle informazioni.

2. Condivisione e produzione di idee, progetti.

3. Spazi di interazione e condivisione ludici (knowledge sharing)

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1-Ecozoomtv

http://www.ecozoom.tv/

Il primo sito interessante ai fini della ricerca è Ecozoom..tv, si tratta di una “social tv” dedicata

all’ambiente. Nasce dalla collaborazione tra Ecoradio e YKS, sul modello di un social network ,

trattandosi , infatti, di una community creata per promuovere la cultura dell’ecologia e del rispetto

per la Terra.

Al suo interno è possibile trovare molte informazioni relative all’eco-benessere, nonché curiosità,

segnalazioni, consumi .

La piattaforma è partecipativa : ogni cittadino, associazione o azienda può dare il proprio

contributo o interagire condividendo video che promuovano una cultura ecologica.

La dimensione partecipativa è fondamentale ed è molto semplice diventare un utente attivo: una

volta effettuata la registrazione è possibile creare un proprio network e caricare i video; un o

spazio dedicato alla creatività e all'inventiva, per esprimersi su temi ambientali con immagini, video

e file audio.

Il problema del profilo e della community è la limitatezza del solo caricamento dei video: non è

possibile in nessuna sezione, né nella propria personal page poter postare qualcosa che non sia in

formato video. Per quando riguarda la condivisione dei video è un sito immediato e semplice da

navigare; diviso in tre principali sezioni. Tra queste sezioni troviamo quella relativa alle esperienze

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tramite le quali poter condividere video relativi a eventi, fiere, viaggi sempre legati al tema

ambientale.

I video sono divisi per tematiche : energia alternativa, bio-archittetura,

riciclo, tecnologie sostenibili ecc; e anche in base ai commenti, visite,

voti.

Per quanto riguarda invece eventi e concorsi , la piattaforma lancia

diverse campagne interessanti per attirare l’attenzione degli utenti, ad esempio in “diventa un

Green agent” l’utente può partecipare ad un concorso inviando un video che denunci gli sprechi, le

ingiustizie ecologiche che si incontrano per strada.

Un altro concorso promosso dallo slogan “pianta qui il tuo video , vedrai spuntare un germoglio”

invita a caricare dieci video per poter vincere un albero.

Per quanto riguarda la condivisione delle idee, un’intera sezione presente nella home page permette

all’utente di poter vedere dei filmati utili per riciclare materiali e risparmiare rispettando

l’ambiente. Oltre alle idee, la piattaforma dà all’utente la possibilità di condividere creazioni,

attraverso i video dà la possibilità di imparare a creare con materiali riciclati.

2- Habitat Heroes

http://reg.habitatheroes.com/reg/view/index.php

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Habitat Heroes è il primo eco-social network per bambini strutturato riferendosi ad un target di

riferimento che oscilla tra i 6 ai 12 anni. Il sito utilizza il mezzo ludico per insegnare ai più piccoli

comportamenti che rispettano l’ambiente. Il gioco è molto semplice e intuitivo, sia la grafica che i

meccanismi sono facilmente comprensibili.

I tipi di informazioni presenti nella piattaforma sono tutte incanalate per portar il bambini ad avere

rispetto per l’ambiente e per le forme di vita che lo abitano (il nome sembra essere un richiamo di

tale concetto). Il bambino, ad esempio, per giocare dovrà scegliere quale animale essere, cliccando

su ogni animale messo a disposizione.

L’utente potrà scegliere quale degli animali già esistenti vuole adottare o prendere come avatar per

giocare, cliccando sugli animali appare una scheda con alcune informazioni sull’animale scelto. I

bambini possono, inoltre, crearsi il proprio avatar e registrandosi potranno scegliere il tipo di

animale che preferiscono per accompagnarli nei giochi eco-istruttivi.

Dal punto di vista delle idee o dei progetti, essi trovano spazio tramite la collaborazione con le

scuole , grazie alla quale educare i bambini a crescere con un’educazione ambientale.

Questa piattaforma risulta interessante perché propone il social network ad un target di piccoli e su

un’impronta ecologica, purtroppo risulta limitata nel fornire informazioni ai bambini.

All’interno della piattaforma non si dà la possibilità di imparare a 360° il mondo della eco-

sostenibilità, e anche l’attività ludica risulta ridotta rispetto al potenziale che il sito potrebbe

sviluppare.

3-You Impact

http://www.youimpact.it/contests.cfm

Un altro interessante esempio di come i social network possano essere utilizzati per promuovere

una cultura ecologica è YouImpact.

Il sito è studiato in modo tale da rendere l’utente partecipante attivo , ad esempio, attraverso la

condivisione di contenuti.

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Questa piattaforma tematica è un modello interessante : mostra come poter condividere contenuti

audio, video, immagini, e farlo attraverso un percorso di sensibilizzazione degli utenti.

All’interno del sito, si trovano diverse iniziative interessante a incentivare la partecipazione

dell’utente, a esempio per ogni contenuto postato sarà creato un metro quadrato di foresta. Impatto

Zero , la prima organizzazione al protocollo di Kyoto che si propone di piantare tanti alberi quanti

sono sufficienti ad assorbire le

emissioni di anidride carbonica

provocate dalle attività umane e

sostiene tale iniziativa mettendo a

disposizione 202.020 mq di foresta

all’anno.

Questa non è l’unica iniziativa

presente nella piattaforma: cliccando

nella sezione “concorsi e temi” è

possibile accedere e partecipare ad altri

concorsi .

Da sottolineare come il sito,

nonostante sia stato creato per utenti eco sensibili, non pone vincoli riguardo ai contenuti che

vengono caricati è possibile infatti fare il download di contenuti che non riguardino prettamente

tematiche ecologiche.

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4-Ecofacotory

http://www.ecofactory.com/

Ecofactory è un sito che ha debuttato nell’anno 2009 proponendosi come “il social network for changer

world” . E’ una rete sociale per tutti che appare come il Myspace o Facebook del movimento verde.

All’interno del sito è possibile essere aggiornati attraverso news e blog grazie al sistema RSS in

tempo reale sulle ultime notizie. Uno degli strumenti utilizzato è quello della webtv , il servizio

chiamato “Green tv” che permette la visione dei video; vi è anche uno spazio dedicato ai podcast

scaricabili. Un'altra sezione particolarmente interessante di Ecofactory è la “Bottega Verde”,

dedicata alla presentazione e vendita di eco-prodotti e servizi. L’interazione tra gli utenti è garantita

dal forum nel quale gli utenti hanno la possibilità di discutere su argomenti riguardanti l’ambiente.

La positività del sito è che il modo di comunicare risulta facile e veloce ; soprattutto per le

organizzazioni e gli individui comunicare e sentirsi coinvolti all’interno del movimento verde è

immediato. Le basi su cui sembra reggersi il sito è proprio la collaborazione tra gli utenti, uniti dalla

convinzione che solo lavorando nella stessa direzione e collaborando possano essere utili alla causa

ambientalista. Iscrivendosi come un individuo o un gruppo si può creare la propria pagina web . Il

sito è un ambiente in cui oltre a crearsi la propria rete sociale con persone affini è possibile lanciare

e vedersi appoggiate le proprie campagne e petizioni.

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5-Zoes

http://www.zoes.it

Un altro rappresentate della categoria dei social network dedicati all’ecologia è Zoes, nato per

diventare un ambiente di riferimento per gruppi, imprese o singoli e per favorire la diffusione di stili

di vita sostenibili .Il sito possiede una piattaforma di e-commerce chiamata “Buon mercato” che

avvicina consumatore e produttore , dove è possibile acquistare prodotti di eco-design online. Due

sezioni particolarmente degni di nota sono “Zoes Orienta” e “Zoes in azione” che individuano su

una mappa dove si trovano le associazioni, gli eventi o le iniziative. Aree Wiki, chiamate

“Wikizoes” dove si può contribuire a creare una enciclopedia sulla sostenibilità. Al momento

dell’iscrizione si compila un questionario sulle proprie abitudini eco-sostenibili e ogni utente si

attribuisce un grado. Ogni utente nella pagina del profilo ha a disposizione un blog personale e

un’area per inserire i propri contenuti come bandi, libri, eventi e promuovere le proprie campagne.

Ed ha inoltre il compito di “giudicare i servizi e i prodotti offerti dai soggetti economici.

Inoltre offre attraverso un sistema complesso la garanzia sui soggetti economici che partecipano;

essi infatti possono partecipare solo se indicati da altri membri e organizzazioni di riferimento e se

all’interno del lavoro fanno risaltare aspetti relativi all’impatto ambientale. Zoes è una piattaforma

interessante soprattutto perché presenta al suo interno diversi strumenti del Web 2.0 che

permettono agli utenti un buon livello di interazione e partecipazione. Ciò che manca è un’area

dedicata all’apprendimento e una che tratti le tematiche ambientali in maniera ludica.

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6- Supergreenme

http://www.supergreenme.com/

Supergreeme è un social network tematico nato per essere una rete sociale verde. Ogni utente può

al suo interno trovare degli strumenti pratici per informarsi sui comportamenti e sulle tematiche

ambientali. Il sito si può inoltre considerare una sorta di Ecopedia, cioè un’enciclopedia che

permette di imparare a vivere in modo ecosostenibile e allo stesso tempo di condividere le proprie

esperienze. La particolarità di questo sito è che è forse l’unico in cui sono presenti diverse

combinazioni di elementi utili al fine del progetto :

1- Contenuti credibili prodotti da una serie di esperti nei settori dell’ambientalismo, la

conservazione e la sostenibilità

2- User generated content, che conferisce alla comunità la possibilità di condividere idee (consigli

quotidiano, articoli, foto, profilo degli utenti, news, glossario eco, i profili di parchi nazionali).

Una sezione permette di sostenere e promuovere una delle causa ecologiche che si predilige.

Un’altra particolarmente interessante è quella che riguarda la possibilità di postare news, lanciare

campagne ambientali , dare consigli sui comportamenti da adottare e cercare di convincere gli

scettici sui temi ambientali. Fornisce strumenti gratuiti che consentono di condividere e pubblicare

articoli, video e foto. Il sito offre uno spazi dove è possibile sostenere o promuovere propria eco-

organizzazione preferita, creare consapevolezza e lanciare campagne, e ridistribuire informazioni.

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7-Lifegate

http://www.lifegate.it/portale/

L’ultimo sito preso in analisi non si può considerare un social networking, e nonostante sia un

portale di eco-cultura ho trovato utile citarlo.

La piattaforma si suddivide in cinque sezioni:

Essere: offre un panorama vasto e variegato della ricerca dell'intelletto e dell'animo umano.

Salute: offre tutto sulla medicina olistica, il modello emergente per la salute, tra antiche tradizioni e

scienza moderna.

Alimentazione: offre il meglio del mangiar sano, la cucina naturale e l'agricoltura biologica.

Ambiente: Clima ed effetto serra, inquinamento, deforestazione, ecc.

La quinta sezione è quella della Radio, LifeGate Radio apporta il suo contributo all’ambiente

attraverso una programmazione di qualità e informazione ecosostenibile.

Ognuna delle cinque sezioni è divisa in sottosezioni, l’utente ha la possibilità di trovare curiosità e

informazioni sull’ambiente a 360°. Ciò che manca a questa piattaforma è uno spazio di interazione

e la possibilità per gli utenti di partecipare e interagire sia col sito che tra loro. L’unico modo per

sentirsi partecipi, è quello di richiedere la tessera, attraverso questa si donerà un euro a un

associazione ambientale e si avranno inoltre alcuni sconti sull’acquisto di eco-merci presenti nel

portale.

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Conclusioni

Elementi deboli:

Alla luce di questa analisi di benchmarking son emersi alcuni punti critici rilevanti e non esiste un

sito che racchiuda al suo interno un mushup tra i seguenti elementi:

spazio per inserimento news

partecipazione ai bandi di concorso sia pubblici che privati

possibilità di proporre i propri progetti

interazione e collaborazione tra professionisti e non

possibilità di valutazione dei progetti o news proposte

possibilità di realizzazione del progetto interamente sviluppato sul web da gruppi di studenti

universitari e utenti del cyberspazio

possibilità di postare progetti e news nei maggiori social network

spazio di apprendimento ludico dedicato a diversi target

Elementi forti della maggior parte dei siti analizzati:

presenza user generated content

presenza di spazi di condivisione

presenza news aggiornate

utilizzo alcuni strumenti web 2.0 ( wiki, rss, webtv)

Elementi su cui agire:

L’obiettivo sarà la creazione di uno spazio che riesca a far convergere le varie componenti in modo

che l’utente non debba ricercare in diversi siti ciò che è possibile racchiudere in uno. L’analisi di

benchmark è stata utile per capire anche l’importanza delle dinamiche sociali legati a tematiche

ambientali. Il tema ecologico sembra avere bisogno di un ambiente in cui facilitare gli scambi di

informazione tra persone con interessi comuni, in maniera tale da rendere gli interessi comuni più

evidenti. Manca una piattaforma dove le idee degli utenti possano circolare ,e nella quale i singoli,

le associazioni, le aziende che abbiano in comune l’interesse per l’ambiente possano scambiarsi le

idee e concretizzarle. La disponibilità di uno spazio di questo tipo potrebbe stimolare gli utenti a

creare e sviluppare prodotti e servizi a sostegno dell’ambiente. Lo scambio di idee che abbracciano

la causa ambientale potrebbe inoltre velocizzare e migliorare il raggiungimento dell’obiettivo di

ogni singolo. Inserire tale spazio all’interno di una piattaforma con le caratteristiche di un social

network permetterebbe di avvicinare più utenti al mondo ecologico in modo più “friendly” e

familiare, e di lasciarli liberi di esprimere la propria creatività anche solo con immagini, video, file

audio.