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E DILIA 2000 .it Speciale “Software e tecnologia” Quotidiano online di edilizia dedicato ai professionisti del settore Architettura e informatica Professione digitale? Abitazione automatizzata La casa domotica H2D GIS & WEBGIS Open Source Approccio Open Source e applicazioni Si riparla di Riforma delle Professioni Professionisti in lotta Il piano metropolitano di Bari 2015 Tra i primi 100 “non fannulloni” della PA Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, CNS S1/BA - € 2,00 - Anno 2008 Numero 3 In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di BARI per la restituzione al mittente previo pagamento resi

Edilizia - Speciale "software e tecnologia"

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Edizione speciale della rivista creata da edilia2000.it : sotto inchista la tecnologia e i software per l'edilizia

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EDILIA2000.it

Speciale“Software e tecnologia”

Quotidiano online di edilizia dedicato ai professionisti del settore

Architettura e informaticaProfessione digitale?

Abitazione automatizzataLa casa domotica H2D

GIS & WEBGIS Open SourceApproccio Open Source e applicazioni

Si riparla di Riforma delle ProfessioniProfessionisti in lotta

Il piano metropolitano di Bari 2015Tra i primi 100 “non fannulloni” della PA

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4 Speciale “Software e Tecnologia”

sommario

Direttore responsabileArch. Alessandro Robles

Direttore editorialeArch. Lorenzo Margiotta

redazioneHanno collaborato a questo numero:- Ing. Nicola Maiellaro- Arch. Valentina Caprioli- Maurizio Margiotta- Dominika Sochan

EditoreEvolution City Group S.a.S.di Maurizio Margiotta & C.

registrazioneTestata giornalistica registrataRegistrazione del Tribunale di Barin. 33/07 del 4 Ottobre 2007Iscrizione al ROC n. 16655

PubblicitàCamilla Maioranotel. [email protected]

Contattitel. 080-2146234fax 080-2146236email: [email protected]: www.edilia2000.it

Speciale“Software e Tecnologia”Anno 2008 - Numero 3

© Diritti di riproduzione riservati

arTiCoLi Arch. Lorenzo Margiotta

5 architettura e informatica Professione digitale?

Ing. Nicola Maiellaro

6 Gis & WEBGis open source Approccio Open Source e applicazioni

Arch. Lorenzo Margiotta

9 si riparla di riforma delle Professioni Professionisti in lotta

12 abitazione automatizzata La casa domotica H2D

13 il piano metropolitano di Bari 2015 Tra i primi 100 “non fannulloni” della PA

soFTWarE Soluzioni Informatiche

9 soluzione Edile

Graphisoft

10 archicad 12 e artlantis studio

PuntaNet

13 Gestione Cantieri

Interstudio

14 Domus.Cad e DigiCad 3D

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www.edilia2000.it Speciale “Software e Tecnologia” 5

Lo studio professionale dell’ar-chitetto è cambiato negli ultimi quindici anni, anche a

seguito di nuovi strumenti di lavoro.I vecchi tavoli da disegno, gli obsoleti tecnigrafi e molte altre strutture di supporto ai vari fogli progettuali (sia cartacei che in lucido, fotografici o acetati) sono andati in soffitta, smon-tati o quantomeno solo abbandonati e non rottamati per semplice valore nostalgico.Le tecnologie informatiche hanno invaso poderosamente il mondo della progettazione architettonica trasfor-mando notevolmente la professione dell’architetto e dell’ingegnere vecchio stampo.Tutte le novità offerte dall’avvento di mezzi di comunicazione più veloci, fotocamere e telecamere digitali, ma principalmente dalla novità di Inter-net, dei vari computer, monitor, scan-ner d’immagine, stampanti e plotter, hanno radicalmente trasformato l’ap-proccio e l’elaborazione del progetto professionale.Ma al di là dell’uso pratico, ammi-nistrativo o contabile dei computer, gli architetti sono stati investiti dall’avvento del CAD, il software che consente l’utilizzo del computer nel disegno e nella progettazione vera e propria.Il Computer Aided Design (CAD), cioè la Progettazione Assistita da Ela-boratore, indica il settore dell’infor-matica volto all’utilizzo di tecnologie software e in particolare della com-puter grafica per supportare l’attività di progettazione di manufatti sia reali che virtuali.Uno dei più evidenti vantaggi, infat-ti, nell’utilizzo di un sistema CAD rispetto all’impiego di tecniche tradi-zionali, consiste nella grande facilità e rapidità con cui è possibile disegnare e modificare, anche in modo radicale un disegno per correggerlo o per cre-arne una differente versione.La possibilità, poi, di duplicare di-segni esistenti -per generarne nuovi mediante opportune cancellazioni e modifiche- costituisce un’altra utile possibilità di utilizzo dei sistemi CAD in particolare qualora il disegnatore si trovi a realizzare disegni che presenta-no forti similarità con tavole prodotte in precedenza.In questi ultimi anni, quindi, si è av-vertito il volto nuovo di un mestiere

che ha visto sostituire la matita con il mouse, la carta da disegno con lo schermo del computer.L’abilità di visualizzare graficamente “a matita”, un’architettura immagina-ta è stata quasi totalmente soppiantata dalle rapide trasformazioni operate dai software CAD.Non va sottaciuto inoltre che l’uso di Internet ha permesso a tutti i tecnici di settore, e quindi anche agli archi-tetti, di ottenere dati, informazioni, immagini, aggiornamenti in tempo reale, con possibilità di conoscenza impensabili in precedenza. Ma tutto ciò ha potuto trasformare il nucleo stesso della professione?Siamo sempre di fronte alla vecchia, autorevole professione di chi partecipa attivamente alle trasformazioni dello spazio umanizzato, oppure ci si trova di fronte ad un’evoluzione ormai inar-restabile, che fa leva unicamente sulle informazioni acquisibili da Internet?Penso proprio di no.Va precisato infatti che quanto pre-cedentemente ricordato non cambia il serio approccio che si deve avere quando si ha intenzione di progetta-re.Alcuni hanno anche ipotizzato che “l’informazione è la materia prima dell’architettura” e che quindi l’appro-do di Internet negli studi professionali ha modificato il concetto stesso di ar-chitettura. Ritengo però che le qualità di base e le esperienze tecniche che un architetto deve possedere, come una preparazione esauriente ed un’appren-distato operativo, non possano essere soppiantate.E’ vero che tramite Internet si possono trasmettere informazioni riguardanti la nostra disciplina, ma non ritengo che quello dell’architettura sia il campo più avvantaggiato da Internet a fronte di altri che ormai non ne possono più fare a meno.E’ certamente positivo che, nella fase di ricerca, l’architetto possa ricevere dati provenienti da centri specifici d’informazione, sedi universitarie, musei, produttori di materiali e si-stemi costruttivi, ma ciononostante le suddette informazioni non costi-tuiscono affatto la “materia prima dell’architettura”.In questi ultimi tempi ci siamo abituati alle “architetture cartolina”, alle opere di grandi architetti che spessissimo non badano molto alla funzionalità

stessa del costruito.Come ha affermato il prof. Antonino Saggio, “un edificio non è più buono solo se è solido, spazialmente ricco e vivibile, ma lo è perché rimanda ad altro da sé. Libeskind fa una Z drammatica per raccontare il dramma dell’olocausto, Eisenman un ballo di zolle telluriche per la sua chiesa, Geh-ry un fiore di loto nel suo auditorium, Domenig crepacci che si scontrano nella sua casa”.A questo punto ci domandiamo se queste ed altri grandi opere architetto-niche si riescono a realizzare oggi per l’ausilio stretto delle nuove tecnologie informatiche o perché è cambiata l’aspettativa stessa della buona archi-tettura?Con queste operazioni immobiliari, con questi ed altri interventi delle grandi firme -le cosiddette “archi-star”- si vaporizza l’architettura, che diventa una specie di cipolla a strati, un effetto di superfici e niente spazio. L’architettura è ridotta al rango di semplice tessuto perdendo la volume-tria e l’essenza stessa del costruire.Contro le archistar ed il loro sistema si è scagliato spesso anche il prof. Fran-co La Cecla (architetto di formazione e successivamente esperto di studi antropologici) dichiarando: “Sono artisti al servizio dei potenti di oggi. Sono grandi, abilissimi professionisti addetti a stupire e richiamare il grande pubblico con trovate che hanno po-chissimo di un edificio e moltissimo invece di una messa in scena.Costruiscono enormi cartelloni pub-blicitari sedotti da un foglio accar-tocciato” (vedasi il Frank Gehry del Guggenheim di Bilbao nel film a lui dedicato da Sidney Pollack).Ci auguriamo solo che l’Italia, dopo anni di oscurantismo architettonico, insegui pure le grandi firme architet-toniche ma punti a creare con esse un nuovo percorso culturale.

EDiToriaLE

Arch. Lorenzo Margiotta

architettura e informaticaProfessione digitale?

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6 Speciale “Software e Tecnologia”

arTiCoLi

INTRODUZIONEUno degli obiettivi del progetto Inter-reg “Albania: conoscere, comunicare, condividere” era quello di dotare le comunità locali di strumenti utili per conseguire un miglioramento compe-titivo del sistema turistico-culturale, offrendo nuove opportunità lavorati-ve e di più alto valore.

In linea con le più recenti tendenze nella gestione del patrimonio cultura-le, che considerano indispensabile l’in-tegrazione del patrimonio intangibile, naturale e culturale con la partecipa-zione dei cittadini e la diffusione delle informazioni, il progetto ha inteso sviluppare un sistema informativo ter-ritoriale (in inglese GIS) - accessibile in rete (WEBGIS) - sui beni culturali in Albania, tenendo nel dovuto conto le relative specificità: scarsa diffusione dei GIS; bassa velocità delle linee; 800x600 risoluzione media dei moni-tor; risorse economiche limitate.Quest’ultima specificità ha indotto ad implementare soluzioni open source tra loro integrate, sviluppando specifiche procedure semplificate per utilizzare dati prodotti dai partner di progetto con diversi formati.

APPROCCIO OPEN SOURCE E APPLICAZIONINel software open source (OS) il co-dice sorgente è disponibile per essere

modificato e distribuito al pubblico; in accordo con quanto stabilito nel 1984 dal progetto GNU, un pro-gramma OS è:utilizzabile per qualsiasi finalità e ridi-stribuito al pubblico;adattabile ai propri scopi e/o miglio-rabile e ridistribuibile al pubblico.Proprio per essere studiato e modifica-to, il programma deve essere disponi-

bile in formato non compilato, ovvero il codice sorgente deve essere aperto (da qui il nome “open source”). La ridistribuzione è regolamentata da un “copyleft”, la licenza GPL (General Public License), che per-mette a chiunque di modificare un software esistente distribuito con tale licenza e ridistribu-irlo a sua volta an-che a pagamento, purché fornisca il codice sorgente. Questo metodo,

apparentemente contraddittorio per lo sviluppatore - il lavoro prodotto non è coperto da copyright – favo-risce la diffusione e il miglioramento del software; alla vendita di un pro-dotto “general purpose” si sostituisce lo sviluppo di soluzioni ed eventuali personalizzazioni, a vantaggio anche dell’utente finale: le risorse necessarie per sviluppare specifiche soluzioni e fornire assistenza tecnica comportano dunque ricadute a livello locale, favo-rendone la crescita non solo intellet-tuale ma anche economica.Proprio per questo motivo, per lo sviluppo del progetto è stato scelto l’approccio open source, superando la precedente fase di sviluppo di applicativi basati su software “free” e proprietario, con cui è stato realizzato S.I.T.I. Ofanto - sistema informativo territoriale integrato consultabile in rete, ritornando, in definitiva, alla fase iniziale di sviluppo software GIS (fig. 1) consolidatasi all’inizio degli anni ‘90. A seguito di numerose prove ed anche in relazione anche alle esigenze dei partner, per la gestione del SIT è stato selezionato il software QuantumGIS,

verificato “sul campo” anche in oc-casione del corso di specializzazione “Tecnico Esperto in Tecnologie Digi-tali e Sistemi Informativi Territoriali peri i Beni Culturali” - finanziato dalla Regione Puglia, sviluppando applicazioni sui comuni di Bitonto, Conversano e Terlizzi.ITC-CNR ha contribuito alla fase di test del software proponendo correzioni e miglioramenti recepiti dal team internazionale di sviluppo, oltre a far elaborare la traduzione in albanese dell’interfaccia e ad elaborare specifiche funzionalità aggiuntive di seguito illustrate.Il programma “dxf_to_shp” consen-te di trasformare i dati dal formato comunemente usato nelle ammini-strazioni pubbliche per la gestione grafica dei progetti a quello standard dei SIT; rispetto ad altri programmi, è possibile riprodurre anche i testi con l’inclinazione originaria.

Il plug-in “table_joiner” consente di unire due archivi - tipicamente agli oggetti grafici presenti nella docu-mentazione prodotta dalle pubbliche amministrazioni (eventualmente generati mediante il precedente programma) vengono collegati i dati di un’altro archivio esterno, conte-nente ulteriori informazioni messe a disposizione da altri enti coinvolti negli obiettivi del progetto; la fase di acquisizione della documentazione risulta pertanto indipendente dalla gestione dell’ambiente cartografico,

Gis & WEBGis open source

Ing. Nicola Maiellaro

Istituto per le Tecnologie della CostruzioneSede di Bari

[email protected] www.ba.itc.cnr.it

1 MAIELLARO, N., 2005, Valoriz-zazione dei Beni Culturali e am-bientali della Valle Dell’Ofanto, MondoGIS n.48, maggio-giugno 2005, pp. 33-36

2 BARBANENTE A., MAIELLA-RO N., 1993, Sistemi informativi urbani e ipertesti, Cnr - Istituto per la Residenza e le Infrastrut-ture Sociali, Quaderno n. 12, Bari.

3 In questo caso i fondi fanno riferimento al progetto “Viridia”, Regione Puglia, Programma operativo Regionale 2000-2006, Programma regionale per la so-cietà dell’informazione, Misura 6.2 – Società dell’Informazione. INIZIATIVE A SOSTEGNO DEL SISTEMA DELLE IMPRESE E DELLE PROFESSIONI.

Fig.1 – GIS e WEBGIS in ITC-CNR dal 1993 al 2008

Fig. 2 – QGIS: Collocazione degli edifici vincolati nel centro storico di Berat

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consentendo di ottimizzare tempi e risorse.

Il plug-in “pmapper_export” consente successivamente di produrre interatti-vamente il file contenente i parametri necessari per la pubblicazione in rete del GIS mediante Pmapper. In particolare è possibile (per ciascun layer di tipo vettoriale):attivare i campi da usare nella ricerca;attivare i campi da usare come col-legamento a immagini e documenti presenti sul server (se esterni, è suf-ficiente scrivere l’indirizzo completo); assegnare ai valori di un campo usato in legenda una bitmap a scelta dell’utente;selezionare il campo contenen-te le etichette da visualizzare secondo l’angolo contenuto in un campo per gli shapefile puntuali, oppure secondo l’andamento medio della po-lilinea per quest’altro tipo di shapefile.

A consolidamento dell’espe-rienza maturata in occasione del già menzionato corso di specializzazione “Tecnico esperto in tecnologie digitali e sistemi informativi territoriali per i beni culturali” organiz-zato da ITC-CNR, è stato inoltre sviluppato un sito web per l’apprendimento dei si-stemi informativi territoriali,

comprensivo di lezioni “passo-passo” applicate a casi reali utilizzando Quantum-GIS.Ulteriore problema presentatosi ha riguardato la cartografia; sono attual-mente disponibili 363 fogli di mappa in scala 1:25.000 georeferenziati nel sistema nazionale albanese; conside-rata l’impossibilità di riproiettare i ra-ster, ne è stata elaborata una versione nel sistema internazionale.Le applicazioni sviluppate riguardano la città di Berat e il territorio Alba-nese:la prima, durante una fase di sta-ge - cui hanno partecipato i tecnici dell’Istituto per i Monumenti della Cultura di Tirana, fina-lizzata ad acquisire competenze sull’impiego di Quantum Gis mediante lo sviluppo di un’ap-plicazione al centro storico di Berat (fig.2);la seconda, intesa a localizzare sul WebGIS Pmapper (fig.3) i cinquanta siti selezionati dal partner Istituto per i Monu-menti di Tirana (in corso di pubblicazione su www.ba.itc.cnr.it/webgis).

CONCLUSIONISi prospetta dunque uno scenario futuro in cui le co-munità locali potranno dare riconoscibilità e visibilità al

patrimonio architettonico “minore” - altrimenti destinato al degrado e all’oblio - attraverso un uso sempre più generalizzato di soluzioni open source (tra cui, un’applicazione per la navigazione su itinerari “off roads”, mediante NAVIT). In definitiva, procedure e tecnologie sviluppate riducono le risorse da utilizzare per condividere le informazioni in rete su base territoriale, essendo i costi limi-tati all’autoformazione del personale e alla rielaborazione di informazioni usualmente già patrimonio degli Enti interessati.

Fig. 2 – QGIS: Collocazione degli edifici vincolati nel centro storico di Berat

Fig. 4 – Pmapper: visualizzazione dei risultati della ricerca dei siti che richiedono urgenti interventi

Fig. 3 – QGIS: Fasi di consultazione

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Non può che essere apprezza-bile la disponibilità eviden-ziata dal Ministro della Giu-

stizia On. Alfano a giungere in tempi brevi ad una riforma delle professioni intellettuali che gli Ordini e Collegi reclamano da anni.Anche la Federarchitetti, il Sindacato Nazionale Architetti Liberi Professio-nisti, ha appreso con soddisfazione che il nuovo Governo intende affrontare con la dovuta determinazione l’annoso problema della riforma delle professio-ni.Dopo oltre trent’anni di dibattiti, incontri, proposte e discussioni, i vari Governi succedutisi non sono riusciti a porre sotto esame singolarmente ciascun Ordine e Collegio e ciascuna professione ad essi collegata al fine di verificare la sussistenza di quelle carat-teristiche che ne consentano l’ammis-sione alla considerata categoria delle professioni intellettuali di interesse generale.Del resto, per quanto concerne la professione di architetto e/o ingegnere, come già testimoniato dal contenuto

di decine di disposizioni normative, sarà sempre agevole dimostrare come essa sia connessa alla salvaguardia della sicurezza, interesse pubblico certamente meritevole di tutela anche se non sancito espressamente dalla Co-stituzione, ed alla qualità della vita dei singoli cittadini.A tale riguardo non va sottaciuto che il Disegno di Legge sulla Qualità dell’Architettura, richiesto dal Consi-glio Nazionale degli Architetti e pre-annunciato dal Ministro On. Bondi in occasione del Congresso Mondiale UIA di Torino, è stato approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri ed è già all’esame della Conferenza Unificata.Ben venga quindi, dopo l’iniziativa in-trapresa dal Comitato promotore per la presentazione del disegno di legge di iniziativa popolare “Riforma dell’ordi-namento delle professioni intellettua-li”, una vera fase di dialogo stretto tra Governo e Comitato Unitario delle Professioni al fine di interpretare final-mente in chiave moderna e definitiva il ruolo che il professionista deve svolgere

oggi con la sua attività nel contesto del mercato globale.Forte e netta è la scelta di campo: la professione intellettuale non può essere assimilata alla prestazione anonima dei servizi commerciali e imprenditoriali.I professionisti - ha sempre ribadito il portavoce del CUP, Arch. Raffaele Si-rica - rappresentano un patrimonio di conoscenze di inestimabile valore per il nostro Paese.Infatti per la sua natura di attività di interesse generale, la professione in-tellettuale è fondata sul sapere e sulla conoscenza specializzata e prevede una componente fiduciaria dell’incarico soprattutto per il valore degli interessi del cittadino, che devono essere tu-telati dal professionista sulla base di un’etica che è estranea invece alla logica dell’impresa. La logica del dialogo tra tutte le parti in causa, che è mancata nelle ultime vicende relative alla con-versione in legge del decreto varato nel giugno 2006 dal Governo precedente, deve essere il presupposto basilare per una corretta e rapida riforma delle professioni intellettuali.

si riparla di riforma delle ProfessioniProfessionisti in lotta

Arch. Lorenzo Margiotta

arTiCoLi

Soluzione Edile è un software gestio-nale che da oltre sei anni l’azienda Soluzioni Informatiche ha messo a servizio delle imprese edili ed impian-tistiche in tutta Italia, contraddistinto da grande flessibilità, semplicità di utilizzo, ma soprattutto sviluppato in collaborazione e secondo le esigenze e le direttive di esperti del settore.Potenza, affidabilità e flessibilità si fondono in esso, consentendo agli utenti di seguire e gestire tutte le fasi dei lavori: dalla finanziaria alla logi-stico-documentaria. Un software che cerca, quindi, di rispondere a tutte le esigenze delle aziende edili, ma che soprattutto è in continua evoluzione, sempre pronto ad ampliarsi di funzio-ni e personalizzazioni per rispondere anche alle esigenze più particolari. L’unico davvero in grado di determi-nare in maniera semplice, funzionale ed intuitiva gli utili e le spese.Soluzione Edile consente, con pochi click, di gestire i cantieri, gli ordini, i documenti di trasporto e le fatture dei fornitori (scannerizzandoli e ad-debitandoli ai cantieri), l’emissione

dei preventivi, dei Sal e delle fatture, le giornate lavorative degli operai, gli automezzi, i pagamenti, i conti cor-renti movimentati e la prima nota, e molto altro ancora. Il vantaggio principale, come si può evincere, è il controllo costante, at-traverso veloci e semplici comandi, di ogni fase del proprio lavoro, con la corrispettiva ottimizzazione dei tempi, ma soprattutto delle risorse economiche, monitorando gli incassi e riducendo le spese.Il software è stato inoltre studiato in ogni dettaglio per essere graficamente fruibile e facile da utilizzare in ogni funzione anche senza essere esperti di informatica. È tuttavia possibile ricevere una di-mostrazione delle sue funzionalità; a tal scopo è offerta la possibilità di provare il software gratuitamente per 30 giorni, tramite una versione De-mo scaricabile dal sito dell’azienda, e contestualmente ricevere assistenza tecnica e un corso di formazione al corretto utilizzo del software senza alcun impegno all’acquisto.

Per informazioni:Soluzioni InformaticheVia D. Scarlatti, 3180046 San Giorgio a Cremano (NA)Tel. 0817716539 - Fax 0815741658info@soluzioniinformatiche.infowww.soluzioniinformatiche.info

soluzione EdileCostante e preciso monitoraggio dei lavori e dei cantieri

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10 Speciale “Software e Tecnologia”

Nuovi moduli per la gestione delle vetrate strutturali e delle scale e mag-giore velocità di elaborazione sono solo alcune delle nuove caratteristiche della versione 12 del programma di progettazione architettonica di Gra-phisoft che si integra perfettamente con Artlantis Studio potente stru-mento di rendering 3D e di gestione delle animazioni e dei panorami VR della Abvent.

3DLife presenta per la Basilicata e le province di Bari e Foggia la nuova release 12 di Archicad con le sue nu-merose implementazioni tra le quali spicca sicuramente il modulo Curtain Wall, in grado di gestire parame-tricamente vetrate strutturali e altri elementi tridimensionali di facciata. Con l’innovativa funzione, non solo si possono mettere a punto le macro-strutture nel loro complesso in modo semplice e intuitivo, ma ogni singolo componente che fa parte della ma-crostruttura stessa (vetrate strutturali, pareti modulari, ma anche parapetti) può essere editato singolarmente in

tutte le sue va-riabili costitu-tive. Il modulo Curtain Wall gestisce geome-trie di pianta circolari, poli-gonali o miste ed è in grado di trattare struttu-re stratigrafiche

complesse, identificando con appositi parametri gli elementi strutturali e distinguendoli dai tamponamenti e degli elementi isolanti, semplificando così il lavoro in cantiere.

Archicad 12 implementa inoltre una novità assoluta per gli applicativi BIM: il Documento 3D; tramite questa funzione il progettista può creare un

documento parametrizzabile a partire da una vista 3D qualsiasi, arricchirlo di quotature e dettagli e impiegarlo per comunicare meglio il progetto a committenti, collaboratori, consulen-ti e maestranze.

Altro fattore da non sottovalutare: la 12 è la versione di Archicad più ve-loce di sempre, in grado di sfruttare appieno la forza di calcolo delle più avanzate piattaforme multiprocessore presenti sul mercato. Velocità signi-fica produttività: con la versione 12, infatti, i progettisti saranno in grado di gestire rendering sempre più com-plessi e tavole ricche di dettagli senza tempi morti dovuti all’elaborazione dei dati inseriti.

Oltre alla velocità di elaborazione, per quanto importantissima per il lavoro quotidiano di uno studio di proget-tazione, i programmatori Graphisoft presentano ai progettisti, con la versione 12 di Archicad, la funzione Unione Intelligente, che consentirà agli utenti di gestire al meglio la collaborazione con professionisti esterni (impiantisti, strutturisti, ecc): il progetto in Archicad può, infatti, essere esportato in dwg e trasmesso ad esempio all’impiantista; una volta che quest’ultimo avrà apportato le proprie correzioni, queste verranno reimportate su un lucido apposito di Archicad e lì “congelate” in attesa dell’approvazione finale del responsa-bile di progetto. Solo quando le mo-difiche saranno vidimate entreranno a far parte del progetto complessivo,

aggiornando in automatico tutti i dati necessari a tutti i livelli.

Archicad 12 introduce anche nuove,

importanti, funzioni per i retini, comprendenti retini immagine, pieni traslucidi trasparenti gestiti percen-tualmente dall’utente, che consenti-ranno agli architetti di preparare tavo-le di progetto per gare o presentazioni senza uscire dall’ambiente Archicad.

Infine la versione 12 propone una serie di miglioramenti per il modulo Stairmaker che consente ora una vi-sualizzazione 2D più flessibile delle scale e aggiunge 4 nuove tipologie alla database già disponibile nella versione 11.

Naturalmente Archicad 12 può espor-tare in tutti i file di disegno più comu-ni compreso il recente DWG 2008 e si interfaccia al meglio con Artlantis Studio della Abvent, anch’esso propo-sto da 3DLife. La release 2 del potente strumento di rendering 3D e di gestione delle animazioni e dei panorami VR si presenta davvero ricca di novità: dalla Full Radiosity al Post-processing inte-grato. Il nuovo motore di rendering con-sente oggi agli utenti (oltre 75.000 architetti in 80 paesi del mondo hanno già scelto Artlantis) di generare immagini con radiosity in tempo reale, direttamente all’interno della finestra di anteprima, accelerando i processi di produzione e garantendo una rappresentazione sempre fedele e precisa delle immagini definitive.

Sorprendente anche la nuova gestione delle condizioni di illuminazione:

archicad 12 e artlantis studio

Rivenditore nazionale:Cigraph S.r.l.www.cigraph.com

Rivenditore Basilicata, provincie Foggia e Bari:3DLiFe S.n.c. via Torraca 76 85100 - PotenzaTel/Fax +39.0971.21.432www.3dlife.it

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Abvent ha aggiunto il “cielo fisico”; dalla versione 2, infatti, il sole, la luna e le stelle interagiscono come fonti di luce fisica con l’illuminazione della scena. Sono anche disponibili differenti tipi di nuvole, dai cirri ai cumulonembi che rendono i cieli delle immagini ancora più fotorealistici. Con la nuova funzione di regolazione della luce, Artlantis 2 bilancia ora i livelli di illuminazione delle scene (albe, tramonti, esterni e interni), consentendo agli utenti di migliorare fino a livelli fino ad oggi impensabili la qualità dell’illuminazione comples-siva delle immagini e delle animazioni 3D. Un altro potente strumento che con-traddistingue questa nuova Release è il Post-processing integrato delle immagini che possono essere ritoc-cate direttamente all’interno del pro-gramma senza bisogno di utilizzare altri strumenti di editazione: il flusso di lavoro risulta così enormemente accelerato. Infine con la Release 2, Artlantis im-porta anche i file DWF, OBJ e FBX e si integra ancor meglio della versione precedente con i più importanti pro-grammi CAD (sono stati aggiornati i plug-in per i DXF, i DWG e i 3DS).

Abvent mette anche a disposizione dei progettisti una nuova, ricchissi-ma, collezione di shaders e oggetti organizzata in ben 29 CD, nei quali sono presenti innumerevoli modelli 3D di alta qualità, quali: persone animate 3D, automobili e shaders di pietre e pavimenti di marmo. Tutti gestibili, nella logica che da sempre contraddistingue Abvent, tramite un semplice processo di drag and drop nella finestra di anteprima 3D.

Cigraph oltre ad essere il distributore per il territorio nazionale di ad Art-lantis 2 e ad Archicad sviluppa anche un’ampia gamma di plug-ins per Ar-chicad in grado di semplificare il lavo-ro quotidiano del progettista: 15 sono i plug-ins fino ad oggi sviluppati. Ad esempio, ArchiQuant che consen-te di ottenere in modo più semplice ed immediato computi metrici esti-mativi legati agli elementi costruttivi (e non solo) dell’Edificio Virtuale ArchiCAD. Un altro esempio è ArchiMaterial che consente una nuova gestione dei materiali di superficie ArchiCAD, organizzandoli in modalità gerarchica (definibile dall’utente), assegnando dei preferiti e utilizzando la tecnica di drag & drop che permette di selezio-nare l’anteprima di un materiale per trascinarla sull’elemento a cui si vuole assegnarlo. Una semplice procedura consente di generare immagini di tessitura reiterabili senza giunzioni assieme ad immagini da usarsi per gli effetti di bump-mapping, trasparenza, ecc. Tutti i plug-ins sviluppati da Cigraph sono stati messi a punto per essere utilizzabili all’interno di ArchiCAD in maniera veloce e intuitiva.

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12 Speciale “Software e Tecnologia”

arTiCoLi

A seguito di un progetto creato grazie a tre aziende leader nei rispettivi ambiti di applicazio-

ne come Siemens, Telmotor e Zenuc-chi arredamento, è stata inaugurata “H2D - Home Domotic Design” a Luzzana in provincia di Bergamo.H2D è una realizzazione dimostra-tiva (a scopo residenziale) di ampie superfici, ricreata nello showroom di Luzzana da Zenucchi Arredamento.La proposta è nata con la volontà di creare una “casa intelligente”, per-fettamente funzionante, nella quale poter creare un ambiente domestico opportunamente progettato e tecno-logicamente attrezzato, al fine di ren-dere più agevoli le attività all’interno dell’abitazione (quali: accensione

luci, attivazio-ne e comando e l e t t rodome-stici, gestione climatizzazione, apertura di porte e finestre, ecc.), di aumen-tarne la sicu-rezza (controllo anti-intrusione, fughe di gas, a l l a g a m e n t i , ecc.). L’allestimento, visitabile per i prossimi tre anni, ha l’obiet-tivo di mostrare

cosa significhi realmente abitare in una casa domotica e quali siano le potenzialità di questa tecnologia, in grado di migliorare la vivibilità di un ambiente domestico.Il sistema domotico è stato realizzato da Telmotor utilizzando la tecnologia Siemens per gli aspetti del comfort e della sicurezza, con l’integrazione di dispositivi in grado di comunicare fra loro.Con esperienze e competenze diverse, i tre partner hanno deciso di puntare su quest’iniziativa con il comune in-tento di proporsi al cliente in modo diverso, non più come fornitori indi-viduali di prodotti, ma come unico interlocutore per un’offerta integrata “chiavi in mano”.L’allestimento della casa permette al visitatore di effettuare un percorso che si snoda nelle diverse stanze dell’ap-partamento: ingresso, soggiorno,

cucina, bagno, zone wellness e fitness, fino alla camera da letto, includendo gli spazi esterni rappresentati dal giar-dino d’inverno e dalla piscina.In ogni singolo ambiente vengono mostrate le innumerevoli applica-zioni di un sistema domotico, che si traducono nella creazione di scenari personalizzati in base alle esigenze individuali.Oggi il concetto di “casa” è cambiato così come sono cambiati i modi di abitare ed i nostri compor tament i che fanno parte della nostra vita e dei nostri bisogni.Realizzare una casa significa af-frontare comples-sità progettuali e costruttive sempre maggiori con un approccio multidisciplinare ed un coordinamento alle varie fasi di pro-getto ed esecuzione impensabili fino a pochi anni fa: appare evidente come l’approccio tradizionale di costruzione realizzato a “strati” separati e sovrap-posti, struttura edilizia, impianti per giungere all’arredamento dei locali, risulti insufficiente ed obsoleto.Al centro di ogni scelta ci deve essere sempre chi abita la casa, il suo stile di vita, le sue necessità, qualunque attività di progetto o applicazione tec-nologica devono essere al suo servizio, gestendo le complessità per rendere effettivamente facile, semplice ed ap-pagante abitare la propria casa con il massimo comfort.Nel concetto di comfort rientrano le funzioni volte a migliorare la qualità dell’abitare e del vivere quotidiano,

quali termoregolazione, azionamenti e motorizzazioni di tapparelle o cancelli elettrici, il controllo dei carichi elet-trici e in particolare l’illuminazione.A tutto ciò non va disgiunto il prima-rio desiderio di sicurezza.E per funzioni di sicurezza si intendo-no, invece, quelle relative all’antintru-sione, controllo accessi, antincendio e

videosorveglian-za.L’attuale re-a l i z z a z i o n e dimostrativa, la “cosiddetta casa H2D” permette di apprezzare dal vivo tutti gli sce-nari possibili.Il più classico prevede che l’in-gresso nell’appar-tamento compor-

ti l’accensione simultanea delle luci e l’apertura automatizzata delle tende, così come l’avvio del riscaldamento o della climatizzazione.Abbinate a queste funzioni “comfort”, ci sono quelle che ruotano attorno al concetto di entertainment. Il sistema domotico può essere infatti impostato per un’accoglienza nella casa di grande suggestione.La programmazione di scenari multi-mediali determina la comparsa, dalla parete o dal soffitto, di grandi schermi sui quali viene proiettato in automa-tico un film, mentre l’hi-fi diffonde musica da casse nascoste dietro alle pareti.L’unica interfaccia utente che appare nella casa è costituita dal display touch screen, tramite il quale si scelgono e si impostano i vari scenari con un menu facile e intuitivo.

abitazione automatizzataLa casa domotica H2D

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www.edilia2000.it Speciale “Software e Tecnologia” 13

Il progetto di e-Democracy del Piano Strategico Metropoli Terra di Bari - realizzato dal Centro di Competenza Oracle di Bari in collaborazione con Sud Sistemi utilizzando le tecnologie semantiche di Expert System ed Ora-cle - è tra i primi 100 “non fannullo-ni” della Pubblica Amministrazione, casi d’eccellenza premiati dal Ministro Brunetta.Il riconoscimento è stato conferito dal Ministro per la Pubblica Amministra-zione e l’Innovazione alle 100 storie di successo, “esempi di grande profes-

sionalità, di innovazione, di coraggio per sperimentare nuove soluzioni tese a ridurre i costi, migliorare i servizi, rispondere meglio alle esigenze di cittadini e imprese”.“Il web semantico per ascoltare i citta-dini”: così è stato riassunto il progetto del Comune di Bari, il cui obiettivo è sviluppare strumenti di e-Democracy che favoriscano la partecipazione atti-va dei cittadini e delle organizzazioni del territorio, sfruttando le potenziali-tà della tecnologia semantica.Dai contributi dei cittadini nei forum

attivi sul portale ba2015.org e dalle trascrizioni delle assemblee pub-bliche, possono infatti emergere proposte ed idee per i trentuno Comuni della Metropoli Terra di Bari.Il progetto impie-ga la tecnologia se-mantica di Expert

System per analizzare ed interpretare automaticamente le opinioni dei cit-tadini, e la piattaforma Oracle RDF per il Web Semantico per la gestione avanzata delle informazioni raccolte.Integrando queste tecnologie inno-vative si possono quindi creare stru-menti di ascolto e di partecipazione in grado di mostrare ai sindaci dei comuni della Metropoli un quadro utile dei suggerimenti e interpretare le opinioni dei cittadini (Quanti hanno espresso parere favorevole per la tale iniziativa? Quanti si sono lamentati? Che riscontro ha avuto sugli abitanti di quel determinato quartiere? etc.).“Siamo felici che sia stata riconosciuta l’eccellenza della Pubblica Ammi-nistrazione” afferma Paolo Poto, Account Manager Public Sector di Expert System “con la quale collabo-riamo con successo da anni in molti progetti innovativi. Il progetto Bari 2015 è un’ulteriore conferma dell’im-portanza della tecnologia semantica per la realizzazione del Semantic Web.”

il piano metropolitano di Bari 2015Tra i primi 100 “non fannulloni” della PA

Da alcuni anni è divenuto indispensa-bile per le imprese operanti nel settore dell’edilizia, avvalersi di strumenti tecnologici all’avanguardia (hardware e software) per snellire i flussi di lavo-ro inerenti la propria attività.Uno dei compiti più ardui, viste le numerose informazioni da acquisi-re, è rappresentato dalla gestione e dall’analisi dei costi che l’impresa so-stiene globalmente e per ogni singolo cantiere. Questa operazione viene effettuata solitamente in diverse fasi:La prima fase consiste nel re-perire tutti i costi e i ricavi acquisiti in contabilità generale e separarli in costi diretti (quelli d i r e t t a m e n t e imputabili a un cantiere) e costi indiretti (quelli legati alla nor-male gestione dell’impresa).La seconda fase consi-ste nel suddividere i costi in sottocategorie in modo da avere sotto controllo le spese effettuate per singo-

la voce (per esempio materie prime, noleggi, energia elettrica, carburanti ecc.).La terza fase consiste nell’analizzare tutti i rapportini giornalieri di can-tiere e calcolare i costi del personale e dei mezzi impiegati separandoli per singolo cantiere.La quarta fase consiste nel riepilogare e analizzare tutti i dati estrapolati nelle precedenti fasi in un unico resoconto che permetta all’impresa di avere una visione d’insieme di tutti i costi e i ricavi per singolo cantiere, il tutto

diviso per centri di costo, mano d’opera, mezzi, ecc.

Tutte queste operazioni vengono effettuate nor-

malmente attraverso l’utilizzo di softwa-re distinti di conta-bilità generale e di cantiere, tuttavia

esistono oggi sof-tware gestionali che

riescono a coniugare in unica procedura tutte le fasi

sopra descritte integrando la conta-bilità generale con la contabilità di

arTiCoLi

L’analisi dei Costi di CantiereCome tenerli sotto controllo in modo efficiente

cantiere. Il software Gestione Cantieri realizzato dalla PuntaNet è uno strumento altamente funzionale e flessibile che include tutti gli strumenti necessari a svolgere correttamente e velocemente tutte le operazioni sopra de-scritte, inoltre adot-ta un’interfaccia grafica intuitiva di facile utilizzo. Il software è diviso in quattro aree strettamente colle-gate tra loro: l’area utilità, l’area conta-bilità, l’area cantiere e l’area statistiche. All’interno di ogni area si trovano i singoli moduli per accedere alle funzionalità pre-viste dal software. Attraverso i moduli dell’area contabilità è possi-bile caricare i documenti (Fatture, DDT, ecc.) gestirne i pagamenti utilizzando lo scadenzario, estrarre la prima nota ecc. Attraverso i moduli dell’area cantiere è possibile gestire le commesse lavori, i rapportini di cantiere, gli operai, i macchinari, le lavorazioni ecc. Infine attraverso i moduli dell’area statistiche è possibile analizzare tutti i dati raccolti durante la normale attività e visualizzarli in ap-positi report che indicano l’andamento dell’impresa.E’ possibile avere ulteriori informazioni sul prodotto e scaricare una versione Demo gratuita dal sito

www.gestione-cantieri.it

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14 Speciale “Software e Tecnologia”

Domus.Cad è un pro-gramma per la proget-tazione architettonica tridimensionale che permette di affrontare il problema del 3D con la stessa semplicità di un progetto tradi-zionale e con la sem-plicità che permette non solo di disegnare, ma di progettare diret-tamente su computer.Gli strumenti di base

di Domus.Cad sono costituiti da un completo insieme di elementi archi-tettonici tridimensionali parametrici: muri, pilastri, travi, finestre, porte, scale, tetti a falda e a padiglione, ele-menti generici orizzontali, verticali o inclinati, ringhiere, infissi ecc.Una esclusiva funzione di fusione dei muri permette la rapida creazione e modifica delle piante più complesse. Il progettista inserisce, modifica, al-lunga, sposta, divide, aggiunge i setti murari senza preoccuparsi mai delle connessioni, che vengono aggiornate automaticamente. La possibilità di

gestire anche muri a spessore variabile o combinati con forme varie è molto importante nel recupero dei vecchi edifici.Un’apposita finestra mostra continua-mente il progetto in tridimensionale, nello stesso tempo nel quale viene disegnato e creato in pianta. Questo unisce la semplicità del disegno in pianta con il più completo controllo della tridimensionalità del lavoro. Le tecniche di Realtà Virtuale usate non solo per delle belle immagini, ma per essere di grande aiuto al progettista nello sviluppo delle sue idee. Si può la-vorare direttamente nella vista 3D. E’ possibile inoltre muoversi all’interno del progetto, simulando il movimento nelle varie direzioni. La gestione interna delle tavole di stampa permette di creare tavole multiple per ogni singolo lavoro. In ogni tavola si possono inserire parti di disegno a scale diverse ed anche parti da disco esterne al disegno corrente. Queste parti vengono aggiornate

automaticamente.Oltre alla vista interattiva a colori, ven-gono generate automaticamente anche viste tridimensionali di tipo tecnico: sezioni, prospettive, assonometrie, prospetti e spaccati. Queste viste pos-sono essere modificate e integrate.Una volta disegnato lo stato attuale e futuro di un progetto, Domus.Cad crea automaticamente la tavola delle demolizioni (gialle) e ricostruzioni (in rosso).Una sofisticata procedura interna di quantificazione permette di visualiz-zare in ogni momento un computo in cui ogni elemento può essere misurato in 12 modi diversi. Computazione gerarchica di oggetti composti.

Domus.Cad

DigiCad 3DDigiCad 3D è un programma avanza-to per la fotogrammetria architettonica e la cartografia. Tramite un assieme di funzioni di elaborazione delle immagi-ni inserite nell’ambiante del suo CAD interno è in grado di affrontare dalle problematiche più semplici a quelle più complesse.Con vari metodi basati sulla conoscen-za di 2, 4 o 5 punti noti è possibile eliminare la deformazione prospettica sia agendo direttamente sull’immagine che su elementi tracciati su di essa. Nel primo caso viene prodotta un’altra immagine priva della deformazione prospettica e in scala, mentre nel caso della digitalizzazione dell’immagine originale, una procedura dinamica produce immediatamente, in parallelo,

il disegno trasfor-mato e in scala. Questo secondo metodo permette anche di valutare preventivamente la qualità dei dati e delle misure prima di proce-dere al raddrizza-mento dell’intera immagine.E’ possibile tra-sformare solo una parte di un’immagine, delimitandola con un poligono. Questo può essere fatto sia delimitando l’immagine ori-ginaria, sia la zona dove viene trasfor-mata.

Il controllo della trasparenza delle immagini permette di sovrapporre tematismi diversi, anche con scale diverse, e foto-grafie di particolari o limitrofe, unendole in una mosaicatura.La corretta mosaicatura è garantita dall’origine comune delle misure note, dalla traspa-renza delle immagini e dalla delimitazione delle stesse. DigiCad 3D è in grado di

unire correttamente più immagini con parti mancanti.Grazie all’uso di una Mesh che si adat-ta alla superficie sulla foto, è possibile riportare in scala su un piano superfici curve sia regolari, come la Torre di Pisa al lato, sia irregolari. Con lo stesso metodo è possibile creare dei foto piani da foto aeree.Oltre alla deformazione prospettica, DigiCad 3D è in grado di eliminare anche la deformazione ottica a barilotto o a cuscino presente in alcuni obiettivi grandangolari. Gestione semplicissima con data base delle fotocamere più usate e la possibilità di correggere an-che immagini eseguite da fotocamere ignote.

interstudio s.r.l.Piazza Monteoliveto 6/a51100 - Pistoiatel. 0573 99291fax. 0573 [email protected]

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