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Una breve introduzione sull'installazione di un sistema cogenerativo in ambito civile e residenziale, le tecnologie attualmente disponibili, i vantaggi in termini economici e i meccanismi di incentivazioni previsti dalla legislazione e dalle normative vigenti.
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Condominio P.T. - Forlì1
LA MICROCOGENERAZIONENEL SETTORE CIVILE
LA MICROCOGENERAZIONENEL SETTORE CIVILE E RESIDENZIALE
Condominio P.T. - Forlì2
LA MICROCOGENERAZIONENEL SETTORE CIVILE
La cogenerazione consente la produzione combinata di energia elettrica e calore. Mentre i sistemi industriali generano principalmente energia elettrica e il calore è un sottoprodotto, i sistemi a microcogenerazione in ambito civile producono principalmente calore generando elettricità come sottoprodotto.I microcogeneratori sono di solito integrati in impianti termici convenzionali, l’energia termica prodotta è sfruttata sia per il riscaldamento che per la produzione di acqua calda sanitaria.Se la macchina soddisfa certi requisiti di rendimento, si parla di CAR (cogenerazione ad alto rendimento), solo con questa qualifica si può accedere ad agevolazioni.
Le tecnologie più usate in ambito civile/residenziale sono quelle che utilizzano motori a combustione interna tradizionali (in genere monocilindro) oppure motori stirling. La spesa si aggira sui 2500-3500 € per kW elettrico installato, elevata se confrontata ad altre tecnologie.
La convenienza economica dell’impianto nelle applicazioni con fiscalità civile è data soprattutto dalla riduzione sull’accisa sul combustibile utilizzato e dall’autoconsumo dell’energia prodotta, oltre che, anche se in maniera minore, dagli incentivi riconosciuti. Per ottenere una buona redditività dell’impianto, è importante ottenere un alto fattore di carico, dimensionando l’impianto per l’autoconsumo ed esercendolo per un numero elevato di ore anno. Se il microcogeneratore produce più energia di quello che è il fabbisogno, può non essere conveniente mantenerlo in funzione. In fase di studio di fattibilità è quindi fondamentale un’ottima conoscenza dei carichi elettrici e termici.
APPLICAZIONI
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LA MICROCOGENERAZIONENEL SETTORE CIVILE
CONFIGURAZIONE IMPIANTISTICA TIPO per usi abitativi
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LA MICROCOGENERAZIONENEL SETTORE CIVILE
TECNOLOGIE ATTUALMENTE DISPONIBILI SUL MERCATO ad uso civile/abitativo
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LA MICROCOGENERAZIONENEL SETTORE CIVILE
Gas Naturale 2,15 mc/h ca.
(20,5 kW)
5,5 kWe
14,8 kWtCOGENERATORE
con motore a comb. internaDachs
ηe=0,27ηt=0,61
microCOGENERATORE TIPO(con modulo condensazione fumi)
ELETTRICO
TERMICO
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LA MICROCOGENERAZIONENEL SETTORE CIVILE
LA DEFISCALIZZAZIONE DEL GAS METANOParticolare interesse assume l’aspetto della Defiscalizzazione Gas Metano. In base alle disposizioni fiscali in materia di combustibili, gli idrocarburi fossili sono soggetti al pagamento di un’accisa e un’addizionale regionale, variabile in base alla localizzazione geografica, ed infine l’imposta sul valore aggiunto (IVA).L’accisa pagata sul gas per combustione per usi civili sopra i 1500 m3 è pari a 0,186 €/m3. Una quota del gas che uso per il microcogeneratore è soggetto all'accisa per usi agevolati (0,0004493 €/m3 di combustibile utilizzato per produzione di energia elettrica cogenerativa). Per usi civili posso stimare un risparmio sul costo del gas di 20-25€ ogni 1000 kWh elettrici prodotti (per usi industriali il risparmio è sensibilmente minore partendo da un’accisa perché godono già di accisa agevolata). Occorre istruire una pratica comunicando le letture lato elettrico in modo che il proprio fornitore ci riconosca una quota defiscalizzata sulla fornitura (per microcogenerazione la procedura può essere semplificata).
LO SCAMBIO SUL POSTO PER L’ENERGIA ELETTRICA PRODOTTAIl regime che si utilizzerà per la valorizzazione dell’energia elettrica prodotta sarà quello del cosiddetto “scambio sul posto”, a cui è possibile avere accesso per unità cogenerative inferiori ai 200 kWe. Capita spesso infatti che si produca più energia elettrica di quella necessaria all’utente.Lo scambio sul posto consente a un consumatore di energia elettrica che contemporaneamente produce energia tramite microcogenerazione di immettere in rete l’energia prodotta e non consumata. Si permette al soggetto di pagare solo la differenza tra il valore commerciale dell’energia consumata e il valore di quella immessa in rete, mediante il cosiddetto conto scambio. Il soggetto previsto a supervisionare e ad erogare il credito in denaro realizzato dall'utente è il GSE. Il valore economico attribuito all'energia elettrica è dipendente dal contratto di fornitura dell'utente.Il risparmio è molto dipendente dagli orari di utilizzo e può essere quantificato tra i 10 e i 20€ ogni 1000 kWh elettrici prodotti.
Sull’energia elettrica prodotta e autoconsumata in abitazioni è fatto obbligo il pagamento di 0,0227 €/kWhe se vi è obbligo di denuncia officina elettrica. Per microcogenerazione questa quota annua può essere anche forfettizzata.
DEFISCALIZZAZIONE del COMBUSTIBILE E REGIMI INCENTIVANTI
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LA MICROCOGENERAZIONENEL SETTORE CIVILE
GLI INCENTIVI PER LA COGENERAZIONE – I CERTIFICATI BIANCHI
Ai sensi dell’art. 6 del Decreto Legislativo 8 febbraio 2007, n. 20, le unità di cogenerazione riconosciute ad alto rendimento accedono al meccanismo dei Titoli di Efficienza Energetica (Certificati Bianchi) secondo le modalità indicate dal DM 5 settembre 2011, per un periodo di 10 anni solari, a decorrere dal 1°gennaio dell’anno successivo alla data di entrata in esercizio dell’unità. Devo installare i contatori sia lato elettrico che termico e comunicare le letture a consuntivo in fase di richiesta incentivo. La pratica si fa entro marzo e per l’anno solare precedente. Il valore del contributo si calcola attraverso una formula quantificando il risparmio che ottengo facendo cogenerazione rispetto al caso in cui prelevassi energia dalla rete e producessi calore con una caldaia convenzionale. Questi sono in pratica titoli di borsa e sia per farne richiesta che per monetizzarli vendendoli sul «mercato dei titoli ambientali» occorre avvalersi di una Società di Servizi Energetici come può essere Casadei&Pellizzaro. Il risparmio dipende da molti fattori ma si può stimare che il contributo oscilli tra gli 8-12 € ogni 1000 kWh elettrici prodotti.Non sono invece previsti incentivi come detrazioni fiscali o conto energia.
Esiste anche una scheda standard (la 21 T) per la richiesta dei certificati bianchi che però ha delle franchigie da raggiungere per poter essere usata, ciò significa che occorre accorpare più installazioni per poterne beneficiare, di qui il suo scarso impiego. L’entità dell’incentivo riconosciuto è comunque comparabile con quello dei titoli per CAR.
DEFISCALIZZAZIONE del COMBUSTIBILE E REGIMI INCENTIVANTI
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LA MICROCOGENERAZIONENEL SETTORE CIVILE
ANALISI COSTI/BENEFICI
Controvalore orario costo combustibile compresa la quota defiscalizzata.
€ 1,59( 2,15 mc x 0,74€/mc )
Controvalore orario costo manutenzione full-service.
€ 0,18
Controvalore orario costo energia elettrica autoprodotta rispetto a prelievo da rete
calcolato come media ipotizzata tra autoconsumata/scambiata/venduta.
€ 0,90( 5,5 kWh x 0,165 €/kWh )
Controvalore orario costo energia termica prodotta con cogeneratore rispetto a
produzione con caldaia a condensazione e relativo costo manutenzione.
€ 1,36( 14,8 kWh x 0,092 €/kWh )
Totale costi esercizio.€ 1,77
Totale risparmi/minor costi.€ 2,26
Risparmio netto orario.€ 0,49
se considero 4000 ore di funzionamento annue il risparmio ammonta a circa 2000€ a cui va sommata la quota di incentivo (Certificati Bianchi), pari a circa altri 200€.
Esempio CALCOLO DEL RISPARMIO ORARIO per COGENERATORE 5,5kWe (IVA inclusa)
MICROCOGENERATORE
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LA MICROCOGENERAZIONENEL SETTORE CIVILE
GRAZIE PER L’ATTENZIONE