L'importanza dei formati aperti per la crescita della società civile

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1. 2 Italo Vignoli Presidente Onorario LibreItalia Cofondatore The Document Foundation Condividere la conoscenza attraverso i documenti: l'importanza dei formati standard e aperti per la crescita della societ civile 2. 3 3. 4 Primi Documenti 4. 5 PC IBM: Piattaforma Standard 5. 6 6. 7 PDF: Standard Proprietario John Warnock Postscript (1980) Camelot (1990) PDF (1992) Camelot la visione PDF la tecnologia Concepito per essere uno standard aperto Multipiattaforma Font a metrica variabile 7. 8 HTML: Standard Aperto E' stata la standardizzazione del formato HTML che ha consentito il decollo del web. E non solo il fatto che sia uno standard, ma il fatto che sia aperto e libero da royalty. [...] Se HTML non fosse stato libero e aperto, e fosse stato una tecnologia proprietaria, allora sarebbe nato il business della vendita di HTML e di tutti i prodotti concorrenti: JTML, LTML, MTML, ... [...] Questo significa che abbiamo bisogno degli standard, perch questo evita la competizione sulla tecnologia a questo livello, e alimenta il business del valore aggiunto costruito sulla piattaforma. Tim Berners-Lee (W3C, inventore del world wide web) 8. 9 Interoperabilit significa capacit di condividere le informazioni e la conoscenza utilizzando i sistemi ICT (information e communication technology), e i diversi processi di business che li utilizzano. European Interoperability Framework, IDABC Definizione di Interoperabilit 9. 10 Formato Standard Sviluppato da un ente neutrale Consenso tra software vendor e utenti finali Costruito come standard aperto Nessun componente proprietario o incapsulato Implementazione nativa libera Verifica del formato indipendente dal vendor Agnostico verso l'utente Apertura/salvataggio senza condizioni 10. 11 Formato Aperto E' indipendente da un unico software (e vendor) E' interoperabile, perch permette una condivisione trasparente dei dati tra pi sistemi eterogenei E' neutrale, perch non costringe l'utente a usare uno specifico software, ma lascia un'ampia scelta E' perenne, perch tutela il patrimonio di informazioni nel tempo di fronte all'evoluzione della tecnologia 11. 12 Open Document Format la scelta che permette di scegliere 12. 13 Definizione di ODF ODF specifica le caratteristiche di un formato dei file basato su XML e indipendente sia dalla piattaforma che dalle applicazioni, cos come le caratteristiche delle applicazioni che scrivono, leggono ed elaborano questi file. Lo standard pu essere usato per la redazione, la modifica, la visualizzazione, lo scambio e l'archiviazione di documenti di testo, fogli elettronici, presentazioni, illustrazioni, grafici, e altri documenti utilizzati dalle applicazioni di produttivit personale. 13. 14 ODF Non legato ai prodotti un unico vendor. Non compatibile con i prodotti di un unico vendor. Non rappresenta una scelta a favore n del software proprietario n del software open source. Non limita la scelta delle applicazioni per creare ed elaborare le informazioni, n oggi n in futuro. 14. 15 Font Libere 15. 16 ODF alla Base dell'Interoperabilit SW Contenuto Vecchio Stile Contenuto strettamente legato all'applicazione che lo genera Controllo in mano a chi sviluppa l'applicazione e non all'utente SW SW SW Contenuto Nuovo Stile Contenuto rappresentato attraverso uno standard aperto che non viene controllato da un unico vendor, per cui pi applicazioni possono crearlo e modificarlo Controllo in mano all'utente e non al software vendor 16. 17 Stack ODF 17. 18 Documento = Contenitore 18. 19 CONTENT.XML 19. 20 Evoluzione di Open Document Format 20. 21 Standard ? 21. 22 Processo di Standardizzazione di OOXML 22. 23 Office Open XML 23. 24 Stack OOXML 24. 25 Processo di Standardizzazione ODF Basato sul formato XML di OOo 12 dic 2002: sottoposto a OASIS 1 mag 2005: rilascio dello standard ODF da parte di OASIS 16 nov 2005: sottoposto a ISO/IEC JTC1 con le regole della Publicly Available Specification (PAS) 3 mag 2006: approvazione dello standard ISO/IEC IS 26300 720 pagine in 1239 giorni OOXML Basato sul formato XML di Office 2003 15 dic 2005: sottoposto a ECMA 31 dic 2006: standard ECMA approvato dalla Ecma General Assembly 31 gen 2007: sottoposto a ISO/IEC JTC1 con le regole della FastTrack 31 mar 2008: approvazione dello pseudo-standard ISO/IEC 7200 pagine in 838 giorni 25. 26 ODF e OOXML 26. 27 Incompat i bi l i t con i l Cal endari o Gregori ano OOXML Microsoft Office 2013 ODF LibreOffice 4.3 27. 28 Riuso degli Standard ODF Dublin Core XLS:FO SVG (grafica vettoriale) MathML XLink SMIL XForms OOXML Dublin Core 28. 29 Differenze tra Standard Formato Colore del Testo Allineamento del Testo Pseudo Standard (studiato per creare problemi di interoperabilit) OOXML Text OOXML Sheet OOXML Presentation Vero Standard (studiato per rendere possibile l'interoperabilit) ODF Text ODF Sheet ODF Presentation 29. 30 Font Proprietari e Brevettati 30. 31 Lock-In (io decido quello che tu puoi fare) 31. 32 Lock-In (leggi le specifiche se sei capace) 32. 33 OOXML 33. 34 Documento "Andata & Ritorno" 34. 35 Analisi sul Testo 35. 36 Effetti Collaterali: PowerPoint 36. 37 Effetti Collaterali: LibreOffice 37. 38 Nessuna Interoperabilit 38. 39 Formato Non Documentato 39. 40 Falsa Interoperabilit 40. 41 Formato Chiuso 41. 42 Vera Interoperabilit 42. 43 Formato Aperto 43. 44 Problema Impariamo a creare documenti per la stampa Non impariamo a creare documenti interoperabili Usiamo formattazioni e font "attraenti" (sexy?) Non rispettiamo la semantica dei tag XML e poi ci lamentiamo se il documento cambia a seconda del PC o del sistema operativo 44. 45 Soluzione Utilizziamo un vero standard aperto Utilizziamo font libere e multipiattaforma Impariamo a creare documenti interoperabili che si possono aprire con un altro software e persino con un altro sistema operativo 45. 46 Italo Vignoli www.italovignoli.com cellulare 348 5653829 [email protected] [email protected]