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Laboratorio sui processi e la cultura organizzativa d’impresa A.A. 2015/2016 Il Molise eno-gastroGotico Progetto di formazione intervento per il miglioramento della comunicazione turistica al fine di valorizzare Termoli e i comuni limitrofi di Guglionesi, Larino e Guardialfiera appartenenti alla provincia di Campobasso. . Realizzato da: Maria Rea, Lorenza Tucci

Il molise-eno-gastroGotico

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Laboratorio sui processi e la cultura organizzativa d’impresa A.A. 2015/2016

Il Molise eno-gastroGoticoProgetto di formazione intervento per il miglioramento della comunicazione turistica al fine di valorizzare Termoli e i comuni limitrofi di Guglionesi, Larino e Guardialfiera appartenenti alla

provincia di Campobasso.

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Realizzato da: Maria Rea, Lorenza Tucci

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Maria Rea, nata a Gaeta (LT) ma cresciuta a Sessa Aurunca (CE). Laureata in Scienze e Tecnologie della comunicazione presso La Sapienza di Roma.

Lorenza Tucci, sbocciata 24 anni fa nel verde Molise nella città di Termoli(CB). Laureata in Scienze della comunicazione presso l’Università degli studi di Bologna.

Entrambe romane di adozione, studiamo “Organizzazione e marketing per la comunicazione d’impresa”.

Ci unisce una forte passione per il viaggio e per il turismo, motivo per il quale abbiamo deciso di collaborare per un progetto di sviluppo di un ente territoriale.

Chi siamo:

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« L'acqua del mare di Termoli scompare al sole in luogo solitario... listata di rosso e nasconde alla vista il gruppo meravigliosamente candido delle Isole Tremiti. Dove approda trova

un letto di sabbia brillante che ne fa più evidente la chiarezza... »

(Francesco Jovine, 1941

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“Il tema dell'intervento è l'obiettivo che si pone il committente quando decide di affidare il progetto ad una persona o ad un gruppo di persone così da ottenere una soluzione che

immediatamente non vede”.

Il Molise eno-gastroGotico Spinte dalla passione per il turismo, vogliamo valorizzare il patrimonio

storico-culturale e gastronomico di alcuni borghi molisani. Vivere un luogo con un residente trasforma il viaggio in un’esperienza fatta di incontri e conoscenze altrimenti lontane dai circuiti del turismo e apre nuovi scenari nel travel business. Non solo monumenti e paesaggi: ad attrarre i viaggiatori adesso è lo Human Heritage, il patrimonio fatto di persone con le loro usanze e abitudini, quelle che possono aprire una porta culturale lontano dagli itinerari più frequentati.

Tema

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Scenario

1. Sollecitazioni2. Opportunità 3. Criticità4. Vincoli

Serve per chiarire le motivazioni (sollecitazioni e opportunità) che indurrebbero un potenziale committente ad accettare che uno studente del Laboratorio realizzi un progetto nel suo contesto, le criticità che lo studente suppone di incontrare nel farlo e gli ambiti entro cui lo deve condurre

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SollecitazioniSono le pressioni che un ente territoriale riceve dal contesto circostante e che suggeriscono un cambiamento. Se non vissute come un’imposizione, possono trasformarsi in una nuova

opportunità.

• Il corso universitario che consente con il progetto di apprendere la teoria organizzativa;

• Normativa regionale sul turismo e sull’ospitalità diffusa;• Aumento del turismo anche con l’organizzazione e la promozione di

itinerari e percorsi esperenziali;• Possibilità di far conoscere il territorio;• Sviluppo delle infrastrutture turistiche di cui la città è carente.

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Articolo 1, Legge regionale n.13 Al fine di incrementare la domanda turistica diretta verso il territorio

molisano, di favorire l'affermazione di una incisiva ed unitaria immagine del Molise sul mercato nazionale ed internazionale, e di stimolare la destagionalizzazione e la capillarizzazione del flusso turistico, la Regione realizza, direttamente o tramite operatori turistici, vettori o organismi specializzati pubblici o privati:

a) iniziative, manifestazioni e campagne pubblicitarie e promozionali sui mercati di origine del flusso turistico;

b) manifestazioni turistiche nel Molise di rilevanza tale da interessare l'intero territorio regionale;

c) ogni altra iniziativa ed attività utile all'incremento del movimento turistico verso la Regione, alla migliore commercializzazione ed organizzazione dell'offerta turistica molisana ed alla conoscenza del mercato in cui essa opera.

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Legge regionale 25 marzo 2014,n.7• Art. 1(Finalità)

1. La Regione, al fine di promuovere e qualificare lo sviluppo del turismo sostenibile in tutte le sue forme, istituisce la formula dell'albergo diffuso, con l'obiettivo di:

a) destagionalizzare e arricchire l'offerta turistica; b) recuperare il patrimonio edilizio dei centri storici e dei borghi, nonché

ridurre il consumo del territorio; c) incentivare l'economia dei centri storici e dei borghi; d) dare un nuovo slancio produttivo alle antiche maestranze; e) evitare lo spopolamento dei piccoli comuni lontani dai circuiti turistici

tradizionali, nonché offrire nuove opportunità occupazionali.

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Legge regionale 25 marzo 2014,n.7 Art. 4 (Capacità ricettiva e requisiti dimensionali delle unità abitative)

1. Ai fini della presente legge, le unità abitative possono essere costituite da:

a) "camere", arredate e dotate di locale bagno autonomo;

b) "alloggi", composti da uno o più locali, arredati e dotati di locale bagno autonomo e spazio ad uso cucina.

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OpportunitàTutto ciò che il progetto può comportare in termini di miglioramento per l’ente studiato.

Per i quattro comuni:

• Allargare il bacino d’utenza dei turisti;

• Ricevere uno studio e una proposta di miglioramento in cambio delle informazioni che ci vorranno dare;

• Ritorno d’immagine;

Per noi:

• Opportunità di spendere le conoscenze apprese nel percorso universitario e in particolare in questo corso di studi in un progetto concreto;

• Imparare ad applicare la metodologia della formazione intervento ad un ente territoriale che potrà essere la base di una crescita professionale;

• Testare la nostra capacità di lavorare in team scambiando opinioni e punti di vista con il nostro collega

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CriticitàCondizioni che limitano la funzionalità dell'organizzazione e che impediscono di immaginare le opportunità interne. Al tempo stesso, però, permettono ad occhi estranei di sfruttarle come punto di partenza per intervenire sul territorio .

• Conciliare la presenza nella città adriatica con il lavoro al progetto che richiede la frequenza universitaria;

• La difficoltà di passare dalla teoria in aula alla pratica;

• Realizzazione di un progetto valido, utilizzando una metodologia che ancora non padroneggiamo del tutto e sostenibile in termini di budget.

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VincoliI limiti entro cui il progetto deve muoversi.

• Tempo per la realizzazione del progetto;

• Data di esame: abbiamo scelto di sostenere l’esame al terzo appello (13/07/2016) e la scadenza rappresenta un vincolo al quale ci dobbiamo attenere per la realizzazione del progetto;

• Metodologia formazione-intervento.

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Obiettivo

“La definizione dell’obiettivo è essenziale per un progettista accorto perché da esso si diparte un percorso preciso, fato di tappe e di risorse da impegnare, di un tempo scandito e controllato, che può prendere strade diverse a seconda del risultato che si ritiene e si condivide di acquisire”.

Progetto di formazione intervento per la realizzazione di un percorso gotico e gastronomico valorizzando in primis il comune di Termoli, porta d’ingresso verso i paesi di Guglionesi, Larino e Guardialfiera, appartenenti anch’essi alla provincia di Campobasso, attraverso un’associazione tra questi quattro enti territoriali.

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Tempi e fasiPROJECT MANAGEMENT

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Cosa abbiamo rilevato:1. Contesto (Unione di quattro comuni)

2. Struttura (dimensione, prodotti/servizi e articolazione dell’organizzazione)

3. Comunicazione dell’organizzazione (fiore della comunicazione)

4. Cultura organizzativa distintiva

AnalisiServe per formalizzare, in un primo tempo, come fare l’analisi (cosa e come cercare) e a illustrare poi il risultato dell’analisi effettuata.

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Contesto• Territorio che circoscrive i quattro comuni molisani: Termoli,

Guglionesi, Larino e Guardialfiera;

• Si tratta di comuni confinanti nell’ordine sopra riportato;

• Non c’è un’associazione che coordina questi enti territoriali e dunque non vi è un’interazione tra i comuni del territorio;

• In tutta la regione Molise esistono sette associazioni nazionali dei comuni italiani. Nessuna di queste coordina i comuni da noi studiati in questo progetto. Tra queste sette, soltanto Guglionesi e Larino appartengono insieme ad altri paesi all’Unione dei comuni del Basso Biferno.

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LARINO

Popolazione: 6904 (2015) Superficie: 88, 77 Km²

Altitudine: 400 m s.l.m.Sede Legale: Piazza Duomo, 44Sito web: [email protected] Telefono: 0874 8281

TERMOLI

Popolazione: 33.719 (2015)Superficie: 55,64 km²Altitudine: 15 m s.l.m.Sede legale: Via Sannitica, 5Sito: http://www.comune.termoli.cb.it/Tel.: 0875/ 712261

GUGLIONESI

Popolazione: 5.500 (2015)Superficie: 100, 95 km²Altitudine: 369 m s.l.m.Sede Legale: Via G. De Sanctis 55, 86034 Guglionesi CBSito web: www.comune.guglionesi.cb.itTel: 0875 689010

GUARDIALFIERAPopolazione: 1 077 (2015)Superficie: 43,53 km²Altitudine: 274 m s.l.m.Sede Legale: C.so Umberto I, 26 - 86030Sito web: [email protected] Tel: 0875 840131

La struttura dei comuni

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Il Castello Svevo è il simbolo più rappresentativo della città. L’edificio prende la sua denominazione dall’imperatore Svevo, il quale volle la sua ristrutturazione nel 1247. Nei secoli ha subito delle variazioni per poterlo adattare alle armi da fuoco. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, i danni provocati al monumento resero necessari dei lavori di ristrutturazione. Oggi è sede di numerose mostre fotografiche dedicate all’arte molisana.

La Cattedrale di Santa Maria della Purificazione, dedicata a San Basso, è uno dei principali monumenti in stile gotico-romanico. Difficile determinare la data di costruzione della basilica; alcuni elementi, tuttavia, farebbero presupporre la presenza di una cattedrale già nel IX-X secolo. La facciata della chiesa può essere idealmente (e anche materialmente) divisa in due parti: quella inferiore e quella superiore, in netto contrasto tra loro.

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Termoli…

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Il trabucco«La macchina pareva vivere d'armonia propria, avere un'aria ed un'effige di corpo d'anima» Gabriele d'Annunzio, ”Il trionfo della morte”, 1894

Il trabucco, appartenente alle storiche famiglie di pescatori termolesi, è un'imponente costruzione realizzata in legno strutturale che consta di una piattaforma protesa sul mare ancorata alla roccia da grossi tronchi di pino d'Aleppo, dalla quale si allungano, sospesi a qualche metro dall'acqua, due (o più) lunghi bracci, detti antenne, che sostengono un'enorme rete a maglie strette detta trabocchetto.

Termoli è in disputa con il comune di Ripatransone (AP) per il primato del vicolo più stretto d'Italia. Nella città molisana, in alcuni punti della stretta stradina, il metro si è fermato a 33–34 cm.

La “Rejecelle”

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Chiesa di San Nicola La chiesa, di origini antichissime, sorse in un'area

che si sviluppò urbanisticamente solo nel sec. XVIII. Venne distrutta parecchie volte nel corso dei secoli. Nel 1117 fu completamente rasa al suolo da un violento terremoto. Fu edificata, come oggi la vediamo, agli inizi del XIII secolo. Le strutture architettoniche sono simili a quelle della chiesa di S. Nicola a Bari. L’interno è da definire gotico perché gotici sono gli archi e i capitelli.

Guglionesi…

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La necropoli è situata in località Santa Margherita ed attesta una frequentazione tra il VI e IV secolo a.C. Le sepolture sono simili per molti aspetti alle coeve sepolture di Termoli e di Larino. Rispetto a questi due siti, a Guglionesi sembra riscontrarsi, nel corredo vascolare, un livello qualitativo superiore, soprattutto nella ceramica di tipo daunio, tipica per la decorazione geometrica con un repertorio sia formale che decorativo molto vario.

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Larino… Cattedrale di San Pardo È una chiesa in stile gotico-romanico

consacrata il 30 luglio 1319 su un edificio più antico: di essa si hanno notizie già nel IX secolo. Tra le più belle del Molise, presenta un prospetto a coronamento orizzontale ed un portale gotico attribuito al lancianese Francesco Pertini.

Anfiteatro romano Realizzato alla fine del I secolo d.C. a

seguito di lascito testamentario di un cittadino di Larinum di rango senatorio. Per realizzarlo fu modificato l'impianto viario dell'antica Larinum, rendendo necessario uno scavo nella roccia di più di sei metri sotto il piano stradale

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Guardialfiera…Cattedrale di Santa Maria Assunta

La chiesa parrocchiale di Guardialfiera si trova all'apice del paese, e vanta origini molto antiche (sec. XI). Numerosi elementi romanici e gotici presenti sui muri esterni testimoniano che l'edificio ebbe uno sviluppo architettonico e decorativo di rilievo.

Il lago Ideale per gli appassionati di pesca e gli amanti delle escursioni, è un invaso artificiale formato negli anni sessanta-settanta dall'innalzamento di una diga sul fiume Biferno al fine di fornire acqua potabile ai paesi circostanti per uso domestico, agricolo e industriale.

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I prodotti tipici• Termoli, Larino ed altri comuni molisani sono stati protagonisti all’Expo con uno

stand permanente e uno spazio espositivo speciale che valorizzava le eccellenze molisane, in particolare l’olio. A Larino è nata infatti l’Associazione Nazionale Città Dell’Olio, che ha lo scopo di promuovere uno dei prodotti agricoli tipici della dieta mediterranea, tra i più apprezzati in Italia.

• Passeggiando tra i vicoli del centro storico di Guardialfiera è possibile degustare il tartufo bianco, altra ricchezza della cucina molisana, di cui si stima infatti che ben il 40% della produzione nazionale provenga da questa regione. Parte di questa percentuale perviene dal bosco di San Nazario, le cui escursioni permettono anche di immergersi in un piccolo angolo naturalistico sconosciuto a molti. Proprio nel 2014 in questi boschi è stato trovato un tartufo da record: quasi 1,5 kg che hanno scalfito il primato mondiale della Croazia.

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La gastronomia termolese è tipicamente marinara. Il piatto tipico è u' bredette alla termolese. Altre specialità della città sono:

• I pulepe 'mbregatorie (I polpi "in purgatorio");• U scescille (polpette fatte con uova, formaggio e pane raffermo, cotte nel

sugo e utilizzate anche negli aperitivi);• U pappòne.

La cucina dell’interno è ricca di prodotti caseari (caciocavallo, burrini, manteche e scamorze) e di salumi, tra cui la ventricina è quella di maggior pregio.

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Perché questo progetto?• Dopo anni segnati da cifre negative, per la prima volta il turismo molisano

mostra segnali positivi. E’ quanto emerge dai dati degli Enti provinciali per il turismo e dell’Azienda autonoma di soggiorno di Termoli. Nel 2015 in regione gli arrivi sono aumentati del 3%, mentre nel 2014 si era registrato un calo dello 0,9%. Ancora più positivi i dati riferiti alle presenze che son cresciute nel 2014 del 15,4%. I dati si riferiscono ai flussi registrati negli alberghi della regione e nei servizi extra-alberghieri come b&b e agriturismi (Fonte Ansa);

• Inoltre, gli stessi dati confermano una tendenza già evidenziata da alcuni operatori del settore: il turismo termolese ha conosciuto nel 2015 una certa destagionalizzazione. Le cifre infatti indicano un calo degli arrivi complessivi in agosto a dispetto di un netto aumento nei restanti mesi, motivo in più per spingerci a promuovere un progetto che offra itinerari diversi dalla sola offerta marittima;

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• Termoli può diventare un grosso polo d’attrazione a beneficio di tutti i paesi dell’interno, grazie alla freccia rossa, all’uscita dell’autostrada e al vicino aeroporto di Pescara che sono degli snodi fondamentali per chi viene da fuori;

• Con Larino e Guardialfiera ci sono già degli ottimi rapporti. Un’idea di comunicazione che potrebbe attrarre è il fiume Biferno, anche se non tocca Guglionesi ma ci passa sopra;

• Questi paesi oltre ad essere uniti da prodotti alimentari sono legati anche dall’arte e dalla storia, presente in tutto il Molise. In pochi sanno che per lunghi secoli il dominio dell'Italia meridionale fu ostacolato ai Romani dai Sanniti, popolazione di uomini fieri e liberi il cui centro era proprio il Molise. Nessun avversario seppe dare più problemi e pensieri a Roma, nessuno fu così vicino a contendere ai romani il predominio sul territorio italico;

• Ancora oggi è possibile ripercorrere le antiche gesta di questo popolo eroico attraverso i paesi dell’interno molisano;

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• Confrontandoci con le istituzioni locali e in particolare con Michele Macchiagodena che si occupa della promozione turistica, si è resa evidente la necessità di collaborare con i comuni confinanti per la scarsità numerica delle strutture ricettive. Termoli ha pochi alberghi e pochi posti letto. Se invece si raccolgono 32 km, gli alberghi iniziano ad aumentare. Spostarsi da un paese all’altro infatti richiede non più di dieci minuti e ciò permette ad un turista di alloggiare in uno dei quattro paesi e poi di spostarsi negli altri con facilità;

• Avendo notato che esiste già un progetto che unisce dei comuni della costa molisana (Termoli, Petacciato, Campomarino e Montenero), si è deciso di puntare alla promozione dell’interno per differenziare l’offerta, in modo da offrire ad un turista itinerari non solo marittimi, ma anche storici e culturali.

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Analisi dei diversi aspetti della comunicazione

Com

unic

azio

ne

istit

uzio

nale

Comunicazione

interna

Comunicazione

del servizio

Com

unic

azio

ne

dell’

asco

ltoComunicazione del miglioramento

Comunicazione

organizzativa

C

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Comunicazione istituzionale• I quattro comuni si avvalgono di un nuovo e funzionale sito responsive, come se

fosse un vestito che si trasforma, svelando, nascondendo e spostando i vari elementi che compongono la pagina in modo da avere sempre la foggia adatta al dispositivo dal quale è di volta in volta visualizzato (tablet, smartphone…)

• Il sito di Termoli è gestito da Valentina, una Social Media Manager che quindi ha delle capacità non indifferenti nella gestione dei contenuti e della scrittura Seo

• C’è però l’intenzione, da parte della giunta comunale, di incrementare il numero di professionisti del web, proprio per la notevole importanza che questo strumento sta assumendo

• A tal proposito, è nata una collaborazione con l’Università del Molise, dalla quale il comune sta attingendo studenti e giovani laureandi per tirocini. Sono ragazzi con un punto di vista totalmente disincantato e con competenze eterogenee.

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Da pc Da mobile

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Comunicazione interna• Termoli e Larino utilizzano una rete intranet riservata all’organizzazione.

Tale strumento favorisce la comunicazione interna ai vari uffici ed è il mezzo ideale per pubblicare i rapporti settimanali, promemoria e per dare vita a bacheche virtuali. La Intranet migliora l’utilizzo della posta elettronica e permette agli utenti di lavorare su un file condiviso contemporaneamente;

• Questa piattaforma risolve un po’ tutta la comunicazione interna. Quello che invece è da migliorare è la gestione della comunicazione visiva. Non c’è una linea coordinata di supporti di comunicazione sia interna che esterna. Non c’è una corporate image, come si dice nel gergo tecnico.

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Comunicazione organizzativaOrganigramma del comune di Termoli

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Comunicazione del servizio L’utilizzo dei portali web da parte delle destinazioni turistiche,

rappresenta una scelta strategica soprattutto in chiave relazionale. La rilevazione è avvenuta mediante un’analisi desk. Tra i portali analizzati

vi sono:• http://www.visit-termoli.it/ , il cui ultimo aggiornamento risale al 2013 e

i cui contenuti sono poco pertinenti con i servizi che dovrebbe offrire;• http://www.termoli.net/, che risulta in allestimento già da qualche mese

e dunque si limita ad una scarna home page, come riporta il seguente screenshot

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• http://guidaturisticatermoli.it/servizi/index.html, è invece l’unico portale aggiornato e con informazioni sufficientemente dettagliate, soprattutto per quanto riguarda la ristorazione e le strutture ricettive. Infatti, nella sezione “Dove dormire”, è possibile visualizzare l’offerta alberghiera. Dalla nostra analisi è però emersa l’impossibilità da parte dell’utente di prenotare direttamente tramite il portale; infatti, questo non consente un servizio di prenotazione diretta ma rimanda ai link esterni degli enti gestori;

• Inoltre, il portale offre i contatti degli uffici che forniscono informazioni turistiche (Info point diffusi);

• La sua debolezza sta, invece, nella mancanza di proposte di eventi e di itinerari, motivi per i quali un turista interessato a visitare la città potrebbe sentirsi scoraggiato dalle poche attrattive disponibili.

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• http://larino-turismo.blogspot.it/, è invece l’unico blog disponibile per quanto concerne il comune di Larino. Il blog presenta nella home page una suddivisione tematica, ricca di informazioni riguardanti anche gli eventi, le feste patronali e le tradizioni, oltre la gastronomia e gli alloggi.

• Per quanto riguarda Guglionesi e Guardialfiera invece non ci sono portali dedicati e le informazioni inerenti al turismo sono reperibili soltanto sui siti istituzionali dei rispettivi comuni e sul portale più grande dedicato all’intera regione Molise. Data la complessità del prodotto turistico, il ruolo del portale risulta fondamentale nell’interazione con il cliente finale e, quindi, riteniamo sia necessario per promuovere il turismo.

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• Il 13 dicembre 2015 il treno frecciarossa ha fatto la sua prima sosta a Termoli. In questo modo la città ribadisce il suo ruolo fondamentale di snodo e collegamento ferroviario nella dorsale Adriatica e di stazione del Molise che permetterà ancora una volta e con uno strumento in più di collegare la regione al resto d’Italia.

• Da Termoli è possibile raggiungere i tre comuni dell’interno, oggetto del nostro studio, tramite la compagnia di autobus SATI.

http://www.satiautobus.com/

• Sul sito è possibile ricercare i collegamenti desiderati e prenotare direttamente il biglietto.

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Comunicazione dell’ascolto e del miglioramento

• Se la prima serve ad definire, standardizzare e imporre i comportamenti organizzativi delle persone in relazione alle scelte del vertice, la seconda serve a rendere partecipi le persone del processo di cambiamento in atto e a “proteggere” il percorso fatto e a motivare chi si impegna per il suo sviluppo;

• Questi due ultimi punti del fiore della comunicazione non sono stati però

rilevati in nessuno dei quattro comuni, però le modifiche che verranno apportate per migliorare il servizio turistico saranno comunicate attraverso il nuovo sito web riferito ai quattro comuni che uniremo

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Cultura organizzativa distintiva

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Strumenti dell’analisi

• Il principale supporto del quale ci siamo avvalse è stato Internet. Dopo un’attenta osservazione dei siti di tutti i comuni e un’analisi documentale, è stato possibile estrapolare le principali informazioni (numeri, luoghi di interesse, servizi utili…);

• Sempre grazie al web abbiamo individuato dei contatti in loco che ci hanno permesso di effettuare un’intervista face to face al delegato alla cultura Michele Macchiagodena, che ci ha gentilmente accolto nel suo ufficio sito nel comune di Termoli;

• Tramite la posta elettronica siamo riuscite ad avviare una corrispondenza con l’amministrazione di Larino e Guglionesi.

Come abbiamo rilevato le informazioni

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Conclusioni dell’analisi• Alla luce di quanto osservato nell’analisi e di quanto emerso dalle

dichiarazione delle istituzioni con le quali ci siamo confrontate, abbiamo rilevato l’intenzione da parte dei comuni di Termoli e Larino a collaborare. Guglionesi e Guardialfiera si sono invece mostrati più restii e meno favorevoli a una forma di cooperazione.

• Con il nostro progetto vogliamo invece dimostrare quanto l’unione di questi territori possa essere valida e contribuire ad accrescere, in maniera proporzionale, il vantaggio di ogni parte e non solo della totalità.

• Proponiamo dunque un’associazione territoriale che si concretizzi non solo in un accordo formale ma anche e soprattutto in una relazione sostanziale per realizzare eventi, cartelloni condivisi e percorsi artistici ed enogastronomici.

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Benchmarking Serve per rilevare le esperienze di successo maturate (risultati e processi, attori e condizioni) presso realtà similari ed anche molto diverse per raccogliere stimoli creativi per la progettazione di soluzioni che risolvano il problema di partenza

• OT• Caso di OT• Caso Diverso• Caso Eccellente

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Organizzazione territoriale Un territorio compreso tra un certo numero di comuni può essere inteso come

un’organizzazione entro cui si muovono tante altre sotto-organizzazioni, ognuna delle quali svolge una funziona specifica. (Renato Di Gregorio)

• Il territorio può essere considerato come un’organizzazione divisionalizzata che da un alto si occupa di realizzare servizi comuni, mentre dall’altro di sviluppare quei business suggeriti dal territorio stesso, dalla sua storia e dalle sue potenzialità.

• La metodologia della formazione-intervento potrebbe quindi essere utile sia come processo di apprendimento degli attori del territorio, sia come meccanismo partecipativo per progettare i cambiamenti necessari.

• Quando ci si riferisce al turista, si lavora in termini di marketing territoriale, per cui la prima cosa da fare è trovare una soluzione che garantisca all’Organizzazione-Territorio una forma di aggregazione delle sotto-organizzazioni e una forma soddisfacente di governo dell’integrazione.

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• La soluzione migliore sembra essere quella dell’Associazione; però, poiché è impossibile garantire l’integrazione delle diverse organizzazioni su un territorio abbastanza vasto con una singola associazione, va pensata ad esempio una forma di Associazionismo per i comuni.

• Ciò potrebbe essere una soluzione per integrare le organizzazioni rispettando il loro ruolo istituzionale. Ad essa andrebbe però aggiunta una formula per integrare organizzazioni diverse per perseguire obiettivi comuni circa la funzionalità interna e la competitività con l’esterno.

• Il territorio deve ancora assumere una strategia di movimento (dove si va e perché) e una strategia di struttura (che forma organizzativa utilizzare per distribuire le risorse, orientare e finalizzare gli sforzi). Lo sviluppo locale di un territorio sarà quindi dato dallo sviluppo dell’insieme dei business relativi alle aree distintive che esso contiene.

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• Il territorio deve anche garantire l’omogeneizzazione del modo stesso con cui viene effettuata l’erogazione del servizio da parte delle organizzazioni che si muovono al suo interno, perché, per promuovere lo sviluppo locale, bisogna garantire alle imprese investitrici un servizio omogeneamente efficiente su un territorio vasto.

• La tecnologia, oltre ad essere uno strumento a vantaggio delle professionalità, diviene un sistema che introietta la professionalità esistente e ne crea delle altre. Un’organizzazione che non si cura della sua tecnologia è destinata a morire.

• All’interno di un’associazione è fondamentale la comunicazione e gli strumenti cardine devono essere il portale comunale e il portale dell’associazione.

• Ovviamente vanno poi considerati i finanziamenti, perché i cambiamenti richiedono risorse economiche.

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Caso simile: ACT, Associazione dei Comuni toscani

• Una realtà simile a quella che vogliamo configurare noi è rappresentata dai quattro comuni toscani di Piombino, San Vincenzo, Campiglia Marittima e Massa Marittima che si sono uniti nel 2015 per ottimizzare i servizi della PA e per favorire lo sviluppo locale.

I Punti in comune con il nostro progetto sono:

• il numero dei comuni associati;

• la struttura e la densità territoriale, in quanto sia nell’ACT che nel nostro lavoro vi è un comune preminente rispetto agli altri (Piombino e Termoli);

• la diversificazione dell’offerta territoriale: mare, campagne, parchi naturali e borghi d’arte rappresentano un grande e potenziale serbatoio di esperienze per il turista;

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• il fil rouge che unisce tematicamente un paese all’altro: l’arte, etrusca nel caso della Toscana, gotica e romanica nel Molise.

• lo scopo dell’Associazione: l’Associazione dei Comuni Toscani viene costituita allo scopo di creare un modello di integrazione che consenta di mettere in rete e in sinergia le singole organizzazioni per perseguire progetti di sviluppo locale comuni a tutti i territori in funzione di una strategia di vivibilità sociale e ambientale condivisa;

• La struttura organizzativa, in quanto l’ACT adotta il modello “dell’organizzazione territoriale” (OT)” capace di lavorare sul piano territoriale per l’attivazione di iniziative di Sviluppo Locale e per l’implementazione dei Servizi della P.A, con particolare riferimento a quelli finalizzati a sostenere e promuovere le iniziative di sviluppo locale.

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Caso diverso: il vino cesanese Una realtà diversa dalla nostra che abbiamo individuato è quella costituita dal

caso del vino cesanese, la quale ci è stata utile per capire come mettere assieme le funzioni diverse tra comuni e il territorio, osservando come è stata applicata la progettazione partecipata.

Abbiamo rilevato che:• La configurazione per aree territoriali di business viene sperimentata a

Serrone a partire dal 25 di luglio del 2006. L'area comprende i comuni aderenti all'Associazione nel cui territorio si produce il vino CESANESE;

• Il 25 di agosto 2006 si sviluppa una prima fase di condivisione strategica pubblica, presentando il portale di marketing territoriale www.marketing.territoriale.it/ciociaria alla festa del vino cesanese a Serrone. Si condivide cioè l'opportunità di avviare un programma di formazione-intervento sul tema del marketing territoriale che faccia del vino cesanese il fulcro centrale di attrazione;

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• Il 4 di gennaio 2007, a Serrone, parte il programma di "formulazione strategica" , cioè il processo che consente di mettere a punto un documento che formalizzi le strategie di sviluppo dell'Area di Business Distintivo (ABD) centrate sul vino;

• Il primo workshop per la "formulazione strategica" si effettua a Serrone, nel palazzo realizzato da Fucksas. Vi partecipano rappresentanti delle istiutuzioni e produttori del vino Cesanese. Con i lavori di gruppo si mette a fuoco gli aspetti che andranno a comporre il documento strategico: le strategie di sviluppo, l'organizzazione di cui dotarsi, il coinvolgimento della collettività da assicurare, i finanziamenti da raccogliere per sostenere lo sviluppo. Gli elementi condivisi in plenaria sono andati a comporre una prima bozza del documento atteso;

• Tra il 4 di gennaio e il 14 di febbraio, la consulenza assieme ad alcuni partecipanti al primo workshop hanno composto una prima bozza del documento strategico. Esso è stato articolato in: scenario, obiettivo, analisi, benchmarking e progettazione.

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• Il 14 di febbraio 2007, a Piglio, si è effettuato il secondo workshop. I lavori di gruppo sono serviti per approfondire e arricchire il documento strategico definito, sopratutto sul versante delle proposte progettuali.

• Il 27 di marzo si è tenuto a Fiuggi il terzo e ultimo workshop di questa fase. Esso è servito a far incontrare i produttori del vino Cesanese con gli albergatori della città della famosa acqua per stringere un'alleanza finalizzata al consumo e alla promozione del vino.

• Il workshop è servito anche per "licenziare" il documento strategico su marketing territoriale e per individuare il numero dei progetti da attivare per realizzare le strategie indicate nel documento e ora ampiamente condivise.

• Il 21 di Giugno è partito il programma di "progettazione partecipata" per la progettazione di dettaglio di 15 progetti.

• Il 13 di luglio c'è stato il secondo workshop di progettazione partecipata a Piglio nella Scuola della città.

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Caso eccellente: Castelnuovo Parano

• Il caso eccellente che abbiamo individuato è costituito dal comune di Castelnuovo Parano (Frosinone), in quanto costituisce un ottimo esempio per rappresentare l’integrazione di comunicazione tra Comune, Associazione OT e Portale di Marketing territoriale, in quanto è possibile osservare dal sito web istituzionale come è connesso con Seraf (OT), così come al portale di marketing e come usa le strutture dell'OT.

• Il Comune di Castelnuovo Parano fa parte dell'Associazione SER.A.F.All'interno del territorio che l'Associazione racchiude sono stati individuati dei sub-territori distintivi per le loro caratteristiche morfologiche, storiche, sociali, economiche, culturali. Esse sono state chiamate A.B.D. (aree di business distintivo) perché, a partire da tali distintività è possibile individuare strategie di sviluppo locale promettenti.

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Progettazione: cosa fare Sulla base di ciò che è stato rilevato sia in fase di analisi che in quella di

benchmarking, gli interventi che dovranno essere realizzati sono:

• Un’associazione tra i quattro comuni molisani, traendo ispirazione dal caso simile toscano (ACT), vogliamo proporre sulla scorta del modello organizzativo denominato O.T.;

• Creazione di un’offerta turistica di tipo esperenziale, realizzata anche attraverso l’ospitalità diffusa e all’approccio sistemico dei quattro enti;

• Realizzazione di un sito web che non si limiti solamente all’esposizione informativa (sito vetrina), ma che consenta al turista di immergersi nella realtà sensoriale della destinazione e di vivere e pregustare l’esperienza reale. In questo modo, alla presenza reale si affianca quella virtuale; in quanto, il viaggio è per sua natura un’esperienza e in questo modo si offre al turista la possibilità di anticiparlo.

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Le fasi della progettazione• Formulazione strategica

• Condivisione strategica

• Progettazione partecipata

• Comunicazione integrata

• Apprendimento

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Formulazione strategica(committente + metodologo)

Questa fase serve a chiarire e a formalizzare gli obiettivi da raggiungere. Si prevedono due workshop:

• Nel primo incontro verrà illustrato il nostro project work al sindaco di Termoli, verranno discusse le varie idee di miglioramento e verrà lasciata ai partecipanti una copia dello stesso. Questo primo appuntamento è fissato per il giorno 18 luglio nella sala Giunta del comune di Termoli dalle ore 10 alle ore 12;

• Il secondo incontro avverrà sempre a Termoli e sarà il Primo Cittadino della città adriatica a invitare gli altri sindaci. Si terrà il giorno 24 luglio sempre nella sala Giunta dalle ore 15 alle 17.

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Condivisione strategica

Si tratta di un processo di sviluppo attuato dall’ente territoriale nei confronti del contesto in cui opera e a tal proposito risulta essere essenziale un buon utilizzo della comunicazione.

Si prevedono tre workshop:

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Progettazione partecipataIn questa fase si prevedono:

• La realizzazione di un workshop rivolto ai sindaci e ai segretari comunali;

• Un convegno per presentare ai vari stakeholder l’associazione comunale e il progetto dell’ospitalità diffusa. Ci si dimentica spesso che, se analizzato con un approccio sistemico, il turismo non porta vantaggi solo alle singole parti ma crea benessere per tutti in quanto rappresenta una fonte di reddito e un valore economico per i cittadini.

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Comunicazione integrata

La comunicazione integrata è una leva che permette ai vari attori di conoscere e di partecipare al progetto e li obbliga a dialogare in quanto responsabili del risultato finale.

Di essa se ne occuperà un consulente che redigerà i report delle giornate di lavoro per la stampa locale in due giornate specifiche durante l’arco di tutto il progetto.

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Business Plan

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Business Plan

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Apprendimento Questo progetto è stato un’opportunità di apprendimento della metodologia

Formazione-Intervento. Abbiamo suddiviso il lavoro in cinque macro-fasi:• SCENARIO: in questa prima parte abbiamo approfondito il panorama

generale del territorio molisano. In relazione a questo abbiamo riscontrato delle opportunità favorevoli allo sviluppo del turismo nei comuni di Termoli, Guglionesi, Larino e Guardialfiera;

• ANALISI: abbiamo studiato nel dettaglio il contesto, la struttura e la comunicazione dell’organizzazione;

• BENCHMARKING: abbiamo confrontato il nostro caso di studio con il modello toscano dal quale abbiamo preso spunto e con casi diversi ed eccellenti;

• PROGETTAZIONE: in questa fase abbiamo riscontrato le maggiori difficoltà relative alla suddivisione del progetto e al passaggio dalla teoria alla pratica attenendoci alla metodologia della formazione intervento. Nonostante ciò è stata la parte più significativa, abbiamo appreso come realizzare nel dettaglio le diverse fasi e ci ha fatto crescere sia a livello accademico che professionale.

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• Per la progettista Maria Rea: “Grazie al corso ed al laboratorio ho conosciuto la metodologia Formazione-Intervento e quindi ho potuto ampliare il mio bagaglio di conoscenze non solo teorico, ma soprattutto pratico. A tal proposito sono state fondamentali le lezioni iniziali tenute dalla professoressa Ivaldi, grazie alle quali ho avuto modo di approcciarmi a tale metodologia. Nonostante la difficoltà iniziale nel capire il lavoro da effettuare, con il supporto costante della metodologa e consulente di processo M. Mancini, sempre disponibile a qualunque chiarimento, ho avuto modo di capire nella pratica come applicare gli strumenti metodologici. Di grande aiuto è stato anche il manuale del professor R. Di Gregorio e gli innumerevoli esempi offerti, che sono stati degli stimoli interessanti a sostegno delle idee per il lavoro che ho sviluppato con la mia collega. Inoltre, questo lavoro mi ha permesso di approfondire la mia conoscenza di un luogo conosciuto la scorsa estate, ovvero Termoli, e di sviluppare dei cambiamenti rispetto a ciò che avevo già notato durante il mio soggiorno nel territorio molisano. La fase della progettazione non è stata semplice, ma il manuale e le varie lezioni sono stati di grande aiuto per far sì che riuscissi nel passaggio dalla teoria alla pratica in maniera convincente e soddisfacente”.

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• Per la progettista Lorenza Tucci: “Nel corso di questo laboratorio ho imparato a conoscere ed utilizzare la metodologia della Formazione-Intervento e ho avuto la possibilità di approfondire maggiormente il territorio studiato, nonché mia terra natìa e di guardare con gli occhi di un forestiero dei luoghi che prima davo per scontati. In questo percorso sono stati fondamentali innanzitutto le prime lezioni tenute dalla professoressa I. Ivaldi e poi ovviamente il sostegno e la disponibilità della metodologa e consulente di processo M. Mancini che ci ha aiutato non solo a definire il nostro obiettivo, ma ci ha spinto a considerare l’importanza di un’organizzazione territoriale. Ho ritenuto molto interessante il confronto con gli amministratori locali, i quali hanno considerato valido e interessante il progetto proposto da me e dalla mia collega. Per quanto riguarda il mio rapporto con la metodologia, procedendo fase per fase e quindi completando le varie sequenze in modo logico e continuativo non ho avuto molti problemi; i miei dubbi sono venuti fuori maggiormente nella fase di progettazione e nel capire come applicare al caso concreto la parte teorica e di analisi. Ovviamente, con il testo del prof. Renato Di Gregorio è stato tutto più semplice in quanto senza gli innumerevoli esempi molte cose non le avrei capite”.

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GRAZIE!