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Positano 2

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Intorno al 1530 tutta la costiera fu invasa dalla peste, la mortalità fu elevata, soprattutto a Positano, Conca, Ravello, Scala. A questi mali si aggiunsero carestie, briganti che scendevano dai monti continuamente, saccheggiando i paesi. Nè mancavano scorrerie turche, per cui il vicerè Pietro di Toledo ordinò che ogni città o paese costruisse delle torri da cui avvisare eventuali pericoli provenienti dal mare. Per difendersi dalle continue incursioni piratesche, i positanese eressero a propria difesa tre torri di guardia che ancora oggi fanno bella mostra di sé. Le più importanti furono costruite: in Fornillo, alla Trasita e alla Sponda. I turchi continuavano a fare razzie, infatti Solimano II, imperatore turco arrivò con 150 bastimenti ai nostri golfi, saccheggiò e bruciò tante città tra le quali anche Positano. Oltre alle razzie turche su tutta la costiera il paese dovette subire anche una cattiva amministrazione di ministri e baroni che autorizzavano nei loro feudi ogni sorta di sopruso e mettevano imposte su qualsiasi cosa. Era il tempo in cui il popolo iniziava a far sentire la propria voce, era il tempo in cui il famoso pescatore napoletano Tommaso D'Aniello, capeggiava la rivolta popolare nella città partenopea.Nel 1668 Positano sborsò 12.943 ducati per riscattarsi dal peso feudale e si dichiarò "città regia", aprì quindi il commercio marinaro con la Grecia, con l'isola di Cipro, riattivò quello con la Puglia e con la Calabria, tanto da diventare superiore agli altri paesi commercianti che vi erano sul mercato allora. Le navi positanesi, Galeotte, Feluche, Polacche arrivavano ovunque; trafficando col vicino Medio Oriente, portarono spezie seti e legni preziosi tanto ricercati in occidente. Fu allora che furono costruite le magnifiche case barocche, che si ergono contro il monte, decorate con quanto di meglio si era trovato al mondo. Finchè, circa un secolo fa, un dramma si abbattè su Positano: i vapori incominciavano ad affrontare l'oceano; Positano non potendosi mettere in gara con loro incominciò a decadere. A quel tempo il paese contava ottomila abitanti. Nel decennio fra il 1860 e il 1870, circa seimila persone emigrarono in America, le case rimasero vuote, i muri si sgretolarono, le pitture si scolorirono, i tetti caddero. Da allora la popolazione non supera i tremila abitanti. Positano è un grosso centro turistico: il turismo è la risorsa principale del paese. Ormai la sua fama è tale che lo ha reso noto in tutto il mondo. Positano divenne asilo per Tanti artisti e letterati russi e tedeschi che lo elessero a loro dimora godendo, finalmente, di pace e tranquillità. Tra i tanti ricordiamo Seminov, Zagarouiko, Essad Bey, Clavel, Escher, Massine, Kovaliska, Ghillausen ecc. che con le loro opere fecero conoscere questo angolo di paradiso al mondo intero. Positano é un punto di riferimento internazionale anche nel campo della moda con le sue innumerevoli bottege ed eleganti boutique, che costellano le vie e i vicoli e che soddisfano tutte le esigenze di una clientela cosmopolita. ritrovamenti archeologici. Con la caduta dell’Impero Romano Positano entrò a far parte della Repubblica di Amalfi, prima Repubblica Marinara, e attraversò un periodo floridissimo grazie al commercio marittimo con gli altri paesi del Mediterraneo. Nel '700 vi fu un periodo di floridezza come testimoniano le numerose ville tardo barocche edificate lungo il versante orientale. L’Unità d'Italia costrinse molti positanesi, come tanti altri meridionali, ad emigrare oltre Atlantico dove la fortuna arrise a qualcuno di loro.

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Proseguendo tra le viuzze stiamo per raggiungere la spiaggiaProseguendo tra le viuzze stiamo per raggiungere la spiaggia

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Alla fine di questa piazzola inizierà la spiaggiaAlla fine di questa piazzola inizierà la spiaggia

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Un paesaggista locale è al lavoroUn paesaggista locale è al lavoro

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Risaliamo non senza sforzo ma feliciRisaliamo non senza sforzo ma felici

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Siamo al parcheggio, per oggi la passeggiata finisceSiamo al parcheggio, per oggi la passeggiata finisce

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Voi non siate frettolosi,aspettate , c’è un’altra sorpresa . AntonioVoi non siate frettolosi,aspettate , c’è un’altra sorpresa . Antonio

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4 marzo 1943 è cantata da Lucio Dalla4 marzo 1943 è cantata da Lucio Dalla